"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso

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"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
“Quasi   niente”  piace                                  al
pubblico del Palamostre
                             “Quasi         niente”         di
                             Deflorian/Tagliarini – andato in
                             scena al Palamostre di Udine per
                             Contatto 38 – racconta il male
                             di vivere in un mondo che ha
                             perso la capacità di ascoltare i
                             bisogni dei suoi abitanti.
                             Ispirato a Il deserto rosso di
Michelangelo Antonioni, la pìece ha come protagoniste tre
donne che triplicano Giuliana, il personaggio interpretato da
Monica Vitti.
Tre donne di età (trenta, quaranta e sessant’anni) esperienze,
sogni diversi ma tutte accomunate da una profonda
inadeguatezza e malessere interiore. Sul palco anche due
uomini, anch’essi in crisi. Personaggi nevrotici, irrisolti e
frustrati perfetti rappresentanti di una società vuota che
esalta la mediocrità.
La scenografia è divisa in due parti da un velo, un diaframma
che distanzia e separa gli attori dalla vista dal pubblico.
Quando ad uno ad uno si materializzano occupano uno spazio
scuro dove si notano due armadi rovesciati e una poltrona
rossa. Veniamo a sapere che quest’ultima è stata raccolta
dalla quarantenne, ripulita e riassestata. Poltrona che come
un lettino dello psichiatra aiuta a raccontare di sé, di
quanto sia difficile comunicare le proprie sensazioni ed
emozioni, di come le parole spesso rimangono strozzate in
gola. Poltrona protettiva in cui rifugiarsi quando il “freddo
dentro” è più forte del solito. Ma se i pezzi della poltrona
sono facili da assemblare è più complicato ricomporre quella
di una vita. Gli armadi vengono presi spostati, trascinati e
finalmente messi nella posizione più naturale. Ma servirà a
qualcosa mettere in ordine le cose. Cambiare alla fine, vuol
"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
dire cambiare nulla.
Anche le altre donne in scena
non si sentono adeguate alla
vita che stanno vivendo: mentre
la trentenne sembra dover ancora
decidere se diventare grande, la
sessantenne ci tiene a precisare
di non aver ancora raggiunto la
cifra tonda.
Gli uomini non se la passano meglio. Sono alla ricerca di
serenità e di pace in rapporti stabili che riempiono i vuoti
del passato.
Attori sul palco che riflettono e rimandano le loro storie
come in un caleidoscopio: le loro storie sono le storie degli
spettatori che si moltiplicano a dismisura.
Ottima l’interpretazione degli attori Francesca Cuticca, Daria
Deflorian, Monica Piseddu, Benno Steinegger Antonio Tagliarini
molto applauditi dal pubblico in sala.

MariaTeresaRuotolo

Foto Claudia Pajewski

Gli anni d’oro dei rally sono
stati   rivissuti    al   17°
Revival Rally Club Valpantena
Bentivogli-Marani si sono imposti al 17° Revival Rally Club
Valpantena, la gara di regolarità sport andata in scena il 15
e 16 novembre fra la Valpantena e la Lessinia.
"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
Bentivogli-Marani (credits Dario Furlan)

Soddisfazione! E’ quella che si poteva leggere nel viso di
tutti i concorrenti che sabato sera sono saliti sulla pedana
di arrivo del 17° Revival Rally Club Valpantena a Grezzana.
Soddisfazione per aver portato a termine una “due giorni”
intensa e per nulla semplice causa il meteo veramente
inclemente della giornata di venerdì che ha reso il percorso
particolarmente viscido e insidioso, condizioni del fondo
stradale che i concorrenti hanno ritrovato pure il giorno
successivo anche se la giornata di sabato è stata baciata in
mattinata da un caldo sole ed è poi è stata esente da
precipitazioni fino al termine della manifestazione.
"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
(credits Dario Furlan)

  (credits Dario Furlan)

Ma la soddisfazione la si poteva leggre anche sul volto degli
organizzatori che pur con le notevoli difficoltà causate dalle
"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
pessime condizioni meteorologiche sono riusciti a riproporre
con sueccesso l’ennesima edizione di questo appuntamento con
la storia del rally radunando un parco macchine da sogno che
reso unico questo evento.

  Partenza della seconda tappa dalle Cantine Bertani, uno
  degli sponsor della manifestazione (credits Dario Furlan)
"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
(credits Dario Furlan)

(credits Dario Furlan)
"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
(credits Dario Furlan)

Ultimi ritocchi prima della partenza (credits Dario
Furlan)
"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
(credits Dario Furlan)

(credits Dario Furlan)
"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
Curiosa la P per le esercitazioni e gli esami di guida
  applicata sul lunotto posteriore della BMW (credits Dario
  Furlan)

La gara ha richiamato un folto pubblico che nonostante il
maltempo della prima giornata si è riversato sulle prove
speciali per assistere alle evoluzioni dei concorrenti che non
hanno lesinato lo spettacolo divertendosi e facendo divertire
le numerose persone che attendevano i loro passaggi. Prove
come la “Alcenago” – forse la più spettacolare – e la “San
Francesco” sono state letteralmente prese d”assalto dal
pubblico in un’atmosfera d’altri tempi, un tuffo nel passato
con un salto indietro nel tempo di una trentina d’anni, quella
del rallismo meno esasperato tecnicamente e dove contava molto
l’abilità di guida in condizioni difficili.
"Quasi niente" piace al pubblico del Palamostre - Il Discorso
(credits Dario Furlan)

All’arrivo di Grezzana, dopo due giorni di gara, alla domanda
che veniva ironicamente posta ai concorrenti se fossero
disposti a ripartire nuovamente per ripetere la prova di
Alcenago in notturna (ovviamente non in programma, ndr) la
risposta era univoca e accompagnata da grandi sorrisi: “Si,
subito!” a riprova della bellezza della gara organizzata dal
Rally Club Valpantena.
Battistolli-Cazzaro (credits Dario Furlan)

