Cronache - Città Metropolitana di Torino...
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www.cittametropolitana.torino.it NUMERO 17- serie V - anno XXVI 16 APRILE 2021 Cronache DA PALAZZO CISTERNA IL SETTIMANALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO Autorizzazione del Tribunale di Torino n. 1788 del 29.3.1966 IL FUTURO DEI VIGNETI ALPINI Resistenza: Viabilità, nuove LifeWolfAlps il trekking dei pavimentazioni squadre partigiani stradali formate
Sommario PRIMO PIANO La proposta di Ptgm online per VIABILITÀ Concluso l’acquisto di azioni Iren osservazioni 22 Nuove pavimentazioni stradali aspettando da parte di Città metropolitana 3 Piano della mobilità sostenibile, il Giro d’Italia 42 Diamo un nome al trekking dei partigiani, il confronto con le Zone omogenee 24 Anche la Sp 122 a Villastellone sulle tracce della storia 5 Car pooling, un webinar per presentare la si rifà il manto stradale 43 CARTOLINE DAI COMUNI piattaforma Co&Go 25 Sp 43 di Canischio: lavori di Albiano, Bruzolo 7 Canale Cavour: 155 anni e non sentirli 27 consolidamento sulla frana 44 Campiglione Fenile, Pessinetto 8 Progetto “Strada Dei Vigneti Alpini”, la I NOSTRI TESORI 29 La Prascorsano, Verolengo 9 promozione proseguirà Atc cerca giovani appassionati di Sala dei Trofei di Gonin 45 VENERDÌ DAL SINDACO fotografia 31 BIBLIOTECA Il Venerdì dal sindaco a Chiesanuova, Iniziative legate al territorio del bacino del Raccolte particolari della biblioteca: online piccolo Comune della Valle Sacra 10 torrente Pellice 33 il catalogo dei manoscritti 46 La sostenibilità ambientale nel bacino LA VOCE DEL CONSIGLIO del Po: le voci del territorio 34 LINGUE MADRI IV Commissione 12 Poirino, le Gev segnalano all’Arpa Gli ultimi appuntamenti di Chantar 35 l’Uvern 48 ATTIVITÀ ISTITUZIONALI l’inquinamento del Rioverde Monitoraggio nazionale del lupo: chiusa la EVENTI Colle del Lys: Città metropolitana prolunga il comodato d’uso 14 fase di raccolta dei dati 36 Quando Torino ascoltava lo spazio 50 L’Ecomuseo al Colle del Lys, ieri e oggi 15 Recuperati i piccoli cinghiali del Parco di Villaggi degli alpinisti, Balme entra in rete 19 San Vito 38 TORINOSCIENZA #Machedici? La cultura del rispetto Le nuove sfide per l’ingegneria Un bando per il patrimonio architettonico per contrastare l’hate speech 39 aerospaziale 53 rurale in Canavese 21 Crescere senza bullismo, un corso 41 #inviaunafoto CeSeDi per insegnanti Ami la fotografia e vorresti vedere pubblicato il tuo scatto sui nostri canali? Vuoi raccontare il territorio della Città metropolitana di Torino attraverso l’immagine di un luogo, un personaggio, un prodotto tipico, una festa? #inviaUnaFoto! Scopri come fare e il regolamento su www.cittametropolitana.torino.it/foto_settimana Questa settimana per la categoria particolari è stata selezionata la fotografia di Tatjana Gentz di Rivoli: "Boschetto in abito da cerimonia al Colle del Lys". Direttore responsabile Carla Gatti Redazione e grafica Cesare Bellocchio, Lorenzo Chiabrera, Denise Di Gianni, Michele Fassinotti, Carlo Prandi, Anna Randone, Giancarlo Viani, Alessandra Vindrola Foto Archivio Fotografico Città metropolitana di Torino “Andrea Vettoretti” Cristiano Furriolo con la collaborazione di Leonardo Guazzo Amministrazione Patrizia Virzi Progetto grafico e impaginazione Ufficio Grafica Città metropolitana di Torino Hanno collaborato Sara Minera e Andrea Murru Ufficio stampa corso Inghilterra, 7 - 10138 Torino - tel. 011 8617612-6334 - stampa@cittametropolitana.torino.it - www.cittametropolitana.torino.it Chiuso in redazione alle ore 10 di venerdì 16 aprile 2021 2 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Primo Piano Concluso l’acquisto di azioni Iren da parte di Città metropolitana Torino, 12/04/2021 A tal fine, MHT ha dato man- le U.S. persons come definite dato a Intesa Sanpaolo S.p.A.- nella Regulation S dello United LA CITTÀ METROPOLITANA Divisione IMI Corporate & In- States Securities Act del 1933, DI TORINO E LA CONTROL- vestment Banking, in qualità di come successivamente modifi- LATA METRO HOLDING TO- Sole Bookrunner, di effettuare cata, e dagli investitori stabi- RINO COMUNICANO L'AVVIO l'Operazione attraverso una liti negli Stati Uniti d'America DI UN'OPERAZIONE DI ACQUI- procedura di Reverse Accelera- e in Giappone e in qualsiasi STO DI AZIONI ORDINARIE DI ted Bookbuilding ad un prezzo altro paese nel quale l'offer- IREN S.P.A. ATTRAVERSO UNA per azione non superiore ad ta di strumenti finanziari non PROCEDURA DI REVERSE AC- Euro 2,53 ( che incorpora un sia consentita in assenza di CELERATED BOOKBUILDING premio dell'8% circa rispetto autorizzazioni da parte delle RIVOLTA A INVESTITORI QUA- al prezzo ufficiale dell'azione competenti autorità, fatte sal- LIFICATI E INVESTITORI ISTI- lren in data odierna), da avvia- ve eventuali esenzioni previste TUZIONALI ESTERI. re immediatamente e che MHT dalle leggi applicabili e nel ri- si riserva di chiudere in qualsi- spetto delle vigenti disposizio- L a Città metropolitana asi momento. ni di legge e regolamentari), di Torino e la sua con- L'Operazione è rivolta esclusi- che siano intenzionati a ven- trollata Metro Holding vamente (a) ad investitori qua- dere azioni Iren. Torino S.r.l. (di seguito lificati (come definiti dall'art. L'ammontare definitivo di azio- "MHT") comunicano l'intenzio- 34-ter, comma 1, lett. b, del ni lren acquistate dalla Città ne della Città metropolitana regolamento adottato con de- metropolitana di Torino per il di Torino di acquistare per il libera Consob n. 11971 del tramite di MHT e il prezzo di tramite di MHT un ammonta- 14 maggio 1999 in materia di acquisto saranno comunicati al re complessivo di massimo n. emittenti e dall'Allegato 3 del termine dell'Operazione. 32.500.000 azioni ordinarie Regolamento adottato con de- L'Ope r az ion e s i in q u a d r a aventi diritto di voto in Iren libera Consob n. 20307 del 15 nell'ambito del piano strategico S.p.A. ("lren"), pari a circa il febbraio 2018 in materia di in- di sviluppo economico e di tute- 2,5% del capitale sociale di Iren termediari) e (b) ad investitori la ambientale del territorio della ("Operazione"). istituzionali esteri (diversi dal- Città metropolitana di Torino. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 3
