DIDATTICA ED INTERPRETAZIONE CRITICA DELLE TESTIMONIANZE STORICHE: ESPERIENZE E PROPOSTE PER UN'ARCHEOSCUOLA - Silvana Errico - Comune di Cassino

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                      IX - 2001

   DIDATTICA ED INTERPRETAZIONE CRITICA
       DELLE TESTIMONIANZE STORICHE:
ESPERIENZE E PROPOSTE PER UN’ARCHEOSCUOLA

                Silvana Errico
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                       IX - 2001

124   S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola
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                          DIDATTICA ED INTERPRETAZIONE CRITICA
                              DELLE TESTIMONIANZE STORICHE:
                       ESPERIENZE E PROPOSTE PER UN’ARCHEOSCUOLA

                                                                                  Silvana Errico

    La discussione sui contenuti dei cosiddet-                                                            Non significa, però, escludere i mezzi più
ti “saperi minimi scolastici” e sulla trasversali-                                                    avanzati della tecnologia, che uno studio
tà dell’educazione ambientale, che coinvolga                                                          incentrato sull’humanitas sembrerebbe nega-
tutte le discipline, trova soluzione nello stu-                                                       re, ma esaltarne le peculiarità atte a rendere
dio dell’uomo e del suo circondario.                                                                  visibile tutto lo scibile virtuale, il pensato, l’im-
    La pretesa conflittualità di tale analisi na-                                                     maginato, lo studiato, ritrovando anche le pre-
sce, spesso, dall’uso di tecnologie improprie                                                         messe delle odierne tecniche, che della pas-
negli impianti e nei nuclei abitati, i quali an-                                                      sata sono diretta continuazione. Un lavoro di
drebbero rivalutati nell’evolversi del loro                                                           studio metodologico-didattico-sperimentale
sviluppo, nelle relazioni fra molteplici inte-                                                        -archeologico-ricostruttivo di un’antica città
ressi, soluzioni e mediazioni.                                                                        come Casinum diventa simbolo o metafora
    In ogni caso, fino all’avvento dell’era in-                                                       di un’umanità alla ricerca di sé e del proprio
dustriale, la città non presentava la criticità                                                       equilibrio, attraverso il conoscere, il capire,
attuale: è da questo assunto che andrebbe ri-                                                         l’interpretare ed il rielaborare.
visto il rapporto uomo- natura-insediamenti                                                               La lingua latina, unificante della cultura
urbani. Ritrovare soluzioni – proposte dell’anti-                                                     per tanti secoli, permette di comparare le
ca urbanistica e tecnologie a basso impatto am-                                                       esperienze degli studiosi in epoche diverse,
bientale costituisce l’elemento portante di uno                                                       le testimonianze e le proposte dei protagoni-
studio volto all’acquisizione di indispensabili                                                       sti delle innovazioni e dei cambiamenti. Pari-
“saperi” ecologici.                                                                                   menti, i metodi di rappresentazione grafica, i
    Lo studio del territorio diventa un’av-                                                           modelli matematici, gli adattamenti pratici
ventura stimolante, se si propone di confi-                                                           di esigenze ambientali ed economiche diven-
gurare e “ricostruire” antichi siti. I segni la-                                                      tano un inesauribile campo di ricerca per il
sciati dagli abitati rappresentano quella par-                                                        ragionamento e la progettazione. Troviamo
te del linguaggio di comunicazione che spet-                                                          in Vitruvio il diretto interlocutore di questo
ta alle differenze fra le civiltà: non esistono                                                       tipo di ricognizione, che si basa sul confron-
solo lingue scritte e parlate, ma anche confi-                                                        to fra reperti e canoni, lacune territoriali e
gurazioni iconiche e costruttive, che diven-                                                          prescrizioni urbanistiche. Si considera l’homo
gano oggetto di studio e di ricerca. Ritrova-                                                         faber non solo come innovatore di produzio-
re moduli urbanistici, scansioni e rapporti                                                           ni, ma come innovatore di cognizioni e di
spaziali, soluzioni costruttive ed impiantisti-                                                       cultura (v. figg.1 e 2).
che del passato significa ripercorrere tappe                                                              Gli studi vitruviani sono il nesso, la me-
culturali, creative ed economiche. Significa                                                          diazione di numerosi ricorsi storici, fra la for-
accostarsi ai secoli trascorsi come se il tempo                                                       ma della città ed i suoi abitanti, fra le auree
si fosse fermato nella continuità dell’intelli-                                                       proporzioni “divine” e le costruzioni.
genza umana, nei comprensibili segni indi-                                                                Quando si parla di “giacimenti culturali”
canti luoghi ben definiti.                                                                            del territorio si dovrebbero comprendere an-
    Significa rivalutare la dimensione del pen-                                                       che le forze non ancora pienamente attive,
siero logico, dell’antropometria e dell’eurit-                                                        quelle legate al sistema dell’istruzione e tal-
mia, recuperando la relazione fra micro e                                                             volta indifferenti alle tematiche ed alle ricer-
macrocosmo, in una nuova dimensione                                                                   che che il Formianum annualmente propone,
esistenziale.                                                                                         in modo encomiabile e puntuale.

