Cronache - Città Metropolitana di Torino...
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www.cittametropolitana.torino.it NUMERO 8- serie V - anno XXVI 19 FEBBRAIO 2021 Cronache DA PALAZZO CISTERNA IL SETTIMANALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO Autorizzazione del Tribunale di Torino n. 1788 del 29.3.1966 ONLINE #RITIALPINIVALSUSA Nuova consigliera Lingue madri, Al via i lavori sulla di parità Chantar l’Uvern Sp. 47 metropolitana 2021 a Pont
Sommario PRIMO PIANO Affiancare le persone fragili diventando tutori volontari 19 IlBIBLIOTECA Una nuova Consigliera di parità sul Carnevale e la Biblioteca storica territorio metropolitano 3 Società partecipate: candidature per la nomina dei rappresentanti 21 Giuseppe Grosso 32 Nasce #ritialpinivalsusa 4 Sulle montagne di Pramollo interviene la EVENTI CARTOLINE DAI COMUNI polizia metropolitana 22 A Scalenghe apre le porte Cà Nosta, centro Pinasca, Pino Torinese 8 Identità visiva del Piter GraiesLab: lavori in di socialità, aggregazione e scambio 34 Ribordone, Rocca Canavese 9 corso 23 Sbirciando i cantieri della metropolitana 10 Pile e accumulatori: un grande impegno a Collegno 35 San Martino, Vidracco per un corretto smaltimento 24 Vinovo 11 Partito il ciclo di conversazioni L’India in salotto 36 VIABILITÀ LA VOCE DEI COMUNI A Pragelato lo spettacolo della Coppa La comunicazione sul territorio: un mix Al via l’allargamento della Sp. 47 della “Val Soana” a Pont Canavese 26 Italia di sci nordico 37 di strumenti per i Comuni 12 TORINOSCIENZA VENIAMO NOI DA VOI VENERDÌ DAL SINDACO 28 L’Accademia delle Scienze lungo le Sant’Antonino di Susa con le sue Le vetrate frontiere della fisica 39 14 LINGUE MADRI borgate per la rubrica "Venerdì dal Sindaco" Chantar l’Uvern, è tutta online l’edizione ATTIVITÀ ISTITUZIONALI 2021 29 Scorie nucleari, Sogin non concede A Susa un corso gratuito di lingua la proroga richiesta da Città francese 30 metropolitana 17 #inviaunafoto Ami la fotografia e vorresti vedere pubblicato il tuo scatto sui nostri canali? Vuoi raccontare il territorio della Città metropolitana di Torino attraverso l’immagine di un luogo, un personaggio, un prodotto tipico, una festa? #inviaUnaFoto! Scopri come fare e il regolamento su www.cittametropolitana.torino.it/foto_settimana Questa settimana per la categoria chiese, piazze, monumenti è stata selezionata la fotografia di Mario Pignochino di Vische: "Santuario di Prascondù, Ribordone Canavese". Direttore responsabile Carla Gatti Redazione e grafica Cesare Bellocchio, Lorenzo Chiabrera, Denise Di Gianni, Michele Fassinotti, Carlo Prandi, Anna Randone, Giancarlo Viani, Alessandra Vindrola Foto Archivio Fotografico Città metropolitana di Torino “Andrea Vettoretti” Cristiano Furriolo con la collaborazione di Leonardo Guazzo Amministrazione Patrizia Virzi Progetto grafico e impaginazione Ufficio Grafica Città metropolitana di Torino Hanno collaborato Andrea Murru e Fabiana Stortini Ufficio stampa corso Inghilterra, 7 - 10138 Torino - tel. 011 8617612-6334 - stampa@cittametropolitana.torino.it - www.cittametropolitana.torino.it Chiuso in redazione alle ore 10 di venerdì 19 febbraio 2021 2 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Primo Piano Una nuova Consigliera di parità sul territorio metropolitano Nominata dal Ministero l’avvocata Michela Quagliano che ha incontrato il vicesindaco Marco Marocco “ In tempi difficili come to da nostro Ente, che anche su quelli che stiamo viven- questi temi rivendica la cono- do, bisogna partire dalle scenza capillare del territorio discriminazioni e dalle e la capacità di coordinamento diseguaglianze per ricostruire delle iniziative”. il Paese”. Un tema centrale per Molti i temi affrontati nel corso Michela Quagliano, avvocata, la del colloquio, dalle iniziative nuova consigliera di parità del- congiunte come la vicina data la Città metropolitana di Tori- dell’8 marzo, che la Città me- no che ha incontrato mercoledì tropolitana di Torino dedicherà 17 febbraio il vicesindaco Mar- alle questioni legate al linguag- co Marocco. gio di genere: “In questi eventi L'attività svolta dal la politica è necessaria” ha det- o impedimenti alla progressio- Consigliere\a di parità, funzio- to la nuova consigliera Quaglia- ne di carriera; molestie anche a ne nominata dal Ministro delle no “affinché le parole diventi- sfondo sessuale; mobbing. pari opportunità, è dovuta per no atti concreti”. O ancora le Il\la Consigliere di parità può legge, e rientra fra le competen- difficoltà economiche legate al intervenire con consulenze, at- ze della Città metropolitana. ruolo dei Consiglieri di parità, tività di mediazione e anche in Fra le situazioni in cui il\la che faticano ad aver fondi pro- giudizio. Oltre a questa attivi- Consigliere\a di parità può for- pri per gestire trasferte, parte- tà, partecipa ai tavoli, alle reti nire consulenza e intervenire vi cipazioni a iniziative e per es- e alle attività di progettazione sono per esempio la preferenza sere parti attive nei processi, a strategica e di proposta di ini- per persona di un altro sesso fianco delle vittime. ziative sia in ambito formativo al momento dell'assunzione, a Anche se l’utenza che si rivolge che in quello relativo alle poli- parità di tutte le altre condizio- al\alla Consigliere\a di parità tiche attive del lavoro. Michela ni; ostacoli nella conciliazione non è ncessariamente femmini- Quagliano prende il posto di degli impegni lavoro/famiglia; le, le donne sono più soggette a Gabriella Boeri che è stata la trasferimenti, licenziamenti discriminazioni. “Rispetto alla Consiglierà di parità per due o demansionamenti al ritor- crisi economica del 2008, que- mandati e sarà affiancata da no dal congedo per maternità; sta crisi legata alla pandemia” una Consigliera supplente, Eli- cambio delle condizioni con- ha spiegato Gabriella Boeri nel sa Raffone. trattuali all'annuncio della gra- passare il testimone alla nuova “Un ruolo importantissimo” Consigliera “ha colpito decisa- vidanza; rifiuto dei congedi per commenta il vicesindaco Marco mente di più le donne, avendo malattia dei figli; rifiuto o limi- Marocco, che ha le deleghe alle impattato maggiormente su at- tazione dei congedi genitoriali politiche sociali “che trova nel- tività in cui erano più impiega- (per mamme e per papà); rifiu- la dimensione metropolitana te” to del part time richiesto per la sua giusta misura e che per problemi familiari; limitazioni questo è sempre stato sostenu- Alessandra Vindrola PER INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI: /WWW.CITTAMETROPOLITANA.TORINO.IT/SPECIALI/2021/CONSIGLIERA_PARITA/ CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 3
