COVID-19: la montagna sospesa - FILIPPO GIOVANI ASAG - Cai Bergamo
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COVID-19:
la montagna sospesa
FILIPPO
GIOVANI ASAG
Alpi Orobiche
le
Giugno
2020 NOTIzIArIO DeLLA SezIONe e SOTTOSezIONI CAI DI BerGAmO Una casa per la montagna
Anno XXIV n. 112 / Giugno 2020 / Trimestrale / “Poste Italiane Spa - Spediz. in Abb. Post. -
D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46), Art. 1, Comma 2, DCB Bergamo”Editoriale
Le ALpi OrObiche
Rinasceremo
insieme in montagna
Notiziario del Club Alpino Italiano
Sezione e Sottosezioni di Bergamo
GIUGNO 2020
Anno XXIV - n° 112
Editore
Sezione di Bergamo “Antonio Locatelli”
N
del Club Alpino Italiano
(Associazione di Volontariato)
ell’arco di tempo dall’ultimo numero del notiziario sociale, tra l’altro con la
Via Pizzo della Presolana 15, convocazione dell’Assemblea annuale dei Soci, ad oggi, abbiamo vissuto la
24125 Bergamo
Tel. 035-4175475 Fax 035-4175480
più drammatica bufera sanitaria e tragedia umanitaria che si è abbattuta in
particolare sulla nostra comunità bergamasca, e anche in Italia e nel mondo.
Direttore responsabile
Nevio Oberti Fin dai primi giorni di marzo abbiamo chiuso il Palamonti, tutte le sedi sociali delle
Direttore editoriale sezioni e sottosezioni, i rifugi e le baite sociali, e anche sospeso ogni attività istituziona-
Paolo Valoti le e ogni incontro di persona tra soci e appassionati, nel più ampio rispetto delle norme
Comitato di redazione nazionali, regionali e locali di sicurezza per la tutela della salute di ciascuno.
Nevio Oberti, Luca Merisio,
Glauco Del Bianco
Segretaria: Clelia Marchetti In questi interminabili mesi di difficoltà con drammi personali e collettivi, abbiamo cer-
Hanno collaborato cato di condividere tutti insieme questa enorme responsabilità, che non è soltanto giuri-
Gabriele Merelli, Massimo Adovasio,
Maurizio Baroni, Elena Ferri,
dica e legale, ma anche etica, civica e sociale, attraverso degli incontri quotidiani in
Giancelso Agazzi, Francesca Citterio, videoconferenza tra i Presidenti delle Sezioni e Sottosezioni del CAI Bergamasco, i
Tiziano Viscardi, Margherita Fusi, Componenti del Consiglio direttivo sezionale CAI Bergamo, i Presidenti di Commissioni
Pietro Gavazzi, Lorenzo Vistoli,
Giuseppe Belotti, Andrea Ganzerla, e Gruppi e i Direttori delle Scuole, e anche i Responsabili di diverse Associazioni berga-
Gianluigi Moraschini, Santo Giancotti, masche per la montagna.
Laura Oggioni, Monica Pietrobono,
Francesca Allievi, Lorenzo Vistoli, Con l’inizio del mese di giugno sono state emesse nuove normative nell’ambito del-
Marcello Manara, Paolo Cortinovis, l’emergenza sanitaria che ci stanno permettendo di uscire dal ‘rifugio di casa’ dove siamo
Antonio Valenti
stati isolati per questi mesi e di ritornare alla realtà a piccoli passi nelle differenti attività
Consulenza grafica e fotografia
Luca Merisio
personali, professionali e sociali, ma anche alla ritrovata libertà per le nostre passioni e il
Progetto grafico e impaginazione
nostro impegno concreto per le montagne e le nostre genti.
Lucia Signorelli Resta ancora sospesa l’organizzazione ufficiale di tutte le attività di accompagnamento
Direzione e redazione tra le quali alpinismo, escursionismo, cicloescursionismo, seniores, alpinismo giovanile,
Via Pizzo della Presolana 15, speleologia e montagnaterapia fino al 31 luglio 2020, nel riguardo della tutela della salu-
24125 Bergamo
Tel. 035.4175475, Fax 35.4175480 te di soci e appassionati, e nel profondo rispetto e ricordo di tutti i nostri cari e amici vit-
Gli uffici sono aperti, time di questa emergenza sanitaria.
lunedì, martedì, mercoledì e venerdì
dalle 14,00 alle 18,30;
giovedì dalle 14,00 alle 20,30; In questo tempo abbiamo fatto esperienza della nostra fragilità umana, ma anche, anzi
sabato dalle 9,00 alle 13,00
e dalle 14,00 alle 18,00
soprattutto, della forza della solidarietà, di quanto sia essenziale il mutuo soccorso, come
e-mail: lealpiorobiche@caibergamo.it sono stati i gesti di umanità che abbiamo ricevuto da parte di Soci e Amici bergamaschi
www.caibergamo.it e di diverse Sezioni e Sottosezioni CAI d’Italia, e che ci hanno sostenuto per costruire
Stampa insieme le ‘Montagne di generosità’ destinate ai poli ospedalieri del ‘Papa Giovanni
Litostampa Istituto Grafico s.r.l.
Via Corti 51, 24126 Bergamo XXIII’ di Bergamo e al ‘Bolognini’ di Seriate.
Tel. 035.327911, Fax 035.327934
Trimestrale Penso che tutti i Soci giovani, donne e uomini della nostra famiglia CAI Bergamasco
Per arretrati e abbonamento annuale
rivolgersi in Segreteria.
siano pronti a riprendere il cammino con il passo lento e prudente del montanaro per i
Articoli, disegni e fotografie, sentieri, le valli e i rifugi delle nostre Orobie e rinascere insieme in montagna perché den-
vengono restituiti solo se richiesti
al momento della consegna.
tro ciascuno c’è un nuovo coraggio, una nuova fiducia e un nuovo senso di responsabili-
La redazione si riserva di pubblicare tà per i veri valori della vita.
gli articoli pervenuti, nei tempi
e con le modalità che riterrà opportune.
La pubblicazione degli articoli implica
l’accettazione, da parte dell’autore, Grazie di cuore a ognuno e buone montagne a tutti,
di eventuali tagli o modifiche ai testi.
Dato alla stampa: 30 Giugno 2020 Il Presidente
Registrazione Tribunale di Bergamo
Paolo Valoti
N. 1 del 22 Gennaio 1998
Soci benemeriti della sezione
Palamonti, 16 giugno 2020Decalogo comportamentale in questO numerO
suggerito per 4-6 montagna s os pes a
escursionisti e turisti 7 vita s ociale
Filippo
in epoca di COVID-19 8-9 alpinis mo
Giganti Orobici
P
er le attività sportive in montagna e le attività sportive individuali all’aria aper- 11-15 alpinis mo giovanile
ta invitiamo ogni appassionato al pieno rispetto delle norme vigenti con compor- 4 minuti
tamenti consapevoli e responsabili, e con un supplemento di prudenza, preven- 9 video
zione, distanziamento e solidarietà sociale per la tutela della salute di tutti. Giovani ASAG
• Nelle Alpi Orobie e nel territorio bergamasco è presente una vastissima e articolata rete di 16-17 rifugi
sentieri e mete differenziate per difficoltà ed impegno richiesto per raggiungerle.
Suggeriamo di frequentare anche quei percorsi meno noti e non lontani da casa ma 18-19 es curs ionis mo
altrettanto affascinanti evitando di assembrarsi su quelli più battuti. Corso di Escursionismo
• Se ti rechi in auto, parcheggia a debita distanza dalle altre vetture e se non è possibile 20 biblioteca dei piccoli
attendi che i passeggeri delle altre autovetture si siano allontanati a sufficienza prima di
scendere. Fai lo stesso quando dovrai risalire. Per gli spostamenti in auto per raggiungere 21-23 biblioteca
la destinazione dell’attività sportiva, compila e porta con te l’autocertificazione.
