CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea
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PAROLA DEL PARROCO RICOMINCIAMO… con RESPONSABILITÀ Il nostro Arcivescovo, Mons. Mario Delpini, proprio alle “cose” della Parrocchia …. e tuttavia chiede a tutte le parrocchie della Diocesi di se questa cura vera della propria vocazione, procedere alla elezione per rinnovare il Consiglio personale, famigliare, lavorativa, che impegna Pastorale. Questo avverrà nei giorni di sabato 19 e ore, giorni e settimane, c’è è un fatto molto bello, domenica 20 del prossimo mese di ottobre e, come ma penso che manchi qualcosa. nelle volte precedenti, tutto si svolgerà durante le Un’altra difficoltà è in sé, nel “lavoro” del Consiglio celebrazioni eucaristiche. Pastorale: normalmente manca un’operatività E’ un momento molto importante per la vita concreta e ciò dà spesso l’impressione di della Diocesi e delle parrocchie. E’ un momento continuare a incontrarsi senza combinare niente. molto delicato perché “tocca” il futuro e lo può, in Il valore comunque del Consiglio Pastorale è qualche modo, preparare e modellare. indicato dal Vescovo e dai documenti diocesani. Per il parroco è una nuova occasione per un esame E’ chiamato ad essere segno di fraternità nella e di coscienza. Infatti le norme per il rinnovo del della comunità parrocchiale. Consiglio Pastorale Parrocchiale sono precise e Di qui la necessità appunto della cura del rapporto indicano, per esempio, che un fedele può far parte dei singoli membri del Consiglio tra di loro e con di questo Consiglio per non più di due mandati gli altri parrocchiani. consecutivi, per non correre il rischio di credere di Il Consiglio Pastorale è chiamato ad essere “essere indispensabili”… strumento per la decisione nella vita di fede della Nell’ultimo Consiglio ci sono stati molti nuovi Parrocchia. “consiglieri” che per mille ragioni adagio adagio Di qui la necessità di osservare, di tenersi informati, si sono chiamati “fuori”. E se non fossero rimasti di conoscere, di condividere contenuti, momenti, coloro che avevano due, tre, o più mandati iniziative, relazioni nella comunità cristiana. consecutivi, cosa avremmo dovuto fare? Di qui anche la necessità di tenersi sempre attenti Che cosa ha spinto ad abbandonare questa a tutto quanto può arricchire e approfondire la esperienza di Chiesa? In questo “impegno” conoscenza e la passione per le cose di Dio nella nella vita della Parrocchia è molto importante comunità cristiana, dentro la Diocesi e la Chiesa e fruttuoso che si instaurino rapporti veri tra i tutta, nel respiro del mondo intero. membri stessi del Consiglio. Può servire tanto la disponibilità all’umile Proprio nella cura di questi rapporti si presentano servizio, lo sforzo sincero di ascoltare davvero, non poche difficoltà e fatiche e spesso occorre una laboriosità condivisa su valori, contenuti e … parecchio tempo. Così che una volta creato il clima concretezze quotidiane. Di qui la necessità della adatto … è già ora di nuove elezioni … con nuove cura del buon senso, della praticità, dell’umiltà. persone … che si devono … rimettere in viaggio. Di qui la necessità della cura della vita spirituale La Chiesa Diocesana ci chiede obbedienza, ma a personale e parrocchiale nella Chiesa, la necessità dir la verità, a volte, nei miei pensieri, fa capolino … di un bel rapporto con il Signore! il desiderio di continuare con quelli che hanno Il mese di settembre e l’inizio di ottobre “resistito” fino all’ultimo. saranno dedicati a richiamare tutto quanto è Rimane poi sempre la difficoltà, nei fedeli, di necessario sapere sul Consiglio Pastorale e, farsi avanti e mettersi a disposizione per questo contemporaneamente, a raccogliere la disponibilità servizio nella Chiesa. Ci sono in questo senso di nuovi candidati e quella dei membri uscenti che anche “difficoltà” per così dire “oggettive”. intendono mettersi o rimettersi in gioco. A volte il parroco (...sbaglia, ma fa così ...) … Chi sente di poter essere di aiuto al cammino di vuol fare da solo e, se appena può, non chiama fede della nostra Parrocchia in questo servizio lo in causa nessuno. Le persone quindi, giustamente, può far sapere al Parroco o ai membri dell’attuale si sentono poco considerate e non si propongono. Consiglio Pastorale che si conoscono. A favorire questa prima difficoltà ci sta anche Sicuramente la preparazione, la disponibilità, la il fatto che spesso invito a vivere la propria decisione di mettersi a disposizione per le elezioni vocazione impegnandosi là dove il Signore ci ha richiede, come d’altra parte ogni situazione della chiamati… vita, un po’ di preghiera al Signore che ci illumini Questo, preso sul serio, mette in crisi non poco e ci rafforzi con il suo Spirito. la possibilità pratica di “dare tempo e impegno” Don Aurelio 1
LUNEDÌ 16 SETTEMBRE Ore 17.00 - S. Rosario e Vespri in Chiesa parrocchiale s. Andrea MARTEDÌ 17 SETTEMBRE Ore 17.00 - S. Rosario e Vespri in Chiesa parrocchiale s. Andrea MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE Ore 17.00 - S. Rosario e Vespri in Chiesa parrocchiale s. Andrea Ore 20.30 - Momento di preghiera nella Chiesa di s. Andrea Processione verso la Chiesa di Maria Regina nel 50esimo di fondazione GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE Ore 17.00 - S. Rosario e Vespri in Chiesa parrocchiale s. Andrea Ore 20.30 - Triduo per adulti, Chiesa parrocchiale s. Andrea VENERDÌ 20 SETTEMBRE Ore 17.00 - S. Rosario e Vespri in Chiesa parrocchiale s. Andrea Ore 18.00 - Inaugurazione Mostra e vendita benefica arte africana al Centro parrocchiale Don Civilini Ore 20.30 - Triduo per adulti, Chiesa parrocchiale s. Andrea SABATO 21 SETTEMBRE Giornata penitenziale Ore 09.30 - 11.30 - Liturgia penitenziale, Chiesa parrocchiale s. Andrea Ore 15.30 - 17.30 - Liturgia penitenziale, Chiesa parrocchiale s. Andrea Ore 17.45 - Celebrazione dei Primi Vespri Ore 18.00 - Celebrazione eucaristica Ore 21.00 - Assemblea parrocchiale: “Il Consiglio pastorale e la corresponsabilità nella Chiesa locale” all’Oratorio s. Andrea DOMENICA 22 SETTEMBRE Ore 08.15 - Celebrazione Lodi Ore 08.30 - Celebrazione eucaristica, Chiesa parrocchiale s. Andrea Ore 10.30 - Celebrazione eucaristica, Chiesa parrocchiale s. Andrea Ore 20.30 - PROCESSIONE SOLENNE CON L’ICONA DELLA MADONNA DEL ROSARIO PER LE VIE DELLA PARROCCHIA. Il percorso si snoderà in queste vie: A. Moro, Colombo, Bozzotti, Roma, Raffaello, Mantegna, Sauro, Milano, con la conclusione nella chiesa parrocchiale di s. Andrea. Al termine della funzione nel cortile del Centro Lazzati: INTRATTENIMENTO DELLA BANDA S. ANDREA PER TUTTI RINFRESCO SERALE LUNEDÌ 23 SETTEMBRE Ore 20.30 - S. Messa per i defunti pioltellesi IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA DI FESTA PER LA MADONNA DEL ROSARIO SI INVITANO I PARROCCHIANI A ESPORRE GLI STENDARDI MARIANI 2
