ANDIAMO! - Venuto a tracciare ponti tra gli uomini - Istituto Seghetti

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ANDIAMO! - Venuto a tracciare ponti tra gli uomini - Istituto Seghetti
ANDIAMO!
                                                                                                           Periodico Anno XXV n. 3-4 LUGLIO - DICEMBRE 2020
                                                                                                                                                              Figlie del Sacro Cuore di Gesù
                                                                                                                                                              Provincia Italiana
Poste Italiane s.p.a. Sped. in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2 - DCB VR

                                                                                                                            Venuto a tracciare ponti
                                                                                                                                tra gli uomini
ANDIAMO! - Venuto a tracciare ponti tra gli uomini - Istituto Seghetti
EDITORIALE

ANDIAMO!
                                                              3 Il Natale che interroga
                                                                ROMA
                                                              4 Nessuno si salva da solo
                  Luglio - Dicembre 2020                       5   Indulgenza e Preghiera delle Religioni
                                                            		  SAN FELICE DEL BENACO
                                                              6 Assemblea V.Ai. Volontari Aiutamondo
                                                             		 ALBANIA
                                                              8 Partono gli Aiuti dal Governo
                                                              9 A Shengjin non ci si ferma mai
                                                            		  BERGAMO
                                                            12 Bergamo piange le sue vittime
                                                            		  BRESCIA
                                                            13 E’ apparsa la grazia
                                                            14 ... Si era di Carnevale
                                                            		  Universitarie Online poi tutte qui per un giorno
                                                            15 Le giovani FSCJ in visita ai luoghi
                                                            		 dei Fondatori
                                                            16 L’ANFAS ospite presso “le stanze” del FAI
                                                                CARPENEDOLO
                                                            17 All’Asilo “si stava” bene
                                                            17 Ma ora possiamo ricominciare
                                                                CREMONA
                                                            19 Dalle lezioni online al ritorno a scuola
                                                            		  PONTE MAMMOLO
                                                            21 D.a.D. - Didattica a distanza
                                                            21 Un viaggio virtuale nel mondo
                                                            22 Riconoscenza a Don Giuseppe
                                                            		  SAN FELICE DEL BENACO
                                                            23 Celebrazioni nel tempo Covid
                                                            23 La Madonna del Carmine ci fa visita!
                                                            25 La Casa di S. Felice è sempre vivente
                                                            25 Anche qui si vota
                                                            25 Un “Coro” per noi
                                                            26 Gli ulivi di San Felice
                                                                TRENTO
                                                            27 Distanti ma vicini - Separati ma insieme
                                                            28 Universitari e pandemia
                                                            29 La relazione è tutto. E niente è come prima”
                                                                VERONA
                                                            30 Domani
                                                            		 BENEFATTORI
                                                            32 Grazie e Buon Natale

Periodico di informazione         Direttore responsabile:            Fotografie: Archivio Figlie S. Cuore di Gesù,
Figlie del Sacro Cuore di Gesù    Antonio Marrella                   Provincia Italiana
Provincia Italiana                Redazione:                         Editoria e Stampa:
Associazione Shume - Mire         sr Mariagrazia Astori,             Editoriale Polis
                                  sr Gianna Lessio,                  37024 Negrar (VR) - Via Calcarole, 16
Anno XXV n. 3-4                   sr Daniela Perina                  Tel. 045 7500211 - 3407960641
Luglio - Dicembre 2020                                               www.editorialepolis.it
                                  astorimariagrazia@hotmail.it
Aut. Tribunale VR n. 1198
                                  cell. 3351680147                   I dati personali degli abbonati vengono trattati
del 9.1.1996
Poste Italiane                                                       in forma cartacea, informatica e telematica.
                                  Foto di copertina:
Sped. in A.P. D.L. 353/2003                                          L’interessato potrà esercitare i diritti di accesso,
                                  Il nuovo ponte di Genova
(conv. in L. 27/02/2004 n°46)                                        rettifica, aggiornamento, opposizione al trattamento
art. 1, comma 2 - DCB VR                                             e cancellazione, di cui all’art. 7 del D. Lgs. 196/2003.
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EDITORIALE

           IL NATALE CI INTERROGA
                                                                             Dio, che porta salvezza
                                                                             a tutti gli uomini e ci
“Il popolo che                                                               insegna a rinnegare
camminava nelle                                                              l’empietà e i desideri
tenebre ha visto                                                             mondani e a vivere in
una grande luce;                                                             questo mondo con
su coloro che                                                                sobrietà, con giustizia e
abitavano in                                                                 con pietà”
terra tenebrosa
una luce rifulse,                                                             Gesù qui viene defi-
perché un                                                                     nito come una grazia,
                                                                              cioè un dono, qualco-
bambino è nato
                                                                              sa di gratuito, immeri-
per noi, ci è stato
                                                                              tato. Non un dono che
dato un figlio”.                                                              suscita soltanto tene-
(Is 9, 1-5)                                                                   rezza perché si mostra
                                                                              come un bambino che
                                     dal “Gesù” di Franco Zeffirelli          nasce tra molti disagi:
                                                                              un dono forte, incredi-
Questo annuncio di speranza che noi sen-               bile, inimmaginabile che Dio ci ha fatto per-
tiremo nella Messa della Notte, ma che fu              ché egli non dispera ancora degli uomini.
proclamato nel sec. VIII a.C. dal profeta Isaia,
trova un terreno pronto ad accoglierlo, oggi           Ma Gesù è davvero una grazia di Dio?
come ieri. Israele, invasa dagli Assiri, viveva
nel terrore e non sapeva cosa fare e dove an-          Solo la fede aiuta a scorgere la potenza di Dio
dare per sottrarsi al pericolo. Anche noi sia-         nelle vicende, quindi anche in quella che vede
mo di fronte ad un nemico, da tempo ormai:             nascere il Figlio di Dio, venuto a sconfiggere
un nemico invisibile del quale non vediamo il          le tenebre, la paura, il peccato, le divisioni …
volto, ma molto bene le sue conseguenze e              Di certo, da quando il Figlio di Dio si è fatto
ci troviamo a desiderare di uscire da questa           uomo, è possibile cercare e trovare Dio, per-
situazione di fatica e di pericolo, situazione         ché egli si è fatto più che vicino, anzi è rima-
che anche noi potremmo chiamare tenebre.               sto tra noi. Ma non bastano gli occhi fisici per
                                                       scorgerlo, neppure a Natale. E allora, viene
                                                       opportuna una terza domanda:
Ma Gesù è davvero una grande luce?
                                                       “Ma io desidero davvero che Gesù nasca
La seconda lettura della stessa Messa (lettera         nel mio cuore e in quello dei miei fratelli?”
di Paolo a Tito 2,11-12) ci farà sentire queste
altre parole: “Figlio mio, è apparsa la grazia di                                  Suor Ernestina Gatti

                                                                                  n. 3-4/2020 ANDIAMO!    3
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ROMA

                 “Nessuno si salva da solo”

              “Ci siamo trovati impauriti e smarriti,
              siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta
              inaspettata e furiosa, ci siamo resi conto di trovarci
              sulla stessa barca tutti fragili e disorientati,
              ma allo stesso tempo importanti e necessari.
              Tutti chiamati a remare insieme,
              tutti bisognosi di confortarci a vicenda.
              Su questa barca ci siamo tutti, tutti.
              Non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo,
              ma solo insieme.
              Nessuno si salva da solo”
                                                          (papa Francesco)

4 ANDIAMO! n. 3-4/2020
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Indulgenza plenaria e
              “Preghiera delle Religioni”
Venerdì 27 marzo ore 18:00 Papa Francesco presiede un momento straordinario di
preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro e concede l’indulgenza plenaria:
Piazza San Pietro é vuota.
Papa Francesco, uomo coraggioso, percorre da solo il tragitto dalla Piazza fin su al sagrato
della Basilica: un momento storico di grande emozione e fede.
Martedì 20 ottobre in Piazza del Campidoglio a Roma la preghiera delle Religioni per la
salvezza degli uomini e del mondo promossa dalla Comunità di Sant’Egidio a 34 anni dal 1°
appuntamento di Assisi.
A fare da filo conduttore le parole pronunciate dal Papa nella preghiera del 27 marzo scorso
in Piazza San Pietro, riportata nella pagina a fianco: “Nessuno si salva da solo!”
È questo l’appello che i leader religiosi mondiali hanno lanciato ieri. Come ormai da 34 anni,
in diversi luoghi del mondo, sulle orme dello ‘Spirito di Assisi’ del 1986, i leader religiosi,
hanno pregato “gli uni accanto agli altri per implorare il dono della pace”.