24-25 commis s ione medica
• L’uso della mascherina durante lo svolgimento di attività sportiva / motoria non è previ- Sars-Cov-2
sta ma quando incroci delle persone indossa sempre la mascherina facciale oppure uno
scalda collo per coprire bocca e naso. Porta nello zaino una mascherina facciale, un paio 26-29 s ottos ezioni
di guanti monouso e un flacone di gel disinfettante a base alcolica. Utili degli occhiali
avvolgenti anche per la protezione dai raggi ultravioletti. 30 montagna in s icurezza
• Durante lo svolgimento dell’attività escursionistica mantieni sempre una distanza di 31 s ave the mountains
2 metri circa (sia in salita che in discesa) da colui che ti precede, mentre per attività di
cicloescursionismo mantieni una distanza di 10 metri circa. In montagna spesso vi è ven-
s
continua a pag. 10
In copertina:
foto di Silvia MangiliMONTAGNA SOSPESA...
“….. anche la luce sembra morire nell’ombra incerta di un divenire…” “Ombre”
Le note di De Andrè risuonano nella mia mente mentre guardo le ultime vestigia di Le ombre ci riflettono e seguendo,
una primavera passata senza poterla assaporare a pieno. pensando al Covid, mi rammentano
Una primavera che impazza di colori nel mio giardinetto mentre quella che si scopre un’ombra Nera, Buia e Silenziosa che
passo dopo passo sui sentieri montani sembra avvolta nella nebbia dei ricordi. La ha mietuto molte vittime, stravolgendo
gioia della scoperta di un fiore o di un arbusto condivisa con i miei amici Istruttori il nostro modo di vivere.
della Scuola di Escursionismo “Giulio Ottolini” (sezione CAI Bergamo), l’entusia- Ma non riflette la nostra forza di com-
smo nel riconoscere il profilo della Presolana o dell’Alben che si staglia nel cielo batterlo e rinascere per ritrovare la
azzurro leggermente velato da qualche nube, sembrano avvolti nella foschia. Le usci- gioia di un abbraccio.
te fatte con i corsisti, nelle quali si cerca di far loro amare, capire e vivere la monta-
gna, mi sembrano lontane come il profilo dei monti che non riesco più a vedere se Lorenzo Vistoli
non avvolte nella foschia della mente.
“….. ritorneranno le gioie passate nel vento caldo di un’altra estate…” … sempre
De Andrè…
Francesca Allievi
Cara Montagna, trare, mi manca il verde che ti avvolge, il profumo di sottobo-
Montagna sospesa
è da un po’ che non ci vediamo, ma io ti penso sempre. Come sco, della resina, del legno, il cinguettio degli uccelli e i silen-
stai? Sarai forse contenta di non vedere tutte quelle piccole “for- ziosi passi degli animali che ti abitano... ma sei lì, ti vedo e que-
miche” che ti calpestano e che a volte “distrattamente” abban- sto mi consola. Mi manca anche il tuo grigio e i colori che assu-
donano rifiuti sulla tua pelle o un po’ la loro compagnia, le loro mi sotto i raggi del sole, il vento in alta quota e soprattutto l’aria
chiacchiere e il solletico delle loro zampine ti mancano? di libertà che serenamente si respira sui tuoi sentieri... ma sei
Solitamente ogni mattina mi affaccio alla finestra e ti do una sempre lì, compagna di avventure, e sembra quasi che tu mi
sbirciatina fugace, ma oggi, forse perché dopo il vento e il tem- possa sentire, confidandomi le gioie che ancora mi potrai dona-
porale della notte scorsa alcune nuvole si sono spostate, riesco re. Ho persino nostalgia delle sbucciature e dei lividi che mi
finalmente a scorgere la tua vetta. Come rapita da qualche procuravo dopo le faticose arrampicate. Vuoi sorridere? Mi
incantesimo, mi sono fermata a guardarti per un bel po’. Ti sento quasi a disagio con le gambe senza alcun gonfiore o chiaz-
4 ricordavo più alta, forse per la fatica che ho impiegato per sca- za violacea. Sai, ho appena terminato di sistemare e ripulire tutta
larti la prima volta, e questo nuovo abito stagionale verde e rigo- l’attrezzatura che ormai sta accumulando polvere su polvere;
glioso, che ti dona molto, mi rasserena. Chissà quanti nuovi ani- spero di poterti rivedere presto, non vedo l’ora di inaugurare gli
maletti sono venuti a trovarti in questo periodo primaverile! scarponi nuovi e ritornare a “volare” in quel magnifico paradi-
Anch’io avrei fatto volentieri una camminata per abbracciarti, so che sei tu... aspettami lì.
ma non posso: qui in città c’è un nemico invisibile che ci A presto, amica mia.
costringe a rimanere chiusi in casa. Mi manca non poterti incon- Laura Oggioni
Scrivo questo pensiero ad una settimana casa ciò che avrò colto nel conoscere i
dalla possibilità di ricominciare a fre- luoghi, la storia e le genti della monta-
quentare la montagna, con i miei scarpo- gna che percorrerò.
ni ancora nella scatola nella quale ripo- Andare per monti, raggiungere vette,
sano dall’ 8 marzo, ultima mia uscita non per abitudine, ma per passione, cul-
con la neve al Passo San Marco. tura, sport!
Questo lungo periodo di fermo, mi ha Gianluigi Moraschini
fatto riflettere sul mio andare in monta-
gna tutte le domeniche e ho paragonato
l’escursione alla lettura: leggo il libro
perché mi piace e mi appassiona, non
perché lo devo finire!
Il proposito quindi, è quello di scovare,
studiare e approfondire sentieri in zone e
ambienti diversi, per approcciarmi
all’escursione scegliendo ciò che più si
adatta al mio stato d’animo di quella
giornata. Così facendo sicuramente
potrò crescere e arricchirmi, portando a
Le Alpi Orobiche - giugno 2020MONTAGNA SOSPESA
minciato a pensare,avendo avuto anche “Che caldo, troppo! Sudo, tutto è troppo
molto tempo di riflessione, che tutti i stretto: la visiera mi stringe le tempie, la
nostri piccoli o grandi momenti di piace- mascherina mi gratta, mi manca il respi-
re siano veramente tali solo se condivisi. ro...”
Quante volte mi sono detto ‘’porca mise- Mi guardo attorno, troppi posti di soffe-
ria, che domenica sprecata stando a casa, renza e poveri d’aria...
guarda che tempo’’ , perché davvero, Dai, Monica: oggi ti hanno affidato
fuorché una domenica di pioggia, sono Giuliano, raggiungilo.
stati tutti fine weekend spettacolari, che Lui sì che respira a fatica. Ieri riusciva a
io molto probabilmente avrei passato da raccontare, pur senza voce, la voglia di
qualche parte nelle nostre valli, dalla tornare al suo orto. “Forza, respira che
Valtellina, passando per la Val Brembana ce la fai, tornerai nell’orto”.
Ciao, guarda sinceramente mi cogli un e la Val Seriana, fino ad arrivare alla Val Dal suo capezzale osservo il cielo: quel-
po’ spiazzato… ovviamente non vorrei Camonica. le così lontane, sono forse montagne? Si,
ripetere gli stessi pensieri e le stesse frasi Però questi non sarebbero stati tali se non allora anche lassù avrò caldo e mi man-
che si sentono rimbombanti in televisio- li avessi condivisi con i miei compagni di cherà il respiro. Ritroverò sentieri ripidi
ne, o sui social, quali: ’’ mi sento privato camminata, quali Sandro, Massimo e e scoscesi, ghiaccio, erba e fiori”.
