Piano Annuale per l'Inclusione 2018 - Elio Vittorini
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DISTRETTO SCOLASTICO N° 43 LICEO SCIENTIFICO STATALE “ELIO VITTORINI” Via Domenico Fontana n° 172 – 80131 Napoli Piano Annuale per l’Inclusione 2018 Premessa Il Piano Annuale per l'Inclusione intende fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del POF, di cui il P.A.I. è parte integrante. Esso, infatti, è uno strumento che contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell'intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi. Ciò al fine di creare un contesto educante dove realizzare la scuola “per tutti e per ciascuno” riducendo le barriere che limitano l'apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l'utilizzo di facilitatori e l'analisi di fattori contestuali, sia ambientali che personali. Già nel 2001, l'Organizzazione Mondiale della Sanità era pervenuta alla stesura della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), che individua la disabilità come il risultato della relazione tra condizione di salute, fattori personali ed ambientali. Parlare della dimensione inclusiva della scuola significa perciò progettare un lavoro scolastico che consideri costantemente le implicazioni e gli esiti di tale relazione. Porsi in un'ottica inclusiva, significa inoltre lavorare per eliminare o diminuire ciò che limita l'inclusione e la realizzazione dell'individuo in ogni suo aspetto: sociale, relazionale, lavorativo, domestico. Il 27 dicembre 2012 è stata emanata la Direttiva recante Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento e alla personalizzazione del percorso formativo per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Nel marzo successivo è stata pubblicata la circolare Ministeriale n. 8 che fornisce indicazioni operative su alcune rilevanti problematiche. Le principali disposizioni previste nella Circolare 8, sono le seguenti: • è sottolineata la necessità di redigere il Piano Didattico Personalizzato (PDP) che abbia lo scopo di definire, monitorare e documentare - secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee. • L’attivazione di tale percorso individualizzato e personalizzato è deliberata dal Consiglio di Classe. E’ previsto anche il coinvolgimento della famiglia, attraverso la sottoscrizione del PDP. • Sono ribaditi i compiti del Gruppo di lavoro d’istituto (GLHI) che assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) con l’estensione dei propri interventi anche a tutti gli altri alunni che manifestano Bisogni Educativi Speciali (BES). La Direttiva ministeriale e la Circolare del 6 marzo/2013, in sostanza, estendono a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
Principale Normativa di Riferimento • Legge quadro 104/1992 per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone disabili. • DPR. N° 275/99 (norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59) • Art. 45 del DPR n° 394/99 (normativa riguardante il processo di accoglienza) • Legge Quadro 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” • Nota dell’USR alla legge 170/2010 • DM 12 luglio 2011 “Linee guida per il diritto degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento” • Direttiva Ministeriale 27 Dicembre del 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” Circolare Ministeriale 06 Marzo 2013 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – indicazioni operative” Destinatari sono destinatari dell'intervento a favore dell'inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni educativi Speciali comprendenti: • Alunni con disabilità certificate (legge 104/92, legge 517/77) • Alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento (legge 170/2010) • Alunni con disturbi evolutivi specifici • Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale Definizione di Bisogno Educativo Speciale Il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà educative - apprenditive degli alunni, sia le situazioni di disabilità riconducibili alla tutela della L.104 all'articolo 3, sia i disturbi evolutivi specifici, sia le altre situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, di apprendimento, di contesto socioeconomico, ambientale, linguistico - culturale … Il “Bisogno Educativo Speciale” non va visto come una diagnosi clinica, ma una dimensione pedagogico politica, e le recenti disposizioni ministeriali (Circolare Ministeriale n. 8 del 6 Marzo 2013;Nota Ministeriale del 27 giugno 2013 –PAI-;Nota Ministeriale del 22 Novembre 2013) sostengono e valorizzano il ruolo pedagogico e didattico del team docenti e del consiglio di classe nell’individuazione dell’alunno come alunno con BES; ai docenti non è richiesto di fare diagnosi, ovviamente, ma di riconoscere una situazione di problematicità, sulla base di “ben fondate considerazioni pedagogiche e didattiche” consentendo così alla scuola di riappropriarsi di un forte ruolo che le e’ proprio. Risorse umane Dirigente Scolastico Collaboratori del D.S. Coordinatore e referente per le attività di sostegno, BES e DSA. Docenti per le attività di sostegno Coordinatori di classe Personale ATA Assistenti alla comunicazione
