Ristorni frontalieri, alla provincia di Varese oltre 7milioni di euro - Varese7Press

Pagina creata da Nicolò Bernardini
 
CONTINUA A LEGGERE
Ristorni frontalieri, alla provincia di Varese oltre 7milioni di euro - Varese7Press
Ristorni frontalieri, alla
provincia di Varese oltre
7milioni di euro
MILANO, 11 novembre 2019 – “Grazie ai nostri lavoratori
frontalieri anche quest’anno le Province avranno a
disposizione risorse essenziali per potenziare i servizi e
favorire investimenti sul territorio. Quest’anno     le somme
attribuite a titolo di compensazione finanziaria per il 2017 a
Regione Lombardia, definite in base al numero dei residenti
frontalieri, ammontano a 12 milioni, 517mila e 461,97 euro.
Tale cifra sarà distribuita tra le diverse Province di confine
interessate. Si tratta di risorse fondamentali e di vitale
importanza per favorire la crescita e lo sviluppo” .
Lo annuncia il Presidente del Consiglio regionale della
Lombardia Alessandro Fermi, che ricorda come “il ristorno
fiscale nasce da un accordo tra Italia e Svizzera siglato nel
1974 e prevede che parte delle tasse pagate in Svizzera dai
lavoratori frontalieri italiani ritornino agli Enti Locali, in
particolare Province, Comuni e Comunità Montane. Con queste
risorse –spiega il Presidente Fermi- le varie realtà
territoriali possono mettere mano a importanti lavori
infrastrutturali, di manutenzione, riqualificazione e
potenziamento del trasporto pubblico locale”.
Alle risorse assegnate oggi si andrà poi ad aggiungere una
fetta più grande destinata direttamente ai Comuni di frontiera
e ripartita dal Ministero dell’Economia e delle
Finanze secondo i criteri stabiliti da Regione Lombardia.

La somma di euro 12.517.461,97 euro sarà ripartita tra le
Province di confine nelle seguenti misure:
− Provincia di Como euro 4.701.944,16
− Provincia di Lecco euro 79.246,25
− Provincia di Sondrio euro 67.761,29
Ristorni frontalieri, alla provincia di Varese oltre 7milioni di euro - Varese7Press
− Provincia di Varese euro 7.668.510,27

Sarà poi compito delle Province finanziare i progetti
presentati dai Comuni per realizzare opere pubbliche di
interesse generale volte ad agevolare i lavoratori
frontalieri.
“L’attribuzione dei ristorni fiscali relativi al 2017 conferma
la bontà dell’accordo del 1974, che resta più che mai valido e
attuale, nonostante le dichiarazioni strumentali e
propagandistiche dell’UDC ticinese –conclude Alessandro Fermi-
: auspico pertanto che oltre a Regione Lombardia, anche lo
Stato italiano metta in campo ogni iniziativa utile nei
confronti della Confederazione Elvetica a tutela dei nostri
cittadini e dei Comuni italiani per mantenere in vigore le
condizioni contenute in tale accordo”.

Rock&Lavoro,         concorso
musicale e concertone con i
Gang per festeggiare 50 anni
Statuto di Lavoratori
VARESE, 11 novembre 2019-Presentata questa mattina, presso la
Camera del Lavoro di Varese, la rassegna-concorso organizzato
dalla Cgil di Varese dal titolo “Rock & Lavoro”, rivolto a
musicisti, band, cantautori di ogni genere musicale per una
canzone dedicata ai temi del lavoro.

Nel corso della conferenza stampa, il Segretario generale
della Cgil di Varese, Umberto Colombo, ha richiamato il senso
dell’iniziativa. “Il 20 maggio 2020 ricorrono i 50 anni dallo
Statuto dei Lavoratori – spiega Colombo -. In vista di questa
importante scadenza la Cgil di Varese ha cominciato da tempo
ad organizzare iniziative. Dopo la mostra “Le lotte del
movimento sindacale varesino”, abbiamo pensato ai giovani. Per
molti giovani a Varese il lavoro, quando c’è, è lavoro
precario, con diritti negati. La Cgil ha pensato di
raggiungerli anche con il linguaggio della musica, diretto,
che arriva al cuore, pensando che anche la musica possa creare
consapevolezza e partecipazione per la conquista dei diritti
fondamentali e di un lavoro dignitoso insieme alla Cgil e al
sindacato”.