Montagna sospesa
delle più banali libertà, quanto mi manca Cristian. Penso che anche per loro, e per Così sono le Orobie, cosi sarà la fine di
uscire a prendere un caffè’’; oppure ‘’che tutti gli altri valga lo stesso. questa lunga malattia?
noia stare a casa alla domenica, con que- Adesso io mi sono collegato alla mia pas- Un campo di fiori, un orizzonte infinito
ste stupende giornate si poteva andare al sione per la montagna per esprimere que- e un lungo respiro quando raggiungerò la
lago, fare un giro in centro, in città alta, a ste pensieri. Infatti per me la montagna è cima; a ricordarci che finché respiriamo
Milano o addirittura in montagna’’ o la passione, libertà e momento di gioia, e possiamo resistere e cambiare le cose.
classica ‘’che voglia di farmi una birretta sono sentimenti che tutti abbiamo ora
coi miei amici’’ messo nel dimenticatoio. Monica Pietrobono
Certo, le ho provate anche io queste limi- Ora torneremo, più o meno e quasi tutti, Volontaria Commissione Sentieri CAI
tazioni, come gli altri del resto, però ciò alle nostre vecchie vite, ai nostri piaceri, Bergamo
che in concreto mi è mancato di più in ai nostri obbiettivi, ma credo che ciò che
5
questo periodo sono stati i rapporti socia- davvero torneremo a fare sarà si riassapo-
li, quelli vissuti con le persone a me più rare i nostri momenti di interesse, ma ci
vicine; dai compagni di allenamento, ai accorgeremo che avranno un gusto diver-
colleghi di lavoro fino ad arrivare agli so, perché capiremo che saranno tali solo
amici di scampagnate montane. se vissuti con le persone a noi più care.
Infatti le sopra citate frasi per me hanno
valore solo se provate essenzialmente con Andrea Ganzerla
qualcuno.
È stato proprio questo periodo di quaran-
tena che mi ha fatto credere ciò, siamo Guardo fuori dalla finestra più volte cercando aria e immagini, chiudo gli occhi
stati infatti privati delle nostre libertà vedendomi e sentendomi su un sentiero o un nevaio da solo o con altri ma sento solo
(parola che ormai negli ultimi tre mesi silenzi parecchie volte rotti dalle sirene che corrono ottuse alla ricerca. Non ci sono
sembra diventata utopica), ma ho inco- occhi che scrutano il verde, la roccia o la neve ma pensieri e ombre su un vuoto col-
mato solo da un nemico invisibile. Non c’è una mente libera che spazia verso l’alto
o l’infinito ma pensieri tristi e cupi che volteggiano sopra di noi in un angolo di casa
dove i miei spazi, anche se miei, si riducono. Chiudo gli occhi e penso a chi, maga-
ri amici, non potrà più vedere tutti quegli spazi a noi comuni… la sirena si ferma…
In questi tempi di confinamento, da attimi infiniti a noi sconosciuti e avari di certezze, quelle a cui noi eravamo abituati
bibliotecario e amante dei libri, non in montagna, nei nostri corsi di formazione e nelle riunioni del nostro CAI.
posso che affidarmi alla lettura per Condividiamo ricordi, affetti, foto, programmi da un’altra finestra tecnologica cer-
continuare a pensare e sognare le cando di contenere le nostre incertezze ed emozioni, un po’ sconfitti ma con tante
Montagne. speranze. In un certo senso il nostro lavoro continua tra una notizia e l’altra, tra una
foto e l’altra, tra una canzone e l’altra riscoprendo la nostra casa, i suoi spazi e i suoi
Marcello Manara affetti, rivedendo le cose a noi vicine con altri occhi o un altro interesse… ritorneran-
no i nostri impegni e programmi e allora rivedremo con occhi diversi e rigenerati i
colori, i profili delle nostre montagne e le sue acque limpide e insieme ne risentire-
mo i profumi.
Tiziano Viscardi
giugno 2020 - Le Alpi OrobicheMONTAGNA SOSPESA
Domani sarà una bellissima giornata, da anni sogno quella cima, in solitaria… Meteo
e bollettini neve sono dalla mia. Parto presto, lo zaino è pronto, l’attrezzatura dentro,
ho tutto ciò che mi serve, sono allenato, preparato ad ogni evenienza, desideroso di
raggiungere la vetta… da lassù posterò qualche foto per fare invidia agli amici e poi
scenderò, in fretta e furia per il solito aperitivo domenicale. Salgo, la luce della fron-
tale mi illumina la traccia, la neve è dura come pietra, sento solo il frantumarsi del
ghiaccio sotto i ramponi…Sono passate nove ore, la vetta è lì, maestosa e invitante,
questa volta non mi sfugge!
All’improvviso un boato, inatteso, imprevedibile, quasi irreale. Un’enorme massa di
neve e ghiaccio mi sfiora, alcuni escursionisti sotto di me vengono spazzati via, sento
un brivido, poi silenzio. Non so più cosa fare, vorrei aiutarli, ma sono stordito; resto
immobile, la vetta non si scorge più, il tempo è cambiato, c’è nebbia, non vedo più
nulla. Non ho un riferimento, il cellulare non prende, sento alcune grida di aiuto, vor-
rei aiutarli, ma mi è impossibile muovermi. È un incubo! Mi siedo, mi raggomitolo,
rifletto…
In un attimo la vita ti può togliere tutto e, come una valanga, ti trascina a valle, ti
lascia solo, sommerso, spogliato delle tue certezze e abitudini. Al buio e impaurito
Montagna sospesa
perché impreparato a questi eventi, desideroso di aiutare gli altri, ma impotente. I
tuoi progetti e i tuoi sogni che perdono valore. Solo allora capisci che non serve l’in-
dividualismo, la tua indipendenza, i tuoi soldi, la tua posizione sociale, il gradimen-
to degli amici sui social, non servono le false certezze che ti sei costruito pensando-
ti invincibile. Non serve più fingere, è ora di iniziare a vivere. Ricordando ciò che è
successo, conservando la memoria e gli insegnamenti di chi non è più tra noi, pro-
gettando un nuovo modo di vivere.
In questo periodo in cui tutto si è fermato ho potuto godermi dalla finestra il passag-
gio dei colori dei monti di casa, dalla stagione invernale a quella primaverile; ho
riscoperto la fioritura degli alberi, ho rivisto gli animali del bosco riprendersi la loro
6 porzione di natura, il cielo che da cupo diviene sempre più limpido; ho assaporato il
silenzio e, nel silenzio, la rinascita di una vita fatta solo di cose semplici, la natura,
la famiglia, la pace.
Grazie Montagna, ancora una volta, anche se distanti, mi hai riportato alle origini
dello star bene.
Paolo Cortinovis
Durante queste tristi settimane di “arresti domiciliari” di tutta la comunità, credo che ogni
escursionista, come me, provi un sentimento di evidente malinconia, per il sacrificio che
ci impone lo stare lontani dalla nostra Montagna. Sono certo che, se il nostro pensiero
avesse le ali, volerebbe là, sopra radure, boschi, cime e vallate, assaporando le fragranze
che la nuova stagione diffonde nell’aria. La mia memoria, nel frattempo, ripercorre pas-
sate escursioni, passate stagioni, compagni di viaggio e mete agognate.
sOGnO …, cAntO …
Sotto un ampio cielo immacolato, stanchi sacerdoti
un tenero tappeto di un antico silenzio.
indugia in ultime carezze Nenie lontane e seducenti
alle cime dei monti. ridestano l’aria.
Fulvi arabeschi e profili sanguigni Magico riflesso di suoni
decorano versanti e arredano vallate. che in-canta la vita.
Una brezza divertita
si burla dei rami accesi sogno, canto,
di larici solitari, e attendo il sorgere del Sole!