Organi collegiali Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI) Il GLI è istituito al fine di realizzare appieno il diritto all'apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà proprio attraverso il Piano Annuale per Inclusione. Compiti e funzioni del GLI 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione; 2. Raccolta e documentazione degli interventi didattici ed educativi; 3. Consulenza, supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi anche per quanto riguarda i DSA; 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. Operativi; 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l'Inclusione” da redigersi entro il mese di giugno; 6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio, etc; 7. Analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operato nell'anno appena trascorso. Il Piano Annuale per l'Inclusione discusso e deliberato dal Collegio dei Docenti, viene inviato agli Uffici dell'USR-GLIP e GGLIR per l'organico di sostegno; 8. Coordinamento di tutti i progetti per gli alunni con BES. Composizione del gruppo E' presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituito dal gruppo di sostegno, da una rappresentanza dei docenti coordinatori. Il Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico è garante del processo di integrazione del ragazzo disabile. A tal fine assicura al proprio Istituto: il reperimento di tutti gli ausili e/o attrezzature necessarie nel caso di precise esigenze dell’alunno; la richiesta di organico di docenti di sostegno; collaborazione anche con Enti e Associazioni per assicurare l’inclusione dell’alunno. Il consiglio di classe Il CDC ha i seguenti compiti: • indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di strumenti compensativi e/o misure dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia; • coordinare le proprie azioni con il GLI; • comunicare con la famiglie ed eventuali esperti; • predisporre il Piano Didattico Personalizzato. Il PDP ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee ed i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nel caso di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal CDC e dal DS. Collegio dei Docenti il CdD ha i seguenti compiti: • discute e delibera il Piano Annuale per l'Inclusione; • all'inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e la attività da porre in essere che confluiranno nel PAI; • al termine dell'anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
Assistente alla comunicazione e Assistente specialistico L’intervento è attivato in presenza di alunni con minorazioni fisiche, sensoriali o tali che ne riducano o impediscano l'autonomia e la comunicazione ed è finanziato dal Comune di Napoli che fornisce l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici e sensoriali. L’assistente alla comunicazione opera per la promozione della persona con Bisogni Educativi Speciali, soprattutto nell’area dell’autonomia personale, dell’autosufficienza di base, della generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali. Collabora alla stesura e alla realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano di Inclusione Scolastica con il Consiglio di Classe. L’assistente specializzato ha come obiettivo il raggiungimento dell’autonomia e della comunicazione personale del minore diversamente abile. Facilita l’integrazione scolastica, il diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazione. Personale non docente I compiti del personale non docente sono relativi all’ambito dell’assistenza fisica al disabile nonché di vigilanza in ambiente scolastico e durante le attività didattiche che si svolgono esterne alla scuola in collaborazione con i docenti. Il territorio Il territorio è una risorsa importante per il soggetto disabile come in generale per tutti gli alunni. Il territorio dà senso alle attività della scuola, integra e definisce il Progetto di Vita dell’alunno. Risorse strumentali Nell'arco dell'anno la scuola si è dotata di attrezzature ed ausili informatici che possono rispondere adeguatamente ai bisogni educativi dei nostri alunni con bisogni educativi speciali come la lavagna interattiva multimediale (LIM), tastiere facilitate, etc. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA GENERALE 1. A livello di Istituto L’istituto si impegna a coordinare tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle diversità. 2. A livello di gruppo classe -Utilizzo dei modelli di apprendimento cooperativo e di tutoring; -potenziamento del metodo di studio soprattutto nelle classi prime durante il periodo dedicato all’accoglienza; -recupero dei prerequisiti per le classi prime durante il periodo dedicato all’accoglienza; -attivazione di percorsi inclusivi; -elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline. 3. Per l'alunno con BES Per gli alunni con BES è previsto uno strumento privilegiato, il percorso individualizzato e personalizzato. Esso è redatto in un piano che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte educativo - didattiche. A) Piano Educativo Individualizzato (PEI) Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano educativo Individualizzato (PEI) ad opera del GLH operativo. B) Piano Didattico Personalizzato (PdP) -Per gli alunni con DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche attraverso
