De Luca, blitz al Cardarelli per l'apertura dell'asilo nido

Pagina creata da Gabriele Mancini
 
CONTINUA A LEGGERE
De Luca, blitz al Cardarelli per l'apertura dell'asilo nido
De Luca, blitz al Cardarelli
per l’apertura dell’asilo
nido
di fm

Nasce come asilo nido dei dipendenti dell’Ospedale Cardarelli
di Napoli, ma presto potrà servire anche come “baby parking”
per quelle mamme o papà che devono recarsi in visita dai
degenti e che non sanno come fare con i piccoli di casa. E, da
oggi, sarà aperto il bando per chiedere l’ammissione dei
bambini. E’ stato inaugurato ieri l’asilo aziendale del
Cardarelli, un progetto, fanno sapere dall’ospedale, “in linea
con la visione politica del governatore della Campania
Vincenzo De Luca”, presente all’incontro. “De Luca ha accolto
con grande entusiasmo questo progetto – sottolinea il
direttore generale Ciro Verdoliva – ci ha spronati con un
cospicuo finanziamento. All’asilo nido ho fortemente creduto
assieme ad Anna Iervolino, direttore amministrativo, e Franco
Paradiso, direttore sanitario”. Per l’assessore regionale alle
Pari Opportunità, Chiara Marciani, “i progetti che assicurano
una migliore conciliazione dei tempi di vita lavorativa con i
tempi di vita familiare sono una priorità per la Regione
Campania”. “La Giunta De Luca – afferma – ha voluto provvedere
a un finanziamento particolare per i nidi negli ospedali della
nostra Regione”. L’organizzazione degli spazi nasce
dall’esigenza di accogliere un numero di ospiti con
frequentazione fissa e per questo è stata prevista
l’accoglienza di 8 bambini piccoli o lattanti e 16 più grandi.
Una distinzione che potrà cambiare nel tempo a seconda delle
esigenze. E’ stata prevista la possibilità di movimentare le
pareti divisorie, che sono mobili, e gli arredi dello spazio
polifunzionale di gioco e mensa, in modo da poter modulare
l’area a seconda delle necessità. Le pareti mobili possono
essere totalmente rimosse, proponendo così anche una terza
De Luca, blitz al Cardarelli per l'apertura dell'asilo nido
ipotesi di utilizzo dello spazio di gioco, costituita da
un’unica grande sala.

La Roma ferma la rincorsa del
Napoli
di Redazione Sportiva

Al 90° Mertens evita la sconfitta realizzando il meritato
pareggio ma la Roma porta via un punto che allontana i
partenopei dalle vetta della classifiica, con la Juve che
ritorna a + 6. L gara parte bene per i padroni di casa. Al 7′
va vicinissima al vantaggio con una fenomenale progressione di
Ruiz che salta tre avversari
come birilli e serve Insigne
all’altezza del dischetto del
rigore, ma la sua conclusione è
ribattuta in corner da un
provvidenziale intervento di
Manolas. Il Napoli insiste ma la
Roma passa proprio al 15mo. El Shaarawy, sfrutta l’assist di
Under e batte Ospina con un destro che vale il prezioso
vantaggio. Lo svantaggio scuote squadra di Ancelotti, che alza
di una decina di metri il proprio baricentro e si spinge in
attacco, sfiorando il pari in ben tre occasioni con Milik,
Hamsik e ancora Milik, trovando però sempre un attento Olsen
tra i pali. La Roma resiste e per poco non trova la zampata
giusta: Al 34′ va vicina al raddoppio con Edin Dzeko, il cui
tiro viene parato da Ospina, poi sul rimpallo recupera la
sfera e calcia in porta praticamente senza portiere, ma Albiol
salva tutto sulla linea, evitando il raddoppio degli
ospiti.Nella ripresa l’azione del Napoli si fa arrembante e la
De Luca, blitz al Cardarelli per l'apertura dell'asilo nido
Roma ha grandi difficolta’ nel contenere gli attacchi degli
azzurri. Quel che continua a mancare agli uomini di Ancelotti,
pero’, e’ la precisione sotto porta. Ad ogni tentativo degli
azzurri spunta sempre un piede o una gamba dei difensori
giallorossi che impedisce al Napoli di finalizzare l’azione e
quando gli attaccanti arrivano al tiro sono sempre imprecisi
nell’indirizzare il pallone verso la porta di Olsen. La Roma
accentua inevitabilmente sempre piu’ il suo atteggiamento
speculativo e quando il Napoli attacca, i giallorossi i
difendono in alcuni momenti con tutti e undici i propri
giocatori dietro la linea della palla. Piu’ passa il tempo,
piu’ i tentativi dei padroni di casa si fanno frettolosi e
imprecisi. La Roma e’ sempre piu’ arroccata davanti alla porta
di Olsen e non prova neanche quasi piu’ a uscire dalla propria
meta’ campo. Il pubblico invoca il miracolo che avviene a un
minuto dalla fine quando Mertens spunta dal nulla in area di
rigore e manda il pallone alle spalle di Olsen. Il Napoli
mantiene l’imbattibilita’ interna, ma frena in classifica e
torna a sei punti di distacco dalla Juve. Ma per come si era
messa la partita deve considerarlo un punto guadagnato. Alla
Roma resta il rimpianto di essere andata vicinissima al colpo
grosso sfumato a una manciata di secondi dalla conclusione