Primo Piano Torino, 13/04/2021 procedura di Reverse Accelera- È intenzione della Città me- ted Bookbuilding rivolta esclu- tropolitana di Torino, tramite LA CITTÀ METROPOLITANA DI sivamente a investitori quali- la propria controllata MHT, ri- TORINO E LA CONTROLLATA ficati e investitori istituzionali chiedere l'adesione al patto di METRO HOLDING TORINO CO- esteri (I "'Operazione"). sindacato di voto e di blocco MUNICANO LA CONCLUSIONE Intesa Sanpaolo S.p.A. -Divisio- tra i soci pubblici di Iren. DELL'OPERAZIONE DI ACQUI- ne IMI Corporate & Investment La Città metropolitana e MHT STO DI AZIONI ORDINARIE DI Banking ha agito quale Sole Bo- sono state assistite per gli IREN S.P.A. ATTRAVERSO UNA okrunner per l'Operazione. aspetti finanziari dell'Opera- PROCEDURA DI REVERSE AC- Il corrispettivo per l'acquisto zione da ADB Corporate Advi- CELERATED BOOKBUILDING delle predette azioni è pari ad sory S.r.l. con l 'Ing. Gian Enrico RIVOLTA A INVESTITORI QUA- Euro 2,53 per ciascuna azione, Plevna (Partner) e per gli aspet- LIFICATI E INVESTITORI ISTI- per un esborso complessivo di ti legali dallo Studio Legale RP TUZIONALI ESTERI Euro 82.225.000. Il regolamen- Legai & Tax con l' Avv. Davide to dell'Operazione avverrà il Nervegna (Partner). La Città metropolitana di To- prossimo 15 aprile 2021. rino e la sua controllata Me- Per effetto dell'Operazione, la L’amministratrice unica tro Holding Torino S.r.l. (di Città metropolitana di Torino Metro Holding Torino S.r.l. seguito "MHT") comunicano - che prima del perfezionamen- Gabriella Nardelli l'acquisto da parte di MHT di to della stessa non deteneva n. 32.500.000 azioni ordinarie alcuna azione di Iren - giunge Il segretario generale con diritto di voto di Iren S.p.A. a detenere per il tramite della Città metropolitana di Torino ("lren"), pari a circa il 2,5% del propria controllata MHT il 2,5% Alberto Bignone capitale di Iren attraverso una circa del capitale sociale di Iren. 4 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Primo Piano Diamo un nome al trekking dei partigiani, sulle tracce della storia L a Città metropolitana di sono stati teatro della lotta di il tema dei sentieri della Resi- Torino in collaborazione Liberazione, sia virtualmente stenza Barbara Berruti, vicedi- con il Polo del ‘900 cele- attraverso il censimento dei siti rettore dell’Istituto piemontese bra l'anniversario del 25 Internet delle realtà transfron- per la storia della Resistenza Aprile con un evento online. taliere suddivisi per archivi e e della società contemporanea Lo fa presentando un contest centri di documentazione, mu- “Giorgio Agosti”, insieme al per individuare il nome con cui sei ed ecomusei, luoghi della presidente del Museo diffuso intitolare il percorso di trek- memoria dedicati alla comme- della Resistenza, della depor- king lungo i sentieri percorsi morazione. tazione, della guerra, dei diritti dai partigiani sulle nostre mon- L’appuntamento è in program- e della libertà Roberto Mastro- tagne e nelle nostre valli. ma mercoledì 21 aprile alle 16 ianni. L'iniziativa si inserisce all'in- per un’ora con diretta strea- A Carlotta Maiuri, giovane vo- terno del piano tematico ming sui canali social del Polo lontaria del servizio civile im- Pa.C.E.-progetto "Scoprire per del ’900 e di Città metropolita- pegnata in Città metropolitana, promuovere" finanziato dal na di Torino il compito di illustrare il lavo- programma transfrontaliero Dopo i saluti di Alessandro Bol- ro in progress di censimento Interreg Alcotra Italia Francia: lo, direttore del Polo del ‘900, dei siti Internet delle realtà obiettivo del progetto è quello di Marco Marocco, vicesindaco transfrontaliere suddivisi per di creare un percorso diffuso della Città metropolitana di To- archivi e centri di documenta- della Resistenza sparso su tut- rino, e di Lorenzo Appolonia zione dedicati allo studio della to il territorio transfrontaliero della Regione Valle d’Aosta, ca- Resistenza; musei ed ecomusei e reso fruibile sia fisicamente pofila e coordinatore del piano dedicati al racconto della Resi- attraverso la messa a sistema tematico Pa.C.E., una serie di in- stenza; luoghi della memoria con accatastamento e segnale- terventi racconteranno nel det- dedicati alla commemorazione tica dei sentieri partigiani che taglio il progetto: inquadrerà delle vittime. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 5
Primo Piano Marco Sguayzer della Associa- la realizzazione della segnaleti- Giaveno a presentare il proget- zione Col del Lys illustrerà nel ca lungo tutto il percorso. to dei giovani al lavoro per due dettaglio il cammino che da Al- In chiusura, dopo il lancio del itinerari della Resistenza in Val pette giunge sino a Pian Prà e contest per scegliere il nome Sangone. l'azione di accatastamento dei del percorso partigiano, sarà Carla Gatti sentieri che vedrà entro il 2022 l’associazione La Piazzetta di 6 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
UNA CAR Siamo l TOLINA DA. #ComuniCittàMetroTo territo Città metrop .. a rio che olitana Forti d s con il i patri pazia dalla m muovere mon pianura aggior numer ma spes i naturali, ai lagh o d i, alle i Comuni, be perle d s a rtistic ella pr o diamo per i montagn n 3 ov scontat e c ul e olimp 12, ed un va Noi del la comu incia torine o che t turali abbia sto valoriz ni se. utti co mo tant iche alle co zare le cazione isti noscano l o da ra c c o lline. Ora che nostre t uz e storie, ntar s peculia ionale di Ci le curi e e pro- @CittaM i torna per r ttà met etroTo qualche ità ed ogni ropolit osità, le per ogn ch settima gio ana ogn uno dei e conta su u na in l rno pensiamo i giorn o Una car nostri n g ockdown a come c to Comuni. rande numero , d farlo a erchiamo di ci segu lina al gior di foll edichiamo su l e e rip no, una ower (o lla pag meglio. sfoglia or sintesi ltre 14 in re onli tare anche q mila) u a Facebook Chi avr ne ques ui sull di cose bell na cart te pagi a nostr e olina à sapeva. voglia di le ne a Agenz che ci piace ggere l . ia sett c imanale ondividere c e nostr on c e carto per chi line tr preferi hi overà f sce orse qu alcosa che anc ora non c.ga. I ricetti sono piccole strutture par- zialmente fortificate tipiche dell’e- poca medioevale dove venivano custoditi i beni preziosi della comunità agricola (bestiame, prodotti dei campi, strumenti di lavoro), oltre alla comunità stessa. Erano composti dagli edifici denominati cellule (solitamente disposte su due pia- ni, una adiacente all’altra) e da stretti passaggi detti ritane che fungevano da canali di areazione e deflusso dell’ac- qua piovana; tra gli edifici, una fitta rete di piccole strade intersecanti fra loro, in gergo rue. Il Canavese ne conserva alcuni molto suggestivi, fra questi vi è il ricetto di ALBIANO D’IVREA, ai piedi della collina morenica: si trova nella parte vecchia del paese e fu costruito nel 1300 a difesa dell’antico borgo, all’epoca sotto il controllo dei vescovi-conti di Ivrea. Le abi- tazioni nacquero su concessione del vescovo, che assegnò un piccolo lotto di terreno a ogni famiglia che ne faceva richiesta, a condizio- ne, però, che ne fortificassero il perimetro e provvedessero a manutenere i fossati e a fare i turni di guardia. Si trova lungo la via che dalla piazza centrale di Albiano sale fino al vecchio castello vescovile e, oltre a fungere da fortificazione esterna, serviva da locale magaz- zino per derrate alimentari e da ricovero per le persone in caso di aggressione nemica. Sono meno di 1400 gli abitanti di BRUZOLO in bassa Valle di