COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo

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COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
COVID-19:
                   la montagna sospesa
                   FILIPPO
                   GIOVANI ASAG
Alpi Orobiche
   le

Giugno
 2020           NOTIzIArIO DeLLA SezIONe e SOTTOSezIONI CAI DI BerGAmO                                    Una casa per la montagna

                Anno XXIV n. 112 / Giugno 2020 / Trimestrale / “Poste Italiane Spa - Spediz. in Abb. Post. -
                D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46), Art. 1, Comma 2, DCB Bergamo”
COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
Editoriale

Le ALpi OrObiche
                                                          Rinasceremo
                                                       insieme in montagna
Notiziario del Club Alpino Italiano
Sezione e Sottosezioni di Bergamo
GIUGNO 2020
Anno XXIV - n° 112
Editore
Sezione di Bergamo “Antonio Locatelli”

                                           N
del Club Alpino Italiano
(Associazione di Volontariato)
                                                       ell’arco di tempo dall’ultimo numero del notiziario sociale, tra l’altro con la
Via Pizzo della Presolana 15,                          convocazione dell’Assemblea annuale dei Soci, ad oggi, abbiamo vissuto la
24125 Bergamo
Tel. 035-4175475 Fax 035-4175480
                                                       più drammatica bufera sanitaria e tragedia umanitaria che si è abbattuta in
                                                       particolare sulla nostra comunità bergamasca, e anche in Italia e nel mondo.
Direttore responsabile
Nevio Oberti                               Fin dai primi giorni di marzo abbiamo chiuso il Palamonti, tutte le sedi sociali delle
Direttore editoriale                       sezioni e sottosezioni, i rifugi e le baite sociali, e anche sospeso ogni attività istituziona-
Paolo Valoti                               le e ogni incontro di persona tra soci e appassionati, nel più ampio rispetto delle norme
Comitato di redazione                      nazionali, regionali e locali di sicurezza per la tutela della salute di ciascuno.
Nevio Oberti, Luca Merisio,
Glauco Del Bianco
Segretaria: Clelia Marchetti               In questi interminabili mesi di difficoltà con drammi personali e collettivi, abbiamo cer-
Hanno collaborato                          cato di condividere tutti insieme questa enorme responsabilità, che non è soltanto giuri-
Gabriele Merelli, Massimo Adovasio,
Maurizio Baroni, Elena Ferri,
                                           dica e legale, ma anche etica, civica e sociale, attraverso degli incontri quotidiani in
Giancelso Agazzi, Francesca Citterio,      videoconferenza tra i Presidenti delle Sezioni e Sottosezioni del CAI Bergamasco, i
Tiziano Viscardi, Margherita Fusi,         Componenti del Consiglio direttivo sezionale CAI Bergamo, i Presidenti di Commissioni
Pietro Gavazzi, Lorenzo Vistoli,
Giuseppe Belotti, Andrea Ganzerla,         e Gruppi e i Direttori delle Scuole, e anche i Responsabili di diverse Associazioni berga-
Gianluigi Moraschini, Santo Giancotti,     masche per la montagna.
Laura Oggioni, Monica Pietrobono,
Francesca Allievi, Lorenzo Vistoli,        Con l’inizio del mese di giugno sono state emesse nuove normative nell’ambito del-
Marcello Manara, Paolo Cortinovis,         l’emergenza sanitaria che ci stanno permettendo di uscire dal ‘rifugio di casa’ dove siamo
Antonio Valenti
                                           stati isolati per questi mesi e di ritornare alla realtà a piccoli passi nelle differenti attività
Consulenza grafica e fotografia
Luca Merisio
                                           personali, professionali e sociali, ma anche alla ritrovata libertà per le nostre passioni e il
Progetto grafico e impaginazione
                                           nostro impegno concreto per le montagne e le nostre genti.
Lucia Signorelli                           Resta ancora sospesa l’organizzazione ufficiale di tutte le attività di accompagnamento
Direzione e redazione                      tra le quali alpinismo, escursionismo, cicloescursionismo, seniores, alpinismo giovanile,
Via Pizzo della Presolana 15,              speleologia e montagnaterapia fino al 31 luglio 2020, nel riguardo della tutela della salu-
24125 Bergamo
Tel. 035.4175475, Fax 35.4175480           te di soci e appassionati, e nel profondo rispetto e ricordo di tutti i nostri cari e amici vit-
Gli uffici sono aperti,                    time di questa emergenza sanitaria.
lunedì, martedì, mercoledì e venerdì
dalle 14,00 alle 18,30;
giovedì dalle 14,00 alle 20,30;            In questo tempo abbiamo fatto esperienza della nostra fragilità umana, ma anche, anzi
sabato dalle 9,00 alle 13,00
e dalle 14,00 alle 18,00
                                           soprattutto, della forza della solidarietà, di quanto sia essenziale il mutuo soccorso, come
e-mail: lealpiorobiche@caibergamo.it       sono stati i gesti di umanità che abbiamo ricevuto da parte di Soci e Amici bergamaschi
www.caibergamo.it                          e di diverse Sezioni e Sottosezioni CAI d’Italia, e che ci hanno sostenuto per costruire
Stampa                                     insieme le ‘Montagne di generosità’ destinate ai poli ospedalieri del ‘Papa Giovanni
Litostampa Istituto Grafico s.r.l.
Via Corti 51, 24126 Bergamo                XXIII’ di Bergamo e al ‘Bolognini’ di Seriate.
Tel. 035.327911, Fax 035.327934
Trimestrale                                Penso che tutti i Soci giovani, donne e uomini della nostra famiglia CAI Bergamasco
Per arretrati e abbonamento annuale
rivolgersi in Segreteria.
                                           siano pronti a riprendere il cammino con il passo lento e prudente del montanaro per i
Articoli, disegni e fotografie,            sentieri, le valli e i rifugi delle nostre Orobie e rinascere insieme in montagna perché den-
vengono restituiti solo se richiesti
al momento della consegna.
                                           tro ciascuno c’è un nuovo coraggio, una nuova fiducia e un nuovo senso di responsabili-
La redazione si riserva di pubblicare      tà per i veri valori della vita.
gli articoli pervenuti, nei tempi
e con le modalità che riterrà opportune.
La pubblicazione degli articoli implica
l’accettazione, da parte dell’autore,      Grazie di cuore a ognuno e buone montagne a tutti,
di eventuali tagli o modifiche ai testi.

Dato alla stampa: 30 Giugno 2020                                                                                               Il Presidente
Registrazione Tribunale di Bergamo
                                                                                                                               Paolo Valoti
N. 1 del 22 Gennaio 1998

Soci benemeriti della sezione
                                           Palamonti, 16 giugno 2020
COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
Decalogo comportamentale                                                                               in   questO numerO

      suggerito per                                                                                     4-6   montagna s os pes a

 escursionisti e turisti                                                                                 7    vita s ociale
                                                                                                              Filippo

 in epoca di COVID-19                                                                                   8-9   alpinis mo
                                                                                                              Giganti Orobici

P
          er le attività sportive in montagna e le attività sportive individuali all’aria aper-       11-15   alpinis mo giovanile
          ta invitiamo ogni appassionato al pieno rispetto delle norme vigenti con compor-                    4 minuti
          tamenti consapevoli e responsabili, e con un supplemento di prudenza, preven-                       9 video
          zione, distanziamento e solidarietà sociale per la tutela della salute di tutti.                    Giovani ASAG

• Nelle Alpi Orobie e nel territorio bergamasco è presente una vastissima e articolata rete di        16-17   rifugi
sentieri e mete differenziate per difficoltà ed impegno richiesto per raggiungerle.
Suggeriamo di frequentare anche quei percorsi meno noti e non lontani da casa ma                      18-19   es curs ionis mo
altrettanto affascinanti evitando di assembrarsi su quelli più battuti.                                       Corso di Escursionismo

• Se ti rechi in auto, parcheggia a debita distanza dalle altre vetture e se non è possibile            20    biblioteca dei piccoli
attendi che i passeggeri delle altre autovetture si siano allontanati a sufficienza prima di
scendere. Fai lo stesso quando dovrai risalire. Per gli spostamenti in auto per raggiungere           21-23   biblioteca
la destinazione dell’attività sportiva, compila e porta con te l’autocertificazione.
                                                                                                      24-25   commis s ione medica
• L’uso della mascherina durante lo svolgimento di attività sportiva / motoria non è previ-                   Sars-Cov-2
sta ma quando incroci delle persone indossa sempre la mascherina facciale oppure uno
scalda collo per coprire bocca e naso. Porta nello zaino una mascherina facciale, un paio             26-29   s ottos ezioni
di guanti monouso e un flacone di gel disinfettante a base alcolica. Utili degli occhiali
avvolgenti anche per la protezione dai raggi ultravioletti.                                             30    montagna in s icurezza

