Una terra di genio nel cuore della Toscana - Itinerari e idee di visita per scoprire l'Empolese Valdelsa e il Montalbano - Toscana nel Cuore
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Una terra di genio nel cuore della Toscana Itinerari e idee di visita per scoprire l’Empolese Valdelsa e il Montalbano www.toscananelcuore.it
Empolese Valdelsa e Montalbano Una terra di genio nel cuore della Toscana Tra Pisa e Firenze, percorso dall’Arno e dalla Via Francigena, il territorio dell’Empolese Valdelsa e Montalbano si trova proprio nel cuore della Toscana. È la terra di Leonardo da Vinci e di Giovanni Boccaccio, un luogo che da secoli è fonte di ispirazione e di bellezza. Gli 11 Comuni dell’area vi aspettano con il loro patrimonio d’eccezione: i borghi medievali, i musei d’arte e scienza, le suggestive dimore storiche e i luoghi dei grandi personaggi. Scoprite il territorio con le sue produzioni di qualità che lo contraddistinguono: l’olio extravergine d’oliva IGP, il vino Chianti, la ceramica artistica. Godetevi il paesaggio toscano attraverso i variegati scenari naturali di quest’area: il Montalbano, le pendici collinari amate da Leonardo da Vinci e dalla celebre famiglia fiorentina dei Medici; il Padule di Fucecchio, la più grande palude interna italiana e infine le struggenti colline della Valdelsa con il Parco di Canonica a Certaldo e lungo l’antica Via Francigena, tra Castelfiorentino, Gambassi Terme e Montaione.
Come si arriva Il mezzo migliore per raggiungere le diverse cittadine ed esplorare con calma le strade panoramiche, i borghi caratteristici, le aree naturali e i musei del territorio, è l’auto. Le maggiori località sono comunque servite dal treno e dagli autobus di linea. www.toscananelcuore.it/come-si-arriva Firenze Un solo biglietto, tutti i musei ! Dai musei d’arte sacra, a quelli di archeologia, dalle collezioni di artigianato artistico alle Case della Memoria, si contano ben 21 musei nell’Empolese Valdelsa e Montalbano, riuniti nel Sistema museale MUDEV. Se avete intenzione di visitarne più di uno, potete approfittare del conveniente biglietto unico che vi consente di visitarli tutti nell’arco di 1 anno! www.museiempolesevaldelsa.it Pisa I nostri Uffici Informazione e Accoglienza Turistica sono a disposizione con tutte le informazioni sul territorio: depliant, cartine, calendario eventi e la possibilità di prenotare servizi e visite guidate. Siena Informazioni Consulta l’elenco degli IAT su: Turistiche www.toscananelcuore.it/iat Tourist information office
Una terra di genio La Via Francigena Luogo natale di Leonardo e Boccaccio, l’Empolese Valdelsa nel cuore della Toscana e Montalbano è stata la terra di origine di altri personaggi illustri, protagonisti dell’arte e della cultura Il percorso attraversa il di cui potrete conoscere la storia territorio per circa 50 km nelle loro Case della memoria. offrendo al viaggiatore straordinarie vedute di paesaggio. Giovanni Boccaccio, padre della letteratura narrativa italiana Oltre al suggestivo sentiero, “Certaldo, come voi forse avete potuto udire, è un castello di sono da non perdere gli Val d’Elsa posto nel nostro contado, il quale, quantunque picciol eventi dedicati alla Via sia, già di nobil uomini e d’agiati fu abitato” (Decameron, VI, 10). come Via Francigena in Queste le parole con cui Boccaccio descrive la sua città nel XIV Valdelsa a Castelfiorentino. secolo, tuttora del tutto simile a come doveva apparire ai suoi tempi. La casa dove Boccaccio visse è oggi un museo. Leonardo, alle origini del genio Tappa 29 - da Altopascio a San Miniato (29 km) Immersa tra gli uliveti del Montalbano, la casa natale di Leonardo La Via Francigena entra nel nostro territorio in località Galleno, da Vinci in località Anchiano è il simbolo del legame intimo che nel Comune di Fucecchio, dove è ancora visibile una piccola il grande artista e scienziato ebbe sempre con la sua terra. Una porzione del selciato medievale. Prosegue tra i boschi delle suggestiva narrazione audio visiva fa rivivere Leonardo e il suo Cerbaie fino allo scenografico Ponte Mediceo di Cappiano universo più intimo e personale, finora poco conosciuto. per raggiungere il centro di Fucecchio e proseguire poi per San Pontormo, esponente della “maniera moderna” Miniato. Tra i più famosi pittori del Cinquecento, Jacopo Carucci nacque appena fuori dal centro di Empoli, nel borgo di Pontorme. La sua Tappa 30 - da San Miniato a Gambassi Terme (24 km) casa natale presenta una copia del suo Diario personale e una Percorso di straordinaria bellezza sulle colline della Valdelsa, narrazione multimediale che ne ripercorre la vita e la produzione lungo la strada si incontrano due luoghi menzionati dal Vescovo artistica. Poco distante, la chiesa di San Michele con due tavole Sigerico e tuttora visitabili: la Pieve di Coiano nel territorio di del pittore: il San Giovanni Evangelista e l’Arcangelo Michele. Castelfiorentino e la bellissima Pieve di Santa Maria a Chianni, appena fuori da Gambassi, riconosciuta come punto tappa. Ferruccio Busoni, virtuoso del pianoforte Tra i più grandi pianisti italiani, Ferruccio Busoni nacque a Empoli. Tappa 31 - da Gambassi Terme a San Gimignano (13,4 km) Nella sua casa in centro sono raccolti spartiti, opere, libretti e Questo tratto collega Gambassi Terme con il famoso borgo il pianoforte sul quale l’artista si esercitava. Qui ha sede anche di San Gimignano. Da non perdere soprattutto per la bellezza il Centro di Studi Musicali Ferruccio Busoni, che ogni anno paesaggistica e per godere di un’inedita veduta delle maestose organizza un’importante rassegna di musica classica. torri medievali della “Manhattan del Medioevo”. Indro Montanelli e il giornalismo moderno Uno dei più grandi giornalisti italiani del Novecento, Indro Tre Ostelli garantiscono l'ospitalità ai pellegrini che passano Montanelli viaggiò molto ma fu sempre legato alla sua città, nella Toscana nel cuore: l'Ostello Ponte de' Medici a Ponte a Fucecchio. Il Palazzo della Volta ospita oggi la Fondazione Cappiano (Fucecchio), la Locanda d’Elsa a Castelfiorentino e Montanelli Bassi dove sono stati trasferiti e qui visitabili gli studi l'Ostello Sigerico a Gambassi Terme. del giornalista di Milano e Roma.
