ANDIAMO! - Venuto a tracciare ponti tra gli uomini - Istituto Seghetti
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ANDIAMO! Periodico Anno XXV n. 3-4 LUGLIO - DICEMBRE 2020 Figlie del Sacro Cuore di Gesù Provincia Italiana Poste Italiane s.p.a. Sped. in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2 - DCB VR Venuto a tracciare ponti tra gli uomini
EDITORIALE ANDIAMO! 3 Il Natale che interroga ROMA 4 Nessuno si salva da solo Luglio - Dicembre 2020 5 Indulgenza e Preghiera delle Religioni SAN FELICE DEL BENACO 6 Assemblea V.Ai. Volontari Aiutamondo ALBANIA 8 Partono gli Aiuti dal Governo 9 A Shengjin non ci si ferma mai BERGAMO 12 Bergamo piange le sue vittime BRESCIA 13 E’ apparsa la grazia 14 ... Si era di Carnevale Universitarie Online poi tutte qui per un giorno 15 Le giovani FSCJ in visita ai luoghi dei Fondatori 16 L’ANFAS ospite presso “le stanze” del FAI CARPENEDOLO 17 All’Asilo “si stava” bene 17 Ma ora possiamo ricominciare CREMONA 19 Dalle lezioni online al ritorno a scuola PONTE MAMMOLO 21 D.a.D. - Didattica a distanza 21 Un viaggio virtuale nel mondo 22 Riconoscenza a Don Giuseppe SAN FELICE DEL BENACO 23 Celebrazioni nel tempo Covid 23 La Madonna del Carmine ci fa visita! 25 La Casa di S. Felice è sempre vivente 25 Anche qui si vota 25 Un “Coro” per noi 26 Gli ulivi di San Felice TRENTO 27 Distanti ma vicini - Separati ma insieme 28 Universitari e pandemia 29 La relazione è tutto. E niente è come prima” VERONA 30 Domani BENEFATTORI 32 Grazie e Buon Natale Periodico di informazione Direttore responsabile: Fotografie: Archivio Figlie S. Cuore di Gesù, Figlie del Sacro Cuore di Gesù Antonio Marrella Provincia Italiana Provincia Italiana Redazione: Editoria e Stampa: Associazione Shume - Mire sr Mariagrazia Astori, Editoriale Polis sr Gianna Lessio, 37024 Negrar (VR) - Via Calcarole, 16 Anno XXV n. 3-4 sr Daniela Perina Tel. 045 7500211 - 3407960641 Luglio - Dicembre 2020 www.editorialepolis.it astorimariagrazia@hotmail.it Aut. Tribunale VR n. 1198 cell. 3351680147 I dati personali degli abbonati vengono trattati del 9.1.1996 Poste Italiane in forma cartacea, informatica e telematica. Foto di copertina: Sped. in A.P. D.L. 353/2003 L’interessato potrà esercitare i diritti di accesso, Il nuovo ponte di Genova (conv. in L. 27/02/2004 n°46) rettifica, aggiornamento, opposizione al trattamento art. 1, comma 2 - DCB VR e cancellazione, di cui all’art. 7 del D. Lgs. 196/2003.
EDITORIALE IL NATALE CI INTERROGA Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci “Il popolo che insegna a rinnegare camminava nelle l’empietà e i desideri tenebre ha visto mondani e a vivere in una grande luce; questo mondo con su coloro che sobrietà, con giustizia e abitavano in con pietà” terra tenebrosa una luce rifulse, Gesù qui viene defi- perché un nito come una grazia, cioè un dono, qualco- bambino è nato sa di gratuito, immeri- per noi, ci è stato tato. Non un dono che dato un figlio”. suscita soltanto tene- (Is 9, 1-5) rezza perché si mostra come un bambino che dal “Gesù” di Franco Zeffirelli nasce tra molti disagi: un dono forte, incredi- Questo annuncio di speranza che noi sen- bile, inimmaginabile che Dio ci ha fatto per- tiremo nella Messa della Notte, ma che fu ché egli non dispera ancora degli uomini. proclamato nel sec. VIII a.C. dal profeta Isaia, trova un terreno pronto ad accoglierlo, oggi Ma Gesù è davvero una grazia di Dio? come ieri. Israele, invasa dagli Assiri, viveva nel terrore e non sapeva cosa fare e dove an- Solo la fede aiuta a scorgere la potenza di Dio dare per sottrarsi al pericolo. Anche noi sia- nelle vicende, quindi anche in quella che vede mo di fronte ad un nemico, da tempo ormai: nascere il Figlio di Dio, venuto a sconfiggere un nemico invisibile del quale non vediamo il le tenebre, la paura, il peccato, le divisioni … volto, ma molto bene le sue conseguenze e Di certo, da quando il Figlio di Dio si è fatto ci troviamo a desiderare di uscire da questa uomo, è possibile cercare e trovare Dio, per- situazione di fatica e di pericolo, situazione ché egli si è fatto più che vicino, anzi è rima- che anche noi potremmo chiamare tenebre. sto tra noi. Ma non bastano gli occhi fisici per scorgerlo, neppure a Natale. E allora, viene opportuna una terza domanda: Ma Gesù è davvero una grande luce? “Ma io desidero davvero che Gesù nasca La seconda lettura della stessa Messa (lettera nel mio cuore e in quello dei miei fratelli?” di Paolo a Tito 2,11-12) ci farà sentire queste altre parole: “Figlio mio, è apparsa la grazia di Suor Ernestina Gatti n. 3-4/2020 ANDIAMO! 3
ROMA “Nessuno si salva da solo” “Ci siamo trovati impauriti e smarriti, siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa, ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca tutti fragili e disorientati, ma allo stesso tempo importanti e necessari. Tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca ci siamo tutti, tutti. Non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme. Nessuno si salva da solo” (papa Francesco) 4 ANDIAMO! n. 3-4/2020
Indulgenza plenaria e “Preghiera delle Religioni” Venerdì 27 marzo ore 18:00 Papa Francesco presiede un momento straordinario di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro e concede l’indulgenza plenaria: Piazza San Pietro é vuota. Papa Francesco, uomo coraggioso, percorre da solo il tragitto dalla Piazza fin su al sagrato della Basilica: un momento storico di grande emozione e fede. Martedì 20 ottobre in Piazza del Campidoglio a Roma la preghiera delle Religioni per la salvezza degli uomini e del mondo promossa dalla Comunità di Sant’Egidio a 34 anni dal 1° appuntamento di Assisi. A fare da filo conduttore le parole pronunciate dal Papa nella preghiera del 27 marzo scorso in Piazza San Pietro, riportata nella pagina a fianco: “Nessuno si salva da solo!” È questo l’appello che i leader religiosi mondiali hanno lanciato ieri. Come ormai da 34 anni, in diversi luoghi del mondo, sulle orme dello ‘Spirito di Assisi’ del 1986, i leader religiosi, hanno pregato “gli uni accanto agli altri per implorare il dono della pace”. “Basta guerre, Dio ce ne chiederà conto” “La guerra, fallimento della politica e dell’umanità” n. 3-4/2020 ANDIAMO! 5