• Durante lo svolgimento dell’attività escursionistica mantieni sempre una distanza di                  31    s ave the mountains
2 metri circa (sia in salita che in discesa) da colui che ti precede, mentre per attività di
cicloescursionismo mantieni una distanza di 10 metri circa. In montagna spesso vi è ven-
                                                                                                  s

                                                                             continua a pag. 10

                                                                                                                                  In copertina:
                                                                                                                         foto di Silvia Mangili
COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
MONTAGNA        SOSPESA...
                    “….. anche la luce sembra morire nell’ombra incerta di un divenire…”                             “Ombre”
                    Le note di De Andrè risuonano nella mia mente mentre guardo le ultime vestigia di                Le ombre ci riflettono e seguendo,
                    una primavera passata senza poterla assaporare a pieno.                                          pensando al Covid, mi rammentano
                    Una primavera che impazza di colori nel mio giardinetto mentre quella che si scopre              un’ombra Nera, Buia e Silenziosa che
                    passo dopo passo sui sentieri montani sembra avvolta nella nebbia dei ricordi. La                ha mietuto molte vittime, stravolgendo
                    gioia della scoperta di un fiore o di un arbusto condivisa con i miei amici Istruttori           il nostro modo di vivere.
                    della Scuola di Escursionismo “Giulio Ottolini” (sezione CAI Bergamo), l’entusia-                Ma non riflette la nostra forza di com-
                    smo nel riconoscere il profilo della Presolana o dell’Alben che si staglia nel cielo             batterlo e rinascere per ritrovare la
                    azzurro leggermente velato da qualche nube, sembrano avvolti nella foschia. Le usci-             gioia di un abbraccio.
                    te fatte con i corsisti, nelle quali si cerca di far loro amare, capire e vivere la monta-
                    gna, mi sembrano lontane come il profilo dei monti che non riesco più a vedere se                                          Lorenzo Vistoli
                    non avvolte nella foschia della mente.
                    “….. ritorneranno le gioie passate nel vento caldo di un’altra estate…” … sempre
                    De Andrè…
                                                                                            Francesca Allievi

                    Cara Montagna,                                                        trare, mi manca il verde che ti avvolge, il profumo di sottobo-
Montagna sospesa

                    è da un po’ che non ci vediamo, ma io ti penso sempre. Come           sco, della resina, del legno, il cinguettio degli uccelli e i silen-
                    stai? Sarai forse contenta di non vedere tutte quelle piccole “for-   ziosi passi degli animali che ti abitano... ma sei lì, ti vedo e que-
                    miche” che ti calpestano e che a volte “distrattamente” abban-        sto mi consola. Mi manca anche il tuo grigio e i colori che assu-
                    donano rifiuti sulla tua pelle o un po’ la loro compagnia, le loro    mi sotto i raggi del sole, il vento in alta quota e soprattutto l’aria
                    chiacchiere e il solletico delle loro zampine ti mancano?             di libertà che serenamente si respira sui tuoi sentieri... ma sei
                    Solitamente ogni mattina mi affaccio alla finestra e ti do una        sempre lì, compagna di avventure, e sembra quasi che tu mi
                    sbirciatina fugace, ma oggi, forse perché dopo il vento e il tem-     possa sentire, confidandomi le gioie che ancora mi potrai dona-
                    porale della notte scorsa alcune nuvole si sono spostate, riesco      re. Ho persino nostalgia delle sbucciature e dei lividi che mi
                    finalmente a scorgere la tua vetta. Come rapita da qualche            procuravo dopo le faticose arrampicate. Vuoi sorridere? Mi
                    incantesimo, mi sono fermata a guardarti per un bel po’. Ti           sento quasi a disagio con le gambe senza alcun gonfiore o chiaz-
  4                 ricordavo più alta, forse per la fatica che ho impiegato per sca-     za violacea. Sai, ho appena terminato di sistemare e ripulire tutta
                    larti la prima volta, e questo nuovo abito stagionale verde e rigo-   l’attrezzatura che ormai sta accumulando polvere su polvere;
                    glioso, che ti dona molto, mi rasserena. Chissà quanti nuovi ani-     spero di poterti rivedere presto, non vedo l’ora di inaugurare gli
                    maletti sono venuti a trovarti in questo periodo primaverile!         scarponi nuovi e ritornare a “volare” in quel magnifico paradi-
                    Anch’io avrei fatto volentieri una camminata per abbracciarti,        so che sei tu... aspettami lì.
                    ma non posso: qui in città c’è un nemico invisibile che ci            A presto, amica mia.
                    costringe a rimanere chiusi in casa. Mi manca non poterti incon-                                                           Laura Oggioni

                                                                     Scrivo questo pensiero ad una settimana       casa ciò che avrò colto nel conoscere i
                                                                     dalla possibilità di ricominciare a fre-      luoghi, la storia e le genti della monta-
                                                                     quentare la montagna, con i miei scarpo-      gna che percorrerò.
                                                                     ni ancora nella scatola nella quale ripo-     Andare per monti, raggiungere vette,
                                                                     sano dall’ 8 marzo, ultima mia uscita         non per abitudine, ma per passione, cul-
                                                                     con la neve al Passo San Marco.               tura, sport!
                                                                     Questo lungo periodo di fermo, mi ha                              Gianluigi Moraschini
                                                                     fatto riflettere sul mio andare in monta-
                                                                     gna tutte le domeniche e ho paragonato
                                                                     l’escursione alla lettura: leggo il libro
                                                                     perché mi piace e mi appassiona, non
                                                                     perché lo devo finire!
                                                                     Il proposito quindi, è quello di scovare,
                                                                     studiare e approfondire sentieri in zone e
                                                                     ambienti diversi, per approcciarmi
                                                                     all’escursione scegliendo ciò che più si
                                                                     adatta al mio stato d’animo di quella
                                                                     giornata. Così facendo sicuramente
                                                                     potrò crescere e arricchirmi, portando a

                   Le Alpi Orobiche - giugno 2020
COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
MONTAGNA SOSPESA

                                                 minciato a pensare,avendo avuto anche            “Che caldo, troppo! Sudo, tutto è troppo
                                                 molto tempo di riflessione, che tutti i          stretto: la visiera mi stringe le tempie, la
                                                 nostri piccoli o grandi momenti di piace-        mascherina mi gratta, mi manca il respi-
                                                 re siano veramente tali solo se condivisi.       ro...”
                                                 Quante volte mi sono detto ‘’porca mise-         Mi guardo attorno, troppi posti di soffe-
                                                 ria, che domenica sprecata stando a casa,        renza e poveri d’aria...
                                                 guarda che tempo’’ , perché davvero,             Dai, Monica: oggi ti hanno affidato
                                                 fuorché una domenica di pioggia, sono            Giuliano, raggiungilo.
                                                 stati tutti fine weekend spettacolari, che       Lui sì che respira a fatica. Ieri riusciva a
                                                 io molto probabilmente avrei passato da          raccontare, pur senza voce, la voglia di
                                                 qualche parte nelle nostre valli, dalla          tornare al suo orto. “Forza, respira che
                                                 Valtellina, passando per la Val Brembana         ce la fai, tornerai nell’orto”.
Ciao, guarda sinceramente mi cogli un            e la Val Seriana, fino ad arrivare alla Val      Dal suo capezzale osservo il cielo: quel-
po’ spiazzato… ovviamente non vorrei             Camonica.                                        le così lontane, sono forse montagne? Si,
ripetere gli stessi pensieri e le stesse frasi   Però questi non sarebbero stati tali se non      allora anche lassù avrò caldo e mi man-
che si sentono rimbombanti in televisio-         li avessi condivisi con i miei compagni di       cherà il respiro. Ritroverò sentieri ripidi
ne, o sui social, quali: ’’ mi sento privato     camminata, quali Sandro, Massimo e               e scoscesi, ghiaccio, erba e fiori”.

