Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz

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Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz
Cugina scimmia!
Dossier didattico
dell’esposizione del Pandamobil
Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz
Sommario

    Prefazione                                                                                   3

    1. La foresta tropicale                                                                      4
           Scheda di lavoro n. 1: Ciclo dei nutrienti nella foresta tropicale                    6
                                        ( esperienza: 9-12 anni)

    2. Le grandi scimmie                                                                         9
           Gli scimpanzé                                                                         11
           I bonobo                                                                              12
           I gorilla                                                                             13
           Gli oranghi                                                                           14
           I gibboni                                                                             16
           Scheda di lavoro n. 2: Le scimmie e la parola (esperienza: 9-12 anni)                 17
           Scheda di lavoro n. 3: Dian Fossey e i gorilla (comprensione del testo: 11-12 anni)   18
           Scheda di lavoro n. 4: Gioco delle 5 famiglie (gioco di società: 9-12 anni)           20

    3. Le minacce per le grandi scimmie e la foresta tropicale                                   21
           Scheda di lavoro n. 5: «Attenzione gibboni!» (attività fisica: 9-12 anni)             24
           Scheda di lavoro n. 6: Gli oranghi in pericolo (testo da completare: 11-12 anni)      26

    4. Come tutelare le grandi scimmie e la foresta tropicale?                                   27
           Come si può agire dalla Svizzera                                                      28
           Scheda di lavoro n. 7: Una storia per salvare le grandi scimmie!                      30
                                      (lavoro manuale ed espressione orale: 9-12 anni)

           Scheda di lavoro n. 7 : Il progetto Ecomakala                                         31
           Scheda di lavoro n. 7: Il progetto di Dzanga-Sangha                                   32
           Scheda di lavoro n. 8 : «1, 2, 3… azione!» (match d’improvvisazione: 9-12 anni)       33

    Bibliografia                                                                                 34

2   dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!
Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz
Prefazione

Immaginatevi di passeggiare, all’alba, in una foresta tropicale: è ancora scuro, tuttavia gli animali
cominciano a svegliarsi e la foresta risuona di grida e clamori. In lontananza sentite giungere
il melodioso canto di una coppia di gibboni intenta a segnalare i confini del proprio territorio.
Improvvisamente scorgete una femmina di orango e il suo piccolo che scompaiono nel fogliame
di un albero. Una magnifica visione. La realtà non si discosta molto da questo quadro.
Ma per quanto tempo ancora?

Le grandi scimmie, infatti, sono minacciate di estinzione. Se non faremo nulla, nel giro di appena
40 anni, scimpanzé, bonobo, gorilla, oranghi e gibboni scompariranno! Il loro habitat principale,
le foreste tropicali dell’Africa e dell’Asia, sono infatti vittime di una gigantesca deforestazione.

Il WWF s’impegna da lungo tempo in progetti di tutela di aree protette e di salvaguardia delle
grandi scimmie. È in tale contesto che l’esposizione «Cugina scimmia!» del Pandamobil vi invita a
trascorrere una giornata nell’affascinante mondo delle grandi scimmie. Lo sapevate che gli
scimpanzé organizzano partite di caccia, che i piccoli di orango trascorrono 8 anni con la madre
prima di partire all’avventura o che i gibboni, una volta trovata l’anima gemella, non si lasciano più?

Il presente dossier pedagogico, composto da 4 capitoli e 8 schede di lavoro, vi aiuterà a preparare
la visita del Pandamobil. Ogni capitolo comprende una parte destinata all’insegnante nonché uno
o più schede di lavoro per gli allievi, con attività da svolgere da soli o in gruppo. Le attività richiedono
una lezione preliminare sul tema in questione. Trattano delle foreste tropicali, approfondiscono
il tema delle grandi scimmie e le minacce che gravano su di esse, per poi descrivere le soluzioni
per salvarle. Il tutto per mezzo di esercizi di comprensione del testo, esperienze, giochi o ancora
scenette di teatro.

Buon viaggio nel cuore delle foreste tropicali e benvenuti nell’affascinante mondo delle grandi
scimmie!

La squadra del Pandamobil

                                                    dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!   3
Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz
Capitolo 1: La foresta tropicale
                       Le foreste pluviali tropicali si estendono attorno
                                                                                      Lo sapevate che…?
                       all’equatore. Man mano che ci si allontana da
                                                                                      Nell’Amazzonia peruviana si contano fino
                       questa linea immaginaria, ci si imbatte in zone in
                                                                                      a 300 specie di alberi su un singolo ettaro
                       cui le stagioni secche si alternano alle stagioni
                                                                                      – che corrisponde a poco più di un
                       umide. In queste regioni si situano le foreste tro-
                                                                                      campo da calcio – contro soltanto 77 in
                       picali umide e le foreste tropicali secche, che nel
                                                                                      tutta la Svizzera!3
                       presente dossier raggrupperemo sotto il termine
                       generale di foreste tropicali. Quest’ultime, come
                       suggerisce il loro stesso nome, sono quindi cir-           Un ecosistema particolare
                       coscritte alle regioni situate tra il tropico del Can-     Affinché una foresta tropicale possa esistere de-
                       cro e il tropico del Capricorno, e formano una             vono essere presenti diverse condizioni clima-
                       fascia di vegetazione densa che circonda tutto il          tiche essenziali:
                       pianeta.                                                   • temperature piuttosto elevate e relativamente
                                                                                     costanti (da 20 a 28 °C)
                                                                                  • precipitazioni abbondanti (tra 1500 e 4000
    Le foreste tropicali passato e presente
                                                                                     mm all’anno, e tra 100 e 200 mm al mese, a
                                                                                     paragone dei 1456 mm all’anno in Svizzera e
                                                                                     dei 790 mm in Europa)
                                                                                  • un tasso minimo di umidità dell’aria del 70%
                                                                                  Le regioni equatoriali godono di una maggior in-
                                                                                  solazione rispetto al resto della terra. Siccome il
                                                                                  sole brilla allo zenit 12 ore al giorno per tutto
                                                                                  l’anno, le temperature restano costantemente
                                                                                  elevate. Questo forte soleggiamento comporta
                                                                                  un riscaldamento delle masse di aria umida che
                                                                                  tendono a salire di quota. A tale fenomeno di
                                                                                  evaporazione degli oceani, dei laghi, dei corsi
                                                                                  d’acqua e del terreno, si aggiunge quello della
                                                                                  traspirazione degli organismi vegetali. Questi ul-
                       10000 anni fa questa cintura verde ricopriva il            timi, infatti, emettono una notevole quantità d’ac-
                       20% della superficie terrestre. Oggigiorno ne ri-          qua durante il processo di fotosintesi.
                       veste solo il 5,3%1 e la sua estensione non cessa
                       di diminuire sotto la pressione delle attività umane.      L’aria tropicale calda e satura di umidità si raf-
                                                                                  fredda man mano che sale nell’atmosfera. A
                       La foresta tropicale, che si sviluppa al ritmo delle       questo punto il vapore acqueo si condensa e ri-
                       interazioni tra vegetali, animali, microorganismi          cade sulla terra sotto forma di precipitazioni.
                       ed elementi inorganici come aria e acqua, acco-
                                                                                  In questo particolare ecosistema le piante conti-
                       glie più della metà della biodiversità del pianeta,
                                                                                  nuano a fiorire, fruttificare e appassire durante
                       un patrimonio di cui non si conosce che una pic-
                                                                                  tutto il corso dell’anno. Capita spesso di osser-
                       colissima parte. L’Amazzonia, ad esempio, ospi-
                                                                                  vare simultaneamente tutte queste fasi sulla
                       ta circa il 10% di tutte le specie animali e vegetali
                                                                                  stessa pianta. Nonostante tale ricchezza vege-
                       della Terra, ossia 40000 piante, 427 mammiferi,
                                                                                  tale, queste foreste crescono su terreni partico-
                       3000 pesci, 1300 uccelli, 378 rettili e 42 anfibi.         larmente poveri di humus. Il nutrimento che
                                                                                  compone quest’ultimo, infatti, viene immediata-
                                                                                  mente riassorbito dalla vegetazione che, grazie
                            Lo sapevate che…?                                     al clima tropicale, cresce rapidamente. Tali ele-
                            Secondo quanto riportato nel rapporto                 menti nutritivi sono sempre in movimento nel
                            del 2011 della FAO, nonostante il ritmo               ciclo della vita, alla stregua dell’acqua che serve
                            della deforestazione stia gradualmente                loro da supporto.
                            rallentando rispetto a quello che caratte-
                            rizzò gli anni ’90, ogni anno vengono an-             1 Boesch Christophe, Grundmann Emmanuelle e Mulhauser Blaise,
                            cora distrutti circa 130000 km2 di foresta              Manifeste pour les grands singes, Le savoir suisse,
                            tropicale2, ossia più di tre volte la super-            Losanna, 2011
                                                                                  2 Global Forest Resources Assessment 2010, FAO Forestry Paper
                            ficie della Svizzera!                                   163, http://www.fao.org/docrep/013/i1757e/i1757e00.htm
                                                                                  3 http://assets.wwf.ch/downloads/wwf_aktuell_oktober_09_it.pdf

4                      dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!
Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz
70 m
© Paul Forster/WWF-Canon

                                                                                        Canopea

                                                                                                                                                                               45 m

                           I tre diversi livelli della foresta tropicale
                           Nella foresta tropicale si distinguono sempre tre
                                                                                        Volta
                           livelli o piani delimitati dall’altezza degli alberi.
                                                                                                                                                                               20 m
                           Questi strati, che formano delle nicchie ecolo-
                           giche molto diverse tra loro, ospitano un regno
                           animale particolarmente eterogeneo.