SAN FELICE DEL BENACO ASSEMBLEA 2020 V.Ai. “Volontari Aiutamondo” Domenica 18 ottobre i Volontari dell’Asso- si ancora in gioco, nonostante le difficoltà ciazione “Volontari Aiutamondo” si sono che inevitabilmente attraversano la nostra incontrati a San Felice del Benaco, pres- strada. so l’Albergo Sacro Cuore, per l’Assemblea annuale dell’Associazione. All’incontro ha presenziato anche la Madre Provinciale per ribadire il desiderio e la ne- Questo incontro è stato particolare, per cessità di una collaborazione tra le Figlie diverse ragioni: anzitutto, non era stato del Sacro Cuore e i Laici che ne condivi- possibile questa primavera incontrarsi per dono il Carisma e i valori. la normale Assemblea, a causa delle re- strizioni in vigore, e anche ora l’incontro si Molto sentito è stato il momento di pre- è svolto con tutte le protezioni e le regole ghiera, in cui abbiamo ricordato Suor M. necessarie per evitare i contagi. Letizia e i Volontari Mario, Giulio e Gian- battista che quest’anno hanno raggiunto Per i Soci, amici, prima ancora che vo- il Padre nei cieli, dopo una vita spesa al lontari, è stato prezioso condividere una servizio degli altri. “giornata di scambio” con il desiderio di aiutare, che ha portato l’Assemblea ad In questa occasione è stato inoltre di- esprimere la voglia di continuare e metter- scusso e approvato il “Nuovo Statuto 6 ANDIAMO! n. 3-4/2020
A fianco e sotto: momenti dell’Assemblea con la relazione del Presidente V.Ai. dell’Associazione”, con le modifiche rese San Felice, che ha parlato della situazione necessarie dalla Normativa sul Terzo Set- attuale e delle possibili collaborazioni con tore, iniziando dal nome che cambierà - i Volontari. una volta terminato l’iter burocratico da: “Associazione Volontari Aiutamondo” a Nel 2021 l’Assemblea Annuale sarà “Aiutamondo Odv” (Organizzazione di vo- ugualmente importante perchè vi sarà la lontariato), consentendo così di ottenere rielezione del Consiglio Direttivo: potrà es- anche il riconoscimento regionale. sere l’occasione per rimettersi in gioco e trovare nuove forze e nuovi volontari. La giornata è stata anche occasione per conoscere il nuovo Direttore della Casa di Stefano Bagnatica n. 3-4/2020 ANDIAMO! 7
ALBANIA Emergenza COVID-19 La solidarietà dell’Italia ad un Paese amico L’Italia in aiuto dell’Albania durante l’emer- nistra Mira Rakacolli e dall’Ambasciatore Fabrizio genza Covid-19: il 30 luglio scorso, è partita per Bucci, svolgerà attività di consulenza e assistenza, Tirana una squadra composta da 7 unità, tra medici nonché di formazione su aspetti sanitari specifici di ed infermieri; insieme a loro è decollato un carico di diagnosi e contrasto al Covid. 500mila mascherine chirurgiche. Un gesto di vici- nanza nei confronti di un Paese amico e alleato che “Il Governo Italiano è ben felice di aiutare l’Albania è stato al nostro fianco nella fase più acuta della e gli albanesi: dopo il grande gesto di solidarietà pandemia in Italia con l’invio di personale sanitario fatto lo scorso marzo - ha dichiarato l’Ambascia- albanese. tore Bucci - anche l’Italia non dimentica gli amici in difficoltà e adesso il compito nostro è dare un Su impulso della Farnesina e con il coordinamento piccolo aiuto all’Albania in questo momento compli- del Dipartimento della Protezione Civile, sette uni- cato”. L’ambasciatore ha anche sottolineato come tà di personale sanitario delle Regioni Lombardia, gli specialisti italiani, forti dell’esperienza maturata Piemonte, Lazio e Puglia sono giunte nella capitale sul campo nei mesi passati, sapranno aiutare i col- albanese, a bordo di un aereo messo a disposizione leghi albanesi in tutti gli aspetti legati alla gestione dalla Guardia di Finanza. Il velivolo ha trasportato del virus. L’Ambasciatore, riprendendo le parole del anche uno stock di mascherine chirurgiche offerto Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione In- dal Commissario straordinario per l’emergenza co- ternazionale, Di Maio, ha infine ribadito come la Co- vid-19, Domenico Arcuri. operazione Internazionale sia cruciale per sconfig- gere il coronavirus e come questa passi per l’aiuto La squadra, accolta all’arrivo dalla Ministra della diretto ai paesi cari e vicini all’Italia come l’Albania. Sanità albanese Ogerta Manastirliu, dalla Vice Mi- (Dal Sito dell’Ambasciata Italiana a Tirana) 8 ANDIAMO! n. 3-4/2020
A Shengjin non ci si ferma mai La situazione di emergenza sanitaria dovuta al COVID 19 ha portato anche l’ALBANIA alla so- spensione delle attività apostoliche e pastorali. Allora ci siamo inventate di impegnare nell’attività di coltivazione dell’orto i ragazzi della famiglia che ospitiamo, da un anno, presso la nostra missione. Il 1° giugno, il Governo Albanese ha permesso la riapertura degli Asili Nido e delle Scuole materne. E’ stato così anche per la nostra Scuola che ha potuto riprendere le attività seguendo tutti i proto- colli stabiliti dal Ministero della Sanità: sanificazio- ne degli ambienti, uso del materiale di protezione, mascherine, disinfettanti, termometro digitale, autocertificazioni dei genitori e del personale. Genitori ed Educatrici hanno collaborato usando attenzione, cercando di osservare il distanzia- mento, com’è possibile trattandosi di bambini piccoli. Dal 1° giugno al 15 luglio, circa 50 bambini han- no frequentato le lezioni a tempo pieno con at- tività svolte anche negli spazi esterni: la Scuola gode di un vasto cortile. I mesi di chiusura, anche qui come ovunque, sono stati molto difficili per i bambini e per le famiglie perché alcuni genitori, a fine maggio, avevano ripreso il lavoro, per cui avere la possibilità di portare i bambini a scuola è stato fondamentale. Mai disperarsi per il Covid. C’è sempre qualcosa da fare. Basta avere volontà e fantasia. n. 3-4/2020 ANDIAMO! 9
Per noi è stata una sfida, un modo per verificare la pos- sibilità di riprendere a pieno ritmo in autunno. Fortuna- tamente tutto è andato per il meglio, questo ci ha inco- raggiato a riprendere con fiducia l’attività educativo/ scolastica superando alcuni timori. Il 7 settembre ha avuto ini- zio il nuovo Anno Scolasti- co con 77 bambini, divisi in tre gruppi. Tutti erano molto contenti di poter riprendere la scuola, di poter stare coi compagni, di incontrare le loro insegnanti. Alcuni bambini vengono a scuola con la mascherina per essere come i fratelli più grandi o come i loro genito- ri che ora possono lavorare in tranquillità sapendo che i piccoli sono in un luogo si- curo e ben custoditi. Riprendono le attività parrocchiali Anche in Parrocchia il 4 ot- tobre è iniziata la catechesi, con una grande tombolata all’esterno - pioggia scon- giurata - che ha permesso ai ragazzi di passare un po’ di tempo insieme dopo una lunga sospensione delle at- tività pastorali. I ragazzi che non hanno po- tuto ricevere I Sacramenti in primavera, a causa del lockdown, si stanno prepa- rando a riceverli entro i primi di dicembre. 10 ANDIAMO! n. 3-4/2020
