Addio a Riccardo Dalisi, il papà della fontana di piazza Flavio Gioia
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Addio a Riccardo Dalisi, il papà della fontana di piazza Flavio Gioia di Monica De Santis Salerno è legata a Riccardo Dalisi per quella fontana con i due delfini che campeggia in piazza Flavio Gioia. E’ la sua creatura, è un simbolo della nostra città. Ed ora è un simbolo che acquista un valore ancora più straordinario, perchè racconterà alle generazioni future il genio di chi l’ha realizzata. Il genio di quel Riccardo Dalisi, che ieri ci ha lasciati all’età di 91 anni. Nato a Potenza il 1 maggio del 1931 ha ricoperto la cattedra di Progettazione nella Facoltà di Architettura dell’Università Federico II dove è stato direttore e docente della Scuola di specializzazione in Disegno industriale. Negli anni Settanta insieme con Sottsass, Mendini e altri è stato fondatore della Global Tools, cosiddetta architettura radicale le cui opere fanno parte delle collezioni permanenti anche del Centre Pompidou a Parigi e del Madre a Napoli. Impegnato da sempre nel sociale, nella sua ricerca espressiva ha impiegato materiali ‘poveri’. Nel 1981 ha vinto il Compasso d’oro per la ricerca sulla caffettiera napoletana. La sua creativita’ si èespressa tra ricerca, design, scultura, pittura, arte, artigianato. Con il Compasso di latta lanciò una iniziativa nel segno dell’ecocompatibilita’ e della decrescita. Ha esposto nelle principali citta’ europee ed anche alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, al Moma di New York, a Palazzo Reale e al Mann a Napoli. ‘In punta di piedi Riccardo ci ha lasciato’ , l’annuncio della famiglia dell’artista dato dalla pagina facebook. La Civica Amministrazione di Salerno partecipa al cordoglio per la morte del maestro Riccardo Dalisi. “Architetto, Scultore, Docente Dalisi ha attraversato epoche e generi variegati sempre esprimendo soluzioni ed opere
sorprendenti. – ha detto il sindaco Vincenzo Napoli – Aveva una cultura immensa ed una profonda umanità che ritroviamo in tutte le sue opere. Ha legato il suo nome alla città di Salerno realizzando la meravigliosa Fontana dei Delfini in Piazza Flavio Gioia. La Rotonda si è arricchita di un’opera che sorprende per levità e realismo. Mentre abbracciamo i suoi cari, gli rinnoviamo la gratitudine personale e collettiva per la sua generosa lezione d’arte e di vita”. Il cordoglio di De Luca: “Lascia una grande eredità artistica” “La morte del maestro Riccardo Dalisi ci addolora profondamente. Rivolgiamo il nostro cordoglio ai familiari ed agli amici oltre che alla sua comunità accademica, professionale ed artistica”. Questo il commento del Governatore De Luca, appena appresa la notizia della scomparsa del noto architetto e designer che tanto ha dato a tutta la Nazione, ma in modo particolare alla Campania, sia come docente, ma soprattutto come artista. Con opere che sono tra le più belle e ammirate. “Riccardo Dalisi è stato uno dei principali protagonisti della scena artistica ed architettonica contemporanea. Architetto, designer, scultore ha applicato il suo ingegno multiforme alla ricerca della bellezza e dell’armonia. Il suo segno è inconfondibile ed apprezzato in tutto il mondo per eleganza ed originalità. Era uno dei testimoni più brillanti ed autentici della cultura meridionale, capace di porre al centro della sua ricerca e dei suoi valori l’umanità in tutte le due complesse declinazioni. Lascia una grande eredità artistica e morale che sapremo custodire ed onorare”.
