CSV FC - ASSIPROV Venerdì, 04 gennaio 2019

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                                                          Venerdì, 04 gennaio 2019

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 04/01/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                                     1
 04/01/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                           2
 04/01/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                          3
ambiente e protezione civile
 03/01/2019 Cesena Today
 Sta arrivando un freddo polare, la Protezione                                                                              4
 03/01/2019 Forli Today
 Meteo, freddo intenso in arrivo. Allerta della Protezione                                                                  5
 04/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 51
 «Gli spazi per modifiche alla proposta di delibera sul bando ci...                                                         6
csv e scenario locale
 03/01/2019 Cesena Today                                                                                      PAOLO TETI
 "Miss Mamma Italiana", svelato il calendario: la corona ad una bellezza...                                                 7
 04/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 2                                           GAETANO FOGGETTI
 Decreto sicurezza «Per ora nessuno sarà cancellato dall'...                                                                9
 04/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 24                                              GIANNI ARFELLI
 Brutture Moderne social club Il bello e il meglio del cantautorato                                                         11
 04/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 32
 Diritti umani                                                                                                              13
 04/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 37
 Pasquelle in piazza e in chiesa aspettando i Re Magi dal mare                                                              14
 04/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 39
 LA SPERANZA CI SALVERÀ DALLA FURBIZIA                                                                                      16
 04/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 40
 Chiude il centro di accoglienza di Oriola Il presidente: «Gestione...                                                      18
 04/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 50
 Natività di ceramica in mostra nei sotterranei della fontana                                                               19
salute e assistenza
 04/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 44
 ROCCA AL TEATRO ITALIA VA IN SCENA IL DIALETTO                                                                             20
volontariato
 04/01/2019 Avvenire Pagina 1                                                                               DIEGO MOTTA
 SULLE SPALLE DEGLI ALTRI                                                                                                   21
 04/01/2019 Avvenire Pagina 2
 SULLE SPALLE DEGLI ALTRI                                                                                                   23
 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 7                                                                             BRUNO TINTI
 Ecco la manovra vista com' essa è                                                                                          24
 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 39                                                    PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI
 L' Ue investe nel volontariato                                                                                             26
 03/01/2019 Redattore Sociale
 BOLOGNA - "Fare uscire dal circuito penale le voci di coloro che non fanno...                                              28
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4 gennaio 2019
                 Corriere di Romagna
                  (ed. Forlì-Cesena)
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4 gennaio 2019
                 Il Resto del Carlino (ed.
                           Forlì)
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4 gennaio 2019
                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Cesena)
                                     Prima Pagina

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3 gennaio 2019
                                             Cesena Today
                                             ambiente e protezione civile

  Sta arrivando un freddo polare, la Protezione Civile
  lancia l' allerta
  La Protezione civile ha diramato un' allerta gialla, previste temperature sotto lo zero

  Continua l' ondata di freddo che sta
  interessando la Romagna, regalando limpide
  giornate di sole. La Protezione Civile h a
  diramato un' allerta gialla per "temperature
  estreme", specificando che "la regione sarà
  interessata da flussi di correnti fredde e
  secche. Nella mattinata di venerdì si
  verificheranno gelate diffuse in pianura con
  temperature minime nelle aree rurali che
  raggiungeranno mediamente i -3/-4 gradi ed in
  alcuni casi anche valori inferiori. La
  temperatura media giornaliera prevista risulta
  inferiore ai 0 gradi in pianura e inferiore ai -3
  gradi sui rilievi appenninici. Sull' Appennino
  riminese sono previste nevicate nella mattinata
  di venerdì con accumuli inferiori alle soglie di
  allerta". Dal Soccorso Alpino alcuni consigli
  per i tanti frequentatori delll' Appennino:
  "Raccomandiamo, come sempre, di affrontare
  attività escursionistiche o alpinistiche con un
  abbigliamento adeguato, uno zaino con un
  indumento caldo di scorta, uno snack ed una
  bevanda, un dispositivo di illuminazione
  (perché le giornate sono ancora piuttosto
  corte) e l' utilizzo di piccozza e ramponi, unici
  dispositivi che ci permettono sicurezza e
  stabilità su itinerari ghiacciati o con neve
  particolarmente dura. In caso di necessità, non
  esitate a contattare il 118 specificando che vi trovate in terreno impervio".

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                4
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3 gennaio 2019
                                                 Forli Today
                                             ambiente e protezione civile

  Meteo, freddo intenso in arrivo. Allerta della
  Protezione Civile per "temperature estreme"
  La Protezione Civile ha diramato un' allerta gialla per "temperature estreme",
  specificando che "la regione sarà interessata da flussi di correnti fredde e secche.

