PASSIONE GLOBALE Vicky Piria: "È la macchina giusta" Scommessa vincente Dove i talenti diventano realtà Colombo: "Una formula per il futuro" ...

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PASSIONE
                       GLOBALE
IL BOOM DELLA W SERIES
Vicky Piria: «È la macchina giusta»
FORMULA REGIONAL EUROPEA
Scommessa vincente
USF 2000 E PRO INDY
Dove i talenti diventano realtà
RENAULT EUROCUP
Colombo: «Una formula per il futuro»
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L'intervista/Gianfranco De Bellis

    «Pensare in grande
    con la flessibilità
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    dei piccoli»
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by Stefano Semeraro

                                                    De Bellis, il vostro impegno a tutto campo quest’anno si
                                                    è arricchito di una nuova sfida, la W Series. Una
                                                    esperienza positiva?
                                                    «Per noi è stata bellissima e molto importante. Si è conclusa la
            Gianfranco De Bellis, presidente        prima stagione, ed è stato un grande successo grazie alla
                                                    straordinario sforzo degli organizzatori. Noi siamo stati molto
       della Tatuus, ha una ricetta vincente        felici di aver contribuito per una piccola parte a questo successo, e
                per curare i tanti campionati       dico piccola perché Dave Ryan e i suoi sono riusciti a curare tutto,
                                                    dalla comunicazione all’organizzazione, in modo perfetto, fin nei più
                    in cui è ormai impegnata        piccoli dettagli. Hanno avuto una grande intuizione, e dirlo ora è facile,
                          la factory, sulle piste   meno quando il progetto è nato, e quello che mi ha impressionato è la
              di tutto il mondo, dall’Europa,       qualità delle persone, e la passione che ci hanno messo. Serviva una
                                                    visione, hanno dimostrato di avere un marcia in più nel trasformarla in
          agli Usa alla Nuova Zelanda, dalla        realtà. Le gare sono state bellissime, ma ancor più fantastico è quello che
         Formula 4 e dalla Formula Renault          c’è dietro. Nulla è lasciato al caso. Per come hanno dimostrato di saper
                                                    dialogare con il pubblico, cambiando le livree, persino la forma del trofeo
       alle monoposto che sfidano gli ovali.        in base al gradimento dei fan, e rendere la vita facile a noi, ai team e alle
    Coniugare la professionalità del marchio        pilotesse, si sono sono dimostrati anni avanti. Anche perché in tutte le
                                                    posizioni hanno persone di alta capacità. Ovvio che per noi aver offerto
          globale alla passione degli artigiani.    un pacchetto completo, con Tatuus, e Autotecnica Motori che ha
              Come insegna il Made in Italy         sviluppato i motori Alfa Romeo, è motivo di grande soddisfazione».
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Lo scetticismo che ha accolto l’esordio della Serie si è dissolto…             distanza, i test di sviluppo in Italia a luglio con il massimo caldo per
«Sì perché anche se fra le ragazze c’è stata grande armonia, in pista se le     essere sicuri di dare il meglio visto che laggiù correremo in estate, tutto ha
sono date di santa ragione, dimostrando di avere i numeri. Le prestazioni       funzionato benissimo. Quando fai motore con un motorista dall’altra
sono cresciute, il gap in qualifica si è sempre più ridotto».                   parte del mondo, non è scontato che tutto funzioni al primo colpo. È vero
                                                                                che la vettura è più o meno la stessa delle W Series e di altri campionati,
Come siete riusciti a gestire anche gli altri campionati? Che non               ma cambiano tubi, pance, c’è elettronica diversa, con cui però Magneti
sono pochi…                                                                     Marelli, il nostro partner abituale, ha saputo dialogare benissimo».
«La Formula 3 Regional e la Formula Renault ovviamente hanno richiesto
un’attenzione particolare. La Formula 4, giunta al sesto anno, gode di          Con la Toyota Racing Series il rapporto è collaudato. C’è una chiave
ottima salute e se vogliamo è ormai un meccanismo oliato. A Imola però          per una collaborazione così riuscita?
ho visto che il campionato italiano è sempre quello di riferimento,             «Con Toyota il rapporto è iniziato nel 2004. E’ il campionato che si corre
soprattutto per il livello dei piloti - esagerato - e dei team, con strutture   nel posto più lontano possibile, quindi si è creato un legame particolare
impressionanti, non nascondo che mi ha fatto piacere. Ci ha poi tenuto          con organizzatori che sono riusciti a creare una realtà molto seguita e
molto impegnati la nuova vettura per la Toyota Racing Series, che               consolidata, che negli anni ha visto la partecipazione di piloti poi
ripartirà a gennaio. Siamo in fase di consegna, le prime sono in viaggio e      affermatisi in categorie molto importanti. Si corre in piste d’altri tempi
arriveranno fra poco in Nuova Zelanda. Le altre dodici partiranno fra due       con persone anche d’altri tempi. Un po’ come è capitato con Renault e Aci
settimane, una e già in loco e così si completerà l’ordine di 25 vetture        Csai, crediamo di aver ripagato la fiducia che ci è stata data assicurando
richieste da Toyota New Zealand. Non è stato un sforzo banale.                  un prodotto e una assistenza al massimo livello, ora ancora migliore
L’allestimento con Toyota di un nuovo motore, la collaborazione a               grazie all’arrivo di Autotecnica Motori».

