"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
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“Quasi niente” piace al pubblico del Palamostre “Quasi niente” di Deflorian/Tagliarini – andato in scena al Palamostre di Udine per Contatto 38 – racconta il male di vivere in un mondo che ha perso la capacità di ascoltare i bisogni dei suoi abitanti. Ispirato a Il deserto rosso di Michelangelo Antonioni, la pìece ha come protagoniste tre donne che triplicano Giuliana, il personaggio interpretato da Monica Vitti. Tre donne di età (trenta, quaranta e sessant’anni) esperienze, sogni diversi ma tutte accomunate da una profonda inadeguatezza e malessere interiore. Sul palco anche due uomini, anch’essi in crisi. Personaggi nevrotici, irrisolti e frustrati perfetti rappresentanti di una società vuota che esalta la mediocrità. La scenografia è divisa in due parti da un velo, un diaframma che distanzia e separa gli attori dalla vista dal pubblico. Quando ad uno ad uno si materializzano occupano uno spazio scuro dove si notano due armadi rovesciati e una poltrona rossa. Veniamo a sapere che quest’ultima è stata raccolta dalla quarantenne, ripulita e riassestata. Poltrona che come un lettino dello psichiatra aiuta a raccontare di sé, di quanto sia difficile comunicare le proprie sensazioni ed emozioni, di come le parole spesso rimangono strozzate in gola. Poltrona protettiva in cui rifugiarsi quando il “freddo dentro” è più forte del solito. Ma se i pezzi della poltrona sono facili da assemblare è più complicato ricomporre quella di una vita. Gli armadi vengono presi spostati, trascinati e finalmente messi nella posizione più naturale. Ma servirà a qualcosa mettere in ordine le cose. Cambiare alla fine, vuol
dire cambiare nulla. Anche le altre donne in scena non si sentono adeguate alla vita che stanno vivendo: mentre la trentenne sembra dover ancora decidere se diventare grande, la sessantenne ci tiene a precisare di non aver ancora raggiunto la cifra tonda. Gli uomini non se la passano meglio. Sono alla ricerca di serenità e di pace in rapporti stabili che riempiono i vuoti del passato. Attori sul palco che riflettono e rimandano le loro storie come in un caleidoscopio: le loro storie sono le storie degli spettatori che si moltiplicano a dismisura. Ottima l’interpretazione degli attori Francesca Cuticca, Daria Deflorian, Monica Piseddu, Benno Steinegger Antonio Tagliarini molto applauditi dal pubblico in sala. MariaTeresaRuotolo Foto Claudia Pajewski Gli anni d’oro dei rally sono stati rivissuti al 17° Revival Rally Club Valpantena Bentivogli-Marani si sono imposti al 17° Revival Rally Club Valpantena, la gara di regolarità sport andata in scena il 15 e 16 novembre fra la Valpantena e la Lessinia.
Bentivogli-Marani (credits Dario Furlan) Soddisfazione! E’ quella che si poteva leggere nel viso di tutti i concorrenti che sabato sera sono saliti sulla pedana di arrivo del 17° Revival Rally Club Valpantena a Grezzana. Soddisfazione per aver portato a termine una “due giorni” intensa e per nulla semplice causa il meteo veramente inclemente della giornata di venerdì che ha reso il percorso particolarmente viscido e insidioso, condizioni del fondo stradale che i concorrenti hanno ritrovato pure il giorno successivo anche se la giornata di sabato è stata baciata in mattinata da un caldo sole ed è poi è stata esente da precipitazioni fino al termine della manifestazione.
(credits Dario Furlan) (credits Dario Furlan) Ma la soddisfazione la si poteva leggre anche sul volto degli organizzatori che pur con le notevoli difficoltà causate dalle
pessime condizioni meteorologiche sono riusciti a riproporre con sueccesso l’ennesima edizione di questo appuntamento con la storia del rally radunando un parco macchine da sogno che reso unico questo evento. Partenza della seconda tappa dalle Cantine Bertani, uno degli sponsor della manifestazione (credits Dario Furlan)
Curiosa la P per le esercitazioni e gli esami di guida applicata sul lunotto posteriore della BMW (credits Dario Furlan) La gara ha richiamato un folto pubblico che nonostante il maltempo della prima giornata si è riversato sulle prove speciali per assistere alle evoluzioni dei concorrenti che non hanno lesinato lo spettacolo divertendosi e facendo divertire le numerose persone che attendevano i loro passaggi. Prove come la “Alcenago” – forse la più spettacolare – e la “San Francesco” sono state letteralmente prese d”assalto dal pubblico in un’atmosfera d’altri tempi, un tuffo nel passato con un salto indietro nel tempo di una trentina d’anni, quella del rallismo meno esasperato tecnicamente e dove contava molto l’abilità di guida in condizioni difficili.
(credits Dario Furlan) All’arrivo di Grezzana, dopo due giorni di gara, alla domanda che veniva ironicamente posta ai concorrenti se fossero disposti a ripartire nuovamente per ripetere la prova di Alcenago in notturna (ovviamente non in programma, ndr) la risposta era univoca e accompagnata da grandi sorrisi: “Si, subito!” a riprova della bellezza della gara organizzata dal Rally Club Valpantena.