Ringraziamo il Signore per ai primi di averci permesso di ripren- giugno, si è dere le varie attività e di riaperta la lavorare per il Regno; gli Scuola ma- chiediamo di continuare a terna: mol- proteggerci … le mascheri- ti genitori ne non ci sono per tutti … non hanno stanno arrivando. riportato a scuola i bambini. Famiglie e donne in Il soste- difficoltà gno alle famiglie e Quando si è tornati ad un po’ alle don- mo quest’opera di cura e di di normalità ci si è rese conto ne in difficoltà da parte no- vicinanza a famiglie e don- che nulla era più come pri- stra non è stato interrotto ne bisognose che trovano in ma: la povertà già accentua- a causa del lockdown, per- ogni momento della giorna- ta dal terremoto di fine no- ché attraverso brevi visite e ta la possibilità di rivolger- vembre scorso è aumentata; portando loro beni di prima si a noi per condividere le la mancanza di lavoro anche necessità, o ascoltandole al loro pene e preoccupazioni. nel settore turistico ha reso telefono, siamo sempre ri- più precarie le condizioni di maste in contatto e cercato Sr Assunta, Sr Fernanda e vita della nostra gente. Pur- di sostenerle come ci è stato Sr Antonella troppo molte persone non possibile. Tuttora continuia- sono consapevoli della gra- vità della pandemia e delle sue conseguenze, non si curano dei mezzi necessari alla sicurezza propria ed al- trui. In Albania è diffusa l’i- dea che la pandemia sia una strategia politica usata per rafforzare l’influenza politica dell’unico partito al Gover- no. Alcuni invece, vivono la pandemia con molta paura, lo si è constatato quando, n. 3-4/2020 ANDIAMO! 11
BERGAMO Bergamo piange le sue vittime Una tempesta si è abbattuta tra foglie fresche e non più verdi. Sono cadute, Forzate dal vento senza nemmeno toccare il suolo. Su mezzi insoliti come processione, sfilavano nelle vie con umana pietà. Scendevano lacrime nel gelo unanime, alla vista smarrita colma di dolore. E sguardi attoniti, fissando increduli, seguivano il tragitto tra la città sgomenta. Solo una certezza ricolma di Fede si confondeva con la preghiera. Umberto Astori Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al cimitero monumentale di Bergamo per partecipare alla cerimonia di commemorazione dei morti per coronavirus.Con la Messa di Requiem di Donizzetti Bergamo e tutta l’Italia si sono abbracciati. 12 ANDIAMO! n. 3-4/2020
BRESCIA È apparsa la GRAZIA di Dio Quando Sr Piera chiama le sue amiche speciali + uno, essi arrivano di gran carrie- ra! E’ da anni che Suor Pie- ra, ormai novantenne, cu- stodisce in solaio scatoloni e scatoloni, ma quel mate- riale prezioso senza di lei e senza le sue amiche, non si animerebbe! Quando arriva l’Equipe lei ha già in testa il “progetto”, la sua mente ha già “costruito”, vede già tut- to fatto e ha solo bisogno di “volontari” che con pazien- za realizzino il “suo” sogno. Da S. Felice M. Victoria no- pensato a Dio Onnipotente Cosa può venir fuori da quei stra guardarobiera, col mari- durante la “sua” creazione molteplici tavolati, radici to Giacomo autista del grup- di Betlemme: ci avrà mes- d’ulivo che sono già un’o- po, Adriana e Cecilia (ex so poco tempo, Lui, perché pera d’arte di per sé, dagli infermiere della notte) ogni all’epoca Betlemme era … scatoloni, dai fogli di carta- anno si accordano con Sr quattro colline, alcune grot- roccia, da quei sassi grossi Piera e si dedicano, a com- te dove ci avrebbero fatto e piccoli, dalla segatura? porre il grandissimo Prese- anche il “pane” … poche fa- Basta che lei parli e il grup- pe nel refettorio delle suore. miglie di pastori, eppure: po operativo, opera! Iniziano Sono infaticabili e, in più, “E tu Betlemme, di Èfrata, un lavoro di pazienza certo- portano anche dei pasticcini non sei davvero la più pic- sina, fanno e disfano a se- per la comunità. Sarà così cola; in te è apparsa la Gra- conda degli ordini; qualcosa per alcuni pomeriggi. zia di Dio!” comincia a prendere forma e appare un paesino che pre- Mi sono fermata un mo- Victoria, Adriana, Cecilia e sto sarà anche abitato. mento a guardare ed ho Giacomo n. 3-4/2020 ANDIAMO! 13
… Si era di Carnevale! La maschera sugli occhi ci bastava per nascondere il dolore col sorriso. Questa maschera ora è scesa sul sorriso che s’è fatto tuo dolore. Non vedi più il sorriso di nessuno ma la luce ch’è negli occhi, fa sperare! Aurora K. Universitarie online, poi tutte qui per un giorno a dire grazie al Signore, alle suore, alle amiche 14 ANDIAMO! n. 3-4/2020
Le giovani FSCJ in visita ai luoghi dei Fondatori turale e morale della stessa Città di Brescia che oggi la “nomina” fra le “donne” più significative dell’ ‘800 come Educatrice delle nuo- ve generazioni, come donna Una telefonata “crocerossina” qui nel suo stesso convento durante le “Siamo alla stazione però 10 Giornate, e dove l’hanno prima andiamo in Duomo “bisbigliata Santa subito” dove è sepolto Mons. Giro- mentre seguivano il calesse lamo fratello di S.Teresa”. che la portava dalla “cellet- - Sappiamo che fu consa- ta”, alle vie del Centro per il crato Vescovo a Roma nel funerale: “Passa la Santa!”, 1850 e destinato a Brescia, dicevano. A sinistra dell’entrata del Duomo Città che egli consacrò al Questa è la celletta che tut- Sacro Cuore di Gesù, de- te le giovani suore desidera- bellando le ultime faville di da Suor Assunta Bressan, no “abitare” almeno per un giansenismo. Morì il 1° di- stanno facendo un percor- momento di preghiera e di cembre 1883. so di approfondimento sul- riflessione, perché in questo Ecco le 5 Juniores, nostre la Spiritualità dei Fondatori luogo la possono immagi- sorelle: Suor Ancy, Suor visitando “i luoghi” più si- nare vivente e stare accan- Faustine, Suor Felicité, gnificativi in cui essi sono to a LEI che nella sua vita si Suor Gina, Suor Sophie vissuti. Giungono anche qui, è consegnata al suo Dio, a che, a motivo di studi Te- dunque, dove è vissuta e “DIO SOLO” come Figlia del ologici, corsi di aggiorna- dove è morta Santa Teresa Sacro Cuore di Gesù. mento e altro, sono in Casa Verzeri, luce che ha brillato Sr Mariagrazia A. Generalizia. Accompagnate per la crescita sociale, cul- n. 3-4/2020 ANDIAMO! 15