                      “Basta guerre, Dio ce ne chiederà conto”
                 “La guerra, fallimento della politica e dell’umanità”

                                                                            n. 3-4/2020 ANDIAMO!   5
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SAN FELICE DEL BENACO

                    ASSEMBLEA 2020 V.Ai.
                    “Volontari Aiutamondo”

 Domenica 18 ottobre i Volontari dell’Asso-       si ancora in gioco, nonostante le difficoltà
 ciazione “Volontari Aiutamondo” si sono          che inevitabilmente attraversano la nostra
 incontrati a San Felice del Benaco, pres-        strada.
 so l’Albergo Sacro Cuore, per l’Assemblea
 annuale dell’Associazione.                       All’incontro ha presenziato anche la Madre
                                                  Provinciale per ribadire il desiderio e la ne-
 Questo incontro è stato particolare, per         cessità di una collaborazione tra le Figlie
 diverse ragioni: anzitutto, non era stato        del Sacro Cuore e i Laici che ne condivi-
 possibile questa primavera incontrarsi per       dono il Carisma e i valori.
 la normale Assemblea, a causa delle re-
 strizioni in vigore, e anche ora l’incontro si   Molto sentito è stato il momento di pre-
 è svolto con tutte le protezioni e le regole     ghiera, in cui abbiamo ricordato Suor M.
 necessarie per evitare i contagi.                Letizia e i Volontari Mario, Giulio e Gian-
                                                  battista che quest’anno hanno raggiunto
 Per i Soci, amici, prima ancora che vo-          il Padre nei cieli, dopo una vita spesa al
 lontari, è stato prezioso condividere una        servizio degli altri.
 “giornata di scambio” con il desiderio di
 aiutare, che ha portato l’Assemblea ad           In questa occasione è stato inoltre di-
 esprimere la voglia di continuare e metter-      scusso e approvato il “Nuovo Statuto

6 ANDIAMO! n. 3-4/2020
ANDIAMO! - Venuto a tracciare ponti tra gli uomini - Istituto Seghetti
A fianco e sotto:
                                                                                momenti
                                                                            dell’Assemblea
                                                                            con la relazione
                                                                             del Presidente
                                                                                  V.Ai.

dell’Associazione”, con le modifiche rese    San Felice, che ha parlato della situazione
necessarie dalla Normativa sul Terzo Set-    attuale e delle possibili collaborazioni con
tore, iniziando dal nome che cambierà -      i Volontari.
una volta terminato l’iter burocratico da:
“Associazione Volontari Aiutamondo” a        Nel     2021    l’Assemblea Annuale sarà
“Aiutamondo Odv” (Organizzazione di vo-      ugualmente importante perchè vi sarà la
lontariato), consentendo così di ottenere    rielezione del Consiglio Direttivo: potrà es-
anche il riconoscimento regionale.           sere l’occasione per rimettersi in gioco e
                                             trovare nuove forze e nuovi volontari.
La giornata è stata anche occasione per
conoscere il nuovo Direttore della Casa di                           Stefano Bagnatica

                                                                       n. 3-4/2020 ANDIAMO!     7
ANDIAMO! - Venuto a tracciare ponti tra gli uomini - Istituto Seghetti
ALBANIA

                                 Emergenza COVID-19
       La solidarietà dell’Italia ad un Paese amico
 L’Italia in aiuto dell’Albania durante l’emer-           nistra Mira Rakacolli e dall’Ambasciatore Fabrizio
 genza Covid-19: il 30 luglio scorso, è partita per       Bucci, svolgerà attività di consulenza e assistenza,
 Tirana una squadra composta da 7 unità, tra medici       nonché di formazione su aspetti sanitari specifici di
 ed infermieri; insieme a loro è decollato un carico di   diagnosi e contrasto al Covid.
 500mila mascherine chirurgiche. Un gesto di vici-
 nanza nei confronti di un Paese amico e alleato che      “Il Governo Italiano è ben felice di aiutare l’Albania
 è stato al nostro fianco nella fase più acuta della      e gli albanesi: dopo il grande gesto di solidarietà
 pandemia in Italia con l’invio di personale sanitario    fatto lo scorso marzo - ha dichiarato l’Ambascia-
 albanese.                                                tore Bucci - anche l’Italia non dimentica gli amici
                                                          in difficoltà e adesso il compito nostro è dare un
 Su impulso della Farnesina e con il coordinamento        piccolo aiuto all’Albania in questo momento compli-
 del Dipartimento della Protezione Civile, sette uni-     cato”. L’ambasciatore ha anche sottolineato come
 tà di personale sanitario delle Regioni Lombardia,       gli specialisti italiani, forti dell’esperienza maturata
 Piemonte, Lazio e Puglia sono giunte nella capitale      sul campo nei mesi passati, sapranno aiutare i col-
 albanese, a bordo di un aereo messo a disposizione       leghi albanesi in tutti gli aspetti legati alla gestione
 dalla Guardia di Finanza. Il velivolo ha trasportato     del virus. L’Ambasciatore, riprendendo le parole del
 anche uno stock di mascherine chirurgiche offerto        Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione In-
 dal Commissario straordinario per l’emergenza co-        ternazionale, Di Maio, ha infine ribadito come la Co-
 vid-19, Domenico Arcuri.                                 operazione Internazionale sia cruciale per sconfig-
                                                          gere il coronavirus e come questa passi per l’aiuto
 La squadra, accolta all’arrivo dalla Ministra della      diretto ai paesi cari e vicini all’Italia come l’Albania.
 Sanità albanese Ogerta Manastirliu, dalla Vice Mi-                         (Dal Sito dell’Ambasciata Italiana a Tirana)

8 ANDIAMO! n. 3-4/2020
ANDIAMO! - Venuto a tracciare ponti tra gli uomini - Istituto Seghetti
A Shengjin non ci si ferma mai
La situazione di emergenza sanitaria dovuta al
COVID 19 ha portato anche l’ALBANIA alla so-
spensione delle attività apostoliche e pastorali.
Allora ci siamo inventate di impegnare nell’attività
di coltivazione dell’orto i ragazzi della famiglia che
ospitiamo, da un anno, presso la nostra missione.
Il 1° giugno, il Governo Albanese ha permesso la
riapertura degli Asili Nido e delle Scuole materne.
E’ stato così anche per la nostra Scuola che ha
potuto riprendere le attività seguendo tutti i proto-
colli stabiliti dal Ministero della Sanità: sanificazio-
ne degli ambienti, uso del materiale di protezione,
mascherine, disinfettanti, termometro digitale,
autocertificazioni dei genitori e del personale.
Genitori ed Educatrici hanno collaborato usando
attenzione, cercando di osservare il distanzia-
mento, com’è possibile trattandosi di bambini
piccoli.
Dal 1° giugno al 15 luglio, circa 50 bambini han-
no frequentato le lezioni a tempo pieno con at-
tività svolte anche negli spazi esterni: la Scuola
gode di un vasto cortile. I mesi di chiusura, anche
qui come ovunque, sono stati molto difficili per i
bambini e per le famiglie perché alcuni genitori,
a fine maggio, avevano ripreso il lavoro, per cui
avere la possibilità di portare i bambini a scuola è
stato fondamentale.

Mai disperarsi per il Covid. C’è sempre qualcosa da fare.
Basta avere volontà e fantasia.

                                                            n. 3-4/2020 ANDIAMO!   9
ANDIAMO! - Venuto a tracciare ponti tra gli uomini - Istituto Seghetti
Per noi è stata una sfida, un
   modo per verificare la pos-
   sibilità di riprendere a pieno
   ritmo in autunno. Fortuna-
   tamente tutto è andato per
   il meglio, questo ci ha inco-
   raggiato a riprendere con
   fiducia l’attività educativo/
   scolastica superando alcuni
   timori.

   Il 7 settembre ha avuto ini-
   zio il nuovo Anno Scolasti-
   co con 77 bambini, divisi in
   tre gruppi. Tutti erano molto
   contenti di poter riprendere
   la scuola, di poter stare coi
   compagni, di incontrare le
   loro insegnanti.

   Alcuni bambini vengono a
   scuola con la mascherina
   per essere come i fratelli più
   grandi o come i loro genito-
   ri che ora possono lavorare
   in tranquillità sapendo che i
   piccoli sono in un luogo si-
   curo e ben custoditi.

   Riprendono le attività
   parrocchiali
   Anche in Parrocchia il 4 ot-
   tobre è iniziata la catechesi,
   con una grande tombolata
   all’esterno - pioggia scon-
   giurata - che ha permesso
   ai ragazzi di passare un po’
   di tempo insieme dopo una
   lunga sospensione delle at-
   tività pastorali.

   I ragazzi che non hanno po-
   tuto ricevere I Sacramenti
   in primavera, a causa del
   lockdown, si stanno prepa-
   rando a riceverli entro i primi
   di dicembre.

