Laboratorio 6: La Valutazione di Sistema - CORSO PER DOCENTI NEO ASSUNTI - PROVINCIA DI ANCONA Scuola Polo IIS SAVOIA BENINCASA

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Laboratorio 6: La Valutazione di Sistema - CORSO PER DOCENTI NEO ASSUNTI - PROVINCIA DI ANCONA Scuola Polo IIS SAVOIA BENINCASA
Laboratorio 6:
La Valutazione di Sistema
CORSO PER DOCENTI NEO ASSUNTI – PROVINCIA DI ANCONA
           Scuola Polo IIS SAVOIA BENINCASA

                Dott.ssa Maura Biondi
Laboratorio 6: La Valutazione di Sistema - CORSO PER DOCENTI NEO ASSUNTI - PROVINCIA DI ANCONA Scuola Polo IIS SAVOIA BENINCASA
OBIETTIVI DEL LABORATORIO
• Conoscere la normativa relativa al Sistema Nazionale di Valutazione e
  gli strumenti utilizzati;
• Conoscere il Rapporto di Autovalutazione di Istituto e l’importanza del
  suo valore per l’apprendimento organizzativo dell’istituzione
  scolastica;
• Conoscere e comprendere i quadri di riferimento delle Prove INVALSI
  e l’uso dei dati restituiti alle scuole

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Laboratorio 6: La Valutazione di Sistema - CORSO PER DOCENTI NEO ASSUNTI - PROVINCIA DI ANCONA Scuola Polo IIS SAVOIA BENINCASA
ARGOMENTI DEL LABORATORIO
• Disposizioni normative vigenti;
• Struttura del RAV e lavoro sottostante;
• Indicatori;
• L’elaborazione di un piano di miglioramento;
• Quadri di Riferimento INVALSI;
• Indicatori INVALSI;
• Uso dei dati INVALSI per il miglioramento
• Esercitazione pratica

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DISPOSIZIONI NORMATIVE VIGENTI
• DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di
  valutazione
• Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del
  Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015,
  2015/2016 e 2016/2017
• C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione
  del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della
  Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014
• Questionario scuola, proroga termine
• Prot. 1738 del 2 marzo 2015 - Orientamenti per l'elaborazione del
  Rapporto di Autovalutazione

                              Realizzato da Maura Biondi
DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione
                                        Definizioni e soggetti
      S.N.V. = Sistema nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione

L'S.N.V. è costituito dai seguenti soggetti:
 a) Invalsi: Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione
(di cui al decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286);
b) Indire: Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa
(di cui all'articolo 19, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla
legge 15 luglio 2011, n. 111);
c) contingente ispettivo: contingente di dirigenti di seconda fascia con funzione tecnico-ispettiva,
appartenenti alla dotazione organica dirigenziale del Ministero, che svolgono l’attività di valutazione nei
nuclei di cui all'articolo 6 del presente decreto.
Concorrono all’attività di valutazione:
a) la conferenza: conferenza per il coordinamento funzionale dell'S.N.V.
b) i nuclei di valutazione esterna: nuclei costituiti da un dirigente tecnico del contingente ispettivo e da
due esperti

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DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione

                   Art. 2 Obiettivi e organizzazione dell'S.N.V.
  1. Ai fini del miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli
      apprendimenti, l'S.N.V. valuta l'efficienza e l'efficacia del sistema
      educativo di istruzione e formazione in coerenza con quanto
      previsto dall'articolo 1 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n.
      286.
  Esso si compone
  - dell'Invalsi, che ne assume il coordinamento funzionale,
  - dell'Indire
  - e del contingente ispettivo.

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DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione
                         Art. 6 Processo di valutazione

Il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa, in
modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione,
nelle seguenti fasi:

a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche
b) valutazione esterna
c) azioni di miglioramento
d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche

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Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale
di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017
             La direttiva individua per gli anni scolastici suindicati:

a) le priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e
   formazione, che costituiscono il riferimento per le funzioni di
   coordinamento svolte dall'INVALSI;
b) i criteri generali per assicurare l'autonomia del contingente ispettivo;
c) i criteri generali per la valorizzazione delle scuole del sistema scolastico
   nazionale, statali e paritarie, nel processo di autovalutazione.

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Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale
 di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017
A) PRIORITA' STRATEGICHE DELLA VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E
                                   FORMAZIONE

La valutazione è finalizzata al MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL' OFFERTA FORMATIVA
              E DEGLI APPRENDIMENTI e sarà particolarmente indirizzata:

- ALLA RIDUZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E DELL' INSUCCESSO SCOLASTICO;
- ALLA RIDUZIONE DELLE DIFFERENZE TRA SCUOLE E AREE GEOGRAFICHE NEI LIVELLI DI
  APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI;
- AL RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE DEGLI STUDENTI RISPETTO ALLA
  SITUAZIONE DI PARTENZA;
- ALLA VALORIZZAZIONE DEGLI ESITI A DISTANZA DEGLI STUDENTI CON ATTENZIONE
  ALL'UNIVERSITÀ E AL LAVORO.
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Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale
di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017
PRIORITA' STRATEGICHE DELLA VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E
                                   FORMAZIONE
                      Attraverso i seguenti metodi e attività:

- AUTOVALUTAZIONE: mediante l'analisi e la verifica del proprio servizio e la redazione
  di un Rapporto di autovalutazione contenente gli obiettivi di miglioramento, redatto in
  formato elettronico;
- VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE: verranno definiti dalla Conferenza di
  Coordinamento i protocolli di valutazione delle scuole e gli indicatori di efficienza e di
  efficacia per individuare le scuole da sottoporre a verifica esterna;
- VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA: l'INVALSI definirà gli indicatori per la
  valutazione dei dirigenti scolastici;

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Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale
di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017

 - RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI E
   PARTECIPAZIONE ALLE INDAGINI INTERNAZIONALI: La restituzione dei
   risultati delle rilevazioni degli apprendimenti alle singole scuole sarà
   oggetto di particolare attenzione da parte dell'INVALSI, in modo che i
   risultati stessi possano costituire, unitamente agli altri elementi conoscitivi
   in possesso delle scuole, la base per l'avvio dei processi di autovalutazione
   e di miglioramento per tutte le istituzioni scolastiche;
 - VALUTAZION DI SISTEMA: l'Invalsi predisporrà un rapporto sul sistema
   scolastico italiano volto a consentire un'analisi su base nazionale e una
   comparazione su base internazionale.