Primo Piano Nasce #ritialpinivalsusa Obiettivo riunire il patrimonio di feste e celebrazioni di sei piccoli Comuni Q uante e quali sono SCOPRIAMO L’ANIMA DELLA VALLE: le tradizioni che GIAGLIONE, LE PRIORE, GLI SPADONARI, IL BRAN dall’antichità ad oggi continuano ad ani- La ricorrenza di San Vincenzo (Sèin Viseun in francoprovenzale), protettore mare in Valle di Susa i piccoli dei vignaioli, cade il 22 gennaio ed è poi reiterata la domenica successiva: un centri e i borghi alpini? antico rito che riporta alla memoria cerimonie propiziatorie. Tutti gli attori della festa le Priore, la Portatrice del Bran, Spadonari, Con- Si rischia di disperdere questo fraternita, Banda musicale e Consiglio comunale hanno un ruolo e una po- patrimonio a causa dei vincoli sizione ben definita all’interno del rito, a partire dai banchi in chiesa, per dettati dalla pandemia? loro parati a festa. Le Priore siedono nei primi due, dinnanzi all’altare, della navata destra: nel giorno di San Vincenzo la Priora omonima, la festeggiata, con la sua compagna si sistemano dinnanzi a tutte. All’Ottava sarà la coppia delle giovani a occupare il posto d’onore: alla più giovane delle due spetta solenizzare la giornata. Il Sindaco, in fascia tricolore, e il suo Consiglio si accomodano in quelli analoghi della navata centrale, la Portatrice del Bran e i suoi due accompagnatori in quelli della navata sinistra, dinnanzi al coro impegnato nei virtuosismi della messa solenne che culminano nell’Inno al Santo. I gonfaloni di Banda e Comune sotto l’altare. Anche l’ordine di sfilata nei cortei e nella Processione è prestabiito. Quest’ultima il 22 si svolge pri- ma della Messa, all’Ottava invece la segue, snodandosi in ambedue i giorni attorno alla chiesa. È incentrata attorno alla statua del Santo e alle sue Reli- Le Unioni montane della Bassa quie, ossia parte del cranio: un tempo erano i coscritti di 18 e 20 anni a farsi e dell’Alta Valle di Susa insie- carico del loro trasporto, a spalle, oggi, data la forte denatalità sono gli ex me alla Città metropolitana di alpini dell’Ana locale a sostituirli del tutto o in parte. Nel pomeriggio del 22 Torino hanno lavorato in que- vengono anche recitati i Vespri. Al termine di ogni funzione religiosa gli Spa- donari, sul sagrato, eseguono la Danza delle Spade al cospetto delle Priore, sti mesi a un progetto che in delle autorità religiose presenti e del Sindaco schierato accanto al gonfalone questi giorni ha preso forma comunale. Il pomeriggio dell’Ottava è allietato dal concerto della Banda Mu- online: si chiama #ritialpini- sicale, preceduto dalla Danza degli Spadonari. valsusa ed è racchiuso in una LE PRIORE – LE PRIOUREUS serie di pagine ospitate sul sito Non vi è modo di stabilire se ci sia un’origine, un’autorità o una particolare internet www.valdisusaturi- influenza delle donne giaglionesi nel determinare le loro funzioni “priorali”. smo.it con immagini e appro- Nella memoria storica comunitaria alla donna spettano le faccende domesti- fondimenti sulle feste e le ce- che, l’accudimento e la distribuzione del cibo all’interno della propria fami- glia. Sicuro invece che l’origine di questa figura è da collegarsi alla nascita lebrazioni con il loro profondo delle Confraternite. contenuto simbolico. Chi non conosce la danza de- gli spadonari di Giaglione, Ve- naus, San Giorio, I branc di Meana o la simbolica cattura dell’Orso a Mompantero? La ricerca riguarda le tradizio- ni di sei realtà: Chiomonte, Gia- glione, Mompantero, Venaus, San Giorio, Meana di Susa con i loro riti di passaggio dall’in- verno alla primavera che fino allo scorso anno animavano le 4 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Primo Piano Le Priore sono elette dal Parroco durante la Messa per la Madonna del Ro- sario, la prima domenica di ottobre, giorno in cui termina il servizio di quelle uscenti. La loro nomina avviene nell’ambito delle nove frazioni che compon- gono l’abitato e la rotazione non è casuale: si va dalla borgata più bassa, in termini di altitudine, alle più alte. Le loro funzioni sono da sempre strettamente legate alla Chiesa: nei secoli passati dovevano essere donne di provata fede e moralità e, tranne le gio- vani, rigorosamente sposate, al massimo vedove. Il rifiuto non era contem- plato: portava male. Ognuna poteva essere eletta al massimo tre volte nella propria vita: una in ogni coppia. Oggi le cose sono molto cambiate e si può anche ricoprire lo stesso ruolo più volte. Erano e sono tenute alla partecipa- zione a Vespri e Processioni, quelle del Sacro Cuore ai funerali delle donne, mentre la coppia di San Vincenzo a tutte le esequie del paese e a farsi carico di una colletta annua, nel periodo natalizio, casa per casa fra le altre donne. comunità alpine valsusine con Sono organizzate per coppie di età ed esaminando la composizione di que- imperdibili appuntamenti tra ste non è del tutto improprio paragonare il loro ciclo a quello della natura e sacro e profano, con danze ri- rivedervi residui di credenze precristiane. Le due giovani, di Santa Cateri- tuali, costumi tradizionali del- na o Caterinette, sono scelte fra le ragazze da marito: la primavera. Quelle del Sacro Cuore sono donne sposate, ormai madri e i figli sono i loro frutti: la festa, cerimonie per unire le l’estate. La coppia di San Vincenzo e della Madonna del Rosario, la più im- piccole comunità di montagna. portante, sono signore in piena maturità: nell’autunno della vita. “La Città metropolitana di Tori- Ad ognuna delle sei Priore spetta l’organizzazione di una festa con l’offerta no ha accolto volentieri la pro- di un rinfresco presso la propria casa a parenti e amici, Banda musicale, Spa- donari, Priore della Confraterinta, cantori e autorità. posta di supportare il progetto La donna più anziana della coppia di San Vincenzo e Madonna del Rosario dedicato ai riti alpini della Valle si fa carico della festività patronale: rinfresco dopo Messa, prima e dopo i di Susa”commenta il vicesinda- vespri pomeridiani. Solamente il ricevimento prima della celebrazione Euca- co metropolitano Marco Maroc- ristica è offerto dalla sua compagna che poi solennizzerà i Vespri nel giorno della Madonna del Rosario. co “per contribuire a racconta- Il Corpus Domini è festeggiato dalla donna più “grande” della coppia re un territorio ricco di cultura e l’“Ottava”, la domenica successiva, dall’altra. e storia: lo faremo anche su La ragazza più giovane della coppia di Santa Caterina festeggia l’Ottava di tutti i nostri canali di comuni- San Vincenzo. Santa Cecilia e Santa Caterina, il debutto annuale delle Priore, è la festa della più anziana, se così si può dire parlando delle Caterinette. cazione per essere a fianco dei A tutte presiedono indossando l’abito tradizionale savoiardo. sei piccoli Comuni che hanno Dagli archivi parrocchiali, in cui la prima scrittura a loro riferita è del 1892, si una storia importante da tra- apprende che fino al 1932 erano solo quattro. Fino ai primi decenni del 1900 mandare”. con esse veniva citato un Procuratore o Priore del Santissimo Rosario e un Procuratore di Santa Caterina. L’assessore alla tradizione e cultura della Unione montana GLI SPADONARI – LI SPADOUNEIRE dell’Alta Valle di Susa è Mar- L’origine della figura dello spadonaro e della sua dan- co