Rendiconto 2015 il bilancio di un anno al fianco delle imprese e del territorio - Unione degli Industriali della Provincia di Varese
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INDICE PARTE PRIMA - Consistenza associativa e rappresentanza Assetto associativo 4 Rappresentatività 8 Struttura operativa ed enti collegati 13 PARTE SECONDA - Il contesto di riferimento Economia locale nel 2015 16 PARTE TERZA - Le azioni per la competitività delle imprese Informazione alle imprese 20 Formazione e scuola 22 Area Sindacale 24 Fisco e società 26 Legislazione Industriale/Energia 28 Finanza e Agevolazioni Industriali 29 Ambiente e Territorio 31 Ricerca, Innovazione, Qualità 33 Internazionalizzazione e rapporti con l’estero 35 Altre azioni per la competitività delle imprese 36 PARTE QUARTA - Le azioni per la competitività del territorio Istituzioni e territorio 46 Studi e ricerche 50 Impresa come Valore e Cultura 53 1
Assetto associativo Assetto associativo RAPPRESENTATIVITA’ Enti collegati Enti collegati Struttura Operativa Enti collegati Struttura Operativa Rappresentatività
PA R T E P R I M A La prima parte del Rendiconto delle attività svolte nel 2015 PA R T E P R I M A fornisce una sintetica descrizione dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese: assetto associativo, articolazione, struttura operativa, rappresentatività sul territorio e all’interno di Confindustria, il sistema associativo di appartenenza. Assetto associativo Associati L’Unione degli Industriali della Provincia di Varese è un’associazione di imprenditori indipendente, apartitica e senza fini di lucro, appartenente al Sistema Confindustria. All’Unione sono associate 1.200 imprese per 65.300 addetti circa. Le imprese che aderisco all’Associazione ed i loro rappresentanti sono tenuti all’osservanza del Codice Etico e della Carta dei Valori di Confindustria. L’Unione può inoltre accettare, in qualità di associati aggregati, altre realtà organizzate in forma di impresa, ancorché senza fine di lucro e purché presentino elementi di comple- mentarietà o di raccordo socio-economico con gli associati. Gruppi Merceologici Gruppi merceologici Percentuale sul numero di addetti delle Imprese associate La compagine associativa dell’Unione è organizzata in 12 Gruppi merceolo- gici, costituiti per settori omogenei o affini, che hanno il compito di espri- mere la volontà delle imprese che li formano e di manifestarne le esigen- ze negli organi statutari. Nell’ambito dei Gruppi merceologi- ci, su parere del Consiglio Direttivo, possono essere costituite Sezioni allo scopo di affrontare temi di interesse circoscritto e specifico. Sono organi dei Gruppi merceologici: l’Assemblea del Gruppo; il Consiglio del Gruppo; il Presidente del Gruppo. L’Assemblea del Gruppo merceologi- co elegge i propri delegati all’Assemblea Generale, massimo organo decisionale dell’Unione, esprimendo un delegato per ogni 500 dipendenti, o frazione non inferiore a 200, delle imprese inquadrate nel Gruppo stesso. Ciascun delegato ha diritto a 1 voto. Inoltre, l’Assemblea del Gruppo elegge i propri rappresentanti nella Giunta dell’Unio- ne, l’organo direttivo allargato, esprimendo un rappresentante ogni 4.000 o frazione superiore a 2.000 dipendenti delle imprese inquadrate. 12 gruppi merceologici In questo modo si attua un sistema di rappresentanza indiretta che assicura sia la partecipazione della compagine associativa alle decisioni dell’Unione, sia un’equilibrata rappresentanza. Comitato per la Piccola Industria Il Comitato per la Piccola Industria è composto dai delegati dei Gruppi merceologici per la Piccola Industria, intendendo per tale quella con meno di 100 dipendenti. Il Comitato elegge, al proprio interno, 5 esponenti chiamati a far parte della Giunta dell’Unione, mentre il Presidente del Comitato è membro di diritto del Con- 4
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 siglio Direttivo dell’Unione e della Giunta. PA R T E P R I M A Il Comitato Piccola Industria, previsto negli statuti delle Associazioni Industriali del sistema Confindustria, nel caso dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese è l’espressione più fedele dell’imprenditoria locale: il 91% delle im- prese associate ha infatti meno di 100 addetti; il 78% meno di 50 addetti; le imprese con più di 250 addetti sono soltanto il 3%. Si tratta, del resto, di una situazione che rispecchia quella nazionale, dove pure è largamente presente la componente dell’impresa media e piccola. Le imprese associate al sistema Confindustria hanno, per l’84,6%, meno di 50 addetti e per il 12,9% tra 50 e 250 addetti; soltanto il 2,5% ha più di 250 addetti. PMI Day La priorità che si è dato nel 2015 il Comitato per la Piccola Industria dell’Unione è stata quella di avvicinare al mondo delle imprese gli studenti delle scuole medie della provincia. Non solo un incontro tra mondo dell’i- struzione e mondo del lavoro, ma un vero e proprio abbraccio che ha coinvolto un intero territorio, dove più di 60 imprese hanno aperto i cancelli a una folla di oltre 1.600 studenti di 17 scuole medie del Varesotto. Ciò 1.600 è avvenuto per il tramite del PMI Day, la giornata nazionale della piccola e media impresa organizzata in tutta Italia da Confindustria e portata avanti a livello locale proprio dal Comitato Piccola Industria dell’Unione. Quella che a livello nazionale studenti è stata per Confindustria una giornata (il 13 novembre) dedicata ad avvicinare i ragazzi delle classi terze delle scuole medie alle PMI, a livello di provincia di Varese si è trasformata in due intere settimane di visite aziendali. Dal 10 al 20 novembre, infatti, più di 60 imprese dei più diversi settori, manifatturieri e non, si sono attrezzate per ospitare nei propri uffici e stabilimenti oltre 70 classi di alunni delle scuole medie. L’obiettivo è stato quello di aprire i cancelli delle fabbriche e delle aziende a quei ragazzi che entro febbraio dovevano iscriversi ad uno dei corsi di studio superiori. Una scelta che il Comitato Piccola Industria ha voluto contribuire a rendere il più consapevole possibile. Gruppo Giovani Imprenditori Nell’ambito dell’Unione è costituito il Gruppo Giovani Imprenditori, con lo scopo di: • approfondire la conoscenza degli aspetti economici, sociali, politici ed aziendali per favorire la crescita professionale dei giovani imprenditori; • sviluppare nei medesimi la consapevolezza della funzione economica ed etico-sociale dell’impresa e dell’imprenditore; • accrescere la coscienza della validità della libera iniziativa; • sviluppare nei giovani imprenditori lo spirito associativo e la partecipazione alle attività associative; • promuovere la diffusione dei valori e della cultura d’impresa nella società civile. Nella storia dell’associazionismo industriale della provincia di Va- rese il movimento dei Giovani Imprenditori ha una lunga e conso- lidata tradizione. Il Gruppo è stato fondato nel 1959 ed è sempre stato considerato una palestra di formazione dell’Unione: possono aderirvi gli imprenditori che abbiano non più di 40 anni. Il Gruppo Giovani Imprenditori contava, al 31 dicembre 2015, 232 iscritti. Il