COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
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COVID-19: la montagna sospesa FILIPPO GIOVANI ASAG Alpi Orobiche le Giugno 2020 NOTIzIArIO DeLLA SezIONe e SOTTOSezIONI CAI DI BerGAmO Una casa per la montagna Anno XXIV n. 112 / Giugno 2020 / Trimestrale / “Poste Italiane Spa - Spediz. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46), Art. 1, Comma 2, DCB Bergamo”
Editoriale Le ALpi OrObiche Rinasceremo insieme in montagna Notiziario del Club Alpino Italiano Sezione e Sottosezioni di Bergamo GIUGNO 2020 Anno XXIV - n° 112 Editore Sezione di Bergamo “Antonio Locatelli” N del Club Alpino Italiano (Associazione di Volontariato) ell’arco di tempo dall’ultimo numero del notiziario sociale, tra l’altro con la Via Pizzo della Presolana 15, convocazione dell’Assemblea annuale dei Soci, ad oggi, abbiamo vissuto la 24125 Bergamo Tel. 035-4175475 Fax 035-4175480 più drammatica bufera sanitaria e tragedia umanitaria che si è abbattuta in particolare sulla nostra comunità bergamasca, e anche in Italia e nel mondo. Direttore responsabile Nevio Oberti Fin dai primi giorni di marzo abbiamo chiuso il Palamonti, tutte le sedi sociali delle Direttore editoriale sezioni e sottosezioni, i rifugi e le baite sociali, e anche sospeso ogni attività istituziona- Paolo Valoti le e ogni incontro di persona tra soci e appassionati, nel più ampio rispetto delle norme Comitato di redazione nazionali, regionali e locali di sicurezza per la tutela della salute di ciascuno. Nevio Oberti, Luca Merisio, Glauco Del Bianco Segretaria: Clelia Marchetti In questi interminabili mesi di difficoltà con drammi personali e collettivi, abbiamo cer- Hanno collaborato cato di condividere tutti insieme questa enorme responsabilità, che non è soltanto giuri- Gabriele Merelli, Massimo Adovasio, Maurizio Baroni, Elena Ferri, dica e legale, ma anche etica, civica e sociale, attraverso degli incontri quotidiani in Giancelso Agazzi, Francesca Citterio, videoconferenza tra i Presidenti delle Sezioni e Sottosezioni del CAI Bergamasco, i Tiziano Viscardi, Margherita Fusi, Componenti del Consiglio direttivo sezionale CAI Bergamo, i Presidenti di Commissioni Pietro Gavazzi, Lorenzo Vistoli, Giuseppe Belotti, Andrea Ganzerla, e Gruppi e i Direttori delle Scuole, e anche i Responsabili di diverse Associazioni berga- Gianluigi Moraschini, Santo Giancotti, masche per la montagna. Laura Oggioni, Monica Pietrobono, Francesca Allievi, Lorenzo Vistoli, Con l’inizio del mese di giugno sono state emesse nuove normative nell’ambito del- Marcello Manara, Paolo Cortinovis, l’emergenza sanitaria che ci stanno permettendo di uscire dal ‘rifugio di casa’ dove siamo Antonio Valenti stati isolati per questi mesi e di ritornare alla realtà a piccoli passi nelle differenti attività Consulenza grafica e fotografia Luca Merisio personali, professionali e sociali, ma anche alla ritrovata libertà per le nostre passioni e il Progetto grafico e impaginazione nostro impegno concreto per le montagne e le nostre genti. Lucia Signorelli Resta ancora sospesa l’organizzazione ufficiale di tutte le attività di accompagnamento Direzione e redazione tra le quali alpinismo, escursionismo, cicloescursionismo, seniores, alpinismo giovanile, Via Pizzo della Presolana 15, speleologia e montagnaterapia fino al 31 luglio 2020, nel riguardo della tutela della salu- 24125 Bergamo Tel. 035.4175475, Fax 35.4175480 te di soci e appassionati, e nel profondo rispetto e ricordo di tutti i nostri cari e amici vit- Gli uffici sono aperti, time di questa emergenza sanitaria. lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 14,00 alle 18,30; giovedì dalle 14,00 alle 20,30; In questo tempo abbiamo fatto esperienza della nostra fragilità umana, ma anche, anzi sabato dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 18,00 soprattutto, della forza della solidarietà, di quanto sia essenziale il mutuo soccorso, come e-mail: lealpiorobiche@caibergamo.it sono stati i gesti di umanità che abbiamo ricevuto da parte di Soci e Amici bergamaschi www.caibergamo.it e di diverse Sezioni e Sottosezioni CAI d’Italia, e che ci hanno sostenuto per costruire Stampa insieme le ‘Montagne di generosità’ destinate ai poli ospedalieri del ‘Papa Giovanni Litostampa Istituto Grafico s.r.l. Via Corti 51, 24126 Bergamo XXIII’ di Bergamo e al ‘Bolognini’ di Seriate. Tel. 035.327911, Fax 035.327934 Trimestrale Penso che tutti i Soci giovani, donne e uomini della nostra famiglia CAI Bergamasco Per arretrati e abbonamento annuale rivolgersi in Segreteria. siano pronti a riprendere il cammino con il passo lento e prudente del montanaro per i Articoli, disegni e fotografie, sentieri, le valli e i rifugi delle nostre Orobie e rinascere insieme in montagna perché den- vengono restituiti solo se richiesti al momento della consegna. tro ciascuno c’è un nuovo coraggio, una nuova fiducia e un nuovo senso di responsabili- La redazione si riserva di pubblicare tà per i veri valori della vita. gli articoli pervenuti, nei tempi e con le modalità che riterrà opportune. La pubblicazione degli articoli implica l’accettazione, da parte dell’autore, Grazie di cuore a ognuno e buone montagne a tutti, di eventuali tagli o modifiche ai testi. Dato alla stampa: 30 Giugno 2020 Il Presidente Registrazione Tribunale di Bergamo Paolo Valoti N. 1 del 22 Gennaio 1998 Soci benemeriti della sezione Palamonti, 16 giugno 2020
Decalogo comportamentale in questO numerO suggerito per 4-6 montagna s os pes a escursionisti e turisti 7 vita s ociale Filippo in epoca di COVID-19 8-9 alpinis mo Giganti Orobici P er le attività sportive in montagna e le attività sportive individuali all’aria aper- 11-15 alpinis mo giovanile ta invitiamo ogni appassionato al pieno rispetto delle norme vigenti con compor- 4 minuti tamenti consapevoli e responsabili, e con un supplemento di prudenza, preven- 9 video zione, distanziamento e solidarietà sociale per la tutela della salute di tutti. Giovani ASAG • Nelle Alpi Orobie e nel territorio bergamasco è presente una vastissima e articolata rete di 16-17 rifugi sentieri e mete differenziate per difficoltà ed impegno richiesto per raggiungerle. Suggeriamo di frequentare anche quei percorsi meno noti e non lontani da casa ma 18-19 es curs ionis mo altrettanto affascinanti evitando di assembrarsi su quelli più battuti. Corso di Escursionismo • Se ti rechi in auto, parcheggia a debita distanza dalle altre vetture e se non è possibile 20 biblioteca dei piccoli attendi che i passeggeri delle altre autovetture si siano allontanati a sufficienza prima di scendere. Fai lo stesso quando dovrai risalire. Per gli spostamenti in auto per raggiungere 21-23 biblioteca la destinazione dell’attività sportiva, compila e porta con te l’autocertificazione. 24-25 commis s ione medica • L’uso della mascherina durante lo svolgimento di attività sportiva / motoria non è previ- Sars-Cov-2 sta ma quando incroci delle persone indossa sempre la mascherina facciale oppure uno scalda collo per coprire bocca e naso. Porta nello zaino una mascherina facciale, un paio 26-29 s ottos ezioni di guanti monouso e un flacone di gel disinfettante a base alcolica. Utili degli occhiali avvolgenti anche per la protezione dai raggi ultravioletti. 30 montagna in s icurezza • Durante lo svolgimento dell’attività escursionistica mantieni sempre una distanza di 31 s ave the mountains 2 metri circa (sia in salita che in discesa) da colui che ti precede, mentre per attività di cicloescursionismo mantieni una distanza di 10 metri circa. In montagna spesso vi è ven- s continua a pag. 10 In copertina: foto di Silvia Mangili