Susa, eppure riveste un posto di primo piano nella storia d’Italia. Nel suo ca- stello, fra il 21 e il 25 aprile 1610, venne redatto il trattato tra gli emissari di Enrico IV re di Francia e Carlo Emanuele I di Savoia. Era un doppio trattato segreto: furono stipulati due accordi tra loro collegati. Il primo prevedeva un'alleanza matrimoniale fra il Ducato di Savoia e la Francia in chiave antispagnola: il matrimo- nio era previsto fra il figlio di Carlo Emanuele I, Vittorio Amedeo, con Elisabetta, figlia di En- rico IV. Il secondo accordo prevedeva un'alleanza per la conquista del Ducato di Milano da parte dei Savoia. La firma del trattato avvenne il 25 aprile 1610, ma pochi giorni dopo l'assassinio di Enrico IV da parte di François Ravaillac ri- mise tutto in discussione. Il trattato di Bruzolo non trovò mai dunque un’attuazione, ma rimase nella memoria storica della dinastia dei Savoia, tanto che il primo re d'Italia Vittorio Emanuele II nel 1870 commissionò al pittore Giuseppe Bel- lucci un quadro raffigurante la firma del trat- tato di Bruzolo esposto ancora oggi a Palazzo Pitti a Firenze. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 7
#ComuniCittàMetroTo CAMPIGLIONE FENILE è un Comune della piana del Pinerolese, sulla destra del torrente Pelli- ce, ha circa 1300 abitanti detti Campiglionesi e Fenilesi. Il Comune è nato dall’unione avvenuta nel 1929, tra Campiglione e Fenile, due toponimi il cui significato rimanda alla vocazione agricola del paese. Di grande rilevanza stori- ca è la parrocchiale di San Giovanni Battista risalen- te al 1339, mentre vale si- curamente la pena ammirare "Villa Luserna", dall’ar- chitettura in stile neoclas- sico, antica dimora dei con- ti di Luserna, e il castello dei conti Martin Montù della Beccaria, circondato da un magnifico parco con stupendi esemplari di castagni, car- pini ed altre essenze legnose secolari. Tra frutteti e corsi d’ac- qua, le strade di campagna di Campiglione Fenile sono state inserite nei percorsi della “Strada delle mele”: decine e decine di chilometri da percorrere in bicicletta o a cavallo, alla scoperta dei panorami suggestivi in ogni stagione, del distretto agricolo del Pinerolese e dei suoi prodotti: si contano addirittura quaran- ta tipi di varietà di antiche mele. È un territorio, quello di PESSINETTO, antica- mente ceduto ad un gruppo di valligiani da parte del Marchese Guglielmo VII di Monferrato per la realizzazione di un forno adatto alla fusione di minerali ferrosi. E così, dalla fine del 1200, è diventato il posto delle fucine con tante botte- ghe specializzate nella produzione di chiodi per secoli utilizzati nella carpenteria edilizia e addirittura in quella navale. Oggi è un tranquillo paese all’ombra dei monti in bassa Val di Lanzo e ci si arriva anche in treno, accolti dalle caratteristiche stazioni che si susseguono sulla Torino-Ceres a partire da quella in frazione Losa realizzata nel 1915. Si tratta di un edificio a due piani con il tet- to in lose e pensilina in legno. Un solo binario per un viaggio romantico e rilassante. E ora via, zaino in spalla, sul sentiero dei Pellegrini, sulle orme di coloro che nei secoli andavano ad invocare la prote- zione dei santi contro lupi e carestie. Un percorso che ci porta in alcune località in- teressanti dal punto di vista naturalistico e storico lungo oltre sei chilometri, su per le pendici di Punta Serena fino al Monte Bastia. Da ve- dere la cappella di San Giu- seppe, la zona delle fucine e il magnifico complesso del santuario di Sant’I- gnazio a quota 931 metri, la cui prima cappella ri- sale al 1628. Non rimane che godere del panorama e respirare quest’aria pura a pieni polmoni. 8 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
#ComuniCittàMetroTo A PRASCORSANO si vive bene, è un verde Comune di collina del Canavese, ha cir- ca 750 abitanti, l’aria sa- lubre, la tranquillità del luogo, la bellezza dell’am- biente naturale, i suoi pro- dotti alimentari genuini conferiscono ai prascorsa- nesi un indice di vecchiaia molto elevato. La campagna di Prascorsa- no è costituita da pic- coli appezzamenti carat- terizzati dalla presenza di frutteti castagneti e viti, è praticato anche l’allevamento dei bovi- ni. La produzione di vino è costituita da vini di pregio, leggeri e amabili. Simbolo del paese è la chiesa della Nostra Signo- ra del Carmine, col suo campanile romanico che si può scorgere salendo dalla strada proveniente da Cuorgnè, la cui fondazione pare risalire al XII secolo. La storia di Prascorsano è legata a doppio filo al santuario di Belmonte, un faro di fede nel Ca- navese, un centro spirituale, ma anche un punto di particolare pregio geologico, paesaggistico e ambientale. Questo comporta che la piccola comunità canavesa- na sia oggetto di un discreto flusso turistico di pellegrini e di appassionati dell’escursionismo. Per l’unicità del sito, e per la sua impor- tanza a livello regionale, il Sacro Monte di Belmonte è inserito tra i beni tutelati dall'Unesco e riconosciuto quale Patrimonio dell'Umanità. Cari tutti, oggi vi saluto dal Comune di VEROLENGO. Ci troviamo ai margini dell’aerea canave- sana, vicino alle colline del Chierese e dell’Astigiano e a breve distanza dal- la piana vercellese. L’impianto plani- metrico del borgo appare subito simile a quello dei ricetti medioevali, per la regolarità stradale, in cui prevale un asse centrale porticato; si tratta del- la strada che a est conduce a Casale e a quello che fu porto di Lauriano mentre a ovest reca a Chivasso-Torino o all’an- tico porto di San Sebastiano da Po. Proprio nel cuore del borgo, antistan- te una piazza, si erge la parrocchiale di San Giovanni Battista; l’edificio fu innalzato all’inizio del Cinque- cento ma notevolmente rimaneggiato nel 1925. In quell’anno su disegno dell’architetto Gallo di Torino fu rifatta interamente la facciata e la volta della navata centrale. Al posto dell’interessante prospetto di gusto tardo-gotico, come si può notare in alcune fotografie d’epo- ca, dalla facciata furono del tutto eliminati gli elementi decorativi per lasciare risaltare il grande mosaico, opera di Pietro Dalle Ce- ste. A fianco della chiesa si tro- va il campanile, sopraelevato nel 1757, dove la complessità barocca ha ceduto il posto alla semplicità delle forme classiche. Cartoline di Cristiano Furriolo, Carlo Prandi, Anna Randone e Alessandra Vindrola. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 9