                                  Realizzato da Maura Biondi
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale
di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017
         B) CRITERI GENERALI PER ASSICURARE L'AUTONOMIA DEL
                          CONTINGENTE ISPETTIVO
  - Nell'ambito del Sistema nazionale di valutazione, il contingente
    ispettivo concorre, assieme agli altri soggetti, a realizzare gli obiettivi
    del Sistema Nazionale di Valutazione. Infatti, i dirigenti che ne fanno
    parte assumono il coordinamento dei nuclei di valutazione;
  - Al fine di qualificare l'apporto dei dirigenti tecnici al Sistema
    Nazionale di Valutazione e valorizzare culture e pratiche professionali
    espresse dal corpo ispettivo, verranno organizzate attività di
    formazione con la collaborazione dei soggetti del Sistema Nazionale di
    Valutazione e in particolare con la consulenza tecnica dell 'INVALSI.

                                  Realizzato da Maura Biondi
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale
di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017
     C) CRITERI GENERALI PER LA VALORIZZAZIONE DELLE SCUOLE STATALI E
                PARITARIE NEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

  Il Rapporto di autovalutazione (RAV) esprime la capacità della scuola di
  compiere un'autentica autoanalisi dei propri punti di forza e di criticità, alla
  luce di dati comparabili.
  Consente di porre in relazione esiti di apprendimento con i processi
  organizzativi-didattici all'interno del contesto socio-culturale, di individuare
  le priorità e gli obiettivi di miglioramento.
  Il Rapporto di autovalutazione consolida l'identità e l'autonomia della scuola,
  rafforza le relazioni collaborative tra gli operatori e responsabilizza tutta la
  comunità scolastica nel perseguimento dei migliori risultati.
                                   Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema
educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre
2014
    Trasmissione formale della Direttiva ai Direttori Generai i degli Uffici
    Scolastici Regionali e ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche
       statali e paritarie di ogni ordine e grado e del cronoprogramma

                                    Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema
educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre
2014
                               AUTOVALUTAZIONE

   Le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono chiamate a sviluppare
       un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed
                 informazioni secondo il percorso delineato dal

                   RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV)

   Il RAV è da elaborare, entro il primo semestre 2015, esclusivamente on
              line attraverso una piattaforma operativa unitaria.

                                    Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema
educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre
2014
                                  AUTOVALUTAZIONE
      N   AZIONI                                    SOGGETTI          TEMPI
      1   PREDISPOSIZIONE FORMAT RAV                INVALSI           Fine ottobre 2014

      2   APERTURA PIATTAFORMA INFORMATICA          Ministero         Inizio gennaio 2015

      3   INSERIMENTO DATI                          Tutte le scuole   Gennaio-febbraio 2015

      4   RESTITUZIONE DATI CON BENCHMARK           INVALSI           Fine marzo 2015

      5   ELABORAZIONE RAV                          Tutte le Scuole   Marzo-Giugno 2015

      6   PUBBLICAZIONE RAV                         Tutte le Scuole   Luglio 2015

                                       Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema
educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre
2014
   VALUTAZIONE ESTERNA- AZIONI DI MIGLIORAMENTO - AGGIORNAMENTO
                                         RAV

   Nel corso del prossimo anno scolastico prenderanno il via le visite alle scuole
        dei nuclei di valutazione esterna con il coinvolgimento di un primo
                  contingente di circa 800 istituzioni scolastiche.
       Quest'ultime in parte (3%) saranno scelte casualmente, in parte (7%)
       saranno individuate sulla base di specifici indicatori di efficienza e di
                                       efficacia.
   Contemporaneamente tutte le scuole pianificheranno e avvieranno le azioni
       di miglioramento correlate agli obiettivi di miglioramento già da esse
                                 individuati nel RAV.
      Un primo aggiornamento del RAV, finalizzato alla verifica dello stato di
    avanzamento del processo e ad un'eventuale regolazione degli obiettivi, è
                         previsto per il mese di luglio 2016.

                                    Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema
educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre
2014
                                   VALUTAZIONE ESTERNA
  N    AZIONI                                    SOGGETTI                         TEMPI
  1   ADOZIONE PROTOCOLLI DI VALUTAZIONE         Conferenza Coordinamento         Marzo 2015
                                                 S.N.V., su proposta INVALSI
  2   INDIVIDUAZIONE INDICATORI DI               Conferenza Coordinamento         Marzo 2015
      EFFICIENZA E EFFICACIA AI FINI             S.N.V., su proposta INVALSI
      DELL'INDIVIDUAZIONE DELLE SCUOLE
  3   INDIVIDUAZIONE MODALITA' DI                INVALSI                          60 GG dalla
      SELEZIONE E FORMAZIONE ELENCHI                                              pubblicazione della
      ESPERTI NUCLEI INVALSI                                                      Direttiva
  4   CRITERI COSTITUZIONE NUCLEI DI             Conferenza coordinamento S.N.V   Entro giugno
      VALUTAZIONE

