Caramanno: "Salerno sporca? Purtroppo c'è gente incivile" - Cronache ...

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Caramanno: “Salerno sporca?
Purtroppo c’è gente incivile”
“Ci troviamo di fronte a gente incivile che non rispetta la
collettività, con il risultato che è sotto gli occhi di
tutti”. A dirlo è l’assessore all’Ambiente, Angelo Caramanno
che, in questi giorni, sta cercando di trovare una soluzione a
quelle che sono le micro discariche che compaiono sul
territorio cittadino. «Ma non mi sembrano che siano poi molte.
– avverte – Piuttosto sono le stesse, segno che ci sono dei
punti critici che vanno individuati e stanati. Non possiamo
nemmeno affermare che non vi siano le ammende per chi
conferisce in modo errato la differenziata. Le multe ci sono
eccome, ma evidentemente non bastano Nell’immediato, la
soluzione è di avviare una nuova campagna di sensibilizzazione
cittadina. Fermo restando che saremo duri nel momento in cui
individueremo i responsabili. Per il resto, non posso che
affermare che la stragrande maggioranza della cittadinanza
mantiene comportamenti consoni e riguardosi, conferendo nei
tempi e nei modi la differenziata. Per il resto continueremo
con i vari controlli effettuati dalla Municipale. Le micro
discariche non si creano perché la città non è pulita ma
perché la gente abbandona i rifiuti per strada. Perché lo fa?
Francamente non saprei, si dovrebbe chiedere a loro. A chi fa
queste cose. E’ evidente che da qui a poco presenteremo una
nuova campagna di sensibilizzazione per la differenziata. Ne
abbiamo già fatta una e ci ripeteremo per riportare il
necessario decoro alla città». Nell’attesa che si avvii la
nuova campagna di sensibilizzazione, continueranno i controlli
da parte della Municipale. «Che sono stati sempre fatti. –
afferma Caramanno – Lo ripeto, gli interventi e le sanzioni
finora elevate parlano fin troppo chiaro. C’è ancora qualcuno
che è restio alla necessità di avere comportamenti civili.
Punti critici della città che abbiamo già individuato e che a
breve identificheremo i responsabili». Massima attenzione e
pronti a colpire duro, con novità ulteriori che potrebbero
giungere a breve. «Quello che mi auguro e che oltre alla
sanzione di 500 euro si possa provvedere a denunciare
penalmente queste persone che deturpano e danneggiano il
nostro territorio. Necessariamente. Chi non rispetta
l’ambiente e non si attiene alle regole per lo smaltimento dei
rifiuti deve essere punito. Stiamo valutando di posizionare
delle telecamere nelle aree che erano state trasformate in
discarica, così da evitare che altri, possano tornare in
quelle zone a sversare i loro rifiuti. Le telecamere ci
potrebbero permettere, qualora si dovessero verificare
nuovamente questi episodi, di riuscire ad identificare i
responsabili”. Anche nel centro storico cittadino stiamo
effettuando ogni giorno controlli mirati ad identificare
coloro che abbandonano rifiuti soprattutto nei vicoli».

Scarcerato   dal   Riesame,
Raffaele Iavarone da ieri è
di niuovo in cella a Fuorni
Raffaele Iavarone torna dietro le sbarre. E’ durata pochi
giorni la libertà per il 38enne salernitano. Nel pomeriggio di
ieri, personale della Squadra Mobile della Questura di Salerno
ha dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione della Misura
Cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di
Salerno, nei confronti di Raffaele Iavarone, 38enne di
Salerno. L’uomo era già stato sottoposto alla misura della
custodia in carcere presso la Casa Circondariale di Salerno
Fuorni, perché arrestato nell’ambito dell’operazione “Patriot”
del 16 luglio scorso, per i reati di associazione a delinquere
finalizzata al traffico di stupefacenti. L’11 agosto scorso,
il Tribunale di Salerno – Sezione Riesame ha dichiarato
l’inefficacia di quest’ultima misura custodiare applicata nei
confronti de 38enne, per omessa notifica dell’avviso
dell’udienza al codinfensore, scarcerandolo. Trattandosi di
una decisione fondata su motivi formali, ritenendo ricorrenti
le esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, atteso che
l’attività delittuosa accertata a carico di Iavarone è di
particolare gravità per il suo ruolo di promotore,
organizzatore e gestore di un’organizzazione dedita al
narcotraffico, capace di smerciare grossi quantitativi di
droga, di disporre di armi anche da guerra e di trovare canali
di rifornimento dello stupefacente, la mancata adozione di una
misura cautelare nei confronti dell’indagato costituisce
un’esposizione a pericolo per la collettività, con il
provvedimento odierno è stata disposta l’adozione della
massima misura detentiva. L’indagato, terminate le formalità
di rito, è stato nuovamente associato alla Casa Circondariale
di Salerno.

