GRUPPI FAMIGLIA COLLEGAMENTO

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GRUPPI FAMIGLIA COLLEGAMENTO
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COLLEGAMENTO

GRUPPI
FAMIGLIA
RIVISTA DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE

                                                                                             Fonte: www.arezzonotizie.it                                         Fonte: carroattrezzimilano.it
Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 253/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1, NO/Torino - n. 4 anno 2017

                                                                                                                                        IMPARARE A
                                                                                                                                                 ...IMPARARE

                                                                                                                                        Famiglia, scuola, lavoro, vita
           Fonte: www.aboutpharma.com                                                                                                                                   Fonte: www.ilgiornale.it
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 LETTERE ALLA RIVISTA

 IL BELLO, IL BUONO, IL VERO
 Tre dimensioni sempre intrecciate tra loro
Ci sono una serie di aggettivi ricorrenti                        Per calarci appieno nel tema di questo          amare la vita, ci apre alla pienezza
negli scritti di Alessandro D'Avenia, in-                        numero mi piace ricordare alcuni pas-           della vita!”.
segnante e scrittore: bello, vero,                               saggi del discorso tenuto da papa Fran-         Quindi “l’educazione non può essere
buono.                                                           cesco, quando si è rivolto nel 2014 al          neutra. O è positiva o è negativa; o ar-
Potrebbe aiutarmi ad approfondirli?                              mondo della scuola.                             ricchisce o impoverisce; o fa crescere la
Grazie,                                                          “La missione della scuola è di svilup-          persona o la deprime, persino può cor-
                                  Enrico                         pare il senso del vero, il senso del bene       romperla”.
                                                                 e il senso del bello”.
                                                                 Infatti a scuola “impariamo che queste                                 Franco Rosada
Non ho una competenza specifica in
                                                                 tre dimensioni non sono mai separate,                     formazionefamiglia@libero.it
materia e, per trovare una risposta,
                                                                 ma sempre intrecciate.
sono anche ricorso ad Internet.
                                                                 Se una cosa è vera, è buona ed è bella;         Mons. Grandis ha avuto seri problemi
Qui mi sono imbattuto in un’espres-
                                                                 se è bella, è buona ed è vera; e se è           di salute e, per questo numero, l’ho so-
sione greca: kalòs kagathòs, bello e
                                                                 buona, è vera ed è bella. E insieme             stituisco, con molti limiti, nella gestione
buono.
                                                                 questi elementi ci fanno crescere e ci          di questa rubrica.
Così mi è venuto in mente che questa
                                                                 aiutano ad amare la vita, anche                 A lui va il nostro affetto, le nostre pre-
espressione era molto cara dalla mia
                                                                 quando stiamo male, anche in mezzo              ghiere, insieme agli auguri di una
professoressa di Lettere del biennio
                                                                 ai problemi. La vera educazione ci fa           pronta guarigione.
delle Superiori.
Lei ce la spiegava come una qualità
della persona non tanto esteriore
quanto interiore: è il cuore che conta,                           DIALOGO TRA FAMIGLIE
un cuore bello perché animato da sen-
timenti buoni.                                                    RIUSCIRE A SCUOLA
Questo vale, innanzi tutto per il Dio cri-                        Scoprire il valore di buone letture per arricchirsi “dentro”
stiano che è, oltre che onnipotente e
                                                                 Mio figlio ha da un anno iniziato le su-        quello che scopro e imparo è per me,
onnisciente, l'essenza della bontà, della
                                                                 periori ma con pessimi risultati.               oggi, perché mi arricchisce, mi rende
bellezza e della verità.
                                                                 Come faccio a fargli capire quanto è            libero, capace di spirito critico, di di-
Questo vale anche per noi cristiani,
                                                                 importante studiare?                            fendermi da false informazioni e/o
chiamati a annunciare il Cristo Risorto
                                                                                                   Liliana       ideologie, di constatare che il mondo
mostrando “che credere in Lui e se-
                                                                                                                 non è stretto nel mio presente, ma che
guirlo non è solamente una cosa vera
                                                                 Non è facile motivare un ragazzo allo           ci sono tante cose “belle” da sapere e
e giusta, ma anche bella, capace di col-
                                                                 studio: quando frequentano i primi              che mi resteranno dentro per sempre,
mare la vita di un nuovo splendore e di
                                                                 anni delle superiori i ragazzi sono in          indipendentemente da quali saranno le
una gioia profonda, anche in mezzo
                                                                 un’età in cui si è concentrati sul pre-         scelte di vita e lavoro, da adulti.
alle prove” (Evangelii gaudium, n.167).
                                                                 sente e si vive un momento di massi-                                      Anna Lazzarini
                                                                 malismo: pensano di sapere tutto, di
                                                                 essere capaci di scegliere da soli ciò
          GRUPPI FAMIGLIA                                        che è bene e ciò che è male, per                   È tempo di rinnovare il
       TRIMESTRALE DI COLLEGAMENTO
                                                                 l’oggi… al domani pensano poco o                   contributo alla rivista!
                                                                 nulla!
        sito: https://www.gruppifamiglia.it/                                                                      Potete farlo utilizzando il C.C.P.
   blog: https://gruppifamiglia.wordpress.com/                   Inoltre sono abituati a guardare più
                                                                                                                  allegato a questo numero o con
• Redazione: Noris e Franco ROSADA                               che a pensare: TV e telefonini hanno
  via R. Pilo, 4 - 10143 Torino                                  limitato la capacità di riflettere, di leg-      un bonifico all’IBAN riportato
• Tel. e Fax 011 759 978
                                                                 gere, di parlare, di scrivere e anche il         sullo stesso bollettino. Vi ricor-
• E-mail: formazionefamiglia@libero.it
• Contributo liberale annuale: Euro 15,00                        linguaggio sta diventando poveris-               diamo che, da tre anni, l’importo
• Contributo liberale sostenitore: Euro 30,00                    simo.                                            del contributo liberale suggerito è
  da versarsi sul C.C.P. n. 36690287 intestato a:                Detto questo, se non si è riusciti a far         passato a 15 euro.
  Formazione e Famiglia Onlus, via Pilo 4 10143 Torino           “innamorare” della lettura i figli fin da
  IBAN IT39 O076 0101 0000 0003 6690 287                                                                                 Attenzione!
          Direttore Responsabile: Mario Costantino               piccoli, credo che sia necessario,
    Autorizz. Tribunale di Torino n. 4125 del 20/12/89
                  N° iscrizione ROC: 22263
                                                                 anche se spesso faticoso, almeno in              Questo è l’unico numero
         Gruppi Famiglia - n. 96 - Dicembre 2017                 casa, parlarsi, discutere, ascoltare e           dell’anno che viene inviato a co-
 Proprietà: Associazione “Formazione e Famiglia ONLUS”
                 via R. Pilo, 4 - 10143 Torino                   imparare ad essere critici.                      loro che ricevono la rivista in
    Stampa: Flyeralarm Srl, via G. Galiei, 8/a - 39100
             Bolzano - Bozen, www.flyeralarm.it
                                                                 Favorendo queste attitudini diventa più          OMAGGIO con CAP compreso
  L’editore è a disposizione degli aventi diritto per le fonti   facile ascoltare i docenti e i compagni,
                iconografiche non identificate                                                                    tra 00010 e 10134.
                                                                 passare ore su un libro pensando che
GRUPPI FAMIGLIA COLLEGAMENTO
GRUPPI FAMIGLIA dicembre 2017                                                                                                                                      3

                                  EDITORIALE                                                                               senti questa domanda: “perché come
                                                                                                                           genitore mando a scuola i miei figli?”.
                                                                                                                           Grazie a questa provocazione, le testi-
       Imparare a imparare                                                                                                 monianze non sono più mancate.

