Atletico Lodigiani (calcio, Under 14 reg.) in vetta, Mastropietro: "Girone incerto fino all'ultimo"

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Atletico Lodigiani (calcio, Under 14 reg.) in vetta, Mastropietro: "Girone incerto fino all'ultimo"
Atletico Lodigiani (calcio,
Under 14 reg.) in vetta,
Mastropietro: “Girone incerto
fino all’ultimo”

Roma – L’Under 14 regionale dell’Atletico Lodigiani ha
completato la sua rimonta. I ragazzi di mister Fernando
Mastropietro hanno battuto 4-1 il Colleferro in campo esterno
e, stante la caduta della Lupa Frascati in casa del Ponte di
Nona e il pareggio esterno dell’Atletico 2000 con il Certosa,
sono balzati in vetta alla classifica. Dopo una lunga striscia
di risultati utili, dunque, l’Atletico Lodigiani è al comando
quando mancano da giocare dieci turni di campionato: “Questo
girone presenta squadre di qualità molto alta – sottolinea
Mastropietro – Al di là delle primissime, ci sono diverse
compagini che possono contare su allenatori validi e su alcuni
elementi di alto spessore tecnico, quindi ogni partita
presenta delle insidie come dimostrato nell’ultimo turno”. La
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formazione capitolina ha superato “indenne” l’esame di
Colleferro grazie ad una tripletta di Sow nel primo tempo e al
gol di Condello nella ripresa. “I ragazzi sono stati molto
bravi a cominciare la gara con il giusto atteggiamento.
Venivano dalla pesante vittoria nello scontro diretto contro
l’Atletico 2000, ma in realtà non c’è stato bisogno che io
facessi il “pompiere”: hanno dimostrato grande maturità e si
sono allenati con la stessa serenità di sempre. A Colleferro
hanno messo in pratica delle cose su cui avevamo lavorato in
allenamento: mi è rimasto nella testa, ad esempio, un
movimento di Alesi a entrare dentro al campo, esattamente come
gli avevo chiesto di fare in settimana. La cosa più bella per
un allenatore è lasciare qualcosa ai propri ragazzi dal punto
di vista dell’educazione e dell’eredità sportiva”. Questa
settimana il gruppo dovrà superare un nuovo esame: quello di
allenarsi come neo capolista del girone: “Sono abbastanza
tranquillo perché, come detto, i ragazzi hanno dimostrato di
essere molto lucidi a livello mentale. Sono concentrato sul
lavorare sugli errori commessi e sul rimarcare le cose
positive viste nell’ultima partita”. Nel prossimo turno
l’Atletico Lodigiani ospiterà il Città di Anagni, ottavo della
classe e in questo momento in una tranquilla posizione di
classifica: la voglia di allungare la striscia positiva e
tenersi stretta la vetta è forte.
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Rugby Frascati Union 1949-
Arnold, Ghinetti e l’Under
18: “Abbiamo buoni prospetti
nel gruppo”
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Frascati (Rm) – Una collaborazione forte che viene portata
avanti con convinzione. Il Rugby Frascati Union 1949 e la
società capitolina dell’Arnold, da tre anni, hanno messo in
piedi una sinergia che si è manifestata nella franchigia nata
per giocare la categoria Under 18. Il gruppo, in questa
stagione, è stato affidato a coach Mario Salvi coadiuvato da
Alessandro Ghinetti. E’ quest’ultimo che ne parla a grandi
linee: “Va detto che nella nostra Under 18 non c’è nemmeno un
elemento 2001, vale a dire fuoriquota ammessi dal regolamento
fino ad un numero di otto. Quindi la squadra è molto “giovane”
e paga un po’ di inesperienza rispetto alle avversarie. In
ogni caso, il gruppo ha messo in mostra qualche buon prospetto
di buona qualità anche se nel complesso c’è tanto da lavorare
per poter migliorare ancora”. Nello scorso week-end, l’Under
18 è stata tra le poche categorie a giocare (stante lo stop in
“ossequio” al Sei Nazioni) e il Rugby Frascati Union-Arnold è
stato sconfitto dalla Capitolina. “Una partita molto
complicata sia per l’alto spessore tecnico dell’avversario,
sia per la rosa a nostra disposizione che è stata ridotta da
alcuni infortuni e impegni personali. I ragazzi hanno fatto il
possibile in mezzo al campo, combattendo per tutti gli ottanta
minuti della gara e per questo sono felice della loro
prestazione”. A circa tre mesi dalla fine della stagione,
Ghinetti fissa gli obiettivi del suo gruppo: “I ragazzi devono
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continuarsi ad allenare con costanza perché l’obiettivo è
consolidare questo gruppo e farlo crescere. Il prossimo lunedì
23 marzo ospiteremo un college sudafricano e sarà un momento
molto bello anche al di là dell’aspetto tecnico: i ragazzi
africani verranno ospitati dalle famiglie dei nostri giocatori
e sarà un’esperienza molto particolare”. La chiusura di
Ghinetti riguarda la collaborazione tra il Rugby Frascati
Union 1949 e l’Arnold: “Ormai dura da tempo ed è molto
positiva, come l’amicizia che c’è tra le due società. Un
esperimento che dovrebbero portare avanti diversi club con
l’obiettivo di far crescere la nostra disciplina, ma spesso
invece prevalgono gli interessi particolari”.