MONTAGNA SOSPESA... “….. anche la luce sembra morire nell’ombra incerta di un divenire…” “Ombre” Le note di De Andrè risuonano nella mia mente mentre guardo le ultime vestigia di Le ombre ci riflettono e seguendo, una primavera passata senza poterla assaporare a pieno. pensando al Covid, mi rammentano Una primavera che impazza di colori nel mio giardinetto mentre quella che si scopre un’ombra Nera, Buia e Silenziosa che passo dopo passo sui sentieri montani sembra avvolta nella nebbia dei ricordi. La ha mietuto molte vittime, stravolgendo gioia della scoperta di un fiore o di un arbusto condivisa con i miei amici Istruttori il nostro modo di vivere. della Scuola di Escursionismo “Giulio Ottolini” (sezione CAI Bergamo), l’entusia- Ma non riflette la nostra forza di com- smo nel riconoscere il profilo della Presolana o dell’Alben che si staglia nel cielo batterlo e rinascere per ritrovare la azzurro leggermente velato da qualche nube, sembrano avvolti nella foschia. Le usci- gioia di un abbraccio. te fatte con i corsisti, nelle quali si cerca di far loro amare, capire e vivere la monta- gna, mi sembrano lontane come il profilo dei monti che non riesco più a vedere se Lorenzo Vistoli non avvolte nella foschia della mente. “….. ritorneranno le gioie passate nel vento caldo di un’altra estate…” … sempre De Andrè… Francesca Allievi Cara Montagna, trare, mi manca il verde che ti avvolge, il profumo di sottobo- Montagna sospesa è da un po’ che non ci vediamo, ma io ti penso sempre. Come sco, della resina, del legno, il cinguettio degli uccelli e i silen- stai? Sarai forse contenta di non vedere tutte quelle piccole “for- ziosi passi degli animali che ti abitano... ma sei lì, ti vedo e que- miche” che ti calpestano e che a volte “distrattamente” abban- sto mi consola. Mi manca anche il tuo grigio e i colori che assu- donano rifiuti sulla tua pelle o un po’ la loro compagnia, le loro mi sotto i raggi del sole, il vento in alta quota e soprattutto l’aria chiacchiere e il solletico delle loro zampine ti mancano? di libertà che serenamente si respira sui tuoi sentieri... ma sei Solitamente ogni mattina mi affaccio alla finestra e ti do una sempre lì, compagna di avventure, e sembra quasi che tu mi sbirciatina fugace, ma oggi, forse perché dopo il vento e il tem- possa sentire, confidandomi le gioie che ancora mi potrai dona- porale della notte scorsa alcune nuvole si sono spostate, riesco re. Ho persino nostalgia delle sbucciature e dei lividi che mi finalmente a scorgere la tua vetta. Come rapita da qualche procuravo dopo le faticose arrampicate. Vuoi sorridere? Mi incantesimo, mi sono fermata a guardarti per un bel po’. Ti sento quasi a disagio con le gambe senza alcun gonfiore o chiaz- 4 ricordavo più alta, forse per la fatica che ho impiegato per sca- za violacea. Sai, ho appena terminato di sistemare e ripulire tutta larti la prima volta, e questo nuovo abito stagionale verde e rigo- l’attrezzatura che ormai sta accumulando polvere su polvere; glioso, che ti dona molto, mi rasserena. Chissà quanti nuovi ani- spero di poterti rivedere presto, non vedo l’ora di inaugurare gli maletti sono venuti a trovarti in questo periodo primaverile! scarponi nuovi e ritornare a “volare” in quel magnifico paradi- Anch’io avrei fatto volentieri una camminata per abbracciarti, so che sei tu... aspettami lì. ma non posso: qui in città c’è un nemico invisibile che ci A presto, amica mia. costringe a rimanere chiusi in casa. Mi manca non poterti incon- Laura Oggioni Scrivo questo pensiero ad una settimana casa ciò che avrò colto nel conoscere i dalla possibilità di ricominciare a fre- luoghi, la storia e le genti della monta- quentare la montagna, con i miei scarpo- gna che percorrerò. ni ancora nella scatola nella quale ripo- Andare per monti, raggiungere vette, sano dall’ 8 marzo, ultima mia uscita non per abitudine, ma per passione, cul- con la neve al Passo San Marco. tura, sport! Questo lungo periodo di fermo, mi ha Gianluigi Moraschini fatto riflettere sul mio andare in monta- gna tutte le domeniche e ho paragonato l’escursione alla lettura: leggo il libro perché mi piace e mi appassiona, non perché lo devo finire! Il proposito quindi, è quello di scovare, studiare e approfondire sentieri in zone e ambienti diversi, per approcciarmi all’escursione scegliendo ciò che più si adatta al mio stato d’animo di quella giornata. Così facendo sicuramente potrò crescere e arricchirmi, portando a Le Alpi Orobiche - giugno 2020
MONTAGNA SOSPESA minciato a pensare,avendo avuto anche “Che caldo, troppo! Sudo, tutto è troppo molto tempo di riflessione, che tutti i stretto: la visiera mi stringe le tempie, la nostri piccoli o grandi momenti di piace- mascherina mi gratta, mi manca il respi- re siano veramente tali solo se condivisi. ro...” Quante volte mi sono detto ‘’porca mise- Mi guardo attorno, troppi posti di soffe- ria, che domenica sprecata stando a casa, renza e poveri d’aria... guarda che tempo’’ , perché davvero, Dai, Monica: oggi ti hanno affidato fuorché una domenica di pioggia, sono Giuliano, raggiungilo. stati tutti fine weekend spettacolari, che Lui sì che respira a fatica. Ieri riusciva a io molto probabilmente avrei passato da raccontare, pur senza voce, la voglia di qualche parte nelle nostre valli, dalla tornare al suo orto. “Forza, respira che Valtellina, passando per la Val Brembana ce la fai, tornerai nell’orto”. Ciao, guarda sinceramente mi cogli un e la Val Seriana, fino ad arrivare alla Val Dal suo capezzale osservo il cielo: quel- po’ spiazzato… ovviamente non vorrei Camonica. le così lontane, sono forse montagne? Si, ripetere gli stessi pensieri e le stesse frasi Però questi non sarebbero stati tali se non allora anche lassù avrò caldo e mi man- che si sentono rimbombanti in televisio- li avessi condivisi con i miei compagni di cherà il respiro. Ritroverò sentieri ripidi ne, o sui social, quali: ’’ mi sento privato camminata, quali Sandro, Massimo e e scoscesi, ghiaccio, erba e fiori”. Montagna sospesa delle più banali libertà, quanto mi manca Cristian. Penso che anche per loro, e per Così sono le Orobie, cosi sarà la fine di uscire a prendere un caffè’’; oppure ‘’che tutti gli altri valga lo stesso. questa lunga malattia? noia stare a casa alla domenica, con que- Adesso io mi sono collegato alla mia pas- Un campo di fiori, un orizzonte infinito ste stupende giornate si poteva andare al sione per la montagna per esprimere que- e un lungo respiro quando raggiungerò la lago, fare un giro in centro, in città alta, a ste pensieri. Infatti per me la montagna è cima; a ricordarci che finché respiriamo Milano o addirittura in montagna’’ o la passione, libertà e momento di gioia, e possiamo resistere e cambiare le cose. classica ‘’che voglia