     Condizione indispensabile per un mondo che cambia
                                                                                                                           Volevo portare la vostra attenzione sul
                                                                                                                           tema Educazione e lavoro (pag. 18-
DI FRANCO ROSADA
                                                                                                                           19). Tra i diversi temi trattati è quello
Quando ho iniziato a pensare a questo
                                                                                                                           che mi ha spiazzato di più. Appartengo
numero mi sono posto la domanda:
                                                                                                                           ad una generazione educata al mito
quale educazione serve? e la risposta
                                                                                                                           del “posto fisso” mentre la realtà so-
che mi sono dato è: imparare ad im-
                                                                                                                           ciale per molti dei nostri figli e nipoti è
parare. Provengo da una formazione

                                                                                       Fonte: http://www.cassaedilepg.it
                                                                                                                           estremamente diversa.
tecnica ma, curando la rivista, mi sono
                                                                                                                           Mi ha colpito, in particolare, la rela-
dovuto “aprire” ad una serie di compe-
                                                                                                                           zione di Pietro Ichino al convegno pro-
tenze di cui non avevo familiarità.
                                                                                                                           mosso dall'Associazione Giuslavoristi
Pensate al numero su “educare da 0 a
                                                                                                                           Italiani. Non è un testo facile ma ve ne
6 anni” che parla di neuroscienze, pen-
                                                                                                                           consiglio la lettura.
sate al numero sul morire e sul lutto,
pensate anche all’ultimo numero sul
                                                                                                                           I temi dei prossimi numeri
perdono e la riconciliazione.
                                                                                                                           I temi dei numeri del 2018 sono stati
Credo che la forma di istruzione che
                                                                                                                           scelti tra quelli che mi avete indicato a
serve di più, oggi, è quella che genera
                                                                                                                           inizio anno e che non abbiamo ancora
una “testa ben fatta” non una testa
                                                                                                                           trattato. Più precisamente:
“ben piena”: più che la capacità di ac-
                                                                                                                           •la ripresa dell’enciclica Amoris laetitia
quisire specifiche nozioni dettagliate,
                                                                                                                             per approfondire le dinamiche del-
serve quella di acquisirne continua-
                                            glie che hanno risposto ad una serie di                                          l’amore coniugale;
mente delle nuove. Questo dovrebbe
                                            perché sul tema dell’educazione.                                               •educare ai doveri “sociali” in una so-
essere il compito della scuola oggi.
                                            Stavo facendo fatica a raccogliere delle                                         cietà di diritti “civili”;
                                            testimonianze quando ho avuto l’occa-                                          •immigrazione e società multiculturale.
                                            sione di partecipare alla serata conclu-                                       Un quarto tema l’ho maturato durante
Sotto quest’aspetto sono stato fortu-
                                                                                                                           la realizzazione di questo numero ed è
nato: uscito dal mondo del lavoro mi        siva della Settimana della scuola
                                                                                                                           la decrescita “felice”, non solo come
sono iscritto a Scienze religiose e ho      organizzata dalla diocesi di Torino.
                                                                                                                           idea utopica ma anche come presa
trovato un ambiente universitario che,      In quella sede il relatore di turno, An-
                                                                                                                           d’atto de futuro che ci attende.
devo riconoscere, mi ha insegnato ad        drea Schiavon, autore di un libro che
                                                                                                                           Vi sarò grato se mi vorrete far pervenire
imparare. D’altra parte è questa la mis-    prende spunto da Lettera a una profes-
                                                                                                                           i vostri suggerimenti.
sione della facoltà: preparare inse-        soressa di don Milani, ha posto ai pre-                                                   formazionefamiglia@libero.it
gnanti di religione che siano capaci di
confrontarsi con realtà culturali lontane
o indifferenti all’esperienza religiosa e
con allievi potenzialmente in grado,
                                                              Notizie dal mondo della famiglia
grazie ai loro studi, di mettere in crisi    Negli scorsi mesi si sono tenuti, a li-                                       La Settimana Sociale ha trattato di
valori e idee di fede apparentemente         vello nazionale, due avvenimenti che                                          un tema veramente scottante come
consolidate.                                 come famiglie ci hanno interessato.                                           quello del lavoro, che sovente man-
                                             La prima, in ordine di tempo, è stata                                         ca o non è “degno”.
                                             la 3° Conferenza nazionale della fa-                                          Non ho ritenuto opportuno dare
La parte centrale di questo numero è         miglia che si è tenuta a Roma il 28                                           spazio a questi avvenimenti sulla ri-
dedicata alle testimonianza delle fami-      e il 29 settembre, la seconda è stata                                         vista perché altri, in altre sedi, lo
                                             la 48ª Settimana Sociale dei cattolici                                        hanno già fatto meglio di me.
                                             italiani che si è tenuta a Cagliari dal                                       La conferenza della famiglia ha tro-
                                             26 al 29 ottobre e che ha avuto                                               vato largo spazio sul numero di ot-
                                             come tema: Il lavoro che vogliamo,                                            tobre del mensile Noi, famiglia e
                                             libero, creativo, partecipativo e soli-                                       vita, che potete consultare sul sito:
                                             dale.                                                                         http://www.forumfamiglie.org/wp-
                                             La Conferenza della famiglia ha                                               content/uploads/2017/10/NoiFV.pdf
       Buon Natale                           visto coinvolti i principali rappresen-                                       Per la settimana sociale vi rimando
                                             tanti del Governo, ma concreta-                                               invece al sito http://www.settimane-
        del Signore                          mente non ha sortito alcun effetto                                            sociali.it/ da dove potrete scaricare
                                             positivo per le famiglie.                                                     le principali relazioni.
      a tutti i lettori!
GRUPPI FAMIGLIA COLLEGAMENTO
4                                                                                           GRUPPI FAMIGLIA dicembre 2017

                                 EDUCAZIONE: emergenza o sfida?
                                 Non riusciamo più ad educare i nostri ragazzi. Abbiamo insegnato                              stenziale, lo sradicamento dei legami
                                 loro dei valori e ne troviamo poca traccia nei loro comportamenti.                            più sacri e dagli affetti più degni, la fra-
                                 Dove abbiamo sbagliato? Non siamo stati abbastanza significativi?                             gilità delle persone, la precarietà delle
                                 Quanto siamo stati incongruenti tra il dire e il fare?                                        relazioni e, infine, anche la sfiducia fino
                                                                                                                               all'odio di sé.
                                 Contiamo ancora qualcosa o la loro educazione è in balia della                                In questo contesto la crisi dell'idea edu-
                                 cultura edonistica e utilitarista che ci circonda?                                            cativa è la sintesi di una stanchezza
                                 Cerchiamo insieme una risposta...                                                             della nostra civiltà, che si manifesta
                                                                                                                               come deficit di speranza e di volontà di
                                 A CURA DELLA  REDAZIONE                      Viene spontaneo, allora, incolpare le            futuro. La condizione giovanile, infatti,
                                 “Negli ultimi anni è stata prodotta una      nuove generazioni, come se i bambini             risente senza protezione del ‘deserto di
                                 mole poderosa di documenti ufficiali,        che nascono oggi fossero diversi da              insensatezza’ a cui sembra giunta l'esi-
                                 che sempre più cercano di richiamare         quelli che nascevano nel passato.                stenza contemporanea.
                                 l'attenzione su alcuni importanti interro-   Si parla inoltre di una ‘frattura fra le ge-     ‘Senso’ vuol dire significato e direzione,
                                 gativi riguardanti la centralità dell'edu-   nerazioni’, che certamente esiste e              vuol dire anche provenienza da una re-
                                 cazione e il suo ruolo decisivo per lo       pesa, ma che è l'effetto, piuttosto che          altà più grande di sé con cui si instau-
                                 sviluppo umano. Molti parlano di una         la causa, della mancata trasmissione di          rano confronti, e anche conflitti, ma
                                 vera e propria emergenza” scrive De          certezze e di valori”.                           con cui si ha comunque riferimento e si
                                 Beni. “Madri e padri, nonni, insegnanti,     E conclude: “alla radice della crisi del-        è in comunicazione.
                                 educatori non sembrano più in grado          l'educazione c'è infatti una crisi di fidu-      Il venir meno del ‘senso’ espone le per-
                                 di comprendere le mutazioni culturali e      cia nella vita” da parte degli adulti.           sone, i giovani in particolare, a un con-
                                 sociali in atto, e di spiegarsene le         “È forse proprio questa l'eredità più pe-        fronto senza mediazioni con una
                                 cause”.                                      sante e negativa della recente storia            inedita cultura tecnologica (o, meglio,
                                                                              occidentale: la dimenticanza che la vita         tecnocratica) che è una sorta di appa-
                                 L’emergenza educativa                        si conserva solo trasmettendosi, che la          rato anonimo e potente che produce
                                 Su questo tema si è espresso, a suo          vita umana si trasmette attraverso una           mezzi ma non dà scopi, Che prospetta
                                 tempo, anche Benedetto XVI (1) che ha        generazione simbolica, psicologica,              possibilità innumerevoli ma non dà cri-
                                 scritto: “Si parla di una grande ‘emer-      culturale, spirituale e che tale trasmis-        teri sensati di scelta”.
                                 genza educativa’, confermata dagli in-       sione è essenziale alla vita buona degli
                                 successi a cui troppo spesso vanno           uomini”, riflette il Comitato per il pro-        Fallimenti o successi?
                                 incontro i nostri sforzi per formare per-    getto culturale della CEI.                       “A me pare”, scrive provocatoriamente
                                 sone solide, capaci di collaborare con       “È inevitabile l'emergenza educativa in          Attard (2), “che il risultato che noi uo-
                                 gli altri e di dare un senso alla propria    una società in cui prevale il relativismo,       mini moderni abbiamo ottenuto in
                                 vita.                                        l'insoddisfazione e il senso di vuoto esi-       campo educativo non sia il frutto di un
                                                                                                                               fallimento dei nostri progetti e delle no-
                                                                                                                               stre aspirazioni, quanto piuttosto di un
                                                                                                                               loro pieno successo. Vale a dire: ab-
                                                                                                                               biamo effettivamente ottenuto quello
                                                                                                                               che volevamo ottenere; i nostri giovani
                                                                                                                               hanno assorbito davvero il modello che
                                                                                                                               abbiamo trasmesso loro; il risultato ot-
                                                                                                                               tenuto è veramente quello che era stato
                                                                                                                               programmato”.
                                                                                                                               Abbiamo educato “le nuove genera-
                                                                                                                               zioni al calcolo, a non fare nulla se non
Foto: archivio Gruppi Famiglia