Santo Giancotti
Le Alpi Orobiche - giugno 2020VITA SOCIALE
FIlIppO
Q
uando penso all’amico Filippo Ubiali, pilastro storico
della Commissione Impegno Sociale del CAI di
Bergamo, lo rivedo sul Piazzale Virgo Fidelis dei Colli
di San Fermo, con lo zaino in spalla, il berretto con
visiera, gli occhiali da sole, l’immancabile maglietta legata a
qualche iniziativa del suo CAI di Bergamo, le amate Orobie sullo
sfondo dietro le sue spalle.
Filippo è circondato da tante persone che lo salutano e gli sorri-
dono e a tutti ricambia il saluto e il sorriso.
Tutti lo chiamano per nome.
Sono gli ospiti dei diversi centri sociosanitari della nostra provin-
cia, con i loro educatori, assistenti, volontari, genitori e familiari.
Ci sono anche tanti soci del CAI e gli Alpini.
Insieme si avviano sull’ampio sentiero per rivivere, ancora una
volta, questo momento di amicizia e solidarietà nella cornice della
Vita sociale
“Camminaorobie - in montagna insieme con un passo diverso”,
evento promosso dal CAI di Bergamo, dall’ANA di Bergamo e
dalla Fondazione Angelo Custode, per dare la possibilità a tante
persone che vivono situazioni di fragilità, di trascorrere una gior-
nata “speciale”, in montagna. Filippo è stato in tutti questi anni un
instancabile sostenitore di questa iniziativa; grazie alla sua deter-
minazione, gentilezza, entusiasmo, tante persone con disabilità
hanno vissuto questa emozionante avventura.
7
Per Filippo non esisteva una montagna fatta solo di barriere.
Vedeva nella montagna, leggendone le potenzialità, una grande
opportunità per aiutare tante persone a superare le loro limitazioni.
Grazie di cuore Filippo per aver testimoniato con il tuo impegno
esemplare e concreto che la disabilità non è una dimensione di vita
inappellabile, fatta esclusivamente di ostacoli e rinunce ma una
condizione diversa di umanità e generosità senza confini.
Antonio Valenti
giugno 2020 - Le Alpi OrobicheALPINISMO
Gioie apre la strada sulla vergine cresta, mente io
e Josef seguiamo fedelmente le tracce del
e dolori “Legionario” come lo chiamiamo scher-
zosamente di tanto in tanto. Siamo stanchi e,
dopo aver mangiato lautamente, ci corichi-
attorno amo prima delle otto di sera, evidentemente
senza dare troppo peso alla consumistica
ai Giganti ricorrenza. Abbiamo ben altri intenti per il
mattino seguente, il corpo reclama e neces-
Orobici sita riposo.
Tre frontali scendono verso la Valtellina,
non per molti metri, solo quelli che bastano
per accedere al pendio ovest che sta alla
di Gabriele Merelli
È
dalla vetta della Presolana
Orientale che il mio sguardo si
posa sognante sui Giganti. Io e
Samuele abbiamo appena salito
l’immacolato Canale Centrale, è Santo
Stefano e quest’anno non siamo ancora stati
Alpinismo
su nessuno dei nostri amati tremila. Vista da
qui la corona formata dalle montagne della
Conca risulta quasi perfettamente simmetri-
ca, l’attrazione è magnetica ormai ed è
tempo di andare a vedere le condizioni.
Tre giorni dopo siamo sulla vetta del Pizzo
8 Coca ad ammirare lo spettacolare panorama
dal punto opposto, ora guardiamo la regale
sagoma della Presolana con la prua, formata
dallo spigolo Castiglioni, divisa tra ombra e
sole. L’opera di tracciatura è stata piuttosto
faticosa ma tutto sommato le condizioni non
sono poi così male, quindi decidiamo di
tentare anche il Redorta e lo Scais, rispetti-
vamente l’ultimo giorno dell’anno vecchio e
il primo del nuovo.
Scegliamo il Meridionale e il Bonomi,
ovvero i punti più deboli, come ogni inizio
di stagione, per valutare le condizioni senza
sobbarcarci troppe incognite in ambiente
tecnico. Il pernottamento all’invernale del
Rifugio Baroni al Brunone fa giusto al caso
nostro. Coinvolgiamo il nostro amico Josef,
per questa sgambata tracciatoria nel cuore
pulsante delle Orobie. La voglia di lasciare
le prime tracce sugli altri due Giganti
Orobici è molta, percorrere l’intonsa cresta
sommitale del Coca è sempre emozionante e
completare il terzetto sarebbe meraviglioso.
Dopo otto ore e mezza di camminata giun-
giamo al Brunone, dopo aver “scavalcato”
quello che per me è il Re delle Orobie, il
Redorta. Percorrere la sua imponente parete
est, sebbene dal punto più debole, è sempre
un piacere e mai una passeggiata. Samuele
Le Alpi Orobiche - giugno 2020ALPINISMO
trovato porta e finestra aperti o non chiusi
correttamente. Con due orette di lavoro
totali, per ripulire la neve trasportata all’in-
terno dei preziosi locali, abbiamo rimesso
tutto come doveva essere. L’anta metallica
della finestra del Brunone era aperta e sepol-
ta nella neve ghiacciata che raggiungeva il
suo bordo superiore, mentre in entrambi i
locali la porta era aperta con una quantità,
fortunatamente esigua, di neve sparsa sul
pavimento.
Io non credo che questa sia cattiveria, penso
sia inconsapevolezza e, per quanto possa
sembrare strano, qualcuno non ha idea di
cosa voglia dire una perturbazione seria a
quelle quote. La cosa si è risolta con il min-
imo della “spesa” e il massimo della resa,
ma cosa sarebbe successo se degli alpinisti
in difficoltà e in cerca di riparo non fossero
riusciti ad accedere ai preziosi locali con
condizioni di innevamento peggiorate?
Alpinismo
9
base della severa Punta di Scais e dell’aus-
tero Torrione Curó. Dalla duplice croce di
vetta dello Scais ammiriamo la prima alba
dell’anno. La Conca è ricoperta da un manto
luminoso che infonde calore, solo al cuore
però, fa freddo e il tepore è solo dentro di
noi, tre piccoli puntini grati di aver avuto la
possibilità di ammirare, una volta ancora,
questi panorami familiari ma sempre rinno-
vati dall’entusiasmo della prima traccia.
Queste erano le Gioie, e i dolori quali sono?
Per la prima volta in assoluto abbiamo avuto
la sfortuna di assistere a episodi di poca
cura. Sia al Coca, sia al Brunone abbiamo
giugno 2020 - Le Alpi Orobiches EVENTI
continua da pag. 3
tilazione sostenuta e le goccioline che escono dalla bocca e naso ne respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere a
attraverso la respirazione possono viaggiare più lontano. casa. Tutti devono avere massima prudenza per ridurre la possibi-
lità di incidenti ed evitare di stressare oltre misura il soccorso
• Se stai scendendo lungo il sentiero, quando incroci una persona Alpino.
che sale oppure che scende, accostati e fermati, e attendi di venire
oltrepassato. Quando l’altro escursionista si sarà allontanato di oltre • #montagnedasalvare e #savethemountains: fermati in un
2 metri, riprendi a scendere. negozio del territorio di montagna. Se entri in un luogo chiuso
devi indossare la mascherina. Nel negozio, acquista i prodotti tipi-
• Quando arrivi presso strutture quali rifugi, capanne sociali, bivac- ci del territorio e del paese dove ti trovi da portare a casa. È un
chi o punti di ritrovo, non appoggiare lo zaino su tavoli, panche e segno di vicinanza al territorio stesso e un atto di sostegno all’eco-
sedie ma appoggialo a terra oppure appendilo. Lo stesso vale per gli nomia locale. Se quando sei a casa ti piace acquistare on line, sce-
indumenti utilizzati (magliette sudate, giacche, pile o altro). Non gli i portali che realmente rappresentano il territorio e le sue impre-
scambiarti borracce, posate, bicchieri con gli altri escursionisti. se. Non le grandi piattaforme ma i siti e-commerce “di valle”, di ter-
bivacchi e locali invernali rappresentano l’unico punto di ricovero ritorio. È fondamentale per sostenere le aziende agricole e arti-
possibile per gli alpinisti ed escursionisti ma ricordiamo sono spazi giane dei territori di montagna.
riDOtti e nOn sAniFicAti.
