ALIMENTAZIONE E UTILIZZO DI INTEGRATORI ALIMENTARI PER IL CAVALLO ATLETA.
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INTRODUZIONE: importanza dell’alimentazione e dell’allenamento per migliorare le prestazioni sportive. Il cavallo atleta, per produrre massimi risultati, deve essere nutrito e allenato in modo appropriato, la relazione tra il rendimento sportivo dei cavalli e la loro alimentazione è molto stretta. Il fabbisogno alimentare del cavallo dipende dal lavoro giornaliero che l’animale svolge, il programma d’allenamento inoltre varia in relazione al periodo dell’anno: l’esercizio fisico sarà più intenso durante la preparazione di un importante gara, diminuirà durante un periodo di riposo (riposo inteso come periodo senza gare, un cavallo atleta non è mai a riposo). Stabilire a priori un razionamento senza conoscere i parametri di riferimento, lavoro, età, peso, ecc., non è possibile, avere queste informazioni per costruire un programma alimentare è fondamentale, anche perchè, essendo un programma dinamico, varia in funzione della variazione dei fattori che lo compongono, e deve essere organizzato in base ad un obbiettivo che deve essere raggiunto. Ad esempio, il peso ottimale che viene stabilito dall’alimentarista con valutazioni complessive ben precise, sarà in funzione di un’attività’ sportiva determinata, oppure funzionale ad una crescita ponderale del puledro nel rispetto della crescita fisiologica delle ossa e delle cartilagini, o ad una gravidanza o altro ancora. Un programma alimentare deve tener presente parametri molto precisi; sono parametri dinamici che si modificano continuamente e che, a loro volta, generano varianti nell’alimentazione. Per lo sportivo professionista, tennista, ciclista, calciatore, ci si avvale sempre del dietologo per migliorare le prestazioni, i risultati raggiunti oggi sono da attribuire, in buona parte, ad una corretta alimentazione. Per il cavallo e’ la stessa cosa, se lo vogliamo avere in perfetta forma e’ necessario l’intervento di un esperto. L’alimentazione deve essere adatta al tipo di attività sportiva che viene praticata, per il cavallo da trotto o da galoppo o da salto e’ necessario fornire energia che verrà utilizzata in un tempo brevissimo, pochi minuti, ossidazione anaerobica quindi, grande consumo di glicogeno, e accumulo di acido lattico che i muscoli devono essere in grado di smaltire rapidamente. Il cavallo da Dressage, facendo un lavoro diverso, con ossidazione aerobica, puo’ utilizzare i grassi per avere energia, quindi puo’ “essere fasciato” di più, non troppo, pero’. Il cavallo sportivo NON deve essere grasso; al pari dell’uomo. Il puledro troppo grasso avrà, da adulto, problemi alle articolazioni nell’attività sportiva futura. Eppure tutti sostengono che il cavallo deve “pagare l’occhio” come si dice in gergo, non deve avere la “riga della fame”, e soprattutto deve essere ben pieno nella zona sopra la grassella, alla fine della pancia per intenderci. In realtà quella zona, che spesso si presenta con un incavo anche marcato, non dipende dall’alimentazione, ma al lavoro, infatti un cavallo poco muscolato, non allenato, vede diminuire naturalmente le proprie masse muscolari, più erano sviluppate e più diminuiscono. Tutti I cavalli in attività sono sottoposti ad un certo grado di stress, sia fisico che mentale o entrambi. Lo stress fisico dell’allenamento, aumenta significativamente la degradazione delle proteine (e tessuti) del corpo, portando ad aumentati fabbisogni. La dieta deve essere adeguata per apportare tutti i fattori nutritivi così da determinarne una rapida disponibilità poiché se il grado di deplezione supera la possibilità di recupero, il cavallo raggiungerà una condizione di malessere con sintomi clinicamente osservabili, le richieste nutrizionali per il conseguente recupero in condizioni stressanti sono molto maggiori di quelle che necessitano in condizioni di normalità. 2
Se tutte le richieste nutrizionali sono disponibili, tali stimoli stressogeni possono essere affrontati per alcuni periodi senza un apparente danno, se invece, tali richieste non vengono assicurate con l’alimentazione, si può determinare uno stato di esaurimento che porta all’evidenziazione di sintomatologia clinica. L’esercizio fisico intenso, è considerato uno stimolo stressogeno molto forte. L’abilità di combattere lo stress dipende, a diversi gradi, dalla capacità delle surrenali e dell’ipofisi di produrre ormoni protettivi. Fattori essenziali per l’integrità di tali ghiandole sono adeguati livelli di sostanze proteiche, il complesso delle vitamine B, soprattutto la vitamina B2, l’acido pantotenico, la colina, la vitamina C e la vitamina E per le loro proprietà antiossidanti. Gli alimenti ricchi di proteine e l’esercizio hanno un effetto di “costruzione” muscolare derivante dalla stimolazione al rilascio di ormoni coinvolti con l’assunzione cellulare di aminoacidi, per esprimersi al meglio