"Buon Natale e tanto futuro a voi!" - omnia charitas - Fondazione Sacra Famiglia

Pagina creata da Valeria Messina
 
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"Buon Natale e tanto futuro a voi!" - omnia charitas - Fondazione Sacra Famiglia
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                                                                                                                                                omnia
                                                                                                                                               charitas
  SOC - DICEMBRE 2012 - Poste Italiane Spa - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano

                                                                                                                                                             FONDAZIONE
                                                                                                                                                            SACRA FAMIGLIA
                                                                                                                                                                        ONLUS

                                                                                                                                                            Abbiamo cura delle persone disabili

                                                                                                                                             “Buon Natale
                                                                                                                                             e tanto futuro a voi!”
"Buon Natale e tanto futuro a voi!" - omnia charitas - Fondazione Sacra Famiglia
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                                                                          SOMMariO                                    dicembre 2012
                                      uper
                                      omnia                                                                          EDITORIALE
                                     charitas                                                                        La luce splende
                                                                                                                     nelle tenebre
                                                                            FONDAZIONE
                          N. 5 - Dicembre 2012                             SACRA FAMIGLIA

             Periodico della Fondazione Sacra Famiglia
                                                                                       ONLUS

                                                                           Abbiamo cura delle persone disabili
                                                                                                                                       3
             di Cesano Boscone

             Direttore responsabile
                                                                          4
             Stefano Lampertico                                           PRIMO PIANO
                                                                          ❚ Don Gnocchi, un
             Direttore editoriale
                                                                          esempio attuale
             Don Vincenzo Barbante
                                                                          ❚ Gesù è qui vicino..
             Coordinamento editoriale
             Stefania Culurgioni
                                                                          arriva il Natale
                                                                          ❚ Gli “Amici” della
                                                                                                                 18
                                                                          Sacra ripartono con                        SPECIALE
             Archivio fotografico                                                                                    ❚ Il futuro di Villa
                                                                          Garavaglia
             Archivio Fondazione Isf                                                                                 Sormani
             Donatella Veronese                                                                                      ❚ I corsi APA salute
             Tiziano Bernabè                                                                                         in movimento
             Antonella Lodedo                                             SCIENZA                                    ❚ I gruppi dei
             Progetto grafico e impaginazione                             ❚ Il medico dei                            genitori del Santa
             Luisa Torreni                                                disabili                                   Maria Bambina
                                                                          ❚ La degenerazione                         ❚ La storia di
             Stampa - Arti grafiche Bianca&Volta                          maculare senile                            Marialuisa e Arianna
             Trucazzano (Mi)
                                                                                                                     ❚ Maria Vitina
             Tiratura - Copie 10.000
                                                                                                                     si racconta da

             Direzione e redazione
                                                                                                                 9   Settimo

             Piazza L. Moneta, 1
             20090 Cesano Boscone (MI)
             Tel. 02.456.77.753 Fax 02.456.77.549
                                                                          13
             e-mail: comunicazione@sacrafamiglia.org                      IL PUNTO
                                                                          ❚ Il convegno
             Registrazione - Tribunale di Milano n.332                    sull’Alzheimer
             del 25 giugno 1983
                                                                          ❚ La visita del Gran
             Garanzia di tutela dei dati personali
                                                                          Maestro di Malta
             L’Editore garantisce ad abbonati e lettori la riservatez-    ❚ Le ceramiste
             za dei loro dati personali che verranno elaborati elet-      della Thun nei
             tronicamente ed eventualmente utilizzati al solo sco-        nostri laboratori
             po promozionale. Qualora abbonati e lettori non sia-         ❚ I bambini
             no interessati a ricevere le predette informazioni pro-
             mozionali sono pregati di comunicarlo all’Editore, scri-
                                                                          dell’asilo alla Sacra                      AGENDA
             vendo a Istituto Sacra Famiglia, piazza L. Moneta 1 -        Famiglia
             20090 Cesano Boscone (MI).                                   ❚ Una svolta storica
                                                                                                                     GOCCE D’ORO
             In conformità al DLGS n° 196/2003 sulla tutela dei da-       per il comitato
                                                                                                                     Donazioni e lasciti
             ti personali.                                                parenti
             In copertina: Parte del Presepe realizzato dall’artista di
             Cesano Boscone Alfredo Caputo.                                                                                        24
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                       La Luce spLende
                                             nelle tenebre
                                                                  di Don Vincenzo Barbante*
              “Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto re-             gliava sulla loro avventura, non li aveva abbandonati.
              sta della notte?” (Is. 21,11). La notte buia è squarciata da un           Nessuno aveva mai contato i passi o le tribolazioni, le ore tra-
              grido. La notte con i suoi fantasmi e le sue paure. La notte              scorse o gli affanni, tanto più ora. “Quanto resta della not-

    S
              delle solitudini e delle angosce. La notte senza calore, che dà           te?”, nemmeno questo contava più: la meta era vicina e pre-
              corpo alle inquietudini. La notte delle attese che sembrano               sto il cammino avrebbe trovato il suo esito. Lontano dalla cit-
              non avere mai fine. La sentinella sta al suo posto a vigilare             tà. Per chi aveva occhi per vedere.
              sulle nostre paure, a proteggere le nostre speranze. Porta con            “Un bimbo avvolto in fasce, adagiato in una mangiato-
              sé un sapere: ancora una volta, presto, l’alba                                              ia” (Lc. 2,12)
              verrà e poi il mattino e sarà di nuovo giorno.                                              Fu silenzio, gioia, commozione, un’incrociar-
              “Viene il mattino, poi anche la notte; se vo-                                               si di sguardi e di sentimenti.
              lete domandare, domandate, convertitevi, ve-                                                “La luce splende nelle tenebre e le tenebre
              nite” (Is. 21,12).                                                                          non l’hanno vinta” (Gv. 1,5)
              Per Israele l’attesa sembrava non dover mai                                                 L’attesa di un popolo, tutta l’umanità, si era
              avere fine. Troppe le delusioni, troppe le fa-                                              conclusa, per chi aveva occhi per vedere.
              tiche e le prove. Un destino ineluttabile fat-                                              L’alba del nuovo giorno era finalmente appar-
              to di sottomissione, di ingiustizie e prevarica-                                            sa, per chi aveva occhi per vedere.
              zioni sembrava riservato al popolo santo.                                                   A volte quando penso ai nostri giorni, al cli-
              Anche per il giusto la perseveranza appariva una ingenua                  ma pesante che si respira per le strade della nostra “città”, al-
              ostentazione di fede colma di illusioni. A lui, ai profeti era            le sue povertà morali e materiali, a tanta ipocrisia che per-
              riservata questa domanda: “quanto resta della notte?”.                    vade i luoghi del potere, sento dentro di me la stessa ansia e
              Lasciate le porte della città avevano ripreso il cammino.                 inquietudine dei magi a Gerusalemme. Crisi è il nome del-
              Erano bastate quelle poche ore trascorse a Gerusalemme per                la notte: solitudine, impotenza, un freddo penetrante, per-
              convincersi che sarebbe stato meglio non ritornarvi.                      sistente. “Quanto resta della notte?”.
              Gerusalemme aveva il fascino di tutte le città, colori, vita-             Non bisogna esitare, occorre riprendere il cammino, ridare
              lità, qualche bel palazzo e poi la reggia e soprattutto il suo tem-       slancio alla speranza, credere. Credere con tutte le forze, con-
              pio austero e imponente, ma anche l’ennesimo re i suoi cor-               vertire il cuore. Solo così gli occhi potranno vedere: “La lu-
              tigiani e quell’odore acre di intrighi e ipocrisia che circon-            ce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta”.
              da il potere, e poi i commercianti assetati di affari e denaro,           “Per tutti nasce Gesù. Nasce per coloro che credono e per
              e quel nugolo di mendicanti e poveracci convenuti da ogni                 coloro che affermano di non credere; nasce per chi lavora,
              dove. Se l’erano svignata in tutta fretta, saturi di quella               soffre, spera di costruire un mondo migliore e per quanti,
              umanità priva di sogni, gelosa delle proprie vanità e sospet-             stanchi e delusi, vivono lo smarrimento e l’angoscia. A tut-
              tosa, e per riguadagnare tempo avevano accettato di sfida-                ti è offerta la felicità del Natale, tutti possono accogliere il
              re la notte e le sue tenebre: la speranza non poteva essere ab-           Verbo, la Parola di Dio fatta carne, tutti possono aprire le
              bandonata nelle strette vie di quella città. Sì, meglio la                porte affinché noi diventiamo, in Gesù figlio del Padre, fi-
              notte: fredda, oscura, con i suoi pericoli e i suoi silenzi, nei          gli di Dio. Forse, in questa notte nella quale le sentinelle gri-
              quali senti solo il palpitare del cuore che accompagna il rit-            dano di gioia perché il Verbo si è fatto carne, inizia per qual-
              mo del respirare. La notte delle attese, dei passi incerti,               cuno di noi un viaggio nuovo, al quale dovremo restare fe-
              della fede nonostante tutto.                                              deli” (C.M. Martini, Omelia della notte di Natale, 1993)
              E d’improvviso apparve, nuovamente, la stella. La guida, il               A tutti, Buon Natale. ■
              conforto, l’amica. Non fu più timore, né solitudine: chi ve-                                   *Presidente della Fondazione Sacra Famiglia