                                                                                                                                                 Montagna sospesa
delle più banali libertà, quanto mi manca        Cristian. Penso che anche per loro, e per        Così sono le Orobie, cosi sarà la fine di
uscire a prendere un caffè’’; oppure ‘’che       tutti gli altri valga lo stesso.                 questa lunga malattia?
noia stare a casa alla domenica, con que-        Adesso io mi sono collegato alla mia pas-        Un campo di fiori, un orizzonte infinito
ste stupende giornate si poteva andare al        sione per la montagna per esprimere que-         e un lungo respiro quando raggiungerò la
lago, fare un giro in centro, in città alta, a   ste pensieri. Infatti per me la montagna è       cima; a ricordarci che finché respiriamo
Milano o addirittura in montagna’’ o la          passione, libertà e momento di gioia, e          possiamo resistere e cambiare le cose.
classica ‘’che voglia di farmi una birretta      sono sentimenti che tutti abbiamo ora
coi miei amici’’                                 messo nel dimenticatoio.                                            Monica Pietrobono
Certo, le ho provate anche io queste limi-       Ora torneremo, più o meno e quasi tutti,            Volontaria Commissione Sentieri CAI
tazioni, come gli altri del resto, però ciò      alle nostre vecchie vite, ai nostri piaceri,                                  Bergamo
che in concreto mi è mancato di più in           ai nostri obbiettivi, ma credo che ciò che
                                                                                                                                                   5
questo periodo sono stati i rapporti socia-      davvero torneremo a fare sarà si riassapo-
li, quelli vissuti con le persone a me più       rare i nostri momenti di interesse, ma ci
vicine; dai compagni di allenamento, ai          accorgeremo che avranno un gusto diver-
colleghi di lavoro fino ad arrivare agli         so, perché capiremo che saranno tali solo
amici di scampagnate montane.                    se vissuti con le persone a noi più care.
Infatti le sopra citate frasi per me hanno
valore solo se provate essenzialmente con                                Andrea Ganzerla
qualcuno.
È stato proprio questo periodo di quaran-
tena che mi ha fatto credere ciò, siamo            Guardo fuori dalla finestra più volte cercando aria e immagini, chiudo gli occhi
stati infatti privati delle nostre libertà         vedendomi e sentendomi su un sentiero o un nevaio da solo o con altri ma sento solo
(parola che ormai negli ultimi tre mesi            silenzi parecchie volte rotti dalle sirene che corrono ottuse alla ricerca. Non ci sono
sembra diventata utopica), ma ho inco-             occhi che scrutano il verde, la roccia o la neve ma pensieri e ombre su un vuoto col-
                                                   mato solo da un nemico invisibile. Non c’è una mente libera che spazia verso l’alto
                                                   o l’infinito ma pensieri tristi e cupi che volteggiano sopra di noi in un angolo di casa
                                                   dove i miei spazi, anche se miei, si riducono. Chiudo gli occhi e penso a chi, maga-
                                                   ri amici, non potrà più vedere tutti quegli spazi a noi comuni… la sirena si ferma…
In questi tempi di confinamento, da                attimi infiniti a noi sconosciuti e avari di certezze, quelle a cui noi eravamo abituati
bibliotecario e amante dei libri, non              in montagna, nei nostri corsi di formazione e nelle riunioni del nostro CAI.
posso che affidarmi alla lettura per               Condividiamo ricordi, affetti, foto, programmi da un’altra finestra tecnologica cer-
continuare a pensare e sognare le                  cando di contenere le nostre incertezze ed emozioni, un po’ sconfitti ma con tante
Montagne.                                          speranze. In un certo senso il nostro lavoro continua tra una notizia e l’altra, tra una
                                                   foto e l’altra, tra una canzone e l’altra riscoprendo la nostra casa, i suoi spazi e i suoi
                       Marcello Manara             affetti, rivedendo le cose a noi vicine con altri occhi o un altro interesse… ritorneran-
                                                   no i nostri impegni e programmi e allora rivedremo con occhi diversi e rigenerati i
                                                   colori, i profili delle nostre montagne e le sue acque limpide e insieme ne risentire-
                                                   mo i profumi.
                                                                                                                             Tiziano Viscardi

                                                                                                   giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
MONTAGNA SOSPESA

                    Domani sarà una bellissima giornata, da anni sogno quella cima, in solitaria… Meteo
                    e bollettini neve sono dalla mia. Parto presto, lo zaino è pronto, l’attrezzatura dentro,
                    ho tutto ciò che mi serve, sono allenato, preparato ad ogni evenienza, desideroso di
                    raggiungere la vetta… da lassù posterò qualche foto per fare invidia agli amici e poi
                    scenderò, in fretta e furia per il solito aperitivo domenicale. Salgo, la luce della fron-
                    tale mi illumina la traccia, la neve è dura come pietra, sento solo il frantumarsi del
                    ghiaccio sotto i ramponi…Sono passate nove ore, la vetta è lì, maestosa e invitante,
                    questa volta non mi sfugge!
                    All’improvviso un boato, inatteso, imprevedibile, quasi irreale. Un’enorme massa di
                    neve e ghiaccio mi sfiora, alcuni escursionisti sotto di me vengono spazzati via, sento
                    un brivido, poi silenzio. Non so più cosa fare, vorrei aiutarli, ma sono stordito; resto
                    immobile, la vetta non si scorge più, il tempo è cambiato, c’è nebbia, non vedo più
                    nulla. Non ho un riferimento, il cellulare non prende, sento alcune grida di aiuto, vor-
                    rei aiutarli, ma mi è impossibile muovermi. È un incubo! Mi siedo, mi raggomitolo,
                    rifletto…
                    In un attimo la vita ti può togliere tutto e, come una valanga, ti trascina a valle, ti
                    lascia solo, sommerso, spogliato delle tue certezze e abitudini. Al buio e impaurito
Montagna sospesa

                    perché impreparato a questi eventi, desideroso di aiutare gli altri, ma impotente. I
                    tuoi progetti e i tuoi sogni che perdono valore. Solo allora capisci che non serve l’in-
                    dividualismo, la tua indipendenza, i tuoi soldi, la tua posizione sociale, il gradimen-
                    to degli amici sui social, non servono le false certezze che ti sei costruito pensando-
                    ti invincibile. Non serve più fingere, è ora di iniziare a vivere. Ricordando ciò che è
                    successo, conservando la memoria e gli insegnamenti di chi non è più tra noi, pro-
                    gettando un nuovo modo di vivere.
                    In questo periodo in cui tutto si è fermato ho potuto godermi dalla finestra il passag-
                    gio dei colori dei monti di casa, dalla stagione invernale a quella primaverile; ho
                    riscoperto la fioritura degli alberi, ho rivisto gli animali del bosco riprendersi la loro
  6                 porzione di natura, il cielo che da cupo diviene sempre più limpido; ho assaporato il
                    silenzio e, nel silenzio, la rinascita di una vita fatta solo di cose semplici, la natura,
                    la famiglia, la pace.

                    Grazie Montagna, ancora una volta, anche se distanti, mi hai riportato alle origini
                    dello star bene.
                                                                                     Paolo Cortinovis

                                                                  Durante queste tristi settimane di “arresti domiciliari” di tutta la comunità, credo che ogni
                                                                  escursionista, come me, provi un sentimento di evidente malinconia, per il sacrificio che
                                                                  ci impone lo stare lontani dalla nostra Montagna. Sono certo che, se il nostro pensiero
                                                                  avesse le ali, volerebbe là, sopra radure, boschi, cime e vallate, assaporando le fragranze
                                                                  che la nuova stagione diffonde nell’aria. La mia memoria, nel frattempo, ripercorre pas-
                                                                  sate escursioni, passate stagioni, compagni di viaggio e mete agognate.

                                                                                                    sOGnO …, cAntO …

                                                                          Sotto un ampio cielo immacolato,          stanchi sacerdoti
                                                                                            un tenero tappeto       di un antico silenzio.
                                                                                   indugia in ultime carezze        Nenie lontane e seducenti
                                                                                         alle cime dei monti.       ridestano l’aria.
                                                                          Fulvi arabeschi e profili sanguigni       Magico riflesso di suoni
                                                                        decorano versanti e arredano vallate.       che in-canta la vita.
                                                                                        Una brezza divertita
                                                                                     si burla dei rami accesi       sogno, canto,
                                                                                              di larici solitari,   e attendo il sorgere del Sole!

                                                                                                                                                Santo Giancotti

                   Le Alpi Orobiche - giugno 2020
COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
VITA SOCIALE

                 FIlIppO

Q
             uando penso all’amico Filippo Ubiali, pilastro storico
             della Commissione Impegno Sociale del CAI di
             Bergamo, lo rivedo sul Piazzale Virgo Fidelis dei Colli
             di San Fermo, con lo zaino in spalla, il berretto con
visiera, gli occhiali da sole, l’immancabile maglietta legata a
qualche iniziativa del suo CAI di Bergamo, le amate Orobie sullo
sfondo dietro le sue spalle.
Filippo è circondato da tante persone che lo salutano e gli sorri-
dono e a tutti ricambia il saluto e il sorriso.
Tutti lo chiamano per nome.
Sono gli ospiti dei diversi centri sociosanitari della nostra provin-
cia, con i loro educatori, assistenti, volontari, genitori e familiari.
Ci sono anche tanti soci del CAI e gli Alpini.
Insieme si avviano sull’ampio sentiero per rivivere, ancora una
volta, questo momento di amicizia e solidarietà nella cornice della

                                                                                               Vita sociale
“Camminaorobie - in montagna insieme con un passo diverso”,
evento promosso dal CAI di Bergamo, dall’ANA di Bergamo e
dalla Fondazione Angelo Custode, per dare la possibilità a tante
persone che vivono situazioni di fragilità, di trascorrere una gior-
nata “speciale”, in montagna. Filippo è stato in tutti questi anni un
instancabile sostenitore di questa iniziativa; grazie alla sua deter-
minazione, gentilezza, entusiasmo, tante persone con disabilità
hanno vissuto questa emozionante avventura.
                                                                                                7
Per Filippo non esisteva una montagna fatta solo di barriere.
Vedeva nella montagna, leggendone le potenzialità, una grande
opportunità per aiutare tante persone a superare le loro limitazioni.
Grazie di cuore Filippo per aver testimoniato con il tuo impegno
esemplare e concreto che la disabilità non è una dimensione di vita
inappellabile, fatta esclusivamente di ostacoli e rinunce ma una
condizione diversa di umanità e generosità senza confini.