Rey, sindaco di Giaglione: za non è nota e si presta a tante fantasie. Sicuramente ogni periodo storico attraversato ha lasciato evidenti “Nella media Val Susa, in un tracce. I riti di morte e rinascita, le propiziazioni dei limitato concentrico questi raccolti ed in seguito la milizia armata. Lo storico comuni celebrano riti di francese Aubin Louis Millin li ricolloca con le sacre rappresentazioni che si svolgevano nei paesi al- provenienza lontana. pini come, pure a Giaglione. Rituali agresti, il per- Gli spadonari, li spadouniere sono formati da sistere di alcuni quattro uomini e danzano tre volte all’anno in modi del paganesi- occasione delle ricorrenze festive in paese: San Vincenzo (a Sein Viseun) il 22 gennaio, “l’otta- mo alpino integrati va” cioè la domenica successiva e alla Madonna nelle feste cristiane. del Rosario (notra Dona dou Rousare) il 7 ottobre. Origini di provenienza Possono danzare in altre occasioni importanti ma arcaica, molto forti. Signi- sono rare. L’abbigliamento si compone di un copricapo ficato propiziatorio, falli- (lou tsapèl) ricoperto di fiori finti da cui par- co, esorcizzante, ritualisti- tono lunghi nastri colorati (le livrèieus) che co sia la danza delle spade CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 5
Primo Piano ricadono sulla schiena. Il cappello molto appariscente è annodato con un nastro sotto il mento. Il corpetto senza maniche (lou courpeut) che indossano sulla camicia bianca è impreziosito con ricami, pizzi, lustrini, e chiuso con degli alamari, così pure il corto grembiule (lou foudaleut) di tessuto damascato, ornato con frange e perline che ogni spadonaro può ornare a proprio piacimento. Copletano la divisa, la cravatta rossa, i guanti bianchi, i pantaloni scuri con una banda verticale sul lato esterno (gialla nella versione invernale, rossa in quella esti- va) le scarpe nere. La loro danza è caratterizzata dai lunghi spadoni (li sabro) diritti con l’im- pugnatura grossa di legno decorata con borchie in metallo che facilitano la presa. Il costume e il sabro sono personali, il più delle volte tramandati da padre in figlio. Non c’è limite di età e si resta in carica fino a quanto uno non decide sia l’albero fiorito attorno al di ritirarsi. Il responsabile degli spadonari è nominato seguendo un criterio quale la popolazione compiva di anzianità di servizio. riti di propiziazione per stimo- La danza presenta diverse coreografie eseguitea sempre con la Banda musi- lare la fertilità della terra. Ci cale di Giaglione; sono rarissime le volte con altre bande se non in casi di di- mostrazioni. Molto è eseguito per le Priore e si adottano usanze tradizionali sono le spade, ma ci sono i fio- sconosciute alla gente che viene da fuori del paese come lou salut, il saluto ri, i frutti, i colori sulle punte: i che è una sorta di preludio che si lega alle altre danze ed è eseguito in due fiori e i nastri colorati sul cap- occasioni, la prima volta che gli spadonari incontrano le nuove Priore cioè a pello degli spadonari. Insieme San Vincenzo e alla fine del loro mandato alla Madonna del Rosario. Il primo movimento di danza sul sagrato della chiesa è sempre rivolto alle vogliamo incuriosire, insieme priore schierate. vogliamo promuovere un terri- Altre danze di accompagnamento sono: la nourmal utilizzata per accom- torio con una cultura radicata e pagnare le Priore, i parenti e amici riuniti dalla casa della festeggiata alla viva. Queste feste sono soprav- chiesa, la basoulein, la Bussoleno, per accompagnare le autorità dal muni- cipio verso la chiesa, la stoccata, la stecâ che si alterna con le prime due, vissute a tanti eventi tragici, inoltre leivrî (aprire) al termine delle danze per farsi largo tra la folla e ricom- non le fermerà di certo questa porre il corteo che riaccompagna le Priore, le autorità e i presenti alla casa pandemia”. della festeggiata. Durante le marce sono disposti in fila indiana e la spada è Concorda l’assessore alla cultu- brandita con la mano destra. Le danze che sono eseguite sul sagrato della chiesa dopo la funzione della messa sono la Carâ, una figura eseguita in ra della Unione montana della quadrato, lou cor an din, lou cor an fora. Sono movimenti che precedono lo Bassa Valle di Susa Andrea Ar- scambio delle spade fra di loro e il lancio delle spade in alto. chinà, sindaco di Avigliana: “Le 6 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Primo Piano LA PORTATRICE DEL BRAN È una giovane donna: veste anch’essa l’abito tradizionale savoiardo, a cui aggiunge il palhaseut, una ciambella fatta di panno e tela, messa al disopra della cuffia nel momento in cui vi viene issato il Bran, una struttura di quasi due metri interamente ricoperta di fiori.. Il suo compito è proprio quello di portare quest’ultimo nel corteo che si sno- da dalla casa della Priora festeggiata alla chiesa e viceversa, poi durante la Processione. È aiutata da due ragazzi che, al momento opportuno, quando nostre Alpi custodiscono uno straordinario tesoro di riti e tradizioni che si perdono nella notte dei tempi e che oggi, gra- zie alla tecnologia, possono es- sere comunicate a tutto il Mon- do. Un’operazione in primis di ricerca culturale, una preziosa lente di ingrandimento per in- terpretare il nostro territorio la Banda musicale inizia a suonare le issano il Bran in testa: lei incede al passo della musica sostendolo solo con la forza delle sue braccia e facendo affidamento sul suo forte senso di equilibrio. Appena gli strumenti si zitti- scono glielo levano dal capo e lo trasportano a braccia. È scelta dalle Priore, in teoria ogni anno: la difficoltà del ruolo, che richiede numerosi allenamenti, fa sì che una stessa donna possa ricoprire la mansio- ne per più anni consecutivi. Lo stesso vale per gli accompagnatori: la sinto- nia di movimenti fra loro e la portatrice è di assoluta importanza. La tradizione vuole che tutti e tre siano giovani non sposati: oggi la prima norma è rispettata senza alcun problema, sulla seconda si transige. Dal sito www.valdisusaturismo.it/riti-alpini-valsusa/ attraverso le emozioni delle donne e degli uomini che lo hanno abitato nei secoli. E poi anche di promozione turistica, se pensiamo ai tanti visitatori della nostra Valle che sempre più esprimono interesse verso quell’esperienzialità in grado di far scoprire la vera essenza di un luogo”. Carla Gatti LE PAGINE DEL PROGETTO SONO GIÀ ON LINE AL LINK WWW.VALDISUSATURISMO.IT/RITI-ALPINI-VALSUSA/ ANCHE SE NON ANCORA COMPLETE PER TUTTI E SEI I COMUNI INTERESSATI; IL LAVORO DI RICERCA È IN CORSO, GRAZIE ALLA PREZIOSA COLLABORAZIONE DEI RICERCATORI LOCALI E AL FONDO FOTOGRAFICO DI CULTURA MATERIALE DELL’ARCHIVIO DIOCESANO DI SUSA. INTANTO LE IMMAGINI E LE CURIOSITÀ VENGONO POSTATE SULLE PAGINE SOCIAL DEGLI ENTI COINVOLTI NEL PROGETTO @CITTAMETROTO @VALSUSATURISMO @UNIONEMONTANAVALLESUSA CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 7