L’ANFAS ospite presso “le stanze” del FAI 4 agosto 2020 Giungono alcuni Responsabili dell’ANFAS di Brescia; chiedono di avvisare Sr Danie- la Siviero del loro arrivo, come d’accordo. Pochi giorni addietro si erano sentiti dire: “Dobbiamo chiudere la Sede dove lavo- riamo con i nostri ragazzi: non possiamo abitare quel luogo oltre il 31 luglio!“ Come si suol fare in questi frangenti i Re- sponsabili si sono dati da fare “a cercare” e sono giunti a Suor Daniela a chiedere una stanza per “continuare a lavorare on- line con il Progetto speciale di sostegno” che coinvolge alcuni giovani con un certo handicap. 1° passo urgente vuotare la vecchia sede, subito! Ed ecco un pulmino stracarico di libri, computer, scaffali e altro che scaricano in una delle nostre Sale belle, quelle del FAI, che danno anche su un bel giardino; poi verranno i giorni del “tutto in ordine” quando, attraverso il computer, i profes- sori, gli universitari che dovranno stendere una Tesi o che avranno bisogno di con- sultare testi con argomenti sul “disagio”, potranno rivolgersi a questi ragazzi che porteranno i libri richiesti presso la loro Sede dell’ANFAS dove saranno prelevati dai richiedenti. Una “opportunità di lavoro” interessante per cui questi ragazzi si sentiranno “utili” e potranno sviluppare gradualmente le loro potenzialità. Le famiglie lo trovano un sol- lievo intelligente! Suor Daniela Siviero 16 ANDIAMO! n. 3-4/2020
CARPENEDOLO All’asilo “si stava” bene! Piange il cuore sostare nelle aule bambini, così, malgrado avessi- dica, permettendo così ai bambini senza udire i meravigliosi suoni del- mo poca dimestichezza in ambito di mantenere viva la loro capacità le voci dei bambini che spensierati multimediale, ci siamo attivate per di apprendimento. La risposta dei si aggirano per gli spazi della nostra identificare gli strumenti a disposi- bambini è stata immediata ed ac- scuola, non poterli vedere mentre si zione. Ognuna di noi con le proprie colta positivamente, sono giunti sui entusiasmano di fronte alle cose risorse, ha messo in gioco se stes- nostri dispositivi, video di saluti, foto più semplici, non poterli abbraccia- sa nell’ottica di dare ai nostri alunni che ritraevano immagini di vita quo- re. Da un giorno all’altro abbiamo proposte semplici, ma concrete e di tidiana in tempo di quarantena, foto dovuto chiudere la nostra scuola senso. Il mondo del web è diven- di lavori realizzati dai bambini con il senza dati certi sulla riapertura, ri- tato lo strumento ponte per poter supporto dei genitori. Tutto questo manendo orfani della quotidianità e ristabilire un contatto con i bambini è stato per noi insegnanti motivo di della normalità nella quale eravamo e le loro famiglie e poter svolgere grande soddisfazione e gratitudine. soliti progettare. Questo momento la didattica online, anche se, par- Desidero concludere con una frase particolare che stiamo vivendo è lando di scuola dell’infanzia, dove estrapolata da uno dei tanti mes- scandito da tempi e spazi differenti la relazione e il contesto sono indi- saggi ricevuti da una delle nostre che ci costringono a diverse moda- spensabili per la didattica, potrem- mamme: “Grazie per essere riuscite lità di relazione. Il COVID 19 si è im- mo parlare di “PEDAGOGIA DELLA ad esserci, nell’unico modo in cui posto sulle nostre abitudini creando VICINANZA”. Attraverso messaggi potevate esserci, in questo momen- in noi una profonda crisi, ma come vocali e video messaggi noi inse- to così difficile e particolare”. tutte le crisi anche questa può ge- gnanti, in accordo con le famiglie, La coordinatrice nerare risvolti positivi. Nei giorni siamo entrate in punta dei piedi Sandra Campagnari successivi alla chiusura forzata del- nelle case dei nostri piccoli alunni, Scuola Infanzia “Maria Immacolata” la scuola, la prima preoccupazione condividendo a distanza emozioni, Sacro Cuore di Gesù per noi insegnanti è stata quella di fatiche e proponendo attività che ristabilire un contatto con i nostri privilegiassero la dimensione lu- Ma ora possiamo RICOMINCIARE Alla fine di agosto, per merito o danno della pandemia, seriamen- te incominciamo con 108 bimbi, divisi in 5 sezioni. Bisogna “tirarse su le màneghe” e molto su, perché le infinite regole della pandemia ci strizzano il cervello.Si pensa e si opera sulle nuove segnaletiche che al posto dei nostri “poetici BENTOR- NATI, BENVENUTI, magari carichi di disegni simpatici” dobbiamo mette- re impronte di piedi piccoli e grandi con un categorico “STOP” oppure “FERMATI QUI”, tutto questo con baci e abbracci negati, sempre per salvarci dagli assembramenti. n. 3-4/2020 ANDIAMO! 17
Regole ferree di ingressi e uscite a suon di precisi orologi per salvarci, speriamo, da questo tremendo vi- rus, con il termometro in mano e le pezze sempre a portata di mano per igienizzare, bardati di masche- rine e visiere, ci si capisce poco, ma si corre si salta, sempre tenendo nel cuore tanti punti di domanda e tanta incertezza sulla poco sicura realizzazione. Intanto arriva il fatidico giorno di inizio, il 7 settembre giornata sto- rica da non dimenticare: si aprono i I bambini di due sezioni diverse non potrebbero entrare in contatto, cancelli che a fine febbraio si erano ma loro trovano il modo di “connettersi” … c’è sempre da imparare messi, con molta tristezza, a ripo- so assoluto. A questo punto cam- le staccarsi, nascono baci, abbrac- bia ogni registro e ogni incertezza: ci, coccole, anche sotto la pioggia bimbi e genitori obbedientissimi: le o la nebbia, quando questo suc- regole le sapevano e le praticava- cede al papà, lui appoggia il bimbo no tutte (c’è da dire che in questo e dice: - Vai, vai, vedi che tutti ti paese sono morte 78 persone di aspettano?, poi lo segue da lontano covid-19). felice della supplenza di tenerezza della maestra che lo aspetta. Con serenità e disinvoltura, i bimbi felicissimi di stare accanto ai pro- Ora la scuola prosegue tranquil- pri amici dopo una lunga pausa, si lamente, le maestre lavorano con avviano alla scuola raggianti, e i ge- passione e competenza; è un pia- nitori ancora di più, li affidano con cere passare per le classi e vedere tutto il cuore e … scappano con- bimbi felici che giocano, lavorano tenti. Poche lacrime d’inizio, sem- e cantano, esprimono la gioia del- pre nella nota differenza tra papà e la vita accompagnati sempre dalle mamma: quando arriva la mamma maestre. Le cuoche collaborano con il bimbo che piange e non vuo- alla preparazione di pranzetti squi- siti che i bimbi mangiano sempre volentieri. A tutte auguriamo serenità e salute in particolare alla brava Coordina- trice Sandra che è sempre più sti- lizzata, ma attenta, vigile e serena. Una sola preghiera facciamo insie- me: “SIGNORE, liberaci da questa pandemia, donaci di vivere la nostra ferialità nella normalità dei giorni dove ognuno dà il meglio di sé e si sente poi felice di aver contribuito a rendere il mondo un po’ più bello”. sr Mariagrazia Zancarli 18 ANDIAMO! n. 3-4/2020