un’azione formativa individualizzata e personalizzata e attraverso l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative; - negli altri casi si potranno esplicitare progettazioni didattico - educative calibrate sui livelli mini attesi per le competenze in uscita e gli strumenti e strategie didattiche. L’attivazione del PdP è deliberata in Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. La famiglia autorizza in forma scritta il trattamento dei dati sensibili. Ø ALUNNI CON DISABILITA' Con l'ausilio dei docenti specializzati, degli assistenti per la comunicazione, di tutto il personale docente ed Ata, l’istituto accoglie gli alunni disabili organizzando le attività didattiche ed educative. Il docente specializzato: Il compito del docente di sostegno è quello di provvedere ad una mediazione fra tutti le componenti coinvolte nel processo di integrazione dell’alunno disabile quali la famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure specialistiche delle strutture pubbliche. Il docente specializzato, infatti, cura i rapporti con i genitori e con la Asl di riferimento; redige congiuntamente con i referenti del Servizio sanitario nazionale, con i genitori e il Consiglio di classe il PEI ed il PdF; partecipa ai G.L.H.O., ai G.L.H. d’Istituto e alle riunioni del gruppo di lavoro per l’inclusione; alla fine dell’anno scolastico riferisce il suo operato in una relazione finale. All'inizio dell'anno scolastico, a seguito di un congruo periodo di osservazione, il docente specializzato stabilisce in accordo con il Dirigente scolastico un orario didattico temporaneo in base alle esigenze emerse in questa prima fase di conoscenza. Successivamente vengono individuate insieme al C.d.C., le discipline in cui intervenire. GLH d’Istituto Composizione: Dirigente scolastico, referente dei docenti di sostegno, docenti per le attività di sostegno, referente Asl, genitori degli studenti disabili, referente personale Ata, operatori specialistici. Incontri: si riunisce due volte all’anno e/o ogni volta venga ritenuto necessario. Compiti: -Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture, alle risorse umane e materiali, agli alunni in situazioni di disabilità. -Cura i rapporti con le Asl e con le associazioni delle persone disabili. -Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento dell’integrazione degli alunni disabili nell’istituto. -Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività didattiche previste per ciascun P.E.I. GLH operativi Composizione: Dirigente scolastico, Docente referente/coordinatore, Docenti curricolari, Docenti di sostegno dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile, Operatori Asl, altro personale che opera con l’alunno disabile. Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire G.L.H. straordinari, concordando la presenza degli operatori sanitari. Compiti: - progettazione e verifica del PEI; - stesura e verifica del PDF. - individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e degli strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.
Referente per le attività di sostegno Funzioni: - Competenze di tipo organizzativo (tiene i contatti con i referenti della Asl, collabora con il Dirigente Scolastico per l’organizzazione delle attività di sostegno, richiede la convocazione del Gruppo di lavoro, coordina il Gruppo di Lavoro nello svolgimento delle varie attività). - Competenze di tipo progettuale e valutativo (predisposizione di modulistica, formula progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto e in base alle proposte del gruppo di lavoro per le attività di sostegno). Scelte metodologiche e didattiche All’interno delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo e il tutoring, le attività di tipo laboratoriale. Per programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni si adotta, ove possibile, una programmazione per aree disciplinari. Tipologie di PEI. Il PEI può essere: − curricolare o globalmente riconducibile alla programmazione; − totalmente differenziato. Verifica e valutazione: gli studenti diversamente abili sono valutati in base al PEI. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari, possono essere differenziate o equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione. Individualizzazione dei percorsi d’apprendimento Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che sollecitino l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile la dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di sostegno. Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i raccordi possibili con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione dell’alunno. Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente in classe, solo in casi rari ed eccezionali si possono prevedere attività in rapporto uno a uno. Continuità educativo - didattica L’istituto considera la continuità educativo - didattica come fattore facilitante il processo di apprendimento dell’alunno con disabilità e per questo si creano le condizioni, affinché l’insegnante per le attività di sostegno assegnato ad una classe permanga, per quanto possibile, anche negli anni successivi. Procedure di accoglienza Il referente per le attività di sostegno, o un docente di sostegno delegato, incontra i docenti della scuola di provenienza dell’alunno e i suoi genitori, nel mese di maggio-giugno, per formulare progetti per l’integrazione. Il referente verifica la documentazione pervenuta e attiva risposte di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso (richiesta AEC, assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici ecc…). Il docente per le attività di sostegno assegnato alla classe informa il Consiglio sulle problematiche relative all’alunno, incontra i genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti con gli specialisti della ASL, collabora con gli insegnanti curricolari al fine di creare un clima di collaborazione e di inclusione per gli alunni diversamente abili. Il referente per le attività di sostegno predisporrà all’inizio dell’attività scolastica tutte le attività volte ad accogliere l’alunno diversamente abile. Durante l’accoglienza, il docente di sostegno assieme al C.d.C. proporrà attività di orientamento volte a migliorare l’efficacia dello studio.