Venerdì dal sindaco Tappa in Valle Sacra L ’undicesima tappa del Venerdì dal sinda- cui il 10% stranieri provenienti dai quattro an- co è a Chiesanuova, Comune canavesano goli del mondo: il paese ha saputo accoglierli della Valle Sacra, posto sulle alture che molto bene, memore di quando ad attraversare guardano Cuorgnè e Pont Canavese e dal- l’oceano erano i suoi abitanti le quali decollano gli appassionati di deltaplano c.be. e parapendio. Duecentotrenta abitanti circa, di IL VENERDÌ DAL SINDACO A CHIESANUOVA, UNA COMUNITÀ APERTA ALL’ACCOGLIENZA DI CHI ARRIVA DA LONTANO Vai a intervistare il sindaco di un piccolo Comune come Chiesanuova, poco più di 200 abitanti nella parte più occidentale della Valle Sacra, a una cinquantina di chi- lometri da Torino, e fai la scoperta che non ti aspetti: 25 di quegli abitanti sono stranieri. Vent’anni fa, in- fatti, insieme a due centri urbani di ben altra dimen- sione come Ivrea e, addirittura, Torino, Chiesanuova fu il terzo Comune del Piemonte a ospitare un centro Sprar. Sprar sta per Sistema di protezione per richie- denti asilo e rifugiati, vale a dire una rete di centri di seconda accoglienza destinata ai richiedenti e ai titola- ri di protezione internazionale: non finalizzato, quindi, a un’assistenza immediata delle persone che arrivano sul territorio italiano, ma all’integrazione sociale ed economica di soggetti già titolari di una forma di pro- tezione internazionale. E di integrazione sociale ed economica a Chiesanuova si può parlare davvero, per- ché sono diverse le famiglie che, alla fine del percorso Sprar, qui hanno trovato la scuola per i figli, il lavoro e la casa: abitazioni di proprietà del Comune o di pri- vati che questi nuovi cittadini, provenienti dall’Europa dell’Est, dall’Africa, dal Sud America, hanno preso in affitto, o addirittura acquistato. D’altronde, Chiesanuova sa molto bene che cosa signi- fica emigrazione se, come ci ha raccontato il sindaco, Piervanni Trucano, i suoi abitanti tra la prima e la se- conda guerra mondiale, e poi nel secondo dopoguerra, lasciarono la propria casa e la propria terra per andare a lavorare all’estero, soprattutto nelle miniere degli Stati Uniti. Fino a qualche decennio fa, la vocazione di Chiesanuo- va era quella agricola, con la produzione di mele, pere e patate, vendute al mercato di Cuorgnè; i suoi abitanti avevano una doppia attività, poiché molti uomini lavo- ravano nelle industrie meccaniche cuorgnatesi, mentre le donne erano occupate nella manifattura tessile. Ma questo centro della Valle Sacra deve pensare al fu- turo: sono molti i progetti in preparazione e in fase di in uscita dal centro Sprar. “Bisogna impegnarsi a fon- realizzazione, a partire dall’area del Belice, attrezzata do per trovare finanziamenti per tutti questi progetti”, per pic-nic, esercizi ginnici, sosta camper e punto di conclude il sindaco Trucano, alludendo a una delle decollo per parapendio e deltaplano; in paese l’ammi- principali occupazioni in cui è coinvolto il sindaco di un nistrazione vorrebbe creare un centro di aggregazione piccolo centro, e Chiesanuova – ovviamente – non fa musicale e ristrutturare una casa per ospitare stranieri eccezione. 10 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Venerdì dal sindaco CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 11
Consiglio LA VOCE DEL IN QUESTO NUMERO IV Commissione A cura di Alessandra Vindrola SEDUTA DEL 9 APRILE dei responsabili della Progest per esaminare Regione Piemonte, Città metropolitana, IL FUTURO DELLA VILLA DI SAN le modalità con le quali sarà avviata l’attività Comune di San Giusto, e la villa è stata GIUSTO SEQUESTRATA AL BOSS del progetto. assegnata dall’Anbsc alla Città metropolitana DEL NARCOTRAFFICO In apertura Donata Rancati e Marco Rosso, per renderla nuovamente agibile dopo dirigenti della Città metropolitana di Torino, l’attentato incendiario: un contributo Guardare al futuro per la villa di San Giusto hanno spiegato in che modo l’Ente ha finanziario della Regione Piemonte ha sequestrata al boss del narcotraffico partecipato alla realizzazione del percorso consentito l’intervento per poterla poi Nicola Assisi e consegnata il 10 marzo alla di riutilizzo della villa. Nel 2019 a San assegnare tramite bando pubblico di cooperativa sociale ProGest vincitrice del Giusto Canavese si è tenuta una conferenza selezione di progetti. bando pubblico: questo l’obiettivo della IV pubblica di servizi tra Agenzia nazionale La conferenza dei servizi ha dato origine a Commissione, presieduta dalla consigliera per l'amministrazione e la destinazione dei un’intesa nella quale la Città metropolitana Maria Grazia Grippo, che si è riunita venerdì beni sequestrati e confiscati alla criminalità si è dichiarata disponibile ad acquisire la scorso con all’ordine del giorno un’audizione organizzata (Anbsc), Prefettura di Torino, titolarità del bene e a svolgere il ruolo di 12
Consiglio LA VOCE DEL soggetto attuatore degli interventi per Quesada ha aggiunto che per quanto riguarda persone indipendentemente dalle condizioni renderlo nuovamente funzionale, dietro la villa di San Giusto sono previsti due servizi fisiche in cui si trovano. Un percorso sensoriale finanziamento da parte della Regione dei residenziali, cioè un gruppo appartamento a composto per esempio da un orto rialzato, costi della ristrutturazione. favore di persone con disabilità intellettiva da uno specchio d’acqua, un’area ginnastica Il bene, al termine degli interventi di con pochi ospiti e un servizio “autonomia” per realizzata con materiali antitrauma, un’area ristrutturazione, sarebbe stato poi assegnato tre persone già inserite in percorsi lavorativi. Il “agorà” con un gazebo. in uso a un’associazione o cooperativa progetto però prevede anche la sistemazione La Presidente della IV Commissione ha qualificata che avesse presentato un idoneo del giardino come elemento inclusivo che voluto sapere come si pensa di coinvolgere il progetto di gestione approvato dall’Agenzia accolga insieme anche i cittadini di San Comune e i cittadini e quali saranno i tempi nazionale per i beni confiscati. di apertura delle attività nella villa e anche La Città metropolitana ha pubblicato il nel giardino inclusivo. Quesada ha risposto bando per acquisire manifestazioni di che evidentemente il bene confiscato è ben interesse ad avere in concessione il bene per conosciuto dai cittadini e che nei rapporti la durata di 6 anni sulla base di progetti di con l’amministrazione comunale i riscontri inclusione sociale. Al bando hanno risposto sono sempre stati positivi. Sulla tempistica 3 associazioni/cooperative ed è risultata ha aggiunto che i lavori per l'area esterna vincitrice la cooperativa Progest sulla base di dovrebbero partire in autunno e che auspicano una progettualità principalmente rivolta alle di iniziare con le attività residenziali nella villa persone diversamente abili. a partire dal nuovo anno. Il progetto ha ricevuto il parere positivo Il vicesindaco metropolitano Marco Marocco dell’Anbsc che ha quindi disposto il è quindi intervenuto ringraziando tutto il trasferimento della villa alla Città personale della Città metropolitana che ha metropolitana nel luglio 2020, in seguito è reso possibile sia l’avvio del procedimento stato sottoscritto l’accordo di programma d’appalto sia la realizzazione dei lavori. tra