Strianese: “Scompare il maestro gentile, persona di grande umanità e civiltà” È morto ieri a Napoli Riccardo Dalisi, architetto, maestro del design, autore di oggetti iconici entrati nelle case di milioni di persone e nei musei di tutto il mondo. La Provincia di Salerno lo scoro novembre 2021 aveva organizzato presso la sede della propria Pinacoteca la mostra Dalisi, il vuoto e il pieno dedicata al grande maestro Riccardo Dalisi, su proposta della Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. a cura di don Gianni Citro e Vincenzo Paravia, in collaborazione con lo studio Dalisi. “Aveva 90 anni – dichiara il Presidente Michele Strianese – ma le sue opere sono senza tempo. Ho appreso con dolore della sua scomparsa e mi rimane l’orgoglio di avere ospitato la sua arte a Palazzo Pinto (Arco Catalano), sede della nostra Pinacoteca provinciale, proprio lo scorso novembre 2021. Una mostra di grande successo che è stata molto visitata. Tutto il mondo dell’arte, dell’architettura, del design e della cultura piange la sua scomparsa, professore ordinario di Progettazione Architettonica, incaricato di Disegno Industriale e Direttore della Scuola di Specializzazione in Disegno Industriale dell’Università di Napoli Federico II, è stato fra i designer più influenti della seconda metà del ‘900. Fra i primi a formulare il concetto di sostenibilità applicato al design, devo dire che, nella mostra Dalisi, il vuoto e il pieno, mi aveva molto colpito la semplicità e la povertà dei materiali usati per le sue sculture e gli oggetti di design. Parliamo di cartapesta e poi latta, rame, ferro, ottone. Tutti materiali poverissimi che acquistano preziosità nel processo di modellazione e trasformazione, perché il suo era un design socialmente utile, con le persone al centro. Scompare Riccardo Dalisi, se ne va il “Maestro gentile” ma ci lascia la sua straordinaria eredità umana e civile, oltre che artistica. Esprimo il più profondo cordoglio alla sua famiglia, agli amici e a quanti lavoravano al suo fianco, a nome mio e di tutta l’Amministrazione provinciale.”
Il Comune di Salerno oggi alla Bit di Milano di Monica De Santis Da oggi e fino al 12 aprile 2022 mantenendo la sua formula che guarda alle mete turistiche dell’Italia e del mondo e propone, attraverso i suoi espositori, un’offerta completa per l’incoming e l’outgoing, torna la Bit di Milano primo appuntamento turistico dell’anno in Italia, grazie al ricco parterre di espositori italiani e internazionali rappresenterà un vero e proprio “giro del mondo in scala” nei tre giorni della manifestazione. Gli operatori professionali potranno fare networking con tutti gli attori della filiera e intercettare nuove opportunità di business mentre i viaggiatori, nella giornata di apertura al pubblico, potranno conoscere le proposte degli operatori e le offerte delle destinazioni turistiche che rispondo alle nuove esigenze di viaggio del “new normal”. Quest’anno anche il Comune di Salerno sarà presente. Per l’occasione, il sindaco Vincenzo Napoli e l’assessore al Turismo Alessandro Ferrara presenteranno il programma di alcuni degli eventi che si terranno nella città fino al prossimo 31 dicembre. “Un momento importante per far risaltare la nostra città nei circuiti turistici nazionali e, in particolare, internazionali”. Secondo l’assessore Ferrara, “l’internazionalizzazione del turismo è uno degli obiettivi cardine di questa giunta, che si propone l’obiettivo di fare di Salerno una città d’eccellenza nel campo dell’accoglienza e che possa generare, di rimando, un importante indotto economico”. E ancora, “in ottica dell’apertura dell’aeroporto di Pontecagnano e contestualmente all’incremento dei flussi legati al settore crocieristico, vogliamo portare il brand Salerno in Europa e nel mondo. Nel