  5   COSTITUZIONE DEI NUCLEI DI                 INVALSI                          Entro luglio 2015
      VALUTAZIONE
  6   INIZIO VISITE PER VALUTAZIONE ESTERNA      Nuclei valutazione esterna       A.S. 2015/2016
                                              Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema
educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre
2014
                              AZIONI DI MIGLIORAMENTO

  N    AZIONI                                   SOGGETTI                             TEMPI
  1   PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE      Scuole con supporto INDIRE e/o       A.S. 2015/2016
      AZIONI DI MIGLIORAMENTO                   in collaborazione con Università,
                                                Enti di ricerca e assoc. Prof.li e
                                                culturali

                                             Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema
educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre
2014

  Nel terzo anno di messa a regime del procedimento di valutazione
  proseguono sia le visite dei nuclei di valutazione estese ad un nuovo
  contingente di scuole, sia le iniziative di miglioramento delle istituzioni
  scolastiche che saranno nel tempo sempre più caratterizzate e definite
  proprio grazie all'aumentata consapevolezza del lavoro da svolgere.

  Al termine di questo triennio (a.s. 2016-2017), le scuole
  promuoveranno, a seguito della pubblicazione di un primo rapporto di
  rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini della
  rendicontazione sociale, ultima fase del procedimento di valutazione.

                                    Realizzato da Maura Biondi
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema
educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre
2014
  Risulta evidente come il procedimento di valutazione, delineato nel
  Regolamento, non si concluda con la formulazione di un giudizio o con
  l'attribuzione di un punteggio o con il rilascio di una certificazione; la
  valutazione in tutte le sue fasi deve piuttosto diventare un modus
  operandi che mira a sostenere la scuola in un processo di

                       MIGLIORAMENTO CONTINUO
  L'intero procedimento di valutazione, infatti, darà luogo ad un insieme
  di interventi organizzativi, gestionali, didattici e professionali che, se
  attivati in modo convinto e consapevole, possono potenziare la
  capacità di autogoverno di ciascuna scuola, consolidandone l'identità e
  l'autonomia, responsabilizzando tutta la comunità scolastica nel
  raggiungimento degli obiettivi individuati.
                                    Realizzato da Maura Biondi
Questionario scuola, proroga termine

  Di seguito alla nota n. 429 del 6.02.2015 con la quale è stato fissato il
  termine del 28 febbraio per la compilazione del Questionario scuola, da
  parte delle istituzioni scolastiche statali e paritarie, riguardante il
  processo di autovalutazione nell’ambito del Sistema Nazionale di
  Valutazione. Per consentire anche alle scuole che hanno segnalato
  difficoltà nella compilazione del Questionario si comunica che il
  termine ultimo entro cui ultimare tale attività viene stabilito al 7 marzo
  p.v.
              AD OGGI PERTANTO LA PROCEDURA E’ CHIUSA

                                 Realizzato da Maura Biondi
Dati relativi alla compilazione del Questionario Scuola:

 *FONTE: http://www.istruzione.it/valutazione/questionario.shtml

                                               Realizzato da Maura Biondi
Prot. 1738 del 2 marzo 2015 - Orientamenti per l'elaborazione del Rapporto di
Autovalutazione
  TRASMISSIONE DEL RAV, DELLE LINEE GUIDA PER LA SUA COMPILAZIONE E
  DELLA MAPPA DEGLI INDICATORI.

  Attori dell’autovalutazione:
  La gestione del processo di autovalutazione interna è affidata al Dirigente
  Scolastico, attraverso la costituzione di un’unità di autovalutazione. Essa è
  costituita preferibilmente:
  - dal DS
  - dal docente referente della valutazione
  - e da uno o più docenti con adeguata professionalità individuati dal
    Collegio dei docenti.
  La composizione interna di ogni unità può essere comunque variamente
  articolata a seconda del contesto di riferimento, della realtà scolastica e delle
  modalità di analisi che si intendono     intraprendere.
                                    Realizzato da Maura Biondi
STRUTTURA DEL RAV e lavoro sottostante
                              PERCHE’ IL RAV?
A partire dal 2008 l’INVALSI, sulla scia delle Raccomandazioni Europee
per l'attuazione di un Sistema di valutazione, ha avuto l'incarico di
studiare e definire un modello di valutazione delle scuole in grado di
rilevare gli assetti organizzativi e le pratiche didattiche che favoriscono
un migliore apprendimento degli studenti.*

Il progetto avviato ha preso il nome di VALSIS (Valutazione del sistema
scolastico e delle scuole), di cui sono disponibili la storia, gli esiti e la
documentazione all’indirizzo http://www.invalsi.it/valsis/ come utile
approfondimento dell’iter che ha portato alla definizione dell’attuale
Sistema di Autovalutazione.
*FONTE: I percorsi valutativi delle scuole - Inquadramento teorico del RAV (Invalsi)

                                                       Realizzato da Maura Biondi
PERCORSO DI ELABORAZIONE DEL RAV
L’elaborazione del RAV è un processo che si sviluppa attraverso alcuni
fondamentali passaggi:
                      Comprendere la logica del RAV
Una volta costituita l’unità di autovalutazione o Nucleo di
Autovalutazione, vanno esaminate la struttura del Rapporto e la mappa
degli indicatori, per capirne lo schema concettuale.
All’indirizzo http://www.istruzione.it/valutazione/documenti.shtml
sono scaricabili i documenti:
- Rapporto di autovalutazione: Guida all’autovalutazione (ed. nov 14)
- Mappa indicatori per il rapporto di autovalutazione (ed. nov 14)

                             Realizzato da Maura Biondi
STRUTTURA DEL RAV

   Il RAV è articolato in 5 sezioni:

