Formazione specifica volontari L'evasione scolastica - Monopoli, 13/01/2016 Foggia, 22/01/2016 3.Strategie per l'Orientamento scolastico ...

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Formazione specifica volontari L'evasione scolastica - Monopoli, 13/01/2016 Foggia, 22/01/2016 3.Strategie per l'Orientamento scolastico ...
Formazione specifica volontari
         Monopoli, 13/01/2016
          Foggia, 22/01/2016

       L’evasione scolastica
3.Strategie per l’Orientamento scolastico
    3.1.Dal punto di vista della scuola

             Giulietta Vignozzi
Formazione specifica volontari L'evasione scolastica - Monopoli, 13/01/2016 Foggia, 22/01/2016 3.Strategie per l'Orientamento scolastico ...
COSA SIGNIFICA ORIENTARE?

"Orientare significa porre l'individuo in grado di
prendere coscienza di sé e di progredire con i suoi
studi e la professione, in relazione alle mutevoli
esigenze della vita, con il duplice scopo di
contribuire al progresso della società e di
raggiungere il pieno sviluppo della persona
umana".
["Raccomandazione conclusiva" del Congresso dell'Unesco svoltosi a Bratislava
                                 nel 1970]

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II MEDIA

III MEDIA

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Formazione specifica volontari L'evasione scolastica - Monopoli, 13/01/2016 Foggia, 22/01/2016 3.Strategie per l'Orientamento scolastico ...
SCHEMA: L’ORIENTAMENTO
•   capire come e dove siamo
•   capire dove andiamo
•   conoscere il carattere, i gusti, le nostre idee abitudini emozioni
    e abilità, i nostri hobby, come stiamo con gli altri, come ci
    vedono gli altri e la nostra storia.

Metodologia
1. DISCUSSIONI
2. TESTI AUTOBIOGRAFICI
3. FARE LAVORI A GRUPPI
4. FARE VARIE INTERVISTE
5. GIOCHI DI RUOLO
6. VEDERE DEI FILM

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II MEDIA

PRIMA ATTIVITA’
Per conoscerci meglio abbiamo fatto una nostra presentazione sotto forma di
schema. In essa abbiamo scritto gli aspetti fondamentali della nostra famiglia, le
caratteristiche fisiche personali, i tratti del nostro carattere ed infine l’elenco
delle cose che sappiamo far bene.

SECONDA ATTIVITA’
Poi siamo passati a conoscere le nostre idee abbiamo dato la definizione di
percezione. La percezione è il modo con cui conosciamo la realtà utilizzando i
cinque sensi. A seconda delle esperienze che facciamo vediamo la realtà in
modo diverso.
Infine ci siamo domandati se gli uomini sono tutti uguali. Queste sono state le
nostre risposte:
Ognuno è diverso da un altro perchè ha fatto esperienze diverse però tutti sono
uguali nei diritti e nella libertà di esprimere le proprie idee.

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TERZA ATTIVITA’
Il punto di vista
Ognuno ha un punto di vista; ogni punto di vista va preso in considerazione e va
rispettato, che sia giusto o sbagliato. I punti di vista cambiano a seconda delle
culture e delle esperienze delle persone. Così, ad esempio, quando incontriamo
una persona di un altro popolo ci stupiamo per i loro costumi, che a volte ci
appaiono strani e incomprensibili. Se siamo costretti ad avere relazioni con altri
ricorriamo alla categorizzazione sociale con la quale classifichiamo la realtà con gli
strumenti della nostra mente. Questo metodo è l’unico di cui disponiamo per
capire ma potrebbe crearci molti problemi se pensassimo che tutti hanno gli stessi
schemi nella mente.
QUARTA ATTIVITA’
I malintesi
Per parlare dei malintesi, in classe, dividendoci in gruppi, abbiamo organizzato
delle scenette nelle quali abbiamo rappresentato situazioni con malintesi inventati
da noi. Dopo averne discusso in classe, siamo giunti alla conclusione che i malintesi
provocano spesso inimicizie, che solo con il tempo si appianano.
QUINTA ATTIVITA’
Perché le cose ti vanno così?
Per svolgere questo argomento abbiamo risposto a domande proposte da un
questionario su come noi risolviamo le situazioni complicate e su come reagiamo 7
agli insuccessi.
SESTA ATTIVITA’
Cos’è la memoria?
La memoria è un “magazzino” del nostro cervello in cui conserviamo
informazioni presenti e passate. Tanto più abbiamo un magazzino
ordinato tanto più sarà facile trovare le informazioni. Tutti hanno
memoria, ma la memoria va esercitata con opportune strategie. Esistono
due tipi di memoria:
- a breve termine: quella che si usa quando si studia per una verifica o per
un’interrogazione all’ultimo minuto la mattina stessa. Il vantaggio è che si
otterranno buoni risultati, ma che non mi ricorderò più nulla dopo poco
tempo.
-a lungo termine: si acquisisce lentamente, ma una volta acquisita diventa
un automatismo ed è importantissima per la vita quotidiana e per il
lavoro.
SETTIMA ATTIVITA’
I diritti
Dopo aver visto il film “Io non ho paura”, in classe abbiamo costruito una
tabella riguardante i diritti dei bambini e in seguito abbiamo dato la
definizione di diritto e di dovere.