                                                                                    3   )                                dicembre 2012 ❙ SoC)
"Buon Natale e tanto futuro a voi!" - omnia charitas - Fondazione Sacra Famiglia
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             (primo piano

                Don Carlo Gnocchi
             un esempio attuale
                        Stefania Culurgioni

                   Nell’intervista con Mons. Angelo Bazzari, Presidente della Fondazione,
                               abbiamo parlato di etica, bene comune e del Natale

             C’       erano una volta i padri fonda-
                      tori. Quelli che trovavano il
             coraggio di costruire grandi opere de-
             dite al prossimo. Quelli che racco-
             glievano i poveracci dalle strade e se
             li portavano a casa, e poi mettevano
             insieme donazioni e lasciti e volonta-
             ri e suore, e col tempo edificavano
             istituti che si prendevano carico dei
             disabili, degli orfani e dei vecchi. Si
             chiamavano don Carlo Gnocchi, don                                                                       Mons. Angelo Bazzari, Presidente
             Luigi Monza, don Giovanni Calabria                                                                      della Fondazione Don Carlo
                                                                                                                     Gnocchi
             o don Domenico Pogliani, furono pre-
             ti, uomini in prima fila, senza troppe
             schizzinoserie né ambizioni di potere,    Ricorre il terzo anniversario di beati-     le e le norme sempre più dettagliate ed
             fondarono istituti di cura e accoglien-   ficazione di don Carlo Gnocchi, e po-       esigenti che vengono espresse. I nostri
             za che durano tutt’oggi, anche se a fa-   chi giorni fa è stato inaugurato un mu-     fondatori invece sono riusciti a coniu-
             tica, stretti da un lato dalle forbici    seo a lui dedicato. In che modo la fi-      gare la provvidenza con la previden-
             della spending review e dall’altro dal-   gura di don Carlo Gnocchi è ancora          za, affrontando i problemi del loro
             la burocrazia di uno Stato sempre più     attuale ai nostri giorni e può dare un      tempo. Pensando a questo capiamo
             esigente. Settimana scorsa è stato il     insegnamento nella società di oggi e in     come la contemporaneità di don
             terzo anniversario di beatificazione      particolare a giovani e famiglie?           Gnocchi vale anche sul piano opera-
             di uno di loro, don Carlo Gnocchi, a      Scherzosamente ogni tanto dico: se          tivo perché non è stato un navigato-
             cui è stato anche dedicato un piccolo     questi nostri fondatori, don Orione,        re solitario, non si è fatto carico da so-
             museo inaugurato in via Capecelatro       don Calabria del Cottolengo, don            lo di tutti i problemi derivanti dalla
             a Milano. Siamo andati ad intervista-     Gnocchi e don Pogliani fondatore            violenza suprema che è la guerra, ma
             re Mons. Angelo Bazzari, il Presidente    della Sacra Famiglia, fossero vissuti og-   ha cercato di coinvolgere le istituzio-
             della Fondazione don Gnocchi.             gi, li arresterebbero tutti, con le rego-   ni civili ed ecclesiali. La guerra, dice

             (SoC ❙ dicembre 2012
                                                                     (    4
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             lui in un suo scritto, ha disfatto l’uo-    mondo che chiamiamo non profit. Il           Milano che ha avviato una procedu-
             mo, adesso bisogna restaurare l’uo-         problema è integrare, non quindi so-         ra di licenziamento di 244 ammini-
             mo, rifare l’uomo, e nel rifacimento        stituire, surrogarsi, perché le tre gam-     strativi suscitano molti interrogativi,
             dell’uomo, cioè del suo equilibrio per-     be del tavolo devono tenere tutte.           in particolare sotto il profilo etico.
             sonale e sociale, occorre il contributo     Noi siamo collocabili, per storia, tra-      Cosa significa per lei servire il bene
             di tutti, un messaggio così non può         dizione, nell’area non profit perché da      comune?
             non essere baciato dall’attualità, per-     una parte dobbiamo mantenere le fe-          Intanto mentre citiamo il San
             ché don Gnocchi era un educatore na-        deltà con il nostro passato quindi con       Raffaele citiamo solo la punta di un
             to e ha trascinato i giovani del suo        chi ha fondato le nostre istituzioni,        iceberg che in Italia è profondo. Non
             tempo dentro in un pellegrinaggio           dall’altro dobbiamo declinarle nel-          si riesce più a reggere o comunque a
             educativo molto efficace, condivi-          l’oggi. Quali sono le modalità che noi       garantire una qualità di servizio che
             dendo con loro i momenti gioiosi di         dobbiamo usare? Non vedo le cose in          risponda alla dignità umana perché si
             cultura ed educazione strutturata nel-      modo allarmistico e catastrofico, ma         ragiona solo in termini economici e
             le scuole e altri momenti invece di         nel problema vedo un’opportunità             da una parte abbiamo uno Stato che
             apocalisse nella guerra e nelle lande       che è quella di fare prevalere una spe-      continua a chiedere di migliorare am-
             russe e sulle frontiere montenegrine e      ranza affidabile, fare delle analisi rigo-   bienti, strutture, tecnologie più avan-
             greco albanesi della seconda guerra         rose e cercare di trovare le forme per       zate per poter seguire la qualità e dal-
             mondiale. Per cui oggi è una figura         far scattare la consapevolezza dei no-       l’altra non ci si mette più ai tavoli per
             non da museo quasi nostalgico di un         stri dipendenti, la solidarietà funziona-    adeguare le rette ai costi effettivi ma
             passato prezioso da chiudere in uno         le ad un bene comune che dobbiamo            tutto viene all’insegna del meno, bi-
             scrigno ma è un museo vivo e dinami-        in qualche modo conservare e pro-            sogna tagliare tagliare tagliare, questo
             co da riproporre oggi ai nostri ragazzi.    muovere altrimenti l’alternativa di-         è l’imperativo categorico. Detto que-
             Avremmo bisogno di questi uomini            venta anche per noi un’alternativa           sto, mi pare che in questa crisi ci sia
             perché stiamo vivendo in una schizo-        piuttosto dura e forte ma non penso          un equivoco, dove si continua a pen-
             frenia e manchiamo di una capacità di       che siamo condannati ad arrivarci.           sare che l’etica sia una spalmatura,
             mordere il reale, di stare dentro nelle                                                  una specie di lifting sul mercato. Io
             cose, di costruire davvero la presenza      Grandi scossoni minano la sanità             vedo che ci sono delle grandi multi-
             non solo come testimonianza ma an-          lombarda, oltre alla spending review,        nazionali che spremendo i propri ope-
             che una presenza costruttiva del bene       vicende come quella che ha coin-             ratori al dio moloch che è il guadagno
             comune in questo Paese.                     volto l’ospedale San Raffaele di             e il profitto si accorgono però che