pieffe

Un   bagno   in  piscina   fa
scattare di nuovo i sigilli a
Villa Wenner
di Pina Ferro

Villa Wenner finisce nuovamente nel mirino della magistratura.
Un tuffo in piscina, ripreso da alcuni obiettivi, alla base
della nuova decisione del magistrato che ha disposto nuovi
sigilli alla struttura. Era il 12 agosto, come si legge in una
nota della proprietà della struttura, quando viene notificato
alla famiglia Scarpa, proprietaria dell’antica dimora dei
Wenner, un nuovo sequestro preventivo (area piano terra,
piscina e giardino) dell’amministrazione giudiziaria. A
disporre il provvedimento p stato il sostituto procuratore
Claudia D’Alitto. I sigilli sono giunti a distanza di sette
giorni dall’atto che stabiliva il dissequestro per un perdiodo
pari a 30 giorni, (4 agosto). Il dissequestro disposto del
giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno,
Maria Albarano, aveva lo scopo di consentire l’esecuzione di
attività ordinarie e straordinarie di manutenzione,
regolarmente avviate dalla famiglia Scarpa. “L’origine del
provvedimento di sequestro risale al 2 marzo 2020, – si legge
nella nota – quando la magistratura notifica alle sorelle
Scarpa un sequestro giudiziario per presunti schiamazzi e
presunte irregolarità amministrative (comunicazione al portale
alloggiati.web della questura, da verificare, in quanto
l’estensione all’obbligo di denuncia al portale per gli
affitti anche inferiori alle 24h esiste solo per le strutture
ricettive, e villa Wenner non lo è mai stata). In quella data
fu effettuato un blitz di nove esponenti delle forze
dell’ordine (tra carabinieri del Nas e guardia di Finanza) .
In quell’occasione a Rosa Scarpa fu anche sequestrato il suo
computer personale, poi restituito”. Dal 3 marzo al 4 agosto
la villa storica del 1862, con tele affrescate, giardino e
piante secolari di particolare pregio, non ha potuto avere
regolare manutenzione. Sulla base delle ripetute richieste
degli avvocati, si arriva al 4 agosto, giorno della notifica
del dissequestro temporaneo per la manutenzione. Cominciano le
attività e i lavori, ma il giorno 12 agosto viene notificata
alle proprietarie un ennesimo sequestro perché, su
segnalazione della vicina, che produceva materiale fotografico
autonomamente procurato insieme alla polizia giudiziaria, le
sorelle Scarpa risultavano in acqua in piscina in
“atteggiamento ludico”. “Che bagnarsi nella propria piscina di
casa fosse cosa proibita o che il dissequestro temporaneo
fosse solo un permesso esclusivo per le attività di
ripristino, non risulta agli atti”. Le proprietarie intendono
unicamente sottolineare il carattere vessatorio e persecutorio
di alcuni esponenti del vicinato e il rischio che i continui
provvedimenti di sequestro rappresentano per villa Wenner,
bene storico tutelato e patrimonio di tutto il territorio. “Si
fa presente con l’occasione che tutti gli introiti dovuti alle
locazioni del bene sono sempre stati per la totalità investiti
nel mantenimento e nel decoro della struttura”.

