CSV FC - Assiprov lunedì, 29 giugno 2020

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Prime Pagine

 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                         3
 Prima pagina del 29/06/2020
 29/06/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                               4
 Prima pagina del 29/06/2020
 29/06/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                              5
 Prima pagina del 29/06/2020

ambiente e protezione civile

 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 17                                               6
 Croce Verde al parco con novità su ruote, nel direttivo e nei servizi

csv e scenario locale

 29/06/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 35                                                     7
 Emporio della Solidarietà, inaugurata la nuova cucina
 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 18                         ANTONIO LOMBARDI      8
 Aiuti alimentari ai bisognosi Cena solidale nel parco
 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 17                          GIORGIO MAGNANI     10
 Contagi zero e svolta cauta si dimette per gli anziani di Villa Celeste

salute e assistenza

 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 18                                              12
 Le opere d' arte più famose del mondo riprodotte da Sami e messe in mostra
 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 11                        ELEONORA VANNETTI     13
 Violenza sulle donne, emergenza continua Nel lockdown oltre 100 richieste di aiuto

volontariato

 29/06/2020   Corriere della Sera Pagina 6                                                    Rita Querzè   15
 Il bonus baby sitter anche per i nonni
 29/06/2020   Corriere della Sera Pagina 1                                             NICOLA ZINGARETTI    17
 Ricerca, ospedali e cure Dieci ragioni per dire sì
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[ § 1 § ]

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                                    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

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                                 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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                               Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

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[ § 1 6 0 6 4 8 1 2 § ]

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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Croce Verde al parco con novità su ruote, nel direttivo e nei servizi

                          GAMBETTOLA Assemblea e taglio del nastro peril nuovo mezzo per la
                          protezione civile. La Croce Verde ieri mattina ha inaugurato al parco Fellini un
                          veicolo pensato per servizi in occasione di calamità. Erano presenti i sindaci di
                          Gambettola, Ronco freddo e Montiano, che hanno rin graziato l' associazione
                          per il fatto di non essersi fermata durante il lockdown. Il presidente della Croce
                          Verde ha annunciato la partenza di corsi formativi per il personale e dei centri
                          estivi e la collaborazione per il 29 agosto alla festa "Giochidea". Christian Capeti,
                          dell' associazione "Gambettola Eventi", ha ringraziato la Croce Ver de per la
                          preziosa collaborazione alle varie iniziative organizzate. L' assemblea ha
                          ratificato l' elezione di un nuovo componente nel consiglio direttivo: al posto
                          della dimissionaria Giulia Campanini è subentrato Massimo Montalti. «Il 2020 si
                          sta rivelando impegnativo - ha spiegato il tesoriere e fondatore del sodalizio
                          Bruno Gobbi - ma l' entusiasmo dei volontari non è mai venuto a meno. E ora
                          stiamo per firmare una convenzione con il Comune di Gatteo per fornire loro
                          anche il servizio di protezione civile». GM.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 6
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                                                                                csv e scenario locale

                          Forlì

                          Emporio della Solidarietà, inaugurata la nuova cucina
                          Il Club Lions Valle del Bidente ha donato 8mila euro con cui sono stati acquistati cappa e abbattitore

                          Sabato mattina presso l' Emporio della Solidarietà della Caritas
                          Diocesana Forlì-Bertinoro si è tenuta inaugurazione della nuova
                          cucina/laboratorio, rinnovata grazie alla donazione di 8.000 euro
                          effettuata dal Club Lions Valle del Bidente. All' evento erano presenti il
                          sindaco Gianluca Zattini, l' assessora al Welfare Rosaria Tassinari, il
                          vescovo di Forlì-Bertinoro Mons. Livio Corazza, il presidente del Lions
                          Club Valle del Bidente Paolo Dell' Aquila, il direttore della Caritas Filippo
                          Monari e vari esponenti del Lions Club Valle del Bidente. «Grazie alla
                          donazione ricevuta - afferma Monari - siamo riusciti a coprire l' 80% dei
                          costi per l' acquisto dell' abbattitore e della cappa necessari al lavoro che
                          quotidianamente viene svolto in questo luogo». Il Presidente Dell' Aquila
                          ha sottolineato che la collaborazione con la Caritas, iniziata nel marzo
                          2019, rispecchia fedelmente il Service che il Club ha deciso di perseguire:
                          quello di operare per sviluppare una cultura dell' inclusione, per sostenere
                          gli indigenti, gli svantaggiati e i meno inseriti nelle reti sociali. Il Sindaco
                          Zattini, nel ringraziare per quanto è stato fatto e per gli obiettivi raggiunti, ha quindi poso l' accento sull' importanza
                          della presenza di presìdi, come quelli della Caritas nei suoi vari servizi, che quotidianamente realizzano azioni per
                          aiutare le tante persone in difficoltà. «Risultano ancor più importanti - ha aggiunto il primo cittadino - in un periodo
                          come quello che stiamo vivendo, in cui si prospetta un aumento dei bisogni». A conclusione degli interventi, il
                          vescovo Corazza ha sottolineato come elemento centrale del cattolicesimo sia l' accoglienza e l' apertura verso tutti
                          e tutte senza distinzioni e un luogo come l' Emporio della Solidarietà sia espressione diretta dell' essere cattolici. ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 7
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[ § 1 6 0 6 4 8 1 3 § ]