I borghi medievali Il Chianti e i prodotti tipici Dalle mura medievali di Nell’Empolese Valdelsa e Lucardo, che si ergono a pochi Montalbano di prodotti tipici chilometri da Montespertoli, il ce ne sono per tutti i gusti: il più antico insediamento della carciofo di Empoli, il tartufo zona, al fascino incantato di a Montaione, il pane di Castelfalfi, con il suo castello Montespertoli e la cipolla di e di Tonda, dove è possibile Certaldo. I più rinomati sono soggiornare in autentici casolari sicuramente quelli che oltre ad toscani, entrambi nella zona avere una storia millenaria di di Montaione. Per non parlare produzione in questo territorio, della vista impareggiabile che vantano oggi una certificazione si gode da Castra a Capraia di qualità o la denominazione di e da Sant’Amato a Vinci sul Montalbano oppure dalle poche origine. È il caso dell’Olio extra vergine d’oliva IGP Montalbano case immerse nel bosco di Mommialla (Gambassi). Infine e del Chianti, testimonial della Toscana e qui prodotto nelle tre Castelnuovo d’Elsa, non lontano dalla Via Francigena e il sottozone, Montespertoli, Colli Fiorentini e Montalbano. castello di Monterappoli nel territorio di Empoli. Questi sono solo alcuni dei borghi più belli dell’Empolese Valdelsa e del Montalbano. I sentieri Castelli e dimore storiche L’intero territorio dell’Empolese Dal Castello di Montegufoni, Valdelsa è ricco di sentieri e con la torre, ispirata a quella strade vicinali da percorrere in di Palazzo Vecchio a Firenze, maniera autonoma, seguendo la al Castello di Poppiano dove segnaletica con i colori bianco- Guicciardini scrisse nel 1540 rosso, oppure con visite guidate ”Historia d’Italia”. Il Castello ed esperienze organizzate. di Oliveto, attribuito di recente Si può scegliere tra i percorsi a Brunelleschi e la Villa di panoramici del Montalbano Meleto dove Ridolfi nel 1843 nei territori di Capraia e Vinci, fondò la prima scuola agraria e in Valdelsa, quelli boscosi in Italia. Infine la Villa Dianella dell’Alta Valle del Carfalo, e la Villa del Ferrale con lo oppure i sentieri in pianura splendido giardino all’italiana. nell’Oasi di Arnovecchio e nel Sono solo alcune delle tante Padule di Fucecchio. dimore storiche oggi aperte al pubblico come resort o location per eventi.
Capraia e Limite Terra d'Arno Incastonate tra le colline del Montalbano e il corso dell’Arno, queste due cittadine, unite in un unico Comune, devono alla L’evento presenza del fiume la loro storia e molte delle loro tradizioni. Gli scavi archeologici sul colle di Montereggi, i cui reperti Feste e sfide sull’Arno sono visibili al Museo Archeologico di Montelupo, datano il più antico scalo fluviale in questo territorio al periodo etrusco. Ancora oggi la tradizione locale legata alla Senza dubbio è nel Medioevo che il porto di Limite inizia a presenza del fiume rivive nel Palio con svilupparsi e, anche grazie ai suoi navicellai, noti per l’abilità la Montata, conteso tra i rioni cittadini in un’avvincente regata sull’Arno che si nel trasporto merci sul fiume, diviene un punto di collegamento tiene in settembre. Altre feste e iniziative si svolgono intorno fondamentale tra Firenze e il mare. a questa competizione come il Palio dei Rioni a Capraia in L’esperienza secolare con le imbarcazioni è oggi testimoniata maggio e il Palio dei carretti a Castra in giugno. dal Museo Remiero e Centro Espositivo della Cantieristica e del Canottaggio dove si trovano modelli di imbarcazioni, foto d’epoca, arnesi dei calafati e dei maestri d’ascia, insieme a materiale che documenta la storia della Società Canottieri Limite, la più antica d’Italia, nata nel 1861. Il borgo di Capraia, arroccato su un’ansa dell’Arno, nel Medioevo fu un importante avamposto della città di Pistoia e influenzò la nascita del Focus on Castello di Montelupo che vi sorse proprio di fronte. Dei rapporti Il Montalbano con l’area pistoiese sono testimoni le chiese romaniche di San Jacopo a Pulignano e di San Martino in Campo, sicuramente Alle spalle di Capraia, si apre l'area collinare del Montalbano, da visitare sulle pendici del Montalbano. La vicinanza del fiume raffigurata nei disegni di Leonardo da Vinci e molto apprezzata e la disponibilità di materie prime ha permesso lo sviluppo dalla famiglia Medici che tra i secoli XVI e XVII vollero creare qui la riserva di caccia del Barco Reale. Oggi meta di appassionati della produzione della terracotta, attività che tuttora prosegue di turismo all’aria aperta, il Montalbano è attraversato da una nelle botteghe cittadine e che è testimoniata sulle rive dell’Arno fitta rete di percorsi escursionistici e ciclabili (indicati con dalla Fornace Pasquinucci, oggi centro espositivo per mostre la nota segnaletica in bianco e rosso) che consentono di d’arte ed eventi. Alle spalle di Capraia, sulle boscose colline raggiungere il crinale a circa 600mt sul livello del mare e di del Montalbano, dove nel XVII secolo i Medici crearono una esplorare ogni angolo di questa straordinaria area naturale nel vasta riserva di caccia chiamata Barco Reale Mediceo, oggi cuore della Toscana. si possono percorrere numerosi sentieri, dedicati anche alla memoria degli Etruschi, che ad ogni passo regalano splendide vedute del corso dell’Arno e della campagna.