di farmi una birretta sono sentimenti che tutti abbiamo ora coi miei amici’’ messo nel dimenticatoio. Monica Pietrobono Certo, le ho provate anche io queste limi- Ora torneremo, più o meno e quasi tutti, Volontaria Commissione Sentieri CAI tazioni, come gli altri del resto, però ciò alle nostre vecchie vite, ai nostri piaceri, Bergamo che in concreto mi è mancato di più in ai nostri obbiettivi, ma credo che ciò che 5 questo periodo sono stati i rapporti socia- davvero torneremo a fare sarà si riassapo- li, quelli vissuti con le persone a me più rare i nostri momenti di interesse, ma ci vicine; dai compagni di allenamento, ai accorgeremo che avranno un gusto diver- colleghi di lavoro fino ad arrivare agli so, perché capiremo che saranno tali solo amici di scampagnate montane. se vissuti con le persone a noi più care. Infatti le sopra citate frasi per me hanno valore solo se provate essenzialmente con Andrea Ganzerla qualcuno. È stato proprio questo periodo di quaran- tena che mi ha fatto credere ciò, siamo Guardo fuori dalla finestra più volte cercando aria e immagini, chiudo gli occhi stati infatti privati delle nostre libertà vedendomi e sentendomi su un sentiero o un nevaio da solo o con altri ma sento solo (parola che ormai negli ultimi tre mesi silenzi parecchie volte rotti dalle sirene che corrono ottuse alla ricerca. Non ci sono sembra diventata utopica), ma ho inco- occhi che scrutano il verde, la roccia o la neve ma pensieri e ombre su un vuoto col- mato solo da un nemico invisibile. Non c’è una mente libera che spazia verso l’alto o l’infinito ma pensieri tristi e cupi che volteggiano sopra di noi in un angolo di casa dove i miei spazi, anche se miei, si riducono. Chiudo gli occhi e penso a chi, maga- ri amici, non potrà più vedere tutti quegli spazi a noi comuni… la sirena si ferma… In questi tempi di confinamento, da attimi infiniti a noi sconosciuti e avari di certezze, quelle a cui noi eravamo abituati bibliotecario e amante dei libri, non in montagna, nei nostri corsi di formazione e nelle riunioni del nostro CAI. posso che affidarmi alla lettura per Condividiamo ricordi, affetti, foto, programmi da un’altra finestra tecnologica cer- continuare a pensare e sognare le cando di contenere le nostre incertezze ed emozioni, un po’ sconfitti ma con tante Montagne. speranze. In un certo senso il nostro lavoro continua tra una notizia e l’altra, tra una foto e l’altra, tra una canzone e l’altra riscoprendo la nostra casa, i suoi spazi e i suoi Marcello Manara affetti, rivedendo le cose a noi vicine con altri occhi o un altro interesse… ritorneran- no i nostri impegni e programmi e allora rivedremo con occhi diversi e rigenerati i colori, i profili delle nostre montagne e le sue acque limpide e insieme ne risentire- mo i profumi. Tiziano Viscardi giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
MONTAGNA SOSPESA Domani sarà una bellissima giornata, da anni sogno quella cima, in solitaria… Meteo e bollettini neve sono dalla mia. Parto presto, lo zaino è pronto, l’attrezzatura dentro, ho tutto ciò che mi serve, sono allenato, preparato ad ogni evenienza, desideroso di raggiungere la vetta… da lassù posterò qualche foto per fare invidia agli amici e poi scenderò, in fretta e furia per il solito aperitivo domenicale. Salgo, la luce della fron- tale mi illumina la traccia, la neve è dura come pietra, sento solo il frantumarsi del ghiaccio sotto i ramponi…Sono passate nove ore, la vetta è lì, maestosa e invitante, questa volta non mi sfugge! All’improvviso un boato, inatteso, imprevedibile, quasi irreale. Un’enorme massa di neve e ghiaccio mi sfiora, alcuni escursionisti sotto di me vengono spazzati via, sento un brivido, poi silenzio. Non so più cosa fare, vorrei aiutarli, ma sono stordito; resto immobile, la vetta non si scorge più, il tempo è cambiato, c’è nebbia, non vedo più nulla. Non ho un riferimento, il cellulare non prende, sento alcune grida di aiuto, vor- rei aiutarli, ma mi è impossibile muovermi. È un incubo! Mi siedo, mi raggomitolo, rifletto… In un attimo la vita ti può togliere tutto e, come una valanga, ti trascina a valle, ti lascia solo, sommerso, spogliato delle tue certezze e abitudini. Al buio e impaurito Montagna sospesa perché impreparato a questi eventi, desideroso di aiutare gli altri, ma impotente. I tuoi progetti e i tuoi sogni che perdono valore. Solo allora capisci che non serve l’in- dividualismo, la tua indipendenza, i tuoi soldi, la tua posizione sociale, il gradimen- to degli amici sui social, non servono le false certezze che ti sei costruito pensando- ti invincibile. Non serve più fingere, è ora di iniziare a vivere. Ricordando ciò che è successo, conservando la memoria e gli insegnamenti di chi non è più tra noi, pro- gettando un nuovo modo di vivere. In questo periodo in cui tutto si è fermato ho potuto godermi dalla finestra il passag- gio dei colori dei monti di casa, dalla stagione invernale a quella primaverile; ho riscoperto la fioritura degli alberi, ho rivisto gli animali del bosco riprendersi la loro 6 porzione di natura, il cielo che da cupo diviene sempre più limpido; ho assaporato il silenzio e, nel silenzio, la rinascita di una vita fatta solo di cose semplici, la natura, la famiglia, la pace. Grazie Montagna, ancora una volta, anche se distanti, mi hai riportato alle origini dello star bene. Paolo Cortinovis Durante queste tristi settimane di “arresti domiciliari” di tutta la comunità, credo che ogni escursionista, come me, provi un sentimento di evidente malinconia, per il sacrificio che ci impone lo stare lontani dalla nostra Montagna. Sono certo che, se il nostro pensiero avesse le ali, volerebbe là, sopra radure, boschi, cime e vallate, assaporando le fragranze che la nuova stagione diffonde nell’aria. La mia memoria, nel frattempo, ripercorre pas- sate escursioni, passate stagioni, compagni di viaggio e mete agognate. sOGnO …, cAntO … Sotto un ampio cielo immacolato, stanchi sacerdoti un tenero tappeto di un antico silenzio. indugia in ultime carezze Nenie lontane e seducenti alle cime dei monti. ridestano l’aria. Fulvi arabeschi e profili sanguigni Magico riflesso di suoni decorano versanti e arredano vallate. che in-canta la vita. Una brezza divertita si burla dei rami accesi sogno, canto, di larici solitari, e attendo il sorgere del Sole! Santo Giancotti Le Alpi Orobiche - giugno 2020