             La crisi investe le famiglie, i singoli
             e le istituzioni e anche il sostegno del-
             lo Stato subisce forti contrazioni che
             comportano tagli significativi dei fi-
             nanziamento alle attività di Enti co-
             me la Fondazione don Gnocchi.
             Come è possibile affrontare questa si-
             tuazione? Come pensa sia possibile
             mantenere un livello adeguato di
             qualità delle proprie prestazioni in
             presenza di questa riduzione dei con-
             tributi pubblici?
             Se guardiamo al panorama attuale dei
             soggetti che tentano di rispondere ai
             bisogni essenziali della salute ma an-
             che ai desideri di una qualità di vita,
             il panorama oggi è composto dallo
             Stato, da un mondo profit e da un

                                                                            5   )                                dicembre 2012 ❙ SoC)
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             (primo piano
             quella linea non è sufficiente per mo-     caratterizzati da un contesto cultura-       partire: se noi riusciamo a cogliere di
             tivare chi lavora e hanno bisogno di       le più omogeneo e forse più attento          Dio quello che ci insegna, l’oltre, il di
             aggiungerci, di spalmarci una mano di      al mondo della fragilità. Oggi assistia-     più, il diverso, l’altro con la A maiu-
             solidarietà, così si inventano forme di    mo a uno sgretolamento dell’etica a          scola, tutto quello che facciamo va be-
             responsabilità sociale, poi se diventa-    partire dalla stessa classe dirigente        ne, se lo facciamo in linea e ritmato da
             no foglie di fico o una linea di perse-    (corruzione, evasione..) A suo giudi-        questi principi, ma dobbiamo sem-
             guimento lo vedremo in seguito. Noi        zio il Natale cosa può indicarci, a co-      pre avere in mente un orientamento
             invece, come mondo no profit, siamo        sa ci richiama?                              lungo. Se dovessi tradurre con un’im-
             per natura e vocazione statutaria in-      Rifacendomi ai pensieri e all’inse-          magine queste mie idee direi che oc-
             sediati proprio su questa responsabi-      gnamento di don Gnocchi credo che            corre che ci attrezziamo del cannoc-
             lità sociale e perseguiamo il bene co-     le due leve a cui ci richiama il Natale      chiale per guardare sempre più lonta-
             mune che non è soltanto il bene            e su cui lui lavorava erano il Dio cri-      no, e sempre oltre, e sempre alto. E nel
             aziendale, ma è il bene delle persone      stiano incarnato, non partorito dalla        frattempo, l’altro strumento è di uti-
             nella loro integralità e totalità che si   nostra fantasia o collocato fuori da         lizzare, insieme al cannocchiale, la
             rivolgono a noi. E allora noi interpre-    questo mondo, ma un Dio che non ha           lente d’ingrandimento che non ci fa
             tiamo l’etica non come un’aggiunta,        fatto finta di farsi prossimo, si è fatto    stare solo alla superficie delle cose
             ma come una chiave interpretativa          prossimo davvero e ha vestito non in         ma ci manda in profondità trivellan-
             dello stesso mercato. Se esso si fonda     maniera stagionale la nostra umanità         do davvero i cuori. Qui Benedetto
             solo sulla meritocrazia rischiamo di di-   e ha inaugurato una condivisione pie-        XVI nella sua enciclica sulla Carità di-
             videre le persone o impostare soltan-      na dell’uomo, questa l’idea madre e          ceva: dobbiamo vedere i bisogni del-
             to carrieristicamente un percorso ge-      chiave che ha spinto don Gnocchi nel         l’uomo col cuore, non solo con gli
             rarchico che alla lunga divide, se in-     sociale, la traduzione di un Dio tra-        occhi seppur potenziati dal collirio,
             vece facciamo prevalere quello che         scendente che è dentro la realtà quo-        ma vederlo invece con il cuore, con
             non si può mettere a libro paga, cioè      tidiana. La seconda leva che ha utiliz-      slancio, partecipazione, emozione,
             la gratuità, il senso di appartenenza,     zato è stata quella di dire come spen-       quell’ingolfamento di sentimenti
             questi sono i valori aggiunti. Questo      dersi in questa direzione e su questa li-    umani che ci rimpastano con l’uo-
             è per me il perseguimento del bene         nea: ossia abbiamo un Dio che non è          mo. Il Natale ci insegna che non c’è
             comune che non è la sommatoria dei         Onnipotente ma va a finire solo e            discriminazione fra gli uomini con
             singoli beni ma diventa appunto un         povero in canna su una croce e quin-         questo Dio che si incarna e che va a
             bene che vale per tutti in maniera         di la croce è la risposta al senso del do-   morire su una croce ma ci fa partire
             equa e solidale e universalistica. Se      lore, al significato della sofferenza,       dai più fragili e in questi cortei civili
             non riusciamo a lavorare su queste le-     non l’ha affrontato dando risposte           o processioni ecclesiali non possia-
             ve io credo che il contenimento dei        teoriche, si è caricato su di sé questa      mo seminare per strada cadaverica-
             costi, la razionalizzazione organizzati-   umanità e la risposta è stata quella del-    mente nessuno ma trovare il passo
             va non saranno sufficienti a farci bai-    la condivisione. Queste le due leve su       giusto per, direbbe don Gnocchi, met-
             passare questa crisi ma occorrerà ri-      cui ha lavorato don Gnocchi, e quin-         tere delle protesi ai più deboli perchè
             spolverare questi valori, immettere        di contestualizzando tutto questo al-        riescano a camminare anche loro con
             dentro nel corpo sociale questo flus-      l’interno del Natale, c’è la voglia di ri-   il ritmo della nostra società. ■
             so sanguigno di motivazione sociale
             perché davvero si torni a pensare in-
             sieme al meglio, fare di più ma farlo          Un museo su don Carlo Gnocchi
             insieme.
                                                            Alla fine di ottobre, per il 3° anniversario di beatificazione di don Carlo
             Sta arrivando il Natale: le chiedo             Gnocchi, il presidente Mons. Angelo Bazzari ha inaugurato un museo a
             una riflessione sul suo significato            lui dedicato. Il museo si trova presso il Centro Irccs “S. Maria Nascente”,
             alla luce degli accadimenti di più             in via Capecelatro 66 a Milano, e raccoglie i tanti piccoli oggetti della vi-
             stretta attualità. Anche il Beato              ta quotidiana del grande e coraggioso prete: il suo orologio, i breviari, let-
             Carlo Gnocchi si è trovato ad opera-           tere, scarponi di montagna, foto e anche la Fiat Topolino dell’epoca.
             re in tempi difficili, ma certamente

             (SoC ❙ dicembre 2012
                                                                       (   6
"Buon Natale e tanto futuro a voi!" - omnia charitas - Fondazione Sacra Famiglia
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                      Gesù è quì vicino,
             devi solo cercarlo                                                                               Ufficio comunicazione

                                      Arriva il Natale: l’appuntamento
                   con il Recital e poi un presepe in mostra con musiche e letture

                                                                                                         La Festa dei Centri
                                                                                                         Diurni in teatro
                                                                                                         Martedì 18 dicembre alle 10 ci
                                                                                                         sarà nel teatro dell’istituto la
                                                                                                         Festa di Natale dei Centri Diurni.
                                                                                                         Con il coro dei ragazzi del repar-
                                                                                                         to Santa Chiara, musiche e can-
                                                                                                         zoni di un gruppo di volontari, di
                                                                                                         operatori interni ed esterni, la
                                                                                                         mattinata sarà movimentata e
                                                                                                         divertente. Non mancate!

