Caramanno: "Salerno sporca? Purtroppo c'è gente incivile" - Cronache ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Caramanno: “Salerno sporca? Purtroppo c’è gente incivile” “Ci troviamo di fronte a gente incivile che non rispetta la collettività, con il risultato che è sotto gli occhi di tutti”. A dirlo è l’assessore all’Ambiente, Angelo Caramanno che, in questi giorni, sta cercando di trovare una soluzione a quelle che sono le micro discariche che compaiono sul territorio cittadino. «Ma non mi sembrano che siano poi molte. – avverte – Piuttosto sono le stesse, segno che ci sono dei punti critici che vanno individuati e stanati. Non possiamo nemmeno affermare che non vi siano le ammende per chi conferisce in modo errato la differenziata. Le multe ci sono eccome, ma evidentemente non bastano Nell’immediato, la soluzione è di avviare una nuova campagna di sensibilizzazione cittadina. Fermo restando che saremo duri nel momento in cui individueremo i responsabili. Per il resto, non posso che affermare che la stragrande maggioranza della cittadinanza mantiene comportamenti consoni e riguardosi, conferendo nei tempi e nei modi la differenziata. Per il resto continueremo con i vari controlli effettuati dalla Municipale. Le micro discariche non si creano perché la città non è pulita ma perché la gente abbandona i rifiuti per strada. Perché lo fa? Francamente non saprei, si dovrebbe chiedere a loro. A chi fa queste cose. E’ evidente che da qui a poco presenteremo una nuova campagna di sensibilizzazione per la differenziata. Ne abbiamo già fatta una e ci ripeteremo per riportare il necessario decoro alla città». Nell’attesa che si avvii la nuova campagna di sensibilizzazione, continueranno i controlli da parte della Municipale. «Che sono stati sempre fatti. – afferma Caramanno – Lo ripeto, gli interventi e le sanzioni finora elevate parlano fin troppo chiaro. C’è ancora qualcuno che è restio alla necessità di avere comportamenti civili. Punti critici della città che abbiamo già individuato e che a breve identificheremo i responsabili». Massima attenzione e
pronti a colpire duro, con novità ulteriori che potrebbero giungere a breve. «Quello che mi auguro e che oltre alla sanzione di 500 euro si possa provvedere a denunciare penalmente queste persone che deturpano e danneggiano il nostro territorio. Necessariamente. Chi non rispetta l’ambiente e non si attiene alle regole per lo smaltimento dei rifiuti deve essere punito. Stiamo valutando di posizionare delle telecamere nelle aree che erano state trasformate in discarica, così da evitare che altri, possano tornare in quelle zone a sversare i loro rifiuti. Le telecamere ci potrebbero permettere, qualora si dovessero verificare nuovamente questi episodi, di riuscire ad identificare i responsabili”. Anche nel centro storico cittadino stiamo effettuando ogni giorno controlli mirati ad identificare coloro che abbandonano rifiuti soprattutto nei vicoli». Scarcerato dal Riesame, Raffaele Iavarone da ieri è di niuovo in cella a Fuorni Raffaele Iavarone torna dietro le sbarre. E’ durata pochi giorni la libertà per il 38enne salernitano. Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile della Questura di Salerno ha dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione della Misura Cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Salerno, nei confronti di Raffaele Iavarone, 38enne di Salerno. L’uomo era già stato sottoposto alla misura della custodia in carcere presso la Casa Circondariale di Salerno Fuorni, perché arrestato nell’ambito dell’operazione “Patriot” del 16 luglio scorso, per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. L’11 agosto scorso,
