MONTECCHIO MAGGIORE Giovedì, 10 gennaio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
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MONTECCHIO MAGGIORE Giovedì, 10 gennaio 2019 Montecchio Maggiore 10/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 9 PIERO ERLE Confartigianato Bonomo rieletto presidente veneto 1 10/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 22 Gli Osservatori Civicileggono sessant'anni di uso del suolo in venti... 3 10/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 25 LINO ZONIN Ciclabile sul Guà La giunta dà l' ok a un nuovo tratto 5 10/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 33 FURTO IN PALESTRA RUBATO UN PORTAFOGLI 6 10/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 44 ANNA FABRELLO La bandiera Battaglin sale a quota cento «Questa è casa... 7 10/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 49 ALESSANDRA DALL' IGNA Nasce OrizzonThi La danza dialoga con canto e poesia 9 10/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 50 S.P. Il calendario in città e provincia 11 09/01/2019 ilgiornaledivicenza.it ENRICO SARETTA In città solo un albero ogni nove abitanti 500 sono in sofferenza 12 10/01/2019 ilgiornaledivicenza.it SOCIETÀ EDITRICE ATHESIS S.P.A Auto tampona tir e si ribalta in A4 Rallentamenti 14 09/01/2019 Vicenza Today Pedemontana, troppi dubbi dietro l' apertura mancata 15
10 gennaio 2019 Pagina 9 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore PER I PROSSIMI QUATTRO ANNI. Confermati anche i due vicepresidenti Confartigianato Bonomo rieletto presidente veneto «Primo obiettivo: attuare la legge che individua i Maestri artigiani e dà risorse. E fare da cinghia di trasmissione con Roma per Tav e banda larga» Piena riconferma per il vicentino Agostino Bonomo al vertice di Confartigianato Veneto: subentrato due anni fa "in corsa" al bellunese Luigi Curto - che a inizio mandato nel 2015 aveva preso il posto di un altro vicentino, Giuseppe Sbalchiero - è stato rieletto a Mestre per i prossimi quattro anni alla guida di una realtà che vanta oltre 55 mila soci iscritti alle sette associazioni provinciali. Con lui confermati anche i due vicepresidenti, il vicario Roberto Boschetto (Padova), e Marco Marcello (Rovigo) in rappresentanza delle province di minore dimensione. Il doppio voto ha visto tutti a favore - salvo Belluno che ha rinnovato i vertici ed è in "rodaggio" nel gruppo regionale - tenuto anche conto che da un' altra provincia molto potente in fatto di artigiani, quella di Treviso (oggi guidata dall' ex presidente veneto Vendemiano Sartor) proviene il segretario generale Francesco Giacomin. Asiaghese, 61 anni, sposato, titolare dal 1978 di un laboratorio odontotecnico e dal 2006 con i due figli Pietro e Alberto del panificio di famiglia, Bonomo alle attività professionali ha accompagnato già da più di 30 anni anche l' impegno di dirigente tra gli Artigiani. «AVANTI CON LA NUOVA LEGGE QUADRO». Il primo obiettivo in mente al presidente per il nuovo mandato? «La prima preoccupazione - risponde - è per la legge quadro sull' artigianato appena varata dalla Regione. Prevede 180 giorni per arrivare alle delibere regionali che la attuino in concreto, e 40 se ne sono già andati. Significa impegnarsi a rendere operativa la figura del Maestro artigiano, che non è una "medaglia" ma è il riconoscimento della sua competenza nel formare le maestranze e anche i giovani. Poi l' innovazione: servono risorse per l' Ict e la ricerca, tenendo collegate le imprese artigiane alle università e ai vari centri. E l' accesso alla professione: facilitare l' autoimprenditorialità e la nascita di giovani imprese artigiane». Problemi con la Regione? «Assolutamente no: abbiamo un dialogo di grandissima soddisfazione con la giunta Zaia. Ai colleghi che mi chiedono la differenza con l' esperienza a livello nazionale spiego che c' è collaborazione a tutto tondo con la Regione e sarà così anche sulle delibere attuative. Troviamo porte aperte sempre, ed è ben diverso dal rapporto con Roma». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 1