SEZIONE 1. Contesto e risorse
   1.1. Popolazione scolastica
   1.2. Territorio e capitale sociale                               FASE DESCRITTIVA
   1.3. Risorse economiche e materiali
   1.4. Risorse professionali

SEZIONE 2. Esiti
   2.1. Risultati scolastici
   2.2. Risultati nelle prove standardizzate                        FASE VALUTATIVA
   2.3. Competenze chiave e di cittadinanza
   2.4. Risultati a distanza
                                       Realizzato da Maura Biondi
SEZIONE 3. Processi

   o Pratiche educative e didattiche
   • 3.1. Curricolo, progettazione, valutazione
   • 3.2. Ambiente di apprendimento
   • 3.3. Inclusione e differenziazione                               FASE VALUTATIVA
   • 3.4. Continuità e orientamento

   o Pratiche gestionali e organizzative
   • 3.5. Orientamento strategico e organizzazione della scuola
   • 3.6. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
   • 3.7. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

                                     Realizzato da Maura Biondi
SEZIONE 4. Il processo di autovalutazione                    FASE RIFLESSIVA

SEZIONE 5. Individuazione delle priorità
   5.1. Priorità e Traguardi                                 FASE PROATTIVA
   5.2. Obiettivi di processo

                                Realizzato da Maura Biondi
STRUTTURA GENERALE DELLE SEZIONI

 DEFINIZIONE DELL’AREA
 INDICATORI RIFERITI ALLA SPECIFICA AREA
 DOMANDE GUIDA
 INDIVIDUAZIONE DI:
  OPPORTUNITA’ E VINCOLI RIFERITI ALLA SOLA SEZIONE 1
  PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA (SEZIONI 2-3)
 RUBRICA DI AUTOVALUTAZIONE (SEZIONI 2-3) CON LA DEFINIZIONE
 DEL CRITERIO DI QUALITA’ PER LA SEZIONE
 MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO NELLA RUBRICA DI
 AUTOVALUTAZIONE (SOSTENUTO DA EVIDENZE OGGETTIVE)

                             Realizzato da Maura Biondi
Sezione 1: DESCRIVERE IL CONTESTO IN CUI SI TROVA LA SCUOLA

Il Contesto viene descritto e non valutato, in quanto lo scopo è di
permettere alle scuole di analizzare i tratti salienti del contesto di
riferimento, evidenziandone poi:

VINCOLI = elementi esterni al contesto scolastico che possono
condizionare negativamente i processi e gli esiti
OPPORTUNITÀ = elementi esterni al contesto scolastico che possono
incidere favorevolmente

                                Realizzato da Maura Biondi
Oggetto
                                 dell’indagine
                                  operativa

                                 Gli indicatori
                               permettono alla
                                   scuola di
                             confrontarsi con dati
                               derivanti da fonti
                                    esterne

                               Spunti da cui far
                             partire la riflessione

                              Sulla base dei dati
                              disponibili e delle
                              riflessioni fatte, si
                                   esprimono
                             opportunità e vincoli
Realizzato da Maura Biondi
L'ESCS è l'indice di status
                                                          socio-economico-
                                                          culturale.
 Quali altri indicatori può definire                      Misura il livello
     la scuola per descrivere la                          del background dello
      popolazione scolastica?                             studente, considerando
                                                          principalmente il titolo
Es livello di scolarità delle famiglie                    di studio dei genitori, la
                                                          loro condizione
                                                          occupazionale e la
                                                          disponibilità di risorse
                                                          economiche
                             Realizzato da Maura Biondi
Sezione 2: DESCRIVERE GLI ESITI

La sezione porta alla descrizione degli esiti ottenuti dagli studenti in termini
di:
SUCCESSO SCOLASTICO: sono gli esiti di breve periodo e la scuola deve
sostenere il successo formativo degli studenti
RISULTATI OTTENUTI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI (INVALSI):
danno una misura della distanza positiva o negativa rispetto al livello medio
di competenze atteso
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA: Si parla di competenze chiave per
indicare un insieme di competenze, anche di natura trasversale, ritenute
fondamentali per una piena cittadinanza (es: rispetto delle regole, capacità di
creare rapporti positivi con gli altri, costruzione del senso di legalità, sviluppo
dell’etica della responsabilità e di valori in linea con i principi costituzionali,
capacità di orientarsi e di agire efficacemente nelle diverse situazioni,
gestione dei compiti scolastici e dello studio).
RISULTATI A DISTANZA: L’azione della scuola può definirsi efficace quando
assicura risultati a distanza nei percorsi di studio successivi o nell’inserimento
nel mondo del lavoro.
                                  Realizzato da Maura Biondi
Il livello raggiunto negli ESITI misura l’EFFICACIA dell’azione scolastica!

              Realizzato da Maura Biondi
Dall’esame dei dati secondo tali criteri di qualità, anche attraverso
l’utilizzo delle sollecitazioni e degli spunti di riflessione derivanti dalle
DOMANDE GUIDA, la scuola giunge alla identificazione, per ogni
specifica area di Esito e di Processo, dei

                     PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA

e alla successiva formulazione del

                        GIUDIZIO AUTOVALUTATIVO

  (argomentato con il supporto della RUBRICA DI AUTOVALUTAZIONE
  dell’area articolata in 7 LIVELLI, ed esprimendo una motivazione del
                             giudizio assegnato)
                                 Realizzato da Maura Biondi
Realizzato da Maura Biondi
Realizzato da Maura Biondi
Nella Rubrica di autovalutazione i livelli 2-4-6 non sono esplicitati per dare
la possibilità alle scuole di meglio descrivere la propria situazione

                                 Realizzato da Maura Biondi
PER LE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA GLI INDICATORI
DEVONO ESSERE INDIVIDUATI DALLA SCUOLA

                        Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: DESCRIVERE I PROCESSI

La sezione porta alla descrizione dei processi termini di pratiche
educative e didattiche e pratiche gestionali e organizzative.
• Le ricerche condotte sulle scuole efficaci hanno contribuito ad
  individuare i processi maggiormente collegati ai risultati, e quindi ai
  livelli degli apprendimenti degli studenti ed alla loro riuscita
  scolastica.
• Si considerano sia i processi connessi all'insegnamento /
  apprendimento (Pratiche educative e didattiche), sia i processi che
  avvengono ad un livello più generale di scuola, compresi quelli che si
  realizzano in sinergia con il territorio e le famiglie (Pratiche gestionali
  e organizzative).