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DIRITTI       DIRITTI NEGATI NEL           DIRITTI NEGATI NEL
                           FILM                        MONDO
DIRITTO ALLA VITA   SI (a Filippo, il            Infanticidio in Cina
                    protagonista)                (qualcosa sta cambiando)
DIRITTO AL GIOCO    SI (a Filippo)               Lavoro minorile

DIRITTO             NO                           Guinea-Bissau
ALL’ISTRUZIONE
DIRITTO             SI (a Filippo)               Conflitti sociali e caste
ALL’AMICIZIA                                     sociali
DIRITTO ALLA        SI (a Filippo e a Michele)   Censure televisive
PAROLA
DIRITTO ALL’AIUTO   SI (a Filippo)               Tsunami

DIRITTO A NON       SI (a Filippo e a Michele)   Violenze fisiche e
ESSERE TORTURATO                                 contrabbando di organi
DIRITTO AL CIBO     SI (a Filippo e a Michele)   Africa

DIRITTO ALLA        SI (a Filippo e a Michele)   Malattie come AIDS
SALUTE
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• Cos’è un diritto?
È un bisogno che deve essere rispettato ed è un bisogno essenziale.
• Cos’è un dovere?
È l’obbligo di rispettare i diritti degli altri.

OTTAVA ATTIVITA’
La concentrazione
Per affrontare questo argomento ci siamo posti delle domande sulla
concentrazione:
• Cos’è la concentrazione?
È l’attenzione che è necessario mantenere per tutto il tempo che occorre per
svolgere un lavoro.
• La concentrazione è un capacità che si ha fin dalla nascita?
Si può avere fin dalla nascita ma si sviluppa crescendo.
• È possibile concentrarsi allo stesso modo per diverse ore?
Quando una cosa ci piace riusciamo a mantenere la concentrazione per molte ore
ma c’è sempre un limite.
• Per aumentare la concentrazione è necessario un allenamento
Sì, più la si usa meno si fa fatica.

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NONA ATTIVITA’
Gli stili cognitivi
Lavorando con la memoria e con la concentrazione siamo arrivati a
chiederci cosa sono gli stili cognitivi

I vari stili cognitivi sono:
•Sistematico
•Analitico
•Riflessivo
•Dipendente
•Verbale
•Intuitivo
•Globale
•Impulsivo
•Autonomo
•Non verbale
Poi ognuno di noi ha individuato il proprio stile cognitivo.

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III MEDIA

PROGRAMMA DI TERZA MEDIA
1.   STILE DI APPRENDIMENTO   test psicoattitudinali;
2. LA SCELTA;
3. PANORAMICA DELLE SCUOLE SUPERIORI        giornata
   dell’orientamento;
4. L’EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA

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PRIMA ATTIVITA’: Il pensiero deduttivo e induttivo

                           Il pensiero deduttivo: da una regola generale si
REGOLE GENERALI
                           arriva ai minimi particolari. Si parte da una
                           situazione in cui disponiamo di tutti i dati
      D          I         necessari per farci un’idea certa. Perciò
      E          N         dobbiamo creare delle ipotesi e cercare nuovi
      D          D         indizi in modo da arrivare a una soluzione
      U          U         corretta dal punto di vista logico.
      T          T         Il pensiero induttivo: è l’incontrario del pensiero
      T          T         deduttivo.
      I          I
      V          V         ESERCIZI SVOLTI SUL PENSIERO DEDUTTIVO
      O          O         • 21-32-43-54-65-76-87-…
                           • 98- 88-77-65-52-38-23-…
                           • b-d-g-m-r-a-h-…
     PARTICOLARE           • abdc-efhg-ilnm-oprq-…
                                                                          13
SECONDA ATTIVITA’: LE SCUOLE SUPERIORI

          LA LEGGE
     Legge n° 296 del 27/12/2006

  OBBLIGO DI ISTRUZIONE
       fino ai 16 anni

  OBBLIGO FORMATIVO
     dai 16 ai 18 anni                   14
LA LEGGE
                   Legge n° 296 del 27/12/2006
Dopo la terza media è possibile:
PROSEGUIRE GLI STUDI IN UN ISTITUTO SUPERIORE
  (Licei – Istituti Tecnici – Istituti Professionali)
FREQUENTARE UN CORSO DI FORMAZIONE
PROFESSIONALE TRIENNALE

A partire dai 16 anni (dopo aver frequentato
almeno 10 anni di scuola) è inoltre possibile:
ESSERE ASSUNTI CON UN CONTRATTO
  DI APPRENDISTATO