Marco Maurer e Patrick Lutz, fra i più spettacolari con
la loro Audi Quattro (credits Dario Furlan)
Marco Maurer (credits Dario Furlan)

Maurer – Lutz (credits Dario Furlan)
(credits Dario Furlan)

(credits Dario Furlan)
FERRARETTO-PEZZO (credits Dario Furlan)

SCAPIN-TISATO (credits Plume Sport)
(credits Dario Furlan)

(credits Dario Furlan)
MARCHETTO-ZAMBONI ripresi in un attimo di “difficoltà”
(credits Dario Furlan)

(credits Dario Furlan)
A scuola da maestro “Lucky” (credits Dario Furlan)

Gigi “Lucky” Battistolli (credits Dario Furlan)
(credits Dario Furlan)

BOMBIERI-TRIPI (credits Plume Sport)
FRACASSO-FRACASSO (credits Dario Furlan)

La bellissima Ferrari 308 GTB di Alberto Battistolli
(credits Dario Furlan)
Alberto Battistolli ha regalato spettacolo nei suoi
passaggi con la Ferrari 308 (credits Dario Furlan)

(credits Dario Furlan)
MOSCATO-GANASSIN (credits Plume Sport)
(credits Dario Furlan)

KEDWARD-SAUNDERS (credits Dario Furlan)

(credits Dario Furlan)
(credits Dario Furlan)

(credits Dario Furlan)
(credits Dario Furlan)

(credits Plume Sport)
Maurer-Lutz

La classifica finale ha visto imporsi l’equipaggio Marco
Bentivogli-Andrea Marani su Fiat 124 Abarth seguiti, a sole 7
penalità di distanza, da Giordano Mozzi e Stefania Biacca
(Opel Kadett GTE), terzi Alessandro Zanchi e Damiano Gonzi su
Volkswagen Golf Gti. La classifica completa si può consultare
sul     sito     della      manifestazione       al     link
http://www.cronocarservice.com-
Bentivogli-Marani vincitori del 17° Revival Rally Club
Valpantena (credits Dario Furlan)

MOZZI-BIACCA, secondi assoluti (credits Dario Furlan)
Alessandro   Zanchi   e   Damiano   Gonzi,   terzi   assoluti
(credits Dario Furlan)

FERRARA-VIOLA, quarti su Opel Kadett GT/E (credits Dario
Furlan)
GIACOPPO-RANDON, quinti (credits Dario Furlan)

  COGHI-COGHI, sesti (credits Dario Furlan)

Và in archivio così questa 17^ edizione del Revival Rally Club
Valpantena con la consapevolezza di aver posto un altro
tassello nel cuore del grande mosaico degli appassionati
dell’automobilismo d’altri tempi.

    Servizio Guendy Furlan – Foto #darionnenphotographer/Plume
Sport

Una toccante testimonianza in
ricordo di Pierluigi Mattioli
recentemente scomparso mentre
disputava una gara in moto.
Pubblichiamo volentieri questa testimonianza del nostro
collaboratore Piercarlo Donda in ricordo dell’amico Pierluigi
Mattioli   scomparso lo scorso 14 novembre a causa di un
arresto cardiocircolatorio mentre stava affrontando la “Sei
giorni” di enduro in Portogallo; Mattioli aveva 57 anni e da
diversi anni ormai correva in moto nella regolarità/enduro per
moto d’epoca, dopo aver gareggiato in più di 200 rally a
partire dagli anni ’80.
La cronaca locale ha dato il dovuto risalto all’accaduto ma
quanto scritto da Piercarlo Donda, ex giornalista ed amico del
compianto Pierluigi Mattioli delinea meglio quello che era
Pierluigi sia dal punto di vista sportivo che da quello umano:

“È la seconda volta che mi trovo a scrivere un articolo su di
te, la prima fu nel 2011 quando scrivevo per Tuttorally+ e
decisi, come conclusione di un ciclo di interviste
programmate, di intervistarti. Un’intervista per me molto
speciale, una raccolta di tutte le chiacchierate che avevamo
fatto dal 1995, anno in cui ti conobbi e cominciai a
frequentare la tua carrozzeria. Tu, tutto orgoglioso, mi
aspettavi nel tuo ufficio e sulla scrivania, sopra le
innumerevoli scartoffie, spiccava il tuo curriculum sportivo
che aggiornavi con fierezza dopo ogni gara.

Visto che da quel maledetto 14 novembre che ti ha portato via
mentre stavi facendo la cosa che più amavi si è parlato –
purtroppo – molto di te, volevo farlo anch’io, però in maniera
diversa: ripubblicando quell’intervista, facendo finta che tu
sia ancora qui, tra di noi. Con quella tua gentilezza e
disponibilità che ti contraddistingueva, con la passione che
trasmettevi quando raccontavi le tue avventure motoristiche,
quando per l’ennesima volta ti chiedevo di raccontarmi
qualcosa di cui conoscevo già ogni particolare, o di quando ci
confrontavamo e ti chiedevo consigli sulle gare che andavo ad
affrontare. Si perché è solo grazie a te che mi sono
appassionato a questo sport, il rally. Quando venni da te le
prime volte e trovavo la tua Sierra Cosworth parcheggiata
fuori, dietro la siepe, ancora con la fanaliera reduce
dall’ultima gara, rimasi affascinato da questo mondo e ti feci
la promessa che un giorno anch’io ce l’avrei fatta. Mi ricordo
quel rally della Sedia a Manzano, quando correvi con l’Escort
Wrc di Rossi, era il 1999 avevo da poco fatto la patente e
venni anch’io a “fare” assistenza, oppure l’anno successivo
quando venni assieme ad Andrea e Daniel e fare assistenza al
Rally della Carnia. Mi ricordo anche del rally della Sedia del
2000, con la Escort gruppo N quando le sere prima della gara,
mentre stavi preparando la macchina dicesti scherzando che “se
non va come deve, la metto di tetto”, e cosi andò. Mi ricordo
anche il giorno dopo la mia prima gara, nel 2002, quando venni
a raccontarti com’era andata. E mi ricordo ancora la tua
faccia quando al rally di Gorizia 2003 dove correvamo
entrambi, mi trovasti li all’assistenza dopo il primo giro di
prove e mi chiedesti: “cosa fai già qua?!?” e io ti risposi
che avevamo rotto il cambio sulla prima prova. Potrei andare
avanti per giorni raccontando i ricordi bellissimi che porto
dentro di me di quella persona speciale che eri e resterai
sempre. Ultima cosa, mi avevi promesso che prima o poi una
gara assieme l’avremmo fatta… non è andata così, purtroppo.