il cavallo, come l’atleta umano, necessita di un attento allenamento e di una dieta mirata per potenziare la propria muscolatura e poter sviluppare forza fisica. Una corretta alimentazione implica più che un semplice calcolo delle sostanze nutritive essenziali: il proprietario accorto non solo somministra queste sostanze, ma lo fa proponendole nella forma più idonea e con la frequenza necessaria per mantenere un adeguato stato di forma e di un ottimo stato di salute. La dieta migliore per il cavallo é rappresentata dal pascolo, coltivato con le erbe appropriate e privo di piante infestanti, ma alle nostre latitudini questo tipo di alimentazione è possibile soltanto per un breve periodo dell'anno e comunque presuppone la disponibilità di spazi idonei. L'alimentazione viene quindi gestita normalmente utilizzando fieno, vari tipi di cereali e mangimi specifici. L'avena, l'orzo , il granoturco (il più energetico di tutti) vengono normalmente assimilati meglio se "schiacciati" o "fioccati" e vanno utilizzati in base al fabbisogno energetico del soggetto. I concentrati, o mangimi, contengono i cereali e i loro derivati di alto valore energetico o proteico, trattati e presentati in vario modo (pellettati o fioccati) con aggiunta di vitamine e sali minerali. Altri alimenti come carote, mele, polpa di barbabietole, carrube, crusca, possono anche'essi entrare a far parte della razione. Il cavallo necessita di un costante apporto di sale (cloruro di sodio o sale da cucina) che dovrebbe essere sempre lasciato a disposizione in rulli o in grani; sarebbe preferibile utilizzare sale a cui vengono aggiunte tracce di iodio, ferro, rame, cobalto, manganese, zinco e selenio. Sebbene i cavalli utilizzino il fieno più efficacemente degli altri animali non ruminanti come polli o conigli, la struttura del suo tratto digerente limita la sua abilità in confronto a quella dei ruminanti. La parte dove avvengono le fermentazioni nel cavallo è il grosso intestino con il cieco, dove un gran numero di microorganismi digeriscono la cellulosa, utilizzano azoto proteico o non proteico e sintetizzano alcune vitamine. I cavalli rendono al meglio quando nutriti con regolarità e, a causa della loro limitata capacità nell'assumere grandi quantità di foraggio alla volta per via del piccolo stomaco, hanno bisogno di essere alimentati frequentemente. Per un cavallo da campagna o da concorso questo significa 3 o più volte al giorno ed il concetto di "poco e spesso" è sempre valido. Un cavallo non dovrebbe mai lavorare a stomaco pieno, e se vengono somministrati 3 pasti al 3
giorno la razione di foraggio dovrebbe essere divisa tra mattina e sera e offerta almeno 1 o 2 ore prima del lavoro. La razione di mezzogiorno dovrebbe essere leggera e in questo senso sono sufficienti 0,5-1,5 di cereali. Un'alternativa a questo schema potrebbe essere 1/4 della dose di foraggio al mattino un altro quarto a mezzogiorno e la restante meta' alla sera. L'acqua deve sempre essere a disposizione dell'animale tenendo conto che un cavallo ne assume mediamente 30 litri al giorno con notevoli aumenti di consumo nella stagione calda. Ai soggetti accaldati bisogna dare solo piccole quantità di acqua fino a quando non si siano asciugati. A causa della marcata sensibilità dei cavalli alle tossine presenti nel cibo ammuffito o andato a male, tutti i cereali e i fieni dovrebbero essere di ottima qualità e privi di muffe. L'alimento dovrebbe essere conservato ad una umidità inferiore al 15% e mossi ogni 2 mesi per evitare la formazione di muffe. Allo stesso modo si dovrebbero eliminare gli alimenti polverosi per la loro tendenza a far insorgere o ad aggravare problemi respiratori. Le differenze individuali nei fabbisogni di ogni soggetto rendono difficile una generalizzazione sulla quantità di razione da somministrare, soprattutto per cavalli in attività agonistica intensa (galoppo, trotto), cavalle gravide o in lattazione, puledri in svezzamento o in accrescimento dove sono richieste diete ed integrazioni particolari. I cavalli sportivi sono sottoposti a un lavoro di norma molto intenso ma di breve durata. L’energia necessaria in questo caso deriva dal processo di glicolisi che utilizza gli zuccheri per produrla in poco tempo, con l’unica pecca dell’acido lattico che si accumula nei muscoli e provoca l’affaticamento. I cereali, fonte per eccellenza di carboidrati, costituiscono la base dell’alimentazione del cavallo sportivo, qualunque sia la disciplina. Tuttavia non si deve esagerare nella dieta del cavallo con la quantità di carboidrati, che provocano gravi danni digestivi, come le terribili coliche. 4