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Riassumendo…
E’ obbligatoria l’istruzione impartita per almeno 10
anni e riguarda la fascia di età compresa tra i 6 e i 16
anni.
L’adempimento dell’obbligo di istruzione è finalizzato
al conseguimento di un titolo di studio di scuola
secondaria superiore o di una qualifica professionale
di durata almeno triennale entro il 18° anno di età.
L’istruzione obbligatoria è gratuita.
L’obbligo di istruzione può essere assolto:
-nelle scuole statali e paritarie
-nelle strutture accreditate dalle Regioni per la
formazione professionale
-attraverso l’istruzione parentale                    16
Obbligo di istruzione - obbligo formativo: differenza
In base alle norme vigenti:
1. "l'istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria
ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di
studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica
professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo
anno di età" (Legge 27 dicembre 2006, n.296, comma 622);
2. dopo i 16 anni sussiste ancora l'obbligo formativo, come
ridefinito dal Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n.76, art.1 e
cioè come "diritto-dovere all'istruzione e alla formazione sino al
conseguimento di una qualifica di durata almeno triennale
entro il diciottesimo anno di età".
In altre parole: "nessun giovane può interrompere il proprio
percorso formativo senza aver conseguito un titolo di studio o
almeno una qualifica professionale entro il 18° anno di
età"(Obbligo di istruzione-Linee Guida, 21/12/2007).
                                                                17
I LICEI
                                 1 - LICEO CLASSICO
LA RIFORMA                    2 - LICEO SCIENTIFICO
I NUOVI INDIRIZZI            opzione Scienze Applicate
                                3 - LICEO ARTISTICO
                                        - Arti figurative
                              - Architettura e ambiente
                           - Audiovisivi e multimediale
                                               - Grafica
                                          - Scenografia
                                                - Design
                     4 - LICEO DELLE SCIENZE UMANE
                         opzione Economico-Sociale
                              5 - LICEO LINGUISTICO
                    6 - LICEO MUSICALE E COREUTICO
                                                            18
GLI ISTITUTI TECNICI

1 - SETTORE ECONOMICO:                   2 – SETTORE TECNOLOGICO:
- Amministrazione, Finanza e Marketing   - Meccanica, Meccatronica ed Energia
- Turismo                                - Trasporti e Logistica
                                         - Elettronica ed Elettrotecnica
                                         - Informatica e Telecomunicazioni
                                         - Grafica e Comunicazione
                                         - Chimica, Materiali e Biotecnologie
                                         - Sistema Moda
                                         - Agraria e Agroindustria
                                         - Costruzioni, Ambiente e Territorio

                                                                                19
GLI ISTITUTI PROFESSIONALI

             1 - SETTORE DEI SERVIZI:
     - Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
                 - Servizi socio-sanitari
- Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
                 - Servizi commerciali

   2 – SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO:
         - Produzioni artigianali e industriali
          - Manutenzione e assistenza tecnica

                                                            20
FIGURE ED INDIRIZZI PROFESSIONALI NAZIONALI
       E PROFILI REGIONALI DI RIFERIMENTO PER LE QUALIFICHE DI
    ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE DI DURATA TRIENNALE
N
             FIGURA NAZIONALE                    INDIRIZZO NAZIONALE      PROFILO REGIONALE
°
                                                                          1) Confezioni industriali
1    Operatore dell'abbigliamento
                                                                          2) Confezioni artigianali
2    Operatore delle calzature
3    Operatore delle produzioni chimiche
4    Operatore edile

5    Operatore elettrico

6    Operatore elettronico
                                              1. Stampa ed allestimento
7    Operatore grafico
                                              2. Multimedia
8    Operatore di impianti termoidraulici
9    Operatore delle lavorazioni artistiche                               1) Oreficeria
1
     Operatore del legno
0
     Operatore del montaggio e della
1
     manutezione delle imbarcazioni da
1
     diporto
1. Riparazione parti e sistemi
1   Operatore alla riparazione dei veicoli a        meccanici ed elettromeccanici dei
2   motore                                          veicoli a motore
                                                    2. Riparazioni di carrozzeria
                                                                                        1) Costruzioni su macchine
1                                                                                       utensili 2) Montaggio e
    Operatore meccanico
3                                                                                       manutenzione
                                                                                        3) Saldocarpenteria
1                                                   1. Acconciatura
    Operatore del benessere
4                                                   2. Estetica
1                                                   1. Preparazione pasti
    Operatore della ristorazione
5                                                   2. Servizi di sala e bar
1   Operatore ai servizi di promozione ed           1. Strutture ricettive
6   accoglienza                                     2. Servizi del turismo
1
    Operatore amministrativo-segretariale
7
1
    Operatore ai servizi di vendita
8
1
    Operatore dei sistemi e dei servizi logistici
9
                                                                                        1) Panificazione e
2   Operatore della trasformazione                                                      pasticceria 2) Confezione e
0   agroalimentare                                                                      trasformazione degli
                                                                                        alimenti
                                                    1. Allevamento animali domestici
                                                    2. Coltivazioni arboree, erbacee,
2
    Operatore agricolo                              ortifloricole
1
                                                    3. Silvicoltura, salvaguardia
                                                    dell'ambiente
LE TAPPE DEL PROCESSO DECISIONALE