Battistolli-Cazzaro (credits Dario Furlan) Marco Maurer e Patrick Lutz, fra i più spettacolari con la loro Audi Quattro (credits Dario Furlan)
Marco Maurer (credits Dario Furlan) Maurer – Lutz (credits Dario Furlan)
(credits Dario Furlan) (credits Dario Furlan)
FERRARETTO-PEZZO (credits Dario Furlan) SCAPIN-TISATO (credits Plume Sport)
(credits Dario Furlan) (credits Dario Furlan)
MARCHETTO-ZAMBONI ripresi in un attimo di “difficoltà” (credits Dario Furlan) (credits Dario Furlan)
A scuola da maestro “Lucky” (credits Dario Furlan) Gigi “Lucky” Battistolli (credits Dario Furlan)
(credits Dario Furlan) BOMBIERI-TRIPI (credits Plume Sport)
FRACASSO-FRACASSO (credits Dario Furlan) La bellissima Ferrari 308 GTB di Alberto Battistolli (credits Dario Furlan)
Alberto Battistolli ha regalato spettacolo nei suoi passaggi con la Ferrari 308 (credits Dario Furlan) (credits Dario Furlan)
MOSCATO-GANASSIN (credits Plume Sport)
(credits Dario Furlan) KEDWARD-SAUNDERS (credits Dario Furlan) (credits Dario Furlan)
(credits Dario Furlan) (credits Dario Furlan)
(credits Dario Furlan) (credits Plume Sport)
Maurer-Lutz La classifica finale ha visto imporsi l’equipaggio Marco Bentivogli-Andrea Marani su Fiat 124 Abarth seguiti, a sole 7 penalità di distanza, da Giordano Mozzi e Stefania Biacca (Opel Kadett GTE), terzi Alessandro Zanchi e Damiano Gonzi su Volkswagen Golf Gti. La classifica completa si può consultare sul sito della manifestazione al link http://www.cronocarservice.com-
Bentivogli-Marani vincitori del 17° Revival Rally Club Valpantena (credits Dario Furlan) MOZZI-BIACCA, secondi assoluti (credits Dario Furlan)
Alessandro Zanchi e Damiano Gonzi, terzi assoluti (credits Dario Furlan) FERRARA-VIOLA, quarti su Opel Kadett GT/E (credits Dario Furlan)
GIACOPPO-RANDON, quinti (credits Dario Furlan) COGHI-COGHI, sesti (credits Dario Furlan) Và in archivio così questa 17^ edizione del Revival Rally Club Valpantena con la consapevolezza di aver posto un altro tassello nel cuore del grande mosaico degli appassionati dell’automobilismo d’altri tempi. Servizio Guendy Furlan – Foto #darionnenphotographer/Plume
Sport Una toccante testimonianza in ricordo di Pierluigi Mattioli recentemente scomparso mentre disputava una gara in moto. Pubblichiamo volentieri questa testimonianza del nostro collaboratore Piercarlo Donda in ricordo dell’amico Pierluigi Mattioli scomparso lo scorso 14 novembre a causa di un arresto cardiocircolatorio mentre stava affrontando la “Sei giorni” di enduro in Portogallo; Mattioli aveva 57 anni e da diversi anni ormai correva in moto nella regolarità/enduro per moto d’epoca, dopo aver gareggiato in più di 200 rally a partire dagli anni ’80.
La cronaca locale ha dato il dovuto risalto all’accaduto ma quanto scritto da Piercarlo Donda, ex giornalista ed amico del compianto Pierluigi Mattioli delinea meglio quello che era Pierluigi sia dal punto di vista sportivo che da quello umano: “È la seconda volta che mi trovo a scrivere un articolo su di te, la prima fu nel 2011 quando scrivevo per Tuttorally+ e decisi, come conclusione di un ciclo di interviste programmate, di intervistarti. Un’intervista per me molto speciale, una raccolta di tutte le chiacchierate che avevamo fatto dal 1995, anno in cui ti conobbi e cominciai a frequentare la tua carrozzeria. Tu, tutto orgoglioso, mi aspettavi nel tuo ufficio e sulla scrivania, sopra le innumerevoli scartoffie, spiccava il tuo curriculum sportivo che aggiornavi con fierezza dopo ogni gara. Visto che da quel maledetto 14 novembre che ti ha portato via mentre stavi facendo la cosa che più amavi si è parlato – purtroppo – molto di te, volevo farlo anch’io, però in maniera
diversa: ripubblicando quell’intervista, facendo finta che tu sia ancora qui, tra di noi. Con quella tua gentilezza e disponibilità che ti contraddistingueva, con la passione che trasmettevi quando raccontavi le tue avventure motoristiche, quando per l’ennesima volta ti chiedevo di raccontarmi qualcosa di cui conoscevo già ogni particolare, o di quando ci confrontavamo e ti chiedevo consigli sulle gare che andavo ad affrontare. Si perché è solo grazie a te che mi sono appassionato a questo sport, il rally. Quando venni da te le prime volte e trovavo la tua Sierra Cosworth parcheggiata fuori, dietro la siepe, ancora con la fanaliera reduce dall’ultima gara, rimasi affascinato da questo mondo e