• rispetta sempre le indicazioni comportamentali delle disposi-
• Se c’è un gruppo di persone in sosta presso una struttura indossa zioni nazionali, regionali e locali, e le norme igieniche fornite dalle
la mascherina e mantieni la distanza di almeno 1 metro. Se hai Autorità Sanitarie per la Tutela della salute, e in caso di ogni dub-
un colpo di tosse o starnutisci utilizza un fazzoletto usa e getta (da bio leggi le FAQ sul sito del Governo, al link:
riportare poi a casa) oppure se sprovvisto usa la piega del gomito. http://www.governo.it/it/faq-fasedue
Se durante l’escursione utilizzerai corrimani, funi, catene o appi-
gli fissi, ricorda di non portare le mani alla bocca, naso e occhi dopo LA riDuZiOne DeL cOntAGiO DA cOrOnAVirus
Eventi
averli afferrati. Disinfetta le mani con il gel a base alcolica. DipenDe LArGAmente DAi nOstri
cOmpOrtAmenti e DAL nOstrO sensO
• Le persone anziane, essendo più esposte, devono adottare com- Di respOnsAbiLitA’ e rispettO VersO GLi ALtri,
portamenti di più cautela e i soggetti con sintomatologia da infezio-
10 Anche quAnDO FrequentiAmO Le mOntAGne
Le Alpi Orobiche - giugno 2020ALPINISMO GIOVANILE
Alpinismo giovanile
11
4 mInutI
per la montagna
di Massimo Adovasio
4
minuti! Solo 4 minuti per poter annunciare, comunicare e gridare al
mondo che “la montagna… vive ancora!”. Lo hanno fatto 20
Aquilotti dell’Alpinismo Giovanile insieme a 14 Accompagnatori
dell’Alpinismo Giovanile di bergamo.
È nato così il primo spot dell’Alpinismo Giovanile di Bergamo, dove i protag-
onisti sono i più giovani del Club Alpino Italiano. Dove con poche parole gli
Aquilotti si sono messi in gioco diventando neo-attori. Dove la vitalità e la gioia
che esprimono, sono il riflesso della loro grande voglia di percorrere insieme agli altri
Aquilotti ed agli Accompagnatori i sentieri della montagna e, di essere vicini ed abbrac-
ciare l’alpe…
L’idea di fare uno spot per la montagna era nata in Commissione Alpinismo Giovanile.
Perché non provare a concretizzare l’idea? Incredibilmente in due giorni, i genitori degli
Aquilotti ci hanno fatto pervenire i video dei loro figli Aquilotti, ripresi semplicemente
con i telefonini, che insieme a quelli degli Accompagnatori, hanno creato il materiale di
base per il video. Poi il mettere tutto insieme e creare il film non è stato difficile.
Perché non vi fate anche voi contagiare da quello che hanno annunciato gli Aquilotti e gli
Accompagnatori di Alpinismo Giovanile?
Sbirciate in web: www.caibergamo.it/alpingio
Le foto pubblicate in questa pagina sono di Antonio e Stefano Rota
e le potete ammirare insieme ad altre immagini, nello spot della montagna.
giugno 2020 - Le Alpi OrobicheALPINISMO GIOVANILE
9 VIDeO di Maurizio Baroni
per far vivere la montagna
I
botti di Capodanno avevano salutato
l’anno 2019, nel complesso ritenuto un
anno tranquillo. Qualcuno festeggiava
agli Aquilotti di Bergamo augurandosi un buon 2020, altri recita-
vano il famoso detto “anno bisesto, anno
funesto!...”
Ed in effetti, non ci sono parole migliori per
descrivere tutto quello che di lì a poco,
sarebbe successo.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanità), dichiara a febbraio 2020 la
Pandemia da Covid-19, un virus di cui
ancora adesso non si conosce la provenien-
za certa, ma che ha portato all’isolamento il
mondo intero.
Alpinismo giovanile
Le città si sono svuotate, la paura e l’ansia
attanaglia i cittadini e tutti vengono ribaltati
in una situazione a dir poco surreale: tutti
chiusi in casa, davanti alla TV, per seguire
l’evoluzione dell’epidemia. Malati, ricoveri,
lutti, falcidiano le nostre comunità
italiane ed in modo particolare la
terra bergamasca. Stiamo vivendo un
momento surreale: ogni giorno da
due mesi a questa parte, dobbiamo
12 affrontare una quotidianità a cui non
eravamo abituati, con cambiamento
delle situazioni di vita.
Sospensione di contatti, di abbracci,
di strette di mano, con il prossimo per
evitare contagi; sospensione di ogni
attività lavorativa, sportiva, e ludica.
In questo contesto, anche il Club
Alpino Italiano, ha dovuto prendere
decisioni importanti, quali la sospen-
sione di tutte le attività sociali,
Le Alpi Orobiche - giugno 2020ALPINISMO GIOVANILE
Alpinismo giovanile
o scritto
Alcuni Aquilotti ci hann
eo
spontaneamente sui 9 vid all’Open Day al Palamonti; da Prato Alto di
13
Albino, al Monte Due Mani; dal Parco delle
stalgia.”
benedetta: “… molta no Fucine, al sentiero dei fiori dell’Arera; dal-
im a inizia tiva.”
matteo: “… ott l’incontro con gli Scout CNGEI di
ricordi.”
sezionali, regionali, nazionali. Anche la eleonora: “… bei Bergamo, al Rifugio Porro ed infine la visi-
ci fate venire
Commissione di Alpinismo Giovanile del nicola e Federico: “… ta del MUSE di Trento.
nu ove avventure.”
CAI Bergamo ha dovuto attenersi alle dis- voglia di ripartire per I video sono stati realizzati unendo foto e
di sen tirci vicini!
posizioni. Quest’epidemia è capitata proprio elisa: “… un bel modo film e volutamente di breve durata, per non
mentre ci accingevamo a presentare le attiv- Grazie!” stancare i piccoli Aquilotti. Puntualmente
che bello!”
ità 2020 ai giovani, i nostri Aquilotti. Andrea e Francesco: “ … ogni mercoledì 2 video per 5 settimane con-
rtiamo subito!
Ovviamente abbiamo dovuto rivedere i pro- pietro e Giorgio: “ … pa secutive, sono stati inviati agli Aquilotti ed
grammi sospendendo in primis l’Open Day ai loro genitori. I video possono essere visti
.
