DIDATTICA ED INTERPRETAZIONE CRITICA DELLE TESTIMONIANZE STORICHE: ESPERIENZE E PROPOSTE PER UN'ARCHEOSCUOLA - Silvana Errico - Comune di Cassino
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
• FORMIANUM • IX - 2001 DIDATTICA ED INTERPRETAZIONE CRITICA DELLE TESTIMONIANZE STORICHE: ESPERIENZE E PROPOSTE PER UN’ARCHEOSCUOLA Silvana Errico
• FORMIANUM • IX - 2001 124 S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola
• FORMIANUM • IX - 2001 DIDATTICA ED INTERPRETAZIONE CRITICA DELLE TESTIMONIANZE STORICHE: ESPERIENZE E PROPOSTE PER UN’ARCHEOSCUOLA Silvana Errico La discussione sui contenuti dei cosiddet- Non significa, però, escludere i mezzi più ti “saperi minimi scolastici” e sulla trasversali- avanzati della tecnologia, che uno studio tà dell’educazione ambientale, che coinvolga incentrato sull’humanitas sembrerebbe nega- tutte le discipline, trova soluzione nello stu- re, ma esaltarne le peculiarità atte a rendere dio dell’uomo e del suo circondario. visibile tutto lo scibile virtuale, il pensato, l’im- La pretesa conflittualità di tale analisi na- maginato, lo studiato, ritrovando anche le pre- sce, spesso, dall’uso di tecnologie improprie messe delle odierne tecniche, che della pas- negli impianti e nei nuclei abitati, i quali an- sata sono diretta continuazione. Un lavoro di drebbero rivalutati nell’evolversi del loro studio metodologico-didattico-sperimentale sviluppo, nelle relazioni fra molteplici inte- -archeologico-ricostruttivo di un’antica città ressi, soluzioni e mediazioni. come Casinum diventa simbolo o metafora In ogni caso, fino all’avvento dell’era in- di un’umanità alla ricerca di sé e del proprio dustriale, la città non presentava la criticità equilibrio, attraverso il conoscere, il capire, attuale: è da questo assunto che andrebbe ri- l’interpretare ed il rielaborare. visto il rapporto uomo- natura-insediamenti La lingua latina, unificante della cultura urbani. Ritrovare soluzioni – proposte dell’anti- per tanti secoli, permette di comparare le ca urbanistica e tecnologie a basso impatto am- esperienze degli studiosi in epoche diverse, bientale costituisce l’elemento portante di uno le testimonianze e le proposte dei protagoni- studio volto all’acquisizione di indispensabili sti delle innovazioni e dei cambiamenti. Pari- “saperi” ecologici. menti, i metodi di rappresentazione grafica, i Lo studio del territorio diventa un’av- modelli matematici, gli adattamenti pratici ventura stimolante, se si propone di confi- di esigenze ambientali ed economiche diven- gurare e “ricostruire” antichi siti. I segni la- tano un inesauribile campo di ricerca per il sciati dagli abitati rappresentano quella par- ragionamento e la progettazione. Troviamo te del linguaggio di comunicazione che spet- in Vitruvio il diretto interlocutore di questo ta alle differenze fra le civiltà: non esistono tipo di ricognizione, che si basa sul confron- solo lingue scritte e parlate, ma anche confi- to fra reperti e canoni, lacune territoriali e gurazioni iconiche e costruttive, che diven- prescrizioni urbanistiche. Si considera l’homo gano oggetto di studio e di ricerca. Ritrova- faber non solo come innovatore di produzio- re moduli urbanistici, scansioni e rapporti ni, ma come innovatore di cognizioni e di spaziali, soluzioni costruttive ed impiantisti- cultura (v. figg.1 e 2). che del passato significa ripercorrere tappe Gli studi vitruviani sono il nesso, la me- culturali, creative ed economiche. Significa diazione di numerosi ricorsi storici, fra la for- accostarsi ai secoli trascorsi come se il tempo ma della città ed i suoi abitanti, fra le auree si fosse fermato nella continuità dell’intelli- proporzioni “divine” e le costruzioni. genza umana, nei comprensibili segni indi- Quando si parla di “giacimenti culturali” canti luoghi ben definiti. del territorio si dovrebbero comprendere an- Significa rivalutare la dimensione del pen- che le forze non ancora pienamente attive, siero logico, dell’antropometria e dell’eurit- quelle legate al sistema dell’istruzione e tal- mia, recuperando la relazione fra micro e volta indifferenti alle tematiche ed alle ricer- macrocosmo, in una nuova dimensione che che il Formianum annualmente propone, esistenziale. in modo encomiabile e puntuale. S. Errico, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola 125