     Ci ha tenuto molto impegnati la nuova vettura per la Toyota Racing Series,
     che ripartirà a gennaio. Siamo in fase di consegna, le prime sono in viaggio
     e arriveranno fra poco in Nuova Zelanda. Le altre dodici partiranno fra due
        settimane, una è già in loco e così si completerà l’ordine di 25 vetture
            richieste da Toyota New Zealand. Non è stato un sforzo banale
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F3 Asian

Toyota
FT 60

         Formula 3 Regional

                                         F.4 Italia

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Una parte delle nostre risorse è concentrata sul futuro,
    ma l’obiettivo prioritario al momento è seguire al meglio tutti i campionati,
          che non sono pochi: le serie nazionali della F.4, la F.3 Regional,
    le Toyota Racing Series, la British F.3 di Palmer che ha deciso di continuare
      con la stessa vettura, approntando un kit di aggiornamento per il 2020
                 su cui stiamo già discutendo. E poi ci sono gli Usa...
Anche l’esperienza americana sta procedendo a pieno regime…                     parte delle nostre risorse è concentrata sul futuro, ma l’obiettivo
«Sì, negli Usa le vetture funzionano bene. Sono stato a St. Petersburg          prioritario al momento è seguire al meglio tutti i vari campionati, che
anche per presentare l’amministratore delegato del nostro gruppo                non sono pochi: le serie nazionali della F.4, la F.3 Regional, le Toyota
Giovanni Delfino a Dan Anderson e al distributore americano Karl Haas,          Racing Series, la British F.3 di Palmer che ha deciso di continuare con la
tutti si sono dichiarati molto soddisfatti del nostro lavoro. È il terzo anno   stessa vettura, approntando un kit di aggiornamento per il 2020 su cui
della USF 2000 e il secondo della Pro Mazda, che ora si chiama Indy Pro         stiamo già discutendo. E poi ci sono gli Usa. Insomma, siamo in ballo con
2000. Essere presenti nei principali campionati entry level in America,         3-4 categorie ogni weekend, e sulle piste di tutto il mondo. Dobbiamo
insieme a Dallara che è fornitore di IndyCar e Indy Lights, è importante        essere pronti a fornire con tutta l’assistenza necessaria, e tranne la F.4
per Tatuus. Come costruttore poi dovrei essere imparziale, ma è bello           italiana si tratta di campionati dislocati davvero ovunque sul pianeta. Il
vedere un team italiano come RP Motorsport che ha creduto nel progetto          personale sia nostro sia di Autotecnica Motori viaggia in continuazione,
americano e sta facendo bene. Non è facile, noi l’abbiamo provato               da Imola al Nurburgring, dall’Ungheria a Laguna Seca».
facendo correre un team nel 1996. Adeguarsi al concetto delle gare
americane, fra ovali, cambi e assetti diversi è una sfida».                     C’è una ricetta segreta per avere successo in così tanti contesti?
                                                                                «Mantenere l’elasticità delle piccole realtà, anche quando sei animato da
Quali sono le nuove sfide all’orizzonte?                                        grande professionalità. Come poi è tipico della nostra realtà italiana, e
«Come è noto la Fia posticipato ha nuova Formula 4 al 2021, stiamo              come noi ben sappiamo visto che i nostri fornitori per la maggior parte
lavorando da tempo alla nuova vettura ma siamo ancora lontani. Ora una          sono italiani».

                                                                                                                              Eduardo Barrichello
                                                                                                                              USF 2000

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Wonder

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PASSIONE GLOBALE Vicky Piria: "È la macchina giusta" Scommessa vincente Dove i talenti diventano realtà Colombo: "Una formula per il futuro" ...
Women
Si è concluso con la vittoria della britannica Jamie Chadwick il primo anno della W Series,
il campionato tutto al femminile che aveva sollevato dubbi e scetticismi.
La scommessa invece è stata vinta grazie alla qualità delle pilotesse, alla professionalità
dell’organizzazione e alle caratteristiche della Tatuus Alfa Romeo T-318
curata dal punto di vista motoristico da Autotecnica Motori

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by Jacopo Rubino                                                                  Almeria, in cui le 28 finaliste si sono confrontate sull'attesa monoposto di
                                                                                  casa Tatuus.
Il 2019 è già destinato a entrare nella storia dell'automobilismo:                Dopo sei appuntamenti, a laurearsi campionessa è stata la britannica
verrà ricordato per la nascita del primo campionato tutto                         Jamie Chadwick. Solo lei ha conquistato due successi, nella gara di
al femminile, la W Series. Un progetto ambizioso e rivoluzionario,                apertura ad Hockenheim e poi a Misano, frequentando con assiduità la
che fra le tante personalità di rilievo ha coinvolto anche l'ex F1                zona podio. La sua principale avversaria è stata Beitske Visser,
David Coulthard. L'obiettivo? Offrire più opportunità di carriera alle            considerata la favorita della vigilia in virtù del suo curriculum, capace di
ragazze pilota che faticano ad emergere contro la maggioranza                     imporsi nella tappa di Zolder: l'olandese ha tenuto aperti i giochi fino
maschile, a dispetto delle potenzialità. La vettura voluta dagli                  all'ultima sfida di Brands Hatch, chiudendo con soli 10 punti di
organizzatori è stata la nuova Tatuus T-318 spinta dal propulsore                 svantaggio. Sul gradino più alto del podio abbiamo visto anche la
Alfa Romeo preparato da Autotecnica. Si tratta dello stesso pacchetto             spagnola Marta Garcia, sul circuito cittadino del Norisring, la finlandese
tutto italiano adottato anche dalla F3 Asia e dalla Formula Regional              Emma Kimilainen ad Assen e, sul tracciato di casa, l'altra inglese Alice
Europe. Per garantire il maggior equilibrio possibile, senza                      Powell che ha terminato così terza in classifica.
interferenze delle scuderie, la gestione tecnica è stata delegata in              Unica "azzurra" ai nastri partenza, Vicky Piria ha ottenuto come miglior
modo completo alla Hitech, stessa struttura già dominatrice della                 risultato il quinto posto in terra tricolore. Nona in graduatoria, si è
Formula 3 asiatica.                                                               garantita un posto nella top 12 della graduatoria che vale l'ammissione
Alle ben cento richieste di iscrizione recapitate in inverno, testimonianza       diretta alla prossima stagione. In lista si sono messe inoltre Fabienne
dell'immediato interesse verso l'iniziativa, ha fatto seguito una intensa         Wohwlend, Miki Koyama, Sarah Moore, Tasmin Pepper e, in volata,
selezione "sul campo" per individuare le 18 concorrenti da ammettere in           Jessica Hawkins e Sabre Cook. Per tutte le altre, e per le nuove candidate,
gara. Dopo i due giorni di stage al Wachauring, in Austria, utili inoltre a       le selezioni 2020 ripartiranno a settembre. La W Series, intanto, vuole
valutare gli aspetti atletici e mentali, sono stati decisivi i test di marzo ad   crescere ancora..