                                                                                                                               per stretta convenienza in vista della
                                                                                                                               carriera, del successo, della salute fi-
                                                                                                                               sica, del benessere materiale, della tu-
                                                                                                                               tela dei propri interessi, ecc.”, e siamo
                                                                                                                               stati noi adulti ad istruirli in tal senso.
                                                                                                                               “Perciò le famiglie sono disposte a fare
                                                                                                                               grandi sacrifici per un corso di inglese
                                                                                                                               all’estero, che torna molto utile per la
                                                                                                                               carriera scolastica e lavorativa, ” come
                                                                                                                               “per potenziare la salute dei figli con
                                                                                                                               un’attività sportiva”; ma quanto ‘spen-
                                                                                                                               dono’ per trasmettere loro i valori che
                                                                                                                               contano?
GRUPPI FAMIGLIA COLLEGAMENTO
GRUPPI FAMIGLIA dicembre 2017                                                                                                      5

“Quello che noi adulti diciamo di fatto
ai nostri figli è questo: metti al primo
posto il tuo interesse e il resto fallo solo
se ti avanza tempo, tanto non è essen-

                                                                                                                                         Foto: archivio Gruppi Famiglia
ziale”.
Molti dei lettori si possono risentire per
le affermazioni di Attard, ma l’autore
continua: “talvolta anche i figli delle fa-
miglie più generose e profonde sul
piano educativo sono travolti dal
mondo circostante”. I modelli che con-
sideriamo negativi “sono trasmessi ai
giovani dall’insieme del mondo adulto,
cioè dall’intera società in cui vivono. La
singola famiglia ha una grande impor-
tanza, ma incarna solo una parte del
messaggio che i figli ricevono”.
E conclude: “La domanda dunque non
è: ‘come rendere efficace il nostro la-
voro educativo’, ma ‘quale è lo scopo
del nostro lavoro educativo’, anzi:            forme - se possibile - ancora più radi-      con la speranza la stessa ‘stoffa’ del ri-
‘quale è lo scopo della nostra vita, ciò       cali e si inserisce in quella crisi del-     schio. La speranza non è un superfi-
per cui si vive, ciò per cui vale la pena      l'umanesimo occidentale che si è             ciale ottimismo, nemmeno la capacità
vivere’. La domanda dunque è su di             venuta configurando lungo il travaglio       di guardare alle cose benevolmente,
noi, non sui ragazzi”.                         del XX secolo è che appare oggi carat-       ma anzitutto è un saper rischiare nel
                                               terizzata, da una parte, da un'inedita       modo giusto, proprio come l’educa-
Vogliamo individui o persone?                  potenza tecnico-scientifica e dall'altra     zione”.
“Nel 1943 Jacques Maritain pubblicò            da un indirizzo economico-pratico or-
un celebre saggio sull'educazione con-         dinato secondo le leggi del mercato,         (1) Lettera del santo padre Benedetto
temporanea dal titolo L'educazione al          indifferente al bene comune e dunque         XVI alla diocesi e alla città di Roma sul
bivio che ancora oggi suggerisce utili         nella sua intima sostanza nichilista (3)”.   compito urgente dell’educazione, 21
criteri di analisi pedagogica”, scrive                                                      gennaio 2008.
Chiosso in un saggio contenuto nel             Seminare speranza                            (2) Responsabile mondiale della Pasto-
libro di Bozzolo-Carelli.                      Cosa fare dunque? Un primo spunto ce         rale giovanile dei Salesiani.
“Con la metafora del bivio Maritain in-        lo offre papa Francesco (4) che ci ri-       (3) Per approfondire il concetto di ni-
dicava due possibili svolgimenti del-          corda quanto l’educazione possa con-         chilismo vedi: GF88, dicembre 2015.
l'educazione occidentale. Il primo era         tribuire, in un mondo “senza senso” a        (4) Discorso di papa Francesco ai par-
quello di pensare l'uomo come ‘indivi-         dare senso, a seminare speranza.             tecipanti alla plenaria della congrega-
duo’ emergente dall’evoluzione natu-           “L’uomo non può vivere senza speranza        zione per l'educazione cattolica, 9
rale e dallo sviluppo sociale. Lo scopo        e l’educazione è generatrice di spe-         febbraio 2017.
dell'educazione era perciò quello di           ranza. Infatti l’educazione è un far na-     Per gli autori non citati in queste note
adattare l'individuo alla vita sociale e       scere, è un far crescere, si colloca nella   vedi la bibliografia a pag. 25.
produttiva, con lo scopo di fornire le         dinamica del dare la vita. E la vita che
competenze necessarie per rendersi             nasce è la sorgente più zampillante di
utile. La seconda via era quella di pen-       speranza; una vita tesa alla ricerca del      Per il lavoro di coppia
sare all’individuo umano come a ‘una           bello, del buono, del vero e della co-
persona che si possiede per mezzo del-
                                                                                                   e di gruppo
                                               munione con gli altri per una crescita
l'intelligenza e della libertà’.               comune. Sono convinto che i giovani di        •Quanto ci lamentiamo di come
In questo secondo caso la prospettiva          oggi hanno soprattutto necessità di            vanno le cose?
educativa era alquanto diversa: si trat-       questa vita che costruisce futuro. Per-       •Quanto abbiamo messo in pratica
tava di considerare l'uomo nella sua in-       ciò, il vero educatore è come un padre         quello che ci hanno insegnato i
tegralità in quanto corpo e anima,             e una madre che trasmette una vita ca-         nostri genitori?
natura e sovranatura, conoscenza e             pace di futuro. Per avere questa tempra       •Quanto viviamo “contro-corrente”
azione, libertà e grazia. Si trattava di       occorre mettersi in ascolto dei giovani.       e quanto seguiamo le logiche di
educare innanzitutto l'uomo”.                  E lo faremo in particolare con il pros-        questo mondo?
“Anche se sono trascorsi molto de-             simo Sinodo dei Vescovi dedicato a            •Siamo seminatori di speranza nei
cenni”, continua Chiosso, “questo bivio        loro. L’educazione, poi, ha in comune          confronti del nostro prossimo?
ci sta ancora di fronte e si presenta in
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6                                                                                          GRUPPI FAMIGLIA dicembre 2017

                                 FORMAZIONE O EDUCAZIONE?
                                                                                                                              Formazione e educazione
                                                                                                                              “Le proposte educative in tema di la-
                                                                                                                              voro dovrebbero essere collocate in
                                                                                                                              un'ottica precisa: la formazione al la-
                                                                                                                              voro, anziché puntare a fornire abilità
                                                                                                                              che rispondono a professioni traman-
                                                                                                                              date o pre-strutturate, deve mirare a
                                                                                                                              sviluppare una vocazione scelta, attra-
Foto: archivio Gruppi Famiglia