Coronavirus                           e     gite
scolastiche                           annullate.
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Associazione Codici: “Obbligo
di restituzione integrale di
quanto pagato dalle famiglie”

Non c’è bisogno di un ulteriore intervento da parte del
Governo, basta il Codice del Turismo, che sulla questione è
chiaro e netto. È quanto sottolineato dall’associazione Codici
in merito ai rimborsi sulle gite scolastiche cancellate a
causa dell’emergenza Coronavirus.

“In questo clima di forte preoccupazione – dichiara l’avvocato
Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – è bene fare
chiarezza, anche per evitare confusione. Dopo l’intervento sui
viaggi, questa volta vogliamo puntare l’attenzione sulle gite
scolastiche. Abbiamo chiesto ai tour operator di evitare le
penali per chi annulla una partenza per l’emergenza
Coronavirus, ora li invitiamo ad attenersi al Codice del
Turismo rimborsando le famiglie che hanno pagato le quote per
mandare i figli in gita”.

“L’articolo 41 del Codice del Turismo – afferma l’avvocato
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Stefano Gallotta, Responsabile del Settore Trasporti e Turismo
di Codici – parla chiaro: il contratto di viaggio deve
ritenersi risolto per impossibilità sopravvenuta, con obbligo
di restituzione integrale di quanto pagato dalle famiglie.

I tour operator, quindi, devono rimborsare tutto alle scuole,
che a loro volta devono riconsegnare ai genitori le somme
pagate. È importante ribadirlo, perché non vorremmo che in
questo clima di grande caos dovuto all’emergenza Coronavirus
ci si dimentichi dei diritti dei consumatori, adottando
decisioni scorrette ed ingiuste”.

Il Codici è pronto a prestare assistenza alle famiglie che
hanno problemi con il rimborso sulle gite scolastiche. Per
informazioni e chiarimenti è possibile contattare
l’associazione scrivendo un messaggio al numero WhatsApp
338.48.04.415, telefonando al numero 06.55.71.996 oppure
scrivendo            un’email                 all’indirizzo
segreteria.sportello@codici.org.

L’Ancri sceglie il Tricolore
per rendere omaggio alla
memoria dei “figli delle
stelle” Pierluigi Rotta e
Matteo Demenego, uccisi a
Trieste
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La solenne cerimonia, compatibilmente con gli scenari
dell’evoluzione nei prossimi giorni dell’epidemia di
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coronavirus, si svolgerà a Pisa il 17 marzo 2020 nell’ambito
delle celebrazioni della “Giornata dell’Unità nazionale, della
Costituzione, dell’inno e della bandiera”

L’evento programmato dall’Associazione Nazionale insigniti
dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, sarà
preceduto dalla proiezione del video che i due agenti Matteo
Demenego e Pierluigi Rotta avevano registrato all’inizio di un
turno di volante notturno poco prima della tragedia: “Dormite
sonni tranquilli, c’è la Volante 2. I figli delle Stelle son
tornati”.

Il Tricolore sarà consegnato ai familiari di Fabio e Matteo
dal presidente dell’ANCRI Tommaso Bove e dal vice presidente
Domenico Garofalo, alla presenza del Vice Capo della Polizia
con funzioni vicarie Prefetto Antonio De Iesu, del Prefetto
Giuseppe Castaldo e dei Questori di Trieste Giuseppe Petronzi
e di Pisa Paolo Rossi.

L’Ancri, – ha anticipato il presidente Tommaso Bove –
interpretando il sentimento di tutti i “servitori” dello
Stato, ha ritenuto di consegnare ai familiari di Pierluigi
Rotta e Matteo Demenego la Bandiera nazionale italiana,
simbolo dell’unità indissolubile della Nazione.