Grazie Gigi, grazie per essermi stato vicino e di supporto
quando venivo a confidarmi da te su qualsiasi problema avessi,
per il supporto anche se a distanza nelle gare, grazie per
avermi talvolta sgridato, grazie di tutto, veramente. Di
cuore.“
Piercarlo Donda

Di seguito l’intervista:

11 febbraio 2011 intervista per Tuttorally+

Pierluigi Mattioli

01/01/1962

imprenditore

convive con Roberta, 2 figlie Giorgia e Marta

all’attivo oltre 200 gare

esordio come pilota Rally Colli Goriziani 1984 su Ford Escort
Rs2000 Mk2

1^ vittoria assoluta, Rally Valli del Torre 1988 su Opel Manta
gruppo A

vincitore campionato Triveneto 1984

vittoria Coppa Italia Quarta Zona 1987 – Opel Manta Gte gruppo
A con accesso alla Finale al Rally del Gargano (rit. Rottura
guarnizione di testa)

navigatori : Bruno Cotic, Monica Malisan, Luciano Blasutto

ha corso con varie vetture : A112 trofeo, Ford Escort Rs 2000
Mk2, Opel Ascona gruppo A, Opel Manta Gte gruppo A, Renault
5Gt turbo gruppo N, Fiat Ritmo 75 gruppo 2, Fiat Ritmo 130
gruppo A, Ford Sierra Cosworth gr.N/A, Ford Escort Cosworth
gruppo N e WRC, Toyota Celica gruppo N, Mazda 323 gruppo A,
Delta Integrale gruppo N, BMW M3 E30 gruppo A, Peugeot 306
gruppo A, Mitsubishi Lancer Evo 9, Peugeot 207 S2000.

Hai cominciato a correre come navigatore nel 1980, appena
compiuti i 18 anni, per poi subito dopo passare sul sedile di
sinistra, come mai questa scelta?
Dopo un po’ di gare da naviga ho voluto capire a che livello
sarei potuto essere come pilota, ed ho visto che poi così
tanto male non ero. Da qui in avanti ho scelto di continuare
come pilota. Dalla gara di esordio mi sono subito difeso bene
riuscendo ad insediarmi nelle parti alte della classifica
assoluta.

Dall’esordio ad oggi ha partecipato ad oltre 200 gare, quale
rappresenta il tuo più bel ricordo?

Sicuramente tutte le gare che ho corso con la M3 gruppo A mi
hanno lasciato un gran bel ricordo, ma ricordo con particolare
piacere il Città di Modena, del 1994 dove nettamente in debito
di cavalli rispetto alle vetture turbo 4×4, dopo una gara
tutta d’attacco, sono riuscito a finire 3° assoluto a ridosso
di una Toyota Celica del vincitore e di una Escort Cosworth
gr. A del secondo classificato. Purtroppo però per una
dimenticanza da parte del team nel dichiarare e farsi
punzonare in fase di verifica le zavorre per l’ottenimento del
peso regolamentare, che, pur essendo rimaste sempre al loro
posto, venni squalificato. A Modena, però, lungo il percorso,
c’era uno spettatore d’eccezione, ovvero l’ing. Forghieri,
famoso progettista della Ferrari ai tempi di Lauda, e
responsabile della Oral Engineering che seguiva per conto di
BMW Italia il programma rally con le 318 is che mi chiamò per
sondare la possibilità di gareggiare nel Campionato Italiano
Rally come compagno di squadra di Alex Fiorio, invito
purtroppo declinato per la mancanza del budget necessario.

In tutti questi anni di gare qual è la macchina che più ti è
piaciuta?

Fino a prima di aver provato le moderne S2000 avrei risposto
la M3 e30 di gruppo A, era la massima espressione delle
autovetture a trazione posteriore. Ora invece rispondo la
Peugeot 207 s2000 che sicuramente è la migliore nella sua
categoria e tra le vetture moderne.
Cosa prevede il 2011?

Sicuramente parteciperò al Campionato Italiano di Enduro
d’Epoca, e poi, budget permettendo, dovrei partecipare alla
seconda edizione del Ronde dell’Isontino sempre con una
Peugeot 207 S2000 cercando di arrivare alla vittoria assoluta
nel rally di casa. E poi in calendario c’è anche un nuovo
rally nella nostra zona, il Rally della Venezia Giulia a cui
vorrei partecipare.

Alcune immagini della carriera rallystica di Pierluigi:
Con la pubblicazione di questa intervista l’amico Piercarlo
Donda (ma anche la redazione di questa testata) ha voluto
rendere omaggio a quella straordinaria persona che era
Pierluigi Mattioli.

TEATRO NUOVO GIOVANNI DA
UDINE Martedì 19 novembre
2019 – ore 20.45 HERMANOS
  Debutto nazionale al Giovanni da Udine
   per “Hermanos” di Giuliano Bonanni e
         Stefano Angelucci Marino
Arriva martedì 19 novembre al Teatro Nuovo Giovanni da
Udine    per    la   sua    prima    rappresentazione
lonazionale Hermanos di Giuliano Bonanni e Stefano Angelucci
Marino.