VITA SOCIALE FIlIppO Q uando penso all’amico Filippo Ubiali, pilastro storico della Commissione Impegno Sociale del CAI di Bergamo, lo rivedo sul Piazzale Virgo Fidelis dei Colli di San Fermo, con lo zaino in spalla, il berretto con visiera, gli occhiali da sole, l’immancabile maglietta legata a qualche iniziativa del suo CAI di Bergamo, le amate Orobie sullo sfondo dietro le sue spalle. Filippo è circondato da tante persone che lo salutano e gli sorri- dono e a tutti ricambia il saluto e il sorriso. Tutti lo chiamano per nome. Sono gli ospiti dei diversi centri sociosanitari della nostra provin- cia, con i loro educatori, assistenti, volontari, genitori e familiari. Ci sono anche tanti soci del CAI e gli Alpini. Insieme si avviano sull’ampio sentiero per rivivere, ancora una volta, questo momento di amicizia e solidarietà nella cornice della Vita sociale “Camminaorobie - in montagna insieme con un passo diverso”, evento promosso dal CAI di Bergamo, dall’ANA di Bergamo e dalla Fondazione Angelo Custode, per dare la possibilità a tante persone che vivono situazioni di fragilità, di trascorrere una gior- nata “speciale”, in montagna. Filippo è stato in tutti questi anni un instancabile sostenitore di questa iniziativa; grazie alla sua deter- minazione, gentilezza, entusiasmo, tante persone con disabilità hanno vissuto questa emozionante avventura. 7 Per Filippo non esisteva una montagna fatta solo di barriere. Vedeva nella montagna, leggendone le potenzialità, una grande opportunità per aiutare tante persone a superare le loro limitazioni. Grazie di cuore Filippo per aver testimoniato con il tuo impegno esemplare e concreto che la disabilità non è una dimensione di vita inappellabile, fatta esclusivamente di ostacoli e rinunce ma una condizione diversa di umanità e generosità senza confini. Antonio Valenti giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
ALPINISMO Gioie apre la strada sulla vergine cresta, mente io e Josef seguiamo fedelmente le tracce del e dolori “Legionario” come lo chiamiamo scher- zosamente di tanto in tanto. Siamo stanchi e, dopo aver mangiato lautamente, ci corichi- attorno amo prima delle otto di sera, evidentemente senza dare troppo peso alla consumistica ai Giganti ricorrenza. Abbiamo ben altri intenti per il mattino seguente, il corpo reclama e neces- Orobici sita riposo. Tre frontali scendono verso la Valtellina, non per molti metri, solo quelli che bastano per accedere al pendio ovest che sta alla di Gabriele Merelli È dalla vetta della Presolana Orientale che il mio sguardo si posa sognante sui Giganti. Io e Samuele abbiamo appena salito l’immacolato Canale Centrale, è Santo Stefano e quest’anno non siamo ancora stati Alpinismo su nessuno dei nostri amati tremila. Vista da qui la corona formata dalle montagne della Conca risulta quasi perfettamente simmetri- ca, l’attrazione è magnetica ormai ed è tempo di andare a vedere le condizioni. Tre giorni dopo siamo sulla vetta del Pizzo 8 Coca ad ammirare lo spettacolare panorama dal punto opposto, ora guardiamo la regale sagoma della Presolana con la prua, formata dallo spigolo Castiglioni, divisa tra ombra e sole. L’opera di tracciatura è stata piuttosto faticosa ma tutto sommato le condizioni non sono poi così male, quindi decidiamo di tentare anche il Redorta e lo Scais, rispetti- vamente l’ultimo giorno dell’anno vecchio e il primo del nuovo. Scegliamo il Meridionale e il Bonomi, ovvero i punti più deboli, come ogni inizio di stagione, per valutare le condizioni senza sobbarcarci troppe incognite in ambiente tecnico. Il pernottamento all’invernale del Rifugio Baroni al Brunone fa giusto al caso nostro. Coinvolgiamo il nostro amico Josef, per questa sgambata tracciatoria nel cuore pulsante delle Orobie. La voglia di lasciare le prime tracce sugli altri due Giganti Orobici è molta, percorrere l’intonsa cresta sommitale del Coca è sempre emozionante e completare il terzetto sarebbe meraviglioso. Dopo otto ore e mezza di camminata giun- giamo al Brunone, dopo aver “scavalcato” quello che per me è il Re delle Orobie, il Redorta. Percorrere la sua imponente parete est, sebbene dal punto più debole, è sempre un piacere e mai una passeggiata. Samuele Le Alpi Orobiche - giugno 2020
ALPINISMO trovato porta e finestra aperti o non chiusi correttamente. Con due orette di lavoro totali, per ripulire la neve trasportata all’in- terno dei preziosi locali, abbiamo rimesso tutto come doveva essere. L’anta metallica della finestra del Brunone era aperta e sepol- ta nella neve ghiacciata che raggiungeva il suo bordo superiore, mentre in entrambi i locali la porta era aperta con una quantità, fortunatamente esigua, di neve sparsa sul pavimento. Io non credo che questa sia cattiveria, penso sia inconsapevolezza e, per quanto possa sembrare strano, qualcuno non ha idea di cosa voglia dire una perturbazione seria a quelle quote. La cosa si è risolta con il min- imo della “spesa” e il massimo della resa, ma cosa sarebbe successo se degli alpinisti in difficoltà e in cerca di riparo non fossero riusciti ad accedere ai preziosi locali con condizioni di innevamento peggiorate? Alpinismo 9 base della severa Punta di Scais e dell’aus- tero Torrione Curó. Dalla duplice croce di vetta dello Scais ammiriamo la prima alba dell’anno. La Conca è ricoperta da un manto luminoso che infonde calore, solo al cuore però, fa freddo e il tepore è solo dentro di noi, tre piccoli puntini grati di aver avuto la possibilità di ammirare, una volta ancora, questi panorami familiari ma sempre rinno- vati dall’entusiasmo della prima traccia. Queste erano le Gioie, e i dolori quali sono? Per la prima volta in assoluto abbiamo avuto la sfortuna di assistere a episodi di poca cura. Sia al Coca, sia al Brunone abbiamo giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
s EVENTI continua da pag. 3 tilazione sostenuta e le goccioline che escono dalla bocca e naso ne respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere a attraverso la respirazione possono viaggiare più lontano. casa. Tutti devono avere massima prudenza per ridurre la possibi- lità di incidenti ed evitare di stressare oltre misura il soccorso • Se stai scendendo lungo il sentiero, quando incroci una persona Alpino. che sale oppure che scende, accostati e fermati, e attendi di venire oltrepassato. Quando l’altro escursionista si sarà allontanato di oltre • #montagnedasalvare e #savethemountains: fermati in un 2 metri, riprendi a scendere. negozio del territorio di montagna. Se entri in un luogo chiuso devi indossare la mascherina. Nel negozio, acquista i prodotti tipi- • Quando arrivi presso strutture quali rifugi, capanne sociali, bivac- ci del territorio e del paese dove ti trovi da portare a casa. È un chi o punti di ritrovo, non appoggiare lo zaino su tavoli, panche e segno di vicinanza al territorio stesso e un atto di sostegno all’eco- sedie ma appoggialo a terra oppure appendilo. Lo stesso vale per gli nomia locale. Se quando sei a casa ti piace acquistare on line, sce- indumenti utilizzati (magliette sudate, giacche, pile o altro). Non gli i portali che realmente rappresentano il territorio e le sue impre- scambiarti borracce, posate, bicchieri con gli altri escursionisti. se. Non le grandi piattaforme ma i siti e-commerce “di valle”, di ter- bivacchi e locali invernali rappresentano l’unico punto di ricovero ritorio. È fondamentale per sostenere le aziende agricole e arti- possibile per gli alpinisti ed escursionisti ma ricordiamo sono spazi giane dei territori di montagna. riDOtti e nOn sAniFicAti. • rispetta sempre le indicazioni comportamentali delle disposi- • Se c’è un gruppo di persone in sosta presso una struttura indossa zioni nazionali, regionali e locali, e le norme igieniche fornite dalle la mascherina e mantieni la distanza di almeno 1 metro. Se hai Autorità Sanitarie per la Tutela della salute, e in caso di ogni dub- un colpo di tosse o starnutisci utilizza un fazzoletto usa e getta (da bio leggi le FAQ sul sito del Governo, al link: riportare poi a casa) oppure se sprovvisto usa la piega del gomito. http://www.governo.it/it/faq-fasedue Se durante l’escursione utilizzerai corrimani, funi, catene o appi- gli fissi, ricorda di non portare le mani alla bocca, naso e occhi dopo LA riDuZiOne DeL cOntAGiO DA cOrOnAVirus Eventi averli afferrati. Disinfetta le mani con il gel a base alcolica. DipenDe LArGAmente DAi nOstri cOmpOrtAmenti e DAL nOstrO sensO • Le persone anziane, essendo più esposte, devono adottare com- Di respOnsAbiLitA’ e rispettO VersO GLi ALtri, portamenti di più cautela e i soggetti con sintomatologia da infezio- 10 Anche quAnDO FrequentiAmO Le mOntAGne Le Alpi Orobiche - giugno 2020