il Tribunale di Salerno – Sezione Riesame ha dichiarato l’inefficacia di quest’ultima misura custodiare applicata nei confronti de 38enne, per omessa notifica dell’avviso dell’udienza al codinfensore, scarcerandolo. Trattandosi di una decisione fondata su motivi formali, ritenendo ricorrenti le esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, atteso che l’attività delittuosa accertata a carico di Iavarone è di particolare gravità per il suo ruolo di promotore, organizzatore e gestore di un’organizzazione dedita al narcotraffico, capace di smerciare grossi quantitativi di droga, di disporre di armi anche da guerra e di trovare canali di rifornimento dello stupefacente, la mancata adozione di una misura cautelare nei confronti dell’indagato costituisce un’esposizione a pericolo per la collettività, con il provvedimento odierno è stata disposta l’adozione della massima misura detentiva. L’indagato, terminate le formalità di rito, è stato nuovamente associato alla Casa Circondariale di Salerno. pieffe Un bagno in piscina fa scattare di nuovo i sigilli a Villa Wenner di Pina Ferro Villa Wenner finisce nuovamente nel mirino della magistratura. Un tuffo in piscina, ripreso da alcuni obiettivi, alla base della nuova decisione del magistrato che ha disposto nuovi
sigilli alla struttura. Era il 12 agosto, come si legge in una nota della proprietà della struttura, quando viene notificato alla famiglia Scarpa, proprietaria dell’antica dimora dei Wenner, un nuovo sequestro preventivo (area piano terra, piscina e giardino) dell’amministrazione giudiziaria. A disporre il provvedimento p stato il sostituto procuratore Claudia D’Alitto. I sigilli sono giunti a distanza di sette giorni dall’atto che stabiliva il dissequestro per un perdiodo pari a 30 giorni, (4 agosto). Il dissequestro disposto del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, Maria Albarano, aveva lo scopo di consentire l’esecuzione di attività ordinarie e straordinarie di manutenzione, regolarmente avviate dalla famiglia Scarpa. “L’origine del provvedimento di sequestro risale al 2 marzo 2020, – si legge nella nota – quando la magistratura notifica alle sorelle Scarpa un sequestro giudiziario per presunti schiamazzi e presunte irregolarità amministrative (comunicazione al portale alloggiati.web della questura, da verificare, in quanto l’estensione all’obbligo di denuncia al portale per gli affitti anche inferiori alle 24h esiste solo per le strutture ricettive, e villa Wenner non lo è mai stata). In quella data fu effettuato un blitz di nove esponenti delle forze dell’ordine (tra carabinieri del Nas e guardia di Finanza) . In quell’occasione a Rosa Scarpa fu anche sequestrato il suo computer personale, poi restituito”. Dal 3 marzo al 4 agosto la villa storica del 1862, con tele affrescate, giardino e piante secolari di particolare pregio, non ha potuto avere regolare manutenzione. Sulla base delle ripetute richieste degli avvocati, si arriva al 4 agosto, giorno della notifica del dissequestro temporaneo per la manutenzione. Cominciano le attività e i lavori, ma il giorno 12 agosto viene notificata alle proprietarie un ennesimo sequestro perché, su segnalazione della vicina, che produceva materiale fotografico autonomamente procurato insieme alla polizia giudiziaria, le sorelle Scarpa risultavano in acqua in piscina in “atteggiamento ludico”. “Che bagnarsi nella propria piscina di casa fosse cosa proibita o che il dissequestro temporaneo