• FORMIANUM • IX - 2001 La crisi scolastica trova una causa premi- Il Metodo nente proprio nel limitato apprendimento critico, che vagli le informazioni e discuta gli La ricerca del codice architettonico, per eventi. Gli elementi cognitivi, spesso avulsi decodificare le diverse architetture senza da quelli formativi, riducono lo sviluppo di classificarle è il riferimento principale del si- capacità creative, tali da permettere una let- stema didattico assunto. Ci riportiamo ad tura consapevole dei fatti, con successiva ri- Umberto Eco (La struttura assente) ed a Rena- elaborazione personale e interesse verso la to De Fusco (Segni, storia e progetto dell’archi- ricerca. tettura) per individuare i segni da considera- Il confronto con le testimonianze storiche re per attribuire ad ogni elemento il ruolo di non può basarsi su un’elencazione di notizie significante o significato. 2 La comunicazio- o testi, ma deve connettersi con un’analisi ne, a livello dialettico ed operativo, con i do- approfondita su basi logiche e critiche. centi e gli allievi dei gruppi di lavoro si fon- In quest’ambito, proprio un’Associazione da su un sistema articolato di progressivi av- come l’Archeoclub, connotata dal volontaria- vicinamenti agli obiettivi cognitivi, privile- to e senza fini di lucro, può assumere un ruo- giando la nascita di un’affettività relazionale, lo dialettico e coesivo, svolgendo una sorta basata su impegno e fiducia reciproci, che si di prassi ermeneutica nello studio del terri- evolve empaticamente per affidare ad ogni torio e trasformandosi in Archeoscuola, come allievo i compiti più adatti. già avvenuto nelle Marche e a Venezia. Per- Notevole è l’apporto del libro Come edu- ciò la sede di Cassino, tramite chi scrive, ha care alla creatività, 3 che mostra come stimola- instaurato una collaborazione con alcune re il cosiddetto “pensiero divergente”, per scuole cittadine negli ambiti del percorso cur- dedurre i nessi logici ed i legami fra elemen- ricolare e dei crediti formativi riguardanti gli al- ti e processi diversi. L’interpretazione critica lievi, oltre che con l’Università e le persone di delle testimonianze storiche diventa la meta cultura. Anche semplici testimonianze come di questo percorso didattico volto all’indivi- disegni, fotografie, testi, ricordi, ipotesi, opi- duazione dei motivi, delle matrici, degli svi- nioni, contribuiscono a mettere in luce le for- luppi di una serie di avvenimenti e manu- ze latenti irrigidite nel sistema scolastico, do- fatti strettamente correlati, per evidenziare il centi o discenti che siano. binomio avvenimento storico / attività co- L’esperienza del Progetto Casinum 1 della struttiva. Infatti proprio le vicissitudini del sede Latium Novum di Cassino, iniziata nel territorio, nei periodi di prosperità o di re- 2000 e conclusa all’inizio dell’anno scolastico gressione economica, hanno connotato le 2002-2003, si fonda su una convenzione forme, i materiali e gli usi degli insediamen- triennale con tre Istituti cittadini: il Liceo Eu- ti umani. ropeo della Scuola S. Benedetto, il Liceo Clas- Le conferenze periodiche dell’Archeoclub sico G. Carducci e la Sezione Geometri del- cassinate e la sua espansione Universitas Ci- l’ITCG Europa. Sono state scelte le classi ini- vium sono state adoperate come idonei per- ziali del triennio conclusivo. Nelle tre scuole corsi culturali per i crediti formativi scolasti- le materie di studio si diversificano: il Liceo ci degli allievi, mentre la stampa degli Atti Europeo prevede, oltre allo studio delle lin- del 2000/2001, 2001/2002 e 2002/2003 ha per- gue classiche, anche Diritto, Informatica e Lin- messo di condensare nei volumi i diversi gue straniere dell’Ue. contributi necessari al Progetto, che potrebbe Il Liceo Classico ha un’organizzazione espandersi collaborando con altre sedi del- molto collaudata, ma non sperimentale, l’Archeoclub e confrontandone i