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Vicky Piria:
«La macchina giusta
per una serie che
ti fa crescere davvero»
Quale è il suo bilancio personale dopo la              gare sono state abbastanza difficili per me per
prima esperienza della W Series?                       questo motivo, ma dal mio quinto posto di Misano
«Il bilancio di questa prima stagione della W Series   ho iniziato a sentirmi competitiva e sono felice
direi è assolutamente positivo. Sono tornata alle      delle mie prestazioni, anche se si tratta di un
gare, tra l’altro in monoposto, dopo 5 anni senza      campionato molto competitivo nel quale c’è da
far una stagione intera in macchina. Le prime due      lavorare sempre».

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«IL PUNTO FORTE DELLA CATEGORIA È CHE INVESTE PER FARCI DIVENTARE
           PILOTI MIGLIORI. CONDIVIDIAMO DATI E VIDEO, IL SETUP DI BASE
      È UGUALE PER TUTTI E QUINDI LE PRESTAZIONI SONO VICINE. SICURAMENTE
              SI POTREBBE INTERVENIRE NELL’INSERIRE UNA GARA IN PIÙ
             A WEEKEND E MAGARI QUALCHE WEEKEND DI GARA IN PIÙ»
Quali sono stati i punti forti della categoria e dove si può                 spalle, e di curare la capacità di adattarsi molto in fretta nella guida e
intervenire per migliorare?                                                  anche nell’approccio al campionato in generale».
«Il punto forte della categoria è che investe per farci diventare piloti
migliori. Condividiamo dati e video, il setup di base è uguale per tutti e   Su quali circuiti le piacerebbe vedere la W Series?
quindi le prestazioni sono vicine. Sicuramente si potrebbe intervenire       «Sicuramente piste italiane. Quest’anno abbiamo avuto Misano ma anche
nell’inserire una gara in più a weekend e magari qualche weekend di gara     Mugello mi piacerebbe molto, insieme a Spa e magari a qualche pista
in più».                                                                     extra europea»

Come si è trovata con la monoposto Tatuus? Quali sono i pregi                Il momento migliore e quello peggiore della sua stagione?
della vettura?                                                               «Il migliore è stato sicuramente il weekend di gara a Misano, ho portato a
«Inizialmente ho dovuto adattarmi molto, e adattare il mio stile di guida.   casa il mio risultato migliore nella gara di casa. Il peggiore forse la prima
E' una macchina con grandi prestazioni ma va guidata in un determinato       gara a Hockenheim, dove ho commesso una serie di errori»
modo per andare forti. Il suo punto forte sicuramente è la frenata:
veramente puoi spingerti oltre e non blocca facilmente. Un altro punto       Crede che la serie abbia contribuito o possa farlo in futuro, a
forte è sicuramente il grip sul bagnato»                                     migliorare l’immagine delle donne pilota?
                                                                             «Basti pensare che se non fosse per questa serie io e anche altre ragazze
Che cosa consiglia alle colleghe che affronteranno la serie la               non avremmo corso quest’anno. Ci hanno permesso di diventare piloti
prossima stagione?                                                           migliori. Credo le gare sono belle avvincenti e la competizione
«Di prepararsi molto fisicamente, soprattutto per quanto riguarda le         ravvicinata, tutti sinonimi di qualità sportiva».

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N°1 in safety since 1972

www.sabelt.com
Luca De Donno:
Scommessa vincente
Luca De Donno, patron WSK, racconta le sue
motivazioni dietro la scelta di candidarsi come
organizzatore della Formula 4 Italia e della
Formula Regional European. In entrambi i casi
si è affidato alla vetture Tatuus spinte
da propulsori Autotecnica Motori

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By Mattia Tremolada

Partiamo dal principio: come è nata l’idea di
candidare la WSK per organizzare il campionato
italiano di Formula 4 e la conseguente scelta di
puntare sui telai Tatuus?
“Dopo tanti anni trascorsi nei kartodromi, ascoltando i
piloti parlare del proprio futuro nelle formule,
abbiamo iniziato a pensare di organizzare una nostra
serie. Poco tempo dopo la FIA ha lanciato la Formula 4
e ci è sembrata subito la categoria ideale per noi. A
quel punto ho mandato la nostra candidatura ufficiale                          Alexandre Bardinon
alla federazione italiana, abbiamo vinto il concorso e
siamo diventati gli organizzatori del campionato. Per
noi si trattava di una sfida personale, per capire se                          David Schumacher
avessimo la stoffa per stare nel paddock di un                                 con Marcos Siebert
autodromo. Il primo periodo di apprendimento non è
stato facile, ma molto costruttivo. Il passo successivo è
stato creare un concorso per scegliere il fornitore delle
monoposto. Il bando è stato vinto da Tatuus e per noi è
stata una gran fortuna. Abbiamo infatti avuto
l’occasione di lavorare con uno dei migliori costruttori
in assoluto di vetture formula. La macchina è stata
perfetta fin dalla prima stagione e ad oggi ha
un’affidabilità invidiabile che ci ha permesso di avere
ben trenta vetture al via”.