10 gennaio 2019 Pagina 22 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore Gli Osservatori Civicileggono sessant'anni di uso del suolo in venti comuni del Vicentino Una mappa interattiva che documenta l' evoluzione dell' uso del suolo nel territorio di 20 comuni della provincia di Vicenza, capoluogo compreso, dal 1955 al 2017. È questo il risultato del progetto "Osservatori civici", un percorso co-finanziato dalla Regione Veneto che ha coinvolto diciotto studenti del triennio dell' Istituto tecnico "Canova" coordinati da cinque giovani responsabili (Alessandro Ambrosini, Anna Gaianigo, Giulia Grendene, Andrea Martini, Chiara Zanella) e dai docenti Pier Francesco Costantini, Alessandro Marchioro e Stefano Mano. In due anni (dal 2016 al 2018), gli "osservatori civici" hanno avuto modo di comprendere che alla base della tutela dell' ambiente dev' esserci una lettura critica del territorio e che, quindi, oltre alla disponibilità alla partecipazione attiva, sono necessarie competenze tecniche (saper usare un software di rappresentazione del territorio) e organizzative (saper coordinare un gruppo di lavoro). I comuni interessati dallo studio sono Altavilla, Arcugnano, Bolzano, Brendola, Caldogno, Castelgomberto, Costabissara, Creazzo, Dueville, Gambugliano, Grumolo, Isola, Longare, Montecchio Maggiore, Monteviale, Monticello, Quinto, Sovizzo, Torri di Quartesolo e Vicenza. Un ambito di quasi 435 km2, che garantisce una buona rappresentatività della realtà vicentina: il capoluogo, le "zone dormitorio", la zona ovest della "turbo" industrializzazione, la zona est in parte ancora interessata da attività agricole, le colline. A partire dal database regionale dell' uso del suolo relativo al 2007, costruito su una classificazione molto articolata, si è scelto di rappresentare le trasformazioni "praticamente" irreversibili dell' uso del suolo, condensando le categorie originarie in sei voci di legenda: superfici agricole, superfici boscate, corsi d' acqua e bacini, insediamenti residenziali, aree industriali e grandi impianti di servizi, reti infrastrutturali (strade, ferrovie...). Lo studio è stato svolto su QGIS (applicazione Geographical Information System open source), georeferenziando le immagini aeree fornite dalla Regione Veneto e osservandole per trasparenza sulla classificazione dell' orizzonte temporale successivo. La rappresentazione delle modifiche territoriali è stata effettuata con accuratezza, spesso compensando le lacune dei dati regionali. Infine, la lettura delle normative urbanistiche e dei dati ottenuti dagli "osservatori civici" - sotto la guida di un urbanista esperto - ha fornito agli studenti una comprensione più approfondita del fenomeno del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 3
10 gennaio 2019 Pagina 25 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore LONIGO. Approvato il secondo stralcio Ciclabile sul Guà La giunta dà l' ok a un nuovo tratto Partendo dalla località Rotonda si arriva vicino al parco Ippodromo Via libera a un nuovo tratto di pista ciclabile lungo l' argine del Guà. La giunta comunale leonicena ha da poco approvato il secondo stralcio di un' opera che, partendo dal ponte della circonvallazione in località Rotonda e seguendo la riva sinistra del fiume, risalirà verso il centro di Lonigo, fermandosi in prossimità del parco Ippodromo comunale. Il progetto esecutivo è già pronto e completerà i lavori di rimozione della vegetazione spontanea dall' alveo