  Continua l' ondata di freddo che sta
  interessando la Romagna, regalando limpide
  giornate di sole. La Protezione Civile h a
  diramato un' allerta gialla per "temperature
  estreme", specificando che "la regione sarà
  interessata da flussi di correnti fredde e
  secche. Nella mattinata di venerdì si
  verificheranno gelate diffuse in pianura con
  temperature minime nelle aree rurali che
  raggiungeranno mediamente i -3/-4 gradi ed in
  alcuni casi anche valori inferiori. La
  temperatura media giornaliera prevista risulta
  inferiore ai 0 gradi in pianura e inferiore ai -3
  gradi sui rilievi appenninici. Sull' Appennino
  riminese sono previste nevicate nella mattinata
  di venerdì con accumuli inferiori alle soglie di
  allerta". Dal Soccorso Alpino alcuni consigli
  per i tanti frequentatori dell' Appennino:
  "Raccomandiamo, come sempre, di affrontare
  attività escursionistiche o alpinistiche con un
  abbigliamento adeguato, uno zaino con un
  indumento caldo di scorta, uno snack ed una
  bevanda, un dispositivo di illuminazione
  (perché le giornate sono ancora piuttosto
  corte) e l' utilizzo di piccozza e ramponi, unici
  dispositivi che ci permettono sicurezza e
  stabilità su itinerari ghiacciati o con neve
  particolarmente dura. In caso di necessità, non
  esitate a contattare il 118 specificando che vi trovate in terreno impervio".

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4 gennaio 2019
Pagina 51                       Il Resto del Carlino (ed.
                                          Forlì)
                                           ambiente e protezione civile

  L' ASSESSORE PIRODDI

  «Gli spazi per modifiche alla proposta di delibera sul
  bando ci sono»
  «I DATI sull' uso del territorio dimostrano l'
  inutilità di ulteriori previsioni edificatorie». È
  quanto scrivono Legambiente e Italia Nostra,
  in una nota congiunta, a proposito del bando
  con cui l' Amministrazione comunale
  indagherà eventuali manifestazioni d' interesse
  per nuove urbanizzazioni. «Dai dati resi
  pubblici dal Comune - commentano le due
  associazioni - si evince che il territorio
  urbanizzato a Faenza è di 16,57 chilometri
  quadrati, (secondo la legge regionale, da oggi
  al 2050 non bisognerebbe utilizzarne più del
  3%, cioè circa mezzo km quadrato); il terreno
  potenzialmente edificabile, secondo gli attuali
  strumenti urbanistici, sarebbe però di 24,88
  chilometri quadrati, valore palesemente
  sproporzionato: gli appartamenti che
  teoricamente si potrebbero costruire
  sarebbero quasi 8.000, a fronte di 3.800 unità
  immobiliari residenziali vuote, e di mille
  immobili destinati ad attività economiche
  inutilizzati. I fabbisogni abitativi si riducono, la
  popolazione diminuisce (- 72 dal 2013 al
  2017), aumentano le famiglie composte da
  meno persone (+ 237), quindi con una modifica nelle tipologie abitative. La prestazione energetica degli
  edifici è mediamente bassa, così come è alta la vulnerabilità sismica. Questi dati dimostrano
  chiaramente che a Faenza non esiste alcuna necessità di nuove urbanizzazioni, né a fini residenziali, né
  a fini produttivi. Considerata la data del prossimo consiglio comunale, in calendario il 17 gennaio,
  dobbiamo ritenere già concluso il confronto su questo importante tema urbanistico?», domandano gli
  ambientalisti. E ancora: «Con quale motivazione l' amministrazione vuole aprire un bando, di fatto per
  incentivare nuove urbanizzazioni, quando i dati certificano l' assenza di un fabbisogno e una potenzialità
  insediativa di alloggi e attività economiche così alta, da coprire una virtuale domanda di lunghissimo
  periodo?».
  L' ASSESSORE all' Urbanistica Domizio Piroddi, da parte sua, spiega di prendere atto delle deduzioni
  fatte dalle associazioni.
  «Attendo la discussione prevista per la prossima commissione consiliare, in programma il prossimo 11
  gennaio - afferma Piroddi -. Gli spazi per qualche modifica alla proposta di delibera sul bando ci sono».
  f. d.
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3 gennaio 2019
                                              Cesena Today
                                                   csv e scenario locale

  "Miss Mamma Italiana", svelato il calendario: la
  corona ad una bellezza calabrese
  All' hotel Estense di Gatteo Mare è stato presentato il 16° calendario della
  manifestazione

  Il Concorso "Miss Mamma Italiana", ideato da
  Paolo Teti, è giunto quest' anno alla sua 26°
  edizione. Mantiene l' originalità di essere il
  primo concorso nazionale di bellezza e
  simpatia dedicato alle mamme di età
  compresa fra i 25 ed i 45 anni. (il primo fu
  realizzato nel 2003). "Miss Mamma Italiana"
  sostiene Arianne, associazione onlus p e r l a
  lotta all' endometriosi, una malattia ancora
  poco conosciuta, che colpisce 3 milioni di
  donne italiane in età fertile. Protagoniste degli
  scatti del Calendario 2019 di "Miss Mamma
  Italiana" sono le 13 vincitrici della Finale
  Nazionale 2018 del Concorso, capitanate dalla
  34enne calabrese Natasha Fato, networker di
  Marano Marchesato (Cosenza), mamma di
  Michelle di 3 anni. È la vincitrice assoluta di
  "Miss Mamma Italiana 2018". Il look delle
  mamme è stato curato da professionisti del
  settore, sotto la supervisione di Roberto
  Foschi, il consulente di immagine di "Miss
  Mamma Italiana", nello specifico, le
  acconciature delle mamme protagoniste del
  calendario, sono state realizzate da Maurizio
  Vitali; Gianroberto Violini; Valerio Collini;
  Giampaolo Dissegna; Claretta Aloisi; Rosanna
  Moroni e Marietta Bequiri; mentre il make up è
  stato realizzato da Claudio Graziani; Laura
  Nanni; Barbara Stella; Federica Balducci e Claudia Righini. Alla presentazione del Calendario, erano
  presenti le Mamme protagoniste del Calendario, la Stampa, gli Sponsor, il Vice Sindaco di Gatteo
  Roberto Pari, il Presidente del "Gatteo Mare Summer Village" Massimo Bondi e la Comandante della
  Capitaneria di Porto di Cesenatico Roberta Di Donna. Al termine dell' evento tutte le mamme "Miss",
  hanno lanciato in cielo i "palloncini degli auguri", ognuno dei quali, conteneva al suo interno un
  messaggio scritto e firmato da ogni singola mamma. Uno dei palloncini, è stato ritrovato dal signor
  Pietro Ceccuzzi, nel suo oliveto a Tricalle (località Villaggio del Fanciullo), in provincia di Chieti, il quale,
  il giorno dopo il "lancio", si è messo in contatto con la segreteria di "Miss Mamma Italiana",
  comunicando di avere trovato il palloncino, con firma di Maria Carmela Germinario "Miss Mamma
  Italiana Romantica 2018" (protagonista del mese di aprile), sui rami di un giovane olivo. Davvero una
  bella storia, il fatto che, dopo 300 km in cielo, il palloncino si sia fermato, in una località chiamata