                                                                                                         La recita dei bimbi a
             I   l Recital di Natale: Fuori dalla
                 Chiesa della Sacra Famiglia, uno
             striscione bianco con una scritta rossa
                                                             La mostra del Presepe: Oltre la ve-
                                                             glia di mezzanotte con la messa di
                                                             Natale del 24 dicembre, c’è qualco-
                                                                                                         Villa Sormani
                                                                                                         InVilla Sormani, appuntamento il
             dice: “Gesù è qui. Apri la porta, e sarà        sa di molto bello che aspetta tutti i vi-   20 dicembre alle ore 10 con i
             festa!”. Questa frase è un invito.              sitatori: la mostra di un Presepe (in       bimbi dell’asilo Maria Bambina
             Significa: non aspettare che sia lui a          copertina) realizzato da un artista di      di Cesano Boscone che faranno
             cercarti, non aspettare di cozzarci con-        Cesano Boscone, Alfredo Caputo.             una recita davanti agli Ospiti del
             tro mentre giri l’angolo. Gesù è ovun-          Questo signore cesanese ha deciso           centro. Seguirà un rinfresco.
             que, ma devi avere occhi per vederlo,           di dedicare il suo tempo libero e la
             e voglia di trovarlo. Questo è anche il         sua creatività per costruire da zero        Venite a visitare
             tema del Recital di Natale che gli              delle tavole di legno, che ha dipinto       il Punto Espositivo
             Ospiti della Fondazione Sacra Famiglia,         e unito per formare un Presepe.             dei Laboratori!
             gli operatori e i Frati, ideatori e registi,    L’effetto scenico è suggestivo, e vi        Presso l’edificio Ex Casa Ancelle
             metteranno in scena in queste date: do-         invitiamo tutti all’inaugurazione che       sarà possibile visitare il punto
             menica 16 dicembre alle ore 15 con              si terrà domenica 23 dicembre alle          espositivo dove saranno presen-
             replica mercoledì 19 alle ore 10 (in            15 nella cappellina della Chiesa. In        tati i lavori realizzati dai nostri
             questa data, ci saranno anche i bambi-          quell’occasione si farà anche una ri-       Ospiti nei laboratori interni di te-
             ni dell’asilo e studenti di altre scuole tra    flessione sul Natale, con la lettura di     rapia occupazionale.
             il pubblico). Tra balletti, scene e dialo-      testi tratti dagli scritti del Cardinal     Orari: 15 dicembre, 10/13 - 16 di-
             ghi, parteciperanno 120 Ospiti del-             Carlo Maria Martini, San Francesco          cembre, 10/12.30 e 14/17 - da17
             l’istituto, più gli operatori e i ragazzi del   e Santa Chiara, e poi ci saranno i co-      al 21 dicembre 15/16.30 - 22 e 23
             Servizio Civile. Quest’anno i prota-            ri, i canti e le musiche suonate da         dicembre, 10/13.
             gonisti saranno i Magi che, guidati da          Manuela Picozzi e la violinista Chiara      Vi aspettiamo numerosi!
             una stella, cercheranno il luogo dove si        Marchesi, educatrice a Settimo
             trova il Bambino.                               Milanese . ■

                                                                                7   )                          dicembre 2012 ❙ SoC)
"Buon Natale e tanto futuro a voi!" - omnia charitas - Fondazione Sacra Famiglia
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             (primo piano
             Gli “Amici” della Sacra Famiglia
             ripartono con slancio
                             La senatrice Mariapia Garavaglia nominata Presidente
                              dell’Associazione Amici. Riflessioni, progetti, obiettivi..

             G     uardare al futuro, fare squadra e la-
                   vorare affinché sempre più perso-
             ne conoscano la Fondazione Sacra
                                                                                                           venti “di tutti” e non solo di una nic-
                                                                                                           chia interessata di utenti?
                                                                                                           La non autosufficienza sta diventando
             Famiglia. Approfondire relazioni, dar vi-                                                     un tema di tutti, perché si invecchia e
             ta a nuovi contatti organizzando even-                                                        tutti abbiamo anziani in casa. Credo
             ti ed occasioni di incontro.                                                                  dunque che sarà proprio la condizione
             L’Associazione “Amici della Sacra                                                             dell’anziano ad illuminare indiretta-
             Famiglia” si rinnova. Con l’elezione del                                                      mente le difficoltà di sostegno e di assi-
             nuovo Presidente Mariapia Garavaglia,                                                         stenza di tutti gli handicap, compresi
             che qui intervistiamo, il gruppo si pre-                                                      quelli pediatrici. Diventeranno temi
             para a lanciare il suo primo appunta-                                                         prioritari.
             mento: sabato 19 gennaio, dopo l’assem-                                                       Da poche settimane lei è diventata
             blea ufficiale, si incontreranno gli ex di-                                                   Presidente dell’Associazione Amici
             pendenti. Domenica 20 gennaio sarà la                                                         della Sacra Famiglia. Come intende
             volta di parenti e volontari.                                                                 rilanciarne il ruolo?
                                                            consiglio di amministrazione: mi ha            L’associazione Amici è la volontà di
             Senatrice Mariapia Garavaglia, come            sempre reso molto orgogliosa perché            rappresentare nel presente e nel passa-
             è cominciata la sua avventura nella            questa è una delle istituzioni che fanno       to tutti coloro che avendo conosciuto da
             Fondazione Sacra Famiglia?                     Milano grande.                                 vicino l’Ente hanno potuto cogliere la
             La mia amicizia con la Sacra Famiglia è        Lei è senatrice ed ha avuto un ruolo di        preziosità di questa istituzione. Essa ser-
             cominciata attraverso Mons. Piero              primo piano nella vita politica del            ve per fare propaganda, pubblicità, pro-
             Rampi e la Onorevole Maria Luisa               Paese: che posizione occupa il tema            mozione a questo ente, a raccontarne la
             Cassanmagnago che era stata assessore          della disabilità nell’agenda politica di ie-   specificità e l’eccellenza, promuovendo
             ai servizi sociali. Erano gli anni ’70, io a   ri e di oggi?                                  dibattiti, incontri, valorizzando l’isti-
             mia volta facevo l’assessore ai servizi        Nell’agenda politica il tema della disa-       tuzione con attività di fund raising. In
             sociali a Cuggiono e alcuni invalidi           bilità non è una priorità, mi dispiace dir-    quanto “amici” abbiamo molte relazio-
             gravi li mandavamo qui. Ho sempre              lo. Vedo che quando si parla delle fami-       ni e conosciamo la qualità del servizio,
             avuto un occhio particolare per questa         glie con persone disabili c’è sensibilità,     quindi possiamo dilatarne l’eco.
             istituzione perché era l’unica che accet-      ma quando poi si deve fare un finanzia-        L’obiettivo è che da una piccola fiam-
             tava i gravissimi. Negli anni la mia ami-      mento i soldi non ci sono mai. È una           mella arrivi un fuoco. Nel primo consi-
             cizia è diventata costante. Sono diven-        contraddizione incredibile. Il non pro-        glio ci siamo detti che alla riunione
             tata ministro della Sanità nel governo         fit, l’associazionismo c’è, ma dallo Stato     successiva faremo una programmazione
             Ciampi e ho seguito la legislazione so-        arriva solo burocratizzazione: si devono       affinché il 2013 sia punteggiato da tan-
             cio sanitaria, e conoscere la Sacra            fare certificazioni continue, visite di ri-    ti appuntamenti. Vorremmo fare qual-
             Famiglia mi era importante perché mi           chiamo e il fatto che si concedano so-         cosa di pubblico con le famiglie, vorrem-
             dava un esempio sul campo. Poi sono            lo pochi euro per riconoscimenti Inps e        mo poi che Mons. Pogliani diventasse
             stata nominata rappresentante della            Inail è una cosa avvilente, umiliante.         beato perché dedicarsi agli ultimi è una
             Fondazione Moneta e sono entrata nel           Che cosa si può fare affinché il tema di-      vocazione evangelica. ■

             (SoC ❙ dicembre 2012
                                                                           (    8
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             IL MEDICO dei disabili
                                 Fabrizio Pregliasco Direttore Scientifico Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus
                                                 e Ricercatore all’Università degli Studi di Milano

