COME CAMBIERA' L'INCLUSIONE SCOLASTICA - DM n. 66/2017 NUOVI PARADIGMI DELL'INSEGNAMENTO - Vercelli
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DM n. 66/2017 COME CAMBIERA’ L’INCLUSIONE SCOLASTICA NUOVI PARADIGMI DELL’INSEGNAMENTO Angela Fossati – Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAMBIARE I PARADIGMI DELL’EDUCAZIONE PERCHE’? https://www.youtube.com/watch?v=FV7XS-1ix8Y LA SCUOLA E’ SEMPRE PIU’ COMPLESSA : disabilità, esigenze educative speciali, tecnologia… LA SOCIETA’ E’ IN RAPIDA EVOLUZIONE: globale, interculturale, SMART… GLI STUDENTI SEMPRE PIU’ ESPERTI con strumenti e in processi esterni alla scuola IL MONDO DEL LAVORO RICHIEDE NUOVE PROFESSIONI E NUOVE COMPETENZE prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento I L P E R C O R S O N O R M AT I V O Legge 107/2015, articolo 1, commi 180 e 181, lettera c) ATTO DEL GOVERNO SOTTOPOSTO A PARERE PARLAMENTARE Schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità (378) Decreto attuativo n. 66 per quanto concerne l’inclusione scolastica prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 D EC R E TO L EG I S L AT I VO 1 3 A P R I L E 2 0 1 7 2 n. 66 CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma 4 dell’art. 1, comma 180 e 181, lettera c) della legge 13 luglio 2015, n 107 (GU n 112 del CAPO III – Procedure di certificazione 16/05/2017 – suppl. ordinario n 23) e documentazione per l’inclusione scolastica 5 «c) promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e riconoscimento delle differenti CAPO IV – Progettazione ed modalità di comunicazione attraverso: organizzazione scolastica per l’inclusione 1) la ridefinizione del ruolo del personale docente di sostegno 6 7 2) la revisione dei criteri di inserimento nei ruoli per il sostegno didattico, al fine di garantire la continuità 8 9 3) l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni scolastiche, sanitarie e sociali, tenuto conto dei diversi 10 11 livelli di competenza istituzionale; CAPO V – Formazione iniziale dei 4) la previsione di indicatori per l’autovalutazione e la valutazione dell’inclusione scolastica; docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola 5) la revisione delle modalità e dei criteri relativi alla certificazione, che deve essere volta a individuare le primaria 12 abilità residue CAPO VI – Ulteriori disposizioni 6) la revisione e la razionalizzazione degli organismi operanti a livello territoriale per il supporto all’inclusione; 13 7) la previsione dell’obbligo di formazione iniziale e in servizio per i dirigenti scolastici e per i docenti sugli 14 15 aspetti pedagogico didattici e organizzativi dell’integrazione scolastica; 16 17 8) la previsione dell’obbligo di formazione in servizio per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 18 19 9) la previsione della garanzia dell’istruzione domiciliare 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 2 CAPO II – Prestazioni ed indicatori di AMBITO DI APPLICAZIONE qualità dell’inclusione scolastica 3 4 DEL DECRETO CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica • S O L O gli allievi con disabilità certificata 5 CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per l’inclusione 6 7 8 9 10 11 • N O N S I O C C U P A di allievi con DSA o con BES CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola (in genere) primaria 12 CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 14 15 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 2 CAPO II – Prestazioni ed indicatori di N O V I TA ’ qualità dell’inclusione scolastica 3 4 DEL DECRETO CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione Prestazioni e indicatori di qualità dell’inclusione (artt. 3 ss. e scolastica 5 art. 8) CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per l’inclusione 6 7 Nuova procedura di certificazione per la disabilità (art. 5) 8 9 10 11 Gruppi di lavoro per l’inclusione scolastica (art. 9) CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria 12 Formazione specifica per tutti i docenti (art. 13) CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 14 15 Continuità didattico-educativa sull’allievo con sostegno (art. 16 17 14) 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 2 N O TA P R O T. N . 1 5 5 3 D E L 4 / 8 / 2 0 1 7 E CAPO II – Prestazioni ed indicatori di N O TA P R O T. N . 1 5 5 7 D E L 8 / 8 / 2 0 1 7 qualità dell’inclusione scolastica 3 4 CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica CHIARIMENTI IN MERITO ALLA DECORRENZA DEI 5 TERMINI DI APPLICAZIONE DEL DECRETO CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per l’inclusione 6 7 8 Tempi di applicazione delle nuove disposizioni: 9 10 11 • Dal 1/9/2017 : attivazione nuovi Gruppi di Lavoro per CAPO V – Formazione iniziale dei l’Inclusione docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria 12 • Dal 1/1/2019: strumenti didattici per l’inclusione e nuove CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 14 modalità di certificazione 15 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 L’articolo 1 (Principi e finalità) 2 CAPO II – Prestazioni ed indicatori di definisce, in linea generale, il concetto di “scuola inclusiva”. qualità dell’inclusione scolastica 3 L’integrazione/ora scuola inclusiva, nata per garantire il diritto di istruzione 4 e successo formativo dei minori con disabilità, rappresenta, oggi, il valore CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione fondamentale e fondante, l’identità stessa delle singole istituzioni scolastiche, scolastica 5 valido per tutti gli alunni e studenti. CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per Rientra all’interno di quanto stabilito nel 2001 dall’OMS (Organizzazione l’inclusione 6 Mondiale della Sanità) con l’ICF, la Classificazione Internazionale del Funzionamento, 7 8 della Disabilità e della Salute, e nel 2006 dalla Convenzione ONU sui Diritti delle 9 10 Persone con Disabilità. 