 Recitato in italiano, friulano, spagnolo e abruzzese e fresco
di debutto in Argentina e Uruguay, lo spettacolo centra il
tema dell’integrazione sociale ma è anche un’occasione per
riflettere sul fenomeno dell’emigrazione che ha coinvolto
l’Italia in passato e che, per cause diverse e con modalità
differenti, la coinvolge di nuovo.

Sempre martedì 19 novembre, alle 17.30 sul palcoscenico del
Giovanni     da   Udine,     i   registi    e   gli    attori
di Hermanos incontreranno il pubblico in un nuovo appuntamento
di Casa Teatro per raccontare la genesi del progetto e
l’esperienza trascorsa in America Latina, dove lo spettacolo è
andato in scena nei giorni scorsi con successo a Montevideo,
Buenos Aires e in altre città argentine.

Protagonisti dello spettacolo sono due giovani emigranti che
tra loro si chiamano fratelli, non perché siano consanguinei,
ma perché sono entrambi orfani di una terra che era anche la
loro madre. I due hermanos sono figli dell’Italia del
dopoguerra che li ha abbandonati al proprio destino, vivono in
un quartiere operaio di Buenos Aires e lottano ogni giorno per
non dimenticare le proprie radici, per radicarsi in un nuovo
orizzonte. Pur essendo molto diversi fra loro, hanno in comune
la passione per la boxe e il desiderio di affermarsi. Ed è qui
che il destino giocherà la sua parte, facendoli salire sullo
stesso ring uno contro l’altro.

Hermanos è una storia epica e passionale che nasce
dall’esperienza teatrale vissuta in America Latina da Giuliano
Bonanni e Stefano Angelucci Marino grazie a due produzioni in
collaborazione con il Teatro Stabile d’Abruzzo. I due artisti,
dopo essere entrati in contatto diretto con i discendenti dei
migranti friulani e abruzzesi, affrontano in questo spettacolo
il tema del fenomeno migratorio non da una prospettiva
nostalgica e poetica ma da una angolazione concreta e
attualizzante, rafforzata dall’uso delle lingue e dei dialetti
degli emigranti: italiano, friulano, spagnolo e abruzzese.

Spettacolo con pubblico in palco. Posti limitati.

Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dal
martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00. L’acquisto dei
biglietti      è     possibile      anche              online
su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it,          nei punti
vivaticket e, il venerdì mattina dalle 9.30 alle 13.00, alla
Libreria Feltrinelli di Udine (Via Canciani). Per info: tel.
0432 248418 e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali
riduzioni per i possessori della G-Teatrocard.

E. L.
ALLA VEDOVA IN JAZZ TORNA IL
CONNUBIO       TRA      ALTA
ENOGASTRONOMIA E ARTISTI
Apertura giovedì 21 novembre alle 20 con il ritorno a Udine
della grande Rossana Casale accompagnata al piano da Carlo
Morena

Nello storico ristorante udinese si esibiranno, per la
direzione artistica di Ermanno Basso, grandi cantanti e
musicisti del calibro di Omar Sosa, Caterina Bubbico, Federico
Malaman e Francesco Bearzatti

   Una scommessa che, partita sette anni fa con coraggio e
determinazione, ha saputo raccogliere col tempo consenso e
apprezzamenti da parte di un pubblico sempre più numeroso a
tal punto da diventare per molti un appuntamento
irrinunciabile. Sta per partire la 7^ edizione de “Alla Vedova
in Jazz”, la rassegna organizzata dallo storico ristorante
udinese che ha deciso di abbinare alta enogastronomia con la
musica jazz eseguita dal vivo da grandi artisti di fama
internazionale.

 Per il calendario 2019 sono davvero tanti i cantanti e i
musicisti chiamati a Udine dal direttore artistico Ermanno
Basso, produttore discografico romano per l’etichetta Cam Jazz
con ben sei nomination ai Grammy Awards. A
cominciare da Rossana Casale, da tempo
assente dalla scene udinesi, che sarà in
città, accompagnata al piano da Carlo
Morena, per l’apertura del festival,
giovedì 21 novembre. Un ritorno, quella
della Casale, nei jazz clubs e nei teatri
con un prezioso concerto piano – voce,
dove reinterpreta i brani presi dai suoi
lavori più significativi dedicati al jazz,
quello che lei chiama “la mia vera anima”.

   «Oltre a lei, che non ha certo bisogno di presentazioni –
anticipa Basso – ci sarà ancora il grande Omar Sosa, un po’ il
simbolo di questa rassegna, che suonerà con Marialy Pacheco e,
per la prima volta due pianoforti entreranno in questa
meravigliosa sala. Avremo poi una splendida voce, quella di
Caterina Bubbico e, ancora, un artista emergente come Federico
Malaman, che nel mondo del pop sta letteralmente spopolando,
fino ad arrivare ai Licaones condotti da Mauro Ottolini e
Francesco Bearzatti che ci rappresentano all’estero e che ci
faranno gioire dal palco».                    Confermato il
                   format, ormai rodato, dell’iniziativa che
                    prevede alle 20 la cena nella storica sala
                    al primo piano del ristorante in via
                     Tavagnacco 9 e, alle 21.45 il concerto. Un
                     modo per consentire di gustare appieno
                     entrambi gli ingredienti della serata.
                        «Sfruttando questa bellissima sala –
                     spiega Cristina Zamarian, con la sorella
                     Sandra e mamma Ida anime della rassegna e
                     custodi di questo angolo di tradizione e
                     calore familiare – abbiamo voluto
                     utilizzarla in altro modo, coniugando la
musica con l’alta cucina. E questo è avvenuto grazie all’aiuto
di molti nostri amici, come Stefano Amerio, che è il nostro
angelo custode per quanto riguarda la parte tecnica, ed
Ermanno Basso, che ci ha aiutato nella scelta degli artisti.
Per quest’anno, così come nell’edizione passata, abbiamo
voluto abbinare, oltre alla buona cucina, anche i migliori
vini che il nostro Friuli produce. Un nuovo trait-d’union
particolarmente apprezzato e che quindi riproporremo».