                           Lo strato superiore, chiamato «canopea», è for-              Sottobosco
                           mato da alberi emergenti che raggiungono un’al-
                           tezza di almeno 70 metri. Questo piano, molto
                           esposto agli elementi climatici, ospita qualche            Gli strati della foresta tropicale
                           scimmia, come ad esempio i gibboni, e pochi altri
                           animali.                                                   non hanno bisogno di terra per vivere. Esse si
                                                                                      stabiliscono su altre piante e ricavano l’acqua e
                           Al di sotto di esso, a circa 45 metri dal suolo, si        il nutrimento di cui hanno bisogno direttamente
                           trova uno strato denso e spesso di cime di piante          dall’aria. In questa categoria troviamo anche le
                           che ferma l’acqua e filtra i raggi solari. Esso rap-       liane e altre piante rampicanti che salgono verso
                           presenta lo strato medio, anche detto «volta». È           la luce avviluppandosi e abbarbicandosi grazie
                           qui che vive la maggior parte degli animali arbo-          alle loro appendici filiformi e prensili, protenden-
                           ricoli della foresta tropicale, come gli uccelli, le       dosi spesso per una lunghezza di 400 metri!
                           scimmie, gli insetti e i felini.

                           Il cupo e oscuro sottobosco ospita invece ar-
                           busti, felci nonché varie specie di muschi e fun-
                           ghi. Esso è inoltre l’habitat prediletto del tapiro,
                           del gorilla e dell’elefante di foresta, nonché di mi-
                           gliaia di insetti e invertebrati.

                           Nella loro lotta per la luce, molti organismi vege-
                           tali hanno dovuto dare prova di una particolare
                           inventiva. È così che le epifite, come le orchidee
                           e alcune bromeliacee (la famiglia dell’ananas),

                             Se desiderate informazioni complementari
                             sulla foresta tropicale, le potete trovare nel
                             dossier dedicato a questo tema:
                             La foresta tropicale:
                                                                                                                                              © WWF-Brazil/Adriano Gambarini

                             scoprire, ricercare, sperimentare
                             WWF Svizzera, 2001, 72 pagine, A4, età da
                             8 a 12 anni, parzialmente disponibile alla
                             pagina web Scuola WWF o in vendita on-
                             line www.shop.wwf.ch
                             (pag. web: http://www.shop.wwf.ch/fr/product.
                             cfm?uCat=169&uPrd=33672)

                                                                                   dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!                                           5
Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz
Scheda di lavoro n. 1
                                                  Ciclo dei nutrienti nella foresta tropicale
    Parole chiave                Ciclo dei nutrienti, decomposizione, humus

    Tipo di attività             Osservazione

    Obiettivi                    Comprensione del principio della decomposizione degli organismi
                                 e delle peculiarità della foresta tropicale

    Materiale                    ● 4 piccoli sacchetti di plastica trasparente
                                 ● 1 banana
                                 ● 2 bustine di lievito secco (di birra)
                                 ● un po’ d’acqua
                                 ● la scheda dell’allievo/a «Tabella delle osservazioni»

    Luogo                        In classe

    Durata                       3-4 giorni per l’osservazione e 45 minuti per lo svolgimento

       Svolgimento
       1 Contrassegnare i 4 sacchetti con le lettere A, B, C e D.
       2 Mettere nel sacchetto
         • A: alcune fettine di banana
         • B: alcune fettine di banana e il contenuto di una bustina di lievito
         • C: alcune fettine di banana e un po’ d’acqua (2-3 cucchiaini da caffè)
         • D: alcune fettine di banana, il contenuto di una bustina di lievito e un po’ d’acqua
       3 Tutti i sacchetti vengono richiusi ermeticamente e riposti all’interno in un luogo dove batte il
         sole (vicino a una finestra).
       4 Compiti per l’osservazione: gli allievi osservano ogni giorno quel che accade alle fettine di
         banana in ciascuno dei 4 sacchetti e annotano le loro osservazioni nella «Tabella delle os-
         servazioni».

    Discussione in classe dopo 3-4 giorni
    Il docente discute con la classe dei risultati otte-           decomposizione non sia avanzato è determi-
    nuti e può sfruttare i seguenti elementi per susci-            nato dall’assenza di lievito.
    tare e animare la discussione:
                                                                 • Le fettine del sacchetto D presentano uno
                                                                   stato avanzato di decomposizione. Il liquido nel
    • Le fettine di banana del sacchetto A hanno as-
                                                                   sacchetto produce delle bolle: si è infatti for-
      sunto una colorazione più scura e bruna. Esse
                                                                   mata dell’anidride carbonica (CO2) e il sac-
      hanno cominciato a decomporsi a causa dei                    chetto si è leggermente gonfiato; il suo
      microorganismi già presenti nel frutto; tale pro-            contenuto emana un odore piuttosto intenso.
      cesso, tuttavia, non ha potuto svilupparsi poi-              In questo caso vi erano le condizioni favorevoli
      ché non vi era né umidità né lievito.                        per una rapida decomposizione: l’umidità e il
    • Il lievito di birra del sacchetto B è aumentato              calore presenti nel sacchetto di plastica hanno
      leggermente di volume. Esso ha infatti avviato               favorito lo sviluppo dei milioni di microorga-
      il processo di decomposizione delle banane;                  nismi del lievito.
      tuttavia, siccome non c’era acqua, tale pro-               È possibile stabilire un parallelo con ciò
      cesso non ha potuto compiersi.                             che avviene nella foresta tropicale.
    • Le fettine di banana del sacchetto C hanno                 Quando tutte le condizioni sono riunite
      un aspetto un po’ «marcio», stanno comin-                  (umidità, calore e nutrimento), i microor-
      ciando a decomporsi a causa dell’umidità e                 ganismi si sviluppano rapidamente e de-
      della naturale presenza di microorganismi                  compongono la materia organica che, a
      contenuti nel frutto. Il fatto che il processo di          sua volta, si trasforma in humus.

6     dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!
Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz
Nome
                             Scheda di lavoro n. 1
                                                 Ciclo dei nutrienti nella foresta tropicale
                             SACCHETTO D
                             SACCHETTO C
OSSERVAZIONI E ANNOTAZIONI

                              SACCHETTO B
                              SACCHETTO A
                              DATA

                                            dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!   7
Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz
Scheda di lavoro n. 1
                                                 Ciclo dei nutrienti nella foresta tropicale
    Nella foresta tropicale, quando un albero perde            Perché allora nelle regioni attorno all’equatore
    le sue foglie queste si decompongono nel giro di           piove così spesso e così abbondantemente? La
    qualche giorno grazie all’efficace azione dei mi-          risposta sta nel fatto che la quantità d’acqua che
    croorganismi presenti nel terreno.                         l’aria può contenere dipende dalla temperatura
    Il calore e l’umidità favoriscono lo sviluppo dei          di quest’ultima: più l’aria è calda, più acqua può
    microorganismi il cui ruolo è appunto quello di            contenere. Nella fascia equatoriale il sole
    decomporre la materia organica e trasformarla              splende più forte e più a lungo che da noi (circa
    in prezioso nutriente.                                     12 ore al giorno durante tutto l’anno), quindi l’ac-
    Nelle regioni tropicali tali nutrienti non vengono         qua evapora di più (dal mare e dagli organismi
    immagazzinati nel terreno, ma sono continua-               vegetali). L’aria, perciò, contiene più acqua, un
    mente assorbiti. In tal modo la vegetazione di             fatto che produce piogge abbondanti e frequenti!
    questi ecosistemi può crescere e svilupparsi ra-
    pidamente.
    Il terreno delle foreste tropicali, perciò, è ricoperto
    da uno strato di humus particolarmente sottile.
    Nelle nostre regioni temperate, invece, il terreno
    delle foreste possiede un consistente strato di
    humus ricco di elementi nutritivi. La crescita degli
    alberi è infatti piuttosto lenta, a causa soprattutto
    della lunga pausa invernale. I rifiuti organici
    come le foglie secche, una volta decomposte, si
    trasformano in humus che si accumula lenta-
    mente.