risultati in mentre la Sezione Geometri, che aderisce al un’Archeoscuola. Progetto sperimentale Edilizia, Territorio, Am- biente, si dispone, in prevalenza, intorno a materie tecniche e tecnologico-costruttive. Le L’Organizzazione proposte didattiche formulate dalla sede La- tium Novum sono diventate parte integrante Il Progetto si propone di ricostruire quan- del Piano dell’Offerta Formativa di tutte le to possibile dell’antica Casinum, divisa fra scuole interessate. Acropoli presso l’attuale Abbazia benedettina e città fortificata (oppidum) ai piedi dell’altura di Montecassino. Si aggiungono anche anali- 126 S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola
• FORMIANUM • IX - 2001 Fig.1. Tra gli apparecchi inventati da Erone celebre è senza dubbio quello usato per l’apertura della porta di un tempio. Il fuoco, acceso su un altare A posto all’esterno dell’edificio, dilatava l’aria contenuta in una sfera B, determinando così una certa pressione sull’acqua lì racchiusa; conseguentemente l’acqua, così compressa, tendeva a spostarsi in C per mezzo di un apposito sifone D. A questo punto il recipiente C, appesantito, si abbassava, tirando a sé una fune, che faceva girare due gros- si cardini sotterranei E ed aprire la porta ad essi collegata. Una volta spento il fuoco, cessava ogni pressione dell’aria e per- tanto l’acqua contenuta in C ritornava nella sfera d’origine in base al noto principio dei vasi comunicanti. Da quel momen- to, il recipiente C non esercitava più alcuna trazione e lasciava liberi i cardini E che, girando in senso inverso al precedente grazie al contrappeso F, chiudevano i due battenti. si relative al cenobio ed alle sue relazioni con • La definizione geografica dell’antica Casi- il resto dell’Europa. Sono perciò fondamen- num, vie di comunicazione e commercio. tali non solo gli studi locali, ma un confronto • Visita guidata al sito Archeologico ed al Mu- integrato di tutti gli elementi di civiltà roma- seo di Cassino. na. L’intervento didattico ha legato stretta- • Fonti letterarie di età classica, epigrafi ed mente fra loro gli incontri periodici con l’ar- iscrizioni. ticolazione ordinaria del programma scola- • I codici benedettini e Vitruvio. Uso di ma- stico, in modo da costituire una cassa di riso- teriali di spoglio. nanza nell’esperienza cognitiva degli stu- • Visita guidata al Museo Nazionale di Monte- denti. Visite guidate, lezioni mirate e labora- cassino. Galleria epigrafica tori hanno costituto le fasi dell’esperienza. • La vita quotidiana e l’assetto socio-econo- Nell’anno 2000/2001, nei due Licei si sono te- mico-urbanistico di Casinum. nuti i seguenti incontri: • Visita guidata al Museo Nazionale Archeolo- gico di Napoli; S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola 127
• FORMIANUM • IX - 2001 Da Vitruvio: De Architectura libro X - VII. La pompa aspirante di Ctesibio Descriviamo ora la pompa aspirante di Ctesibio che serve a portare l’acqua a una deter- minata altezza. Essa dev’esse- re in bronzo. Alla base, a bre- ve distanza l’uno dall’altro, avrà due cilindri perfettamen- te uguali muniti di due tubi disposti a formare una specie di forcella. Essi sono simmetri- ci e convergono in un recipien- te centrale dove si trovano del- le valvole che combaciano per- fettamente con gli orifizi supe- riori dei tubi. 1. Chiudendo queste valvole si eviterà che ciò che è stato spin- to con la pressione dell’aria nel recipiente ne ridiscenda. 2. Sopra il recipiente viene si- stemata una cappa a mo' di imbuto rovesciato, che viene saldamente unita ad esso tra- mite un perno passante onde evitare che la pressione del- l’acqua la faccia sollevare. So- pra si innalza un tubo chiama- to tromba. 3. Dall’alto vengono inseriti nei cilindri dei pistoni lavorati al tornio, e ben oliati, messi in azione per mezzo di bastoni e di leve. Trovandosi all’interno dei ci- lindri acqua ed aria insieme ed essendo i fori otturati dalle valvole, i pistoni comprime- ranno l’acqua che, sotto la pressione dell’aria, sarà spinta attraverso i condotti nel serba- toio da dove poi raccogliendo- si sotto la cappa verrà spinta in alto attraverso la tromba. Con questo sistema, installando un Fig. 2. Museo di Madrid: pompa risalente ad epoca altoimperiale e pro- serbatoio, è possibile pompare veniente da Calañias, Huelva. Bronzo di dimensioni 41 cm. x diam. 5 cm.~ l’acqua dal basso in alto. 128 S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola
• FORMIANUM • IX - 2001 TABELLA A Italiano Le Metamorfosi di Apuleio e le novelle del Decamerone: studio linguistico comparato con Latino. Brani scelti dalle opere “De Agri cultura” di Catone, “De re rustica” di Varrone e “De Archi- Latino tectura Libri decem” di Vitruvio Greco Passi in greco da Vitruvio. Brani da Platone ed Aristotele. I Pitagorici ed i Numeri come principio. Platone ed Aristotele come precursori delle teorie Filosofia e Storia urbanistiche. La cultura benedettina nel Monachesimo occidentale: codici e loro diffusione. Canoni vitruviani, rapporti metrici e loro evoluzione nell’architettura di età augustea. Ti- Storia dell’Arte pologie costruttive. Matematica e Fisica La triade pitagorica e la sezione aurea: trattazione grafica ed analitica Informatica Applicazioni con Power Point delle ricerche svolte nelle altre discipline Diritto ed Economia Evoluzione della tutela del territorio, dalle leggi agrarie romane agli editti Abbaziali. Lingue straniere UE Gli influssi della lingua latina ed i latinismi presenti nell’idioma Nell’Istituto per Geometri, oltre ai primi • Criteri costruttivi delle murature romane due incontri similari alle altre scuole, sono e scelta dei manufatti. stati esaminati: • Visita guidata alle aree archeologiche ed ai • Urbanistica romana e canoni vitruviani. Musei di Formia, Minturnae, Priverno, • I codici benedettini come tramite per la dif- mentre gli argomenti delle materie dell’ fusione dei metodi costruttivi. I Gromatici. Area di Progetto sono stati organizzati se- • Visita guidata al Museo Nazionale di Monte- condo la tabella A per i Licei e secondo la ta- cassino con ricognizione reperti. bella B per l’ITG: TABELLA B Materiali da costruzione e scelta di essi (cfr. “I dieci libri dell’Architettura” di Vitruvio) Disegno I “segni” dell’architettura, il linguaggio grafico ed il riconoscimento delle tracce delle co- e Progettazione struzioni pregresse Costruzioni Acquedotto Romano di Cassino – muri di sostegno – costruzioni in muratura ed Impianti Cartografia e simbologia relativa. Studio comparato fra rappresentazioni cartografiche del Topografia passato e rappresentazioni odierne del territorio di Cassino (i percorsi stradali, gli attra- versamenti) L’equilibrio idrogeologico del Cassinate: problemi storici ed evoluzione. Geopedologia Uso storico del territorio (politiche agrarie, centuriazioni) Tecnologie a basso impatto ambientale (cfr. “I dieci libri dell’Architettura” di Vitruvio) La cultura benedettina nel Monachesimo occidentale: codici e loro diffusione. Italiano e Storia Le Metamorfosi di Apuleio e le novelle del Decamerone Matematica La triade pitagorica, le sezioni auree Educazione Fisica Cura del corpo, atletica e coreografie ispirate all’epoca romana (sulla scorta di documenta- per tutte le classi zioni museali e su Le Metamorfosi di Apuleio) S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola 129
• FORMIANUM • IX - 2001 Per l’anno scolastico 2001/2002 sono stati Argomenti e visualizzazioni sono stati attivati laboratori con approfondimenti, che fonte di approfondite ricerche, protese ad vertessero sugli influssi della cultura classica una conoscenza globale dell’epoca conside- nel Rinascimento e nel ‘700, mentre la prof. rata, tra testi, epigrafi, geografia politica e avv. Anna Matilde Castelli con Usi giuridici storica, architettura, urbanistica, pittura, mo- nell’antica Roma, la prof. Ione Lepore, con Te- saici, scultura, artigianato, campagne milita- stimonianze del territorio cassinate in Riccardo da ri, colonizzazioni, relazioni fra Casinum e le San Germano e la prof. Maria Laura Santoro, Province dell’Impero Romano (particolar- con Cicerone e Varrone a Casinum hanno colla- mente con Spagna ed Asia Minore), riti reli- borato nello svolgimento della