10 ANDIAMO! n. 3-4/2020
Ringraziamo il Signore per        ai primi di
averci permesso di ripren-        giugno, si è
dere le varie attività e di       riaperta la
lavorare per il Regno; gli        Scuola ma-
chiediamo di continuare a         terna: mol-
proteggerci … le mascheri-        ti genitori
ne non ci sono per tutti …        non hanno
stanno arrivando.                 riportato
                                  a scuola i
                                  bambini.
Famiglie e donne in               Il    soste-
difficoltà                        gno     alle
                                  famiglie e
Quando si è tornati ad un po’     alle   don-                     mo quest’opera di cura e di
di normalità ci si è rese conto   ne in difficoltà da parte no-   vicinanza a famiglie e don-
che nulla era più come pri-       stra non è stato interrotto     ne bisognose che trovano in
ma: la povertà già accentua-      a causa del lockdown, per-      ogni momento della giorna-
ta dal terremoto di fine no-      ché attraverso brevi visite e   ta la possibilità di rivolger-
vembre scorso è aumentata;        portando loro beni di prima     si a noi per condividere le
la mancanza di lavoro anche       necessità, o ascoltandole al    loro pene e preoccupazioni.
nel settore turistico ha reso     telefono, siamo sempre ri-
più precarie le condizioni di     maste in contatto e cercato       Sr Assunta, Sr Fernanda e
vita della nostra gente. Pur-     di sostenerle come ci è stato                   Sr Antonella
troppo molte persone non          possibile. Tuttora continuia-
sono consapevoli della gra-
vità della pandemia e delle
sue conseguenze, non si
curano dei mezzi necessari
alla sicurezza propria ed al-
trui. In Albania è diffusa l’i-
dea che la pandemia sia una
strategia politica usata per
rafforzare l’influenza politica
dell’unico partito al Gover-
no. Alcuni invece, vivono la
pandemia con molta paura,
lo si è constatato quando,

                                                                            n. 3-4/2020 ANDIAMO!   11
BERGAMO

                          Bergamo piange le sue vittime

     Una tempesta
     si è abbattuta
     tra foglie fresche
     e non più verdi.
     Sono cadute,
     Forzate dal vento
     senza nemmeno
     toccare il suolo.
     Su mezzi insoliti
     come processione,
     sfilavano nelle vie
     con umana pietà.
     Scendevano lacrime
     nel gelo unanime,
     alla vista smarrita
     colma di dolore.
     E sguardi attoniti,
     fissando increduli,
     seguivano il tragitto
     tra la città sgomenta.
     Solo una certezza
     ricolma di Fede
     si confondeva
     con la preghiera.
               Umberto Astori

   Il Presidente della Repubblica,
   Sergio Mattarella, al cimitero
   monumentale di Bergamo per
   partecipare alla cerimonia di
   commemorazione dei morti
   per coronavirus.Con la Messa
   di Requiem di Donizzetti
   Bergamo e tutta l’Italia si sono
   abbracciati.

12 ANDIAMO! n. 3-4/2020
BRESCIA

                   È apparsa la GRAZIA di Dio
Quando Sr Piera chiama le
sue amiche speciali + uno,
essi arrivano di gran carrie-
ra! E’ da anni che Suor Pie-
ra, ormai novantenne, cu-
stodisce in solaio scatoloni
e scatoloni, ma quel mate-
riale prezioso senza di lei e
senza le sue amiche, non si
animerebbe! Quando arriva
l’Equipe lei ha già in testa il
“progetto”, la sua mente ha
già “costruito”, vede già tut-
to fatto e ha solo bisogno di
“volontari” che con pazien-
za realizzino il “suo” sogno.
                                  Da S. Felice M. Victoria no-     pensato a Dio Onnipotente
Cosa può venir fuori da quei      stra guardarobiera, col mari-    durante la “sua” creazione
molteplici tavolati, radici       to Giacomo autista del grup-     di Betlemme: ci avrà mes-
d’ulivo che sono già un’o-        po, Adriana e Cecilia (ex        so poco tempo, Lui, perché
pera d’arte di per sé, dagli      infermiere della notte) ogni     all’epoca Betlemme era …
scatoloni, dai fogli di carta-    anno si accordano con Sr         quattro colline, alcune grot-
roccia, da quei sassi grossi      Piera e si dedicano, a com-      te dove ci avrebbero fatto
e piccoli, dalla segatura?        porre il grandissimo Prese-      anche il “pane” … poche fa-
Basta che lei parli e il grup-    pe nel refettorio delle suore.   miglie di pastori, eppure:
po operativo, opera! Iniziano     Sono infaticabili e, in più,     “E tu Betlemme, di Èfrata,
un lavoro di pazienza certo-      portano anche dei pasticcini     non sei davvero la più pic-
sina, fanno e disfano a se-       per la comunità. Sarà così       cola; in te è apparsa la Gra-
conda degli ordini; qualcosa      per alcuni pomeriggi.            zia di Dio!”
comincia a prendere forma e
appare un paesino che pre-        Mi sono fermata un mo-             Victoria, Adriana, Cecilia e
sto sarà anche abitato.           mento a guardare ed ho                                Giacomo

                                                                             n. 3-4/2020 ANDIAMO!   13
… Si era di Carnevale!

                                        La maschera sugli occhi
                                        ci bastava
                                        per nascondere il dolore
                                        col sorriso.
                                        Questa maschera
                                        ora è scesa
                                        sul sorriso
                                        che s’è fatto tuo dolore.
                                        Non vedi più il sorriso di nessuno
                                        ma la luce ch’è negli occhi,
                                        fa sperare!

                                        Aurora K.

   Universitarie online, poi
   tutte qui per un giorno

   a dire grazie al Signore,
   alle suore,
   alle amiche

14 ANDIAMO! n. 3-4/2020
Le giovani FSCJ in visita ai luoghi dei Fondatori

                                                                      turale e morale della stessa
                                                                      Città di Brescia che oggi
                                                                      la “nomina” fra le “donne”
                                                                      più significative dell’ ‘800
                                                                      come Educatrice delle nuo-
                                                                      ve generazioni, come donna
Una telefonata                                                        “crocerossina” qui nel suo
                                                                      stesso convento durante le
“Siamo alla stazione però                                             10 Giornate, e dove l’hanno
prima andiamo in Duomo                                                “bisbigliata Santa subito”
dove è sepolto Mons. Giro-                                            mentre seguivano il calesse
lamo fratello di S.Teresa”.                                           che la portava dalla “cellet-
- Sappiamo che fu consa-                                              ta”, alle vie del Centro per il
crato Vescovo a Roma nel                                              funerale: “Passa la Santa!”,
1850 e destinato a Brescia,                                           dicevano.
                                  A sinistra dell’entrata del Duomo
Città che egli consacrò al                                            Questa è la celletta che tut-
Sacro Cuore di Gesù, de-                                              te le giovani suore desidera-
bellando le ultime faville di   da Suor Assunta Bressan,              no “abitare” almeno per un
giansenismo. Morì il 1° di-     stanno facendo un percor-             momento di preghiera e di
cembre 1883.                    so di approfondimento sul-            riflessione, perché in questo
Ecco le 5 Juniores, nostre      la Spiritualità dei Fondatori         luogo la possono immagi-
sorelle: Suor Ancy, Suor        visitando “i luoghi” più si-          nare vivente e stare accan-
Faustine, Suor Felicité,        gnificativi in cui essi sono          to a LEI che nella sua vita si
Suor Gina, Suor Sophie          vissuti. Giungono anche qui,          è consegnata al suo Dio, a
che, a motivo di studi Te-      dunque, dove è vissuta e              “DIO SOLO” come Figlia del
ologici, corsi di aggiorna-     dove è morta Santa Teresa             Sacro Cuore di Gesù.
mento e altro, sono in Casa     Verzeri, luce che ha brillato                     Sr Mariagrazia A.
Generalizia. Accompagnate       per la crescita sociale, cul-

                                                                                 n. 3-4/2020 ANDIAMO!   15
L’ANFAS
    ospite presso “le stanze”
             del FAI

   4 agosto 2020

   Giungono alcuni Responsabili dell’ANFAS
   di Brescia; chiedono di avvisare Sr Danie-
   la Siviero del loro arrivo, come d’accordo.
   Pochi giorni addietro si erano sentiti dire:
   “Dobbiamo chiudere la Sede dove lavo-
   riamo con i nostri ragazzi: non possiamo
   abitare quel luogo oltre il 31 luglio!“

   Come si suol fare in questi frangenti i Re-
   sponsabili si sono dati da fare “a cercare”
   e sono giunti a Suor Daniela a chiedere
   una stanza per “continuare a lavorare on-
   line con il Progetto speciale di sostegno”
   che coinvolge alcuni giovani con un certo
   handicap.