E non è un caso – ha aggiunto il prefetto Francesco Tagliente
– che sia stato deciso di utilizzare il Tricolore per
simboleggiare lo spessore dei valori che i due “figli delle
stelle”, hanno dimostrato con il loro estremo doloroso
sacrificio, e con il loro commovente messaggio fatto prima di
intraprendere uno dei turni di servizio notturno a bordo della
volante 2.

Pierluigi e Matteo – ha proseguito Tagliente – hanno toccato
le corde più profonde dell’intera Nazione. Da quella
espressione, oltre al senso del dovere e la dedizione,
traspare l’impegno, la passione, lo spirito di servizio e il
senso dello Stato.
Atletico Lodigiani (calcio, Under 14 reg.) in vetta, Mastropietro: "Girone incerto fino all'ultimo"
Decine di migliaia di colleghi delle Volanti, delle gazzelle
dei carabinieri e delle altre unità operative impegnate ad
assicurare il pronto intervento, in quel messaggio, fatto
all’inizio turno, hanno colto tutto l’orgoglio del loro
“servizio”.

Ascoltando quel messaggio di dedizione anche milioni di
cittadini hanno potuto riflettere sul valore che esprimono
tanti servitori della gente.

Colleferro,   Di    Placido:
“Agonistica e Scuola calcio,
andamento molto positivo.
Promozione super”
Colleferro (Rm) – E’ un momento molto felice in casa
Colleferro e a confermarlo arrivano le parole di Luca Di
Placido, responsabile del settore agonistico e Scuola calcio.
“Nel complesso siamo molto soddisfatti di come stanno andando
le cose. Per ciò che concerne l’agonistica, l’Under 17
regionale di mister Daniele Lucidi è prima in classifica e ha
concrete speranze di conquistare la categoria d’Elite. Un
discorso simile si può fare anche per l’Under 16 regionale di
mister Vittorio Carbonari che è terza a quattro punti dalla
capolista. La nostra Under 15 Elite allenata da Emanuele
Aquilani ce la sta mettendo tutta per ottenere la salvezza,
mentre navigano a metà classifica sia l’Under 14 regionale di
mister Massimiliano Di Lolli che l’Under 19 regionale guidata
dal tecnico Sandro Schiavella che tra l’altro sta giocando
sotto età. La cosa che ci riempie d’orgoglio è vedere che
l’80% dei nostri tesserati è cresciuto nel nostro vivaio e la
filosofia della società è quella di portarne il più possibile
anche in prima squadra, come sta avvenendo già quest’anno con
la Promozione grazie al lavoro di mister Antonio Battistelli,
del direttore sportivo Pino Di Cori e di tutto lo staff. Note
liete anche dalla Scuola calcio che cresce nel numero degli
iscritti, ma anche nella competenza e nella qualità dei
tecnici-educatori. Ogni quindici giorni organizziamo riunioni
per cercare di capire dove si può migliorare perché sappiamo
di aver fatto un lavoro importante, ma al tempo stesso siamo
consci di poter crescere ancora”. I buoni risultati ottenuti
nel settore giovanile sono frutto di anni di lavoro: “Da otto
anni svolgo questo ruolo all’interno del Colleferro –
sottolinea Di Placido – Sono entrato assieme all’attuale vice
presidente Giovanni Satta, ma mi piace rimarcare la totale
sintonia tra tutti i componenti tecnici e dirigenziali di
questa società. Lo spirito ideale per “produrre” risultati e
far crescere i nostri ragazzi”. A proposito di risultati
positivi, Di Placido conclude con un passaggio sulla
Promozione: “Domenica scorsa, con il 2-0 esterno sul
Roccasecca firmato da Bernabei e Cerroni, la squadra ha
centrato la sesta vittoria consecutiva, confermando il miglior
rendimento di tutti nel girone di ritorno. Nel prossimo turno,
al “Caslini”, arriverà l’Atletico Cervaro quarto della classe:
l’augurio di tutta la società è di rivedere lo stadio colmo e
pieno di affetto per questi ragazzi come avvenuto per la
recente vittoria sulla capolista Città di Monte San Giovanni
Campano”.
Real Valle Martella (calcio,
II cat.), Mari convinto: “Col
Colle di Fuori una vittoria
che dà fiducia”