Gruppo Giovani Imprenditori organizza diversi tipi di attività che consentono agli iscritti di crescere perso- nalmente e professionalmente, diffondere e valorizzare la cultura d’impresa, avvicinarsi alla vita associativa sviluppando lo spirito di appartenenza e prepararsi all’assunzione di futuri incarichi in Unione. Le linee d’a- zione messe in campo riguardano: • cultura d’impresa: organizzazione di convegni volti all’incontro con autorevoli personalità del mondo imprenditoriale ed economico, affrontando tematiche di interesse ed attualità; • formazione: corsi dedicati a specifiche tematiche finalizzati a migliorare le competenze degli iscritti, momenti di confronto e di dibattito durante i quali esprimere i propri punti di vista e, dai quali, oltre alle esperienze dei singoli, possa emergere una visione condivisa del Movimento; • orientamento: attraverso attività di collaborazione col mondo universitario ed all’interno del mondo scolastico, progetti di orientamento all’imprenditorialità e interventi di testimonianza volti alla diffusione della cultura d’impresa e alla formazione della classe imprenditoriale futura; 5
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 • visite guidate e aziendali: esplorazione di realtà del territorio varesino e non, al fine di ampliare la pro- PA R T E P R I M A pria visione e conoscere aziende di prestigio, i relativi progetti, investimenti, la cultura che le anima anche attraverso il confronto coi vertici aziendali; • vita associativa, attività di sviluppo e promozione: finalizzata ad aggregare gli iscritti, agevolare la comunicazione e favorire la reciproca conoscenza; • eventi interassociativi con altre associazioni del Sistema e non, sia a livello regionale che nazionale con la partecipazione agli eventi dei Giovani Imprenditori di Confindustria (convegni di Capri e Santa Marghe- rita Ligure). 232 Le attività del Movimento hanno registrato, durante il 2015, un consistente seguito, an- che in termini numerici. L’Assemblea Annuale dedicata al tema “Ogni giorno è un nuovo inizio”, ad esempio, ha visto la partecipazione di 161 persone. Intensa anche l’attività di formazione dei giovani imprenditori aderenti. Tra corsi di team building, di public spea- iscritti king, di gestione del tempo e dello stress per aumentare la produttività, di uso (e abuso) delle email, di guida sicura e di business english, il Movimento ha coinvolto 253 persone in 80 ore totali di lezione. Centrale, inoltre, nell’azione del Gruppo Giovani dell’Unione, è il rapporto con le scuole e l’impostazioni di iniziative di orientamento delle scelte di studio dei ragazzi. In questo senso sono stati organizzati incontri e momenti di “Impresa Formativa Simulata”, oltre a due competizioni che hanno messo alla prova gli studenti delle scuole superiori: il torneo di gestione aziendale, Management Game, e Latuaideadimpresa, che ha visto i ragazzi misurarsi in una gara di creazione di una nuova azienda. In tutto sono stati coinvolti 720 studenti di 20 diversi istituti scolastici del territorio. A completare il quadro di attività sono i momenti informali e di socializzazione tra gli aderenti che nel corso del 2015 hanno registrato 250 partecipanti. Il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione, infine, è presente anche su Facebook con una pagina molto attiva che conta oltre 400 “Mi piace”. Organi associativi Assemblea Generale L’Assemblea Generale, alla quale possono partecipare tutti gli associati, è costituita dai delegati dei Gruppi 206 merceologici oltre che, quali membri di diritto, il Presidente, il Vice Presidente e il delegato per la Piccola Industria dei Gruppi medesimi (oltre ad altri componenti di diritto: il Presi- dente, i Vice Presidenti e i Consiglieri dell’Unione, nonché i membri della Giunta che non delegati abbiano altro titolo per intervenirvi): in totale 206 delegati votanti all’Assemblea 2016. L’Assemblea Generale si tiene in via ordinaria una volta all’anno e in via straordinaria ogni qualvolta lo ritenga opportuno la Giunta, oppure quando lo richieda un gruppo consistente di imprese associate (un quinto) o almeno la metà dei Gruppi merceologici. Compiti dell’Assemblea Generale • formulare le direttive di massima per l’attività dell’Unione; • eleggere il Presidente e i Vice Presidenti dell’Unione, i Revisori contabili, i Probiviri; • esaminare e approvare il bilancio consuntivo; • determinare l’ammontare dei contributi associativi; • deliberare sulle proposte di modificazione allo Statuto; • deliberare su ogni altro argomento sottopostole dalla Giunta dell’Unione; • deliberare sullo scioglimento dell’Unione, nominare i Liquidatori e stabilirne i poteri. Giunta La Giunta è l’organo direttivo allargato dell’Unione; ha, oltre a numerosi altri compiti definiti dallo Statuto, principalmente quello di curare il conseguimento dei fini statutari in armonia con le deliberazioni dell’Assem- blea Generale. Nel corso del 2015 la Giunta si è riunita 7 volte. Consiglio Direttivo Il Consiglio Direttivo è l’organo direttivo ristretto, al quale spetta il compito di stabilire l’azione dell’Unione a 6
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 breve termine nell’ambito delle direttive dell’Assemblea Generale e della Giunta. Il Consiglio Direttivo, dopo PA R T E P R I M A l’Assemblea Generale del 2015, che ha avuto carattere elettivo, è composto da: Riccardo Comerio (Presiden- te); Tiziano Barea; Ilaria Broggian; Luigi Galdabini; Roberto Grassi; Gianluigi Casati (Presidente del Comitato Piccola Industria); Eleonora Merlo (Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori). Nel 2015 il Consiglio Direttivo si è riunito 7 volte. Presidente Il Presidente, in stretto contatto con il Consiglio Direttivo, cura l’esecuzione delle deliberazioni degli organi collegiali dell’Unione e coordina le attività dell’Unione. È il rappresentante legale dell’Unione. Vice Presidenti Due Vice Presidenti sono eletti dall’Assemblea Generale. La Giunta elegge due Consiglieri, ai quali il Presiden- te può attribuire la qualifica di Vice Presidenti. Congresso Ferme le competenze istituzionali dell’Assemblea Generale, la Giunta può convocare il Congresso di tutte le imprese associate per discutere e deliberare sugli argomenti che ritenga di sottoporre al diretto esame degli associati. Collegio dei Revisori contabili Il Collegio dei Revisori contabili vigila sull’andamento della gestione economica e finanziaria dell’Unione e ne riferisce all’Assemblea Generale con la relazione sul bilancio consuntivo. Probiviri I Probiviri esprimono il proprio parere su qualsiasi controversia che possa sorgere fra gli associati e anni 4 l’Unione e fra gli associati medesimi, quando questi ne facciano richiesta. Durata delle cariche Tutte le cariche associative sono prestate a titolo gratuito, sono incompatibili con ruoli politici e hanno du- rata biennale. Durano invece 4 anni quelle di Presidente, dei Vice Presidenti, dei Consiglieri dell’Unione, dei componenti del Collegio dei Revisori contabili e dei Probiviri. Il nuovo Statuto Pur mantenendo le attuali prerogative e modalità di composizione, alcuni degli organi associativi dell’Unione dovranno, nel prossimo futuro, cambiare denominazione per adeguarsi a quanto previsto dalla Riforma Pe- senti di Confindustria. Le modifiche verranno contenute nel nuovo Statuto dell’Unione che sta procedendo nel suo iter di approvazione. Dopo il via libera al nuovo testo dato dal Consiglio Direttivo e dalla Giunta, e dopo il parere obbligatorio, ma non vincolante, fornito delle Assemblee dei Gruppi merceologici, l’approva- zione finale è affidata al voto dell’Assemblea Generale 2016 dell’Unione. 7