11 Nel Decreto, l’inclusione scolastica, mission educativa della scuola, si CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola realizza attraverso un coinvolgimento diretto e cooperativo di tutte le componenti primaria 12 scolastiche. CAPO VI – Ulteriori disposizioni Viene sviluppata e valorizzata nell’àmbito dei documenti fondamentali della vita 13 14 della scuola, quali il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa), che scandisce 15 16 17 l’identità culturale ed educativa delle singole istituzioni scolastiche. 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 2 CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica A fronte della nuova visione di scuola inclusiva – in cui il successo 3 4 formativo riguarda tutti gli alunni e gli studenti, nessuno escluso – il Decreto CAPO III – Procedure di certificazione intende intervenire a rinnovare e ad adeguare le strategie specifiche messe in atto e documentazione per l’inclusione scolastica 5 per gli alunni e studenti con disabilità di cui alla Legge 104/92. CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per l’inclusione Sempre l’articolo 1, infine, sottolinea come tutti gli interventi a favore 6 7 degli alunni/studenti con disabilità vadano nella direzione di superare 8 9 necessariamente la vecchia concezione di loro “presa in carico” solo da parte dei 10 11 docenti, ribadendo che l’inclusione scolastica, perché sia effettiva, interessa CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella invece tutte le componenti scolastiche, e non solo il docente di sostegno, ovvero scuola dell’infanzia e nella scuola primaria dirigenti scolastici, docenti curricolari, personale ATA (Ausiliario, Tecnico, 12 Amministrativo), studenti e famiglie, nonché tutti gli operatori istituzionali deputati CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 al perseguimento degli obiettivi di inclusione. 14 15 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 2 L’articolo 2 (Ambito di applicazione) CAPO II – Prestazioni ed indicatori di individua i soggetti beneficiari del decreto. qualità dell’inclusione scolastica 3 4 CAPO III – Procedure di certificazione L’atto è incentrato esclusivamente sull’inclusione scolastica degli alunni e degli e documentazione per l’inclusione scolastica studenti con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 e l’articolo focalizza 5 l’attenzione sull’inclusione scolastica da realizzarsi in un sistema integrato che, CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per come già anticipato nel primo articolo, operi all’interno di un progetto complessivo l’inclusione 6 di sostegno e assistenza, realizzato da scuola, famiglia e dai diversi soggetti, 7 8 9 pubblici e privati, a diverso titolo coinvolti e con diverse competenze e 10 11 responsabilità. CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola Viene potenziato il ruolo del PEI (Piano Educativo Individualizzato), parte primaria 12 integrante del progetto individuale, occasione fondamentale per la realizzazione CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 del “progetto di vita” degli alunni e degli studenti con disabilità, agganciandosi 14 15 all’idea “cooperativa” di inclusione scolastica che non riguarda solo il docente per 16 17 il sostegno 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 L’articolo 3 (Prestazioni e competenze) 2 individua le prestazioni per l’inclusione scolastica CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 4 L’art.3 effettua una ricognizione dei compiti già assegnati dalla CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione normativa vigente a ciascun Ente istituzionalmente preposto a garantire il scolastica 5 diritto-dovere all’istruzione degli alunni e degli studenti con disabilità, CAPO IV – Progettazione ed ribadendo che le scelte in materia di disabilità vanno nella direzione di definire organizzazione scolastica per l’inclusione un sistema integrato degli interventi fra servizio sociale, sanitario ed istruzione. 6 7 8 9 10 L’articolo 3 del Decreto definisce una prestazione comune a tutte le 11 Istituzioni preposte all’inclusione scolastica nell’ambito della strumentazione CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella didattica, stabilendo cioè la garanzia in capo allo Stato (istituzioni scolastiche), scuola dell’infanzia e nella scuola primaria 12 alle Regioni (diritto allo studio) e agli Enti Locali (erogazione dei sussidi didattici) CAPO VI – Ulteriori disposizioni dell’accessibilità e della fruibilità di strumentazioni tecnologiche e digitali 13 14 nell’àmbito della didattica, oggi indispensabili per l’apprendimento degli alunni e 15 16 degli studenti con determinate tipologie di disabilità. 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali Allo Stato competono: 1 2 1. L’assegnazione, per il tramite dell’Amministrazione Scolastica, dei docenti per il CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica sostegno didattico al fine di assicurare il diritto all’educazione e all’istruzione 3 4 2. L’assegnazione, per il tramite dell’Amministrazione scolastica, del personale CAPO III – Procedure di certificazione ausiliario nella scuola statale, per lo svolgimento dei compiti di assistenza e documentazione per l’inclusione scolastica 5 previsti dal profilo professionale, ai sensi della normativa vigente. CAPO IV – Progettazione ed 3. La costituzione delle sezioni per la scuola dell’infanzia e delle classi prime per organizzazione scolastica per l’inclusione ciascun grado di istruzione, in modo da consentire, di norma, la presenza di non 6 7 più di 22 alunni ove siano presenti studenti con disabilità certificata, fermo 8 9 restando il numero minimo di alunni o studenti per classe, ai sensi della 10 11 normativa vigente. CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella 4. La definizione dell’organico del personale ATA (Ausiliare, Tecnico, scuola dell’infanzia e nella scuola primaria Amministrativo), tenendo conto, in sede di riparto delle risorse professionali, 12 della presenza di alunni e di studenti con disabilità certificata presso ciascuna CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 istituzione scolastica statale, anche in deroga ai vincoli numerici, come previsto 14 15 16 dalle disposizioni vigenti. 