                                                               Suoli di una foresta svizzera e di una foresta tropicale.

                                                                   Glossario dell’attività
                                                                   Microorganismi
                                                                   esseri viventi microscopici come i batteri, i fun-
                                                                   ghi, alcune alghe verdi e animali quali il planc-
                                                                   ton.
                                                                   Nutrienti
                                                                   elementi che compongono il cibo come, ad
                                                                   esempio, i sali minerali oppure le vitamine.
                                                                   Ecosistema
    Il ciclo dell’acqua                                            insieme di organismi viventi (piante, animali, mi-
                                                                   croorganismi…) che interagiscono tra loro e
    Così come i nutrienti, l’acqua che serve loro da               con il loro ambiente (aria, acqua, terreno, luce).
    supporto fa parte di un ciclo permanente. Attinta              Materia organica
    nel suolo dalle radici, l’acqua circola nelle piante           materia che compone gli esseri viventi (animali,
    e finisce per evaporare attraverso le foglie. Tale             vegetali, microorganismi).
    fenomeno viene definito con il termine di “traspi-             Humus
    razione dei vegetali”. L’aria calda e umida comin-             strato della superficie del terreno formato attra-
    cia a salire. Quando le goccioline d’acqua che la              verso la decomposizione di animali e vegetali
    compongono vengono in contatto con strati                      morti. L’humus è una materia poco compatta e
    d’aria più fredda dell’atmosfera, esse si conden-              aerata, di colore brunastro o nero, che assorbe
                                                                   e trattiene molto bene l’acqua.
    sano, formano le nuvole e ricadono infine sotto
    forma di pioggia.                                              Atmosfera
                                                                   involucro di gas di 1500 km di spessore che cir-
                                                                   conda il nostro pianeta; l’atmosfera è suddivisa
     Lo sapevi che…?                                               in diversi strati. È nello strato chiamato bassa
     Si stima che due terzi della pioggia che cade                 atmosfera, spesso 10 km, che si formano le nu-
     in Amazzonia e tre quarti della pioggia che                   vole.
     bagna il bacino del Congo siano da ricondurre
     direttamente alla traspirazione dei vegetali1.            1 http://fr.mongabay.com/rainforests/
                                                                 http://www.forestepersempre.org/web/foreste/foreste_tropicali.htm

8   dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!
Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz
Capitolo 2: Le grandi scimmie
Al pari degli esseri umani, le grandi scimmie,
chiamate anche scimmie antropomorfe per via
delle loro sembianze umane e l’assenza di coda,
appartengono all’ordine dei Primati e alla super-
famiglia degli Ominoidei. Gli uomini, gli scim-
panzé, i bonobo, i gorilla così come gli oranghi
fanno parte della famiglia degli Ominidi, mentre
i gibboni appartengono a quella degli Ilobatidi.
L’uomo non discende dalla scimmia, ma en-
trambi condividono un antenato comune vissuto
circa 55 milioni di anni fa.

La presenza delle grandi scimmie è limitata al
«vecchio mondo», in Africa e in Asia, e principal-
mente nelle foreste tropicali.

Gli uomini e le grandi scimmie si assomigliano e
presentano caratteristiche fisiologiche affini.
Essi possono stare in posizione eretta e, grazie
alle loro orbite orientate frontalmente e al loro
cervello particolarmente evoluto, hanno una vi-
sione tridimensionale e sanno quindi valutare le
distanze con precisione. I loro pollici opponibili,
infine, consentono loro di maneggiare e adope-
rare qualsiasi strumento con grande abilità e
destrezza.

                                                                                                                                  © Martin Harvey/WWF-Canon
   Lo sapevate che…?
   Le grandi scimmie, che a volte cammi-
   nano sulle sole due zampe posteriori,
   praticano generalmente una particolare
   quadrupedia detta «camminata sulle
   nocche»: le mani anteriori sono richiuse
   a pugno e l’animale si sorregge appog-                  Un gorilla di montagna
   giando al suolo il dorso delle mani.
                                                           8 anni. Il legame che unisce una madre al suo
                                                           piccolo, oltre a governarne l’apprendistato, è fon-
Gli uomini e le grandi scimmie presentano alcuni           damentale per lo sviluppo psichico della giovane
comportamenti molto simili. In alcune specie che           scimmia. I ricercatori hanno spesso osservato
vivono in gruppo, come ad esempio gli scim-                giovani scimmie che si lasciavano morire in se-
panzé, i bonobo o i gorilla, sono stati osservati          guito alla scomparsa della madre.
comportamenti quali la gelosia, la golosità o an-
cora la collera.
                                                                Lo sapevate che…?
Al pari degli esseri umani, le grandi scimmie rag-              I piccoli della maggior parte dei mammi-
giungono la loro maturità sessuale molto più tardi              feri raggiungono una certa indipendenza
rispetto agli altri mammiferi. Le femmine hanno i               nel giro di un solo anno, a volte anche
loro primi piccoli, in media, verso i 13 anni e non             prima. Infatti, se a un cucciolo di cane
possono averne più di 5 o 6 durante tutta la loro               bastano 8 mesi per diventare un indivi-
vita. Quest’ultimi, crescendo, osservano molto                  duo adulto e un topolino è già topo dopo
attentamente tutti i gesti compiuti dalla loro                  solo 5 settimane, ai piccoli delle grandi
mamma, li imitano e acquisiscono progressiva-                   scimmie occore un periodo che va dai 6
mente i comportamenti della loro specie e le                    agli otto anni1.
leggi che regolano i legami sociali della loro co-
munità. I piccoli vengono coccolati, sorvegliati e         1 Platt Richard, Scimmie e altri primati pelosi, San Paolo Edizioni,
educati per 6 anni e, in alcuni casi, addirittura per        Cinisello Balsamo, 2003.

                                                        dossier didattico del WWF Pandamobil –       Cugina scimmia!              9
Cugina scimmia! Dossier didattico dell'esposizione del Pandamobil - WWF Schweiz
© Martin Harvey/WWF-Canon

                                  Una coppia di gibboni dalle mani bianche

                                  Le diverse specie di grandi scimmie differiscono           che giocano, le grandi scimmie ci assomigliano
                                  tra loro per i comportamenti; tutte però sono es-          per l’immaginario presente nel loro ambiente so-
                                  senzialmente arboricole e dedicano la maggior              ciale e materiale!
                                  parte della giornata alla ricerca del cibo. Ad ec-         Giocando, il piccolo mette alla prova i limiti delle
                                  cezione dei gibboni, durante il pomeriggio le              proprie capacità fisiche e mentali ed esplora il
                                  grandi scimmie riposano: fanno una siesta in nidi          proprio ambiente. In gruppo sperimenta i com-
                                  costruiti in pochi minuti, si spulciano le une con         portamenti sociali che adotterà più avanti nella
                                  le altre, riaffermano i legami sociali e giocano.          vita. Il gioco rimane una presenza costante,
                                                                                             anche nell’età adulta: giochi sociali, manipola-
                                  Il gioco ha infatti un ruolo preponderante nella           zione di oggetti, esercizi e giochi di ruolo.
                                  vita dei primati. Seppure siano molti gli animali
                                                                                             Sembrerebbe che i primati condividano con gli
                                                                                             esseri umani la medesima facoltà di empatia e
                                                                                             posseggano un ampio ventaglio di emozioni
                                                                                             nonché la coscienza di sé. A tal proposito, le e-
                                                                                             sperienze dello psicologo Gordon Gallup Jr. di-
                                                                                             mostrano come la maggior parte delle grandi
                                                                                             scimmie sviluppino, di fronte a uno specchio, una
                                                                                             coscienza di sé.
                                                                                             Per quanto riguarda le emozioni, le mimiche
                                                                                             molto simili di scimmie e uomini parlano da sé,
                                                                                             sebbene occorra fare attenzione alle false somi-
                                                                                             glianze: tra le scimmie, infatti, un sorriso a tutti
                                                                                             denti non traduce gioia o letizia, bensì una
                                                                                             grande paura.

                                                                                                 Lo sapevate che…?
                                                                                                 Una giovane femmina di bonobo ha ten-
                                                                                                 tato di far volare di nuovo uno storno che
                                                                                                 era andato a sbattere contro una vetrata
                                                                                                 del recinto. Dopo essersi resa conto della
      © Martin Harvey/WWF-Canon

                                                                                                 vanità dei suoi sforzi, la scimmia ha ve-
                                                                                                 gliato sull’uccellino fino a quando
                                                                                                 quest’ultimo non ha recuperato le forze
                                                                                                 ed è volato via da solo2.

                                                                                             2 Grundmann Emmanuelle, L’homme est un singe comme les
                                  Una mamma bonobo con il suo piccolo                          autres, Hachette Pratique, Spagna, 2008.