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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          INIZIATIVA L' 11 LUGLIO

                          Aiuti alimentari ai bisognosi Cena solidale nel parco
                          Non si ferma l' azione dei volontari dopo 20 giornate di consegne di cibi nelle case di 160 famiglie in difficoltà

                                                                                                                             ANTONIO LOMBARDI

                          CESENATICO La distribuzione di aiuti alimentari alle famiglie bisognose e in
                          difficoltà economica è continuata anche in giugno, e ora si vedrà ilda farsi. Se
                          ce ne sarà bisogno, si andrà avanti, confidando nell' aiuto dei tanti imprenditori
                          donatori e benefattori che in questi mesi hanno mostrato di avere un grande
                          cuore. Intanto, sabato 11 luglio, al Parco del pettirosso, di fronte alla chiesa di
                          Santa Maria Go retti a Madonnina, è in programma una cena solidale abase di
                          pesce per raccogliere altri fondi. Incirca 4 mesi sono state finora organizzate
                          ben venti giornate di distribuzione di alimenti a famiglie disagiate e con lavori
                          precari, che la pandemia da Covid 19 ha reso ancora più fragili. La distribuzione
                          casa per casa è svolta dai volontari della marineria di Cesenatico, in
                          collaborazione con Caritas e parrocchie. Pesce, carne, frutta, verdura, cozze,
                          latte, pane e quanto d' altro si è potuto ricevere in dono dalle barche da pesca,
                          dalle aziende e dai magazzini di prodotti alimentari del territorio è stato
                          distribuito a chi è in difficoltà. Dalla fine di febbraio, utilizzando un paio di
                          furgoni attrezzati per il trasporto, sono stati raggiunti di volta in volta oltre 160
                          nuclei familiari. Tra i cibi consegnati, le cozze donate dei consorzi Copralmo e
                          Promoittica, confezionate per la tracciabilità dalla ditta Adria di Cesenatico. Ma anche pasta, frutta, cento chili di
                          banane, diversi bacali di zucchine e finocchi regalati dalla ditta Cocca di San Mauro e dall' azienda agricola Brunacci
                          di Sala. E tanto altro ancora. Nevio Torresi, volontario e decano della marineria locale, già presidente della
                          cooperativa "Casa dei pescatori", che con Angelo Casali, William Pisca glia e Maurizio Cialotti figura tra gli iniziatori di
                          questa preziosa attività solidale, sottoli nea che «è fondamentale il sostegno che ci danno le ditte locali, le aziende
                          che ci forniscono ogni sorta di alimenti. Quando non è sufficiente, compriamo quanto ci serve, grazie alle offerte
                          racimolate. Anche in questo caso, il più delle volte, l' acquisto avviene al prezzo di costo, o anche meno, che ci
                          praticano i fornitori. Pensiamo di andare avanti fino a quando ce ne sarà bisogno. Molte persone, soprattutto chi fa
                          lavori stagionali, sono ancora disoccupate. In alcune famiglie ci sono bimbi piccoli e lavora soltanto una persona. In
                          estate, se sarà possibile, organizzeremo manifestazioni a sostegno dell' iniziativa. Già abbiano deciso di preparare
                          una cena solidale sabato 11 luglio, con musica d' ascolto (prenotazione obbligatoria entro il 9 luglio, n dr). Nel
                          frattempo, la distribuzione a domicilio continua, senza fare