convenzione. giosi, commercio, spettacoli, ecc. Le visite guidate hanno permesso di consoli- Particolare risalto è stato dato ai sistemi dare le tracce indicate nelle lezioni e di indi- costruttivi, con costante riferimento a Vitru- viduare gli elementi di ulteriori ricerche con i vio, soprattutto nel recupero di procedure a laboratori. I laboratori, infatti, prevedono basso impatto ambientale per uno sviluppo proprio una disamina interpretativa delle te- tecnologico sostenibile. stimonianze storiche, scritte o costruite che Interessante si è rivelata la ricognizione siano, basata sulla vasta gamma di compren- delle fonti in latino, da cui è emersa una ne- sioni che ne derivano, nei loro diversi aspetti. cessaria difforme interpretazione da quella Mentre nei licei si sono esaminati epigrafi ed di storici locali, che spesso copiano la mede- antichi documenti abbaziali, nella Sezione sima tesi dei loro predecessori. Ad esempio, Geometri si sono ricavate centuriazioni da se consideriamo un brano di Marco Terenzio mappe in scala 1:10.000, si sono confrontate le Varrone, tratto dal De lingua latina, VII, 28- cartografie attuali con il catasto abbaziale set- 29: “…Idem ostendit quod oppidum vocatur Ca- tecentesco e sono iniziate le ricerche di mate- sinum (hoc enim ab Sabinis orti Samnites tenue- riali di spoglio in diversi manufatti urbani ed runt), et nostri etiam nunc Forum Vetus appel- extraurbani. Alla fine del percorso didattico lant. Item significa[n]t in Atellanis aliquot Pap- si è conclusa la visualizzazione delle emer- pum senem, quod Osci casnar appellant.” genze culturali ed architettonico-urbanistiche Si tratta dell’etimologia della denomina- trovate, con i diversi mezzi a disposizione dai zione di Casinum, dal letterato attribuita ad plastici ai grafici alle elaborazioni informati- un aggettivo osco (casnar→ cascum →Casi- che, con una ricostruzione virtuale del Teatro num = antico, vecchio). Per avvalorare la sua romano di Casinum curata dall’ITG Europa tesi, Varrone ribadisce: “et nostri etiam nunc (Fig.6), su supporto storico dell’arch. Marili- Forum Vetus appellant” 4, cioè: “ed anche ora i dia Battaglia con consulenza tecnico-informa- nostri (concittadini) chiamano (Casinum) tica dell’arch. Pierluigi Fiorentini, docenti Mercato Vecchio”. Da ciò capiamo come tale dell’Istituto. Il dono al Museo Archeologico città avesse, tra i Romani, una denominazio- di Cassino di un volume con la sintesi di tut- ne linguistica equivalente al vocabolo osco e ti gli studi effettuati da allievi e docenti rap- non che a Cassino ci fossero due Fori, uno presenta il simbolo del reciproco scambio cul- Nuovo ed uno Vecchio, come molti studiosi turale fra Istituzioni Pubbliche. locali hanno affermato! Se consideriamo, poi, anche il De re rusti- ca, al III, 5: I Mezzi “…Quoi ego: - Cum habeam sub oppido Casi- no flumen, quod per villam fluat, liquidum et al- Per stabilire con gli studenti una facile ed tum marginibus lapideis, latum pedes quinqua- immediata comprensione delle tematiche da ganta septem, et e villa in villam pontibus trans- trattare, in una cultura iconica come la no- eatur, longum pedes DCCCCL derectum ab insu- stra, l’immagine è stata il tramite indispensa- la [ad museum], quae est in imo fluvio, ubi con- bile. Si sono utilizzati i Laboratori d’Informa- fluit altera amnis, ad summum flumen, ubi est tica, presenti in tutte le scuole e con sistemi museum [10] circum huius ripas ambulatio sub facilmente accessibili e rielaborabili. Sono dio pedes lata denos, ab hac [ambulatio] est in stati usati CD elaborati da chi scrive con il agrum versus ornithonis locus ex duabus partibus programma Power Point, che permette ani- dextra et sinistra maceriis altis conclusus….” mazioni, effetti speciali, inserimenti di filma- L’ubicazione della Villa di Varrone non ti, commenti, suoni e musiche. lascia dubbi: il testo è chiarissimo e dettaglia- 130 S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola
• FORMIANUM • IX - 2001 to e la preposizione sub indicata con caratteri della Nostra Sede, sia trasponendo la loro in grassetto significa sotto e non presso, come esperienza in 3D con competenza e consape- taluni hanno tradotto. Ancora oggi nella car- volezza del mezzo informatico. tografia di Cassino e delle Terme Varroniane, a parte qualche piccolo spostamento, si osser- va la morfologia complessiva dei tempi anti- I Laboratori chi, ben descritta nel testo latino. L’errata tra- duzione, in cui la preposizione sub è diventa- Dopo l’ampia trattazione del primo anno ta presso, ne ha alterato sostanzialmente l’in- del Progetto, i laboratori divengono la fase dividuazione. La zona delle Terme, ricca di dell’agire e del collaborare, esaltando le atti- acque e di isolotti, è sottostante al declivio di tudini della classe, prima per gruppi e poi Montecassino, su cui era posto Casinum. Du- per singoli allievi. Abbiamo seguito l’inse- rante l’esecuzione della fognatura cittadina, gnamento di Jean Piaget, che avvicina la te- di recente, sono stati rinvenuti reperti della matica logica a quella psicologica, 5 per cui zona dell’aviarium della villa in questione, ogni cognizione è legata ad un’esperienza in- confermando la descrizione dello studioso dividuale stimolante: esemplifichiamo tale reatino ed anche alcune ipotesi già formulate, prassi con un modulo di intervento per i li- in precedenza, da chi scrive. cei. Illustrato l’argomento da esaminare con i vari mezzi già citati, la classe viene divisa in gruppi di discussione e successiva elabora- Le Verifiche zione, ulteriormente approfondita in passag- gi successivi, fino ad essere completata in È stato possibile, già dal primo anno della una produzione divulgativa, secondo un convenzione, notare il sempre maggiore co- percorso educativo a spirale. involgimento degli allievi, che, specialmente Il modulo esemplificativo, diviso in due dopo le visite guidate, hanno cominciato ad lezioni, tratta di alcune epigrafi conservate “entrare” nel passato, dapprima in una for- nel Museo di Montecassino 6, la prima delle ma empatica ed emozionale e poi sempre quali fu rinvenuta alla fine dell’800 in una più razionale con le ulteriori fasi di studio. torre medievale, residenza dell’Abate (fig.3). I giovani del Liceo S. Benedetto hanno an- Come tanti elementi di spoglio, essa, divisa che elaborato un CD con il resoconto dei lo- in due parti come pietre cantonali della torre, ro interessi e dei loro ricordi legati alla visita era posta al rovescio. Il testo illustra l’edifi- del Museo Archeologico Nazionale di Napo- cazione, ex novo, del tempio di Giove, con li, quelli del Liceo Classico hanno scritto arti- portico e costruzioni, in un periodo in cui coli per loro giornale scolastico: Ermes. Le Casinum era ancora una civitas sine suffragio, classi dell’ITCG Europa hanno mostrato il lo- e nomina i magistrati preposti all’opera. Le ro pieno coinvolgimento e la comprensione misure della lastra, metri 1.40 x 0.47 x 0.45 ed dei lavori svolti, sia con una pubblica rela- il riquadro dell’iscrizione, m. 0.38 x 1.03 con zione all’inizio dell’ anno sociale 2001-2002 incastro 0.20, a destra, fanno supporre che essa costituisse un architrave, mentre Ange- lo Pantoni attribuisce a non oltre il I sec. d. C. Fig.3. Epigrafe ritrovata su una torre medievale, a Montecassino. la sua epoca di appartenenza. S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola 131
• FORMIANUM • IX - 2001 Si tratta, forse, di una revisione dell’acque- dotto proveniente da Valleluce, lungo circa 23 km, per lo più in cunicoli. Abbiamo, così, importanti informazioni su Casinum: una ri- guarda il culto, in cui poi si innesterà il cri- stianesimo con l’Abbazia e l’altra la civiltà tecnologica con l’approvvigionamento idri- co. Va notato, però, che, mentre per la co- struzione di tempio ed edifici sull’Acropoli era stato adoperato danaro pubblico (P.P.), per l’acquedotto era stato adoperato il finan- ziamento di un benefattore (DE SUO): gli elementi al riguardo sono evidenziati nel te- sto e nella fotografia con una riquadratura. Gli studi del Pantoni sulle stratificazioni murarie emerse dopo la Seconda Guerra Mondiale costituiscono un’ importante trac- Fig. 4. Epigrafe riguardante un acquedotto di Casinum. cia per configurare l’antica