                                                                                                                              verso il potenziamento delle capacità
                                                                                                                              riflessive del giovane”, annota il Comi-
                                                                                                                              tato per il progetto culturale. “Non si
                                                                                                                              tratta, come suggeriscono le visioni ef-
                                                                                                                              ficientistiche, di educare il giovane al-
                                                                                                                              l'apprendimento come una formula
                                                                                                                              vuota, senza finalità. Si tratta, invece,
                                                                                                                              di educare ad apprendere l'attività la-
                                                                                                                              vorativa come relazione sensata con se
                                                                                                                              stessi, con gli altri, con il mondo. E
                                                                                                                              dunque un'educazione che mira a for-
                                                                                                                              mare il giovane in scienza e coscienza”.
                                                                                                                              Così, continua il Comitato, “lo scopo
                                                                                                                              formativo diventa quello di acquistare
                                 Vorremmo che i nostri figli/nipoti trovassero subito un lavoro terminati                     una competenza rispetto a un'attività, e
                                 gli studi: pensiamo quindi che siano utili gli studi tecnici, specialistici.                 acquisirla con la massima perfezione
                                                                                                                              possibile, non per mera utilità, ma
                                 Ma la tecnica è in continua evoluzione, serve una formazione                                 come espressione di un progetto di vita
                                 continua o si resta indietro, si diventa obsoleti.                                           personale”.
                                 Forse potrebbe servire un’educazione più ad ampio spettro, che allar-
                                 ghi la mente e il cuore ad apprendere, che insegni ad imparare.                              L’educazione
                                                                                                                              Ma quale deve essere lo scopo di
                                                                                                                              fondo dell’educazione? Quella di “pro-
                                 A CURA DELLA   REDAZIONE                       schio, una volta terminati gli studi, che     muovere un’intelligenza ‘generale’ ca-
                                 “Nella società contemporanea si parla          quelle opportunità non esistano più o,        pace di riferirsi al complesso e al
                                 molto di educazione, mentre parados-           comunque, si siano profondamente              globale” scrive Morin. E continua: “la
                                 salmente sembra diminuire per varie            modificate” scrive Gavosto (1). E con-        cultura generale sollecita a contestua-
                                 ragioni il tasso di impegno educativo          tinua: “Per superare questo paradosso,        lizzare ogni informazione o ogni idea
                                 effettivo” scrive Garelli.                     è diffusa la convinzione che la forma-        mentre la cultura scientifica e tecnica
                                 “Crescono a dismisura le denunce               zione debba diventare continua, pro-          parcellizza, disgiunge e compartimenta
                                 degli esperti in questo campo, tuttavia        lungarsi dopo gli anni scolastici e           i saperi, rendendo sempre più difficile
                                 ci si limita ad offrire agli adolescenti at-   universitari, in modo da garantire l’ag-      la loro contestualizzazione.
                                 tività tese ad ampliare le loro abilità e      giornamento delle competenze, l’adat-         Contrariamente all'opinione diffusa, lo
                                 capacità in alcune sfere dell'esistenza,       tamento alle novità tecnologiche e            sviluppo delle attitudini generali della
                                 senza prefigurare disegni formativi più        organizzative e, in alcuni casi, il pas-      mente permette un migliore sviluppo
                                 ampi”.                                         saggio a occupazioni del tutto diverse:       delle competenze particolari o specia-
                                 Questo perché “ai giovani viene inse-          l’apprendimento permanente, ap-               lizzate. Più potente è l'intelligenza ge-
                                 gnato che viviamo in una società li-           punto”.                                       nerale, più grande è la sua capacità di
                                 quida, del rischio e dell'incertezza. Tutti    Basta solo questo? O è necessario             trattare problemi specifici. Così, la
                                 termini che servono per dire che tutto è       anche allargare lo spazio dell’appren-        comprensione di dati particolari ri-
                                 vano, che non serve prepararsi al la-          dimento “proprio perché è rischioso in-       chiede l'attivazione dell'intelligenza ge-
                                 voro, che non serve darsi delle mete”,         vestire in una formazione troppo              nerale che opera e organizza la
                                 precisa il Comitato per il progetto cul-       specialistica, che può diventare presto       mobilitazione delle conoscenze in
                                 turale della CEI.                              obsoleta”?                                    grado di chiarire ogni caso partico-
                                                                                Quindi, conclude Gavosto, “bisogna            lare”.
                                 La formazione                                  acquisire saperi trasversali, come impa-      Di conseguenza, secondo l’autore,
                                 “La formazione soffre di un noto para-         rare a imparare, risolvere problemi e         “l'educazione deve favorire la capacità
                                 dosso: se un giovane decide che cosa           lavorare in gruppo, applicabili a tutti i     naturale della mente di porre e risol-
                                 studiare sulla base delle attuali prospet-     campi e in tutte le circostanze lavora-       vere i problemi essenziali e, allo stesso
                                 tive di lavoro, corre seriamente il ri-        tive”.                                        tempo, deve stimolare il pieno uso del-
GRUPPI FAMIGLIA COLLEGAMENTO
GRUPPI FAMIGLIA dicembre 2017                                                                                                     7

                                                                                                                           Le abitudini del cuore
                                                                                                                           Formazione, educazione, intelligenza
                                                                                                                           generale, cultura classica: sono tutte
                                                                                                                           parole che abbiamo incontrato finora.
                                                                                                                           “Ma l'intento di educare non è con-
                                                                                                                           nesso alla formazione di quelle ‘abitu-
                                                                                                                           dini del cuore’ (di quei fondamenti
                                                                                                                           umani e sociali) che una società o una
Foto: archivio Gruppi Famiglia