ti feci la promessa che un giorno anch’io ce l’avrei fatta. Mi ricordo quel rally della Sedia a Manzano, quando correvi con l’Escort Wrc di Rossi, era il 1999 avevo da poco fatto la patente e venni anch’io a “fare” assistenza, oppure l’anno successivo quando venni assieme ad Andrea e Daniel e fare assistenza al Rally della Carnia. Mi ricordo anche del rally della Sedia del 2000, con la Escort gruppo N quando le sere prima della gara, mentre stavi preparando la macchina dicesti scherzando che “se non va come deve, la metto di tetto”, e cosi andò. Mi ricordo anche il giorno dopo la mia prima gara, nel 2002, quando venni a raccontarti com’era andata. E mi ricordo ancora la tua faccia quando al rally di Gorizia 2003 dove correvamo entrambi, mi trovasti li all’assistenza dopo il primo giro di prove e mi chiedesti: “cosa fai già qua?!?” e io ti risposi che avevamo rotto il cambio sulla prima prova. Potrei andare avanti per giorni raccontando i ricordi bellissimi che porto dentro di me di quella persona speciale che eri e resterai sempre. Ultima cosa, mi avevi promesso che prima o poi una gara assieme l’avremmo fatta… non è andata così, purtroppo. Grazie Gigi, grazie per essermi stato vicino e di supporto quando venivo a confidarmi da te su qualsiasi problema avessi, per il supporto anche se a distanza nelle gare, grazie per avermi talvolta sgridato, grazie di tutto, veramente. Di cuore.“
Piercarlo Donda Di seguito l’intervista: 11 febbraio 2011 intervista per Tuttorally+ Pierluigi Mattioli 01/01/1962 imprenditore convive con Roberta, 2 figlie Giorgia e Marta all’attivo oltre 200 gare esordio come pilota Rally Colli Goriziani 1984 su Ford Escort Rs2000 Mk2 1^ vittoria assoluta, Rally Valli del Torre 1988 su Opel Manta gruppo A vincitore campionato Triveneto 1984 vittoria Coppa Italia Quarta Zona 1987 – Opel Manta Gte gruppo A con accesso alla Finale al Rally del Gargano (rit. Rottura guarnizione di testa) navigatori : Bruno Cotic, Monica Malisan, Luciano Blasutto ha corso con varie vetture : A112 trofeo, Ford Escort Rs 2000 Mk2, Opel Ascona gruppo A, Opel Manta Gte gruppo A, Renault 5Gt turbo gruppo N, Fiat Ritmo 75 gruppo 2, Fiat Ritmo 130 gruppo A, Ford Sierra Cosworth gr.N/A, Ford Escort Cosworth gruppo N e WRC, Toyota Celica gruppo N, Mazda 323 gruppo A, Delta Integrale gruppo N, BMW M3 E30 gruppo A, Peugeot 306 gruppo A, Mitsubishi Lancer Evo 9, Peugeot 207 S2000. Hai cominciato a correre come navigatore nel 1980, appena compiuti i 18 anni, per poi subito dopo passare sul sedile di sinistra, come mai questa scelta?
Dopo un po’ di gare da naviga ho voluto capire a che livello sarei potuto essere come pilota, ed ho visto che poi così tanto male non ero. Da qui in avanti ho scelto di continuare come pilota. Dalla gara di esordio mi sono subito difeso bene riuscendo ad insediarmi nelle parti alte della classifica assoluta. Dall’esordio ad oggi ha partecipato ad oltre 200 gare, quale rappresenta il tuo più bel ricordo? Sicuramente tutte le gare che ho corso con la M3 gruppo A mi hanno lasciato un gran bel ricordo, ma ricordo con particolare piacere il Città di Modena, del 1994 dove nettamente in debito di cavalli rispetto alle vetture turbo 4×4, dopo una gara tutta d’attacco, sono riuscito a finire 3° assoluto a ridosso di una Toyota Celica del vincitore e di una Escort Cosworth gr. A del secondo classificato. Purtroppo però per una dimenticanza da parte del team nel dichiarare e farsi punzonare in fase di verifica le zavorre per l’ottenimento del peso regolamentare, che, pur essendo rimaste sempre al loro posto, venni squalificato. A Modena, però, lungo il percorso, c’era uno spettatore d’eccezione, ovvero l’ing. Forghieri, famoso progettista della Ferrari ai tempi di Lauda, e responsabile della Oral Engineering che seguiva per conto di BMW Italia il programma rally con le 318 is che mi chiamò per sondare la possibilità di gareggiare nel Campionato Italiano Rally come compagno di squadra di Alex Fiorio, invito purtroppo declinato per la mancanza del budget necessario. In tutti questi anni di gare qual è la macchina che più ti è piaciuta? Fino a prima di aver provato le moderne S2000 avrei risposto la M3 e30 di gruppo A, era la massima espressione delle autovetture a trazione posteriore. Ora invece rispondo la Peugeot 207 s2000 che sicuramente è la migliore nella sua categoria e tra le vetture moderne.