17 18 5. L’assegnazione alle istituzioni scolastiche paritarie di un contributo economico 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 2 Alle Regioni, CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica previa intesa in sede di Conferenza Unificata, compete assicurare la progressiva 3 4 uniformità su tutto il territorio nazionale della definizione dei profili professionali CAPO III – Procedure di certificazione del personale destinato all’assistenza educativa e all’assistenza per l’autonomia e e documentazione per l’inclusione scolastica la comunicazione personale, anche attraverso la previsione di specifici percorsi 5 formativi propedeutici allo svolgimento dei compiti assegnati. CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per l’inclusione Agli Enti Locali, ferma restando la ripartizione delle competenze prevista 6 7 dall’articolo 1, comma 85 e seguenti della Legge 56/14, competono: 8 9 1. l’assegnazione del personale dedicato all’assistenza educativa e 10 11 all’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale, come CAPO V – Formazione iniziale dei previsto dall’articolo 13, comma 3, della Legge 104/92; docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola 2. i servizi per il trasporto per l’inclusione scolastica come garantiti dall’articolo primaria 12 8, comma 1, lettera c) della Legge 104/92 e dall’articolo 139, comma 1, CAPO VI – Ulteriori disposizioni lettera c) del Decreto Legislativo 112/98; 13 14 3. l’accessibilità e la fruibilità degli spazi fisici delle istituzioni scolastiche statali 15 16 di cui all’articolo 8, comma 1, lettera c), e all’articolo 24 della Legge 104/92. 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 L’articolo 4 (Valutazione della qualità dell’inclusione scolastica) 2 qualifica l’inclusione scolastica quale elemento portante dei processi di valutazione CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 e di autovalutazione delle scuole, nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione, 4 come disciplinato dal Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 80/13. CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica 5 Vengono delineate le direttrici fondamentali, i criteri che consentano alle scuole di valutare la CAPO IV – Progettazione ed propria azione inclusiva, di misurarla e di apportare le opportune strategie per migliorarla o organizzazione scolastica per consolidarla. Nel dettaglio, i criteri identificati sono i seguenti: l’inclusione 6 a. qualità del Piano per l’Inclusione scolastica (PAI); 7 8 b. realizzazione di processi di personalizzazione, individualizzazione e differenziazione dei 9 10 percorsi di educazione, istruzione e formazione, al fine di garantirne il successo formativo; 11 c. livello di coinvolgimento dei diversi soggetti nell’elaborazione del Piano per l’Inclusione e CAPO V – Formazione iniziale dei nell’attuazione dei processi di inclusione; docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola d. realizzazione di iniziative finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali del primaria 12 personale scolastico, incluse le specifiche attività formative; e. utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 degli alunni e degli studenti, anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di 14 15 comunicazione; 16 17 f. grado di accessibilità e di fruibilità delle risorse, delle attrezzature, delle strutture e degli 18 19 spazi 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 Articolo 5 2 Nuova procedura di certificazione della disabilità CAPO II – Prestazioni ed indicatori di in vigore dal 1/01/2019 qualità dell’inclusione scolastica 3 4 CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica 5 CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per l’inclusione 6 7 8 9 10 11 CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria 12 CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 14 15 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento Articolo 5 - 6 – 7 CAPO I – Principi generali 1 Nuova procedura di certificazione della disabilità - DOCUMENTAZIONE 2 in vigore dal 1/01/2019 CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO - a partire dal 01/09/2019 3 4 - i criteri devono essere emanati entro 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione - redatto dall'unità di valutazione multidisciplinare (art.5) scolastica - collaborazione della famiglia, dello studente con disabilità, 5 rappresentante amministrazione scolastica CAPO IV – Progettazione ed - aggiornato organizzazione scolastica per -definisce le competenze professionali e la tipologia delle l’inclusione 6 misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie 7 8 PROGETTO INDIVIDUALE - redatto dall'Ente Locale 9 10 (art. 14, c. 2. L 328/2000) - sulla base del Profilo di funzionamento 11 - su richiesta e con la collaborazione dei genitori - le prestazioni sono definite anche in collaborazione son le CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella II.SS scuola dell’infanzia e nella scuola primaria PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO - elaborato dai docenti contitolari o dal consiglio di classe 12 - con la