   1° passo urgente vuotare la vecchia sede,
   subito!
   Ed ecco un pulmino stracarico di libri,
   computer, scaffali e altro che scaricano
   in una delle nostre Sale belle, quelle del
   FAI, che danno anche su un bel giardino;
   poi verranno i giorni del “tutto in ordine”
   quando, attraverso il computer, i profes-
   sori, gli universitari che dovranno stendere
   una Tesi o che avranno bisogno di con-
   sultare testi con argomenti sul “disagio”,
   potranno rivolgersi a questi ragazzi che
   porteranno i libri richiesti presso la loro
   Sede dell’ANFAS dove saranno prelevati
   dai richiedenti.

   Una “opportunità di lavoro” interessante
   per cui questi ragazzi si sentiranno “utili” e
   potranno sviluppare gradualmente le loro
   potenzialità. Le famiglie lo trovano un sol-
   lievo intelligente!

                           Suor Daniela Siviero

16 ANDIAMO! n. 3-4/2020
CARPENEDOLO

                            All’asilo “si stava” bene!
Piange il cuore sostare nelle aule        bambini, così, malgrado avessi-           dica, permettendo così ai bambini
senza udire i meravigliosi suoni del-     mo poca dimestichezza in ambito           di mantenere viva la loro capacità
le voci dei bambini che spensierati       multimediale, ci siamo attivate per       di apprendimento. La risposta dei
si aggirano per gli spazi della nostra    identificare gli strumenti a disposi-     bambini è stata immediata ed ac-
scuola, non poterli vedere mentre si      zione. Ognuna di noi con le proprie       colta positivamente, sono giunti sui
entusiasmano di fronte alle cose          risorse, ha messo in gioco se stes-       nostri dispositivi, video di saluti, foto
più semplici, non poterli abbraccia-      sa nell’ottica di dare ai nostri alunni   che ritraevano immagini di vita quo-
re. Da un giorno all’altro abbiamo        proposte semplici, ma concrete e di       tidiana in tempo di quarantena, foto
dovuto chiudere la nostra scuola          senso. Il mondo del web è diven-          di lavori realizzati dai bambini con il
senza dati certi sulla riapertura, ri-    tato lo strumento ponte per poter         supporto dei genitori. Tutto questo
manendo orfani della quotidianità e       ristabilire un contatto con i bambini     è stato per noi insegnanti motivo di
della normalità nella quale eravamo       e le loro famiglie e poter svolgere       grande soddisfazione e gratitudine.
soliti progettare. Questo momento         la didattica online, anche se, par-       Desidero concludere con una frase
particolare che stiamo vivendo è          lando di scuola dell’infanzia, dove       estrapolata da uno dei tanti mes-
scandito da tempi e spazi differenti      la relazione e il contesto sono indi-     saggi ricevuti da una delle nostre
che ci costringono a diverse moda-        spensabili per la didattica, potrem-      mamme: “Grazie per essere riuscite
lità di relazione. Il COVID 19 si è im-   mo parlare di “PEDAGOGIA DELLA            ad esserci, nell’unico modo in cui
posto sulle nostre abitudini creando      VICINANZA”. Attraverso messaggi           potevate esserci, in questo momen-
in noi una profonda crisi, ma come        vocali e video messaggi noi inse-         to così difficile e particolare”.
tutte le crisi anche questa può ge-       gnanti, in accordo con le famiglie,                         La coordinatrice
nerare risvolti positivi. Nei giorni      siamo entrate in punta dei piedi                      Sandra Campagnari
successivi alla chiusura forzata del-     nelle case dei nostri piccoli alunni,      Scuola Infanzia “Maria Immacolata”
la scuola, la prima preoccupazione        condividendo a distanza emozioni,                        Sacro Cuore di Gesù
per noi insegnanti è stata quella di      fatiche e proponendo attività che
ristabilire un contatto con i nostri      privilegiassero la dimensione lu-
                                                                                    Ma ora possiamo
                                                                                    RICOMINCIARE

                                                                                    Alla fine di agosto, per merito o
                                                                                    danno della pandemia, seriamen-
                                                                                    te incominciamo con 108 bimbi,
                                                                                    divisi in 5 sezioni. Bisogna “tirarse
                                                                                    su le màneghe” e molto su, perché
                                                                                    le infinite regole della pandemia ci
                                                                                    strizzano il cervello.Si pensa e si
                                                                                    opera sulle nuove segnaletiche che
                                                                                    al posto dei nostri “poetici BENTOR-
                                                                                    NATI, BENVENUTI, magari carichi di
                                                                                    disegni simpatici” dobbiamo mette-
                                                                                    re impronte di piedi piccoli e grandi
                                                                                    con un categorico “STOP” oppure
                                                                                    “FERMATI QUI”, tutto questo con
                                                                                    baci e abbracci negati, sempre per
                                                                                    salvarci dagli assembramenti.

                                                                                                  n. 3-4/2020 ANDIAMO!          17
Regole ferree di ingressi e uscite a
   suon di precisi orologi per salvarci,
   speriamo, da questo tremendo vi-
   rus, con il termometro in mano e
   le pezze sempre a portata di mano
   per igienizzare, bardati di masche-
   rine e visiere, ci si capisce poco, ma
   si corre si salta, sempre tenendo
   nel cuore tanti punti di domanda e
   tanta incertezza sulla poco sicura
   realizzazione.

   Intanto arriva il fatidico giorno di
   inizio, il 7 settembre giornata sto-
   rica da non dimenticare: si aprono i
                                            I bambini di due sezioni diverse non potrebbero entrare in contatto,
   cancelli che a fine febbraio si erano    ma loro trovano il modo di “connettersi” … c’è sempre da imparare
   messi, con molta tristezza, a ripo-
   so assoluto. A questo punto cam-                                                   le staccarsi, nascono baci, abbrac-
   bia ogni registro e ogni incertezza:                                               ci, coccole, anche sotto la pioggia
   bimbi e genitori obbedientissimi: le                                               o la nebbia, quando questo suc-
   regole le sapevano e le praticava-                                                 cede al papà, lui appoggia il bimbo
   no tutte (c’è da dire che in questo                                                e dice: - Vai, vai, vedi che tutti ti
   paese sono morte 78 persone di                                                     aspettano?, poi lo segue da lontano
   covid-19).                                                                         felice della supplenza di tenerezza
                                                                                      della maestra che lo aspetta.
   Con serenità e disinvoltura, i bimbi
   felicissimi di stare accanto ai pro-                                               Ora la scuola prosegue tranquil-
   pri amici dopo una lunga pausa, si                                                 lamente, le maestre lavorano con
   avviano alla scuola raggianti, e i ge-                                             passione e competenza; è un pia-
   nitori ancora di più, li affidano con                                              cere passare per le classi e vedere
   tutto il cuore e … scappano con-                                                   bimbi felici che giocano, lavorano
   tenti. Poche lacrime d’inizio, sem-                                                e cantano, esprimono la gioia del-
   pre nella nota differenza tra papà e                                               la vita accompagnati sempre dalle
   mamma: quando arriva la mamma                                                      maestre. Le cuoche collaborano
   con il bimbo che piange e non vuo-                                                 alla preparazione di pranzetti squi-
                                                                                      siti che i bimbi mangiano sempre
                                                                                      volentieri.

                                                                                      A tutte auguriamo serenità e salute
                                                                                      in particolare alla brava Coordina-
                                                                                      trice Sandra che è sempre più sti-
                                                                                      lizzata, ma attenta, vigile e serena.
                                                                                      Una sola preghiera facciamo insie-
                                                                                      me: “SIGNORE, liberaci da questa
                                                                                      pandemia, donaci di vivere la nostra
                                                                                      ferialità nella normalità dei giorni
                                                                                      dove ognuno dà il meglio di sé e si
                                                                                      sente poi felice di aver contribuito a
                                                                                      rendere il mondo un po’ più bello”.
                                                                                                  sr Mariagrazia Zancarli