Ø ALUNNI CON DSA (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative. Il processo di gestione e produzione della documentazione relativa agli alunni con DSA prevede due articolazioni corrispondenti rispettivamente alla redazione del PdP per gli alunni DSA accertati e all’individuazione di alunni a rischio DSA (screening DSA). Entrambe le procedure sono gestite dal coordinatore di classe. Ø ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E/O CULTURALE Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. RIFERIMENTI LEGISLATIVI • Legge 517/77 • Legge 104/92 • Legge 503/2003 • Legge 170/2010 • D.M. 27 dicembre 2012 • C.M. n.8 del 6 marzo 2013 • Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità • Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA • C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010 • C.M. n.24 del 1/3/2006 Parte I a.s. 2017-2018 – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti ( indicare il disagio n° prevalente ) : 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 7 Ø Minorati vista Ø Minorati udito 2 Ø Psicofisici 5 Ø Altro diabetici 2. disturbi evolutivi specifici Ø DSA 23 Ø ADHD/DOP Ø Borderline cognitivo Ø Altro 1 3. svantaggio 3 Ø Socio-economico Ø Linguistico-culturale 1 Ø Disagio comportamentale/relazionale 2 Ø Altro Totali 33 % su popolazione scolastica 2,5 N° PEI redatti dai GLHO 4 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 25 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1 B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di SI piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate SI (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC (Assistente educativo e culturale) Attività individualizzate e di NO piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate NO (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di SI piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate SI (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento NO Referenti di Istituto SI Psicopedagogisti e affini esterni/interni NO Docenti tutor/mentor NO Altro: Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni NO Coordinatori di classe e simili Progetti didattico-educativi a SI prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni NO Docenti con specifica formazione Progetti didattico-educativi a SI prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI NO Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni NO Altri docenti Progetti didattico-educativi a SI prevalente tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili SI D. Coinvolgimento personale Progetti di inclusione / laboratori integrati NO ATA Altro: Informazione /formazione su genitorialità e NO psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione SI E. Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in attività di promozione SI della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa NO formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa NO F. Rapporti con servizi formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla sociosanitari territoriali e SI disabilità istituzioni deputate alla Procedure condivise di intervento su sicurezza. Rapporti con NO disagio e simili CTS / CTI Progetti territoriali integrati NO Progetti integrati a livello di singola scuola NO Rapporti con CTS / CTI SI Altro: Progetti territoriali integrati G. Rapporti con privato Progetti integrati a livello di singola scuola NO sociale e volontariato Progetti a livello di reti di scuole NO Strategie e metodologie educativo- SI didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo- NO didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 SI H. Formazione docenti Psicologia e psicopatologia dell’età SI evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, NO sensoriali…) Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento X degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, X in rapporto ai diversi servizi esistenti Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare X alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi X formativi inclusivi Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la X realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo X inserimento lavorativo Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno 2018-2019 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Il Dirigente Scolastico -‐ Presiede il GLI (in sua assenza se ne occuperà il referente); -‐ Coordina le attività del GLI; -‐ Convoca e presiede il GLHI e il GLHO; -‐ Notifica ai Coordinatori di classe e al Referente Bes le Certificazioni relative agli alunni con BES presentate alla scuola -‐ Individua criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti, sulla base di un progetto di inclusione condiviso con famiglie e servizi sociosanitari che recuperi l’aspetto “pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di competenza della scuola -‐ Partecipa ad accordi o intese con servizi sociosanitari territoriali (ASL, Servizi sociali e scolastici comunali e provinciali, enti del privato sociale e del volontariato, Prefettura) Referente BES (H e DSA): Collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per: -‐ Aggiorna costantemente il quadro completo degli alunni con Bisogni Educativi Speciali presenti a scuola e delle certificazioni mediche ricevute -‐ Supporta i Consigli di Classe nella formulazione dei nuovi PDP (fornisce un modello di PDP; suggerisce ai coordinatori di classe le azioni necessarie per l’attivazione di un nuovo PDP in raccordo con le famiglie e con i medici di riferimento; indica una possibile modalità di compilazione) e nella programmazione di interventi didattici coerenti con le misure compensative e dispensative previste dalla Legge n. 170/2010 -‐ Supporta l’intera comunità educante nell’acquisire consapevolezza sulla centralità e sulla trasversalità dei processi inclusivi; -‐ Promuove l’impegno programmatico per l’inclusione collaborando all’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie -‐ -‐Partecipa agli incontri del Gruppo di lavoro per l’inclusione e dei GLH -‐ Aggiorna costantemente il quadro completo degli alunni H presenti a scuola e delle certificazioni mediche ricevute -‐ Coordina l’orario e l’organizzazione dell’insegnamento di sostegno -‐ Supporta i Consigli di Classe nella formulazione, nell’attuazione e nel monitoraggio dei PEI in raccordo con le famiglie e con i medici di riferimento; -‐ Supporta l’intera comunità educante nell’acquisire consapevolezza sulla centralità e sulla trasversalità dei processi inclusivi; -‐ Partecipa agli incontri del Gruppo di lavoro per l’inclusione e ne cura la verbalizzazione Il Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) Il GLI svolge i seguenti compiti: -‐ Si riunisce per confrontarsi sulle tipologie di BES presenti nella scuola; supporta i docenti curriculari nello scegliere e nell’adottare strategie/ metodologie di gestione delle classi in cui ci sono studenti con BES, con particolare attenzione alle classi iniziali, avvalendosi della consulenza di esperti della ASL e delle associazioni di volontariato che collaborano con la scuola. -‐ Rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola
-‐ Elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico I Coordinatori di Classe -‐ Rilevano i BES eventualmente non certificati presenti nelle proprie classi, segnalandoli al DS e al Referente BES -‐ Presiedono i Consigli di classe per l’elaborazione e il monitoraggio dei PDP e dei PEI -‐ Partecipano agli incontri del GLH Operativi per la revisione e l’aggiornamento dei PEI I Consigli di classe -‐ Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. Quindi collabora all’osservazione sistematica e alla raccolta dati, prende atto della relazione clinica e su tali basi definisce, condivide ed attua il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) per l’alunno DA, il Progetto Educativo Personalizzato (PEP) per l’alunno straniero e il Piano Didattico Personalizzato (PDP) per l’alunno DSA e per gli alunni con svantaggio sociale e culturale. Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico. I Docenti -‐ Realizzano l’impegno programmatico per l’inclusione da perseguire nel senso della trasversalità negli ambiti dell’insegnamento curriculare I Docenti di Sostegno -‐ Favoriscono l’integrazione, l’apprendimento, lo sviluppo della personalità, l’autonomia degli alunni DA in sinergia con i docenti curriculari Il Collegio dei docenti -‐ Elabora,inserendola nel POF, una politica di promozione dell’integrazione e dell’inclusione condivisa tra il personale (Piano annuale per l’Inclusione). -‐ Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico (GLI). -‐ All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. - A fine anno scolastico verifica i risultati del Piano annuale per l’Inclusività Il personale ATA -‐ Favorisce la partecipazione degli alunni DA a tutte le iniziative all’interno e all’esterno della scuola, favorendo gli spostamenti degli alunni e collaborando alla risoluzione di problemi materiali L’assistente alla comunicazione -‐ Favorisce l’integrazione degli alunni con compromissione del linguaggio verbale e/o della comunicazione, supportandone l’apprendimento di abilità comunicative mediante strategie di comunicazione aumentativa alternativa.