De Magistris lancia la sfida
a De Luca: “Regionali? Presto
scioglierò la riserva”
di Martino Lupo
De Luca, blitz al Cardarelli per l'apertura dell'asilo nido
“Oggi abbiamo scritto il primo tempo, con un importante cambio
in giunta che tocca tematiche a me molto care: il diritto al
lavoro, alla casa, le fragilita’ e le poverta’, le persone. Ma
poi ci saranno altre iniziative nei prossimi giorni, ci sara’
un secondo tempo”. Lo ha detto il sindaco di NAPOLI, Luigi de
Magistris, nel corso della conferenza stampa in cui ha
annunciato un rimpasto di giunta e l’ingresso nella squadra di
governo degli assessori Laura Marmorale e Monica Buonanno.
“Lavoriamo nell’ottica di rafforzare la coalizione e non di
indebolirla”, ha spiegato l’ex Pm, che ha scelto di trattenere
per se’ la delega al verde “perché mi auguro di continuare il
lavoro politico fatto con i Verdi”. Il partito del Sole che
Ride ha storto il naso, infatti, quando de Magistris ha deciso
di ‘licenziare’ dalla giunta l’assessore dei Verdi, Maria
D’Ambrosio. “Non ho alcuna intenzione – ha sottolineato il
sindaco – di generare rotture tra una parte di maggioranza e
un’altra. Non ci sono veleni ne’ tossine e nei due anni e
mezzo che ci separano dalla fine di questa legislatura,
raggiungeremo gli obiettibi”. “Quella sul futuro candidato
sindaco è una domanda che inizio a sentire da un po’ e sulla
quale dobbiamo iniziare a confrontarci sempre di più”. Così il
sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sulla scelta del
candidato a sindaco di Napoli alle amministrative del 2021. De
Magistris è al suo secondo mandato a Palazzo San Giacomo e non
nasconde la riflessione su una sua candidatura a presidente
della Regione Campania nel 2020: “Nel momento in cui sono sul
tavolo le regionali – spiega – non si può far passare troppo
tempo per scegliere il candidato al Comune.
Credo che le due cose, come
tempi, viaggeranno assieme. Nel
momento        in      cui      dovessi
sciogliere             la       riserva
definitivamente se candidarmi a
Palazzo Santa Lucia, dobbiamo
avere anche il candidato a
Palazzo San Giacomo”. De Magistris si dice consapevole che
nella coalizione che sostiene la sua amministrazione “le
aspirazioni sono tante”. Di sicuro “l’attuale vicesindaco non
può essere un candidato al Comune perché non riesco a
immaginare un candidato che non parli la lingua napoletana”,
con riferimento a Enrico Panini, nato a Reims in Francia e
cresciuto a Correggio, in provincia di Reggio Emilia.

Napoli,   la  rinascita di
Maksimovic Da emarginato a
colonna difensiva
di Redazione Sportiva