 E, infatti, ad ogni serata verrà abbinato ai piatti un vino
prodotto dalle più prestigiose cantine regionali come, Le due
terre, Livio Felluga, Jermann, Venica&Venica, oltre a quella
delle sorelle Zamaria, l’azienda agricola San Rocco.
  Tornando al programma della rassegna, dopo la Casale, a
salire sul palco saranno il 23 gennaio 2020, gli straordinari
pianisti cubani Omar Sosa e Marialy Pacheco, il 20 febbraio
Carolina Bubbico accompagnata al piano da Claudio Filippini,
due dei più grandi talenti della scena musicale italiana che
si esibiranno per la prima volta insieme in un concerto unico.
Il 26 marzo il virtuoso Malafede Trio (Federico Malaman al
basso, Riccardo Bertuzzi alla chitarra e Ricky Quagliato alla
batteria) e, per finire, il 25 giugno i Licaones, quartetto
ricco di verve e ironia formato da Francesco Bearzatti al
sassofono, Mauro Ottolini al trombone, Oscar Marchioni
all’organo e Paolo Mappa alla batteria.      La cena-concerto
“Alla Vedova in Jazz” (su prenotazione allo 0432470291), oltre
alla direzione artistica di Ermanno Basso (SimulArte), vede
come produttore esecutivo Federico Mansutti (Simularte), il
supporto tecnico di Stefano Amerio e Lorenzo Crana
(Artesuono), e Lorenzo Cerneaz come Tecnico Steinway.
Progetto   interreg Italia
Austria Stream sabato 16
novembre, ore 10.30, Casa
della Conoscenza
L’Acquaponica, un’antica tecnologia al servizio di problemi
moderni. Nuove prospettive per la Val Tramontina.
Relatore Alessandro NeriHa come oggetto l’acquaponica,
un’antica tecnologia al servizio di problemi moderni, con
l’obiettivo di valutare nuove prospettive per la Val
Tramontina, il quarto e ultimo workshop partecipativo, in
programma sabato 16 novembre alle 10.30 nella Casa della
Conoscenza a Tramonti di Sotto, nell’ambito del
progetto Interreg Italia – Austria STREAM Sostenere il Turismo
sostenibile la Rigenerazione urbana E la promozione delle Arti
in aree Montane”. L’incontro è organizzato in collaborazione
con Montagna Leader e l’Associazione Ubik Art di Pordenone,
per sviluppare il tema la rigenerazione urbana, testimoniata
da casi concreti realizzati in contesti urbani e rurali. Il
relatore, Alessandro Neri, è biologo ed ecologo marino, e dal
2014 studia e sperimenta questo metodo produttivo in ottica di
una produzione alimentare più sostenibile. L’incontro offre
dunque    una   visione   d’insieme     sulle   potenzialità
dell’acquaponica, principi ed applicazioni di una tecnica
resiliente, sinergica e sostenibile.

Pensaci,               Giacomino!  Leo
Gullotta              interpreta Luigi
Pirandello
      SAN VITO AL TAGLIAMENTO – AUDITORIUM CENTRO CIVICO

                lunedì 18 novembre – ore 20.45

                   GEMONA – TEATRO SOCIALE

                 martedì 19 novembre – ore 21

                    MANIAGO – TEATRO VERDI

              mercoledì 20 novembre – ore 20.45

                                                        Tre
serate in compagnia di Leo Gullotta, protagonista di una pièce
firmata nel 1917 dal Premio Nobel Luigi Pirandello. Pensaci,
Giacomino! andrà in scena nel Circuito ERT lunedì 18 novembre
alle 20.45 all’Auditorium Centro Civico di San Vito al
Tagliamento, martedì 19 novembre alle 21 al Teatro Sociale di
Gemona e mercoledì 20 novembre alle 20.45 Teatro Verdi di
Maniago. Assieme a Leo Gullotta sui tre palchi regionali,
diretti da Fabio Grossi, saliranno anche Liborio Natoli, Rita
Abela, Federica Bern, Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio,
Marco Guglielmi, Valerio Santi e Sergio Mascherpa.

Pensaci, Giacomino! nasce come novella nel 1915 per poi avere
la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917. Tutti i
ragionamenti, i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani sono
presenti in questa opera. Un testo di condanna di una società
volgare e pettegola, dove il gioco della calunnia, del
dissacro e del bigottismo è sempre pronto a esibirsi.
La storia racconta di una giovane che, rimasta incinta del suo
fidanzato, non sa come poter portare avanti questa gravidanza;
il professore Toti (Gullotta) pensa di aiutarla chiedendola in
moglie e potendola poi così autorizzare a vivere della sua
pensione il giorno che lui non ci sarà più. Naturalmente la
società civile si rivolterà contro questa decisione anche a
discapito della piccola creatura che nel frattempo è venuta al
mondo.
Pensaci, Giacomino! è una commedia di “profonda umanità”, così
scrisse il critico Lucio D’Ambra all’indomani della prima
rappresentazione, che celebra la vittoria dei sentimenti
autentici contro la ottusa disumanità di certi pregiudizi
borghesi.

Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it o chiamando il
Punto IAT di San Vito al Tagliamento (0434 80251), l’Ufficio
turistico di Gemona (0432 981441) e l’Ufficio Turistico di
Maniago (0427 709063).

Enrico
Teatro Giovanni da Udine, dal
14 novembre in vendita i
biglietti per il musical “The
Full Monty” e “Solo”, il
nuovo    show    di    Arturo
Brachetti
Sono due fra gli spettacoli più attesi della stagione di prosa
del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e da domani, giovedì 14
novembre, sarà possibile acquistarne i biglietti per
trascorrere momenti di puro divertimento con amici, parenti o
con tutta la famiglia. Sportelli aperti infatti, in via Trento
4, per aggiudicarsi i posti ancora disponibili per il musical
The Full Monty, che sarà in scena da venerdì 10 a domenica 12
gennaio 2020, e per Solo, il nuovo incredibile show di Arturo
Brachetti, atteso sul palcoscenico friulano il 13 e 14 marzo
2020.