MOSTRA E VENDITA BENEFICA DI ARTE AFRICANA Nei giorni di venerdì 20, saba- artistiche, sculture e bassori- to 21 e domenica 22 settembre, lievi esposti, sono stati colle- i cittadini pioltellesi potranno zionati dal parroco don Aure- visitare una mostra di “Arte lio Redaelli nei suoi viaggi nel africana” allestita dalla Par- continente africano. rocchia Sant’Andrea, nel cen- Questa raccolta ora viene of- tro Don Enrico Civilini in via ferta da don Aurelio, allo sco- Milano 76. Le numerose opere po di aiutare Caritas Pioltello a far fronte alle numerose ri- chieste di aiuto economico che settimanalmente giungono al Centro di ascolto da parte di famiglie e persone in difficol- tà. Ciascun cittadino potrà partecipare all’iniziativa be- nefica acquistando una delle opere esposte, il cui ricavato sarà interamente devoluto a Caritas città di Pioltello. Vi aspettiamo numerosi. In prossimità del rinnovo del Consiglio pastorale per gli anni 2019-2023 il parroco don Aurelio promuove una ASSEMBLEA PARROCCHIALE IL CONSIGLIO PASTORALE E LA CORRESPONSABILITÀ NELLA CHIESA LOCALE Sabato 21 settembre Ore 21.00 ORATORIO S. ANDREA - VIA CIRENE 1 3
ATTO DI CONSACRAZIONE ALLA MADONNA DEL ROSARIO Un popolo amante di Maria Testo tratto da: domenica 31 agosto, e che sarà poi IL GIUBILEO MARIANO rinchiuso nel cuore d’argento che sta DI PIOLTELLO ai piedi della Vergine, quello stesso Storia di una devozione popolare cuore, che attualmente rinchiude il Chiara Tangari nome dei nostri soldati, coi nostri voti, le nostre ansie...». Il sentimento di affetto, di ricono- Il proclama fu sottoscritto, oltre che scenza e di sottomissione del popolo dai capifamiglia, anche dal cardina- di Pioltello nei confronti della Ver- le arcivescovo Schuster e da tutte le gine Maria è stato più volte solen- autorità locali ecclesiastiche e civili, nizzato attraverso gli atti di consa- ovvero dal popolo intero di Pioltello. crazione dell’intera comunità. Una Ancora nel 1947 gli uomini tornati prima testimonianza risale al 1905 dalla guerra aggiungeranno i pro- ed è ricordata dal parroco don Car- pri nomi a quelli già racchiusi nel rera, anche se lui stesso riconosce medesimo cuore. Oltre a questa al- che «da tempo immemorabile» il tre ancora ne seguirono: «Sono là e popolo di Pioltello aveva eletto la staranno là le centinaia e centinaia Madonna del Rosario a sua specia- di firme a suggellare una storia di le protettrice: «A perpetua memoria amore e di predilezione da parte della devozione a Maria manifesta- La statua della Madonna del della Madonna, di ubbidienza e di ta dal popolo di Pioltello in questo Rosario come si presentava devozione filiale da parte di un in- mese di maggio coll’intervenire nel 1930 con le vecchie corone tero popolo». Un popolo amante di in massa alle pratiche delle sere, il sostituite nel 1955. Maria… parroco comperò un cuore d’argen- to, ed invitò il popolo ad apporre la propria firma sopra liste di carta da Il 31 agosto 1930 riporre nel cuore stesso ed appen- Anno II della riconciliazione d’Italia con la S. Sede derlo all’altare della Beata Vergine. Anno VIII dell’era fascista Sul cuore fu inciso sotto il Pontificato di S. Santità Pio Papa XI “Maggio 1905”. Ciò fu fatto anche regnante S. Maestà Vittorio Emanuele III Re d’Italia per tener viva nel popolo la deter- essendo Arcivescovo di Milano il Card. Ildefonso Alfredo Schuster minazione di voler onorare solen- Parroco della Parrocchia di S. Andrea Ap. in Pioltello nemente il 25° Anniversario della il Sac. Giuseppe Carrera Madonna che cade appunto in e Coadiutore il Sac. Aldo Galbiati quest’anno. essendo Capo del Governo Benito Mussolini Il cuore riempito di firme fu colloca- Podestà di Pioltello il Capomastro Andrea Borgonovo to all’ultimo del mese di maggio». Segretario politico del Fascio di Pioltello il Capomastro Un altro atto di consacrazione sarà Giuseppe Borgonovo rinnovato nel 1916: nel medesimo Presidente della Congregazione di Carità e dell’Asilo Infantile cuore d’argento verranno riposti i il Sig. Antonio Orsenigo nomi dei soldati partiti per la guer- Medico Condotto il Dottor Santino Vallerani ra. La testimonianza successiva ri- il Popolo di Pioltello guarda l’anno 1930, in occasione del che ab immemorabili elesse la Vergine del S. Rosario Giubileo Mariano. Ma come si svol- a sua speciale protettrice geva tale cerimonia? Le pagine del Bollettino Parrocchiale si rivelano rinnova unanimemente la proclamazione una fonte preziosa di informazioni. della Seguiamolo nella sua narrazione at- Vergine Madre Maria S.S. del Rosario traverso le parole del parroco don a Sua Patrona Carrera: «Ogni capo-famiglia sarà ringraziandola dell’assistenza speciale che sempre su di esso invitato a firmare di proprio pugno esercitò e supplicandola, perché continui a proteggerlo nella il proclama di rielezione, che per- conservazione della fede, assistendolo nella pratica sone incaricate porteranno di casa della vita cristiana, onde un giorno ringraziarla in casa e solennemente sarà letto in degnamente in Paradiso. chiesa, dinanzi a tutto il popolo, la 4
DALLA LETTERA APOSTOLICA “ROSARIUM VIRGINIS MARIAE” DEL SOMMO PONTEFICE GIOVANNI PAOLO II Contemplare Cristo con Maria CAPITOLO I anche la mediazione presso di Lui zia», come, con audace espressione Il Rosario ci trasporta misticamente da parte di Cristo stesso (cfr 1Gv 2, da ben comprendere, diceva nella accanto a Maria impegnata a segui- 1) e l’azione dello Spirito Santo, che « sua Supplica alla Vergine il beato re la crescita umana di Cristo nella intercede per noi » secondo i disegni Bartolo Longo. Una certezza, questa, casa di Nazareth. Ciò le consente di di Dio (cfr Rm 8, 26-27). Noi infatti che, a partire dal Vangelo, si è andata educarci e di plasmarci con la mede- «nemmeno sappiamo che cosa sia consolidando per via di esperienza sima sollecitudine, fino a che Cristo conveniente domandare» (Rm 8, nel popolo cristiano. Il sommo poeta non «sia formato» in noi pienamen- 26) e talvolta non veniamo esauditi Dante la interpreta stupendamente, te (cfr Gal 4, 19). Questa azione di perché «chiediamo male» (cfr Gc 4, nella linea di san Bernardo, quando Maria, totalmente fondata su quel- 2- 3). A sostegno della preghiera, che