Prefettura, Regione Piemonte, Città L’intervento della Città metropolitana, ha metropolitana e Comune di San Giusto per aggiunto, è stato fondamentale nell’attivare gli interventi di ripristino del bene immobile un percorso virtuoso di contrasto alla malavita confiscato alla criminalità organizzata con Giusto, volto a promuovere l’interazione e organizzata che per i piccoli Comuni può il quale sono state messe a disposizione l’integrazione tra le persone, che deve ancora essere difficile sostenere da soli. È un ruolo, le risorse necessarie per gli interventi di essere realizzato a cura del concedente come ha sottolineato, che la Città metropolitana ripristino. miglioria dell’immobile. deve implementare forte della sua capacità Per quanto riguarda gli interventi edilizi la Enrico Olocco, responsabile del progetto istituzionale di ente di area vasta. Ha quindi Città metropolitana ha quindi subito dato tecnico per la Progest, ha sottolineato proposto alla Presidente della IV Commissione avvio ai lavori di ristrutturazione dell’immobile l'eccezionalità del progetto relativo alla di effettuare un sopralluogo alla villa per finanziati con risorse regionali per 100mila villa per la cooperativa: infatti è la prima vedere insieme ai consiglieri la struttura euro che hanno interessato il ripristino dei volta che propongono un intervento su un rimessa a nuovo. danni cagionati dall’incendio; interventi bene confiscato alla mafia, dovendo quindi Accogliendo la proposta, Maria Grazia Grippo sugli impianti elettrico, di riscaldamento e di conciliare le necessità di persone con disabilità ha a sua volta messo l’accento sul fatto che videosorveglianza; la rimozione degli abusi con quelle legate alla riqualificazione del è da prospettarsi, sul modello di come ci edilizi; la sistemazione dei piani interrato, bene per il territorio. Olocco ha aggiunto che si è attivati per la villa di San Giusto, una terreno e primo e la sistemazione delle aree la villa dispone fra l’altro di un grande spazio nuova mission per la Città metropolitana. esterne. seminterrato che in futuro potrebbe essere Quando si parla di beni comuni, ha riflettuto, Maria Grazia Grippo ha quindi chiesto utilizzato dall’associazionismo locale o da bisogna sempre ricordare che si tratta di beni l’intervento di Dario Quesada, vicepresidente altre attività di animazione territoriale. fruibili per tutti ma anche che devono essere della Progest, che ha presentato l’attività della L’architetta Beatrice Rogliatti, che ha protetti da tutti, mettendo l’accento sulla cooperativa sociale, la quale ha come mission predisposto il progetto per l’allestimento responsabilità che ciascuno deve assumere la gestione di strutture residenziali e comunità del giardino, ha illustrato come è stata nel confronto del bene stesso: nella semplice alloggio per persone con disabilità sia fisiche immaginata l’area esterna: divisa in sei fruizione di un bene confiscato alla criminalità che psichiche ed è già presente a San Giusto isole, che dovranno corrispondere a sei aree infatti anche il cittadino assume un ruolo con una struttura residenziale per sei persone. di stimolo di cui possano godere tutte le attivo per la difesa della legalità. 13
Attività istituzionali Colle del Lys: Città metropolitana prolunga il comodato d’uso L a Città metropolitana di È aperto dal 25 aprile alla fine Torino è al lavoro per di settembre con un interes- prolungare il comodato sante connubio tra storia e na- d’uso che consente al tura: da due anni infatti la ex Comitato per la resistenza di casa cantoniera sul Colle ospi- gestire la ex casa cantoniera, ta anche il nuovo centro visite da decenni simbolo della storia del Parco provinciale del Colle partigiana scritta sulle nostre del Lys. vallate e più di recente sede an- La nuova sede è stata ricavata che di attività collegate al Parco grazie all’ampliamento e alla naturale. dente del Comitato resistenza ristrutturazione del fabbrica- La convenzione, scaduta a fine Colle del Lys Amalia Neirotti. to, dove hanno trovato posto 2020, vedrà la durata estesa a L’Ecomuseo è situato sullo nuovi e originali allestimen- dieci anni alla luce degli impor- spartiacque tra le valli di Lanzo ti espositivi, che valorizzano tanti lavori di riallestimento e la Valle di Susa, a 1.314 metri il concetto di resilienza, cioè degli spazi espositivi situati al di altezza: nato per valorizzare la capacità di resistenza e so- primo piano che il Comitato ha il contributo delle popolazio- pravvivenza sia dell'uomo nel in corso proprio in questi mesi, ni montane della Resistenza, corso della seconda guerra in continuità e completamento in particolare della 17° Brigata mondiale, che della natura ne- della ristrutturazione del pia- Garibaldi “Felice Cima”, ospita gli anni dalla rinascita postbel- no terreno avvenuta nel 2019 a documentazione, mostre ed ar- lica fino ai giorni nostri. cura di Città metropolitana. chivi storici. L’intesa è arrivata nei giorni In tempi ordinari (Covid per- c. ga. scorsi durante un incontro onli- mettendo) rappresenta una ne tra il vicesindaco metropoli- tappa per la visita di centinaia tano Marco Marocco e la presi- di scolaresche. 14 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali L’Ecomuseo al Colle del Lys, ieri e oggi Cosa è un ecomuseo? È il museo del tempo e dello spazio in un territorio dato, è un’istituzione che si occupa di studiare, conservare, valoriz- zare e presentare la memoria collettiva di una comunità e del territorio che la ospita. È un museo del tempo, dove le cono- scenze si estendono e diramano attraverso il passato vissuto dalla comunità per giungere nel presente, con un’apertura sul futuro, è un museo del- lo spazio: spazi significativi dove sostare e camminare. Georges Henri Riviére L’ Ecomuseo della Re- sistenza Colle del Lys, situato sullo spartiacque tra le Valli di Lanzo e la Valle di Susa, a 1.314 metri di altezza, è nato all’interno del progetto di “Cultura materiale” dell’allora Provincia di Torino (oggi Città metropolitana) per valorizzare il contributo delle popolazio- ni montane della Resistenza, ma anche i luoghi significativi della lotta partigiana, in parti- colare quelli legati alle azioni della 17ª Brigata Garibaldi “Fe- lice Cima”. torre commemorativa, il punto conoscenza” dei partigiani che L’ecomuseo racconta la storia di partenza della scoperta di in questo luogo lottarono. Dal della Resistenza al Colle del questo luogo. Accanto, sorge piazzale partono i sei sentieri Lys attraverso quattro luoghi la ex casa cantoniera del Colle della memoria, i sentieri della da scoprire, da osservare e da che durante la Resistenza fun- lotta partigiana e - come ulti- leggere. geva da magazzino e officina ma tappa di questo percorso Arrivando al Colle, il primo meccanica per i partigiani. Ora di scoperta, comprensione e elemento che cattura l’atten- è la sede del centro ecomuse- riflessione - la fossa comune, il zione sul grande piazzale è la ale dove è possibile “fare la luogo dove furono raccolte le CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 15