1 - Definizione del problema

2 - Analisi delle caratteristiche personali

3 - Raccolta informazioni

                                              23
4 - Elenco delle alternative possibili

5 - Vantaggi e svantaggi delle alternative

6 - Confronto tra le diverse alternative

7 - Scelta dell’alternativa più vantaggiosa

8 - Piano d’azione

                                    24
Gli strumenti per aiutarlo a
scegliere
    I genitori                    Le guide
                                  scolastiche
                                  informative

                                       Gli amici
  Gli insegnanti
                       L’orientatore

         I siti internet       Gli sportelli informativi

                                                      25
Formazione specifica volontari
            Monopoli, 13/01/2016
             Foggia, 22/01/2016

3.Strategie per l’Orientamento scolastico
  3.2. Dal punto di vista della famiglia

               Giulietta Vignozzi
IL RUOLO DEI GENITORI
I genitori hanno un ruolo fondamentale nell’accompagnare i
figli a definire la propria scelta

Compito importante è quello di offrire la propria presenza e la
propria disponibilità alla discussione e saper favorire momenti
di riflessione e di confronto non aspettandosi dai figli la
maturazione e la serietà di un adulto ma nemmeno
continuando a considerarli dei “bambini”

                                                            28
COSA FARE
Osservarli per aiutarli a riconoscere interessi e inclinazioni
Ascoltarli per capire desideri o progetti nel cassetto
Valorizzare le potenzialità
Capire le motivazioni del consiglio orientativo degli insegnanti
Insieme informarsi sulle scuole e i centri di formazione esistenti e
sulle relative opportunità formative
Analizzare insieme le informazioni
Sostenerli anche se hanno scelto una scuola lontano da casa
Seguire le evoluzioni del mondo del lavoro
Accettare un certo margine di errore nella scelta maturata
Trasmettere fiducia, ma anche regole

                                                                29
COSA NON FARE

Non misurare solo i risultati scolastici, ma insistere sull’impegno
Non ascoltarli pensando: “Intanto la scelta è solo loro”
Non angosciare con visioni negative del futuro, ma mostrarsi fiduciosi sulle
possibilità di realizzare il loro progetto
Non dargli delle guide da leggere da soli e non delegare alla scuola le informazioni
sugli sbocchi formativi dopo le medie
Non scegliere al posto loro

                                                                                  30
Non sottolineare i suoi difetti rispetto all'ipotesi scelta da lui
Non squalificare il parere dei docenti se contrasta con il
vostro
Non scegliere una scuola unicamente in base alle statistiche
occupazionali
Non fare tragedie se sbaglia scuola, dicendo: "Te lo avevo
detto!".
Non farsi condizionare dai falsi miti
Non condizionare con le proprie ambizioni e aspettative

                                                                 31
Orientamento scolastico

La metafora del
  viaggio.

Iniziato a 3 anni…

… che si
  concluderà …

                                   32
DIPLOMA DI
Lavoro                                                                19 anni
                                           SCUOLA SUPERIORE

20          Corso di                                          Stage lavorativo
            Formazione
21       I.F.T.S. Ist. Form.
         Tecn. Sup.
22                             Laurea                  Diplomi di Istituti
                                                       Superiori
23       Master

24                        Laurea Magistrale

     Master                    Dottorato         Diploma di Specializzazione
                                                                                 3
                                                                                 3
Fase 1
   1- QUAL E’ LO SCOPO/OBIETTIVO PRINCIPALE DI QUESTO
                        VIAGGIO?

     Tutti i ragazzi frequentano la scuola e tutte le famiglie
              desiderano che i loro figli la frequentino
                              Una buona cultura di base?
Ma qual è l’obiettivo         Crescita e maturazione
principale, per quanto        personale?
riguarda la sua crescita
                              Possibilità di trovare lavoro?
personale, che
vorremmo nostro figlio        Acquisire competenze
raggiungesse                  "scolastiche” per poter
frequentando la scuola?       proseguire gli studi?
                              Appassionarsi allo studio?
                                                                 34
Fase 2

      2- CON QUALE BARCA? QUAL E’ IL SUO MOTORE?

“Compromette non poco la nostra serenità non saper
manovrare, come fossero vele, le nostre inclinazioni in
         rapporto alle nostre possibilità ”.