Quindi la decisione di continuare ad
accompagnare i giovani piloti nel percorso verso
la F1 con la Formula Regional European.
“È stato un passo naturale. Come abbiamo sentito
l’esigenza di salire dal kart alla Formula 4, così i
abbiamo ritenuto necessario continuare a crescere con
la Formula Regional. Ci siamo accorti che i piloti che
uscivano dalla F4 avevano bisogno di un anello di
congiunzione con la F3 internazionale, che ha budget e
cavalleria molto maggiori. Abbiamo quindi creato un
tassello intermedio, importante per calmierare i vari
step e traghettare i ragazzi verso le formule maggiori
con meno violenza”.

Il debutto della Formula Regional però non è
stato dei più facili. Ritiene che una volta che la

                                                      De Donno con Jean Todt
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Frederik Vesti

                                  piramide voluta dalla FIA sarà consolidata, ci sarà
                                  una maggiore adesione?
                                  “Ci siamo inseriti in un palcoscenico molto complicato,
                                  con tanti campionati dal livello simile e con lo stesso
                                  target. Alcuni già esistenti sono stati costretti a fermarsi,
                                  mentre gli altri si sono spartiti il mercato. Il nostro
                                  obiettivo era quello di lanciare il campionato già
                                  quest’anno e lo abbiamo raggiunto. È vero che in questo
                                  momento c’è un po’ di confusione, ma siamo l’unica
                                  categoria di questo livello con la titolazione ufficiale FIA,
                                  quindi sono sicuro che una volta stabilite le gerarchie, la
                                  maggior parte dei team convergerà nella nostra
                                  struttura”.

                                  Cosa ne pensa della monoposto? Ha raccolto
                                  l’eredità importante della F3, adottando però una
                                  filosofia molto diversa.
                                  “La Tatuus T-318 aveva già una stagione alle spalle,
                                  dunque è stata perfetta fin dall’inizio.
                                  Tuttavia è difficile fare un paragone con le vecchie
                                  vetture di F3. Si tratta di una filosofia differente, anche a
                                  livello di sicurezza. Le macchine attuali sono più pesanti
                                  per via delle nuove omologazioni di sicurezza, appunto:
                                  l’aggiunta dell’halo e di materiali che rendono l’auto più
                                  sicura si fa sentire, ma rappresentano un notevole salto
                                  di qualità. Per quanto riguarda la motorizzazione è
                                  normale che si sia passati al turbo, perché questa è la
Fraga e Fittipaldi                strada intrapresa dalle categorie superiori.
                                  A livello di performance, la Formula Regional
                                  si colloca bene tra la F4 e la F3, una vettura più
                                  performante non avrebbe avuto senso perché avrebbe
                                  accentuato troppo il divario con la F4. Inoltre, la vecchia
                                  F3 di fatto è completamente scomparsa, sdoppiandosi
                                  da una parte nella Formula Regional e dall’altra nella
                                  GP3”.

                                  A fine stagione debutterà nei FIA Motorsport
                                  Games la prima vettura di Formula 4 ibrida e dotata
                                  di halo. Queste soluzioni verranno adottate a breve
                                  anche nel campionato italiano?
                                  “L’omologa dell’attuale macchina è giunta quest’anno a
                                  scadenza, dopo sei stagioni. Abbiamo già ricevuto una
                                  deroga per il 2020, ma l’intenzione della FIA pare essere
                                  quella di estenderla fino al 2024. Contemporaneamente,
                                  però, la federazione internazionale sta anche spingendo
                                  per avere al via una nuova macchina dotata del sistema
                     Igor Fraga   halo. In questi mesi parleremo con l’ACI e decideremo
                                  quando inserire la nuova vettura”.
                                                                                            19
FORMULA 4
     In Italia si infiamma
     la sfida tra Hauger e Petecof
     Infuria la battaglia al vertice della Formula 4 Italia tra Dennis Hauger e Gianluca Petecof. La categoria, partita nel 2014, è ad oggi in grande salute e può
     vantare la presenza di oltre trenta monoposto al via di ogni appuntamento. I due portacolori di Van Amersfoort e Prema sono i principali antagonisti nella
     lotta al titolo, con il norvegese che grazie ai tre successi ottenuti nel round di Imola è riuscito ad affondare l’attacco decisivo, strappando la prima piazza in
     classifica al rivale. La squadra di Grisignano può consolarsi con la bella crescita del rookie Paul Aron, che occupa il terzo posto nella graduatoria assoluta e il
     primo in quella riservata ai debuttanti, dove non ha certo vita facile contro il ceco Roman Stanek e l’inglese Jonny Edgar, grandi protagonisti sul tracciato
     del Santerno. In grande spolvero Mikhael Belov, capace di mantenersi nei primi cinque con grande costanza a Imola, dove ha ottenuto due piazzamenti sul
     podio. In casa Bhaitech c’è stata anche la soddisfazione di vedere Umberto Laganella in zona punti in due manche. Oltre al pilota di San Severo, si sono
     messi in luce anche gli azzurri Francesco Simonazzi, Andrea Rosso e Lorenzo Ferrari, bravi ad entrare in top ten nella prima stagione in monoposto.