partecipazione della famiglia, delle figure CAPO VI – Ulteriori disposizioni professionali specifiche, lo studente con disabilità 13 - redatto all'inizio di ogni anno scolastico e aggiornato ad 14 15 ogni mutamento di condizioni 16 - interlocuzione tra i docenti delle scuole quando si ha un 17 18 passaggio di grado o un trasferimento 19 - soggetto a verifiche periodiche durante l'anno 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 2 Art. 8 CAPO II – Prestazioni ed indicatori di Piano per l'inclusione qualità dell’inclusione scolastica 3 4 Ciascuna istituzione scolastica, nell'ambito della definizione del Piano triennale CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica dell'offerta formativa, predispone il Piano per l'inclusione che definisce le 5 modalita' per l'utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per barriere e l'individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonché l’inclusione 6 per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità 7 8 dell'inclusione scolastica. 9 10 11 CAPO V – Formazione iniziale dei IL PAI INFORMATIZZATO docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola Il nuovo modello informatizzato di PAI prevede un’integrazione con alcune parti primaria 12 del RAV (quelle relative alla sezione sull’inclusione. Esso prima testato dalle CAPO VI – Ulteriori disposizioni province di Asti, Alessandria, Vercelli e Torino, durante lo scorso anno scolastico 13 14 15 è stato oggi esteso a tutte le province. 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 Art. 9 – 2 Gruppi per l'inclusione scolastica - Nuova composizione. CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 4 CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE REGIONALE (GLIR) 5 CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per l’inclusione 6 7 8 9 10 GRUPPO PER L'INCLUSIONE TERRITORIALE (GIT) 11 CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria 12 CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 14 GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONE (GLI) 15 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento Art. 9 – CAPO I – Principi generali 1 2 Gruppi per l'inclusione scolastica - Nuova composizione. CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica Gruppo di lavoro interistituzionale regionale (GLIR) 3 4 con compiti di: CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione a) consulenza e proposta all'USR per la definizione, l'attuazione e la verifica scolastica 5 degli accordi di programma di cui agli articoli 13, 39 e 40 della presente legge, CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per integrati con le finalità di cui alla legge 13 luglio 2015, n. 107, con particolare l’inclusione 6 riferimento alla continuità delle azioni sul territorio, all'orientamento e ai 7 8 percorsi integrati scuola-territorio-lavoro; 9 10 11 b) supporto ai Gruppi per l'inclusione territoriale (GIT); CAPO V – Formazione iniziale dei c) supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola formazione in servizio del personale della scuola. primaria 12 Il GLIR è presieduto dal dirigente preposto all'USR o da un suo delegato. CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 Nell'ambito del decreto di cui al comma 3 è garantita la partecipazione 14 15 paritetica dei rappresentanti delle Regioni, degli Enti locali e delle associazioni 16 17 18 delle persone con disabilità maggiormente rappresentative a livello regionale 19 20 nel campo dell'inclusione scolastica. prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 Art. 9 – 2 Gruppi per l'inclusione scolastica - Nuova composizione. CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 4 Per ciascuno degli ambiti CAPO III – Procedure di certificazione territoriali di cui all'articolo 1, e documentazione per l’inclusione scolastica 5 comma 66, della legge 13 luglio CAPO IV – Progettazione ed 2015, n. 107, è istituito il organizzazione scolastica per l’inclusione Gruppo per l'inclusione 6 7 territoriale (GIT). Il GIT è 8 9 composto da un dirigente 10 11 tecnico o scolastico che lo CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella presiede, tre dirigenti scolastici scuola dell’infanzia e nella scuola primaria dell'ambito territoriale, due 12 docenti per la scuola CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 dell'infanzia e il primo ciclo di 14 15 16 istruzione e uno per il secondo 17 18 ciclo di istruzione, nominati con 19 20 decreto dell'USR. prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 Art. 9 – 2 Gruppi per l'inclusione scolastica - Nuova composizione. CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 4 Il GIT riceve dai dirigenti scolastici le proposte di quantificazione CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione delle risorse di sostegno didattico, le verifica e formula la relativa scolastica 5 proposta all'USR. CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per l’inclusione Per lo svolgimento di ulteriori compiti di consultazione e 6 7 programmazione delle attività nonché per il coordinamento 8 9 10 degli interventi di competenza dei diversi livelli istituzionali sul 11 CAPO V – Formazione iniziale dei territorio, il GIT è integrato: docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria a) dalle associazioni rappresentative delle persone con disabilità 12 nel campo dell'inclusione scolastica; CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 14 15 b) dagli Enti locali e dalle Aziende sanitarie locali. 