CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea

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CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea
SETTEMBRE 2019

    FESTA MADONNA DEL ROSARIO
                 DOMENICA 22 SETTEMBRE

          CARITÀ
             e
     CORRESPONSABILITÀ
CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea
CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea
PAROLA DEL PARROCO

                         RICOMINCIAMO…
                         con RESPONSABILITÀ
Il nostro Arcivescovo, Mons. Mario Delpini,              proprio alle “cose” della Parrocchia …. e tuttavia
chiede a tutte le parrocchie della Diocesi di            se questa cura vera della propria vocazione,
procedere alla elezione per rinnovare il Consiglio       personale, famigliare, lavorativa, che impegna
Pastorale. Questo avverrà nei giorni di sabato 19 e      ore, giorni e settimane, c’è è un fatto molto bello,
domenica 20 del prossimo mese di ottobre e, come         ma penso che manchi qualcosa.
nelle volte precedenti, tutto si svolgerà durante le     Un’altra difficoltà è in sé, nel “lavoro” del Consiglio
celebrazioni eucaristiche.                               Pastorale: normalmente manca un’operatività
E’ un momento molto importante per la vita               concreta e ciò dà spesso l’impressione di
della Diocesi e delle parrocchie. E’ un momento          continuare a incontrarsi senza combinare niente.
molto delicato perché “tocca” il futuro e lo può, in     Il valore comunque del Consiglio Pastorale è
qualche modo, preparare e modellare.                     indicato dal Vescovo e dai documenti diocesani.
Per il parroco è una nuova occasione per un esame        E’ chiamato ad essere segno di fraternità nella e
di coscienza. Infatti le norme per il rinnovo del        della comunità parrocchiale.
Consiglio Pastorale Parrocchiale sono precise e          Di qui la necessità appunto della cura del rapporto
indicano, per esempio, che un fedele può far parte       dei singoli membri del Consiglio tra di loro e con
di questo Consiglio per non più di due mandati           gli altri parrocchiani.
consecutivi, per non correre il rischio di credere di    Il Consiglio Pastorale è chiamato ad essere
“essere indispensabili”…                                 strumento per la decisione nella vita di fede della
Nell’ultimo Consiglio ci sono stati molti nuovi          Parrocchia.
“consiglieri” che per mille ragioni adagio adagio        Di qui la necessità di osservare, di tenersi informati,
si sono chiamati “fuori”. E se non fossero rimasti       di conoscere, di condividere contenuti, momenti,
coloro che avevano due, tre, o più mandati               iniziative, relazioni nella comunità cristiana.
consecutivi, cosa avremmo dovuto fare?                   Di qui anche la necessità di tenersi sempre attenti
Che cosa ha spinto ad abbandonare questa                 a tutto quanto può arricchire e approfondire la
esperienza di Chiesa? In questo “impegno”                conoscenza e la passione per le cose di Dio nella
nella vita della Parrocchia è molto importante           comunità cristiana, dentro la Diocesi e la Chiesa
e fruttuoso che si instaurino rapporti veri tra i        tutta, nel respiro del mondo intero.
membri stessi del Consiglio.                             Può servire tanto la disponibilità all’umile
Proprio nella cura di questi rapporti si presentano      servizio, lo sforzo sincero di ascoltare davvero,
non poche difficoltà e fatiche e spesso occorre          una laboriosità condivisa su valori, contenuti e …
parecchio tempo. Così che una volta creato il clima      concretezze quotidiane. Di qui la necessità della
adatto … è già ora di nuove elezioni … con nuove         cura del buon senso, della praticità, dell’umiltà.
persone … che si devono … rimettere in viaggio.          Di qui la necessità della cura della vita spirituale
La Chiesa Diocesana ci chiede obbedienza, ma a           personale e parrocchiale nella Chiesa, la necessità
dir la verità, a volte, nei miei pensieri, fa capolino   … di un bel rapporto con il Signore!
il desiderio di continuare con quelli che hanno          Il mese di settembre e l’inizio di ottobre
“resistito” fino all’ultimo.                             saranno dedicati a richiamare tutto quanto è
Rimane poi sempre la difficoltà, nei fedeli, di          necessario sapere sul Consiglio Pastorale e,
farsi avanti e mettersi a disposizione per questo        contemporaneamente, a raccogliere la disponibilità
servizio nella Chiesa. Ci sono in questo senso           di nuovi candidati e quella dei membri uscenti che
anche “difficoltà” per così dire “oggettive”.            intendono mettersi o rimettersi in gioco.
A volte il parroco (...sbaglia, ma fa così ...) …        Chi sente di poter essere di aiuto al cammino di
vuol fare da solo e, se appena può, non chiama           fede della nostra Parrocchia in questo servizio lo
in causa nessuno. Le persone quindi, giustamente,        può far sapere al Parroco o ai membri dell’attuale
si sentono poco considerate e non si propongono.         Consiglio Pastorale che si conoscono.
A favorire questa prima difficoltà ci sta anche          Sicuramente la preparazione, la disponibilità, la
il fatto che spesso invito a vivere la propria           decisione di mettersi a disposizione per le elezioni
vocazione impegnandosi là dove il Signore ci ha          richiede, come d’altra parte ogni situazione della
chiamati…                                                vita, un po’ di preghiera al Signore che ci illumini
Questo, preso sul serio, mette in crisi non poco         e ci rafforzi con il suo Spirito.
la possibilità pratica di “dare tempo e impegno”                                                   Don Aurelio

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CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea
LUNEDÌ 16 SETTEMBRE
Ore 17.00 - S. Rosario e Vespri in Chiesa parrocchiale s. Andrea

MARTEDÌ 17 SETTEMBRE
Ore 17.00 - S. Rosario e Vespri in Chiesa parrocchiale s. Andrea

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE
Ore 17.00 - S. Rosario e Vespri in Chiesa parrocchiale s. Andrea
Ore 20.30 - Momento di preghiera nella Chiesa di s. Andrea
		          Processione verso la Chiesa di Maria Regina
		          nel 50esimo di fondazione

GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE
Ore 17.00 - S. Rosario e Vespri in Chiesa parrocchiale s. Andrea
Ore 20.30 - Triduo per adulti, Chiesa parrocchiale s. Andrea

VENERDÌ 20 SETTEMBRE
Ore 17.00 - S. Rosario e Vespri in Chiesa parrocchiale s. Andrea
Ore 18.00 - Inaugurazione Mostra e vendita benefica arte africana
		          al Centro parrocchiale Don Civilini
Ore 20.30 - Triduo per adulti, Chiesa parrocchiale s. Andrea

SABATO 21 SETTEMBRE
Giornata penitenziale
Ore 09.30 - 11.30 - Liturgia penitenziale, Chiesa parrocchiale s. Andrea
Ore 15.30 - 17.30 - Liturgia penitenziale, Chiesa parrocchiale s. Andrea
Ore 17.45 - Celebrazione dei Primi Vespri
Ore 18.00 - Celebrazione eucaristica
Ore 21.00 - Assemblea parrocchiale:
		         “Il Consiglio pastorale e la corresponsabilità
		         nella Chiesa locale” all’Oratorio s. Andrea

DOMENICA 22 SETTEMBRE
Ore 08.15 - Celebrazione Lodi
Ore 08.30 - Celebrazione eucaristica, Chiesa parrocchiale s. Andrea
Ore 10.30 - Celebrazione eucaristica, Chiesa parrocchiale s. Andrea
Ore 20.30 - PROCESSIONE SOLENNE CON L’ICONA DELLA MADONNA DEL ROSARIO
		         PER LE VIE DELLA PARROCCHIA.
		         Il percorso si snoderà in queste vie: A. Moro, Colombo, Bozzotti, Roma, Raffaello,
		         Mantegna, Sauro, Milano, con la conclusione nella chiesa parrocchiale di s. Andrea.
		         Al termine della funzione nel cortile del Centro Lazzati:
		         INTRATTENIMENTO DELLA BANDA S. ANDREA
		         PER TUTTI RINFRESCO SERALE