S. Errico, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola                                125
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    La crisi scolastica trova una causa premi-                        Il Metodo
nente proprio nel limitato apprendimento
critico, che vagli le informazioni e discuta gli                          La ricerca del codice architettonico, per
eventi. Gli elementi cognitivi, spesso avulsi                         decodificare le diverse architetture senza
da quelli formativi, riducono lo sviluppo di                          classificarle è il riferimento principale del si-
capacità creative, tali da permettere una let-                        stema didattico assunto. Ci riportiamo ad
tura consapevole dei fatti, con successiva ri-                        Umberto Eco (La struttura assente) ed a Rena-
elaborazione personale e interesse verso la                           to De Fusco (Segni, storia e progetto dell’archi-
ricerca.                                                              tettura) per individuare i segni da considera-
    Il confronto con le testimonianze storiche                        re per attribuire ad ogni elemento il ruolo di
non può basarsi su un’elencazione di notizie                          significante o significato. 2 La comunicazio-
o testi, ma deve connettersi con un’analisi                           ne, a livello dialettico ed operativo, con i do-
approfondita su basi logiche e critiche.                              centi e gli allievi dei gruppi di lavoro si fon-
    In quest’ambito, proprio un’Associazione                          da su un sistema articolato di progressivi av-
come l’Archeoclub, connotata dal volontaria-                          vicinamenti agli obiettivi cognitivi, privile-
to e senza fini di lucro, può assumere un ruo-                        giando la nascita di un’affettività relazionale,
lo dialettico e coesivo, svolgendo una sorta                          basata su impegno e fiducia reciproci, che si
di prassi ermeneutica nello studio del terri-                         evolve empaticamente per affidare ad ogni
torio e trasformandosi in Archeoscuola, come                          allievo i compiti più adatti.
già avvenuto nelle Marche e a Venezia. Per-                               Notevole è l’apporto del libro Come edu-
ciò la sede di Cassino, tramite chi scrive, ha                        care alla creatività, 3 che mostra come stimola-
instaurato una collaborazione con alcune                              re il cosiddetto “pensiero divergente”, per
scuole cittadine negli ambiti del percorso cur-                       dedurre i nessi logici ed i legami fra elemen-
ricolare e dei crediti formativi riguardanti gli al-                  ti e processi diversi. L’interpretazione critica
lievi, oltre che con l’Università e le persone di                     delle testimonianze storiche diventa la meta
cultura. Anche semplici testimonianze come                            di questo percorso didattico volto all’indivi-
disegni, fotografie, testi, ricordi, ipotesi, opi-                    duazione dei motivi, delle matrici, degli svi-
nioni, contribuiscono a mettere in luce le for-                       luppi di una serie di avvenimenti e manu-
ze latenti irrigidite nel sistema scolastico, do-                     fatti strettamente correlati, per evidenziare il
centi o discenti che siano.                                           binomio avvenimento storico / attività co-
    L’esperienza del Progetto Casinum 1 della                         struttiva. Infatti proprio le vicissitudini del
sede Latium Novum di Cassino, iniziata nel                            territorio, nei periodi di prosperità o di re-
2000 e conclusa all’inizio dell’anno scolastico                       gressione economica, hanno connotato le
2002-2003, si fonda su una convenzione                                forme, i materiali e gli usi degli insediamen-
triennale con tre Istituti cittadini: il Liceo Eu-                    ti umani.
ropeo della Scuola S. Benedetto, il Liceo Clas-                           Le conferenze periodiche dell’Archeoclub
sico G. Carducci e la Sezione Geometri del-                           cassinate e la sua espansione Universitas Ci-
l’ITCG Europa. Sono state scelte le classi ini-                       vium sono state adoperate come idonei per-
ziali del triennio conclusivo. Nelle tre scuole                       corsi culturali per i crediti formativi scolasti-
le materie di studio si diversificano: il Liceo                       ci degli allievi, mentre la stampa degli Atti
Europeo prevede, oltre allo studio delle lin-                         del 2000/2001, 2001/2002 e 2002/2003 ha per-
gue classiche, anche Diritto, Informatica e Lin-                      messo di condensare nei volumi i diversi
gue straniere dell’Ue.                                                contributi necessari al Progetto, che potrebbe
    Il Liceo Classico ha un’organizzazione                            espandersi collaborando con altre sedi del-
molto collaudata, ma non sperimentale,                                l’Archeoclub e confrontandone i risultati in
mentre la Sezione Geometri, che aderisce al                           un’Archeoscuola.
Progetto sperimentale Edilizia, Territorio, Am-
biente, si dispone, in prevalenza, intorno a
materie tecniche e tecnologico-costruttive. Le                        L’Organizzazione
proposte didattiche formulate dalla sede La-
tium Novum sono diventate parte integrante                               Il Progetto si propone di ricostruire quan-
del Piano dell’Offerta Formativa di tutte le                          to possibile dell’antica Casinum, divisa fra
scuole interessate.                                                   Acropoli presso l’attuale Abbazia benedettina
                                                                      e città fortificata (oppidum) ai piedi dell’altura
                                                                      di Montecassino. Si aggiungono anche anali-