18 ANDIAMO! n. 3-4/2020
CREMONA

         Dalle lezioni online al ritorno a scuola
In primis il team                        zazione e da quegli incontri è sca-
dei Docenti                              turita la progettazione che si è poi
                                         concretizzata con la pubblicazione
                                         su facebook e l’invio a tutte le fa-
Terminava la settimana, il 21 feb-       miglie di video settimanali.
braio, con la gioia di pensare al lun-   I contenuti video ricalcavano le at-
go fine settimana che ci attendeva       tività di classe proponendo a volte
dato che il lunedì e il martedì suc-     qualche canzone, anche in inglese,
cessivi, le Scuole sarebbero state       a volte balletti e a volte dei lavoretti
chiuse per le vacanze di carnevale.      da fare con l’aiuto dei genitori. Non
Nessuno avrebbe mai potuto imma-         mancava il momento religioso te-
ginare cosa sarebbe successo da lì       nuto settimanalmente da suor An-            mieristico, dei valori veri che sono
a qualche ora; quanti cambiamenti        nalena.                                     emersi. Riprendere la vita con più
e sconvolgimenti nella nostra vita       Ci siamo avvalse anche della col-           entusiasmo e con più consapevo-
e quanto dolore e sofferenza nella       laborazione del nostro amico attore         lezza del suo valore e della nostra
nostra Città che è stata colpita, per    Massimiliano che ogni settimana             fragilità ci fa superare la nostalgia
prima, e in maniera particolare.         ha pubblicato delle storie racconta-        della normalità.
E’ chiaro che essendo il COVID 19        te dal draghetto, amico dei bimbi.
un evento del tutto nuovo nella sua      Oltre all’attività pratica abbiamo                      Il team dei docenti
tragicità ci ha trovate impreparata      organizzato contatti individuali con
e senza strumenti per prevedere la       le famiglie e con i bambini attraver-
continuità didattica senza la “scuo-     so video-chiamate che sono state            E poi … l’emozione
la”; ma non ci siamo perse d’animo
nemmeno un attimo e dopo i primi
                                         molto apprezzate sia dai genitori
                                         che dai piccoli.
                                                                                     della ripresa
giorni di smarrimento è partita l’or-    Ci auguriamo che la scuola possa            Il 21 febbraio 2020 abbiamo
ganizzazione “Scuola a distanza ai       riprendere al più presto; il contat-        chiuso la nostra Scuola pen-
tempi del coronavirus” che per noi       to umano e la socializzazione sono          sando che fosse “una vacan-
non ha voluto dire lezioni on line;      fondamentali soprattutto nei primi          za anomala” di 4 giorni, per il
trattandosi di Asilo Nido e Scuola       anni di vita, ma allo stesso tempo          carnevale, per cui tutti siamo
dell’infanzia le modalità dovevano       facciamo tesoro di tutti i pensieri         andati a casa contenti.
essere diverse.                          che ci hanno attraversato in que-               In realtà, giorno dopo
In primis il team docenti ha atti-       sto periodo, di tutta la solidarietà        giorno, ci siamo resi conto
vato attraverso i canali social una      che abbiamo visto nella sofferenza,         che stavano succedendo
programmazione tri-settimanale di        dell’impressionante disponibilità di        fatti gravi e del tutto nuovi
incontri per procedere all’organiz-      tutto il personale medico ed infer-         perché la città e i paesi

                                                                 Non solo adulti …
                                                                                                   n. 3-4/2020 ANDIAMO!      19
erano totalmente in silenzio.
   Le strade erano vuote.
   L’unico rumore che si sentiva
   era il suono delle sirene
   delle autoambulanze che
   correvano verso l’ospedale
   e che, a lungo andare
   mettevano ansia e paura
   anche perché la televisione
   ci diceva l’entità del male
   che colpiva tante persone e
   mieteva vittime.
       Durante il lockdown ab-
   biamo cercato di raggiunge-
   re il più possibile bambini e
   famiglie tramite telefonate,
   video, ecc. con l’intento di
   attutire l’impatto con questo
   nuovo stile di vita che tut-
   ti avevamo dovuto subire.         la complessità delle rego-
   Stavamo vivendo un cam-           le da rispettare. Ancora una
   biamento epocale, senza           volta ci siamo ricredute: solo
   precedenti e il rientro ci ha     i bambini sanno risponde-
   confermato questo.                re con autenticità ai grandi
       Tutto è stato organizzato     cambiamenti e diventano
   con fatica prima del rientro:     maestri per noi adulti. La
   entrate a scaglioni, uscite di-   Scuola, nonostante tutto, è
   versificate, i genitori devono    quel luogo magico di emo-
   fermarsi a un metro dall’en-      zioni positive, un nuovo
   trata in sezione, mascherine      mondo meraviglioso da rivi-
   per gli adulti e anche occhiali   vere e riscoprire; nulla potrà
   e visori per le insegnanti.       scalfire questa verità.
       1° settembre 2020: pri-           Il nostro Vescovo, guarito    ne e con la nostalgia di non
   mo giorno di scuola. Grande       dal virus ha detto: “Il tempo è   poter lavorare tutti insieme.
   è stata la gioia dei bambini      grazia”. Ne siamo certe, per      Il Signore c’è e lo sentiamo
   di ritornare nella loro Scuola,   questo andiamo avanti con         vicino, pronto ad additarci il
   di vedere suore, insegnanti,      fiducia e coraggio lavorando      cammino quotidiano e a so-
   cortili, giardino per cui tutto   indefessamente e con amore        stenerci con la Sua presen-
   questo ha cambiato com-           per i nostri bambini pur sen-     za.
   pletamente il clima e ci ha       tendo la fatica di rimanere            Le Docenti di Cremona
   aiutato a superare i timori e     separate nella nostra sezio-

20 ANDIAMO! n. 3-4/2020
PONTE MAMMOLO

“D. a. D.”
Didattica a distanza

Inizialmente c’è stato gran-
de smarrimento: siamo state
strappate, insieme ad alunni
e genitori, alla nostra quo-
tidianità che si fonda sulle
relazioni interpersonali. Poi
con lo spirito che anima tut-
te le insegnanti, cioè trovare
sempre una soluzione a qua-      Ponte Mammolo - Collegio Docenti virtuale
lunque problema si presenti,
abbiamo cominciato a lavo-       centrato: l’inclusione di tutti        ziamento e recupero che
rare affinché la lontananza      gli alunni. Quando ci siamo            vanno e vengono per tutte
fisica non si trasformasse       rese conto che la chiusu-              le discipline come se fossi-
in una brusca interruzione       ra si sarebbe protratta ab-            mo in classe, … ma non ci
dell’attività scolastica. Dopo   biamo cambiato strumento:              siamo!!!
esserci accertate che i bam-     l’invio e la restituzione dei                    Antonella Carducci
bini avessero tutto il mate-     compiti avveniva tramite il
riale abbiamo cominciato ad      drive degli account gmail.
inviare compiti, spiegazio-      Abbiamo cominciato a pro-
                                                                        Un viaggio virtuale
ni e schede autocorrettive       durre video o a prenderli              nel mondo
con il metodo più semplice       dal web per fornire spiega-
a disposizione: WhatsApp!!!      zioni ad hoc. Nel frattempo            Con i bimbi di prima e di
Sembra assurdo, ma è sta-        sono iniziati rapporti più di-         quarta primaria, all’ultima vi-
to il modo più immediato e       retti con i bambini attraverso         deolezione di IRC abbiamo
diretto: tutte le famiglie lo    Skype. Ma dopo un po’ an-              giocato con la fantasia: ci
usano e nessuno è rimasto        che questo sistema è sem-              siamo messi in testa di fare
escluso!!! Primo obiettivo       brato riduttivo per la nostra          il giro del mondo in 40 minu-
                                              azione didattica          ti. Siamo andati al porto di
                                              e, dopo un lavoro         Civitavecchia per prendere
                                              comune che ha             la nave portando con noi gli
                                              portato alla reda-        zaini e le bici. Siamo scesi a
                                              zione delle “Linee        Napoli e visitato le isole del
                                              Guida per la DaD          Salento: Ischia, Capri e Pon-
                                              - (didattica a di-        za; abbiamo ripreso la nave
                                              stanza)” abbiamo          e siamo approdati in Puglia,
                                              deciso di utilizza-       poi in Calabria, in Sardegna
                                              re la piattafor-          e in Sicilia. Di là siamo volati
                                              ma “Classroom”            in Africa. - In Africa? - Sì, si
                                              sia per la scuola         può, virtualmente si può: si
                                              dell’infanzia che         può andare ovunque!
                                              per la primaria.           Poi abbiamo proseguito per
                                              Abbiamo       lavo-       gli Stati Uniti. Siamo tornati
                                              rato a pieno rit-         a Genova, un salto a Torino
                                              mo: videolezioni,         e, finalmente a Roma.
                                              compiti, interro-                      Sr Paola Gabrieli
                                              gazioni, poten-
Ci siamo molto divertiti!…                                                         n. 3-4/2020 ANDIAMO!    21
Un saluto e un                                                                * E’ consolante
                                                                                 anche per voi sa-
   grazie                                                                        pere che un giova-
   riconoscente                                                                  ne albanese, Altin,
                                                                                 aiutato a studiare
   a Don Giuseppe                                                                medicina a Pado-
                                                                                 va, sia ora un chi-
                                                                                 rurgo rinomato in
   Suor Rosa Cassinari, che                                                      campo cardiologi-
   avete aiutato tanto per la                                                    co: lavora a Tirana
   sua Missione in Albania,          * Carissimi tutti di Monte        e salva tanti bambini. Il vo-
   ora è di casa a Ponte Mam-        Marenzo, ho scoperto che          stro gruppo missionario, che
   molo - Roma. Quando ha            don Giuseppe era un prete         è stato un vero “polmone”
   saputo che don Giuseppe           speciale, un grande Parro-        per la nostra missione, sarà
   Turani (il sacerdote che ha       co ed anche un Missionario        sempre presente nella no-
   promosso la costruzione           attento, convincente, travol-     stra preghiera e nel nostro
   della Chiesa in Shengjin          gente. * Ha saputo toccare        cuore.
   e la Scuola Materna) ve-          tanti cuori generosi; ha speri-
   niva trasferito da Monte          mentato la solidarietà di tan-    Grazie a tutti, di cuore, per
   Marenzo e destinato come          te persone che hanno sco-         le attenzioni ricevute e le
   Vicario interparrocchiale         perto la gioia di donare e di     attestazioni di simpatia e di
   nientemeno che a Nem-             dare speranza a tanta povera      amore. Nonostante l’imman-
   bro in Val Seriana, prima         gente anche nella Missione        cabile sofferenza dell‘aver
   che lui partisse, ha preso il     Albanese di Shengjin dove         dovuto lasciare quel cam-
   treno ed è andata a ringra-       ero io, sostenendo almeno in      po di lavoro dopo 25 anni,
   ziarlo, poi ha inviato alla       parte la nascita e lo sviluppo    posso dire di sentirmi felice
   Redazione il suo “saluto:         della Scuola Materna con          di quanto è stato fatto, delle
                                     l’adozione a distanza di tanti    grazie e dei doni che il Si-
   “ Carissimo Don Giuseppe,         bambini poveri che vivevano       gnore mi ha concesso e ci
   ti ho sempre sentito come         in baracche; oggi essi posso-     ha concesso. Continuerò a
   un regalo del Signore fatto       no frequentare ogni giorno la     donarmi in Italia, ora che la
   alla mia vita, alla mia missio-   scuola e avere anche la co-       pandemia ha aumentato il
   ne ed anche a questa par-         lazione e il pranzo.              numero dei poveri.
   rocchia di Monte Marenzo.             Don Giuseppe, tu ci sei
                                     stato in Albania, hai visto e     * L’ultimo grazie, il più senti-
   Ti ho incontrato per caso,        ti sei lasciato coinvolgere.      to, il più vero a te, Don Giu-
   diciamo così, tanti anni fa,      Sei venuto varie volte anche      seppe che ci hai accompa-
   in un corso di spiritualità.      con i giovani della tua par-      gnato e sostenuto in questi
   Mi avevi incuriosita quindi       rocchia e con i catechisti.       anni; ti auguriamo che tu
   volevo sapere qualche cosa        Grazie a tutti voi, amici indi-   possa seminare, seminare
   di te. Tu mi hai detto: “Ci in-   menticabili! Grazie per aver      ed ancora seminare nella
   contriamo dopo cena, fuori,       incoraggiato anche noi suo-       nuova Parrocchia e annun-
   sulla panchina”. Il mio rac-      re a dare speranza a fami-        ciare che Dio è Amore, che
   contare è stato lungo. Mi hai     glie senza casa. Grazie per       ci ama tutti, singolarmente
   detto: “Guarda la luna dov’è      aver pensato all’avvenire dei     come figli, quindi come fra-
   “. Io guardai anche l’oro-
   logio. - Senti, se domenica
                                     giovani, dando loro la possi-
                                     bilità di accedere a corsi di
                                                                                ”
                                                                       telli tutti .