UNA CAR #ComuniCittàMetroTo Siamo l TOLINA DA. territo Città metrop .. a rio che olitana Forti d s con il i patri pazia dalla m muovere mon pianura aggior numer ma spes i naturali, ai lagh o d i, alle i Comuni, be perle d s a rtistic ella pr o diamo per i montagn n 3 ov scontat e c ul e olimp 12, ed un va Noi del la comu incia torine o che t turali abbia sto valoriz ni se. utti co mo tant iche alle co zare le cazione isti noscano l o da ra c c o lline. Ora che nostre t uz e storie, ntar s peculia ionale di Ci le curi e e pro- @CittaM i torna per r ttà met etroTo qualche ità ed ogni ropolit osità, le per ogn ch settima gio ana ogn uno dei e conta su u na in l rno pensiamo i giorn o Una car nostri n g ockdown a come c to Comuni. rande numero , d farlo a erchiamo di ci segu lina al gior di foll edichiamo su l e e rip no, una ower (o lla pag meglio. sfoglia or sintesi ltre 14 in re onli tare anche q mila) u a Facebook Chi avr ne ques ui sull di cose bell na cart te pagi a nostr e olina à sapeva. voglia di le ne a Agenz che ci piace ggere l . ia sett c imanale ondividere c e nostr on c e carto per chi line tr preferi hi overà f sce orse qu alcosa che anc ora non c.ga. Carissimi, Oggi vi saluto da PINASCA, Pinascha in Occi- tano, uno dei centri più importanti della Valle del Chisone, dove la Storia ha lasciato segni indelebili sin dall’epoca successiva all’ultima glaciazione. Nei secoli la valle fu abitata e go- vernata, ma anche invasa e saccheggiata, un po’ da tutti: dai Liguri ai Cozi, poi sottomessi ai Romani, dai Goti ai Vandali, dagli Svevi ai Bur- gundi, dagli Alemanni ai Longobardi, dai Carolin- gi ai Saraceni, da Arduino III marchese di Torino ai principi di Savoia-Acaja, senza dimenticare il monastero di Santa Maria di Cavour, l’Abbazia di Santa Maria di San Verano in Pinerolo, i conti Albon che governavano il Delfinato e i francesi, che a più riprese conquistarono Pinerolo e le sue valli. A Pinasca per secoli si sono talora combattuti e talora riappacificati Cattolici e Valdesi, mentre nell’Italia post-unitaria la co- munità locale partecipò alla prima industrializ- zazione della Val Chisone, che riuscì a frenare l’emigrazione verso la Francia. Bombardamenti e lotta partigiana segnarono gli anni della Secon- da Guerra Mondiale, mentre negli ultimi decenni il declino industriale ha obbligato la valle a cercare nuove vocazioni nel turismo e nell’agri- coltura sostenibile. Qui a Pinasca si respira la Storia con la s maiuscola. Oggi vi parlo di PINO TORINESE, luogo che co- nosco bene, dove ho abitato per oltre dieci anni. È uno dei paesi più ricchi d’Italia, ben oltre 30.000 euro di reddito medio pro-capite, ma anche uno splendido territorio collinare dove fiorisco- no ancora l’agricoltura e l’allevamento di qualità. Sono tante le cascine che punteggiano il versante chierese del- la collina, solcato da stradine immerse tra i campi e i boschi, piacevoli mete di passeggiate nella natura. Uno dei miei luoghi preferiti è la bella chiesa parrocchiale, con la facciata del Sei- cento, che sorge su un piccolo piazzale dal quale si abbraccia con lo sguardo mezzo Piemonte. Pino si annuncia, en- trando nell’abitato, con un cartello stradale: “Paese delle stelle”. Eh, si! A Pino ha sede dal 1912 l’Osservatorio astronomico, con le sue cupole metal- liche che sporgono dal bosco. Da oltre dieci anni si è aggiunto Infini.To, il planetario digitale e il museo dell’a- stronomia e dello spazio, ricco di at- trazioni e interessanti “giochi” scien- tifici. Mentre salgo su verso la torre di Montosolo, primo insediamento pinese, antecedente l’anno Mille, mi fermo al cimitero per visitare la tomba del grande cantautore Gipo Farassino, che qui riposa insieme alla moglie e alla figlia. 8
#ComuniCittàMetroTo Dici RIBORDONE e pensi al Santuario della Ma- donna di Prascondù, il suo monumento più signi- ficativo situato a quota 1321 metri e costruito nel 1620 dopo un evento miracoloso, l’apparizione della Madonna al giovane ribordonese Giovannino Berrardi. A lui Maria avrebbe chiesto di fare come voto un pellegrinaggio a Loreto dopo il quale - si nar- ra - riacquistò la parola. Il Santuario custodisce una se- centesca icona in legno della Madonna di Loreto e ogni 27 agosto vive una giornata di grande festa della religiosità popolare. Il Santuario della Madonna di Prascondù – che rappresenta la più importante espressione della architettura religiosa presente sul territorio del Parco nazionale del Gran Pa- radiso - oggi non somiglia a quello edificato nel Seicen- to, ha subìto rimaneggiamenti e aggiunte, ma la devozione si mantiene intatta. I fedeli giungono dalle val- li vicine del Canavese e si aggiungono ai pochissimi abi- tanti di Ribordone, meno di 50! Gli edifici del complesso re- ligioso ospitano anche il Museo della religiosità popolare, una struttura esposi- tiva multimediale creata dal Parca: la visita (in tempi ordinari, pandemia permettendo) è gratuita e comprende una serie di audiovisivi dedicati alle forme di espressione religiosa che nel corso del tempo si sono manifestate nella zona circo- stante al santuario. A proposito, Ribordone è terra francoprovenzale e il suo nome in lingua madre è Riburda. Vi salutiamo oggi da un antico centro con le sue 82 borgate e molte case sparse disseminate sul- le colline: ROCCA CANAVESE si raggiunge da Torino passando attraverso le colline moreniche delle Vaude e si estende in una vera conca naturale ba- gnata dal torrente Malone, aperta all'orizzonte tra montagna, collina e pianura. Conosciuta fin dal Medioe- vo come "La Rocha" ha visto più volte distrutto il suo castello, di cui oggi resta- no solo ruderi insieme a una cappella dell'XI secolo, il campanile romanico del cimi- tero, un ponte risalente alla prima metà del 1700. Vi state chiedendo perché il nome di Rocca canavese non vi giunge nuovo? Perché la fama delle sue pe- sche ripiene ha varcato i con- fini locali: di sicuro non vi è sfuggita la tradizionale sa- gra della prima settimana di agosto nella frazione Vauda con un’intera settimana dedi- cata di festeggiamenti (salta- ti solo nel 2020 causa covid): sapete qual è il segreto del successo della sagra delle pe- sche ripiene di amaretti e cioccolato? È la cot- tura negli antichi forni a legna come vuole la tradizione. Segnate in agenda la prima settimana di agosto: Rocca canavese non vi deluderà. 9