AG dello scorso 22 marzo, momento i cui … e poi tanti altri ancora da tutti all’indirizzo web: www.caiberg-
avremmo dovuto presentare agli Aquilotti amo.it/alpingio
ed ai loro genitori le attività del 20° Corso di Come Presidente della Commissione
Alpinismo Giovanile, con tutte le novità. Alpinismo Giovanile sono entusiasta di
L’importante progetto del Corso è stato magine come modalità migliore per la questa iniziativa che abbiamo progettato e
messo nel cassetto e sicuramente il cassetto comunicazione ai più piccoli del mondo realizzato insieme ai miei collaboratori.
verrà riaperto ed il Corso presentato l’anno della montagna. Soprattutto per ricordagli Pensiamo in questo modo di essere stati
prossimo. momenti felici di gioia, di emozione, di vicini ai nostri Aquilotti, facendo lavorare la
Ma tutto ciò comunque non ha fermato la avventura e di scoperta dell’ambiente, vis- loro memoria sulla bellezza di scoprire
nostra operatività, la nostra voglia di essere suti insieme ai loro Accompagnatori di l’ambiente montano, insieme a tanti amici.
vicini agli Aquilotti ed alle loro famiglie, di Alpinismo Giovanile. Ma noi non ci fermiamo qui. Stiamo proget-
far loro sentire che la montagna è sempre lì Si è quindi messo mano agli archivi tando ancora qualcosa di speciale per i nos-
e ci aspetta ancora. fotografici della Commissione Alpinismo tri Aquilotti…
I nostri Accompagnatori di Alpinismo Giovanile del 2019, affidando al nostro
Giovanile, che formano l’organismo tecnico massimo Adovasio la realizzazione di 9 Le foto che accompagnano questo articolo
del CAI di Bergamo denominato video. I nove video 2019 spaziano sono tratte dai video inviati agli Aquilotti
“Commissione Alpinismo Giovanile”, riu- fotograficamente dal saluto degli ed hanno la firma di Massimo Adovasio,
niti in videoconferenza, hanno scelto l’im- Accompagnatori di Alpinismo Giovanile, Antonio Rota e Stefano Rota.
giugno 2020 - Le Alpi OrobicheALPINISMO GIOVANILE
i più GIOVanI aSaG
della Bergamasca
di Massimo Adovasio
A
bbiamo il piacere di presentarvi
gli Accompagnatori Sezionali
di Alpinismo Giovanile
(ASAG) più giovani della Laura Pezzotta
Bergamasca. Sono quattro e tutti hanno
frequentato il 3° Corso di formazione
ASAG svolto nel 2017/18 dalla scuola
bergamasca di Alpinismo Giovanile
“Alpi Orobie”. I loro nomi: Alessandro
Alpinismo giovanile
capitanio e Laura pezzotta della sezione
di clusone, Jacopo rocchetti di
Gazzaniga e Diego ruggeri di
Valgandino (ora all’estero per lavoro).
Sono stati presentati agli Accompagnatori
di Alpinismo Giovanile della Bergamasca
nell’incontro del 21 febbraio scorso svolto
al Palamonti.
Ma cosa hanno di particolare questi gio- Alessandro Capitanio
vani? La Scuola AG Alpi Orobie ha guarda-
14 to verso di loro con lungimiranza, ammet-
tendoli, dopo le dovute deroghe ottenute
dalla Commissione Regionale Lombarda di
Alpinismo Giovanile, al Corso di for-
mazione ASAG all’età di 16 anni. Sono
giovani provenienti già da attività di
Alpinismo Giovanile e sono stati seguiti
con particolare attenzione dalla Scuola stes-
sa durante la formazione. E ce l’hanno fatta
alla grande a conseguire la qualifica di
ASAG, che è stata loro conferita quest’an-
no al raggiungimento del 18° anno di età.
La Scuola AG Alpi Orobie, ha fatto una Jacopo Rocchetti
bella scommessa su questi giovani,
vincendola e permettendo loro di alcuni aspetti tecnici dell’andare in mon-
acquisire qualcosa di importante tagna. Ma durante il Corso ho avuto anche
non solo per la loro formazione per- l’opportunità di poter approfondire un altro
sonale, ma anche per il Club Alpino aspetto a cui tengo molto: l’approccio e la
Italiano. Per le Alpi Orobiche, li comunicazione con i bambini. Ma anche
abbiamo avvicinati e fatto loro altri aspetti legati, come il gioco e le capac-
alcune semplici domande. ità di intrattenimento. Ad esempio, come
sviluppare la curiosità e l’interesse nei
Perché hai fatto il Corso bambini…”.
di formazione per diventare Alessandro capitanio: “Perché mi ritengo
ASAG? un appassionato della montagna e mi piace
moltissimo l’esperienza di ‘montagna
Laura pezzotta: “Ho deciso di ragazzi’ che facciamo a Clusone, e dato che
partecipare a questo Corso essen- mi è stata offerta questa opportunità, l’ho
zialmente per poter approfondire colta al volo”.
Le Alpi Orobiche - giugno 2020ALPINISMO GIOVANILE
Jacopo rocchetti: “Ho fatto il corso tanta era l’allegria e il senso di gioco, di poter partecipare al Corso nonostante la
ASAG, perché fin da bambino ho sempre questo mi ha permesso di “tornare bambi- mia giovane età. I Docenti mi hanno perme-
avuto la passione per la montagna che mio no”, aprendo gli occhi su come potermi di sso, oltre a capire meglio che cosa è
padre mi ha trasmesso. Oltre alla passione conseguenza relazionare con i più piccoli”. l’Alpinismo Giovanile, di capire che sicu-
per la montagna, ho sempre avuto a cuore il ramente nel futuro il mio obbiettivo è quel-
corretto approccio ad essa, rispettandola, I docenti della Scuola Bergamasca AG lo di accompagnare i ragazzi in montagna e
quindi ho deciso di partecipare al Corso per ti hanno permesso di capire meglio soprattutto di cercare ogni anno di appro-
apprendere al meglio le tecnica di insegna- cosa è l’Alpinismo Giovanile fondire aspetti diversi riguardanti la mon-
mento per relazionarmi con le bambine ed i e cosa pensi fare per il futuro? tagna”.
ragazzi al fine di insegnargli il giusto modo Alessandro capitanio: “Direi che il
di andare in montagna”. Jacopo rocchetti: “Ho apprezzato molto futuro, ad oggi, è alquanto incerto. Io spero
la professionalità dei Docenti che hanno che tutto vada bene e magari non quest’an-
Come ti è sembrato il Corso arricchito le mie conoscenze sia in ambito no, ma l’anno prossimo, di tornare sulle
di formazione ASAG, cosa ti ha dato, teorico che pratico, rendendomi un appas- mie amate montagne con i ragazzi a diver-
ed in particolare un aneddoto simpatico sionato della montagna migliore. In futuro tirci, a cantare e ad osservare il panorama”.
che ti è rimasto in mente in questa sicuramente continuerò ad accompagnare i
esperienza? ragazzi dell’Alpinismo Giovanile della Giudicate voi dalle risposte di questa inter-
Alpinismo giovanile
sezione Albino-Gazzaniga-Nembro, vista: penso che il Club Alpino Italiano
Alessandro capitanio: “Il Corso è stato insieme ai miei amici Accompagnatori, debba tenere questi giovani ben “stretti”
parecchio interessante, sia per gli aspetti continuando a vivere questa mia passione”. all’interno del Sodalizio!
tecnici, come gli insegnamenti sui nodi, Laura pezzotta: “Rispondendo a questa
sull’arrampicata, sull’orientamento, sulla domanda colgo l’occasione per ringraziare i
sicurezza; sia per gli aspetti umani, come le Docenti della Scuola Bergamasca AG Alpi Servizio fotografico
persone che ho conosciuto e la compagnia. Orobie, per l’opportunità che mi è stata data di Massimo Adovasio
Mi ricordo il gioco della bussola, dove
dovevamo andare verso una direzione
seguendo l’azimut e poi tutti i giochi ed i
modi simpatici che Massimo Adovasio e gli
La foto s impatica 15
altri Docenti hanno utilizzato per insegnar-
ci! Sono stati belli ed utili per imparare cose
nuove ed essere Accompagnatori migliori”.
degli Aquilotti di bergamo
a cura di Massimo Adovasio
Laura pezzotta: “Il Corso ritengo che
vada a toccare e a creare interesse e voglia
di approfondimento di diversi aspetti.