           [La serenità interiore, Plutarco]

                                                    35
La prima analisi è una analisi di fattibilità.
Proprio perché mio figlio possa raggiungere gli
obiettivi più straordinari nel corso della sua vita
futura, occorre ragionare sulle risorse che mio figlio
possiede in questo momento.
Per capire quali sono gli obiettivi realmente
raggiungibili nell’arco dei prossimi 2 anni scolastici.
AREA DELLE COMPETENZE SCOLASTICHE
                          PREPARAZIONE DI
                            BASE (voti…?)
                                                     ATTENZIONE IN
    IMPEGNO E
                                                         CLASSE
     METODO
                                                            e
    DI STUDIO
                                                     AUTOCONTROLLO
(quante ore studia?)

                                                     MATURAZIONE nelle
INTERESSE per la                                         ABILITA’
  SCUOLA e lo                                          SCOLASTICHE
    STUDIO                                               DI BASE

                                                    IMPEGNI
     SUPPORTO DIRETTO
                                              EXTRASCOLASTICI
        o INDIRETTO
        Da parte della                           INDEROGABILI
           famiglia                           (sport, musica, ecc.)

     Non misurare solo i risultati scolastici ma INSISTERE SU IMPEGNO   37
                             E ORGANIZZAZIONE
La nostra (loro) croce.

In qualsiasi istituto
troviamo queste materie,   ITALIANO
per cui non esistono
istituti facili.

      MATEMATICA                              STORIA

                                      Alla luce del fatto che l’ossatura
                                      della scuola media è analoga a
                                      quella degli Istituti superiori,
                           INGLESE
                                      propositi superficiali (il prossimo
                                      anno studio perché la scuola mi
                                      piace) non hanno senso
                                                                      38
                                                                     36
Caratteristiche della scuola superiore

 Maggiore responsabilizzazione e autonomia degli
  studenti.

 Apprendimento fortemente basato sullo studio.

 Standard di efficienza prevalentemente
  pre-definiti.

 Cambiamento della scala dei bisogni dell’
  adolescente.

                                                  39
Istruzione Liceale   i

 Istituti Professionali           Istituti Tecnici

Istruzione Artistica       Formazione Professionale

 Orientarsi = Stabilire un obiettivo raggiungibile
                                                     40
Qual è la scuola migliore? Quella maggiormente
adatta alle attitudini e competenze di nostro figlio

                             L i c ei

 Liceo Artistico / Istituti Tecnici / Liceo delle scienze umane

                      Istituti Professionali

                   Formazione Professionale

Fondamentale una ANALISI DI FATTIBILITA’
                                                                   20
                                                                  41
Il Consiglio Orientativo
Non tutti i ragazzi seguono il consiglio orientativo dei propri
insegnanti.
Da indagini attendibili risulta che un 25% di loro non segue il
consiglio

                                                            42
- Parlatene con vostro figlio ma anche con gli
  insegnanti. E’ molto importante il CONSIGLIO
  ORIENTATIVO. Anche perché a volte i figli hanno
  comportamenti molto diversi a scuola o a casa.

- Ricordiamo che difenderlo troppo lo rende poco
  proattivo.

- Proprio nella fase del passaggio alle Scuole Superiori
  è importante che stabiliate con i figli dei patti molto
  chiari e verifichiate che loro li mantengano. In altre
  parole vanno seguiti, con una verifica puntuale del
  lavoro svolto, un po’ come si faceva nei primi anni
  scolastici.
IL RAPPORTO CON LA SCUOLA
 CHE CAMBIAMENTO CI POSSIAMO ASPETTARE?
Gli scolari metodici e che si impegnano risultano favoriti rispetto a
quelli intuitivi ma poco costanti.

La scala dei bisogni degli adolescenti muta profondamente. Si dà
più importanza alle relazioni sociali, al gruppo di amici e alla
costruzione della propria identità. (chi ha già “lavorato” in questo
senso risulta favorito”). Un grande pedagogista, Claparède,
sottolinea che a 13-14 anni avvengono grandi mutamenti nella
sfera psicologica e fisica che richiedono enormi energie a discapito
dell’impegno intellettivo.

Un cambiamento RAGIONEVOLE.

Teniamo conto anche delle              competenze
extrascolastiche (lingue, ecc.).

                                                                  44
Fase 3
 3 – QUAL E’ IL PERCORSO CHE FA“VIAGGIARE A MILLE” QUESTA
                           BARCA?
             In altre parole, CHE COSA LO MOTIVA
             MAGGIORMENTE? Significa chiedersi:

- Quali materie scolastiche preferisce?
- Materie che non gli vanno a genio?
- Interessi personali/Hobby.
- Interessi professionali.
- La sua personalità: ha bisogno di sfide? ha
bisogno di gratificazioni?
- Qual è il suo stile di apprendimento?

                                                     45
“Bisogna trovare il proprio sogno, perché la
           strada diventi facile”.

