Laboratorio 6: La Valutazione di Sistema - CORSO PER DOCENTI NEO ASSUNTI - PROVINCIA DI ANCONA Scuola Polo IIS SAVOIA BENINCASA
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Laboratorio 6: La Valutazione di Sistema CORSO PER DOCENTI NEO ASSUNTI – PROVINCIA DI ANCONA Scuola Polo IIS SAVOIA BENINCASA Dott.ssa Maura Biondi
OBIETTIVI DEL LABORATORIO • Conoscere la normativa relativa al Sistema Nazionale di Valutazione e gli strumenti utilizzati; • Conoscere il Rapporto di Autovalutazione di Istituto e l’importanza del suo valore per l’apprendimento organizzativo dell’istituzione scolastica; • Conoscere e comprendere i quadri di riferimento delle Prove INVALSI e l’uso dei dati restituiti alle scuole Realizzato da Maura Biondi
ARGOMENTI DEL LABORATORIO • Disposizioni normative vigenti; • Struttura del RAV e lavoro sottostante; • Indicatori; • L’elaborazione di un piano di miglioramento; • Quadri di Riferimento INVALSI; • Indicatori INVALSI; • Uso dei dati INVALSI per il miglioramento • Esercitazione pratica Realizzato da Maura Biondi
DISPOSIZIONI NORMATIVE VIGENTI • DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione • Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 • C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 • Questionario scuola, proroga termine • Prot. 1738 del 2 marzo 2015 - Orientamenti per l'elaborazione del Rapporto di Autovalutazione Realizzato da Maura Biondi
DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione Definizioni e soggetti S.N.V. = Sistema nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione L'S.N.V. è costituito dai seguenti soggetti: a) Invalsi: Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione (di cui al decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286); b) Indire: Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (di cui all'articolo 19, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111); c) contingente ispettivo: contingente di dirigenti di seconda fascia con funzione tecnico-ispettiva, appartenenti alla dotazione organica dirigenziale del Ministero, che svolgono l’attività di valutazione nei nuclei di cui all'articolo 6 del presente decreto. Concorrono all’attività di valutazione: a) la conferenza: conferenza per il coordinamento funzionale dell'S.N.V. b) i nuclei di valutazione esterna: nuclei costituiti da un dirigente tecnico del contingente ispettivo e da due esperti Realizzato da Maura Biondi
DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione Art. 2 Obiettivi e organizzazione dell'S.N.V. 1. Ai fini del miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l'S.N.V. valuta l'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione in coerenza con quanto previsto dall'articolo 1 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286. Esso si compone - dell'Invalsi, che ne assume il coordinamento funzionale, - dell'Indire - e del contingente ispettivo. Realizzato da Maura Biondi
DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione Art. 6 Processo di valutazione Il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, nelle seguenti fasi: a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche b) valutazione esterna c) azioni di miglioramento d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche Realizzato da Maura Biondi
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 La direttiva individua per gli anni scolastici suindicati: a) le priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione, che costituiscono il riferimento per le funzioni di coordinamento svolte dall'INVALSI; b) i criteri generali per assicurare l'autonomia del contingente ispettivo; c) i criteri generali per la valorizzazione delle scuole del sistema scolastico nazionale, statali e paritarie, nel processo di autovalutazione. Realizzato da Maura Biondi
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 A) PRIORITA' STRATEGICHE DELLA VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE La valutazione è finalizzata al MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL' OFFERTA FORMATIVA E DEGLI APPRENDIMENTI e sarà particolarmente indirizzata: - ALLA RIDUZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E DELL' INSUCCESSO SCOLASTICO; - ALLA RIDUZIONE DELLE DIFFERENZE TRA SCUOLE E AREE GEOGRAFICHE NEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI; - AL RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE DEGLI STUDENTI RISPETTO ALLA SITUAZIONE DI PARTENZA; - ALLA VALORIZZAZIONE DEGLI ESITI A DISTANZA DEGLI STUDENTI CON ATTENZIONE ALL'UNIVERSITÀ E AL LAVORO. Realizzato da Maura Biondi