Castelfiorentino Nel cuore della Valdelsa Nel cuore della Valdelsa, Castelfiorentino è in equilibrio tra modernità e tradizione, grazie alle numerose tracce del L’evento passato e alle vitali attività del presente. Il borgo si sviluppò nel Medioevo, grazie alla sua posizione all’incrocio tra la Via Francigena in Valdelsa Via del Sale (o Volterrana) e la Via Francigena. All’interno Descritta da Sigerico nel suo viaggio del 990 d.c., la dell’antica cinta muraria (ancora visibile nei pressi della Pieve Via Francigena attraversa le colline di Castelfiorentino di Sant’Ippolito e Biagio), e nelle vicinanze della Collegiata dei all’altezza della Pieve di Coiano, una delle “soste” segnalate Santi Lorenzo e Leonardo, fu firmata nel 1260 la pace tra Firenze dall’arcivescovo di Canterbury nel suo diario. In ricordo di e Siena a seguito della sanguinosa battaglia di Montaperti. questo celebre passaggio, nel primo fine settimana di ottobre, Fuori dalle mura troviamo la Chiesa di San Francesco, del XIII ha luogo ogni anno una grande festa con escursioni (a piedi, secolo e il Santuario di Santa Verdiana, con la sua imponente sulle due ruote, a cavallo), spettacoli teatrali e giochi medioevali, facciata barocca e dedicato alla patrona di Castelfiorentino. ambientati all’interno del borgo caratteristico di Castelnuovo Qui si trovava in origine la splendida tavola quattrocentesca d’Elsa. raffigurante la Santa, oggi conservata nel vicino Museo d’arte sacra, insieme con altri capolavori come le tavole di Cimabue e di Taddeo Gaddi raffiguranti la Madonna col Bambino. Da due tabernacoli viari provengono invece i monumentali affreschi Focus on realizzati tra 1484 e 1490 da Benozzo Gozzoli, che si possono Museo BeGo - Benozzo Gozzoli ammirare nel Museo BeGo dedicato al noto pittore fiorentino. Un singolare edificio rivestito in cotto, Immergendosi nella dolce campagna non si potrà fare a meno ospita oggi gli affreschi realizzati dal di notare la Villa di Cambiano, il Castello di Oliveto, attribuito di celebre pittore fiorentino per i tabernacoli recente a Filippo Brunelleschi e l’ordinato paesaggio modellato viari della Madonna della Tosse e della in parte dall’opera del marchese Cosimo Ridolfi che nel 1834, Madonna della Visitazione. Disposti lungo proprio nella vicina Villa di Meleto, fondò la prima scuola agraria le strade d’accesso a Castelfiorentino, in Italia. Questa terra così curata e la “cortesia originalissima” questi tabernacoli furono per secoli dei suoi abitanti conquistarono il cuore di Stendhal, che – di oggetto di grande devozione. Per passaggio a Castelfiorentino nel 1819 - apprezzò talmente motivi di conservazione, gli affreschi i loro racconti da paragonare quel “piacere appassionato” si ammirano oggi all’interno del Museo, con straordinarie all’esperienza vissuta alla Scala di Milano. Forse anche sulla vedute ravvicinate dell’opera, insieme alle sinopie rinvenute al scia di questa vocazione per le arti e lo spettacolo, dal 1867 momento del distacco. Alcune postazioni multimediali invitano Castelfiorentino si dotò del Teatro del Popolo, tuttora fulcro ad approfondire i dettagli degli affreschi o a scoprire di più sulla vita e le altre opere di Benozzo Gozzoli. della vita culturale della città.
Cerreto Guidi A casa dei Medici Tra le colline coltivate a vite e olivo e gli specchi d’acqua del Padule di Fucecchio si trova il borgo di Cerreto Guidi. L’evento Nonostante il nome ricordi la presenza medievale dei Conti Guidi, che qui come nella vicina Vinci edificarono un castello, La Notte d’Isabella la cittadina di Cerreto Guidi deve il suo aspetto attuale e la sua fama alla presenza dei Medici. La celebre famiglia fiorentina Per un fine settimana, a Cerreto Guidi si decise infatti di sfruttare questa felice posizione - poco distante torna indietro nel tempo al luglio 1576, quando la giovane Isabella de’ Medici dai boschi del Montalbano e dal Padule di Fucecchio, ideali per accompagnata da un corteo di dame e le battute di caccia - per costruirvi una splendida residenza cavalieri giungeva alla villa per incontrare il suo sposo Paolo di campagna. L’imponente villa, che domina ancora oggi il Giordano Orsini. Attorno al Complesso Mediceo si incontrano centro e che insieme alla Pieve di San Leonardo costituisce il nobili e popolani impegnati in giochi storici e balli e mestieri Complesso Mediceo, fu edificata da Cosimo I nel 1564 e oggi tipici del Rinascimento. ospita il Museo Storico della Caccia e del Territorio che nel Eventi, visite e spettacoli si susseguono fino alla notizia della suo percorso espositivo ricorda l’originaria vocazione di questa misteriosa morte di Isabella, avvenuta proprio a Cerreto Guidi straordinaria residenza. In tema rinascimentale, si svolge in il 16 Luglio 1576 sulla quale si compie lo spettacolo finale nel questo scenario la più antica rievocazione storica in costume magnifico scenario dei Ponti Medicei. www.lanottedisabella.it dell’Empolese Valdelsa, il Palio del Cerro, che si disputa tra le quattro contrade in agosto. Sempre risalente al periodo mediceo e poco distante dalla villa, l’Oratorio della Santissima Trinità conserva una pala d’altare del 1587 di Domenico Cresti Focus on detto il Passignano. Appena fuori dal centro si trova invece il Santuario di Santa Liberata, dedicato alla patrona di Cerreto Il Presepe all’uncinetto Guidi, costruito nel 1336 a ringraziamento della liberazione della Sicuramente unico è l’affascinante Presepe all’Uncinetto città dalle truppe di Mastino della Scala e ristrutturato poi nel realizzato da Gessica Mancini e dalle Dame dell’Uncinetto, Seicento. Nei dintorni del borgo, seguendo i sentieri segnalati, circa 50 volontarie del territorio, ma provenienti anche da altre i cosidetti “Anelli medicei”,si trovano altre importanti dimore parti d’Italia. Da un semplice presepe, l’opera si è trasformata in storiche come le Ville di Colle Alberti e di Petriolo divenute qualcosa di più con la riproduzione del borgo di Cerreto Guidi, strutture ricettive o aziende viti-vinicole dove soggiornare e curato nei minimi dettagli e tutto rigorosamente all’uncinetto. assaggiare, come nelle altre cantine del territorio comunale, Autentica opera d’arte, si sviluppa per circa 30 metri di gli ottimi Chianti DOCG e IGT delle colline cerretesi. Infine, vale lunghezza e vi spicca la Villa Medicea in miniatura. Ogni anno la pena perdersi tra le voci e i racconti custoditi all’interno del lo scenario si è arricchito di nuovi personaggi e soggetti. MuMeLoc – Museo della Memoria Locale.