Con    “eCampus”  per   la
realizzazione della classe
dirigente
Salerno Formazione ed eCampus insieme per la realizzazione
della classe dirigente, e non solo, del futuro. Un passo
importante, per quella che è una novità sul territorio
salernitano, nonostante il binomio già esistesse, soprattutto
sul fronte commerciale. «Abbiamo stipulato di recente
un’importante convenzione con eCampus, l’università
telematica. – afferma Pierpaolo Pellegrino – Salerno
Formazione diventa polo di studio eCampus per la provincia di
Salerno. Non ci occuperemo soltanto delle attività commerciali
ma anche di tutoraggio per i corsi degli studenti». Nel
dettaglio si tratta di cinque Facoltà universitarie:
Giurisprudenza, Economia e Commercio; Ingegneria, Filosofia e
Lettere. Un passo importante, dunque, che non sarà certo il
solo, con lo stesso Pellegrino ad annunciare un’altra novità.
«Nella convenzione stipulata c’è anche la possibilità per gli
studenti di poter sostenere in sede gli esami. – riprende
Pellegrino – Oltre alla possibilità di perfezionamento del
corpo docente e in modo particolare il Corso 24 CFU (Crediti
Formativi Università) utili per l’insegnamento». Una
convenzione, stipulata lo scorso 5 agosto, che va a chiudere
il cerchio di un periodo di straordinaria crescita per Salerno
Formazione che ha ricevuto di nuovo a distanza di dodici mesi
un premio di eccellenza. A conferma della bontà della metodica
di didattica che mette in campo Salerno Formazione. Unica
realtà nel Meridione, Salerno Formazione, società operante nel
settore della didattica, della formazione professionale e
certificata secondo la normativa UNI EN ISO 9001:2008 settore
EA 37 per la progettazione ed erogazione di servizi formativi
in ambito professionale è stata insignita per il secondo anno
consecutivo del prestigioso riconoscimento “CUM LAUDE”, un
vero e proprio premio erogato da Emagister che contrassegna i
migliori centri di formazione e università su tutto il
territorio nazionale. «Occupiamo tutta la filiera, dal
semplice doposcuola fino ad arrivare all’alta formazione vera
e propria anche a livello nazionale. – afferma il direttore
didattico Pierpaolo Pellegrino –Siamo stati fra i primi ad
adottare la didattica generale dell’insegnamento online
secondo la metodologia del fad-online. I nostri corsisti hanno
la possibilità di ascoltare la lezione con calma, previo
scaricamento della registrazione». Il progetto di Emagister è
nato in Spagna, ma da qualche anno ha allargato il raggio
d’azione anche ad altri Paesi europei, tra cui l’Italia.
L’obiettivo è di fornire una panoramica dei centri di
formazione maggiormente qualificati ai futuri studenti,
premiandoli con il marchio “cum laude”. Che si basa, infatti,
anche sulle opinioni degli alunni, vere e proprie cartine
tornasole del livello della formazione.
Grimaldi:    “Snellire                                     i
procedimenti burocratici”
Carattere schivo ma deciso. Pratico e vecchio stampo, di
quelli capaci di sporcarsi le mani con la calce per seguire
direttamente sui cantieri i lavori. Un imprenditore edile di
vecchio stampo Angelo Grimaldi, presidente Unaco, che al passo
con i tempi non dimentica quelle che sono le peculiarità di un
settore che vive una profonda crisi già da qualche anno. Un
settore che, però, potrebbe avere un’impennata a breve, per
quella che potrebbe essere una nuova primavera per l’intero
comparto. «Di là dei rapporti dell’Istat che afferma che nel
quadro economico globale italiano il 40% totale delle imprese
sono a rischio di chiusura, qualcosa potrebbe muoversi nel
nostro settore. – afferma il presidente Grimaldi nonché socio
di FederCom Tur – Ci potrebbero essere ben 14 miliardi di
lavori sul fronte edile che potrebbe mettere in moto
decisamente tutto il comparto e dare un impulso concreto
all’economia non solo locale ma addirittura nazionale». Una
notizia positiva, che molti stanno attendendo e che possa
essere attuabile. Prevista dal decreto poi convertito in legge
lo scorso 18 Luglio, si punterà decisamente su quelli che sono
i crediti fiscali per potenziare gli immobili privati.