LUNEDÌ 23 SETTEMBRE
Ore 20.30 - S. Messa per i defunti pioltellesi

    IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA DI FESTA PER LA MADONNA DEL ROSARIO
         SI INVITANO I PARROCCHIANI A ESPORRE GLI STENDARDI MARIANI

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CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea
MOSTRA E VENDITA BENEFICA
DI ARTE AFRICANA
Nei giorni di venerdì 20, saba-    artistiche, sculture e bassori-
to 21 e domenica 22 settembre,     lievi esposti, sono stati colle-
i cittadini pioltellesi potranno   zionati dal parroco don Aure-
visitare una mostra di “Arte       lio Redaelli nei suoi viaggi nel
africana” allestita dalla Par-     continente africano.
rocchia Sant’Andrea, nel cen-      Questa raccolta ora viene of-
tro Don Enrico Civilini in via     ferta da don Aurelio, allo sco-
Milano 76. Le numerose opere       po di aiutare Caritas Pioltello

                                                                      a far fronte alle numerose ri-
                                                                      chieste di aiuto economico che
                                                                      settimanalmente giungono al
                                                                      Centro di ascolto da parte di
                                                                      famiglie e persone in difficol-
                                                                      tà. Ciascun cittadino potrà
                                                                      partecipare all’iniziativa be-
                                                                      nefica acquistando una delle
                                                                      opere esposte, il cui ricavato
                                                                      sarà interamente devoluto a
                                                                      Caritas città di Pioltello.
                                                                      Vi aspettiamo numerosi.

         In prossimità del rinnovo
          del Consiglio pastorale
           per gli anni 2019-2023
           il parroco don Aurelio
               promuove una

     ASSEMBLEA
   PARROCCHIALE
           IL CONSIGLIO PASTORALE
           E LA CORRESPONSABILITÀ
             NELLA CHIESA LOCALE
              Sabato 21 settembre
                   Ore 21.00
       ORATORIO S. ANDREA - VIA CIRENE 1

                                                                                                        3
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ATTO DI CONSACRAZIONE ALLA MADONNA DEL ROSARIO

Un popolo amante di Maria
Testo tratto da:                                                            domenica 31 agosto, e che sarà poi
IL GIUBILEO MARIANO                                                         rinchiuso nel cuore d’argento che sta
DI PIOLTELLO                                                                ai piedi della Vergine, quello stesso
Storia di una devozione popolare                                            cuore, che attualmente rinchiude il
Chiara Tangari                                                              nome dei nostri soldati, coi nostri
                                                                            voti, le nostre ansie...».
Il sentimento di affetto, di ricono-                                        Il proclama fu sottoscritto, oltre che
scenza e di sottomissione del popolo                                        dai capifamiglia, anche dal cardina-
di Pioltello nei confronti della Ver-                                       le arcivescovo Schuster e da tutte le
gine Maria è stato più volte solen-                                         autorità locali ecclesiastiche e civili,
nizzato attraverso gli atti di consa-                                       ovvero dal popolo intero di Pioltello.
crazione dell’intera comunità. Una                                          Ancora nel 1947 gli uomini tornati
prima testimonianza risale al 1905                                          dalla guerra aggiungeranno i pro-
ed è ricordata dal parroco don Car-                                         pri nomi a quelli già racchiusi nel
rera, anche se lui stesso riconosce                                         medesimo cuore. Oltre a questa al-
che «da tempo immemorabile» il                                              tre ancora ne seguirono: «Sono là e
popolo di Pioltello aveva eletto la                                         staranno là le centinaia e centinaia
Madonna del Rosario a sua specia-                                           di firme a suggellare una storia di
le protettrice: «A perpetua memoria                                         amore e di predilezione da parte
della devozione a Maria manifesta-       La statua della Madonna del        della Madonna, di ubbidienza e di
ta dal popolo di Pioltello in questo     Rosario come si presentava         devozione filiale da parte di un in-
mese di maggio coll’intervenire          nel 1930 con le vecchie corone     tero popolo». Un popolo amante di
in massa alle pratiche delle sere, il    sostituite nel 1955.               Maria…
parroco comperò un cuore d’argen-
to, ed invitò il popolo ad apporre la
propria firma sopra liste di carta da                                 Il 31 agosto 1930
riporre nel cuore stesso ed appen-                 Anno II della riconciliazione d’Italia con la S. Sede
derlo all’altare della Beata Vergine.                           Anno VIII dell’era fascista
Sul cuore fu inciso                                   sotto il Pontificato di S. Santità Pio Papa XI
“Maggio 1905”. Ciò fu fatto anche                 regnante S. Maestà Vittorio Emanuele III Re d’Italia
per tener viva nel popolo la deter-        essendo Arcivescovo di Milano il Card. Ildefonso Alfredo Schuster
minazione di voler onorare solen-                 Parroco della Parrocchia di S. Andrea Ap. in Pioltello
nemente il 25° Anniversario della                                il Sac. Giuseppe Carrera
Madonna che cade appunto in                                 e Coadiutore il Sac. Aldo Galbiati
quest’anno.                                           essendo Capo del Governo Benito Mussolini
Il cuore riempito di firme fu colloca-            Podestà di Pioltello il Capomastro Andrea Borgonovo
to all’ultimo del mese di maggio».               Segretario politico del Fascio di Pioltello il Capomastro
Un altro atto di consacrazione sarà                                 Giuseppe Borgonovo
rinnovato nel 1916: nel medesimo             Presidente della Congregazione di Carità e dell’Asilo Infantile
cuore d’argento verranno riposti i                               il Sig. Antonio Orsenigo
nomi dei soldati partiti per la guer-                 Medico Condotto il Dottor Santino Vallerani
ra. La testimonianza successiva ri-
                                                                    il Popolo di Pioltello
guarda l’anno 1930, in occasione del
                                                  che ab immemorabili elesse la Vergine del S. Rosario
Giubileo Mariano. Ma come si svol-
                                                                 a sua speciale protettrice
geva tale cerimonia? Le pagine del
Bollettino Parrocchiale si rivelano
                                                        rinnova unanimemente la proclamazione
una fonte preziosa di informazioni.                                          della
Seguiamolo nella sua narrazione at-                       Vergine Madre Maria S.S. del Rosario
traverso le parole del parroco don                                      a Sua Patrona
Carrera: «Ogni capo-famiglia sarà             ringraziandola dell’assistenza speciale che sempre su di esso
invitato a firmare di proprio pugno           esercitò e supplicandola, perché continui a proteggerlo nella
il proclama di rielezione, che per-                conservazione della fede, assistendolo nella pratica
sone incaricate porteranno di casa                  della vita cristiana, onde un giorno ringraziarla
in casa e solennemente sarà letto in                             degnamente in Paradiso.
chiesa, dinanzi a tutto il popolo, la

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CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea
DALLA LETTERA APOSTOLICA “ROSARIUM VIRGINIS MARIAE” DEL SOMMO PONTEFICE GIOVANNI PAOLO II