#ComuniCittàMetroTo Tra poco saranno 100 anni che SAN MARTINO CA- NAVESE ha acquisito questa denominazione: le fu assegnata nel 1927 con un regio decreto, mutando da un precedente San Martino di Perosa, che a sua volta derivava dal primigenio San Martino del Monte. L’ipotesi più accreditata sull’ori- gine del toponimo è legata al pas- saggio di San Martino di Tours, che pare transitò da queste parti nel 356 d.C. in compagnia del vescovo Dionigi di Milano e di Eusebio primo vescovo del Piemonte. Il paese offre la presenza dei resti del castello del re Arduino, risalente al- l’XI secolo e nel 1552 assediato, vinto e poi distrutto da don Ferrante Gonzaga, comandante dell'armata spagnola in lotta contro i francesi. E volendo fare un salto nel XX secolo, vi- sto che è da poco trascorso il 27 gennaio, celebriamo ancora una volta il Giorno della Memoria ricordando che durante la Seconda guerra mondiale, nella frazione di San Mar- tino chiamata Pranzalito, la famiglia con- tadina dei Sapino nascose nella propria casa e protesse dalla deportazione due coppie di ebrei torinesi, i Foa e i Montel, fino alla Liberazione. Per questo, nel 1989 l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito a Giu- seppe Sapino l'alta onorificenza dei Giusti tra le nazioni. Abbracciato dalla Val Chiusella, VIDRACCO è sfiorato dal lago Gurzia, un bacino creato nel 1922 da uno sbarramento del torrente Chiusella. La zona in cui sorge è citata in un documento dei primi del Mille quando re Arduino dona la valle alla chiesa di Ivrea e nel 1500 diventa punto di riferimento e ricchezza per i suoi giacimenti mi- nerari oltre alla presenza di pascoli e alpeggi. È proprio un prodotto dell’agricoltura sul quale questo luogo vuole oggi puntare, e ritornare a essere il paese delle mele. Tante le qualità del frutto ad iniziare dalla “fuminel”, una mela ver- de con striature rossastre. Ma le meraviglie del territorio si possono ap- prezzare ogni giorno grazie ai diversi itinerari a partire dal “Sentiero dell’uomo”, una passeggiata di due chilometri lungo il lago. Durante il tra- gitto si incontrano capanni per gli appassionati di ornitologia e cartelli con informazioni su flora e fauna. Merita una visi- ta la Riserva naturale dei Monti Pelati ge- stita dalla Città me- tropolitana di Torino e inserita fra i Siti di Rete natura 2000 come Sito di interes- se comunitario dell'U- nione europea, propone escursioni d’interesse geologico, mineralogico e naturalistico. Sul suo colle più alto veglia la Torre Cives, risalente al XII secolo. Un’ultima curiosità, a Vidracco sorge Il Tempio dell'Umanità, una gran- de costruzione sotterranea scavata a mano nella roccia dai membri delle comunità della Federazione di Damanhur che si estende per ben 850 mila metri cubi disposti su cinque livelli per una profon- dità di 72 metri. 10
#ComuniCittàMetroTo Carissimi, oggi vi saluto da VINOVO, città la cui storia inizia nel tardo Impero Ro- mano, a cui risal- gono i ritrovamenti archeologici del V secolo dopo Cristo. Nel 1040 i Marche- si Romagnano donaro- no alcuni terreni in “Vicus Novus” all'Ab- bazia di San Silano di Romagnano, ma fu nel 1268 che la fa- miglia Della Rovere, che avrebbe dato il suo nome all’elegan- te castello di Vinovo, si affacciò nella vita locale, per poi diveni- re padrona dell'intero territorio nel 1400. Nel 1732 il sovrano sabaudo assegnò Vinovo e Stupini- gi alla Commenda dell'Or- dine Maurizia- no. A partire dal 1775 una parte del castello venne adibita a fabbrica per la lavorazione delle maioliche e delle porcel- lane, sotto la magistrale direzione di Vitto- rio Amedeo Gioanetti. Alla fine dell'800 all’in- dustria ceramica si affiancarono le fornaci e le filande. Duramente colpito dai bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale, il paese venne in pochi anni ricostruito, mentre vi si insediavamo nuove industrie metalmeccaniche e per la lavora- zione del legname. Grazie all’immigrazione, tra il 1955 e il 1970 quello che era un paese agri- colo di 2500 anime divenne una città con 15.000 abitanti; una città che è rimasta vivibile ed è affezionate alle sue tradizioni e alla sua sto- ria. Ci vediamo a Vinovo, nel bel parco del ca- stello Della Rovere! 11
La voce dei Comuni La comunicazione sul territorio: un mix di strumenti per i Comuni Quinta puntata D ue realtà importanti e di dimensioni menti: c’è chi non abbandona lo strumento della considerevoli sono i protagonisti del- newsletter e chi da anni tiene attiva anche una la quinta puntata della nostra rubrica web tv, proprio come fa l’ufficio stampa del Co- dedicata agli strumenti di comunica- mune di Venaria. zione e di informazione che i Comuni del nostro E poi c’è l’innovazione nella continuità: il caso territorio producono per mantenere vivo il lega- della Città di Rivalta di Torino è emblematico, me con i cittadini e le comunità. oltre cinquant’anni di contatto continuo con la Ci stiamo rendendo conto attraverso questo pic- popolazione fanno della comunicazione istitu- colo viaggio che la ricetta migliore per la pub- zionale uno strumento davvero autorevole. blica amministrazione è quella del mix di stru- c.ga. A VENARIA SI PARTE DALLA WEB TV La Città di Venaria Reale, tramite il suo Ufficio stam- pa e comunicazione (le cui deleghe politiche sono del sindaco Fabio Giulivi e la dirigenza di Mara Rossero) raggiunge i cittadini e i media esterni attraverso l’uso di diversi strumenti. Oltre ai comunicati stampa e agli avvisi pubblici, dal 1981 il periodico Venaria Oggi, di- retto dalla collega Oriana Bergantin, con una tiratura di 16mila copie, raggiunge le case dei cittadini diret- tamente nelle loro buche da lettere. Dal 2006 vengo- no pubblicati servizi giornalistici di vario genere, sulla web tv VenariaTv (www.venaria.tv), che grazie ad una partership con Asm Venaria, ha visto la luce per la pri- ma volta sul web, con la pubblicazione del Consiglio comunale in diretta streaming. Trasparenza e condi- visione democratica, con le discussioni e le decisioni dell’assemblea consiliare, direttamente a casa dei cit- ni digitali in Italia del Ccr, il Consiglio comunale dei ra- tadini tramite la rete Internet, sui pc e, allora, sui primi gazzi. In uno stretto rapporto sinergico tra gli strumenti smartphone e tablet. Tra i pionieri a livello nazionale, di comunicazione multimediale del Comune, Asm-Net nell’uso di questo media per raggiungere i cittadini, e Venaria.tv, ma anche del periodico dell’Amministra- nel 2009 con il servizio del direttore responsabile, zione “Venaria Oggi”, del sito web della Città e quello nonché capo Ufficio stampa, Vittorio Billera, si classi- dedicato delle scuole, Venaria è la prima città in Italia fica al terzo posto al concorso nazionale “La Pa che si che ha portato gli studenti delle scuole elementari a vede”, al Compa, il salone della comunicazione della esprimere il proprio voto con l’ausilio della tecnologia Pubblica amministrazione. Queste le motivazioni della digitale e dopo aver seguito la campagna elettorale su giuria: “Il video si distingue per l’inedita scelta di valo- Venaria.tv, la webtv cittadina in cui i ragazzi candida- rizzare ragazzi e adolescenti in un contesto di liturgia ti, con un video e una scheda di presentazione, hanno istituzionale come un Consiglio comunale. Da un lato pubblicizzato i loro programmi. A oggi, la webtv ha rea- questo ha il gradevole effetto di ridurre le distanze con lizzato oltre tremila servizi, sempre al servizio del citta- un mondo delle istituzioni frequentemente autorefe- dino, senza trascurare quanto avviene nel proprio ter- renziale, dall’altro apre a una valorizzazione delle tec- ritorio, a cominciare dalla presenza di uno dei maggiori nologie per l’espressione della scelta dei ragazzi, nella beni culturali italiani, la Reggia di Venaria Reale, i suoi prospettiva di una contaminazione tra le generazioni giardini e tutto il comprensorio monumentale, oltre al e di superamento al digital divide”. L’apprezzamento Parco regionale La Mandria. Dal 2015, “VenariaTv” la della giuria, oltre che per la stesura giornalistica del radioweb, “RVR” (di cui referente è l’addetto stampa servizio video, va anche per il progetto di cui si parla, Clay Beltrame), il sito e i social della città, sono i ca- seguito dall'assessorato alle Politiche giovanili – Uffi- nali in cui vengono veicolati e diffusi i prodotti multi- cio giovani della Città di Venaria Reale: le prime elezio- mediali e creativi della Factory della creatività, un pro- 12 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