             [Herman Hesse]

“Se uno ha un perché, sopporta molti come”

               [F. Nietzsche]
Nella nostra società i ragazzi sono troppo
sensibili al prestigio sociale delle professioni. Il rischio è quello
di non seguire le nostre reali vocazioni o di dichiarare interesse
per una professione che si conosce solo superficialmente.
Nove ragazzi su 10 che vogliono fare il medico non farebbero
l’infermiere…

Proviamo a smontare i pregiudizi relativi al mondo del lavoro.
Lasciamoli veramente liberi di scegliere…
E’ molto importante fare conoscere ai figli il mondo del lavoro.
La letteratura e la ricerca sottolinea come l’etica del lavoro sia
appresa in famiglia e nel contesto sociale di riferimento.

                                                                     47
-Tali interessi vanno esplorati anche per capire la              reale
significatività e quindi il reale peso che possono assumere in una
scelta.
Occorre attribuire un peso diverso alle differenti variabili, in
relazione alla singola situazione. (ragazza amante dell’arte e
ragazza amante della scuola)
-In questo momento (a 14 anni) non dare troppa importanza alle
previsioni occupazionali. Per una serie di motivazioni. Diverso
sarà il discorso nell’eventualità della scelta di un Corso di Laurea.
-Ricordare, infine, che con la scelta in terza media si sceglie una
scuola e non un lavoro: sia perché è là (a scuola) che nostro figlio
dovrà trascorrere i prossimi 5 anni, sia perché il futuro
professionale è tutto da costruire e non dipende meccanicamente
dal titolo che si possiede. Basti pensare alla variabilità inter-
professionale.
Investire nel talento e nella propensione dei figli,
scommettendo sulle loro attitudini, in definitiva appare
anche dal punto di vista occupazionale e della realizzazione
professionale (“quali professioni permettono di guadagnare
di più? – ci chiedono spesso i ragazzi) l’investimento più
saggio e ragionevole.
La ricerca di una sicurezza occupazionale, nello stesso tempo
chimera e obiettivo dei giovani d’oggi, rischia troppo spesso
di scontrarsi con la realtà del mercato del lavoro attuale.
Anche da questo punto di vista dobbiamo insegnare ai nostri
figli a non andare alla ricerca ossessiva di un contratto ma al
contrario investire sulla          propria professionalità e
sull’acquisizione di competenze qualificate e durevoli. La
vera stabilità, oggi, non è più data dal tipo di contratto ma dal
possedere competenze qualificate e aggiornate.

                                                                47
Valori Professionali

-Quelli presenti in un adolescente sono anche più stabili degli stessi
interessi professionali, anche se è molto difficile riferirli e canalizzarli
a specifici percorsi di studi.

-Sono però molto utili per approfondire e verificare gli stessi
interessi professionali. Vi è coerenza?
-Vale la pena rifletterci sopra perché spesso la simmetria tra valori
professionali (e valori in genere) e lavoro concorre a determinare la
nostra stessa felicità da adulti.
-Se i valori professionali di nostro figlio non ci piacciono potrebbe
essere importante anche una riflessione su noi stessi. Come li ha
maturati? Vi è coerenza tra ciò che diciamo (come genitori) e quello
che facciamo?
                                                                        50
I principali Valori professionali
   Possibilità di viaggiare              Aiutare gli altri

   Espressione creativa e varietà        Sicurezza del posto di lavoro

                                          Coerenza con gli studi
 Colleghi piacevoli

                                          Sede stabile
   Rispondenza ad interessi culturali
                                          Disponibilità di tempo libero
   Prestigio del lavoro
                                         Acquisizione di
                                         professionalità
 Alta retribuzione
                                          Prospettive di carriera

 Coinvolgimento nelle decisioni
                                                                       5
                                                                       1
                                                                      42
Seguire le aspirazioni e attitudini personali è
sempre fondamentale.

Si è andati all’esterno in tutte le direzioni, invece di
andare in se stessi dove c’è soluzione ad ogni enigma.
                             [Arthur Schopenhauer]

“O troveremo una strada, o ne costruiremo una”
                                   [Annibale]

“Lasciare la propria vita per un sogno è apprezzarla
per quanto vale”.
                                       [M.De Montaigne]

                                                           52
Riassumendo quanto detto fino ad ora, una
      buona scelta dovrebbe essere:

                    - REALISTICA

               - LIBERA

                     - ATTRAENTE
Fase 4

          4 – IL RUOLO DEL GENITORE

Attraverso il DIALOGO e l’ ASCOLTO il genitore deve
                     aiutare
   i figli a fare chiarezza all’interno di se stessi,
facendo emergere gli elementi essenziali per il suo
                orientamento.

                                                        54
L’arte della Maieutica

In altre parole i genitori devono aiutare i figli a ripercorrere quel
percorso di analisi del sé appena indicato, ponendo le domande
giuste e aiutando i figli a fare un’analisi meno superficiale

         Attraverso il DIALOGO e l’ ASCOLTO il genitore
                          deve aiutare
           i figli a fare chiarezza all’interno di se stessi,
         facendo emergere gli elementi essenziali per il
          suo orientamento. E soprattutto aiutandolo a
                     scavare in profondità.