Cosa prevede il 2011? Sicuramente parteciperò al Campionato Italiano di Enduro d’Epoca, e poi, budget permettendo, dovrei partecipare alla seconda edizione del Ronde dell’Isontino sempre con una Peugeot 207 S2000 cercando di arrivare alla vittoria assoluta nel rally di casa. E poi in calendario c’è anche un nuovo rally nella nostra zona, il Rally della Venezia Giulia a cui vorrei partecipare. Alcune immagini della carriera rallystica di Pierluigi:
Con la pubblicazione di questa intervista l’amico Piercarlo Donda (ma anche la redazione di questa testata) ha voluto rendere omaggio a quella straordinaria persona che era Pierluigi Mattioli. TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE Martedì 19 novembre 2019 – ore 20.45 HERMANOS Debutto nazionale al Giovanni da Udine per “Hermanos” di Giuliano Bonanni e Stefano Angelucci Marino Arriva martedì 19 novembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per la sua prima rappresentazione
lonazionale Hermanos di Giuliano Bonanni e Stefano Angelucci Marino. Recitato in italiano, friulano, spagnolo e abruzzese e fresco di debutto in Argentina e Uruguay, lo spettacolo centra il tema dell’integrazione sociale ma è anche un’occasione per riflettere sul fenomeno dell’emigrazione che ha coinvolto l’Italia in passato e che, per cause diverse e con modalità differenti, la coinvolge di nuovo. Sempre martedì 19 novembre, alle 17.30 sul palcoscenico del Giovanni da Udine, i registi e gli attori di Hermanos incontreranno il pubblico in un nuovo appuntamento di Casa Teatro per raccontare la genesi del progetto e l’esperienza trascorsa in America Latina, dove lo spettacolo è andato in scena nei giorni scorsi con successo a Montevideo, Buenos Aires e in altre città argentine. Protagonisti dello spettacolo sono due giovani emigranti che tra loro si chiamano fratelli, non perché siano consanguinei, ma perché sono entrambi orfani di una terra che era anche la
loro madre. I due hermanos sono figli dell’Italia del dopoguerra che li ha abbandonati al proprio destino, vivono in un quartiere operaio di Buenos Aires e lottano ogni giorno per non dimenticare le proprie radici, per radicarsi in un nuovo orizzonte. Pur essendo molto diversi fra loro, hanno in comune la passione per la boxe e il desiderio di affermarsi. Ed è qui che il destino giocherà la sua parte, facendoli salire sullo stesso ring uno contro l’altro. Hermanos è una storia epica e passionale che nasce dall’esperienza teatrale vissuta in America Latina da Giuliano Bonanni e Stefano Angelucci Marino grazie a due produzioni in collaborazione con il Teatro Stabile d’Abruzzo. I due artisti, dopo essere entrati in contatto diretto con i discendenti dei migranti friulani e abruzzesi, affrontano in questo spettacolo il tema del fenomeno migratorio non da una prospettiva nostalgica e poetica ma da una angolazione concreta e attualizzante, rafforzata dall’uso delle lingue e dei dialetti degli emigranti: italiano, friulano, spagnolo e abruzzese. Spettacolo con pubblico in palco. Posti limitati. Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00. L’acquisto dei biglietti è possibile anche online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti vivaticket e, il venerdì mattina dalle 9.30 alle 13.00, alla Libreria Feltrinelli di Udine (Via Canciani). Per info: tel. 0432 248418 e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali riduzioni per i possessori della G-Teatrocard. E. L.
ALLA VEDOVA IN JAZZ TORNA IL CONNUBIO TRA ALTA ENOGASTRONOMIA E ARTISTI Apertura giovedì 21 novembre alle 20 con il ritorno a Udine della grande Rossana Casale accompagnata al piano da Carlo Morena Nello storico ristorante udinese si esibiranno, per la direzione artistica di Ermanno Basso, grandi cantanti e musicisti del calibro di Omar Sosa, Caterina Bubbico, Federico Malaman e Francesco Bearzatti Una scommessa che, partita sette anni fa con coraggio e determinazione, ha saputo raccogliere col tempo consenso e apprezzamenti da parte di un pubblico sempre più numeroso a tal punto da diventare per molti un appuntamento irrinunciabile. Sta per partire la 7^ edizione de “Alla Vedova in Jazz”, la rassegna organizzata dallo storico ristorante udinese che ha deciso di abbinare alta enogastronomia con la musica jazz eseguita dal vivo da grandi artisti di fama internazionale. Per il calendario 2019 sono davvero tanti i cantanti e i musicisti chiamati a Udine dal direttore artistico Ermanno Basso, produttore discografico romano per l’etichetta Cam Jazz
con ben sei nomination ai Grammy Awards. A cominciare da Rossana Casale, da tempo assente dalla scene udinesi, che sarà in città, accompagnata al piano da Carlo Morena, per l’apertura del festival, giovedì 21 novembre. Un ritorno, quella della Casale, nei jazz clubs e nei teatri con un prezioso concerto piano – voce, dove reinterpreta i brani presi dai suoi lavori più significativi dedicati al jazz, quello che lei chiama “la mia vera anima”. «Oltre a lei, che non ha certo bisogno di presentazioni – anticipa Basso – ci sarà ancora il grande Omar Sosa, un po’ il simbolo di questa rassegna, che suonerà con Marialy Pacheco e, per la prima volta due pianoforti entreranno in questa meravigliosa sala. Avremo poi una splendida voce, quella di Caterina Bubbico e, ancora, un artista emergente come Federico Malaman, che nel mondo del pop sta letteralmente spopolando, fino ad arrivare ai Licaones condotti da Mauro Ottolini e Francesco Bearzatti che ci rappresentano all’estero e che ci faranno gioire dal palco». Confermato il format, ormai rodato, dell’iniziativa che prevede alle 20 la cena nella storica sala al primo piano del ristorante in via Tavagnacco 9 e, alle 21.45 il concerto. Un modo per consentire di gustare appieno entrambi gli ingredienti della serata. «Sfruttando questa bellissima sala – spiega Cristina Zamarian, con la sorella Sandra e mamma Ida anime della rassegna e custodi di questo angolo di tradizione e calore familiare – abbiamo voluto utilizzarla in altro modo, coniugando la musica con l’alta cucina. E questo è avvenuto grazie all’aiuto di molti nostri amici, come Stefano Amerio, che è il nostro
angelo custode per quanto riguarda la parte tecnica, ed Ermanno Basso, che ci ha aiutato nella scelta degli artisti. Per quest’anno, così come nell’edizione passata, abbiamo voluto abbinare, oltre alla buona cucina, anche i migliori vini che il nostro Friuli produce. Un nuovo trait-d’union particolarmente apprezzato e che quindi riproporremo». E, infatti, ad ogni serata verrà abbinato ai piatti un vino prodotto dalle più prestigiose cantine regionali come, Le due terre, Livio Felluga, Jermann, Venica&Venica, oltre a quella delle sorelle Zamaria, l’azienda agricola San Rocco. Tornando al programma della rassegna, dopo la Casale, a salire sul palco saranno il 23 gennaio 2020, gli straordinari pianisti cubani Omar Sosa e Marialy Pacheco, il 20 febbraio Carolina Bubbico accompagnata al piano da Claudio Filippini, due dei più grandi talenti della scena musicale italiana che si esibiranno per la prima volta insieme in un concerto unico. Il 26 marzo il virtuoso Malafede Trio (Federico Malaman al basso, Riccardo Bertuzzi alla chitarra e Ricky Quagliato alla batteria) e, per finire, il 25 giugno i Licaones, quartetto ricco di verve e ironia formato da Francesco Bearzatti al sassofono, Mauro Ottolini al trombone, Oscar Marchioni all’organo e Paolo Mappa alla batteria. La cena-concerto “Alla Vedova in Jazz” (su prenotazione allo 0432470291), oltre alla direzione artistica di Ermanno Basso (SimulArte), vede come produttore esecutivo Federico Mansutti (Simularte), il supporto tecnico di Stefano Amerio e Lorenzo Crana (Artesuono), e Lorenzo Cerneaz come Tecnico Steinway.