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 8
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                          lunedì 29 giugno 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          differenze tra i bisognosi, perché la miseria non ha colori e non deve esserci chi viene prima e chi dopo».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 9
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                          lunedì 29 giugno 2020
                          Pagina 17

                                                               Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                 csv e scenario locale

                          SAN MAURO MARE Gianni Bisulli dal Consiglio

                          Contagi zero e svolta cauta si dimette per gli anziani di Villa Celeste
                          Ripartiti gli incontri di persona con i parenti ma con regole precise Nella fase più critica tecnologie e attività sono
                          state di grande aiuto

                                                                                                                               GIORGIO MAGNANI

                          SAN MAURO MARE Villa Celeste, rinfrancata dai zero casi Covid-19 registrati
                          finora all' interno della struttura, traccia un bilancio della propria attività in questi
                          mesi critici e guarda avanti, avviandosi verso un graduale ritorno alla normalità
                          ma sempre con mille attenzioni e precauzioni anti -contagio. La residenza
                          alloggio per anziani di San Mauro Mare, a cui si aggiunge anche un centro
                          diurno, è gestita dalla cooperativa "Il mondo di Heidi" e ha aperto le porte ai
                          primi di marzo 2019. Oggi ospita 16 anziani nella residenza alloggio e 5
                          autosufficienti in mini appartamenti al secondo piano. La coordinatrice
                          responsabile è Francesca Amato, il responsabile infermieristico Giacomo
                          Guardigni e completano l' organico un cuoco, 8 oss, due animatrici, un'
                          infermiera e un' ausiliaria. Zero contagi: ecco come «La fase 1 è stata lunga,
                          stressante e impegnativa - spiega Amato ma abbiamo vinto la battaglia con
                          dedizione e sforzo di tutto il personale, ottenendo zero contagi sia fra gli ospiti
                          che frail personale. Gli esami sierologici e i tamponi di questi giorni hanno
                          riconfermato che da febbraio siamo riusciti a tenere Covid-19 lontano da noi.
                          Già prima dei protocolli nazionale e regionale avevamo chiuso ai familiari e ai
                          fornitori, con procedure di costruzione del rapporto video -telefonico coi familiari. Abbiamo già attivo da febbraio un
                          uso accurato dei dispositivi di protezione specifici (mascherine, guanti, camici, calzari, visiere, gel alcolico), di cui
                          avevamo fatto in tempo provvista. Inoltre, abbiamo controllato due volte al giorno la temperatura corporea a tutti gli
                          operatori e tutti gli ospiti. Abbiamo adottato e strema precauzione nei casi di nostri ospiti che ritornavano da cure in
                          ospedale o in pronto soccorso, con disposizioni di quarantene. Poi ci siamo sempre auto -raccomandati di tenere
                          come dipendenti un comportamento sociale e personale adeguato: al di fuori della struttura, solo casa e famiglia».
                          Anziani consapevoli ma sereni «Gli anziani ospiti erano ben consapevoli della drammatica situazione esterna -
                          prosegue la coordinatrice - ma hanno avuto fiducia nel nostro lavoro e sono stati pazienti a sopportare la lontananza
                          fisica dei familiari. Ilpersonale e le animatrici sono stati poi bravi a coinvolgerli, accentuando la fase di animazione e
                          attivitàper distrarli dal Covid e intrattenerli così, anche con l' aiuto della tecnologia, con frequenti telefonate e
                          videochiamate, che hanno consentito di creare un collegamento, virtuale ma pur sempre vicino e affettuoso, con i
                          parenti più stretti». Allentamento ma con cautela «Resta alta la guardia- sottolinea Amato- Continua l' utilizzo dei dpi,