                                                      Antonio Valenti

                                                              giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
ALPINISMO

            Gioie                                            apre la strada sulla vergine cresta, mente io
                                                             e Josef seguiamo fedelmente le tracce del

            e dolori                                         “Legionario” come lo chiamiamo scher-
                                                             zosamente di tanto in tanto. Siamo stanchi e,
                                                             dopo aver mangiato lautamente, ci corichi-
            attorno                                          amo prima delle otto di sera, evidentemente
                                                             senza dare troppo peso alla consumistica

            ai Giganti                                       ricorrenza. Abbiamo ben altri intenti per il
                                                             mattino seguente, il corpo reclama e neces-

            Orobici                                          sita riposo.
                                                             Tre frontali scendono verso la Valtellina,
                                                             non per molti metri, solo quelli che bastano
                                                             per accedere al pendio ovest che sta alla
            di Gabriele Merelli

            È
                       dalla vetta della Presolana
                       Orientale che il mio sguardo si
                       posa sognante sui Giganti. Io e
                       Samuele abbiamo appena salito
            l’immacolato Canale Centrale, è Santo
            Stefano e quest’anno non siamo ancora stati
Alpinismo

            su nessuno dei nostri amati tremila. Vista da
            qui la corona formata dalle montagne della
            Conca risulta quasi perfettamente simmetri-
            ca, l’attrazione è magnetica ormai ed è
            tempo di andare a vedere le condizioni.
            Tre giorni dopo siamo sulla vetta del Pizzo
 8          Coca ad ammirare lo spettacolare panorama
            dal punto opposto, ora guardiamo la regale
            sagoma della Presolana con la prua, formata
            dallo spigolo Castiglioni, divisa tra ombra e
            sole. L’opera di tracciatura è stata piuttosto
            faticosa ma tutto sommato le condizioni non
            sono poi così male, quindi decidiamo di
            tentare anche il Redorta e lo Scais, rispetti-
            vamente l’ultimo giorno dell’anno vecchio e
            il primo del nuovo.
            Scegliamo il Meridionale e il Bonomi,
            ovvero i punti più deboli, come ogni inizio
            di stagione, per valutare le condizioni senza
            sobbarcarci troppe incognite in ambiente
            tecnico. Il pernottamento all’invernale del
            Rifugio Baroni al Brunone fa giusto al caso
            nostro. Coinvolgiamo il nostro amico Josef,
            per questa sgambata tracciatoria nel cuore
            pulsante delle Orobie. La voglia di lasciare
            le prime tracce sugli altri due Giganti
            Orobici è molta, percorrere l’intonsa cresta
            sommitale del Coca è sempre emozionante e
            completare il terzetto sarebbe meraviglioso.
            Dopo otto ore e mezza di camminata giun-
            giamo al Brunone, dopo aver “scavalcato”
            quello che per me è il Re delle Orobie, il
            Redorta. Percorrere la sua imponente parete
            est, sebbene dal punto più debole, è sempre
            un piacere e mai una passeggiata. Samuele

            Le Alpi Orobiche - giugno 2020
COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
ALPINISMO

                                                  trovato porta e finestra aperti o non chiusi
                                                  correttamente. Con due orette di lavoro
                                                  totali, per ripulire la neve trasportata all’in-
                                                  terno dei preziosi locali, abbiamo rimesso
                                                  tutto come doveva essere. L’anta metallica
                                                  della finestra del Brunone era aperta e sepol-
                                                  ta nella neve ghiacciata che raggiungeva il
                                                  suo bordo superiore, mentre in entrambi i
                                                  locali la porta era aperta con una quantità,
                                                  fortunatamente esigua, di neve sparsa sul
                                                  pavimento.
                                                  Io non credo che questa sia cattiveria, penso
                                                  sia inconsapevolezza e, per quanto possa
                                                  sembrare strano, qualcuno non ha idea di
                                                  cosa voglia dire una perturbazione seria a
                                                  quelle quote. La cosa si è risolta con il min-
                                                  imo della “spesa” e il massimo della resa,
                                                  ma cosa sarebbe successo se degli alpinisti
                                                  in difficoltà e in cerca di riparo non fossero
                                                  riusciti ad accedere ai preziosi locali con
                                                  condizioni di innevamento peggiorate?

                                                                                                     Alpinismo
                                                                                                      9

base della severa Punta di Scais e dell’aus-
tero Torrione Curó. Dalla duplice croce di
vetta dello Scais ammiriamo la prima alba
dell’anno. La Conca è ricoperta da un manto
luminoso che infonde calore, solo al cuore
però, fa freddo e il tepore è solo dentro di
noi, tre piccoli puntini grati di aver avuto la
possibilità di ammirare, una volta ancora,
questi panorami familiari ma sempre rinno-
vati dall’entusiasmo della prima traccia.
Queste erano le Gioie, e i dolori quali sono?
Per la prima volta in assoluto abbiamo avuto
la sfortuna di assistere a episodi di poca
cura. Sia al Coca, sia al Brunone abbiamo

                                                   giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
s   EVENTI

             continua da pag. 3

             tilazione sostenuta e le goccioline che escono dalla bocca e naso         ne respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere a
             attraverso la respirazione possono viaggiare più lontano.                 casa. Tutti devono avere massima prudenza per ridurre la possibi-
                                                                                       lità di incidenti ed evitare di stressare oltre misura il soccorso
             • Se stai scendendo lungo il sentiero, quando incroci una persona         Alpino.
             che sale oppure che scende, accostati e fermati, e attendi di venire
             oltrepassato. Quando l’altro escursionista si sarà allontanato di oltre   • #montagnedasalvare e #savethemountains: fermati in un
             2 metri, riprendi a scendere.                                             negozio del territorio di montagna. Se entri in un luogo chiuso
                                                                                       devi indossare la mascherina. Nel negozio, acquista i prodotti tipi-
             • Quando arrivi presso strutture quali rifugi, capanne sociali, bivac-    ci del territorio e del paese dove ti trovi da portare a casa. È un
             chi o punti di ritrovo, non appoggiare lo zaino su tavoli, panche e       segno di vicinanza al territorio stesso e un atto di sostegno all’eco-
             sedie ma appoggialo a terra oppure appendilo. Lo stesso vale per gli      nomia locale. Se quando sei a casa ti piace acquistare on line, sce-
             indumenti utilizzati (magliette sudate, giacche, pile o altro). Non       gli i portali che realmente rappresentano il territorio e le sue impre-
             scambiarti borracce, posate, bicchieri con gli altri escursionisti.       se. Non le grandi piattaforme ma i siti e-commerce “di valle”, di ter-
             bivacchi e locali invernali rappresentano l’unico punto di ricovero       ritorio. È fondamentale per sostenere le aziende agricole e arti-
             possibile per gli alpinisti ed escursionisti ma ricordiamo sono spazi     giane dei territori di montagna.
             riDOtti e nOn sAniFicAti.
                                                                                       • rispetta sempre le indicazioni comportamentali delle disposi-
             • Se c’è un gruppo di persone in sosta presso una struttura indossa       zioni nazionali, regionali e locali, e le norme igieniche fornite dalle
             la mascherina e mantieni la distanza di almeno 1 metro. Se hai            Autorità Sanitarie per la Tutela della salute, e in caso di ogni dub-
             un colpo di tosse o starnutisci utilizza un fazzoletto usa e getta (da    bio leggi le FAQ sul sito del Governo, al link:
             riportare poi a casa) oppure se sprovvisto usa la piega del gomito.       http://www.governo.it/it/faq-fasedue
             Se durante l’escursione utilizzerai corrimani, funi, catene o appi-
             gli fissi, ricorda di non portare le mani alla bocca, naso e occhi dopo     LA riDuZiOne DeL cOntAGiO DA cOrOnAVirus
Eventi

             averli afferrati. Disinfetta le mani con il gel a base alcolica.                  DipenDe LArGAmente DAi nOstri
                                                                                             cOmpOrtAmenti e DAL nOstrO sensO
             • Le persone anziane, essendo più esposte, devono adottare com-            Di respOnsAbiLitA’ e rispettO VersO GLi ALtri,
             portamenti di più cautela e i soggetti con sintomatologia da infezio-
10                                                                                       Anche quAnDO FrequentiAmO Le mOntAGne

             Le Alpi Orobiche - giugno 2020
ALPINISMO GIOVANILE

                                                                                                                              Alpinismo giovanile
                                                                                                                              11
4 mInutI
            per la montagna
di Massimo Adovasio