La voce dei Comuni getto legato alle Politiche giovanili, che contribuisce a specifico per mirate campagne di comunicazione, volte raccontare Venaria Reale con uno sguardo giovane e a sensibilizzare i cittadini su temi di carattere generale innovativo. La Factory è, inoltre, un sistema di servizi e sulla civile convivenza. Da fine novembre 2020 è atti- gratuiti rivolti ai giovani: la Factory-Informagiovani of- vo il nuovo sito istituzionale www.comune.venariarea- fre servizi informativi, di accompagnamento e orienta- le.to.it. In seguito alla necessità di adeguarsi alle linee mento alla scelta e all’accesso all’informazione, oltre guida di design per i siti della Pubblica amministrazio- ad essere uno spazio di condivisione e relazione tra ne, forniti da AgID, Agenzia per L’Italia digitale, il sito giovani e professionisti nel campo della comunicazio- è stato rivisto nella sua totalità. Infine, l’applicazione ne, dei new media e della creatività. Nel 2011, vennero gratuita Municipium, che affianca la pagina istituzio- pubblicati i primi post sulla pagina Facebook Città di nale, permette un facile accesso a notizie, eventi, map- Venaria Reale, per un contatto puntuale e continuo col pe, segnalazioni e servizi utili. Abilitando la funzione di cittadino e i turisti. 8235 persone hanno messo "Mi notifica è possibile essere avvisati in tempo reale, ogni piace" a questa pagina, 8603 persone la seguono e qualvolta venga pubblicata una nuova notizia da parte 14.402 vi si sono registrate. A ruota, nel 2012, anche il dell’Amministrazione. social network Twitter@comunevenaria, emesse i pri- mi cinguettii rivolti ai 573 follower. Non si trascura la Vittorio Billera tradizionale cartellonistica con affissioni pubbliche, in capo Ufficio stampa Città di Venaria Reale RIVALTA INFORMA DA CINQUANT’ANNI È dal 1975 che nelle buche delle lettere di tutte le fa- “carta” per informare e comunicare con i cittadini. Ac- miglie rivaltesi arriva “Rivalta Informa”, ormai storico canto alla versione stampata, infatti, “Rivalta Informa” periodico dell'amministrazione cittadina. Il giornale, affianca ora l'on-line di www.rivaltainforma.it, la decli- un full color tirato in 9000 copie e stampato su carta nazione web della testata, con aggiornamenti sulle no- ecologica, viene pensato, scritto e impaginato dall'Uf- vità del territorio. Una base d'appoggio per la pagina ficio comunicazione del Comune. Organizzato per Facebook e i profili Twitter e Instagram (tutti disponibili sezioni, in 8 pagine, dall'Ambiente alla Cultura, dai all’indirizzo @cittadirivalta), modi ormai irrinunciabili Lavori Pubblici alle Politiche sociali, racconta la vita per veicolare le informazioni di servizio che riguardano cittadina e porta a conoscenza di tutti i provvedimen- la quotidianità: aggiornamenti sulla viabilità, decisioni ti e le iniziative di pubblico interesse. Uno strumento dell’amministrazione, appuntamenti culturali che quo- utile per aggiornarsi e per avere sempre a portata di tidianamente raggiungono le bacheche più di 6.000 mano un piccolo vademecum dei servizi offerti dal followers. I giorni del lockdown hanno poi fatto scopri- Comune. Alla distribuzione porta-a-porta si affianca re un'altra fondamentale modalità di comunicazione, anche quella digitale in pdf: dal sito internet della Cit- quella video. Il 2020 è stato più che mai l'anno delle tà è infatti possibile accedere alla raccolta delle pub- dirette social e degli aggiornamenti istituzionali legati blicazioni e scaricare tutti i numeri dal 2008 a oggi. all'emergenza sanitaria. Con l'hashtag #rivaltamaisola Nato come mensile, da tre anni “Rivalta Informa” è è stata lanciata su YouTube una campagna di informa- diventato trimestrale: una scelta dettata in parte dal- zione legata alla pandemia a cui si è subito affiancato la necessità di ridistribuire le risorse su altri mezzi di un canale fatto dai rivaltesi per i rivaltesi, capace di comunicazione e soprattutto dalla consapevolezza ricreare attraverso i video quel senso di unione e co- che un Ente pubblico non può solo più limitarsi alla munità che il confinamento rischiava di far venir meno. Una modalità, la comunicazione video, da cui non si può più prescindere vista l'eccezionale perme- abilità e immediatezza di fruizione. Ultima, ma solo in ordine di presentazione, la newsletter quindicinale, che completa l'offerta informativa del Comune: un'agenda via mail con promemoria e avvisi. Dalla pagina stampata ai social al video, una pic- cola rivoluzione dei modi di comunicare, che ha dato vita a una nuova fase di promozione della cit- tà, dentro e fuori dai suoi confini. Sergio Muro vicesindaco Città di Rivalta di Torino CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 13
Venerdì dal Sindaco Sant’Antonino di Susa con le sue borgate per la rubrica “Venerdì dal Sindaco” D opo Ingria in Val Soana e Isolabella nel- Abbiamo scoperto tante interessanti curiosità la pianura ai confini con l’astigiano, per cui visitare questo Comune: naturalistiche, la terza tappa del nostro “venerdi dal storiche e culturali a riprova di quanto sia ricco sindaco” fa tappa nella bassa Valle di di potenzialità il nostro territorio anche in Co- Susa a Sant’Antonino e nelle sue borgate, acco- muni piccoli o piccolissimi che spesso nemme- glienti anche nei giorni d’inverno meno clementi. no conosciamo. c.ga. UN COMUNE TRA STORIA MILLENARIA E NATURA DA TUTELARE Avete mai sentito parlare del tritone di Sant’Antonino di Susa? È una delle tante curiosità che questo Comune della Bassa valle di Susa offre e che meritano di essere ap- profondite. Tra la frazione Codrei e le borgate Mareschi e Vignassa si estende un’area boscata di circa dieci ettari, cono- sciuta come “i Mareschi” dal francese “marais” ovvero palude, una realtà naturale sempre più rara a causa dell’urbanizzazione o dell’agricoltura intensiva e per questo ora protetta a livello comunitario. Ce ne ha parlato con entusiasmo Susanna Preacco, sindaco di Sant’Antonino di Susa, perché l’amministra- zione comunale proprio per valorizzare il patrimonio ambientale già da tempo ha redatto un progetto che tra le attività