Acropoli romana. Nella fig. 5 si mettono in evidenza proprio gli elementi significanti, dal muro in poligo- Diverse parti del testo costituiscono si- nale bugnato (probabile sostegno del terraz- gnificanti, il cui significato va decodificato ed zamento inglobante il tempio di Giove e gli interpretato. Il contenuto, importante per il altri manufatti di cui tratta l’epigrafe) all’in- nostro studio, è il seguente: dividuazione dei muri dello stesso tempio, su cui fu poi edificata, più ampia, la chiesa di M. OCTAVIUS M. F. CALVINUS S. Martino (come attesta lo scritto di S. Gre- Q. LATERINUS Q. F. Q. gorio Magno). Inoltre, la presenza di resti di AEDE(m) (i)OVIS A. SOLO. ET. PORTICUM un muro curvo nella zona in cui doveva es- CUM. (aedi)FICIIS EX C.P.P.P. FACIEND sere posta l’ Ara di Apollo fa sorgere l’ipotesi CURAVER. che, sulla cima di Montecassino, vi fosse una tholos circondata da sacri boschetti, simil- rimanda ad un altro, questa volta di S. Gre- mente a Delfi. gorio Magno, del VI sec. d. C. 7: Nel laboratorio i livelli di comprensione “… ibi itaque vir dei perveniens, contrivit scaturenti dalle due epigrafi si possono così idolum, subvertit aram, succidit lucos, atque schematizzare: in ipso templo Apollinis oraculum beati FORMALE→ Riferito al SUPPORTO (ar- Martini, ubi vero ara eiusdem Apollinis fuit, chitettonico, scultoreo) ed AL MATERIALE oraculum Sancti construxit Iohannis et com- (marmo, bronzo, altro) col sostegno in cui era morantem circumquaque multitudinem inserita la lastra, l’origine, la provenienza del praedicatione continua ad fidem vocabat…” materiale, l’autenticità del reperto; Nei due testi c’è un elemento dissimile: LINGUISTICO → il significato letterale, lo mentre l’epigrafe attesta un tempio di Giove stile, la composizione dei caratteri, la tradu- con portico ed edifici, forse riutilizzati nel zione in lingua italiana; convento benedettino, S. Gregorio narra di STORICO → i personaggi nominati, il cur- un tempio di Apollo. Si può supporre che, sus honorum, l’analisi dei periodi di attribu- forse per sincretismo, nel periodo storico in- zione ai manufatti e l’evoluzione dal I al VI tercorso il tempio di Giove abbia assunto l’at- sec. d. C.; tribuzione ad Apollo, oppure sia stata consi- INFORMATIVO → gli elementi necessari derata come tempio la cosiddetta Ara di Apol- ad un intervento ricostruttivo del sito, le no- lo, individuata come il luogo su cui fu fonda- tazioni finanziarie, le notizie scritte, ecc.; to l’Oratorio di S. Giovanni da S. Benedetto. ATTUALE → il valore della comparazio- Un’altra epigrafe (fig. 4), invece, riporta ne fra la nostra epoca e quelle in analisi, le la costruzione di un acquedotto, che doveva implicazioni deduttive; essere presente nella città, sotto l’Acropoli, PROGETTUALE → la possibilità di defini- perché in quest’ultima non ve ne sono tracce. re in grafici i dislivelli, le misure, le forme, le 132 S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola
• FORMIANUM • IX - 2001 Fig. 5. In alto la planimetria delle stratificazioni dei muri ERMENEUTICO (personale, introspetti- ritrovati dopo il bombardamento dell’Abbazia di Monte- vo) → l’interpretazione dell’esperienza com- cassino, dal volume di Angelo Pantoni: “L’Acropoli di Mon- tecassino e il primitivo Monastero di San Benedetto”, Monte- piuta da parte di ogni soggetto partecipante. cassino, 1980. In base all’esposizione delle tesi ed alla dis- Nel cerchio in grigio si evidenziano le parti interessanti il cussione conseguente gli allievi, divisi in grup- muro in poligonale bugnato, illustrato dalla foto successiva. pi di 4 - 5, hanno eseguito le proprie deduzio- Esso costituiva il sostegno al terrazzamento del tempio di Giove, visibile accanto all’attuale ingresso dell’Abbazia ed ni per definire, poi, le fasi operative finali. all’interno di essa. Voglio riportare, a conclusione di questa breve presentazione, il coinvolgimento e le riflessioni interpretative di Claudia e Debo- rah di Cicco con Helga Clemente sull’epigra- fe rinvenuta a ‘rovescio’: “Ecco la nostra prima impressione: un’epi- grafe al rovescio! Il rovescio di una bella me- daglia