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti -‐ Adesione a corsi di formazione per il personale ATA per sopperire alla mancata nomina di Assistenti Materiali -‐ Prosecuzione della formazione docenti attraverso: 1. adesione a percorsi specifici di aggiornamento e formazione organizzati a livello territoriale, sulle tematiche relative ai BES e alla prevenzione del disagio (bullismo, cyber bullismo); 2. organizzazione di specifici incontri di formazione e di percorsi di ricerca-‐azione in sede con l’ausilio di esperti esterni e con il coinvolgimento dell’intera comunità educante (docenti, genitori, studenti ) su strategie didattiche e supporti tecnologici per gli studenti con Disturbi dell’Apprendimento; 3. organizzazione, in sinergia con l’animatore digitale, di corsi di aggiornamento su nuove metodologie didattiche legate alla tecnologia (flipped classroom, cooperative learning,….); 4. partecipazione di docenti della scuola a webinar e corsi di formazione on line sulle tematiche inclusive; 5. allestimento di una sezione della Biblioteca d’Istituto dedicata a testi sulla didattica inclusiva; 6. organizzazione di specifici incontri di formazione sulla didattica con uso di ausili e tecnologie speciali come puntatori oculari per le persone con mobilità seriamente compromessa. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive -‐ Armonizzazione e integrazione delle strategie per la valutazione coerenti con prassi inclusive individuate nei Consigli di Classe finalizzati alla redazione e al monitoraggio dei PEI e dei PDP e negli incontri GLI, ferma restando la considerazione delle specifiche esigenze del singolo alunno, della sua situazione di partenza, del suo stile di apprendimento, dello sviluppo della sua personalità -‐ Approfondimento delle specifiche problematiche inerenti la valutazione degli alunni con BES attraverso specifici incontri di formazione Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola -‐ Valorizzazione del ruolo del GLI, al fine di favorire la circolazione di informazioni, materiali e strumenti didattici, buone prassi inclusive -‐ Potenziamento della rete di interscambio di esperienze all’interno del corpo docente, al fine di comunicare e migliorare le specifiche professionalità acquisite “sul campo” Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti -‐ Potenziamento della sinergia con enti esterni (ASL Napoli 1, CTS, ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO) -‐ Stipula di accordi di rete con altre scuole del territorio per progetti su tematiche inclusive (ad es. progetto Pass) -‐ Potenziamento del ruolo dei referenti della Asl Napoli 1 all’interno del GLI e dei GLHO, nella redazione dei PEI e nella gestione delle pratiche inclusive per gli alunni DA -‐ Sinergia con gli specialisti e gli operatori sanitari che seguono gli alunni con DSA in orario extrascolastico per concordare strategie di supporto e strumenti compensativi, funzionali al sistema di apprendimento dei singoli allievi -‐ Prosecuzione dei percorsi di inclusione scolastica e sociale in particolare in relazione
alle problematiche connesse ai Disturbi dello Spettro Autistico in collaborazione con la ASL Napoli 1: 1. coinvolgimento degli studenti della scuola in attività di volontariato presso il "Social Club" per adolescenti con Disturbo dello Spettro Autistico 2. possibile attivazione di percorsi di Alternanza Scuola Lavoro sul terzo settore che prevedano attività presso il Social club o altri enti analoghi -‐ Rinnovo del protocollo d’intesa per l’attivazione di uno sportello per assistenza, informazione, divulgazione in merito alle problematiche inerenti i Disturbi dell’Apprendimento, a cura di Associazioni di Volontariato AID (Associazione Italiana Dislessia) e IPERTESTO -‐ Attivazione dello sportello di ascolto per il disagio giovanile e per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative -‐ Incontri dei docenti dei Consigli di Classe con i genitori degli alunni con BES e con gli specialisti di riferimento-‐ sia all’inizio dell’a.s. o all’atto della successiva presentazione di certificazione, sia nel corso dell’a.s.