canta: «Donna, se’ tanto grande e la di Cristo e ad essa radicalmente Cristo e lo Spirito fanno sgorgare nel tanto vali, / che qual vuol grazia e subordinata, «non impedisce mini- a te non ricorre, / sua disianza vuol mamente l’unione immediata dei volar sanz’ali». Nel Rosario, Maria credenti con Cristo, ma la facilita». santuario dello Spirito Santo (cfr È il luminoso principio espresso Lc 1, 35), mentre è supplicata da dal Concilio Vaticano II, che ho noi, si pone per noi davanti al sperimentato tanto fortemente Padre che l’ha colmata di gra- nella mia vita, facendone la zia e al Figlio nato dal suo base del mio motto episco- grembo, pregando con noi pale: Totus tuus. Un motto, e per noi. com’è noto, ispirato alla dottrina di San Luigi Maria Annunciare Cristo Grignion de Montfort, che con Maria così spiegava il ruolo di Ma- 17. Il Rosario è anche un ria nel processo di conforma- percorso di annuncio e di zione a Cristo di ciascuno di approfondimento, nel quale noi: «Tutta la nostra perfezione il mistero di Cristo viene con- consiste nell’essere conformi, uni- tinuamente ripresentato ai diver- ti e consacrati a Gesù Cristo. Perciò si livelli dell’esperienza cristiana. Il la più perfetta di tutte le devozio- modulo è quello di una presentazio- ni è incontestabilmente quella che ne orante e contemplativa, che mira ci conforma, unisce e consacra più nostro cuore, interviene Maria con a plasmare il discepolo secondo il perfettamente a Gesù Cristo. Ora, la sua intercessione materna. «La cuore di Cristo. In effetti, se nella re- essendo Maria la creatura più con- preghiera della Chiesa è come so- cita del Rosario tutti gli elementi per forme a Gesù Cristo, ne segue che, stenuta dalla preghiera di Maria». In un’efficace meditazione vengono tra tutte le devozioni, quella che effetti, se Gesù, unico Mediatore, è adeguatamente valorizzati, ne na- consacra e conforma di più un’ani- la Via della nostra preghiera, Maria, sce, specialmente nella celebrazione ma a Nostro Signore è la devozione pura trasparenza di Lui, mostra la comunitaria nelle parrocchie e nei a Maria, sua santa Madre, e che più Via, ed «è a partire da questa singo- santuari, una significativa opportu- un’anima sarà consacrata a lei, più lare cooperazione di Maria all’azio- nità catechetica che i Pastori devono sarà consacrata a Gesù Cristo». Mai ne dello Spirito Santo, che le Chiese saper cogliere. La Vergine del Rosa- come nel Rosario la via di Cristo e hanno sviluppato la preghiera alla rio continua anche in questo modo quella di Maria appaiono così pro- santa Madre di Dio, incentrandola la sua opera di annuncio di Cristo. fondamente congiunte. Maria non sulla persona di Cristo manifestata La storia del Rosario mostra come vive che in Cristo e in funzione di nei suoi misteri». Alle nozze di Cana questa preghiera sia stata utilizzata Cristo! il Vangelo mostra appunto l’efficacia specialmente dai Domenicani, in dell’intercessione di Maria, che si fa un momento difficile per la Chiesa Supplicare Cristo con Maria portavoce presso Gesù delle uma- a motivo del diffondersi dell’eresia. 16.Cristo ci ha invitati a rivolgerci ne necessità: «Non hanno più vino» Oggi siamo davanti a nuove sfide. a Dio con insistenza e fiducia per (Gv 2, 3). Il Rosario è insieme medi- Perché non riprendere in mano la essere esauditi: « Chiedete e vi sarà tazione e supplica. L’insistente im- Corona con la fede di chi ci ha pre- dato; cercate e troverete; bussate plorazione della Madre di Dio pog- ceduto? Il Rosario conserva tutta la e vi sarà aperto » (Mt 7, 7). Il fon- gia sulla fiducia che la sua materna sua forza e rimane una risorsa non damento di questa efficacia della intercessione può tutto sul cuore del trascurabile nel corredo pastorale di preghiera è la bontà del Padre, ma Figlio. Ella è «onnipotente per gra- ogni buon evangelizzatore. 5
Pellegrinaggio Gerusalemme - Rancio Cari amici pioltellesi, ormai è pori da Lui provati. passato qualche mese dal salu- In riva al lago di Tiberiade to che ho rivolto alla comunità abbiamo celebrato la messa e e quindi dalla mia partenza. su un sepolcro vuoto abbiamo Il 28 settembre per me e la mia pregato, nel caos del giorno e classe sarà un giorno specia- nella tranquillità della notte. le: nel Duomo di Milano ver- Nel Getsemani abbiamo vissu- remo ordinati diaconi, e come to ore di silenzio e preghiera, comunità che mi ha accompa- presso il Calvario abbiamo so- gnato per ben tre anni vorrei stato in adorazione, a Betlem- condividere questa gioia con me, luogo dell’incarnazione, voi, vi aspetto! abbiamo meditato. Questo è il primo pellegrinag- gio che ho avuto oc- casione di fare e per non degenerare in una lettera dai con- tenuti turistici scelgo di non dilungarmi in inefficaci descrizioni o ambiziose rifles- sioni. Spero solo che abbiate l’occasione di poter verificare con i vostri occhi che il se- polcro è vuoto e che la terra di Gesù in Come sapete, anche grazie al qualche modo porta ancora il vostro aiuto è stato possibile suo profumo, ma anche tante per me e per la mia classe pel- delle sue ferite. mana sono stato in “pellegri- legrinare nella terra di Gesù: In queste righe penso sia più naggio” presso la casa di Ran- calpestare sentieri da Lui per- doveroso raccontarvi dell’al- cio di Lecco, dove missionari corsi, osservare panorami che tra mia esperienza spirituale anziani o gravemente malati Lui ha osservato, gustare sa- di questa estate. Per una setti- sono ospitati ed accolti. Per quanto possa stridere o cozzare contro le vostre aspet- tative è questo il viaggio di cui vi vorrei parlare. Vi vorrei par- lare di quanta gioia nel cuore ha un missionario quando rac- conta le sue “mattate”. Vi vorrei parlare dell’entusia- smo nei suoi occhi quando rac- conta i giorni in cui il superiore gli comunicò la destinazione. Vi vorrei raccontare della fidu- cia assoluta con cui confessava di non voler andare lì, dove lo hanno mandato, ma di sapere che i superiori lo conoscevano Due giovani seminaristi del Pime con la croce appena istallata meglio di quanto lui si cono- sulla cima Viola. (Foto dagli archivi di un padre di Rancio) scesse. 6