Al Parco dei Principi PSG e Napoli hanno dato spettacolo. La
partita, valida per il terzo turno dei gironi di Champions
League, ha visto affrontarsi due delle formazioni più in forma
d’Europa. Il tasso qualitativo non era certo una sorpresa: i
parigini hanno campioni assoluti dotati di grande esperienza e
di grandissima tecnica, per i napoletani vale lo stesso ma,
probabilmente, in misura minore. Bisogna ammettere che i vari
Mbappè, Neymar, Di Maria e via dicendo hanno impensierito, e
non poco, i tifosi azzurri. Ma non la difesa partenopea, che
ha invece affrontato i fuoriclasse francesi con coraggio e
determinazione. I due gol sono arrivati un po’ per
combinazione e un po’ per ‘meriti accademici’: le statistiche
fanno emergere un sostanziale equilibrio, anche se i padroni
di casa hanno mirato di più verso la porta di Ospina.
Superlativa è stata, in ogni caso, la prestazione del reparto
difensivo azzurro. A brillare insieme ad Albiol e Koulibaly è
stato anche Maksimovic, il grande emarginato dell’era
sarrista. Con il serbo il Napoli sembra aver trovato l’arma
segreta per affrontare le più grandi squadre d’Europa. Se da
un lato c’è un Insigne che sta vivendo un momento di gloria
indimenticabile in Champions, dall’altro va sottolineato il
lavoro del centrale ex Torino. Non se ne parla molto, eppure
il suo blocco difensivo è stato pressoché perfetto. Nessuna
sbavatura, nessun pallone regalato agli avversari, ma solo
tanta attenzione e tanti interventi effettuati nel modo
corretto e con i tempi giusti. Dalle sue parti Di Maria non
passa, come non passa Neymar. Non sarà un caso se entrambi i
gol subiti sono arrivati dal lato opposto, quello protetto da
Mario Rui. La cura Ancelotti sembra aver sortito un grande
effetto su di lui che, pur giocando poco in campionato, quando
viene ‘scongelato’ in Champions si rende protagonista di
grandi prestazioni. Ancelotti lo ha potenziato, i campani lo
hanno riscoperto, e ora per lui potrebbe arrivare il momento
della conferma anche in campionato.Gennaro Famiglietti,
avvocato di Edinson Cavani, ha rilasciato alcune significative
dichiarazioni a Kiss Kiss Napoli. “L’abbraccio con Aurelio De
Laurentiis è da vedere come un gesto di apertura e come grande
riconoscenza tra Edinson ed il presidente per tutte le
soddisfazioni reciproche vissute insieme. Gli anni vissuti a
Napoli rappresentano un ricordo che niente potrà mai
cancellare. E questa cosa Edi l’ha detta più volte: quante
volte ha fatto sapere che gli farebbe piacere tornare in città
per vestire ancora la maglia azzurra”.

Napoli,    De     Laurentiis:
«Scudetto? Aspettiamo i passi
falsi della Juve»
di Redazione Sportiva
È ancora De Laurentiis contro Sarri. Il presidente del Napoli,
intervistato a margine dell’elezione del presidente Figc, ha
spiegato i motivi dell’arrivo di Ancelotti e dell’addio
all’attuale tecnico del Chelsea: “Ho voluto Carlo in maniera
assoluta. Qualcuno forse aveva mal interpretato il suo arrivo,
ho sentito frasi un po’ scontate e anche maleducate. Si era
detto di un Ancelotti arrivato a Napoli per la pensione, ma
lui è un grande allenatore che ha vinto tutto e non gli si può
certo rimproverare questo”.
Parole completamente differenti quelle riservate a Maurizio
Sarri: “Non guardo più Sarri, è un grande allenatore e gli
auguro di fare la sua strada in Inghilterra. Al Napoli ha dato
quello che poteva e con lui non abbiamo vinto nulla. Peccato,
ma nella vita c’è chi gioca per se stesso e chi per la
funzione per la quale è stato ingaggiato: con questo, credo di
aver detto tutto…”. Ma il pezzo forte delle dichiarazioni di
De Laurentiis riguarda la corsa allo scudetto: “Tutto è
possibile, basta qualche passo falso della Juventus e siamo
lì. Il Napoli ha iniziato un nuovo corso, io parlo sempre di
trienni e quest’anno, con l’utilizzo di tutti i giocatori,
andrà bene. Certo, in Champions dobbiamo fare i conti con un
girone infernale, ma speriamo di avere capacità e fortuna”.
Simone Verdi dovrà stare fermo per circa 20-30 giorni dopo
l’infortunio subito dopo pochi secondi in casa dell’Udinese.
Il Napoli di Ancelotti perde così un’alternativa in attacco
per la distrazione di primo grado all’adduttore sinistro. Il
calciatore sarà sottoposto a terapie per velocizzarne il
recupero dopo l’esito degli esami medici a cui è stato
sottoposto. Ancelotti potrebbe averlo a disposizione a metà
novembre.
Intanto Ancelotti ha diramato la lista dei convocati per la
trasferta di domani sera a Parigi contro il Psg dell’ex
Cavani, valida per la terza giornata di Champions League. C’è
anche Lorenzo Insigne, che ha recuperato dall’affaticamento
muscolare che lo costretto a dare forfait a Udine. Tornano
Meret e Ghoulam: il portiere è alla sua prima convocazione in
azzurro dopo l’infortunio alla mano subito al primo giorno di
ritiro estivo. Il terzino algerino torna a disposizione dopo
una lunga degenza e due interventi al ginocchio. Assenti
invece Verdi e Ounas alle prese con problemi muscolari. I
convocati per Parigi: Ospina, Karnezis, Meret, Albiol,
Maksimovic, Koulibaly, Malcuit, Mario Rui, Hysaj, Ghoulam,
Fabian Ruiz, Rog, Allan, Diawara, Zielinski, Hamsik, Mertens,
Callejon, Milik, Insigne.