Contemplare Cristo con Maria
CAPITOLO I                              anche la mediazione presso di Lui          zia», come, con audace espressione
Il Rosario ci trasporta misticamente    da parte di Cristo stesso (cfr 1Gv 2,      da ben comprendere, diceva nella
accanto a Maria impegnata a segui-      1) e l’azione dello Spirito Santo, che «   sua Supplica alla Vergine il beato
re la crescita umana di Cristo nella    intercede per noi » secondo i disegni      Bartolo Longo. Una certezza, questa,
casa di Nazareth. Ciò le consente di    di Dio (cfr Rm 8, 26-27). Noi infatti      che, a partire dal Vangelo, si è andata
educarci e di plasmarci con la mede-    «nemmeno sappiamo che cosa sia             consolidando per via di esperienza
sima sollecitudine, fino a che Cristo   conveniente domandare» (Rm 8,              nel popolo cristiano. Il sommo poeta
non «sia formato» in noi pienamen-      26) e talvolta non veniamo esauditi        Dante la interpreta stupendamente,
te (cfr Gal 4, 19). Questa azione di    perché «chiediamo male» (cfr Gc 4,         nella linea di san Bernardo, quando
Maria, totalmente fondata su quel-      2- 3). A sostegno della preghiera, che     canta: «Donna, se’ tanto grande e
la di Cristo e ad essa radicalmente     Cristo e lo Spirito fanno sgorgare nel     tanto vali, / che qual vuol grazia e
subordinata, «non impedisce mini-                                                  a te non ricorre, / sua disianza vuol
mamente l’unione immediata dei                                                     volar sanz’ali». Nel Rosario, Maria
credenti con Cristo, ma la facilita».                                               santuario dello Spirito Santo (cfr
È il luminoso principio espresso                                                       Lc 1, 35), mentre è supplicata da
dal Concilio Vaticano II, che ho                                                         noi, si pone per noi davanti al
sperimentato tanto fortemente                                                              Padre che l’ha colmata di gra-
nella mia vita, facendone la                                                                zia e al Figlio nato dal suo
base del mio motto episco-                                                                   grembo, pregando con noi
pale: Totus tuus. Un motto,                                                                   e per noi.
com’è noto, ispirato alla
dottrina di San Luigi Maria                                                                     Annunciare Cristo
Grignion de Montfort, che                                                                      con Maria
così spiegava il ruolo di Ma-                                                                  17. Il Rosario è anche un
ria nel processo di conforma-                                                                 percorso di annuncio e di
zione a Cristo di ciascuno di                                                                approfondimento, nel quale
noi: «Tutta la nostra perfezione                                                           il mistero di Cristo viene con-
consiste nell’essere conformi, uni-                                                     tinuamente ripresentato ai diver-
ti e consacrati a Gesù Cristo. Perciò                                               si livelli dell’esperienza cristiana. Il
la più perfetta di tutte le devozio-                                               modulo è quello di una presentazio-
ni è incontestabilmente quella che                                                 ne orante e contemplativa, che mira
ci conforma, unisce e consacra più      nostro cuore, interviene Maria con         a plasmare il discepolo secondo il
perfettamente a Gesù Cristo. Ora,       la sua intercessione materna. «La          cuore di Cristo. In effetti, se nella re-
essendo Maria la creatura più con-      preghiera della Chiesa è come so-          cita del Rosario tutti gli elementi per
forme a Gesù Cristo, ne segue che,      stenuta dalla preghiera di Maria». In      un’efficace meditazione vengono
tra tutte le devozioni, quella che      effetti, se Gesù, unico Mediatore, è       adeguatamente valorizzati, ne na-
consacra e conforma di più un’ani-      la Via della nostra preghiera, Maria,      sce, specialmente nella celebrazione
ma a Nostro Signore è la devozione      pura trasparenza di Lui, mostra la         comunitaria nelle parrocchie e nei
a Maria, sua santa Madre, e che più     Via, ed «è a partire da questa singo-      santuari, una significativa opportu-
un’anima sarà consacrata a lei, più     lare cooperazione di Maria all’azio-       nità catechetica che i Pastori devono
sarà consacrata a Gesù Cristo». Mai     ne dello Spirito Santo, che le Chiese      saper cogliere. La Vergine del Rosa-
come nel Rosario la via di Cristo e     hanno sviluppato la preghiera alla         rio continua anche in questo modo
quella di Maria appaiono così pro-      santa Madre di Dio, incentrandola          la sua opera di annuncio di Cristo.
fondamente congiunte. Maria non         sulla persona di Cristo manifestata        La storia del Rosario mostra come
vive che in Cristo e in funzione di     nei suoi misteri». Alle nozze di Cana      questa preghiera sia stata utilizzata
Cristo!                                 il Vangelo mostra appunto l’efficacia      specialmente dai Domenicani, in
                                        dell’intercessione di Maria, che si fa     un momento difficile per la Chiesa
Supplicare Cristo con Maria             portavoce presso Gesù delle uma-           a motivo del diffondersi dell’eresia.
16.Cristo ci ha invitati a rivolgerci   ne necessità: «Non hanno più vino»         Oggi siamo davanti a nuove sfide.
a Dio con insistenza e fiducia per      (Gv 2, 3). Il Rosario è insieme medi-      Perché non riprendere in mano la
essere esauditi: « Chiedete e vi sarà   tazione e supplica. L’insistente im-       Corona con la fede di chi ci ha pre-
dato; cercate e troverete; bussate      plorazione della Madre di Dio pog-         ceduto? Il Rosario conserva tutta la
e vi sarà aperto » (Mt 7, 7). Il fon-   gia sulla fiducia che la sua materna       sua forza e rimane una risorsa non
damento di questa efficacia della       intercessione può tutto sul cuore del      trascurabile nel corredo pastorale di
preghiera è la bontà del Padre, ma      Figlio. Ella è «onnipotente per gra-       ogni buon evangelizzatore.

                                                                                                                          5
CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea
Pellegrinaggio
Gerusalemme - Rancio
Cari amici pioltellesi, ormai è   pori da Lui provati.
passato qualche mese dal salu-    In riva al lago di Tiberiade
to che ho rivolto alla comunità   abbiamo celebrato la messa e
e quindi dalla mia partenza.      su un sepolcro vuoto abbiamo
Il 28 settembre per me e la mia   pregato, nel caos del giorno e
classe sarà un giorno specia-     nella tranquillità della notte.
le: nel Duomo di Milano ver-      Nel Getsemani abbiamo vissu-
remo ordinati diaconi, e come     to ore di silenzio e preghiera,
comunità che mi ha accompa-       presso il Calvario abbiamo so-
gnato per ben tre anni vorrei     stato in adorazione, a Betlem-
condividere questa gioia con      me, luogo dell’incarnazione,
voi, vi aspetto!                  abbiamo meditato. Questo è
                                            il primo pellegrinag-
                                            gio che ho avuto oc-
                                            casione di fare e per
                                            non degenerare in
                                            una lettera dai con-
                                            tenuti turistici scelgo
                                            di non dilungarmi in
                                            inefficaci descrizioni
                                            o ambiziose rifles-
                                            sioni. Spero solo che
                                            abbiate l’occasione di
                                            poter verificare con i
                                            vostri occhi che il se-
                                            polcro è vuoto e che
                                            la terra di Gesù in
Come sapete, anche grazie al      qualche modo porta ancora il
vostro aiuto è stato possibile    suo profumo, ma anche tante
per me e per la mia classe pel-   delle sue ferite.                   mana sono stato in “pellegri-
legrinare nella terra di Gesù:    In queste righe penso sia più       naggio” presso la casa di Ran-
calpestare sentieri da Lui per-   doveroso raccontarvi dell’al-       cio di Lecco, dove missionari
corsi, osservare panorami che     tra mia esperienza spirituale       anziani o gravemente malati
Lui ha osservato, gustare sa-     di questa estate. Per una setti-    sono ospitati ed accolti.
                                                                      Per quanto possa stridere o
                                                                      cozzare contro le vostre aspet-
                                                                      tative è questo il viaggio di cui
                                                                      vi vorrei parlare. Vi vorrei par-
                                                                      lare di quanta gioia nel cuore
                                                                      ha un missionario quando rac-
                                                                      conta le sue “mattate”.
                                                                      Vi vorrei parlare dell’entusia-
                                                                      smo nei suoi occhi quando rac-
                                                                      conta i giorni in cui il superiore
                                                                      gli comunicò la destinazione.
                                                                      Vi vorrei raccontare della fidu-
                                                                      cia assoluta con cui confessava
                                                                      di non voler andare lì, dove lo
                                                                      hanno mandato, ma di sapere
                                                                      che i superiori lo conoscevano
Due giovani seminaristi del Pime con la croce appena istallata        meglio di quanto lui si cono-
sulla cima Viola. (Foto dagli archivi di un padre di Rancio)          scesse.
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CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea
CORAGGIO, IVAN!
                                   Il tuo essere tra noi è stato un   cuori desideri spesso difficili
                                   tempo prezioso scandito da         da comprendere, ma infinita-
                                   amicizia, simpatia, vicinanza,     mente straordinari da vivere.
                                   testimonianza ed esempio.          Siamo certi che, con il soste-
                                   Siamo grati di aver condiviso      gno di chi ti vuole bene, sarai
                                   con te esperienze e storie che     in grado di tenere la fiamma
                                   custodiremo con orgoglio.          della tua vocazione sempre