CORAGGIO, IVAN! Il tuo essere tra noi è stato un cuori desideri spesso difficili tempo prezioso scandito da da comprendere, ma infinita- amicizia, simpatia, vicinanza, mente straordinari da vivere. testimonianza ed esempio. Siamo certi che, con il soste- Siamo grati di aver condiviso gno di chi ti vuole bene, sarai con te esperienze e storie che in grado di tenere la fiamma custodiremo con orgoglio. della tua vocazione sempre Vi vorrei raccontare di come, dopo aver aiutato tanti a man- giare, accetti di essere imboc- cato da uno sbarbatello. Vi vorrei raccontare di come i muri della sua stanza racconti- no, con le foto appese, anni di fatiche, e anni di gioie. Vi vorrei raccontare di come sia possibile evangelizzare anche da una carrozzina, a 98 anni. Vi vorrei raccontare di come il sepolcro di Gerusalemme Adesso che vai incontro a que- viva e di accorgerti che le tue non testimoni la resurrezione sto passo decisivo, puoi stare mani sono in grado di fare di Gesù quanto lo faccia il cuo- certo che noi ti seguiremo cose grandi, belle e vere. re di un missionario contento. accompagnandoti sempre! Il Siamo tutti con te... felici Tutte queste cose ve le vorrei tuo essere a servizio per una quanto te! raccontare, ma non riesco. Cosa così grande come lo è la Buona strada! Quindi prima di passare da missione è la più ovvia con- Gerusalemme passate da Ran- ferma che c’è davvero Qual- Il tuo fedelissimo cio. cuno che semina nei nostri gruppo ado e giovani Ivan 7
PROPOSTA PER L’ANNO PASTORALE 2019-2020 Occasioni di crescita nella fede È a disposizione dei fedeli am- 5. Lettera per il tempo pasquale, brosiani la Proposta per l’anno «Siate sempre lieti nel Signore!» pastorale 2019-2020 dal titolo (Fil 4,4) «La situazione è occasione. Per 6. Lettera per il tempo dopo il progresso e la gioia della vo- Pentecoste, «La grazia del Si- stra fede» scritta da monsignor gnore nostro Gesù Cristo sia Mario Delpini, con il vostro spirito» (Fil 4,18). L’Arcivescovo tiene a sottoli- All’inizio di ogni singola lette- neare che non si tratta propria- ra viene proposta una citazione mente di una lettera pastorale, dell’Epistola ai Filippesi, svi- ma di un insieme di proposte luppando poi percorsi di ana- che intendono accompagnare lisi riguardanti la condizione i fedeli ambrosiani lungo i di- attuale della Chiesa di Milano: versi tempi dell’anno liturgico, prospettive, approfondimen- intesi come situazioni capaci di ti di alcuni aspetti concreti e sprigionare in modo promet- sei lettere, che ripercorrono le proposte di passi da compiere. tente significative occasioni di diverse fasi dell’anno liturgico, Non mancano poi suggerimen- crescita nella fede. ravvisando nel susseguirsi ordi- ti relativi alla lettura di testi del Monsignor Delpini, forte della nario di questi momenti quelle Magistero di papa Francesco. convinzione «che la Gloria di situazioni che possono diventa- Un esempio significativo può Dio abita sulla terra e tutta la re occasioni di grazia nel tempo essere questo passaggio della trasfigura» trae spunto dalla vissuto in relazione con Dio. Lettera per il mese missionario Lettera di San Paolo ai Filippe- 1. Lettera per il mese missio- straordinario (ottobre 2019): si, invitando il popolo di Dio a nario speciale – ottobre 2019, «La missione è obbedienza, valutare ogni situazione che si «Purché il Vangelo venga an- non è impresa solitaria: ha la presenti come occasione di ri- nunciato» (Fil 1,18) sua radice nella comunione, è flessione e crescita, anche nella praticabile da una fraternità, ha vita civile. come intenzione di convocare «La nostra Chiesa Diocesana, per edificare la comunione dei nel suo peregrinare in questa molti che diventano un cuore terra, segnata da una storia an- solo e un’anima sola. I discepoli tica e da una irrequieta vivaci- si purificano da ogni tentazio- tà presente, sta assumendo un ne di proselitismo, di esibizio- volto nuovo», osserva l’Arcive- nismo. Cercano di contrastare scovo in apertura. A partire dai ogni inclinazione alla timidez- quattro «tratti caratteristici», già za, al ripiegamento su di sé. delineati nel Documento di pro- Si liberano da ogni complesso mulgazione del Sinodo «Chie- di inferiorità. Obbediscono al sa dalle genti. Responsabilità Signore e vivono come invia- e prospettive» – «la nostra co- ti per annunciare il Vangelo. munità diocesana dimora nello Sono chiamati a identificarsi e stupore e si trova a proprio agio a riconoscersi nel mandato di nella storia; (…) è sensibile al Gesù, così da poter dire, come “forte grido” che protesta con- 2. Lettera per l’Avvento 2019, suggerisce Papa Francesco, io tro il male, che reagisce all’in- «Corro verso la meta» (Fil 3,14) sono missione» giustizia, che raccoglie il gemito 3. Lettera per il tempo di Nata- dei poveri, che denuncia le pre- le. «E Gesù cresceva in sapienza varicazioni dei potenti (…) ed età e grazia» (Lc 2,52) La situazione è occasione è invitata ad alzare lo sguardo 4. Lettera per il tempo di Qua- Per il progresso e la gioia per contemplare la promessa resima, «Umiliò se stesso, obbe- della vostra fede sposa, la sposa dell’Agnello» -, diente fino alla morte e a una Centro Ambrosiano, l’Arcivescovo propone quindi morte di croce» (Fil 2,8) 144 pagine, 4 euro 8
III GIORNATA MONDIALE DEI POVERI - DOMENICA 17 NOVEMBRE La speranza dei poveri non sarà mai delusa 1. «La speranza dei poveri non sarà mai delusa» (Sal 9,19). Le parole del Salmo manifestano SEGNO CONCRETO una incredibile attualità. Espri- mono una verità profonda che la DEL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA fede riesce a imprimere soprat- tutto nel cuore dei più poveri: restituire la speranza perduta di- nanzi alle ingiustizie, sofferenze La Giornata mondiale dei poveri, celebrata per la prima volta e precarietà della vita. nella domenica 19 novembre 2017, è stata istituita da Papa Il Salmista descrive la condi- Francesco al termine del Giubileo della misericordia, nella zione del povero e l’arroganza lettera apostolica Misericordia et misera. di chi lo opprime (cfr 10, 1-10). “Alla luce del Giubileo delle persone socialmente escluse, men- Invoca il giudizio di Dio perché tre in tutte le cattedrali e nei santuari del mondo si chiudevano sia restituita giustizia e superata le Porte della Misericordia, ho intuito che, come ulteriore segno l’iniquità (cfr 10, 14-15). Sembra concreto di questo Anno Santo straordinario, si debba celebra- che nelle sue parole ritorni la do- re in tutta la Chiesa, nella ricorrenza della XXXIII Domenica manda che si rincorre nel corso del Tempo Ordinario, la Giornata mondiale dei poveri”. dei secoli fino ai nostri giorni: La terza Giornata mondiale dei poveri sarà celebrata in tutta come può Dio tollerare questa la Chiesa domenica 17 novembre. disparità? Come può permette- re che il povero venga umiliato, senza intervenire in suo aiuto? tù. Non è molto diverso oggi. La vitù a cui sono sottoposti milio- Perché consente che chi