Sandro e Marino Severini, ossia i Gang

Continua Colombo: “Abbiamo pensato alla rassegna musicale
“Rock & Lavoro”, che metta in primo piano i temi del lavoro e
dei diritti. Per farlo abbiamo organizzato una rassegna
musicale e concorso, chiedendo ad autori, gruppi, band di
presentarci canzoni sui temi del lavoro e sociali. Sarà una
giuria di critici ed esperti musicali a scegliere gli autori
migliori, le canzoni più significative ed originali.

I vincitori potranno esibirsi in un “CONCERTONE” organizzato
dalla Cgil di Varese, in programma a Varese sabato 23 maggio
2020 e che sarà concluso dall’esibizione dei THE GANG”,
storica band di folk rock italiano fondata da Sandro e Marino
Severini.

Durante il concerto, sarà registrato un disco live prodotto
dalla Cgil di Varese con i brani delle band che partecipano al
concorso.

Riflessioni: “La favola di
Fedro nella Saronno attuale”
SARONNO, 11 novembre 2019-Chi rammenta la favola della mucca,
la capretta, la pecora e il leone? La sua morale ha diversi
ambiti di applicazione: dall’economico finanziario al
giuridico societario, dalla quello delle relazioni umane al
diritto internazionale, dal settore industriale a quello
politico.
Accadde, racconta il simpatico e saggio poeta latino Fedro,
che i quattro animali stringessero un patto di alleanza allo
scopo di procacciarsi più facilmente di che nutrirsi. Cosicché
un giorno, essendo riusciti ad abbattere un grosso cervo,
discussero su come dividersi le sue parti (Fedro trascura il
fatto che i primi tre animali sono erbivori, ma non si può
pretendere dalle favole antiche una piena aderenza alla
realtà). Risolse la questione, a modo suo, il leone: “La prima
tocca a me perché mi chiamo leone, la seconda mi spetta in
qualità di socio, la terza perché sono il più forte, la quarta
provate a prendervela … se ci riuscite.”
Ora, io vorrei riflettere non tanto circa la legge del più
forte (sulla quale mi sembra in verità più efficace la favola
del lupo e dell’ agnello), ma sulle ragioni che avevano
convinto i tre miti animali a stringere un patto con il più
forte abitatore della foresta.
E sono arrivato alla conclusione che Fedro, dovendosi
mantenere all’essenziale – poiché la favola, diversamente
dalla fiaba, è per convenzione letteraria assai breve – deve
aver omesso qualche particolare significativo.

Per esempio che qualche briciola di carne sanguinolenta,
strappata alle membra del povero cervo, il leone deve pur
avere concesso ai tre sparuti sodali, altrimenti davvero non
si spiegherebbe il tornaconto che questi ultimi traevano
dall’impari alleanza. Briciole, appunto, ma meglio che niente.
Briciole che garantivano quanto meno la sopravvivenza, nella
tenebrosa foresta. Forse, chissà, la mucca, più grossa e
prestante degli altri alleati, avrà ottenuto qualche boccone
più grosso.
E il tornaconto del leone, nel tirarsi appresso quei tre
cataplasmi, quale poteva essere? Avanzo anche qui delle
ipotesi: il poter dimostrare di non essere una creatura dotata
di sola forza bruta, ma di avere un ascendente sugli altri
animali,   una regale autorevolezza insomma. Cosa che
facilmente otteneva grazie allo spettacolo quotidiano della
loro supina, pronta e cieca obbedienza. Inoltre la mucca, la
pecora e la capra avranno probabilmente cantato le lodi del
leone presso gli altri animali del bosco, per consolidarne l’
autorità. Anche se, quanto rimanevano da sole, magari gli
tagliavano i panni addosso, al re della foresta.
Sono, beninteso, solo delle ipotesi, quasi delle divagazioni.
Comunque sia, de te fabula narratur: Fedro non racconta
vicende realistiche soltanto se collocate nel suo tempo, ma
mette in versi insegnamenti morali validi in tutti i luoghi e
in tutti i tempi. Per esempio, perché no, anche nella Saronno
di questi anni un po’ turbolenti che ci è dato di vivere.