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Fig.1. Tra gli apparecchi inventati da Erone celebre è senza dubbio quello usato per l’apertura della porta di un tempio. Il
fuoco, acceso su un altare A posto all’esterno dell’edificio, dilatava l’aria contenuta in una sfera B, determinando così una
certa pressione sull’acqua lì racchiusa; conseguentemente l’acqua, così compressa, tendeva a spostarsi in C per mezzo di un
apposito sifone D. A questo punto il recipiente C, appesantito, si abbassava, tirando a sé una fune, che faceva girare due gros-
si cardini sotterranei E ed aprire la porta ad essi collegata. Una volta spento il fuoco, cessava ogni pressione dell’aria e per-
tanto l’acqua contenuta in C ritornava nella sfera d’origine in base al noto principio dei vasi comunicanti. Da quel momen-
to, il recipiente C non esercitava più alcuna trazione e lasciava liberi i cardini E che, girando in senso inverso al precedente
grazie al contrappeso F, chiudevano i due battenti.

si relative al cenobio ed alle sue relazioni con                                                     • La definizione geografica dell’antica Casi-
il resto dell’Europa. Sono perciò fondamen-                                                            num, vie di comunicazione e commercio.
tali non solo gli studi locali, ma un confronto                                                      • Visita guidata al sito Archeologico ed al Mu-
integrato di tutti gli elementi di civiltà roma-                                                       seo di Cassino.
na. L’intervento didattico ha legato stretta-                                                        • Fonti letterarie di età classica, epigrafi ed
mente fra loro gli incontri periodici con l’ar-                                                        iscrizioni.
ticolazione ordinaria del programma scola-                                                           • I codici benedettini e Vitruvio. Uso di ma-
stico, in modo da costituire una cassa di riso-                                                        teriali di spoglio.
nanza nell’esperienza cognitiva degli stu-                                                           • Visita guidata al Museo Nazionale di Monte-
denti. Visite guidate, lezioni mirate e labora-                                                        cassino. Galleria epigrafica
tori hanno costituto le fasi dell’esperienza.                                                        • La vita quotidiana e l’assetto socio-econo-
Nell’anno 2000/2001, nei due Licei si sono te-                                                         mico-urbanistico di Casinum.
nuti i seguenti incontri:                                                                            • Visita guidata al Museo Nazionale Archeolo-
                                                                                                       gico di Napoli;

S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola                          127
•   FORMIANUM •
                                                       IX - 2001

  Da Vitruvio:
  De Architectura libro X - VII.
  La pompa aspirante
  di Ctesibio

  Descriviamo ora la pompa
  aspirante di Ctesibio che serve
  a portare l’acqua a una deter-
  minata altezza. Essa dev’esse-
  re in bronzo. Alla base, a bre-
  ve distanza l’uno dall’altro,
  avrà due cilindri perfettamen-
  te uguali muniti di due tubi
  disposti a formare una specie
  di forcella. Essi sono simmetri-
  ci e convergono in un recipien-
  te centrale dove si trovano del-
  le valvole che combaciano per-
  fettamente con gli orifizi supe-
  riori dei tubi.
  1. Chiudendo queste valvole si
  eviterà che ciò che è stato spin-
  to con la pressione dell’aria nel
  recipiente ne ridiscenda.
  2. Sopra il recipiente viene si-
  stemata una cappa a mo' di
  imbuto rovesciato, che viene
  saldamente unita ad esso tra-
  mite un perno passante onde
  evitare che la pressione del-
  l’acqua la faccia sollevare. So-
  pra si innalza un tubo chiama-
  to tromba.
  3. Dall’alto vengono inseriti
  nei cilindri dei pistoni lavorati
  al tornio, e ben oliati, messi in
  azione per mezzo di bastoni e
  di leve.
  Trovandosi all’interno dei ci-
  lindri acqua ed aria insieme ed
  essendo i fori otturati dalle
  valvole, i pistoni comprime-
  ranno l’acqua che, sotto la
  pressione dell’aria, sarà spinta
  attraverso i condotti nel serba-
  toio da dove poi raccogliendo-
  si sotto la cappa verrà spinta in
  alto attraverso la tromba. Con
  questo sistema, installando un         Fig. 2. Museo di Madrid: pompa risalente ad epoca altoimperiale e pro-
  serbatoio, è possibile pompare         veniente da Calañias, Huelva. Bronzo di dimensioni 41 cm. x diam. 5 cm.~
  l’acqua dal basso in alto.