4
         minuti! Solo 4 minuti per poter annunciare, comunicare e gridare al
         mondo che “la montagna… vive ancora!”. Lo hanno fatto 20
         Aquilotti dell’Alpinismo Giovanile insieme a 14 Accompagnatori
         dell’Alpinismo Giovanile di bergamo.
È nato così il primo spot dell’Alpinismo Giovanile di Bergamo, dove i protag-
onisti sono i più giovani del Club Alpino Italiano. Dove con poche parole gli
Aquilotti si sono messi in gioco diventando neo-attori. Dove la vitalità e la gioia
che esprimono, sono il riflesso della loro grande voglia di percorrere insieme agli altri
Aquilotti ed agli Accompagnatori i sentieri della montagna e, di essere vicini ed abbrac-
ciare l’alpe…
L’idea di fare uno spot per la montagna era nata in Commissione Alpinismo Giovanile.
Perché non provare a concretizzare l’idea? Incredibilmente in due giorni, i genitori degli
Aquilotti ci hanno fatto pervenire i video dei loro figli Aquilotti, ripresi semplicemente
con i telefonini, che insieme a quelli degli Accompagnatori, hanno creato il materiale di
base per il video. Poi il mettere tutto insieme e creare il film non è stato difficile.
Perché non vi fate anche voi contagiare da quello che hanno annunciato gli Aquilotti e gli
Accompagnatori di Alpinismo Giovanile?
Sbirciate in web: www.caibergamo.it/alpingio

Le foto pubblicate in questa pagina sono di Antonio e Stefano Rota
e le potete ammirare insieme ad altre immagini, nello spot della montagna.

                                                                                             giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
ALPINISMO GIOVANILE

                      9 VIDeO                          di Maurizio Baroni

                      per far vivere la montagna
                                                       I
                                                            botti di Capodanno avevano salutato
                                                            l’anno 2019, nel complesso ritenuto un
                                                            anno tranquillo. Qualcuno festeggiava
                      agli Aquilotti di Bergamo             augurandosi un buon 2020, altri recita-
                                                       vano il famoso detto “anno bisesto, anno
                                                       funesto!...”
                                                       Ed in effetti, non ci sono parole migliori per
                                                       descrivere tutto quello che di lì a poco,
                                                       sarebbe successo.
                                                       L’OMS (Organizzazione Mondiale della
                                                       Sanità), dichiara a febbraio 2020 la
                                                       Pandemia da Covid-19, un virus di cui
                                                       ancora adesso non si conosce la provenien-
                                                       za certa, ma che ha portato all’isolamento il
                                                       mondo intero.
Alpinismo giovanile

                                                       Le città si sono svuotate, la paura e l’ansia
                                                       attanaglia i cittadini e tutti vengono ribaltati
                                                       in una situazione a dir poco surreale: tutti
                                                       chiusi in casa, davanti alla TV, per seguire
                                                       l’evoluzione dell’epidemia. Malati, ricoveri,
                                                              lutti, falcidiano le nostre comunità
                                                              italiane ed in modo particolare la
                                                              terra bergamasca. Stiamo vivendo un
                                                              momento surreale: ogni giorno da
                                                              due mesi a questa parte, dobbiamo
12                                                            affrontare una quotidianità a cui non
                                                              eravamo abituati, con cambiamento
                                                              delle situazioni di vita.
                                                              Sospensione di contatti, di abbracci,
                                                              di strette di mano, con il prossimo per
                                                              evitare contagi; sospensione di ogni
                                                              attività lavorativa, sportiva, e ludica.
                                                              In questo contesto, anche il Club
                                                              Alpino Italiano, ha dovuto prendere
                                                              decisioni importanti, quali la sospen-
                                                              sione di tutte le attività sociali,

                      Le Alpi Orobiche - giugno 2020
ALPINISMO GIOVANILE

                                                                                                                                                     Alpinismo giovanile
                                                                              o scritto
                                                      Alcuni Aquilotti ci hann
                                                                                  eo
                                                        spontaneamente sui 9 vid                   all’Open Day al Palamonti; da Prato Alto di
                                                                                                                                                     13
                                                                                                   Albino, al Monte Due Mani; dal Parco delle
                                                                              stalgia.”
                                                   benedetta: “… molta no                          Fucine, al sentiero dei fiori dell’Arera; dal-
                                                                    im a inizia tiva.”
                                                   matteo: “… ott                                  l’incontro con gli Scout CNGEI di
                                                                       ricordi.”
sezionali, regionali, nazionali. Anche la          eleonora: “… bei                                Bergamo, al Rifugio Porro ed infine la visi-
                                                                               ci fate venire
Commissione di Alpinismo Giovanile del             nicola e Federico: “…                           ta del MUSE di Trento.
                                                                           nu ove  avventure.”
CAI Bergamo ha dovuto attenersi alle dis-          voglia di ripartire per                         I video sono stati realizzati unendo foto e
                                                                            di sen tirci vicini!
posizioni. Quest’epidemia è capitata proprio       elisa: “… un bel modo                           film e volutamente di breve durata, per non
mentre ci accingevamo a presentare le attiv-        Grazie!”                                       stancare i piccoli Aquilotti. Puntualmente
                                                                              che bello!”
ità 2020 ai giovani, i nostri Aquilotti.            Andrea e Francesco: “ …                        ogni mercoledì 2 video per 5 settimane con-
                                                                            rtiamo subito!
Ovviamente abbiamo dovuto rivedere i pro-           pietro e Giorgio: “ … pa                       secutive, sono stati inviati agli Aquilotti ed
grammi sospendendo in primis l’Open Day                                                            ai loro genitori. I video possono essere visti
                                                                                      .
AG dello scorso 22 marzo, momento i cui                     … e poi tanti altri ancora             da tutti all’indirizzo web: www.caiberg-
avremmo dovuto presentare agli Aquilotti                                                           amo.it/alpingio
ed ai loro genitori le attività del 20° Corso di                                                   Come Presidente della Commissione
Alpinismo Giovanile, con tutte le novità.                                                          Alpinismo Giovanile sono entusiasta di
L’importante progetto del Corso è stato            magine come modalità migliore per la            questa iniziativa che abbiamo progettato e
messo nel cassetto e sicuramente il cassetto       comunicazione ai più piccoli del mondo          realizzato insieme ai miei collaboratori.
verrà riaperto ed il Corso presentato l’anno       della montagna. Soprattutto per ricordagli      Pensiamo in questo modo di essere stati
prossimo.                                          momenti felici di gioia, di emozione, di        vicini ai nostri Aquilotti, facendo lavorare la
Ma tutto ciò comunque non ha fermato la            avventura e di scoperta dell’ambiente, vis-     loro memoria sulla bellezza di scoprire
nostra operatività, la nostra voglia di essere     suti insieme ai loro Accompagnatori di          l’ambiente montano, insieme a tanti amici.
vicini agli Aquilotti ed alle loro famiglie, di    Alpinismo Giovanile.                            Ma noi non ci fermiamo qui. Stiamo proget-
far loro sentire che la montagna è sempre lì       Si è quindi messo mano agli archivi             tando ancora qualcosa di speciale per i nos-
e ci aspetta ancora.                               fotografici della Commissione Alpinismo         tri Aquilotti…
I nostri Accompagnatori di Alpinismo               Giovanile del 2019, affidando al nostro
Giovanile, che formano l’organismo tecnico         massimo Adovasio la realizzazione di 9          Le foto che accompagnano questo articolo
del CAI di Bergamo denominato                      video. I nove video 2019 spaziano               sono tratte dai video inviati agli Aquilotti
“Commissione Alpinismo Giovanile”, riu-            fotograficamente dal saluto degli               ed hanno la firma di Massimo Adovasio,
niti in videoconferenza, hanno scelto l’im-        Accompagnatori di Alpinismo Giovanile,          Antonio Rota e Stefano Rota.