d’oro: il mondo antico! Quanti secoli scolpiti su questa pietra: tanti granelli di sab- bia, tante gocce di pioggia…oggi è qui, a te- stimoniarci ciò che nessuno di noi ha mai vi- sto. Ricostruire ciò che c’è scritto è rivivere il pensiero di un nostro antenato! E così, se qualche volta ci troveremo davanti un porti- co, ci ricorderemo che qualcosa di simile è stato fatto anche quando ancora non c’erava- mo! Un portico, costruito con “pecunia publi- ca”, secondo l’ordine del prefetto di Casinum. dislocazioni dei manufatti, secondo una vi- I curatori avrebbero mai immaginato che sione organica delle informazioni raccolte; la loro “arte” sarebbe vissuta abbastanza per OPERATIVO→ l’attuazione del progetto far sì che noi, oggi, su questi banchi, l’a- con opportuni dispositivi materici, per diffon- vremmo esaminata? Ci viene spontaneo pen- dere le conclusioni delle ricerche effettuate; sare: - Cosa resterà della nostra arte? -” S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola 133
• FORMIANUM • IX - 2001 Fig. 6. Ricostruzione virtuale (a cura degli allievi della VB dell’ITCG Europa di Cassino col prof. arch. Pierluigi Fiorentini nell’a. s. 2002/2003) del quadriportico del teatro di Casinum con doppio ordine di colonne, dorico sulla fila esterna e corin- zio su quella interna, come prescrive Vitruvio. In basso, a destra, parte posteriore della scena . 134 S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola
• FORMIANUM • IX - 2001 1 Tale Progetto, la cui traccia consiste magine di linee intrecciate, si dà con motto è ora et labora; nei loro monasteri ne “La città di Casinum in età augustea: una chiarezza che manca in altri… tutti lavorano, al livello degli alti studi ricostruire un’antica città alla ricerca di va- Sono qualità inerenti al fare, all’intel- filosofici e filologici o del modesto arti- lori dimenticati, per una migliore qualità ligenza o simpatia con cui è sentita la gianato o dell’ancor più umile lavoro della vita.”, è stato presentato nel volu- materia, al modo di operare in essa con agricolo.» me Universitas Civium - Atti degli anni scalpello e mazzuolo: giudichiamo 3 Maurizio Mazzotta: Come educare al- sociali 1998-99 e 1999-2000 - Casamari, dunque l’immagine nella sua nuda la creatività, Teramo, 1990. 2000 e le conclusioni in Universitas Ci- realtà di cosa, il quod significat e non più 4 Anche dall’epigrafe riguardante un vium - Atti dell’ anno sociale 2002-2003 il quod significatur. Si dirà che, così fa- acquedotto, riportata in fig.4, ricaviamo – Cassino 2003 . cendo, giudichiamo soltanto il lavoro questo vetus: 2 cfr. R. De Fusco: Segni, storia e pro- dell’artigiano. Appunto, ma il fatto …COL(oniae) VETERI(s) getto dell’architettura, Bari 1983, pagg. nuovo e importante è che proprio que- 5 Jean Piaget e AA.VV.: Epistemologia 174/175: sto lavoro viene ora proposto come va- delle Scienze dell’Uomo, Milano, 1972. “Secondo Argan (Storia dell’arte italia- lore; e che il fare un lavoro e il farlo be- 6 Angelo Pantoni L’Acropoli di Monte- na, Firenze 1960, pagg. 236-38) …. ne viene ora indicato, anche sul piano cassino e il primitivo Monastero di San Be- « inutile, dunque, cercare di giudica- religioso, come il miglior impiego del- nedetto, Montecassino, 1980, pagg. 55- re il segno o simbolo formale in rappor- l’esistenza e la via migliore per la sal- 61. to al suo contenuto concettuale, al quod vezza spirituale. E’ quello che afferma- 7 Angelo Pantoni, op. cit. pag. 75, dai significatur. Tuttavia possiamo stabilire, no per primi i monaci benedettini: per Dialoghi di S. Gregorio Magno (A. De tra quei manufatti, differenze di valore. loro il lavoro è anche preghiera, modo Vogue, Gregoire le Grand, Dialogues, Les Osserveremo dunque che in certi elabo- di offrire a Dio la realtà della propria Editions du Cerf, Paris, 1979). rati l’immagine e, spesso, la stessa im- esistenza “moralmente” vissuta. Il loro S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola
• FORMIANUM • IX - 2001 136 S. ERRICO, Didattica ed interpretazione critica delle testimonianza storiche: esperienze e proposte per un’Archeoscuola
Puoi anche leggere