-‐ al fine non solo di definire, monitorare ed aggiornare i PEI o i PDP più adatti a raggiungere il successo educativo e formativo, ma soprattutto di concordare strategie comuni per attivare un percorso di crescita e di supporto condiviso, che porti gli studenti a sviluppare strategie funzionali al proprio sistema di apprendimento e ad utilizzare consapevolmente gli strumenti compensativi. -‐ sottoscrizione di un Patto Educativo inserito nei PDP. -‐ prosecuzione dell’attività dello sportello per assistenza, informazione, divulgazione in merito alle problematiche inerenti i Disturbi dell’Apprendimento, a cura di Associazioni di Volontariato AID (Associazione Italiana Dislessia) e IPERTESTO. -‐ organizzazione di incontri di informazione, divulgazione e scambio di esperienze in collaborazione con esperti e associazioni di volontariato. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi L’inclusione nell’educazione implica: -‐ ridurre gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni, non solo delle persone con disabilità o con Bisogni Educativi Speciali; -‐ vedere le differenze tra gli alunni come risorse per il sostegno all’apprendimento, piuttosto che come problemi da superare; -‐ riconoscere che l’inclusione nella scuola è un aspetto dell’inclusione nella società più in generale. In tale prospettiva, il Liceo Vittorini favorisce l’inclusione attraverso : 1. accessibilità della struttura: -‐ rampe d’accesso per disabili, posti auto riservati nel parcheggio dell’edificio, -‐ ascensori, da utilizzarsi con l’ausilio dell’Assistente Materiale -‐ servizi igienici adeguatamente attrezzati, attigui alle aule in cui sono ubicate le classi con alunni DA -‐ collocazione delle classi in cui siano presenti ragazzi con disabilità o con difficoltà motorie in un’aula, possibilmente al piano terra dell’edificio scolastico, facilmente accessibile dal parcheggio e vicina al bar e ai laboratori, all’aula magna e all’aula di sostegno -‐ aula a disposizione dei docenti di sostegno da destinarsi a specifiche attività didattiche individuali o in piccolo gruppo, attrezzata con computer, stampante etc. 2. sensibilizzazione degli insegnanti, delle famiglie e degli alunni rispetto alla cultura dell’integrazione e dell’inclusione, attraverso iniziative di informazione, conoscenza, attivazione di sensibilità e di atteggiamenti positivi costruttivi rispetto agli alunni in
difficoltà quali -‐ incontri specifici con le famiglie, -‐ partecipazione a concorsi e progetti -‐ visione di film, spettacoli teatrali 3. collaborazioni con enti esterni (ASL, CTS, associazioni di volontariato). In particolare è stato attivato dall’a.s. 2014/15 presso il nostro Liceo un servizio di sportello delle Associazioni di Volontariato A.I.D. (Associazione Italiana Dislessia) e IPERTESTO (Associazione regionale per lo sviluppo e la ricerca delle nuove tecnologie didattiche), volto all’ assistenza e all’ informazione in merito alle problematiche inerenti i Disturbi dell’Apprendimento 4. partecipazione di docenti ad attività di formazione e aggiornamento sulle pratiche inclusive (corsi EX DM 821 dell’11/11/2013, seminari organizzati dalla ASL e da associazioni sui DSA, corsi di formazione svolti in sede o su piattaforma) 5. utilizzo nella didattica curricolare ed extracurricolare di strategie e accorgimenti per rispondere adeguatamente ai vari bisogni educativi individuali quali -‐ modelli di apprendimento cooperativo -‐ peer tutoring -‐ uso delle LIM e di software didattici -‐ costruzione di schemi e mappe concettuali 6. percorsi educativi e relazionali, laboratori espressivi, progetti volti alla prevenzione del disagio e del bullismo, all’educazione alla legalità e al rispetto della diversità, alla conoscenza delle diverse culture e all’educazione alla multiculturalità 7. redazione di PEI e PDP per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. In base a quanto previsto dalla normativa (Legge n.104 del 1992, Legge n.170 dell’8 ottobre 2010, Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012, C.M. n.8 del 6 marzo 2013), i Consigli di classe attuano tutte le misure volte al