                                Realizzato da Maura Biondi
Il modello teorico delle relazioni tra esiti, processi, contesto e risorse

*FONTE: I percorsi valutativi delle scuole - Inquadramento teorico del RAV (Invalsi)
                                                       Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
• 3.1 Curricolo, progettazione e valutazione
Definizione dell'area - Individuazione del curricolo fondamentale a
livello di istituto e capacità di rispondere alle attese educative e
formative provenienti dalla comunità di appartenenza. Definizione di
obiettivi e traguardi di apprendimento per le varie classi e anni di corso.
Attività opzionali ed elettive che arricchiscono l’offerta curricolare.
Modalità di progettazione didattica, monitoraggio e revisione delle
scelte progettuali effettuate dagli insegnanti. Modalità impiegate per
valutare le conoscenze e le competenze degli allievi.
• Criterio di qualità
La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto,
progetta attività didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti
utilizzando criteri e strumenti condivisi.
                               Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
• 3.2 Ambiente di apprendimento
Definizione dell'area - Capacità della scuola di creare un ambiente di
apprendimento per lo sviluppo delle competenze degli studenti. La cura
dell'ambiente di apprendimento riguarda sia la dimensione materiale e
organizzativa (gestione degli spazi, delle attrezzature, degli orari e dei
tempi), sia la dimensione didattica (diffusione di metodologie
didattiche innovative), sia infine la dimensione relazionale (attenzione
allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo e trasmissione di
regole di comportamento condivise).
• Criterio di qualità
La scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli
aspetti organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula.

                               Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
• 3.3 Inclusione e differenziazione
Definizione dell'area – Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei
processi di inclusione e il rispetto delle diversità, adeguamento dei processi
di insegnamento e di apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo
nel lavoro d’aula e nelle altre situazioni educative. L’area è suddivisa in due
sottoaree:
   Inclusione – modalità di inclusione degli studenti con disabilità, con bisogni educativi
    speciali e degli studenti stranieri da poco in Italia. Azioni di valorizzazione e gestione
    delle differenze.
   Recupero e Potenziamento – modalità di adeguamento dei processi di insegnamento
    ai bisogni formativi di ciascun allievo.
• Criterio di qualità
La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali,
valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi
di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento.
                                      Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
• 3.3 Inclusione e differenziazione
Definizione dell'area – Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei
processi di inclusione e il rispetto delle diversità, adeguamento dei processi
di insegnamento e di apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo
nel lavoro d’aula e nelle altre situazioni educative. L’area è suddivisa in due
sottoaree:
   Inclusione – modalità di inclusione degli studenti con disabilità, con bisogni educativi
    speciali e degli studenti stranieri da poco in Italia. Azioni di valorizzazione e gestione
    delle differenze.
   Recupero e Potenziamento – modalità di adeguamento dei processi di insegnamento
    ai bisogni formativi di ciascun allievo.
• Criterio di qualità
La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali,
valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi
di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento.
                                      Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
• 3.4 Continuità e orientamento
Definizione dell’area - Attività per garantire la continuità dei percorsi
scolastici. Attività finalizzate all’orientamento personale, scolastico e
professionale degli allievi. L’area è articolata al suo interno in due
sottoaree:
   Continuità – azioni intraprese dalla scuola per assicurare la continuità
    educativa nel passaggio da un ordine di scuola all’altro
   Orientamento – azioni intraprese dalla scuola per orientare gli studenti alla
    conoscenza del sé e alla scelta degli indirizzi di studio successivi

• Criterio di qualità
La scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e cura
l'orientamento personale, scolastico e professionale degli studenti.
                                  Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE GESTIONALI E OPERATIVE
• 3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Definizione dell'area - Identificazione e condivisione della missione, dei valori
e della visione di sviluppo dell’istituto. Capacità della scuola di indirizzare le
risorse verso le priorità, catalizzando le energie intellettuali interne, i
contributi e le risorse del territorio, le risorse finanziarie e strumentali
disponibili verso il perseguimento degli obiettivi prioritari d’istituto. La
missione è qui definita come la declinazione del mandato istituzionale nel
proprio contesto di appartenenza, interpretato alla luce dall'autonomia
scolastica. La missione è articolata nel Piano dell'Offerta Formativa (POF) e
si sostanzia nell'individuazione di priorità d'azione e nella realizzazione delle
attività conseguenti.
• Criterio di qualità
La scuola individua le priorità da raggiungere e le persegue dotandosi di
sistemi di controllo e monitoraggio, individuando ruoli di responsabilità e
compiti per il personale, convogliando le risorse economiche sulle azioni
ritenute prioritarie.
                                  Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE GESTIONALI E OPERATIVE
• 3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Definizione dell'area - Capacità della scuola di prendersi cura delle
competenze del personale, investendo nella formazione e promuovendo un
ambiente organizzativo per far crescere il capitale professionale dell’istituto.
L’area è articolata al suo interno in tre sottoaree:
   Formazione – azioni intraprese, finanziate dalla scuola o da altri soggetti, per
    l’aggiornamento professionale del personale
   Valorizzazione delle competenze - raccolta delle competenze del personale e loro
    utilizzo (l'assegnazione di incarichi, formazione tra pari, ecc.)
   Collaborazione tra insegnanti – attività in gruppi di lavoro e condivisione di strumenti
    e materiali didattici
• Criterio di qualità
La scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze
per l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsi formativi di
qualità, incentivando la collaborazione tra pari.
                                      Realizzato da Maura Biondi
Sezione 3: PRATICHE GESTIONALI E OPERATIVE
3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Definizione dell'area - Capacità della scuola di proporsi come partner
strategico di reti territoriali e di coordinare i diversi soggetti che hanno
responsabilità per le politiche dell’istruzione nel territorio. Capacità di
coinvolgere le famiglie nel progetto formativo. L’area è articolata al suo
interno in due sottoaree:
   Collaborazione con il territorio – promozione di reti e accordi con il territorio
    a fini formativi.
   Coinvolgimento delle famiglie – capacità di confrontarsi con le famiglie per la
    definizione dell’offerta formativa e sui diversi aspetti della vita scolastica.
• Criterio di qualità
La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche
formative territoriali e coinvolge le famiglie nella definizione
dell'offerta formativa.