concreto, stiamo facendo il massimo per far conoscere la nostra città nelle principali fiere internazionali del settore turistico. Nel pratico, lavoriamo sulla digitalizzazione, su un adeguamento del supporto per i turisti in situ e a una sempre maggior sinergia con i soggetti che lavorano in questo campo, dai tour operator, alle guide turistiche fino ad albergatori e ristoratori. È una occasione unica, da non sprecare. La nostra presenza qui a Milano rientra all’interno di un piano amplio e omogeneo di potenziamento del nostro comparto turistico, motore trainante della nostra economia locale. “L’appuntamento chiave è fissato per l’11 aprile, giorno in cui il sindaco Napoli e l’assessore Ferrara presenteranno il programma di eventi della città in conferenza stampa. Ferrara conclude affermando che “se lavoriamo bene, con attenzione e meticolosità sul rafforzamento del comparto turistico, oltre all’incremento d’indotto per il Comune e per i cittadini, ci sarà un diretto aumento dell’occupazione, specialmente quella giovanile. Il futuro della nostra città è determinato, in buona parte, da quanto – e quando – saremo in grado di fare questo salto di qualità. Noi siamo fiduciosi e si vedono i frutti di un lavoro che avanti da tempo. Non ci fermiamo.” Monsignor Bellandi benedice le nuove aule del Liceo “Sabatini – Menna” di Monica De Santis Si è tenuta ieri mattina l’inaugurazione delle nuove aule del Liceo Artistico Sabatini Menna. Aule rese fruibili grazie ad
un investimento della Provincia pari a 200.000 euro che ha sistemato i nuovi spazi messi a disposizione dal Comune di Salerno, che da lunedì accoglieranno gli studenti del prestigioso istituto artistico salernitano. Alla cerimonia d’inaugurazione hanno preso parte tra gli altri, la dirigente scolastica Ester Andreola, il vescovo di Salerno monsignor Andrea Bellandi, l’onorevole Eva Avossa, il presidente della Provincia Michele Strianese, la vice sindaco Paky Memoli, il consigliere Provinciale delegato all’Edilizia Scolastica Martino D’Onofrio. “Stiamo lavorando sodo per ampliare gli spazi scolastici, per migliorarli e renderli più sicuri. – ha spiegato il presidente Michele Strianese- Nei prossimi mesi partiranno lavori per 20 milioni di euro che realizzeremo su 50 istituti di tutto il territorio provinciale”. “In qualità di vice sindaca ho partecipato all’inaugurazione della nuova ala dell’Istituto artistico Sabatini / Menna: – ha invece commentato il vice sindaco e assessore Paky Memoli – una sinergia tra le istituzioni Comune-Provincia -Scuola che da sogno si è trasformato in realtà. Andare a Scuola permette di scegliere il futuro che si vuole vivere. È un modo per realizzare i propri sogni: la cultura ci rende liberi .questa la mia dichiarazione”. Al Les del Liceo Alfano I i giovani si confrontano su temi economici “Next Generation You: le priorità dei giovani dei Les per la ripresa e la trasformazione epocale del Mezzogiorno”, è questo il titolo della quarta edizione del Convegno Regionale della Rete Campania dei Licei Economico Sociali che ha visto oggi
svolgersi la prima giornata di lavori. L’evento, la cui seconda sessione si svolgerà domani, ha lo scopo di contribuire al dibattito sullo sviluppo ed il futuro del Mezzogiorno, specialmente in questo momento storico in cui attraverso la Next Generation EU si tende di riparare ai danni economici e sociali causati dalla pandemia di coronavirus. Si tratta di un tema di grande attualità sul quale gli studenti hanno potuto confrontarsi con esponenti del mondo politico ed esperti del settore interagendo con domande ed interventi specifici, entrando nel vivo delle questioni economiche e sociali che riguardano la società attuale. La nascita del liceo economico-sociale – per brevità LES – nell’a.s. 2010/11 ha riempito, un vuoto nella scuola italiana. Mancava un indirizzo liceale centrato sulle discipline giuridiche, economiche e sociali, presente invece nei sistemi scolastici europei e capace di rispondere all’interesse per il mondo di oggi, per la comprensione dei complessi fenomeni che lo caratterizzano. Non a caso il LES viene definito il liceo della contemporaneità e si pone proprio l’obiettivo di comprendere il presente. Nell’ambito della kermesse