Attività istituzionali salme dei 26 giovani trucidati il 2 luglio 1944. Il centro informativo è situato al pian terreno e fornisce ai vi- sitatori notizie sulla Resisten- za in zona e sulle iniziative turistiche e didattiche con ma- teriali di consultazione. Al pri- mo piano si trova la sala che attualmente ospita due mo- stre: “Il cambiamento di una generazione nelle fotografie della 17ª Brigata Garibaldi ‘Fe- lice Cima’” e quella sulla storia della Brigata. Ogni anno (Covid permetten- do) è aperto dal 25 aprile a fine settembre, nelle domeni- numento come testimonianza dopo il 25/7/1945 a circa 50 che e negli altri giorni festivi. a ricordo dei Caduti Partigiani metri. L’apertura è garantita dai soci d’Italia su iniziativa di Attilio A destra, venendo da Rubiana, volontari che curano l’acco- Badone, un valligiano di Villar- prima del Colle del Lys, sullo glienza dei visitatori fornen- dora, con la fattiva collabora- stesso cippo ad opera di alcuni do informazioni sui luoghi e i zione come sempre esemplare partigiani fu subito posta una sentieri della memoria. di don Evasio Lavagno, par- lapide commemorativa. roco di Mompellato-Rubiana, Fra i più attivi si ricordano LA STORIA al posto dove esisteva prima Giuseppe Monfrino “Pino”, Nel 1945, dopo la Liberazione, della guerra di Liberazione un Giuseppe Kovacic “Rosa”, Vit- fu eretto un simulacro di mo- fascio littorio abbattuto subito torio Blandino “Vittorio”, Ce- 16 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali no in una lettera alle ammini- strazioni comunali della zona, è intesa come omaggio alle tradizioni storiche della Val di Susa. Il monumento fu eretto sul terreno della Provincia di Torino che lo donò al comita- to promotore: presidente del- la Provincia era allora il prof. Giuseppe Grosso. Il monumento fu eretto con il contributo di vari enti, par- tigiani, direzioni di fabbriche (Fiat, Snia Viscosa, Lancia, Nebbiolo, Philips etc), famiglie di caduti, parroci, fondazioni bancarie. Il monumento in sostituzione del cippo, che ricordava i Cadu- ti della 17ª Brigata, venne pro- gettato sempre con il medesimo intento ad opera dei promotori della medesima 17ª Brigata per i suoi caduti. Durante i lavori il comitato promotore decise di dedicare il monumento ai 2000 e più caduti partigiani delle quattro valli: Lanzo, Susa, Sangone e Chisone, come ricor- da la locandina che annunciava l’inaugurazione l’11 settembre 1955 alla presenza dell’orato- re prof. Grosso e di Domenico sare Mondon “Rino” ed altri, Blandino, Cesare Mondon, Pie- Riccardo Peretti Griva, primo sempre con la collaborazione rino Bosco “Maiorca” ed altri presidente onorario della Corte di don Lavagno. partigiani. Le riunioni del Co- di Cassazione. La stessa lapide portava inci- mitato si svolgevano ad Alpi- Per sensibilizzare maggior- so “8/9/1943-26/4/1945. Fer- gnano a casa di Pino Monfrino mente verso la costruzione del mati o passeggero e medita: in o da Vittorio Blandino a Villar- monumento si tenne un gran- questa valle per la Libertà cad- dora. Nel 1954, il comitato si de raduno partigiano il 4 luglio dero dei Partigiani d’Italia”. rende promotore di una sot- 1954, e da allora le manifesta- Di fianco su marmo furono in- toscrizione popolare per co- zioni si susseguiranno sempre cisi i nomi dei Caduti della 17ª struire un nuovo monumento alla prima domenica di luglio. Brigata Garibaldi “Felice Cima”. al Colle del Lys in ricordo dei Nel rivestimento della torre, Con il passare degli anni i pro- caduti. l’architetto Berlanda inserì le motori del cippo costituirono Il progetto, affidato allo studio mattonelle bianche che recano un vero comitato formato da dell’architetto torinese Franco scritti i nomi dei caduti e, in tre vari comandanti partigiani: l’a- Berlanda, prevede la costru- nicchie, rilievi in bronzo rea- nimatore principale fu sempre zione di “una torre circolare lizzati dall’artista Mino Rosso, Pino Monfrino con “Rosa” Giu- e in mattoni, alta mt. 7,80 con intitolati “La morte del parti- seppe Kovacic, che assume- diametro di 1,80". giano”, “La cattura dei nazisti” va la presidenza del comitato La scelta della torre, secondo e “L’unità fra la popolazione ci- formato dai più attivi: Vittorio quanto scrive Vittorio Blandi- vile e i partigiani”. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 17
Attività istituzionali Nel giugno del 1986, il presi- dente del Comitato Isacco Na- houm chiese alla Provincia di Torino di assumere la proprie- tà perpetua del monumento per garantire ogni cura. Due anni più tardi, la Giunta pro- vinciale deliberò “di prende- re in carico il Monumento e contestualmente il possesso del medesimo, con riferimen- to alla proposta del Comitato Colle del Lys che, pertanto, rinuncia a qualsiasi forma di indennizzo.” L’atto precisa che la Provincia s’impegna ad assumersi tutti gli oneri e ad accollarsi in particolare tutte le spese relative alla manuten- zione e alla conservazione del- la torre, in considerazione del grande significato di questo segno di memoria. OGGI NATURA E STORIA SI INCONTRANO Il 7 luglio 2019, in occasione della manifestazione annuale silienza è stata dimostrata sia ettari a cavallo tra la Valle di al Colle del Lys, si è inaugu- dagli uomini durante la secon- Susa e la Valle di Viù, salen- rato nella sede dell’Ecomuseo da guerra mondiale che dalla do dai 1000 metri di quota del anche il nuovo centro-visite natura nel corso dei secoli. I la- santuario della Madonna della del Parco provinciale del Colle vori per la realizzazione della Bassa ai 1600 metri della cima del Lys. La nuova sede è stata nuova sede del Parco sono sta- del Monte Arpone. I terreni ricavata grazie all’ampliamen- ti progettati e realizzati dalla sono quasi totalmente di pro- to e alla ristrutturazione del Città metropolitana. prietà della Città metropolita- fabbricato, dove hanno trovato Il Parco naturale del Colle del na di Torino. posto nuovi e originali allesti- Lys era nato nel 2004 per vo- Il Colle intercetta un’impor- menti espositivi, che valoriz- lontà dell’allora Provincia di tante rotta migratoria utiliz- zano il concetto di resilienza, Torino, oggi Città metropolita- zata nei periodi di passo dagli cioè la capacità di resistenza na. L’area attualmente gestita uccelli, in particolare dai ra- e sopravvivenza ad eventi sfa- dall’Ente di area vasta si esten- paci, per spostarsi da nord a vorevoli. Al Colle del Lys la re- de su di una superficie di 360 sud e viceversa. L’area protetta è segnata da un’antica rete di sentieri e mulattiere, una volta utilizzata per gli spostamen- ti quotidiani da una frazione all’altra e divenuta strategica per le azioni di resistenza al nazifascismo della 17ª Briga- ta Garibaldi “Felice Cima” che, dal 