CREMONA Dalle lezioni online al ritorno a scuola In primis il team zazione e da quegli incontri è sca- dei Docenti turita la progettazione che si è poi concretizzata con la pubblicazione su facebook e l’invio a tutte le fa- Terminava la settimana, il 21 feb- miglie di video settimanali. braio, con la gioia di pensare al lun- I contenuti video ricalcavano le at- go fine settimana che ci attendeva tività di classe proponendo a volte dato che il lunedì e il martedì suc- qualche canzone, anche in inglese, cessivi, le Scuole sarebbero state a volte balletti e a volte dei lavoretti chiuse per le vacanze di carnevale. da fare con l’aiuto dei genitori. Non Nessuno avrebbe mai potuto imma- mancava il momento religioso te- ginare cosa sarebbe successo da lì nuto settimanalmente da suor An- mieristico, dei valori veri che sono a qualche ora; quanti cambiamenti nalena. emersi. Riprendere la vita con più e sconvolgimenti nella nostra vita Ci siamo avvalse anche della col- entusiasmo e con più consapevo- e quanto dolore e sofferenza nella laborazione del nostro amico attore lezza del suo valore e della nostra nostra Città che è stata colpita, per Massimiliano che ogni settimana fragilità ci fa superare la nostalgia prima, e in maniera particolare. ha pubblicato delle storie racconta- della normalità. E’ chiaro che essendo il COVID 19 te dal draghetto, amico dei bimbi. un evento del tutto nuovo nella sua Oltre all’attività pratica abbiamo Il team dei docenti tragicità ci ha trovate impreparata organizzato contatti individuali con e senza strumenti per prevedere la le famiglie e con i bambini attraver- continuità didattica senza la “scuo- so video-chiamate che sono state E poi … l’emozione la”; ma non ci siamo perse d’animo nemmeno un attimo e dopo i primi molto apprezzate sia dai genitori che dai piccoli. della ripresa giorni di smarrimento è partita l’or- Ci auguriamo che la scuola possa Il 21 febbraio 2020 abbiamo ganizzazione “Scuola a distanza ai riprendere al più presto; il contat- chiuso la nostra Scuola pen- tempi del coronavirus” che per noi to umano e la socializzazione sono sando che fosse “una vacan- non ha voluto dire lezioni on line; fondamentali soprattutto nei primi za anomala” di 4 giorni, per il trattandosi di Asilo Nido e Scuola anni di vita, ma allo stesso tempo carnevale, per cui tutti siamo dell’infanzia le modalità dovevano facciamo tesoro di tutti i pensieri andati a casa contenti. essere diverse. che ci hanno attraversato in que- In realtà, giorno dopo In primis il team docenti ha atti- sto periodo, di tutta la solidarietà giorno, ci siamo resi conto vato attraverso i canali social una che abbiamo visto nella sofferenza, che stavano succedendo programmazione tri-settimanale di dell’impressionante disponibilità di fatti gravi e del tutto nuovi incontri per procedere all’organiz- tutto il personale medico ed infer- perché la città e i paesi Non solo adulti … n. 3-4/2020 ANDIAMO! 19
erano totalmente in silenzio. Le strade erano vuote. L’unico rumore che si sentiva era il suono delle sirene delle autoambulanze che correvano verso l’ospedale e che, a lungo andare mettevano ansia e paura anche perché la televisione ci diceva l’entità del male che colpiva tante persone e mieteva vittime. Durante il lockdown ab- biamo cercato di raggiunge- re il più possibile bambini e famiglie tramite telefonate, video, ecc. con l’intento di attutire l’impatto con questo nuovo stile di vita che tut- ti avevamo dovuto subire. la complessità delle rego- Stavamo vivendo un cam- le da rispettare. Ancora una biamento epocale, senza volta ci siamo ricredute: solo precedenti e il rientro ci ha i bambini sanno risponde- confermato questo. re con autenticità ai grandi Tutto è stato organizzato cambiamenti e diventano con fatica prima del rientro: maestri per noi adulti. La entrate a scaglioni, uscite di- Scuola, nonostante tutto, è versificate, i genitori devono quel luogo magico di emo- fermarsi a un metro dall’en- zioni positive, un nuovo trata in sezione, mascherine mondo meraviglioso da rivi- per gli adulti e anche occhiali vere e riscoprire; nulla potrà e visori per le insegnanti. scalfire questa verità. 1° settembre 2020: pri- Il nostro Vescovo, guarito ne e con la nostalgia di non mo giorno di scuola. Grande dal virus ha detto: “Il tempo è poter lavorare tutti insieme. è stata la gioia dei bambini grazia”. Ne siamo certe, per Il Signore c’è e lo sentiamo di ritornare nella loro Scuola, questo andiamo avanti con vicino, pronto ad additarci il di vedere suore, insegnanti, fiducia e coraggio lavorando cammino quotidiano e a so- cortili, giardino per cui tutto indefessamente e con amore stenerci con la Sua presen- questo ha cambiato com- per i nostri bambini pur sen- za. pletamente il clima e ci ha tendo la fatica di rimanere Le Docenti di Cremona aiutato a superare i timori e separate nella nostra sezio- 20 ANDIAMO! n. 3-4/2020