128                                   S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola
•   FORMIANUM •
                                                                                         IX - 2001

                                                                                    TABELLA A

 Italiano                                Le Metamorfosi di Apuleio e le novelle del Decamerone: studio linguistico comparato con Latino.

                                         Brani scelti dalle opere “De Agri cultura” di Catone, “De re rustica” di Varrone e “De Archi-
 Latino
                                         tectura Libri decem” di Vitruvio

 Greco                                   Passi in greco da Vitruvio. Brani da Platone ed Aristotele.

                                         I Pitagorici ed i Numeri come principio. Platone ed Aristotele come precursori delle teorie
 Filosofia e Storia
                                         urbanistiche. La cultura benedettina nel Monachesimo occidentale: codici e loro diffusione.
                                         Canoni vitruviani, rapporti metrici e loro evoluzione nell’architettura di età augustea. Ti-
 Storia dell’Arte
                                         pologie costruttive.

 Matematica e Fisica                     La triade pitagorica e la sezione aurea: trattazione grafica ed analitica

 Informatica                             Applicazioni con Power Point delle ricerche svolte nelle altre discipline

 Diritto ed Economia                     Evoluzione della tutela del territorio, dalle leggi agrarie romane agli editti Abbaziali.

 Lingue straniere UE                     Gli influssi della lingua latina ed i latinismi presenti nell’idioma

   Nell’Istituto per Geometri, oltre ai primi                                                        • Criteri costruttivi delle murature romane
due incontri similari alle altre scuole, sono                                                           e scelta dei manufatti.
stati esaminati:                                                                                     • Visita guidata alle aree archeologiche ed ai
• Urbanistica romana e canoni vitruviani.                                                               Musei di Formia, Minturnae, Priverno,
• I codici benedettini come tramite per la dif-                                                         mentre gli argomenti delle materie dell’
   fusione dei metodi costruttivi. I Gromatici.                                                      Area di Progetto sono stati organizzati se-
• Visita guidata al Museo Nazionale di Monte-                                                        condo la tabella A per i Licei e secondo la ta-
   cassino con ricognizione reperti.                                                                 bella B per l’ITG:

                                                                                       TABELLA B

                                          Materiali da costruzione e scelta di essi (cfr. “I dieci libri dell’Architettura” di Vitruvio)
 Disegno
                                          I “segni” dell’architettura, il linguaggio grafico ed il riconoscimento delle tracce delle co-
 e Progettazione
                                          struzioni pregresse

 Costruzioni
                                          Acquedotto Romano di Cassino – muri di sostegno – costruzioni in muratura
 ed Impianti

                                          Cartografia e simbologia relativa. Studio comparato fra rappresentazioni cartografiche del
 Topografia                               passato e rappresentazioni odierne del territorio di Cassino (i percorsi stradali, gli attra-
                                          versamenti)

                                          L’equilibrio idrogeologico del Cassinate: problemi storici ed evoluzione.
 Geopedologia                             Uso storico del territorio (politiche agrarie, centuriazioni)
                                          Tecnologie a basso impatto ambientale (cfr. “I dieci libri dell’Architettura” di Vitruvio)

                                          La cultura benedettina nel Monachesimo occidentale: codici e loro diffusione.
 Italiano e Storia
                                          Le Metamorfosi di Apuleio e le novelle del Decamerone

 Matematica                               La triade pitagorica, le sezioni auree

 Educazione Fisica                        Cura del corpo, atletica e coreografie ispirate all’epoca romana (sulla scorta di documenta-
 per tutte le classi                      zioni museali e su Le Metamorfosi di Apuleio)

S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola                          129
•   FORMIANUM •
                                                          IX - 2001