                                   Realizzato da Maura Biondi
Sezione 4: IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE

- INDICAZIONE DLLA COMPOSIZIONE DEL NAV
- PROCESSO DI AUTOVALUAZIONE: PROBLEMATICHE INCONTRATE
  NELLA LETTURA E INTERPRETAZIONE DEGLI INDICATORI E DEI DATI
  DISPONIBILI
- ESPERIENZE PREGRESSE DI AUTOVALUTAZIONE (autovalutazione,
  rendicontazione sociale, ISO 9001, modelli proposti d reti, ecc..)

                             Realizzato da Maura Biondi
Sezione 5: IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE

               Realizzato da Maura Biondi
Sezione 5: IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE
5.1 Priorità e Traguardi orientati agli Esiti degli studenti

Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di
realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento.
Devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti a scelta
(giustificata) tra:
• Risultati scolastici,
• Risultati nelle prove standardizzate nazionali,
• Competenze chiave e di cittadinanza,
• Risultati a distanza
Tra esse è necessario specificare quali priorità si intendano perseguire (es.
Diminuzione dell'abbandono scolastico; Riduzione della variabilità fra le classi;
Sviluppo delle competenze sociali degli studenti di secondaria di I grado, ecc.).
                                    Realizzato da Maura Biondi
Sezione 5: IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE
5.1 Priorità e Traguardi orientati agli Esiti degli studenti

I traguardi di lungo periodo riguardano i risultati attesi in relazione alle
priorità strategiche. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni).

Per ogni priorità individuata deve essere articolato il relativo traguardo di
lungo periodo.

es. in relazione alla priorità strategica “Diminuzione dell'abbandono
scolastico”, il traguardo di lungo periodo può essere definito come “Rientrare
nella media di abbandoni provinciali e precisamente portare gli abbandoni
dell’istituto entro il 10%”).

                                    Realizzato da Maura Biondi
Sezione 5: IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE
5.2 Obiettivi di processo

Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa
delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere
nel breve periodo (un anno scolastico) le priorità strategiche
individuate.
Esempi:
• Promuovere una figura di docente tutor per supportare gli studenti in difficoltà del primo
  anno dell'indirizzo linguistico nella scuola secondaria di II grado;
• Individuare criteri di formazione delle classi che garantiscano equi-eterogeneità;
• Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi per la matematica nella scuola
  primaria;
• Ridurre gli episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo nella scuola secondaria di I
  grado; ecc.).                          Realizzato da Maura Biondi
MAPPA DEI PROCESSI DELL’AUTOVALUTAZIONE

                LETTURA E ANALISI DEI
                       DATI:
                 - RESTITUZIONE DEL
                QUESTIONARIO SCUOLA
                     - MIUR, ISTAT,                                   SULLA BASE DEL
                       MINISTERO             APPROFONDIMENTO
 DEFINIZIONE                                                            CRITERIO DI
                DELL’INTERNO, INVALSI,           MEDIANTE IL
DEL NUCLEO DI                                                             QUALITÀ      MOTIVAZIONE
                       PROVE SNV               SUPPORTO DELLE
    AUTO-                                                              ESPRESSIONE     ARGOMENTATA
                                             DOMANDE GUIDA ED
VALUTAZIONE      - RACCOLTA DEI DATI                                   DEL GIUDIZIO     CON DATI DEL
                                               ESPRESSIONE DEI
    (NAV)          SUGLI INDICATORI                                     SECONDO I         GIUDIZIO
                                             PUNTI DI FORZA E DEI
                FORNITI DALL’INVALSI                                   LIVELLI DELLA     ASSEGNATO
                                             PUNTI DI DEBOLEZZA
                                                                        RUBRICA DI
                 - DEFINIZIONE DEGLI            DELLA SCUOLA
                                                                       VALUTAZIONE
                ULTERIORI INDICATORI
                 CARATTERIZZANTI LA
                 SCUOLA (COMPRESI
                    INDICATORI SU
                COMPETENZE CHIAVE E
                   DI CITTADINANZA)

                                         Realizzato da Maura Biondi
MAPPA DEI PROCESSI DELL’AUTOVALUTAZIONE

                      INDIVIDUAZIONE DELLE
                     PRIORITÀ (MISURABILI IN                    PER GARANTIRE IL RAGGIUNGIMENTO
RIFLESSIONI SULLE                                              DELLE PRIORITÀ SCELTE PER MIGLIORARE
    DIFFICOLTÀ       MODO OGGETTIVO) PER
                    MIGLIORARE GLI ESITI DEGLI                GLI ESITI DEGLI STUDENTI DEVONO ESSERE
 INCONTRATE NEL                                                SCELTI ANCHE DEGLI OBIETTIVI DI BREVE
   PERCORSO DI              STUDENTI
                                                              PERIODO (A.S.) SULLE AREE DI PROCESSO:
AUTOVALUTAZIONE     STRUTTURATE IN TRAGUARDI
                    DI LUNGO TERMINE (3ANNI)                        - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
                                                                  - PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE

                                     Realizzato da Maura Biondi
GLI INDICATORI: INTERPRETAZIONE E DEFINIZIONE
Ogni istituzione scolastica rappresenta una realtà complessa e
articolata che non può essere chiusa in un insieme predefinito di
indicatori secondo un modello astratto di scuola.
Ma è fondamentale un linguaggio condiviso, di modalità
standardizzate e di un quadro di riferimento comune per permettere
il confronto costruttivo.
Per favorire adeguati processi di analisi e miglioramento è necessario
valutare indicatori comuni ovvero dati misurabili e comparabili.

                             Realizzato da Maura Biondi
Gli indicatori già presenti nella Mappa degli indicatori
rappresentano una prima base dati per poter procedere
all’autovalutazione.
Ci sono invece aree per cui la scelta degli indicatori è, invece,
affidata alle singole istituzioni scolastiche:
• Competenze chiave e di cittadinanza (Esiti)
• Missione e obiettivi prioritari (Processi - Pratiche gestionali e
organizzative)
• Controllo dei processi (Processi - Pratiche gestionali e
organizzative)
• Valorizzazione delle competenze delle risorse umane (Processi -
Pratiche gestionali e organizzative)
                             Realizzato da Maura Biondi
Per tutte le aree esiste, comunque, sempre uno spazio riservato
all’istituzione scolastica per l’eventuale inserimento di indicatori
autonomamente definiti.
Nella scelta di questi INDICATORI è opportuno considerarne la validità
in termini di:
• CAPACITÀ DI RAPPRESENTARE CIÒ CHE DOVREBBERO
  INDICARE
• MISURABILITÀ
• GARANTIRE LA LORO AFFIDABILITÀ
• VERIFICARE LA FACILITÀ DI ACQUISIZIONE
• POSSIBILITÀ DI COMPARAZIONE ANCHE CON DATI ESTERNI
                              Realizzato da Maura Biondi
ESAMINARE E INTERPRETARE I DATI
I criteri di qualità per quanto riguarda l’esame dei dati da
parte delle scuole sono:

• la COMPLETEZZA, ossia l’analisi di più fonti e di più dati a
disposizione,
• la COMPARAZIONE, basata anche sul confronto con i valori di
riferimento esterni disponibili,
• la CONTESTUALIZZAZIONE, che permette alle scuole di
verificare i dati attraverso un esame di realtà,
• l’INTERPRETAZIONE, che consente ai dati di trasformarsi in
informazioni nell’ambito di un contesto di senso complessivo.
                          Realizzato da Maura Biondi
NELL'ANALISI DEL SINGOLO DATO PRESTARE
   PARTICOLARE ATTENZIONE AL PUNTO DI VISTA….
                                                            INTERPRETAZIONE
                                                            NEGATIVA DEI DATI

                                        INTERPRETAZIONE
                                        POSITIVA DEI DATI

M.C. ESCHER «Bird/Fish» 1961
                               Realizzato da Maura Biondi
ELABORAZIONE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO:

        VEDIAMO UN ESEMPIO DI COMPILAZIONE

                   Realizzato da Maura Biondi
PRIORITA’   ESITI DEGLI         INDICATORI          DESCRITTORI         TRAGUARDO TRIENNALE    ESPLICITAZIONE DEGLI      AZIONI DA ATTUARE
             STUDENTI                                                                          OBIETTIVI DI PROCESSO         NEI PROCESSI
                                                                                                                              DIDATTICI E
                                                                                                                           ORGANIZZATIVI
                          ESITI DEGLI SCRUTINI   % STUDENTI            AUMENTARE LA % DEGLI    AMBIENTE DI             RIORGANIZZAZIONE
             RISULTATI                           AMMESSI ALLA          STUDENTI AMMESSI ALLA   APPRENDIMENTO           DELLE ATTIVITA’
           SCOLASTICI                           CLASSE SUCCESSIVA     CLASSE SUCCESSIVA DEL                           DIDATTICHE NEI
                                                                       10%                                             DIPARTIMENTI
                                                                                                                       DISCLIPLINARI:
                                                                                                                           - ….
                                                                                                                           - …..
                                                                                               INCLUSIONE E            ORGANIZZAZIONE DI
                                                                                               DIFFERENZIAZIONE        CORSI DI
                                                                                                                       RECUPERO/ATTIVITA’ DI
                                                                                                                       SPORTELLO DIDATTICO
                                                                                                                       ORGANIZZAZIONE DI
                                                                                                                       ATTIVITA’ DI
                                                                                                                       TUTORAGGIO TRA
                                                                                                                       STUDENTI
                          TRASFERIMENTI E        % STUDENTI CHE        RIDURRE IL N° DI        INTEGRAZIONE CON IL     POTENZIARE LA
                          ABBANDONI              HANNO                 ABBANDONI DEL 15%       TERRITORIO E RAPPORTI   PARTECIPAZIONE DEI
                                                 ABBANDONATO GLI                               CON LE FAMIGLIE         GENITORI AGLI
                                                 STUDI IN CORSO                                                        INCONTRI E ALLE
                                                 D’ANNO                                                                ATTIVITA’ DELLA
                                                                                                                       SCUOLA
                                                                                                                       ATTRAVERSO…..
                                                                                               CLIMA SCOLASTICO        MIGLIORAMENTO
                                                                                                                       DELLO STATO DI
                                                                                                                       BENESSERE DELLO
                                                                                                                       STUDENTE A SCUOLA
                                                                                                                           - ….
                                                                                                                           -
                                                         Realizzato da Maura Biondi
Quadri di Riferimento INVALSI, Indicatori INVALSI,
e uso dei dati INVALSI per il miglioramento

L’INVALSI (cfr. d. lgs. n. 286/2004) ha il compito
di “attuare verifiche periodiche e sistematiche
sulle conoscenze ed abilità degli studenti”.