Proposto dal team creativo di Mamma Mia! e con un cast
strepitoso capitanato da Luca Ward, Paolo Conticini e Nicolas
Vaporidis, The Full Monty è il nuovo travolgente musical
prodotto dalla Peeparrow Entertainment, firma dei maggiori
successi del genere di questi ultimi anni. In scena una storia
incredibile di riscatto che esplode al ritmo di una colonna
sonora diventata già un cult: un “servizio completo” di…
assoluto divertimento.

Da non perdere, per tutta la famiglia, anche Solo, il nuovo
show di Arturo Brachetti che ci farà tornare bambini e ci
condurrà in un magico mondo a una velocità travolgente.
L’incredibile mago del trasformismo che ha conquistato con i
suoi fantasmagorici spettacoli oltre tre milioni di persone in
tutto il mondo, questa volta ci aprirà le porte della sua
casa, fatta di ricordi e di fantasie. Accolto trionfalmente in
Francia, Italia e Svizzera, Solo è un viaggio nella storia
artistica del mito assoluto del quick-change, fra grandi
classici e sorprendenti novità. Reale e surreale, verità e
finzione, magia e realtà: tutto diventa possibile in questo
varietà funambolico in cui Brachetti interpreta ben sessanta
personaggi diversi.

Gli sportelli della biglietteria di via Trento 4 saranno
aperti per il solo primo giorno di prevendita, giovedì 14
novembre, con orario 9.30 – 12.30 e 16.00 – 19.00. Nei giorni
successivi sarà attivo l’orario pomeridiano dalle 16.00 alle
19.00 (chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi).
L’acquisto dei biglietti è possibile anche nei punti
vivaticket e alla Libreria Feltrinelli di Udine (Via
Canciani), il venerdì mattina dalle 9.30 alle 13.00. Online su
www.teatroudine.it e www.vivaticket.it. Per info: tel. 0432
248418 e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali
riduzioni per i possessori della G-Teatrocard.

TEATRO NUOVO GIOVANNI DA
UDINE 15 nov. -20.45 DIO RIDE
Nish Koshe
Una zattera in forma di piccola scena approdava in teatro
ventisei anni fa. Trasportava sei vagabondi, cinque musicanti
e un narratore di nome Simkha Rabinovich. A chi sentiva il
desiderio di ascoltare, Simkha raccontava storie di una gente
esiliata, cantava le canzoni di quel popolo che illuminò e
diede gloria alla diaspora. I musicanti lo accompagnavano con
i loro strumenti e con lui rievocavano le melodie che quel
mondo – fatto di comunità grandi, piccole e piccolissime –
aveva creato per vivere le feste, le celebrazioni e i riti di
passaggio.

Dopo aver toccato tante destinazioni e aver riscosso un
successo straordinario, Moni Ovadia e i suoi compagni di
avventura saranno al Teatro Nuovo Giovanni da Udine venerdì 15
novembre con Dio ride. Nish koshe, un nuovo spettacolo
ispirato alla tradizione del cabaret yiddish fatto di canzoni,
musiche, piccole letture e tanto umorismo, dove l’ebraicità è
raccontata in modo originalissimo attraverso il paradosso e
soprattutto il sorriso.

Dopo lo storico spettacolo Oylem Goylem che proprio lo scorso
anno ha toccato il 25mo anniversario, con Dio ride. Nish
koshe (il sottotitolo significa in yiddish “così così”), Moni
Ovadia intraprende dunque un nuovo viaggio umoristico -
paradossale nei grandi temi della spiritualità ebraica che ci
permette di guardare in modo nuovo la realtà, le sue
contraddizioni e anche di arginare le sue derive: perché, come
ha detto lo stesso Ovadia, “L’umorismo è uno strumento
poderoso per spiazzare il potere, le regole rigide,
l’ossificazione del pensiero”. Dio ride. Nish Koshe è uno
spettacolo lirico e civile, dove l’umorismo e la saggia
leggerezza si rivelano essere le uniche possibili risposte
dell’intelligenza alle avversità e al male del mondo.
Conflitti, intolleranza, nuovi muri come quello che divide
Israele da Gaza allontanano gli uomini oggi più che mai e oggi
più che mai è necessario dare voce al bisogno di memoria, di
giustizia e di pace. Come scrive il Talmud, “Dio ride per
essersi intromesso nelle cose degli uomini”. Ma può ancora
farlo di fronte a tanta stoltezza? Così così.
Salomone “Moni” Ovadia nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946,
da una famiglia ebraico-sefardita. Dopo gli studi universitari
e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua
carriera d’artista come ricercatore, cantante e interprete di
musica etnica e popolare di vari paesi. Nel 1984 comincia il
suo percorso di avvicinamento al teatro, prima in
collaborazione con artisti della scena internazionale, come
Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti, e poi, via via
proponendo se stesso come ideatore, regista, attore e
capocomico di un “teatro musicale” assolutamente peculiare, in
cui le precedenti esperienze si innestano alla sua vena di
straordinario intrattenitore, oratore e umorista. Filo
conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima
produzione discografica e libraria è la tradizione composita e
sfaccettata, il “vagabondaggio culturale e reale” proprio del
popolo ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante,
quell’immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati
da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del
Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria
per il futuro.

Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dal
martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00. L’acquisto dei
biglietti       è      possibile      anche      online
su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti
vivaticket e alla Libreria Feltrinelli di Udine (Via
Canciani), il venerdì mattina dalle 9.30 alle 13.00.        La
biglietteria di via Trento venerdì 15 novembre sarà attiva
anche a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio degli
spettacoli.       Per     info:     tel.      0432     248418
e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali riduzioni per
i possessori della G-Teatrocard.

TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE

venerdì 15 novembre 2019 – ore 20.45
DIO RIDE

Nish Koshe

di e con Moni Ovadia

con le musiche dal vivo della Moni Ovadia Stage
Orchestra: Maurizio Dehò, Luca Garlaschelli, Albert Florian
Mihai, Paolo Rocca, Marian Serban

luci Cesare Agoni, Sergio Martinelli

scene, costumi ed elaborazione immagini Elisa Savi

progetto audio Mauro Pagiaro

regia Moni Ovadia

produzione CTB Centro Teatrale Bresciano, Corvino Produzioni

Presentata la nuova edizione
di Suns Europe
Primo lustro per Suns Europe che dal 15 al 30 novembre
riporterà il Friuli al centro dell’Europa attraverso una serie
di eventi sparsi sul territorio e uniti da un filo rosso ben
descritto dalla vision del Festival: ‘Diritto alla lingua,
diritto alla diversità’. L’evento – organizzato annualmente
dalla cooperativa Informazione Friulana con il sostegno
finanziario della Regione Fvg, dell’ARLeF, Agjenzie Regjonâl
pe Lenghe Furlane, e della Fondazione Friuli, con il
patrocinio del Comune di Udine, del Consiglio d’Europa e del
NPLD – è stato presentato oggi alla sede della Regione Fvg, a
Udine, alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune di
Udine, Fabrizio Cigolot e del presidente di ARLeF, Eros
Cisilino. Presenti anche il direttore artistico di Suns
Europe, Leo Virgili, e il presidente della cooperativa
Informazione Friulana, Carlo Puppo. La conferenza stampa è
stata l’occasione per ribadire anche la mission della
kermesse: “Promuovere le produzioni artistiche contemporanee
nelle lingue minorizzate europee con l’obiettivo di sostenere
la costruzione di un’Europa differente, unita nelle diversità,
fondata sui diritti, sul pluralismo, sul rispetto e sulla
collaborazione”.

LE DICHIARAZIONI – Ad aprire la
conferenza stampa è stato
l’intervento     dell’assessore
Cigolot, che ha voluto rimarcare
l’attenzione   della   giunta
comunale e del sindaco Pietro
Fontanini a tutte le tematiche
che   riguardano   le  lingue
minoritarie: «Sono cinque anni ormai – dichiara l’Assessore
alla Cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot – che il
Festival Suns Europe rappresenta un luogo di incontro non solo
per gli artisti di tutta Europa che giungono qui in Friuli per
esprimere le proprie abilità artistiche attraverso la loro
lingua, ma è anche un’occasione di confronto per istituzioni e
associazioni che, grazie a questo appuntamento culturale,
possono continuare ad intessere rapporti di collaborazione per
garantire sostegno a comunità linguistiche minoritarie che
hanno bisogno di tutela per poter sopravvivere e trasmettere
la propria unicità».

Il presidente Cisilino ha ricordato come «Suns Europe è senza
dubbio un progetto di eccellenza nel settore artistico, che
ARLeF ha contribuito a ideare e che sosteniamo sin dalla prima
edizione perché convoglia in Friuli la grande ricchezza
espressiva delle diverse culture di minoranza, rendendo
tangibili i valori del plurilinguismo. Un grande valore di
Suns Europe è inoltre quello di essere un festival dei giovani
per i giovani, che parla di identità in termini moderni e
mette in connessione i migliori talenti artistici con un
pubblico internazionale e curioso».

«La nostra ambizione – ha spiegato Puppo – non è solo di
offrire un assaggio delle migliori produzioni artistiche
realizzate in lingua minorizzata, ma di stimolare la curiosità
del pubblico sulla cultura, sulla storia e sulle vicende delle
comunità che in tali lingue si esprimono. È un’Europa plurale,
vivace e stimolante ma ancora troppo poco conosciuta. E forse,
conoscendo e apprezzando questa Europa diversa, sarà più
facile conoscere e apprezzare anche l’identità plurale del
Friuli».

LA NUOVA EDIZIONE – A entrare più nel dettaglio del programma
dell’evento è stato Leo Virgili, il direttore artistico di
Suns Europe che ha chiarito: «Anche quest’anno vogliamo
ribadire la vitalità della produzione artistica nelle lingue
europee. Il nostro festival è ormai un riferimento per una
giovane generazione di artisti che non ha timore di
confrontarsi con la modernità usando come mezzo le rispettive
lingue tradizionali. Credo che gli artisti invitati quest’anno
esprimano estrema freschezza e varietà. Non abbiamo mai
creduto in un festival per addetti ai lavori proprio perchè
vogliamo dimostrare che le lingue minoritarie si possono e si
devono innestare nella cultura popolare con naturalezza.
Secondo noi è l’unica chiave per mantenerle vive».

IL CONCERTO FINALE – Come anticipato nelle scorse settimane
l’evento conclusivo si terrà anche quest’anno al Teatro Nuovo
Giovanni da Udine, il 30 novembre, dalle 21 (i biglietti sono
già     disponibili      in     prevendita      online      >
http://bit.ly/BilietsSunsEurope2019, al Giovanni da Udine
oppure nei punti vendita autorizzati, qui l’elenco >
www.sunseurope.com), presentatori della serata quest’anno
saranno il rapper friulano Doro Gjat e la cantautrice
ladina Martina Iori. Sul palcoscenico saliranno gruppi e
artisti provenienti da Sardegna (Malasorti), Paese Basco
(Mocker’s), Galles (Sybs), Cantone dei Grigioni (Mattiu
Defuns), isole Faer Øer (Son of Fortune), ma anche galiziani
(Ataque Escampe), occitani (Mauresca Fracas Dub), catalani
(Magalí Sare), basso sassoni (Leon Moorman) e, naturalmente,
friulani (Silvia Michelotti).