regionale anche gli studenti del Liceo Alfano hanno preparato un contributo sui progetti avanzati dal Comune di Salerno nell’ambito del PNRR, concentrandosi, in particolare su digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura. I ragazzi hanno espresso grande senso critico e fiducia verso le istituzioni, affinché- hanno dichiarato- l’utilizzo di questi fondi sia finalizzato realmente per il futuro di noi giovani. Tutto questo alla luce di un importante risultato raggiunto da una studentessa del Liceo salernitano: Valeria Sorrentino, della classe II LES che, con 24 punti, si è classificata prima tra gli studenti campani alla quarta edizione delle gare regionali di Economia e Finanza, qualificaandosi, così, a rappresentare le 26 scuole della rete LES Campania, per la categoria Junior, che si terrà a Milano il 5 Maggio. Risultati significativi che testimoniano un progetto di scuola qualificata per i giovani e con i giovani cui deve andare tutta la nostra attenzione per prenderci cura del loro futuro
e delle proprie aspettative. Jimmy Sax fa ballare il Palapartenope Il polistrumentista sostenuto dalla Symphonic Dance Orchestra diretta da Vincenzo Sorrentino, ha infiammato il pubblico, proponendo una scaletta eterogenea tra il suo nuovo disco Jimmy e colonne sonore di film. Tra i membri della formazione il percussionista saprese Dario Cantelmo di Alfredo De Falco Una serata magica quella di mercoledì scorso a Napoli presso il Palapartenope, dove il concerto dell’artista internazionale Jimmy Sax ha ottenuto il sold out. Ogni scelta è avvenuta all’insegna dello spettacolo per il pubblico, che è stato tutto il tempo in piedi nonostante le sedie a disposizione, poichè il repertorio eseguito era coinvolgente a tal punto da far ballare tutti i presenti. Con circa qualche minuto di ritardo, mentre gli archi, il coro, il batterista e il bassista si erano appena posizionati sul palco, Jimmy ha fatto il suo ingresso dal retro, passando davanti a tutti col suo solito cappello stile cowboy, occhiali chiari, maglietta scura, jeans e il suo sassofono, così lucente, coi suoi riflessi dorati, nell’oscurità che con l’alternanza delle luci da spettacolo, ha rubato l’occhio dei presenti fin da subito. In questo modo è stato stabilito nell’immediatezza, un contatto intenso e diretto col pubblico, che lo incitava fra applausi e cori. Sulle note dei suoi successi, fra una canzone e l’altra ci sono state diverse piccole pause composte da simpatici dialoghi con i musicisti collaboratori, a partire
dal direttore dell’ensemble Vincenzo Sorrentino col quale ha brindato e, fra un limoncello e una tequila, sono arrivate sorprese nel programma eseguito: la colonna sonora de “Il padrino” che ha preceduto “Tu vuò fa l’americano”, oltre che temi quali “Una mattina” di Ludovico Einaudi o “Knights of Cydonia” dei Muse, senza contare che, in omaggio all’Italia, il concerto comincia in genere con un tributo al Maestro Ennio Morricone, per proseguire anche con temi di John Williams e tanti altri, che non lo fa incasellare in uno stile determinato, facendo emergere i suoi diversi volti e interessi. Di notevole effetto gli arrangiamenti dell’eclettico maestro Sorrentino che prevedevano, fra l’altro, glissati ascendenti per gli archi che venivano eseguiti alzandosi, e glissati discendenti coi quali tornavano a sedersi, per rendere più divertente lo show. Dalla campana del suo sassofono contralto fuoriescono suoni di immediata e semplice comunicativa, ipnotizzanti per la loro reiterazione e la loro progressione dinamica, su variazioni ritmiche per diminuzione, fraseggi e melodie che restano impresse nella mente, martellanti, adatte alla disco-dance. Non è un rivoluzionario e, come lui stesso ammette, non si considera un virtuoso, resta un performer. Il merito di Jeremy Rolland, questo è il suo vero nome, è quello di autore dei successi mondiali “No man no cry” (certificato Oro in Italia) e “Time”, e con il suo sound vivo ed energico, riesce a travolgere chiunque lo ascolti, spaziando tra sonorità deep-house, funky ed electro. Allo spettacolo si sono aggiunti momenti di vita privata: l’artista ha infatti chiamato la madre sul palco dedicandole una canzone e la donna ha duettato con lui con acuti alla fine dei ritornelli. Successivamente ha dedicato una canzone al padre e un’altra soprattutto alla moglie perché -ha aggiunto in inglese!