                      Realizzato da Maura Biondi
L’Invalsi elabora il
            QUADRO TERORICO DI RIFERIMENTO
ovvero un documento che ha lo scopo di chiarire su quali
elementi verterà la rilevazione degli apprendimenti in
termini di competenze, conoscenze, abilità e con quali
modalità.
Nel Quadro di riferimento saranno indicate anche
informazioni procedurali quali la scelta del campione di
riferimento, tempi delle prove, struttura, contenuti.
La conoscenza del Quadro di riferimento permette di
effettuare una lettura e analisi dei dati di restituzione in
modo consapevole.
                         Realizzato da Maura Biondi
I Quadri Teorici di Riferimento sono disponibili al
sito:
http://invalsi-areaprove.cineca.it/
•Qdr Italiano Obbligo Istruzione [pdf]
•Qdr Italiano Ultimo anno SSSG [pdf]
•Qdr Matematica Primo ciclo [pdf]
•Qdr Matematica Secondo ciclo [pdf]
•Qdr Questionario [pdf]
                     Realizzato da Maura Biondi
Il Quadro di Riferimento:
Indica i vari aspetti dell'apprendimento da valutare
stabilisce un equilibrio tra i diversi ambiti

Si rivolge a :
al gruppo di lavoro che elabora quesiti
agli insegnanti per essere di supporto
 nell’interpretare i risultati ottenuti dalle singole
 classi nelle prove del SNV.
                      Realizzato da Maura Biondi
La comparazione dei risultati proposti possono costituire
un termine di confronto per le singole scuole o anche per i
singoli insegnanti, allo scopo di:

 condurre una riflessione autonoma sulle caratteristiche del
 contesto in cui si opera
sugli apprendimenti raggiunti dagli allievi (curricolo raggiunto)
sulla validità delle scelte didattiche
sull’efficacia dell'offerta formativa
sulla ampiezza, profondità e coerenza del curricolo
 effettivamente svolto (curricolo effettivo) vs il curricolo
 programmato.
                            Realizzato da Maura Biondi
Il Quadro di Riferimento può anche essere anche
uno strumento di comunicazione con:

→ Enti istituzionali (Ministero dell'Istruzione, Uffici
Scolastici Regionali, Dirigenti scolastici) per poter
adottare opportune strategie di intervento
→ Famiglie per fornire informazioni utili per capire il
significato della valutazione del sistema scolastico

                       Realizzato da Maura Biondi
L'INVALSI predispone anche delle Guide alla lettura, contenenti per ciascun
item:
• la classificazione in termini di ambito e processo prevalente
• il richiamo degli obiettivi di apprendimento coinvolti
• un breve commento di natura didattica tendente a chiarire il possibile ruolo
  dei distrattori e sottolineare alcuni possibili comportamenti degli studenti
• altre informazioni utili per capire quali indicazioni fornisce l'item in questione
Le GUIDE ALLA LETTURA sono disponibili al sito:
http://www.invalsi.it/areadati/swdati.php?page=snv1314
Sono inoltre presenti:
- Gli strumenti ovvero le Prove somministrate per l’as 13_14
- le Griglie di valutazione delle prove
- Le rilevazioni di contesto
- Altri dati disponibili su richiesta
                                             Realizzato da Maura Biondi
USO DEI DATI INVALSI:
A luglio 2014 sono stati resi disponibili i dati sulle rilevazioni
INVALSI riferite all’as 2013_14 in modo da permettere alle
istituzioni scolastiche di :
Avere le restituzioni in tempo per poter effettuare
  valutazioni sulla programmazione didattica del nuovo a.s.
Effettuare valutazioni su ogni altro elemento reputato
  utile ai fini del potenziamento dell’azione didattica
Avere a disposizione i dati necessari ai fini
  dell’autovalutazione di istituto

                            Realizzato da Maura Biondi


   Le disparità a livello di
risultati tra gli alunni meno
  dotati e quelli più dotati
   sono in aumento o in
regressione nel corso della
loro permanenza a scuola?
  Queste disparità sono
concentrate in alcune sedi,
    indirizzi o sezioni?

                                Realizzato da Maura Biondi
Il CHEATING è espressione di un comportamento scorretto da parte
                     di studenti e insegnanti.

I dati delle restituzioni Invalsi vengono forniti sia come dato lordo
   sia, se presente, al netto del valore del cheating riscontrato.
Al §1.4 «attendibilità dei dati» del Rapporto sulla rilevazione degli
apprendimenti viene illustrata la procedura per la determinazione
                              del cheating

                             Realizzato da Maura Biondi
Grazie per l’attenzione!

     Maura Biondi

       Realizzato da Maura Biondi
ESERCITAZIONE PRATICA LABORATORIO 6:

• ELABORAZIONE DI UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: OVVERO SCELTA DI
  1 O 2 PRIORITA’ NELL’AREA DEGLI ESITI CON DEFINZIONE DEI
  TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO
• DEFINIZIONE DI INDICATORI (E DESCRITTORI) RELATIVI ALLE
  COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
• INDICAZIONE DELLA SITUAZIONE IPOTIZZATA COME CRITICA
  DALL’AUTOVALUTAZIONE

                         Realizzato da Maura Biondi
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