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 Rappresentatività PA R T E P R I M A 65.281 Consistenza associativa Al 1° gennaio 2015 le imprese associate all’Unione erano 1.226, con 64.481 addetti. Al 1° gennaio 2016 le imprese erano 1.200 con 65.281 addetti. addetti 01/01/2015 imprese 1.226 addetti 64.481 01/01/2016 imprese 1.200 addetti 65.281 differenza - 26 + 800 Tenuto conto del flusso in entrata (ossia delle nuove adesioni) e del flusso in uscita (ossia delle cessazioni del +1.750 rapporto associativo) e delle variazioni in organico, si è verificato un saldo negativo di 26 imprese con, però, un aumento di 1.750 addetti. In partico- lare, si sono registrate 57 adesioni con 3.551 dipendenti e cessazioni per 83 addetti imprese con 1.801 dipendenti. adesioni 2015 57 imprese 3.551 addetti cessazioni 2015 83 imprese 1.801 addetti saldo - 26 + 1.750 Come per il passato, le cessazioni del rapporto associativo sono per la grande maggioranza dovute al venir meno dell’attività, mentre la quasi totalità delle dimissioni spontanee è motivata da difficoltà di ordine eco- nomico. Nel grafico seguente è indicata la suddivisione delle imprese associate per classe dimensionale (numero di addetti). L’Unione associa im- Imprese associate prese piccolissime, pic- Ripartizione per classe dimensionale - numero di addetti cole, medie e grandi. Oltre ad annoverare l’adesione di tutte le maggiori imprese in- dustriali della provin- cia di Varese, l’Unione vanta, nella fascia del- la piccola e media im- presa, la componente associativa largamente prevalente. L’Unione è infatti, in provincia di Varese, l’associazione con il numero più elevato di imprese industriali definibili “piccole imprese”, rappresentate nel Consiglio della Camera di Commercio con la cosiddetta “rappresentanza autonoma” prevista dalla legge. Sul territorio, l’ampiezza della rappresentatività riflette l’estrema varietà del tessuto produttivo locale ed è testimoniata dalla numerosità dei Gruppi merceologici: 12 quelli nei quali le imprese associate sono inquadrate. 8
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 Confindustria PA R T E P R I M A L’Unione aderisce alla Confederazione Generale dell’Industria Italiana (Confindustria), la cui rappresentatività è indicata dai dati seguenti: • 150.428 Imprese associate con 5.440.873 addetti; 150.428 imprese associate • 14 Rappresentanze Regionali; • 84 Associazioni di Territorio; • 14 Federazioni di Settore; • 1 Rappresentanza di progetto; • 94 Associazioni di settore; • 10 Associati aggregati; 84 Territorio Associazioni di • 10 Rappresentanze di Settore; • 7 Rappresentanze Internazionali. Le Associazioni territoriali, le Associazioni nazionali di categoria e le Federazioni nazionali di settore compo- ste da Associazioni non direttamente aderenti a Confindustria sono soci effettivi della Confederazione. Il valore aggiunto del Sistema Confindustria è quello della sua rete: 241 una sede centrale a Roma, 241 Associazioni territoriali e di categoria; Associazioni dal 1958 una sede a Bruxelles, che ha assunto sempre più rilevanza territoriali e di categoria strategica e costituisce oggi il punto di riferimento per l’intero Sistema Italia presso l’Unione Europea. È in fase di attuazione la riforma Pesenti che renderà il Sistema più moderno, snello ed efficace, per riconfer- mare Confindustria nel suo ruolo di protagonista strategico per il sistema produttivo del Paese. Le imprese possono entrare a far parte del Sistema attraverso le Associazioni territoriali o le Associazioni nazionali di categoria/Federazioni nazionali di settore o attraverso entrambe. Sulla base del numero dei voti spettanti nell’Assemblea 2016 di Confindustria, attribuiti in base all’ammonta- re dei contributi versati, l’Unione è, nella graduatoria nazionale delle Associazioni territoriali confederate, al settimo posto a pari merito con Treviso, dopo Milano, Unindustria (Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo), Torino, Vicenza, Bergamo, Bologna a pari merito con Brescia. Seguono Venezia-Rovigo, Toscana Nord (Lucca, Pistoia e Prato), Parma a pari merito con Genova, Padova a pari merito con Modena, Verona, Reggio Emilia a pari merito con Firenze e Napoli, Como a pari merito con Lecco-Sondrio. Consiglio Generale Confindustria Giovanni Brugnoli Gianluigi Casati Riccardo Comerio Giorgio Fossa Luigi Galdabini Michele Graglia (Invitato) Paolo Lamberti Alberto Piantoni (Invitato) Alberto Ribolla (Presidente Confindustria Lombardia) Michele Tronconi (Invitato) Marino Vago Altri incarichi in Confindustria Giovanni Brugnoli (Componente Comitato Tecnico “Europa”) Raffaella Carabelli (Componente Comitato Tecnico “Internazionalizzazione”) Barbara Colombo (Componente Comitato Tecnico “Ricerca e Innovazione”) Riccardo Comerio (Componente Comitato Tecnico “Fisco”) Rinaldo Corti (Componente Comitato Tecnico “Reti di Impresa Filiere e Aggregazioni”) Emilio Cremona (Componente Comitato Tecnico “Energia”) Luigi Galdabini (Componente Comitato Tecnico “Expo 2015” e Comitato Tecnico “Lavoro e Welfare”) 9
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 PA R T E P R I M A Paolo Lamberti (Componente Comitato Tecnico “Ambiente”) Gian Luca Littarru (Componente Comitato Tecnico “Ambiente”) Massimo Noviello (Componente Comitato Tecnico “Energia”) Paolo Perino (Componente Comitato Tecnico “Ricerca e Innovazione”) Alberto Piantoni (Componente Comitato Tecnico “Reti di Impresa Filiere e Aggregazioni”) Michele Tronconi (Componente Comitato Tecnico “Credito e Finanza” e Comitato Tecnico “Lavoro e Welfare”) Marino Vago (Componente Comitato Tecnico “Organizzazione”) Gianluigi Casati (Componente Consiglio Centrale Piccola Industria Confindustria) Incarichi in Confindustria Lombardia Alberto Ribolla (Presidente Confindustria Lombardia) Giovanni Brugnoli (Componente Consiglio Regionale fino a giugno 2015) Gianluigi Casati (Componente Comitato Regionale Piccola Industria) Riccardo Comerio (Componente Consiglio di Presidenza da giugno 2015) Incarichi in altre associazioni industriali o enti collegati Silvio Albini (Componente Giunta Sistema Moda Italia e Componente del Consiglio Generale Fonda- zione Industrie Cotone e Lino Sistema Moda Italia) Vito Artioli (Componente Consiglio Direttivo e Giunta Assocalzaturifici, Presidente ad Honorem Con- federazione Europea della Calzatura, Vice Presidente Comitato Fiere Confindustria) Tiziano Barea (Componente Consiglio Direttivo Acimit) Piero Bandera (Componente Giunta Assocomaplast) Giuseppe Bellora (Consigliere Fondazione Industrie Cotone e Lino Sistema Moda Italia, Proboviro