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale indipendente a Saronno
Flora, Fauna e altre vite,
presentazione volume della
Lipu al Salone Estense di
Varese
VARESE, 11 novembre 2019-“Flora, fauna e altre vite” è un
volume unico, in cui gli autori guidano il lettore alla
scoperta di una materia tanto affascinante quanto fondamentale
per il futuro del pianeta, la conservazione della natura,
coniugando tre linguaggi diversi, dando vita a un’opera che è
al tempo stesso un libro illustrato, un romanzo e uno studio
approfondito in grado di raccontare, con bellissime
illustrazioni, le specie e i principali ambienti naturali
delle Prealpi varesine, descrivendone le caratteristiche e lo
stato di salute.

Appuntamento martedì 12 novembre alle ore 17.30, presso il
Salone Estense del Comune di Varese per conoscere come è nato
il libro direttamente dai protagonisti e poterne avere una
copia omaggio.

L’opera, realizzata dallo Studio Corraini, è parte del piano
di comunicazione, curato da Lipu, del progetto Corridoi
Insubrici, il network a tutela del capitale naturale insubrico
che nasce per dare continuità agli interventi realizzati sul
territorio della provincia di Varese.

Il coordinatore del progetto è il Parco del Campo dei Fiori,
con uno speciale partenariato composto da Provincia e Comune
di Varese, Comunità Montana Valli del Verbano, Università
dell’Insubria, Lipu, Oikos, Legambiente, con l’insostituibile
sostegno della Fondazione Cariplo.
I numerosi partner di questo progetto vantano una ricca
esperienza, nei loro rispettivi ruoli, in merito alla
pianificazione della rete ecologica locale e all’attuazione di
interventi volti a renderla sempre più efficiente.

Sono il lago, la palude, le aree aperte e gli altri habitat
descritti nel libro Flora, fauna e altre vite ad essere
interessati da interventi concreti sul territorio, volti al
miglioramento di questi ecosistemi e all’aumento della
connessione tra le singole aree. Oltre 15 interventi in aree
fragili, spesso in cattivo stato di conservazione sul
territorio varesino, che rischiano di scomparire con gravi
conseguenze per la biodiversità.

—

Tangenti, false fatture e
riciclaggio in un comune del
varesotto:    arrestate    3
persone
VARESE, 11 novembre 2019-

Un centinaio di finanzieri del Comando Provinciale di Varese,
hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di
misure cautelari personali, emessa dal G.I.P presso il locale
Tribunale, nei confronti di tre soggetti ritenuti
responsabili, a vario titolo, di corruzione, truffa aggravata,
turbata libertà del procedimento di scelta del contraente,
peculato, abuso d’ufficio, riciclaggio, emissione e utilizzo
di false fatture.
Sono inoltre in corso 44 perquisizioni in Lombardia, Veneto e
Piemonte.

Le misure restrittive in carcere riguardano un funzionario di
un Comune della provincia di Varese ed un agente di commercio
varesino di un’impresa coinvolta, mentre, la legale
rappresentante di un’azienda di Varese, risulta ai
domiciliari.

Le indagini di polizia giudiziaria, condotte dalla Compagnia
di Gaggiolo e coordinate dalla Procura della Repubblica di
Varese – avviate a gennaio del 2019 – hanno messo in evidenza
un articolato sistema corruttivo, attuato tra un pubblico
funzionario ed alcuni imprenditori ai danni del Comune.

In particolare veniva accertato che il dipendente pubblico, in
cambio di denaro o altre utilità (buoni per l’acquisto di
viaggi all’estero, abbigliamento, prodotti hi-tech,
attrezzatura per praticare l’equitazione ed una cuccia per il
cane) per un totale di circa 110.000 euro, manipolava,
sistematicamente, le gare e le procedure di appalto,
assegnando, illecitamente, l’esecuzione dei lavori di
manute

Basti pensare, ad esempio, che, in una arco temporale di circa
18 mesi, sono emerse forniture per oltre 700 tonnellate di
catrame per il rappezzo del manto stradale, pagate con denaro
publico all’azienda fornitrice ma in realtà mai consegnate,
cagionando al Comune un danno economico stimato pari a circa
160 mila euro.