- “se non lo facessi, mi sa che finisce con un divorzio”. Durante la serata si è avvicinato ad alcuni musicisti, richiamando dei duetti e, posando momentaneamente il sassofono, ha preso le bacchette proponendo l’improvvisazione di un ritmo ripetuto da Dario Cantelmo, batterista saprese che lo sostiene in questo tour assieme a
tutti gli altri membri dell’ensemble in tutto il tour. Prima di terminare, Jimmy è voluto scendere di nuovo dal palco per fare un altro giro in mezzo al pubblico, ma suonando. Una volta tornato sul palco, ha eseguito la sua canzone più famosa e ha concesso qualche bis. Se pensate di aver perso l’occasione di divertirvi, Jimmy Sax tornerà a Napoli il 7 luglio e si esibirà al Palazzo Reale. Capone & Bungtbangt al Verde Giffoni Manca poco alla prima edizione di Verde Giffoni, in programma dal 27 al 30 aprile: a partire dalle 16 di martedì, collegandosi al sito www.verdegiffoni.it, sarà possibile prenotarsi agli showcase con gli artisti più amati dai ragazzi. L’appuntamento è, ogni sera, in Sala Truffaut dalle 18.30 alle 19.30. I primi ad incontrare i giffoner, il 27 aprile, saranno i Capone & Bingtbangt, storica band campana che si caratterizza per l’utilizzo di strumenti realizzati interamente con materiali riciclati. Sperimentazione, ricerca e numerose collaborazioni al loro attivo: tutto questo fa del collettivo un riferimento unico nel panorama musicale italiano. Maurizio Capone, fondatore della band, è anche l’autore delle colonne sonore di uno dei film in programma a Verde Giffoni: Man Kind Man (presentato in collaborazione con Clorofilla Film Festival) di Iacopo Patierno. Un lavoro portato avanti a distanza durante il lock down per ricreare tutti gli ambienti sonori dell’opera.
Torna a Paestum la festa del Carciofo Nei giorni 22, 23, 24, 25, 29, 30 aprile e 1° maggioTorna la festa del carciofo di Paestum Igp. Torna, dunque, ad aprile la tredicesima edizione della Festa del Carciofo, dopo due anni di stop, con il protagonista della primavera della Piana del Sele, a cui verrà dedicato l’intero evento che si terrà nei giorni 22, 23, 24, 25, 29, 30 aprile e 1° maggio presso Piazza Borgo Gromola a Capaccio Paestum (Sa). L’evento è organizzato dall’associazione culturale “Il Tempio di Hera Argiva”, con la collaborazione del Consorzio di Tutela del Carciofo di Paestum IGP e l’organizzazione di produttori ortofrutticoli Terra Orti. Alla festa sarà possibile assaggiare, presso gli stand presenti, numerosi piatti a base di Carciofo di Paestum IGP come i classici penne o risotto con carciofi e speck; carciofi dorati e fritti; carciofi arrostiti; caciocavallo impiccato con crema di carciofi; pizza fritta e patatine fritte con crema di carciofi. In più antipasto con bruschette, bocconcini, ricotta e prosciutto crudo; zeppole e fragolata; il tutto accompagnato dall’amaro di carciofo. Ma saranno presenti anche tre novità culinarie: panini con salsiccia e carciofi; polpette con cuore di carciofo al forno e fresella con pomodori e cuore di carciofo sottolio. Il 25 aprile ed il 1° maggio sarà possibile, inoltre, vivere l’esperienza unica del volo vincolato in mongolfiera notturno (dalle 20.30 alle 22), al quale si potrà accedere solo con prenotazione al numero +39 333 56 01 504; il tutto contornato da un’atmosfera gioiosa, con i gruppi musicali ospiti ed uno special guest, amico della Festa del Carciofo, Gigione, presente il 29 Aprile. Tanti i momenti di animazione previsti che regaleranno allegria anche ai più piccoli, che presenzieranno alla manifestazione La piazza ospiterà anche un mercatino di prodotti di artigianato locale con più di 30 espositori.