I FORAGGI Molto importanti per il cavallo atleta risultano i foraggi, tenendo presente che più il fieno è giovane, tenero, foglioso, più i carboidrati in esso contenuti sono digeribili, mentre più è invecchiato e fibroso e meno risulta utilizzabile come fonte energetica. Inoltre, l’apporto di foraggi nella dieta del cavallo sportivo risulta importante ai fini della regolarizzazione del transito digestivo ed è un grave errore limitare eccessivamente la quantità di fieno da fornire al cavallo in favore dei cereali o di altri mangimi energetici. Quindi il fieno è una base energetica ottima a cui andranno aggiunti cereali (avena, orzo, mais), mangimi energetici, carrube, fettucce di bietola ecc...Molto importante è la scelta del fieno destinato al cavallo sportivo, che non deve assolutamente essere sottovalutato: meglio prediligere fieni polifiti giovani, poco fibrosi, senza polveri, muffe ed elementi estranei, con buon profumo e colorazione intensa, ma anche una percentuale (che può essere di circa il 25% della razione totale di foraggio) costituita da fieni di leguminose come l’erba medica, la sulla o la lupinella. L’uso dei grassi, in particolare oli vegetali di mais e soja, è utile come fonte energetica per i soggetti che non esercitano sforzi al massimo delle loro potenzialità. Fondamentalmente i foraggi usati per l’alimentazione dei cavalli scuderizzati sono: i foraggi di leguminose (soprattutto erba medica) e i fieni polifiti. 5
ERBA MEDICA Viene definita come la regina delle foraggere per le sue notevoli proprietà nutritive. È in grado di fornire un notevole apporto di proteine (15-26% della sostanza secca), soprattutto se usata ad uno stadio vegetativo non troppo avanzato (inizio fioritura). Inoltre si contraddistingue per l’elevato contenuto di calcio (anche 2,5% della sostanza secca) e di magnesio presenti nelle foglie in forma altamente assimilabile. Presenta, invece, un limitato tenore in fosforo (0,3% della sostanza secca) e ciò rappresenta, se rapportato al calcio, un fattore da tenere in debita considerazione nella formulazione delle diete. La somministrazione di questo foraggio avviene normalmente sotto forma di fieno e in tal senso particolare attenzione bisogna porre alla quantità di foglie presenti, che contengono la maggior parte degli elementi nutritivi della pianta. I foraggi di erba medica non devono rappresentare più del 25-30% del fieno per un cavallo in lavoro e possono arrivare fino all’80% della razione di foraggio per fattrici a termine di gravidanza, in lattazione e per puledri nei primi mesi di vita. FORAGGI POLIFITI I foraggi polifiti sono i più utilizzati per l’alimentazione dei cavalli scuderizzati che ne consumano dai 5 ai 10 kg al dì divisi in due/tre somministrazioni. La produttività e la composizione chimica dei foraggi variano a seconda del tipo di miscuglio e del taglio. In questo caso nei primi tagli vi è una maggiore presenza di graminacee che comporta di massima una buona produzione di sostanza secca ma una ridotta percentuale di proteina. Nei tagli intermedi e finali, diventa consistente la presenza delle leguminose, che, pur riducendo la produttività, migliora in generale le proprietà nutrizionali dei foraggi. 6
Le maggiori specie presenti sono: ü Trifogli: I trifogli più importanti in Italia sono il pratense e il ladino. Il primo presenta una composizione chimica ed un valore nutritivo del tutto paragonabili a quelli dell’erba medica, anche se a volte per l’elevato sviluppo dei fusti si può ritrovare del trifoglio pratense con caratteristiche nutritive inferiori a quelle della leguminosa foraggera più diffusa. Il trifoglio ladino è dotato di un’elevata appetibilità. Entrambi questi trifogli presentano mediamente un apporto di proteina pari al 16-20% della sostanza secca. ü Erba mazzolina: Presenta una taglia molto elevata (120cm), con culmi sottili, foglie allungate, infiorescenze a forma di pannocchia compatta e con un tenore di proteina pari al 9-11% della sostanza secca 7
ü Coda di topo: E’ un essenza caratterizzata da una taglia elevata (120-150cm) culmi cilindrici con alla base dei piccoli bulbi, foglie larghe e da un’infiorescenza a pannocchia cilindrica ü Festuca Tra le graminacee è la più rustica, presenta una taglia elevata (150cm), culmi a sezione cilindrica, foglie rigide e ruvide con nervatura mediana accentuata e infiorescenze a forma di pannocchia spargola. La festuca ha un tenore proteico fra i più alti fra quelli riscontrabili nelle foraggere graminacee. 8
ü Loiessa o loietto: E’ caratterizzato da una taglia elevata, culmi cilindrici, foglie ben sviluppate ed elastiche ed infiorescenza spiciforme. 9