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Nannini d’Arabia
L’italiano conquista gli Emirati
È stato un pilota italiano ad aggiudicarsi il titolo 2019 nella Formula 4 degli Emirati Arabi, Matteo Nannini. Il giovane forlivese, al debutto agonistico in
monoposto, è riuscito a imporsi insieme al team Xcel Motorsport, conosciuto in precedenza come Energy Dubai. Per Nannini sono maturati ben sette
successi in gara, nell'arco dei cinque round andati in scena in alternanza fra i circuiti di Dubai e Abu Dhabi, che gli hanno permesso di avere la meglio sui
suoi diretti avversari: il paraguaiano Joshua Durksen, schierato dalla scuderia Mucke, e il compagno di scuderia Shihab Al Habsi.
Per tutti i ragazzi al via, la F4 UAE si è dimostrata un'opportunità ideale per fare esperienza durante l'inverno: merito in primis dell'ottimo clima della
regione mediorientale, oltre all'utilizzo delle stesse monoposto Tatuus-Abarth presenti nei campionati europei di Italia, Germania e Spagna, in cui si sono
rispettivamente indirizzati i primi tre della classifica generale. Il format degli appuntamenti, articolato su ben quattro manches, permette inoltre di coprire
un elevato chilometraggio a costi contenuti.
Fra gli altri protagonisti, abbiamo assistito al ritorno il tedesco Lucas Alecco Roy, già presente nell'edizione 2017-2018, che ha chiuso quarto assoluto con tre
vittorie, senza dimenticare l'angolano Rui Andrade, Nico Gohler e Tijmen van der Helm, che hanno avuto modo a loro volta di presenziare sul podio. Bravo
in particolare l'olandese, entrato a partire dalla seconda tappa a Yas Marina in attesa di compiere l'età minima di 15 anni, e capace subito di tenere il ritmo
degli avversari.

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Road
        to
        Indy

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     Dove i talenti
diventano realtà
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by Marco Cortesi                                                            proveniente dalla stessa città di Will Power, Toowoomba, mentre
                                                                            altri due nomi hanno attirato l'attenzione, quelli di Jak Crawford ed
La USF2000 series è entrata nel suo terzo anno con le Tatuus USF17          Eduardo Barrichello. Il texano ha impressionato per il debutto in
e grazie ad un pacchetto tecnico e di piloti di alta qualità, la serie ha   monoposto a soli 14 anni, mentre il brasiliano, figlio dell'ex pilota di
fatto un altro passo avanti positivo nel diventare un punto di              F1 Rubens Barrichello, ha faticato un po', segnando una top-5.
riferimento. Il tutto, condito da una grande competitività come
quella vista fino ad oggi. Le auto, simili nella loro configurazione a      La stagione dell'Indy Pro 2000 ha avuto un avvio simile a quella
quelle utilizzate in Europa per la Formula 4, si sono dimostrate non        dell'USF2000, con un favorito che ha dovuto rimboccarsi le maniche
solo tecnicamente impeccabili, ma anche valide come strumento di            per emergere a metà campionato. Dopo aver dominato la categoria
apprendimento per i giovani piloti che mirano a una carriera da             inferiore vincendo quasi tutte le corse disputate, Kyle Kirkwood non
professionisti. Finora non sono mancate le sorprese con Hunter              ha avuto vita facile ad inizio anno con un mix di errori da rookie e
McElrea, vincitore della borsa di studio Mazda, che ha dovuto               sfortuna che l'hanno privato di punti preziosi. Ma mentre il
affrontare un inizio travagliato mentre, dall'altra parte, Braden Eves      diciottenne svedese Rasmus Lindh scappava nei primi tre round,
emergeva in grande stile, vincendo ripetutamente. Comunque, il              Kirkwood ha trovato il giusto mix di ingredienti, segnando poi
diciannovenne Kiwi non si è arreso e ha messo a segno una                   cinque vittorie in sei gare. Proveniente da Jupiter, Florida, Kirkwood
straordinaria rimonta che lo ha messo quasi in alla pari con il rivale.     ha 21 anni e si è fatto strada grazie a duro lavoro e risultati. Gareggia
Il ventenne Eves è ancora in vantaggio di 9 punti, mentre                   per un team italiano, RP Motorsport. La scuderia diretta da Fabio
nonostante la velocità pura e delle prove di qualità, Darren Keane          Pampado ha fatto il suo debutto l'anno, scorso quando la serie è
dalla Florida è staccato di ben 53 punti. Il successo finale non è          passata ai telai Tatuus PM18, e si è costantemente migliorata
ancora fuori discussione, ma avrà bisogno di un finale perfetto e un        arrivando ormai al vertice. Lungi dall'essere fuori corsa, il canadese
po' di fortuna per far quadrare tutto. Non lontano si trovano Colin         Parker Thompson ha portato a casa buoni risultati, tra cui due
Kaminsky e Christian Rasmussen. L'americano è ancora alla ricerca           vittorie, e lo stesso vale per Danial Frost, da Singapore, che ha anche
della sua prima vittoria, mentre il danese è andato a segno due volte.      lui marcato due vittorie. Ci sarà una corsa a quattro verso la
Tra i vincitori di quest'anno spiccano l'australiano Cameron Shields,       finalissima di Laguna Seca: la battaglia è tutt'altro che finita.
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Braden Eves