10                                dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!
Gli scimpanzé                                                                                         Scimpanzé Pan troglodytes
                            Gli scimpanzé sono, insieme ai bonobo, i più si-                                                          Dimensioni: maschio: 120 cm e 50 kg
                            mili a noi da un punto di vista genetico.
                                                                                                                                                  femmina: 110 cm e 40 kg
                                                                            Niger                                                      Longevità: 30-40 anni in ambiente naturale
                                                                                                                                                 60 anni in cattività
                                                                                                Ciad

                                                      Burkina Faso
                                  Guinea                        Benin
                                                                        Nigeria
                                                                                                                                   Riproduzione: pubertà: 6-8 anni
                                            Costa
                                           d’Avorio     Ghana
                                                                                                     Repubblica
                                                                                                              ca
                                                                                                               na
                                                                                                    centrafricana
                                                                                                                                                 primo parto: 12-15 anni
                                                                                  Camerun
                                                                                                                                                 gestazione: 7 mesi e mezzo
                                                                                    Gabon
                                                                                            Congo                                                intervallo tra due parti: 5-6 anni
                                                                                                        Repubblica
                                                                                                    Democratica del Congo
                                                                                                                                  Comportamento: fissione-fusione (*)
                                                                                                                                  Alimentazione: regime onnivoro: soprattutto frutta e foglie
                                                                                                                                                 tenere, ma anche germogli, semi, fiori,
                                                                                                                                                 resine, corteccia, insetti, uccelli e piccoli
                                                                                             Angola

                                                                                                                                                 mammiferi
                            Distribuzione geografica degli scimpanzé
                                                                                                                                        Habitat: le foreste tropicali e le savane di oltre
                                                                                                                                                 20 paesi dell’Africa centrale, dal Senegal
                            Gli scimpanzé, di cui esistono 4 sottospecie, for-
                                                                                                                                                 alla Tanzania
                            mano comunità che contano dai 20 ai 100 indi-
                            vidui di entrambi i sessi e di tutte le età. La                                                           Predatore: leopardo
                            maggior parte del tempo si suddividono in grup-                                                           Populazione
                            petti di 3 - 6 esemplari e, durante il giorno, si de-                                                        stimata: 1960: 1 milione
                            dicano alle loro attività quotidiane. Alla sera,                                                                      2011: 150000
                            infine, si riuniscono di nuovo tutti insieme. Tali so-                                                    Situazione: in pericolo di estinzione
                            cietà vengono definite a fissione-fusione(*).

                            Gli scimpanzé hanno una vita sociale molto at-                                                     caccia e organizzano regolarmente delle vere e
                            tiva, principalmente a causa delle loro manife-                                                    proprie incursioni contro altre comunità.
                            stazioni comportamentali tra cui: saluti frequenti,
                            formazione di alleanze, «spulciamento» ritualiz-                                                   Gli scimpanzé comunicano tra loro con urla e
                            zato per riaffermare i legami, condivisione del                                                    strepiti, ma anche attraverso posizioni del corpo,
                            cibo, numerose risse seguite da gesti di riconci-                                                  gesti e una particolare mimica. Quando ad
                            liazione e così via. I maschi, inoltre, vanno a                                                    esempio tende la mano, si accovaccia o saltella,
                                                                                                                               lo scimpanzé esprime un atteggiamento di sot-
                                                                                                                               tomissione che può rafforzare con suoni definiti
                                                                                                                               «ansimi-grugniti».

                                                                                                                               In questa società a dominare sono i maschi. Tra
                                                                                                                               di essi vige una gerarchia molto rigida. I maschi
                                                                                                                               restano all’interno della loro comunità natale,
                                                                                                                               mentre le femmine emigrano in pubertà per
                                                                                                                               unirsi ad altri gruppi. In competizione per la
                                                                                                                               conquista delle femmine, alcuni scimpanzé ma-
                                                                                                                               schi cercano di cambiare status sociale met-
                                                                                                                               tendo in atto strategie diverse. La ricerca del
                                                                                                                               potere comporta così dei cambiamenti gerar-
                                                                                                                               chici.

                                                                                                                                   Lo sapevate che…?
                                                                                                                                   Gli scimpanzé sono le grandi scimmie
                                                                                                                                   maggiormente utilizzate nella ricerca
                                                                                                                                   scientifica, in particolar modo per l’elabo-
© Martin Harvey/WWF-Canon

                                                                                                                                   razione di vaccini.
                                                                                                                                   Molti di essi, inoltre, sono stati costretti a
                                                                                                                                   imitare i comportamenti degli esseri
                                                                                                                                   umani in occasione di serate mondane o
                                                                                                                                   nei circhi, per pubblicità o spettacoli allo
                                                                                                                                   scopo di divertirci.
                            Due scimpanzé a caccia di termiti

                                                                                                                            dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!             11
Nelle popolazioni di scimpanzé sono stati osser-
                                                                                                                   vati quasi 40 comportamenti diversi, in partico-
                                                                                                                   lare nell’utilizzo di utensili: la pesca alle termiti
                                                                                                                   non è praticata in tutte le comunità, mentre la rot-
                                                                                                                   tura delle noci di cocco è stata osservata unica-
© Michel Gunther/WWF-Canon

                                                                                                                   mente nell’Africa occidentale. Differenze
                                                                                                                   comportamentali quali piegare le foglie affinché
                                                                                                                   trattengano l’acqua o ridurle in poltiglia affinché
                                                                                                                   la possano assorbire, non sono innate. Si può
                                                                                                                   dunque parlare, come per gli uomini, di culture
                                                                                                                   degli scimpanzé.

                             Seduta di «spulciamento»

                                                                                                                   I bonobo, anche chiamati scimpanzé nani,
                                            I bonobo                                                               hanno un viso più affilato e allungato e membra
                                            Come nel caso degli scimpanzé, anche il 98%                            più longilinee rispetto a quelle degli scimpanzé.
                                            dei geni dei bonobo è identico al nostro.                              Il loro pelo e il loro muso sono completamente
                                            Questa specie è stata tuttavia identificata solo                       neri.
                                            nel 1929, poiché in precedenza i bonobo erano
                                            considerati scimpanzé.                                                 Anche i bonobo vivono in piccoli gruppi, i quali,
                                                                                                                   in alcune occasioni, si riuniscono in grandi co-
                                             Costa
                                                       Ghana
                                                               Nigeria
                                                                                                                   munità.
                                            d’Avorio                                        Repubblica
                                                                                           centrafricana           Nel loro caso sono le femmine che si allonta-
                                                                         Camerun
                                                                                                                   nano dal proprio gruppo natale verso i 9 anni.
                                                                                                                   Esse tentano di instaurare delle relazioni sociali
                                                                         Gabon
                                                                                   Congo
                                                                                                                   con le femmine più anziane, essendo questo il
                                                                                               Repubblica          legame più potente in una società bonobo.
                                                                                           Democratica del Congo

                                                                                    Angola

                                            Distribuzione geografica dei bonobo

                               Bonobo Pan paniscus
                                  Dimensioni: maschio: 110 cm e 40 kg
                                                femmina: 95 cm e 30 kg
                                   Longevità: circa 40 anni in ambiente naturale
                                Riproduzione: pubertà: 6-8 anni
                                                primo parto: 13-14 anni
                                                gestazione: 8 mesi
                                                intervallo tra due parti: 4-5 anni
                               Comportamento:   fissione-fusione
                               Alimentazione:   regime onnivoro: soprattutto frutta e semi,
                                                foglie e fiori, insetti e piccoli animali
                                     Habitat:   Repubblica Democratica del Congo,
                                                nel bacino del Congo, delimitato a nord
                                                e a ovest dal fiume
                                                                                                                                                                           © Martin Harvey/WWF-Canon

                                   Predatore:   sconosciuto
                                 Populazione
                                     stimata: 1980: 100000
                                                2011: 20000
                                  Situazione:   in pericolo di estinzione

                                                                                                                   Giochi dei bonobo

            12                              dossier didattico del WWF Pandamobil –          Cugina scimmia!
Contrariamente a quanto accade tra gli scim-
                            panzé, il ruolo dominante spetta infatti alle fem-
                            mine. Esse, ad esempio, hanno la precedenza
                            sui maschi per quanto riguarda il cibo.

                            Sebbene siano più pacifici degli scimpanzé, i
                            bonobo litigano e si azzuffano spesso. Per ri-
                            solvere i conflitti, barattare qualcosa o intes-
                            sere delle relazioni, ricorrono al sesso. L’attività
                            sessuale, d’altra parte, ha una tale importanza
                            nella vita quotidiana dei bonobo che sovente la
                            loro sessualità viene definita sfrenata.