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3 gennaio 2019
                                         Cesena Today
4 gennaio 2019
Pagina 2                            Corriere di Romagna
                                     (ed. Forlì-Cesena)
                                                  csv e scenario locale

  Decreto sicurezza «Per ora nessuno sarà cancellato
  dall' Anagrafe»
  Il sindaco Drei e l' assessore Mosconi contestano i «contenuti discriminatori della
  normativa» chiedendone la verifica della costituzionalità

  FORLÌ Perora l' Anagrafe del Comune di Forlì
  non cancellerà nessuna persona oggetto del
  Decreto Sicurezza voluto dal ministro dell'
  interno Matteo Salvini, ovvero gli stranieri
  richiedenti asilo che fino a questo momento, in
  attesa della risposta della commissione sul
  loro status, potevano comunque fruire in
  quanto residenti di servizi importanti come l'
  istruzione dei minori, le cure sanitarie e una
  casa popolare. A dirlo sono il sindaco Davide
  Drei e l' assessore al Welfare Raoul Mosconi
  che, anzi, chiedono «si faccia chiarezza sulla
  legittimità costituzionale dello stesso testo
  normativo rispetto ai diritti umani».
  Reazione diffusa Quella dell' Amministrazione
  forlivese è una reazione che si allinea al secco
  no sull' applicazione del Decreto pronunciato
  nelle ultime ore dai primi cittadini di Palermo,
  Napoli, Firenze, Parma e Reggio Calabria -
  per citare i più significativi - e che lo stesso
  Drei si augura diventi «un movi mento
  trasversale anche per colore politico». E
  richiamando il presidente dell' Anci
  (Associazione Comuni italiani) Antonio
  Decaro, anche Drei e Mosconi chiedono «la
  sospensione immediata del Decreto Sicurezza
  e un confronto con i sindaci per la revisione
  del provvedimento coerente con la
  Costituzione, con le leggi, i diritti fondamentali
  dell' uomo e la sicurezza effettiva delle nostre
  comunità».
  Rispetto delle leggi «Non mi sento un sindaco fuorilegge - rivendica Drei - anche perché agiamo nel
  rispetto della normativa che prevede la cancellazione dall' anagrafe solo in caso di irreperibilità. Mentre
  la mancata iscrizione creerà una fascia sociale di uomini, donne e bambini meno visibili, che
  sicuramente non saranno espulsi rimanendo sul territorio privi di documenti (ad eccezione del
  permesso di soggiorno), maggiormente vulnerabili sotto tanti punti di vista e la cui dimensione resterà
  sconosciuta e estranea alla classificazione dei fenomeni demografici».
  Doveri irrinunciabili «Il sindaco è il garante della salute e della sicurezza di tutti coloro che risiedono sul
  territorio - rivendica Drei -. Non sono accettabili diversità di trattamento che di fatto rendono impossibili

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  Brutture Moderne social club Il bello e il meglio del
  cantautorato
  Giacomo Toni, Francesco Giampaoli, Enrico Farnedi, Eloisa Atti, Moder, Marco Bovi,
  Diego Sapignoli e tanti ospiti. Al Cisim la casa discografica mostra i gioielli di famiglia :
  «Sarà un repertorio condiviso» "È' trèb in piàza" a Cotignola Musica dal vivo attorno al
  fuoco

  L' etichetta ravennate Brutture Moderne mostra
  i gioielli di famiglia questa sera alle 21.30 al
  Cisim di Lido Adriano, in una serata intitolata
  Brutture moderne social club. Sul palco alcuni
  dei musicisti che fanno parte del roster della
  casa discografica: l' orchestra composta da
  Giacomo Toni, Francesco Giampaoli, Enrico
  Farnedi, Eloisa Atti, Moder, Marco Bovi e
  Diego Sapignoli, con ospiti Max Penombra, Le
  visioni di Cody, Giacomo Scudellari e Manuel
  Pistacchio. Uno dei due fondatori di Brutture
  Moderne, Francesco Giampaoli, ci racconta un
  po' di storia dell' etichetta.
  «È nata nel 2009, creata da Andrea Scardovi e
  da me. Andrea è proprietario della sala d'
  incisione Duna studio a Russi, e figura storica
  della scenahip hop romagnola come ballerino
  di break dance con la crewBreak The Funk,
  mentre io sono più vicino alla musica d' autore
  (solista con tre dischi all' attivo e membro di
  Sacri Cuori e Classica Orchestra Afrobeat, N
  dr.)».