VALUTAZIONE DEL FIENO Una valutazione empirica del fieno nella pratica viene effettuata tramite l’esame della composizione floristica, del rapporto fra steli e foglie, del colore, della consistenza, dell’odore, dell’eventuale presenza di essenze infestanti e di alterazioni. L’esame di queste caratteristiche permette di trarre una serie di considerazione utili a formulare un giudizio sulla validità alimentare del foraggio. A titolo indicativo si riporta un sistema utilizzato in Germania basato sul giudizio soggettivo della qualità. 1) COLORE Punti Naturale, tendente al verde 7 Parzialmente decolorato, ingiallito 5 Fortemente ingiallito 2 Bruno nero- bruciato 0 2) APPARENZA E CONSISTENZA (STRUTTURA) Ricco di foglie e morbido 7 Poche foglie, tendenzialmente duro 5 Molto povero di foglie, ruvido 2 Quasi privo di foglie con steli legnosi e duri 0 3) ODORE Buono, aromatico da fieno 3 Odori estranei, bruciato 1 Di muffa o di marcio 0 4) IMPURITA’ Assenti 3 Ridotte 1 Elevate 0 I punteggi ottenuti nelle voci 1-4 vengono sommati: Punti Classi di qualità 20-16 Ottima-buona 15-10 Discreta 9-5 Mediocre 4-0 Pessima Spiegazioni: 1. L’ingiallimento è dovuto a piogge o ad un eccessivo tempo di essiccamento in campo. Il fieno imbrunito dal riscaldamento presenta una ridotta digeribilità. 2. L’apparenza (rapporto stelo-foglie) dipende dalla specie di pianta e dall’epoca dello sfalcio. Una consistenza dura e pungente del fieno può anche essere dovuta a perdite subite durante la fienagione. 3. Le foglie frantumate comportano un giudizio negativo soltanto se presenti in percentuale molto elevata. Osservazioni: Il fieno putrido, fortemente ammuffito o marcio viene considerato guasto e non può essere somministrato. Il fieno ottenuto tramite ventilazione di aria calda ha un valore nutritivo superiore a quello ottenuto con altri sistemi di essiccamento. 10
Al giorno d’oggi però, capita spesso che l’alimentazione non soddisfi più le molteplici esigenze nutritive dei cavalli, in quanto la limitazione a pochi componenti ha ridotto notevolmente la quantità di sostanze nutritive disponibili in condizioni di vita naturali. Di conseguenza si rende necessaria l’aggiunta di vitamine, minerali e oligoelementi per garantire un’equilibrata base nutritiva per il benessere e l’attività dell’animale. Per quanto riguarda gli integratori essenziali, un polivitaminico-minerale a cicli e in particolare nei periodi di maggiore allenamento è indicato soprattutto per chi non può disporre di foraggi freschi e fieni di qualità da fornire ai cavalli. E’ poi altrettanto interessante l’impiego di lieviti di birra o di probiotici in genere che hanno la funzione di migliorare la capacità digestiva della fibra, di fornire un contributo in minerali e vitamine del gruppo B e di regolarizzare la microflora intestinale. Di grande diffusione sono poi gli integratori a base di aminoacidi ramificati, che rimuovono l’acido lattico prodotto ritardando le reazioni da affaticamento. L’integrazione mirata con efficienti sostanze nutritive e attive di alta qualità biologica si rende indispensabile per ovviare a specifici problemi di salute, per compensare le carenze nutritive e per agevolare il cavallo che deve fornire rendimenti di alto livello nello sport. INTEGRATORI ALIMENTARI Per integratori alimentari si intendono sostanze contenenti uno o più principi nutritivi. La loro funzione è quella di fornire alla razione alimentare le quantità mancanti di vitamine, sali minerali e principi attivi specifici. Gli integratori alimentari non sono farmaci perciò non è richiesta la ricetta del veterinario, la maggior parte di loro rientra nei prodotti no-doping, è sempre consigliabile la consultazione con il proprio veterinario di fiducia per stabilire i cicli da effettuare, i dosaggi e il tipo di integratore da utilizzare. Di seguito un elenco esemplificativo dei principali integratori alimentari che vengono somministrati più di frequente: APPARATO SCHELETRICO - Sviluppo scheletrico E’ fondamentale integrare l’alimentazione del puledro con i principali fattori nutrizionali di costruzione dello scheletro tra i quali: vitamina D, calcio, fosforo, zinco, rame, manganese, cobalto per prevenire patologie ortopediche e favorire il corretto sviluppo dell’apparato scheletrico anche in vista della futura attività agonistica del cavallo. Esistono vari integratori alimentari specifici che vengono somministrati sia alle fattrici in gravidanza che poi ai puledri Gli stessi prodotti vengono poi prescritti anche ai cavalli adulti che fanno attività agonistica per ridurre i rischi di osteocondrosi derivanti da diete carenti dei microelementi tra i quali rame, zinco, manganese, ecc. 11
ARTICOLAZIONI - Metabolismo articolare e processi degenerativi I soggetti impegnati in un’intensa attività sportiva hanno un rischio elevato di essere soggetti a patologia articolari come artrosi, artriti e processi degenerativi delle cartilagini articolari, è importante quindi integrare la loro dieta con principi attivi specifici quali: La Glucosamina stimola la sintesi delle glicoproteine mancanti e pertanto gioca un ruolo importante nel mantenere l’integrità delle cartilagini articolari ed è efficace nell’alleviare i sintomi di artrosi e osteoartriti. È provato inoltre che la glucosamina migliora le condizioni del tessuto cartilagineo e del liquido sinoviale. La Glucosamina è un amino saccaride prodotto naturalmente dall'organismo e necessario per la formazione di tessuti e fluidi come cartilagini, tendini e legamenti, liquido sinoviale, membrane