«Attendiamo le disposizioni delle linee guida, comprese quelle
dell’Agenzia delle Entrate. – riprende Grimaldi – Un passo
avanti che è stato già fatto in tempi sospetti per alcune zone
del nostro Paese interessato in particolare da eventi naturali
come il sisma per la ricostruzione. Questa volta sarà a
livello nazionale. Ci sarà un movimento di crediti fiscali di
circa 14 miliardi di euro che saranno utilizzati per
efficientare gli immobili dei privati in Italia. Ritengo che
questa misura, se dovesse essere messa a regime ordinario si
potrebbe avviare a quello che un processo di autoalimenterebbe
delle stesse aziende. Perché così facendo le stesse imprese
fatturerebbero di più con conseguenti maggiori imposte con
ricadute benefiche sul Pil. Pensi che tutto questo potrebbe
muovere qualcosa come 50- 60 miliardi tra l’edilizia e
l’indotto generando appunto quelle imposte che per lo stato
sarebbe una vera e propria manna dal cielo con conseguenze
benefiche sulla stessa economia nazionale». Tutto ruota,
dunque,    su    Ecobonus,     Sismabonus     e   Superbonus
sull’efficientamento energetico degli immobili. «Ma tutto è
possibile anche con un necessario snellimento dei procedimenti
burocratici. – puntualizza – Senza, sarebbe ancora difficile
lavorare». Nel frattempo, qualcosa è cambiato su un punto che
l’ha visto in prima linea sulla famigerata circolare Inail che
riversava sugli imprenditori anche le responsabilità penali di
eventuali contagi. «Hanno tranquillizzato le aziende
apportando delle piccole modifiche. – afferma – Hanno
riconosciuto, anche se non in modo eclatante di aver commesso
un piccolo errore, modificando con piccoli accorgimenti la
circolare. Se vogliamo, un risultato ottenuto da noi di Unaco,
che tra i primi, avevamo sollevato seri dubbi sull’efficienza
della circolare».

La festa per gli 80 anni di
Rocco Olivieri “La mia casa è
un museo granata”
Quando si parla di Salernitana non si può non pensare a Tifosi
(con la T maiuscola) del calibro di Rocco Olivieri, uno di
quelli con il sangue color granata, un sostenitore di Sua
Maestà da decenni, una persona per la quale la maglia è
l’unica cosa che conta. In onore dei suoi primi 80 anni, il
Ccsc ha organizzato un evento, svoltosi ieri sera in uno dei
luoghi simbolo della città: l’arenile di Santa Teresa.
“Possiamo dire che sono circa 65 anni che tifo Salernitana –
afferma un emozionato Olivieri – casa mia e tutta granata,
persino i cuscini, ho creato una sorta di museo. Io vivo per
la Salernitana, quando ne parlo mi vengono i brividi, e se
vogliamo portarla ad un altro livello, dobbiamo essere tutti
uniti”. Nonostante sia nato a Benevento, Rocco Olivieri è
comunque un salernitano Doc ed è proprio nel cuore della città
che la sua passione per il granata è nata e cresciuta: “Stavo
sempre davanti al Vestuti, mi è sempre piaciuto “il pallone”
ed infatti ho anche una scuola calcio, la “Nuova Salerno” (che
ora si è fusa con la “Locubia”) e ho “cresciuto” giocatori
come Grassadonia e Russo sul campo “De Gasperi”, essendone
stato il custode per quasi 40 anni. Dopo essersi soffermato
sui dolcissimi ricordi legati alla storica promozione in Serie
A, il protagonista della serata, che ha anche ricevuto,
telefonicamente, gli auguri da Delio Rossi, afferma: “Ora sto
soffrendo sempre. Pensavo che questa festa sarebbe coincisa
con i playoff, ma è andata male. In ogni caso ci sono tanti
club presenti, persino i ragazzi del “Colosso Granata”
arrivati direttamente da Roma. Tifando la Salernitana –
conclude Olivieri – faccio solo il mio dovere, dov’è lei, ci
sono anche io. Allo stadio ci vado sempre, solamente una volta
non sono entrato, rimasi fuori a piangere come un bambino, ma
avevo comunque la radiolina con la quale seguì la partita”.