                                                                                                    giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
ALPINISMO GIOVANILE

                      i più GIOVanI aSaG
                      della Bergamasca
                                                       di Massimo Adovasio

                                                       A
                                                                    bbiamo il piacere di presentarvi
                                                                    gli Accompagnatori Sezionali
                                                                    di    Alpinismo       Giovanile
                                                                    (ASAG) più giovani della           Laura Pezzotta
                                                       Bergamasca. Sono quattro e tutti hanno
                                                       frequentato il 3° Corso di formazione
                                                       ASAG svolto nel 2017/18 dalla scuola
                                                       bergamasca di Alpinismo Giovanile
                                                       “Alpi Orobie”. I loro nomi: Alessandro
Alpinismo giovanile

                                                       capitanio e Laura pezzotta della sezione
                                                       di clusone, Jacopo rocchetti di
                                                       Gazzaniga e Diego ruggeri di
                                                       Valgandino (ora all’estero per lavoro).
                                                       Sono stati presentati agli Accompagnatori
                                                       di Alpinismo Giovanile della Bergamasca
                                                       nell’incontro del 21 febbraio scorso svolto
                                                       al Palamonti.
                                                       Ma cosa hanno di particolare questi gio-        Alessandro Capitanio
                                                       vani? La Scuola AG Alpi Orobie ha guarda-
14                                                     to verso di loro con lungimiranza, ammet-
                                                       tendoli, dopo le dovute deroghe ottenute
                                                       dalla Commissione Regionale Lombarda di
                                                       Alpinismo Giovanile, al Corso di for-
                                                       mazione ASAG all’età di 16 anni. Sono
                                                       giovani provenienti già da attività di
                                                       Alpinismo Giovanile e sono stati seguiti
                                                       con particolare attenzione dalla Scuola stes-
                                                       sa durante la formazione. E ce l’hanno fatta
                                                       alla grande a conseguire la qualifica di
                                                       ASAG, che è stata loro conferita quest’an-
                                                       no al raggiungimento del 18° anno di età.
                                                       La Scuola AG Alpi Orobie, ha fatto una          Jacopo Rocchetti
                                                               bella scommessa su questi giovani,
                                                               vincendola e permettendo loro di        alcuni aspetti tecnici dell’andare in mon-
                                                               acquisire qualcosa di importante        tagna. Ma durante il Corso ho avuto anche
                                                               non solo per la loro formazione per-    l’opportunità di poter approfondire un altro
                                                               sonale, ma anche per il Club Alpino     aspetto a cui tengo molto: l’approccio e la
                                                               Italiano. Per le Alpi Orobiche, li      comunicazione con i bambini. Ma anche
                                                               abbiamo avvicinati e fatto loro         altri aspetti legati, come il gioco e le capac-
                                                               alcune semplici domande.                ità di intrattenimento. Ad esempio, come
                                                                                                       sviluppare la curiosità e l’interesse nei
                                                              Perché hai fatto il Corso                bambini…”.
                                                              di formazione per diventare              Alessandro capitanio: “Perché mi ritengo
                                                              ASAG?                                    un appassionato della montagna e mi piace
                                                                                                       moltissimo l’esperienza di ‘montagna
                                                              Laura pezzotta: “Ho deciso di            ragazzi’ che facciamo a Clusone, e dato che
                                                              partecipare a questo Corso essen-        mi è stata offerta questa opportunità, l’ho
                                                              zialmente per poter approfondire         colta al volo”.

                      Le Alpi Orobiche - giugno 2020
ALPINISMO GIOVANILE

Jacopo rocchetti: “Ho fatto il corso              tanta era l’allegria e il senso di gioco,       di poter partecipare al Corso nonostante la
ASAG, perché fin da bambino ho sempre             questo mi ha permesso di “tornare bambi-        mia giovane età. I Docenti mi hanno perme-
avuto la passione per la montagna che mio         no”, aprendo gli occhi su come potermi di       sso, oltre a capire meglio che cosa è
padre mi ha trasmesso. Oltre alla passione        conseguenza relazionare con i più piccoli”.     l’Alpinismo Giovanile, di capire che sicu-
per la montagna, ho sempre avuto a cuore il                                                       ramente nel futuro il mio obbiettivo è quel-
corretto approccio ad essa, rispettandola,        I docenti della Scuola Bergamasca AG            lo di accompagnare i ragazzi in montagna e
quindi ho deciso di partecipare al Corso per      ti hanno permesso di capire meglio              soprattutto di cercare ogni anno di appro-
apprendere al meglio le tecnica di insegna-       cosa è l’Alpinismo Giovanile                    fondire aspetti diversi riguardanti la mon-
mento per relazionarmi con le bambine ed i        e cosa pensi fare per il futuro?                tagna”.
ragazzi al fine di insegnargli il giusto modo                                                     Alessandro capitanio: “Direi che il
di andare in montagna”.                           Jacopo rocchetti: “Ho apprezzato molto          futuro, ad oggi, è alquanto incerto. Io spero
                                                  la professionalità dei Docenti che hanno        che tutto vada bene e magari non quest’an-
Come ti è sembrato il Corso                       arricchito le mie conoscenze sia in ambito      no, ma l’anno prossimo, di tornare sulle
di formazione ASAG, cosa ti ha dato,              teorico che pratico, rendendomi un appas-       mie amate montagne con i ragazzi a diver-
ed in particolare un aneddoto simpatico           sionato della montagna migliore. In futuro      tirci, a cantare e ad osservare il panorama”.
che ti è rimasto in mente in questa               sicuramente continuerò ad accompagnare i
esperienza?                                       ragazzi dell’Alpinismo Giovanile della          Giudicate voi dalle risposte di questa inter-

                                                                                                                                                  Alpinismo giovanile
                                                  sezione        Albino-Gazzaniga-Nembro,         vista: penso che il Club Alpino Italiano
Alessandro capitanio: “Il Corso è stato           insieme ai miei amici Accompagnatori,           debba tenere questi giovani ben “stretti”
parecchio interessante, sia per gli aspetti       continuando a vivere questa mia passione”.      all’interno del Sodalizio!
tecnici, come gli insegnamenti sui nodi,          Laura pezzotta: “Rispondendo a questa
sull’arrampicata, sull’orientamento, sulla        domanda colgo l’occasione per ringraziare i
sicurezza; sia per gli aspetti umani, come le     Docenti della Scuola Bergamasca AG Alpi         Servizio fotografico
persone che ho conosciuto e la compagnia.         Orobie, per l’opportunità che mi è stata data   di Massimo Adovasio
Mi ricordo il gioco della bussola, dove
dovevamo andare verso una direzione
seguendo l’azimut e poi tutti i giochi ed i
modi simpatici che Massimo Adovasio e gli
                                                              La foto            s impatica                                                       15
altri Docenti hanno utilizzato per insegnar-
ci! Sono stati belli ed utili per imparare cose
nuove ed essere Accompagnatori migliori”.
                                                               degli Aquilotti di bergamo
                                                                                                          a cura di Massimo Adovasio
Laura pezzotta: “Il Corso ritengo che
vada a toccare e a creare interesse e voglia
di approfondimento di diversi aspetti.
Spaziando tra aspetti tecnici ed aspetti più
legati allo stare insieme, cioè la convivenza
e gli aspetti ludici. Posso dire che è stata
una delle esperienze più interessanti e
divertenti che mi ha permesso di crescere a
livello personale. Non ricordo un aneddoto
in particolare, ma ricordo con piacere i
momenti passati con gli altri corsisti a
ripassare e a rivedere alcuni argomenti del
Corso. Grazie a questo Corso ho potuto
fare nuove conoscenze e creare anche rap-
porti di amicizia e condivisione di momen-
ti tra le nostre montagne”.
Jacopo rocchetti: “Il corso di formazione
mi è sembrato molto serio, preciso e pun-
tuale, ho appreso le giuste tecniche di
sicurezza, come relazionarmi con gli altri
                                                                                 s ta g u a rdando”
Accompagnatori e soprattutto come
relazionarmi con i ragazzi al fine di farli                           “Oh! ...ci              ei fiori - Are
                                                                                                             ra
                                                                                                       ero d
sentire i protagonisti dell’Alpinismo                                      l 9 g iu g n o 2019 - Senti
                                                                 Uscita de                      fano Rota)
Giovanile. Ho apprezzato molto la simpatia                                         (foto di Ste
con cui è stato approcciato il Corso, sempre

                                                                                                   giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
CLUB ALP
                                                                                                                    Unione Bergam
                                                                                                            RIFUGI ALPINISTICI E E
                              riFuGiO ALpe cOrte 1410 m
                              telefono: +39.0346.35.090 - +39 348.52.53.268
                              e-mail: rifugioalpecorte@caibergamo.it
                              Web-site: http://geoportale.caibergamo.it
                              Gestore: Mountain Family di Rodigari Fiorella

                              riFuGiO AntOniO curÒ 1915 m
                              telefono: +39.0346.44.076
                              e-mail: rifugiocuro@caibergamo.it
                              Web-site: www.antoniocuro.it
                              Gestore: Fabio Arizzi +39.333.10.13.878 - Ghilardini Angelo +39.328.32.65.100

                              riFuGiO OsteLLO AL curÒ 1910 m
                              telefono: 035.4175475
                              e-mail: ostelloalcuro@caibergamo.it
                              Web-site: http://ostelloalcuro.it
                              Gestore: Fabio Arizzi +39.333.10.13.878 - Ghilardini Angelo +39.328.32.65.100
Rifugi alpini

                              riFuGiO AntOniO bArOni AL brunOne 2297 m
                              telefono: +39.0346.41.235
                              e-mail: rifugiobaroni@caibergamo.it
                              Web-site: http://geoportale.caibergamo.it
                              Gestore: Marco Brignoli +39.345.46.08.973
16                            riFuGiO FrAteLLi cALVi 2015 m
                              telefono: +39.0345.77.047
                              e-mail: rifugiocalvi@caibergamo.it
                              Web-site: http://geoportale.caibergamo.it
                              Gestore: Claudio Bagini +39.349.68.04.893