ALPINISMO GIOVANILE Alpinismo giovanile 11 4 mInutI per la montagna di Massimo Adovasio 4 minuti! Solo 4 minuti per poter annunciare, comunicare e gridare al mondo che “la montagna… vive ancora!”. Lo hanno fatto 20 Aquilotti dell’Alpinismo Giovanile insieme a 14 Accompagnatori dell’Alpinismo Giovanile di bergamo. È nato così il primo spot dell’Alpinismo Giovanile di Bergamo, dove i protag- onisti sono i più giovani del Club Alpino Italiano. Dove con poche parole gli Aquilotti si sono messi in gioco diventando neo-attori. Dove la vitalità e la gioia che esprimono, sono il riflesso della loro grande voglia di percorrere insieme agli altri Aquilotti ed agli Accompagnatori i sentieri della montagna e, di essere vicini ed abbrac- ciare l’alpe… L’idea di fare uno spot per la montagna era nata in Commissione Alpinismo Giovanile. Perché non provare a concretizzare l’idea? Incredibilmente in due giorni, i genitori degli Aquilotti ci hanno fatto pervenire i video dei loro figli Aquilotti, ripresi semplicemente con i telefonini, che insieme a quelli degli Accompagnatori, hanno creato il materiale di base per il video. Poi il mettere tutto insieme e creare il film non è stato difficile. Perché non vi fate anche voi contagiare da quello che hanno annunciato gli Aquilotti e gli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile? Sbirciate in web: www.caibergamo.it/alpingio Le foto pubblicate in questa pagina sono di Antonio e Stefano Rota e le potete ammirare insieme ad altre immagini, nello spot della montagna. giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
ALPINISMO GIOVANILE 9 VIDeO di Maurizio Baroni per far vivere la montagna I botti di Capodanno avevano salutato l’anno 2019, nel complesso ritenuto un anno tranquillo. Qualcuno festeggiava agli Aquilotti di Bergamo augurandosi un buon 2020, altri recita- vano il famoso detto “anno bisesto, anno funesto!...” Ed in effetti, non ci sono parole migliori per descrivere tutto quello che di lì a poco, sarebbe successo. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), dichiara a febbraio 2020 la Pandemia da Covid-19, un virus di cui ancora adesso non si conosce la provenien- za certa, ma che ha portato all’isolamento il mondo intero. Alpinismo giovanile Le città si sono svuotate, la paura e l’ansia attanaglia i cittadini e tutti vengono ribaltati in una situazione a dir poco surreale: tutti chiusi in casa, davanti alla TV, per seguire l’evoluzione dell’epidemia. Malati, ricoveri, lutti, falcidiano le nostre comunità italiane ed in modo particolare la terra bergamasca. Stiamo vivendo un momento surreale: ogni giorno da due mesi a questa parte, dobbiamo 12 affrontare una quotidianità a cui non eravamo abituati, con cambiamento delle situazioni di vita. Sospensione di contatti, di abbracci, di strette di mano, con il prossimo per evitare contagi; sospensione di ogni attività lavorativa, sportiva, e ludica. In questo contesto, anche il Club Alpino Italiano, ha dovuto prendere decisioni importanti, quali la sospen- sione di tutte le attività sociali, Le Alpi Orobiche - giugno 2020
ALPINISMO GIOVANILE Alpinismo giovanile o scritto Alcuni Aquilotti ci hann eo spontaneamente sui 9 vid all’Open Day al Palamonti; da Prato Alto di 13 Albino, al Monte Due Mani; dal Parco delle stalgia.” benedetta: “… molta no Fucine, al sentiero dei fiori dell’Arera; dal- im a inizia tiva.” matteo: “… ott l’incontro con gli Scout CNGEI di ricordi.” sezionali, regionali, nazionali. Anche la eleonora: “… bei Bergamo, al Rifugio Porro ed infine la visi- ci fate venire Commissione di Alpinismo Giovanile del nicola e Federico: “… ta del MUSE di Trento. nu ove avventure.” CAI Bergamo ha dovuto attenersi alle dis- voglia di ripartire per I video sono stati realizzati unendo foto e di sen tirci vicini! posizioni. Quest’epidemia è capitata proprio elisa: “… un bel modo film e volutamente di breve durata, per non mentre ci accingevamo a presentare le attiv- Grazie!” stancare i piccoli Aquilotti. Puntualmente che bello!” ità 2020 ai giovani, i nostri Aquilotti. Andrea e Francesco: “ … ogni mercoledì 2 video per 5 settimane con- rtiamo subito! Ovviamente abbiamo dovuto rivedere i pro- pietro e Giorgio: “ … pa secutive, sono stati inviati agli Aquilotti ed grammi sospendendo in primis l’Open Day ai loro genitori. I video possono essere visti . AG dello scorso 22 marzo, momento i cui … e poi tanti altri ancora da tutti all’indirizzo web: www.caiberg- avremmo dovuto presentare agli Aquilotti amo.it/alpingio ed ai loro genitori le attività del 20° Corso di Come Presidente della Commissione Alpinismo Giovanile, con tutte le novità. Alpinismo Giovanile sono entusiasta di L’importante progetto del Corso è stato magine come modalità migliore per la questa iniziativa che abbiamo progettato e messo nel cassetto e sicuramente il cassetto comunicazione ai più piccoli del mondo realizzato insieme ai miei collaboratori. verrà riaperto ed il Corso presentato l’anno della montagna. Soprattutto per ricordagli Pensiamo in questo modo di essere stati prossimo. momenti felici di gioia, di emozione, di vicini ai nostri Aquilotti, facendo lavorare la Ma tutto ciò comunque non ha fermato la avventura e di scoperta dell’ambiente, vis- loro memoria sulla bellezza di scoprire nostra operatività, la nostra voglia di essere suti insieme ai loro Accompagnatori di l’ambiente montano, insieme a tanti amici. vicini agli Aquilotti ed alle loro famiglie, di Alpinismo Giovanile. Ma noi non ci fermiamo qui. Stiamo proget- far loro sentire che la montagna è sempre lì Si è quindi messo mano agli archivi tando ancora qualcosa di speciale per i nos- e ci aspetta ancora. fotografici della Commissione Alpinismo tri Aquilotti… I nostri Accompagnatori di Alpinismo Giovanile del 2019, affidando al nostro Giovanile, che formano l’organismo tecnico massimo Adovasio la realizzazione di 9 Le foto che accompagnano questo articolo del CAI di Bergamo denominato video. I nove video 2019 spaziano sono tratte dai video inviati agli Aquilotti “Commissione Alpinismo Giovanile”, riu- fotograficamente dal saluto degli ed hanno la firma di Massimo Adovasio, niti in videoconferenza, hanno scelto l’im- Accompagnatori di Alpinismo Giovanile, Antonio Rota e Stefano Rota. giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