Alla serata non poteva mancare Riccardo Santoro, presidente
del Ccsc, che dichiara: “Gli 80 anni di Rocco erano da
festeggiare perché è una persona che merita tutta la nostra
attenzione. Non è salernitano ma è come se lo fosse avendo
preso a cuore squadra e città, sono 60 anni che è qui, 60 anni
di tifo di altissimo livello. Meritava il tributo che gli
stiamo offrendo stasera. In un momento delicato come questo la
sua figura conta tantissimo perché può essere il punto di
unione per i gruppi che sono divisi”. Al fianco di papà Rocco,
presente anche il figlio Mario: “Stasera omaggiamo quello che,
oltre ad essere un grande tifoso della Salernitana, è anche un
grande uomo di sport, ed è proprio allo sport che mio padre ha
dedicato la vita, tenendo sempre presenti i sani valori di
solidarietà, amicizia, aggregazione e condivisione. Credo che
la sua figura sia importante per la Salernitana perché può
dare speranza, lui è tifoso a prescindere da tutto, la squadra
potrebbe anche giocare in Terza Categoria, lui ci sarebbe
comunque. Abbiamo bisogno di questi tifosi ma anche di
dirigenti che la pensano così, lo sport non può essere legato
solamente agli interessi”. Infine, un emozionato Mario
Olivieri conclude con queste parole: “Come figlio non posso
che fargli tantissimi auguri e dirgli che gli voglio tanto
bene”. Un evento che ha coinvolto sostenitori dell’ippocampo
da tutta Italia, come Rosario Maresca del club “Colosseo
Granata”: “Rocco Olivieri, per Salerno, è un esempio, sia per
i giovani sia per noi che lo abbiamo vissuto in tutti questi
anni. Lui non ha mai chiesto niente e fare il tifo per la
Salernitana vuol dire anche questo dato che non vinciamo
nulla, si tratta di puro amore, di passione. È stato sempre un
punto di riferimento e per noi del club è un grandissimo amico
essendo venuto anche spesso a Roma. È davvero un onore essere
qui”. Si è espresso sul protagonista dei festeggiamenti anche
Giovanni Apicella, il quale afferma: “Olivieri meritava questa
serata, non solo per gli 80 anni. È uno di quelli che ha
sempre seguito la squadra in casa e in trasferta, il suo
appartamento è pieno di fotografie, bandiere e cimeli della
Salernitana. È una persona davvero speciale, merita tutto ciò
e credo che con questa festa tutti avranno la possibilità di
capire che quando vogliamo, sappiamo essere uniti”. Tra i
presenti, anche il presidente del club “Amici della
Salernitana” Giovanni La Padula: “Lui è la base portante del
tifo granata, lo conosciamo da anni ed è una persona a cui
vogliamo bene. Una figura carismatica per la quale affetto e
stima sono illimitati. Le figure storiche come la sua hanno
una rilevanza notevole ma c’è da dire che c’è stato anche un
ricambio generazionale e le idee dei vecchi sostenitori non
combaciano sempre con quelle dei ragazzi di oggi. La
differenza di età – conclude La Padula – incide sul modo di
pensare”. Non poteva non essere presente anche Massimo Falci,
vicepresidente del Ccsc, che con queste parole omaggia la
figura dello storico tifoso di Sua Maestà: “È vero che la
passione accomuna tutti i tifosi della Salernitana, certe
volte risulta stucchevole fare contrapposizioni tra chi è più
o meno appassionato, ma al cospetto di persone come Rocco
Olivieri o Celeste Bucciarelli, ogni discorso del genere cade.
Loro hanno qualcosa in più, dobbiamo riconoscerlo, dobbiamo
inchinarci innanzi alla loro fede e in questo momento di
difficoltà vanno presi come esempio affiche si rinnovi in
tutti l’amore per la squadra”. Dulcis in fundo, le poche ma
significative parole del “Vikingo” Raffaele Russo:” Se sono
qui è perché lo stimo e gli voglio bene, è una figura storica
e un grandissimo tifoso. Mi auguro stia sempre bene e gli
faccio tantissimi auguri”.