                              riFuGiO FrAteLLi LOnGO 2026 m
                              telefono: +39.0345.77.070
                              e-mail: rifugiolongo@caibergamo.it
                              Web-site: http://geoportale.caibergamo.it
                              Gestore: Andrea Berera +39. 349.56.92.939 - Società Alpina SCAIS Bergamo

                              riFuGiO AnGeLO GherArDi 1647 m
                              telefono: +39.0345.47.302
                              e-mail: rifugiogherardi@caibergamo.it
                              Web-site: http://geoportale.caibergamo.it
                              Gestore Associazione Alpi Ande Due +39.035.81.47.49 - +39.339.81.28.123

                              riFuGiO LAGhi GemeLLi 1968 m
                              telefono: +39 0345.71.212
                              e-mail: rifugiolaghigemelli@caibergamo.it
                              Web-site: www.rifugiolaghigemelli.it
                              Gestore: Maurizio Nava e Stefano Brignoli +39.347.04.11.638

                              riFuGiO LuiGi ALbAni 1939 m
                              telefono: +39 0346.51.105
                              e-mail: rifugioalbani@caibergamo.it
                              Web-site https://www.rifugi.lombardia.it/bergamo/colere/rifugio-albani.html
                              Gestore: Sandra Bottanelli +39.349.390.1953 e Chicco Zani +39.338.433.4709

                Le Alpi Orobiche - giugno 2020
LPINO ITALIANO
rgamasca Sezioni e Sottosezioni
 E ESCURSIONISTICI PER L’ANNO 2020
              riFuGiO mAriO mereLLi AL cOcA 1891 m
              telefono: +39.0346.44.035
              e-mail: rifugiomerelli@caibergamo.it
              Web-site: www.rifugiococa.it
              Gestore: Silvana Rodigari +39.348.73.16.427 - Fabrizio Gonella +39.347.08.67.062

              riFuGiO nAni tAGLiAFerri 2328 m
              telefono: +39.0346.55.355
              e-mail: rifugiotagliaferri@caibergamo.it
              Web-site: http://geoportale.caibergamo.it
              Gestore: Francesco Tagliaferri +39.347.53.61.115

              riFuGiO reseGOne 1265 m
              telefono: +39.334.8023863 sabato-domenica, +39.335.474345
              e-mail: rifugioresegone@tiscali.it
              Web-site: http://geoportale.caibergamo.it
              Gestore: Sottosezione CAI Valle Imagna - tel. 035.852931

                                                                                                                  Rifugi alpini
              riFuGiO cesAre beniGni 2222 m
              telefono: +39.0345.89033
              email: rifugiobenigni@gmail.com
              sito: www.rifugiobenigni.com
              Gestore: Elisa Rodeghiero +39.340.7714820

              riFuGiO mArcO bALiccO 1963 m
                                                                                                                  17
              telefono: +39.035 0667343 – +39.348.6958763
              e-mail: info@rifugiomarcobalicco.it
              Web-site: www.rifugiomarcobalicco.it
              Gestore: Luca Bettoni telefono +39.349.6465139

              riFuGiO rinO OLmO 1819 m
              telefono: +39.0346.61380
              e-mail: rifugiorinoolmo@gmail.com
              Web-site: www.rifugioolmo.it
              Gestore: Elia Iseni – telefono +39. 347 7791057

              riFuGiO cArLO meDici Ai cAssineLLi 1568 m
              telefono: +39.339.5655793 - +39.328.8674985
              e-mail: iaio.lolli@alice.it
              Web-site: www.baitacassinelli.it
              Gestore: Mariagrazia Tomasoni - Claudio Trentani

              riFuGiO LeOniDA mAGnOLini 1610 m
              telefono: +39.0346.65145
              e-mail: rifugiol.magnolini@gmail.com
              Web-site: www.cailovere.it
              Gestori: Patrizio Toninelli 334-1011791 – Silvio Provenzi 335-6855178
              riFuGiO in cittA’ AL pALAmOnti 218 m
              telefono: +39.035.342777 / +39.348.6957901
              e-mail: rifugioincitta@caibergamo.it
              Web-site: www.caibergamo.it
              Gestore: Santo Lazzaro

                                                                                 giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
ESCURSIONISMO
Escursionismo

                                                                                                               entamento, la pianificazione e conduzione
                                                                                                               di escursioni, i metamorfismi della neve, la
                                                                                                               dinamica delle valanghe, i metodi di ricer-
                                                                                                               ca e di autosoccorso. La formazione data
                                                                                                               dagli accompagnatori di escursionismo
                                                                                                               della Scuola è stata apprezzata dai corsisti
                                                                                                               che hanno partecipato con interesse e moti-
18                                                                                                             vazione alla scoperta di un ambiente non
                                                                                                               ben conosciuto e ricco di domande e di
                                                                                                               spunti di riflessione.
                                                                                                               La prima delle tre escursioni si è tenuta in
                                                                                                               Svizzera nella località Sils Maria, in
                                                                                                               direzione Val di Fex, fino al Passo Maloja.
                                                                                                               I magnifici panorami e un sole splendente
                                                                                                               hanno accompagnato i corsisti nella loro
                                                                                                               prima avventura in ambiente innevato
                                                                                                               come diretti protagonisti della giornata in
                                                                                                               via di sperimentazione delle basilari

                             Corso di                                                                          nozioni apprese teoricamente. La seconda
                                                                                                               escursione ha avuto luogo a San Simone, in

                          eSCuRSIOnISmO
                                                                                                               occasione della giornata del “sicuri sulla
                                                                                                               neve”. Gli escursionisti hanno partecipato
                                                                                                               attivamente ai diversi campi allestiti, dedi-
                                                                                                               cati alle attività di ricerca con ARTVA,
                                                                                Foto di Tiziano Viscardi
                                                                                                               pala e sonda, interventi di primo soccorso e
                                                                                                               studio della stratigrafia della neve. In ques-
                di Francesca Citterio                        coordinato da Alessandro Carissimi e              ta giornata anche Rete radio montana ha
                                                             Paolo Cortinovis, supportati dall’intero          fatto il suo esordio con la presenza di refer-

                S
                         i è concluso lo scorso 26 gennaio   corpo accompagnatori titolati della Scuola.       enti e un apporto alle radio comunicazioni
                         il “Percorso di avvicinamento       Si è svolto in 5 lezioni teoriche e 3 uscite in   interne rivelatosi molto utili per i contatti
                         all’escursionismo in ambiente       ambiente. Durante il corso i 28 escursion-        trai campi di lavoro. Tutto si è svolto nel
                         innevato” organizzato dalla         isti iscritti hanno potuto acquisire le           migliore dei modi e professionalità come
                Scuola di Escursionismo Giulio Ottolini      nozioni basilari in ambiente innevato             dimostrano anche le interviste fatte dalla
                del CAI di Bergamo.                          riguardanti l’equipaggiamento e i materi-         Rai.
                Il corso è iniziato la sera del 7 gennaio    ali, la progressione con le ciaspole, la          L’ultima escursione si è tenuta in Valle
                2020 presso la sede Palamonti ed è stato     meteorologia e i bollettini nivologici, l’ori-    d’Aosta partendo dal paesino di

                Le Alpi Orobiche - giugno 2020
SCUOLE

                                                                Scuola di
                                                             eSCurSioniSmo
                                                                    Giulio Ottolini
                                                 di Francesca Citterio
                                                                                                                 della Scuola hanno voluto

                                                 I
                                                       n questo periodo di                                       condividere:
                                                       emergenza anche la                                       “La vita che si ferma
                                                       Scuola di Escursio-                                     all’improvviso, resti incred-
                                                       nismo Giulio Ottolini del                            ulo e perplesso.
                                                 CAI di Bergamo ha dovuto rinun-                        Accetti, perché al momento non si
                                                 ciare a numerose attività e progetti.           può fare altrimenti.
Foto di Tiziano Viscardi                         In programma, tra i principali impegni,         Cerchi di goderti la lontananza dalla fre-
                                                 erano previsti i corsi di escursionismo         nesia quotidiana, rifletti su un mondo in
Challancin, in direzione Punta Fetita, fino      base e avanzato che si svolgono ogni            difficoltà, che ora travolge proprio la