  Che obiettivi vi ponevate creando Brutture
  Moderne?
  «Io la vedo come degli argini che convogliano
  energie creative. Viviamo tempi in cui l'
  aspetto economico ha relativamente senso,
  perché i dischi non si vendono, e lo streaming
  non rende praticamente nulla, ma noi abbiamo
  scelto di fare dischi comunque, perché per un artista un disco è come un quadro o un libro per pittori e
  scrittori: fissa un momento, e ti permette di divulgare il tuo lavoro con i concerti. Al di là dell' a spetto
  economico, l' etichetta mi ha dato grandi soddisfazioni, sia a livello locale, che con grandi collaborazioni
  internazionali».

  Come avete scelto gli artisti per questa serata?
  «Abbiamo dovuto scegliere una piccola parte degli artisti che lavorano con noi; per questa volta
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  IN CENTRO

  Diritti umani
  Continua l' informazione anche durante le feste
  natalizie da parte dei volontari "Amici di L. Ron
  Hubbard" per far conoscere alla comunità i
  principi della "Dichiarazione Universale dei
  Diritti Umani". Oggi 9 in centro a Cesena verrà
  effettuata dai volontari una distribuzione di
  opuscoli dal titolo "Che cosa sono i Diritti
  Umani?" che ogni cittadino o visitatore
  presente nella zona potrà ritirare presso le
  attività commerciali del centro.

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  Pasquelle in piazza e in chiesa aspettando i Re Magi
  dal mare
  CESENATICO Pasquaroli pronti a scaldare la
  piazza nel giorno dell' Epifania.
  Domenica 6 gennaio si festeggiano i Re Magi
  e l' arrivo della cara vecchia Befana, con la
  calza appesa sotto ogni camino.
  Dopo avere ospitato il brindisi di capodanno,
  piazza Ciceruacchio farà risuonare le cante
  tradizionali della pasquella. E la sera prima,
  nel teatro San Giacomo, sarà di scena la
  "Pasquela del Monsignore" (domani alle
  20.30). Sull' acqua del canale giungeranno
  inoltre i Re Magi, che renderanno omaggio al
  presepe galleggiante sulle vecchie barche.
  Saranno sei i gruppi di paqua Pasquaroli in
  piazza Ciceruacchio roli in piazza: quello di
  Ponte Abbadesse; i "Pasquarul D' la Piopa" di
  Cesena; "I Strazer de Bosc" di Gambettola; i
  "Pasquaroli Avis Calisese"; i "Pasquaroli di
  Fiumicino"; il gruppo di Bagnarola di
  Cesenatico.
  Porteranno allegria dalle ore 14 alle 18,
  intonando stornelli in rima baciata. Con loro ci
  saranno gli "sciucarén" del gruppo "Frustatori
  Cassani", che tramuteranno in spartiti musicali
  i colpi e gli schiocchi ritmici delle fruste fatte
  vibrare e roteate per aria.
  I volontari della Croce Rossa di Cesenatico
  distribuiranno ai partecipanti zucchero filato,
  caramelle e palloncini.
  I canti d' augurio e prosperità, legati a culti
  ancestrali propiziatori della natura e alla questua del solstizio d' inverno, un tempo venivano fatti sull'
  uscio di casa, con formule di saluto in rima e la richiesta di entrare per portare musica e allegria.
  Ottenuto il permesso, iniziava la baldoria: tra il serio e il facevo, i cantori intabarrati nei loro costumi
  tradizionali strizzavano l' occhio alle bottiglie del vino e a quanto c' era sulla tavola e sui fornelli dei
  contadini, per far gioire anche la loro pance. Solitamente, ma non sempre, i padroni di casa esaudivano
  le loro richieste.
  Dopo essere caduta in disuso, la tradizione della pasquela è tornata alla ribalta a metà anni Sessanta
  del secolo scorso, per merito di alcuni appassionati delle tradizioni popolari.
  Apoco apoco, si sono costituiti diversi gruppi che ogni anno, il giorno dell' Epifania, intonano la
  pasquella, non solo nelle case ma anche nelle piazze e nei teatri.
  L' iniziativa in piazza Ciceruacchio è organizzata dal comune di Cesenatico in collaborazione con l'
  associazione culturale no profit "Romagna col cuore". Arrivo dei Re Magi e pasquele del Monsignore.
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  SCRIVICI A