del fiume, realizzati nelle scorse settimane a cura della Regione. Il primo stralcio, già completato, ha collegato il ponte di Bagnolo, situato a pochi metri dalla villa palladiana di proprietà della famiglia Bedeschi-Bonetti, con la Rotonda. «Per il momento - spiega il sindaco Luca Restello - non sarà possibile completare il progetto globale che prevede lo scavalcamento del corso d' acqua con una passerella ciclabile costruita all' altezza di via Cesare Battisti per passare dall' altro lato del fiume e collegare il tracciato alla pista già esistente che, dal ponte San Giovanni, arriva fino a Meledo. La realizzazione della passerella è prevista come perequazione per i lavori di intervento nella zona occupata dagli stabilimenti dell' ex prosciuttificio Brendolan, un' area molto vasta per la cessione della quale non è ancora stato definito un accordo tra i proprietari e i possibili compratori. In attesa di poter superare questo ostacolo, augurandoci che una soluzione arrivi presto, la pista terminerà al Circolo da dove, attraverso un percorso ciclabile nel centro storico, sarà possibile raggiungere il ponte San Giovanni e da lì collegarsi al tracciato già esistente». Il collegamento tra Bagnolo e Lonigo si inserisce in un progetto di più ampio respiro. «L' obiettivo finale - conferma Restello - è di offrire ai cicloturisti un lungo percorso protetto e attrezzato che, partendo dal monumento palladiano di Bagnolo, porti fino alla villa Cordellina di Montecchio Maggiore. In seguito si pensa di allungare il percorso per arrivare fino al centro di Vicenza». © RIPRODUZIONE RISERVATA. LINO ZONIN Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
10 gennaio 2019 Pagina 33 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore MONTECCHIO FURTO IN PALESTRA RUBATO UN PORTAFOGLI Furto di un portafogli con denaro, documenti, carta di credito e bancomat dall' armadietto degli spogliatoi della palestra Max. È succeso a un utente, durante un allenamento. Avvisati i carabinieri. A.F. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
10 gennaio 2019 Pagina 44 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore IL GOLEADOR. Il 26enne centravanti ha siglato l' ultimo gol domenica La bandiera Battaglin sale a quota cento «Questa è casa mia» L' attaccante della Pedemontana è legato da sempre alla società: «Il gol più bello? Nella finale playoff» Di questi tempi l' amore per la maglia è cosa assai rara da trovare nei campi da calcio, anche tra i dilettanti. Affermazione presto smentita da Andrea Battaglin, attaccante classe 1992 in forza alla Pedemontana, che domenica nel derby casalingo contro l' Alto Astico Cogollo, perso però dai suoi per 1-2, ha siglato la sua centesima marcatura con la società di Mario Carollo. A 26 anni, in gran parte dedicati all' amore per il pallone, Battaglin è giunto alla sua sesta stagione tra le file della Pedemontana con cui ha guadagnato ed è stato tra i principali artefici della promozione in Prima Categoria. Eppure nel corso degli anni le richieste, anche dalle categorie superiori, non sono mancate, ma lui ha sempre deciso di restare: «Una scelta dovuta all' affetto che mi lega a questa società - ha commentato Battaglin - il presidente Carollo, assieme a tutti i suoi collaboratori, mi ha accolto e sostenuto in ogni momento, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. Con lui c' è un rapporto speciale, che va al di fuori del campo da calcio. È per questo che il mio centesimo gol lo dedico a loro, alla società e a tutti i dirigenti della Pedemontana. Ma ci tengo a sottolineare e ringraziare il lavoro di tutti i miei compagni che nel corso degli anni mi hanno aiutato a realizzare tutti questi gol. In questa società non siamo semplicemente dei singoli giocatori messi