ALPINISMO GIOVANILE i più GIOVanI aSaG della Bergamasca di Massimo Adovasio A bbiamo il piacere di presentarvi gli Accompagnatori Sezionali di Alpinismo Giovanile (ASAG) più giovani della Laura Pezzotta Bergamasca. Sono quattro e tutti hanno frequentato il 3° Corso di formazione ASAG svolto nel 2017/18 dalla scuola bergamasca di Alpinismo Giovanile “Alpi Orobie”. I loro nomi: Alessandro Alpinismo giovanile capitanio e Laura pezzotta della sezione di clusone, Jacopo rocchetti di Gazzaniga e Diego ruggeri di Valgandino (ora all’estero per lavoro). Sono stati presentati agli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile della Bergamasca nell’incontro del 21 febbraio scorso svolto al Palamonti. Ma cosa hanno di particolare questi gio- Alessandro Capitanio vani? La Scuola AG Alpi Orobie ha guarda- 14 to verso di loro con lungimiranza, ammet- tendoli, dopo le dovute deroghe ottenute dalla Commissione Regionale Lombarda di Alpinismo Giovanile, al Corso di for- mazione ASAG all’età di 16 anni. Sono giovani provenienti già da attività di Alpinismo Giovanile e sono stati seguiti con particolare attenzione dalla Scuola stes- sa durante la formazione. E ce l’hanno fatta alla grande a conseguire la qualifica di ASAG, che è stata loro conferita quest’an- no al raggiungimento del 18° anno di età. La Scuola AG Alpi Orobie, ha fatto una Jacopo Rocchetti bella scommessa su questi giovani, vincendola e permettendo loro di alcuni aspetti tecnici dell’andare in mon- acquisire qualcosa di importante tagna. Ma durante il Corso ho avuto anche non solo per la loro formazione per- l’opportunità di poter approfondire un altro sonale, ma anche per il Club Alpino aspetto a cui tengo molto: l’approccio e la Italiano. Per le Alpi Orobiche, li comunicazione con i bambini. Ma anche abbiamo avvicinati e fatto loro altri aspetti legati, come il gioco e le capac- alcune semplici domande. ità di intrattenimento. Ad esempio, come sviluppare la curiosità e l’interesse nei Perché hai fatto il Corso bambini…”. di formazione per diventare Alessandro capitanio: “Perché mi ritengo ASAG? un appassionato della montagna e mi piace moltissimo l’esperienza di ‘montagna Laura pezzotta: “Ho deciso di ragazzi’ che facciamo a Clusone, e dato che partecipare a questo Corso essen- mi è stata offerta questa opportunità, l’ho zialmente per poter approfondire colta al volo”. Le Alpi Orobiche - giugno 2020
ALPINISMO GIOVANILE Jacopo rocchetti: “Ho fatto il corso tanta era l’allegria e il senso di gioco, di poter partecipare al Corso nonostante la ASAG, perché fin da bambino ho sempre questo mi ha permesso di “tornare bambi- mia giovane età. I Docenti mi hanno perme- avuto la passione per la montagna che mio no”, aprendo gli occhi su come potermi di sso, oltre a capire meglio che cosa è padre mi ha trasmesso. Oltre alla passione conseguenza relazionare con i più piccoli”. l’Alpinismo Giovanile, di capire che sicu- per la montagna, ho sempre avuto a cuore il ramente nel futuro il mio obbiettivo è quel- corretto approccio ad essa, rispettandola, I docenti della Scuola Bergamasca AG lo di accompagnare i ragazzi in montagna e quindi ho deciso di partecipare al Corso per ti hanno permesso di capire meglio soprattutto di cercare ogni anno di appro- apprendere al meglio le tecnica di insegna- cosa è l’Alpinismo Giovanile fondire aspetti diversi riguardanti la mon- mento per relazionarmi con le bambine ed i e cosa pensi fare per il futuro? tagna”. ragazzi al fine di insegnargli il giusto modo Alessandro capitanio: “Direi che il di andare in montagna”. Jacopo rocchetti: “Ho apprezzato molto futuro, ad oggi, è alquanto incerto. Io spero la professionalità dei Docenti che hanno che tutto vada bene e magari non quest’an- Come ti è sembrato il Corso arricchito le mie conoscenze sia in ambito no, ma l’anno prossimo, di tornare sulle di formazione ASAG, cosa ti ha dato, teorico che pratico, rendendomi un appas- mie amate montagne con i ragazzi a diver- ed in particolare un aneddoto simpatico sionato della montagna migliore. In futuro tirci, a cantare e ad osservare il panorama”. che ti è rimasto in mente in questa sicuramente continuerò ad accompagnare i esperienza? ragazzi dell’Alpinismo Giovanile della Giudicate voi dalle risposte di questa inter- Alpinismo giovanile sezione Albino-Gazzaniga-Nembro, vista: penso che il Club Alpino Italiano Alessandro capitanio: “Il Corso è stato insieme ai miei amici Accompagnatori, debba tenere questi giovani ben “stretti” parecchio interessante, sia per gli aspetti continuando a vivere questa mia passione”. all’interno del Sodalizio! tecnici, come gli insegnamenti sui nodi, Laura pezzotta: “Rispondendo a questa sull’arrampicata, sull’orientamento, sulla domanda colgo l’occasione per ringraziare i sicurezza; sia per gli aspetti umani, come le Docenti della Scuola Bergamasca AG Alpi Servizio fotografico persone che ho conosciuto e la compagnia. Orobie, per l’opportunità che mi è stata data di Massimo Adovasio Mi ricordo il gioco della bussola, dove dovevamo andare verso una direzione seguendo l’azimut e poi tutti i giochi ed i modi simpatici che Massimo Adovasio e gli La foto s impatica 15 altri Docenti hanno utilizzato per insegnar- ci! Sono stati belli ed utili per imparare cose nuove ed essere Accompagnatori migliori”. degli Aquilotti di bergamo a cura di Massimo Adovasio Laura pezzotta: “Il Corso ritengo che vada a toccare e a creare interesse e voglia di approfondimento di diversi aspetti. Spaziando tra aspetti tecnici ed aspetti più legati allo stare insieme, cioè la convivenza e gli aspetti ludici. Posso dire che è stata una delle esperienze più interessanti e divertenti che mi ha permesso di crescere a livello personale. Non ricordo un aneddoto in particolare, ma ricordo con piacere i momenti passati con gli altri corsisti a ripassare e a rivedere alcuni argomenti del Corso. Grazie a questo Corso ho potuto fare nuove conoscenze e creare anche rap- porti di amicizia e condivisione di momen- ti tra le nostre montagne”. Jacopo rocchetti: “Il corso di formazione mi è sembrato molto serio, preciso e pun- tuale, ho appreso le giuste tecniche di sicurezza, come relazionarmi con gli altri s ta g u a rdando” Accompagnatori e soprattutto come relazionarmi con i ragazzi al fine di farli “Oh! ...ci ei fiori - Are ra ero d sentire i protagonisti dell’Alpinismo l 9 g iu g n o 2019 - Senti Uscita de fano Rota) Giovanile. Ho apprezzato molto la simpatia (foto di Ste con cui è stato approcciato il Corso, sempre giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