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 10
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                          lunedì 29 giugno 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          proseguiamo un controllo per chi tra i nostri ospiti ritorna da cu reo ricoveri ospedalieri. È attivo il controllo
                          sierologico quindicinale del personale, e tamponi per noi e gli ospiti. Proseguiamo il controllo della temperatura a
                          tutti gli operatori e ospiti e continuiamo a sanificare l' intera struttura due volte al giorno. Ma dopo l' ordinanza
                          firmata il 12 giugno, ci siamo attivati per programmare visite di un familiare per volta, con due appuntamenti al giorno,
                          presi in anticipo, per non più di mezz' ora l' uno, in ambiente esterno, con dispositivi di protezione da indossare
                          obbligatoriamente». Da alcuni giorni sono poi ripartite le visite dei parenti degli ospiti, «a un metro di distanza, con
                          mascherina obbligatoria per tutta la durata dell' incontro, e senza possibilità di abbracciarsi. Ma vedersi dopo più di
                          tre mesi è davvero emozionante». Tante anche le attività proposte: «Nelle nostre grandi sale e nell' ampio giardino,
                          diamo impulso alle attività, con qualche minuto di ginnastica dolce, a ritmo di musica per un sereno risveglio
                          muscolare, giardinaggio, conversazioni di gruppo e attività manuali con la digito -pittura per dare un tocco di colore a
                          vasi e piccole statue ornamentali, organizzando mostre con "Mandala" colorati dai nostri "artisti nonnini"».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 11
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                              Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                 salute e assistenza

                          Le opere d' arte più famose del mondo riprodotte da Sami e messe in mostra

                          CESENATICO Da Vermeer a Botticelli: Francesco Sami a confronto coi grandi
                          della pittura, riproducendo lelo ro opere più famose. L' artista e presidente dell'
                          Avis comunale, qualche giorno fa, ha dato appuntamento nel giardino di casa
                          sua, per consentire ad amici, conoscenti ed esperti di trascorrere un pomeriggio
                          originale e diverso, mostrando i suoi lavori e facendo poi seguire un momento
                          conviviale in gelateria. Sami coltiva la propria capacità creativa, un po' innata un
                          po' appresa fin da ragazzo a scuola, dopo averla ritrovata alcuni anni fa,
                          tagliando, modellando e realizzando sulla lamiera farfalle. All' inizio lo ha fatto
                          usando solo la fantasia, poi con la perizia e il rigore di un entomologo,
                          ritraendole dal vero, con le stesse forme e gli stessi colori che si possono
                          ammirare in natura, quando si posano di fiore in fiore. Da qualche tempo, oltre
                          alla galleria di specie di farfalle di tutto il mondo, riprodotte nella sua officina, ha
                          pensato di utilizzare cavalletto e colori per riprodurre con la tecnica dell' olio su
                          tela le opere artistiche più famose del mondo. Così, partendo dalla Gioconda di
                          Leonardo, è via via passato ad altri celebri dipinti, come La ragazza con l'
                          orecchino di Joanne s Vermeer, L' urlo di Munch, la Venere di Botticelli, Maia
                          Desnuda di Goya. Ora è fiero che i suoi lavori ab biano richiamato così tante persone all' iniziativa che ha
                          organizzato. «A me serve tanto, perché trovo conferme in quanto faccio, suggerimenti e tutto questo mi incoraggia a
                          proseguire. Dopo le mie farfalle, anche con la tela e i pennelli trovo riscontri e commenti positivi. E ciò mi rende tanto
                          felice».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 12
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               salute e assistenza

                          UNA PIAGA VERGOGNOSA

                          Violenza sulle donne, emergenza continua Nel lockdown oltre 100 richieste di aiuto
                          Registrati anche tre ricoveri nel reparto di psichiatria «La situazione era drammatica»