                                                                                                                           parte di essa ritiene preziose per la sua
                                                                                                                           armonia interna?” si chiede Garelli.
                                                                                                                           E continua: “L'educare, infatti, ha un
                                                                                                                           suo linguaggio specifico, fatto di pro-
                                                                                                                           poste e di esperienza, di ‘abitudini del
                                                                                                                           cuore’ da coltivare nel corso degli anni,
                                                                                                                           con adulti che si impegnano in
                                                                                                                           un'azione faticosa e nascosta.
                                                                                                                           Nella società contemporanea si parla
                                                                                                                           molto di virtù civiche, dei valori della
                                                                                                                           cittadinanza. Ma non sono etichette au-
                                                                                                                           toadesive, quanto tratti da alimentare
                                                                                                                           nel profondo, da proporre e costruire
                                                                                                                           nelle dinamiche della vita quotidiana,
                                                                                                                           nel via vai del vissuto delle persone.
                                                                                                                           Anche nell'epoca in cui la società glo-
                                 l'intelligenza generale. Questo pieno        La realtà della scuola
                                                                                                                           bale irrompe nella nostra vita ognuno
                                 uso richiede il libero esercizio della fa-   “Purtroppo, ancora oggi molti pro-
                                                                                                                           di noi - più di quanto si pensi - è figlio
                                 coltà più diffusa è più viva nell'infanzia   grammi scolastici puntano quasi esclu-
                                                                                                                           delle esperienze fatte in famiglia, tra i
                                 e nell'adolescenza, ossia la curiosità,      sivamente su una cultura di tipo
                                                                                                                           banchi di scuola, e gruppi che si fre-
                                 che troppo spesso la scuola spegne e         nozionistico, di studio delle discipline”.
                                                                                                                           quentano, nella rete di conoscenze
                                 che si tratta, al contrario, di stimolare    Scrive De Beni.
                                                                                                                           (professionali e non) annotata in
                                 o risvegliare, se dorme”.                    “In pratica la scuola, oggi, non tiene
                                                                                                                           agenda o sul cellulare.
                                                                              conto a sufficienza della grande forza
                                                                                                                           Servono quindi adulti ‘significativi’, ser-
                                 Gli studi classici                           educativa offerta dal programma impli-
                                                                                                                           vono figure capaci di lasciare una trac-
                                 “La scuola che ha perso più appeal è il      cito, non scritto nei programmi ufficiali,
                                                                                                                           cia nel vissuto delle persone, gli attivare
                                 liceo classico: negli ultimi 4 anni ha re-   rappresentato dal comportamento dei
                                                                                                                           interessi, passione, coinvolgimento,
                                 gistrato un calo di iscrizioni del 10%”      propri insegnanti, dal clima affettivo so-
                                                                                                                           nuove domande”.
                                 scrive la Spotorno (2).                      ciale creato nella classe, dalle relazioni
                                 “Una delle ragioni è la pericolosa con-      fra i giovani e docenti all'interno di una
                                                                                                                           (1) Direttore della Fondazione Gio-
                                 vinzione che gli studi umanistici siano      comunità scolastica. Abilità cognitive,
                                                                                                                           vanni Agnelli di Torino.
                                 inutili nel mondo del lavoro. Non è          affettive e sociali vanno formate attra-
                                                                                                                           (2) Giornalista di Famiglia Cristiana.
                                 così: lo studio delle lingue morte, latino   verso un graduale e integrale processo
                                                                                                                           (3) Docente di storia e filosofia al col-
                                 e greco, è vitale per la mente e la sua      educativo. Così, il pensiero logico, di
                                                                                                                           legio San Giuseppe di Torino.
                                 ginnastica. La traduzione potenzia la        cui tanto la scuola si fa carico, do-
                                                                                                                           Per gli autori non citati in queste note
                                 logica e l’attitudine a risolvere i pro-     vrebbe contemporaneamente essere
                                                                                                                           vedi la bibliografia a pag. 25.
                                 blemi (problem solving), insegnando a        educato insieme al pensiero di tipo af-
                                 scomporre un problema nei più piccoli        fettivo e sociale”.
                                 particolari. Proprio quello che cercano      Un altro aspetto che gioca “contro” è
                                 oggi le imprese”.                            il fatto che gli stessi studenti pensano
                                 La cultura classica, infatti, “quando non    di essere “definiti” dal voto e dal risul-    Per il lavoro di coppia
                                 è confinata entro l'orizzonte del pedan-     tato, e i test Invalsi si muovono in tal            e di gruppo
                                 tismo filologico, si nutre di grandi opere   senso.
                                                                                                                            •In che modo incoraggiamo i nostri
                                 capaci di dare forma alle esigenze           Come si può, con questi strumenti, va-
                                                                                                                             figli ad acquisire saperi trasversali?
                                 eterne dello spirito umano”, scrive          lutare se un allievo è capace di gustare
                                                                                                                            •Cultura generale o cultura scienti-
                                 Chiosso. “Vi sono in essa capolavori         una poesia, un dipinto, un testo filoso-
                                                                                                                             fica? Questo è il dilemma!
                                 che aprono l'uomo all'eccellenza della       fico, il rigore di una dimostrazione, par-
                                                                                                                            •Assecondiamo la curiosità natu-
                                 vita e lo spingono verso la sua ‘perfe-      landone poi con competenza e
                                                                                                                             rale dei nostri figli e/o nipoti?
                                 zione’ ”. Con una condizione: che i do-      passione?
                                                                                                                            •Quanta importanza diamo ai voti?
                                 centi sappiano tradurre la bellezza, alle    Manca la capacità, scrive Segre (3), di
                                                                                                                             Quanto facciamo pesare questo
                                 volte complessa, dei capolavori classici     “mettere in luce quegli aspetti che la
                                                                                                                             tipo di giudizio?
                                 ad uso degli allievi, appassionandoli        metodologia dei test non è in grado di
                                                                                                                            •Ci impegniamo ad essere adulti
                                 con l'arma non solo della motivazione        cogliere, poiché non quantificabili” ep-
                                                                                                                             “significativi”?
                                 ma anche della chiarezza.                    pure così vitali.
GRUPPI FAMIGLIA COLLEGAMENTO
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                                 EDUCAZIONE E FAMIGLIA
                                 Per educare bisogna prima di tutto educarsi.                                                 nella sua realtà di risorse, pregi e limiti”
                                 Educarsi ad essere persone adulte, ad essere coppia.                                         e di “darsi la mano guardando avanti,
                                 Solo così potremo a nostra volta educare.                                                    in cammino verso una meta da rag-
                                                                                                                              giungere”.
                                 Non si può diventare adulti solo con la nascita del primo figlio.
                                 È molto bello essere “amici” dei figli ma loro hanno bisogno,                                L’educazione dei figli
                                 per crescere, di educatori, non di amiconi.                                                  La nascita di un figlio è una di queste
                                 Amare è anche saper dire di no.                                                              mete. “Esiste un nesso stretto tra edu-
                                                                                                                              care e generare: la relazione educativa
                                                                                                                              s’innesta nell’atto generativo e nel-
                                 A CURA DELLA REDAZIONE                        municazione, condivisione di svariati          l’esperienza di essere figli”, sottoli-
                                 “Nell’orizzonte della comunità cri-           aspetti della vita e al contempo tutela        neano i vescovi. “L’uomo non si dà la
                                 stiana, la famiglia resta la prima e in-      dei diritti di ciascuno”.                      vita, ma la riceve. Allo stesso modo, il
                                 dispensabile comunità educante”,              E continua: “La nostra odierna e posi-         bambino impara a vivere guardando ai
                                 scrivono i vescovi italiani negli Orien-      tiva sensibilità per un rapporto auten-        genitori e agli adulti. Si inizia da una
                                 tamenti pastorali per il decennio 2010-       tico che eviti il formalismo di un legame      relazione accogliente, in cui si è gene-
                                 2020 Educare alla vita buona del              di facciata è destinata a fallire senza        rati alla vita affettiva, relazionale e in-
                                 vangelo. “Per i genitori, l’educazione è      una continua educazione e alimenta-            tellettuale.
                                 un dovere essenziale, perché connesso         zione del legame sia in senso affettivo        Il legame che si instaura all’interno
                                 alla trasmissione della vita; originale e     che morale. L'educazione, il buon go-          della famiglia sin dalla nascita lascia
                                 primario rispetto al compito educativo        verno di sé, non è perciò cosa confina-        un’impronta indelebile. L’apporto di
                                 di altri soggetti; insostituibile e inalie-   bile a una specifica età della vita, è         padre e madre, nella loro complemen-
                                 nabile, nel senso che non può essere          invece un processo continuo che ac-            tarità, ha un influsso decisivo nella vita
                                 delegato né surrogato”.                       compagna uomini e donne, padri e               dei figli. Spetta ai genitori assicurare
                                                                               madri, lungo tutta la loro traiettoria vi-     loro la cura e l’affetto, l’orizzonte di
                                 L’educazione di coppia                        tale”.                                         senso e l’orientamento nel mondo”.
                                 Prima però di parlare dell’educazione         Purtroppo oggi molti tendono “non              “Oggi rispetto al passato siamo molto
                                 dei figli soffermiamoci un momento            tanto a costruire e mantenere un le-           più sensibili alle esigenze dei bambini
                                 sulla realtà di coppia.                       game unico e speciale, sapendolo rin-          ma siamo incerti sulla direzione cui in-
                                 Oggi “alla relazione di coppia si chiede      novare nel corso del tempo, ma                 dirizzare il nostro investimento”, scrive
                                 molto, forse troppo” scrive il Comitato       reagiscono alle difficoltà spesso abban-       il Comitato per il progetto culturale.
                                 per il progetto culturale. “Alte sono le      donando il campo e ricercando in altri         Infatti, “il genitore odierno non è tanto
                                 aspettative reciproche tra coniugi: com-      rapporti la stessa iniziale intensità”.        teso ad educare nel senso di tirar fuori
                                 pleta intesa sessuale, capacità di co-        Si tratta invece di “riconoscere l'altro       le potenzialità del figlio (ex-ducere), ma
                                                                                                                              piuttosto tende a tirare il figlio a sé (se-
                                                                                                                              ducere), a compiacerlo, a saturare e
                                                                                                                              prevenire ogni suo bisogno, spesso
                                                                                                                              iperstimolandolo”.
                                                                                                                              Troppo di tutto?
                                                                                                                              “L'eccesso di stimoli sembra essere
                                                                                                                              l'emblema di una società della sovrab-
                                                                                                                              bondanza, una specie di malattia del
                                                                                                                              nostro tempo”, annota De Beni. “Corse
                                                                                                                              e tempi frenetici, madri stanche e padri
                                                                                                                              troppo assenti” per cui resta poco
Foto: archivio Gruppi Famiglia

                                                                                                                              tempo per dialogare con i figli.
                                                                                                                              “Questo attivismo” però, se “sorretto
                                                                                                                              da buone intenzioni e buone prassi”
                                                                                                                              commenta Garelli, “può essere posi-
                                                                                                                              tivo”. È un bene “che le famiglie orien-
                                                                                                                              tino i loro figli a sviluppare nel tempo
                                                                                                                              libero capacità e abilità non coltivate
                                                                                                                              né nell'ambito domestico né in quello
                                                                                                                              scolastico, che possono dunque favo-
                                                                                                                              rire uno sviluppo più armonico della
                                                                                                                              personalità dei ragazzi, oltre che am-
                                                                                                                              pliare il loro bagaglio di conoscenze,
                                                                                                                              esperienze e relazioni”.
GRUPPI FAMIGLIA COLLEGAMENTO
GRUPPI FAMIGLIA dicembre 2017                                                                                                           9