Nel dettaglio il funzionario infedele, per non destare
sospetti, era solito incontrare gli imprenditori conniventi
all’interno degli spogliatoi in uso agli operai del Comune. In
questi locali, al di fuori da sguardi indiscreti, veniva
documentato il passaggio del denaro e dei beni richiesti, a
fronte dell’illecita assegnazione dei lavori pubblici. In tale
circostanza, venivano inoltre concordate le modalità relative
alla predisposizione dei falsi documenti amministrativi e
fiscali necessari sia per truffare il Comune che per riciclare
il denaro delle mazzette, denaro che veniva accantonato
mediante fittizzi pagamenti di forniture di beni mai
realizzate.

Gli accertamenti consentivano di scoprire che, per far fronte
all’illecito modus operandi, venivano utilizzate ad hoc 9
società “cartiere”, in quanto prive di una reale struttura
aziendale ed imprenditoriale, società riconducibili a
prestanomi ed utilizzate al solo fine di emettere false
fatture.

Per tale ragione, contestualmente all’esecuzione delle misure
cautelari, sono in corso decine di altre perquisizioni anche
presso le sedi delle medesime imprese coinvolte che risultano
aver emesso centinaia di migliaia di euro di fatture per
operazioni inesistenti.

Con   riferimento,   invece,   alla   legale   rappresentante   di
un’azienda appaltatrice, la quale come detto è agli arresti
domiciliari, veniva riscontrato che alcuni suoi dipendenti,
invece di essere impiegati per l’esecuzione di lavori pubblici
di ristrutturazione, svolgevano mansioni alle dipendenze del
funzionario comunale per la gestione e manutenzione della sua
tenuta agricola.

Complessivamente risultano indagate, a vario titolo, 26
persone.

L’odierna operazione delle Fiamme Gialle a difesa della
Pubblica Amministrazione, rimarca la costante attenzione del
Corpo alla lotta ai fenomeni corruttivi, ai reati contro la
Pubblica Amministrazione e, in particolare, agli sperperi nel
settore degli appalti pubblici, monitorando il corretto
utilizzo delle risorse a disposizione degli Enti Locali,
Comunali e Regionali, a beneficio sia delle imprese che
operano nel rispetto delle regole, che dell’intera
collettività.

redazione@varese7press

“Aiutate    gli    altri   e
rispettate      l’ambiente”,
cartelli ad Arcisate per
sensibilizzare questi temi
ARCISATE, 11 novembre 2019-L’Assessore alla Gentilezza
Alessandra Lamanna, ha proposto una buona pratica in occasione
della Giornata Mondiale della Gentilezza che si terrà il 13
Novembre.

Sono stati affissi, lungo via Roma ad Arcisate, dei cartelli
di sensibilizzazione al tema. Semplici gesti quali
l’attenzione a chi è in difficoltà, all’ambiente, ai bambini,
agli anziani veicolando parole e azioni concrete sono gli
strumenti per un cambiamento sociale positivo all’interno del
nostro Paese.

“La gentilezza dovrebbe diventare il modo naturale della vita,
non l’eccezione”
L’assessore
                                                Alessandra Lamanna

A seguire la presentazione della buona pratica proposta da
parte dell’Assessore alla Gentilezza Alessandra Lamanna

Descrizione iniziativa

     Sono   stati   realizzati   8   cartelli    che   portano   un
     suggerimento concreto da mettere in atto e trattano temi
     comuni a tutta la Cittadinanza: utilizzo di parole
     gentili, attenzione ai disabili, rispetto dell’ambiente
     e della norme stradali, gratitudine per le persone
     anziane e buona educazione sin da bambini. Essi sono
     stati affissi sugli alberi della via centrale del Comune
     e rimarranno esposti nell’arco di tutta la settimana al
     fine di sensibilizzare tutta la popolazione nella
     giornata mondiale della gentilezza.

Come contribuisce a diffondere la gentilezza nella Comunità
locale

     Questa iniziativa contribuisce a diffondere la
     gentilezza con dei piccoli gesti concreti, perché è solo
     partendo dai piccoli gesti che si possono gettare le
     fondamenta per un grande cambiamento.

Persone coinvolte
Con questa iniziativa è stata coinvolta tutta la
      Cittadinanza (bambini, giovani, adulti, anziani) che
      vive il paese e percorre a piedi la via centrale che
      porta al Comune, alla posta, alla biblioteca, all’asilo,
      ai negozi; servizi frequentati da molte persone della
      nostra Comunità Locale.