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 PRIORITA' STRATEGICHE DELLA VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE Attraverso i seguenti metodi e attività: - AUTOVALUTAZIONE: mediante l'analisi e la verifica del proprio servizio e la redazione di un Rapporto di autovalutazione contenente gli obiettivi di miglioramento, redatto in formato elettronico; - VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE: verranno definiti dalla Conferenza di Coordinamento i protocolli di valutazione delle scuole e gli indicatori di efficienza e di efficacia per individuare le scuole da sottoporre a verifica esterna; - VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA: l'INVALSI definirà gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici; Realizzato da Maura Biondi
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 - RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI E PARTECIPAZIONE ALLE INDAGINI INTERNAZIONALI: La restituzione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti alle singole scuole sarà oggetto di particolare attenzione da parte dell'INVALSI, in modo che i risultati stessi possano costituire, unitamente agli altri elementi conoscitivi in possesso delle scuole, la base per l'avvio dei processi di autovalutazione e di miglioramento per tutte le istituzioni scolastiche; - VALUTAZION DI SISTEMA: l'Invalsi predisporrà un rapporto sul sistema scolastico italiano volto a consentire un'analisi su base nazionale e una comparazione su base internazionale. Realizzato da Maura Biondi
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 B) CRITERI GENERALI PER ASSICURARE L'AUTONOMIA DEL CONTINGENTE ISPETTIVO - Nell'ambito del Sistema nazionale di valutazione, il contingente ispettivo concorre, assieme agli altri soggetti, a realizzare gli obiettivi del Sistema Nazionale di Valutazione. Infatti, i dirigenti che ne fanno parte assumono il coordinamento dei nuclei di valutazione; - Al fine di qualificare l'apporto dei dirigenti tecnici al Sistema Nazionale di Valutazione e valorizzare culture e pratiche professionali espresse dal corpo ispettivo, verranno organizzate attività di formazione con la collaborazione dei soggetti del Sistema Nazionale di Valutazione e in particolare con la consulenza tecnica dell 'INVALSI. Realizzato da Maura Biondi
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 C) CRITERI GENERALI PER LA VALORIZZAZIONE DELLE SCUOLE STATALI E PARITARIE NEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Il Rapporto di autovalutazione (RAV) esprime la capacità della scuola di compiere un'autentica autoanalisi dei propri punti di forza e di criticità, alla luce di dati comparabili. Consente di porre in relazione esiti di apprendimento con i processi organizzativi-didattici all'interno del contesto socio-culturale, di individuare le priorità e gli obiettivi di miglioramento. Il Rapporto di autovalutazione consolida l'identità e l'autonomia della scuola, rafforza le relazioni collaborative tra gli operatori e responsabilizza tutta la comunità scolastica nel perseguimento dei migliori risultati. Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 Trasmissione formale della Direttiva ai Direttori Generai i degli Uffici Scolastici Regionali e ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado e del cronoprogramma Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 AUTOVALUTAZIONE Le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono chiamate a sviluppare un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso delineato dal RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) Il RAV è da elaborare, entro il primo semestre 2015, esclusivamente on line attraverso una piattaforma operativa unitaria. Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 AUTOVALUTAZIONE N AZIONI SOGGETTI TEMPI 1 PREDISPOSIZIONE FORMAT RAV INVALSI Fine ottobre 2014 2 APERTURA PIATTAFORMA INFORMATICA Ministero Inizio gennaio 2015 3 INSERIMENTO DATI Tutte le scuole Gennaio-febbraio 2015 4 RESTITUZIONE DATI CON BENCHMARK INVALSI Fine marzo 2015 5 ELABORAZIONE RAV Tutte le Scuole Marzo-Giugno 2015 6 PUBBLICAZIONE RAV Tutte le Scuole Luglio 2015 Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 VALUTAZIONE ESTERNA- AZIONI DI MIGLIORAMENTO - AGGIORNAMENTO RAV Nel corso del prossimo anno scolastico prenderanno il via le visite alle scuole dei nuclei di valutazione esterna con il coinvolgimento di un primo contingente di circa 800 istituzioni scolastiche. Quest'ultime in parte (3%) saranno scelte casualmente, in parte (7%) saranno individuate sulla base di specifici indicatori di efficienza e di efficacia. Contemporaneamente tutte le scuole pianificheranno e avvieranno le azioni di miglioramento correlate agli obiettivi di miglioramento già da esse individuati nel RAV. Un primo aggiornamento del RAV, finalizzato alla verifica dello stato di avanzamento del processo e ad un'eventuale regolazione degli obiettivi, è previsto per il mese di luglio 2016. Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 VALUTAZIONE ESTERNA N AZIONI SOGGETTI TEMPI 1 ADOZIONE PROTOCOLLI DI VALUTAZIONE Conferenza Coordinamento Marzo 2015 S.N.V., su proposta INVALSI 2 INDIVIDUAZIONE INDICATORI DI Conferenza Coordinamento Marzo 2015 EFFICIENZA E EFFICACIA AI FINI S.N.V., su proposta INVALSI DELL'INDIVIDUAZIONE DELLE SCUOLE 3 INDIVIDUAZIONE MODALITA' DI INVALSI 60 GG dalla SELEZIONE E FORMAZIONE ELENCHI pubblicazione della ESPERTI NUCLEI INVALSI Direttiva 4 CRITERI COSTITUZIONE NUCLEI DI Conferenza coordinamento S.N.V Entro giugno VALUTAZIONE 5 COSTITUZIONE DEI NUCLEI DI INVALSI Entro luglio 2015 VALUTAZIONE 6 INIZIO VISITE PER VALUTAZIONE ESTERNA Nuclei valutazione esterna A.S. 2015/2016 Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 AZIONI DI MIGLIORAMENTO N AZIONI SOGGETTI TEMPI 1 PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE Scuole con supporto INDIRE e/o A.S. 2015/2016 AZIONI DI MIGLIORAMENTO in collaborazione con Università, Enti di ricerca e assoc. Prof.li e culturali Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 Nel terzo anno di messa a regime del procedimento di valutazione proseguono sia le visite dei nuclei di valutazione estese ad un nuovo contingente di scuole, sia le iniziative di miglioramento delle istituzioni scolastiche che saranno nel tempo sempre più caratterizzate e definite proprio grazie all'aumentata consapevolezza del lavoro da svolgere. Al termine di questo triennio (a.s. 2016-2017), le scuole promuoveranno, a seguito della pubblicazione di un primo rapporto di rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione sociale, ultima fase del procedimento di valutazione. Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 Risulta evidente come il procedimento di valutazione, delineato nel Regolamento, non si concluda con la formulazione di un giudizio o con l'attribuzione di un punteggio o con il rilascio di una certificazione; la valutazione in tutte le sue fasi deve piuttosto diventare un modus operandi che mira a sostenere la scuola in un processo di MIGLIORAMENTO CONTINUO L'intero procedimento di valutazione, infatti, darà luogo ad un insieme di interventi organizzativi, gestionali, didattici e professionali che, se attivati in modo convinto e consapevole, possono potenziare la capacità di autogoverno di ciascuna scuola, consolidandone l'identità e l'autonomia, responsabilizzando tutta la comunità scolastica nel raggiungimento degli obiettivi individuati. Realizzato da Maura Biondi
Questionario scuola, proroga termine Di seguito alla nota n. 429 del 6.02.2015 con la quale è stato fissato il termine del 28 febbraio per la compilazione del Questionario scuola, da parte delle istituzioni scolastiche statali e paritarie, riguardante il processo di autovalutazione nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione. Per consentire anche alle scuole che hanno segnalato difficoltà nella compilazione del Questionario si comunica che il termine ultimo entro cui ultimare tale attività viene stabilito al 7 marzo p.v. AD OGGI PERTANTO LA PROCEDURA E’ CHIUSA Realizzato da Maura Biondi
Dati relativi alla compilazione del Questionario Scuola: *FONTE: http://www.istruzione.it/valutazione/questionario.shtml Realizzato da Maura Biondi
Prot. 1738 del 2 marzo 2015 - Orientamenti per l'elaborazione del Rapporto di Autovalutazione TRASMISSIONE DEL RAV, DELLE LINEE GUIDA PER LA SUA COMPILAZIONE E DELLA MAPPA DEGLI INDICATORI. Attori dell’autovalutazione: La gestione del processo di autovalutazione interna è affidata al Dirigente Scolastico, attraverso la costituzione di un’unità di autovalutazione. Essa è costituita preferibilmente: - dal DS - dal docente referente della valutazione - e da uno o più docenti con adeguata professionalità individuati dal Collegio dei docenti. La composizione interna di ogni unità può essere comunque variamente articolata a seconda del contesto di riferimento, della realtà scolastica e delle modalità di analisi che si intendono intraprendere. Realizzato da Maura Biondi
STRUTTURA DEL RAV e lavoro sottostante PERCHE’ IL RAV? A partire dal 2008 l’INVALSI, sulla scia delle Raccomandazioni Europee per l'attuazione di un Sistema di valutazione, ha avuto l'incarico di studiare e definire un modello di valutazione delle scuole in grado di rilevare gli assetti organizzativi e le pratiche didattiche che favoriscono un migliore apprendimento degli studenti.* Il progetto avviato ha preso il nome di VALSIS (Valutazione del sistema scolastico e delle scuole), di cui sono disponibili la storia, gli esiti e la documentazione all’indirizzo http://www.invalsi.it/valsis/ come utile approfondimento dell’iter che ha portato alla definizione dell’attuale Sistema di Autovalutazione. *FONTE: I percorsi valutativi delle scuole - Inquadramento teorico del RAV (Invalsi) Realizzato da Maura Biondi
PERCORSO DI ELABORAZIONE DEL RAV L’elaborazione del RAV è un processo che si sviluppa attraverso alcuni fondamentali passaggi: Comprendere la logica del RAV Una volta costituita l’unità di autovalutazione o Nucleo di Autovalutazione, vanno esaminate la struttura del Rapporto e la mappa degli indicatori, per capirne lo schema concettuale. All’indirizzo http://www.istruzione.it/valutazione/documenti.shtml sono scaricabili i documenti: - Rapporto di autovalutazione: Guida all’autovalutazione (ed. nov 14) - Mappa indicatori per il rapporto di autovalutazione (ed. nov 14) Realizzato da Maura Biondi