                                                                   55
Conosce i propri limiti o è consapevoledei propri pregi?
I pregiudizi e le errate rappresentazioni mentali su
scuole e professioni sono diffusissimi.
Teniamo conto che le informazioni ricevute molto spesso sono
emotive, cioè basate sul vissuto personale, e non fornite da chi
ha una solida competenza professionale per quanto riguarda il
mercato del lavoro o le professioni.
I consigli ricevuti da studenti più grandi, fratelli, amici
insegnanti spesso sono più di ostacolo ad un corretto
orientamento piuttosto che utili.

                                                            56
Conosciamo le professioni attraverso la televisione, che
le deforma, o non le conosciamo affatto (assistente
marketing, impiegato commerciale, ecc.).
Conosciamo le scuole attraverso l’open day o lo stage,
nei quali spesso i ragazzi osservano elementi non
fondamentali per il loro futuro scolastico (il... Bar…) o le
scuole stesse manifestano una diversa predisposizione
ad accogliere i ragazzi (marketing…).
E soprattutto il pregiudizio sociale deforma scuole e
professioni, portandoci a sopravvalutarne alcune e
sottovalutarne altre.
Come si fa a conoscere le Scuole in maniera più
appropriata? Sicuramente si legge il quadro orario!
Parlare di interessi scolastici e competenze scolastiche porta
     inevitabilmente a filtrare le informazioni di riferimento, che si
     ricevono.

     - Ricevute dagli allievi.

     - Ricevute dagli insegnanti della scuola media.

     - Ricevute agli “Open Day” delle stesse scuole
     superiori.

E’      importante     ricercare   conferme,   confrontando    le
     informazioni.
I ragazzi ricevono spessissimo informazioni
fuorvianti perché basate su
un’ unica prospettiva di riferimento.

• Il latino non serve
• Senza un’ampia cultura non si va avanti nella vita
• La scuola più adatta per fare l’architetto
  all’Università è…

E molto difficile perché gli stessi ragazzi spesso
fraintendono (prendono ciò che gli serve), ma
dovremmo cercare di essere attenti alle informazioni
che veicoliamo.
Fase 4
   4 – IL RUOLO DEL GENITORE

          EDUCARE A SCEGLIERE
Il genitore deve aiutare il figlio ad acquisire
una propria metodologia di scelta. Bisogna
imparare a conoscere il problema, per poterlo
risolvere.

 “Nella risoluzione di un problema la fase più
      importante è la sua formulazione”
               Albert Einstein
                                                  60
Considerare tutti i fattori.
Quasi sempre le persone credono di avere
considerato tutti i fattori di una situazione ma di
solito il loro esame si limita a quelli più ovvi e
immediati.
Imparare ad agire.
Il compito dei genitori è quello di insegnare ai
figli ad agire in prima persona, andando alla
ricerca attiva di informazioni utili.
Riconoscere le priorità.
Alcuni aspetti di una situazione possono
essere più importanti di altri.
Trovare soluzioni alternative.
E’ importante focalizzare l’attenzione alla ricerca
di tutte le alternative al di là di quelle più ovvie.
Fase 4
           4 – IL RUOLO DEL GENITORE

 Attraverso  il    TUTORAGGIO        il   genitore
 accompagna il figlio nella fase di orientamento.
In pratica lo si segue nel processo, ad esempio
accompagnandolo agli open day o leggendo con
lui il quadro orario il consultando il sito della
scuola.
                 In poche parole…
                    ESSERCI…

                                                 62
Fase 4

   4 – IL RUOLO DEL GENITORE

   Tenere sotto controllo le proprie
        aspirazioni personali.
Dobbiamo noi per primi conoscere e poi
accettare nostro figlio per quello che è
evitando di riflettere sul suo cammino le
nostre aspirazioni irrealizzate.

                                            63
Influenze Familiari e Sociali
-E’ inevitabile, ed anche sano, che ve ne siano. Non dimentichiamo
che spesso valori e passioni si apprendono in famiglia.