                                                                                                                            ELEONORA VANNETTI

                          FORLÌ Il covid-19 è stato simile ad un incubo piombato all' improvviso. Nei giorni
                          di chiusura, con donne costrette dividere casa per l' intera giornata con uomini
                          violenti, il numero delle telefonate al Centro Donna saliva e le denunce
                          diminuivano. «È stato complicato gestire il tutto durante il periodo del lockdown,
                          venendo a meno certi servizi in presenza abbiamo attivato due linee telefoniche
                          - dice Giulia Civelli, responsabile del Centro Donna-. Si è lavorato tanto e su più
                          fronti, i telefoni squillavano in continuazione». Nei primi cinque mesi dell' anno,
                          in cui rientrano anche quelli del decreto "Io resto a casa", sono stati registrati
                          111 nuovi accessi su un totale complessivo di 129 donne che hanno richiesto
                          aiuto (qui rientrano anche coloro che erano già state prese in carico). Tutte
                          vittime di violenza o che segnalano una situazione pesante che va oltre la
                          "normale" conflittualità di coppia. «Sono arrivate tante nuove richieste di aiuto
                          telefoniche, nonostante un inizio piuttosto silente tra febbraio e marzo - ancora
                          la responsabile del Centro Donna -. Una di queste segnala zioni è arrivata grazie
                          al numero 1522 istituito a livello nazionale. Molte donne chiamavano di
                          nascosto, ad esempio quando erano al lavoro proprio per sfuggire al controllo
                          di chi le maltratta. La convivenza forzata non ha reso facile alle donne poter chiedere aiuto». Con il diffondersi del
                          corona virus tutto si è bloccato, tranne la violenza sulle donne. Con le misure restrittive, inoltre, è stato più difficile
                          gestire l' emergenza nell' emergenza. «Durante il periodo del lockdown abbiamo dovuto individuare una struttura
                          alternativa che ci consentisse di procedere con il percorso di accoglienza per donne vittime di violenza e che allo
                          stesso tempo garantisse loro la possibilità di effettuare i 15 giorni di quarantena previsti a seguito dell' emergenza
                          covid racconta Civelli -. Qui sono state accolte tre donne per la quale si è attivata tutta la rete di suppor toe
                          inserimento, solamente una alla fine è stata collocata nella Casa Rifugio. In più, in soli pochi mesi, sono stati
                          registrati anche altri 3 ricoveri, coatti o volontari, nel reparto di psichiatria. Questo perché la situazione era
                          drammatica, in così poco tempo sono numeri altissimi che devono far preoccupare». La piaga delle violenze non si è
                          fermata con l' emergenza sanitaria, anzi adesso potrebbe essere il periodo più caldo sotto questo punto di vista. «In
                          genere in estate si consumano più violenze, ora ci saranno anche gli strascichi legati al coronavi rus sia per ciò che
                          riguarda le lesioni, sia per quanto riguarda un discorso legato all' autono mia economica - conclude Civelli-. Ciò che
                          continua a preoccupare, da un po' di tempo a questa parte, è la gravità delle lesioni. Non potendo prevenire in questo
                          periodo e, avendo avuto più difficoltà a chiedere aiuto, il circolo della violenza non si è spezzato. Ci troviamo

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 13
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                          lunedì 29 giugno 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              salute e assistenza

                          di fronte a traumi sicuramente più cruenti».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 14
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                                                    volontariato

                          LA FAMIGLIA

                          Il bonus baby sitter anche per i nonni
                          Il contributo può essere destinato ai parenti se non sono conviventi: lo ha stabilito l' Inps

                                                                                                                                         Rita Querzè

                          Il volontariato dei nonni sarà pagato. Ma soltanto durante l' emergenza
                          coronavirus. C' è infatti un passaggio della circolare Inps in applicazione del
                          cosiddetto «bonus baby sitter» che riguarda la gran parte delle famiglie con
                          figli. È quello in cui si garantiscono i 1.200 euro di bonus non solo a chi si sta
                          facendo aiutare da una babysitter o si affida a centro estivo, ma anche a chi
                          lascia il piccolo alle cure dei nonni o di un altro parente. Questa disposizione di
                          fatto apre la possibilità di chiedere il bonus alla gran parte delle famiglie con
                          figli visto che l' affidamento ai nonni (in particolare, alle nonne) è la soluzione
                          più diffusa anche in tempi normali. L' Istat certifica infatti che quando
                          entrambi i genitori lavorano, nel 60,4% dei casi i bambini sotto i due anni
                          vengono lasciati ai nonni. Si sale al 61,3% quando il piccolo ha tra i 3 e i 5 anni.
                          Nella fase acuta del Covid- 19 molti nonni avevano dato forfait scegliendo un
                          rigoroso lockdown per evitare il rischio di contagio. Ma da giugno anche gli
                          equilibri familiari stanno tornando alla normalità. E così il «bonus baby sitter»
                          potrebbe essere a breve con più realismo chiamato «bonus nonni». Quando,
                          appena introdotto, l' assegno era limitato a 600 euro il decreto Cura Italia
                          prevedeva 118 mila richieste e una copertura pari a 112 milioni di euro. Poi con il decreto Rilancio i fondi sono stati
                          raddoppiati. Saranno risorse ben spese o c' è il rischio che il bonus baby sitter per l' emergenza Covid diventi l'
                          ennesimo contributo a pioggia? «L' obiettivo del bonus era quello di aiutare i genitori entrambi lavoratori che, con l
                          pandemia, non potevano contare né sulla scuola né sui nonni, questi ultimi fuori gioco per il lockdown. Nel momento
                          in cui queste risorse vengono date a tutti, diventano un sussidio generico per le famiglie», osserva Claudio Lucifora,
                          docente di Economia alla Cattolica e consigliere del Cnel. In sostanza, visto che il bonus può essere richiesto, anche
                          in maniera retroattiva, per il periodo che va dal 5 marzo al 31 luglio, nulla impedirà a chi per consuetudine affidava i
                          figli ai nonni nei mesi estivi di fare domanda per il bonus. C' è da dire che i 1.200 euro dell' assegno - erogati tramite il
                          cosiddetto «libretto famiglia» che consente di pagare prestazioni di cura occasionali a 10 euro l' ora, di cui 8 al
                          lavoratore e 2 in contributi - coprono in tutto 120 ore di lavoro, che poi si traducono in tre settimane a tempo pieno.
                          Lo sforzo di una famiglia per garantirsi assistenza e servizi quando entrambi lavorano va ben oltre. Per non parlare
                          dell' impegno dei nonni.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 15
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                          lunedì 29 giugno 2020