Benefici per la Comuni Locale

      Molteplici     sono   i   benefici   che   questa   iniziativa
      potrebbe portare alla nostra Comunità Locale in quanto
      se ogni singolo cittadino praticasse quotidianamente un
      piccolo gesto tra quelli suggeriti nei cartelli ci
      sarebbe un significativo aumento di attenzione e
      gratitudine nei confronti di chi è in difficoltà,
      dell’ambiente, degli anziani, dell’educazione stradale
      ed un ulteriore benessere nell’intessere relazioni tra
      le persone che vivono il paese.

Il Comune di Varese cerca 4
nuove figure professionali:
pubblicati bandi
VARESE, 11 novembre 2019-Quattro posti di lavoro, due riservati a
professionisti in mobilità volontaria esterna da altre pubbliche
amministrazioni e due che verranno assegnati tramite selezioni
pubbliche. Il Comune ha pubblicato nuovi bandi per la ricerca di
personale: a Palazzo Estense arriveranno un geometra, un coordinatore
contabile, un collaboratore amministrativo e un impiegato esecutivo.
Il primo concorso per esami riguarda la copertura di un posto come
coordinatore contabile presso l’area III “Risorse finanziarie”; le
domande potranno essere presentate al Comune entro venerdì 6 dicembre.
Sempre aperta a tutti anche la possibilità di presentare la propria
candidatura come impiegato esecutivo presso l’area V “Servizi alla
persona” – Sezione servizi educativi: gli aspiranti, che in questo
caso concorreranno per un posto a tempo determinato/supplente,
dovranno recarsi ai Centri per l’impiego della Provincia di Varese
giovedì prossimo, 14 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 12.00; a questa
prima chiamata pubblica seguirà una selezione pratico-attitudinale.
Riservate   a   mobilità   volontaria      esterna   da    altre   pubbliche
amministrazioni,    invece,   sia     la   posizione      da   collaboratore
amministrativo presso l’area II “Risorse umane, partecipazione e
politiche giovanili” – Ufficio servizi interni sia quella da geometra
presso l’area X “Lavori pubblici, infrastrutture e reti” – Attività
strade, segnaletica, suolo pubblico e fognatura. In entrambi i casi il
termine per presentare la propria domanda è fissato per le ore 12.00
di lunedì 9 dicembre.
Tutte le ulteriori informazioni e i bandi di gara completi si possono
trovare sul sito internet di Palazzo Estense, nella sezione Il Comune
si presenta > Ricerca di personale.

“Varese con Te” e Fondazione
Molina, a supporto familiari
nell’assistenza di persone di
fine vita
VARESE, 11 novembre 2019-L’associazione Varese con Te,
dedicata all’assistenza domiciliare integrata gratuita ai
malati di tumore in fase avanzata, ha deciso di cofinanziare
con la Fondazione Molina Onlus la realizzazione di un progetto
dedicato ai familiari e agli operatori coinvolti
nell’assistenza di persone nella fase di fine vita.
Il progetto si focalizza sullo sviluppo di un piano di lavoro
psicosociale-spirituale che diventerà uno strumento prezioso
per affrontare con serenità, ma allo stesso tempo con
consapevolezza, lo stadio finale dell’esistenza.

L’obiettivo è la valorizzazione della qualità di vita del
malato, dei suoi familiari e dell’intera équipe
multiprofessionale, introducendo la presa in carico del dolore
in tutti i pazienti, specialmente in quelli affetti da
malattie degenerative, o in fase avanzata, per i quali ogni
terapia per la guarigione o la stabilizzazione della patologia
non risulta possibile.

Il supporto, attivo a partire da gennaio 2020, vedrà
l’intervento di una psicologa clinica e neuropsicologa e di un
medico specialista in psicologia clinica e psicoterapia, a
supporto dei fabbisogni raccolti dal Servizio Educativo e del
Servizio Sociale della      Fondazione   Molina   attualmente   a
disposizione dell’utenza.

“Un contributo diverso e un valore aggiunto per la società”
– spiega un operatore coinvolto nel progetto -“accettare
razionalmente la perdita di una persona cara non è alquanto
semplice; avere a disposizione uno spazio di riflessione e
condivisione è un’opportunità di grande valore emotivo”.