                            Generalmente i bonobo non sono noti per una

                                                                                                                                                   © Martin Harvey/WWF-Canon
                            particolare abilità nell’uso di utensili. Sono però
                            stati visti inghiottire delle foglie per curarsi da
                            infezioni causate da parassiti del tratto intesti-
                            nale. Inghiottire delle foglie grosse e rugose
                            senza prima masticarle, come avviene normal-
                            mente, facilita l’espulsione dei vermi.
                                                                                           Un bonobo mentre si abbevera nel fiume

                            I gorilla                                                         Gorilla
                            Sebbene sia davvero impressionante, il gorilla
                                                                                                 Specie e Gorilla occidentale Gorilla gorilla
                            si rivela un tranquillo e pacifico vegetariano.
                                                                                              sottospecie: Gorilla orientale Gorilla beringei
                            Benin
                                    Nigeria                                                      Dimensioni: maschio: 170 cm in posizione eretta
                                                                 Repubblica                                                 e 160-180 kg
                                              Camerun
                                                                centrafricana                                   femmina: 150 cm in posizione eretta
                                                                                                                            e 70-90 kg
                                                                                                   Longevità:   circa 35 anni in ambiente naturale
                                                        Congo
                                              Gabon                                                             e fino a 50 anni in cattività
                                                                    Repubblica                  Riproduzione:   pubertà: 7-8 anni
                                                                Democratica del Congo
                                                                                                                primo parto: 10-11 anni
                                                                                                                gestazione: 8 mesi e mezzo
                                                                                                                intervallo tra due parti: 4 anni
                                                                                               Comportamento:   harem familiare che può comprendere fino
                            Distribuzione geografica dei gorilla
                                                                                                                a 30 individui
                                                                                               Alimentazione:   alimentazione principalmente vegetariana:
                            Esistono due specie di gorilla nonché quattro                                       foglie, gemme, germogli, virgulti, radici,
                            sottospecie. I gorilla orientali sono più scuri, più                                bulbi, linfa, cortecce, frutti, insetti
                            pelosi e più robusti e tarchiati rispetto a quelli                       Habitat:   foreste tropicali dell’Africa (Nigeria,
                            occidentali. Queste differenze nell’aspetto così                                    Camerun, Angola, Repubblica centrafricana,
                                                                                                                Repubblica democratica del Congo, Guinea
                                                                                                                equatoriale, Gabon, Ruanda, Uganda)
                                                                                                  Predatore:    leopardo
                                                                                                Populazione
                                                                                                    stimata: Gorilla di Cross River: 250-300
© Martin Harvey/WWF-Canon

                                                                                                                Gorilla occidentale
                                                                                                                         di pianura: 125 000-200 000
                                                                                                                Gorilla orientale di pianura: 1998: 16 900
                                                                                                                                              2011: 5000
                                                                                                                Gorilla di montagna: 1981: 250
                                                                                                                                       2011: 780
                                                                                                  Situazione:   in pericolo di estinzione
                            Un gorilla con il suo piccolo sulla pancia

                                                                                        dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!                               13
Lo sapevate che…?
                                                                                                           L’esibizione intimidatoria di potenza fisica
                                                                                                           del gorilla, che consiste nell’emettere
                                                                                                           delle urla, alzarsi sulle zampe posteriori
                                                                                                           colpendosi il petto e avventarsi sull’in-
                                                                                                           truso, non è altro che un attacco simulato.
                                                                                                           Quest’ultimo si conclude bruscamente e
                                                                                                           il gorilla scompare nella boscaglia senza
                                                                                                           aver neppure toccato l’intruso.

                                                                                                        adulta, li caccia dal gruppo. I maschi solitari
                                                                                                        sono quindi costantemente alla ricerca di fem-
                                                                                                        mine e non è un fatto raro che tentino di spez-
                                                                                                        zare l’autorità del capo di un harem.

                                                                                                        Tra i gorilla di montagna, invece, quasi la metà
                                                                                                        dei gruppi comprende fino a 6 individui dalla
                                                                                                        schiena argentata che si spartiscono le fem-
                                                                                                        mine quando il maschio dominante comincia a
                                                                                                        invecchiare.
© naturepl.com/T.J. Rich/WWF

                                                                                                        Colpendosi il petto, il gorilla è in grado di emet-
                                                                                                        tere dei suoni che riecheggiano per un raggio
                                                                                                        di quasi 1 km. Alla base di questo fenomeno vi
                                                                                                        sono degli organi di cui noi umani siamo sprov-
                                                                                                        visti. Queste sacche vocali – cavità ben distinte
                               Un gorilla occidentale dalla schiena argentata                           dai polmoni situate subito sotto la pelle e che il
                                                                                                        gorilla può riempire d’aria a suo piacimento –
                                             come un regime alimentare maggiormente in-                 fungono da vere e proprie casse di risonanza.
                                             centrato sulle foglie piuttosto che sulla frutta,          Oltre al fatto di impressionare gli avversari e di
                                             trovano una spiegazione nell’ambiente nel quale            sedurre le femmine, tale pratica consente
                                             vivono i gorilla orientali. Esso è infatti situato a       anche di comunicare.
                                             un’altitudine più elevata rispetto alle pianure
                                             dell’ovest.                                                I gorilla non fanno eccezione alla regola. Come
                                                                                                        le altre scimmie antropomorfe, essi fabbricano
                                             Vi sono tuttavia anche delle differenze compor-            dei nidi per la siesta o per la notte servendosi
                                             tamentali. Tra i gorilla occidentali la struttura          di rami e foglie. Le abitudini cambiano a se-
                                             sociale è molto simile a quella di un harem. Un            conda dei gruppi: alcuni dormono sempre a
                                             maschio dominante, dalla schiena argentata,                terra, mentre altri prediligono riposarsi tra i rami
                                             vive con le sue femmine e i loro piccoli, e                degli alberi. A volte le femmine sistemano il loro
                                             quando i giovani maschi si avvicinano all’età              nido ad addirittura 20 m dal suolo.

                                             Gli oranghi
                                             In malese orangutan significa «uomo dei bo-
                                             schi». Tra gli Iban del Borneo, l’orango – o oran-
                                             gutan – incarnava il dio della guerra, mentre i
                                             Dayaki credevano che gli uomini potessero tras-
                                             formarsi in scimmie e viceversa. Secondo una
                                             leggenda giavanese, inoltre, gli oranghi sareb-
                                             bero dotati di parola, ma non parlano con noi per
                                                                                                                                                               © David Lawson/WWF-UK

                                             paura di essere costretti a lavorare.

                                             Oggigiorno queste grandi scimmie sono presenti
                                             unicamente in Indonesia e in Malesia. Le 3 sot-
                                             tospecie dell’orango del Borneo hanno un pelo
                                             più scuro e un muso più rotondo rispetto
                                             all’orango di Sumatra.                                     Un orango maschio (Borneo)

     14                                      dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!
Malesia
                                                                                                 Orango
                                                                                                        Specie: Orango del Borneo Pongo pygmaeus
                                                                                                                  Orango di Sumatra Pongo abelii
                                                                                                    Dimensioni: maschio: 140 cm e 90 kg
                                                                                                                  femmina: 110 cm e 40 kg
                                                                Indonesia
                                                                                                     Longevità:   40 anni in ambiente naturale
                                                                                                                  e fino a 50 anni in cattività
                                                                                                  Riproduzione:   pubertà: 9-10 anni
                                    Distribuzione geografica degli oranghi                                                   (maschio adulto a 15 anni)
                                                                                                                  primo parto: 13-14 anni
                                    Raggiunta la maturità, all’orango maschio si for-                             gestazione: 8 mesi e mezzo
                                    mano dei cuscinetti di grasso in forma di semi-                               intervallo tra due parti: 7-8 anni
                                    luna sulle guance e una tasca sotto la gola, la              Comportamento:   semisolitario
                                    sacca laringea, che gli consente di amplificare i            Alimentazione:   regime essenzialmente vegetariano:
                                    suoi richiami – delle lunghe grida – con cui af-                              frutti e semi, corteccia, foglie, miele
                                    ferma il suo ruolo di riproduttore e, contempora-                             e insetti
                                    neamente, avverte gli altri maschi della sua                       Habitat:   foreste tropicali umide, foreste palustri
                                    presenza per evitare di incontrarli.                                          e torbiere nonché zone montuose
                                                                                                                  del Borneo e di Sumatra
                                    L’orango, il più grande mammifero arboricolo al
                                                                                                     Predatore:   leopardo nebuloso, pitone, tigre,
                                    mondo, conduce una vita piuttosto solitaria e non
                                                                                                                  maiale selvatico
                                    ha un territorio fisso. Si sposta tra gli alberi alla
                                    ricerca di frutti maturi. Più pesante del gibbone,
                                                                                                   Populazione
                                    l’orango si muove lentamente e con circospe-
                                                                                                      stimata: 7000 a Sumatra e 55000 nel Borneo;
                                                                                                                  si stima che vi sia il 91% di oranghi in
                                    zione.
                                                                                                                  meno rispetto all’inizio del XX secolo!
                                    La maggior parte degli oranghi è nomade, seb-
                                    bene torni regolarmente in una data zona. Quelli                Situazione:   in pericolo critico di estinzione
                                    detti «residenti» costituiscono una minoranza e
                                    godono di uno status sociale elevato: hanno ac-
                                    cesso a diverse femmine il cui territorio si sovrap-      Le femmine e i maschi, perciò, si incontrano solo
                                    pone al loro.                                             per l’accoppiamento. La femmina, quindi, si oc-
                                                                                              cupa da sola del suo piccolo e lo alleva per circa
                                                                                              8 anni. Il legame che si crea in questo periodo è
                                                                                              in assoluto il più forte tra quelli che si sviluppano
                                                                                              nei mammiferi, a parte forse nel caso dell’uomo.
                                                                                              Esso non si scioglierà mai: una volta adulta, la
                                                                                              giovane scimmia farà in modo di incontrare re-
                                                                                              golarmente la madre durante le sue peregrina-
                                                                                              zioni arboricole.