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                                                                                   volontariato

                          Al momento non esistono dati rispetto al tipo di utilizzo del bonus ma c' è da scommettere che alla fine le richieste
                          a favore di nonni e zii saranno superiori a quelle per coprire la retribuzione della baby sitter. «Ragionevole la
                          possibilità che a chiedere il bonus siano anche i genitori in smartworking », conclude Lucifora. Come dire: il lavoro da
                          casa non va trasformato in un lavoro di serie B. Non si può contemporaneamente lavorare (anche se a distanza) e
                          curare i figli.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 16
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                                                                              Corriere della Sera
                                                                                     volontariato

                          l' intervento del segretario dem

                          Ricerca, ospedali e cure Dieci ragioni per dire sì

                                                                                                                              NICOLA ZINGARETTI

                          Questi mesi ci hanno mostrato quanto sia fondamentale investire nei sistemi
                          sanitari e nelle scienze della vita per poter garantire il diritto a cure di qualità.
                          Per garantire a tutte e a tutti protezione e sicurezza. È evidente la necessità di
                          promuovere il potenziamento e l' ammodernamento del nostro sistema
                          sanitario: rafforzare gli ospedali, puntare sulle tecnologie digitali, aumentare la
                          presenza sui territori, l' assistenza domiciliare, la prevenzione, sostenere la
                          ricerca e costruire un nuovo sistema di presa in carico delle persone, a
                          cominciare dagli anziani. Il sistema sanitario ha risposto ed è stato capace di
                          uno sforzo immane: grazie agli operatori che ci hanno messo cuore e
                          competenza, e grazie anche a una capacità di innovazione che forse neanche
                          sospettavamo di avere. Ora però è il tempo di un salto nel futuro e di costruire
                          un nuovo modello. L' attuale sistema di cura e presa in carico fondato su tre
                          politiche distinte che spesso non comunicano - sanità, sociale e terzo settore -
                          ha mostrato tutti i suoi limiti, non va più bene, è inadeguato. Rinascita è anche
                          questo: avere una visione nuova, fondata su un modello di integrazione delle
                          politiche sanitarie e sociosanitarie da realizzare con idee e investimenti. Si
                          tratta di una parte fondamentale di quel nuovo modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale
                          di cui spesso abbiamo parlato già prima del coronavirus. Ora sappiamo che è indispensabile e improcrastinabile.
                          Oggi possiamo avere le risorse mai viste prima per fare quei grandi investimenti che ci permetteranno di migliorare la
                          qualità dell' assistenza e della cura delle persone e, insieme, anche di dare un concreto impulso alla ripresa
                          economica. La spesa sanitaria e nella scienza è infatti un investimento produttivo decisivo, in un settore con un
                          altissimo tasso di innovazione e livelli elevati di capitale umano. Per farlo, è necessario cambiare radicalmente
                          approccio rispetto agli ultimi decenni, quando questo intero settore è stato considerato solo come «spesa pubblica»,
                          spesso da tagliare. Il servizio sanitario va considerato invece come un grande driver di sviluppo e di benessere:
                          investire in questo settore - la più grande infrastruttura pubblica del Paese - è una delle variabili chiave per dare un
                          impulso alla ripresa e ricostruire fiducia e speranza. Molte sono le innovazioni da promuovere, sulle quali aprire un
                          confronto nel Paese e con il mondo delle scienze e della salute in primo luogo. Bisogna avere coraggio, visione e
                          concretezza, anche per far uscire la discussione sul Mes dall' attuale confronto ancorato al passato e concentrarlo
                          invece sulle opportunità e le cose possibili da fare per