Zagarolo (Rm) – Mister Andrea Abate l’aveva definita una sorta
di “ultima spiaggia”. E la Seconda categoria del Real Valle
Martella non ha fallito l’importante appuntamento casalingo di
domenica scorsa contro il Colle di Fuori, piegato per 1-0 da
un colpo di testa vincente di Cristiano Mari: “Abbiamo fatto
un bel primo tempo, costruendo occasioni e meritando il
vantaggio che non è arrivato – dice il difensore centrale
classe 1995 – Poi nel secondo, sugli sviluppi di un corner,
siamo riusciti a passare in vantaggio. A quel punto c’è stata
la reazione del Colle di Fuori che è sicuramente una squadra
valida, ma abbiamo limitati i pericoli a qualche palla
inattiva e siamo riusciti a portare a casa tre punti molto
pesanti”. Un successo che ci voleva per iniziare a cancellare
“un inizio di 2020 non felice – sottolinea Mari – Il morale
non era altissimo, ma siamo stati bravi a non mollare e ora
questa vittoria può ridarci entusiasmo e fiducia”. Il Real
Valle Martella deve pedalare ancora per rimontare posizioni in
classifica: la squadra del presidente Daniele Imola rimane al
settimo posto. “Ma i giochi sono aperti e basterebbe una
striscia positiva per riproporsi nelle zone alte della
graduatoria”. Il calendario mette il club di Zagarolo (che
quest’anno gioca e si allena a Monte Compatri) di fronte ad un
trittico di gare estremamente importanti: “Dopo aver
affrontato il Colle di Fuori secondo, ora faremo visita alla
Sgurgola che l’ha raggiunto in classifica – fa notare Mari –
Poi avremo il Castel San Pietro Romano ultimo e infine il
Football Club Frascati capolista”. Andando con ordine, il Real
Valle Martella sta preparando il match sul campo della
Sgurgola che si giocherà di sabato: “Ci aspetta un’altra
battaglia. Lì abbiamo giocato già l’anno scorso e sappiamo
quanto è difficile portare via punti. Un pareggio? Potrebbe
essere un risultato positivo, ma dobbiamo cercare di sfruttare
“l’onda utile” della vittoria sul Colle di Fuori e provare a
conquistare altri tre punti”. La chiusura del difensore
centrale è sul suo “ambientamento” al Real Valle Martella:
“Questa è la mia seconda stagione qui, sono venuto tramite il
mio amico Maurizio Brunetti (centrocampista della formazione
di mister Abate, ndr). Giocavo già a Monte Compatri con la
maglia dell’Atletico Lodigiani e prima ancora con il Lodeno,
qui ho trovato un gruppo fatto di ragazzi perbene e una
società che vuole crescere”.
Rocca     Priora    (calcio,
Promozione), Daniel Bacchi:
“Importantissima la vittoria
sul Torre Angela”
Rocca Priora (Rm) – Il Rocca Priora “tira fuori gli
attributi”, come aveva chiesto la scorsa settimana il
direttore sportivo Natale Giovannetti. La squadra castellana,
reduce da quattro sconfitte consecutive, ha fermato la
pericolosa striscia negativa e si è imposta per 3-1 in casa
contro il Torre Angela Acds. Un successo aperto dalla nona
rete stagionale dell’attaccante classe 1995 Daniel Bacchi:
“Non nascondo che prima della gara ci fosse un po’ di tensione
visto il periodo non bellissimo da cui provenivamo – spiega la
punta – Nei primi minuti, però, la squadra ha giocato con
determinazione e concentrazione, creando diverse palle gol e
andando presto in vantaggio. Successivamente abbiamo insistito
ed è arrivato il raddoppio con Nuzzi, ma a quel punto ci siamo
un po’ “seduti” e gli avversari sono rientrati in partita su
un calcio di rigore causato da un’ingenuità. Nella ripresa
abbiamo cominciato con qualche timore e ci è voluta una grande
parata di De Bernardo per impedire la rete del 2-2. Per
fortuna, attorno alla mezzora, è arrivato il terzo gol di
Halauca (su assist dello stesso Bacchi, ndr) che di fatto ha
chiuso l’incontro e ci ha fatto conquistare una vittoria
importantissima”. Il Rocca Priora ha così toccato quota 30
punti, ma la zona play out è distante appena tre punti:
“Sappiamo che la strada per la salvezza è ancora lunga anche
perché dietro le concorrenti sono “vive” e stanno facendo
diversi risultati utili. Comunque fare tabelle in questo
momento è inutile, dobbiamo solo pensare a scendere in campo e
a dare il massimo in ogni partita”. Ora il calendario metterà
il Rocca Priora di fronte all’Atletico Torrenova: “All’andata,
nel match giocato al “Montefiore”, abbiamo pareggiato 1-1
segnando in extremis. Da loro (ma si giocherà alla
Borghesiana, ndr) sarà una sfida ancor più complicata perché
parliamo di un avversario partito per vincere il campionato
che ora è leggermente attardato dal vertice. Sono convinto,
però, che la partita sarà aperta ad ogni soluzione e che ci
possiamo giocare le nostre carte a testa alta anche perché sui
campi in erba sintetica ci esprimiamo sempre bene”.
Ssd   Colonna  (calcio,   II
cat.), Vagnini rivede la
luce: “Il gol? E’ stato come
una rinascita”