1943 al 1945, fece del Col- le la propria base. c. ga. 18 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali Villaggi degli alpinisti, Balme entra in rete B alme ce l’ha fatta! Il cesso sperato: “La bella notizia cogliere quanti ne apprezzano più piccolo ed eleva- giunge in un momento difficile la sua schietta genuinità”. to Comune delle Valli per tutti” afferma soddisfatto “La selezione dei Villaggi degli di Lanzo, per primo il sindaco Gianni Castagneri Alpinisti” sottolineano dall’or- in Piemonte, è stato accolto “e valorizza a maggior ragio- ganizzazione internazionale nel prestigioso circuito dei ne quei territori che come il “non avviene per caso, bensì Villaggi degli Alpinisti (Berg- nostro puntano sulle attività attraverso precisi criteri d’am- steigerdorfer). sostenibili, all’aria aperta e a missione, come la presenza di La candidatura promossa due contatto con la natura. Quan- scenari ricchi di fascino, am- anni fa dal Cai tramite l’Unio- do la pandemia sarà soltanto bienti di interesse alpinistico ne delle Sezioni del Canavese, un ricordo Balme sarà pronta, e paesaggi culturali e natura- Valli di Lanzo (Intersezionale con i suoi sentieri, le sue strut- li intatti, non deturpati dalle Cvl) ha avuto dunque il suc- ture, le sue particolarità, ad ac- grandi infrastrutture. Tra tali criteri hanno particolare rile- vanza anche la volontà e l’im- pegno delle comunità locali di perseguire uno sviluppo tu- ristico sostenibile in termini ambientali e sociali”. Il territorio di Balme, circonda- to da montagne che hanno fat- to la storia dell’alpinismo, la Ciamarella, la Bessanese, l’Uia di Mondrone, rispetta queste condizioni. Non a caso vi nacque Antonio Castagneri, Tòni dei Toùni, una delle prime guide alpine italiane, ricordato per le sue CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 19
Attività istituzionali numerose prime ascensioni e per aver avviato alla profes- sione alpinistica schiere di compaesani. A questa epopea il paese ha dedicato l’Ecomu- seo delle Guide Alpine, nel quale si racconta la storia an- tica dell’insediamento di una piccola comunità, della sua gente e del rapporto con le sue montagne. “I Villaggi degli Alpinisti si trovano generalmente lontano dai grandi centri o si nascon- dono in fondo alla testata di una valle. Dagli amanti del- la montagna e dagli alpinisti sono conosciuti infatti soprat- tutto grazie al passaparola tra intenditori” afferma Ludwig Wolf, ex sindaco di Johnsbach im Gesäuse e grande sosteni- tore dell’iniziativa, “non si viene per caso in un Villaggio degli Alpinisti”. L’iniziativa dei Villaggi degli Alpinisti vede al momento la collaborazione di sei associa- zioni alpinistiche: Österreichi- scher Alpenverein (Austria), Deutscher Alpenverein (Ger- mania), Planinska Zveza Slo- venije (Slovenia), Club Alpino Italiano e Alpenverein Südtirol associazioni alpinistiche. Ma è (Italia) e Club Alpino Svizzero anche l’invito ad orientarsi sem- (Svizzera). I 35 Comuni che ne pre più verso un turismo soste- fanno parte ne condividono nibile, con conseguenti effetti alcuni principi fondamentali: positivi sull’agricoltura, sugli l’incentivazione di forme di esercizi commerciali, sul traffi- turismo montano sempre più co e sullo sviluppo delle comu- rispettose dell’ambiente e la nità locali. All’interno della rete promozione di sport di mon- internazionale dei Villaggi degli tagna più vicini alla natura. Il Alpinisti vi è infatti un confron- supporto verso le aree più to costante su quali strategie i isolate e strutturalmente de- paesi e le regioni possano met- boli. La sensibilizzazione de- tere in pratica per il futuro”. gli iscritti delle associazioni “Il valore aggiunto per i paesi Nelle giornate del 9 e 10 ottobre alpinistiche a comportamen- che entrano nella rete dei Villag- Balme verrà ufficialmente inse- ti sostenibili (per esempio, gi degli Alpinisti non è soltanto rito nella rete dei Villaggi degli viaggiare in modo rispettoso l’aumento di visibilità dato dal Alpinisti con una festa per cele- dell’ambiente) e di attenzione presentarsi come destinazione brarne l’adesione. alle peculiarità del paesaggio e di montagna a un pubblico di alla bellezza dell’essenzialità. oltre 2,5 milioni di iscritti alle m.fa. 20 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali Un bando per il patrimonio architettonico rurale in Canavese S cade giovedì 29 aprile la possibilità di partecipare al bando “Interventi di ri- qualificazione degli ele- menti tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rura- le”, all’interno del programma di sviluppo locale del Gal Valli del Canavese “Terre di econo- mia inclusiva”. L’intervento concede un so- stegno agli Enti pubblici pro- prietari dei beni (o con titolo ad intervenire), agli Enti ed istituzioni di carattere privato (associazioni, fondazioni, etc.) e ai proprietari dei beni con sede nell’area del Gal Valli del Canavese per sostenere e in- centivare il recupero e la con- servazione degli elementi tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rurale, con fina- lità di fruizione pubblica per- manente. Un bando che cerca di aumentare l’attrattività del territorio, sviluppare il turismo sostenibile sull’area canave- sana ed indirettamente con- tribuire alla diversificazione economica, valorizzando gli in- terventi di recupero con lo sco- po di inserire i beni riscattati negli itinerari e circuiti tematici esistenti e contribuire così allo sviluppo del turismo culturale e sostenibile. c.ga. MAGGIORI INFO SU HTTP://GALVALLIDELCANAVESE.IT/WP-CONTENT/UPLOADS/2020/12/BANDO-7.6.4_PROROGATO.PDF CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 21
Attività istituzionali La proposta di Ptgm online per osservazioni Confermata l’attenzione al consumo di suolo L a Città metropolitana di mata, ampliando l'attenzione ne e protezione dal dissesto Torino ha predisposto alla nuova e più complessa ed idrogeologico, dell'adatta- la proposta tecnica pre- estesa esigenza di guidare il ter- mento ai cambiamenti cli- liminare del nuovo Pia- ritorio nella transizione ecolo- matici, dell'uso consapevole no territoriale generale metro- gica, dove la resilienza nei con- e della valorizzazione delle politano (Ptgm), lo strumento fronti dei fenomeni ambientali risorse ambientali e paesag- di governo del territorio metro- e socio economici passa anche gistiche. politano che una volta appro- attraverso norme e criteri di Il piano si fonda su 6 macroa- vato in via definitiva andrà a sviluppo e tutela del contesto zioni: sostituire il Ptc2. attenti ai temi della prevenzio- • resilienza del territorio (messa in sicurezza del territorio e adattamento ai cambiamenti climatici, per preparare il territorio alle sfide cui dovranno far fron- te le generazioni future); • sviluppo diffuso e di qua- lità (riduzione del divario aree periferiche/svantag- giate/poli urbani minori ed aree maggiormente