supporto per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali: ü uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate ü introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere ü per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento ü monitoraggio periodico delle misure adottate per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato. Valorizzazione delle risorse esistenti -‐ Implementazione dell’uso dei laboratori (multimediale, di fisica, di scienze) , di sussidi specifici e di tecnologie per la didattica inclusiva: pc, pc con software specifici, LIM -‐ Dotazione di software didattici per la creazione di postazioni informatiche con materiali specifici a sostegno dei DSA Potenziamento della dotazione dell’aula di sostegno (acquisto di un comunicatore a display dinamico, di uno scanner, etc)
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione -‐ Acquisizione di fondi a titolarità esterna (sostegno finanziario per l’Assistenza specialistica per alunni disabili assegnato dalla Città Metropolitana/ex Provincia di Napoli) per avvalersi di Assistenti alla Comunicazione con la ripresa del progetto: 1. Progetti “L’importante è partecipare” di valutazione, supervisione e assistenza alla comunicazione SARA (Servizi per l’autonomia, la riabilitazione e l’apprendimento) -‐ Acquisizione di fondi a titolarità esterna e/o uso dei fondi destinati agli alunni H e acquisizione dal fondo d’istituto per il finanziamento di altri progetti di inclusione e per l’acquisto di dotazioni tecnologiche (comunicatore a display dinamico, scanner, puntatore oculare, etc) Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo -‐ Interazione con i docenti delle Scuole Medie per l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione nelle classi prime degli alunni con BES -‐ Adesione ad iniziative organizzate dal Centro Ateneo Sinapsi per l’orientamento in uscita a favore degli alunni con BES Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 7/06/2018 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 19/06/2018 Si allega relazione di richiesta organico di sostegno a.s. 2018/19
LE AZIONI DELLA SCUOLA AZIONI SOGGETTI COINVOLTI TEMPI DI REALIZZAZIONE Stesura del PAI (Piano annuale GLI (Gruppo di lavoro per Entro il termine di ogni anno per l’inclusività) riferito a tutti l’inclusione) Collegio docenti scolastico (giugno) gli alunni con BES Elaborazione del piano Collegio docenti Consiglio Entro dicembre dell’anno dell’offerta formativa d’istituto scolastico in corso dell’istituto scolastico Acquisizione e protocollazione Dirigente Scolastico Referente All’atto dell’iscrizione, a inizio della diagnosi/certificazione e DSA/BES Coordinatore di o in corso d’anno scolastico di ogni altra eventuale Classe Segreteria Didattica oppure entro breve termine documentazione relativa agli della ricezione della apprendimenti degli alunni (es. diagnosi/certificazione osservazioni del Consiglio di Classe/team docenti) Acquisizione di segnalazioni da parte della famiglia e/o servizi socio-sanitari di casi particolari notificati: patologie di diversa gravità, situazioni familiari problematiche, lievi disturbi d’apprendimento Predisposizione e Dirigente Scolastico Referente Inizio anno scolastico/nel corso aggiornamento del fascicolo DSA e BES Segreteria dell’anno personale dell’alunno e Didattica anagrafica d’istituto per gli alunni DSA e BES Convocazione della famiglia Referente DSA/BES dell’allievo con BES/DSA per Coordinatore di classe Secondo necessità l’acquisizione di dati di conoscenza relativi a percorsi didattico-educativi pregressi, bisogni o situazioni particolari, in vista dell’elaborazione di un Piano Didattico Personalizzato condiviso. Stesura del PDP (Piano Consiglio di classe/team Entro novembre o entro due Didattico Personalizzato) docenti mesi dalla diagnosi Convocazione della famiglia Coordinatore di classe Subito dopo la stesura del PDP dell’allievo con DSA per firma del PDP Accettazione del PDP: Dirigente scolastico Docenti Subito dopo la firma del protocollo del documento e Famiglia Ufficio di segreteria documento consegna della copia alla famiglia Rifiuto del PDP Acquisizione Dirigente scolastico Docenti Dopo la convocazione e il firmata delle motivazioni e a Famiglia Ufficio di segreteria confronto con la famiglia conservazione agli atti
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