mucose e alcune strutture dell'occhio, vasi sanguigni e valvole cardiache. La Glucosamina è uno dei componenti più comuni che si trovano nei tessuti animali. Assunta oralmente, come integratore nutrizionale, la Glucosamina viene completamente ionizzata nello stomaco, assorbita nel tratto gastrointestinale e si lega attivamente ai tessuti articolari (ad esempio le cartilagini). Primarie ricerche condotte sia in campo umano che in campo veterinario, hanno dimostrato che la Glucosamina, assunta come supplemento orale, può avere effetti positivi nel trattamento delle osteoartriti. Il Condroitin solfato arresta ed inverte i meccanismi che causano la degradazione dei mucopolisaccaridi della cartilagine, aumentando la viscosità del liquido sinoviale. E’ pertanto indicato nel trattamento delle malattie traumatiche articolari e nelle degenerazioni asettiche delle articolazioni. La Bromelaina è un enzima contenuto naturalmente nel frutto dell’ananas. La bromelaina svolge una potente azione antiinfiammatoria grazie alle sue proprietà antiedemigene. I bioflavonoidi modulano l’attività della glucosamina e dei GAGS, esercitano inoltre una spiccata azione antiossidante sui radicali liberi prodotti nei distretti in cui è presente un danno articolare. Lo Zinco protegge il tessuto cartilagineo in quanto gioca un ruolo importante nel mantenimento dell’integrità epiteliale. Il Metilsulfonilmetano è un metabolita stabile ed inodore del DMSO. Nel cavallo sportivo il DMSO è da lungo tempo utilizzato con efficacia per ridurre le infiammazioni articolari e tendinee, dolori ed infiammazioni post traumatici, sindromi da affaticamento. Secondo le sperimentazioni del Dottor Metcalf (DVM, Auburn, Washington USA), il Metilsulfonilmetano si rivela particolarmente efficace come coadiuante nei trattamenti delle seguenti sintomatologie: Back pain (dolore di schiena) non legato a lesioni del midollo spinale ma derivante da infiammazione dei muscoli, dei legamenti e delle vertebre (problema estremamente diffuso in tutti i cavalli sportivi). Epifisiti (problema comune nei puledri in rapido accrescimento). Artriti e miositi (particolarmente nei cavalli anziani). Problemi respiratori (anche di natura allergica). Navicoliti e laminiti (problema rilevante soprattutto nei saltatori). Il Metilsulfonilmetano è presente in abbondanza nel latte materno e nei vegetali freschi, per contro 12
è invece quasi completamente assente nella normale alimentazione a base di cereali e fieno che comunemente viene somministrata ai cavalli sportivi ed ai puledri: è quindi fondamentale l'integrazione con questo importantissimo elemento per prevenire tutte le sindromi da carenza che oggi inevitabilmente insorgerebbero con una dieta tradizionale. Il Metilsulfonilmetano è totalmente privo di tossicità anche ad alti dosaggi. L'acido ialuronico interviene nella produzione e la qualità del liquido sinoviale: questo permette una migliore lubrificazione delle articolazioni, la protezione è ottimale, le infiammazioni limitate. APPARATO MUSCOLARE - Metabolismo e protezione muscolare UN APPARATO MUSCOLARE SANO E FORTE PRESERVA I TENDINI ED I LEGAMENTI. il cavallo sottoposto ad intenso lavoro atletico e muscolare necessita di integratori alimentari specifici per proteggere la muscolatura, sostanze come il Selenio e la Vitamina E hanno un ruolo fondamentale nel limitare il danno tissutale da parte dei radicali liberi. Questi vengono prodotti dall’ossidazione, il processo che converte l’energia fornita dall’alimento in energia utilizzata a livello cellulare, se lasciati liberi i radicali danneggiano i tessuti, soprattutto le membrane cellulari. La Vitamina E elimina i radicali di ossigeno e i perossidi dei lipidi stabilizzando la loro struttura chimica, la somministrazione di Vitamina E nei cavalli sportivi non dovrebbe essere inferiore a 3 grammi al giorno. Gli integratori alimentari che contengono Selenio, Vitamina E, Glicina e Betaina stimolano l'ossigenazione dei tessuti regolando i fenomeni di respirazione cellulare, fornendo così una maggiore resistenza all'organismo durante gli sforzi. Ritardano inoltre le reazioni da affaticamento incrementando la risposta immunitaria alle malattie infettive. - Sviluppo della massa muscolare / energia Tradizionalmente, per fornire calorie come energia si somministrano i concentrati, ma alimentare con grandi quantità di questi alimenti può avere pericolose conseguenze come stati patologici quali laminite, diarrea, problemi connessi al sovraccarico alimentare o addirittura coliche. Inoltre l'avena essendo metabolizzata come zucchero semplice può portare a grande produzione di acido piruvico e quindi acido lattico con i problemi connessi alle alte concentrazioni di questo metabolita. E' scientificamente provato, dai ricercatori, l'effetto benefico dell'aggiunta di grassi alla dieta del cavallo, il cavallo può metabolizzare e utilizzare più efficacemente i grassi risparmiando le riserve muscolari di glicogeno. Gli acidi grassi omega 3 migliorano il trofismo della pelle, del mantello e la condizione generale. I cavalli che perdono peso e che mancano di condizione richiedono calorie extra per ricostruire le riserve muscolari e quelle grasse, tuttavia, questi soggetti sono più spesso suscettibili di disordini relazionati all'alimento. 13