oppri- crisi economica non ha impedito ni di uomini, donne, giovani e me abbia vita felice mentre il a numerosi gruppi di persone un bambini. suo comportamento andrebbe arricchimento che spesso appa- Incontriamo ogni giorno fami- condannato proprio dinanzi alla re tanto più anomalo quanto più glie costrette a lasciare la loro sofferenza del povero? nelle strade delle nostre città terra per cercare forme di sus- Nel momento della composi- tocchiamo con mano l’ingente sistenza altrove; orfani che han- zione di questo Salmo si era in numero di poveri a cui manca no perso i genitori o che sono presenza di un grande sviluppo il necessario e che a volte sono stati violentemente separati da economico che, come spesso ac- vessati e sfruttati. Tornano alla loro per un brutale sfruttamen- cade, giunse anche a produrre mente le parole dell’Apocalisse: to; giovani alla ricerca di una forti squilibri sociali. La spere- «Tu dici: Sono ricco, mi sono ar- realizzazione professionale ai quazione generò un numero- ricchito, non ho bisogno di nulla. quali viene impedito l’accesso al so gruppo di indigenti, la cui Ma non sai di essere un infelice, lavoro per politiche economiche condizione appariva ancor più un miserabile, un povero, cieco miopi; vittime di tante forme di drammatica se confrontata con e nudo» (Ap 3,17). Passano i se- violenza, dalla prostituzione alla la ricchezza raggiunta da pochi coli ma la condizione di ricchi e droga, e umiliate nel loro intimo. privilegiati. L’autore sacro, os- poveri permane immutata, come Come dimenticare, inoltre, i mi- servando questa situazione, di- se l’esperienza della storia non lioni di immigrati vittime di tanti pinge un quadro tanto realistico insegnasse nulla. Le parole del interessi nascosti, spesso stru- quanto veritiero. Salmo, dunque, non riguardano mentalizzati per uso politico, a Era il tempo in cui gente arro- il passato, ma il nostro presente cui sono negate la solidarietà e gante e senza alcun senso di posto dinanzi al giudizio di Dio. l’uguaglianza? E tante perso- Dio dava la caccia ai poveri per ne senzatetto ed emarginate che impossessarsi perfino del poco 2. Anche oggi dobbiamo elenca- si aggirano per le strade delle che avevano e ridurli in schiavi- re molte forme di nuove schia- nostre città? 9
Quante volte vediamo i poveri sciamo una moltitudine di po- non potrà mai trovare Dio indif- nelle discariche a raccogliere il veri spesso trattati con retorica ferente o silenzioso dinanzi alla frutto dello scarto e del super- e sopportati con fastidio. Diven- sua preghiera. Dio è colui che fluo, per trovare qualcosa di tano come trasparenti e la loro rende giustizia e non dimentica cui nutrirsi o vestirsi! Diventati voce non ha più forza né con- (cfr Sal 40,18; 70,6); anzi, è per lui loro stessi parte di una discari- sistenza nella società. Uomini e un rifugio e non manca di venire ca umana sono trattati da rifiuti, donne sempre più estranei tra le in suo aiuto (cfr Sal 10,14). senza che alcun senso di colpa nostre case e marginalizzati tra i Si possono costruire tanti muri e investa quanti sono complici nostri quartieri. sbarrare gli ingressi per illudersi di questo scandalo. Giudicati di sentirsi sicuri con le proprie spesso parassiti della società, ai 3. Il contesto che il Salmo de- ricchezze a danno di quanti si poveri non si perdona neppu- scrive si colora di tristezza, per lasciano fuori. Non sarà così re la loro povertà. Il giudizio è l’ingiustizia, la sofferenza e l’a- per sempre. Il “giorno del Si- sempre all’erta. Non possono marezza che colpisce i poveri. gnore”, come descritto dai pro- permettersi di essere timidi o Nonostante questo, offre una feti (cfr Am 5,18; Is 2-5; Gl 1-3), scoraggiati, sono percepiti come bella definizione del povero. Egli minacciosi o incapaci, solo per- è colui che “confida nel Signore” ché poveri. (cfr v. 11), perché ha la certezza Dramma nel dramma, non è con- di non essere mai abbandonato. sentito loro di vedere la fine del Il povero, nella Scrittura, è l’uo- tunnel della miseria. Si è giunti mo della fiducia! L’autore sacro perfino a teorizzare e realizzare offre anche il motivo di tale fidu- un’architettura ostile in modo da cia: egli “conosce il suo Signore” sbarazzarsi della loro presenza (cfr ibid.), e nel linguaggio bibli- anche nelle strade, ultimi luoghi co questo “conoscere” indica un di accoglienza. Vagano da una rapporto personale di affetto e parte all’altra della città, speran- di amore. do di ottenere un lavoro, una Siamo dinanzi a una descrizio- casa, un affetto… Ogni eventua- ne davvero impressionante che le possibilità offerta, diventa uno non ci aspetteremmo mai. Ciò, spiraglio di luce; eppure, anche tuttavia, non fa che esprimere là dove dovrebbe registrarsi al- la grandezza di Dio quando si meno la giustizia, spesso si in- trova dinanzi a un povero. La distruggerà le barriere create tra fierisce su di loro con la violenza sua forza creatrice supera ogni Paesi e sostituirà l’arroganza di del sopruso. Sono costretti a ore aspettativa umana e si rende pochi con la solidarietà di tanti. infinite sotto il sole cocente per concreta nel “ricordo” che egli La condizione di emarginazio- raccogliere i frutti della stagione, ha di quella persona concre- ne in cui sono vessati milioni di ma sono ricompensati con una ta (cfr v. 13). È proprio questa persone non potrà durare ancora paga irrisoria; non hanno sicu- confidenza nel Signore, questa a lungo. Il loro grido aumenta e rezza sul lavoro né condizioni certezza di non essere abbando- abbraccia la terra intera. Come umane che permettano di sen- nato, che richiama alla speranza. scriveva Don Primo Mazzolari: tirsi uguali agli altri. Non esiste Il povero sa che Dio non lo può «Il povero è una protesta conti- per loro cassa integrazione, in- abbandonare; perciò vive sem- nua contro le nostre ingiustizie; dennità, nemmeno la possibilità pre alla presenza di quel Dio che il povero è una polveriera. Se le di ammalarsi. si ricorda di lui. Il suo aiuto si dai fuoco, il mondo salta». Il Salmista descrive con crudo estende oltre la condizione at- realismo l’atteggiamento dei tuale di sofferenza per delineare 5. Non è mai possibile eludere il ricchi che depredano i poveri: un cammino di liberazione che pressante richiamo che la Sacra “Stanno in agguato per ghermi- trasforma il cuore, perché lo so- Scrittura affida ai poveri. Do- re il povero…attirandolo nella stiene nel più profondo. vunque si volga lo sguardo, la rete” (cfr Sal 10,9). È come se per Parola di Dio indica che i poveri loro si trattasse di una battuta di 4. È un ritornello permanente sono quanti non hanno il neces- caccia, dove i poveri sono brac- delle Sacre Scritture la descri- sario per vivere perché dipendo- cati, presi e resi schiavi. In una zione dell’agire di Dio in favo- no dagli altri. Sono l’oppresso, condizione come questa il cuore re dei poveri. Egli è colui che l’umile, colui che è prostrato a di tanti si chiude, e il desiderio “ascolta”, “interviene”, “pro- terra. Eppure, dinanzi a questa di diventare invisibili prende il tegge”, “difende”, “riscatta”, innumerevole schiera di indi- sopravvento. Insomma, ricono- “salva”… Insomma, un povero genti, Gesù non ha avuto timore 10