Spaziando tra aspetti tecnici ed aspetti più
legati allo stare insieme, cioè la convivenza
e gli aspetti ludici. Posso dire che è stata
una delle esperienze più interessanti e
divertenti che mi ha permesso di crescere a
livello personale. Non ricordo un aneddoto
in particolare, ma ricordo con piacere i
momenti passati con gli altri corsisti a
ripassare e a rivedere alcuni argomenti del
Corso. Grazie a questo Corso ho potuto
fare nuove conoscenze e creare anche rap-
porti di amicizia e condivisione di momen-
ti tra le nostre montagne”.
Jacopo rocchetti: “Il corso di formazione
mi è sembrato molto serio, preciso e pun-
tuale, ho appreso le giuste tecniche di
sicurezza, come relazionarmi con gli altri
s ta g u a rdando”
Accompagnatori e soprattutto come
relazionarmi con i ragazzi al fine di farli “Oh! ...ci ei fiori - Are
ra
ero d
sentire i protagonisti dell’Alpinismo l 9 g iu g n o 2019 - Senti
Uscita de fano Rota)
Giovanile. Ho apprezzato molto la simpatia (foto di Ste
con cui è stato approcciato il Corso, sempre
giugno 2020 - Le Alpi OrobicheCLUB ALP
Unione Bergam
RIFUGI ALPINISTICI E E
riFuGiO ALpe cOrte 1410 m
telefono: +39.0346.35.090 - +39 348.52.53.268
e-mail: rifugioalpecorte@caibergamo.it
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Gestore: Mountain Family di Rodigari Fiorella
riFuGiO AntOniO curÒ 1915 m
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riFuGiO OsteLLO AL curÒ 1910 m
telefono: 035.4175475
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Rifugi alpini
riFuGiO AntOniO bArOni AL brunOne 2297 m
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e-mail: rifugiobaroni@caibergamo.it
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16 riFuGiO FrAteLLi cALVi 2015 m
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Gestore: Andrea Berera +39. 349.56.92.939 - Società Alpina SCAIS Bergamo
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Gestore Associazione Alpi Ande Due +39.035.81.47.49 - +39.339.81.28.123
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Gestore: Maurizio Nava e Stefano Brignoli +39.347.04.11.638
riFuGiO LuiGi ALbAni 1939 m
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Gestore: Sandra Bottanelli +39.349.390.1953 e Chicco Zani +39.338.433.4709
Le Alpi Orobiche - giugno 2020LPINO ITALIANO
rgamasca Sezioni e Sottosezioni
E ESCURSIONISTICI PER L’ANNO 2020
riFuGiO mAriO mereLLi AL cOcA 1891 m
telefono: +39.0346.44.035
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Gestore: Sottosezione CAI Valle Imagna - tel. 035.852931
Rifugi alpini
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17
telefono: +39.035 0667343 – +39.348.6958763
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Gestori: Patrizio Toninelli 334-1011791 – Silvio Provenzi 335-6855178
riFuGiO in cittA’ AL pALAmOnti 218 m
telefono: +39.035.342777 / +39.348.6957901
e-mail: rifugioincitta@caibergamo.it
Web-site: www.caibergamo.it
Gestore: Santo Lazzaro
giugno 2020 - Le Alpi OrobicheESCURSIONISMO
Escursionismo
entamento, la pianificazione e conduzione
di escursioni, i metamorfismi della neve, la
dinamica delle valanghe, i metodi di ricer-
ca e di autosoccorso. La formazione data
dagli accompagnatori di escursionismo
della Scuola è stata apprezzata dai corsisti
che hanno partecipato con interesse e moti-
18 vazione alla scoperta di un ambiente non
ben conosciuto e ricco di domande e di
spunti di riflessione.
La prima delle tre escursioni si è tenuta in
Svizzera nella località Sils Maria, in
direzione Val di Fex, fino al Passo Maloja.
I magnifici panorami e un sole splendente
hanno accompagnato i corsisti nella loro
prima avventura in ambiente innevato
come diretti protagonisti della giornata in
via di sperimentazione delle basilari
Corso di nozioni apprese teoricamente. La seconda
escursione ha avuto luogo a San Simone, in
eSCuRSIOnISmO
occasione della giornata del “sicuri sulla
neve”. Gli escursionisti hanno partecipato
attivamente ai diversi campi allestiti, dedi-
cati alle attività di ricerca con ARTVA,
Foto di Tiziano Viscardi
pala e sonda, interventi di primo soccorso e
studio della stratigrafia della neve. In ques-
di Francesca Citterio coordinato da Alessandro Carissimi e ta giornata anche Rete radio montana ha
Paolo Cortinovis, supportati dall’intero fatto il suo esordio con la presenza di refer-
S
i è concluso lo scorso 26 gennaio corpo accompagnatori titolati della Scuola. enti e un apporto alle radio comunicazioni
il “Percorso di avvicinamento Si è svolto in 5 lezioni teoriche e 3 uscite in interne rivelatosi molto utili per i contatti
all’escursionismo in ambiente ambiente. Durante il corso i 28 escursion- trai campi di lavoro. Tutto si è svolto nel
innevato” organizzato dalla isti iscritti hanno potuto acquisire le migliore dei modi e professionalità come
Scuola di Escursionismo Giulio Ottolini nozioni basilari in ambiente innevato dimostrano anche le interviste fatte dalla
del CAI di Bergamo. riguardanti l’equipaggiamento e i materi- Rai.
Il corso è iniziato la sera del 7 gennaio ali, la progressione con le ciaspole, la L’ultima escursione si è tenuta in Valle
2020 presso la sede Palamonti ed è stato meteorologia e i bollettini nivologici, l’ori- d’Aosta partendo dal paesino di
Le Alpi Orobiche - giugno 2020SCUOLE
Scuola di
eSCurSioniSmo
Giulio Ottolini
di Francesca Citterio
della Scuola hanno voluto
I
n questo periodo di condividere:
emergenza anche la “La vita che si ferma
Scuola di Escursio- all’improvviso, resti incred-
nismo Giulio Ottolini del ulo e perplesso.
CAI di Bergamo ha dovuto rinun- Accetti, perché al momento non si
ciare a numerose attività e progetti. può fare altrimenti.
Foto di Tiziano Viscardi In programma, tra i principali impegni, Cerchi di goderti la lontananza dalla fre-
erano previsti i corsi di escursionismo nesia quotidiana, rifletti su un mondo in
Challancin, in direzione Punta Fetita, fino base e avanzato che si svolgono ogni difficoltà, che ora travolge proprio la
Scuole
al Col de Borromein, dove gli accompag- anno nei mesi di aprile e maggio. realtà in cui vivi e persone più o meno
natori hanno mostrato le procedure di La decisione di annullare i corsi non è vicine.
autosoccorso con la simulazione di una stata semplice considerando l’impegno, il Emozioni che si sovrappongono, altalene
valanga. L’ambiente, anche in questo caso tempo e la passione che i componenti da cui non puoi scendere.
ricco di paesaggi stupendi, si è prestato alle della Scuola hanno dedicato alla Le camminate in montagna sono una lib-
19
varie esercitazioni di orientamento con l’u- preparazione delle lezioni, alla pianifi- erazione, fanno stare bene!
tilizzo di bussola, cartina e altimetro. Al cazione delle uscite in ambiente e alle Dobbiamo rinunciare anche a quelle
termine della giornata, come di consuetu- riunioni svolte per definire ogni dettaglio; però, così come ad incontrare gli amici
dine, si è vissuto un momento di condivi- ma ancora più difficile è stato comuni- del CAI con cui si stanno progettando
sione e di festa conclusiva in cui la protag- care tale scelta ai numerosi corsisti iscrit- corsi e uscite per i prossimi mesi. Ci si
onista non è stata la neve, ma le persone ti, che fortunatamente si sono dimostrati ritrova virtualmente per ripensare, condi-
che hanno vissuto una significativa espe- fin da subito comprensivi e disponibili ad videre e mantenere i contatti. La Scuola
rienza formativa sia sotto l’aspetto teorico attendere i corsi del prossimo anno. ha un “dietro le quinte” che non si ferma
che pratico. Nonostante l’inevitabile interruzione mai.