                                 Regole e prospettive                          di risolvere i problemi lasciando deci-          viene trovato a livello ‘affettivo’, in una
                                 “L'attuale famiglia appare ben diversa        dere tutto ai figli, caricandoli in questo       logica di accettazione e tolleranza re-
                                 da quella di alcuni decenni orsono.           modo di un peso di responsabilità non            ciproca che non innesca un proficuo
                                 I rapporti tra le generazioni sono nel        appropriato.                                     scambio generazionale. La cura sem-
                                 complesso buoni, con genitori che non         Questo atteggiamento può essere sen-             bra dunque prendere il sopravvento ri-
                                 pongono ai figli troppi aut aut, li spin-     tito a tutta prima come liberatorio              spetto all'educazione” annota Garelli.
                                 gono a cercare una loro realizzazione,        anche per i figli, soprattutto se adole-         “Siamo ben lontani dal motto ‘I care’,
                                 investono sulle loro capacità, conce-         scenti, ma nel profondo li fa sentire soli,      che don Milani ha voluto fosse scritto a
                                 dono ampi spazi di libertà” continua          senza una guida che li contiene e li sor-        caratteri cubitali su una parete della
                                 Garelli. “Resta da chiedersi se questa        regge”.                                          scuola di Barbiana: per dire che ‘mi sta
                                 famiglia ‘pacificata’ sia l'ambiente mi-      “Rischiare nelle scelte concrete e dare          a cuore’ soprattutto il tuo ‘essere’, il chi
                                 gliore possibile per lo sviluppo delle        dei limiti è difficile per i genitori di oggi,   sei, dove stai andando, come ti stai co-
                                 personalità giovanili, se contenga al         che sono in genere disponibili a sop-            struendo, il tuo volto interiore, che ne
                                 suo interno quegli stimoli sufficienti per    portare sacrifici per i figli mentre sono        fai dei talenti”.
                                 richiamare i giovani ad ampi orizzonti        in difficoltà a chiederli ai figli. Questo
                                 e responsabilità”.                            perché i genitori temono di perdere l'af-        Il valore dell’amore
                                 Il tema delle regole è uno dei più get-       fetto dei loro figli. Oggi ancora più che        “Se siamo adulti attenti, sappiamo che
                                 tonati negli incontri per genitori che si     temere di far danni ai figli si teme di          la domanda essenziale che i giovani ci
                                 tengono in parrocchia e in altri ambiti.      perderli”.                                       rivolgono è sintetizzabile in questa do-
                                 Infatti, “i genitori sono chiaramente in      Più genitori che coniugi                         manda: ‘qualcuno mi ama?’ “. scrive
                                 difficoltà nel dare una prospettiva alla      “Perché è così forte il timore di perdere        De Beni.
                                 crescita dei loro figli. Forte è l'attacca-   il legame con il figlio?” si chiede il Co-       “Chiunque, genitore, educatore o inse-
                                 mento dei genitori verso i figli, ma de-      mitato. E risponde: “Perché esso non è           gnante che sappia cogliere questo
                                 bole il senso di un progetto che tra-         solo, come ovvio, un asse portante               grido di invocazione viene a trovarsi di
                                 valichi l'immediata gratificazione”, scri-    della propria identità, ma spesso l'asse         fronte alle stessa essenza del processo
                                 ve il Comitato.                               esclusivo della propria identità.                educativo, faccia a faccia con il biso-
                                 Il genitore “amico”                           Questo è il punto cruciale che ci diffe-         gno più radicato di ogni uomo: quello
                                 “L'immagine del genitore amico è a            renzia da un passato anche recente. In-          di essere amato.
                                 proposito significativa”, continua il Co-     fatti, a fronte dell’instabilità coniugale,      Ma per amare occorre saper penetrare
                                 mitato. “Certamente i genitori devono         il legame con i figli pare l'unico su cui        nel segreto dell'anima giovanile, con
                                 aver ben chiaro sia che i figli sono per-     valga la pena di investire in modo               quello sguardo educativo che richiede
                                 sone libere e non una loro proprietà sia      certo. Come dire che è il figlio che isti-       una conoscenza ancora più sensibile e
                                 che la quota di autonomia decisionale         tuisce e dà consistenza al legame co-            raffinata di quella psicologica. È un
                                 va ben commisurata alla fase evolutiva        niugale. Anche l'alleanza genitoriale è          amore educativo che non si esprime
                                 che attraversano ma, in ogni caso, i          in qualche misura subordinata al figlio          solo nell'affetto. Esso sa penetrare
                                 genitori non possono sottrarsi al com-        ed è quindi debole”.                             come sguardo spirituale.
                                 pito di cura responsabile”.                   Affetti e valori                                 L'educazione è il bene più prezioso, ma
                                 “Infatti, i genitori non possono pensare      “Sovente l'equilibrio tra padri e figli          se c'è un'emergenza, forse più grande
                                                                                                                                di ogni altra in questa nostra società
                                                                                                                                senza padri, riguarda proprio la ‘mis-
                                                                                                                                sion’ e la vocazione dell'educatore”.

                                                                                                                                Per la bibliografia vedi pag. 25.

                                                                                                                                 Per il lavoro di coppia
                                                                                                                                       e di gruppo
Foto: archivio Gruppi Famiglia

                                                                                                                                 •Come adulti, cosa facciamo per
                                                                                                                                  continuare ad educarci?
                                                                                                                                 •Nella nostra famiglia ci sono delle
                                                                                                                                  regole che ci siamo dati e cer-
                                                                                                                                  chiamo di far rispettare? Quali?
                                                                                                                                 •Cosa vuol dire per noi voler bene
                                                                                                                                  ai nostri figli?
                                                                                                                                 •Siamo una società ‘senza padri’
                                                                                                                                  come qualcuno afferma? Che
                                                                                                                                  ruolo ha il papà nella nostra fami-
                                                                                                                                  glia?
GRUPPI FAMIGLIA COLLEGAMENTO
10                                                                                        GRUPPI FAMIGLIA dicembre 2017

                                 Educazione e famiglia                                                                       EDUCARE
                                                                                                                             Oggi si parla spesso di educazione e,
                                                                                                                             soprattutto chi ha figli in età scolare, si
                                 I VALORI                                      cizie dell’età giovanile. Per esempio,        rende conto che anche nel percorso
                                 In famiglia la trasmissione di valori si      quando lasciano la famiglia per qual-         scolastico si dà largo spazio all’appro-
                                 concretizza perché prende il volto dei        che esperienza all’estero (i più grandi       fondimento dei diversi ambiti in cui
                                 genitori, dei fratelli, dei nonni.            si sono impegnati nel servizio civile in      l’educazione può essere suddivisa; per
                                 Gli atteggiamenti, le scelte, i discorsi ai   Portogallo e in Brasile) hanno l’occa-        cui, già alla prima assemblea di classe,
                                 quali assistono i nostri figli all’interno    sione di allargare i loro orizzonti, sco-     gli insegnanti propongono attività su
                                 della famiglia lasciano di sicuro un          prono realtà e persone molto diverse          temi quali: educazione alimentare, ses-
                                 segno.                                        da quelle che erano abituati a frequen-       suale, intercultura, stradale, ecologia,
                                                                               tare, ma corrono anche il rischio di ta-      musicale, linguistica e, chi più ne ha,
                                                                               gliare i ponti con le amicizie e le           più ne metta!
                                    Fare figli è procreazione,                 esperienze passate e a volte non rico-        Il dizionario della lingua italiana dà la
                                                                               noscono più tutto ciò che li aveva aiu-       seguente definizione di educazione: “Il
                                  educarli a crescere è creazione.
                                                                               tati e fatti crescere negli anni prece-       processo attraverso il quale vengono
                                                    Efim Tarlapan              denti.                                        trasmessi ai bambini, o comunque a
                                                                               Come genitori sentiamo un po’ di ama-         persone in via di crescita o suscettibili
                                 Adesso che i figli sono grandi consta-        rezza per questo loro allontanamento          di modifiche nei comportamenti intellet-
                                 tiamo che i valori che hanno “respi-
                                 rato” in famiglia, come l’onestà, la

                                                                                   TESTIMONIANZE
                                 solidarietà, l’amore per la giustizia,
                                 sono diventati anche per loro dei punti
                                 di riferimento saldi.
                                                                                TESTI MONI ANZE
                                 Per quanto invece riguarda la trasmis-
                                 sione della fede non è stato così facile.
                                 A volte pensiamo di aver sbagliato
                                 qualcosa.                                     dalla fede, anche perché continua-            tuali e pratici, gli abiti culturali di un
                                 Di quattro figli solo una ragazza coltiva     mente constatiamo quanto essa ci sor-         gruppo più o meno ampio della so-
                                 la pratica religiosa ed è impegnata in        regga nei momenti difficili della vita ed     cietà”.
                                 parrocchia. Gli altri si sono allontanati.    abbiamo paura che loro non riescano           Da ciò potremmo dedurre che vi è
                                 È vero, la scelta di fede deve essere li-     a sperimentare la consolazione della          un’educazione che può essere tra-
                                 bera e noi non avremmo voluto che si          fede nelle difficoltà.                        smessa da esperti dei vari ambiti, ma
                                 adeguassero alle nostre scelte solo per       Noi continuiamo a coltivare il nostro         riteniamo che l’educazione dei nostri
                                 tradizione o per farci contenti.              rapporto con Dio e glieli affidiamo ogni      figli debba passare dai principi fonda-
                                 Pensiamo che a questo riguardo siano          giorno nella certezza che Lui avrà a          mentali in cui crediamo noi genitori.
                                 determinanti alcune esperienze ed ami-        cuore la loro felicità.
                                                                                                       Daniela e Angelo            L'educazione è l'arma
                                                                                                                               più potente che si può usare
                                                                                                                                  per cambiare il mondo.
                                                                                                                                             Nelson Mandela
                                                                                                                             Pensiamo comunque che il percorso
                                                                                                                             educativo non si esaurisca mai.
                                                                                                                             I principi educativi che sono alla base
                                                                                                                             delle relazioni e del vivere quotidiano
Foto: archivio Gruppi Famiglia

                                                                                                                             in una società vanno trasmessi fin da
                                                                                                                             subito ai bambini con fermezza e coe-
                                                                                                                             renza.
                                                                                                                             Vanno trasmessi, perché educare non
                                                                                                                             vuol dire solo insegnare delle nozioni,
                                                                                                                             ma consegnare a chi ci è affidato
                                                                                                                             quelle regole e quei valori che, come
                                                                                                                             genitori o educatori, riteniamo impor-
                                                                                                                             tanti per la crescita e la felicità dei no-
                                                                                                                             stri figli.