“Il Jazz che è in noi” al Liceo Alfano I Il Liceo Musicale Alfano I di Salerno, nell’ambito del progetto, “Il Jazz che è in noi”, volto la diffusione della musica Jazz, organizza presso il proprio Istituto una rassegna di Music Jazz che vede protagonisti i suoi ex alunni attualmente iscritto presso la principali Istituzioni Italiane ed estere. I concerti si teranno secondo il seguente calendario: 12 Aprile 2022 (ore 11,45) Guglielmo Santimone Quartet (Siena Jazz); 22 Aprile 2022 (ore 10,45) Gabriel Marciano e Vittorio Esposito Quartet (Cons. di S. Cecilia Roma); 29 Aprile 2022 (ore 10,45) Golden Zebra Anita Galdieri, Luca D’Arco (Cons. Martucci Salerno Damiano De Matteis (Cons. San Pietro a Majella Napoli). L’Alfano I di Salerno è uno dei primi Licei Musicali nati nel sud Italia, divenendo presto punto di riferimento per i successivi creatisi in Campania e nelle altre regioni meridionali, proponendo modelli didattici innovativi e ampliando l’offerta formativa per essere sempre più calzante con la realtà musicale odierna variegata e in continua evoluzione. In quest’ottica, i laboratori di musica d’insieme hanno dato vita alla costituzione di diversi ensemble con repertori e stili diversi, risultando estremamente efficaci e caratterizzando la cifra musicale plurale ed eterogenea dell’Alfano I.
Un successo l’inaugurazione della mostra Kerameikos Il dinamismo plastico, i colori iridescenti. Il corpo scultoreo restituisce la capacità interpretativa allo spettatore, in un azzeramento dell’iconografia classica. Non si può non rimanere affascinati da Kerameikos, la mostra di ceramica artistica contemporanea a cura del critico d’arte Massimo Bignardi, che si snoda tra gli spazi suggestivi dell’Antico Arsenale di Amalfi. Un’installazione che suscita stupore, muovendosi tra le 160 opere di quattro maestri della costiera amalfitana. Un successo l’inaugurazione di Kerameikos, che sarà aperta al pubblico ad ingresso gratuito fino al 10 maggio. Con l’apertura di questa mostra si inaugura anche la settimana delle celebrazioni pasquali ad Amalfi, che proseguirà con un cartellone ricco di eventi: lunedì 11 aprile la Sacra Rappresentazione “Figlio di Dio” e sabato 16 aprile il concerto “Miserere – Cantare la Passione”. Sculture in ceramica inedite, in cui emerge la sperimentazione tecnica, che si esprime con effetti materici, composizioni, manualità, cromie, in cui l’immaginario popolare ed arcaico mediterraneo si fonde in una nuova espressività attenta al contemporaneo e all’incantevole luogo storico in cui si collocano. Sbarca a Salerno “Radio Azioni” Si intitola Radio Azioni, il progetto di Casa del contemporaneo e PAV che parte oggi da Salerno e si svilupperà per tre anni – dal 2022 al 2024 – attraverso tre diverse fasi
nel corso delle quali si indagherà sulla relazione tra teatro e ascolto nelle sue molteplici forme per ripensare il concetto di radiodramma. L’idea di RadioAzioni nasce da una riflessione sull’impulso decisivo dato da Mario Martone alla ricerca sulla relazione tra il linguaggio teatrale e quello radiofonico che vent’anni fa diede nuova linfa all’esplorazione delle potenzialità della radio come palcoscenico per il Teatro. Nel 1998, in un momento molto vivo della ricerca sulle nuove forme del linguaggio teatrale e sul ruolo della radio in questa indagine, Martone realizzò una versione radiofonica per Rai Radio3 di Nella solitudine dei campi di cotone di Bernard- Marie Koltès, con l’interpretazione di Carlo Cecchi e Claudio Amendola. Nel 2002, poi, ideò Il Terzo Orecchio, per la stessa Rai Radio3: una programmazione costituita da 8 opere drammaturgiche commissionate ad altrettanti artisti della scena teatrale di ricerca, concepite appositamente per la fruizione radiofonica. Partendo da qui e tenendo presente le possibilità offerte dalla nuove tecnologie e il ruolo del podcast come moltiplicatore delle potenzialità dell’ascolto radiofonico, Casa del Contemporaneo ha creato il percorso di RadioAzioni che attraverso una serie articolata di attività, affronta la sfida culturale della produzione di teatro per la radio, culturalmente rilevante e innovativo, che sappia anche intrattenere e raggiungere un pubblico largo e trasversale. RadioAzioni si sviluppa lungo tre