Certaldo Il borgo medievale di Giovanni Boccaccio Circondato dalle scenografiche colline della Valdelsa, Certaldo è un suggestivo borgo medievale dove sembra che il tempo L’evento si sia fermato. Le prime notizie di questo insediamento risalgono all’epoca etrusca, ma fu nel XII secolo che ebbe inizio Mercantia la costruzione del castello, in seguito denominato Palazzo Pretorio. Il centro storico è raccolto entro le mura, ancora ben È il Festival internazionale di teatro conservate, su cui si aprono le antiche porte (Porta Alberti, di strada più famoso d’Italia, un Porta al Sole e Porta al Rivellino). Il modo più comodo e più appuntamento assolutamente da non panoramico per accedere al castello è certamente con la perdere per chiunque si trovi in zona nel mese di luglio. Oltre 100 spettacoli a funicolare che parte regolarmente da Piazza Boccaccio. sera per questa festa che anima, ravviva e in parte stravolge il Alla fortunata posizione di questo castello, nei pressi della meraviglioso centro storico di Certaldo. Non solo spettacolo Via Francigena e dunque al centro di un’intensa attività di però, ma anche un importante mercato di artigianato e uno traffici e scambi, si deve la presenza a Certaldo di importanti spazio di incontro con i maestri artigiani. famiglie fiorentine di mercanti e banchieri, tra cui quella del www.mercantiacertaldo.it celebre letterato Giovanni Boccaccio (1313-1375), autore del Decameron e padre della letteratura narrativa italiana, che qui visse gran parte della sua vita e volle essere sepolto. La visita alla sua Casa, oggi sede di un museo e di una biblioteca specializzata, e l’omaggio alla sua tomba nella Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo, sono tappe fondamentali dell’itinerario Focus on turistico che comprende anche il Museo di Arte Sacra, con il celebre crocifisso ligneo del Christus Triumphans e l’originale Il Museo del Chiodo Museo del Chiodo. Nella città di Boccaccio, passato alla storia Questo originale museo nel cuore del borgo presenta la come l’autore delle cento novelle dedicate alla gioia di vivere, singolare collezione di chiodi di ogni epoca e foggia, di non mancano importanti tradizioni enogastronomiche che utensili della civiltà contadina e di sculture in legno, raccolti valorizzano i prodotti del territorio: il vino Chianti, l’olio extra da Giancarlo Masini, storico falegname, artista e cantastorie vergine d’oliva, il tartufo bianco e la famosa cipolla rossa di nella cui bottega di Certaldo Alto nacque il personaggio “Beppe Certaldo. Con lo stesso spirito, il borgo durante tutto il corso Chiodo”. Un museo ispirato alla grande tradizione artigiana dell’anno è animato da eventi e manifestazioni di diverso genere della Valdelsa, ma anche un’insolito racconto dei tanti mestieri tra i quali il premio letterario “Giovanni Boccaccio”, il festival nei quali i chiodi rivestono un ruolo fondamentale. Mercantia nel mese di luglio e la kermesse dedicata al gusto, Boccaccesca nel mese di ottobre.