CLUB ALP Unione Bergam RIFUGI ALPINISTICI E E riFuGiO ALpe cOrte 1410 m telefono: +39.0346.35.090 - +39 348.52.53.268 e-mail: rifugioalpecorte@caibergamo.it Web-site: http://geoportale.caibergamo.it Gestore: Mountain Family di Rodigari Fiorella riFuGiO AntOniO curÒ 1915 m telefono: +39.0346.44.076 e-mail: rifugiocuro@caibergamo.it Web-site: www.antoniocuro.it Gestore: Fabio Arizzi +39.333.10.13.878 - Ghilardini Angelo +39.328.32.65.100 riFuGiO OsteLLO AL curÒ 1910 m telefono: 035.4175475 e-mail: ostelloalcuro@caibergamo.it Web-site: http://ostelloalcuro.it Gestore: Fabio Arizzi +39.333.10.13.878 - Ghilardini Angelo +39.328.32.65.100 Rifugi alpini riFuGiO AntOniO bArOni AL brunOne 2297 m telefono: +39.0346.41.235 e-mail: rifugiobaroni@caibergamo.it Web-site: http://geoportale.caibergamo.it Gestore: Marco Brignoli +39.345.46.08.973 16 riFuGiO FrAteLLi cALVi 2015 m telefono: +39.0345.77.047 e-mail: rifugiocalvi@caibergamo.it Web-site: http://geoportale.caibergamo.it Gestore: Claudio Bagini +39.349.68.04.893 riFuGiO FrAteLLi LOnGO 2026 m telefono: +39.0345.77.070 e-mail: rifugiolongo@caibergamo.it Web-site: http://geoportale.caibergamo.it Gestore: Andrea Berera +39. 349.56.92.939 - Società Alpina SCAIS Bergamo riFuGiO AnGeLO GherArDi 1647 m telefono: +39.0345.47.302 e-mail: rifugiogherardi@caibergamo.it Web-site: http://geoportale.caibergamo.it Gestore Associazione Alpi Ande Due +39.035.81.47.49 - +39.339.81.28.123 riFuGiO LAGhi GemeLLi 1968 m telefono: +39 0345.71.212 e-mail: rifugiolaghigemelli@caibergamo.it Web-site: www.rifugiolaghigemelli.it Gestore: Maurizio Nava e Stefano Brignoli +39.347.04.11.638 riFuGiO LuiGi ALbAni 1939 m telefono: +39 0346.51.105 e-mail: rifugioalbani@caibergamo.it Web-site https://www.rifugi.lombardia.it/bergamo/colere/rifugio-albani.html Gestore: Sandra Bottanelli +39.349.390.1953 e Chicco Zani +39.338.433.4709 Le Alpi Orobiche - giugno 2020
LPINO ITALIANO rgamasca Sezioni e Sottosezioni E ESCURSIONISTICI PER L’ANNO 2020 riFuGiO mAriO mereLLi AL cOcA 1891 m telefono: +39.0346.44.035 e-mail: rifugiomerelli@caibergamo.it Web-site: www.rifugiococa.it Gestore: Silvana Rodigari +39.348.73.16.427 - Fabrizio Gonella +39.347.08.67.062 riFuGiO nAni tAGLiAFerri 2328 m telefono: +39.0346.55.355 e-mail: rifugiotagliaferri@caibergamo.it Web-site: http://geoportale.caibergamo.it Gestore: Francesco Tagliaferri +39.347.53.61.115 riFuGiO reseGOne 1265 m telefono: +39.334.8023863 sabato-domenica, +39.335.474345 e-mail: rifugioresegone@tiscali.it Web-site: http://geoportale.caibergamo.it Gestore: Sottosezione CAI Valle Imagna - tel. 035.852931 Rifugi alpini riFuGiO cesAre beniGni 2222 m telefono: +39.0345.89033 email: rifugiobenigni@gmail.com sito: www.rifugiobenigni.com Gestore: Elisa Rodeghiero +39.340.7714820 riFuGiO mArcO bALiccO 1963 m 17 telefono: +39.035 0667343 – +39.348.6958763 e-mail: info@rifugiomarcobalicco.it Web-site: www.rifugiomarcobalicco.it Gestore: Luca Bettoni telefono +39.349.6465139 riFuGiO rinO OLmO 1819 m telefono: +39.0346.61380 e-mail: rifugiorinoolmo@gmail.com Web-site: www.rifugioolmo.it Gestore: Elia Iseni – telefono +39. 347 7791057 riFuGiO cArLO meDici Ai cAssineLLi 1568 m telefono: +39.339.5655793 - +39.328.8674985 e-mail: iaio.lolli@alice.it Web-site: www.baitacassinelli.it Gestore: Mariagrazia Tomasoni - Claudio Trentani riFuGiO LeOniDA mAGnOLini 1610 m telefono: +39.0346.65145 e-mail: rifugiol.magnolini@gmail.com Web-site: www.cailovere.it Gestori: Patrizio Toninelli 334-1011791 – Silvio Provenzi 335-6855178 riFuGiO in cittA’ AL pALAmOnti 218 m telefono: +39.035.342777 / +39.348.6957901 e-mail: rifugioincitta@caibergamo.it Web-site: www.caibergamo.it Gestore: Santo Lazzaro giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
ESCURSIONISMO Escursionismo entamento, la pianificazione e conduzione di escursioni, i metamorfismi della neve, la dinamica delle valanghe, i metodi di ricer- ca e di autosoccorso. La formazione data dagli accompagnatori di escursionismo della Scuola è stata apprezzata dai corsisti che hanno partecipato con interesse e moti- 18 vazione alla scoperta di un ambiente non ben conosciuto e ricco di domande e di spunti di riflessione. La prima delle tre escursioni si è tenuta in Svizzera nella località Sils Maria, in direzione Val di Fex, fino al Passo Maloja. I magnifici panorami e un sole splendente hanno accompagnato i corsisti nella loro prima avventura in ambiente innevato come diretti protagonisti della giornata in via di sperimentazione delle basilari Corso di nozioni apprese teoricamente. La seconda escursione ha avuto luogo a San Simone, in eSCuRSIOnISmO occasione della giornata del “sicuri sulla neve”. Gli escursionisti hanno partecipato attivamente ai diversi campi allestiti, dedi- cati alle attività di ricerca con ARTVA, Foto di Tiziano Viscardi pala e sonda, interventi di primo soccorso e studio della stratigrafia della neve. In ques- di Francesca Citterio coordinato da Alessandro Carissimi e ta giornata anche Rete radio montana ha Paolo Cortinovis, supportati dall’intero fatto il suo esordio con la presenza di refer- S i è concluso lo scorso 26 gennaio corpo accompagnatori titolati della Scuola. enti e un apporto alle radio comunicazioni il “Percorso di avvicinamento Si è svolto in 5 lezioni teoriche e 3 uscite in interne rivelatosi molto utili per i contatti all’escursionismo in ambiente ambiente. Durante il corso i 28 escursion- trai campi di lavoro. Tutto si è svolto nel innevato” organizzato dalla isti iscritti hanno potuto acquisire le migliore dei modi e professionalità come Scuola di Escursionismo Giulio Ottolini nozioni basilari in ambiente innevato dimostrano anche le interviste fatte dalla del CAI di Bergamo. riguardanti l’equipaggiamento e i materi- Rai. Il corso è iniziato la sera del 7 gennaio ali, la progressione con le ciaspole, la L’ultima escursione si è tenuta in Valle 2020 presso la sede Palamonti ed è stato meteorologia e i bollettini nivologici, l’ori- d’Aosta partendo dal paesino di Le Alpi Orobiche - giugno 2020
SCUOLE Scuola di eSCurSioniSmo Giulio Ottolini di Francesca Citterio della Scuola hanno voluto I n questo periodo di condividere: emergenza anche la “La vita che si ferma Scuola di Escursio- all’improvviso, resti incred- nismo Giulio Ottolini del ulo e perplesso. CAI di Bergamo ha dovuto rinun- Accetti, perché al momento non si ciare a numerose attività e progetti. può fare altrimenti. Foto di Tiziano Viscardi In programma, tra i principali impegni, Cerchi di goderti la lontananza dalla fre- erano previsti i corsi di escursionismo nesia quotidiana, rifletti su un mondo in Challancin, in direzione Punta Fetita, fino base e avanzato che si svolgono ogni difficoltà, che ora travolge proprio la Scuole al Col de Borromein, dove gli accompag- anno nei mesi di aprile e maggio. realtà in cui vivi e persone più o meno natori hanno mostrato le procedure di La decisione di annullare i corsi non è vicine. autosoccorso con la simulazione di una stata semplice considerando l’impegno, il Emozioni che si sovrappongono, altalene valanga. L’ambiente, anche in questo caso tempo e la passione che i componenti da cui non puoi scendere. ricco di paesaggi stupendi, si è prestato alle della Scuola hanno dedicato alla Le camminate in montagna sono una lib- 19 varie esercitazioni di orientamento con l’u- preparazione delle lezioni, alla pianifi- erazione, fanno stare bene! tilizzo di bussola, cartina e altimetro. Al cazione delle uscite in ambiente e alle Dobbiamo rinunciare anche a quelle termine della giornata, come di consuetu- riunioni svolte per definire ogni dettaglio; però, così come ad incontrare gli amici dine, si è vissuto un momento di condivi- ma ancora più difficile è stato comuni- del CAI con cui si stanno progettando sione e di festa conclusiva in cui la protag- care tale scelta ai numerosi corsisti iscrit- corsi e uscite per i prossimi mesi. Ci si onista non è stata la neve, ma le persone ti, che fortunatamente si sono dimostrati ritrova virtualmente per ripensare, condi- che hanno vissuto una significativa espe- fin da subito