direttrici principali: ascolto esperienziale, formazione e produzione. Nella sua prima tappa, RadioAzioni si concretizza nella fruizione esperienziale in due delle città di Casa del Contemporaneo, Salerno e Napoli di alcuni dei testi più significativi del teatro tra gli anni ’80 e 2000 in versioni create per la radio. “Nella solitudine dei campi di cotone” di Bernard-Marie Koltès nella versione radiofonica firmata nel 1998 per Rai Radio3 da Mario Martone, con le voci inconfondibili di Carlo Cecchi e Claudio Amendola è l’opera scelta per l’appuntamento salernitano. Nel 2021 è stata riallestita da Fabrizio Arcuri che ha realizzato un’installazione sonora e abitabile in forma di labirinto per due spettatori alla volta. Ebbene, dal 9
aprile 2022, la Fornace del Teatro Ghirelli di Salerno si trasformerà nel labirinto all’interno del quale due spettatori alla volta potranno ascoltare il testo di Koltès recitato da Carlo Cecchi e Claudio Amendola, arricchito dal paesaggio sonoro realizzato da Teho Teardo. Le azioni di ascolto esperienziale proseguiranno nel corso del 2023 e 2024, con appuntamenti in tutte le città di Casa del Contemporaneo: Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. La seconda tappa, dedicata alla formazione, partirà nel mese di ottobre 2022, diventerà operativa nella primavera del 2023 e si concluderà nel 2024: prevede la partecipazione degli allievi del Master di I livello in Radiofonia dell’Università Suor Orsola Benincasa. La collaborazione tra l’ateneo e il Centro di Produzione Teatrale ha l’ambizione di creare un progetto di ricerca e di sperimentazione sulla realizzazione di produzioni teatrali che si presentano al pubblico attraverso il mezzo radiofonico. La terza tappa (a partire dal 2023) culminerà nella produzione e vedrà collaborare attivamente il CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e il Premio Riccione per il Teatro al fine di produrre opere originali realizzate per l’ascolto in una modalità nuova che ripensa e rigenera il concetto di radiodramma e ne prevede la pubblicazione in forma di podcast. In questa fase sarà ancora più incisiva la collaborazione progettuale con Rai Radio 3, Run Radio e RKO – Radio Kismet Opera. RadioAzioni Fase 1 – Aprile – maggio Salerno – Napoli Dal 9 aprile all’8 maggio – Teatro Ghirelli di Salerno spazio Fornace. Nella solitudine dei campi di cotone di Bernard-Marie Koltès ideazione, progetto e regia Mario Martone riallestimento Fabrizio Arcuri paesaggio sonoro Teho Teardo voci Carlo Cecchi, Claudio Amendola cura scenica Luigina Tusini produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG si ringrazia Rai Radio 3, Teatro Stabile delle Marche, PAV Nel 1998 Mario Martone ha diretto per Rai Radio3 un’edizione radiofonica de Nella solitudine dei campi di cotone, il testo del 1986 del drammaturgo franco magrebino Bernard-Marie Koltès che racconta di un non precisato commercio tra un venditore (il Dealer) e
il suo cliente (il Cliente), che avviene in un luogo indefinito. Un testo sospeso e ambiguo che Martone, per la sua versione radiofonica, affida a un’inedita coppia di attori straordinari: Carlo Cecchi e Claudio Amendola. Un’opera che costituisce un’importante momento della ricerca linguistica di Martone, che da sempre attraversa cinema, teatro e radio. Nel 2021 il regista napoletano aggiunge una nuova tappa al progetto: il radiodramma viene riallestito da Fabrizio Arcuri in forma di installazione abitabile, nella quale due spettatori per volta attraversano un labirinto ascoltando il misterioso dialogo recitato dalle voci inconfondibili di Claudio Amendola e Carlo Cecchi, arricchito dal paesaggio sonoro del musicista e compositore Teho Teardo. Il progetto, prodotto dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, ha abitato la Chiesa di San Francesco di Udine nell’estate 2021 e dal 9 aprile all’8 maggio gli spettatori – due alla volta – potranno vivere quest’esperienza di ascolto immersivo in uno spazio creato ad hoc all’interno della Fornace del Teatro Ghirelli di Salerno. Dal 9 aprile all’8 maggio 5 recite al giorno dal martedì alla domenica. Ogni recita è per due spettatori. Orari 11.30 / 16 / 17.30 / 19 / 20.30
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