Empoli Arte e storia Arte, storia e cultura sono protagoniste della città di Empoli il cui centro storico è concentrato attorno alla scenografica Piazza L’evento Farinata degli Uberti. Qui si affacciano gli edifici più importanti della città come il Palazzo Ghibellino, oggi sede del Museo Civico Beat Festival di Paleontologia e la Collegiata di Sant’Andrea con la sua facciata in marmi bianchi e verdi, tipica del romanico fiorentino. Nei pressi Questo originale festival in cui si combinano musica, food, della Chiesa, il Museo della Collegiata di Sant’Andrea espone sport, dj set e tanto altro, si svolge ogni anno a fine agosto nel autentici capolavori di arte toscana dei secoli XIV-XVI, tra cui un Parco di Serravalle, l’area verde più estesa di Empoli. fonte battesimale attribuito a Bernardo Rossellino, gli affreschi Se la musica rappresenta il filo conduttore della manifestazione, di Masolino, le sculture di Tino da Camaino e Mino da Fiesole e i con concerti di artisti del panorama internazionale, ampio raffinati dipinti di Botticini e Filippo Lippi. Compresa nell’itinerario spazio è riservato anche al cibo con proposte di street food per del museo, la Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani conserva tutti i gusti e a molte altre iniziative collaterali. resti di affreschi di Masolino, un’Annunciazione marmorea di www.beatfestival.net Bernardo Rossellino e una pregevole tavola di Bicci di Lorenzo. Se le opere d’arte e gli edifici del centro ci parlano delle vicende che interessarono Empoli tra Medioevo e Rinascimento, il vetro verde è il simbolo invece dello sviluppo manifatturiero della città in tempi più moderni, raccontato nell’innovativo museo MuVe. Nel borgo di Pontorme, alle porte della città, nacque nel 1494 il Focus on celebre pittore Jacopo Carucci, detto il Pontormo. Qui si visitano la Chiesa di San Michele con le tavole dell’artista raffiguranti Il Museo del Vetro San Giovanni Evangelista e San Michele Arcangelo e la Casa L’originale MuVE, ospitato nell’antico natale in cui l’opera del Pontormo e la sua vicenda umana sono Magazzino del Sale, racconta la storia testimoniate dall’edizione in facsimile del Diario e dei disegni di questa celebre produzione che segnò preparatori per le tavole della Chiesa di San Michele e da una fortemente l’identità locale tra Ottocento e copia cinquecentesca della Madonna del Libro, uno dei dipinti Novecento e invita il visitatore alla scoperta più replicati di Jacopo, a cui si affianca il racconto multimediale delle diversi fasi della lavorazione in fornace. Il MuVE è anche della sua vita. La centrale Piazza della Vittoria, dove si trova la un suggestivo spazio per mostre temporanee, spettacoli casa museo del pianista e compositore Ferruccio Busoni, è oggi e concerti, nonchè luogo di visite guidate e laboratori per centro della vita cittadina. Ogni secondo sabato del mese si tiene famiglie. il Mercatale, un vero mercato di prodotti locali come il rinomato carciofo Empolese e il tipico vino Bianco dell’Empolese.
Fucecchio Un castello sulla Via Francigena La storia di Fucecchio è decisamente legata alla Via Francigena, che nei pressi del borgo attraversava il fiume Arno per poi proseguire verso la Valdelsa. In tempi moderni la città si ricorda L’evento invece per aver dato i natali ad uno dei massimi giornalisti italiani, Il Palio di Fucecchio Indro Montanelli. La rocca medievale, parte dell’originario castello del X secolo, La corsa dei cavalli rievoca una storica contraddistingue da lontano il profilo del centro e domina il Parco contesa tra le 12 contrade di Fucecchio, Corsini, in un dialogo con un altro monumento importante ma di avvenuta intorno al 1200. Oggi la sfilata altro segno: Eloisa, l’opera contemporanea di Arturo Carmassi. storica con oltre un migliaio di figuranti Nel Parco Corsini il Museo civico e diocesano, con le sezioni di che si svolge la domenica mattina per le vie del borgo, e la archeologica, arte e storia naturale, invita a scoprire la storia di successiva corsa dei cavalli, attraggono turisti e appassionati Fucecchio e del suo territorio. Bellissime le opere d’arte esposte da tutta Toscana, facendo di questa manifestazione una delle tra le quali la Madonna in gloria e santi, di Giovanni da San Giovanni più seguite di tutto il territorio. Si tiene in maggio. detto Lo Scheggia, fratello del celebre Masaccio e la Madonna www.paliodifucecchio.it con Gesù Bambino di Zanobi Machiavelli. Da non perdere le opere moderne dell’artista fucecchiese Arturo Checchi. Il Poggio Salamartano costituisce, invece, il polo religioso della comunità fucecchiese sin dal secolo XI. La Chiesa di San Salvatore, fondata Focus on nel X secolo dai Cadolingi, conserva un prezioso Crocifisso degli inizi del Trecento, uno splendido organo seicentesco e tele de La Fucecchio di Indro l’Empoli e del Caccini. La Chiesa Collegiata di San Giovanni “Quello che sono diventato lo devo a Milano, ma quello che Battista, costruita nelle attuali forme nel 1780, conserva la bella sono, lo devo a Fucecchio”. Con queste parole, Indro Montanelli tavola della Madonna in trono con Bambino e Santi di Bartolomeo (1909-2001) esprime il profondo legame con la sua città Ghetti. A nord-ovest di Fucecchio, sul fiume Usciana, si trova il natale, un’origine che fu alla base della sua personalità, della Ponte Mediceo di Cappiano. La costruzione prende origine da sua stessa scrittura, asciutta e incisiva. Nello storico Palazzo un ponte fortificato medievale che controllava la viabilità lungo della Volta, la Fondazione Montanelli Bassi, istituita nel 1987 il percorso della Via Francigena della quale un breve tratto di dallo stesso Montanelli per valorizzare il patrimonio culturale e selciato è tutt’oggi visibile nel territorio di Fucecchio, in località storico del suo paese natale, ospita i suoi studi di Milano e di Galleno. La struttura, trasformata da Cosimo I de’ Medici nel Roma, qui trasferiti integralmente con i libri, le carte, gli oggetti centro amministrativo di una delle fattorie granducali, ospita personali e gli arredi, che raccontano meglio di ogni biografia, la oggi un ostello. Per una visita naturalistica, da vedere il Padule di sua personalità e le sue passioni. Indro Montanelli riposa nella Fucecchio, un’area protetta che costituisce la più grande palude tomba di famiglia del cimitero locale. interna italiana.