assieme, siamo un gruppo di amici, ed è un altro dei motivi che mi ha portato a rimanere». I gol più belli? Neanche a dirlo: «La doppietta nella finale dei play off contro l' Alte Ceccato nel 2015/2016, che ci ha regalato la promozione. Quelli sono stati indubbiamente i gol più importanti della mia carriera. Poi ce ne sono tanti altri. Tra i più belli ricordo due pallonetti, uno contro il Cogollo e l' altro contro il Silva». I 100 gol con la maglia della Pedemontana vanno sommati ai 19 fatti con le maglie di Schio (6), Nove (2) e Summania (11). Il suo futuro è legato ancora alla Pedemontana? «Troppo presto per pensarci - ha commentato - la stagione in corso è ancora molto lunga e, anche se al momento non sta andando come speravamo, il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 7
10 gennaio 2019 Pagina 49 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore LA NOVITÀ. Dal 18 gennaio la rassegna al Teatro comunale di Thiene Nasce OrizzonThi La danza dialoga con canto e poesia Il 28 aprile arriverà in città la Giornata internazionale con lezioni gratuite insieme a importanti coreografi Il Premio alla carriera andrà ad Anna Maria Prina THIENE La danza incontra la poesia, il canto e l' impegno civile per dare vita a nuove forme espressive capaci di veicolare emozioni e contenuti profondi. Luogo di questa contaminazione artistica sarà il Teatro comunale di Thiene che ospiterà la nuova rassegna di danza "OrizzonThi" promossa dall' associazione Orizzonte Danza in collaborazione con la Federazione nazionale associazioni scuole di danza e il sostegno dell' assessorato alla cultura. «L' appuntamento con la danza a Thiene si apre a proposte nuove e di respiro nazionale - afferma Gabriella Strinati, assessore alla cultura - e soprattutto abbraccia diverse forme d' arte che sono certa arricchiranno tutti e quattro gli spettacoli in cartellone». Il primo evento in programma è Vittime del silenzio, in scena venerdì 18 gennaio alle 20.45. Si tratta del nuovo progetto di "Leggere per ... Ballare" di Rosanna Pasi diretto dal maestro e coreografo Arturo Cannistrà di Aterballetto, dove il testo letto e recitato andrà a integrarsi con la musica e la coreografia per documentare la violenza di genere. Le donne, interpretate da giovani danzatori e danzatrici, provengono da varie opere, dai Promessi sposi alla Ciociara, dall' Otello a L' amore rubato. L' evento è realizzato in collaborazione con Centro ArtedanzA Thiene, Creare Danza Santorso, Etra Danza Montecchio Maggiore e Orizzonte Danza Schio. La rassegna prosegue venerdì 22 marzo alle 20.45 con Infinito - L' Entroterra degli Occhi, spettacolo ispirato interamente alla poesia e proposto dalla Compagnia Kronos di Orizzonte Danza. Ornella Pegoraro, coreografa dello spettacolo, si lascia ispirare dalle parole di Emily Dickinson e, raccogliendo frammenti di poesie, costruirà un quadro "Infinito" di emozioni. Il 28 aprile Thiene ospiterà per la prima volta la Giornata internazionale della danza: verranno proposte lezioni gratuite aperte a tutti i ragazzi/e delle scuole di danza partecipanti con maestri di fama internazionale. Alle 17 al Comunale si terrà il Galà con gruppi di scuole di danza da tutta Italia. Verrà consegnato il "Premio alla carriera" a Anna Maria Prina, per anni direttrice del corpo di ballo della Scala di Milano. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 9
10 gennaio 2019 Pagina 49 Il Giornale Di Vicenza