di identificarsi con ciascuno di cessario, soprattutto in un pe- monianza ha cambiato la vita essi: «Tutto quello che avete fatto riodo come il nostro, rianimare di tante persone e ha aiutato il a uno solo di questi miei fratelli la speranza e restituire fiducia. È mondo a guardare con occhi più piccoli, l’avete fatto a me» un programma che la comunità diversi alle persone più fragili e (Mt 25,40). Sfuggire da questa cristiana non può sottovalutare. deboli. Il grido dei poveri è stato identificazione equivale a mi- Ne va della credibilità del nostro ascoltato e ha prodotto una spe- stificare il Vangelo e annacqua- annuncio e della testimonianza ranza incrollabile, creando segni re la rivelazione. Il Dio che Gesù dei cristiani. visibili e tangibili di un amore ha voluto rivelare è questo: un concreto che fino ad oggi pos- Padre generoso, misericordio- 6. Nella vicinanza ai poveri, la siamo toccare con mano. so, inesauribile nella sua bontà Chiesa scopre di essere un po- e grazia, che dona speranza so- polo che, sparso tra tante na- 7. «L’opzione per gli ultimi, prattutto a quanti sono delusi e zioni, ha la vocazione di non per quelli che la società scarta privi di futuro. far sentire nessuno straniero o e getta via» (ibid., 195) è una Come non evidenziare che le escluso, perché tutti coinvolge scelta prioritaria che i discepoli in un comune cammino di sal- di Cristo sono chiamati a per- vezza. La condizione dei poveri seguire per non tradire la cre- obbliga a non prendere alcuna dibilità della Chiesa e donare distanza dal Corpo del Signore speranza fattiva a tanti indifesi. che soffre in loro. Siamo chia- La carità cristiana trova in essi mati, piuttosto, a toccare la sua la sua verifica, perché chi com- carne per comprometterci in pri- patisce le loro sofferenze con ma persona in un servizio che è l’amore di Cristo riceve forza e autentica evangelizzazione. La conferisce vigore all’annuncio promozione anche sociale dei del Vangelo. poveri non è un impegno ester- L’impegno dei cristiani, in occa- no all’annuncio del Vangelo, al sione di questa Giornata Mondia- contrario, manifesta il realismo le e soprattutto nella vita ordina- della fede cristiana e la sua vali- ria di ogni giorno, non consiste dità storica. L’amore che dà vita solo in iniziative di assistenza alla fede in Gesù non permette che, pur lodevoli e necessarie, ai suoi discepoli di rinchiudersi devono mirare ad accrescere in Beatitudini, con le quali Gesù in un individualismo asfissiante, ognuno l’attenzione piena che è ha inaugurato la predicazione nascosto in segmenti di intimità dovuta ad ogni persona che si del regno di Dio, si aprono con spirituale, senza alcun influs- trova nel disagio. «Questa atten- questa espressione: «Beati voi, so sulla vita sociale (cfr Esort. zione d’amore è l’inizio di una poveri» (Lc 6,20)? Il senso di que- ap. Evangelii gaudium, 183). vera preoccupazione» (ibid., 199) sto annuncio paradossale è che Recentemente abbiamo pianto la per i poveri nella ricerca del loro proprio ai poveri appartiene il morte di un grande apostolo dei vero bene. Non è facile essere te- Regno di Dio, perché sono nella poveri, Jean Vanier, che con la stimoni della speranza cristiana condizione di riceverlo. Quanti sua dedizione ha aperto nuove nel contesto della cultura con- poveri incontriamo ogni giorno! vie alla condivisione promozio- sumistica e dello scarto, sempre Sembra a volte che il passare nale con le persone emarginate. tesa ad accrescere un benessere del tempo e le conquiste di ci- Jean Vanier ha ricevuto da Dio superficiale ed effimero. È neces- viltà aumentino il loro numero il dono di dedicare tutta la sua sario un cambiamento di men- piuttosto che diminuirlo. Passa- vita ai fratelli con gravi disabi- talità per riscoprire l’essenziale no i secoli, e quella beatitudine lità che spesso la società tende e dare corpo e incisività all’an- evangelica appare sempre più ad escludere. È stato un “santo nuncio del regno di Dio. paradossale; i poveri sono sem- della porta accanto” alla nostra; La speranza si comunica anche pre più poveri, e oggi lo sono con il suo entusiasmo ha sapu- attraverso la consolazione, che si ancora di più. Eppure Gesù, che to raccogliere intorno a sé tanti attua accompagnando i poveri ha inaugurato il suo Regno po- giovani, uomini e donne, che non per qualche momento cari- nendo i poveri al centro, vuole con impegno quotidiano hanno co di entusiasmo, ma con un im- dirci proprio questo: Lui ha inau- dato amore e restituito il sorriso pegno che continua nel tempo. I gurato, ma ha affidato a noi, suoi a tante persone deboli e fragili poveri acquistano speranza vera discepoli, il compito di portarlo offrendo loro una vera “arca” di non quando ci vedono gratifica- avanti, con la responsabilità di salvezza contro l’emarginazione ti per aver concesso loro un po’ dare speranza ai poveri. È ne- e la solitudine. Questa sua testi- del nostro tempo, ma quando 11