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 Art. 9 – 10 2 Gruppi per l'inclusione scolastica - Nuova composizione. CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 4 PROCEDURA DI INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE PER CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione L’INTEGRAZIONE Il profilo diagnostico non conterrà più la quantificazione del scolastica 5 CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per fabbisogno delle ore di sostegno l’inclusione 6 7 La richiesta delle risorse è di responsabilità delle scuole (del 8 9 10 Dirigente sentito il Gruppo di Lavoro) e farà riferimento ad una 11 precisa progettualità CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria 12 Il GIT costituirà un filtro territoriale per CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 l’esame delle proposte, 14 15 16 la composizione unitaria 17 18 19 la richiesta formale all’USR (a cui spetta la decisione definitiva) 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 Art. 9 – 2 Gruppi per l'inclusione scolastica - Nuova composizione. CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 4 Presso ciascuna istituzione scolastica è istituito il Gruppo di lavoro CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica per l'inclusione (GLI). 5 Il GLI è composto da docenti curricolari, docenti di sostegno e, CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per l’inclusione eventualmente da personale ATA, nonché da specialisti della 6 7 8 Azienda sanitaria locale del territorio di riferimento dell'istituzione 9 10 scolastica. 11 CAPO V – Formazione iniziale dei Il gruppo è nominato e presieduto dal Dirigente Scolastico ed ha il docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e 12 realizzazione del Piano per l'inclusione nonché i docenti contitolari CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 14 e i consigli di classe nell'attuazione dei PEI. 15 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali Art. 12 1 2 Corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico CAPO II – Prestazioni ed indicatori di nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria qualità dell’inclusione scolastica 3 4 Il corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attivita' di CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione sostegno didattico e l'inclusione scolastica: scolastica 5 a) e' annuale e prevede l'acquisizione di 60 crediti formativi universitari, CAPO IV – Progettazione ed comprensivi di almeno 300 ore di tirocinio, pari a 12 crediti formativi organizzazione scolastica per l’inclusione universitari; 6 7 8 b) e' attivato presso le universita' autorizzate dal Ministero dell'istruzione, 9 10 dell'universita' e della ricerca nelle quali sono attivi i corsi di laurea a ciclo 11 unico in Scienze della Formazione Primaria; CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico c) e' programmato a livello nazionale dal Ministero dell'istruzione, nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria dell'universita' e della ricerca in ragione delle esigenze e del fabbisogno del 12 CAPO VI – Ulteriori disposizioni sistema nazionale di istruzione e formazione; 13 14 d) ai fini dell'accesso richiede il superamento di una prova predisposta dalle 15 16 universita'. 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali Art. 12 1 2 Corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico CAPO II – Prestazioni ed indicatori di nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria qualità dell’inclusione scolastica 3 4 Accedono al corso esclusivamente gli aspiranti in possesso della laurea magistrale a CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria che abbiano conseguito ulteriori 60 scolastica 5 crediti formativi universitari relativi alle didattiche dell'inclusione oltre a quelli gia' CAPO IV – Progettazione ed previsti nel corso di laurea. organizzazione scolastica per l’inclusione Ai fini del conseguimento dei predetti 60 CFU, possono essere riconosciuti i crediti 6 7 formativi universitari eventualmente conseguiti dai predetti laureati magistrali in 8 9 10 relazione ad insegnamenti nonche' a crediti formativi universitari ottenuti in sede di 11 svolgimento del tirocinio e di discussione di tesi attinenti al sostegno e CAPO V – Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico all'inclusione. nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria 12 La positiva conclusione del corso di cui al comma 2 e' titolo per l'insegnamento sui CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 posti di sostegno della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. 14 15 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 Art. 13 2 Formazione in servizio del personale della scuola CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 4 Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della definizione del piano di formazione CAPO III – Procedure di certificazione inserito nel Piano triennale dell'offerta formativa, individuano le attività rivolte ai e documentazione per l’inclusione scolastica docenti, in particolare a quelli delle classi in cui sono presenti disabili certificati, 5 anche in relazione alle scelte pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive e CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per coerenti con i piani degli studi individualizzati. l’inclusione 6 7 Il piano di cui al comma 1 individua, nell'ambito delle risorse disponibili, anche le 8 9 attività formative per il personale ATA al fine di sviluppare le competenze sugli 10 11 aspetti organizzativi, educativo-relazionali e sull'assistenza di base, in relazione CAPO V – Formazione iniziale dei all'inclusione scolastica. docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria Il personale ATA e' tenuto a partecipare periodicamente alle suddette iniziative 12 formative. CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 Il MIUR definisce le modalita' della formazione in ingresso e in servizio dei dirigenti 14 15 scolastici sugli aspetti pedagogici, organizzativi e gestionali, giuridici e didattici 16 17 18 dell'inclusione scolastica. 