Comitato Fiere Confindustria) Giancarlo Besana (Componente Consiglio Direttivo e Giunta Federmeccanica) Giovanni Berutti (Componente Giunta Federmeccanica) Renzo Boarino (Consigliere Amafond) Antonio Bulgheroni (Componente Consiglio Direttivo CentroMarca) Giovanni Caironi (Vice Presidente delegato formazione e centro studi - Assofond) Raffaella Carabelli (Presidente Acimit) Gianluigi Casati (Componente Giunta Assofond) Barbara Colombo (Consigliere UCIMU, Vice Presidente UCIMU) Ezio Colombo (Invitato Consiglio direttivo Ucimu come Past Presidente) Guglielmo Comerio (Revisore Contabile Assocomaplast) Riccardo Comerio (Vice Presidente Federmacchine e Componente Giunta Assocomaplast) Andrea Crespi (Componente del Comitato di Presidenza di Smi con Delega alla Sostenibilità, Ricerca e Innovazione) Erik Ernst (Componente Comitato Nazionale Piccola Industria Metalmeccanica Federmeccanica, Componente Consiglio direttivo e Giunta Federmeccanica) Paolo Ferrario (Componente Consiglio Direttivo Assolatte) Andrea Ferrazzi (Componente del Consiglio Generale Fondazione Industrie Cotone e Lino Sistema Moda Italia) Ennio Franceschetti (Componente Giunta Anie) Andrea Franceschetti (Vice Presidente Assocomaplast) Maria Chiara Franceschetti (Componente Giunta Federmeccanica) Alberto Frausin (Presidente Assobirra) Gabriele Galante (Presidente Onorario e Componente Consiglio Direttivo Amafond) Luigi Galdabini (Presidente UCIMU, Presidente CECIMO, associazione europea delle industrie della macchina utensile) 10
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 PA R T E P R I M A Patrizia Ghiringhelli (Consigliere UCIMU) Piero Giardini (Presidente Confidi Lombardia) Dario Gioria (Componente Giunta Federmeccanica) Alessandro Grassi (Presidente Assocomaplast) Alberto Jelmini (Componente Giunta Sistema Moda Italia e Componente Consiglio Generale Fonda- zione Industrie Cotone e Lino Smi) Paolo Lamberti (Componente Comitato di Presidenza Federchimica, Presidente AISPEC) Roberto Mangilli (Revisore dei Conti Anepla) Gianluca Marvelli (Componente Consiglio Assobagno) Cirino Mendola (Componente Consiglio Anepla) Cristiano Milone (Componente Consiglio di Amministrazione Mido) Claudia Mona (Componente Consiglio A.I.A.D. Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza) Mario Montonati (Invitato Comitato di Presidenza Sistema Moda Italia - Commissione Sostenibilità) Massimo Noviello (Presidente Assovetro) Elena Orsi Mazzucchelli (Componente Consiglio di Amministrazione Mido) Alberto Parma (Consigliere Tesoriere Anima Sicurezza) Paolo Perino (Vice Presidente Federcostruzioni e Invitato Giunta Anie) Francesco Pinto (Componente Giunta Sistema Moda Italia) Gianni Prevosti (Proboviro Assolatte) Luigi Prevosti (Vice Presidente Assolatte) Ciro Radice (Vice Presidente Amafond) Flavio Radice (Invitato Consiglio direttivo UCIMU come Past Presidente) Giovanni Rossetti (Vice Presidente Anepla) Gino Soana (Presidente Federfidi Lombardia) Luca Talamona (Consigliere Anfao) Michele Tronconi (Past Presidente e Invitato Comitato di Presidenza Sistema Moda Italia, Consigliere Fondazione Industrie Cotone e Lino Smi e Presidente Assofondipensione di cui Confindustria è socio promotore) Marino Vago (Vice Presidente Vicario Sistema Moda Italia e Consigliere Fondazione Industrie Cotone e Lino Sistema Moda Italia) Valerio Zaffalon (Componente Consiglio Direttivo Acimit) Alessandro Zucchi (Componente Consiglio Direttivo Acimit) Cariche aggiornate al 14 marzo 2016 #Lombardia2030 Aumentare dal 20,5% al 23,8% la quota di valore aggiunto prodotta in Lombardia dal sistema manifat- 110.000 turiero; gettare le basi per uno sviluppo industriale in grado di creare nei prossimi 15 anni 110 mila nuovi occupati; dar vita ad una crescita aggiuntiva annua del Pil dello 0,7%. Questi gli obiettivi del Piano Strate- gico #Lombardia2030 stilato dalla rappresentanza regionale di Confin- nuovi occupati dustria che riunisce le 11 Associazioni industriali di territorio lombarde. Un lavoro di studio, analisi e progettazione portato avanti insieme ai ricercatori della LIUC - Università Cattaneo, Fondazione Edison e Centro Studi Confindustria, che ha l’ambizione di tracciare una strategia coerente e condivisa per lo sviluppo economico regionale dei prossimi 15 anni. Facendo forza su quattro leve competitive: cultura d’impresa, cluster, capitale umano e formazione professionale, internazionalizza- zione e network europei. Queste le voci di un impegno che Confindustria Lombardia ha, alla fine del 2015, elevato a priorità della propria azione. Il Piano Strategico #Lombardia2030 è sostenuto dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese che ne ha condiviso la realizzazione e che sta contribuendo a trasformare in un Piano operativo condiviso con gli altri attori sociali e politici lombardi. 11
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 Facendo leva su quattro linee di intervento: PA R T E P R I M A • LA CULTURA D’IMPRESA. Con una serie di interviste tra gli imprenditori lombardi, i ricercatori di #Lom- bardia2030, hanno rilevato che l’impresa “è ancora vista dalle amministrazioni e comunità locali e dai cittadini come un problema e non un’opportunità”. Investire su un’intensa attività di comunicazione, fare dello storytelling una leva strategica per un nuovo racconto dei valori d’impresa, secondo Confindustria Lombardia, non potrebbe che attrarre verso le aziende giovani talenti propedeutici a quella necessaria rincorsa ai primati europei e renderebbe i territori più propensi ad accogliere nuovi investimenti produttivi. • I CLUSTER. Ossia quell’evoluzione del classico modello italiano del distretto industriale che vede oggi le imprese collaborare non solo con la propria filiera produttiva, ma anche con associazioni imprenditoriali, centri di ricerca, università. “Il cluster - si legge nel Piano - agevola lo sviluppo di brevetti, promuove cresci- ta economica, la creazione di nuovi posti di lavoro ad alto valore aggiunto, e consente alle Pmi di colmare il gap dimensionale”. #Lombardia2030 cita proprio il forte impegno, in termini di imprese coinvolte, della provincia di Varese nei cluster lombardi dell’Aerospazio, dell’Energia e della “Fabbrica Intelligente”, come modello da seguire. • LA FORMAZIONE. Terza voce di impegno su cui puntare è, per Confindustria Lombardia, quella del capi- tale umano e della formazione professionale. Su questo #Lombardia2030 propone “una visione sinergica tra le due modalità di arricchimento del capitale umano: formazione in aula e sul campo, affinché queste si rinforzino reciprocamente. Un migliore capitale umano - si legge - significa migliori retribuzioni e una società più ricca ed equilibrata”. • LOBBY IN EUROPA. Infine, l’internazionalizzazione e i network europei. La strategia proposta da Confin- dustria Lombardia a tutto il sistema lombardo ai vari livelli, istituzionali e della rappresentanza imprendito- riale, è di fare fronte comune. Creare una voce unica che abbia la giusta forza di dar vita ad una efficace azione di lobby nei confronti di Bruxelles e dell’Unione Europea per incrementare il numero di imprese lombarde partecipanti ai progetti europei e contribuire a portare la percentuale lombarda di successo nell’aggiudicazione dei bandi dall’attuale 6,8% al 12%. Queste le quattro tappe che #Lombardia2030 vuole toccare in un percorso di crescita e sviluppo che deve 4 passare, come dichiarato dal Presidente di Confindustria Lombardia, Alberto Ribolla, al confronto con tutti gli stakeholder, istituzionali e non. A partire da Regione Lombardia, tappe passando per i sindacati, le scuole, il sistema bancario, quello delle altre associazioni di rappresentanza imprenditoriali. Il Piano Strategico #Lombardia2030, ora dovrà concre- tizzarsi in un Piano d’azione da redigere con un lavoro condiviso. Alla rincorsa del vero obiettivo: fare della Lombardia del 2030 la più veloce delle locomotive d’Europa. 12