PONTE MAMMOLO “D. a. D.” Didattica a distanza Inizialmente c’è stato gran- de smarrimento: siamo state strappate, insieme ad alunni e genitori, alla nostra quo- tidianità che si fonda sulle relazioni interpersonali. Poi con lo spirito che anima tut- te le insegnanti, cioè trovare sempre una soluzione a qua- Ponte Mammolo - Collegio Docenti virtuale lunque problema si presenti, abbiamo cominciato a lavo- centrato: l’inclusione di tutti ziamento e recupero che rare affinché la lontananza gli alunni. Quando ci siamo vanno e vengono per tutte fisica non si trasformasse rese conto che la chiusu- le discipline come se fossi- in una brusca interruzione ra si sarebbe protratta ab- mo in classe, … ma non ci dell’attività scolastica. Dopo biamo cambiato strumento: siamo!!! esserci accertate che i bam- l’invio e la restituzione dei Antonella Carducci bini avessero tutto il mate- compiti avveniva tramite il riale abbiamo cominciato ad drive degli account gmail. inviare compiti, spiegazio- Abbiamo cominciato a pro- Un viaggio virtuale ni e schede autocorrettive durre video o a prenderli nel mondo con il metodo più semplice dal web per fornire spiega- a disposizione: WhatsApp!!! zioni ad hoc. Nel frattempo Con i bimbi di prima e di Sembra assurdo, ma è sta- sono iniziati rapporti più di- quarta primaria, all’ultima vi- to il modo più immediato e retti con i bambini attraverso deolezione di IRC abbiamo diretto: tutte le famiglie lo Skype. Ma dopo un po’ an- giocato con la fantasia: ci usano e nessuno è rimasto che questo sistema è sem- siamo messi in testa di fare escluso!!! Primo obiettivo brato riduttivo per la nostra il giro del mondo in 40 minu- azione didattica ti. Siamo andati al porto di e, dopo un lavoro Civitavecchia per prendere comune che ha la nave portando con noi gli portato alla reda- zaini e le bici. Siamo scesi a zione delle “Linee Napoli e visitato le isole del Guida per la DaD Salento: Ischia, Capri e Pon- - (didattica a di- za; abbiamo ripreso la nave stanza)” abbiamo e siamo approdati in Puglia, deciso di utilizza- poi in Calabria, in Sardegna re la piattafor- e in Sicilia. Di là siamo volati ma “Classroom” in Africa. - In Africa? - Sì, si sia per la scuola può, virtualmente si può: si dell’infanzia che può andare ovunque! per la primaria. Poi abbiamo proseguito per Abbiamo lavo- gli Stati Uniti. Siamo tornati rato a pieno rit- a Genova, un salto a Torino mo: videolezioni, e, finalmente a Roma. compiti, interro- Sr Paola Gabrieli gazioni, poten- Ci siamo molto divertiti!… n. 3-4/2020 ANDIAMO! 21
Un saluto e un * E’ consolante anche per voi sa- grazie pere che un giova- riconoscente ne albanese, Altin, aiutato a studiare a Don Giuseppe medicina a Pado- va, sia ora un chi- rurgo rinomato in Suor Rosa Cassinari, che campo cardiologi- avete aiutato tanto per la co: lavora a Tirana sua Missione in Albania, * Carissimi tutti di Monte e salva tanti bambini. Il vo- ora è di casa a Ponte Mam- Marenzo, ho scoperto che stro gruppo missionario, che molo - Roma. Quando ha don Giuseppe era un prete è stato un vero “polmone” saputo che don Giuseppe speciale, un grande Parro- per la nostra missione, sarà Turani (il sacerdote che ha co ed anche un Missionario sempre presente nella no- promosso la costruzione attento, convincente, travol- stra preghiera e nel nostro della Chiesa in Shengjin gente. * Ha saputo toccare cuore. e la Scuola Materna) ve- tanti cuori generosi; ha speri- niva trasferito da Monte mentato la solidarietà di tan- Grazie a tutti, di cuore, per Marenzo e destinato come te persone che hanno sco- le attenzioni ricevute e le Vicario interparrocchiale perto la gioia di donare e di attestazioni di simpatia e di nientemeno che a Nem- dare speranza a tanta povera amore. Nonostante l’imman- bro in Val Seriana, prima gente anche nella Missione cabile sofferenza dell‘aver che lui partisse, ha preso il Albanese di Shengjin dove dovuto lasciare quel cam- treno ed è andata a ringra- ero io, sostenendo almeno in po di lavoro dopo 25 anni, ziarlo, poi ha inviato alla parte la nascita e lo sviluppo posso dire di sentirmi felice Redazione il suo “saluto: della Scuola Materna con di quanto è stato fatto, delle l’adozione a distanza di tanti grazie e dei doni che il Si- “ Carissimo Don Giuseppe, bambini poveri che vivevano gnore mi ha concesso e ci ti ho sempre sentito come in baracche; oggi essi posso- ha concesso. Continuerò a un regalo del Signore fatto no frequentare ogni giorno la donarmi in Italia, ora che la alla mia vita, alla mia missio- scuola e avere anche la co- pandemia ha aumentato il ne ed anche a questa par- lazione e il pranzo. numero dei poveri. rocchia di Monte Marenzo. Don Giuseppe, tu ci sei stato in Albania, hai visto e * L’ultimo grazie, il più senti- Ti ho incontrato per caso, ti sei lasciato coinvolgere. to, il più vero a te, Don Giu- diciamo così, tanti anni fa, Sei venuto varie volte anche seppe che ci hai accompa- in un corso di spiritualità. con i giovani della tua par- gnato e sostenuto in questi Mi avevi incuriosita quindi rocchia e con i catechisti. anni; ti auguriamo che tu volevo sapere qualche cosa Grazie a tutti voi, amici indi- possa seminare, seminare di te. Tu mi hai detto: “Ci in- menticabili! Grazie per aver ed ancora seminare nella contriamo dopo cena, fuori, incoraggiato anche noi suo- nuova Parrocchia e annun- sulla panchina”. Il mio rac- re a dare speranza a fami- ciare che Dio è Amore, che contare è stato lungo. Mi hai glie senza casa. Grazie per ci ama tutti, singolarmente detto: “Guarda la luna dov’è aver pensato all’avvenire dei come figli, quindi come fra- “. Io guardai anche l’oro- logio. - Senti, se domenica giovani, dando loro la possi- bilità di accedere a corsi di ” telli tutti . puoi, ti aspetto alla S. Messa specializzazione per trovare Suor Rosa Cassinari nella mia Parrocchia. lavoro. 22 ANDIAMO! n. 3-4/2020
SAN FELICE DEL BENACO Celebrazioni nel tempo del “coronavirus” Alcune sorelle della Comu- nità hanno vissuto la soffe- renza per la perdita di alcuni loro cari, altre hanno soffer- to in silenzio nel timore di questo “male” nascosto, ma affidandosi alla preghiera, nel loro animo hanno “sen- tito” Dio che dà “coraggio e fiducia”. Sono passati mesi da quel 23 febbraio senza Messa ed Eucaristia. Poi ci è stata data l’opportunità di seguire la celebrazione Eucaristica delle 8:30 su TV galini, Vescovo di Palestrina a donarci il Sacramento del 2000: che gioia! Dopo qual- (Roma). E fervono anche da Perdono. “Siamo nella No- che tempo il Signore è venu- noi, in casa: nel pomeriggio vena del S. Cuore, siamo Fi- to a noi con il nostro padre Sr Daniela con Sr Flavia e Sr glie dell’Amore di Dio, come Jean Pierre, Carmelitano, Pia addobbano le finestre non amare LUI e le nostre che ci ha portato il Santissi- che danno sull’ingresso, con sorelle?”