Vi vorrei raccontare di come,
dopo aver aiutato tanti a man-
giare, accetti di essere imboc-
cato da uno sbarbatello.
Vi vorrei raccontare di come i
muri della sua stanza racconti-
no, con le foto appese, anni di
fatiche, e anni di gioie.
Vi vorrei raccontare di come
sia possibile evangelizzare
anche da una carrozzina, a 98
anni.
Vi vorrei raccontare di come
il sepolcro di Gerusalemme         Adesso che vai incontro a que-     viva e di accorgerti che le tue
non testimoni la resurrezione      sto passo decisivo, puoi stare     mani sono in grado di fare
di Gesù quanto lo faccia il cuo-   certo che noi ti seguiremo         cose grandi, belle e vere.
re di un missionario contento.     accompagnandoti sempre! Il         Siamo tutti con te... felici
Tutte queste cose ve le vorrei     tuo essere a servizio per una      quanto te!
raccontare, ma non riesco.         Cosa così grande come lo è la      Buona strada!
Quindi prima di passare da         missione è la più ovvia con-
Gerusalemme passate da Ran-        ferma che c’è davvero Qual-                   Il tuo fedelissimo
cio.                               cuno che semina nei nostri                 gruppo ado e giovani
                           Ivan
                                                                                                        7
CARITÀ CORRESPONSABILITÀ - e FESTA MADONNA DEL ROSARIO DOMENICA 22 SETTEMBRE - Parrocchia S.Andrea
PROPOSTA PER L’ANNO PASTORALE 2019-2020

Occasioni di crescita nella fede
È a disposizione dei fedeli am-                                            5. Lettera per il tempo pasquale,
brosiani la Proposta per l’anno                                            «Siate sempre lieti nel Signore!»
pastorale 2019-2020 dal titolo                                             (Fil 4,4)
«La situazione è occasione. Per                                            6. Lettera per il tempo dopo
il progresso e la gioia della vo-                                          Pentecoste, «La grazia del Si-
stra fede» scritta da monsignor                                            gnore nostro Gesù Cristo sia
Mario Delpini,                                                             con il vostro spirito» (Fil 4,18).
L’Arcivescovo tiene a sottoli-                                             All’inizio di ogni singola lette-
neare che non si tratta propria-                                           ra viene proposta una citazione
mente di una lettera pastorale,                                            dell’Epistola ai Filippesi, svi-
ma di un insieme di proposte                                               luppando poi percorsi di ana-
che intendono accompagnare                                                 lisi riguardanti la condizione
i fedeli ambrosiani lungo i di-                                            attuale della Chiesa di Milano:
versi tempi dell’anno liturgico,                                           prospettive, approfondimen-
intesi come situazioni capaci di                                           ti di alcuni aspetti concreti e
sprigionare in modo promet-            sei lettere, che ripercorrono le    proposte di passi da compiere.
tente significative occasioni di       diverse fasi dell’anno liturgico,   Non mancano poi suggerimen-
crescita nella fede.                   ravvisando nel susseguirsi ordi-    ti relativi alla lettura di testi del
Monsignor Delpini, forte della         nario di questi momenti quelle      Magistero di papa Francesco.
convinzione «che la Gloria di          situazioni che possono diventa-     Un esempio significativo può
Dio abita sulla terra e tutta la       re occasioni di grazia nel tempo    essere questo passaggio della
trasfigura» trae spunto dalla          vissuto in relazione con Dio.       Lettera per il mese missionario
Lettera di San Paolo ai Filippe-       1. Lettera per il mese missio-      straordinario (ottobre 2019):
si, invitando il popolo di Dio a       nario speciale – ottobre 2019,      «La missione è obbedienza,
valutare ogni situazione che si        «Purché il Vangelo venga an-        non è impresa solitaria: ha la
presenti come occasione di ri-         nunciato» (Fil 1,18)                sua radice nella comunione, è
flessione e crescita, anche nella                                          praticabile da una fraternità, ha
vita civile.                                                               come intenzione di convocare
«La nostra Chiesa Diocesana,                                               per edificare la comunione dei
nel suo peregrinare in questa                                              molti che diventano un cuore
terra, segnata da una storia an-                                           solo e un’anima sola. I discepoli
tica e da una irrequieta vivaci-                                           si purificano da ogni tentazio-
tà presente, sta assumendo un                                              ne di proselitismo, di esibizio-
volto nuovo», osserva l’Arcive-                                            nismo. Cercano di contrastare
scovo in apertura. A partire dai                                           ogni inclinazione alla timidez-
quattro «tratti caratteristici», già                                       za, al ripiegamento su di sé.
delineati nel Documento di pro-                                            Si liberano da ogni complesso
mulgazione del Sinodo «Chie-                                               di inferiorità. Obbediscono al
sa dalle genti. Responsabilità                                             Signore e vivono come invia-
e prospettive» – «la nostra co-                                            ti per annunciare il Vangelo.
munità diocesana dimora nello                                              Sono chiamati a identificarsi e
stupore e si trova a proprio agio                                          a riconoscersi nel mandato di
nella storia; (…) è sensibile al                                           Gesù, così da poter dire, come
“forte grido” che protesta con-        2. Lettera per l’Avvento 2019,      suggerisce Papa Francesco, io
tro il male, che reagisce all’in-      «Corro verso la meta» (Fil 3,14)    sono missione»
giustizia, che raccoglie il gemito     3. Lettera per il tempo di Nata-
dei poveri, che denuncia le pre-       le. «E Gesù cresceva in sapienza
varicazioni dei potenti (…) ed         età e grazia» (Lc 2,52)             La situazione è occasione
è invitata ad alzare lo sguardo        4. Lettera per il tempo di Qua-     Per il progresso e la gioia
per contemplare la promessa            resima, «Umiliò se stesso, obbe-    della vostra fede
sposa, la sposa dell’Agnello» -,       diente fino alla morte e a una      Centro Ambrosiano,
l’Arcivescovo propone quindi           morte di croce» (Fil 2,8)           144 pagine, 4 euro
8
III GIORNATA MONDIALE DEI POVERI - DOMENICA 17 NOVEMBRE