Colonna (Rm) – Colpo pesante della Prima categoria del Colonna
che ha violato il campo della Fortitudo Academy Velitrum e lo
ha fatto giocando in dieci contro undici per un tempo.
L’espulsione di Brunetti poco prima dell’intervallo aveva
complicato i piani della squadra di mister Luca Esuperanzi,
tra l’altro reduce da un periodo non brillantissimo. Ma i
castellani hanno tirato fuori un grande carattere e hanno
portato a casa un prezioso 2-1. “Nel primo tempo la partita è
stata molto bloccata, d’altronde anche gli avversari non erano
in un gran momento – dice Manuel Vagnini, centrocampista
classe 1994 che ha sbloccato la parità iniziale – Nella
ripresa abbiamo retto bene all’inferiorità numerica e siamo
passati in vantaggio con un mio gol, poi però nel finale
un’ingenuità ci è costata il calcio di rigore da cui è nato
l’1-1. Per fortuna abbiamo trovato la forza di ributtarci in
avanti e segnare con Manè il gol della vittoria”. Sia lui che
Manè, tra l’altro, sono subentrati dalla panchina e quindi le
mosse di mister Esuperanzi hanno ottenuto l’esito sperato:
“Per me è stato come una rinascita il fatto di essere
rientrato in gruppo da qualche settimana. A dicembre del 2018
avevo rimediato un infortunio alla caviglia giocando con lo
Sporting San Cesareo, poi in estate mi ero aggregato al
Colonna dopo che a luglio ero diventato papà. Alcuni problemi
personali mi hanno tenuto un po’ lontano dalla squadra nella
prima parte di stagione, ma ora voglio dare il mio contributo
ad un gruppo che è sempre stato compatto anche nei momenti più
complicati”. Il Colonna rimane nella “zona rossa”, ma per
Vagnini “ci sono tutte le possibilità di salvarci anche senza
passare dai play out”. E’ quasi un peccato che il calendario
riservi alla squadra castellana un turno di stop forzato
domenica prossima: “Avremmo dovuto giocare col Real
Montelanico che si è ritirato e sinceramente sarebbe stato
meglio scendere in campo per sfruttare l’entusiasmo della
vittoria di Velletri. Ma approfitteremo di questi giorni per
recuperare un po’ di energie e prepararci alla volata finale”.
Club   Basket  Frascati   (C
Gold/m), da Camillucci una
bomba   di  speranza:   “Non
facciamo tabelle”
Frascati (Rm) – Gli ultimi secondi a volte tolgono e a volte
danno. E’ quello che ha vissuto nel giro di una settimana la
serie C Gold maschile del Club Basket Frascati: la squadra di
coach Rossella Cecconi, infatti, aveva perso all’extratime di
un punto il match casalingo contro Civitavecchia e sabato
scorso si è rifatta con gli interessi nel derby di Albano,
vinto per 74-73 con un tiro da tre negli ultimi secondi di
Luca Cammillucci: “Già contro Civitavecchia avevamo messo in
campo uno spirito propositivo e decisamente migliore rispetto
alle precedenti partite – commenta la guardia classe 1991 – Ad
Albano, per fortuna, il finale di partita ci ha visto
vincenti”. L’ex giocatore del Frassati commenta più nello
specifico il successo nel derby: “Abbiamo fatto un buon primo
quarto, poi nel secondo e nel terzo abbiamo sofferto
l’aggressività degli avversari e la loro energia a rimbalzo.
Siamo andati sotto anche di dieci punti, ma siamo stati bravi
a non mollare: con un bell’ultimo quarto siamo riusciti a
rimontare il gap e poi a portarci una importante vittoria a
casa”. Con otto partite da giocare, il Club Basket Frascati ha
ancora qualche speranza di agganciare i play off anche se in
questo momento sia Anzio che Civitavecchia sono avanti di
quattro punti e hanno lo scontro diretto a favore: “Non è il
momento di fare tabelle o calcoli – spiega Cammillucci –
Dobbiamo solo scendere in campo e provare a vincere ogni
partita, ben sapendo che abbiamo poco margine di errore vista
la situazione di classifica”. Il calendario non aiuta tanto i
castellani del presidente Fernando Monetti che sabato
ospiteranno Petriana, terza forza del girone: “Una squadra di
ottimo livello e che tra l’altro vive un ottimo momento di
forma – avverte Cammillucci – Anche loro sono una squadra
molto attrezzata fisicamente che dispone di giocatori di
ottimo livello come Di Bello (un ex, ndr), Rossetti e
Giannini. Ci sarà da “sporcarsi” le mani ai rimbalzi e in
generale difendere con maggiore determinazione perché
probabilmente è questo il difetto da correggere al più
presto”.
Traffico di shaboo tra Roma e
Prato:   già   arrestate   38
persone