Gambassi Terme Il borgo del relax In un territorio noto sin dall’antichità per la presenza delle sue rigeneranti acque saline e tappa fondamentale della Via L’evento Francigena, Gambassi Terme è un luogo storicamente vocato al benessere e all’accoglienza. Situato lungo le principali strade che Palio delle contrade già nell’antichità collegavano i maggiori centri della Toscana, il borgo di Gambassi e la vicina Pieve di Santa Maria a Chianni Il Palio delle contrade con la tradizionale Mostra Mercato del vengono ricordati dall’arcivescovo Sigerico di Canterbury tra vino Chianti o “Fiera”, con la sua sfilata di carri e con concorso le tappe del suo pellegrinaggio sulla Via Francigena. Gambassi enologico delle aziende locali, rappresenta un appuntamento Terme è all’inizio della tappa n. 31 del percorso che in 3 ore di fisso per la zona. Nell’ultima settimana di agosto, le quattro cammino conduce fino al famoso borgo di San Gimignano. Da non contrade cittadine, si contendono il “cencio” sfidandosi in perdere soprattutto per la bellezza del paesaggio e per godere di varie prove di abilità e giochi originali e entusiasmanti come un’inedita veduta delle maestose torri del borgo senese. Sempre lo spaccalegna e il segone, fino a concludersi, in una festa di nel corso del Medioevo e grazie alla presenza delle materie colori, con la sfilata dei carri allegorici e con il famoso “pigia prime necessarie, a Gambassi iniziano a prendere campo attività pigia”, che ricorda l’antica pigiatura dell’uva. La contrada artigianali quali la produzione vetraria, oggi documentata da una vincitrice si aggiudica il “cencio” dipinto ogni anno da rinomati artisti locali. mostra permanente e la lavorazione della terracotta che, nel XVII secolo, fu materia viva nelle abili mani dello scultore Francesco Gonnelli, detto il Cieco di Gambassi, che con la sua arte immortalò diversi personaggi storici del suo tempo divenendo una vera e propria celebrità. Nel caratteristico centro storico, che Focus on conserva intatti molti dei palazzi e dei vicoli medievali e offre Una sosta sulla Via Francigena scorci mozzafiato sulla campagna circostante, si trovano le Terme della Via Francigena che sfruttano le benefiche proprietà All’inizio del percorso che fa tappa a dell’acqua salsa di Pillo, proponendo trattamenti per la cura del Gambassi Terme, si trova la Pieve di Santa corpo che ben si sposano con i sapori genuini dell’olio extra Maria a Chianni, ricordata anche nel diario vegine d’oliva e del vino che questa terra regala in abbondanza. dell’Arcivescovo Sigerico, che rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura Il Parco Benestare è un’area naturale, costellata di fonti, polle tardo romanica in Toscana. La facciata in arenaria gialla spicca e affioramenti di acqua liberamente visitabili. Passeggiando in contrasto con il paesaggio circostante mentre all’interno per i sentieri si raggiungono il Torrente Casciani, dal quale si domina lo spazio piuttosto austero tipico del romanico, sviluppano emissioni di gas che raggiungono anche i 23 gradi, suddiviso in tre navate. Nel complesso della Pieve trova spazio oppure le sorgenti del Botro delle Docce, dove le acque affiorano anche l’Ostello Sigerico. da un’impressionante frattura nella roccia.
Montaione Il paese del turismo verde Sulle colline della Valdelsa che attorno al borgo creano un paesaggio di rara bellezza, Montaione è il luogo ideale per L’evento una vacanza nel verde. Nel centro storico ben conservato, il Palazzo Pretorio e l’antica Pieve di San Regolo – dove tra l’altro Tartufesta si conserva una Madonna col Bambino della scuola di Cimabue Prezioso e dal gusto inconfondibile, il tartufo bianco è il – ci ricordano lo sviluppo del castello di Montaione in epoca protagonista di questa festa dedicata all’enogastronomia. La medievale quando, grazie alla vicina Via Francigena, il territorio Mostra mercato del tartufo, oltre a degustazioni e assaggi era attraversato da centinaia di pellegrini in viaggio verso Roma presso gli stand dei produttori locali, propone l’originale e la Terrasanta. Il Museo Civico, situato proprio nel Palazzo Cooking Art Show con chef stellati. E ancora musicisti, pittori, Pretorio, raccoglie le più antiche tracce del popolamento in artisti e poeti animano il centro storico, mentre nei boschi poco lontani si potrà partecipare a escursioni a piedi o a cavallo. Per i quest’area ed espone non solo numerosi reperti dalla Preistoria più piccoli laboratori a tema e una divertente Caccia al Tartufo! al Medioevo, ma anche un singolare fossile di scheletro di balena In ottobre. risalente al Pliocene rinvenuto nelle campagne di Montaione. Meta di pellegrinaggio sin dal XVI secolo, a pochi chilometri dal centro di Montaione si visita ancora oggi la Gerusalemme di San Vivaldo. In questo luogo straordinario, dove arte, fede, Focus on storia e paesaggio creano suggestioni inedite per il nostro La Gerusalemme di San Vivaldo tempo, si ha l’impressione di fare un salto nel passato. Qui, dove nel Trecento si ritirò e visse nel cavo di un castagno il frate Questo particolare santuario si trova al Vivaldo Stricchi, sorse prima un oratorio e in seguito, nel 1515, centro di una vasta area boscosa dove, tra Fra’ Tommaso da Firenze vi fece costruire una serie di cappelle il 1500 e il 1515, Fra Tommaso da Firenze con decorazioni in terracotta con scene ed episodi della vita e fece costruire un complesso di cappelle della Passione di Cristo, creando un percorso attraverso i luoghi decorate con terrecotte policrome ispirate più celebri della Gerusalemme cristiana. Già nel 1516 Papa alla vita e alla Passione di Cristo e disposte in modo da riprodurre in scala ridotta la planimetria della Gerusalemme Leone X concesse l’indulgenza ai fedeli che visitavano questo del tempo. Grazie ad una bolla di Papa Leone X che concedeva santuario decretandone la fortuna come vero e proprio luogo di l’indulgenza a chi visitava San Vivaldo, il santuario divenne meta pellegrinaggio. Guidando su strade secondarie o percorrendo di pellegrinaggio sostitutivo per tutti coloro che non potevano uno dei tanti sentieri escursionistici, tra le colline e i boschi sostenere il viaggio in Terrasanta. Oggi si può ammirare le di Montaione, capiterà di imbattersi in affascinanti borghi cappelle con le straordinarie terracotte di scuola robbiana, come Castelfalfi, di scorgere imponenti ville ricche di storia o anche con visita guidata, oppure si può godere di un momento tenute agricole oggi convertite in bellissimi agriturismo e case di riflessione nella tranquillità di questo luogo senza tempo. vacanze.