Darren                 Rasmus
Keane                  Lindh

                       Kyle
                       Kirkwood

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F.3 Asian
l’inverno è dei
campioni
Davide De Gobbi patron della Formula 3 Fia Asia, racconta i primi due
anni di una serie che ha fatto da apripista alla nuova categoria voluta
dalla Fia. Con ottimo successo grazie al pacchetto offerto da Tatuus e
Autotecnica Motori, insuperabile nel rapporto qualità/prezzo, e margini
di crescita con l’arrivo di novità anche nel calendario

by Stefano Semeraro

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De Gobbi, quale è il bilancio di queste prima due stagioni della             regione che offre una vetrina importante per aziende e sponsor e,
F.3 Asian e della collaborazione con Tatuus e Autotecnica?                   fattore importante, il budget che risulta molto inferiore rispetto alle
«Ci stiamo avvicinando alla fine della seconda stagione in Asia con la       corrispondenti serie Europee. Piloti e team sono ben consci dei limiti
nuova vettura F3R Tatuus-Autotecnica; sono passati poco più di 12 mesi       della F3AC soprattutto a causa delle limitazioni logistiche, di distanze e
dalla prima gara di Sepang del luglio 2018 e in un tempo ristretto siamo     condizioni climatiche che non sono paragonabli con altri campionati.
riusciti a mettere assieme già due campionati ed una Winter Series; un       Nonostante questo bisogna dire che i team stanno svolgendo un gran
numero di eventi e chilometri che nessuna altra Serie a livello mondiale     lavoro per avere sempre delle vetture ben preparate e che Tatuus e
ha prodotto con lo stesso tipo di vettura. Penso che per noi come            Autotecnica ci stanno seguendo con particolare attenzione perché
organizzatori, e Tatuus e Autotecnica Motori come costruttori, l'Asia        hanno capito le differenti condizioni di lavoro e di manutenzione a cui
sia stato un importante test per mettere alla prova una vettura che si è     vanno incontro le vetture. Come organizzatore abbiamo fatto uno
dimostrata pienamente all’altezza. I dati raccolti in Asia sono stati        sforzo enorme per mettere team e piloti a proprio agio offrendo una
fondamentali per lo sviluppo e perfezionamento della monoposto che,          piattaforma che cerca di massimizzare tutti gli aspetti che vanno dalla
come abbiamo potuto vedere, è diventata il punto di riferimento a            presentazione della serie, opportunità di ottenere punti Super Licenza
livello mondiale per il segmento F3 Regional.                                e copertura mediatica ma soprattutto minimizzare il budget. Siamo
Il fatto che la vettura F318 prodotta da Tatuus sia la più venduta a         veramente sorpresi dal numero dei fans ed appassionati che seguono le
livello mondiale significa che abbiamo fatto la giusta scelta, e questo è    gare del F3AC con punte anche di 2 milioni di contatti durante il Week
un fattore importante per il successo di una serie; è facile scegliere la    end di gara».
macchina più venduta quando è già sul mercato, più difficile e
rischioso farlo quando si è i primi a partire. Quindi un grande              Quale ritiene si sia dimostrato il punto forte della categoria, e
soddisfazione per noi e penso anche per tutto il gruppo Tatuus; una          quale il settore su cui lavorare si più?
sfida vinta da entrambi. La F3AC da subito ha raccolto le attenzioni         «Il 2019 è stato l'anno in cui il nuovo concetto di F3 voluto dalla
degli addetti ai lavori, abbiamo avuto numeri importanti sulle presenze      FIA è entrato pienamente in funzione; ci vorrà probabilmente ancora
considerando il periodo delicato di passaggio che sta vivendo il             una stagione per avere una uniformità nei vari continenti ma già
segmento della F3. La serie ha una base solida di team che vi hanno          adesso si puo vedere che il concetto di F3 Regional è la giusta
aderito e che garantiscono un costante supporto così come l'interesse        direzione per il futuro delle categorie propedeutiche. Con cinque Serie
dei piloti a gareggiare in Asia. Segno che l'Asia raccoglie attenzioni per   partite tra il 2018 e 2019 usando il concetto F3R e con almeno altre due
il tipo di piste su cui si va a gareggiare, per il fatto di essere in una    serie in partenza nel 2020 si ha un chiaro segnale che la direzione del