   puoi, ti aspetto alla S. Messa    specializzazione per trovare               Suor Rosa Cassinari
   nella mia Parrocchia.             lavoro.
22 ANDIAMO! n. 3-4/2020
SAN FELICE DEL BENACO

  Celebrazioni nel tempo del “coronavirus”
Alcune sorelle della Comu-
nità hanno vissuto la soffe-
renza per la perdita di alcuni
loro cari, altre hanno soffer-
to in silenzio nel timore di
questo “male” nascosto, ma
affidandosi alla preghiera,
nel loro animo hanno “sen-
tito” Dio che dà “coraggio e
fiducia”. Sono passati mesi
da quel 23 febbraio senza
Messa ed Eucaristia. Poi ci
è stata data l’opportunità
di seguire la celebrazione
Eucaristica delle 8:30 su TV                                     galini, Vescovo di Palestrina
                                  a donarci il Sacramento del
2000: che gioia! Dopo qual-                                      (Roma). E fervono anche da
                                  Perdono. “Siamo nella No-
che tempo il Signore è venu-                                     noi, in casa: nel pomeriggio
                                  vena del S. Cuore, siamo Fi-
to a noi con il nostro padre                                     Sr Daniela con Sr Flavia e Sr
                                  glie dell’Amore di Dio, come
Jean Pierre, Carmelitano,                                        Pia addobbano le finestre
                                  non amare LUI e le nostre
che ci ha portato il Santissi-                                   che danno sull’ingresso, con
                                  sorelle?”.
mo per la Comunione. Final-                                      drappi azzurri e rossi, ghir-
mente dal 18 maggio ecco                                         lande di fiori, luci, candele
di nuovo la celebrazione          La Madonna del                 che all’imbrunire vengono
della S. Messa nella nostra       Carmine ci fa visita!          accese quindi si diffonde un
                                                                 dolce chiarore.
Chiesa.
                                                                 Nell’attesa si provano i can-
Siamo sempre vissute sen-         Per le strade di S. Felice e
                                                                 ti in onore di Maria; Stefano
za visite di amici e familiari:   dei suoi borghi fervono i
                                                                 suona la chitarra e Sr Ales-
“silenzio grande”. Diceva-        preparativi per il passaggio
                                                                 sandra intona le note e dà il
mo sorridendo: siamo in           serale del camioncino con
                                                                 tempo; il piccolo Filippo con
quarantena! Si è pregato          la statua della Madonna,
                                                                 la sua piletta verde illumina i
il S. Rosario sia al matti-       accompagnata da Padre
                                                                 loro volti; gli ospiti prendono
no che al pomeriggio e chi        Simone del Carmelo e, per
                                                                 posto sulle sedie, a debita
poteva si è unita alla recita     l’occasione, da Mons. Si-
del Rosario dell’Italia delle
21:00 alla TV. Lo spirito era
sempre pronto; Dio vigilava
su di noi, però ci mancava
qualche cosa: dopo più di 3
mesi si sentiva la necessità
della Confessione. Una mat-
tina di metà giugno, eccoci
a celebrare la Messa della
Riconciliazione al seguito
della quale, il nostro Cap-
pellano, che arriva ogni gior-
no con mascherina e guanti,

                                                                            n. 3-4/2020 ANDIAMO!   23
distanza, con le mascherine,
   segno di questi tempi. L’at-
   tesa che si prolunga porta
   con sé una piccola preoc-
   cupazione: arriverà in tempo
   la processione prima che si
   spengano le fiammelle che
   illuminano il passaggio? Ed
   ecco il camioncino con la
   statua di Maria Santissima:
   preceduto dalla macchina
   dei vigili e dei carabinieri
   procede lentamente e si fer-
   ma davanti all’ingresso della
   Casa: silenzio! L’emozione è
   grande; si ascoltano Padre         tava foto. Stefano, al mo-   E chi si era accorta di tutto
   Simone e il Vescovo Sigalini       mento giusto, ha intonato    l’addobbo alle finestre, dei
   che con una lunga preghiera        l’Ave Maria accompagnan-     lumini accesi, dei fiori pre-
   raccolgono il mondo intero e       dosi con la chitarra e noi   parati da Sr Daniela Perina,
   lo affidano a Maria; infine il     avremmo dovuto sostenere     dalla infaticabile Sr Flavia,
   nostro canto in omaggio.           il canto, ma eravamo così    da Sr M. Pia e dalla Madre?
   Il piccolo convoglio riparte,      commosse che ne è uscita     Magia delle foto!
   la nostra comunità di suo-         una strofa sola.                      Sr Alessandra Bassi
   re e ospiti della Casa, gra-
   ti e commossi, salutano;
   le fiammelle hanno tenuto:
   sono le 22:50.
               Annamaria Cervai

   A noi questa VISITA è risuo-
   nata come “regalo” al no-
   stro “silenzio prolungato”:
   nientemeno che la Madonna
   del Carmine! Non potendo
   andare noi, è venuta LEI: è
   venuta a trovarci, nella not-
   te, fra le 22:00 e le 23:00. È
   arrivata bella e solenne nel-
   la “veglia” di preghiera, alla
   fine di un lungo pellegrinag-
   gio per le vie di S. Felice. E’
   venuta come nelle vesti di
   Maria di Nazareth che va in
   visita alla cugina Elisabetta,
   anziana?
   Con Stefano il Direttore e
   la sua signora, Annamaria,
   c’erano i nipotini: uno corre-
   va tra le aiuole e l’altro scat-