I Carabinieri di Roma, a conclusione di un’attività d’indagine
denominata “Vento d’Oriente”, durata circa 5 mesi, coordinata
dalla Procura della Repubblica di Roma, Gruppo reati gravi
contro il patrimonio e gli stupefacenti, hanno dato esecuzione
ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa
dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di 22 persone di
nazionalità cinese, filippina ed italiana, per i reati di
spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente del tipo metanfetamina, comunemente detta shaboo.

L’operazione, iniziata alle prime ore di stamattina in tutta
Italia, ha impegnato i Carabinieri della provincia di Roma ma
anche di Taranto, Napoli e Firenze, dove sono stati
localizzati i destinatari della misura cautelare.
Una   volta   considerata   una   droga   “etnica”,   utilizzata
principalmente nelle comunità asiatiche, prevalentemente dagli
over 30 per mantenersi svegli e attivi durante pesanti
giornate di lavoro, oggi l’assunzione sta coinvolgendo le
giovani generazioni asiatiche e non solo, diffondendosi
rapidamente sul territorio nazionale e capitolino anche tra
gli occidentali.

Eccitante che permette di restare svegli anche per 2/3 giorni,
i suoi effetti devastanti incidono prevalentemente sul sistema
nervoso centrale che viene stimolato oltremodo, cagionando
danni rilevanti, con un effetto superiore alla cocaina, idoneo
ad annullare fame e senso di fatica nonché causare dipendenza.
La dose singola media di shaboo è pari a 0,1 grammo, con un
costo per l’assuntore finale di 50 €.

Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia Roma Centro, conseguono all’arresto
di un cittadino cinese operato nel quartiere di Trastevere –
Monteverde nel mese di giugno 2018, durante il quale è stato
rinvenuto e posto in sequestro un considerevole quantitativo
dello stupefacente. In tale circostanza venivano acquisiti
ulteriori elementi tali da poter ipotizzare l’esistenza di una
rete di spacciatori dedicati alla vendita nella Capitale di
shaboo, di non facile reperibilità, ma sempre più richiesto
nelle piazze di spaccio.

L’ipotesi è stata successivamente riscontrata da attività
tecniche e pedinamenti nei quartieri capitolini ove è maggiore
la presenza di comunità asiatiche.

Le indagini hanno permesso di identificare i ruoli dei diversi
indagati, individuare le zone di spaccio, la modalità di
introduzione dello stupefacente nella Capitale, i luoghi dove
lo stesso è stato stoccato e dove veniva confezionato per la
vendita al dettaglio, ed infine le modalità di cessione,
consentendo di sequestrare un totale di oltre 1 kilogrammo di
shaboo (oltre 10.000 dosi), nonché di arrestare 38 soggetti
nella flagranza dello spaccio.

Alcuni cittadini cinesi titolari di esercizi al dettaglio
nella zona del Centro si approvvigionavano di stupefacente da
loro connazionali nella città di Prato. Lo stupefacente veniva
portato nella Capitale da giovani ragazze cinesi, incensurate,
che – viaggiando in treno dalla città toscana – potevano
garantire un trasporto sicuro. Una volta giunti a Roma, i
richiesti cristalli di shaboo venivano rapidamente spacciati
tramite una intricata rete di pusher collocati nelle varie
piazze di spaccio. Le indagini hanno permesso di accertare che
gli spacciatori si spartivano le zone di spaccio, senza
sottrarsi vicendevolmente i clienti. Le piazze più frequentate
nella zona OVEST della Capitale erano quartieri Gianicolense,
Monteverde, Cornelia, fino a Spinaceto, nella zona EST i
quartieri Termini, Esquilino, Casilina, Pigneto e Tor
Pignattara. Il reperimento degli acquirenti e l’esecuzione
delle cessioni è stato effettuato in gran parte da soggetti
filippini, che rivendevano le dosi ad altri connazionali,
anche sul luogo di lavoro.

Un cittadino filippino non interrompeva l’attività di
spacciatore neanche durante il proprio lavoro di domestico,
cedendo le dosi di shaboo dal balcone dell’abitazione, tra una
faccenda e l’altra. È stato arrestato dai Carabinieri del
Nucleo Operativo Roma Centro presso un Ospedale della Capitale
dove aveva accompagnato l’anziana persona che normalmente
accudiva ma che era diventato luogo per spacciare la sostanza
ai suoi clienti abituali.