Incendio          scantinato
condominio di viale Belforte:
distrutte alcune cantine
VARESE, 11 novembre 2019-E’ scoppiato poco dopo la mezzanotte,
un incendio scaturito da scantinato coinvolgendo in breve
altre cantine di un condominio di Viale Belforte.

I vigili del fuoco intervenuti con un’autopompa, un’autoscala
e un autobotte hanno spento il rogo e messo in sicurezza
l’area.

Non si sono registrati feriti.

Un     ponte    di     libri:
l’operazione culturale di
Jella    Lepman    raccontata
all’Insubria a Busto Arsizio
BUSTO ARSIZIO, 12 novembre 2019 – «Jella Lepman. Un ponte di
libri» è la mostra-convegno in programma venerdì 15 novembre a
Busto Arsizio, dalle 9 alle 18 nella sala conferenze del Museo
del Tessile, una proposta dell’Università dell’Insubria e del
Sistema bibliotecario Busto-Valle Olona. L’idea e il
coordinamento sono della Commissione legalità del Centro
internazionale insubrico che, con il sostegno del Comune di
Busto e in collaborazione con Ibby Italia, prevede anche
attività di formazione, incontri nelle scuole del territorio e
dodici conferenze dei docenti del corso di Storia e storie del
mondo contemporaneo dell’Insubria.

Con una ventina di pannelli e una serie di approfondimenti
storici, filosofici, sociali ed educativi, si racconta la
figura di Jella Lepman, una giornalista ebrea perseguitata dai
nazisti e fuggita con i suoi due figli da Stoccarda a Londra
nel 1935, che trova nella Germania distrutta del 1945 la
propria missione: contribuire a costruire per la nuova
generazione un mondo migliore e più pacifico. Per farlo la
Lepman, consulente per le questioni culturali ed educative di
donne e bambini nella zona di occupazione americana, crea la
metafora «un ponte di libri» (che è anche il titolo della sua
autobiografia): richiede donazioni della migliore letteratura
per ragazzi agli editori di venti paesi per organizzare una
mostra libraria internazionale e successivamente fonda,
proprio 70 anni fa, la Internationale Jugendbibliothek, luogo
di libertà, dove i bambini e i ragazzi avevano diritti e
potevano esprimere i propri pensieri, dove si leggeva,
dipingeva, recitava, giocava e discuteva.

Sottolinea Fabio Minazzi, ideatore del progetto Giovani
Pensatori di cui fa parte l’iniziativa: «Con questo progetto
su Jella Lepman si vuole rispondere ad una necessità:
conoscere e trovare, attraverso le vite di donne e di uomini,
le chiavi d’accesso alla storia».

Stefania Barile, coordinatrice della Commissione legalità:
«Quale modello di una efficace sostenibilità sociale e
culturale, Lepman può condurre tutti noi, addetti a servizi
educativi mirati alla formazione civile, verso una soluzione
epocale: guidare i giovani al recupero di valori condivisi
volti alla tutela del patrimonio comune».

Interviene anche Manuela Maffioli, vicesindaco e assessore
alla Cultura di Busto Arsizio, nonché presidente del Sistema
bibliotecario: «La cultura si afferma oggi sempre più come
arma contro ogni forma di degrado. Accogliamo quindi con
favore questo progetto che rafforza le azioni di promozione
della lettura».

Al convegno del 15 novembre, che è aperto al pubblico, accanto
ai docenti dell’Insubria Fabio Minazzi e Antonio
Orecchia intervengono: Christina Mortara, nipote della
Lepman; Anna Patrucco Becchi, traduttrice della sua
autobiografia; Silvana Sola e Franco Fornaroli, presidente e
vicepresidente di Ibby Italia; Cristina Boracchi, dirigente
scolastica del liceo Crespi di Busto; Tiziana Zanetti, esperta
di diritto dell’arte; Gigliola Alvisi, autrice di un romanzo
per ragazzi «Una rivoluzione di carta» ispirato alla vita
della Lepman; l’illustratore Ettore Antonini. Nella pausa è
previsto un rinfresco organizzato dal Centro di ristorazione
Enaip Lombardia di Busto Arsizio, mentre chiude la giornata la
performance musicale degli studenti del Liceo Pina Bausch.
Puoi anche leggere