10 gennaio 2019 Pagina 50 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore Il calendario in città e provincia Tante le iniziative anche in città e provincia. Domani alle 21 al teatro Astra di Vicenza le Officine del Suono presenteranno "E nemmeno un rimpianto. In viaggio con Fabrizio", nuova produzione con la partecipazione di Paola Rossi della Piccionaia.. Sempre domani alle 21, al teatro San Pietro di Montecchio Maggiore, la cooperativa sociale Piano Infinito ospiterà il tributo intitolato "Nuvole Barocche", che vedrà protagonista il quartetto Faber Antiqua. Ancora domani, alle 21 al Centro giovanile di Santorso, andrà in scena "Omaggio a Fabrizio De André", progetto nato dalla collaborazione di cinque giovani studenti del Conservatorio di Vicenza, del Conservatorio di Padova e dell' Istituto Musicale di Thiene. Appena oltre provincia, sabato alle 21 al Teatro comunale di Cologna Veneta i Mercantinfiera 2.0 allestiranno un omaggio che spazierà attraverso tutta la carriera in arte di De André. Domenica 27 gennaio al Csc, Centro stabile di cultura a San Vito di Leguzzano, si terrà una giornata sul tema "De André: 20 anni senza Fabrizio", con un programma articolato di interviste e concerti. Sempre domenica 27 il teatro Verdi di Breganze ospiterà "Con Faber. Genova, l' Amore e le Anime Salve", rappresentazione curata dai Vicoli della Vita su iniziativa di Nerio Brian. Il 16 marzo, infine, all' Astra di Schio arriverà la Pfm per un concerto con il quale lo storico gruppo "prog" rievocherà il quarantennale della celebre tournée con il cantautore. © RIPRODUZIONE RISERVATA. S.P. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 11
9 gennaio 2019 ilgiornaledivicenza.it Montecchio Maggiore In città solo un albero ogni nove abitanti 500 sono in sofferenza Il lato verde di Bassano è un altro mondo popolato di cinquemila alberi, esemplari delle essenze più disparate che sorgono lungo i viali, nei parchi pubblici, nei parcheggi. NUMERI. Ippocastani, tigli, cipressi, platani, aceri: sono loro i compagni delle giornate dei bassanesi. Compagni un po' radi, per la verità: ogni cento abitanti a Bassano ci sono solo 11 alberi, cioè in pratica un albero ogni nove abitanti. Poco, se si considera che Modena ha 108 alberi ogni 100 abitanti e Vicenza ne ha 22. Sono loro, gli alberi, la vera e propria memoria di una città in perenne trasformazione. Una trasformazione che però, nel corso dei decenni, non li ha particolarmente tutelati, tanto che oggi, secondo gli esperti, il dieci per cento di loro, quindi circa 500, è in condizioni di sofferenza. Malattie di vario genere, radici soffocate dai marciapiedi, inquinamento eccessivo: sono queste le problematiche principali che ne mettono a repentaglio le condizioni di salute. SOCCORSO. Ora l' Amministrazione ha affidato alla sua società partecipata Sis un piano di riqualificazione complessivo delle alberature cittadine, che si gioverà di una mappatura di tutte le piante presenti in citta: una sorta di censimento, che indica le condizioni di salute di ciascuna pianta. Non appena la mappatura sarà ultimata, partiranno gli interventi. Ne sono già stati preventivati diversi, per le situazioni più critiche. Nella zona della Santissima Trinità saranno svolte indagini sugli ippocastani. Alcuni saranno soltanto potati mentre quelli nelle condizioni di salute peggiore saranno sostituiti. In viale De Gasperi, trafficatissima strada della città, saranno invece potati gli olmi e i tigli. Buone notizie per quanto riguarda strada Santa Croce: qui verranno piantumati dei nuovi cipressi, mentre in via Colombare, nei pressi della scuola Bellavitis, saranno potati i tigli e le altre essenze. Altre potature sono previste nei quartieri Borgo Zucco e San Fortunato. Proseguirà anche l' operazione di potenziamento dei platani di viale Scalabrini, che negli ultimi anni hanno dovuto affrontare l' importante intervento di riqualificazione dell' area. Su suggerimento dell' agronomo Stefano Farronato, i platani vengono nutriti con dei funghi, delle micorrize che si sciolgono nell' acqua. IN GABBIA. Farronato ha lavorato pure in altre aree della città, per cui è ben consapevole della situazione del verde pubblico locale. «Il problema di Bassano è che l' urbanizzazione è cambiata molto velocemente negli ultimi vent' anni - spiega -. Alberi che hanno più di 40 anni sono rimasti quindi ingabbiati nelle nuove "maglie" dell' edilizia, e di conseguenza sono andati in sofferenza. Oltre ai platani Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 12