             Uno studio per migliorare la gestione del rischio clinico nella professione
                         infermieristica della Fondazione Sacra Famiglia
             La salute, definita dall’OMS come                                                           considerata solo oggetto di studio, di ri-
             completo benessere fisico, psichico e so-                                                   cerca o di assistenza, ma persona che
             ciale, è ciò a cui il medico tende. In par-                                                 esprime esigenze e che attende risposte
             ticolare, nel caso di soggetti fragili -                                                    quotidiane, coordinate ed efficaci.
             come disabili e anziani - l’attività del                                                    Nella struttura sanitaria, il disabile
             medico è essenzialmente di promozio-                                                        non deve sentirsi discriminato, deve in-
             ne della salute.                                                                            vece trovare un’assistenza di qualità
             La medicina orientata al curing (curare                                                     che si caratterizza per capacità di acco-
             per guarire) ha portato la scienza medi-                                                    glienza e ascolto, efficienza nell’indi-
             ca a diventare bio-medicina che divide                                                      viduare, valutare e curare la sua con-
                                                                       Prof. Fabrizio Pregliasco
             il corpo dalla mente e riduce il sogget-                                                    dizione patologica.
             to ad oggetto: l’uomo diventa oggetto di
             studio, spesso curato indipendente-           zioni patologiche emblema dell’im-            Per raggiungerla è necessario che il me-
             mente dal suo vissuto personale e dal-        potenza guaritiva che l’attuale mo-           dico abbia una formazione scientifica e
             le sue interazioni con il curante. Tutto      dello bio-medico mal tollera; condizio-       professionale che lo renda capace di:
             ciò ha portato a una medicina sempre          ni, però, di cui il medico può e deve         ❚formulare una valutazione multidi-
             più tecnologica e costosa. Ritenere che       farsi carico.                                 mensionale della persona,
             tutte le condizioni patologiche siano po-     Oggi le RSA e le RSD sono diventate           ❚favorirne l’autonomia e, ove possibi-
             tenzialmente comprensibili, e quindi          il luogo della cura di queste persone e di    le, contribuire al suo ripristino,
             guaribili, si scontra, purtroppo, con         queste patologie e l’integrazione socio-      ❚assistere la persona sul territorio, in-
             l’esperienza ineludibile del dolore e del-    sanitaria, in esse perseguita, fa riflette-   terfacciandosi con una rete articolata di
             la morte.                                     re su quali e quante risorse debbano es-      servizi sociosanitari,
             L’efficacia della bio-medicina ha fatto e     sere stornate dalla “terapia che guari-       ❚porre attenzione ai determinanti
             fa sopravvivere, sempre più numerosi,         sce” (curing) per destinarle alla cura        socioambientali del benessere e della
             malati che un tempo sarebbero decedu-         che non guarisce (caring).                    malattia (famiglia, scuola, mondo del
             ti, con postumi ed esiti invalidanti.         Per interpretare i bisogni della persona      lavoro).
             L’invecchiamento progressivo della po-        disabile è, di conseguenza, necessario un     Solo così il medico sarà in grado di ga-
             polazione ha portato con sé patologie         approccio multidisciplinare e socio-sa-       rantire al disabile cure equivalenti a
             non guaribili il cui impatto epidemio-        nitario integrato, commisurato all’indi-      quelle di cui dispongono gli altri mem-
             logico è decisamente consistente.             viduo e al suo ambiente.                      bri della società.
             Esistono, pertanto, numerose condi-           La persona disabile non deve essere           La cura di soggetti fragili richiede neces-

                                                                                  9    )                            dicembre 2012 ❚ SoC)
"Buon Natale e tanto futuro a voi!" - omnia charitas - Fondazione Sacra Famiglia
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             (SCienza
             sariamente una valutazione multidi-                       ALLEANZA TRA MEDICO E PAZIENTE
             mensionale perché il loro benessere e la
             loro qualità di vita dipendono da con-            Nell’approccio alla disabilità e nell’attuale contesto sociale, l’alleanza
             dizioni di ordine psicologico, socio-am-          tra medicoe paziente deve considerare “ideali” i seguenti elementi
             bientale ed economico, oltre che da
             problemi di ordine medico.                        ❚LA COMPETENZA   ❚LA COMUNICAZIONE     ❚LA COMPASSIONE
             E il medico, in ordine alla promozione            ❚LA CONTINUITÀ ❚IL NON CONFLITTO D’INTERESSE
             della loro salute, assolve un duplice
                                                               (Emanuel EJ, Dubler NN. Preserving the physician-patient relationship in the era of
             ruolo: tecnico (deve saper fare diagno-           managed care. Jama 1995; 273: 323-329)
             si, prevenzione, cura e riabilitazione) e

                                                                                                                                                        L
             umano (deve possedere capacità di
             coinvolgimento rispetto agli aspetti          Altro aspetto difficile da gestire riguar-      dere informazioni, percorsi di cura e
             emotivi della malattia).                      da le indagini diagnostiche. Si cerca           obiettivi di presa in carico. Questo
                                                           sempre di circoscrivere il numero degli         aspetto impone al medico un rappor-
             Il rapporto medico-disabile è spes-           accertamenti biochimici e strumenta-            to più complesso e articolato rispetto
             so complicato dalla presenza contempo-        li da eseguire perché i problemi che ne         alla classica relazione medico-pazien-
             ranea nel paziente di fragilità fisica e di   conseguono spaziano dal far compren-            te in diverse fasi che comprendono
             fragilità psichica, legata alla presenza di   dere la necessità di un                                           l’anamnesi, la formu-
             disturbi neurologici, psichiatrici, ca-
             ratterizzati da turbe comportamentali e
                                                           accertamento, al repe-
                                                           rire la collaborazione           Il medico deve                   lazione di una dia-
                                                                                                                             gnosi, la scelta della
             da difficoltà di adattamento ai cam-          del soggetto disabile,            anche avere                     terapia o dei tratta-
             biamenti ambientali.
             L’evento malattia è di difficile interpre-
                                                           dal gestire un eventua-
                                                           le stato di agitazione             la capacità                    menti, la possibilità
                                                                                                                             di attuare forme di
             tazione, sia per gli aspetti clinici pecu-    che può prevedere il           di coinvolgimento                  prevenzione.
             liari che assume, sia per le manifestazio-
             ni atipiche in cui si estrinseca. La situa-
                                                           ricorso a terapia far-
                                                           macologica o a stru-                 emotivo                       L’attività medica
             zione di malessere fisico e di dolore         menti di tutela e pro-          con il paziente                    si inserisce pertanto
             può diventare un ulteriore elemento di        tezione fisica, all’even-                                          negli interventi com-
             disagio, capace di incrementare una           tuale preparazione all’esecuzione di in-        plessi volti ad aumentare le condizioni
             difficoltà preesistente.                      dagini strumentali dove è richiesta la          di salute, intesa come benessere fisico,
             Il dolore e il malessere si esprimono         somministrazione di farmaci.                    psichico e sociale del disabile.
             talvolta in modo atipico attraverso un        Compito del medico è anche quello di            Per raggiungere l’obiettivo è necessario
             disturbo comportamentale che può              trovare la strategia migliore per supe-         disporre di apporti medici plurispecia-
             avere manifestazioni variabili. La ten-       rare le difficoltà e raggiungere così           listici che consentano di mantenere
             denza all’isolamento, l’oppositività,         l’obiettivo.                                    elevata la soglia di attenzione ai distur-
             l’auto-etero aggressività, l’ipereccita-                                                      bi dipendenti e/o associati alla situazio-
             bilità, le turbe del sonno e dell’appeti-     Il ricorso ad alcuni medici specia-             ne clinica di base, sia essa neurologica,
             to sono alcune delle espressioni che          listi comporta per essi stessi una difficol-    psichiatrica, malformativa genetica o
             possono accompagnare le manifesta-            tà di approccio, dovuta alla scarsa con-        patologica cronica.
             zioni di sofferenza fisica. In tale conte-    suetudine a curare soggetti fragili affet-      Elemento chiave per conseguire un
             sto, è evidente che diventa difficile         ti da comorbilità. Mancano spesso stu-          successo nel mantenimento della sa-
             identificare un sintomo, un segno di pa-      di in letteratura su ambiti specifici e         lute dei soggetti fragili consiste, sopra-
             tologia. La valutazione stessa dell’enti-     questo impone a ogni professionista di          tutto, nel consolidamento di sinergie
             tà del dolore è problematica. Non esi-        trovare un proprio approccio.                   tra figure professionali e persone che,
             stono scale specifiche che tengano con-       Inoltre, il soggetto fragile è inevitabil-      con ruoli e in momenti diversi, colla-
             to delle caratteristiche del soggetto af-     mente accompagnato da parenti/tuto-             borano a un medesimo progetto, vol-
             fetto da DI e quelle esistenti sono solo      re/amministratore di sostegno/care-             to, da un lato all’assistenza del pa-
             in parte in grado di fornire un sistema       giver che costituiscono un ulteriore            ziente, e dall’altro alla valorizzazione
             di misura dell’intensità del dolore.          target di riferimento con cui condivi-          delle sue autonomie. ■