Progetto interreg Italia Austria Stream sabato 16 novembre, ore 10.30, Casa della Conoscenza L’Acquaponica, un’antica tecnologia al servizio di problemi moderni. Nuove prospettive per la Val Tramontina. Relatore Alessandro NeriHa come oggetto l’acquaponica, un’antica tecnologia al servizio di problemi moderni, con l’obiettivo di valutare nuove prospettive per la Val Tramontina, il quarto e ultimo workshop partecipativo, in programma sabato 16 novembre alle 10.30 nella Casa della Conoscenza a Tramonti di Sotto, nell’ambito del progetto Interreg Italia – Austria STREAM Sostenere il Turismo sostenibile la Rigenerazione urbana E la promozione delle Arti in aree Montane”. L’incontro è organizzato in collaborazione con Montagna Leader e l’Associazione Ubik Art di Pordenone, per sviluppare il tema la rigenerazione urbana, testimoniata da casi concreti realizzati in contesti urbani e rurali. Il relatore, Alessandro Neri, è biologo ed ecologo marino, e dal 2014 studia e sperimenta questo metodo produttivo in ottica di una produzione alimentare più sostenibile. L’incontro offre dunque una visione d’insieme sulle potenzialità dell’acquaponica, principi ed applicazioni di una tecnica resiliente, sinergica e sostenibile. Pensaci, Giacomino! Leo Gullotta interpreta Luigi
Pirandello SAN VITO AL TAGLIAMENTO – AUDITORIUM CENTRO CIVICO lunedì 18 novembre – ore 20.45 GEMONA – TEATRO SOCIALE martedì 19 novembre – ore 21 MANIAGO – TEATRO VERDI mercoledì 20 novembre – ore 20.45 Tre serate in compagnia di Leo Gullotta, protagonista di una pièce firmata nel 1917 dal Premio Nobel Luigi Pirandello. Pensaci, Giacomino! andrà in scena nel Circuito ERT lunedì 18 novembre alle 20.45 all’Auditorium Centro Civico di San Vito al Tagliamento, martedì 19 novembre alle 21 al Teatro Sociale di Gemona e mercoledì 20 novembre alle 20.45 Teatro Verdi di
Maniago. Assieme a Leo Gullotta sui tre palchi regionali, diretti da Fabio Grossi, saliranno anche Liborio Natoli, Rita Abela, Federica Bern, Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio, Marco Guglielmi, Valerio Santi e Sergio Mascherpa. Pensaci, Giacomino! nasce come novella nel 1915 per poi avere la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917. Tutti i ragionamenti, i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani sono presenti in questa opera. Un testo di condanna di una società volgare e pettegola, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo è sempre pronto a esibirsi. La storia racconta di una giovane che, rimasta incinta del suo fidanzato, non sa come poter portare avanti questa gravidanza; il professore Toti (Gullotta) pensa di aiutarla chiedendola in moglie e potendola poi così autorizzare a vivere della sua pensione il giorno che lui non ci sarà più. Naturalmente la società civile si rivolterà contro questa decisione anche a discapito della piccola creatura che nel frattempo è venuta al mondo. Pensaci, Giacomino! è una commedia di “profonda umanità”, così scrisse il critico Lucio D’Ambra all’indomani della prima rappresentazione, che celebra la vittoria dei sentimenti autentici contro la ottusa disumanità di certi pregiudizi borghesi. Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it o chiamando il Punto IAT di San Vito al Tagliamento (0434 80251), l’Ufficio turistico di Gemona (0432 981441) e l’Ufficio Turistico di Maniago (0427 709063). Enrico
Teatro Giovanni da Udine, dal 14 novembre in vendita i biglietti per il musical “The Full Monty” e “Solo”, il nuovo show di Arturo Brachetti Sono due fra gli spettacoli più attesi della stagione di prosa del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e da domani, giovedì 14 novembre, sarà possibile acquistarne i biglietti per trascorrere momenti di puro divertimento con amici, parenti o con tutta la famiglia. Sportelli aperti infatti, in via Trento 4, per aggiudicarsi i posti ancora disponibili per il musical The Full Monty, che sarà in scena da venerdì 10 a domenica 12 gennaio 2020, e per Solo, il nuovo incredibile show di Arturo Brachetti, atteso sul palcoscenico friulano il 13 e 14 marzo 2020. Proposto dal team creativo di Mamma Mia! e con un cast strepitoso capitanato da Luca Ward, Paolo Conticini e Nicolas Vaporidis, The Full Monty è il nuovo travolgente musical prodotto dalla Peeparrow Entertainment, firma dei maggiori successi del genere di questi ultimi anni. In scena una storia incredibile di riscatto che esplode al ritmo di una colonna sonora diventata già un cult: un “servizio completo” di… assoluto divertimento. Da non perdere, per tutta la famiglia, anche Solo, il nuovo show di Arturo Brachetti che ci farà tornare bambini e ci