servite, I Comuni, le forme associative che svolgono funzione in ma- teria di pianificazione urbani- stica, l'autorità competente alla valutazione ambientale stra- tegica (Vas) e i soggetti com- petenti in materia ambientale sono stati invitati ad esprimere le proprie osservazioni entro i prossimi tre mesi. Il Piano territoriale generale metropolitano orienta l’attività degli Enti Locali per il governo del territorio nell’ambito delle rispettive competenze e disci- plina lo sviluppo integrato e sostenibile dell’intero territo- rio metropolitano; configura l'assetto territoriale dell'intera Città metropolitana, tenendo in considerazione le 11 Zone omogenee come possibili ambi- ti di pianificazione sovralocale. L'attenzione al contenimento del consumo di suolo è confer- 22 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali valorizzando le vocazioni dismesse e degradate non genee come possibili luoghi locali e le risorse culturali, ripristinabili alla naturale di sperimentazione di azio- ambientali e paesaggistiche condizione originaria); ni di pianificazione sovralo- in un progetto di rete); • incremento della biodiver- cale e partecipata per que- • sostenibilità sociale, econo- sità (rigenerazione urbana e stioni complesse e diffuse). mica ed ambientale (condi- territoriale, riqualificazione zionante per la realizzazio- naturalistica, infrastruttura c.ga. ne delle trasformazioni); verde metropolitana); • uso consapevole delle risor- • pianificazione integrata se (recupero e riuso di aree metropolitana (Zone omo- TUTTA LA DOCUMENTAZIONE E LE INDICAZIONI PER L'ESPRESSIONE DELLE OSSERVAZIONI SONO DISPONIBILI SUL SITO DELL'ENTE AL LINK WWW.CITTAMETROPOLITANA.TORINO.IT/CMS/TERRITORIO-URBANISTICA/UFFICIO-DI-PIANO/PROPO- STA-TECNICA-PRELIMINARE-DI-PTGM/PROPOSTA-TECNICA-PRELIMINARE-DI-PTGM CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 23
Attività istituzionali Piano della mobilità sostenibile, il confronto con le Zone omogenee P arte la fase finale della Seguirà, immediatamente dopo, bisogni di mobilità delle per- messa a punto del Piano un ciclo di incontri tematici sone e integrando i diversi urbano della mobilità so- per raccogliere osservazioni, modi di trasporto, risolvendo stenibile (Pums), quella spunti e suggerimenti in re- i nodi critici della viabilità e definita come orienteering stra- lazione alla costruzione dello del trasporto pubblico, mi- tegico, rivolta ai rappresentanti e scenario di piano, che dovrà gliorando la sicurezza della contenere un mix degli inter- circolazione. Proprio la Città ai sindaci delle Zone omogenee, venti previsti all’interno dei metropolitana è l’ente compe- oltre che ai presidenti delle Cir- differenti scenari esplorativi. tente per la sua redazione e coscrizioni torinesi. Tre le tappe Infine, nella prima decade di approvazione. Si tratta in sin- previste, con obiettivi differenti, tesi di un vero e proprio pia- maggio, si terrà un incontro ma tra loro complementari. no strategico di medio e lun- finale volto a presentare lo La prima, intitolata “Verso l’ado- go termine che dovrà essere scenario definitivo che sarà zione del Piano. Il lavoro svolto aggiornato ogni cinque anni, adottato dalla Sindaca metro- e gli scenari esplorativi” si tiene politana e successivamente essere coerente con la piani- venerdì 16 aprile dalle 14 alle 17 sottoposto alla consultazione ficazione territoriale, perse- su piattaforma Zoom. L’incontro prevista per l'approvazione. guire obiettivi di sostenibilità è volto a favorire la conoscenza Il Pums, previsto dal Ministero ambientale, sociale ed econo- dello stato di avanzamento del delle Infrastrutture e dei Tra- mica. Grazie al confronto tra processo di redazione ed elabo- sporti per le Città metropoli- tutti i rappresentanti del ter- razione dei diversi scenari esplo- ritorio metropolitano è desti- tane e per le aree con più di nato a migliorare la mobilità e rativi del Pums e della relativa 100.000 abitanti, è finalizzato i trasporti. rispondenza alle istanze emerse a migliorare l'accessibilità del dal percorso partecipato. territorio ponendo al centro i Cesare Bellocchio 24 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali Car pooling, un webinar per presentare la piattaforma Co&Go “ Il Car pooling, una solu- zione alternativa e intelli- gente di mobilità” è il tito- lo del primo webinar del progetto Co&Go, finanziato dal programma Interreg V-A IT-FR ALCOTRA e di cui la Città me- tropolitana di Torino è capofila, che si svolgerà venerdì 23 apri- modalità di attuazione del pro- bile consultabile da browser e le alle 17. Il programma preve- getto pilota della Valle di Susa da ogni device. La piattaforma de, dopo i saluti istituzionali -Gerard Albertengo (Ceo e sviluppata e personalizzata da- del consigliere metropolitano Founder Bring Me s.r.l.) Uso gli esperti che hanno lavorato con delega ai Trasporti Dimitri dell’App per smartphone Jojob al progetto ha un ruolo esclu- De Vita e degli Amministratori per l’effettuazione del car poo- sivamente passivo: ogni utente della Val di Susa, alcuni inter- ling programmato. iscritto ha la facoltà di pubbli- venti tecnici che racconteranno Il webinar è rivolto ad ammini- care autonomamente le inser- a che punto è il progetto, oltre stratori e tecnici e associazioni zioni in cui propone o richiede al funzionamento della piat- del territorio della Val di Susa. i viaggi a cui è interessato. La taforma Co&Go con la relativa piattaforma non ha un ruolo applicazione Jojob Real Time COME FUNZIONA LA di verifica della veridicità di Carpooling: PIATTAFORMA CO&GO quanto dichiarato, proposto o -Elena Pedon - Il progetto La piattaforma Co&Go, con richiesto dagli utenti e, tanto- Co&Go all’interno delle politi- la relativa applicazione Jojob meno, nell’organizzazione dei che per la mobilità sostenibile Real Time Carpooling, saran- viaggi. Vi si possono iscrivere promosse dalla Città metropo- no introdotte prossimamente solo i maggiorenni. La contri- litana nell’intero territorio della Cit- buzione ai costi dei viaggi fa -Riccardo Marchesi (consulente tà metropolitana di Torino. Si riferimento alle tabelle Aci per Achab s.r.l.): Il car pooling e le tratta di un'applicazione mo- i rimborsi chilometrici, perché, non conoscendo la tipologia dei veicoli utilizzati, non è pos- sibile fissare con precisione le tariffe. Si fa quindi riferimento alla tabella Aci per l’auto più economica in commercio, che prevede un rimborso di 20 cen- tesimi a chilometro, 5 dei quali a carico di ciascun utente del servizio, con la possibilità di praticare sconti. Ai fini del contenimento del contagio da Covid-19, consi- derato il perdurare della crisi pandemica, si prevede di in- trodurre una sezione dell’ap- plicazione con suggerimenti e raccomandazioni, riguardanti CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 25
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