Dodici i destinatari dell’ordinanza in carcere (una donna è
nel frattempo deceduta), associati alle case circondariali di
Roma, Firenze, Taranto e Pozzuoli (NA), altre 10 persone sono
state sottoposte alla misura del divieto di dimora nel Comune
di Roma.

L’Italia   dell’onnipresente
sor Conte tra coronavirus,
processo a Salvini e… nobel
per la pace a Carola Rackete?
Il ‘Ce lo chiede l’Europa’ è una frase che ricordiamo bene.
Quando si è trattato di stravolgere alcune delle nostre più
radicate tradizioni alimentari, e quando ci sono stati imposti
limiti e misure varie per qualsiasi cosa, – IMPOSTE, non
PROPOSTE!!! – la chiosa era sempre quella: ‘Ce lo chiede
l’Europa’. Per cui lentamente ci siamo accorti d’aver infilato
la testa in un cappio ‘sovranazionale’, che ci stava
strangolando e che ben presto avrebbe avuto una influenza
nefasta sul nostro destino, imponendoci sacrifici economici,
importazioni che avrebbero distrutto il mercato interno – in
parte, a finire l’opera ci ha pensato Monti, per sua stessa
ammissione, tirandoci ‘fuori dal baratro’: o spingendoci, in
seguito a disposizioni europee?

Delle centinaia di suicidi di quel periodo solo
pochi hanno avuto l’onore delle cronache, in virtù
di ben precise disposizioni
Se in Italia fosse stato proposto un referendum, come in altre
nazioni, che dall’UE sono rimaste fuori, certamente non
saremmo entrati nell’Unione Europea. Specialmente se ci
avessero spiegato per filo e per segno che cosa avrebbe
significato per la nostra sovranità nazionale. Tutto è stato
fatto alla chetichella, approfittando del fatto che le notizie
diffuse dai vari Tiggì davano sempre il ritratto di un’Italia
gaudente e dedita piuttosto ai week-end e ai ponti da
trascorrere fuori porta, con ‘dieci milioni di veicoli’ sulle
strade. Come facessero a contarli prima della partenza, è una
domanda a cui forse potrà rispondere un erede di Nostradamus.
Tutto è andato avanti subdolamente e silenziosamente, fino a
quello che i ‘nostri’ uomini politici autori dell’operazione
(legati in qualche modo a questa sovranazionalità, ma non alla
nostra nazione) hanno chiamato ‘il punto di non ritorno’. Con
una lira stracciata a livello di circa 2000 lire per un euro,
mentre in Germania un euro fu scambiato con un marco, circa
800 lire.

Avendo sul collo, novella spada di Damocle, un organismo
sovranazionale, che condiziona la vita di tutti gli Italiani,
è consequenziale che qualcuno, più affezionato alla nostra
Patria – termine desueto e che oggi viene tacciato di
‘fascismo’, mentre c’è gente che per la Patria c’è morta, ma
che è rimasta nei libri, negletti, di storia – non sopporti
che un estraneo venga a comandare in casa nostra senza
chiedere permesso, specialmente se questo personaggio – o
personaggi – è amico delle lobby che fanno capo all’UE.

Oggi l’Europa ci       chiede di processare Salvini,
riesumando anche        la questione Open Arms già
archiviata, tanto      per dare un peso ulteriore ad
una accusa assurda     e strumentale
Si dice che il bugiardo deve avere buona memoria. Non vogliamo
tacciare il premier Conte di mendacio, ma ognuno di noi
ricorda le frasi lapidarie pronunciate dal nostro in più
occasioni. Ad esempio: “Ho sempre fatto l’avvocato, da domani
sarò l’avvocato del popolo”. Frase populista, a quanto pare.
Ma oggi il premier Conte non ama più i populismi, e di
conseguenza il popolo; e di conseguenza, la sua difesa. “La
mia esperienza di governo inizia e finisce qui. Non voglio
vivacchiare, o c’è una maggioranza, oppure… “Le parole esatte
non sono importanti: importante è l’intenzione di ‘mollare’
ove non ci fosse più la possibilità di governare a vele
spiegate, quello che si è realizzato oggi con un governo
litigioso, logorroico, fanfarone, verboso, parolaio,
inconcludente, e un premier presenzialista, che si presenta in
TV al posto del ministro della Salute a spiegare i
provvedimenti adottati per contrastare la diffusione del
Coronavirus: come farebbe un presidente eletto dal popolo, in
una repubblica presidenziale.