Montelupo Fiorentino La città della ceramica Conosciuta in tutto il mondo come centro di produzione della ceramica artistica, Montelupo Fiorentino è situata alla L’evento confluenza tra i fiumi Arno e Pesa ed è la base perfetta per Cèramica visitare la Toscana nel Cuore. Che il territorio di Montelupo Fiorentino sia stato abitato già in epoca preistorica e colonizzato Da oltre vent’anni Montelupo Fiorentino, in epoca etrusca e romana, è testimoniato dalla presenza ospita la Festa Internazionale della dell’importante Villa Romana del Vergigno e dai numerosi Ceramica. Tra mostre d’arte con reperti oggi esposti al Museo Archeologico. Si deve alla ceramiche provenienti da tutto il mondo, Repubblica di Firenze la costruzione nel 1204, del castello (oggi laboratori, visite speciali e concorsi, il visibile come torre campanaria della Prioria di San Lorenzo) centro cittadino si anima di eventi e occasioni per celebrare la storia locale e, soprattutto, far conoscere le migliori produzioni come avamposto militare sulla Valle dell’Arno e la successiva contemporanee. Visitare Montelupo Fiorentino durante la Festa espansione del borgo. La vicinanza della città di Firenze, con significa immergersi in un’atmosfera particolare fatta di arte, i suoi mercanti e i suoi signori, resta una costante anche per creatività e spettacolo. tutto il Rinascimento, quando inizia a fiorire la lavorazione della In giugno www.festaceramica.it ceramica, in particolare di maiolica, che farà di Montelupo Fiorentino uno dei principali centri di produzione della Toscana. Figlio di questa città ricca di stimoli artistici e artigianali fu Focus on Baccio da Montelupo, celebre scultore che fu compagno di Il Museo della Ceramica di Montelupo studi di Michelangelo presso il Giardino di San Marco a Firenze. La collezione raccoglie importanti testimonianze della produzione L’importante attività manufatturiera, ampiamente documentata ceramica di Montelupo, avviata nel corso del XIII secolo e basata nel Museo della Ceramica, prosegue ancora in numerosi soprattutto sulla lavorazione della maiolica. La produzione laboratori di ceramica artistica ed è l’assoluta protagonista montelupina raggiunge l’apice tra il 1420 ed il 1530 grazie ai dell’annuale Festa della Ceramica, che si tiene in giugno. contatti commerciali con il bacino del Mediterraneo e alla moda Negli ultimi anni Montelupo si è caratterizzata per un’intensa allora nascente di “apparecchiare” la tavola nelle più importanti relazione con l’arte contemporanea ospitando nelle strade e corti italiane. Gli oltre 1000 reperti esposti ripercorrono la storia nelle piazze opere di artisti di fama internazionale. Il territorio della produzione dal Medioevo all’Ottocento e provengono per la maggior parte da scavi archeologici effettuati nelle antiche particolarmente vocato di Montelupo fu scelto dalla famiglia discariche delle fornaci del centro storico, primo fra tutti quella Medici per edificare, sulla riva sinistra dell’Arno la splendida nota come “Pozzo dei Lavatoi”. Tra i manufatti di maggior rilievo, Villa dell’Ambrogiana. La campagna circostante, coltivata a il piatto denominato “Rosso di Montelupo”, capolavoro della vigneti ed uliveti, regala prodotti tipici di alta qualità, come gli maiolica rinascimentale italiana decorato a grottesche che prende ottimi vini Chianti e l’olio extravergine di oliva che sono alla il nome dal particolare pigmento rosso usato nella decorazione, la base di numerosi piatti tipici della ricca cucina locale. cui composizione è ancora oggi un mistero.
Montespertoli Città del vino Vera e propria “capitale” del vino toscano, la cittadina spunta tra le colline ricoperte di vigneti, che caratterizzano il tipico L’evento paesaggio chiantigiano e che qui regalano il rinomato Chianti Montespertoli. Anche se il territorio fu abitato fin dal tempo La Mostra del Chianti degli etruschi, è nel medioevo che il borgo di Montespertoli inizia a svilupparsi grazie alla sua fortunata posizione lungo la Dal 1957, tra la fine di maggio e l’inizio Via Volterrana e poco distante dalla Via Francigena. Tra i luoghi di giugno, Montespertoli celebra il più di questo periodo spiccano la splendida Pieve di San Piero in prestigioso dei suoi prodotti, il vino Mercato, dove oggi è allestito Museo di Arte Sacra e il pittoresco Chianti Montespertoli e Chianti Colli borgo di Lucardo che conserva ancora intatti i suoi caratteristici Fiorentini con l’imperdibile Mostra del Chianti. Al centro del tratti medievali. Proprio all’importanza commerciale assunta da programma le degustazioni del rinomato vino e gli assaggi di Montespertoli si deve la presenza nelle campagne circostanti specialità locali, ma anche concerti, raduni di auto d’epoca e la rievocazione storica della battitura, ambientata nei primi di imponenti e scenografici castelli come quelli di Poppiano, decenni del Novecento con macchine agricole e costumi di Montegufoni, di Sonnino che appartennero ad alcune note d’epoca. famiglie nobiliari toscane e che ancora punteggiano le colline di www.mostradelchianti.it questo splendido territorio. Se in passato mercanti e pellegrini percorsero queste strade in cerca di ricchezze o di santità, oggi i turisti possono viaggiare in auto, a piedi o in bicicletta lungo l’itinerario della Strada del Vino Chianti Montespertoli, ideale per Focus on scoprire le bellezze paesaggistiche e i sapori del territorio. Al vino Museo Amedeo Bassi sono dedicati un vero e proprio Museo presso il centro “I Lecci” che illustra le diverse fasi della produzione e l’importante Mostra Il museo dedicato ad Amedeo Bassi (1872–1949) nel centro del Chianti che ogni anno tra maggio e giugno attrae migliaia storico di Montespertoli raccoglie la collezione dei cimeli del tenore, donati al Comune dagli eredi e da numerosi di appassionati. Esplorando le strade collinari che circondano appassionati. Il percorso espositivo ripercorre la vita e il radioso questo tipico borgo potrà capitare anche di imbattersi nel successo di quello che fu un vero e proprio Divo dei primi del suggestivo Parco Arte nel Chianti dove alcune installazioni di Novecento. Attraverso fotografie, oggetti d’epoca e filmati, artisti contemporanei rielaborano in maniera inedita il rapporto il museo accompagna il visitatore alla riscoperta non solo tra l’ambiente e i nuovi linguaggi espressivi. Nel centro storico della figura artistica di Amedeo Bassi, ma anche della grande infine, il Museo Amedeo Bassi, documenta l’importanza e il tradizione lirica italiana. Una selezione di contributi musicali successo di questo celebre tenore degli inizi del Novecento che consente infine di ascoltare quella voce “di estrema dolcezza dalla piccola Montespertoli dove era nato e cresciuto, arrivò a e potenza” che ancora oggi rappresenta la più vitale eredità di calcare le scene dei più importanti teatri del mondo. questo grande montespertolese.