fosse solo un permesso esclusivo per le attività di ripristino, non risulta agli atti”. Le proprietarie intendono unicamente sottolineare il carattere vessatorio e persecutorio di alcuni esponenti del vicinato e il rischio che i continui provvedimenti di sequestro rappresentano per villa Wenner, bene storico tutelato e patrimonio di tutto il territorio. “Si fa presente con l’occasione che tutti gli introiti dovuti alle locazioni del bene sono sempre stati per la totalità investiti nel mantenimento e nel decoro della struttura”. Con “eCampus” per la realizzazione della classe dirigente Salerno Formazione ed eCampus insieme per la realizzazione della classe dirigente, e non solo, del futuro. Un passo importante, per quella che è una novità sul territorio salernitano, nonostante il binomio già esistesse, soprattutto sul fronte commerciale. «Abbiamo stipulato di recente un’importante convenzione con eCampus, l’università telematica. – afferma Pierpaolo Pellegrino – Salerno Formazione diventa polo di studio eCampus per la provincia di Salerno. Non ci occuperemo soltanto delle attività commerciali ma anche di tutoraggio per i corsi degli studenti». Nel dettaglio si tratta di cinque Facoltà universitarie: Giurisprudenza, Economia e Commercio; Ingegneria, Filosofia e Lettere. Un passo importante, dunque, che non sarà certo il solo, con lo stesso Pellegrino ad annunciare un’altra novità. «Nella convenzione stipulata c’è anche la possibilità per gli studenti di poter sostenere in sede gli esami. – riprende Pellegrino – Oltre alla possibilità di perfezionamento del
corpo docente e in modo particolare il Corso 24 CFU (Crediti Formativi Università) utili per l’insegnamento». Una convenzione, stipulata lo scorso 5 agosto, che va a chiudere il cerchio di un periodo di straordinaria crescita per Salerno Formazione che ha ricevuto di nuovo a distanza di dodici mesi un premio di eccellenza. A conferma della bontà della metodica di didattica che mette in campo Salerno Formazione. Unica realtà nel Meridione, Salerno Formazione, società operante nel settore della didattica, della formazione professionale e certificata secondo la normativa UNI EN ISO 9001:2008 settore EA 37 per la progettazione ed erogazione di servizi formativi in ambito professionale è stata insignita per il secondo anno consecutivo del prestigioso riconoscimento “CUM LAUDE”, un vero e proprio premio erogato da Emagister che contrassegna i migliori centri di formazione e università su tutto il territorio nazionale. «Occupiamo tutta la filiera, dal semplice doposcuola fino ad arrivare all’alta formazione vera e propria anche a livello nazionale. – afferma il direttore didattico Pierpaolo Pellegrino –Siamo stati fra i primi ad adottare la didattica generale dell’insegnamento online secondo la metodologia del fad-online. I nostri corsisti hanno la possibilità di ascoltare la lezione con calma, previo scaricamento della registrazione». Il progetto di Emagister è nato in Spagna, ma da qualche anno ha allargato il raggio d’azione anche ad altri Paesi europei, tra cui l’Italia. L’obiettivo è di fornire una panoramica dei centri di formazione maggiormente qualificati ai futuri studenti, premiandoli con il marchio “cum laude”. Che si basa, infatti, anche sulle opinioni degli alunni, vere e proprie cartine tornasole del livello della formazione.
Grimaldi: “Snellire i procedimenti burocratici” Carattere schivo ma deciso. Pratico e vecchio stampo, di quelli capaci di sporcarsi le mani con la calce per seguire direttamente sui cantieri i lavori. Un imprenditore edile di vecchio stampo Angelo Grimaldi, presidente Unaco, che al passo con i tempi non dimentica quelle che sono le peculiarità di un settore che vive una profonda crisi già da qualche anno. Un settore che, però, potrebbe avere un’impennata a breve, per quella che potrebbe essere una nuova primavera per l’intero comparto. «Di là dei rapporti dell’Istat che afferma che nel quadro