La speranza dei poveri
non sarà mai delusa
1. «La speranza dei poveri non
sarà mai delusa» (Sal 9,19). Le
parole del Salmo manifestano            SEGNO CONCRETO
una incredibile attualità. Espri-
mono una verità profonda che la         DEL GIUBILEO
                                        DELLA MISERICORDIA
fede riesce a imprimere soprat-
tutto nel cuore dei più poveri:
restituire la speranza perduta di-
nanzi alle ingiustizie, sofferenze     La Giornata mondiale dei poveri, celebrata per la prima volta
e precarietà della vita.               nella domenica 19 novembre 2017, è stata istituita da Papa
Il Salmista descrive la condi-         Francesco al termine del Giubileo della misericordia, nella
zione del povero e l’arroganza         lettera apostolica Misericordia et misera.
di chi lo opprime (cfr 10, 1-10).      “Alla luce del Giubileo delle persone socialmente escluse, men-
Invoca il giudizio di Dio perché       tre in tutte le cattedrali e nei santuari del mondo si chiudevano
sia restituita giustizia e superata    le Porte della Misericordia, ho intuito che, come ulteriore segno
l’iniquità (cfr 10, 14-15). Sembra     concreto di questo Anno Santo straordinario, si debba celebra-
che nelle sue parole ritorni la do-    re in tutta la Chiesa, nella ricorrenza della XXXIII Domenica
manda che si rincorre nel corso        del Tempo Ordinario, la Giornata mondiale dei poveri”.
dei secoli fino ai nostri giorni:      La terza Giornata mondiale dei poveri sarà celebrata in tutta
come può Dio tollerare questa          la Chiesa domenica 17 novembre.
disparità? Come può permette-
re che il povero venga umiliato,
senza intervenire in suo aiuto?       tù. Non è molto diverso oggi. La     vitù a cui sono sottoposti milio-
Perché consente che chi oppri-        crisi economica non ha impedito      ni di uomini, donne, giovani e
me abbia vita felice mentre il        a numerosi gruppi di persone un      bambini.
suo comportamento andrebbe            arricchimento che spesso appa-       Incontriamo ogni giorno fami-
condannato proprio dinanzi alla       re tanto più anomalo quanto più      glie costrette a lasciare la loro
sofferenza del povero?                nelle strade delle nostre città      terra per cercare forme di sus-
Nel momento della composi-            tocchiamo con mano l’ingente         sistenza altrove; orfani che han-
zione di questo Salmo si era in       numero di poveri a cui manca         no perso i genitori o che sono
presenza di un grande sviluppo        il necessario e che a volte sono     stati violentemente separati da
economico che, come spesso ac-        vessati e sfruttati. Tornano alla    loro per un brutale sfruttamen-
cade, giunse anche a produrre         mente le parole dell’Apocalisse:     to; giovani alla ricerca di una
forti squilibri sociali. La spere-    «Tu dici: Sono ricco, mi sono ar-    realizzazione professionale ai
quazione generò un numero-            ricchito, non ho bisogno di nulla.   quali viene impedito l’accesso al
so gruppo di indigenti, la cui        Ma non sai di essere un infelice,    lavoro per politiche economiche
condizione appariva ancor più         un miserabile, un povero, cieco      miopi; vittime di tante forme di
drammatica se confrontata con         e nudo» (Ap 3,17). Passano i se-     violenza, dalla prostituzione alla
la ricchezza raggiunta da pochi       coli ma la condizione di ricchi e    droga, e umiliate nel loro intimo.
privilegiati. L’autore sacro, os-     poveri permane immutata, come        Come dimenticare, inoltre, i mi-
servando questa situazione, di-       se l’esperienza della storia non     lioni di immigrati vittime di tanti
pinge un quadro tanto realistico      insegnasse nulla. Le parole del      interessi nascosti, spesso stru-
quanto veritiero.                     Salmo, dunque, non riguardano        mentalizzati per uso politico, a
Era il tempo in cui gente arro-       il passato, ma il nostro presente    cui sono negate la solidarietà e
gante e senza alcun senso di          posto dinanzi al giudizio di Dio.    l’uguaglianza? E tante perso-
Dio dava la caccia ai poveri per                                           ne senzatetto ed emarginate che
impossessarsi perfino del poco        2. Anche oggi dobbiamo elenca-       si aggirano per le strade delle
che avevano e ridurli in schiavi-     re molte forme di nuove schia-       nostre città?
                                                                                                            9
Quante volte vediamo i poveri          sciamo una moltitudine di po-          non potrà mai trovare Dio indif-
nelle discariche a raccogliere il      veri spesso trattati con retorica      ferente o silenzioso dinanzi alla
frutto dello scarto e del super-       e sopportati con fastidio. Diven-      sua preghiera. Dio è colui che
fluo, per trovare qualcosa di          tano come trasparenti e la loro        rende giustizia e non dimentica
cui nutrirsi o vestirsi! Diventati     voce non ha più forza né con-          (cfr Sal 40,18; 70,6); anzi, è per lui
loro stessi parte di una discari-      sistenza nella società. Uomini e       un rifugio e non manca di venire
ca umana sono trattati da rifiuti,     donne sempre più estranei tra le       in suo aiuto (cfr Sal 10,14).
senza che alcun senso di colpa         nostre case e marginalizzati tra i     Si possono costruire tanti muri e
investa quanti sono complici           nostri quartieri.                      sbarrare gli ingressi per illudersi
di questo scandalo. Giudicati                                                 di sentirsi sicuri con le proprie
spesso parassiti della società, ai     3. Il contesto che il Salmo de-        ricchezze a danno di quanti si
poveri non si perdona neppu-           scrive si colora di tristezza, per     lasciano fuori. Non sarà così
re la loro povertà. Il giudizio è      l’ingiustizia, la sofferenza e l’a-    per sempre. Il “giorno del Si-
sempre all’erta. Non possono           marezza che colpisce i poveri.         gnore”, come descritto dai pro-
permettersi di essere timidi o         Nonostante questo, offre una           feti (cfr Am 5,18; Is 2-5; Gl 1-3),
scoraggiati, sono percepiti come       bella definizione del povero. Egli
minacciosi o incapaci, solo per-       è colui che “confida nel Signore”
ché poveri.                            (cfr v. 11), perché ha la certezza
Dramma nel dramma, non è con-          di non essere mai abbandonato.
sentito loro di vedere la fine del     Il povero, nella Scrittura, è l’uo-
tunnel della miseria. Si è giunti      mo della fiducia! L’autore sacro
perfino a teorizzare e realizzare      offre anche il motivo di tale fidu-
un’architettura ostile in modo da      cia: egli “conosce il suo Signore”
sbarazzarsi della loro presenza        (cfr ibid.), e nel linguaggio bibli-
anche nelle strade, ultimi luoghi      co questo “conoscere” indica un
di accoglienza. Vagano da una          rapporto personale di affetto e
parte all’altra della città, speran-   di amore.
do di ottenere un lavoro, una          Siamo dinanzi a una descrizio-
casa, un affetto… Ogni eventua-        ne davvero impressionante che
le possibilità offerta, diventa uno    non ci aspetteremmo mai. Ciò,
spiraglio di luce; eppure, anche       tuttavia, non fa che esprimere
là dove dovrebbe registrarsi al-       la grandezza di Dio quando si
meno la giustizia, spesso si in-       trova dinanzi a un povero. La          distruggerà le barriere create tra
fierisce su di loro con la violenza    sua forza creatrice supera ogni        Paesi e sostituirà l’arroganza di
del sopruso. Sono costretti a ore      aspettativa umana e si rende           pochi con la solidarietà di tanti.
infinite sotto il sole cocente per     concreta nel “ricordo” che egli        La condizione di emarginazio-
raccogliere i frutti della stagione,   ha di quella persona concre-           ne in cui sono vessati milioni di
ma sono ricompensati con una           ta (cfr v. 13). È proprio questa       persone non potrà durare ancora
paga irrisoria; non hanno sicu-        confidenza nel Signore, questa         a lungo. Il loro grido aumenta e
rezza sul lavoro né condizioni         certezza di non essere abbando-        abbraccia la terra intera. Come
umane che permettano di sen-           nato, che richiama alla speranza.      scriveva Don Primo Mazzolari:
tirsi uguali agli altri. Non esiste    Il povero sa che Dio non lo può        «Il povero è una protesta conti-
per loro cassa integrazione, in-       abbandonare; perciò vive sem-          nua contro le nostre ingiustizie;
dennità, nemmeno la possibilità        pre alla presenza di quel Dio che      il povero è una polveriera. Se le
di ammalarsi.                          si ricorda di lui. Il suo aiuto si     dai fuoco, il mondo salta».
Il Salmista descrive con crudo         estende oltre la condizione at-
realismo l’atteggiamento dei           tuale di sofferenza per delineare      5. Non è mai possibile eludere il
ricchi che depredano i poveri:         un cammino di liberazione che          pressante richiamo che la Sacra
“Stanno in agguato per ghermi-         trasforma il cuore, perché lo so-      Scrittura affida ai poveri. Do-
re il povero…attirandolo nella         stiene nel più profondo.               vunque si volga lo sguardo, la
rete” (cfr Sal 10,9). È come se per                                           Parola di Dio indica che i poveri
loro si trattasse di una battuta di    4. È un ritornello permanente          sono quanti non hanno il neces-
caccia, dove i poveri sono brac-       delle Sacre Scritture la descri-       sario per vivere perché dipendo-
cati, presi e resi schiavi. In una     zione dell’agire di Dio in favo-       no dagli altri. Sono l’oppresso,
condizione come questa il cuore        re dei poveri. Egli è colui che        l’umile, colui che è prostrato a
di tanti si chiude, e il desiderio     “ascolta”, “interviene”, “pro-         terra. Eppure, dinanzi a questa
di diventare invisibili prende il      tegge”, “difende”, “riscatta”,         innumerevole schiera di indi-
sopravvento. Insomma, ricono-          “salva”… Insomma, un povero            genti, Gesù non ha avuto timore
10
di identificarsi con ciascuno di      cessario, soprattutto in un pe-       monianza ha cambiato la vita
essi: «Tutto quello che avete fatto   riodo come il nostro, rianimare       di tante persone e ha aiutato il
a uno solo di questi miei fratelli    la speranza e restituire fiducia. È   mondo a guardare con occhi
più piccoli, l’avete fatto a me»      un programma che la comunità          diversi alle persone più fragili e
(Mt 25,40). Sfuggire da questa        cristiana non può sottovalutare.      deboli. Il grido dei poveri è stato
identificazione equivale a mi-        Ne va della credibilità del nostro    ascoltato e ha prodotto una spe-
stificare il Vangelo e annacqua-      annuncio e della testimonianza        ranza incrollabile, creando segni
re la rivelazione. Il Dio che Gesù    dei cristiani.                        visibili e tangibili di un amore
ha voluto rivelare è questo: un                                             concreto che fino ad oggi pos-
Padre generoso, misericordio-         6. Nella vicinanza ai poveri, la      siamo toccare con mano.
so, inesauribile nella sua bontà      Chiesa scopre di essere un po-
e grazia, che dona speranza so-       polo che, sparso tra tante na-        7. «L’opzione per gli ultimi,
prattutto a quanti sono delusi e      zioni, ha la vocazione di non         per quelli che la società scarta
privi di futuro.                      far sentire nessuno straniero o       e getta via» (ibid., 195) è una
Come non evidenziare che le           escluso, perché tutti coinvolge       scelta prioritaria che i discepoli
                                      in un comune cammino di sal-          di Cristo sono chiamati a per-
                                      vezza. La condizione dei poveri       seguire per non tradire la cre-
                                      obbliga a non prendere alcuna         dibilità della Chiesa e donare
                                      distanza dal Corpo del Signore        speranza fattiva a tanti indifesi.
                                      che soffre in loro. Siamo chia-       La carità cristiana trova in essi
                                      mati, piuttosto, a toccare la sua     la sua verifica, perché chi com-
                                      carne per comprometterci in pri-      patisce le loro sofferenze con
                                      ma persona in un servizio che è       l’amore di Cristo riceve forza e
                                      autentica evangelizzazione. La        conferisce vigore all’annuncio
                                      promozione anche sociale dei          del Vangelo.
                                      poveri non è un impegno ester-        L’impegno dei cristiani, in occa-
                                      no all’annuncio del Vangelo, al       sione di questa Giornata Mondia-
                                      contrario, manifesta il realismo      le e soprattutto nella vita ordina-
                                      della fede cristiana e la sua vali-   ria di ogni giorno, non consiste
                                      dità storica. L’amore che dà vita     solo in iniziative di assistenza
                                      alla fede in Gesù non permette        che, pur lodevoli e necessarie,
                                      ai suoi discepoli di rinchiudersi     devono mirare ad accrescere in
Beatitudini, con le quali Gesù        in un individualismo asfissiante,     ognuno l’attenzione piena che è
ha inaugurato la predicazione         nascosto in segmenti di intimità      dovuta ad ogni persona che si
del regno di Dio, si aprono con       spirituale, senza alcun influs-       trova nel disagio. «Questa atten-
questa espressione: «Beati voi,       so sulla vita sociale (cfr Esort.     zione d’amore è l’inizio di una
poveri» (Lc 6,20)? Il senso di que-   ap. Evangelii gaudium, 183).          vera preoccupazione» (ibid., 199)
sto annuncio paradossale è che        Recentemente abbiamo pianto la        per i poveri nella ricerca del loro
proprio ai poveri appartiene il       morte di un grande apostolo dei       vero bene. Non è facile essere te-
Regno di Dio, perché sono nella       poveri, Jean Vanier, che con la       stimoni della speranza cristiana
condizione di riceverlo. Quanti       sua dedizione ha aperto nuove         nel contesto della cultura con-
poveri incontriamo ogni giorno!       vie alla condivisione promozio-       sumistica e dello scarto, sempre
Sembra a volte che il passare         nale con le persone emarginate.       tesa ad accrescere un benessere
del tempo e le conquiste di ci-       Jean Vanier ha ricevuto da Dio        superficiale ed effimero. È neces-
viltà aumentino il loro numero        il dono di dedicare tutta la sua      sario un cambiamento di men-
piuttosto che diminuirlo. Passa-      vita ai fratelli con gravi disabi-    talità per riscoprire l’essenziale
no i secoli, e quella beatitudine     lità che spesso la società tende      e dare corpo e incisività all’an-
evangelica appare sempre più          ad escludere. È stato un “santo       nuncio del regno di Dio.
paradossale; i poveri sono sem-       della porta accanto” alla nostra;     La speranza si comunica anche
pre più poveri, e oggi lo sono        con il suo entusiasmo ha sapu-        attraverso la consolazione, che si
ancora di più. Eppure Gesù, che       to raccogliere intorno a sé tanti     attua accompagnando i poveri
ha inaugurato il suo Regno po-        giovani, uomini e donne, che          non per qualche momento cari-
nendo i poveri al centro, vuole       con impegno quotidiano hanno          co di entusiasmo, ma con un im-
dirci proprio questo: Lui ha inau-    dato amore e restituito il sorriso    pegno che continua nel tempo. I
gurato, ma ha affidato a noi, suoi    a tante persone deboli e fragili      poveri acquistano speranza vera
discepoli, il compito di portarlo     offrendo loro una vera “arca” di      non quando ci vedono gratifica-
avanti, con la responsabilità di      salvezza contro l’emarginazione       ti per aver concesso loro un po’
dare speranza ai poveri. È ne-        e la solitudine. Questa sua testi-    del nostro tempo, ma quando
                                                                                                             11
riconoscono nel                                                                           di conversione per
nostro sacrificio                                                                         riconoscere i poveri
un atto di amore                                                                          e amarli.
gratuito che non
cerca ricompensa.                                                                          10. Il Signore non
                                                                                           abbandona chi lo
8. A tanti volon-                                                                          cerca e quanti lo
tari, ai quali va                                                                          invocano; «non di-
spesso il merito                                                                           mentica il grido dei
di aver intuito per                                                                        poveri» (Sal 9,13),
primi l’importan-                                                                          perché le sue orec-
za di questa atten-                                                                        chie sono attente
zione ai poveri,                                                                           alla loro voce. La
chiedo di crescere                                                                         speranza del po-
nella loro dedizione. Cari fratelli   9. A volte basta poco per restitu-    vero sfida le varie condizioni di
e sorelle, vi esorto a cercare in     ire speranza: basta fermarsi, sor-    morte, perché egli sa di essere
ogni povero che incontrate ciò        ridere, ascoltare. Per un giorno      particolarmente amato da Dio e
di cui ha veramente bisogno; a        lasciamo in disparte le statisti-     così vince sulla sofferenza e l’e-
non fermarvi alla prima neces-        che; i poveri non sono numeri a       sclusione. La sua condizione di
sità materiale, ma a scoprire la      cui appellarsi per vantare opere      povertà non gli toglie la dignità
bontà che si nasconde nel loro        e progetti. I poveri sono perso-      che ha ricevuto dal Creatore;
cuore, facendovi attenti alla loro    ne a cui andare incontro: sono        egli vive nella certezza che gli
cultura e ai loro modi di espri-      giovani e anziani soli da invitare    sarà restituita pienamente da
mersi, per poter iniziare un vero     a casa per condividere il pasto;      Dio stesso, il quale non è indif-
dialogo fraterno. Mettiamo da         uomini, donne e bambini che           ferente alla sorte dei suoi figli
parte le divisioni che proven-        attendono una parola amica. I         più deboli, al contrario, vede i
gono da visioni ideologiche o         poveri ci salvano perché ci per-      loro affanni e dolori e li prende
politiche, fissiamo lo sguardo        mettono di incontrare il volto di     nelle sue mani, e dà loro forza e
sull’essenziale che non ha biso-      Gesù Cristo.                          coraggio (cfr Sal 10,14). La spe-
gno di tante parole, ma di uno        Agli occhi del mondo appare           ranza del povero si fa forte del-
sguardo di amore e di una mano        irragionevole pensare che la          la certezza di essere accolto dal
tesa. Non dimenticate mai che         povertà e l’indigenza possano         Signore, di trovare in lui giusti-
«la peggiore discriminazione di       avere una forza salvifica; eppu-      zia vera, di essere rafforzato nel
cui soffrono i poveri è la man-       re, è quanto insegna l’Apostolo       cuore per continuare ad amare
canza di attenzione spirituale»       quando dice: «Non ci sono fra         (cfr Sal 10,17).
(ibid., 200).                         voi molti sapienti dal punto di       La condizione che è posta ai
I poveri prima di tutto hanno         vista umano, né molti potenti,        discepoli del Signore Gesù, per
bisogno di Dio, del suo amore         né molti nobili. Ma quello che        essere coerenti evangelizzatori, è
reso visibile da persone sante        è stolto per il mondo, Dio lo         di seminare segni tangibili di spe-
che vivono accanto a loro, le         ha scelto per confondere i sa-        ranza. A tutte le comunità cristia-
quali nella semplicità della loro     pienti; quello che è debole per       ne e a quanti sentono l’esigenza
vita esprimono e fanno emerge-        il mondo, Dio lo ha scelto per        di portare speranza e conforto ai
re la forza dell’amore cristiano.     confondere i forti; quello che        poveri, chiedo di impegnarsi per-
Dio si serve di tante strade e di     è ignobile e disprezzato per il       ché questa Giornata Mondiale pos-
infiniti strumenti per raggiunge-     mondo, quello che è nulla, Dio        sa rafforzare in tanti la volontà di
re il cuore delle persone. Certo, i   lo ha scelto per ridurre al nulla     collaborare fattivamente affinché
poveri si avvicinano a noi anche      le cose che sono, perché nes-         nessuno si senta privo della vici-
perché stiamo distribuendo loro       suno possa vantarsi di fronte         nanza e della solidarietà. Ci ac-
il cibo, ma ciò di cui hanno vera-    a Dio» (1 Cor 1,26-29). Con gli       compagnino le parole del profeta
mente bisogno va oltre il piatto      occhi umani non si riesce a ve-       che annuncia un futuro diverso:
caldo o il panino che offriamo. I     dere questa forza salvifica; con      «Per voi, che avete timore del mio
poveri hanno bisogno delle no-        gli occhi della fede, invece, la si   nome, sorgerà con raggi benefici
stre mani per essere risollevati,     vede all’opera e la si sperimen-      il sole di giustizia» (Ml 3,20).
dei nostri cuori per sentire di       ta in prima persona. Nel cuore
nuovo il calore dell’affetto, del-    del Popolo di Dio in cammino          Dal Vaticano, 13 giugno 2019
la nostra presenza per superare       pulsa questa forza salvifica che      Memoria liturgica di S. Antonio
la solitudine. Hanno bisogno di       non esclude nessuno e tutti coin-     di Padova
amore, semplicemente.                 volge in un reale pellegrinaggio                            Francesco
12
NOTIZIE DALL’ORATORIO S. ANDREA