naturalistiche ha reso protagonista il tri- tone crestato (Triturus carnifex), anfibio tutelato a li- vello europeo. Ne sono derivate ricerche scientifiche, monitoraggi e sensibilizzazione nelle scuole grazie al volontario Elio Giuliano, tutor di riconosciuta esperien- za in tema di tutela della biodiversità. Da Susanna Preacco sono venuti anche tanti altri suggerimenti per una giornata a Sant’Antonino: sulla piazza principale di questo Comune con circa 4300 abi- tanti svetta un campanile romanico da poco restaurato dall’Amministrazione in collaborazione con la parroc- chia: “Don Sergio è un valore per il nostro territorio” commenta Susanna Preacco “e con lui lavoriamo be- nissimo. Noi abbiamo sistemato il piazzale, il parroco con donazione e grazie alla Curia ha recuperato sia il campanile che la chiesa”. Del resto il paese ha origini antiche: il più antico docu- mento che attesta la presenza di un nucleo abitativo ri- cotonificio Abegg: il Comune e l’Unitre di Sant’Antoni- sale all’anno Mille quando l'imperatore Ottone conces- no di Susa lo gestiscono per le visite guidate alcune se a Olderico Manfredi un'ampia porzione della Valle di volte l’anno e in occasione del 25 aprile. Susa: sulla antica strada di Francia nei secoli si svilup- Da visitare anche la fornace (proprietà privata) che ha parono attività agricole, artigianali e commerciali. prodotto fino a pochi decenni fa la calce per le imprese La stazione ferroviaria edificata nel 1855 è una delle edili del territorio e la ghiacciaia fatta edificare nel 1841 quattro stazioni storiche della linea Torino-Susa. Una nella frazione di San Piuc nell'area dei Mareschi, inte- testimonianza di grande interesse risale poi alla secon- ramente costruita in pietra e mattoni pieni, costituita da guerra mondiale ed è il rifugio antiaereo – raro in da una struttura circolare con una cupola alta oltre tre Valle - costruito oltre la stazione per i dipendenti del metri con l’accesso attraverso una scala a pioli. 14 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Venerdì dal Sindaco Per le visite a queste rarità, l’invito è quello di mettersi in contatto con l’Amministrazione comunale: il sindaco e la sua squadra sono a vostra disposizione! La nostra domanda di rito sulla passione necessaria per fare il sindaco nei piccoli Comuni ha ricevuto da Susanna Preacco come risposta un mix composto dall’amore per il proprio territorio e il senso civico: “Se pensiamo alle responsabilità anche penali per i sinda- ci” ha detto “è facile comprendere come sia l’amore per la nostra comunità a muoverci”. c.ga. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 15
LE ASSOCIAZIONI FONDIARIE SUL TERRITORIO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO Stato dell’arte e prospettive 24 FEBBRAIO 2021 9,30|13 evento online SALUTI INTRODUTTIVI Dimitri De Vita consigliere alla Montagna e Sviluppo Economico della Città metropolitana di Torino INTRODUZIONE QUADRO NORMATIVO ED EVOLUZIONE AUSPICATA DELLE ASSOCIAZIONI FONDIARIE La questione delle forme, modelli e strumen- Andrea Cavallero promotore delle ASFO in Italia ti per la gestione associata delle proprietà LA STRATEGIA FORESTALE NAZIONALE: IL QUADRO STRATEGICO PER IL CONTRASTO agro-silvo-pastorali abbandonate o prossime ALL’ABBANDONO E LE MISURE A FAVORE DELLA GESTIONE ASSOCIATA DELLA PROPRIETÀ all’abbandono é di crescente interesse per i no- Alessandra Stefani direttore Generale Ministero Politiche Agricole Forestali stri territori collinari e montani, anche alla luce ESPERIENZE ITALIANE ED EUROPEE DI GESTIONE ASSOCIATA DELLA PROPRIETÀ FORESTALE degli eventi calamitosi che si stanno succeden- E AGRO-PASTORALE Davide Pettenella Università di Padova – supporto scientifico alla Strategia Forestale nazionale do negli ultimi anni (incendi, alluvioni, violenti temporali) legati al cambiamento climatico. LA REALIZZAZIONE DELLA PROCEDURA INTRODOTTA DALLA LEGGE D’AVENIR (13/10/2014) E LA RICERCA E ACQUISIZIONE DEI BENI “SANS MAÎTRE” DA PARTE DELLE COLLETTIVITÀ Occorre quindi accompagnare le Comunità locali FRANCESI - L’ESPERIENZA NELLA REGIONE AUVERGNE-RHÔNE ALPES affinché si attrezzino in maniera adeguata, anche Guillaume David Union régionale des Associations des Communes forestières da un punto di vista organizzativo, nella gestione Fabio Pesce ForTeA consulting del patrimonio naturale e antropizzato. IL QUADRO DELLE ASSOCIAZIONI FONDIARIE IN PIEMONTE In questo quadro, la Città metropolitana di To- Enrico Raina funzionario Regione Piemonte - Settore Sviluppo della montagna rino, anche nel quadro del progetto europeo BREVE QUADRO DELLE ASSOCIAZIONI FONDIARIE SUL TERRITORIO DELLA CITTÀ Socialab, è impegnata a costruire collegamen- METROPOLITANA DI TORINO Elena Di Bella dirigente Sviluppo Rurale e Montano Città metropolitana di Torino ti, contribuire a scambiare esperienze e buone pratiche, portare all’attenzione degli ammini- LA VOCE ALLE ASSOCIAZIONI FONDIARIE DEL TERRITORIO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO stratori, degli operatori e del pubblico, il lavoro NUOVE FORME DI GESTIONE DELLE RISORSE COMUNI: I PATTI DI COLLABORAZIONE IN AREE quotidiano, minuzioso e prezioso delle Asso- URBANE E MONTANE Daniela Ciaffi Associazione Labsus ciazioni Fondiarie, istituite in Piemonte dalla DIBATTITO E DOMANDE DAL PUBBLICO L.R. n. 21 del 2016, come modelli di gestione di associata delle proprietà agro-silvo pastorali CONCLUSIONI Marco Bussone presidente nazionale UNCEM abbandonate o in via di abbandono e strumento Dimitri De Vita consigliere alla Montagna e Sviluppo Economico della Città metropolitana di Torino di contrasto alla frammentazione fondiaria. ACCESSO SU: www.gotomeet.me/Uncem/associazioni_fondiarie Foto di ATTILIO PREGNOLATO tratta dal gruppo Flickr La Città metropolitana di Torino vista da voi
Attività Istituzionali Scorie nucleari, Sogin non concede la proroga richiesta da Città metropolitana N essuna apertura da e che l'iter parlamentare è in deposito unico nazionale delle parte di Sogin alla ri- corso". scorie nucleari era stata inviata chiesta avanzata ve- "La Città metropolitana con per conoscenza anche al Gover- nerdi 12 febbraio da tutti i sindaci dei Comuni po- no, ai presidenti delle Commis- Città metropolitana di Torino tenzialmente interessati tor- sioni ambiente, territorio e la- per ottenere una proroga di ul- na a sollecitare i parlamentari vori pubblici della Camera dei teriori 60 giorni del termine fis- del nostro territorio affinché deputati e del Senato e al presi- sato nel 5 marzo per la presen- facciano sentire la loro voce in dente della Regione Piemonte. tazione delle osservazioni alla tempo per spostare la scaden- Spiega il vicesindaco metro- proposta della Carta nazionale za del 5 marzo" concludono politano: “Dal momento che delle aree potenzialmente ido- Marocco e Azzarà, ricordando due dei siti individuati nella nee e del progetto preliminare che tutti gli uffici interessati proposta della Carta naziona- per la collocazione del