24 ANDIAMO! n. 3-4/2020
La Casa di San Felice                  Il nostro compito, ci di-     tutte attente e intanto dalle
                                  ceva Sr Lorenza, è quello di       mani pende il Rosario: non
è sempre vivente!                 essere il “Mosè” della Con-        si perde tempo! Arrivano gli
                                  gregazione. Lo siamo? Lo           scrutatori dopo le 15:00 e in
E’ passato l’inverno; è pas-      saremo ancora! Non possia-         circa mezz’ora sfiliamo, una
sata la primavera; ed ecco        mo partecipare alle celebra-       dopo l’altra, per adempiere
l’estate con poco sole, mol-      zioni della Parrocchia, ma         al nostro dovere poi, tutte in
ta pioggia e temporali ovun-      conosciamo ogni cosa che           Chiesa per il canto del Ve-
que, ma noi di San Felice         avviene là: Don Graziano ci        spro e la sosta di Adorazio-
“siamo felici” perché cir-        invia non solo il grazie per       ne, come ogni domenica.
condate da tanta bellezza:        le preghiere e i sacrifici fatti
alberi, distese di fiori, cielo   per le parrocchie che lui ha
infinito, canto d’uccelli … e     in cura, ma ci aggiorna su
                                                                     Un “Coro” per noi
poi il Monte Baldo che tro-       tutto.
neggia davanti a noi, al di là                                       Sebbene in semi-clausura
del Lago solcato da piccole                                          non solo per il “Virus”, ma
barche a vela … col permes-       Anche qui si vota!                 anche per la somma degli
so del Governo! Godiamo                                              anni e degli acciacchi, ab-
di tutto questo dalle grandi      A San Felice siamo sem-            biamo delle sorprese gra-
finestre della nostra Sala o      pre attente agli avvenimenti       dite: domenica, 4 ottobre,
dalle terrazze.                   della vita sociale, politica,      festa di San Francesco,
    Il “male” che ci ha impo-     alle indicazioni del Gover-        per la celebrazione della S.
sto il silenzio con gli ospi-     no: distanze, mascherine,          Messa è presente il Coro
ti, che permetteva solo al        lavaggio delle mani e altro.       parrocchiale di Madonna di
personale di stare in mezzo       Ed eccoci obbedienti anche         Campiglio di cui Stefano,
a noi … con la mascherina         all’invito del Referendum          Direttore dell’Albergo, è il
nelle ore di lavoro e poi di      Costituzionale del 20 set-         Presidente; Direttore di Coro
varcare il cancello, sta allen-   tembre: “SÌ o NO”?                 è la Maestra Luisa Masé che
tando la sua presa?                                                  suona la tastiera e dirige tut-
    L’intuizione della nostra     Ogni volta che siamo chia-         te le voci: bassi, baritoni, te-
Madre superiora, Sr Teresa        mati alle Urne, il Comune          nori, contralti, soprani.
che ha “chiuso” la porta a        dispone una Sezione interna
chiunque, ci ha salvate! Ora      tutta per noi. Siamo pronte        Eseguono canti che richia-
ci avvicinano i Padri Car-        in coda nel corridoio davanti      mano la Parola di Dio, Parola
melitani che celebrano la S.      alla Sala di lavoro, con i do-     che si trasforma in preghie-
Messa, e che ci portano la        cumenti in mano e in attesa        ra corale. E il commento al
“provvidenza” fatta di frutta     di esprimerci. Sr Daniela Pe-      Vangelo? Una camminata in
e verdura, formaggio e altro.     rina ci scatta la foto, siamo      Palestina con Gesù che par-
                                                                     la e che fa riflettere: “La mia
                                                                     vigna? Com’è la mia vigna?”.
                                                                     Alla fine è spontaneo un
                                                                     applauso, ma il Gruppo de-
                                                                     sidera cantare ancora per
                                                                     noi. Siamo tutte presenti in
                                                                     Sala ed ecco “tre canzoni”.
                                                                     Le voci e i ritmi si alternano,
                                                                     ma una melodia è speciale:
                                                                     è il canto alla Madonna del
                                                                     fico, quella del loro Paese:
                                                                     Campiglio.

                                                                                n. 3-4/2020 ANDIAMO!    25
Maria dona a tutti coloro che      Gli ulivi di San Felice
   passano davanti a lei, dal
   fico all’uva, dall’uva al fiore.   In tutta la contrada fervono
   Un bellissimo valzer che ha        i lavori per la raccolta degli
   parole per tutti, grandi e pic-    ulivi, e noi?
   coli. Un momento di grande         Siamo in una fase di tran-
   fraternità: “Fratelli tutti” !     sizione e il nostro direttore,
                                      il signor Stefano, dopo vari
   Pioggia, vento, temporali          tentativi di trovar manodo-
   in questi giorni di metà ot-       pera, tutti purtroppo con
   tobre, ed ora pace con bel-        esito negativo, ha affisso,
   lissima sorpresa: la neve! Il      senza troppa convinzione,
   Lago è azzurro come il cielo       un cartello sulla bacheca del    e ancor più con i loro simpa-
   e al di là, il Baldo tutto in-     frantoio. Un pomeriggio si       ticissimi tre gemelli e tra una
   nevato, e non solo lui, tutte      presenta al cancello una gio-    chiacchiera e l’altra quintali
   le cime sino alla punta che        vane coppia che con molta        di olive, rigorosamente bio-
   svetta su Trento: la Paganel-      discrezione e altrettanta at-    logiche, riempiono i cassoni.
   la. Neve, tanta, e freddo!         tenzione si dice disposta ad     Ma la condivisione del lavo-
   Ho negli occhi il bellissimo       accettare il lavoro. Esposte     ro porta a molto di più. Un
   ARCOBALENO            apparso      le condizioni da una parte       giorno Marco, che ha trova-
   dopo la grande pioggia di          e dall’altra si arriva presto    to altri amici disposti a dare
   questa notte: abbraccia tut-       all’accordo e in una bellissi-   una mano, ci chiede, se non
   ta la Montagna che sovrasta        ma mattina di metà ottobre       è di disturbo, la possibilità
   il Lago.                           iniziano i lavori. Spontanea-    di condividere una preghie-
                                      mente con Cristina e Marco       ra prima di iniziare il lavoro.
          Suor Alessandra Bassi       si istaura una naturale intesa   Certo che sì! Così sr Flavia
                                                                       prepara una cosa semplice
                                                                       invitandoci a donare ciò che
                                                                       a tutti è possibile: un sorriso,
                                                                       anche dietro la mascherina,
                                                                       perché il sorriso è il pane del
                                                                       cuore. È un bel momento
                                                                       che dà gioia e serenità …
                                                                       e poi il lavoro riprende, con
                                                                       più lena e con più leggerez-
                                                                       za in quel curioso orto degli
                                                                       ulivi che è San Felice.

                                                                                    Sr Daniela Perina

26 ANDIAMO! n. 3-4/2020
TRENTO

     Distanti ma vicini - Separati ma insieme
Con queste coppie ossimo-
riche, lunedì 14 settembre
2020, è iniziato, presso l’Isti-
tuto Sacro Cuore di Trento,
un nuovo anno scolastico,
diverso, particolare e che,
già dal suo esordio, ha offer-
to tanti spunti di riflessione.
I mesi del lockdown ci han-
no, infatti, posto di fronte ad
un interrogativo impegnati-
vo: “Siamo ancora capaci di
“stare insieme”?