economico globale italiano il 40% totale delle imprese sono a rischio di chiusura, qualcosa potrebbe muoversi nel nostro settore. – afferma il presidente Grimaldi nonché socio di FederCom Tur – Ci potrebbero essere ben 14 miliardi di lavori sul fronte edile che potrebbe mettere in moto decisamente tutto il comparto e dare un impulso concreto all’economia non solo locale ma addirittura nazionale». Una notizia positiva, che molti stanno attendendo e che possa essere attuabile. Prevista dal decreto poi convertito in legge lo scorso 18 Luglio, si punterà decisamente su quelli che sono i crediti fiscali per potenziare gli immobili privati. «Attendiamo le disposizioni delle linee guida, comprese quelle dell’Agenzia delle Entrate. – riprende Grimaldi – Un passo avanti che è stato già fatto in tempi sospetti per alcune zone del nostro Paese interessato in particolare da eventi naturali come il sisma per la ricostruzione. Questa volta sarà a livello nazionale. Ci sarà un movimento di crediti fiscali di circa 14 miliardi di euro che saranno utilizzati per efficientare gli immobili dei privati in Italia. Ritengo che questa misura, se dovesse essere messa a regime ordinario si potrebbe avviare a quello che un processo di autoalimenterebbe delle stesse aziende. Perché così facendo le stesse imprese fatturerebbero di più con conseguenti maggiori imposte con
ricadute benefiche sul Pil. Pensi che tutto questo potrebbe muovere qualcosa come 50- 60 miliardi tra l’edilizia e l’indotto generando appunto quelle imposte che per lo stato sarebbe una vera e propria manna dal cielo con conseguenze benefiche sulla stessa economia nazionale». Tutto ruota, dunque, su Ecobonus, Sismabonus e Superbonus sull’efficientamento energetico degli immobili. «Ma tutto è possibile anche con un necessario snellimento dei procedimenti burocratici. – puntualizza – Senza, sarebbe ancora difficile lavorare». Nel frattempo, qualcosa è cambiato su un punto che l’ha visto in prima linea sulla famigerata circolare Inail che riversava sugli imprenditori anche le responsabilità penali di eventuali contagi. «Hanno tranquillizzato le aziende apportando delle piccole modifiche. – afferma – Hanno riconosciuto, anche se non in modo eclatante di aver commesso un piccolo errore, modificando con piccoli accorgimenti la circolare. Se vogliamo, un risultato ottenuto da noi di Unaco, che tra i primi, avevamo sollevato seri dubbi sull’efficienza della circolare». La festa per gli 80 anni di Rocco Olivieri “La mia casa è un museo granata” Quando si parla di Salernitana non si può non pensare a Tifosi (con la T maiuscola) del calibro di Rocco Olivieri, uno di quelli con il sangue color granata, un sostenitore di Sua Maestà da decenni, una persona per la quale la maglia è l’unica cosa che conta. In onore dei suoi primi 80 anni, il Ccsc ha organizzato un evento, svoltosi ieri sera in uno dei luoghi simbolo della città: l’arenile di Santa Teresa.
“Possiamo dire che sono circa 65 anni che tifo Salernitana – afferma un emozionato Olivieri – casa mia e tutta granata, persino i cuscini, ho creato una sorta di museo. Io vivo per la Salernitana, quando ne parlo mi vengono i brividi, e se vogliamo portarla ad un altro livello, dobbiamo essere tutti uniti”. Nonostante sia nato a Benevento, Rocco Olivieri è comunque un salernitano Doc ed è proprio nel cuore della città che la sua passione per il granata è nata e cresciuta: “Stavo sempre davanti al Vestuti, mi è sempre piaciuto “il pallone” ed infatti ho anche una scuola calcio, la “Nuova Salerno” (che ora si è fusa con la “Locubia”) e ho “cresciuto” giocatori come Grassadonia e Russo sul campo “De Gasperi”, essendone stato il custode per quasi 40 anni. Dopo