  LA SPERANZA CI SALVERÀ DALLA FURBIZIA
  Un altro Giuliano, il mio amico Cazzola, mi
  dice che in un Paese che fa del ritorno di Di
  Battista un evento, non ci sono speranze.
  I grandi giornali e le grandi televisioni hanno
  trasformato la peggiore Legge di Bilancio di
  sempre, in una grande vittoria dei furbi.
  Come è furbo Salvini! Che tattica! E Di Maio?
  Perde voti, ma adesso arriva Di Battista, è più
  furbo di Di Maio il Dibba!
  La giornalista di Sky dice entusiasta: "adesso
  ci colleghiamo con Di Battista", ma Dibba è
  con Di Maio, in montagna, neve, tute, sci,
  gente sorridente e abbronzata, erano poveri
  prima, prima della manovra del popolo.
  Via al collegamento e Giggino, con quel
  sorriso di chi ti dice che il villino sul terreno
  della fabbrichetta del padre è un piccolo
  capannone e la piscina serve a pulire gli
  attrezzi dei muratori, dopo una giornata di
  lavoro in nero, con quel sorrisi no lì! Capito?
  Bene, dice, come direbbe Giorgio Mastrota:
  "adesso cari italiani vi facciamo un altro
  regalo, taglieremo gli stipendi dei
  parlamentari".
  Boom! Non sa che se li tagli per legge poi non
  puoi fare il furbo, non puoi fare i bonifici falsi.
  Non puoi nemmeno farti 10 mila euro di
  rimborsi al mese, dicendo che vivi con 3mila
  euro. Non puoi.

  C' è speranza?
  Dicevamo il collegamento con Sky, in montagna, parla solo Giggino, Dibba sta zitto, ma la giornalista
  sperava di collegarsi con lui.
  Delusione.
  Si riprende e mette in evidenza che Dibba non ha parlato, ma il suo sorriso, le smorfie del suo viso,
  erano abbastanza eloquenti! È furbissimo!
  Circa il 30% degli italiani votano questi qua.

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                                                   csv e scenario locale

  STRUTTURA ERA IN CAPO AD ARCI SOLIDARIETÀ. SI CERCANO POSTI PER I 14
  RICHIEDENTI ASILO OSPITATI

  Chiude il centro di accoglienza di Oriola Il
  presidente: «Gestione diventata impossibile»
  di FRANCESCA SIROLI SI FANNO sentire
  anche a Cesena i primi effetti del decreto
  Salvini su immigrazione e sicurezza. Sta
  chiudendo i battenti il centro di accoglienza
  straordinaria per richiedenti asilo 'Casa del
  sole' nella piccola frazione collinare di Oriola di
  Cesena. Gestito dall' associazione Arci
  Solidarietà Cesenate, in collaborazione con
  Arciragazzi, era attivo dal luglio 2014 e poteva
  ospitare fino a 24 adulti maschi. In oltre quattro
  anni e mezzo ha accolto circa un centinaia di
  profughi e coinvolto, per le varie attività, una
  quindicina fra dipendenti, collaboratori e
  volontari. Si tratta di una scelta maturata nel
  tempo a causa del clima di incertezza, a cui il
  decreto che porta il nome del premier leghista
  ha dato la spinta finale.
  «Alla fine del 2018 si è deciso di porre termine
  all' esperienza perché non vi erano più le
  condizioni, soprattutto politiche, per proseguire
  nell' opera di aiuto verso queste persone,
  approdate nel nostro Paese in cerca di un
  futuro migliore - spiega Paolo Brunetti,
  presidente di Arci Solidarietà Cesenate -. Ora
  un richiedente asilo in Italia può solo contare sulla criminalità organizzata per guadagnare qualche euro,
  questo è il motivo principale che ci ha fatto maturare la decisione di chiudere il centro di accoglienza di
  Oriola. Inoltre, lo stato di emergenza che ci aveva fatto partire all' epoca non era più tale e la sua
  gestione era diventata problematica». In queste settimane si sta trovando una nuova collocazione a tutti
  i 14 migranti rimasti, metà di loro sono già stati ridistribuiti in altre strutture di accoglienza del territorio
  gestiti dall' Asp e dalla Misericordia Valle del Savio. «DURANTE il periodo di apertura abbiamo cercato
  di fornire ai profughi tutti gli strumenti che potessero garantire loro una speranza per un domani migliore
  in Europa - prosegue Brunetti -. Ma l' impegno verso queste persone si è progressivamente scontrato
  con il clima di odio che nel nostro Paese si è instaurato nei confronti degli immigrati. L' indecisione che
  ha contraddistinto i governi Renzi e Gentiloni su questo problema ha favorito i movimenti politici che
  hanno fatto della discriminazione verso i più deboli l' humus per il quale si è arrivati alla Costituzione di
  un Governo dichiaratamente ostile all' accoglienza di questi disperati che, con i suoi provvedimenti, ha
  definitivamente tolto loro ogni speranza di futuro».

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  L' EVENTO DALLE 19 ALLE 23 IN PIAZZA DEL POPOLO

  Natività di ceramica in mostra nei sotterranei della
  fontana
  I SOTTERRANEI della fontana monumentale
  tornano a ospitare una mostra sui presepi
  ceramici. L' iniziativa, proposta dalla
  presidente dell' associazione Amici della
  Fontana, Manuela Gambetti, sarà legata alla
  visita guidata nei locali di servizio sotto alla
  fonte di Fra' Paganelli.
  Eccezionalmente, come avvenuto già in
  passato, durante la serata di domani, in
  concomitanza con la Nott de Bisò, il locale di
  servizio della fontana monumentale si
  trasformerà in luogo da visitare. I volontari dell'
  associazione saranno a disposizione nei
  pressi della botola tra la fontana e la gioielleria
  Benini e qui, in piena sicurezza,
  accompagneranno i visitatori a piccoli gruppi.
  Il locale ha una particolare forma circolare e l'
  ambiente è suggestivo. In occasione delle
  festività natalizie è inoltre stato deciso che i
  locali ospiteranno una mostra di ceramiche
  dedicata alla natività dagli artisti Carla Lega,
  Guido Mariani, Mirta Morigi, Susanna Vassura
  e Carlo Zoli. Domani, dalle 19 alle 23, gli Amici
  della fontana saranno pronti ad accompagnare
  il pubblico nei sotterranei della Fontana Monumentale di piazza del Popolo, alla scoperta dei
  meccanismi che fanno funzionare la fonte. Per informazioni: Giovanni cell.
  334.2672723.