             (SoC ❚ dicembre 2012
                                                                          (   10
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             La DMLE Degenarazione
             Maculare Senile
                        Dott. Mario Ercole Alessandro Giò Responsabile Medico U.O. Oculistica Casa di Cura Ambrosiana

L
                            Casa di Cura Ambrosiana è la prima struttura ospedaliera
                     che esegue l’ esame del test genetico per la valutazione del rischio.
             La Maculopatia Senile o                                                                   scono la crescita dei neovasi sottore-
             Degenerazione Maculare legata all’età,                                                    tinici: i capillari anomali regredi-
             come viene definita dagli esperti, è la                                                   scono, le emorragie e i liquidi che
             causa principale di cecità civile in                                                      hanno impregnato e sollevato la re-
             Occidente. Colpisce una persona su                                                        tina si riassorbono. Una puntura non
             tre dopo i 75 anni e si manifesta con                                                     basta; a volte se ne fanno più di tre,
             frequenza elevata dopo i 55 anni, tan-                                                    una al mese.
             to da essere considerata una malattia
             sociale, gravemente invalidante. Si sti-                                                  Alcuni pazienti proseguono la
             ma che ad oggi in Italia circa un milio-              Dott. Mario Ercole Alessandro Giò   cura mensilmente per più di un an-
             ne di persone sia affetta da DMLE                                                         no. Alcuni però, purtroppo, non ri-
             (Degenerazione maculare senile).              generativo e impediscono la perdita         spondono alle terapie e la malattia
             Il danno retinico di quei due millime-        della vista.                                della Degenerazione Maculare Senile
             tri centrali della retina nei quali si con-   Il 20% delle DMLE però si manifesta         fa inesorabilmente il suo nefasto de-
             centrano il 90% delle cellule nervose         nella forma umida, che rapidamente          corso invalidante.
             deputate alla visione, può far perdere il     porta all’abbassamento della vista.         La Casa di Cura Ambrosiana di Cesano
             90% della capacità visiva. Come con-          Invece dell’atrofia, sotto il centro del-   Boscone è la prima struttura ospedalie-
             seguenza, i malati affetti da tale malat-     la retina si formano dei capillari (neo-    ra che esegue l’esame del test genetico
             tia perdono l’autonomia e spesso cado-        vasi) che crescono sanguinano e perdo-      per la valutazione del rischio di
             no in gravi sindromi depressive, para-        no siero. L’esito della patologia è l’in-   Degenerazione Maculare Senile.
             gonabili a tutti quei malati che subisco-     sorgenza di cicatrici; i sintomi sono       Recenti studi hanno dimostrato che
             no i danni delle patologie gravemente         variabili: una macchia centrale si so-      esiste una elevata predisposizione di
             invalidanti.                                  vrappone a tutto quello che si cerca di     ordine genetico ad ammalarsi di DMLE
             Esiste una forma di DMLE prevalente           guardare, le immagini sono distorte,        nel corso del tempo se si ha familiari-
             di tipo atrofico, per cui il centro della     la guida e la lettura risultano impossi-    tà con persone affette da questa pato-
             retina, la macula, progressivamente si        bili.                                       logia. Il dato genetico combinato con
             atrofizza. Questa forma ha come effet-        Esistono oggi delle terapie efficaci,       alcune variabili ambientali (fumo, ali-
             to il lento ma inesorabile calo della vi-     che arrestano la crescita dei neovasi.      mentazione, stili di vita non sani etc)
             sta. Non esiste attualmente terapia al-       Queste sono in grado di bloccare la         possono far aumentare questo rischio in
             la DMLE. La prevenzione però ha una           crescita dei capillari neoformati sotto-    modo esponenziale.
             reale efficacia: stile di vita sano, dieta    retinici, arrestando il processo degene-    Gli studi effettuati sul genoma umano
             adeguata con frutta e verdura, apporto        rativo e spesso ripristinando una buo-      hanno permesso di individuare alcu-
             abbondante di determinati metaboliti          na acuità visiva.                           ne regioni del DNA in cui risiedono
             contenuti in molti prodotti nutriceuti-       Le cure consistono in iniezioni nel         dei geni le cui eventuali alterazioni
             ci riescono ad arrestare il processo de-      bulbo oculare di farmaci che inibi-         possono permettere di valutare un

                                                                                 11   )                          dicembre 2012 ❚ SoC)
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             (SCienza
             possibile futuro manifestarsi della pa-
             tologia.
             A seguito di questi studi è stato mes-
             so a punto un test per la valutazione
             del rischio.
             L’assetto genetico di una persona ovve-
             ro la presenza o assenza di varianti nel-
             la sequenza del DNA (polimorfismi),
             ha un ruolo fondamentale nel determi-
             nare il rischio di sviluppare alcune pa-
             tologie.
             In particolare nel test dedicato alla de-
             generazione maculare senile vengono
             analizzati 6 polimorfismi localizzati in 5
             geni (ARMS2, CFH, C3, CFB, C2).
             Avere una predisposizione genetica al-
             la degenerazione maculare senile non
             significa necessariamente che si svi-         Il risultato fornito del test viene         ❚adottare uno stile alimentare sano
             lupperà la malattia. Un rischio geneti-       espresso in percentuale, ovvero viene       (ricco di antiossidanti), limitando il più
             co basso non garantisce al paziente           espressa la percentuale di rischio gene-    possibile alimenti ad alto contenuto di
             che non svilupperà la malattia.               tico che il paziente ha di sviluppare la    grassi;
             Il test è indirizzato a tutti i pazienti      malattia.                                   ❚non fumare e limitare il consumo di
             che hanno una familiarità con la                                                          bevande alcoliche;
             DMLE e ai pazienti che hanno da po-           La percentuale di rischio geneti-           ❚proteggere gli occhi dall’esposizio-
             co ricevuto la diagnosi di DMLE (per          co è un dato che rimarrà invariato nel      ne alla luce solare (indossando occhia-
             avere informazioni sull’andamento del-        corso di tutta la vita del paziente.        li da sole);
             la malattia e meglio definire l’efficacia     L’oculista di fiducia, dell’ Unità          ❚evitare sovrappeso e obesità;
             del programma terapeutico). È suffi-          Operativa di Oculistica di Casa di Cura     ❚controllare e compensare iperten-
             ciente un piccolo campione di DNA             Ambrosiana, che è in possesso di un co-     sione e malattie cardiovascolari;
             che viene prelevato, con un apposito          dice di accesso per poter leggere gli       ❚assumere integratori alimentari mi-
             spazzolino, dal lato interno delle guan-      esami computerizzati, elabora i dati        rati (a base di luteina, Zeaxantina,
             ce. È richiesto solo un periodo di digiu-     per ciascuno dei 5 geni esaminati e i lo-   Zinco, omega 3 e altri elementi che fa-
             no pre esame di 1 ora. Il campione            ro 6 polimorfismi considerati dal test,     voriscono il mantenimento dell’integri-
             viene inviato ad un laboratorio certi-        mediante un algoritmo interattivo che       tà delle strutture interessate dalla pato-
             ficato che ne esegue l’analisi e – dopo       consentirà di incrociare il dato geneti-    logia);
             circa 30 giorni - il risultato viene invia-   co con altri fattori strettamente legati    ❚sottoporsi a controlli specialistici
             to via mail in Casa di Cura                   allo stile di vita e alle abitudini dei     oculistici periodici (soprattutto dopo i
             Ambrosiana.                                   pazienti che potrebbero fornire una         40-50 anni di età).
                                                           percentuale di rischio clinico globale      I pazienti con recente diagnosi di
             INFOrmazioni
                                                           diverso.                                    DMLE possono ottenere le seguenti
             Il test può essere prenotato telefo-          Alcune abitudini considerate “non sa-       informazioni utili nella formulazione
             nicamente al numero 02/45876200               ne” quale il fumo, un’alimentazione         del programma terapeutico:
             6258 dalle ore 8.00 alle ore 18.00            non equilibrata, la sedentarietà, l’espo-   ❚risposta efficace all’utilizzo dei farma-
             oppure direttamente presso lo                 sizione ai raggi solari senza occhiali da   ci anti VGF somministrati per via in-
             sportello dell’Ufficio Ricoveri. La           sole, possono incrementare la percen-       travitreale (iniezioni intravitreali);
             prenotazione non necessita di im-             tuale di rischio.                           ❚coinvolgimento del secondo occhio,
             pegnativa ma solo dell’indicazione            A seconda della percentuale di rischio      che si sa ha un rischio del 43%;
             del medico ad effettuare l’esame.             clinico globale , il medico oculista po-    ❚evoluzione verso la forma vascolare
                                                           trà consigliare di:                         umida. ■