riconoscono nel di conversione per nostro sacrificio riconoscere i poveri un atto di amore e amarli. gratuito che non cerca ricompensa. 10. Il Signore non abbandona chi lo 8. A tanti volon- cerca e quanti lo tari, ai quali va invocano; «non di- spesso il merito mentica il grido dei di aver intuito per poveri» (Sal 9,13), primi l’importan- perché le sue orec- za di questa atten- chie sono attente zione ai poveri, alla loro voce. La chiedo di crescere speranza del po- nella loro dedizione. Cari fratelli 9. A volte basta poco per restitu- vero sfida le varie condizioni di e sorelle, vi esorto a cercare in ire speranza: basta fermarsi, sor- morte, perché egli sa di essere ogni povero che incontrate ciò ridere, ascoltare. Per un giorno particolarmente amato da Dio e di cui ha veramente bisogno; a lasciamo in disparte le statisti- così vince sulla sofferenza e l’e- non fermarvi alla prima neces- che; i poveri non sono numeri a sclusione. La sua condizione di sità materiale, ma a scoprire la cui appellarsi per vantare opere povertà non gli toglie la dignità bontà che si nasconde nel loro e progetti. I poveri sono perso- che ha ricevuto dal Creatore; cuore, facendovi attenti alla loro ne a cui andare incontro: sono egli vive nella certezza che gli cultura e ai loro modi di espri- giovani e anziani soli da invitare sarà restituita pienamente da mersi, per poter iniziare un vero a casa per condividere il pasto; Dio stesso, il quale non è indif- dialogo fraterno. Mettiamo da uomini, donne e bambini che ferente alla sorte dei suoi figli parte le divisioni che proven- attendono una parola amica. I più deboli, al contrario, vede i gono da visioni ideologiche o poveri ci salvano perché ci per- loro affanni e dolori e li prende politiche, fissiamo lo sguardo mettono di incontrare il volto di nelle sue mani, e dà loro forza e sull’essenziale che non ha biso- Gesù Cristo. coraggio (cfr Sal 10,14). La spe- gno di tante parole, ma di uno Agli occhi del mondo appare ranza del povero si fa forte del- sguardo di amore e di una mano irragionevole pensare che la la certezza di essere accolto dal tesa. Non dimenticate mai che povertà e l’indigenza possano Signore, di trovare in lui giusti- «la peggiore discriminazione di avere una forza salvifica; eppu- zia vera, di essere rafforzato nel cui soffrono i poveri è la man- re, è quanto insegna l’Apostolo cuore per continuare ad amare canza di attenzione spirituale» quando dice: «Non ci sono fra (cfr Sal 10,17). (ibid., 200). voi molti sapienti dal punto di La condizione che è posta ai I poveri prima di tutto hanno vista umano, né molti potenti, discepoli del Signore Gesù, per bisogno di Dio, del suo amore né molti nobili. Ma quello che essere coerenti evangelizzatori, è reso visibile da persone sante è stolto per il mondo, Dio lo di seminare segni tangibili di spe- che vivono accanto a loro, le ha scelto per confondere i sa- ranza. A tutte le comunità cristia- quali nella semplicità della loro pienti; quello che è debole per ne e a quanti sentono l’esigenza vita esprimono e fanno emerge- il mondo, Dio lo ha scelto per di portare speranza e conforto ai re la forza dell’amore cristiano. confondere i forti; quello che poveri, chiedo di impegnarsi per- Dio si serve di tante strade e di è ignobile e disprezzato per il ché questa Giornata Mondiale pos- infiniti strumenti per raggiunge- mondo, quello che è nulla, Dio sa rafforzare in tanti la volontà di re il cuore delle persone. Certo, i lo ha scelto per ridurre al nulla collaborare fattivamente affinché poveri si avvicinano a noi anche le cose che sono, perché nes- nessuno si senta privo della vici- perché stiamo distribuendo loro suno possa vantarsi di fronte nanza e della solidarietà. Ci ac- il cibo, ma ciò di cui hanno vera- a Dio» (1 Cor 1,26-29). Con gli compagnino le parole del profeta mente bisogno va oltre il piatto occhi umani non si riesce a ve- che annuncia un futuro diverso: caldo o il panino che offriamo. I dere questa forza salvifica; con «Per voi, che avete timore del mio poveri hanno bisogno delle no- gli occhi della fede, invece, la si nome, sorgerà con raggi benefici stre mani per essere risollevati, vede all’opera e la si sperimen- il sole di giustizia» (Ml 3,20). dei nostri cuori per sentire di ta in prima persona. Nel cuore nuovo il calore dell’affetto, del- del Popolo di Dio in cammino Dal Vaticano, 13 giugno 2019 la nostra presenza per superare pulsa questa forza salvifica che Memoria liturgica di S. Antonio la solitudine. Hanno bisogno di non esclude nessuno e tutti coin- di Padova amore, semplicemente. volge in un reale pellegrinaggio Francesco 12
NOTIZIE DALL’ORATORIO S. ANDREA CHE BELLA STORIA Giugno e luglio hanno visto realizzato un piccolo libro con succedersi le quattro settimane gli episodi salienti. Al termine di oratorio feriale, tra giochi, ri- delle quattro settimane le opere flessioni e risate tra amici. sono state presentate sui ban- Il tema, come già visto, è stato chetti vicino al palco dove si è “Che bella storia”, basato sulle svolto il musical. avventure di Pinocchio, la ma- Musical preparato con pazien- scotte di questa estate 2019. za e dedizione da Martina, Raf- Vista la bellezza della storia del faella e Rosi, che si sono avvalse burattino, e delle riflessioni che degli altri laboratori per avere vi si possono fare, ogni attività gli oggetti di scena pronti per ruotava intorno a questo tema. la serata finale. I laboratori sono stati costruiti Si sono ispirate al capolavoro intorno alle parole di Collodi, del 2003, ricreando i balli e le Aurelio, che ha ripetuto lo slo- e assieme ai bambini abbiamo canzoni originali, riportando in gan del tema, e ci ha esortati a costruito i personaggi della sto- vita la storia di Pinocchio per non far terminare la bella sto- ria, inventato balletti, fabbrica- qualche ora. ria che è cominciata, a custodire to le vite del Gatto e la Volpe La serata, poi, si è conclusa con dentro i nostri cuori l’innocenza prima di conoscere Pinocchio, la consueta riflessione di don di bambini. VACANZA A LIZZOLA UNA AVVENTURA DA RIPETERE Nel mese di luglio un gruppo arrivati alle cascate del Serio, di pre-adolescenti della nostra ci siamo tuffati in un ruscello parrocchia, accompagnato dai e in un lago, abbiamo grigliato suoi educatori, è partito per insieme agli Alpini e abbiamo una vacanza nel paesino mon- celebrato la messa nel bosco. tano di Lizzola (BG), insieme Con il finire della vacanza era alle parrocchie di Seggiano e difficile distinguere i vari grup- Limito. Il primo giorno, dopo pi, che si erano mescolati. Le essere arrivati all’hotel in cui avventure si sono concluse il risiedevamo, sono iniziate uf- sabato seguente, con il ritorno ficialmente le attività con una a Pioltello. scenetta tratta dal film “Narnia: Un’esperienza che si è rivelata Il leone, la strega e l’armadio” che un’avventura per molti di noi, è stato il tema che ci ha accom- dato che per alcuni è stata la pagnato per tutta la settimana. prima vacanza in gruppo, ed I giorni seguenti sono stati un è stato un evento memorabile avvicendarsi di varie attività per tutti, da ripetere in futuro. alternate a delle gite in mon- Vogliamo invitare quindi tutti i tagna. ragazzi di Pioltello a sperimen- Man mano che passava il tem- tare, a mettersi in gioco, perché po ci conoscevamo sempre di non si andava in gita, veniva alla fine non c’è nulla da per- più con gli altri oratori e ci me- approfondita con una riflessio- dere durante un viaggio come scolavamo con gli altri ragazzi. ne. Nonostante il brutto tempo questo, accompagnati dagli Ogni giorno, per introdurre il ci abbia minacciato per tutta la amici e dagli educatori pronti tema della giornata, gli edu- settimana siamo comunque a passare con loro momenti ir- catori interpretavano una sce- riusciti a goderci delle escur- ripetibili in compagnia. na dal film e, nei giorni in cui sioni durante le quali siamo Matteo F., Matteo Z., Pietro 13