                                                                                                                                                Ernesta e Gianprimo
GRUPPI FAMIGLIA dicembre 2017                                                                                                     11

                                 EDUCAZIONE E SCUOLA
                                                                                                                             Beni. Ci sono infatti ragazzi pieni di ta-
                                                                                                                             lenti ma svogliati come ce ne sono altri,
                                                                                                                             non particolarmente dotati, ma molto
                                                                                                                             motivati.
                                                                                                                             È importante allora, continua De Beni,
                                                                                                                             “tenere presente che il vero rendimento
                                                                                                                             di un ragazzo va misurato mettendo in
                                                                                                                             rapporto il risultato ottenuto con le sue
Foto: archivio Gruppi Famiglia

                                                                                                                             capacità. L’autentica prestazione
                                                                                                                             umana si ha quando questa è supe-
                                                                                                                             riore, per quanto di poco, alle effettive
                                                                                                                             capacità personali”.
                                                                                                                             Accade anche che “gli adulti incitino i
                                                                                                                             ragazzi allo studio spiegando loro il po-
                                                                                                                             tenziale vantaggio che ne potrebbero
                                                                                                                             trarre da adulti. Questo obiettivo però
                                                                                                                             non può servire per incentivare la mo-
                                                                                                                             tivazione di un bambino di 10 anni, in
                                                                                                                             quanto il comportamento di una per-
                                                                                                                             sona è poco influenzabile da un van-
                                                                                                                             taggio percepito come lontano”,
                                                                                                                             sottolinea De Beni.
                                 Il segreto dell’apprendimento: imparare ad imparare.                                        E conclude: “Si sente parlare spesso di
                                 La difficoltà di valutare il rendimento scolastico del proprio figlio.                      ricompense materiali, di regali, di gio-
                                                                                                                             chi”, ma i veri strumenti “sono l'inco-
                                 L’orientamento scolastico: una delle funzioni educative più difficili.                      raggiamento, la lode, la vicinanza, la
                                 La sfide che devono affrontare i docenti.                                                   partecipazione dei genitori, il tempo
                                 Una scuola in bilico tra autorità e autorevolezza.                                          dedicato ai loro figli e condiviso frater-
                                                                                                                             namente in famiglia”.

                                                                                                                             L’orientamento
                                                                                                                             “La scuola è chiamata a formare non
                                                                                                                             solo il nucleo fondamentale dello svi-
                                 A CURA DELLA REDAZIONE                        Le aspettative scolastiche                    luppo cognitivo”, scrive Lazzarini, “ma
                                 “Nei primi anni di scuola si impara a         Davvero è questo ciò che cercano nella        anche quello della personalità, of-
                                 360 gradi, poi piano piano si appro-          scuola le famiglie?                           frendo simultaneamente le mappe di
                                 fondisce un indirizzo e infine ci si spe-     Molte di loro guardano “alla scuola dei       orientamento relative almeno a quattro
                                 cializza. Ma se uno ha imparato a             figli più in termini strumentali che for-     tipi fondamentali di apprendimento:
                                 imparare, - è questo il segreto, impa-        mativi, più come un passaggio obbli-          •imparare a conoscere: acquisire gli
                                 rare ad imparare! - questo gli rimane         gato per l'accesso al mondo del lavoro          strumenti della comprensione;
                                 per sempre, rimane una persona                che come un luogo di arricchimento            •imparare a fare: agire creativamente
                                 aperta alla realtà! Questo lo insegnava       delle conoscenze e delle competenze”            nel proprio ambiente;
                                 anche un grande educatore italiano,           annota Garelli. “L'interesse poi per la       •imparare a vivere insieme: parteci-
                                 che era un prete: Don Lorenzo Milani”         riuscita scolastica dei figli non sempre        pare e collaborare con gli altri nelle
                                 ha detto anni fa papa Francesco (1). E        si inserisce in una visione formativa più       diverse attività sociali;
                                 poi ha continuato: “Gli insegnanti sono       ampia, tesa alla crescita di soggetti vi-     •imparare ad essere: attivare un pro-
                                 i primi che devono rimanere aperti alla       vaci intellettualmente e armonici sul           cesso continuo di crescita.
                                 realtà, con la mente sempre aperta a          versante etico e civile”.                     È necessario prevedere un processo
                                 imparare! Perché se un insegnante non         Anche quando non è così “in molte fa-         formativo che permetta lo sviluppo glo-
                                 è aperto a imparare, non è un buon in-        miglie il problema del rendimento sco-        bale dell'allievo: psiche, corpo, intelli-
                                 segnante, e non è nemmeno interes-            lastico dei figli può essere fonte di         genza, sensibilità, senso estetico,
                                 sante; i ragazzi capiscono, hanno             scontri quotidiani. Tutti sanno che un        responsabilità personale e orientamenti
                                 ‘fiuto’, e sono attratti dai professori che   buon rendimento scolastico può scatu-         di valore”.
                                 hanno un pensiero aperto, ‘incom-             rire dal concorso di alcuni fattori essen-    Se questi sono i ‘desiderata’, come si
                                 piuto’, che cercano un ‘di più’, e così       ziali, senza i quali non si possono           devono muovere i genitori nella scelta
                                 contagiano questo atteggiamento agli          conseguire i risultati sperati: il talento,   dell’indirizzo di studi per i propri figli?
                                 studenti. Questo è uno dei motivi per-        la motivazione e la presenza di circo-        “Una delle funzioni educative più diffi-
                                 ché io amo la scuola”.                        stanze esteriori favorevoli” scrive De        cili e delicate è quella dell'orienta-
12                                                                                        GRUPPI FAMIGLIA dicembre 2017

                                                                                                                             passano molto tempo con il cellulare in
                                                                                                                             mano, è evidente come, in classe, per
                                                                                                                             quanto noi possiamo pensare che le
                                                                                                                             nostre lezioni siano attrattive e interes-
                                                                                                                             santi, loro facciano altro”.
                                                                                                                             Quindi bisogna puntare non tanto sul
                                                                                                                             digitale, quanto sull’innovazione. “La
                                                                                                                             vera innovazione” continua l’autrice, “è
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                                                                                                                             rappresentata dalla condivisione tra
                                                                                                                             docente e studenti. Che si tratti del la-
                                                                                                                             voro di gruppo, della ricerca, del for-
                                                                                                                             nire materiali per approfondimenti” i
                                                                                                                             ragazzi vanno almeno informati delle fi-
                                                                                                                             nalità del momento formativo, altri-
                                                                                                                             menti “non si farà altro che allontanarli
                                                                                                                             sempre più dal compito che devono
                                                                                                                             svolgere, proprio perché non riusci-
                                                                                                                             ranno mai a percepirlo come qualcosa
                                                                                                                             di ‘loro’, come un qualcosa che li veda
                                                                                                                             davvero protagonisti”.
                                                                                                                             In altre parole, “oggi si apprezza mag-
                                                                                                                             giormente la circolarità che si instaura
                                                                                                                             nella comunicazione tra il docente e
                                                                                                                             l’alunno, molto più aperta di un tempo,
                                 mento”, cioè l’offerta di strumenti per-      pochi) sono sufficientemente coscienti
                                                                                                                             molto più favorevole all’ascolto reci-
                                 sonalizzati da offrire “al giovane perché     delle sfide che hanno di fronte. Come
                                                                                                                             proco”, scrive la Congregazione per
                                 prenda coscienza delle sue attitudini e       valorizzare i programmi scolastici e il
                                                                                                                             l'educazione cattolica in un suo docu-
                                 inclinazioni”, scrive De Beni.                sapere consolidato senza cadere nel
                                                                                                                             mento (4). “Questo non significa che
                                 “Le attitudini di un ragazzo dovrebbero       nozionismo? Come essere cultural-
                                                                                                                             gli adulti debbano rinunciare a rappre-
                                 infatti essere stimolate, in modo che al      mente ed eticamente propositivi in un
                                                                                                                             sentare un riferimento autorevole, ma
                                 termine della scuola dell'obbligo egli        mondo ormai plurale e globale? Come
                                                                                                                             bisogna saper distinguere tra un’auto-
                                 abbia consapevolezza di se stesso. In         aprire la scuola alla società senza di-
                                                                                                                             rità esclusivamente legata ad un ruolo,
                                 tal modo, sarà nelle condizioni di poter      sperdere il suo linguaggio e il suo pa-
                                                                                                                             ad una funzione istituzionale, e l’auto-
                                 orientarsi in maniera più selettiva nella     trimonio di fondo? La presenza di
                                                                                                                             revolezza che deriva dalla credibilità di
                                 scuola superiore, dove sarà sempre più        questi docenti più consapevoli attesta il
                                                                                                                             una testimonianza”.
                                 indirizzato alla scelta di una formazione     gran fermento oggi in atto nella
                                 più confacente alle sue capacità”.            scuola”.
                                                                                                                             (1) Discorso di papa Francesco al
                                 Conta, in questo percorso, anche “la          Sono questi i docenti che le famiglie,
                                                                                                                             mondo della scuola italiana, 10 mag-
                                 fiducia che i genitori e insegnanti nu-       attraverso le reti di conoscenze, do-
                                                                                                                             gio 2014.
                                 trono nei confronti delle loro capacità       vrebbero ricercare. Scrive Chiosso in un
                                                                                                                             (2) Fonte: La voce e il tempo, Torino 9
                                 educative e la fiducia nel successo dei       articolo (2) “Le scuole funzionano bene
                                                                                                                             aprile 2017.
                                 loro allievi”.                                quando ci sono docenti che non si li-
                                                                                                                             (3) Fondatrice centro ricerche Impara-
                                 Questi due elementi, conclude De              mitano a una stanca ripetizione di no-
                                                                                                                             Digitale.
                                 Beni, “sono fattori chiave spesso deter-      zioni riciclate sempre identiche a se
                                                                                                                             (4) Tratto da: Educare oggi e domani.
                                 minanti per lo sviluppo della perce-          stesse, ma capaci di mantenere vivo e
                                                                                                                             una passione che si rinnova.
                                 zione di sé da parte dei giovani” e per       vitale il rapporto con gli allievi senza
                                                                                                                             Per gli autori non citati in queste note
                                 il loro futuro professionale.                 cedere - beninteso - a un falso e con-
                                                                                                                             vedi la bibliografia a pag. 25.
                                                                               troproducente giovanilismo o a un
                                 Gli insegnanti                                buonismo tollerante”.
                                 E che ne è degli insegnanti? “Siamo di
                                 fronte ad uno scenario eterogeneo”,           Nuovi modi di insegnare                        Per il lavoro di coppia
                                 scrive Garelli, “con molti insegnanti di-     Come insegnare oggi? Chi è più at-
                                 sorientati e sfiduciati, ma con tanti altri   tento all’evoluzione tecnologica parla               e di gruppo
                                 che pur fiaccati non si danno per vinti.      di docente “liquido”, cioè di un profes-       •Quanto ci preoccupa il rendi-
                                 La maggior parte comunque resta con-          sore capace di “scendere dalla cattedra         mento scolastico di nostro figlio?
                                 vinta non soltanto delle potenzialità for-    per imparare davvero di cosa hanno             •Quanto abbiamo lasciato liberi i
                                 mative della scuola, ma anche della           bisogno gli alunni, personalizzando gli         nostri figli nella scelta degli studi
                                 centralità, perlomeno ideale, del ruolo       apprendimenti e ‘capovolgendo’ la               superiori?
                                 docente in una società che ha sempre          classe”.                                       •Nella scelta della scuola primaria
                                 più bisogno di figure che sappiano of-        Scrive a proposito la Bardi (3): “Dob-          ci siamo affidati al caso o ci siamo
                                 frire conoscenze per la vita.                 biamo prendere tutti indistintamente            informati prima sui docenti?
                                 I docenti più sensibili (e non sono           atto del fatto che se i nostri studenti
GRUPPI FAMIGLIA dicembre 2017                                                                                                      13