condurrà in un magico mondo a una velocità travolgente. L’incredibile mago del trasformismo che ha conquistato con i suoi fantasmagorici spettacoli oltre tre milioni di persone in tutto il mondo, questa volta ci aprirà le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie. Accolto trionfalmente in Francia, Italia e Svizzera, Solo è un viaggio nella storia artistica del mito assoluto del quick-change, fra grandi classici e sorprendenti novità. Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto diventa possibile in questo varietà funambolico in cui Brachetti interpreta ben sessanta personaggi diversi. Gli sportelli della biglietteria di via Trento 4 saranno aperti per il solo primo giorno di prevendita, giovedì 14 novembre, con orario 9.30 – 12.30 e 16.00 – 19.00. Nei giorni successivi sarà attivo l’orario pomeridiano dalle 16.00 alle 19.00 (chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi). L’acquisto dei biglietti è possibile anche nei punti vivaticket e alla Libreria Feltrinelli di Udine (Via Canciani), il venerdì mattina dalle 9.30 alle 13.00. Online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it. Per info: tel. 0432 248418 e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali riduzioni per i possessori della G-Teatrocard. TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE 15 nov. -20.45 DIO RIDE Nish Koshe Una zattera in forma di piccola scena approdava in teatro ventisei anni fa. Trasportava sei vagabondi, cinque musicanti e un narratore di nome Simkha Rabinovich. A chi sentiva il
desiderio di ascoltare, Simkha raccontava storie di una gente esiliata, cantava le canzoni di quel popolo che illuminò e diede gloria alla diaspora. I musicanti lo accompagnavano con i loro strumenti e con lui rievocavano le melodie che quel mondo – fatto di comunità grandi, piccole e piccolissime – aveva creato per vivere le feste, le celebrazioni e i riti di passaggio. Dopo aver toccato tante destinazioni e aver riscosso un successo straordinario, Moni Ovadia e i suoi compagni di avventura saranno al Teatro Nuovo Giovanni da Udine venerdì 15 novembre con Dio ride. Nish koshe, un nuovo spettacolo ispirato alla tradizione del cabaret yiddish fatto di canzoni, musiche, piccole letture e tanto umorismo, dove l’ebraicità è raccontata in modo originalissimo attraverso il paradosso e soprattutto il sorriso. Dopo lo storico spettacolo Oylem Goylem che proprio lo scorso anno ha toccato il 25mo anniversario, con Dio ride. Nish koshe (il sottotitolo significa in yiddish “così così”), Moni Ovadia intraprende dunque un nuovo viaggio umoristico - paradossale nei grandi temi della spiritualità ebraica che ci permette di guardare in modo nuovo la realtà, le sue contraddizioni e anche di arginare le sue derive: perché, come ha detto lo stesso Ovadia, “L’umorismo è uno strumento poderoso per spiazzare il potere, le regole rigide, l’ossificazione del pensiero”. Dio ride. Nish Koshe è uno spettacolo lirico e civile, dove l’umorismo e la saggia leggerezza si rivelano essere le uniche possibili risposte dell’intelligenza alle avversità e al male del mondo. Conflitti, intolleranza, nuovi muri come quello che divide Israele da Gaza allontanano gli uomini oggi più che mai e oggi più che mai è necessario dare voce al bisogno di memoria, di giustizia e di pace. Come scrive il Talmud, “Dio ride per essersi intromesso nelle cose degli uomini”. Ma può ancora farlo di fronte a tanta stoltezza? Così così.