-Semmai verifichiamo che le nostre inevitabili influenze siano
condivise. Mai trasmettere sui figli i propri desideri irrealizzati.
-Non vivere la scelta scolastica come un conflitto tra coniugi (raro
ma particolarmente deleterio).
-Cercare di verificare le informazioni ingenue ricevute
nell’ambito familiare, su scuola e mondo del lavoro.
- Non prendere a modello l’esperienza, negativa o positiva che sia,
  di altri figli.
- NEL FORNIRE INDIRIZZI O CONSIGLI, NON AFFIDARSI AD UN’UNICA
  CHIAVE DI LETTURA, che - per quanto corretta (ammesso che lo
  sia) - spesso fornisce un orientamento molto superficiale.
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La scelta scolastica è un compito evolutivo che appartiene
ai ragazzi. Li aiuta a diventare più autonomi e responsabili.
Una forzatura eccessiva non “conviene” mai. Sarebbe
demotivante per il proseguo del cammino scolastico.
D’altronde i sondaggi ci dicono che molto raramente i
ragazzi si sentono forzati dai genitori.
Tuttavia, se nostro figlio manca delle competenze di base
necessarie a fare una scelta autonoma e opportuna,

      intervenire non è metodologicamente sbagliato.
Fase 4

          4 – IL RUOLO DEL GENITORE

  Porre LIMITI rientra nei compiti fondamentali del genitore.
  Sempre. Mandereste vostro figlio nell’oceano con una
  zattera?
  L’intervento del genitore andrà calibrato sulla reale capacità
  del figlio di organizzare mentalmente la sua scelta.
Egli va aiutato ad esercitare la sua libertà nella misura in cui ne
sia effettivamente capace. L’ azione di supplenza del genitore
diviene legittima e opportuna proprio perché non è possibile
chiedere al figlio ciò che non è ancora in grado di dare.

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Fase 4

      4 – IL RUOLO DEL GENITORE

Dare fiducia e aiutare i figli a gestire l’ansia.
Gli adolescenti hanno bisogno di imparare ad affrontare
i compiti della vita con fiducia e determinazione.
Cerchiamo di non essere troppo ansiosi e inviamo loro
messaggi positivi.
Attraverso il MONITORAGGIO IN ITINERE il genitore
verifica che il figlio raggiunga tutti gli obiettivi necessari
ad intraprendere questo viaggio con serenità. Se non ha
fatto benzina nel motore della barca (ovvero non ha
migliorato l’impegno a scuola), non è forse il caso di
valutare un cambiamento di rotta?
                                                         67
Fase 4

          4 – IL RUOLO DEL GENITORE
Attraverso il SUPPORTO E SOSTEGNO in itinere il genitore aiuta il
figlio a mantenere gli obiettivi prefissati.
In pratica il genitore deve seguire da vicino il lavoro scolastico
del figlio nel momento cruciale del passaggio alla scuola
superiore. Un po’ come quando si era alle elementari…

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Fase 4

        4 – IL RUOLO DEL GENITORE
        EMOZIONI (del genitore) CHE DISORIENTANO

Paura di sbagliare o di essere considerati responsabili dei
risultati del figlio.

Paura che il figlio si allontani troppo da casa,        magari
scegliendo un scuola troppo lontana.

Orgoglio personale e bisogno di dimostrare agli insegnanti che
ce la può fare.
Bisogno di proteggere i figli, ad esempio da classi considerate
troppo turbolente
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Bisogni di sentirsi utili. Ad esempio il desiderio di alcuni
genitori di lasciargli la propria attività.
 Paura di non poterlo mantenere all’Università o paura che
 con un diploma liceale non si possa immediatamente
 inserire nel mondo del lavoro. Tale situazione va risolta con
 un dialogo franco e aperto con i figli. I quali decideranno se
 assumersi in prima persona il rischio del seguire la propria
 vocazione professionale.
Fase 5
             5 – VERSO QUALE META?

Alla luce degli elementi emersi, qual è l’Istituto più
                     adatto?

                    Gli elementi emersi rendono
                    coerente la scelta scolastica
Occorre fare un
                    individuata?
  ESAME DI
 COERENZA.
                    Occorre fare ulteriori analisi?

                                                         71
Fase 6
 6 – QUALI OSTACOLI POSSO PREVEDERE SUL
               MIO CAMMINO?

Tracciata la rotta, è opportuno prevedere possibili
                      ostacoli e:
   - Come monitorarli? (supporto dei docenti)

   - Quando fare il punto? (supporto dei
   docenti)

   - Strategie per superarli?

   - La rotta, si può correggere?

                                                      72
SE QUALCOSA VA STORTO…

• Si è sempre in tempo per intervenire.
  Soprattutto i primi mesi.

• Gli incidenti di percorso costituiscono
  occasione e momenti di crescita.
• “Ogni bene è un male reso utile”.

• Non è colpa dei genitori.

      La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai,
      ma nel risollevarci sempre dopo una caduta
                                                   [Confucio]

                                                            73
I vostri figli non sono i vostri figli.
        Sono i figli e le figlie della fame che in se stessa ha la vita.
               Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi.
              E non vi appartengono benché viviate insieme.
           Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri.
                      Poiché essi hanno i loro pensieri.
            Potete custodire i loro corpi, ma non le loro anime.
 Poiché abitano in case future, che nemmeno in sogno potrete visitare.
           Cercherete d’imitarli, ma non potete farli simili a voi,
               Poiché la vita procede e non si attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano.

                             [K. Gibran Kahlil]
                                                                              74
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