    Per l’anno scolastico 2001/2002 sono stati                            Argomenti e visualizzazioni sono stati
attivati laboratori con approfondimenti, che                          fonte di approfondite ricerche, protese ad
vertessero sugli influssi della cultura classica                      una conoscenza globale dell’epoca conside-
nel Rinascimento e nel ‘700, mentre la prof.                          rata, tra testi, epigrafi, geografia politica e
avv. Anna Matilde Castelli con Usi giuridici                          storica, architettura, urbanistica, pittura, mo-
nell’antica Roma, la prof. Ione Lepore, con Te-                       saici, scultura, artigianato, campagne milita-
stimonianze del territorio cassinate in Riccardo da                   ri, colonizzazioni, relazioni fra Casinum e le
San Germano e la prof. Maria Laura Santoro,                           Province dell’Impero Romano (particolar-
con Cicerone e Varrone a Casinum hanno colla-                         mente con Spagna ed Asia Minore), riti reli-
borato nello svolgimento della convenzione.                           giosi, commercio, spettacoli, ecc.
Le visite guidate hanno permesso di consoli-                              Particolare risalto è stato dato ai sistemi
dare le tracce indicate nelle lezioni e di indi-                      costruttivi, con costante riferimento a Vitru-
viduare gli elementi di ulteriori ricerche con i                      vio, soprattutto nel recupero di procedure a
laboratori. I laboratori, infatti, prevedono                          basso impatto ambientale per uno sviluppo
proprio una disamina interpretativa delle te-                         tecnologico sostenibile.
stimonianze storiche, scritte o costruite che                               Interessante si è rivelata la ricognizione
siano, basata sulla vasta gamma di compren-                           delle fonti in latino, da cui è emersa una ne-
sioni che ne derivano, nei loro diversi aspetti.                      cessaria difforme interpretazione da quella
Mentre nei licei si sono esaminati epigrafi ed                        di storici locali, che spesso copiano la mede-
antichi documenti abbaziali, nella Sezione                            sima tesi dei loro predecessori. Ad esempio,
Geometri si sono ricavate centuriazioni da                            se consideriamo un brano di Marco Terenzio
mappe in scala 1:10.000, si sono confrontate le                       Varrone, tratto dal De lingua latina, VII, 28-
cartografie attuali con il catasto abbaziale set-                     29: “…Idem ostendit quod oppidum vocatur Ca-
tecentesco e sono iniziate le ricerche di mate-                       sinum (hoc enim ab Sabinis orti Samnites tenue-
riali di spoglio in diversi manufatti urbani ed                       runt), et nostri etiam nunc Forum Vetus appel-
extraurbani. Alla fine del percorso didattico                         lant. Item significa[n]t in Atellanis aliquot Pap-
si è conclusa la visualizzazione delle emer-                          pum senem, quod Osci casnar appellant.”
genze culturali ed architettonico-urbanistiche                            Si tratta dell’etimologia della denomina-
trovate, con i diversi mezzi a disposizione dai                       zione di Casinum, dal letterato attribuita ad
plastici ai grafici alle elaborazioni informati-                      un aggettivo osco (casnar→ cascum →Casi-
che, con una ricostruzione virtuale del Teatro                        num = antico, vecchio). Per avvalorare la sua
romano di Casinum curata dall’ITG Europa                              tesi, Varrone ribadisce: “et nostri etiam nunc
(Fig.6), su supporto storico dell’arch. Marili-                       Forum Vetus appellant” 4, cioè: “ed anche ora i
dia Battaglia con consulenza tecnico-informa-                         nostri (concittadini) chiamano (Casinum)
tica dell’arch. Pierluigi Fiorentini, docenti                         Mercato Vecchio”. Da ciò capiamo come tale
dell’Istituto. Il dono al Museo Archeologico                          città avesse, tra i Romani, una denominazio-
di Cassino di un volume con la sintesi di tut-                        ne linguistica equivalente al vocabolo osco e
ti gli studi effettuati da allievi e docenti rap-                     non che a Cassino ci fossero due Fori, uno
presenta il simbolo del reciproco scambio cul-                        Nuovo ed uno Vecchio, come molti studiosi
turale fra Istituzioni Pubbliche.                                     locali hanno affermato!
                                                                          Se consideriamo, poi, anche il De re rusti-
                                                                      ca, al III, 5:
I Mezzi                                                                   “…Quoi ego: - Cum habeam sub oppido Casi-
                                                                      no flumen, quod per villam fluat, liquidum et al-
    Per stabilire con gli studenti una facile ed                      tum marginibus lapideis, latum pedes quinqua-
immediata comprensione delle tematiche da                             ganta septem, et e villa in villam pontibus trans-
trattare, in una cultura iconica come la no-                          eatur, longum pedes DCCCCL derectum ab insu-
stra, l’immagine è stata il tramite indispensa-                       la [ad museum], quae est in imo fluvio, ubi con-
bile. Si sono utilizzati i Laboratori d’Informa-                      fluit altera amnis, ad summum flumen, ubi est
tica, presenti in tutte le scuole e con sistemi                       museum [10] circum huius ripas ambulatio sub
facilmente accessibili e rielaborabili. Sono                          dio pedes lata denos, ab hac [ambulatio] est in
stati usati CD elaborati da chi scrive con il                         agrum versus ornithonis locus ex duabus partibus
programma Power Point, che permette ani-                              dextra et sinistra maceriis altis conclusus….”
mazioni, effetti speciali, inserimenti di filma-                          L’ubicazione della Villa di Varrone non
ti, commenti, suoni e musiche.                                        lascia dubbi: il testo è chiarissimo e dettaglia-