essersi soffermato sui dolcissimi ricordi legati alla storica promozione in Serie A, il protagonista della serata, che ha anche ricevuto, telefonicamente, gli auguri da Delio Rossi, afferma: “Ora sto soffrendo sempre. Pensavo che questa festa sarebbe coincisa con i playoff, ma è andata male. In ogni caso ci sono tanti club presenti, persino i ragazzi del “Colosso Granata” arrivati direttamente da Roma. Tifando la Salernitana – conclude Olivieri – faccio solo il mio dovere, dov’è lei, ci sono anche io. Allo stadio ci vado sempre, solamente una volta non sono entrato, rimasi fuori a piangere come un bambino, ma avevo comunque la radiolina con la quale seguì la partita”. Alla serata non poteva mancare Riccardo Santoro, presidente del Ccsc, che dichiara: “Gli 80 anni di Rocco erano da festeggiare perché è una persona che merita tutta la nostra attenzione. Non è salernitano ma è come se lo fosse avendo preso a cuore squadra e città, sono 60 anni che è qui, 60 anni di tifo di altissimo livello. Meritava il tributo che gli stiamo offrendo stasera. In un momento delicato come questo la sua figura conta tantissimo perché può essere il punto di unione per i gruppi che sono divisi”. Al fianco di papà Rocco, presente anche il figlio Mario: “Stasera omaggiamo quello che, oltre ad essere un grande tifoso della Salernitana, è anche un grande uomo di sport, ed è proprio allo sport che mio padre ha dedicato la vita, tenendo sempre presenti i sani valori di
solidarietà, amicizia, aggregazione e condivisione. Credo che la sua figura sia importante per la Salernitana perché può dare speranza, lui è tifoso a prescindere da tutto, la squadra potrebbe anche giocare in Terza Categoria, lui ci sarebbe comunque. Abbiamo bisogno di questi tifosi ma anche di dirigenti che la pensano così, lo sport non può essere legato solamente agli interessi”. Infine, un emozionato Mario Olivieri conclude con queste parole: “Come figlio non posso che fargli tantissimi auguri e dirgli che gli voglio tanto bene”. Un evento che ha coinvolto sostenitori dell’ippocampo da tutta Italia, come Rosario Maresca del club “Colosseo Granata”: “Rocco Olivieri, per Salerno, è un esempio, sia per i giovani sia per noi che lo abbiamo vissuto in tutti questi anni. Lui non ha mai chiesto niente e fare il tifo per la Salernitana vuol dire anche questo dato che non vinciamo nulla, si tratta di puro amore, di passione. È stato sempre un punto di riferimento e per noi del club è un grandissimo amico essendo venuto anche spesso a Roma. È davvero un onore essere qui”. Si è espresso sul protagonista dei festeggiamenti anche Giovanni Apicella, il quale afferma: “Olivieri meritava questa serata, non solo per gli 80 anni. È uno di quelli che ha sempre seguito la squadra in casa e in trasferta, il suo appartamento è pieno di fotografie, bandiere e cimeli della Salernitana. È una persona davvero speciale, merita tutto ciò e credo che con questa festa tutti avranno la possibilità di capire che quando vogliamo, sappiamo essere uniti”. Tra i presenti, anche il presidente del club “Amici della Salernitana” Giovanni La Padula: “Lui è la base portante del tifo granata, lo conosciamo da anni ed è una persona a cui vogliamo bene. Una figura carismatica per la quale affetto e stima sono illimitati. Le figure storiche come la sua hanno una rilevanza notevole ma c’è da dire che c’è stato anche un ricambio generazionale e le idee dei vecchi sostenitori non combaciano sempre con quelle dei ragazzi di oggi. La differenza di età – conclude La Padula – incide sul modo di pensare”. Non poteva non essere presente anche Massimo Falci, vicepresidente del Ccsc, che con queste parole omaggia la