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Pagina 44                          Il Resto del Carlino (ed.
                                             Forlì)
                                                     salute e assistenza

  ROCCA AL TEATRO ITALIA VA IN SCENA IL
  DIALETTO
  L' AVIS di Rocca e Portico e San Benedetto, in
  collaborazione con la nuova Pro Loco di
  Rocca, ha organizzato per stasera, alle 21 nel
  Teatro Italia di Rocca, la commedia dialettale
  'Zibaldon Romagnol', a cura della 'Cumpagnì
  dla Zercia'. Da vari anni l' Avis di Rocca,
  Portico, Bocconi e San Benedetto forma un'
  unica sezione, organizzando non solo la
  raccolta del sangue per i propri donatori, ma
  anche altre iniziative culturali e sociali fra i soci
  dell' alta valle del Montone.

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  ?

  SULLE SPALLE DEGLI ALTRI
  È emersa una variabile inattesa,
  colpevolmente sottovalutata dagli uomini forti
  dell' esecutivo, nella protesta sollevata dai
  sindaci sull' applicazione del decreto
  sicurezza.
  Riguarda il rapporto tra atti di governo e
  conseguenze territoriali e rischia di far saltare
  il banco nel delicato equilibrio tra Stato
  centrale ed Enti locali. Si tratta di una novità
  importante, che per adesso l' esecutivo si
  limita a controllare, facendo rientrare le
  contestazioni dei primi cittadini nella normale
  dialettica centroperiferie, grazie alla sofisticata
  strategia di comunicazione seguita sin dall'
  inizio della legislatura e all' opera anche in
  questa vicenda.
  Lo schema consolidato è presto detto: a noi il
  consenso, agli altri attori istituzionali, sindaci
  compresi, il costo (alto) delle politiche anti-
  accoglienza regolata da attuare. A loro, i
  sindaci, gli oneri, a noi, vicepremier e ministri,
  gli onori. Tocca infatti ai primi cittadini
  applicare le norme restrittive decise dall' alto,
  senza consultare né il territorio né le realtà del
  Terzo settore impegnate da anni in queste
  attività. Ecco perché risulta provvidenziale,
  anche se tardivo, il segnale arrivato ieri dal presidente del Consiglio, che ha di fatto 'convocato' i primi
  cittadini dicendosi disponibile a un confronto. Ancora una volta è Giuseppe Conte a doverci mettere una
  pezza, come già con l' Unione Europea.
  Il problema che andava affrontato per tempo, nei mesi scorsi, va oggi gestito con urgenza. E questo in
  concreto significa spiegare a migliaia di stranieri in fila all' anagrafe comunale delle città cos' è
  cambiato, chiudere diversi centri Sprar nei piccoli centri, smistare piccoli e grandi flussi di persone nei
  quartieri, saper dosare il bastone e la carota qualora dovessero esserci problemi di ordine pubblico.
  Abbandonati a se stessi, senza strumenti e alternative a disposizione, si è chiesto sinora ai sindaci di
  farsi carico nello stesso tempo di novità burocratiche dirompenti (il 'no' alla residenza per i migranti
  chiude, solo per fare un esempio, le porte alla carta d' identità, ai servizi sanitari e ai centri per l'
  impiego) e di gestire, con intelligenza e umanità, le tensioni sociali legate al superamento dei vecchi
  luoghi e simboli dell' accoglienza. È difficile non riconoscere lo stato di «oggettiva difficoltà» evocato dal
  presidente dell' Anci, Antonio Decaro. Si dirà, stando allo spirito dei tempi e al lessico salviniano: è il
  loro lavoro, sono stati eletti per questo, la «pacchia è finita». Il punto è che siamo di fronte a un preciso
  piano dell' attuale maggioranza di governo, di cui è difficile non accorgersi. Non c' è solo il dossier
  migranti a preoccupare chi vive sul territorio. L' ultima legge di bilancio ha chiesto ai Comuni di far