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 Art. 14 2 Continuità del progetto educativo e didattico CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 4 La continuita' educativa e didattica per gli studenti con disabilita' certificata e' CAPO III – Procedure di certificazione garantita dal personale della scuola, dal Piano per l'inclusione e dal PEI. e documentazione per l’inclusione scolastica 5 CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per Al fine di agevolare la continuita' educativa e didattica di cui al comma 1 e l’inclusione 6 valutati, da parte del dirigente scolastico, l'interesse dello studente e 7 8 l'eventuale richiesta della famiglia, ai docenti con contratto a tempo 9 10 11 determinato per i posti di sostegno didattico possono essere proposti, non CAPO V – Formazione iniziale dei prima dell'avvio delle lezioni, ulteriori contratti a tempo determinato nell'anno docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola scolastico successivo, ferma restando la disponibilita' dei posti e le operazioni primaria 12 relative al personale a tempo indeterminato, CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 14 15 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali Art. 15 1 2 Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica CAPO II – Prestazioni ed indicatori di qualità dell’inclusione scolastica 3 E' istituito presso il MIUR l'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica, 4 che si raccorda con l'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione disabilita’. scolastica 5 CAPO IV – Progettazione ed L'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica svolge i seguenti compiti: organizzazione scolastica per l’inclusione a) analisi e studio delle tematiche relative all'inclusione delle bambine e dei 6 7 bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti con 8 9 disabilita' certificata a livello nazionale e internazionale; 10 11 b) monitoraggio delle azioni per l'inclusione scolastica; CAPO V – Formazione iniziale dei c) proposte di accordi inter-istituzionali per la realizzazione del progetto docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola individuale di inclusione; primaria 12 d) proposte di sperimentazione in materia di innovazione metodologico- didattica e disciplinare; CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 e) pareri e proposte sugli atti normativi inerenti l'inclusione scolastica. 14 15 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento CAPO I – Principi generali 1 2 Art. 16 CAPO II – Prestazioni ed indicatori di Istruzione domiciliare qualità dell’inclusione scolastica 3 4 Le istituzioni scolastiche, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, gli Enti CAPO III – Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica locali e le aziende sanitarie locali, individuano azioni per garantire il diritto 5 all'istruzione agli studenti per i quali sia accertata l'impossibilità della frequenza CAPO IV – Progettazione ed organizzazione scolastica per scolastica per un periodo non inferiore a trenta giorni di lezione, anche non l’inclusione 6 continuativi, a causa di gravi patologie certificate, anche attraverso progetti che 7 8 9 possono avvalersi dell'uso delle nuove tecnologie. 10 11 CAPO V – Formazione iniziale dei E’ DECADUTO L’OBBLIGO DELL’OSPEDALIZZAZIONE docenti per il sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria 12 CAPO VI – Ulteriori disposizioni 13 14 15 16 17 18 19 20 prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento INCLUSIONE Quali paradigmi pedagogici sono alla base di una didattica inclusiva? ‐ RISPETTO delle DIVERSITA’ ‐ PERSONALIZZAZIONE ‐ ACCESSIBILITA’ in tutti gli aspetti dell’apprendimento ‐ PROGETTAZIONE CURRICOLARE UNIVERSALE ‐ FLESSIBILITA’…(negli obiettivi, nei metodi, nei materiali) ‐ INNOVAZIONE… (nel modo di insegnare e valutare) ‐ LINGUAGGIO…(importanza della terminologia usata) ‐ TECNOLOGIA DIGITALE (variabilità, trasformabilità, convergenza ‐ SCAFFOLDING (supporto costante e programmato) prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
DM 66/2017 - inclusione- paradigmi dell’insegnamento Quale «cornice» scientificamente valida può guidare la pratica educativa inclusiva? UNIVERSAL DESIGN FOR LEARNING (UDL) - PROGETTAZIONE UNIVERSALE PER L’APPRENDIMENTO(PUA) FLESSIBILITA’ uso flessibile: si adatta a diverse abilità MISURE E SPAZI SUFFICIENTI rendere lo spazio idoneo per EQUITÀ l'accesso e l'uso uso equo: utilizzabile da chiunque I PRINCIPI DELL’UDL TOLLERANZA ALL'ERRORE SEMPLICITÀ minimizzare i rischi o azioni non uso semplice, intuitivo e facile da volute capire PERCETTIBILITÀ CONTENIMENTO DELLO SFORZO trasmettere le effettive FISICO utilizzo con minima fatica informazioni sensoriali prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
didattica inclusiva - paradigma dell’insegnamento UNIVERSAL DESIGN FOR LEARNING (UDL) - PROGETTAZIONE UNIVERSALE PER L’APPRENDIMENTO(PUA) Se UDL/PUA guida la pratica educativa inclusiva che cambiamento può provocare? DISABILITA’ DISTURBO DIVERSITA’ SVANTAGGIO UDL/PUA «ALCUNI» TUTTI IL CURRICOLO SI ADATTA A TUTTI GLI ALUNNI SI ADATTANO AL CURRICOLO ALUNNI La PROGETTAZIONE UNIVERSALE PER L’APPRENDIMENTO È UN INSIEME DI PRINCIPI per lo sviluppo di curriculum che assicurano a tutti gli individui pari opportunità per apprendere… e formare studenti «esperti» La PUA FORNISCE UN MODELLO per la creazione di obiettivi didattici, metodi, materiali e valutazioni che lavorano per tutti - non una sola soluzione, «one-size-fits-all», ma piuttosto approcci flessibili che possono prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017 essere personalizzati e adattati per le esigenze individuali di qualsiasi persona.