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F3R è quella giusta da intraprendere con una macchina con            adattando a questo nuovo scenario. Per il prossimo futuro la
prestazioni importanti ma a costi di acquisto e gestionali           F3 Asia cercherà di inserirsi in un nuovo segmento di
contenuti. La principale caratteristica della F3R è un rapporto      mercato svolgendo la ‘main series’ durante i mesi invernali. Il
qualità/prezzo che nessuna altra vettura dello stesso                successo della Winter Series durante il 2019 ha dimostrato un
segmento può offrire. Le attuali condizioni di mercato stanno        forte interesse da parte di piloti e team Europei verso il
dimostrando che piloti e team sono più interessati ad un             campionato Asiatico ed allo stesso tempo i piloti Asiatici
prodotto di qualità e all'avanguardia ma sono anche molto            hanno visto la Winter Series come una opportunità per
attenti al budget. L'area dove si potrebbe lavorare per il           confrontarsi con i migliori piloti delle varie serie europee
futuro è la ricerca di una uniformità di prestazioni tra le varie    senza andare in Europa. Le ultime direttive FIA in merito ai
serie con l'idea di creare alcuni eventi dove i migliori delle       punti Super Licenza hanno poi creato una nuova interessante
varie serie a livello regionale si possano confrontare, un po'       finestra di mercato per la F3 Asia; il nuovo regolamento
quello che era la generazione precedente della F3 con gli            FIA prevede infatti che i piloti possano accumulare
appuntamenti di Zandvoort e Macao. Rimango della                     punti Super Licenza su due campionati distinti se questi non
convinzione che l'evento di Macao debba raccogliere i                sono in sovrapposizione temporale durante lo stesso anno
migliori piloti delle varie serie a livello mondiale in una finale   solare. Sfruttando le condizioni climatiche favorevoli,
dove si possa assistere anche ad un confronto tra vari telai e       la F3 Asia può offrire un pacchetto di eventi su piste
motori messi in condizione di gareggiare con prestazioni             importanti durante un periodo in cui le maggiori serie
similari. Non credo molto nell'attuale format del Macao GP           europee e giapponesi sono ferme per la pausa invernale e
con la F3 Internazionale, ma vedo in un futuro non molto             garantire allo stesso tempo la possibilità di accumulare una
lontano la possibilità di tornare a gareggiare con I migliori        quantità importanti di punti Super Licenza che stanno
piloti delle serie regionali europee, asiatiche e statunitensi».     diventando fondamentali per i piloti che aspirano a guidare
                                                                     una vettura F1. È un esperimento che vogliamo provare per il
Che novità ci aspettano? Si parla fra l’altro di un cambio           2020 con la convinzione che l'idea possa raccogliere
di calendario.                                                       numerosi consensi da parte di team e piloti e, se il
«Il settore della F3 è in continua evoluzione, il cambiamento        regolamento FIA dovesse rimanere immutato nelle prossimi
imposto dalla FIA sta entrando pian piano a regime e di              stagioni, vogliamo far diventare la F3AC la serie di
conseguenza le varie serie a livello Mondiale si stanno              riferimento durante il periodo invernale».
Salto
     di qualità
      Per la Toyota Racing Series 2020     by Jacopo Rubino
              ci sarà una vettura Tatuus
                                           L'edizione 2020 aprirà il terzo ciclo tecnico della Toyota Racing Series, sempre nel segno della
     ancora più prestazionale e sicura,    Tatuus: sarà protagonista la nuova vettura firmata dall'azienda italiana, la FT-60, erede delle
       la FT-60, mentre il campionato      precedenti FT-40 e FT-50. Grazie al clima favorevole e all'ottima organizzazione, il campionato
             vede crescere il suo appeal   neozelandese è diventato un riferimento a livello globale per tutti i giovani piloti desiderosi di
         a livello internazionale e crea   maturare esperienza durante l'inverno. Alcuni di loro hanno poi raggiunto la Formula 1, come
                                           Daniil Kvyat, Lance Stroll e Lando Norris.
             un ponte con gli Stai Uniti   Con la FT-60 la Toyota Racing Series è pronta a rafforzare ancora di più la sua vocazione. Il
                                           passo avanti rispetto alla precedente FT-50, già molto apprezzata nel paddock, è notevole. La
                                           nuova monoposto è basata sul telaio con specifiche da F3 Regionale ormai diffuso su larga
                                           scala nella F3 Asia, nella Formula Regional Europe, nella Formula Renault Eurocup e nella W
                                           Series femminile. La FT-60 monta l'Halo a protezione dell'abitacolo, rispetta tutti gli standard
                                           più recenti in materia di crash-test, e genera un carico aerodinamico maggiore del 25 per cento
                                           rispetto al modello che sostituisce. Insieme ai 270 cavalli erogati dal nuovo motore 2.0 turbo,
                                           questo consentirà di battere i record sul giro di tutti circuiti inseriti nel calendario.
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"La FT-60 è una vettura all'avanguardia, con potenza e carico aerodinamico
     mai così alti per il nostro campionato. Speriamo di attirare talenti
     internazionali in numero ancora maggiore", ha spiegato Nicolas Caillol,
     direttore generale della Toyota Racing Series. "Potranno essere provenienti
     dalla F4, dalla F3, dalla W Series se si tratta di ragazze, o da qualsiasi altra
     categoria di pari grado. La partecipazione può essere utile anche per chi è
     già arrivato ad uno step superiore nella scalata alla F1, ma vuole ottenere
     punti aggiuntivi per la Superlicenza o affinare ulteriormente le proprie
     abilità".
     I punti Superlicenza destinati al vincitore del titolo saranno 7, e con la FIA
     che nel Consiglio Mondiale di giugno ha disciplinato maggiormente i criteri
     di assegnazione durante un singolo anno, in queste settimane la Toyota
     Racing Series ha visto ulteriormente salire il suo appeal. "Abbiamo già
     ricevuto un enorme interesse per il 2020, grazie alla nuova macchina e alle
     nuove regole sulla Superlicenza", ha confermato Caillol.
     Si guarda però anche all'America, attraverso la partnership stretta con la
     filiera Road to Indy che include USF2000, Indy Pro 2000 (in entrambe si
     utilizzano telai Tatuus) e Indy Lights. I primi tre classificati di ogni categoria
     riceveranno un contributo economico per l'iscrizione alla prossima TRS,
     mentre chi disputerà l'intera Toyota Racing Series 2020 potrà accedere
     gratuitamente a una sessione di test in uno dei tre campionati statunitensi.
     Del resto Scott Dixon, cinque volte trionfatore in IndyCar, viene proprio
     dalla Nuova Zelanda.