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  Dalla prima pagina

  SULLE SPALLE DEGLI ALTRI
  Come far fronte a questi mancati
  trasferimenti? La via è obbligata: attraverso un
  innalzamento delle imposte locali oppure
  decidendo una riduzione dei servizi sociali per
  la popolazione. Chi ne risponderebbe
  politicamente? L' elenco potrebbe continuare,
  basti pensare ai fondi prima tolti e poi solo in
  parte reintegrati per il bando periferie, alla
  cosiddetta 'tassa sulla bontà' che ha
  conseguenze dirette per chi dal basso (e
  senza fini di lucro) assiste persone in difficoltà.
  Si dirà: anche in quest' ultimo caso, l'
  esecutivo ha promesso di metterci una pezza
  e lo farà. Proprio questo è il punto: perché si
  deve arrivare sempre a ultimatum, intese in
  extremis (anche con l' Europa) ripensamenti
  dell' ultim' ora? Soltanto a pensare all' elenco
  di cose da fare (e promesse da mantenere)
  nel mese di gennaio, chi si occupa dell' azione
  di governo ha davanti a sé un compito da far
  tremare le vene ai polsi: scrittura dei decreti su
  Reddito di cittadinanza e «quota 100»,
  abolizione della tassa sul non profit, adesso
  anche il tavolo con i Comuni sugli immigrati.
  Impegni che consiglierebbero di chiudersi nei
  rispettivi Ministeri e meditare misure precise,
  piuttosto che inondare la Rete di continue dirette social.
  Invece non cambierà nulla, probabilmente: è tutto così chiaro, nella strategia elettorale neo-centralista di
  Matteo Salvini e Luigi Di Maio, è stato tutto così scientificamente pianificato a tavolino, da rendere la
  prospettiva indicata logica e comprensibile alla 'pancia' del Paese, l' unica che davvero conta.
  Comunicare ossessivamente e continuamente, riempire spazi nei palinsesti per accreditare un governo
  'del fare', a fianco dei cittadini. Il lavoro sporco? Lo facciano gli altri, ovviamente, c' è altro a cui pensare.
  Ora però, con la protesta dei sindaci, è spuntata la variabile inattesa: scaricare il peso della
  responsabilità sui livelli più bassi (Enti locali, Terzo settore, sindacati: istituzioni e realtà che una volta si
  sarebbero chiamati 'corpi intermedi') non può pagare sempre, all' infinito.
  Prima o poi la coesione sociale e l' architettura istituzionale e sociale del Paese daranno segni di
  cedimento. È successo, sta succedendo, succederà ancora. Meglio pensare a un ravvedimento operoso
  in tempi brevi.
  Diego Motta RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  Aumenta la pressione fiscale, indebolisce la struttura produttiva, semina disoccupazione

  Ecco la manovra vista com' essa è
  Si dice che la Ue sta quieta. Mancano due parole: «Per ora»

  I media di regime utilizzano tre argomenti
  standard a sostegno dei loro pupilli
  grillolleghisti: la svalutazione dei Governi
  precedenti; l' apprezzamento aprioristico del
  programma di Governo, sostenuto, ed è il
  terzo argomento, dalla giuliva considerazione:
  «Avete visto?
  , non è successo niente; tanto rumore per
  nulla».
  Sulla condanna dei Governi precedenti si può
  convenire; la loro principale responsabilità sta
  nell' assenza di ogni programma e nel
  conseguente vivacchiare alla giornata (magari
  si potrebbe essere più severi se si tenessero
  nel debito conto le complicità nelle frodi
  bancarie). Ma, anche così, non si vede come
  le colpe degli altri rendano automaticamente
  apprezzabili le condotte di quelli che vengono
  dopo. Ignavi e corrotti i primi, inetti e
  presuntuosi i secondi: peggio fare niente o fare
  danni?
  Quanto alle altre due argomentazioni provo a
  confutarle nel merito, avvalendomi delle
  osservazioni di due persone molto competenti
  (sì, lo so, di questi tempi non è una buona
  presentazione): il mio amico Antonio Carlucci,
  Ceo di società della galassia Fiat che aveva il
  compito di risanare (adesso è in pensione); e il
  professore Alberto Brambilla, economista di vaglia, inascoltato tecnico di area leghista, che ha reso una
  tremenda intervista a La Stampa del 31 dicembre scorso.
  Chiunque capisce che una pressione fiscale eccessiva è un ostacolo alla produzione di ricchezza, un
  incentivo all' evasione e una conseguente perdita di risorse per lo Stato. Non a caso la Lega ne aveva
  promesso la riduzione.
  Invece, nell' inciucio grilloleghista, per cui tutto si trangugia pur di restare al potere, la pressione fiscale
  è cresciuta; e non di poco: più di 8 miliardi (per ora). Carlucci me lo ha dimostrato senza possibilità di
  confutazione (beh, una Laura Castelli che dirà «questo lo dice lei «si troverà sempre). Dunque, la legge
  di bilancio ha previsto maggiori tasse per complessivi 12,4 miliardi: banche e assicurazioni (5,6
  miliardi), imprese in generale (2,4 miliardi), gioco d' azzardo (2,1 miliardi), grandi gruppi dell' economia
  digitale (1,3 miliardi), consumatori (0,6 miliardi) e enti del no profit (0,4 miliardi); da vedere se questa
  sarà eliminata.
  Colpite imprese, assicurazioni e banche, quindi soggetti che scaricheranno l' aumento dei costi sulla
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4 gennaio 2019
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                                                        volontariato

  La Commissione ha approvato l' invito 2019. Finanziati programmi di tirocinio e lavoro

  L' Ue investe nel volontariato
  Stanziati 96 mln per il Corpo europeo di solidarietà