didattica inclusiva - paradigma dell’insegnamento UDL - PUA Perché è necessario utilizzare la Progettazione Universale per l’Apprendimento? ‐ Gli individui portano un enorme varietà di bisogni, interessi e competenze nell’apprendimento ‐ Le Neuroscienze* rivelano che queste differenze sono varie e uniche come il nostro DNA o le impronte digitali ‐ Riconoscimento della Variabilità soggettiva nell’apprendimento ‐ Flessibilità nell’insegnamento *Le neuroscienze sono l'insieme degli studi scientificamente condotti sul sistema nervoso prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
didattica inclusiva - paradigma dell’insegnamento UDL - PUA La Progettazione Universale per l’Apprendimento si basa sulle reti celebrali interconnesse che intervengono nell’apprendimento. RETE DI RICONOSCIMENTO RETE STRATEGICA RETE AFFETTIVA Il “COSA” dell’apprendimento Il “COME” dell’apprendimento Il “PERCHE’” dell’apprendimento • Come raccogliamo i fatti • Pianificazione ed esecuzione di • Come gli studenti vengono • Come classifichiamo ciò che compiti. impegnati e rimanere motivati. vediamo, sentiamo, e leggiamo. • Come organizziamo ed esprimiamo • Come sono coinvolti, stimolati, o Ricordiamo che identificazione di le nostre idee. interessati. lettere, parole o lo stile di un autore Scrivere un saggio o risolvere un Queste sono le dimensioni affettive sono compiti di riconoscimento problema di matematica sono compiti strategici PRESENTARE INFORMAZIONI E DIFFERENZIARE I MODI IN CUI GLI STIMOLARE L'INTERESSE E LA CONTENUTI STUDENTI POSSONO ESPRIMERE MOTIVAZIONE IN MODI DIVERSI CIÒ CHE SANNO PER L'APPRENDIMENTO prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
didattica inclusiva - paradigma dell’insegnamento prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017 RETE RICONOSCIMENTO RETE STRATEGICA RETE AFFETTIVA PRINCIPIO I: PRINCIPIO II: PRINCIPIO III: FORNIRE MOLTEPLICI FORNIRE MOLTEPLICI FORNIRE MOLTEPLICI FORME DI MODALITÀ DI AZIONE ED MODALITÀ DI RAPPRESENTAZIONE ESPRESSIONE COINVOLGIMENTO IL “COSA” IL “COME” IL “PERCHÈ” DELL’APPRENDIMENTO DELL’APPRENDIMENTO DELL’APPRENDIMENTO PERCEPIRE ELABORARE MOTIVARE CHIARIRE ESPRIMERE COSTRUIRE COMPRENDERE AGIRE INTERAGIRE PARADIGMI DELL’INSEGNAMENTO INCLUSIVO I Principi dell’ UDL coniugano pedagogia e neuroscienze
didattica inclusiva - paradigma dell’insegnamento I. Fornire molteplici forme di II. Fornire molteplici forme di II. Fornire molteplici forme di Rappresentazione Azione ed Espressione Motivazione 1: Fornire differenti opzioni per la percezione 4: Fornire opzioni per l’interazione fisica 7: Fornire opzioni per attirare l’interesse Offrire diversi modi di personalizzare 1.1 4.1 Variare i metodi di risposta e di conduzione 7.1 Ottimizzare la scelta individuale e l’autonomia la visualizzazione delle informazioni 1.2 Offrire alternative per l’informazione uditiva 4.2 Ottimizzare l’accesso a strumenti e tecnologie di 7.2 Ottimizzare la pertinenza, il valore e l’autenticità supporto 1.3 Offrire alternative per l’informazione visiva 7.3 Ridurre minacce e distrazioni 2: Fornire molteplici opzioni per la lingua, le espressioni 5: Fornire opzioni di espressione e di comunicazione 8: Fornire opzioni per sostenere lo sforzo e la perseveranza matematiche e i simboli 5.1 Utilizzare molteplici mezzi di comunicazione 8.1 Aumentare l’importanza delle mete e degli obiettivi 2.1 Chiarire il vocabolario e i simboli 8.2 Variare le domande e le risorse per ottimizzare la sfida 5.2 Utilizzare molteplici strumenti per la costruzione e 2.2 Chiarire la sintassi e la struttura composizione 8.3 Incoraggiare la collaborazione e il gruppo 2.3 Aiutare la decodifica del testo, note matematiche 8.4 Aumentare feedback orientati alla padronanza 5.3 Aumentare la fluidità con graduali livelli di supporto e dei simboli della pratica e della prestazione 2.4 Favorire la comprensione tra diverse le lingue 2.5 Illustrare le idee principali attraverso molteplici mezzi 3: Fornire diverse opzioni di comprensione 6: Fornire opzioni per le funzioni esecutive 9: Fornire opzioni per l’autoregolazione 3.1 Attivare o fornire la conoscenza pregressa 9.1 Promuovere aspettative che migliorino la motivazione 6.1 Guidare la scelta di una meta appropriata 3.2 Evidenziare schemi, caratteristiche fondamentali, grandi i idee e relazioni tra loro 6.2 Aiutare lo sviluppo progettuale e strategico 9.2 Facilitare abilità e strategie di gestione personale 3.3 Guidare l’elaborazione dell’informazione, 6.3 Facilitare la gestione dell’informazione e delle la visualizzazione, la gestione risorse 9.3 Sviluppare l’autovalutazione e la riflessione e la manipolazione delle informazioni 3.4 Massimizzare la memoria, il transfer e la 6.4 Aumentare la capacità di controllo dei processi generalizzazione prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017 Studenti ben informati e pieni di risorse Studenti strategici e orientati alla meta Studenti motivati e determinati