                                                                                                                                                Scuole
al Col de Borromein, dove gli accompag-          anno nei mesi di aprile e maggio.               realtà in cui vivi e persone più o meno
natori hanno mostrato le procedure di            La decisione di annullare i corsi non è         vicine.
autosoccorso con la simulazione di una           stata semplice considerando l’impegno, il       Emozioni che si sovrappongono, altalene
valanga. L’ambiente, anche in questo caso        tempo e la passione che i componenti            da cui non puoi scendere.
ricco di paesaggi stupendi, si è prestato alle   della Scuola hanno dedicato alla                Le camminate in montagna sono una lib-
                                                                                                                                                19
varie esercitazioni di orientamento con l’u-     preparazione delle lezioni, alla pianifi-       erazione, fanno stare bene!
tilizzo di bussola, cartina e altimetro. Al      cazione delle uscite in ambiente e alle         Dobbiamo rinunciare anche a quelle
termine della giornata, come di consuetu-        riunioni svolte per definire ogni dettaglio;    però, così come ad incontrare gli amici
dine, si è vissuto un momento di condivi-        ma ancora più difficile è stato comuni-         del CAI con cui si stanno progettando
sione e di festa conclusiva in cui la protag-    care tale scelta ai numerosi corsisti iscrit-   corsi e uscite per i prossimi mesi. Ci si
onista non è stata la neve, ma le persone        ti, che fortunatamente si sono dimostrati       ritrova virtualmente per ripensare, condi-
che hanno vissuto una significativa espe-        fin da subito comprensivi e disponibili ad      videre e mantenere i contatti. La Scuola
rienza formativa sia sotto l’aspetto teorico     attendere i corsi del prossimo anno.            ha un “dietro le quinte” che non si ferma
che pratico.                                     Nonostante l’inevitabile interruzione           mai.
La Scuola Giulio Ottolini ringrazia tutti i      delle normali attività, tutti i componenti      Con il passare dei giorni si avverte la nos-
partecipanti, sempre molto attenti e coin-       della Scuola hanno sentito la necessità di      talgia per la montagna, che rappresenta
volti. Inoltre un grande riconoscimento è        rimanere operativi, anche se con modalità       ora più che mai condivisione e relazione
rivolto a tutti gli accompagnatori di escur-     del tutto differenti.                           con sé stessi, gli altri e la natura. Una
sionismo e ai collaboratori per la loro pro-     La Scuola ha cercato di valorizzare il          natura che sta sicuramente godendo della
fessionalità e disponibilità.                    tempo a disposizione per un continuo            nostra assenza proprio nel momento del
La partecipazione sempre maggiore a              miglioramento; a tal proposito sono state       risveglio primaverile e che quest’anno
questo “Percorso in ambiente innevato”,          programmate riunioni in videoconferenza         restiamo a contemplare dalle finestre e
insieme ai “Corsi di escursionismo base e        per un costante aggiornamento, apportate        dai balconi.
avanzato” che vengono organizzati ogni           migliorie alle lezioni trattate nei corsi e     Spero che questo tempo, fermi nelle nos-
anno nei mesi di aprile e maggio dalla           rivisti i principali argomenti.                 tre case, possa essere anche per noi occa-
Scuola di Escursionismo Giulio Ottolini          Il tempo a disposizione, oltre che perme-       sione per tendere in futuro verso qualcosa
del CAI di Bergamo, dimostra una cres-           ttere il perfezionamento di alcuni aspetti      di bello e genuino, per l’uomo e per ciò
cente frequentazione responsabile della          della Scuola, ha lasciato spazio a rifles-      che da sempre è lì, immobile e disposto
montagna in tutte le stagioni. Ciò sprona i      sioni che spesso la vita frenetica di tutti i   ad accogliere nel suo silenzioso rumore
componenti della Scuola a continuare a           giorni ci preclude.                             che avvolge ed insegna e chiede di essere
trasmettere la giusta consapevolezza nel         Ecco alcuni pensieri che i componenti           rispettato e tutelato”.
vivere l’ambiente montano con rispetto e
passione.

                                                                                                  giugno 2020 - Le Alpi Orobiche
BIBLIOTECA DEI PICCOLI

                               montAGnA,
                               libri e bambini      C
                                                              iao a tutti. Oggi vi voglio parlare di tre albi che non sono legati strettamente alla mon-
                                                              tagna ma ho pensato di darvi il mio punto di vista su questo #iorestoacasa. Mai avrei
                                                              pensato di dover vivere un momento che definirei quantomeno originale e drammatico.
                                                              Il fermo dalla mia quotidianità mi ha imposto nuovi ritmi, nuove routine, nuovi pensie-
                                                    ri. Con la mia famiglia ci siamo dovuti fermare e lasciare tutto il mondo fuori dalla porta.
                                                    Letteralmente. Niente più giochi con gli amici, niente più escursioni: niente. E allora come fare?
                                                    Cosa fare? Il cambiamento forzato ci ha obbligati a riflettere e, noi, abbiamo deciso di fare così:
                                                    pazientare, aspettare, cercare, trovare una soluzione, con calma, ponderare la situazione. Ci
                                                    vorrebbe un corso, una disciplina scolastica per insegnare a noi stessi e ai nostri figli tutto ciò. In
                                                    un mondo che va a velocità doppia e dove spesso la fretta, l’agitazione, il tempo sono i nostri più
                                                    acerrimi nemici. In un momento come questo, dove un piccolissimo essere ci ha costretto a ral-
                                                    lentare, malgrado il nostro volere.

                                                    Vi voglio parlare allora di tomoko Ohmura, un’autrice di albi per Babalibri, che nasce a Tokyo
Biblioteca dei piccoli

                                di Elena Ferri      e, dopo aver lavorato come impiegata, si appassiona all’illustrazione e s’iscrive alla «Palette Club
                                                    School». Una volta diplomatasi, comincia a lavorare nel mondo dei libri per bambini dove viene
                             mamma, educatrice,     molto apprezzata dai piccoli lettori. Nello specifico vi voglio presentare due suoi lavori, “Tutti in
                            amante della montagna   coda” e “Piccole tigri” scritti con Jo Weaver dove al centro troviamo il desiderio e la capacità di
                                                    pazientare, due racconti con due finali differenti in compagnia degli amici animali. Il primo,
                                                    “tutti in coda” è un albo in continuo crescendo, con una finale a sorpresa che dà il senso a tutta
                                                    questa enorme coda. Già, perché ben 50 animali sono raffigurati dal più piccolo al più grande, in
                                                    una enorme coda, che sembra interminabile. come per noi umani, anche per loro le file non
                                                    sono molto apprezzate, e quindi capita che c’è chi gareggia, chi non ne può più, chi inizia a
                                                    sbadigliare contagiando anche i vicini. Addirittura c’è chi è finito in un posto non proprio adat-
                                                    to, deve lasciare spazio per non diventare il suo pranzo. Praticamente dalla rana n.50 all’elefante
                                                    n.1 capofila, sono pronti… cosa gli aspetterà? Questo enorme tempo pazientato sarà servito a
20                                                  qualcosa? un insegnamento per tutti, essere ordinati, e cercare di far passare il tempo, una
                                                    bella dose di educazione al comportamento corretto per vivere a fine coda un’esperienza
                                                    indimenticabile. un grande insegnamento per i più piccoli, ma anche per noi adulti.

                                                    In “piccole tigri” Puli e Sera, insieme alla loro mamma sono costrette a cambiare casa (per colpa
                                                    di bracconieri). Una condizione che spesso preoccupa anche noi umani, e non è facile trovare una
                                                    nuova sistemazione nell’immediato, e quanto può preoccupare la sensazione di spaesamento tra i
                                                    nostri bambini. Le piccole tigri cercano di dare il loro contributo. Una dimora dietro la cascata ma
                                                    troppo umida, una soluzione sui rami alti ma troppo scomoda per chi dovrebbe dormire sul terre-
                                                    no, una grotta infestata da bestioline pungenti, no ancora no. La pazienza e la saggezza della
                                                    mamma, vengono in soccorso. Eccolo il posto più adatto: “una scalinata che conduceva a un anti-
                                                    co tempio di pietra, nascosto dalla vegetazione”. Elementi piacevoli, come l’avventura, il cerca-
                                                    re una soluzione senza troppa agitazione, il conforto prima del riposo notturno, illustrazioni spet-
                                                    tacolari da lasciare senza fiato.

                                                    Da ultimo ecco “uff” di Ilaria Carducci, edito da Camelozampa, collana Le piume. Il libro parla
                                                    di un bimbo di nome Uff che non si divertiva mai, proprio mai. Si annoiava sempre in ogni sta-
                                                    gione e in ogni posizione quindi un giorno decide di creare il suo regno ricco di noia…prima par-
                                                    tendo dalla corona, poi costruendosi un trono, un castello, una corte e anche una principessa che
                                                    si doveva annoiare con lui…nel suo regno di noia Uff trova il suo ambiente perfetto e quasi quasi
                                                    inizia a divertirsi!!! Semplice ed efficace, dedicato a tutti i bambini di oggi che non trovano mai
                                                    soddisfazione e si annoiano subito in ogni loro attività forse perché possiedono troppe cose o forse
                                                    perché vengono accontentati in ogni loro desiderio… mentre Uff trova il divertimento e la sua giu-
                                                    sta dimensione quando crea il suo regno immaginario ricco di nuove costruzioni e noiose ma al
                                                    tempo stesso divertenti attività. un invito alla pazienza, al saper aspettare quella cosa giusta
                                                    che fa per noi, che fa aprire mente e corpo e ci dona vitalità per quello che amiamo di più.

                                                                            non mi resta che augurarvi una buona lettura!

                         Le Alpi Orobiche - giugno 2020
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