Vinci La città di Leonardo Sulle pendici del Montalbano, circondata a perdita d’occhio da vigne e oliveti, la città di Vinci è indissolubilmente legata alla figura L’evento di Leonardo da Vinci che qui nacque il 15 aprile 1452. Il Castello, che ancora oggi contraddistingue il borgo, nel XII secolo fu Il Giorno di Leonardo possedimento dei Conti Guidi ai quali deve il suo nome. Se i vicoli Un grande evento nella ricorrenza della nascita del più illustre medievali e le vedute panoramiche valgono da soli una visita, è cittadino di Vinci, avvenuta il 15 aprile 1452. L’intero paese, adornato il percorso che segue le orme di Leonardo che attrae invece dei colori araldici giallo e rosso, grazie alle bandiere esposte dagli gran parte dei visitatori. La Casa natale, in località Anchiano, è la abitanti, si anima di artisti all’opera, di musica, laboratori, “quadri prima tappa dell’itinerario leonardiano con un percorso museale teatrali”, visite guidate e passeggiate nella natura, tutte dedicate al che racconta gli aspetti più intimi della vicenda umana e artistica tema leonardiano. L’evento ha inizio con il suono del campano del Castello dei Conti Guidi e si conclude in Piazza della Libertà con una di Leonardo e il legame profondo che egli ebbe con la sua terra grande torta di compleanno offerta a tutti i partecipanti. natale. Immersa tra gli oliveti, la Casa è anche un ottimo punto www.ilgiornodileonardo.it di partenza per una passeggiata sui sentieri del Montalbano. Nel centro storico invece, il Museo Leonardiano presenta l’opera di Leonardo tecnologo e ingegnere con una delle raccolte più ampie Focus on e originali di macchine e strumenti. I modelli, accompagnati da animazioni digitali, testimoniano la vastità dei suoi interessi: dagli Il Museo Leonardiano studi sul volo ai progetti di macchine da guerra, dalle macchine Con oltre 80 modelli di macchine e strumenti da cantiere fino a quelle tessili. L’itinerario continua nella Chiesa presentati con precisi riferimenti ai codici leonardiani, il museo è una delle raccolte di Santa Croce che ospita la cappella del fonte battesimale più ampie ed originali dedicate a Leonardo al quale Leonardo fu battezzato, oggi impreziosita dalle scienziato, tecnologo e ingegnere . Sulla installazioni di Cecco Bonanotte. Sempre nel borgo opere di arte enigmatica Piazza dei Guidi, la Palazzina contemporanea rielaborano l’eredità e la suggestione del Genio: Uzielli presenta le sale dedicate alle macchine da cantiere, alla l’Uomo di Vinci, scultura di Mario Ceroli in piazza del Castello, il manifattura tessile, agli orologi meccanici e la sezione Leonardo e Cavallo in bronzo realizzato da Nina Akamu, la Piazza dei Guidi l’anatomia. Il nucleo originario della collezione si trova però nel vicino disegnata da Mimmo Paladino come scenografico ingresso Castello dei Conti Guidi con le avveneristiche macchine da guerra, al Museo, le sculture Dialogo oltre il tempo e lo spazio di Wu la grande ala battente e la sezione Leonardo a Vinci che racconta il legame biografico con la città natale e come essa fu fonte di Weishan. Tra i luoghi dedicati a Leonardo, anche la Biblioteca ispirazione per i suoi studi e le sue opere. Da non perdere la terrazza Leonardiana, centro studi di livello internazionale che custodisce panoramica della torre, dove ammirare il paesaggio toscano, spesso l’intero corpus di codici manoscritti in versione facsimilare, oggi raffigurato da Leonardo. Il percorso museale prosegue alla Villa del quasi completamente accessibile online grazie al portale eLeo. Ferrale, nella sezione Leonardo e la pittura con le riproduzioni ad www.leonardodigitale.com altissima risoluzione delle opere leonardiane.
Toscana Ambito Turistico Empolese Valdelsa e Montalbano L’Ambito turistico comprende gli 11 Comuni dell’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa. Capraia e Limite Castelfiorentino Cerreto Guidi Certaldo Empoli Fucecchio Gambassi Terme Montaione Montelupo Fiorentino Montespertoli Vinci In collaborazione con: Ufficio di Ambito piazza della Vittoria, 54 – 50053 Empo li (FI) tel.0571 933284 info@toscananelcuore.it www.toscanenelcuore.it
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