Salomone “Moni” Ovadia nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita. Dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua carriera d’artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi. Nel 1984 comincia il suo percorso di avvicinamento al teatro, prima in collaborazione con artisti della scena internazionale, come Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti, e poi, via via proponendo se stesso come ideatore, regista, attore e capocomico di un “teatro musicale” assolutamente peculiare, in cui le precedenti esperienze si innestano alla sua vena di straordinario intrattenitore, oratore e umorista. Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il “vagabondaggio culturale e reale” proprio del popolo ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante, quell’immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria per il futuro. Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00. L’acquisto dei biglietti è possibile anche online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti vivaticket e alla Libreria Feltrinelli di Udine (Via Canciani), il venerdì mattina dalle 9.30 alle 13.00. La biglietteria di via Trento venerdì 15 novembre sarà attiva anche a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio degli spettacoli. Per info: tel. 0432 248418 e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali riduzioni per i possessori della G-Teatrocard. TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE venerdì 15 novembre 2019 – ore 20.45
DIO RIDE Nish Koshe di e con Moni Ovadia con le musiche dal vivo della Moni Ovadia Stage Orchestra: Maurizio Dehò, Luca Garlaschelli, Albert Florian Mihai, Paolo Rocca, Marian Serban luci Cesare Agoni, Sergio Martinelli scene, costumi ed elaborazione immagini Elisa Savi progetto audio Mauro Pagiaro regia Moni Ovadia produzione CTB Centro Teatrale Bresciano, Corvino Produzioni Presentata la nuova edizione di Suns Europe Primo lustro per Suns Europe che dal 15 al 30 novembre riporterà il Friuli al centro dell’Europa attraverso una serie di eventi sparsi sul territorio e uniti da un filo rosso ben descritto dalla vision del Festival: ‘Diritto alla lingua, diritto alla diversità’. L’evento – organizzato annualmente dalla cooperativa Informazione Friulana con il sostegno finanziario della Regione Fvg, dell’ARLeF, Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e della Fondazione Friuli, con il patrocinio del Comune di Udine, del Consiglio d’Europa e del NPLD – è stato presentato oggi alla sede della Regione Fvg, a
Udine, alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Udine, Fabrizio Cigolot e del presidente di ARLeF, Eros Cisilino. Presenti anche il direttore artistico di Suns Europe, Leo Virgili, e il presidente della cooperativa Informazione Friulana, Carlo Puppo. La conferenza stampa è stata l’occasione per ribadire anche la mission della kermesse: “Promuovere le produzioni artistiche contemporanee nelle lingue minorizzate europee con l’obiettivo di sostenere la costruzione di un’Europa differente, unita nelle diversità, fondata sui diritti, sul pluralismo, sul rispetto e sulla collaborazione”. LE DICHIARAZIONI – Ad aprire la conferenza stampa è stato l’intervento dell’assessore Cigolot, che ha voluto rimarcare l’attenzione della giunta comunale e del sindaco Pietro Fontanini a tutte le tematiche che riguardano le lingue minoritarie: «Sono cinque anni ormai – dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot – che il Festival Suns Europe rappresenta un luogo di incontro non solo per gli artisti di tutta Europa che giungono qui in Friuli per esprimere le proprie abilità artistiche attraverso la loro lingua, ma è anche un’occasione di confronto per istituzioni e associazioni che, grazie a questo appuntamento culturale, possono continuare ad intessere rapporti di collaborazione per garantire sostegno a comunità linguistiche minoritarie che hanno bisogno di tutela per poter sopravvivere e trasmettere la propria unicità». Il presidente Cisilino ha ricordato come «Suns Europe è senza dubbio un progetto di eccellenza nel settore artistico, che ARLeF ha contribuito a ideare e che sosteniamo sin dalla prima edizione perché convoglia in Friuli la grande ricchezza espressiva delle diverse culture di minoranza, rendendo
tangibili i valori del plurilinguismo. Un grande valore di Suns Europe è inoltre quello di essere un festival dei giovani per i giovani, che parla di identità in termini moderni e mette in connessione i migliori talenti artistici con un pubblico internazionale e curioso». «La nostra ambizione – ha spiegato Puppo – non è solo di offrire un assaggio delle migliori produzioni artistiche realizzate in lingua minorizzata, ma di stimolare la curiosità del pubblico sulla cultura, sulla storia e sulle vicende delle comunità che in tali lingue si esprimono. È un’Europa plurale, vivace e stimolante ma ancora troppo poco conosciuta. E forse, conoscendo e apprezzando questa Europa diversa, sarà più facile conoscere e apprezzare anche l’identità plurale del Friuli». LA NUOVA EDIZIONE – A entrare più nel dettaglio del programma dell’evento è stato Leo Virgili, il direttore artistico di Suns Europe che ha chiarito: «Anche quest’anno vogliamo ribadire la vitalità della produzione artistica nelle lingue europee. Il nostro festival è ormai un riferimento per una giovane generazione di artisti che non ha timore di confrontarsi con la modernità usando come mezzo le rispettive lingue tradizionali. Credo che gli artisti invitati quest’anno esprimano estrema freschezza e varietà. Non abbiamo mai creduto in un festival per addetti ai lavori proprio perchè vogliamo dimostrare che le lingue minoritarie si possono e si devono innestare nella cultura popolare con naturalezza. Secondo noi è l’unica chiave per mantenerle vive». IL CONCERTO FINALE – Come anticipato nelle scorse settimane l’evento conclusivo si terrà anche quest’anno al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il 30 novembre, dalle 21 (i biglietti sono già disponibili in prevendita online > http://bit.ly/BilietsSunsEurope2019, al Giovanni da Udine oppure nei punti vendita autorizzati, qui l’elenco > www.sunseurope.com), presentatori della serata quest’anno saranno il rapper friulano Doro Gjat e la cantautrice