STRUTTURA DEL RAV Il RAV è articolato in 5 sezioni: SEZIONE 1. Contesto e risorse 1.1. Popolazione scolastica 1.2. Territorio e capitale sociale FASE DESCRITTIVA 1.3. Risorse economiche e materiali 1.4. Risorse professionali SEZIONE 2. Esiti 2.1. Risultati scolastici 2.2. Risultati nelle prove standardizzate FASE VALUTATIVA 2.3. Competenze chiave e di cittadinanza 2.4. Risultati a distanza Realizzato da Maura Biondi
SEZIONE 3. Processi o Pratiche educative e didattiche • 3.1. Curricolo, progettazione, valutazione • 3.2. Ambiente di apprendimento • 3.3. Inclusione e differenziazione FASE VALUTATIVA • 3.4. Continuità e orientamento o Pratiche gestionali e organizzative • 3.5. Orientamento strategico e organizzazione della scuola • 3.6. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane • 3.7. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Realizzato da Maura Biondi
SEZIONE 4. Il processo di autovalutazione FASE RIFLESSIVA SEZIONE 5. Individuazione delle priorità 5.1. Priorità e Traguardi FASE PROATTIVA 5.2. Obiettivi di processo Realizzato da Maura Biondi
STRUTTURA GENERALE DELLE SEZIONI DEFINIZIONE DELL’AREA INDICATORI RIFERITI ALLA SPECIFICA AREA DOMANDE GUIDA INDIVIDUAZIONE DI: OPPORTUNITA’ E VINCOLI RIFERITI ALLA SOLA SEZIONE 1 PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA (SEZIONI 2-3) RUBRICA DI AUTOVALUTAZIONE (SEZIONI 2-3) CON LA DEFINIZIONE DEL CRITERIO DI QUALITA’ PER LA SEZIONE MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO NELLA RUBRICA DI AUTOVALUTAZIONE (SOSTENUTO DA EVIDENZE OGGETTIVE) Realizzato da Maura Biondi
Sezione 1: DESCRIVERE IL CONTESTO IN CUI SI TROVA LA SCUOLA Il Contesto viene descritto e non valutato, in quanto lo scopo è di permettere alle scuole di analizzare i tratti salienti del contesto di riferimento, evidenziandone poi: VINCOLI = elementi esterni al contesto scolastico che possono condizionare negativamente i processi e gli esiti OPPORTUNITÀ = elementi esterni al contesto scolastico che possono incidere favorevolmente Realizzato da Maura Biondi
Oggetto dell’indagine operativa Gli indicatori permettono alla scuola di confrontarsi con dati derivanti da fonti esterne Spunti da cui far partire la riflessione Sulla base dei dati disponibili e delle riflessioni fatte, si esprimono opportunità e vincoli Realizzato da Maura Biondi
L'ESCS è l'indice di status socio-economico- culturale. Quali altri indicatori può definire Misura il livello la scuola per descrivere la del background dello popolazione scolastica? studente, considerando principalmente il titolo Es livello di scolarità delle famiglie di studio dei genitori, la loro condizione occupazionale e la disponibilità di risorse economiche Realizzato da Maura Biondi
Sezione 2: DESCRIVERE GLI ESITI La sezione porta alla descrizione degli esiti ottenuti dagli studenti in termini di: SUCCESSO SCOLASTICO: sono gli esiti di breve periodo e la scuola deve sostenere il successo formativo degli studenti RISULTATI OTTENUTI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI (INVALSI): danno una misura della distanza positiva o negativa rispetto al livello medio di competenze atteso COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA: Si parla di competenze chiave per indicare un insieme di competenze, anche di natura trasversale, ritenute fondamentali per una piena cittadinanza (es: rispetto delle regole, capacità di creare rapporti positivi con gli altri, costruzione del senso di legalità, sviluppo dell’etica della responsabilità e di valori in linea con i principi costituzionali, capacità di orientarsi e di agire efficacemente nelle diverse situazioni, gestione dei compiti scolastici e dello studio). RISULTATI A DISTANZA: L’azione della scuola può definirsi efficace quando assicura risultati a distanza nei percorsi di studio successivi o nell’inserimento nel mondo del lavoro. Realizzato da Maura Biondi
Il livello raggiunto negli ESITI misura l’EFFICACIA dell’azione scolastica! Realizzato da Maura Biondi
Dall’esame dei dati secondo tali criteri di qualità, anche attraverso l’utilizzo delle sollecitazioni e degli spunti di riflessione derivanti dalle DOMANDE GUIDA, la scuola giunge alla identificazione, per ogni specifica area di Esito e di Processo, dei PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA e alla successiva formulazione del GIUDIZIO AUTOVALUTATIVO (argomentato con il supporto della RUBRICA DI AUTOVALUTAZIONE dell’area articolata in 7 LIVELLI, ed esprimendo una motivazione del giudizio assegnato) Realizzato da Maura Biondi
Realizzato da Maura Biondi
Realizzato da Maura Biondi
Nella Rubrica di autovalutazione i livelli 2-4-6 non sono esplicitati per dare la possibilità alle scuole di meglio descrivere la propria situazione Realizzato da Maura Biondi