                                       Educazione e scuola                                                                          Restare in ascolto dei loro percorsi in-
                                                                                                                                    teriori è veramente una grazia e vederli
                                                                                                                                    maturare un po' alla volta una enorme
                                       La cl@sse 2.0                                 svolta nelle modalità di apprendi-             soddisfazione. Talvolta poi si creano le-
                                                                                     mento!                                         gami di autentico affetto e la stima re-
                                       Insegno ormai da 16 anni e questo è il                                                       ciproca cresce negli anni anche dopo
                                                                                     Un altro momento cruciale per la mia
                                       lavoro che mi ero scelta sin dall'Univer-                                                    che ci si è lasciati.
                                                                                     storia personale è stata la scoperta del
                                       sità.                                                                                        Se dovessi, in conclusione, indicare le
                                                                                     fatto che la mia figlia più piccola è di-
                                       In realtà ci ho messo un bel po' prima                                                       sfide della scuola oggi, direi che essa
                                                                                     slessica. Non è stato facile accettare e
                                       di entrare in una classe perché, quando                                                      deve giocarsi tutta nella relazione coi
                                                                                     gestire la situazione, ma è stato sicura-
                                       ho terminato gli studi, era un periodo                                                       ragazzi che vanno ascoltati, coinvolti
                                                                                     mente utilissimo per comprendere dal-
                                       di grande saturazione nella scuola.                                                          ed appassionati e in una didattica seria
                                                                                     l'interno le difficoltà di tantissimi alunni
                                       Così, mentre aspettavo, mi sono inven-                                                       e ben strutturata.
                                                                                     con questo o altri problemi di appren-
                                       tata altre occupazioni ( fra cui anche                                                                              Paola Misciagna
                                                                                     dimento.
                                       due figli) che hanno contribuito a for-
                                                                                     Il mio atteggiamento è cambiato verso
                                       marmi. Nonostante le migliori inten-
                                       zioni, però, quando per la prima volta
                                                                                     di loro e spero di averne guadagnato           La mia maestra
                                                                                     in umanità.                                    Parlando di educazione mi sono subito
                                       mi sono trovata davanti a dei ragazzi
                                                                                     La necessità di formarmi dal punto di          venuti in mente i due insegnanti che
                                       veri, mi sono sentita veramente ine-
                                                                                     vista didattico è tornata ad essere pre-       sono stati fondamentali per la forma-
                                       sperta. Infatti l'università, che ho fre-
                                                                                     ponderante e ho cominciato a frequen-          zione della persona che sono adesso:
                                       quentato negli anni ‘90, dava
                                       tantissimo peso al nozionismo mentre
                                       non sapeva cosa fosse la didattica.

                                                                                         TESTIMONIANZE
                                                                                      TESTIMONI ANZE
                                       Grazie al consiglio dei colleghi più an-
                                       ziani, però, a diverse letture e ad un po'
                                       di buonsenso, la situazione è cambiata
                                       in meglio rapidamente. All'epoca inse-
                                       gnavo nella scuola del mio paese e la
                                       cosa più difficile era tenere le giuste di-   tare una serie di corsi che poco alla          la mia maestra ed il professore di ita-
                                       stanze dai genitori che incontravo            volta mi hanno aiutato a cambiare il           liano del Liceo.
                                       ovunque.                                      mio stile di insegnamento. Mi sento            Non a caso ho scritto mia in grassetto
                                       Dopo aver avuto la mia terza figlia,          però ancora una novellina nell'ambito          perché ancora adesso se parlo di lei ne
                                       sono stata spostata in un istituto più        della cosiddetta didattica inclusiva.          parlo con il possessivo perché, anche
                                       grande nella cittadina vicina a quella in     Fin qui ho parlato poco dei ragazzi.           se eravamo trenta alunne, lei era mia,
                                       cui abito. Lì ho vissuto anni ricchissimi     Ecco i ragazzi sono... il vero motivo per      solo mia: era la mia seconda mamma.
                                       di esperienze formative. Ho per esem-         cui insegnare. Possono essere caotici,         Mi ha insegnato oltre che a leggere,
                                       pio potuto far parte di una cl@sse 2.0        a volte strafottenti, sfibranti ed impe-       scrivere e far di conto, ad essere re-
                                       dove alunni ed insegnanti avevano tutti       gnativi, ma sempre ricchi di un candore        sponsabile delle mie scelte e dei miei
                                       a disposizione un pc. Una grandissima         disarmante e di una vitalità vibrante.         errori e mi ritorna spesso in mente la
                                                                                                                                    sua affermazione per la bocciatura di
                                                                                                                                    un’allieva: per lei questo rappresentava
                                                                                                                                    un fallimento suo, perché non era riu-
                                                                                                                                    scita a far innamorare del sapere la
                                                                                                                                    bambina.
                                                                                                                                    Questo l’ho ritrovato con la stessa in-
                                                                                                                                    tensità nel mio professore di liceo che
                                                                                                                                    davanti a tutta la classe chiese scusa ad
                                                                                                                                    un mio compagno che sarebbe stato
Foto: http://www.icscaravate.gov.it/

                                                                                                                                    bocciato per la seconda volta, perché
                                                                                                                                    lui non era riuscito a coinvolgerlo, a in-
                                                                                                                                    teressarlo alle sue materie; insomma
                                                                                                                                    lui, il professore era stato sconfitto, non
                                                                                                                                    l’allievo.
                                                                                                                                    Queste due persone mi ricordano sem-
                                                                                                                                    pre che gli altri dipendono da noi, non
                                                                                                                                    possiamo disinteressarci di loro solo di-
                                                                                                                                    cendo “ho fatto il mio lavoro, non
                                                                                                                                    posso fare di più”, bisogna sempre an-
                                                                                                                                    dare oltre e cercare di capire che cosa
                                                                                                                                    posso fare per l’altro, anche solo stargli
                                                                                                                                    accanto e ascoltarlo.
                                                                                                                                                        Antonella Ronchegalli
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