Trema il Vesuvio: 41 scosse
in pocche ore
                        di Martino   Lupo

Uno sciame sismico composto da complessive 41 scosse di
magnitudo bassa, tra il pomeriggio e la tarda serata di ieri,
secondo quanto rilevato dalle strumentazioni in dotazioni
all’Osservatorio Vesuviano, tra -0,6 e 1.1 della scala
Ritcher: ”Concentrate nell’ area craterica del vulcano e
quindi non percepite dalla popolazione” spiega il direttore
dell’osservatorio Francesca Bianco. Eppure tali da mettere in
agitazione le popolazioni residenti nella cosiddetta zona
rossa, quella dei 18 Comuni più vicini al Vesuvio, dopo che la
notizia si è diffusa sui social. Tutto normale? ”Diciamo in
piena onestà – prosegue Bianco – che nulla è normale attorno
ad un vulcano attivo. Pur se in presenza di una serie di
scosse basse, diverse delle quali non sarebbero state
percepite se il Vesuvio non avesse avuto una così grande
densità di stazioni sismiche, bisogna sempre prendere ogni
dato con cautela. Cautela, non allarm smo. Siamo in presenza
di un vulcano attivo e ogni cosa può permettere di meglio
studiare lo stesso”. Quale è insomma la situazione complessiva
legata al Vesuvio? ”Negli ultimi anni stiamo osservando una
situazione di insubsidenza, un abbassamento per dirla in
termini non tecnici, pari a circa 5-6 centimetri dal 2012 ad
oggi. Cosa può significare? Potrebbe voler dire, per le
conoscenze in nostro possesso, che siamo in presenza di una
massa vulcanica attiva con magma che si muove in questa
direzione, visto che un magma che risale produce di norma un
rigonfiamento. Cosa ben diversa, per capirci, da ciò che
registriamo nell’area dei Campi Flegrei, dove negli ultimi 13
anni è stato registrato un sollevamento pari a circa 50
centimetri”. Lo stato di attività di un vulcano è monitorato
attraverso l’osservazione di parametri geofisici e geochimici.
Il rilevamento di detti parametri e la loro misura sono
effettuati attraverso tecniche di monitoraggio che si servono
di reti di strumenti opportunamente progettati. Al Vesuvio
sono installati strumenti per il monitoraggio continuo della
sismicità, delle deformazioni del suolo e delle emissioni di
gas dal suolo e dalle fumarole. Inoltre si effettuano
periodiche campagne per la misura di parametri geofisici e
geochimici. I dati prodotti dagli strumenti in continuo e
dalle campagne di misura sono analizzati da sistemi automatici
e controllati ed interpretati dai ricercatori dei diversi
settori. Da qualche anno è attivo il Piano di Evacuazione. Nei
25 Comuni dell’ area vesuviana compresi nel piano di
emergenza, tra i quali figura anche Napoli, vi sono 672 mila
residenti, con oltre 375 mila auto immatricolate. Il Piano
prevede un’evacuazione di tutte le persone residenti nella
zona rossa nell’arco di 72 ore, con l’impiego di 500 pullman e
220 treni, e abbiamo definito come nostra competenza le “aree
di incontro” per l’allontanamento dei cittadini nelle regione
“gemellate” nell’ambito del Piano della Protezione civile
nazionale
Napoli, la corsa tricolore
riparte da Udine. Ancelotti
perde Insigne, tocca a Merten
di Michele Lodato