didattica inclusiva - paradigma dell’insegnamento PRINCIPIO I: FORNIRE MOLTEPLICI FORME DI RAPPRESENTAZIONE PERCHE’ CIASCUNO HA UNA MODALITÀ DI PERCEPIRE E COMPRENDERE LE INFORMAZIONI CHE VENGONO LORO PERCEPIRE: fornire differenti opzioni per la percezione PRESENTATE. • offrire diversi modi di personalizzare la visualizzazione delle informazioni • offrire alternative per l’informazione uditiva Non solo gli alunni con disabilità sensoriali (cecità o • offrire alternative per l’informazione visiva sordità), disabilità nell’apprendimento (dislessia), differenze linguistiche o culturali e così via potrebbero richiedere tutti diversi modi di CAPIRE: fornire molteplici opzioni per la lingua, le espressioni approcciarsi ai contenuti. matematiche e i simboli Altri potrebbero semplicemente assimilare le • chiarire il vocabolario e i simboli informazioni più velocemente ed efficacemente • chiarire la sintassi e la struttura attraverso mezzi visivi o uditivi piuttosto che • aiutare la decodifica del testo, note matematiche e dei attraverso il testo scritto. simboli L’apprendimento e l’uso consapevole delle • favorire la comprensione tra diverse lingue conoscenze avvengono quando vengono usati • illustrare le idee principali attraverso molteplici mezzi rappresentazioni multiple, perché permettono agli studenti di fare dei collegamenti interni, così come COMPRENDERE: fornire diverse opzioni di comprensione tra i concetti. • attivare o fornire conoscenza pregressa • evidenziare schemi, caratteristiche fondamentali, grandi NON SI TRATTA SOLTANTO DI FORNIRE idee e relazioni tra loro RAPPRESENTAZIONI CHE COINVOLGANO • guidare l’elaborazione dell’informazione, la QUANTI PIÙ SENSI POSSIBILI, MA ANCHE visualizzazione e la manipolazione QUANTI PIÙ LINGUAGGI POSSIBILI prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017 • guidare il transfer e la generalizzazione
didattica inclusiva - paradigma dell’insegnamento CIASCUNO HA UN MODO PERSONALE DI PRINCIPIO II: FORNIRE MOLTEPLICI FORME DI AZIONE ED ESPRESSIONE ESPRIMERSI SIA PER CAPACITÀ SIA PER SCELTA. Per esempio, individui con significative ELABORARE: Fornire molteplici forme di Azione ed disabilità motorie (paralisi cerebrali), quelli Espressione •variare i metodi di risposta e di conduzione che hanno difficoltà con le abilità strategiche •ottimizzare l’accesso a strumenti e tecnologie di supporto e organizzative (disturbi della funzione esecutiva), quelli che hanno barriere linguistiche e così via,possono risolvere i ESPRIMERE: fornire opzioni di espressione e di compiti di apprendimento in maniera molto comunicazione differente. Alcuni potrebbero sapersi • utilizzare molteplici mezzi di comunicazione esprimere bene nello scritto e non nell’orale, • utilizzare molteplici strumenti per la costruzione e la e viceversa. composizione •costruire competenze con graduali livelli di supporto per la pratica e la prestazione FONDAMENTALE E’ RICONOSCERE CHE : • QUALSIASI AZIONE ED ESPRESSIONE AGIRE: fornire opzioni per le funzioni esecutive RICHIEDONO UN GRAN NUMERO DI • guidare la scelta di una meta appropriata STRATEGIE, PRATICA, ORGANIZZAZIONE. • aiutare la pianificazione e lo sviluppo strategico • NON C’È UN SOLO MEZZO DI AZIONE O • facilitare la gestione dell’informazione e delle risorse • aumentare la capacità di controllo dei processi ESPRESSIONE CHE POSSA ESSERE prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017 OTTIMALE PER TUTTI E PER TUTTE LE SITUAZIONI
didattica inclusiva - paradigma dell’insegnamento PRINCIPIO III: FORNIRE MOLTEPLICI FORME DI COINVOLGIMENTO LA COMPONENTE EMOTIVA RAPPRESENTA UN ELEMENTO CRUCIALE DELL’APPRENDIMENTO MOTIVARE: fornire opzioni per attirare interesse Ci sono numerosi elementi che possono •ottimizzare la scelta individuale e l’autonomia •ottimizzare la rilevanza, il valore e l’autenticità influenzare il coinvolgimento emotivo, • minimizzare minacce e distrazioni compresa la neurologia, la cultura, la soggettività, la conoscenza pregressa…. Alcuni studenti sono altamente coinvolti dalla spontaneità e dalle novità, mentre altri INTERAGIRE: fornire opzioni per sostenere lo non sono coinvolti, o anche spaventati, da sforzo e la perseveranza questi aspetti, preferendo la rigida routine. • risaltare l’importanza di mete e obiettivi Alcuni studenti potrebbero preferire lavorare • variare le domande e le risorse per ottimizzare la sfida da soli, mentre altri preferiscono lavorare in •promuovere collaborazione e comunità gruppo. • promuovere l’attenzione al feedback NON C’È UN MODO DI COINVOLGIMENTO CHE POSSA ESSERE OTTIMALE PER TUTTI GLI COSTRUIRE: fornire opzioni per l’autoregolazione STUDENTI IN TUTTI I CONTESTI… • promuovere aspettative e convinzioni che ottimizzano la motivazione QUINDI FORNIRE MOLTEPLICI OPZIONI DI •facilitare strategie e abilità di efficace gestione personale COINVOLGIMENTO • sviluppare l’autovalutazione e la riflessione È FONDAMENTALE. prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
didattica inclusiva - paradigma dell’insegnamento UNIVERSAL DESIGN FOR LEARNING (UDL) - PROGETTAZIONE UNIVERSALE PER L’APPRENDIMENTO(PUA) nel Curriculum Obiettivi Metodi Materiali Valutazione ASPETTATIVE DECISIONI EDUCATIVE MEZZI/STRUMENTI Processo di raccolta delle DELL’APPRENDIMENTO informazioni sul rendimento dello Essi rappresentano la Rappresentano utilizzati per presentare i studente utilizzando una conoscenza, i concetti e approcci, procedure o contenuti varietà di metodi e le abilità che tutti gli routine che gli insegnati dell’apprendimento e materiali al fine di studenti dovrebbero utilizzano per accelerare come ciò che lo studente determinare la padroneggiare e sono o migliorare utilizza per dimostrare la conoscenza, le abilità e la generalmente allineati l’apprendimento propria conoscenza motivazione degli agli standard studenti, con il proposito di prendere delle decisioni didattiche consapevoli FLESSIBILI VARIABILITA’ FLESSIBILI VARIABILI PUNTUALITA’ STUDENTI ESPERTI VARIABILI MOLTEPLICI PRECISIONE prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
didattica inclusiva - paradigma dell’insegnamento UNIVERSAL DESIGN FOR LEARNING (UDL) - PROGETTAZIONE UNIVERSALE PER L’APPRENDIMENTO(PUA) FINALITA’ GENERALE : FORMARE STUDENTI ESPERTI BEN INFORMATI - PIENI DI RISORSE Per acquisire e trasformare le nuove informazioni in conoscenza significativa e utile DETERMINATI E MOTIVATI Per gestire nel miglior modo possibile gli aspetti quotidiani della vita STRATEGICI ORIENTATI AGLI OBIETTIVI Per pianificare, organizzare e facilitare il proprio apprendimento prof. Angela Fossati - Cavaglià 7 novembre 2017
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