                                                                                              Sebbene più inventivo e preciso dello scimpanzé
                                                                                              nei test eseguiti in cattività, l’orango – in libertà –
                                                                                              utilizza pochi utensili. Sa nondimeno fabbricare
                                                                                              dei cappelli per ripararsi dalla pioggia e maneg-
                                                                                              giare un cucchiaio per raccogliere il miele. È tut-
                                                                                              tavia nella costruzione del nido che l’orango
                                                                                              eccelle. È, infatti, estremamente selettivo nella
                                                                                              scelta dei materiali: essenza e tipo di foglie, taglia
© Fletcher & Baylis/WWF-Indonesia

                                                                                              o struttura dell’albero che lo accoglie, nulla viene
                                                                                              lasciato al caso.

                                                                                                  Lo sapevate che…?
                                                                                                  L’apertura delle braccia di un orango può
                                                                                                  raggiungere i 2,40 metri!

                                    Un giovane orango maschio
                                    in un centro di riabilitazione a Sumatra

                                                                                            dossier didattico del WWF Pandamobil – Cugina scimmia!            15
evitare che entrino in competizione con loro: i
                      Gibboni                                                                  gibboni, pur non comportandosi secondo uno
                      I gibboni sono degli acrobati nati. Il personaggio                       schema dominante-dominato, sono animali ter-
                      di Tarzan, d’altronde, si ispira proprio a questi                        ritoriali.
                      animali.
                                                       Cina
                                                                                               Queste piccole scimmie antropomorfe posseg-
                                                                                               gono braccia molto lunghe e sono piuttosto leg-
                                     Birmania
                                                                                               gere. Si spostano tra gli alberi – a volte distanti
                                                Thailandia    Laos
                                                                                               tra loro fino a 15 metri – affidandosi alla sola
                                                      Cambogia                                 forza delle loro braccia. Questo tipo di locomo-
                                                                                               zione viene definito brachiazione.
                                                                 Vietnam

                                                              Malesia
                                                                                               I gibboni sono cantanti di grande talento. Comin-
                                                                                               ciano a cantare sin dalle prime luci dell’alba. Il
                                                                 Indonesia
                                                                                               maschio e la femmina di una stessa coppia vo-
                                                                                               calizzano in duetto, alternando melopee comple-
                                                                                               mentari. Questi canti salgono di tonalità man
                      Distribuzione geografica dei gibboni
                                                                                               mano che i gibboni si infervorano e possono es-
                                                                                               sere uditi a chilometri di distanza.
     Gibbon Hylobatidae
            Specie: 17 specie suddivise in 4 generi:
                       - Hoolock
                       - Nomascus
                       - Hylobates
                       - Symphalangus
        Dimensioni:    maschio: 45-65 cm e 5-7,5 kg
                       femmina: 45-65 cm e 4-6,6 kg

                                                                                                                                                          © Martin Harvey/WWF-Canon
         Longevità:    25-30 anni in ambiente naturale
                       e fino a 50 anni in cattività
      Riproduzione:    maturità sessuale: 6-7 anni
                       primo parto: 7 anni
                       gestazione: ca. 7 mesi
                       intervallo tra due parti: 2-3 anni
     Comportamento:    coppia o gruppo familiare
                                                                                               Un siamango (piú grande dei gibboni)
                       di qualche individuo
     Alimentazione:    regime onnivoro, composto essenzialmente                                Oltre a questi canti, che servono ad avvertire i
                       da frutta e foglie, uova e insetti                                      loro consimili dei limiti del loro territorio, i gibboni
           Habitat:    canopea delle foreste pluviali delle pianure                            posseggono 7 espressioni vocali di base, il cui
                       e delle colline del sudest asiatico                                     significato cambia in funzione del contesto: arrivo
                       (Birmania, Bangladesh, India, Vietnam,                                  di un predatore, conflitto, cambiamento anor-
                       Cambogia, Laos, Thailandia, Borneo,                                     male nell’ambiente, contatto…
                       Sumatra, Giava)
        Predatore:     pitone                                                                  I gibboni sono le uniche scimmie antropomorfe
                                                                                               che non cedono alla siesta del pomeriggio. Res-
       Populazione
                                                                                               tano attivi tutto il giorno, ma vanno a dormire
           stimata: dati incompleti
                                                                                               molte ore prima del tramonto. Non costruiscono
        Situazione: stato vulnerabile per il gibbone dalle                                     neppure dei nidi, preferendo dormire seduti su
                       guance bianche; stato di pericolo critico di                            un ramo, le braccia attorno alle ginocchia e la
                       estinzione per il gibbone dal ciuffo orientale                          testa ripiegata all’interno.
                       (Nomascus nasutus); stato di pericolo di
                       estinzione per le altre 15 specie di gibbone
                                                                                                   Lo sapevate che…?
                      I gibboni vivono, per la maggior parte, in coppia                            Al gibbone, la scimmia antropomorfa
                      e partecipano insieme all’educazione dei piccoli.                            più arboricola di tutte, capita a volte di
                      Una famiglia di gibboni non conta mai più di 4 o                             essere costretto a muoversi sul terreno:
                      5 individui, poiché i giovani la lasciano di loro                            in queste occasioni corre sollevando le
                      spontanea volontà una volta raggiunta la pu-                                 braccia sopra la testa!
                      bertà. Capita, tuttavia, che i genitori li caccino per

16                    dossier didattico del WWF Pandamobil –                 Cugina scimmia!
Scheda di lavoro n. 2:
                                                                                            Le scimmie e la parola
    Parole chiave            Laringe, corde vocali

    Tipo di attività         Esperienza

    Obiettivi                ● Scoprire il ruolo della laringe nell’ambito del linguaggio
                             ● Capire perché le scimmie non sono in grado di parlare come gli esseri umani

    Materiale                Un numero di bicchieri di vetro pieni d’acqua corrispondente al numero
                             di allievi della classe

    Luogo                    Esterno

    Durata                   ¼ d’ora per l’esperienza e ½ ora per la discussione con gli allievi

       Svolgimento
       1 Ogni allievo tenta di bere un sorso d’acqua dal bicchiere e, insieme, di respirare.
       2 In un secondo tempo l’allievo cerca di pronunciare delle parole e delle lettere tenendo premuta
         la lingua contro il palato.
       3 Ogni allievo appoggia una mano sul collo e, contemporaneamente, parla.

    Discussione in classe
    • Le due prime esperienze hanno dato risultati        • Che cosa possono dire gli allievi in proposito?
      convincenti?                                        • Che cosa hanno provato durante la terza
                                                            esperienza?
✄
                                                                                      Nome
                Scheda di lavoro n. 2
                                                                                            Le scimmie e la parola
    Gli organi dell’uomo e quelli delle grandi scimmie si assomigliano. Perché, quindi, i nostri «cugini»
    non parlano come noi?
    Ma, del resto, noi come riusciamo a parlare? Innanzitutto respiriamo. L’aria espulsa attraverso i
    polmoni mette in movimento le corde vocali che si trovano nel collo, all’interno di ciò che chia-
    miamo laringe. È a livello di questo organo che sono riuniti l’apparato respiratorio e l’apparato
    digerente, ossia la trachea e l’esofago. Le vibrazioni delle corde vocali producono dei suoni.
    E questa è la seconda tappa. La terza tappa, infine, è rappresentata dalla trasformazione di
    questi suoni in un linguaggio articolato grazie alla faringe, una sorta di cassa di risonanza che
    li filtra. È grazie al nostro palato, che si alza e si abbassa, nonché alla nostra lingua estremamente
    mobile e alle nostre labbra se riusciamo a emettere vocali, consonanti e parole.
    Le grandi scimmie, dal canto loro, non hanno accesso al linguaggio articolato e la ragione è molto
    semplice: la loro laringe è situata molto più in alto nella gola, praticamente alla stessa altezza della
    lingua, e la loro cavità faringea non è abbastanza grande per fungere da filtro. Oltre a ciò la loro
    lingua, più larga e piatta della nostra, occupa tutta la bocca e impedisce loro di produrre gli stessi
    suoni che emettiamo noi.
    Le scimmie, tuttavia, al pari dei nostri neonati, la cui laringe si abbassa dopo circa 8 mesi, possono
    bere e respirare contemporaneamente: una cosa che noi non possiamo fare.
    Ma il fatto di non riuscire a parlare non impedisce alle scimmie di comunicare. Esse, infatti, comuni-
    cano attraverso la mimica, i gesti o le grida. Alcune scimmie, a cui è stato insegnato il linguaggio dei
    segni o dei simboli, riescono persino a sostenere brevi conversazioni con gli uomini.