  Progetti di volontariato, programmi di tirocinio
  e lavoro e iniziative di solidarietà saranno
  finanziate grazie al programma di lavoro
  annuale del Corpo europeo di solidarietà. La
  commissione europea ha approvato l' invito a
  presentare proposte per il 2019 del Corpo
  europeo di solidarietà, stanziando allo scopo
  fondi comunitari per oltre 96,3 milioni di euro.
  L' accesso al bando potrà avvenire in base a
  varie scadenze suddivise per tipologia dei
  progetti che abbracceranno tutto il 2019, a
  partire da una prima scadenza fissata al 5
  febbraio 2019 e fino all' ultima scadenza
  prevista al 1° ottobre 2019; le domande per le
  etichette di qualità possono essere presentate
  in maniera continuativa. Le informazioni sull'
  invito sono reperibili sul sito ufficiale
  https://ec.europa.
  eu/youth/solidarity-corps.
  Il Corpo europeo di solidarietà. Il Corpo
  europeo di solidarietà è un' iniziativa dell'
  Unione europea che offre ai giovani
  opportunità di lavoro o di volontariato, nel
  proprio paese o all' estero, nell' ambito di
  progetti destinati ad aiutare comunità o
  popolazioni in Europa.
  Possono aderire al corpo europeo di
  solidarietà tutti i giovani a partire dai 17 anni e
  saranno invitati a unirsi a un' ampia gamma di progetti, connessi ad esempio alla prevenzione delle
  catastrofi naturali o alla ricostruzione a seguito di una calamità, all' assistenza nei centri per richiedenti
  asilo o a problematiche sociali di vario tipo nelle comunità. I progetti sostenuti dal corpo europeo di
  solidarietà possono durare fino a dodici mesi e sono attuati di norma sul territorio degli stati membri
  dell' Unione europea.
  Progetti da parte di soggetti pubblici e privati.
  Qualsiasi organismo pubblico o privato può presentare una domanda di finanziamento nell' ambito del
  corpo europeo di solidarietà. I gruppi di giovani registrati nel portale del corpo europeo di solidarietà
  possono inoltre presentare una domanda di finanziamento per progetti di solidarietà. Il corpo europeo di
  solidarietà è aperto alla partecipazione dei 28 stati membri comunitari. Alcune iniziative del corpo
  europeo di solidarietà sono inoltre aperte alla partecipazione di organizzazioni provenienti da Islanda,
  Liechtenstein, Norvegia, Turchia, Serbia ed ex Repubblica iugoslava di Macedonia, oltre che dai paesi
  partner.
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3 gennaio 2019
                                        Redattore Sociale
                                                        volontariato

  BOLOGNA - "Fare uscire dal circuito penale le voci
  di coloro che non fanno parte del mondo degli ...
  BOLOGNA - "Fare uscire dal circuito penale le
  voci di coloro che non fanno parte del mondo
  degli uomini liberi". È questo l' obiettivo, come
  spiega Paola Ziccone del Centro giustizia
  minorile per l' Emilia-Romagna e Marche, di
  "Eredi eretici", il nuovo spettacolo di Paolo Billi
  con la Compagnia del Pratello, impegnata
  ormai da 20 anni in laboratori teatrali presso l'
  Istituto penale minorile di Bologna e in altri
  contesti di conflittualità sociale. "Si tratta di un'
  attività educativa, formativa e lavorativa -
  sottolinea Ziccone -. Iniziative come questa
  danno l' opportunità ai ragazzi di fare il punto
  sulla propria vita guardando avanti. Perché le
  misure penali devono servire a dare un futuro:
  noi ogni anno rinnoviamo il finanziamento a
  questo progetto perché continuiamo a credere
  nel suo valore". "Eredi eretici" debutterà
  mercoledì 9 gennaio al Teatro Arena del Sole
  (dove rimarrà in cartellone sino a domenica 13
  gennaio). Dieci i protagonisti: 9 sono ragazzi in
  carico ai servizi di giustizia minorile e vengono
  da diverse Comunità educative del territorio
  regionale. Si chiamano: Abdessamed, Danilo,
  El Mehdi, Elias, Hichame, Karim, Peng Fei,
  Stefano, Yossef. Con loro, un minore straniero
  non accompagnato inserito del sistema Sprar
  cittadino; un ragazzo che, entrato nella
  compagnia 5 anni fa, ha scelto di non abbandonarla, e gli attori dell' associazione di promozione sociale
  Botteghe Molière. "Se sul palcoscenico non ci saranno ragazzi accolti nell' Ipm, il lavoro che abbiamo
  fatto insieme in questo ultimo anno sarà ben presente", assicura Billi . La scenografia, infatti, è stata
  realizzata dall' architetto Gazmend Llanaj con i ragazzi dell' Ipm di Bologna nei percorsi formativi per l'
  inclusione socio-lavorativa dei giovani a cura di Iiple (l' Istituto per l' istruzione professionale dei
  lavoratori edili della Provincia di Bologna): Achraf, Aleksander, Amplayia, Andrea, Burhan, Cristian,
  Davide, Dziri, Hamza, Isacco, Ralph e Wu. La drammaturgia di Paolo Billi compone scritture diverse sul
  tema "Padri e figli", realizzate in alcuni istituti penali nel corso di tutto il 2018: a Bologna, a Reggio
  Emilia e a Pontremoli (nella sezione femminile). Tra le scene corali, anche gli echi di conflittuali lettere
  "al padre" scritte da figli illustri: da Wolfgang Amadeus Mozart a Giacomo Leopardi, da Karl Marx a
  Franz Kafka. "Eredi eretici mette in scena gli smarrimenti e le solitudini di figli che cercano e si rivolgono
  a padri assenti, a padri perduti, a padri che nulla possono lasciare in eredità. La scena è un grande
  ripido piano inclinato, dove stanno sospesi numerosi microfoni illuminati dall' alto: sono i luoghi da dove
  mettersi in comunicazione con chi materialmente non è presente, ossia i padri". "Eredi eretici" s'
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3 gennaio 2019
                                        Redattore Sociale
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