Antonacchio       denuncia:
“Illegale la delibera su
premialità al personale”
“Spiace dover rilevare il grave errore di valutazione sulla
questione da parte del nostro Presidente della Regione
Campania – afferma Pietro Antonacchio Segretario Generale
della CISL FP di Salerno – che spacca il mondo del lavoro del
settore sanità, non tiene conto della rilevanza con cui tutti
gli operatori hanno concorso a contrastare l’emergenza
epidemiologica ma soprattutto mostra una miopia politica alla
luce del fatto che la questione era stata ampiamente
relazionata e dibattuta all’interno del confronto avuto con i
funzionari regionali. Ne deriva quindi la consapevolezza che
volutamente e nonostante i rilievi inoltrati da CISL FP e CGIL
FP di attenzionare la materia in maniera più approfondita, De
Luca abbia voluto mostrare una discriminazione e
differenziazione tra i lavoratori, definendo per alcuni quote
di premialità e escludendo oltre 30.000 operatori ritenendoli
estranei alla valutazione complessiva del loro operato.
Dispiace che un animale politico possa fare un errore così
grossolano. Mi auspico in un forte ripensamento e che possa
nell’immediato valutare il giusto riconoscimento per gli
esclusi. “Abbiamo sempre avuto ragione. De Luca, messo da noi
alle strette, ha disperatamente adottato la soluzione più
becera ed illegale. Con una motivazione che richiama leggi per
lo più inappropriate all’oggetto del provvedimento, e
noncurante che la Cisl agisce in virtù del principio
costituzionale della rappresentanza dei lavoratori, la Giunta
della Regione Campania ha deliberato di pagare al personale
sanitario esposto al rischio Covid-19 il 60 per cento
dell’indennizzo. La Cisl si è sempre opposta a questa scelta,
sia per l’ammontare che per il concetto di rischio che non
risponde al pericolo a cui i dipendenti della sanità sono
stati e continuano ad essere esposti.” Lorenzo Medici, leader
della Cisl Funzione Pubblica della Campania, contesta la
decisione assunta dalla Giunta sulla premialità, ed attacca:
“Quando De Luca smette di parlare e deve affrontare realmente
i problemi di chi lavora senza risparmiarsi per salvare la
salute dei campani, non riesce a mettere su una delibera
giuridicamente corretta e viola persino la Costituzione. Con
questo provvedimento, il governatore si è pure coperto di
ridicolo perché ha pensato bene di dargli il carattere della
temporaneità sine die, chiaro tentativo di fregare gli
operatori della sanità e di costringere la Cisl a sottostare
alle sue scelte antisindacali. Il segretario generale conclude
annunciando la prosecuzione della lotta. “Caro De Luca – dice
Medici – i lavoratori e la Cisl sono responsabili quando si
tratta di salvare la vita della gente, ma hanno anche
l’intelligenza per capire che le tue intenzioni sono illegali.
Perciò porteremo avanti con determinazione e fermezza la
battaglia intrapresa per il riconoscimento di un indennizzo
adeguato al rischio a cui sono esposti gli operatori della
sanità”.
“Ancora cemento libero con la
delibera su ex Enpals”
“Ancora cemento libero senza rispetto dello sviluppo della
città, questa volta per la palazzina ex Enpals con delibera
urgente del 6 agosto, in piena campagna elettorale per il voto
regionale” Lo denunciano in una nota congiunta l’avv. Antonio
Cammarota, capogruppo consiliare de La Nostra Libertà, e il
dott. Roberto Celano, capogruppo consiliare di Forza Italia al
Comune di Salerno, i quali rimarcano come“nel complesso ex
Enpals si sta promuovendo una insostenibile speculazione
edilizia con ampliamento delle metrature non confacente al
contesto urbanistico della zona, affidato a imprenditori del
napoletano senza nemmeno applicare la clausola sociale, quella
di far lavorare i nostri giovani salernitani”. “L’edificazione
della città va inserita nel rispetto del paesaggio e del
territorio e nella considerazione che a Salerno non servono
più civili abitazioni”, concludono Celano e Cammarota, “ma
spazi standard ed edificazioni di strutture sportive,
ricreative e turistiche che diano slancio allo sviluppo
produttivo della città, nel segno dell’urbanistica sociale e
partecipata”.