                                                       dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!   17
Nome
                  Scheda di lavoro n. 3
                                                                                                         Comprensione del testo
Leggi il testo che trovi qui sotto e rispondi alle domande.
Le belle giornate di sole sono molto apprezzate dai gorilla. Mentre si riposano o mangiano, i primati
emettono delle vocalizzazioni molto simili a rutti – naoum, naoum, naoum – che provocano risposte
simili da parte degli animali vicini. L’imitazione di queste vocalizzazioni rappresenta per l’uomo un
eccellente metodo per entrare in contatto con i gorilla quando questi sono parzialmente o comple-
tamente nascosti nella foresta. Informavo così i gorilla della mia presenza attraverso il rumore che
facevo avvicinandomi.

Questo tipo di «vocalizzazioni-rutti», come li chiamavo io, rappresenta la forma più frequente di co-
municazione orale all’interno di uno stesso gruppo. Se sono prolungati, esprimono una grande
gioia. Se invece sono più brevi, questi vocalizzi vengono utilizzati come leggero rimprovero rivolto
ai più giovani.
Il «grugnito del maiale», un'altra vocalizzazione, viene utilizzato dai gorilla dalla schiena argentata
per far cessare un litigio all’interno di un gruppo. Le femmine possono impiegare questo tipo di vo-
calizzo in caso di conflitti per il cibo o ancora con i loro piccoli quando non vogliono più allattarli. I
giovani emettono questo genere di grugniti durante alcuni giochi particolarmente brutali.

Quando si furono abituati alla mia presenza, e solo allora, i gorilla sostituirono i loro segnali d’allarme
espressi attraverso grida e grugniti con queste famose vocalizzazioni di comunicazione.

Alla fine del 1972, quando i primi studenti cominciarono a lavorare a Karisoke, i miei corsi comin-
ciavano sempre con delle «vocalizzazioni-rutti». Alcuni non riuscirono mai a imitare correttamente
i suoni. Mi ricordo di uno studente le cui imitazioni assomigliavano a un belato tremolante. Tuttavia,
nel giro di qualche settimana, i gorilla si abituarono al suo segnale sonoro di benvenuto.

A volte, gli studenti, ed io stessa, ci imbattevamo nei gorilla senza aver avuto il tempo di avvertirli
della nostra presenza. Gli animali allora caricavano, soprattutto se vi erano diversi gruppi gli uni vi-
cini agli altri, se si stavano spostando in una zona pericolosa frequentata dai bracconieri, o se c’era
tra di loro un gorilla appena nato.

Un giorno ero sulle tracce di un gruppo di gorilla che credevo si trovasse a qualche ora di cammino.
L’aria fu improvvisamente lacerata dalle grida stridenti di cinque gorilla che si precipitarono a rotta
di collo giù dalla collina per caricarmi. Quando il gorilla dalla schiena argentata mi riconobbe si
fermò bruscamente. Si trovava a circa un metro da me. I quattro maschi che lo seguivano gli cad-
dero addosso. Mi lasciai scivolare lentamente a terra, assumendo una posizione sottomessa. Ai
gorilla intanto si drizzarono i peli sopra la testa ed essi mostrarono i denti. Restai immobile per più
di mezz’ora poiché i maschi, non appena accennavo un movimento, ricominciavano a lanciare urla
e strida. Alla fine finsi di mangiare un po’ d’erba. Mi lasciarono fare e poi, con passo rapido e sicuro,
risalirono la collina.

Pur sapendo che le cariche dei gorilla sono puramente difensive, la nostra reazione istintiva è la
fuga, un impulso che invita i gorilla a gettarsi all’inseguimento. Convinta della bontà dei gorilla, ho
sempre pensato che le loro cariche avevano una natura intimidatoria e non ho mai esitato a rima-
nere sul posto. Di fronte alla violenza delle loro urla e alla rapidità con cui si avvicinavano, tuttavia,
mi aggrappavo con tutte le mie forze alle piante che mi circondavano. Se non avessi avuto quell’ap-
piglio, avrei sicuramente alzato i tacchi e me la sarei data a gambe.
Adattamento di un brano tratto dal libro di Dian Fossey, Gorilla nella nebbia, pubblicato nella versione originale in inglese nel 1983, due anni prima
che l’autrice venisse assassinata dai bracconieri.

18                  dossier didattico del WWF Pandamobil –    Cugina scimmia!
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          Scheda di lavoro n. 3
                                                                                                   Domande

1. Cosa rappresentano le «vocalizzazioni-rutti» emesse dai gorilla e a cosa servono?

2. Secondo te, perché la primatologa Dian Fossey impone delle lezioni
   di «vocalizzazioni-rutti» agli studenti che la affiancano nella ricerca sul posto?

3. Cosa spinge i gorilla a caricare?

4. Nell’aneddoto raccontato da Dian Fossey, sapresti dire perché i maschi di gorilla le si
   gettano contro?

5. Secondo te quali problemi potrebbe porre il fatto di abituare i gorilla alla presenza
   dell’uomo?

                                        dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!        19
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                     Scheda di lavoro n. 4
                                                                                                                               Gioco delle 5 famiglie
     Gioco per 4 giocatori. Ogni giocatore riceve 5 carte e deve tentare di ricomporre il maggior numero possibile
     di famiglie. Quando una famiglia è completa, egli pone le carte davanti a sé.
     Il primo giocatore comincia chiedendo a un altro giocatore una carta che gli manca e che vorrebbe ottenere
     (es.: Hai il papà della famiglia di gibboni?). La carta gli viene data solo se risponde correttamente alla domanda.
     Il turno passa quindi al giocatore che si trova alla sua sinistra, e così via.
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            IL PAPÀ SCIMPANZÉ                     LA MAMMA SCIMPANZÉ                      IL PICCOLO SCIMPANZÉ
        I maschi, a volte, vanno a caccia.     Quale lasso di tempo separa il primo     Quanti anni può vivere in media               IL GIOVANE SCIMPANZÉ
           Che cosa non cacciano mai:           parto dal secondo nel caso di una          uno scimpanzé che vive                 Gli scimpanzé sono completamente
            antilopi, piccole scimmie                femmina di scimpanzé?                  in ambiente naturale?                      vegetariani. Vero o falso?
                o gatti selvatici?                         A. 2-3 anni                        A. Da 20 a 30 anni
                                                           B. 5-6 anni                        B. Da 30 a 40 anni
                                                             C. 8 anni                        C. Da 50 a 60 anni

              IL PAPÀ BONOBO                        LA MAMMA BONOBO                         IL PICCOLO BONOBO                           IL GIOVANE BONOBO
          Che dimensioni ha, in media,              Chi ha il ruolo dominante           Un piccolo di bonobo quanti mesi                 Dove vivono i bonobo?
          un maschio bonobo adulto?                       tra i bonobo?                 rimane nel ventre di sua madre?                 A. Nel bacino del Congo
                  A. 95 cm                                 A. I maschi                              A. 3 mesi                     B. Sull’isola di Sumatra in Indonesia
                  B. 110 cm                          B. Le femmine anziane                          B. 6 mesi                                C. In Amazzonia
                  C. 140 cm                                 C. I piccoli                            C. 8 mesi

                                                                                                                                        IL GIOVANE GORILLA
              IL PAPÀ GORILLA                       LA MAMMA GORILLA
                                                                                                                                        Tra i gorilla occidentali,
        Come viene chiamato un maschio          A che età una femmina di gorilla
                                                                                            IL PICCOLO GORILLA
                                                                                                                                       cosa fa il giovane adulto?
           completamente adulto?                partorisce il suo primo piccolo?          Il piccolo impara osservando               A. Aiuta il maschio dominante
             A. Schiena argentata                         A. 5-6 anni                           e imitando la madre                      a controllare l’harem
               B. Schiena grigia                         B. 10-11 anni                              Vero o falso?                    B. Lascia il gruppo alla ricerca
               C. Schiena bianca                         C. 15-16 anni                                                                      di altre femmine
                                                                                                                                           C. Uccide il padre