L’uomo forte al potere è Conte, nonostante lui stesso ne
condanni la figura negli altri. Un’altra delle dichiarazioni
del nostro, è stata: “Non faccio questo governo contro
qualcuno, ma per qualcuno”, intendendo che non avrebbe
sfruttato l’infelice esperienza del governo giallo-verde per
puntellare il rosso-giallo. I fatti gli danno torto. Non c’è
un giorno in cui non si nomini Salvini come la bestia nera
della nostra Repubblica, il pericolo incombente, il
neofascioleghista autoritario, il sequestratore di ‘poveri’
migranti bisognosi, l’uomo da uccidere, per qualcuno, con una
“7,57 magnum già pronta” per lui.

L’opera di delegittimazione è quotidiana, e
purtroppo la maggioranza dei media vi si presta
disciplinatamente
Del MES, il fondo salvastati, che ci costerà qualche centinaio
di miliardi, pur non potendone noi stessi usufruire per
regolamento. Un fondo salvastati firmato da Conte e Gualtieri
senza il consenso del nostro parlamento, dove invece avrebbero
dovuto discutere la proposta. Una decisione, se ce ne fosse
ancora bisogno, che si configura nella figura dell’uomo solo
al comando, prono alle disposizioni dell’UE, in pratica un
Macron bis. Oggi, nonostante le assicurazioni dei due
‘birichini’, l’adesione non è più negoziabile.
Ora c’è in ballo il processo a Salvini, per le
questioni Diciotti e Open Arms
Riesumata anche l’eroina dei salvataggi, Carola Rackete a cui
manca poco che attribuiscano il Nobel per la pace. Pur avendo
essa stessa, con la sua nave, contravvenuto a precise
disposizioni di legge vigenti in quel momento in modo regolare
e legittimo nella nostra nazione, e messa in pericolo, con le
sue manovre, una nave militare italiana. Davvero ci facciamo
sputare in faccia da chiunque. Salvini sarà processato, e
sappiamo già come andrà a finire. In Italia la magistratura è
divisa in correnti. E non è necessario andare oltre. Tutti
negheranno l’uso politico della magistratura, ma la realtà è
che esiste una corrente che si rifà alla sinistra italiana.
Oggi Conte è uno dei nemici più aspri di Salvini, che lui
adopera come punto d’appoggio per la leva della sua politica.
Criticare Salvini oggi ricorda tanto quella pubblicità che
diceva ‘Ti piace vincere facile’. Tanto che perfino degli
studenti come le Sardine – chi c’è dietro? Renzi? D’Alema? –
si sono scatenati contro il capo della Lega, senza per questo
andar più oltre; senza un’idea, un movimento, un disegno
politico. Soltanto ‘contro’: assolutamente idiota. Come le
loro espressioni vacue e i loro vuoti discorsi.

Siamo in un regime? Potremmo anche concludere in maniera
affermativa. Di certo c’è che chiunque abbia, anche
velatamente un’idea di sovranità nazionale viene tacciato
d’esser poco meno d’un delinquente. Perfino Papa Bergoglio
supporta, con il peso della chiesa cattolica, l’azione contro
‘I nuovi populismi’, che, secondo lui, ricordano quelli del
nazifascismo. Spettro sempre valido da agitare davanti alle
coscienze, specialmente se lo dice il Papa. Democrazia, dove
sei? In Italia, in sessanta, più o meno, milioni di abitanti,
esiste una cospicua parte di persone che vorrebbero una
politica più orientata verso un sentimento di coesione
nazionale, senza per questo sconfinare nel nazionalismo: il
che ci farebbe chiamare nazisti anche i nostri personaggi del
Risorgimento, quelli che l’Italia l’hanno fatta. Anche se per
la maggior parte gli Italiani sono ancora da fare, come voleva
Nino Bixio. Una quota di persone che va considerata e che non
va criminalizzata e privata del proprio diritto di manifestare
le proprie idee, conculcate dagli interventi anche del capo
della chiesa cattolica.

Gli sbarchi sono una illegittimità. Una cosa è soccorrere in
mare chi ne ha bisogno – anche se queste persone sono state
messe apposta in condizioni di pericolo – e un’altra è farli
sbarcare in una nazione sovrana (ah, già, non siamo più
Italia, siamo una provincia d’Europa!) contro ogni legge
sull’immigrazione. Stiamo attenti: se il Coronavirus dovesse
esplodere in Africa, sarebbe suicida fare sbarcare ancora gli
africani nei nostri porti. Nessuno li vorrebbe, delle altre
nazioni europee, e in quel caso torneremmo ad essere non più
parte dell’Europa, ma soltanto Italia.
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