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 17
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                          lunedì 29 giugno 2020

                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          il bene comune. Io mi permetto di indicare alcuni grandi filoni su cui ragionare ma soprattutto bisogna partire. 1
                          Investire nella ricerca Più risorse per ricerca biomedica e sviluppo delle apparecchiature. Nuovi investimenti nei
                          settori delle scienze della vita e della farmaceutica. 2 Rivoluzionare e digitalizzare il settore sanitario Ospedali e poli
                          sociosanitari sempre connessi per lo scambio immediato di dati. Nuovi strumenti per la telemedicina, le televisite e i
                          telemonitoraggi. 3 Dare più centralità a medicina territoriale e distretti Miglioramento della struttura delle Asl e dei
                          distretti che svolgono attività di promozione della salute, prevenzione e interventi terapeutici-riabilitativi. 4 Dare più
                          forza alla medicina di base Più medici di base, risorse ed implementazione delle unità mobili di assistenza
                          domiciliare e degli infermieri di famiglia e comunità, degli psicologi di cure primarie. 5 Riformare i servizi per anziani e
                          malati cronici L' emergenza coronavirus ci ha indicato, drammaticamente, che è il momento di rivisitare il
                          funzionamento delle Rsa e dell' intero sistema di assistenza agli anziani. Maggiore efficienza e integrazione socio-
                          sanitaria nella prevenzione, diagnosi e gestione dei pazienti affetti da malattie croniche e nella cura degli anziani. 6
                          Modernizzare e adeguare gli ospedali Interventi per la messa in sicurezza e l' aumento dei posti letto, anche in
                          terapia intensiva, di tutti gli ospedali. Investimenti in tecnologie avanzate per una strategia concreta di riduzione delle
                          liste d' attesa. 7 Aumentare gli investimenti nel personale sanitario Adeguamento, in linea con gli altri Paesi europei,
                          degli stipendi del personale sanitario. Più risorse per assunzioni e formazione di una nuova generazione di
                          professionisti. 8 Garantire l' accesso alle terapie Aggiornare i Livelli essenziali di assistenza. Garantire l' accesso a
                          terapie innovative e ai piani diagnostici terapeutici avanzati in tutto il territorio nazionale. 9 Ampliare le borse di
                          studio Maggiori risorse per le borse di studio per gli studenti meritevoli ma in difficoltà economiche. 10 Aumentare i
                          posti finanziati per gli specializzandi Aumento del numero dei posti finanziati, con donazioni pubbliche o private, nelle
                          scuole di specializzazione. Queste sfide saranno nei prossimi mesi e anni decisive non solo per produrre benessere,
                          ma anche ricostruire fiducia nella capacità dello Stato di essere utile e vicino ai bisogni delle persone. Il Mes è stato
                          criticato e combattuto da molti, ma ora è uno strumento finanziario totalmente diverso da quello del passato. Le
                          destre sono abituate a cavalcare i problemi e non a trovare soluzioni per risolverli. Il motivo è semplice sui problemi
                          delle persone ci campano e poco importa se, non risolti aggravano la

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 18
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                          lunedì 29 giugno 2020

                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          situazione. Chi sta governando l' Italia ha il compito opposto. Io non credo possiamo permetterci ancora di
                          tergiversare. La danza immobile delle parole, slogan, furbizie lasciamoli alle destre, noi anche nel nostro partito
                          dedichiamoci a dare risposte alle persone e ricostruire l' Italia uniti. Questa è la missione del Pd.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020        Pagina 19
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