I cavalli impegnati in attività agonistica hanno richieste energetiche aumentate, è necessario apportare calorie concentrate e ottimizzare la capacità del cavallo di utilizzare le riserve energetiche muscolari. L'associazione della L-CARNITINA concorre ad aumentare complessivamente l'efficienza metabolica del cavallo sportivo. APPARATO RESPIRATORIO - Patologie respiratorie I problemi respiratori, nel cavallo, sono una delle cause che riducono maggiormente i livelli di performance. Queste affezioni si manifestano in varie forme quali tossi intermittenti, dispnea (difficoltà ), scarsa tolleranza allo sforzo e, infine, con severe problematiche respiratorie dovute ad una infiammazione da reazione allergica a polveri o muffe. Quando propriamente trattate, le vie respiratorie e il respiro possono tornare normali. Prodotti a base di olii naturali come l’olio di eucalipto e l’olio essenziale di menta hanno un’azione balsamica, espettorante e lenitiva, facilita il passaggio di aria attraverso le vie respiratorie e danno sollievo alla gola irritata. Per le manifestazioni allergiche e la “bolsaggine” del cavallo esistono prodotti, sempre con principi attivi naturali, che svolgono un ruolo complementare nelle terapie impostate dal veterinario e sono indicati in cavalli con dispnea (difficoltà respiratoria), tosse persistente soprattutto sotto sforzo ma anche durante il pasto, calo di rendimento durante il lavoro, dimagrimento e sonnolenza. Il cavallo con un atteggiamento a “fame d’aria”, inspira frequentemente con le narici dilatate mentre l’espirazione è prolungata e accompagnata da una profonda contrazione addominale. Spesso l’addome assume una caratteristica conformazione a “botte”. E’ qui che i principi attivi naturali svolgono al meglio la loro funzione, sfruttando le proprietà di prodotti come lo Zenzero, l’Enula e il Fieno greco, e senza problemi di tempi di sospensione. La Radice di Zenzero disidratata (Zingiber Officinalis) è in grado di attivare la digestione, favorendo il riflesso dell’appetito (proprietà stomachiche), favorisce l’espulsione dei gas intestinali in eccesso (proprietà carminative), ha proprietà tonico-stimolanti, antisettiche e vitaminizzanti (per il suo alto contenuto in vitamina C). Lo Zenzero è anche impiegato per i disturbi circolatori e per il suo potere energizzante, in tutte le condizioni di debolezza ed esaurimento fisico. La Radice di Enula disidratata (Inula Helenium) è bronco-rilassante, calma la tosse, modifica la secrezione bronchiale, disinfetta l’albero respiratorio e risolve le bronchiti catarrali conseguenti a raffreddamento. Per questo è utile nel trattamento delle bronchiti croniche, nelle forme enfisematose ed asmatiche. Le Alghe Marine disidratate sono ricchissime di vitamine ed oligoelementi e svolgono una specifica azione disintossicante. 14
Il Fieno greco (Trigonella Foenum Graecum) è un espettorante naturale, che agisce sul sistema immunitario grazie alla sua capacità di facilitare la rimozione di secrezioni della mucosa bronco- polmonare (catarro) e causare l’espulsione di muco dal tratto respiratorio, soprattutto delle prime vie respiratorie. Il Ferro è presente in ogni cellula vivente per adempiere alla sua funzione principale: la formazione di emoglobina. L’emoglobina trasporta ossigeno attraverso il sangue dai polmoni ai tessuti, in quanto vitale per le loro funzioni primarie, determinando così la qualità del sangue ed aumentando la resistenza allo stress e alle malattie. Lo Zolfo è essenziale in tutte le reazioni di ossidoriduzione cellulare. Quando lo zolfo in circolazione è scarso le pareti cellulari si induriscono e le cellule perdono elasticità. Il trasporto delle proteine diminuisce e le membrane diventano meno permeabili. Questo provoca una riduzione del trasporto di ossigeno e nutrienti all’interno delle cellule come pure dell’eliminazione dei prodotti di scarto. La Radice di Genziana disidratata ha attività emopoietica. Stimola i linfociti circolanti aumentando l’efficienza del sistema immunitario ed ha proprietà antinfiammatorie molto utili nelle manifestazioni allergiche. SISTEMA IMMUNITARIO - Potenziamento difese immunitarie E’ importante stimolare e mantenere alta la risposta immunitaria del cavallo atleta al fine di creare un sistema di difesa contro virus, batteri, micosi e parassiti in genere. Al fine di mantenere in stato di allerta l'intero sistema immunitario, sono molto utili integratori a base di Beta 1, 3 D-GLUCAN e Vitamina C. Il Beta 1,3 D-GLUCAN svolge un ruolo importante a livello di sistema immunitario, potenziando e