comprensivi e disponibili ad videre e mantenere i contatti. La Scuola rienza formativa sia sotto l’aspetto teorico attendere i corsi del prossimo anno. ha un “dietro le quinte” che non si ferma che pratico. Nonostante l’inevitabile interruzione mai. La Scuola Giulio Ottolini ringrazia tutti i delle normali attività, tutti i componenti Con il passare dei giorni si avverte la nos- partecipanti, sempre molto attenti e coin- della Scuola hanno sentito la necessità di talgia per la montagna, che rappresenta volti. Inoltre un grande riconoscimento è rimanere operativi, anche se con modalità ora più che mai condivisione e relazione rivolto a tutti gli accompagnatori di escur- del tutto differenti. con sé stessi, gli altri e la natura. Una sionismo e ai collaboratori per la loro pro- La Scuola ha cercato di valorizzare il natura che sta sicuramente godendo della fessionalità e disponibilità. tempo a disposizione per un continuo nostra assenza proprio nel momento del La partecipazione sempre maggiore a miglioramento; a tal proposito sono state risveglio primaverile e che quest’anno questo “Percorso in ambiente innevato”, programmate riunioni in videoconferenza restiamo a contemplare dalle finestre e insieme ai “Corsi di escursionismo base e per un costante aggiornamento, apportate dai balconi. avanzato” che vengono organizzati ogni migliorie alle lezioni trattate nei corsi e Spero che questo tempo, fermi nelle nos- anno nei mesi di aprile e maggio dalla rivisti i principali argomenti. tre case, possa essere anche per noi occa- Scuola di Escursionismo Giulio Ottolini Il tempo a disposizione, oltre che perme- sione per tendere in futuro verso qualcosa del CAI di Bergamo, dimostra una cres- ttere il perfezionamento di alcuni aspetti di bello e genuino, per l’uomo e per ciò cente frequentazione responsabile della della Scuola, ha lasciato spazio a rifles- che da sempre è lì, immobile e disposto montagna in tutte le stagioni. Ciò sprona i sioni che spesso la vita frenetica di tutti i ad accogliere nel suo silenzioso rumore componenti della Scuola a continuare a giorni ci preclude. che avvolge ed insegna e chiede di essere trasmettere la giusta consapevolezza nel Ecco alcuni pensieri che i componenti rispettato e tutelato”. vivere l’ambiente montano con rispetto e passione. giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
BIBLIOTECA DEI PICCOLI montAGnA, libri e bambini C iao a tutti. Oggi vi voglio parlare di tre albi che non sono legati strettamente alla mon- tagna ma ho pensato di darvi il mio punto di vista su questo #iorestoacasa. Mai avrei pensato di dover vivere un momento che definirei quantomeno originale e drammatico. Il fermo dalla mia quotidianità mi ha imposto nuovi ritmi, nuove routine, nuovi pensie- ri. Con la mia famiglia ci siamo dovuti fermare e lasciare tutto il mondo fuori dalla porta. Letteralmente. Niente più giochi con gli amici, niente più escursioni: niente. E allora come fare? Cosa fare? Il cambiamento forzato ci ha obbligati a riflettere e, noi, abbiamo deciso di fare così: pazientare, aspettare, cercare, trovare una soluzione, con calma, ponderare la situazione. Ci vorrebbe un corso, una disciplina scolastica per insegnare a noi stessi e ai nostri figli tutto ciò. In un mondo che va a velocità doppia e dove spesso la fretta, l’agitazione, il tempo sono i nostri più acerrimi nemici. In un momento come questo, dove un piccolissimo essere ci ha costretto a ral- lentare, malgrado il nostro volere. Vi voglio parlare allora di tomoko Ohmura, un’autrice di albi per Babalibri, che nasce a Tokyo Biblioteca dei piccoli di Elena Ferri e, dopo aver lavorato come impiegata, si appassiona all’illustrazione e s’iscrive alla «Palette Club School». Una volta diplomatasi, comincia a lavorare nel mondo dei libri per bambini dove viene mamma, educatrice, molto apprezzata dai piccoli lettori. Nello specifico vi voglio presentare due suoi lavori, “Tutti in amante della montagna coda” e “Piccole tigri” scritti con Jo Weaver dove al centro troviamo il desiderio e la capacità di pazientare, due racconti con due finali differenti in compagnia degli amici animali. Il primo, “tutti in coda” è un albo in continuo crescendo, con una finale a sorpresa che dà il senso a tutta questa enorme coda. Già, perché ben 50 animali sono raffigurati dal più piccolo al più grande, in una enorme coda, che sembra interminabile. come per noi umani, anche per loro le file non sono molto apprezzate, e quindi capita che c’è chi gareggia, chi non ne può più, chi inizia a sbadigliare contagiando anche i vicini. Addirittura c’è chi è finito in un posto non proprio adat- to, deve lasciare spazio per non diventare il suo pranzo. Praticamente dalla rana n.50 all’elefante n.1 capofila, sono pronti… cosa gli aspetterà? Questo enorme tempo pazientato sarà servito a 20 qualcosa? un insegnamento per tutti, essere ordinati, e cercare di far passare il tempo, una bella dose di educazione al comportamento corretto per vivere a fine coda un’esperienza indimenticabile. un grande insegnamento per i più piccoli, ma anche per noi adulti. In “piccole tigri” Puli e Sera, insieme alla loro mamma sono costrette a cambiare casa (per colpa di bracconieri). Una condizione che spesso preoccupa anche noi umani, e non è facile trovare una nuova sistemazione nell’immediato, e quanto può preoccupare la sensazione di spaesamento tra i nostri bambini. Le piccole tigri cercano di dare il loro contributo. Una dimora dietro la cascata ma troppo umida, una soluzione sui rami alti ma troppo scomoda per chi dovrebbe dormire sul terre- no, una grotta infestata da bestioline pungenti, no ancora no. La pazienza e la saggezza della mamma, vengono in soccorso. Eccolo il posto più adatto: “una scalinata che conduceva a un anti- co tempio di pietra, nascosto dalla vegetazione”. Elementi piacevoli, come l’avventura, il cerca- re una soluzione senza troppa agitazione, il conforto prima del riposo notturno, illustrazioni spet- tacolari da lasciare senza fiato. Da ultimo ecco “uff” di Ilaria Carducci, edito da Camelozampa, collana Le piume. Il libro parla di un bimbo di nome Uff che non si divertiva mai, proprio mai. Si annoiava sempre in ogni sta- gione e in ogni posizione quindi un giorno decide di creare il suo regno ricco di noia…prima par- tendo dalla corona, poi costruendosi un trono, un castello, una corte e anche una principessa che si doveva annoiare con lui…nel suo regno di noia Uff trova il suo ambiente perfetto e quasi quasi inizia a divertirsi!!! Semplice ed efficace, dedicato a tutti i bambini di oggi che non trovano mai soddisfazione e si annoiano subito in ogni loro attività forse perché possiedono troppe cose o forse perché vengono accontentati in ogni loro desiderio… mentre Uff trova il divertimento e la sua giu- sta dimensione quando crea il suo regno immaginario ricco di nuove costruzioni e noiose ma al tempo stesso divertenti attività. un invito alla pazienza, al saper aspettare quella cosa giusta che fa per noi, che fa aprire mente e corpo e ci dona vitalità per quello che amiamo di più. non mi resta che augurarvi una buona lettura! Le Alpi Orobiche - giugno 2020
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