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 Struttura operativa ed enti collegati PA R T E P R I M A Sono 18 le aree di cui si compone la struttura operativa dell’Unione: • aree sindacali (Legislazione previdenziale e Assicurazioni sociali; Legislazione e Giurisprudenza del lavoro; Sicurezza sul lavoro; Mercato del Lavoro); • aree economiche (Legislazione fiscale e societaria; Finanza e Agevolazioni industriali; Legislazione e Giu- risprudenza industriale; Internazionalizzazione e Rapporti con l’estero; Ricerca, Innovazione e Qualità; Ambiente; Territorio e Infrastrutture); • aree di staff (Amministrazione e Personale; Sviluppo e Rapporti associativi; Ufficio Studi; Comunicazione e Immagine; Formazione e Scuola; Sistemi informativi; Sito Internet). Il personale in forza all’Unione e agli enti collegati è composto 85 persone (suddiviso nelle quattro sedi di Va- 85 rese, Busto Arsizio, Gallarate e Saronno, più una risorsa dislocata su Roma) com- presi i dipendenti della società di servizi “Servizi & Promozioni Industriali S.r.l.”. persone SPI - Servizi & Promozioni Industriali Srl SPI, Servizi & Promozioni Industriali, è la società di servizi alle imprese dell’Unione. L’azienda nasce nel 1975 con un obiettivo: sostenere le imprese che desiderano essere all’avanguardia e aiutare gli imprenditori, sem- plificando i problemi di ogni giorno. A muovere SPI è la convinzione che le imprese siano un posto speciale, dove produrre e innovare ma soprattutto dove crescere, come professionisti e come persone. Consulenza aziendale e formazione sono le due aree di specializzazione di SPI. Con l’impegno in questi due ambiti la società dell’Unione offre una consulenza qualificata in tutti i settori che coinvolgono la vita e la crescita di un’impresa: agevolazioni finanziarie, sistemi di gestione, sicurezza sul lavoro, approvvigionamento energetico, ottimizzazione dei processi produttivi. Anche sulla formazione la SPI ha un’ampiezza di interven- to a 360°. Alle imprese viene offerta la libertà di scegliere all’interno di un ricco catalogo di opportunità di aggiornamento professionale. Con la proposta anche di pacchetti formativi personalizzati, che partono da un’accurata analisi dei bisogni specifici dell’impresa. Queste le aree in cui opera SPI: • AREA EDUCATION: SPI offre un ricco catalogo di formazione e aggiornamento professionale. I suoi esperti sono a disposizione per programmare soluzioni formative “a misura di impresa” e per aiutare a cogliere le occasioni offerte dai fondi interprofessionali Fondimpresa e Fondirigenti. • AREA POWER AND ENERGY: SPIPOWER è la divisione aziendale di SPI dedicata alla ricerca delle migliori soluzioni per l’energia. SPIPOWER opera al fianco delle imprese per assisterle nella gestione dei contratti energetici e delle pratiche amministrative connesse alle accise sui consumi. In questo modo un team esperto aiuta le aziende a valutare correttamente eventuali investimenti in energie rinnovabili, in progetti di cogenerazione e trigenerazione o in interventi di efficientamento energetico. • AREA SAFETY AND ENVIRONMENT: gli esperti di SPI si occupano della predisposizione delle pratiche autorizzative previste in campo ambientale, dell’organizzazione della sicurezza nei luoghi di lavoro e dell’im- plementazione dei Sistemi di Gestione della Qualità, Ambiente, Sicurezza sul lavoro e Responsabilità Sociale. • AREA COMPLIANCE: SPI aiuta le imprese e prendersi cura della propria immagine, anche dal punto di vista della correttezza delle procedure e del rispetto delle norme. Un team segue tutto il percorso di im- plementazione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo aziendale secondo il D.Lgs 231/01, oc- cupandosi anche della revisione e dell’aggiornamento dei modelli organizzativi già esistenti, della stesura o revisione del Codice Etico, dell’individuazione dei membri dell’Organismo di Vigilanza. • AREA SAVING: SPI mette in campo tutte le risorse possibili, affinché le imprese possano continuare a progettare un futuro più competitivo. Ciò attraverso il supporto nello studio e nella predisposizione delle richieste per l’ottenimento di finanziamenti agevolati, finalizzati alla realizzazione di progetti diversi. 4.300 persone formate SPI vanta 1.500 clienti e forma ogni anno più di 4.300 persone, per un totale di oltre 7.100 ore di lezione. 13
ECONOMIA LOCALE Andamento congiunturale Andamento congiunturale contesto produttivo economia locale CONTESTO PRODUTTIVO
PART E S ECONDA
La seconda parte è dedicata ad una sintetica illustrazione del PA R T E S E C O N D A contesto socio economico nel quale l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese opera e delle dinamiche che lo hanno caratterizzato nel corso del 2015 dal punto di vista congiunturale e occupazionale. Economia Locale nel 2015 Il dato economico rappresenta il punto di partenza per impostare l’azione dell’Unione a supporto dell’attività delle imprese. Contesto produttivo 7,6 La provincia di Varese si conferma caratterizzata da una forte vocazione all’im- prenditoria e al manifatturiero. L’industria manifatturiera genera circa il 30% imprese del valore aggiunto e raccoglie il 31% degli occupati. La densità di imprese manifatturiere nella provincia di Varese è di 7,6 per km2, contro 4,1 a livello manifatturiere regionale e 1,7 a livello nazionale. per Km2 Andamento congiunturale Il 2015, dopo un’apertura d’anno caratterizzata dall’emergere e dal successivo consolidarsi di una serie di segnali positivi a cui è seguito un momentaneo rallentamento nel trimestre estivo (per sua natura meno dinamico rispetto agli altri periodi), si è chiuso con un profilo congiunturale in evoluzione, in cui emergono differenze di risultato non solo tra comparti, ma anche tra imprese appartenenti allo stesso settore. Occupazione e mercato del lavoro I dati della provincia di Varese al 2015 16