mantenendo le difese dell'organismo in tutte le condizioni di immunodepressione, velocizza inoltre i processi di riparazione dei tessuti danneggiati. Ha anche un effetto antiossidante (combatte i radicali liberi), e, abbinato ad antibiotici, antimicotici e antiparassitari, svolge un’azione sinergica ed adiuvante. APPARATO DIGERENTE - Salute del tratto gastro-intestinale Negli equini l’intestino cieco funziona da contenitore per la fermentazione microbica e pertanto gli enzimi digestivi propri dell’animale agiscono prima di quelli della flora microbica. Sono pertanto facili da intuire i vantaggi che derivano dall’aumento della digeribilità di certi nutrienti, per mantenere buone condizioni di salute e apprezzabili livelli di energia non sono più necessari sovraccarichi alimentari che rappresentano spesso la causa di coliche o di laminiti a sfondo nutrizionale, integratori alimentari specifici a base di speciali miscele di lieviti essicati, 15
enzimi digestivi, farina di soia tostata, sono indicati per migliorare i processi digestivi diminuendo i rischi di coliche. E’ molto importante inoltre favorire e stimolare l’appetito in quei soggetti che subiscono stress di varia natura come il trasporto o l’intensa attività agonistica, un miglior assorbimento di Calcio e Fosforo garantisce una buona solidità dell’apparato muscolo-scheletrico sia durante lo sviluppo che durante l’attività sportiva. Questi prodotti hanno anche il fine di regolarizzare il grosso intestino,le migliaia di batteri fermentanti che si trovano nel grosso intestino sono infatti i veri responsabili dei processi digestivi nonché sintetizzatori di vitamine (Vit.B12). Se i batteri sono poco attivi, come spesso capita nel corso di una malattia, durante il trasporto, o in seguito a repentini cambiamenti di dieta, la digestione risulterà rallentata con conseguente diminuzione dell’appetito. Il corretto funzionamento dell’apparato digerente permette al cavalli di assimilare meglio le sostanze nutritive contenute negli alimenti prevenendo perdite di peso e mantenendo l’organismo in salute. CONDIZIONE ATLETICA GENERALE - Condizione atletica E’ fondamentale fornire al cavallo atleta i principi nutritivi e protettivi fondamentali per migliorare le sue condizioni di forma, la resistenza dell'organismo ed il recupero delle energie, per questo scopo sono stati formulati vari integratori multivitaminici che contengono anche minerali e aminoacidi. Un sistematico apporto di ferro nella dieta assicura elevati livelli di emoglobina nei globuli rossi. L’aumentata disponibilità di ossigeno nel torrente circolatorio permetterà elevate performances e maggiore resistenza allo sforzo fisico. Affinchè il processo normopoietico della eritropoietina (fattore che stimola la produzione di globuli rossi) possa continuare, è necessario l’apporto esogeno di sostanze rappresentate principalmente da proteine, vitamine e minerali. Stimolare attivamente la milza e midollo osseo alla produzione di globuli rossi permette di aumentare il livello dell’emoglobina nel sangue ed il conseguente trasporto dell’ossigeno ai muscoli e agli altri tessuti dell’organismo: se i livelli di emoglobina sono bassi, poco ossigeno raggiunge i tessuti e la performance sportiva ne risente, aumentarne i livelli consente di potenziare la resistenza durante gli sforzi e riduce i tempi di recupero dell’organismo. I minerali quali ferro, cobalto e rame sono i cofattori indispensabili per la sintesi dell’eme. Il rame riveste un ruolo importante nel metabolismo del ferro favorendone l’assorbimento e la sua utilizzazione a livello cellulare, il cobalto, racchiuso come atomo trivalente nella molecola della vitamina B12, è elemento essenziale per gli erbivori, se si pensa che nel cavallo la sintesi della vitamina B12 avviene a livello del cieco, il ferro costituisce il cuore dell’emoglobina e serve a trasportare l'ossigeno a tutti i tessuti dell’organismo. Le vitamine e gli elementi minerali compensano inoltre le perdite di principi nutritivi che gli alimenti normalmente subiscono a causa di diversi fattori e favoriscono quindi il mantenimento della migliore condizione del cavallo, sia in allenamento che in allevamento. La Vitamina A ha una azione protettrice cellulare e stimola la difesa immunitaria. La Vitamina D3 aiuta a sintetizzare gli enzimi preposti al trasporto attivo del calcio disponibile, ne stimola l’assorbimento nel tratto gastrointestinale e mantiene stabili i livelli di calcio e fosforo nel 16