deposi- sono al lavoro per predisporre le interessano aree e Comuni to unico nazionale delle scorie il materiale per far comprende- della Città metropolitana di nucleari. re che nessuno dei nostri siti Torino – da un lato Carmagno- Una lettera, cortese ma ferma, individuati nella proposta della la e dall’altro Caluso, Mazzè e ricevuta il 17 febbraio dal vice- Carta nazionale (Carmagnola e Rondissone – il nostro Ente ri- sindaco metropolitano Marco Caluso, Mazzè e Rondissone) è tiene di essere portatore di un Marocco spiega le procedure idoneo. interesse qualificato nell’am- attuate da Sogin a partire dal 5 La lettera di Città metropoli- bito del procedimento di con- gennaio con l'avvio della con- tana a Sogin con la richiesta sultazione pubblica in corso: la sultazione pubblica insieme di una proroga di ulteriori 60 mole e la complessità delle in- alla pubblicazione online sul giorni del termine per la pre- formazioni e valutazioni sotto- sito www.depositonazionale. sentazione delle osservazioni poste alla consultazione sono it della carta di aree potenzial- alla proposta della Carta nazio- tali da richiedere un rilevante mente idonee a ospitare il sito nale delle aree potenzialmente complesso di analisi geologi- nazionale unico per lo stoccag- idonee e del progetto prelimi- che, geografiche, urbanistiche, gio di rifiuti radioattivi prodot- nare per la collocazione del demografiche, ingegneristiche ti in Italia. "Siamo delusi dalla chiusura di Sogin” commentano il vice- sindaco metropolitano Marco Marocco e la consigliera dele- gata all'ambiente Barbara Az- zarà “ma non rassegnati: la partita per ottenere più tempo è nelle mani dei parlamentari e siamo certi che faranno tut- ti la loro parte. La stessa Sogin nella lettera di risposta ricorda che sono stati presentati molti emendamenti sul rinvio dei ter- mini nel decreto milleproroghe CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 17
Attività Istituzionali ed economiche. Non si possono comprimere oltre un certo limi- te i tempi e le modalità di tali analisi. Riteniamo che l’iter di adozione della Carta nazionale debba contemperare la finalità di individuare un sito con la correttezza degli strumenti im- piegati e la garanzia di impar- zialità, in coerenza con le linee guida sui processi di consulta- zione pubblica espressi nella Direttiva del Consiglio dei Mi- nistri numero 2 del 2017”. Secondo Città metropolitana che ha approfondito la norma- tiva in materia, la Sogin è titola- re del procedimento di consul- tazione e potrebbe modificarne i termini”. Michele Fassinotti Carla Gatti 18 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività Istituzionali Affiancare le persone fragili diventando tutori volontari S i chiama “progetto Dio- li del territorio metropolitano tologie progressive e invalidan- gene 2021” e punta a mostrano, infatti, un evidente ti che generano riduzione delle ampliare, formare e aumento del numero dei prov- autonomie personali. Persone creare un elenco delle vedimenti di protezione aper- la cui la qualità della vita deve persone disposte a impegnarsi ti. Tra il 2004, quando il tota- essere il più possibile preser- nella pubblica tutela e nell’am- le delle misure di protezione vata ma che necessitano di un ministrazione di sostegno: è pendenti al 31 dicembre era di tipo particolare di assistenza, questo l’obiettivo che la Città 6.599, e il 2019, quando il tota- svolta, appunto dai tutori (chi, metropolitana di Torino si è le delle stesse misure pendenti sostituendosi completamente prefissata e che sarà presenta- al 31 dicembre era di 12.712, si al beneficiario, si occupa della to on line il 24 febbraio. è registrata una crescita pari al cura della persona, della rap- L’idea nasce dalla constatazio- 92,64%. presentanza civile e dell’am- ne che le persone fragili che Alla base di questo aumento vi ministrazione dei beni del tu- necessitano di una tutela pub- sono invecchiamento della po- telato); dai curatori (chi assiste blica o di un’amministrazione polazione; presenza di nuove la persona nella gestione degli di sostegno sono cresciute in disabilità (fisiche e psichiche); atti di straordinaria ammini- questi anni in modo esponen- sensibile aumento dell’aspetta- strazione come nel caso dei mi- ziale: i dati forniti dai Tribuna- tiva di vita per i soggetti con pa- nori emancipati o degli adulti CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 19
Attività Istituzionali inabilitati; dagli amministratori so i Tribunali e sul Città metropolitana di sostegno (chi accompagna la territorio, corsi “con un corso persona esercitando i poteri as- di formazio- di formazione segnati dal giudice, e che sosti- ne – attività a Pinerolo e tuisce o affianca il beneficiario che faccia- Susa, grazie a seconda delle specifiche esi- no crescere alla colla- genze). la cultura borazione Molto spesso queste figure, pur della pro- del Consor- volontarie, sono i familiari. In tezione dei zio socio loro assenza o nel caso di con- diritti dei assistenzia- flittualità può venire incaricato soggetti fra- le Valle di Su- personale del sistema pubblico, gili, ha deciso sa-Val Sango- ma per garantire una migliore di avviare una ne (Conisa) e del qualità della vita si è visto che campagna per far Consorzio interco- un rapporto il più possibile di- conoscere a chi desidera fare munale servizi sociali di Pine- retto e personale, una vera rela- del volontariato questo tipo rolo (Ciss Pinerolo) perché qui zione è la via più efficace. di impegno e creare un vero e sono già stati aperti gli sportelli Per questo la Città metropolita- proprio elenco di persone ac- di prossimità dove viene svolta na di Torino, che ha un Ufficio creditate e formate a cui rivol- consulenza anche sui temi del- pubblica tutela e rapporti con gersi in caso di necessità. la tutela. Se da un lato l’obietti- l’Autorità giudiziaria che già da “Partiremo” spiega il vicesinda- vo è ampliare la lista dei volon- tempo svolge – attraverso spor- co Marco Marocco che ha le de- tari su questi temi, altrettanto telli informativi dislocati pres- leghe alle politiche sociali della importante però è non lasciare tutto alla buona volontà e alle capacità del singolo ma offrire una vera preparazione per af- frontare al meglio il ruolo”. “Può sembrare una forma di volontariato marginale, anche un po’ noiosa” conclude Maroc- co “ma basta pensare alle dif- ficoltà che si sono create nelle Rsa per dare il consenso a vac- cinare gli anziani che non ave- vano più le capacità né il soste- gno della famiglia e in generale alla necessità di avere persone motivate e preparate in grado di valorizzare le autonomie re- sidue dei soggetti sottoposti ad amministrazione di sostegno o tutela, fornendo un supporto umano ma autorevole, per ca- pire che è un fronte strategico su cui impegnarsi, un modo vero di esercitare la cittadinan- za attiva”. a.vi. 20 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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