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 PA R T E S E C O N D A Commercio estero I dati della provincia di Varese al 2015 Andamento occupazionale A livello provinciale l’ISTAT stima che gli occupati nel 2015 siano stati in media 369 mila, di cui circa 113 mila appartenenti all’industria in senso stretto. Il tasso di disoccupazione è salito dall’8,3% del 2014 al 9% nel 2015. Le imprese, per affrontare la situazione congiunturale ancora incerta, hanno dovuto fare ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, che nel 2014 ha visto autorizzare un monte ore pari a 11.183.569 nel comparto industria. Il dato è in riduzione del -18,8% rispetto al 2014. Nel corso del 2015 sono diminuite anche le ore autorizzate di Cassa Integrazione Straordinaria (-36,6%) ed in deroga (-80,4%). Commercio internazionale Le esportazioni varesine a fine 2015 hanno raggiunto 10,4 miliardi di euro, valore in crescita rispetto al 2014 +5,5% (+5,5%); l’import, ammontato a 6,2 miliardi di euro, ha registrato un incre- mento del +4,4%. Varese si è confermata tra le prime province esportatrici in Italia ed ha chiuso delle esportazioni il 2015 con un saldo commerciale ancora positivo (+4,2 miliardi di euro) ed in aumento rispetto al 2014 (+7%). 17
Comunicazione COMUNICAZIONE internazionalizzazione AREE SINDACALI internazionalizzazione Energia ambiente FORMAZIONE ENERGIA ambiente
PART E TE RZ A
Nella parte terza viene riportato il resoconto dell’intera attività PA R T E T E R Z A dell’Unione declinata sul piano operativo. Viene così rendicontato all’insieme delle imprese associate quanto realizzato nel 2015, fungendo in tal modo da relazione accompagnatrice del conto economico sottoposto all’approvazione dell’Assemblea Generale 2016. Informazione alle imprese L’informazione e l’aggiornamento delle imprese, rivolta sia a chi riveste ruoli decisionali, sia a chi vi collabora con ruoli operativi è una delle attività cardine dell’Unione così come i rapporti con i media e con il mondo politico e le istituzioni. Le attività dell’area sono molteplici e si realizzano tramite il Sito Internet, l’attività di Ufficio Stampa, il ma- gazine Varesefocus, il presidio di vari canali social, l’attività convegnistica, l’organizzazione dell’Assemblea Generale dell’Unione (evento cardine per la vita dell’associazione) e la cura dell’immagine del mondo dell’in- dustria nei confronti dell’opinione pubblica e degli stakeholder. Attività 2015 La provincia di Varese si conferma caratterizzata da una forte vocazione all’imprenditoria e al manifatturie- ro. Nel 2015 sono state 800 le notizie pubblicate sul sito Internet www.univa.va.it sui vari temi d’interesse 800 delle imprese e attinenti a 13 sezioni: Ambiente, Commercio estero e Inter- nazionalizzazione, Comunicazione, Credito e Agevolazioni, Dati statistici ed economici, Diritto d’impresa, Energia, Fisco, Formazione e Scuola, Lavoro e notizie pubblicate Previdenza, Ricerca Innovazione e Qualità, Sicurezza sul lavoro, Territorio. Nuove sezioni speciali sul sito in continuo aggiornamento: Expo 2015 (tutte le opportunità per le imprese, l’acquisto di biglietti a tariffa agevolata, l’attività di incoming, la partecipazione ad eventi), Confindustria per le imprese (news di carattere politico-economico dall’ufficio stampa e dal Centro Studi di Confin- dustria), VareseWelfare (il portale per il welfare disponibile in collaborazione con Eudaimon per tutte le imprese associate). Nel 2015 sono stati diffusi oltre 100 comunicati stampa, è stata realizzata la guida “Perché…associarsi con- viene alla tua impresa” che permette alle imprese di conoscere in maniera Oltre 100 semplice e veloce i molteplici vantaggi concreti dati dall’associazionismo e sono stati pubblicati 7 numeri del periodico Varesefocus, diffuso in tutta comunicati stampa la provincia (e non solo) con una tiratura di 17.000 copie e con il quale l’Unione si propone di fare opinione sui temi d’attualità di carattere economico, politico, sindacale. Qui viene 7 numeri dato ampio spazio anche alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, di Varesefocus naturalistico e gastronomico della provincia di Varese con l’intento di contribuire al marketing territoriale. E’ stata implementata l’attività di comunicazione social dell’Unione tramite il canale Twitter gestito dall’Uf- ficio Stampa (@Univa_ Stampa), la pagina Facebook del periodico Varesefocus, la pagina Facebook del Gruppo Giovani Imprenditori. Articolata è anche la presenza su tutti i prin- cipali social network (Facebook, LinkedIn, Twitter e Instagram) del Progetto di alternanza scuola lavoro Generazione d’Industria, così come della società di servizi dell’Unione SPI - Servizi & Promo- zioni Industriali Srl. 20
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 13 Nell’anno 2015 si sono tenuti complessivamente 13 incontri inFORMARSI PA R T E T E R Z A 1.230 (incontri gratuiti riservati alle imprese associate e incontri informarsi utili per rimanere aggiornati sulle più stringenti novità normative) con la partecipazione comples- siva di 900 persone tra imprenditori, dirigenti, quadri e impiegati aziendali. Più in partecipanti generale convegni organizzati sono stati 27 per un totale di 1.230 partecipanti. a convegni Altri importanti appuntamenti del 2015 curati dall’Area Comunicazione e Immagine: 02 aprile 2015 - Assemblea Lombardia Aerospace Cluster presso gli stabilimenti Finmeccanica - Alenia Aermacchi di Venegono Superiore 03 giugno 2015 - Assemblea Generale 2015 “Orgoglio, per costruire il futuro”, con la partecipazione di Giorgio Squinzi, Presidente Confindustria e Andrea Pontremoli, Amministratore delegato e Direttore Ge- nerale Dallara Group. Si è tenuta a Malpensafiere e ha visto la presenza di oltre 800 persone tra imprenditori e autorità del territorio 01 ottobre 2015 - Anniversario 40 anni Spi - Servizi & Promozioni Industriali con tavola rotonda sul tema della formazione e festa organizzata a Villa Porro Pirelli a Induno Olona 07 ottobre 2015 - I sapori di Varese a Expo2015, evento promosso dal Gruppo Alimentari in occasione di Expo2015 alla presenza di delegazioni di imprenditori provenienti dall’Australia e dagli Emirati Arabi Uniti 10-20 novembre 2015 - PMI Day, Iniziativa del Comitato Piccola Industria che ha visto il coinvolgimento di 60 aziende della provincia di Varese che hanno aperto le porte a 1600 studenti di 3° media con l’intento di avvicinare i ragazzi al mondo delle imprese. 21
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 Formazione e Scuola PA R T E T E R Z A L’Unione è impegnata nel far crescere e diffondere la cultura industriale nelle scuole promuovendo la colla- borazione con il sistema scolastico e universitario. Le principali attività dell’Area formazione e scuola sono: • Relazioni istituzionali e partecipazione a commissioni nell’ambito delle politiche attinenti la scuola, la formazione professionale, l’università e la formazione continua • Orientamento • Formazione continua e formazione in ingresso • Formazione interna e di sistema • Ideazione e sviluppo di progetti ed iniziative con scuole e università • Promozione, progettazione e realizzazione di seminari e convegni • Organizzazione di incontri informativi e corsi di formazione per le imprese in collaborazione con SPI-Ser- vizi & Promozioni Industriali Srl, Università Carlo Cattaneo-LIUC ed altri enti di formazione pubblici e privati e attori del sistema Confindustria • Progettazione e realizzazione manifestazione annuale di orientamento (Orientagiovani) • Informazione e assistenza alle imprese associate per l’organizzazione