LA MAMMA DI DON PAOLO IN VISITA ALLA MISSIONE Djabama - Benvenuta Il 3 settembre due inviati del bol- Ma ciò che ho conosciuto meglio Il mattino dopo mi hanno porta- lettino si sono recati a casa della del Camerun non è la città, cao- to a visitare il dispensario delle signora Carla Mandelli, mamma tica e sovraffollata, ma la cam- suore di Maria Immacolata, che di don Paolo, per intervistarla sul pagna, che ho raggiunto il gior- si occupano soprattutto di curare viaggio che ha recentemente com- no seguente prendendo un altro i bambini affetti da poliomielite. piuto in terra d’Africa dal figlio aereo per raggiungere la regio- Mi ha in particolare stupito come missionario. Quello che leggerete ne in cui si trova la parrocchia. arrangiassero le cure ortopedi- è ciò che ha loro raccontato in una Garua, il capoluogo di provincia che: era stato infatti allestito un intensa chiacchierata. della diocesi di don Paolo, di- laboratorio che con mezzi sem- sta dalla capitale 1100 km, più plici come cuoio e assicelle di Sono partita da Pioltello per rag- o meno la distanza tra Milano legno realizzava ottimi tutori su giungere mio figlio in Camerun, e Berlino, ed è proprio su que- misura. dove è Fidei donum (incarico che sto secondo volo che ho visto Dal mercoledì alla domenica ho dà la diocesi di Milano ai preti l’Africa dalle verdi colline. Per fatto un pellegrinaggio al quadro che si dichiarano disponibili a arrivare a Djalingo, la residenza della Madonna di Czestochowa. esercitare il proprio servizio sa- di don Paolo, ci siamo mossi in La domenica la messa era di più di mille persone, celebrata dai pa- dri Oblati di Maria Immacolata. Quella domenica sono venuti tutti a salutare. Prima i bambini e poi le madri. Poi ho cominciato a visitare i vil- laggi, alcuni tra i quarantadue che compongono la parrocchia di don Paolo. Il giorno dopo c’era la messa a conclusione del pellegrinaggio al quadro della Madonna di Czesto- chowa. La chiesa era piena fino all’inverosimile, ospitando anche diciassette bambini per panca. I posti a sedere raggiungevano il cerdotale in zone di missione). Mi ha caldamente invitata perché visitassi la sua diocesi. Mi sono imbarcata sull’aereo il 29 luglio a Milano Malpensa e sono atterrata, dopo un lungo viaggio, a Yaoundé, capitale del Came- run. La città è caotica, il traffico italiano non è nulla in confronto alla sregolatezza delle strade che si snodano sulle colline cameru- nensi: le vie sono intasate di mac- chine in coda, invase dalle per- sone che svolgono i propri affari direttamente in strada, venden- do i polli, le capre e i maiali che hanno portato dalla campagna su auto; fuori dal finestrino, i pic- migliaio, ma una moltitudine af- motociclette stracariche, il mezzo coli villaggi erano di capanne follava l’esterno. di trasporto favorito che funge da costruite di mattoni crudi, della Mi sentivo osservata. Allo scam- taxi all’occorrenza. terra rossa del luogo. bio della pace, dopo più di un’ora 14
e a chiamarmi mamma. Quan- do mi parlavano io non capivo, neanche chi mi si rivolgeva in francese, ma cosa potevo fare? Li abbracciavo tutti. Non servi- vano le parole. Mi hanno fatto doni importanti: dei polli, una capra, dei capi rica- mati. I polli sono un dono prezio- so, la merce di scambio, con cui si pagano le cure mediche, le rette scolastiche. Ritornando in capitale, in oc- casione dell’Assunzione della Vergine, siamo stati invitati dal vescovo della diocesi, di cui don di canti e balli gioiosi e coinvol- Paolo è vicario episcopale. genti, mi si sono avvicinati in tan- Alla cena, nella sede vescovile, tissimi per stringermi la mano, mi ha sorpreso trovare lo stesso arrivando addirittura a mettersi cibo che mi ha accompagnato in fila. Bambini, donne e anche durante le visite nei villaggi. Il gli uomini: mi pareva di essere vescovo mi ha voluto accanto la regina d’Inghilterra. a sé, mi ha presa sottobraccio e I giorni seguenti ho accompagna- mi ha accompagnata alla tavola, to mio figlio nella sua vita quoti- nonostante fossi imbarazzata e diana, che è fatta di lunghi viaggi preoccupata per l’occasione. per raggiungere tutti i quaranta- Siamo poi tornati a casa, a segui- due villaggi della sua parrocchia. to di una rapida visita del centro Ricordo il villaggio di Mayosa- della capitale, che avrei preferito va, con la sua chiesa poverissi- non vedere, essendo nettamente ma dal tetto di paglia, le panche di tronchi sbozzati e un tavolo spoglio come altare: un luogo dove Gesù sarebbe nato molto volentieri. Ho subito pensato di raccogliere fondi per cambiare l’altare, trovandolo troppo po- vero per celebrarvi l’eucaristia. Don Paolo confessava all’ombra di una pianta i fedeli che uno ad uno si preparavano alla santa messa. Chi non si stava in quel momento confessando era divi- so fra la preparazione dei canti, delle letture e delle riflessioni a seguito di queste. Dopo la messa, davanti alla po- al Signore, lo costruiranno con in contrasto con la vita semplice lenta di miglio rosso e il pollo con le loro mani, partendo dalle loro dei villaggi. verdure, che hanno mangiato per risorse, donando ciò che hanno». Però, ora che ho conosciuto la primi gli uomini, seguiti da don- Un giorno, in un altro villaggio, bellezza di queste persone, vor- ne e bambini, ho parlato a don mi è stata dedicata una messa. rei tornare non più per visitare, Paolo della mia idea di donare Mi ha stupito questo fatto, per- come mi aspettavo all’inizio di un nuovo altare a questa povera ché nella loro cultura, la mam- fare, ma per vivere veramente chiesa. Mi ha fermata: «Perché ma del prete è più importante con questa gente. Insieme ai sor- donare qualcosa che possono del prete stesso. Nei ringrazia- risi dei bambini, la loro irruenza, fare da sé? Non vogliono cam- menti al termine della funzione, il continuo ballare e cantare, vi- biare il loro stile di vita, quando sono venuti tutti ad abbracciar- vendo in povertà e letizia. vorranno donare un nuovo altare mi, a dimostrarmi il loro affetto Ester e Giacomo 15
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