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•   FORMIANUM •
                                                                                         IX - 2001

to e la preposizione sub indicata con caratteri                                                      della Nostra Sede, sia trasponendo la loro
in grassetto significa sotto e non presso, come                                                      esperienza in 3D con competenza e consape-
taluni hanno tradotto. Ancora oggi nella car-                                                        volezza del mezzo informatico.
tografia di Cassino e delle Terme Varroniane,
a parte qualche piccolo spostamento, si osser-
va la morfologia complessiva dei tempi anti-                                                         I Laboratori
chi, ben descritta nel testo latino. L’errata tra-
duzione, in cui la preposizione sub è diventa-                                                            Dopo l’ampia trattazione del primo anno
ta presso, ne ha alterato sostanzialmente l’in-                                                      del Progetto, i laboratori divengono la fase
dividuazione. La zona delle Terme, ricca di                                                          dell’agire e del collaborare, esaltando le atti-
acque e di isolotti, è sottostante al declivio di                                                    tudini della classe, prima per gruppi e poi
Montecassino, su cui era posto Casinum. Du-                                                          per singoli allievi. Abbiamo seguito l’inse-
rante l’esecuzione della fognatura cittadina,                                                        gnamento di Jean Piaget, che avvicina la te-
di recente, sono stati rinvenuti reperti della                                                       matica logica a quella psicologica, 5 per cui
zona dell’aviarium della villa in questione,                                                         ogni cognizione è legata ad un’esperienza in-
confermando la descrizione dello studioso                                                            dividuale stimolante: esemplifichiamo tale
reatino ed anche alcune ipotesi già formulate,                                                       prassi con un modulo di intervento per i li-
in precedenza, da chi scrive.                                                                        cei. Illustrato l’argomento da esaminare con
                                                                                                     i vari mezzi già citati, la classe viene divisa in
                                                                                                     gruppi di discussione e successiva elabora-
Le Verifiche                                                                                         zione, ulteriormente approfondita in passag-
                                                                                                     gi successivi, fino ad essere completata in
    È stato possibile, già dal primo anno della                                                      una produzione divulgativa, secondo un
convenzione, notare il sempre maggiore co-                                                           percorso educativo a spirale.
involgimento degli allievi, che, specialmente                                                              Il modulo esemplificativo, diviso in due
dopo le visite guidate, hanno cominciato ad                                                          lezioni, tratta di alcune epigrafi conservate
“entrare” nel passato, dapprima in una for-                                                          nel Museo di Montecassino 6, la prima delle
ma empatica ed emozionale e poi sempre                                                               quali fu rinvenuta alla fine dell’800 in una
più razionale con le ulteriori fasi di studio.                                                       torre medievale, residenza dell’Abate (fig.3).
    I giovani del Liceo S. Benedetto hanno an-                                                       Come tanti elementi di spoglio, essa, divisa
che elaborato un CD con il resoconto dei lo-                                                         in due parti come pietre cantonali della torre,
ro interessi e dei loro ricordi legati alla visita                                                   era posta al rovescio. Il testo illustra l’edifi-
del Museo Archeologico Nazionale di Napo-                                                            cazione, ex novo, del tempio di Giove, con
li, quelli del Liceo Classico hanno scritto arti-                                                    portico e costruzioni, in un periodo in cui
coli per loro giornale scolastico: Ermes. Le                                                         Casinum era ancora una civitas sine suffragio,
classi dell’ITCG Europa hanno mostrato il lo-                                                        e nomina i magistrati preposti all’opera. Le
ro pieno coinvolgimento e la comprensione                                                            misure della lastra, metri 1.40 x 0.47 x 0.45 ed
dei lavori svolti, sia con una pubblica rela-                                                        il riquadro dell’iscrizione, m. 0.38 x 1.03 con
zione all’inizio dell’ anno sociale 2001-2002                                                        incastro 0.20, a destra, fanno supporre che
                                                                                                     essa costituisse un architrave, mentre Ange-
                                                                                                     lo Pantoni attribuisce a non oltre il I sec. d. C.
Fig.3. Epigrafe ritrovata su una torre medievale, a Montecassino.                                    la sua epoca di appartenenza.

S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola                            131
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                                                                 IX - 2001