PER LE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA GLI INDICATORI DEVONO ESSERE INDIVIDUATI DALLA SCUOLA Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: DESCRIVERE I PROCESSI La sezione porta alla descrizione dei processi termini di pratiche educative e didattiche e pratiche gestionali e organizzative. • Le ricerche condotte sulle scuole efficaci hanno contribuito ad individuare i processi maggiormente collegati ai risultati, e quindi ai livelli degli apprendimenti degli studenti ed alla loro riuscita scolastica. • Si considerano sia i processi connessi all'insegnamento / apprendimento (Pratiche educative e didattiche), sia i processi che avvengono ad un livello più generale di scuola, compresi quelli che si realizzano in sinergia con il territorio e le famiglie (Pratiche gestionali e organizzative). Realizzato da Maura Biondi
Il modello teorico delle relazioni tra esiti, processi, contesto e risorse *FONTE: I percorsi valutativi delle scuole - Inquadramento teorico del RAV (Invalsi) Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE • 3.1 Curricolo, progettazione e valutazione Definizione dell'area - Individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto e capacità di rispondere alle attese educative e formative provenienti dalla comunità di appartenenza. Definizione di obiettivi e traguardi di apprendimento per le varie classi e anni di corso. Attività opzionali ed elettive che arricchiscono l’offerta curricolare. Modalità di progettazione didattica, monitoraggio e revisione delle scelte progettuali effettuate dagli insegnanti. Modalità impiegate per valutare le conoscenze e le competenze degli allievi. • Criterio di qualità La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attività didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti condivisi. Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE • 3.2 Ambiente di apprendimento Definizione dell'area - Capacità della scuola di creare un ambiente di apprendimento per lo sviluppo delle competenze degli studenti. La cura dell'ambiente di apprendimento riguarda sia la dimensione materiale e organizzativa (gestione degli spazi, delle attrezzature, degli orari e dei tempi), sia la dimensione didattica (diffusione di metodologie didattiche innovative), sia infine la dimensione relazionale (attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo e trasmissione di regole di comportamento condivise). • Criterio di qualità La scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula. Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE • 3.3 Inclusione e differenziazione Definizione dell'area – Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei processi di inclusione e il rispetto delle diversità, adeguamento dei processi di insegnamento e di apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo nel lavoro d’aula e nelle altre situazioni educative. L’area è suddivisa in due sottoaree: Inclusione – modalità di inclusione degli studenti con disabilità, con bisogni educativi speciali e degli studenti stranieri da poco in Italia. Azioni di valorizzazione e gestione delle differenze. Recupero e Potenziamento – modalità di adeguamento dei processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo. • Criterio di qualità La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento. Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE • 3.3 Inclusione e differenziazione Definizione dell'area – Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei processi di inclusione e il rispetto delle diversità, adeguamento dei processi di insegnamento e di apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo nel lavoro d’aula e nelle altre situazioni educative. L’area è suddivisa in due sottoaree: Inclusione – modalità di inclusione degli studenti con disabilità, con bisogni educativi speciali e degli studenti stranieri da poco in Italia. Azioni di valorizzazione e gestione delle differenze. Recupero e Potenziamento – modalità di adeguamento dei processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo. • Criterio di qualità La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento. Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE • 3.4 Continuità e orientamento Definizione dell’area - Attività per garantire la continuità dei percorsi scolastici. Attività finalizzate all’orientamento personale, scolastico e professionale degli allievi. L’area è articolata al suo interno in due sottoaree: Continuità – azioni intraprese dalla scuola per assicurare la continuità educativa nel passaggio da un ordine di scuola all’altro Orientamento – azioni intraprese dalla scuola per orientare gli studenti alla conoscenza del sé e alla scelta degli indirizzi di studio successivi • Criterio di qualità La scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e professionale degli studenti. Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE GESTIONALI E OPERATIVE • 3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola Definizione dell'area - Identificazione e condivisione della missione, dei valori e della visione di sviluppo dell’istituto. Capacità della scuola di indirizzare le risorse verso le priorità, catalizzando le energie intellettuali interne, i contributi e le risorse del territorio, le risorse finanziarie e strumentali disponibili verso il perseguimento degli obiettivi prioritari d’istituto. La missione è qui definita come la declinazione del mandato istituzionale nel proprio contesto di appartenenza, interpretato alla luce dall'autonomia scolastica. La missione è articolata nel Piano dell'Offerta Formativa (POF) e si sostanzia nell'individuazione di priorità d'azione e nella realizzazione delle attività conseguenti. • Criterio di qualità La scuola individua le priorità da raggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo e monitoraggio, individuando ruoli di responsabilità e compiti per il personale, convogliando le risorse economiche sulle azioni ritenute prioritarie. Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE GESTIONALI E OPERATIVE • 3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Definizione dell'area - Capacità della scuola di prendersi cura delle competenze del personale, investendo nella formazione e promuovendo un ambiente organizzativo per far crescere il capitale professionale dell’istituto. L’area è articolata al suo interno in tre sottoaree: Formazione – azioni intraprese, finanziate dalla scuola o da altri soggetti, per l’aggiornamento professionale del personale Valorizzazione delle competenze - raccolta delle competenze del personale e loro utilizzo (l'assegnazione di incarichi, formazione tra pari, ecc.) Collaborazione tra insegnanti – attività in gruppi di lavoro e condivisione di strumenti e materiali didattici • Criterio di qualità La scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze per l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsi formativi di qualità, incentivando la collaborazione tra pari. Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE GESTIONALI E OPERATIVE 3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Definizione dell'area - Capacità della scuola di proporsi come partner strategico di reti territoriali e di coordinare i diversi soggetti che hanno responsabilità per le politiche dell’istruzione nel territorio. Capacità di coinvolgere le famiglie nel progetto formativo. L’area è articolata al suo interno in due sottoaree: Collaborazione con il territorio – promozione di reti e accordi con il territorio a fini formativi. Coinvolgimento delle famiglie – capacità di confrontarsi con le famiglie per la definizione dell’offerta formativa e sui diversi aspetti della vita scolastica. • Criterio di qualità La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa. Realizzato da Maura Biondi
Sezione 4: IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE - INDICAZIONE DLLA COMPOSIZIONE DEL NAV - PROCESSO DI AUTOVALUAZIONE: PROBLEMATICHE INCONTRATE NELLA LETTURA E INTERPRETAZIONE DEGLI INDICATORI E DEI DATI DISPONIBILI - ESPERIENZE PREGRESSE DI AUTOVALUTAZIONE (autovalutazione, rendicontazione sociale, ISO 9001, modelli proposti d reti, ecc..) Realizzato da Maura Biondi
Sezione 5: IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE Realizzato da Maura Biondi
Sezione 5: IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE 5.1 Priorità e Traguardi orientati agli Esiti degli studenti Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento. Devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti a scelta (giustificata) tra: • Risultati scolastici, • Risultati nelle prove standardizzate nazionali, • Competenze chiave e di cittadinanza, • Risultati a distanza Tra esse è necessario specificare quali priorità si intendano perseguire (es. Diminuzione dell'abbandono scolastico; Riduzione della variabilità fra le classi; Sviluppo delle competenze sociali degli studenti di secondaria di I grado, ecc.). Realizzato da Maura Biondi
Sezione 5: IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE 5.1 Priorità e Traguardi orientati agli Esiti degli studenti I traguardi di lungo periodo riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni). Per ogni priorità individuata deve essere articolato il relativo traguardo di lungo periodo. es. in relazione alla priorità strategica “Diminuzione dell'abbandono scolastico”, il traguardo di lungo periodo può essere definito come “Rientrare nella media di abbandoni provinciali e precisamente portare gli abbandoni dell’istituto entro il 10%”). Realizzato da Maura Biondi
Sezione 5: IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE 5.2 Obiettivi di processo Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) le priorità strategiche individuate. Esempi: • Promuovere una figura di docente tutor per supportare gli studenti in difficoltà del primo anno dell'indirizzo linguistico nella scuola secondaria di II grado; • Individuare criteri di formazione delle classi che garantiscano equi-eterogeneità; • Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi per la matematica nella scuola primaria; • Ridurre gli episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo nella scuola secondaria di I grado; ecc.). Realizzato da Maura Biondi