Ciao Nazionale, bentornato campionato. Finalmente, verrebbe da
dire: gli azzurri di Mancini hanno dato qualche segnale di
lenta ripresa, ma gli azzurri di Ancelotti quando non sono in
campo mancano, eccome se mancano. E come spesso accade in
certi casi, finita l’astinenza ricomincia la grande abbuffata.
Tre partite in otto giorni, la prima sabato sera alla Dacia
Arena di Udine. Si troveranno l’uno contro l’altro Velazquez e
Ancelotti, la gioventù ambiziosa contro la saggezza di un vero
esperto del calcio. L’allenatore del Napoli potrebbe optare
per un po’ di turnover, facendo riposare soprattutto i
Nazionali e in particolar modo quelli che vengono da
trasvolate oceaniche. Come Ospina, che così come prima di
Belgrado sarà tenuto a riposo a vantaggio di Karnezis. Anche
perché il colombiano è stato l’ultimo a tornare a Castel
Volturno, proprio in queste ore. In difesa possibili i primi
minuti di riposo per Koulibaly, che ha un affaticamento
muscolare ma soprattutto ha una diffida che potrebbe fargli
saltare la Roma. Possibile chance anche per Malcuit, a destra,
al posto di Hysaj. A centrocampo Callejon e Allan, che non
sono partiti con le Nazionali, potrebbero essere regolarmente
in campo, mentre – sempre secondo logica – Hamsik e Zielinski
lascerebbero il posto a Fabian Ruiz e Verdi. In avanti Carlo
Ancelotti in conferenza ha svelato parzialmente cosa farà. Non
partirà per il Friuli con la squadra l’infortunato Lorenzo
Insigne, che resta a riposto per un fastidio muscolare
rimediato in nazionale. Si punta a recuperarlo per il PSG.
Senza dimenticare che qualche giorno dopo poi al ‘San Paolo’
arriverà la Roma. Prima l’Udinese, poi le sfide con Psg e
Roma. Settimana importante per il Napoli: “La priorità va alla
trasferta alla Dacia Arena, ma non ci sarà Insigne che
lavorerà per recuperare per la Champions. Le insidie sono le
solite, non dobbiamo considerarla una partita agevole e dare
tutto sul campo. Se riusciamo a esprimere il nostro potenziale
a livello di qualità e mentalità è più facile vincere.”.
Spazio a Mertens e Milik: “Mi aspetto di più da loro, devono
migliorare in continuità e fare dall’inizio quello che hanno
fatto bene da subentrati”. Poi l’elogio a Barella: “E’ più
forte di me da giovane, è un giocatore da Napoli”.

                             COSI’ IN CAMPO

ORE 20.30

UDINESE(4-3-3):Scuffet; Stryger Larsen, Nuytinck, Troost-
Ekong, Samir; Fofana, Behrami, Mandragora; Barak, Lasagna, De
Paul. All. Velazquez

NAPOLI (4-4-2): Karnezis; Malcuit, Albiol, Maksimovic, Mario
Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Verdi; Mertens, Milik. All.
Ancelotti ARBITRO: Mariani della sezione di Aprilia
Sanità, regnano il precariato
ed   i  contratti   a   tempo
determinato: «Tavolo con la
Regione»
                             di Red. Cro.