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Renault Eurocup
Colombo: «Un percorso formativo
che mi dà tranquillità per il futuro»
by Massimo Costa                                        esperienza formativa. Con le Tatuus della F4          vettura è una sfida continua per capire come
                                                        italiana ho corso per due stagioni con la             guidarla in quanto è molto più pesante delle
Lorenzo Colombo, terzo nel campionato Renault           BhaiTech per migliorare costantemente il mio          precedenti ed ha una potenza maggiore della
Eurocup che si disputa con le nuove monoposto           stile di guida. L’ho trovata una vettura scuola       Tatuus 2.0 litri, passando da 220 a 280 cavalli del
Tatuus realizzate con dettami FIA per la F3, nelle      molto utile perché, anche se potrebbe sembrare        motore Renault. Anche le gomme Hankook,
ultime quattro gare svolte tra Le Castellet e Spa       facile condurla, in realtà per essere veloci su       rispetto alle precedenti Michelin, sono diverse in
ha raccolto ben tre vittorie e due pole (in terra       tutte le piste, per raggiungere il limite, bisogna    quanto, a pneumatico nuovo, hanno meno grip
francese) raggiungendo i leader del campionato          essere veramente capaci»                              laterale. Poi, quando sono usate, sono quasi
Victor Martins e Oscar Piastri nella classifica                                                               simili, ma a gomma fresca la differenza si sente.
generale. Se il francese e l’australiano contano        Come sono cambiate le cose con il cambio di           Con la nuova Tatuus Renault Eurocup, mi è
147 punti, lui ne ha 134 e davanti a loro vi sono       categoria?                                            servito un po’ di tempo per prendere il giusto
ancora ben 10 gare da affrontare. A differenza dei      Nel salto successivo, con la Tatuus Renault 2.0 del   ritmo, ma alla fine ci sono riuscito. Ritengo che il
due rivali con cui si gioca il titolo, Colombo è        team JD Motorsport, ho mantenuto lo stile di          percorso formativo svolto con la Tatuus sia stato
uno dei pochissimi piloti la cui carriera si è svolta   guida necessario in F4, ma la grande differenza       fantastico e mi permetta di guardare al futuro,
interamente con monoposto costruite dalla               era rappresentata dalla velocità in curva che la      alle categorie maggiori, con serenità per quello
Tatuus. Lorenzo ha infatti partecipato alla F4          vettura 2.0 litri raggiungeva grazie a una notevole   che ho potuto apprendere, per quello che mi
italiana, poi alla F.Renault 2.0 e infine all’attuale   aerodinamica. Questo mi ha portato a spingere         hanno insegnato. E’ una scuola importante
Renault Eurocup, tutti campionati monomarca             ulteriormente rispetto alla F4, trovando nuovi        perché sono vetture difficili da guidare e
dell’azienda italiana. Colombo racconta la sua          limiti. Devo dire che mi sono trovato subito a mio    chiedono tanto al pilota, facendo la differenza
esperienza con le vetture Tatuus, giunta al             agio con questo tipo di monoposto».                   tra chi è meritevole e chi non lo è. Anche per le
quarto anno.                                                                                                  squadre è stata una bella sfida nel trovare il
«Il percorso che ho compiuto dalla F4 alla              Terza puntata in Renault Eurocup…                     giusto set-up base per le varie tipologie di piste e
attuale Renault Eurocup F3, passando dalla              «A mio avviso la Tatuus ha fatto un ottimo            la mia MP Motorsport fino ad ora ha fatto un
Renault Eurocup 2.0, è stata una incredibile            lavoro seguendo i regolamenti della FIA. Questa       eccellente lavoro».

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Gran Bretagna,
terra di conferme
by Jacopo Rubino                         Il portacolori del team Carlin,           Varrone, ultimissima new‐enty,
                                         quest'anno al via a tempo pieno, ha       hanno sfruttato al meglio le
La BRDC British F3 è nel pieno della     fatto della costanza il principale        opportunità fornite loro dalla totale
sua quarta edizione, caratterizzata      asso nella manica, riuscendo a            inversione dello schieramento in
come le precedenti da un sapore di       raccogliere punti in tutte le corse fin   gara 2. Senza dimenticare che,
internazionalità: sventolano infatti     qui disputate.                            proprio per la seconda manche di
ben 11 bandiere diverse sulla griglia,   Nonostante quattro affermazioni           ogni weekend, resta in vigore il
che vede protagoniste le vetture         ottenute, più di chiunque altro, il       punteggio aggiuntivo assegnato in
Tatuus MSV F3‐016, dotate di             rivale Johnathan Hoggard della            base alle posizioni recuperate da
propulsore 2 litri Cosworth da 230       Fortec insegue quindi a quota 294,        ogni concorrente: il più bravo di
cavalli e di pneumatici Pirelli. Un      mentre per il ruolo di terzo              tutti è stato Simmons, che a
pacchetto tecnico che, grazie            incomodo c'è la solida candidatura        Silverstone si è assicurato un
all'ottimo rapporto fra costi,           di Ayrton Simmons. L'anglo‐               fantastico +12 assieme al bottino del
prestazioni e affidabilità, è stato      spagnolo proprio in Belgio è stato il     quinto posto sotto la bandiera a
confermato dall'organizzatore            principale protagonista, trionfando       scacchi. A guadagnarci è anche lo
MotorSport Vision dopo il primo          in gara 3, e al momento vanta 276         spettacolo in pista.
positivo triennio.                       punti.
Con l'abituale trasferta sul mitico      In gara 3 a Snetterton anche lo
tracciato di Spa‐Francorchamps,          svedese Hampus Ericsson, fratello
l'unica fuori dal Regno Unito, la        minore di Marcus, è riuscito a
stagione è già entrata nella sua         festeggiare una vittoria, mentre
seconda metà: a comandare è              Kaylen Frederick, Benjamin
Clement Novalak, che ha raccolto         Pedersen, Lucas Petersson, Joshua
349 lunghezze grazie e due vittorie.     Mason e l'argentino Nicolas

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