Degrado               Centro            Storico,
Santoro:                              “Emergenza
sanitaria, sindaco si dia una
mossa”
Sversamenti di rifiuti e nessuna traccia di bonifica. Sono
ormai giorni che diverse zone caratteristiche del Centro
Storio di Salerno si presentano in condizioni imbarazzanti.
Tra l’altro un evento non nuovo in questi primi mesi post
lockdown e non solo. Oltre alla presenza di microdiscariche,
si accompagnano spesso anche cattivi odori. Sul degrado
ambientale cittadino è intervenuto il consigliere Lega Dante
Santoro insieme al Coordinatore cittadino Rosario Peduto:
“Dovremmo parlare di ripartenza, offrire un biglietto da
visita presentabile per una città che vive di turismo e che di
turismo ha assoluta necessità per recuperare il terreno perso
causato dal Covid. E invece ci ritroviamo ancora una volta a
dover denunciare strade ridotte a pattumiere, quartieri e
periferie abbandonate al proprio destino. Questo a causa
dell’inerzia dell’amministrazione comunale che continua a fare
buon viso a cattivo gioco, a metterci la faccia solo quando le
cose vanno bene di natura, aprendo il fianco ad un’emergenza
sanitaria di genere diverso. Non è tollerabile vedere la città
ridotta in questo stato, aumenteremo il nostro pressing per
restituire a Salerno il decoro urbano ed ambientale che
merita. Il sindaco sia dia una mossa”.

Tombato il fiume Rafastia
L’area diventa un parcheggio
Brillante operazione della Procura di Salerno, del sostituto
Procuratore Roberto Penna, che con un sequestro ha finalmente
dato un impulso ad una indagine che andava avanti da troppo
tempo. E che può produrre effetti interessanti. Penna ha
sequestrato una’rea demaniale che era diventata un’area di
parcheggio senza alcuna autorizzazzione, addirittura chiusa
con tanto di cancello elettronico e utilizzata anche
parzialmente dal Comune come area giochi. L’area in questione
è in via Vincenzo Sica, alle spalle del cinema Apollo. Un’area
tombata dove al di sotto scorre il Rafastia ed è considerata
ad alto rischio (4), con pericolo di frane. L’unica barriera è
una grata tra l’altro coperta da un albero che si è abbattuta.
E’ purtroppo facile capire che in caso di piena quali danni
potrebbe portare un’occupazione di auto dei condomini del
palazzo adiacente. La questione nasce da tempo è c’è da
sottolineare come il Comune abbia sempre fatto finta di niente
nonostante gli esposti dell’avvocato Gaetano Cuoco. Il
paradosso è che il Comune è al corrente della situazione e
della gravità della zona, tanto è vero che in una delibera del
27 giugno del 2017, in seguito ad una frana nella parte alta
dove ricade la stazione di benzina Esso, viene puntualmente
descritta la situzione emergenziale. Lo stesso Genio Civile
interviene con molto ritardo e lo fa solo dal 2017 chiede al
Comune di intervenire per una concessione a fini idaulici
dell’area, tra l’altro scaduta, ma senza ottenere risposta.
Proprio il comportamente omissivo degli enti preposti ha
spinto più volte l’avvocato Gaetano Cuoco a presentare
esposti. Tanto è vero che per questo motivo un dirigente di
settore del Comune di Salerno è stato rinviato a giudizio.
Nella indagine sono coinvolti anche due vigili urbani. Ma lo
stesso magistrato vuole vederci chiaro ed ha indagato l’intero
condominio che era ben a conoscenza della situazione, avendo
presentato ben due ricorsi al tar che sono stati respinti.
Un’azione di forza perchè si conosce bene la furia del
Rafastia e il pericolo di rischio idrogeologico dell’intero
comparto. Il caso del Crescent è emblematico ma stando alle
risultanze delle prime indagini anche in via Sica, in caso di
piogge la situazione potrebbe farsi preoccupante. Come si
evince dalla foto la grata è praticamente chiusa da un albero.
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