degli stage (con scuole ed università) • Informazione e assistenza alle imprese associate per l’utilizzo dei finanziamenti per la formazione • Commissione Paritetica Territoriale per la Formazione (Fondimpresa) • Comitato Paritetico per la Formazione manageriale (Fondirigenti) • Comitato di redazione Varesefocus Attività 2015 Comitato Tecnico Formazione di Confindustria Lombardia • Partecipazione a 5 riunioni • Progettazione e condivisione progetto regionale ASSIST su Istruzione Tecnica Progetto ERASMUS PLUS “key to employability” • Presentazione candidatura su bando ERASMUS + Program - Call KA1 2015 • Ottenimento finanziamento progetto n 2015-1-IT01-KA102-004452 - “Keys to Employability”- CUP 100 B49D1001240005: con finanziamento di 100 borse di studio per la realizzazione di stage all’estero degli studenti di tre Istituti scolastici: ITE Tosi di Busto Arsizio, IIS Carlo Alberto Dalla Chiesa di Sesto Calende e ISIS Città di Luino borse di studio Informarsi ”Alternanza scuola-lavoro. Cosa cambia per le imprese” 14 ottobre 2015 • 51 Partecipanti da imprese e scuole Progetto Generazione d’Industria • 27 Studenti premiati con borse di studio al merito (sono in tutto 108 gli studenti premiati dall’inizio del progetto) 27studenti premiati • 24 Aziende coinvolte (di cui 5 non meccaniche) • 4 Visite aziendali con i presidi e i docenti (in totale 15 dall’inizio del progetto) • 2 Corsi di formazione sulla sicurezza obbligatoria per 48 studenti • 2 Seminari di formazione con LIUC per aziende e scuole su social media e brand marketing (con il Prof. Andrea Farinet) • Partecipazione alla Gara Nazionale di Robotica (ROBOCUP) con 3 scuole (Facchinetti, Ponti e Newton) e realizzazione di 1 seminario con LIUC sulla didattica laboratoriale • Partecipazione a Orientainsegnanti 2015 a Milano in Pirelli con 6 docenti e 9 imprese premiate per il concorso DIDATTIVA • Partecipazione a Orientagiovani 2015 con la partecipazione di una scuola e di 22
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 una impresa al concorso Job shadow PA R T E T E R Z A • Partecipazione alla Convention Nazionale sull’Education di Confindustria • Riunione gruppo scuola 9 settembre 2015 con 12 imprese partecipanti e 12 scuole • Corso “Public speaking” per imprese e scuole:16 ore e 17 partecipanti Partecipazione a incontri con le scuole • 5 Riunioni del Comitato Tecnico Scientifico degli Istituti Ponti di Gallarate, Dalla Chiesa di Sesto Calende, Geymonat di Tradate e Newton di Varese • 4 Incontri di orientamento nelle scuole secondarie di primo e secondo livello • PMI day: 1.600 studenti delle scuole secondarie di primo grado in 60 imprese • 2 Learning week con esperti aziendali di 2 aziende Fondi interprofessionali • FONDIMPRESA: - 178 Piani formativi aziendali condivisi in Commissione territoriale paritetica per la formazione con CGIL,CISL e UIL di Varese - 30 Accordi territoriali per progetti presentati su azioni di sistema - 15 Riunioni di commissione per avvio e monitoraggio progetti di sistema e condivisione piani formativi aziendali • FONDIRIGENTI: - 44 Piani formativi aziendali condivisi in Comitato Paritetico con Federmanager Varese Formazione interna all’Unione 3.134 182 Partecipanti per un totale di 3134 ore di formazione (lo stesso funzionario/ impiegato/dirigente ha frequentato più corsi) di cui: • 1702 Ore di inglese ore di formazione • 1112 Ore di formazione tecnica • 320 Ore presso corsi di sistema 23
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 Area Sindacale PA R T E T E R Z A L’area sindacale raggruppa le attività di diverse aree tematiche: Lavoro e relazioni sindacali, Previdenza e As- sicurazioni sociali, Mercato del Lavoro, Legislazione e giurisprudenza del lavoro, Sicurezza sul lavoro. Lavoro e relazioni sindacali: legislazione nazionale in materia di lavoro e sindacale, disciplina del rapporto di lavoro prevista nei contratti collettivi di lavoro, assistenza e rappresentanza sindacale. • Fornisce consulenza sulle problematiche sindacali e giuridiche riguardanti il rapporto di lavoro, la sua co- stituzione, lo svolgimento, la cessazione • Fornisce consulenza sull’interpretazione ed applicazione dei contratti collettivi nazionali e aziendali di lavoro • Fornisce assistenza e rappresentanza alle imprese nelle vertenze individuali e collettive a livello aziendale e provinciale (contrattazione di secondo livello, ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria e straor- dinaria, mobilità, ecc.) ed in caso di controversie giudiziarie • Partecipa, in assistenza delle Federazioni nazionali di categoria, alla negoziazione dei contratti collettivi nazionali di settore • Cura l’elaborazione semestrale del costo del lavoro • Partecipa ad organismi e commissioni, gruppi di lavoro istituiti in base a norme di legge o accordi collettivi nelle quali sia prevista la presenza di un rappresentante dei datori di lavoro o dell’Unione. Previdenza e Assicurazioni sociali: disciplina legale e regolamentare in materia di assicurazioni e previden- za obbligatoria e complementare. • Fornisce informazioni e consulenza per l’interpretazione della disciplina legale e regolamentare in materia di assicurazioni e previdenza obbligatoria e complementare • Fornisce informazioni e consulenza sulla normativa in materia di rapporti di lavoro con riferimento agli adempimenti amministrativi (autorizzazioni, nulla osta, comunicazioni) • Cura i rapporti con gli Enti amministrativi competenti per le materie di pertinenza (Direzione Provinciale del Lavoro, Questura, ecc.) nonché con gli Istituti previdenziali (INPS, INAIL, ENASARCO, ecc.) • Partecipa a gruppi di lavoro, organismi e commissioni pubbliche istituiti presso INPS, INAIL, Direzione Pro- vinciale del Lavoro ed altri Enti in base a norme di legge o accordi collettivi nei quali sia prevista la presenza di un rappresentante dei datori di lavoro o dell’Unione • Assiste le imprese nel contenzioso con gli Istituti previdenziali e con la Direzione Provinciale del Lavoro - Servizio Ispezione del Lavoro. Mercato del Lavoro: disciplina legale e regolamentare in materia di mercato del lavoro, sia con riferimento all’intervento pubblico che a quello privato, disciplina del collocamento mirato dei disabili e quella dei lavo- ratori extracomunitari, disciplina relativa alle incentivazioni alle assunzioni, normativa in materia di adempi- menti amministrativi per la costituzione di rapporti di lavoro, politiche attive del lavoro e quelle per la parità uomo-donna. • Fornisce informazioni e consulenza per l’interpretazione della disciplina legale e regolamentare in materia di mercato del lavoro • Fornisce informazioni e consulenza sulla normativa in materia di costituzione di rapporti di lavoro • Cura i rapporti con gli Enti amministrativi competenti per le materie di pertinenza (Regione, Provincia, Direzione Provinciale del Lavoro, Questura, ecc.) • Partecipa a gruppi di lavoro, organismi e commissioni pubbliche istituite presso i vari Enti amministrativi in base a norme di legge o accordi collettivi nei quali sia prevista la presenza di un rappresentante dei datori di lavoro o dell’Unione. Legislazione e giurisprudenza del lavoro: legislazione nazionale in materia di lavoro, legislazione comu- nitaria ed extra UE in materia di lavoro, giurisprudenza del lavoro. • Raccoglie studi e documentazione sulla legislazione nazionale in materia di lavoro e sulla legislazione co- munitaria ed extra UE in materia di lavoro 24