La Scuola Giulio Ottolini ringrazia tutti i delle normali attività, tutti i componenti Con il passare dei giorni si avverte la nos-
partecipanti, sempre molto attenti e coin- della Scuola hanno sentito la necessità di talgia per la montagna, che rappresenta
volti. Inoltre un grande riconoscimento è rimanere operativi, anche se con modalità ora più che mai condivisione e relazione
rivolto a tutti gli accompagnatori di escur- del tutto differenti. con sé stessi, gli altri e la natura. Una
sionismo e ai collaboratori per la loro pro- La Scuola ha cercato di valorizzare il natura che sta sicuramente godendo della
fessionalità e disponibilità. tempo a disposizione per un continuo nostra assenza proprio nel momento del
La partecipazione sempre maggiore a miglioramento; a tal proposito sono state risveglio primaverile e che quest’anno
questo “Percorso in ambiente innevato”, programmate riunioni in videoconferenza restiamo a contemplare dalle finestre e
insieme ai “Corsi di escursionismo base e per un costante aggiornamento, apportate dai balconi.
avanzato” che vengono organizzati ogni migliorie alle lezioni trattate nei corsi e Spero che questo tempo, fermi nelle nos-
anno nei mesi di aprile e maggio dalla rivisti i principali argomenti. tre case, possa essere anche per noi occa-
Scuola di Escursionismo Giulio Ottolini Il tempo a disposizione, oltre che perme- sione per tendere in futuro verso qualcosa
del CAI di Bergamo, dimostra una cres- ttere il perfezionamento di alcuni aspetti di bello e genuino, per l’uomo e per ciò
cente frequentazione responsabile della della Scuola, ha lasciato spazio a rifles- che da sempre è lì, immobile e disposto
montagna in tutte le stagioni. Ciò sprona i sioni che spesso la vita frenetica di tutti i ad accogliere nel suo silenzioso rumore
componenti della Scuola a continuare a giorni ci preclude. che avvolge ed insegna e chiede di essere
trasmettere la giusta consapevolezza nel Ecco alcuni pensieri che i componenti rispettato e tutelato”.
vivere l’ambiente montano con rispetto e
passione.
giugno 2020 - Le Alpi OrobicheBIBLIOTECA DEI PICCOLI
montAGnA,
libri e bambini C
iao a tutti. Oggi vi voglio parlare di tre albi che non sono legati strettamente alla mon-
tagna ma ho pensato di darvi il mio punto di vista su questo #iorestoacasa. Mai avrei
pensato di dover vivere un momento che definirei quantomeno originale e drammatico.
Il fermo dalla mia quotidianità mi ha imposto nuovi ritmi, nuove routine, nuovi pensie-
ri. Con la mia famiglia ci siamo dovuti fermare e lasciare tutto il mondo fuori dalla porta.
Letteralmente. Niente più giochi con gli amici, niente più escursioni: niente. E allora come fare?
Cosa fare? Il cambiamento forzato ci ha obbligati a riflettere e, noi, abbiamo deciso di fare così:
pazientare, aspettare, cercare, trovare una soluzione, con calma, ponderare la situazione. Ci
vorrebbe un corso, una disciplina scolastica per insegnare a noi stessi e ai nostri figli tutto ciò. In
un mondo che va a velocità doppia e dove spesso la fretta, l’agitazione, il tempo sono i nostri più
acerrimi nemici. In un momento come questo, dove un piccolissimo essere ci ha costretto a ral-
lentare, malgrado il nostro volere.
Vi voglio parlare allora di tomoko Ohmura, un’autrice di albi per Babalibri, che nasce a Tokyo
Biblioteca dei piccoli
di Elena Ferri e, dopo aver lavorato come impiegata, si appassiona all’illustrazione e s’iscrive alla «Palette Club
School». Una volta diplomatasi, comincia a lavorare nel mondo dei libri per bambini dove viene
mamma, educatrice, molto apprezzata dai piccoli lettori. Nello specifico vi voglio presentare due suoi lavori, “Tutti in
amante della montagna coda” e “Piccole tigri” scritti con Jo Weaver dove al centro troviamo il desiderio e la capacità di
pazientare, due racconti con due finali differenti in compagnia degli amici animali. Il primo,
“tutti in coda” è un albo in continuo crescendo, con una finale a sorpresa che dà il senso a tutta
questa enorme coda. Già, perché ben 50 animali sono raffigurati dal più piccolo al più grande, in
una enorme coda, che sembra interminabile. come per noi umani, anche per loro le file non
sono molto apprezzate, e quindi capita che c’è chi gareggia, chi non ne può più, chi inizia a
sbadigliare contagiando anche i vicini. Addirittura c’è chi è finito in un posto non proprio adat-
to, deve lasciare spazio per non diventare il suo pranzo. Praticamente dalla rana n.50 all’elefante
n.1 capofila, sono pronti… cosa gli aspetterà? Questo enorme tempo pazientato sarà servito a
20 qualcosa? un insegnamento per tutti, essere ordinati, e cercare di far passare il tempo, una
bella dose di educazione al comportamento corretto per vivere a fine coda un’esperienza
indimenticabile. un grande insegnamento per i più piccoli, ma anche per noi adulti.
In “piccole tigri” Puli e Sera, insieme alla loro mamma sono costrette a cambiare casa (per colpa
di bracconieri). Una condizione che spesso preoccupa anche noi umani, e non è facile trovare una
nuova sistemazione nell’immediato, e quanto può preoccupare la sensazione di spaesamento tra i
nostri bambini. Le piccole tigri cercano di dare il loro contributo. Una dimora dietro la cascata ma
troppo umida, una soluzione sui rami alti ma troppo scomoda per chi dovrebbe dormire sul terre-
no, una grotta infestata da bestioline pungenti, no ancora no. La pazienza e la saggezza della
mamma, vengono in soccorso. Eccolo il posto più adatto: “una scalinata che conduceva a un anti-
co tempio di pietra, nascosto dalla vegetazione”. Elementi piacevoli, come l’avventura, il cerca-
re una soluzione senza troppa agitazione, il conforto prima del riposo notturno, illustrazioni spet-
tacolari da lasciare senza fiato.
Da ultimo ecco “uff” di Ilaria Carducci, edito da Camelozampa, collana Le piume. Il libro parla
di un bimbo di nome Uff che non si divertiva mai, proprio mai. Si annoiava sempre in ogni sta-
gione e in ogni posizione quindi un giorno decide di creare il suo regno ricco di noia…prima par-
tendo dalla corona, poi costruendosi un trono, un castello, una corte e anche una principessa che
si doveva annoiare con lui…nel suo regno di noia Uff trova il suo ambiente perfetto e quasi quasi
inizia a divertirsi!!! Semplice ed efficace, dedicato a tutti i bambini di oggi che non trovano mai
soddisfazione e si annoiano subito in ogni loro attività forse perché possiedono troppe cose o forse
perché vengono accontentati in ogni loro desiderio… mentre Uff trova il divertimento e la sua giu-
sta dimensione quando crea il suo regno immaginario ricco di nuove costruzioni e noiose ma al
tempo stesso divertenti attività. un invito alla pazienza, al saper aspettare quella cosa giusta
che fa per noi, che fa aprire mente e corpo e ci dona vitalità per quello che amiamo di più.
non mi resta che augurarvi una buona lettura!
Le Alpi Orobiche - giugno 2020Puoi anche leggere