«E’ necessario attivare un tavolo di confronto con la
Regione». Tiene banco nel comparto sanitario la delicata
situazione in cui versano tanti lavoratori. Precariato e
contratti a tempo determinato diffusi nel settore hanno spinto
le sigle sindacali ad intervenire. «La misura è colma». I
vertici salernitani di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono
chiarezza sul futuro dei lavoratori. «Necessario attivare un
immediato confronto su tutta la problematica del precariato e
dei lavoratori con contratto a tempo determinato poiché si
rileva in tutte le aziende sanitarie della Campania,
nonostante i vari proclami sulla necessità, rilanciata ad
ampio spettro e pubblicizzazione mediatica, di dare una forte
sferzata per la
risoluzione del problema. Si assiste ad un convulso, confuso
ed approssimato avvio di procedure di reclutamento, spesso
anche contrastati tra loro e, cosa ancora più grave, attivate
in difformità a norme e dettami legislativi». A dichiararlo i
segretari Pasquale Addesso della Cgil Fp, Pietro Antonacchio
della Cisl Fp e Lorenzo Conte della Uil Fpl ai responsabili
regionali delle rispettive sigle di categoria. «Non volendo
olt r e m o d o stigmatizzare i gravi ritardi
sull’applicazione delle norme riguardo alla stabilizzazione
dei precari, allo stato attuale è grave la mancanza di
attenzione da parte della Regione sulle modalità con le quali
le stesse stanno attivando ed avviando procedure di
reclutamento per lo stesso personale, ognuna per proprio conto
e senza alcun apparente monitoraggio da parte della Direzione
generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del
Sistema sanitario regionale. Paradossalmente – proseguono
Addesso,Antonacchio e Conte – sono sempre gli stessi figli del
nostro territorio che si muovono a migliaia per poter
partecipare ai vari concorsi, nel mentre qualsiasi logica e
buon senso ci aiuterebbero ad ipotizzare un unico concorso
regionale e con una unica graduatoria che con ogni
probabilità, alla fine, porterebbe a dare maggiori certezze
oltre che agli interessati, soprattutto ad un settore
complesso che attualmente vede basare le sue attività e
prestazioni su dequalificazione e demansionamento degli
addetti del settore in cui sono già operativi». I tanti
appelli sono inevitabilmente diretti al governatore della
regione: «Appare strano che De Luca non si interessi a tali
processi poiché è risaputa la sua attenzione a migliorare i
livelli essenziali di assistenza, presupposto che
obbligatoriamente passa attraverso la cancellazione della
precarietà del lavoro, unico strumento per dare dignità agli
individui». L’invito è diretto alle segreterie regionali
affinché: «Ipotizzino un immediato confronto interno e con le
istituzioni regionali, non tralasciando la ipotesi di indire
lo stato di agitazione di tutto il comparto sanitario pubblico
e privato, poiché la misura è colma e mai come ora è
necessario mostrare e dimostrare massima attenzione alle
dinamiche di quanti, in un contesto confuso e non governato,
sono e restano, senza le opportune tutele, i più deboli e
indifesi».
Campania fanalino di coda per
i Lea
                             di Vincenzo   Senatore

Su tempi di attesa, gestione delle cronicità, accesso ai
farmaci innovativi, coperture vaccinali e screening oncologici
si registrano disuguaglianze sempre più nette fra le varie
aree del Paese. E non sempre al Nord va meglio che al Sud. Ad
esempio se le regioni meridionali arrancano sull’adesione agli
screening oncologici, sulle coperture vaccinali sono
soprattutto quelle del Centro-Sud ad aver raggiunto la soglia
del 95%. Se al Nord si investe di più e meglio per
l’ammodernamento delle strutture e dei macchinari, sulle liste
di attesa si registrano picchi negativi anche nelle aree
settentrionali; ad esempio, per un intervento di protesi
d’anca si attende di più in Veneto che in Calabria e per una
coronarografia più in Piemonte che in Abruzzo. Questo il
quadro che emerge dal VI Rapporto dell’Osservatorio civico sul
federalismo in sanità, presentato oggi da Cittadinanzattiva-
Tribunale per i diritti del malato, con il contributo non
condizionato di Bristol-Myers Squibb, Janssen e Sanofi.
Passano da 5 a 2 le Regioni che il Ministero della Salute
valuta inadempienti rispetto all’erogazione dei Livelli
essenziali di assistenza: restano indietro la Calabria, che
perde 3 punti rispetto all’anno precedente, e la Campania che
si attesta sul punteggio più basso. E’ il Veneto la Regione
con il punteggio Lea più elevato pari a 209. Tra la prima e
l’ultima Regione ci sono 85 punti di scarto. La spesa
sanitaria pubblica procapite varia da un minimo di 1.770 euro
della Campania, ad un massimo di 2.430 euro della PA di
Bolzano e 2.120 dell’Emilia Romagna. Profonde anche le
differenze sulla spesa sanitaria annuale a carico delle
famiglie: si va dai 159 euro in media della Lombardia, ai 64
euro della Campania. Stesse differenze per la quota di ticket
pro capite sostenuta dai cittadini: nel 2017 si passa dai 95
euro in Valle d’Aosta ai 32,8 della Sardegna. È tutto merito
del superticket, ovvero i 10 euro aggiuntivi su ricetta, se
gli introiti per lo Stato derivanti dai ticket sono in
costante riduzione: si passa da oltre 1,548 MLD di euro del
2012 a poco più di 1,336 MLD del 2017, cioè 212 milioni di
euro in meno l’anno. Sette Regioni, ossia Piemonte, Lombardia,
Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Basilicata, si sono
avvalse della possibilità di ricorrere a misure alternative ai
10 euro. Recentemente, inoltre, hanno adottato iniziative
volte ad eliminare o ridurre il peso del Superticket le
Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Abruzzo. Sul fronte degli
investimentiin sanità per ammodernare le strutture e i
macchinari del Ssn, a fronte di Regioni come Veneto, Emilia
Romagna, Toscana che hanno sottoscritto il 100% delle risorse
destinate, ve ne sono altre che hanno investito molto meno
come Campania (31,1%), Molise (21,5%), Abruzzo (36,5%),
Calabria (57,5%). A circa due anni all’approvazione del Piano
Nazionale Cronicità, sono 6 le regioni che lo hanno recepito
con proprio atto: Umbria, Puglia, Lazio, Emilia Romagna Marche
e Veneto. Il Piemonte ha un iter approvativo attualmente in
corso, allo stesso modo la PA di Bolzano e il Molise. La
Lombardia ha il suo piano regionale della cronicità e
fragilità. Stando agli ultimi dati disponibili, sono 6 le
Regioni che non raggiungono il punteggio ritenuto accettabile
(9) sugli screening oncologici nel 2016: Calabria e Puglia
(2), Campania e Sicilia (3), Sardegna (5), Lazio (7). Nel 2016
l’80% delle donne di età 50-69 ha ricevuto l’invito ad
eseguire l’esame mammografico     gratuito   (oltre   3.141.894
inviti) ed ha aderito il 56%.