CHE BELLA STORIA
Giugno e luglio hanno visto            realizzato un piccolo libro con
succedersi le quattro settimane        gli episodi salienti. Al termine
di oratorio feriale, tra giochi, ri-   delle quattro settimane le opere
flessioni e risate tra amici.          sono state presentate sui ban-
Il tema, come già visto, è stato       chetti vicino al palco dove si è
“Che bella storia”, basato sulle       svolto il musical.
avventure di Pinocchio, la ma-         Musical preparato con pazien-
scotte di questa estate 2019.          za e dedizione da Martina, Raf-
Vista la bellezza della storia del     faella e Rosi, che si sono avvalse
burattino, e delle riflessioni che     degli altri laboratori per avere
vi si possono fare, ogni attività      gli oggetti di scena pronti per
ruotava intorno a questo tema.         la serata finale.
I laboratori sono stati costruiti      Si sono ispirate al capolavoro
intorno alle parole di Collodi,        del 2003, ricreando i balli e le     Aurelio, che ha ripetuto lo slo-
e assieme ai bambini abbiamo           canzoni originali, riportando in     gan del tema, e ci ha esortati a
costruito i personaggi della sto-      vita la storia di Pinocchio per      non far terminare la bella sto-
ria, inventato balletti, fabbrica-     qualche ora.                         ria che è cominciata, a custodire
to le vite del Gatto e la Volpe        La serata, poi, si è conclusa con    dentro i nostri cuori l’innocenza
prima di conoscere Pinocchio,          la consueta riflessione di don       di bambini.