             (SoC ❚ dicembre 2012
                                                                         ( ) 12
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             Le cose che abbiamo fatto
                 alla Sacra Famiglia
             L’Alzheimer nel terzo millennio
             P    rendersi cura di una persona affetta dal morbo di
                  Alzheimer non è facile. Assisterla quotidianamente, so-
             prattutto quando si è coniugi oppure figli, significa affronta-
             re dei problemi e prendere delle decisioni ogni giorno. Chi si
             ammala può infatti avere comportamenti aggressivi, scatti d’ira,
             ansia e agitazione, oppure può diventare apatico, essere depres-
             so, avere comportamenti imbarazzanti, non riconoscere più
             i propri cari, perdersi per strada. A tutto questo si aggiungo-
             no tante difficoltà legate a disturbi fisici. Soprattutto,
                                                                                         Il convegno sull’Alzheimer del 19 ottobre
             l’Alzheimer è una malattia di tutta la famiglia, perché scardi-
             na gli equilibri, rompe le armonie, modifica i rapporti e spes-
             so rende i familiari irriconoscibili gli uni agli altri.                    Ne parliamo perché è stato un momento importante a cui
                                                                                         hanno partecipato quasi 120 persone, tra cui direttori sani-
             Eppure, non tutto è perduto. L’Alzheimer è una malattia                     tari, ricercatori, professori universitari, associazioni, operato-
             che bisogna saper affrontare: è necessario sapersi orientare, non           ri del settore, familiari. Un momento in cui più mondi sono
             perdere l’amore per il familiare malato. È importante che il pa-            entrati a confronto sullo stesso tema, l’Alzheimer appunto.
             ziente e il caregiver (cioè il familiare che se ne prende cura)             Il Professor Marco Trabucchi, Presidente dell’Associazione
             siano considerati all’interno di un progetto che permetta al-               Italiana di psicogeriatria e Direttore scientifico del gruppo
             l’anziano, laddove le condizioni sociosanitarie lo permettano,              di ricerca geriatrica di Brescia ha parlato dei finanziamen-
             di rimanere il più a lungo possibile al proprio domicilio.                  ti ridotti, dello scarso impegno delle agenzie pubbliche, del-
             Ma alla base di questo lavoro, di questa preparazione, è ne-                le incertezze delle aziende farmaceutiche e dell’impegno del-
             cessario che tutti gli enti e le istituzioni competenti, le asso-           le associazioni (ndr il Presidente degli Stati Uniti Obama,
             ciazioni e i gruppi di ricerca e le realtà socio sanitarie, faccia-         qualche mese fa, ha annunciato che la malattia sarà cura-
             no in qualche modo rete. È necessario insomma che si strin-                 ta nel 2025). Il Dottor Giuseppe Di Fede, Fondazione
             gano alleanze, che ci si confronti, ci si parli e ci si informi, che        IRCCS Carlo Besta, ha spiegato cos’è questa demenza de-
             si mettano insieme e si affinino i modi per assistere i malati              generativa a lenta evoluzione: “La previsione è che dagli at-
             di Alzheimer e le loro famiglie. Un ricercatore che lavora ogni             tuali 36milioni di persone affette in tutto il mondo si pas-
             giorno sulle provette e le cellule non basta da solo, e allo stes-          si a circa 66 milioni nel 2020”. Poi ci sono stati tanti inter-
             so modo un piccolo caffè Alzheimer, o un centro diurno, o                   venti di persone che si occupano nel concreto della malat-
             un’associazione che aiuta i familiari. È solo facendo squadra               tia, e alla fine il convegno, sotto la supervisione delle or-
             che si moltiplicano le braccia per sostenere chi ha questa ma-              ganizzatrici Anna Giuliani (Fondazione Sacra Famiglia e
             lattia ed è quindi per questo che Fondazione Sacra Famiglia,                Sacumé onlus) e Dolores Nuzzo (Responsabile medico
             in collaborazione con Sacumé Onlus, Alzheimer Café e                        della filiale di Settimo Milanese) è diventato un’occasio-
             Caritas Parrocchia Santo Stefano di Sesto San Giovanni, ha                  ne di incontro, scambio, un’opportunità per stringere co-
             organizzato lo scorso 19 ottobre un convegno nella Sala                     noscenze, fare rete ma anche fare informazione.
             Alessi di Palazzo Marino in Piazza della Scala.                                                                         ❰ Ufficio Comunicazione

                                                                                    13   )                                           dicembre 2012 ❚ SOC)
SOC IL PUNTO 12:Layout 1 12/12/12 10.43 Pagina 14

            (IL PUNTO
             Il Gran Maestro dell’Ordine di                                         Vincenzo Barbante e i rappresentanti della Fondazione nel-
             Malta in visita alla Fondazione                                        la sala Consiglio, il Gran Maestro ha fatto visita prima al-
                                                                                    la chiesa e poi all’unità Santa Maria Bambina, dove sono
             L’incontro è avvenuto mercoledì 24 ottobre 2012.                       ospitati bambini con gravi disabilità fisiche e mentali, e ha
             Visita alla chiesa dell’istituto e all’Unità Santa Maria               incontrato ospiti, operatori e familiari. Quindi ha assisti-
             Bambina                                                                to ad una dimostrazione dell’attività di clown terapia rea-
                                                                                    lizzata grazie al contributo dell’Ordine di Malta. Possiamo