MAPPA DEI PROCESSI DELL’AUTOVALUTAZIONE LETTURA E ANALISI DEI DATI: - RESTITUZIONE DEL QUESTIONARIO SCUOLA - MIUR, ISTAT, SULLA BASE DEL MINISTERO APPROFONDIMENTO DEFINIZIONE CRITERIO DI DELL’INTERNO, INVALSI, MEDIANTE IL DEL NUCLEO DI QUALITÀ MOTIVAZIONE PROVE SNV SUPPORTO DELLE AUTO- ESPRESSIONE ARGOMENTATA DOMANDE GUIDA ED VALUTAZIONE - RACCOLTA DEI DATI DEL GIUDIZIO CON DATI DEL ESPRESSIONE DEI (NAV) SUGLI INDICATORI SECONDO I GIUDIZIO PUNTI DI FORZA E DEI FORNITI DALL’INVALSI LIVELLI DELLA ASSEGNATO PUNTI DI DEBOLEZZA RUBRICA DI - DEFINIZIONE DEGLI DELLA SCUOLA VALUTAZIONE ULTERIORI INDICATORI CARATTERIZZANTI LA SCUOLA (COMPRESI INDICATORI SU COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA) Realizzato da Maura Biondi
MAPPA DEI PROCESSI DELL’AUTOVALUTAZIONE INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ (MISURABILI IN PER GARANTIRE IL RAGGIUNGIMENTO RIFLESSIONI SULLE DELLE PRIORITÀ SCELTE PER MIGLIORARE DIFFICOLTÀ MODO OGGETTIVO) PER MIGLIORARE GLI ESITI DEGLI GLI ESITI DEGLI STUDENTI DEVONO ESSERE INCONTRATE NEL SCELTI ANCHE DEGLI OBIETTIVI DI BREVE PERCORSO DI STUDENTI PERIODO (A.S.) SULLE AREE DI PROCESSO: AUTOVALUTAZIONE STRUTTURATE IN TRAGUARDI DI LUNGO TERMINE (3ANNI) - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE - PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE Realizzato da Maura Biondi
GLI INDICATORI: INTERPRETAZIONE E DEFINIZIONE Ogni istituzione scolastica rappresenta una realtà complessa e articolata che non può essere chiusa in un insieme predefinito di indicatori secondo un modello astratto di scuola. Ma è fondamentale un linguaggio condiviso, di modalità standardizzate e di un quadro di riferimento comune per permettere il confronto costruttivo. Per favorire adeguati processi di analisi e miglioramento è necessario valutare indicatori comuni ovvero dati misurabili e comparabili. Realizzato da Maura Biondi
Gli indicatori già presenti nella Mappa degli indicatori rappresentano una prima base dati per poter procedere all’autovalutazione. Ci sono invece aree per cui la scelta degli indicatori è, invece, affidata alle singole istituzioni scolastiche: • Competenze chiave e di cittadinanza (Esiti) • Missione e obiettivi prioritari (Processi - Pratiche gestionali e organizzative) • Controllo dei processi (Processi - Pratiche gestionali e organizzative) • Valorizzazione delle competenze delle risorse umane (Processi - Pratiche gestionali e organizzative) Realizzato da Maura Biondi
Per tutte le aree esiste, comunque, sempre uno spazio riservato all’istituzione scolastica per l’eventuale inserimento di indicatori autonomamente definiti. Nella scelta di questi INDICATORI è opportuno considerarne la validità in termini di: • CAPACITÀ DI RAPPRESENTARE CIÒ CHE DOVREBBERO INDICARE • MISURABILITÀ • GARANTIRE LA LORO AFFIDABILITÀ • VERIFICARE LA FACILITÀ DI ACQUISIZIONE • POSSIBILITÀ DI COMPARAZIONE ANCHE CON DATI ESTERNI Realizzato da Maura Biondi
ESAMINARE E INTERPRETARE I DATI I criteri di qualità per quanto riguarda l’esame dei dati da parte delle scuole sono: • la COMPLETEZZA, ossia l’analisi di più fonti e di più dati a disposizione, • la COMPARAZIONE, basata anche sul confronto con i valori di riferimento esterni disponibili, • la CONTESTUALIZZAZIONE, che permette alle scuole di verificare i dati attraverso un esame di realtà, • l’INTERPRETAZIONE, che consente ai dati di trasformarsi in informazioni nell’ambito di un contesto di senso complessivo. Realizzato da Maura Biondi
NELL'ANALISI DEL SINGOLO DATO PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE AL PUNTO DI VISTA…. INTERPRETAZIONE NEGATIVA DEI DATI INTERPRETAZIONE POSITIVA DEI DATI M.C. ESCHER «Bird/Fish» 1961 Realizzato da Maura Biondi
ELABORAZIONE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: VEDIAMO UN ESEMPIO DI COMPILAZIONE Realizzato da Maura Biondi
PRIORITA’ ESITI DEGLI INDICATORI DESCRITTORI TRAGUARDO TRIENNALE ESPLICITAZIONE DEGLI AZIONI DA ATTUARE STUDENTI OBIETTIVI DI PROCESSO NEI PROCESSI DIDATTICI E ORGANIZZATIVI ESITI DEGLI SCRUTINI % STUDENTI AUMENTARE LA % DEGLI AMBIENTE DI RIORGANIZZAZIONE RISULTATI AMMESSI ALLA STUDENTI AMMESSI ALLA APPRENDIMENTO DELLE ATTIVITA’ SCOLASTICI CLASSE SUCCESSIVA CLASSE SUCCESSIVA DEL DIDATTICHE NEI 10% DIPARTIMENTI DISCLIPLINARI: - …. - ….. INCLUSIONE E ORGANIZZAZIONE DI DIFFERENZIAZIONE CORSI DI RECUPERO/ATTIVITA’ DI SPORTELLO DIDATTICO ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA’ DI TUTORAGGIO TRA STUDENTI TRASFERIMENTI E % STUDENTI CHE RIDURRE IL N° DI INTEGRAZIONE CON IL POTENZIARE LA ABBANDONI HANNO ABBANDONI DEL 15% TERRITORIO E RAPPORTI PARTECIPAZIONE DEI ABBANDONATO GLI CON LE FAMIGLIE GENITORI AGLI STUDI IN CORSO INCONTRI E ALLE D’ANNO ATTIVITA’ DELLA SCUOLA ATTRAVERSO….. CLIMA SCOLASTICO MIGLIORAMENTO DELLO STATO DI BENESSERE DELLO STUDENTE A SCUOLA - …. - Realizzato da Maura Biondi