. mo per la Comunione. Final- drappi azzurri e rossi, ghir- mente dal 18 maggio ecco lande di fiori, luci, candele di nuovo la celebrazione La Madonna del che all’imbrunire vengono della S. Messa nella nostra Carmine ci fa visita! accese quindi si diffonde un dolce chiarore. Chiesa. Nell’attesa si provano i can- Siamo sempre vissute sen- Per le strade di S. Felice e ti in onore di Maria; Stefano za visite di amici e familiari: dei suoi borghi fervono i suona la chitarra e Sr Ales- “silenzio grande”. Diceva- preparativi per il passaggio sandra intona le note e dà il mo sorridendo: siamo in serale del camioncino con tempo; il piccolo Filippo con quarantena! Si è pregato la statua della Madonna, la sua piletta verde illumina i il S. Rosario sia al matti- accompagnata da Padre loro volti; gli ospiti prendono no che al pomeriggio e chi Simone del Carmelo e, per posto sulle sedie, a debita poteva si è unita alla recita l’occasione, da Mons. Si- del Rosario dell’Italia delle 21:00 alla TV. Lo spirito era sempre pronto; Dio vigilava su di noi, però ci mancava qualche cosa: dopo più di 3 mesi si sentiva la necessità della Confessione. Una mat- tina di metà giugno, eccoci a celebrare la Messa della Riconciliazione al seguito della quale, il nostro Cap- pellano, che arriva ogni gior- no con mascherina e guanti, n. 3-4/2020 ANDIAMO! 23
distanza, con le mascherine, segno di questi tempi. L’at- tesa che si prolunga porta con sé una piccola preoc- cupazione: arriverà in tempo la processione prima che si spengano le fiammelle che illuminano il passaggio? Ed ecco il camioncino con la statua di Maria Santissima: preceduto dalla macchina dei vigili e dei carabinieri procede lentamente e si fer- ma davanti all’ingresso della Casa: silenzio! L’emozione è grande; si ascoltano Padre tava foto. Stefano, al mo- E chi si era accorta di tutto Simone e il Vescovo Sigalini mento giusto, ha intonato l’addobbo alle finestre, dei che con una lunga preghiera l’Ave Maria accompagnan- lumini accesi, dei fiori pre- raccolgono il mondo intero e dosi con la chitarra e noi parati da Sr Daniela Perina, lo affidano a Maria; infine il avremmo dovuto sostenere dalla infaticabile Sr Flavia, nostro canto in omaggio. il canto, ma eravamo così da Sr M. Pia e dalla Madre? Il piccolo convoglio riparte, commosse che ne è uscita Magia delle foto! la nostra comunità di suo- una strofa sola. Sr Alessandra Bassi re e ospiti della Casa, gra- ti e commossi, salutano; le fiammelle hanno tenuto: sono le 22:50. Annamaria Cervai A noi questa VISITA è risuo- nata come “regalo” al no- stro “silenzio prolungato”: nientemeno che la Madonna del Carmine! Non potendo andare noi, è venuta LEI: è venuta a trovarci, nella not- te, fra le 22:00 e le 23:00. È arrivata bella e solenne nel- la “veglia” di preghiera, alla fine di un lungo pellegrinag- gio per le vie di S. Felice. E’ venuta come nelle vesti di Maria di Nazareth che va in visita alla cugina Elisabetta, anziana? Con Stefano il Direttore e la sua signora, Annamaria, c’erano i nipotini: uno corre- va tra le aiuole e l’altro scat- 24 ANDIAMO! n. 3-4/2020
La Casa di San Felice Il nostro compito, ci di- tutte attente e intanto dalle ceva Sr Lorenza, è quello di mani pende il Rosario: non è sempre vivente! essere il “Mosè” della Con- si perde tempo! Arrivano gli gregazione. Lo siamo? Lo scrutatori dopo le 15:00 e in E’ passato l’inverno; è pas- saremo ancora! Non possia- circa mezz’ora sfiliamo, una sata la primavera; ed ecco mo partecipare alle celebra- dopo l’altra, per adempiere l’estate con poco sole, mol- zioni della Parrocchia, ma al nostro dovere poi, tutte in ta pioggia e temporali ovun- conosciamo ogni cosa che Chiesa per il canto del Ve- que, ma noi di San Felice avviene là: Don Graziano ci spro e la sosta di Adorazio- “siamo felici” perché cir- invia non solo il grazie per ne, come ogni domenica. condate da tanta bellezza: le preghiere e i sacrifici fatti alberi, distese di fiori, cielo per le parrocchie che lui ha infinito, canto d’uccelli … e in cura, ma ci aggiorna su Un “Coro” per noi poi il Monte Baldo che tro- tutto. neggia davanti a noi, al di là Sebbene in semi-clausura del Lago solcato da piccole non solo per il “Virus”, ma barche a vela … col permes- Anche qui si vota! anche per la somma degli so del Governo! Godiamo anni e degli acciacchi, ab- di tutto questo dalle grandi A San Felice siamo sem- biamo delle sorprese gra- finestre della nostra Sala o pre attente agli avvenimenti dite: domenica, 4 ottobre, dalle terrazze. della vita sociale, politica, festa di San Francesco, Il “male” che ci ha impo- alle indicazioni del Gover- per la celebrazione della S. sto il silenzio con gli ospi- no: distanze, mascherine, Messa è presente il Coro ti, che permetteva solo al lavaggio delle mani e altro. parrocchiale di Madonna di personale di stare in mezzo Ed eccoci obbedienti anche Campiglio di cui Stefano, a noi … con la mascherina all’invito del Referendum Direttore dell’Albergo, è il nelle ore di lavoro e poi di Costituzionale del 20 set- Presidente; Direttore di Coro varcare il cancello, sta allen- tembre: “SÌ o NO”? è la Maestra Luisa Masé che tando la sua presa? suona la tastiera e dirige tut- L’intuizione della nostra Ogni volta che siamo chia- te le voci: bassi, baritoni, te- Madre superiora, Sr Teresa mati alle Urne, il Comune nori, contralti, soprani. che ha “chiuso” la porta a dispone una Sezione interna chiunque, ci ha salvate! Ora tutta per noi. Siamo pronte Eseguono canti che richia- ci avvicinano i Padri Car- in coda nel corridoio davanti mano la Parola di Dio, Parola melitani che celebrano la S. alla Sala di lavoro, con i do- che si trasforma in preghie- Messa, e che ci portano la cumenti in mano e in attesa ra corale. E il commento al “provvidenza” fatta di frutta di esprimerci. Sr Daniela Pe- Vangelo? Una camminata in e verdura, formaggio e altro. rina ci scatta la foto, siamo Palestina con Gesù che par- la e che fa riflettere: “La mia vigna? Com’è la mia vigna?”. Alla fine è spontaneo un applauso, ma il Gruppo de- sidera cantare ancora per noi. Siamo tutte presenti in Sala ed ecco “tre canzoni”. Le voci e i ritmi si alternano, ma una melodia è speciale: è il canto alla Madonna del fico, quella del loro Paese: Campiglio. n. 3-4/2020 ANDIAMO! 25