ladina Martina Iori. Sul palcoscenico saliranno gruppi e artisti provenienti da Sardegna (Malasorti), Paese Basco (Mocker’s), Galles (Sybs), Cantone dei Grigioni (Mattiu Defuns), isole Faer Øer (Son of Fortune), ma anche galiziani (Ataque Escampe), occitani (Mauresca Fracas Dub), catalani (Magalí Sare), basso sassoni (Leon Moorman) e, naturalmente, friulani (Silvia Michelotti). I vincitori della scorsa edizione: i catalani Jansky (credits Dario Furlan) IL PROGRAMMA DEL 30 NOVEMBRE – Ma la giornata conclusiva di Suns Europe comincerà sin dal mattino, con “Scuele Europe / School Europe” l’appuntamento dedicato alle scuole (sempre al “Nuovo” alle 10.30). Nel pomeriggio tutti gli appuntamenti del festival si svolgeranno allo spazio Fantoni del “Giovanni da Udine”. Alle 15 sarà possibile vedere il cortometraggio più votato dagli studenti friulani per la sezione Italymbas del Babel Film Festival (Sardegna). Mezz’ora più tardi sarà proiettato un documentario dell’emittente frisona Omrop Fryslân sulla comunità aranese, minoranza occitana della
Catalogna. Alle 16.30 si passerà alla musica con i galiziani Ataque Escampe. Alle 17.15 sarà proiettato “Il silenzio” di Ali Asgari e Farnoosh Samadi, corto che ha vinto in Babel Film Festival e che racconta la storia di una madre e una figlia curde che vivono in Italia. Alle 17.30 ancora musica con la catalana Magalí Sare. Ci farà fare un’escursione nella delicata situazione catalana lo storico, giornalista e attivista Xavi Milian che, alle 18.15, presenterà il suo “El poder del poble”. A seguire una pausa gustosa al Mamm per il Suns Happy Hour, dalle 19.30, in attesa del concertone. ANTEPRIMA PER IL NUOVO LAVORO DI GARLATTI–COSTA – Due anni dopo “Missus”, Massimo Garlatti–Costa torna a Suns Europe con il suo nuovo lavoro in lingua friulana: “Predis. La nazione negata” (il film è prodotto da Raja Films e Belka Media, e realizzato con il supporto di Arlef Agenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, Fondo Regionale dell’Audiovisivo Fvg, Film Fund – Film Commission Fvg, Glesie Furlane), che sarà presentato al pubblico in prima assoluta, al cinema Centrale di Udine (costo del biglietto, 5 euro), il 29 novembre, alle 20.30. La giornata del Festival comincia però alle 18 all’insegna dell’arte, con Judith Musker Turner, artista e poetessa gallese, e il collettivo femminile “Sottane poetiche”. Non si sono mai viste né conosciute, ma portano avanti da anni lo stesso progetto artistico, cucire parole e poesie sui propri vestiti. Le loro opere saranno esposte da Lino’s&Co, a Udine, poi, tutte insieme, le artiste realizzeranno un abito con versi friulani e gallesi. In serata, alle 21, allo Yardie di Pradamano, è invece in programma la “fieste di benvignût” di Suns Europe. TANTA MUSICA – La musica di Suns Europe comincerà però già il 15 novembre, dalle 21, alla 186^ Fiera di Santa Elisabetta “Sagra Tradizionâl dal Dindiat” di Romans d’Isonzo (in collaborazione con la Pro Loco). A salire sul palco ci saranno la cantautrice basca Eneritz Furyak e la friulana Michela Franceschina. Il giorno seguente, dalle 21, Eneritz farà il
bis ma all’auditorium di Lavariano (in collaborazione con Art tal Ort) assieme alla friulana Silvia Michelotti. Venerdì 22 novembre, alle 21, torna “Tumasch è” che a distanza di due anni dalla sua vittoria sarà di nuovo in Friuli con un concerto alla sala Alpina di Comeglians assieme al friulano Massimo Silverio. Sarà sempre il cantautore proveniente dal Cantone dei Grigioni, il giorno seguente alla stessa ora, ad animare l’Auditorium parrocchiale di Pagnacco con la friulana Silvia Michelotti. ANCORA CINEMA – Giovedì 28 novembre, alle 20.30, sempre al cinema Centrale di Udine (costo del biglietto, 5 euro), sarà proiettata un’altra anteprima in lingua friulana, “Sot des stelis fredis”, pellicola di Stefano Giacomuzzi. Alle 18, invece, alla Biblioteca Joppi, si discuterà di letteratura friulana con autori, esperti e organizzatori dei premi San Simon, Tracanelli e Vôs de Basse. Torna quindi il confronto fra lingue con una storia antica e forme di comunicazione moderne e contemporanee. Il Festival porterà ancora una volta in Friuli la musiche(musica), il cine (cinema) e la leterature (letteratura) declinati nelle lenghis minoritariis (lingue minoritarie) del Vecchio Continente. Protagonisti assoluti saranno arte, contaminazione, talento, pluralismo linguistico, creatività. IL FESTIVAL – Suns Europe – organizzato annualmente dalla cooperativa Informazione Friulana con il sostegno finanziario della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, dell’ARLeF, Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e della Fondazione Friuli – gode del patrocinio del Comune di Udine, del Consiglio d’Europa e del NPLD, Network to Promote Linguistic Diversity, la rete europea per la promozione della diversità linguistica. Inoltre, si avvale della collaborazione di numerosi soggetti pubblici e privati, friulani e internazionali fra cui Etxepare Euskal Institutua (Paese Basco), Secretaría Xeral de Política Lingüística – Xunta de Galicia (Galizia), Babel Film Festival (Sardegna), RTR (Cantone dei Grigioni), Stichting REUR (Paesi
Bassi) e CEC, Centro Espressioni Cinematografiche. Suns Europeha il merito di trasformare la città di Udine in un crocevia di culture, lingue e artisti, creando contaminazione e confronto, dando spazio a una produzione artistica di assoluto valore. Tutto il programma e le info sono su www.sunseurope.come sulla pagina Facebook ‘SUNS Europe’.
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