              IL PAPÀ ORANGO
                                                                                            IL PICCOLO ORANGO                           IL GIOVANE ORANGO
     Grazie a quale organo il maschio adulto
       riesce ad amplificare le sue grida?          LA MAMMA ORANGO                          Quanto a lungo rimane                      Dove vivono gli oranghi?
             A. I cuscinetti di grasso                                                      un piccolo con la madre?                         A. Madagascar
                                                  Gli oranghi vivono in coppia.                     A. 4 anni                             B. Sumatra e Borneo
               a forma di semiluna
                                                          Vero o falso?                             B. 6 anni                            C. Sulle isole di Papua
             B. La sua sacca laringea
               (tasca sotto la gola)                                                                C. 8 anni                                 Nuova Guinea
                 C. I suoi polmoni

                                                                                            IL PICCOLO GIBBONE
              IL PAPÀ GIBBONE                      LA MAMMA GIBBONE
                                                                                       Il piccolo impara con i suoi genitori           IL GIOVANE GIBBONE
         Un gorilla pesa fino a 180 kg.          I gibboni vivono in coppia. Cosa         a spostarsi tra gli alberi a forza
      Quanto pesa, più o meno, un maschio        fanno tutte le mattine all’alba?       di braccia. Come si chiama questo         I gibboni sono le sole grandi scimmie
              adulto di gibbone?                                                                modo di spostarsi?                a non costruirsi un nido per dormire.
                                                        A.Fanno il bagno
                   A. 5-7,5 kg                                                                    A. Quadropedia                              Vero o falso?
                                                      B. Cantano in duetto
                  B. 15-20 kg                                                                     B. Brachiazione
                                                       C.Vanno a caccia
                    C. 30 kg                                                                         C. Bipedia

                                                                                Aumentare la grandezza delle carte prima della stampa.

20                     dossier didattico del WWF Pandamobil –         Cugina scimmia!
Capitolo 3: Le minacce per
                                            le grande scimmie e la foresta tropicale
                            Secondo la lista rossa dell’Unione Internazionale          lucrativo: negli Stati Uniti si contano infatti circa
                            per la Conservazione della Natura (UICN), tutte            15 000 scimmie acquistate illegalmente come
                            le specie di grandi scimmie esistenti sono mi-             animali da compagnia.
                            nacciate e il loro stato di conservazione oscilla
                            tra «in pericolo» e «in pericolo critico di estin-         A causa della loro grande prossimità genetica, le
                            zione».                                                    scimmie antropomorfe sono particolarmente vul-
                                                                                       nerabili alla trasmissione di malattie da parte
                            La decimazione su vasta scala delle grandi scim-           dell’uomo e viceversa. Il virus Ebola ne è un buon
                            mie ha preso avvio a partire dalla seconda metà            esempio. La prima epidemia, esplosa nel Sudan
                            del XX secolo. Durante gli anni Sessanta e gli             nel 1976, coinvolse sia gli uomini sia le grandi
                            anni Settanta dello scorso secolo, infatti, le scim-       scimmie. Da allora questo virus si è diffuso verso
                            mie antropomorfe venivano catturate per rifornire          occidente decimando popolazioni intere di grandi
                            zoo, circhi e laboratori di ricerca. Normalmente,          scimmie: si stima che nel 2002 abbia fatto 5000
                            per ogni piccolo consegnato vivo, morivano circa           vittime in pochi mesi. Le grandi scimmie sono
                            una decina di scimmie: le madri e a volte anche            molto sensibili anche ad altri virus come quello
                            i maschi troppo protettivi venivano uccise du-             dell’influenza, di cui possono morire.
                            rante la cattura e, spesso, numerosi piccoli non
                            sopravvivevano al lungo viaggio. Anche se oggi
                            quel tipo di traffico è stato smantellato grazie
                            all’adozione, da parte di oltre un centinaio di
                            paesi, della Convenzione di Washington sul
                            commercio internazionale delle specie di fauna
                            e flora selvatiche minacciate di estinzione
                            (CITES) e al successo dell’allevamento negli
                            zoo, la cattura di giovani scimmie persiste per
                            soddisfare la domanda di privati che le acqui-
                            stano come animali da compagnia. La vendita
                            locale di gibboni e oranghi è particolarmente dif-
                            fusa nel sudest asiatico, inoltre grandi porti inter-
                            nazionali come Singapore e Hong Kong fungono
                            da piattaforme per un mercato mondiale assai

                                                                                                                                                       © David Greer
                               Lo sapevate che…?
                               Dal 2002 in Europa nessuna grande
                               scimmia può più essere usata legal-                     Ma la causa principale del tracollo delle popola-
                               mente per la ricerca scientifica. Negli                 zioni di scimmie antropomorfe – stiamo parlando
                               Stati Uniti, tuttavia – nonostante il loro nu-          di un declino di oltre il 70% durante gli ultimi 10
                               mero sia in calo per via del divieto di ri-             anni2 – è da imputarsi alla distruzione del loro
                               produzione in cattività e di importazione               habitat da parte dell’uomo. Le grandi scimmie,
                               –, vi sono ancora un migliaio di scim-                  strettamente adattate alla vita arboricola nelle fo-
                               panzé da laboratorio1.                                  reste tropicali – che forniscono loro cibo e riparo
                                                                                       –, non possono assolutamente sopravvivere in
                                                                                       ambienti rovinati dalle attività umane.

                                                                                       Il disboscamento frenetico praticato in tutte le
                                                                                       foreste tropicali del pianeta è in realtà il risultato
                                                                                       di diverse attività dietro cui si celano enormi in-
© Mark Edwards /WWF-Canon

                                                                                       teressi economici: il taglio a zero della foresta
                                                                                       per produrre legno prezioso legale e illegale va

                                                                                       1 http://www.rtbf.be/info/societe/detail_usa-de-vieux-chim-
                                                                                         panzes-malades-pour-tester-des-medicaments?id=5726163]
                                                                                       2 David Greer, rapporto sul programma del WWF «African Great
                            Dissodamento con il fuoco a Sumatra                          Apes», dicembre 2011

                                                                                    dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!          21
© Alain Compost/WWF-Canon

                                                                   Deforestazione illegale a Sumatra per la produzione di pasta da carta

                                                                   di pari passo con le piantagioni a monocoltura
                                                                   di palme da olio, soia ed hevea (la famosa
                                                                   pianta da cui si estrae il caucciù), ricavate dis-
                                                                   sodando la foresta col fuoco, o ancora con le
                                                                   praterie artificiali per l’allevamento bovino op-
                                                                   pure con le colture destinate alla produzione di
                                                                   agrocarburanti.

                                                                                                                                                                                                  © Adriano Gambarini/WWF-Brazil
                                                                   Se il sudest asiatico detiene ancora il monopo-
                                                                   lio della produzione di olio di palma, l’Africa –
                                                                   che disboscava le sue foreste per creare pian-
                                                                   tagioni di caffè e cacao – assiste all’arrivo dei
                                                                   primi investitori in questo tipo di coltivazioni,
                                                                   come lo dimostra il recente esempio di una
                                                                   compagnia americana impegnata nella crea-
                                                                   zione di piantagioni di palme in Camerun, e più            Monocoltura di soia in Brasile
                                                                   esattamente nei territori dei gorilla di Cross
                                                                   River4.                                                    La degradazione e la frammentazione della fo-
                                                                                                                              resta vengono ulteriormente aggravate dallo
                                                                                                                              sfruttamento minerario e dalla crescita demogra-
                                                                                                                              fica delle popolazioni locali: le risorse forestali
                                                                                                                              sono messe vieppiù sotto pressione dalla produ-
                                                                                                                              zione di legna da ardere e dalla coltura su deb-
                                                                                                                              biato (messa a coltura di terreni dissodati col
                                                                                                                              fuoco). Le reti stradali, quanto a loro, continuano

                                                                                                                                   Lo sapevate che…?
                                                                                                                                   A Sumatra oltre 100 milioni di m3 di legna
                                                                                                                                   vengono tagliati ogni anno per alimentare
                                                                                                                                   la dozzina di industrie di pasta da carta
                                                                                                                                   installate sull’isola; il 65% degli alberi pro-
© Tantyo Bangun/WWF-Canon

                                                                                                                                   viene dalla foresta, il resto da piantagioni
                                                                                                                                   di acacia o eucalipto3.

                                                                                                                              3 Boesch Christophe, Grundmann Emmanuelle e Mulhauser
                                                                                                                                Blaise, Manifeste pour les grands singes, Le savoir suisse, Lo-
                                                                                                                                sanna, 2011
                                                                                                                              4 David Greer, rapporto sul programma del WWF «African Great
                            Palme avvolte dal fumo degli incendi in Indonesia                                                   Apes», dicembre 2011

         22                                                        dossier didattico del WWF Pandamobil –   Cugina scimmia!
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