9 gennaio 2019 ilgiornaledivicenza.it
10 gennaio 2019 ilgiornaledivicenza.it Montecchio Maggiore Auto tampona tir e si ribalta in A4 Rallentamenti In A4. Incidente alle 6 in autostrada, tra i caselli di Montecchio e Maggiore e Vicenza Ovest in direzione Venezia. Un' auto ha tamponato un camion e poi si è rovesciata: all' arrivo dei vigili del fuoco il conducente della vettura era già stato estratto dall' abitacolo. Sono interessate la prima corsia e la corsia d' emergenza. L' incidente sta provocando rallentamenti. SOCIETÀ EDITRICE ATHESIS S.P.A Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 14
9 gennaio 2019 Vicenza Today Montecchio Maggiore Pedemontana, troppi dubbi dietro l' apertura mancata Regione e concessionario attribuiscono ad Aiscat le responsabilità della brutta figura, ma le loro argomentazioni non sono solide: incombe lo spettro delle sanzioni Una veduta del cantiere Spv alle porte di Bassano del Grappa Non accenna a placarsi la polemica seguita alla mancata apertura del primo tratto della Pedemontana veneta: dieci kilometri da Thiene a Breganze, ovvero tra la Valdastico nord e l' hinterland bassanese. Da una parte c' è la Sis ( supportata dalla giunta regionale veneta ), ovvero il gestore- concessionario della superstrada che è poi anche il soggetto che la sta costruendo. La Sis a più riprese ha spiegato che il tratto è pronto e percorribile al traffico, scaricando la responsabilità del ritardo su Aiscat. Che poi è il consorzio che gestisce la piattaforma dei pedaggi nonché il consorzio che riunisce tutti i concessionari autostradali del Paese. Di contro c' è la stessa Aiscat che risponde per le rime . L' OGGETTO DELLA CONTESA Ad ogni buon conto quale è l' oggetto del contendere, almeno stando alle incendiarie notizie di stampa circolate in questi giorni sui quotidiani? Detto semplice semplice la Sis sostiene di essere pronta per far circolare i mezzi su quel tratto di pochi kilometri. Però Aiscat, questa l' accusa al consorzio, non avrebbe dato il via libera al sistema integrato di pagamenti. Quel sistema per cui un utente che entra in autostrada a Cuneo ed esce a Breganze, pur passando per vari tronconi gestiti da diverse società alla fine paga un pedaggio unico. Più nel dettaglio la Sis avrebbe dato ad intendere che questo stallo sarebbe in qualche modo riconducibile al fatto che alla stessa Sis sarebbe stato offerto come infrastruttura tecnologica per il pedaggiamento quella fornita dal gruppo Autostrade per l' Italia, noto come Aspi, della famiglia Benetton. Sis, declinando l' offerta di Aspi (che in Aiscat è il socio più pesante), avrebbe pagato le conseguenze dello sgarro rimanendo ad libitum in lista d' attesa. Questa almeno è la ricostruzione pubblicata da Il Corriere del Veneto oggi . Il quotidiano peraltro riporta anche la secca smentita di Autostrade per l' Italia rispetto a questo scenario. POCHE LUCI, MOLTE OMBRE Ma le cose stanno davvero così? Anzitutto se davvero ci fosse qualche indizio delle accuse rivolte ad Aiscat da Sis, quest' ultima avrebbe l' obbligo di denunciarle alla magistratura per due motivi. Uno, perché anzitutto la Sis è vero che è un soggetto privato, ma in quanto incaricato di completare un' opera pubblica ha i doveri Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 15
9 gennaio 2019 Vicenza Today
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