  I vincitori della scorsa edizione: i catalani Jansky
  (credits Dario Furlan)

IL PROGRAMMA DEL 30 NOVEMBRE – Ma la giornata conclusiva di
Suns Europe comincerà sin dal mattino, con “Scuele Europe /
School Europe” l’appuntamento dedicato alle scuole (sempre al
“Nuovo” alle 10.30). Nel pomeriggio tutti gli appuntamenti del
festival si svolgeranno allo spazio Fantoni del “Giovanni da
Udine”. Alle 15 sarà possibile vedere il cortometraggio più
votato dagli studenti friulani per la sezione Italymbas del
Babel Film Festival (Sardegna). Mezz’ora più tardi sarà
proiettato un documentario dell’emittente frisona Omrop
Fryslân sulla comunità aranese, minoranza occitana della
Catalogna. Alle 16.30 si passerà alla musica con i galiziani
Ataque Escampe. Alle 17.15 sarà proiettato “Il silenzio” di
Ali Asgari e Farnoosh Samadi, corto che ha vinto in Babel Film
Festival e che racconta la storia di una madre e una figlia
curde che vivono in Italia. Alle 17.30 ancora musica con la
catalana Magalí Sare. Ci farà fare un’escursione nella
delicata situazione catalana lo storico, giornalista e
attivista Xavi Milian che, alle 18.15, presenterà il suo “El
poder del poble”. A seguire una pausa gustosa al Mamm per il
Suns Happy Hour, dalle 19.30, in attesa del concertone.

ANTEPRIMA PER IL NUOVO LAVORO DI GARLATTI–COSTA – Due anni
dopo “Missus”, Massimo Garlatti–Costa torna a Suns Europe con
il suo nuovo lavoro in lingua friulana: “Predis. La nazione
negata” (il film è prodotto da Raja Films e Belka Media, e
realizzato con il supporto di Arlef Agenzie Regjonâl pe Lenghe
Furlane, Fondo Regionale dell’Audiovisivo Fvg, Film Fund –
Film Commission Fvg, Glesie Furlane), che sarà presentato al
pubblico in prima assoluta, al cinema Centrale di Udine (costo
del biglietto, 5 euro), il 29 novembre, alle 20.30. La
giornata del Festival comincia però alle 18 all’insegna
dell’arte, con Judith Musker Turner, artista e poetessa
gallese, e il collettivo femminile “Sottane poetiche”. Non si
sono mai viste né conosciute, ma portano avanti da anni lo
stesso progetto artistico, cucire parole e poesie sui propri
vestiti. Le loro opere saranno esposte da Lino’s&Co, a Udine,
poi, tutte insieme, le artiste realizzeranno un abito con
versi friulani e gallesi. In serata, alle 21, allo Yardie di
Pradamano, è invece in programma la “fieste di benvignût” di
Suns Europe.

TANTA MUSICA – La musica di Suns Europe comincerà però già il
15 novembre, dalle 21, alla 186^ Fiera di Santa Elisabetta
“Sagra Tradizionâl dal Dindiat” di Romans d’Isonzo (in
collaborazione con la Pro Loco). A salire sul palco ci saranno
la cantautrice basca Eneritz Furyak e la friulana Michela
Franceschina. Il giorno seguente, dalle 21, Eneritz farà il
bis ma all’auditorium di Lavariano (in collaborazione con Art
tal Ort) assieme alla friulana Silvia Michelotti. Venerdì 22
novembre, alle 21, torna “Tumasch è” che a distanza di due
anni dalla sua vittoria sarà di nuovo in Friuli con un
concerto alla sala Alpina di Comeglians assieme al friulano
Massimo Silverio. Sarà sempre il cantautore proveniente dal
Cantone dei Grigioni, il giorno seguente alla stessa ora, ad
animare l’Auditorium parrocchiale di Pagnacco con la friulana
Silvia Michelotti.

ANCORA CINEMA – Giovedì 28 novembre, alle 20.30, sempre al
cinema Centrale di Udine (costo del biglietto, 5 euro), sarà
proiettata un’altra anteprima in lingua friulana, “Sot des
stelis fredis”, pellicola di Stefano Giacomuzzi. Alle 18,
invece, alla Biblioteca Joppi, si discuterà di letteratura
friulana con autori, esperti e organizzatori dei premi San
Simon, Tracanelli e Vôs de Basse.

Torna quindi il confronto fra lingue con una storia antica e
forme di comunicazione moderne e contemporanee. Il Festival
porterà ancora una volta in Friuli la musiche(musica), il cine
(cinema) e la leterature (letteratura) declinati nelle lenghis
minoritariis (lingue minoritarie) del Vecchio Continente.
Protagonisti assoluti saranno arte, contaminazione, talento,
pluralismo linguistico, creatività.

IL FESTIVAL – Suns Europe – organizzato annualmente dalla
cooperativa Informazione Friulana con il sostegno finanziario
della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, dell’ARLeF,
Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e della Fondazione Friuli
– gode del patrocinio del Comune di Udine, del Consiglio
d’Europa e del NPLD, Network to Promote Linguistic Diversity,
la rete europea per la promozione della diversità linguistica.
Inoltre, si avvale della collaborazione di numerosi soggetti
pubblici e privati, friulani e internazionali fra cui Etxepare
Euskal Institutua (Paese Basco), Secretaría Xeral de Política
Lingüística – Xunta de Galicia (Galizia), Babel Film Festival
(Sardegna), RTR (Cantone dei Grigioni), Stichting REUR (Paesi
Bassi) e CEC, Centro Espressioni Cinematografiche. Suns
Europeha il merito di trasformare la città di Udine in un
crocevia di culture, lingue e artisti, creando contaminazione
e confronto, dando spazio a una produzione artistica di
assoluto valore.

Tutto il programma e le info sono su www.sunseurope.come sulla
pagina Facebook ‘SUNS Europe’.
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