                                                                             Si tratta, forse, di una revisione dell’acque-
                                                                             dotto proveniente da Valleluce, lungo circa
                                                                             23 km, per lo più in cunicoli. Abbiamo, così,
                                                                             importanti informazioni su Casinum: una ri-
                                                                             guarda il culto, in cui poi si innesterà il cri-
                                                                             stianesimo con l’Abbazia e l’altra la civiltà
                                                                             tecnologica con l’approvvigionamento idri-
                                                                             co. Va notato, però, che, mentre per la co-
                                                                             struzione di tempio ed edifici sull’Acropoli
                                                                             era stato adoperato danaro pubblico (P.P.),
                                                                             per l’acquedotto era stato adoperato il finan-
                                                                             ziamento di un benefattore (DE SUO): gli
                                                                             elementi al riguardo sono evidenziati nel te-
                                                                             sto e nella fotografia con una riquadratura.
                                                                                 Gli studi del Pantoni sulle stratificazioni
                                                                             murarie emerse dopo la Seconda Guerra
                                                                             Mondiale costituiscono un’ importante trac-
Fig. 4. Epigrafe riguardante un acquedotto di Casinum.                       cia per configurare l’antica Acropoli romana.
                                                                             Nella fig. 5 si mettono in evidenza proprio
                                                                             gli elementi significanti, dal muro in poligo-
     Diverse parti del testo costituiscono si-                               nale bugnato (probabile sostegno del terraz-
gnificanti, il cui significato va decodificato ed                            zamento inglobante il tempio di Giove e gli
interpretato. Il contenuto, importante per il                                altri manufatti di cui tratta l’epigrafe) all’in-
nostro studio, è il seguente:                                                dividuazione dei muri dello stesso tempio,
                                                                             su cui fu poi edificata, più ampia, la chiesa di
    M. OCTAVIUS M. F. CALVINUS                                               S. Martino (come attesta lo scritto di S. Gre-
        Q. LATERINUS Q. F. Q.                                                gorio Magno). Inoltre, la presenza di resti di
AEDE(m) (i)OVIS A. SOLO. ET. PORTICUM                                        un muro curvo nella zona in cui doveva es-
 CUM. (aedi)FICIIS EX C.P.P.P. FACIEND                                       sere posta l’ Ara di Apollo fa sorgere l’ipotesi
              CURAVER.                                                       che, sulla cima di Montecassino, vi fosse una
                                                                             tholos circondata da sacri boschetti, simil-
rimanda ad un altro, questa volta di S. Gre-                                 mente a Delfi.
gorio Magno, del VI sec. d. C. 7:                                                Nel laboratorio i livelli di comprensione
    “… ibi itaque vir dei perveniens, contrivit                              scaturenti dalle due epigrafi si possono così
idolum, subvertit aram, succidit lucos, atque                                schematizzare:
in ipso templo Apollinis oraculum beati                                          FORMALE→ Riferito al SUPPORTO (ar-
Martini, ubi vero ara eiusdem Apollinis fuit,                                chitettonico, scultoreo) ed AL MATERIALE
oraculum Sancti construxit Iohannis et com-                                  (marmo, bronzo, altro) col sostegno in cui era
morantem circumquaque multitudinem                                           inserita la lastra, l’origine, la provenienza del
praedicatione continua ad fidem vocabat…”                                    materiale, l’autenticità del reperto;
    Nei due testi c’è un elemento dissimile:                                     LINGUISTICO → il significato letterale, lo
mentre l’epigrafe attesta un tempio di Giove                                 stile, la composizione dei caratteri, la tradu-
con portico ed edifici, forse riutilizzati nel                               zione in lingua italiana;
convento benedettino, S. Gregorio narra di                                       STORICO → i personaggi nominati, il cur-
un tempio di Apollo. Si può supporre che,                                    sus honorum, l’analisi dei periodi di attribu-
forse per sincretismo, nel periodo storico in-                               zione ai manufatti e l’evoluzione dal I al VI
tercorso il tempio di Giove abbia assunto l’at-                              sec. d. C.;
tribuzione ad Apollo, oppure sia stata consi-                                    INFORMATIVO → gli elementi necessari
derata come tempio la cosiddetta Ara di Apol-                                ad un intervento ricostruttivo del sito, le no-
lo, individuata come il luogo su cui fu fonda-                               tazioni finanziarie, le notizie scritte, ecc.;
to l’Oratorio di S. Giovanni da S. Benedetto.                                    ATTUALE → il valore della comparazio-
      Un’altra epigrafe (fig. 4), invece, riporta                            ne fra la nostra epoca e quelle in analisi, le
la costruzione di un acquedotto, che doveva                                  implicazioni deduttive;
essere presente nella città, sotto l’Acropoli,                                   PROGETTUALE → la possibilità di defini-
perché in quest’ultima non ve ne sono tracce.                                re in grafici i dislivelli, le misure, le forme, le