sangue. La Vitamina E riduce i livelli della proteina C-reattiva (CRP) responsabile dell’incidenza di molte malattie cardio vascolari (1) ed ha una azione protettiva nei confronti dei globuli rossi. Il Selenio è un oligonutriente, antiossidante naturale ed, a livello del sistema cardiovascolare è un importante cofattore nel controllo della pressione arteriosa. E’ per questo che la Vitamina E ed il selenio sono consigliati anche per cavalli atleti sottoposti ad allenamento intensivo, in quanto migliora la resistenza muscolare e previene le miopatie. - Tying up, acidosi I soggetti destinati alle competizioni agonistiche devono essere particolarmente resistenti allo sforzo muscolare e devono essere in condizione di fornire prestazioni elevate, è importante quindi prevenire tutte quelle patologie tendineo-legamentose che possono insorgere durante sforzi intensi e prolungati nel tempo. Il tasso ematico dell’acido lattico tende ad aumentare in molte situazioni in cui il cavallo è chiamato a compiere un intenso sforzo muscolare, ed il suo accumulo, oltre ad impedire un corretto funzionamento della muscolatura, ne ritarda i tempi di recupero. Abbassare il livello di acido lattico accumulatosi nei muscoli e nel sangue consente di sostenere più a lungo lo sforzo e permette un rapido recupero fisico, sia dopo l’allenamento, sia dopo una competizione sportiva. Uno dei più recenti studi sui cavalli dimostra che la Dimetilglicina è responsabile dell'abbassamento dell'acido lattico. Nel suddetto studio si riscontrò da parte dei trottatori presi in esami una maggior incisività, forza e resistenza correlate a tempi di recupero migliori e minori sintomatologie da affaticamento (Da:"THE USE OF N,N-DIMETHYLGLIGINE (DMG) IN EQUINE PRATICE " di Roger W. Kendall. La capacità della Dimetilglicina di ritardare la formazione di acido lattico è basilare nei cavalli sportivi. La Dimetilglicina inoltre concorre a mantenere ad alto livello l'ossidazione aerobica; questo risultato dimostra che la Dimetilglicina determina un incremento dell'ossigenazione dei tessuti, accelera il recupero biochimico e riduce i tempi di recupero dopo intensi allenamenti e competizioni Sostanze come la creatina e taurina sono elementi essenziali per consentire il recupero nei soggetti affaticati e ridare loro energia; se ne consiglia l’impiego subito dopo gli allenamenti per tutta la durata degli stessi ad in prossimità della gara. - Equilibrio elettrolitico Durante i periodi di sforzo provocati da un'attività fisica molto intensa, specie durante la stagione estiva, i cavalli possono arrivare a perdere fino a circa 14,5 Kg. di liquidi organici e minerali essenziali. La più rilevante e grave di queste perdite consiste nell'inevitabile calo di elettroliti (potassio, magnesio, calcio, sodio, ecc.) dovuto alla sudorazione. Questo scompenso può portare a disidratazione, crampi muscolari e persino alterazioni cardiache impedendo quindi al cavallo di fornire prestazioni proporzionate alla propria potenzialità. La somministrazione di elettroliti è indispensabile dopo intensi allenamenti, competizioni e per favorire il recupero dovuto allo stress da viaggio, gli elettroliti regolarizzano numerose funzioni all'interno dell'organismo, tra cui l'equilibrio acido-base, la permeabilità cellulare, la funzionalità muscolare e nervosa. 17
SISTEMA NERVOSO I cavalli eccessivamente nervosi ed eccitabili, a causa del loro temperamento, rischiano di compromettere le migliori prestazioni, è importante che il cavallo ritrovi, durante il periodo delle competizioni, la calma e la concentrazione indispensabili per fornire i massimi risultati. Sostanze come il magnesio e la vitamina B1, il cui compito fondamentale è quello di intervenire nel metabolismo degli zuccheri, sono importanti per le cellule nervose e per il lavoro muscolare. L'integrazione della vitamina B1 è di sicuro aiuto per risolvere i problemi di eccessiva nevrilità nei cavalli sottoposti a stress da competizione. L’ estratto naturale della Valeriana officinalis, risulta particolarmente indicato nel trattamento di soggetti nervosi, sia nell’imminenza di prestazioni agonistiche che durante le varie fasi del trasporto, è importante non provocare alterazioni del sensorio consentendo così di superare in modo naturale le situazioni più stressanti senza ricorrere a farmaci. Questi, infatti, deprimendo alcune strutture del sistema nervoso, non consentirebbero al cavallo di affrontare in maniera adeguata le restrizioni meccaniche che altererebbero l’equilibrio psico-fisico. Particolarità: il trasporto dei cavalli deve rispondere ad esigenze di benessere, rapidità e sicurezza che non sempre possono essere rispettate. Poiché il viaggio rappresenta comunque per il cavallo un fattore stressante, è compito di chi ne è incaricato di verificare il rispetto dei requisiti necessari per un trasporto sicuro. Le alterazioni metaboliche legate allo stress da trasporto sono ampiamente documentate dalla letteratura specializzata. Inoltre, la particolare sensibilità di alcuni soggetti trasportati porta inevitabilmente a ricorrere all’impiego dei cosiddetti “costrittori chimici”. La somministrazione di qualsivoglia medicamento andrebbe quindi valutata accuratamente alla luce di conoscenze che spesso non fanno parte del normale bagaglio tecnico di un comune accompagnatore. 18
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