Cosa significa davvero?
Risposta difficile da dare,
forse ancora di più se si è
adolescenti con tanta ener-
gia, tanta voglia di scoprire
e capire se stessi e il mon-
do, dopo essersi sentiti pri-
vare di una tanto agognata
libertà. Proviamoci comun-
que! “Stare insieme” non
è un semplice condividere
una stanza, vedere le stes-
se lancette dell’orologio
scandire il tempo secondo
dopo secondo; “stare insie-
me” significa CONDIVIDERE          lui come il più prezioso dei       “molto meglio in classe”,
i pensieri dell’altro, le sue      tesori accentando anche le         “anche due mascherine
paure, i suoi momenti diffi-       regole più dure da soppor-         piuttosto di non vedere i
cili e quelli più gioiosi; vuol    tare.                              miei compagni”; in quegli
dire scambiarsi un sorriso,                                           abbracci scambiati con gli
un’occhiata complice, una          Ecco che, allora, l’obiettivo      sguardi, in quel coraggio
battuta scherzosa, una no-         educativo dell’Istituto “In-       di sedersi ogni mattina al
zione di matematica capita         sieme per educarci al rispet-      proprio posto con la ferrea
bene quando l’altro, invece,       to” sembra già pervadere e         volontà di contribuire al po-
proprio non sa da dove ini-        risplendere sui volti degli al-    ter stare, di nuovo, davvero
ziare.                             lievi fin da questi primi gior-    “insieme”, perché, come ha
                                   ni, dalla Scuola dell’Infanzia     detto Gesù: “Questo vi co-
“Stare insieme” significa RI-      a quella Superiore, in quel        mando: amatevi gli uni gli
SPETTARE chi ci sta vicino         saper trovare nuove forme          altri”.
in tutte le sue mille sfaccet-     di gioco, in quelle frasi: “sia-
tature, prendendoci cura di        mo felici di essere tornati”,                      Cecilia Leoni

                                                                                n. 3-4/2020 ANDIAMO!   27
Universitari e pandemia
   La vita è imprevedibile, a volte ci prende alla
   sprovvista e cambia il corso ordinario degli
   eventi. Sono Federica Mancini, 19 anni, pro-
   veniente da una città abruzzese di 26.000 abi-
   tanti, non volevo tenere i propri sogni rinchiusi
   nel cassetto, ma vederli realizzati nella realtà.

   Una realtà apparentemente tranquilla, che
   pareva mostrarmi un futuro migliore. Ma ina-
   spettatamente, la vita di tutti noi è stata scon-
   volta dall’arrivo di un nemico invisibile e al
   contempo mortale, dal nome Covid 19.
   Ne ha risentito l’istruzione, che ha cessato di
   svolgere lezioni in presenza per tutta la durata
   della pandemia. Questo ha smosso gli animi di
   tanti studenti come me, ansiosi di concludere
   egregiamente il percorso liceale, per dedicarsi
   ai test universitari. Nonostante lunghi mesi di
   quarantena e una lotta continua di medici
   ed infermieri contro una quotidianità triste e
   dolorosa, il virus è una realtà ancora presente,    ingenti problematiche del caso, ho perseguito
   con cui però ho imparato a convivere e non          uno dei miei sogni: intraprendere la carriera
   ho mai smesso di sognare, e nonostante le           universitaria.
                                                                                      Federica Mancini

                                                       Così Federica è partita, soddisfatta di essere
                                                       stata ammessa nell’Università di Trento,
                                                       situata a 606 km da casa. Ma la sua tenacia
                                                       e il supporto familiare hanno prevalso su tutto:
                                                       il pericolo della pandemia, i contagi, il rischio
                                                       di seguire le lezioni in aula con centinaia di
                                                       persone. Ha inseguito un obiettivo e lasciato
                                                       da parte il timore, convinta che questa sia la
                                                       strada giusta per lei, e che nonostante all’inizio
                                                       sarà da percorrere in salita, dopo impegno e
                                                       sacrifici, è sicura che la meta che raggiungerà
                                                       le riempirà il cuore di gioia e soddisfazione.

                                                       Questa ragazza si trova ora in una camera
                                                       dell’Istituto Sacro Cuore, carta e penna le
                                                       permettono di far ciò che più la appassiona:
                                                       scrivere. Immagina che in futuro, possa
                                                       scrivere cose stupende, e descrivere un
                                                       mondo libero da questo virus crudele,
                                                       sempre maturando la convinzione che le
                                                       problematiche bisogna affrontarle e non
                                                       schivarle.

28 ANDIAMO! n. 3-4/2020
“La relazione è tutto.
E niente è come prima”
Il 2020 è un anno che non dimenticheremo facilmente.
Un virus, invisibile ad occhi nudi, ha sconvolto il mondo,
provocando milioni di morti. Per noi studenti tutto è co-
minciato a marzo, quando hanno chiuso le scuole. All’i-
nizio abbiamo accolto questa notizia con entusiasmo,           della mamma e del papà, il saluto dei vicini, le uscite
considerandola come una vacanza inaspettata, ma con            al sabato sera con gli amici, i giochi con le mie cugi-
il trascorrere dei giorni ci siamo resi conto che quello che   nette di Bolzano, che ogni weekend venivano a trovarci
stavamo vivendo non era un sogno, ma un incubo. Sia-           … Piccole cose di cui sentivo la mancanza e che avrei
mo stati costretti a vivere fra le mura della nostra casa,     voluto riavere. Il Coronavirus non ha cancellato solo le
senza più relazioni con amici, parenti, vicini, compagni di    relazione personali, ma persino i rapporti tra comunità
scuola e professori. Ogni giorno eravamo inondati da no-       e Stati sono risultati difficili fino a chiudere i confini tra
tizie riguardanti la morte di numerose persone; ricordo        regione e regione, tra Stato e Stato, perché ogni comu-
in particolare la colonna di camion militari che trasporta-    nità non giungesse ad incolpandosi a vicenda di non
vano le bare dei morti dell’ospedale di Bergamo, un’im-        aver preso le misure adeguate per evitare il contagio.
magine che ho davanti agli occhi ancora adesso perché          Il Coronavirus non ha portato solo morte e sofferenza,
mi ha turbata profondamente. Inoltre mia sorella ed io         ma anche problemi all’economia: molte aziende hanno
abbiamo dovuto trasferirci dai nonni, perché la mamma          dovuto chiudere, molti hanno perso il lavoro e ancora
e il papà appartengono a quelle categorie di lavoratori        oggi si legge sui giornali di famiglie in difficoltà e di un
che avevano il “permesso” di lavorare: il papà, infatti,       aumento della povertà. Quando il lockdown è finito e si
lavora in un’azienda alimentare e la mamma, purtroppo,         pensava di tornare alla “normalità”, mi sono accorta che
è un tecnico sanitario dell’ospedale S. Chiara. Proprio il     qualcosa era comunque cambiato, forse per sempre. Per
lavoro della mamma mi procurava molta ansia perché             le vie del mio paese, ci sono, oggi, poche persone e ra-
l’ambiente in cui lavora era a rischio, quando ci voleva       ramente vedo all’uscita del negozio, della chiesa e del
salutare, manteneva sempre una certa distanza, non ci          bar, donne che chiacchierano come prima, tutti vanno
abbracciava e indossava la mascherina. La certezza che         per la loro strada e si salutano solo con un semplice e
questa situazione stava diventando sempre più grave e          freddo “ciao”. Al contrario, molti giovani si sono sentiti
minacciosa, l’ho avuta quando, nel mio paese, si è spar-       liberi e non hanno rispettato le regole stabilite per evitare
sa la notizia della morte di un nostro compaesano: era il      il contagio, partecipando a feste, balli, abbracciandosi,
nonno della mia amica Giorgia, con cui da piccola avevo        … e purtroppo con l’arrivo dell’autunno, è ritornato l’in-
trascorso una vacanza. Questa morte mi ha fatto capire         cubo della pandemia. Siamo martellati nuovamente dai
quanto il pericolo fosse vicino e mi ha rattristata molto      numeri di persone positive, di morti, di cure intensive e
perché non ho potuto consolare la mia amica. Quando            ogni giorno si parla di un nuovo possibile lockdown. Vivo
si è capito che la scuola non si sarebbe più svolta in         queste notizie con molta ansia, non vorrei che le scuole
presenza, è stata organizzata la didattica a distanza,         richiudessero e ogni giorno spero di leggere la notizia
che mi ha permesso di restare in contatto con le mie           della scoperta di un vaccino che sconfigga questo male-
compagne di classe e con i professori, ma sicuramente          detto virus. L’uomo con il progresso e le innovazioni tec-
non è stato come vederli in classe ogni mattina, sedermi       nologiche si sentiva il padrone del mondo, ha sfruttato e
vicino a loro, studiare e divertirci insieme. Non mi sento     distrutto la natura, ma con il Coronavirus ha ricevuto una
però di dare solo giudizi negativi alla didattica a distan-    bella lezione, spero che questo lo abbia fatto riflettere
za, perché ha permesso agli studenti di proseguire con i       sulle conseguenze che le sue azioni provocano. Molte
programmi scolastici, di scambiarsi idee ed impressioni        persone ritengono che il virus abbia portato alcuni mi-
tramite le videochiamate, ma è mancato sicuramente il          glioramenti nella società, rendendola più solidale, spe-
contatto umano e penso che tutti abbiano rimpianto la          riamo che questo sia vero e che questa terribile espe-
scuola in presenza. In quel periodo, mi è stato difficile      rienza abbia portato anche qualcosa di positivo.
trovare aspetti positivi, ma ho imparato ad apprezzare
gesti e azioni che prima davo per scontato: un bacio                          Giovanna Zambelli, 3°Liceo quadriennale
                                                                                                   n. 3-4/2020 ANDIAMO!         29
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