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Fig. 5. In alto la planimetria delle stratificazioni dei muri                                            ERMENEUTICO (personale, introspetti-
ritrovati dopo il bombardamento dell’Abbazia di Monte-                                               vo) → l’interpretazione dell’esperienza com-
cassino, dal volume di Angelo Pantoni: “L’Acropoli di Mon-
tecassino e il primitivo Monastero di San Benedetto”, Monte-                                         piuta da parte di ogni soggetto partecipante.
cassino, 1980.                                                                                           In base all’esposizione delle tesi ed alla dis-
Nel cerchio in grigio si evidenziano le parti interessanti il                                        cussione conseguente gli allievi, divisi in grup-
muro in poligonale bugnato, illustrato dalla foto successiva.                                        pi di 4 - 5, hanno eseguito le proprie deduzio-
Esso costituiva il sostegno al terrazzamento del tempio di
Giove, visibile accanto all’attuale ingresso dell’Abbazia ed
                                                                                                     ni per definire, poi, le fasi operative finali.
all’interno di essa.                                                                                     Voglio riportare, a conclusione di questa
                                                                                                     breve presentazione, il coinvolgimento e le
                                                                                                     riflessioni interpretative di Claudia e Debo-
                                                                                                     rah di Cicco con Helga Clemente sull’epigra-
                                                                                                     fe rinvenuta a ‘rovescio’:
                                                                                                         “Ecco la nostra prima impressione: un’epi-
                                                                                                     grafe al rovescio! Il rovescio di una bella me-
                                                                                                     daglia d’oro: il mondo antico! Quanti secoli
                                                                                                     scolpiti su questa pietra: tanti granelli di sab-
                                                                                                     bia, tante gocce di pioggia…oggi è qui, a te-
                                                                                                     stimoniarci ciò che nessuno di noi ha mai vi-
                                                                                                     sto. Ricostruire ciò che c’è scritto è rivivere il
                                                                                                     pensiero di un nostro antenato! E così, se
                                                                                                     qualche volta ci troveremo davanti un porti-
                                                                                                     co, ci ricorderemo che qualcosa di simile è
                                                                                                     stato fatto anche quando ancora non c’erava-
                                                                                                     mo! Un portico, costruito con “pecunia publi-
                                                                                                     ca”, secondo l’ordine del prefetto di Casinum.
dislocazioni dei manufatti, secondo una vi-                                                              I curatori avrebbero mai immaginato che
sione organica delle informazioni raccolte;                                                          la loro “arte” sarebbe vissuta abbastanza per
   OPERATIVO→ l’attuazione del progetto                                                              far sì che noi, oggi, su questi banchi, l’a-
con opportuni dispositivi materici, per diffon-                                                      vremmo esaminata? Ci viene spontaneo pen-
dere le conclusioni delle ricerche effettuate;                                                       sare: - Cosa resterà della nostra arte? -”

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Fig. 6. Ricostruzione virtuale (a cura degli allievi della VB dell’ITCG Europa di Cassino col prof. arch. Pierluigi Fiorentini
nell’a. s. 2002/2003) del quadriportico del teatro di Casinum con doppio ordine di colonne, dorico sulla fila esterna e corin-
zio su quella interna, come prescrive Vitruvio. In basso, a destra, parte posteriore della scena .

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   1 Tale Progetto, la cui traccia consiste                       magine di linee intrecciate, si dà con                  motto è ora et labora; nei loro monasteri
ne “La città di Casinum in età augustea:                          una chiarezza che manca in altri…                       tutti lavorano, al livello degli alti studi
ricostruire un’antica città alla ricerca di va-                      Sono qualità inerenti al fare, all’intel-            filosofici e filologici o del modesto arti-
lori dimenticati, per una migliore qualità                        ligenza o simpatia con cui è sentita la                 gianato o dell’ancor più umile lavoro
della vita.”, è stato presentato nel volu-                        materia, al modo di operare in essa con                 agricolo.»
me Universitas Civium - Atti degli anni                           scalpello e mazzuolo: giudichiamo                          3 Maurizio Mazzotta: Come educare al-

sociali 1998-99 e 1999-2000 - Casamari,                           dunque l’immagine nella sua nuda                        la creatività, Teramo, 1990.
2000 e le conclusioni in Universitas Ci-                          realtà di cosa, il quod significat e non più               4 Anche dall’epigrafe riguardante un

vium - Atti dell’ anno sociale 2002-2003                          il quod significatur. Si dirà che, così fa-             acquedotto, riportata in fig.4, ricaviamo
– Cassino 2003 .                                                  cendo, giudichiamo soltanto il lavoro                   questo vetus:
   2 cfr. R. De Fusco: Segni, storia e pro-                       dell’artigiano. Appunto, ma il fatto                       …COL(oniae) VETERI(s)
getto dell’architettura, Bari 1983, pagg.                         nuovo e importante è che proprio que-                      5 Jean Piaget e AA.VV.: Epistemologia

174/175:                                                          sto lavoro viene ora proposto come va-                  delle Scienze dell’Uomo, Milano, 1972.
   “Secondo Argan (Storia dell’arte italia-                       lore; e che il fare un lavoro e il farlo be-               6 Angelo Pantoni L’Acropoli di Monte-

na, Firenze 1960, pagg. 236-38) ….                                ne viene ora indicato, anche sul piano                  cassino e il primitivo Monastero di San Be-
   « inutile, dunque, cercare di giudica-                         religioso, come il miglior impiego del-                 nedetto, Montecassino, 1980, pagg. 55-
re il segno o simbolo formale in rappor-                          l’esistenza e la via migliore per la sal-               61.
to al suo contenuto concettuale, al quod                          vezza spirituale. E’ quello che afferma-                   7 Angelo Pantoni, op. cit. pag. 75, dai

significatur. Tuttavia possiamo stabilire,                        no per primi i monaci benedettini: per                  Dialoghi di S. Gregorio Magno (A. De
tra quei manufatti, differenze di valore.                         loro il lavoro è anche preghiera, modo                  Vogue, Gregoire le Grand, Dialogues, Les
Osserveremo dunque che in certi elabo-                            di offrire a Dio la realtà della propria                Editions du Cerf, Paris, 1979).
rati l’immagine e, spesso, la stessa im-                          esistenza “moralmente” vissuta. Il loro

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