VACANZA A LIZZOLA

UNA AVVENTURA DA RIPETERE
Nel mese di luglio un gruppo                                                arrivati alle cascate del Serio,
di pre-adolescenti della nostra                                             ci siamo tuffati in un ruscello
parrocchia, accompagnato dai                                                e in un lago, abbiamo grigliato
suoi educatori, è partito per                                               insieme agli Alpini e abbiamo
una vacanza nel paesino mon-                                                celebrato la messa nel bosco.
tano di Lizzola (BG), insieme                                               Con il finire della vacanza era
alle parrocchie di Seggiano e                                               difficile distinguere i vari grup-
Limito. Il primo giorno, dopo                                               pi, che si erano mescolati. Le
essere arrivati all’hotel in cui                                            avventure si sono concluse il
risiedevamo, sono iniziate uf-                                              sabato seguente, con il ritorno
ficialmente le attività con una                                             a Pioltello.
scenetta tratta dal film “Narnia:                                           Un’esperienza che si è rivelata
Il leone, la strega e l’armadio” che                                        un’avventura per molti di noi,
è stato il tema che ci ha accom-                                            dato che per alcuni è stata la
pagnato per tutta la settimana.                                             prima vacanza in gruppo, ed
I giorni seguenti sono stati un                                             è stato un evento memorabile
avvicendarsi di varie attività                                              per tutti, da ripetere in futuro.
alternate a delle gite in mon-                                              Vogliamo invitare quindi tutti i
tagna.                                                                      ragazzi di Pioltello a sperimen-
Man mano che passava il tem-                                                tare, a mettersi in gioco, perché
po ci conoscevamo sempre di            non si andava in gita, veniva        alla fine non c’è nulla da per-
più con gli altri oratori e ci me-     approfondita con una riflessio-      dere durante un viaggio come
scolavamo con gli altri ragazzi.       ne. Nonostante il brutto tempo       questo, accompagnati dagli
Ogni giorno, per introdurre il         ci abbia minacciato per tutta la     amici e dagli educatori pronti
tema della giornata, gli edu-          settimana siamo comunque             a passare con loro momenti ir-
catori interpretavano una sce-         riusciti a goderci delle escur-      ripetibili in compagnia.
na dal film e, nei giorni in cui       sioni durante le quali siamo            Matteo F., Matteo Z., Pietro
                                                                                                            13
LA MAMMA DI DON PAOLO IN VISITA ALLA MISSIONE