             N      on è così scontato che un’autorità come quella del
                    Gran Maestro dell’Ordine di Malta faccia visita ad
             una fondazione nella periferia milanese. Soprattutto per-
                                                                                    dire che questa dimostrazione lo ha interessato molto,
                                                                                    tanto che ha rivolto alla dottoressa Claudia Francesconi,
                                                                                    responsabile dell’unità, alcune domande relative alla tec-
             ché questo ordine caritatevole straniero, forse sconosciu-             nica delle stimolazioni luminose e tattili usate per i bimbi
             to ai più, è in realtà impegnato su decine di fronti in tut-           disabili. Durante la dimostrazione infatti non solo i clown
             to il mondo, per sostenere, appoggiare, aiutare progetti a fa-         recitavano e animavano la scena, ma c’erano anche luci co-
             vore dei poveri, dei disabili, e della vita in generale. Ecco          lorate e poi soffuse, delicate e poi forti, con u’alternanza fat-
             perché, quando alla Sacra Famiglia è stato confermato                  ta apposta per stuzzicare il senso della vista nei ragazzini di-
             che Fra’ Matthew Festing sarebbe arrivato per farle una vi-            sabili che, allo stesso tempo, potevano toccare i cuscini,
             sita, tutto l’ente si è mobilitato e preparato per accoglier-          sdraiarsi, muoversi liberamente usando il senso del tatto.
             lo nel migliore dei modi, e mostrargli quello che sa fare be-          Il Gran Maestro è
             ne: accogliere, accudire, seguire persone con gravi forme di           rimasto molto col-
             disabilità, di ogni età, dai più piccoli ai più grandi.                pito dalla dimostra-
             Il Gran Maestro è arrivato in Italia il 22 ottobre e ha riti-          zione e infatti ha
             rato il premio internazionale “Matteo Ricci” dell’Università           chiesto alla dotto-
             Cattolica del Sacro Cuore di Milano.                                   ressa Francesconi se
             Il Premio è stato istituito in memoria del missionario ge-             gli operatori cono-
             suita vissuto tra il XVI e XVII secolo, ed è stato attribuito          scessero anche la sti-
             a Fra’ Matthew Festing per aver orientato e stimolato,                 molazione olfattiva,
             nelle sue alte funzioni, cariche e adempimenti, le moltepli-           un metodo molto
             ci attività dell’Ordine, sempre cristianamente orientate ai            diffuso e praticato in
             valori della solidarietà, del rispetto della tutela della per-         Olanda: “Ho spiega-
             sona, del sostegno ai deboli e agli indifesi. Valori che tro-          to al Maestro che
             vano concreta attuazione nelle azioni a carattere umanita-             certamente lo cono-
             rio che l’Ordine porta avanti attualmente in oltre 120                 sciamo - ha detto
             paesi del mondo. Dopo averlo ricevuto, il Gran Maestro ha              Claudia Francesconi
                                                                                                                Il Gran Maestro insieme al Presidente ISF
             pronunciato una Lectio Cathedrae Magistralis sul tema                  - Il riferimento è al
             “Charity: the basis of civilized human life. How the Order             metodo Snoezelen,
             of Malta should play its part” (Carità: la base della vita uma-        un metodo di stimolazione multisensoriale inventato in
             na civilizzata. Come l’Ordine di Malta deve fare la sua par-           Olanda per bambini con disturbi generalizzati dello svilup-
             te). Il Gran Maestro si è poi raccolto in preghiera duran-             po e dell’apprendimento. Il suono, la luce, il tatto e gli odo-
             te le Sante Messe celebrate nella Cripta della Basilica di             ri diventano strumenti malleabili di sostegno e aiuto edu-
             Sant’Ambrogio, e in Duomo dove ha anche venerato le                    cativo e riabilitativo”.
             spoglie di San Carlo Borromeo conservate nello Scurolo,                Fra’ Matthew Festing è nato nel 1949 in Inghilterra, dove
             visitando successivamente la Biblioteca Ambrosiana, la                 si è laureato in Storia al St John’s College di Cambridge.
             Basilica di Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo Vinciano.           Appassionato di arti decorative e di storia, è noto per la sua
             Dopo aver incontrato il Consiglio Delegatizio, i Cappellani            conoscenza enciclopedica della storia dell’Ordine di Malta,
             e una folta rappresentanza di Dame e Confratelli                       dove è entrato nel 1977 e ha pronunciato i voti perpetui nel
             dell’Ordine, il Gran Maestro Festing ha concluso la sua im-            1991, divenendo così Cavaliere Professo dell’Ordine. Tra
             portante visita recandosi all’Istituto Sacra Famiglia di               il 1993 e il 2008 è stato Gran Priore d’Inghilterra, condu-
             Cesano Boscone.                                                        cendo missioni di assistenza umanitaria in Kosovo, Serbia
             Arrivato in istituto, dopo il saluto con il Presidente don             e Croazia e guidando la delegazione della Gran Bretagna al-

             (SOC ❚ dicembre 2012
                                                                        (      14
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                                                                                                                                   IL PUNTO          )
             l’annuale pellegrinaggio internazionale dell’Ordine a                    rebbe: con il coraggio di continuare a inseguire gli stessi so-
             Lourdes. L’11 marzo 2008 è stato eletto Principe e Gran                  gni, con l’amore verso il prossimo più sfortunato, con l’azio-
             Maestro dell’Ordine di Malta dal Consiglio Compito di                    ne continua e creativa nel modellare. Per questo motivo la
             Stato del Sovrano Ordine, succedendo a Fra’ Andrew                       Fondazione Thun ha mandato due ceramiste esperte a con-
             Bertie, 78° Gran Maestro dal 1988 al 2008, deceduto a                    durre un laboratorio alla Sacra Famiglia, insieme agli ospiti
             Roma il 7 febbraio 2008. Nell’Ottobre 2009 la Catholic                   disabili e agli anziani del centro diurno Villa Sormani.
             University of America gli ha conferito la Laurea Honoris                 Un’esperienza bellissima durata una settimana, da lunedì 15
             Causa in Humane Letters.                                                 a venerdì 19 ottobre, in cui le artiste e gli ospiti hanno lavo-
             L’Ordine di Malta è composto da 13.500 Cavalieri e Dame                  rato insieme per creare vasi, acquasantiere, oggetti fatti a ma-
             che devono tenere, in base alla Carta Costituzionale, con-               no, cotti e decorati.
             dotta cristianamente esemplare nella vita privata e pubbli-              “L’argilla è un mezzo importante per entrare in relazione
             ca, contribuendo a rendere operante la tradizione dell’Ordine.           con le diverse patologie - ha raccontato Soani, una delle ce-
             Ad essi incombe, in modo particolare, la cooperazione effet-             ramiste - è terapeutica perché è un materiale molto primi-
             tiva nelle opere di assistenza ospedaliera e sociale dell’Ordine.        tivo e manuale, riporta il corpo e la mente a gesti antichi, fa
             Un impegno ad approfondire la propria spiritualità nel-                  ricordare agli anziani la lavorazione della pasta e ai bambini
             l’ambito della Chiesa e a dedicare parte delle proprie ener-             ricorda i giochi con la terra, ha qualcosa di magico. Tutti si
             gie al servizio del prossimo.                                            concentrano, c’è qualcosa che lavora dentro”.
                                                ❰ Ufficio Comunicazione               “L’argilla è morbida, si modella con le dita, quando il lavoro
                                                                                      è finito si lascia seccare, mettiamo i colori e facciamo la pri-
                                                                                      ma cottura a mille gradi - ha spiegato Margot - poi mettiamo
             Serenità è impastare l’argilla                                           la cristallina cioè una vernice che la fa brillare e la rende lu-
                                                                                      cida e poi la mettiamo ancora in forno”.
             I laboratori delle ceramiste della Thun con gli anzia-                   La collaborazione con la Thun è stata di grande pregio e ric-
             ni e gli ospiti della Fondazione Sacra Famiglia                          chezza, sia per gli ospiti che per le operatrici dei laboratori che
                                                                                      hanno imparato nuovi segreti della manipolazione, della

             T     hun è un marchio noto e pregiato di oggetti in cerami-
                  ca, costruiti con grande sapienza e tecnica acquisita in
             un’esperienza di decenni. L’azienda nacque a Bolzano grazie
                                                                                      cottura, scambiandosi consigli ed esperienze.
                                                                                                                          ❰ Ufficio Comunicazione

             alla Contessa Lene Thun (1926-2004) che, sin da bambina,
             conquistò i cuori di chi le stava accanto grazie a dolci figure          Bimbi nei laboratori di ceramica
                                                  modellate con l’argilla.
                                                  Più tardi condivise la sua          Per tutto novembre i piccoli dell’asilo Santa Maria
                                                  grande passione per l’arti-         Bambina di Cesano Boscone hanno modellato ogget-
                                                  gianato artistico con il            ti di ceramica nella sede della Sacra Famiglia
                                                  marito, il Conte Otmar
                                                  Thun. Insieme aprirono a
                                                  Bolzano, in Alto Adige,
                                                  un piccolo laboratorio ce-
                                                                                      “S       tiamo facendo dei lavoretti, stiamo disegnando delle
                                                                                               cose che ci piacciono”. Seri e concentrati, i bambini
                                                                                      dell’asilo Maria Bambina di Cesano Boscone per tutto novem-
                                                  ramico, divenuto ben                bre sono venuti nei laboratori di ceramica della Sacra Famiglia
                                                  presto una grande azien-            e insieme alle nostre operatrici hanno modellato l’argilla, di-
                                                  da: oggi le inconfondibi-           pinto le formine, inciso il loro nome muniti di grembiulino
                                                  li figure THUN conti-               e pennello. A soli quattro anni e mezzo si sono sbizzarriti, con
                                                  nuano a fondere la tradi-           una compostezza e un silenzio mai sentiti, a disegnare mac-
                                                  zione artigianale con una           chinine, case, alberi, il sole, mamma e papà, sotto lo sguar-
                                                  costante apertura verso il          do un po’ sorpreso di Suor Gregorina e della maestra Barbara,
                                                  nuovo. Il ricordo della             che ci hanno spiegato di non averli mai visti così impegna-
                                                  Contessa Lene Thun vie-             ti per tanto tempo di fila.
                                                  ne promosso proprio nel             Secondo il filosofo Rudolph Steiner, la mobilità delle mani
                                                  modo in cui lei lo vor-             nel bambino si trasforma in mobilità di pensiero nell’adulto.

                                                                                 15   )                                  dicembre 2012 ❚ SOC)
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