Quadri di Riferimento INVALSI, Indicatori INVALSI, e uso dei dati INVALSI per il miglioramento L’INVALSI (cfr. d. lgs. n. 286/2004) ha il compito di “attuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze ed abilità degli studenti”. Realizzato da Maura Biondi
L’Invalsi elabora il QUADRO TERORICO DI RIFERIMENTO ovvero un documento che ha lo scopo di chiarire su quali elementi verterà la rilevazione degli apprendimenti in termini di competenze, conoscenze, abilità e con quali modalità. Nel Quadro di riferimento saranno indicate anche informazioni procedurali quali la scelta del campione di riferimento, tempi delle prove, struttura, contenuti. La conoscenza del Quadro di riferimento permette di effettuare una lettura e analisi dei dati di restituzione in modo consapevole. Realizzato da Maura Biondi
I Quadri Teorici di Riferimento sono disponibili al sito: http://invalsi-areaprove.cineca.it/ •Qdr Italiano Obbligo Istruzione [pdf] •Qdr Italiano Ultimo anno SSSG [pdf] •Qdr Matematica Primo ciclo [pdf] •Qdr Matematica Secondo ciclo [pdf] •Qdr Questionario [pdf] Realizzato da Maura Biondi
Il Quadro di Riferimento: Indica i vari aspetti dell'apprendimento da valutare stabilisce un equilibrio tra i diversi ambiti Si rivolge a : al gruppo di lavoro che elabora quesiti agli insegnanti per essere di supporto nell’interpretare i risultati ottenuti dalle singole classi nelle prove del SNV. Realizzato da Maura Biondi
La comparazione dei risultati proposti possono costituire un termine di confronto per le singole scuole o anche per i singoli insegnanti, allo scopo di: condurre una riflessione autonoma sulle caratteristiche del contesto in cui si opera sugli apprendimenti raggiunti dagli allievi (curricolo raggiunto) sulla validità delle scelte didattiche sull’efficacia dell'offerta formativa sulla ampiezza, profondità e coerenza del curricolo effettivamente svolto (curricolo effettivo) vs il curricolo programmato. Realizzato da Maura Biondi
Il Quadro di Riferimento può anche essere anche uno strumento di comunicazione con: → Enti istituzionali (Ministero dell'Istruzione, Uffici Scolastici Regionali, Dirigenti scolastici) per poter adottare opportune strategie di intervento → Famiglie per fornire informazioni utili per capire il significato della valutazione del sistema scolastico Realizzato da Maura Biondi
L'INVALSI predispone anche delle Guide alla lettura, contenenti per ciascun item: • la classificazione in termini di ambito e processo prevalente • il richiamo degli obiettivi di apprendimento coinvolti • un breve commento di natura didattica tendente a chiarire il possibile ruolo dei distrattori e sottolineare alcuni possibili comportamenti degli studenti • altre informazioni utili per capire quali indicazioni fornisce l'item in questione Le GUIDE ALLA LETTURA sono disponibili al sito: http://www.invalsi.it/areadati/swdati.php?page=snv1314 Sono inoltre presenti: - Gli strumenti ovvero le Prove somministrate per l’as 13_14 - le Griglie di valutazione delle prove - Le rilevazioni di contesto - Altri dati disponibili su richiesta Realizzato da Maura Biondi
USO DEI DATI INVALSI: A luglio 2014 sono stati resi disponibili i dati sulle rilevazioni INVALSI riferite all’as 2013_14 in modo da permettere alle istituzioni scolastiche di : Avere le restituzioni in tempo per poter effettuare valutazioni sulla programmazione didattica del nuovo a.s. Effettuare valutazioni su ogni altro elemento reputato utile ai fini del potenziamento dell’azione didattica Avere a disposizione i dati necessari ai fini dell’autovalutazione di istituto Realizzato da Maura Biondi
Le disparità a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli più dotati sono in aumento o in regressione nel corso della loro permanenza a scuola? Queste disparità sono concentrate in alcune sedi, indirizzi o sezioni? Realizzato da Maura Biondi
Il CHEATING è espressione di un comportamento scorretto da parte di studenti e insegnanti. I dati delle restituzioni Invalsi vengono forniti sia come dato lordo sia, se presente, al netto del valore del cheating riscontrato. Al §1.4 «attendibilità dei dati» del Rapporto sulla rilevazione degli apprendimenti viene illustrata la procedura per la determinazione del cheating Realizzato da Maura Biondi
Grazie per l’attenzione! Maura Biondi Realizzato da Maura Biondi
ESERCITAZIONE PRATICA LABORATORIO 6: • ELABORAZIONE DI UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: OVVERO SCELTA DI 1 O 2 PRIORITA’ NELL’AREA DEGLI ESITI CON DEFINZIONE DEI TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO • DEFINIZIONE DI INDICATORI (E DESCRITTORI) RELATIVI ALLE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA • INDICAZIONE DELLA SITUAZIONE IPOTIZZATA COME CRITICA DALL’AUTOVALUTAZIONE Realizzato da Maura Biondi
Puoi anche leggere