Djabama - Benvenuta
Il 3 settembre due inviati del bol-    Ma ciò che ho conosciuto meglio      Il mattino dopo mi hanno porta-
lettino si sono recati a casa della    del Camerun non è la città, cao-     to a visitare il dispensario delle
signora Carla Mandelli, mamma          tica e sovraffollata, ma la cam-     suore di Maria Immacolata, che
di don Paolo, per intervistarla sul    pagna, che ho raggiunto il gior-     si occupano soprattutto di curare
viaggio che ha recentemente com-       no seguente prendendo un altro       i bambini affetti da poliomielite.
piuto in terra d’Africa dal figlio     aereo per raggiungere la regio-      Mi ha in particolare stupito come
missionario. Quello che leggerete      ne in cui si trova la parrocchia.    arrangiassero le cure ortopedi-
è ciò che ha loro raccontato in una    Garua, il capoluogo di provincia     che: era stato infatti allestito un
intensa chiacchierata.                 della diocesi di don Paolo, di-      laboratorio che con mezzi sem-
                                       sta dalla capitale 1100 km, più      plici come cuoio e assicelle di
Sono partita da Pioltello per rag-     o meno la distanza tra Milano        legno realizzava ottimi tutori su
giungere mio figlio in Camerun,        e Berlino, ed è proprio su que-      misura.
dove è Fidei donum (incarico che       sto secondo volo che ho visto        Dal mercoledì alla domenica ho
dà la diocesi di Milano ai preti       l’Africa dalle verdi colline. Per    fatto un pellegrinaggio al quadro
che si dichiarano disponibili a        arrivare a Djalingo, la residenza    della Madonna di Czestochowa.
esercitare il proprio servizio sa-     di don Paolo, ci siamo mossi in      La domenica la messa era di più
                                                                            di mille persone, celebrata dai pa-
                                                                            dri Oblati di Maria Immacolata.
                                                                            Quella domenica sono venuti
                                                                            tutti a salutare. Prima i bambini
                                                                            e poi le madri.
                                                                            Poi ho cominciato a visitare i vil-
                                                                            laggi, alcuni tra i quarantadue
                                                                            che compongono la parrocchia
                                                                            di don Paolo.
                                                                            Il giorno dopo c’era la messa a
                                                                            conclusione del pellegrinaggio al
                                                                            quadro della Madonna di Czesto-
                                                                            chowa. La chiesa era piena fino
                                                                            all’inverosimile, ospitando anche
                                                                            diciassette bambini per panca. I
                                                                            posti a sedere raggiungevano il
cerdotale in zone di missione).
Mi ha caldamente invitata perché
visitassi la sua diocesi.
Mi sono imbarcata sull’aereo il 29
luglio a Milano Malpensa e sono
atterrata, dopo un lungo viaggio,
a Yaoundé, capitale del Came-
run. La città è caotica, il traffico
italiano non è nulla in confronto
alla sregolatezza delle strade che
si snodano sulle colline cameru-
nensi: le vie sono intasate di mac-
chine in coda, invase dalle per-
sone che svolgono i propri affari
direttamente in strada, venden-
do i polli, le capre e i maiali che
hanno portato dalla campagna su        auto; fuori dal finestrino, i pic-   migliaio, ma una moltitudine af-
motociclette stracariche, il mezzo     coli villaggi erano di capanne       follava l’esterno.
di trasporto favorito che funge da     costruite di mattoni crudi, della    Mi sentivo osservata. Allo scam-
taxi all’occorrenza.                   terra rossa del luogo.               bio della pace, dopo più di un’ora
14
e a chiamarmi mamma. Quan-
                                                                           do mi parlavano io non capivo,
                                                                           neanche chi mi si rivolgeva in
                                                                           francese, ma cosa potevo fare?
                                                                           Li abbracciavo tutti. Non servi-
                                                                           vano le parole.
                                                                           Mi hanno fatto doni importanti:
                                                                           dei polli, una capra, dei capi rica-
                                                                           mati. I polli sono un dono prezio-
                                                                           so, la merce di scambio, con cui si
                                                                           pagano le cure mediche, le rette
                                                                           scolastiche.
                                                                           Ritornando in capitale, in oc-
                                                                           casione dell’Assunzione della
                                                                           Vergine, siamo stati invitati dal
                                                                           vescovo della diocesi, di cui don
di canti e balli gioiosi e coinvol-                                        Paolo è vicario episcopale.
genti, mi si sono avvicinati in tan-                                       Alla cena, nella sede vescovile,
tissimi per stringermi la mano,                                            mi ha sorpreso trovare lo stesso
arrivando addirittura a mettersi                                           cibo che mi ha accompagnato
in fila. Bambini, donne e anche                                            durante le visite nei villaggi. Il
gli uomini: mi pareva di essere                                            vescovo mi ha voluto accanto
la regina d’Inghilterra.                                                   a sé, mi ha presa sottobraccio e
I giorni seguenti ho accompagna-                                           mi ha accompagnata alla tavola,
to mio figlio nella sua vita quoti-                                        nonostante fossi imbarazzata e
diana, che è fatta di lunghi viaggi                                        preoccupata per l’occasione.
per raggiungere tutti i quaranta-                                          Siamo poi tornati a casa, a segui-
due villaggi della sua parrocchia.                                         to di una rapida visita del centro
Ricordo il villaggio di Mayosa-                                            della capitale, che avrei preferito
va, con la sua chiesa poverissi-                                           non vedere, essendo nettamente
ma dal tetto di paglia, le panche
di tronchi sbozzati e un tavolo
spoglio come altare: un luogo
dove Gesù sarebbe nato molto
volentieri. Ho subito pensato di
raccogliere fondi per cambiare
l’altare, trovandolo troppo po-
vero per celebrarvi l’eucaristia.
Don Paolo confessava all’ombra
di una pianta i fedeli che uno ad
uno si preparavano alla santa
messa. Chi non si stava in quel
momento confessando era divi-
so fra la preparazione dei canti,
delle letture e delle riflessioni a
seguito di queste.
Dopo la messa, davanti alla po-        al Signore, lo costruiranno con     in contrasto con la vita semplice
lenta di miglio rosso e il pollo con   le loro mani, partendo dalle loro   dei villaggi.
verdure, che hanno mangiato per        risorse, donando ciò che hanno».    Però, ora che ho conosciuto la
primi gli uomini, seguiti da don-      Un giorno, in un altro villaggio,   bellezza di queste persone, vor-
ne e bambini, ho parlato a don         mi è stata dedicata una messa.      rei tornare non più per visitare,
Paolo della mia idea di donare         Mi ha stupito questo fatto, per-    come mi aspettavo all’inizio di
un nuovo altare a questa povera        ché nella loro cultura, la mam-     fare, ma per vivere veramente
chiesa. Mi ha fermata: «Perché         ma del prete è più importante       con questa gente. Insieme ai sor-
donare qualcosa che possono            del prete stesso. Nei ringrazia-    risi dei bambini, la loro irruenza,
fare da sé? Non vogliono cam-          menti al termine della funzione,    il continuo ballare e cantare, vi-
biare il loro stile di vita, quando    sono venuti tutti ad abbracciar-    vendo in povertà e letizia.
vorranno donare un nuovo altare        mi, a dimostrarmi il loro affetto                   Ester e Giacomo
                                                                                                            15
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