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 • Studia gli orientamenti della giurisprudenza del lavoro PA R T E T E R Z A • Cura la biblioteca giuridica dell’Unione per i temi di competenza • Raccoglie documentazione in materia di economia del lavoro (studi comparativi, ecc.) • Partecipa ad organismi e commissioni, gruppi di lavoro istituiti in base a norme di legge o accordi collettivi nei quali sia prevista la presenza di un rappresentante dei datori di lavoro o dell’Unione. Sicurezza sul lavoro: legislazione nazionale, regionale e comunitaria in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. • Raccoglie studi e documentazione sulla legislazione nazionale, regionale e comunitaria in materia di igiene e sicurezza sul lavoro • Cura i rapporti con le ex A.S.L., la Direzione Provinciale del Lavoro e gli altri Enti pubblici competenti in materia • Assiste le imprese nell’applicazione delle materie sopra indicate • Partecipa ad organismi e commissioni, gruppi di lavoro istituiti in base a norme di legge o accordi collettivi nei quali sia prevista la presenza di un rappresentante dei datori di lavoro o dell’Unione. Attività 2015 Numero Descrizione Dipendenti interessati 231 Procedure per intervento cassa integrazione guadagni ordinaria 7.651 12 Accordi per intervento cassa integrazione guadagni straordinaria 1.133 30 Accordi di mobilità 707 4 Accordi di cassa integrazione guadagni in deroga 94 9 Accordi di solidarietà 400 1.505 Conciliazioni individuali 35 Accordi integrativi aziendali Sono stati oltre 2.000 gli Incontri e gli appuntamenti dei Funzionari dell’Area Sindacale in assistenza di aziende associate. Incontri organizzati nel 2015 Data Titolo Partecipanti 30/01/2015 Informarsi: “Jobs Act e legge di stabilità. Le novità in materia di 95 lavoro” 12/02/2015 Informarsi: “Jobs Act legge di stabilità 2015: le novità in materia 84 previdenziale e di ammortizzatori social” 13/04/2015 Convegno: “La riforma del lavoro, primo bilancio e prospettive” 204 15/07/2015 Informarsi: “Il riordino dei contratti di lavoro e la revisione della disci- 93 plina in tema di mansioni” 29/07/2015 Incontro sul Welfare 37 06/10/2015 Convegno: “La stagione delle riforme, delle semplificazioni e i nuovi 179 trattamenti di integrazione salariale” 10/11/2015 Informarsi: “Novità in materia di sicurezza sul lavoro e INAIL. Jobs Act 35 e nuovo modello OT24” 27/11/2015 Informarsi: “Jobs Act riforme, semplificazioni e nuovi trattamenti di 31 integrazione salariale” 15/12/2015 Informarsi: “I riflessi del Jobs Act sull’attività ispettiva e di vigilanza” 21 25
A s s e m b l e a G e n e ra l e 2 0 1 6 Fisco e società PA R T E T E R Z A L’area fisco cura l’aggiornamento delle imprese illustrando le novità legislative, suggerendo orientamenti uniformi di interpretazione e comportamento, assistendo le imprese nell’esatto adempimento degli obblighi che la legge pone a loro carico. L’informazione delle imprese viene assicurata mediante la consueta consulenza telefonica, la redazione di circolari e di monografie, l’organizzazione di convegni e incontri, il continuo aggiornamento della sezione tematica “Fisco e Società” all’interno del sito Internet dell’Unione. Tale sezione fornisce strumenti di rapida consultazione utili per la quotidiana gestione amministrativa delle imprese: i dossier (raccolte organiche di normativa, atti dell’amministrazione finanziaria e comunicazioni dell’Unione), lo scadenzario fiscale, gli approfondimenti su diversi aspetti tributari di abituale interesse, le monografie, una raccolta di formulari e modulistica, tutti i codici di versamento dei tributi. Sono presenti anche le date dei diversi corsi di formazione e link utili. L’area partecipa agli incontri di coordinamento presso Confindustria Lombardia al fine di confrontarsi e iden- tificare posizioni comuni con le altre associazioni territoriali lombarde. L’area svolge poi una costante attività di lobby con proposte di modifiche normative e altri interventi a difesa degli interessi delle imprese anche a livello locale. Attività 2015 4.000 • oltre 4.000 contatti telefonici per assistere le imprese nell’espletamento dei quotidiani adempimenti fiscali e un centinaio di incontri in sede o Oltre presso le aziende; • 80 circolari pubblicate nel 2015 sulle principali novità legislative e am- contatti telefonici ministrative per le imprese suddivise in categorie: imposte dirette, imposte indirette, sostituti d’imposta, finanza locale, accertamento e sanzioni, contenzioso; • costante aggiornamento della sezione fisco del sito Internet con gli speciali sulle manovre fiscali, sui de- creti di attuazione della delega fiscale e sulla Legge di Stabilità; 70 • assistenza alle aziende per la compilazione dei modelli 730 dei dipendenti tramite il centro di Assocaaf, il centro operativo costituito d’intesa con le altre associazioni industriali della Lombardia: 70 imprese assistite per 4.000 dichiara- imprese assistite zioni elaborate; • partecipazione ai gruppi di lavoro della Commissione fisco di Confindustria Lombardia che costituiscono un momento importante di condivisione e confronto fra le associazioni territoriali lombarde, utile ad iden- tificare posizioni comuni e proposte di modifiche normative: 10 incontri nel 2015; • costante attività di lobby che ha portato al conseguimento di importanti risultati quali: • eliminazione dal 2015 dell’Irap sul costo del lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato e parziale eliminazione dal 2016 per i lavoratori stagionali; • eliminazione dal calcolo della rendita catastale degli immobili industriali dei macchinari ed impianti “c.d. imbullonati” con conseguente riduzione del carico tributario con particolare riguardo all’Imu e alla Tasi; • introduzione della disciplina dei maxi-ammortamenti per l’acquisizione di beni strumentali nel periodo dal 25 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016 che consente un risparmio fiscale in misura all’11% del valore del bene acquisito; • introduzione della disciplina del patent box destinata a ridurre l’imposizione dei redditi derivanti dallo sfruttamento dei beni immateriali; • riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5 al 24%, sia pur dal 2017; Riduzione aliquota 24% • blocco degli aumenti relativi alla fiscalità locale e sospensione delle clau- sole di salvaguardia che prevedevano aumenti delle aliquote Iva e delle Ires al accise; • interventi presso le amministrazioni locali per i continui problemi applicativi riguardanti la tassa rifiuti; • costante monitoraggio sull’andamento delle erogazioni dei rimborsi in conto fiscale, con particolare riguardo all’Iva, con uno stanziamento di risorse per la Provincia di Varese che per l’anno 2015 è stato di circa 47 milioni di euro; 26
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