figura dello storico tifoso di Sua Maestà: “È vero che la passione accomuna tutti i tifosi della Salernitana, certe volte risulta stucchevole fare contrapposizioni tra chi è più o meno appassionato, ma al cospetto di persone come Rocco Olivieri o Celeste Bucciarelli, ogni discorso del genere cade. Loro hanno qualcosa in più, dobbiamo riconoscerlo, dobbiamo inchinarci innanzi alla loro fede e in questo momento di difficoltà vanno presi come esempio affiche si rinnovi in tutti l’amore per la squadra”. Dulcis in fundo, le poche ma significative parole del “Vikingo” Raffaele Russo:” Se sono qui è perché lo stimo e gli voglio bene, è una figura storica e un grandissimo tifoso. Mi auguro stia sempre bene e gli faccio tantissimi auguri”. Antonacchio denuncia: “Illegale la delibera su premialità al personale” “Spiace dover rilevare il grave errore di valutazione sulla questione da parte del nostro Presidente della Regione Campania – afferma Pietro Antonacchio Segretario Generale della CISL FP di Salerno – che spacca il mondo del lavoro del settore sanità, non tiene conto della rilevanza con cui tutti gli operatori hanno concorso a contrastare l’emergenza epidemiologica ma soprattutto mostra una miopia politica alla luce del fatto che la questione era stata ampiamente relazionata e dibattuta all’interno del confronto avuto con i funzionari regionali. Ne deriva quindi la consapevolezza che volutamente e nonostante i rilievi inoltrati da CISL FP e CGIL FP di attenzionare la materia in maniera più approfondita, De Luca abbia voluto mostrare una discriminazione e
differenziazione tra i lavoratori, definendo per alcuni quote di premialità e escludendo oltre 30.000 operatori ritenendoli estranei alla valutazione complessiva del loro operato. Dispiace che un animale politico possa fare un errore così grossolano. Mi auspico in un forte ripensamento e che possa nell’immediato valutare il giusto riconoscimento per gli esclusi. “Abbiamo sempre avuto ragione. De Luca, messo da noi alle strette, ha disperatamente adottato la soluzione più becera ed illegale. Con una motivazione che richiama leggi per lo più inappropriate all’oggetto del provvedimento, e noncurante che la Cisl agisce in virtù del principio costituzionale della rappresentanza dei lavoratori, la Giunta della Regione Campania ha deliberato di pagare al personale sanitario esposto al rischio Covid-19 il 60 per cento dell’indennizzo. La Cisl si è sempre opposta a questa scelta, sia per l’ammontare che per il concetto di rischio che non risponde al pericolo a cui i dipendenti della sanità sono stati e continuano ad essere esposti.” Lorenzo Medici, leader della Cisl Funzione Pubblica della Campania, contesta la decisione assunta dalla Giunta sulla premialità, ed attacca: “Quando De Luca smette di parlare e deve affrontare realmente i problemi di chi lavora senza risparmiarsi per salvare la salute dei campani, non riesce a mettere su una delibera giuridicamente corretta e viola persino la Costituzione. Con questo provvedimento, il governatore si è pure coperto di ridicolo perché ha pensato bene di dargli il carattere della temporaneità sine die, chiaro tentativo di fregare gli operatori della sanità e di costringere la Cisl a sottostare alle sue scelte antisindacali. Il segretario generale conclude annunciando la prosecuzione della lotta. “Caro De Luca – dice Medici – i lavoratori e la Cisl sono responsabili quando si tratta di salvare la vita della gente, ma hanno anche l’intelligenza per capire che le tue intenzioni sono illegali. Perciò porteremo avanti con determinazione e fermezza la battaglia intrapresa per il riconoscimento di un indennizzo adeguato al rischio a cui sono esposti gli operatori della sanità”.