Napoli, De Laurentiis non si
ferma: pronti quattro colpi
per lo scudett
                             di Red.Cro.

Piatek, Barella, Arias e Meitè, quattro colpi per cullare
ancor di più il sogno Scudetto. De Laurentiis è già al lavoro
per allestire sempre più competitiva. Il sogno si chiama
Krzysztof Piatek, attuale capocannoniere della Serie A ed
autore di un inizio stagionale fantastico con la maglia del
Genoa, come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso numero
uno della società partenopea: “Ho parlato di Piatek con
Preziosi ed il suo agente, ci incontreremo a breve. Non ho
però necessità di far le cose di fretta, così come non mi va
di partecipare ad aste. Senza nulla togliere al giocatore,
bisogna valutare se ha le capacità di rendere nella nostra
squadra così come lo fa con la maglia del Genoa. Non compriamo
così tanto per comprare, bisogna aspettare la crescita di
alcuni elementi che può non essere immediata”. Anche il
presidente Preziosi è convinto che l’attaccante polacco
lascerà Genoa nei prossimi mesi come dichiarato sulle colonne
de “La Gazzetta dello Sport”: “Piatek è essenziale per il
Genoa e io devo pensare al Genoa.
Poi, non ci prendiamo in giro, so che me lo porteranno via,
perché è stratosferico e gli moltiplicheranno l’ingaggio per
dieci”. Nelle ultime ore è stato acc o
stato nuovamente il terzino colombiano Arias, che sta trovando
poco spazio all’Atletico Madrid con “El Cholo” Simeone. Il
Napoli potrebbe fiondarsi anche su Nicolò Barella, ormai nel
giro della Nazionale maggiore, e Soualiho Meitè, metodista del
Torino che ha attirato gli interessi dei top club europei tra
cui quello del presidente della società azzurra. Il lavoro
certosino in sede di mercato del Napoli parte così da lontano.
Gennaio si avvicina, De Laurentiis è pronto a sferrare
l’attacco. Il Napoli è tornato ad allenarsi a Castel Volturno
in vista della prossima sfida di campionato contro l’Udinese.
Questo il report mattutino della società partenopea:
“Allenamento mattutino per il Napoli a Castelvolturno. Gli
azzurri preparano il match a Udine per nona giornata di Serie
A in programma sabato 20 ottore (ore 20,30). Ancelotti
potrebbe lanciare dal primo minuto ancora una volta Kevin
Malcuit al posto di Elseid Hysaj. Karnezis potrebbe scendere
in campo dal primo minuto. In difesa possibile turno di riposo
per Koulibaly, rientrato dal Senegal con acciacchi fisici e
diffidato, al suo posto Maksimovic. Sull’out sinistro di
centrocampo potrebbe partire titolare Verdi al posto di
Zielinski, anch’egli impegnato con la Nazionale polacca negli
ultimi giorni.
Puoi anche leggere