“Ancora cemento libero con la delibera su ex Enpals” “Ancora cemento libero senza rispetto dello sviluppo della città, questa volta per la palazzina ex Enpals con delibera urgente del 6 agosto, in piena campagna elettorale per il voto regionale” Lo denunciano in una nota congiunta l’avv. Antonio Cammarota, capogruppo consiliare de La Nostra Libertà, e il dott. Roberto Celano, capogruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Salerno, i quali rimarcano come“nel complesso ex Enpals si sta promuovendo una insostenibile speculazione edilizia con ampliamento delle metrature non confacente al contesto urbanistico della zona, affidato a imprenditori del napoletano senza nemmeno applicare la clausola sociale, quella di far lavorare i nostri giovani salernitani”. “L’edificazione della città va inserita nel rispetto del paesaggio e del territorio e nella considerazione che a Salerno non servono più civili abitazioni”, concludono Celano e Cammarota, “ma spazi standard ed edificazioni di strutture sportive, ricreative e turistiche che diano slancio allo sviluppo produttivo della città, nel segno dell’urbanistica sociale e partecipata”. Degrado Centro Storico, Santoro: “Emergenza
sanitaria, sindaco si dia una mossa” Sversamenti di rifiuti e nessuna traccia di bonifica. Sono ormai giorni che diverse zone caratteristiche del Centro Storio di Salerno si presentano in condizioni imbarazzanti. Tra l’altro un evento non nuovo in questi primi mesi post lockdown e non solo. Oltre alla presenza di microdiscariche, si accompagnano spesso anche cattivi odori. Sul degrado ambientale cittadino è intervenuto il consigliere Lega Dante Santoro insieme al Coordinatore cittadino Rosario Peduto: “Dovremmo parlare di ripartenza, offrire un biglietto da visita presentabile per una città che vive di turismo e che di turismo ha assoluta necessità per recuperare il terreno perso causato dal Covid. E invece ci ritroviamo ancora una volta a dover denunciare strade ridotte a pattumiere, quartieri e periferie abbandonate al proprio destino. Questo a causa dell’inerzia dell’amministrazione comunale che continua a fare buon viso a cattivo gioco, a metterci la faccia solo quando le cose vanno bene di natura, aprendo il fianco ad un’emergenza sanitaria di genere diverso. Non è tollerabile vedere la città ridotta in questo stato, aumenteremo il nostro pressing per restituire a Salerno il decoro urbano ed ambientale che merita. Il sindaco sia dia una mossa”. Tombato il fiume Rafastia L’area diventa un parcheggio Brillante operazione della Procura di Salerno, del sostituto Procuratore Roberto Penna, che con un sequestro ha finalmente
dato un impulso ad una indagine che andava avanti da troppo tempo. E che può produrre effetti interessanti. Penna ha sequestrato una’rea demaniale che era diventata un’area di parcheggio senza alcuna autorizzazzione, addirittura chiusa con tanto di cancello elettronico e utilizzata anche parzialmente dal Comune come area giochi. L’area in questione è in via Vincenzo Sica, alle spalle del cinema Apollo. Un’area tombata dove al di sotto scorre il Rafastia ed è considerata ad alto rischio (4), con pericolo di frane. L’unica barriera è una grata tra l’altro coperta da un albero che si è abbattuta. E’ purtroppo facile capire che in caso di piena quali danni potrebbe portare un’occupazione di auto dei condomini del palazzo adiacente. La questione nasce da tempo è c’è da sottolineare come il Comune abbia sempre fatto finta di niente nonostante gli esposti dell’avvocato Gaetano Cuoco. Il paradosso è che il Comune è al corrente della situazione e della gravità della zona, tanto è vero che in una delibera del 27 giugno del 2017, in seguito ad una frana nella parte alta dove ricade la stazione di benzina Esso, viene puntualmente descritta la situzione emergenziale. Lo stesso Genio Civile interviene con molto ritardo e lo fa solo dal 2017 chiede al Comune di intervenire per una concessione a fini idaulici dell’area, tra l’altro scaduta, ma senza ottenere risposta. Proprio il comportamente omissivo degli enti preposti ha spinto più volte l’avvocato Gaetano Cuoco a presentare esposti. Tanto è vero che per questo motivo un dirigente di settore del Comune di Salerno è stato rinviato a giudizio. Nella indagine sono coinvolti anche due vigili urbani. Ma lo stesso magistrato vuole vederci chiaro ed ha indagato l’intero condominio che era ben a conoscenza della situazione, avendo presentato ben due ricorsi al tar che sono stati respinti. Un’azione di forza perchè si conosce bene la furia del Rafastia e il pericolo di rischio idrogeologico dell’intero comparto. Il caso del Crescent è emblematico ma stando alle risultanze delle prime indagini anche in via Sica, in caso di piogge la situazione potrebbe farsi preoccupante. Come si evince dalla foto la grata è praticamente chiusa da un albero.
Puoi anche leggere