Maria dona a tutti coloro che Gli ulivi di San Felice passano davanti a lei, dal fico all’uva, dall’uva al fiore. In tutta la contrada fervono Un bellissimo valzer che ha i lavori per la raccolta degli parole per tutti, grandi e pic- ulivi, e noi? coli. Un momento di grande Siamo in una fase di tran- fraternità: “Fratelli tutti” ! sizione e il nostro direttore, il signor Stefano, dopo vari Pioggia, vento, temporali tentativi di trovar manodo- in questi giorni di metà ot- pera, tutti purtroppo con tobre, ed ora pace con bel- esito negativo, ha affisso, lissima sorpresa: la neve! Il senza troppa convinzione, Lago è azzurro come il cielo un cartello sulla bacheca del e ancor più con i loro simpa- e al di là, il Baldo tutto in- frantoio. Un pomeriggio si ticissimi tre gemelli e tra una nevato, e non solo lui, tutte presenta al cancello una gio- chiacchiera e l’altra quintali le cime sino alla punta che vane coppia che con molta di olive, rigorosamente bio- svetta su Trento: la Paganel- discrezione e altrettanta at- logiche, riempiono i cassoni. la. Neve, tanta, e freddo! tenzione si dice disposta ad Ma la condivisione del lavo- Ho negli occhi il bellissimo accettare il lavoro. Esposte ro porta a molto di più. Un ARCOBALENO apparso le condizioni da una parte giorno Marco, che ha trova- dopo la grande pioggia di e dall’altra si arriva presto to altri amici disposti a dare questa notte: abbraccia tut- all’accordo e in una bellissi- una mano, ci chiede, se non ta la Montagna che sovrasta ma mattina di metà ottobre è di disturbo, la possibilità il Lago. iniziano i lavori. Spontanea- di condividere una preghie- mente con Cristina e Marco ra prima di iniziare il lavoro. Suor Alessandra Bassi si istaura una naturale intesa Certo che sì! Così sr Flavia prepara una cosa semplice invitandoci a donare ciò che a tutti è possibile: un sorriso, anche dietro la mascherina, perché il sorriso è il pane del cuore. È un bel momento che dà gioia e serenità … e poi il lavoro riprende, con più lena e con più leggerez- za in quel curioso orto degli ulivi che è San Felice. Sr Daniela Perina 26 ANDIAMO! n. 3-4/2020
TRENTO Distanti ma vicini - Separati ma insieme Con queste coppie ossimo- riche, lunedì 14 settembre 2020, è iniziato, presso l’Isti- tuto Sacro Cuore di Trento, un nuovo anno scolastico, diverso, particolare e che, già dal suo esordio, ha offer- to tanti spunti di riflessione. I mesi del lockdown ci han- no, infatti, posto di fronte ad un interrogativo impegnati- vo: “Siamo ancora capaci di “stare insieme”? Cosa significa davvero? Risposta difficile da dare, forse ancora di più se si è adolescenti con tanta ener- gia, tanta voglia di scoprire e capire se stessi e il mon- do, dopo essersi sentiti pri- vare di una tanto agognata libertà. Proviamoci comun- que! “Stare insieme” non è un semplice condividere una stanza, vedere le stes- se lancette dell’orologio scandire il tempo secondo dopo secondo; “stare insie- me” significa CONDIVIDERE lui come il più prezioso dei “molto meglio in classe”, i pensieri dell’altro, le sue tesori accentando anche le “anche due mascherine paure, i suoi momenti diffi- regole più dure da soppor- piuttosto di non vedere i cili e quelli più gioiosi; vuol tare. miei compagni”; in quegli dire scambiarsi un sorriso, abbracci scambiati con gli un’occhiata complice, una Ecco che, allora, l’obiettivo sguardi, in quel coraggio battuta scherzosa, una no- educativo dell’Istituto “In- di sedersi ogni mattina al zione di matematica capita sieme per educarci al rispet- proprio posto con la ferrea bene quando l’altro, invece, to” sembra già pervadere e volontà di contribuire al po- proprio non sa da dove ini- risplendere sui volti degli al- ter stare, di nuovo, davvero ziare. lievi fin da questi primi gior- “insieme”, perché, come ha ni, dalla Scuola dell’Infanzia detto Gesù: “Questo vi co- “Stare insieme” significa RI- a quella Superiore, in quel mando: amatevi gli uni gli SPETTARE chi ci sta vicino saper trovare nuove forme altri”. in tutte le sue mille sfaccet- di gioco, in quelle frasi: “sia- tature, prendendoci cura di mo felici di essere tornati”, Cecilia Leoni n. 3-4/2020 ANDIAMO! 27
Universitari e pandemia La vita è imprevedibile, a volte ci prende alla sprovvista e cambia il corso ordinario degli eventi. Sono Federica Mancini, 19 anni, pro- veniente da una città abruzzese di 26.000 abi- tanti, non volevo tenere i propri sogni rinchiusi nel cassetto, ma vederli realizzati nella realtà. Una realtà apparentemente tranquilla, che pareva mostrarmi un futuro migliore. Ma ina- spettatamente, la vita di tutti noi è stata scon- volta dall’arrivo di un nemico invisibile e al contempo mortale, dal nome Covid 19. Ne ha risentito l’istruzione, che ha cessato di svolgere lezioni in presenza per tutta la durata della pandemia. Questo ha smosso gli animi di tanti studenti come me, ansiosi di concludere egregiamente il percorso liceale, per dedicarsi ai test universitari. Nonostante lunghi mesi di quarantena e una lotta continua di medici ed infermieri contro una quotidianità triste e dolorosa, il virus è una realtà ancora presente, ingenti problematiche del caso, ho perseguito con cui però ho imparato a convivere e non uno dei miei sogni: intraprendere la carriera ho mai smesso di sognare, e nonostante le universitaria. Federica Mancini Così Federica è partita, soddisfatta di essere stata ammessa nell’Università di Trento, situata a 606 km da casa. Ma la sua tenacia e il supporto familiare hanno prevalso su tutto: il pericolo della pandemia, i contagi, il rischio di seguire le lezioni in aula con centinaia di persone. Ha inseguito un obiettivo e lasciato da parte il timore, convinta che questa sia la strada giusta per lei, e che nonostante all’inizio sarà da percorrere in salita, dopo impegno e sacrifici, è sicura che la meta che raggiungerà le riempirà il cuore di gioia e soddisfazione. Questa ragazza si trova ora in una camera dell’Istituto Sacro Cuore, carta e penna le permettono di far ciò che più la appassiona: scrivere. Immagina che in futuro, possa scrivere cose stupende, e descrivere un mondo libero da questo virus crudele, sempre maturando la convinzione che le problematiche bisogna affrontarle e non schivarle. 28 ANDIAMO! n. 3-4/2020
“La relazione è tutto. E niente è come prima” Il 2020 è un anno che non dimenticheremo facilmente. Un virus, invisibile ad occhi nudi, ha sconvolto il mondo, provocando milioni di morti. Per noi studenti tutto è co- minciato a marzo, quando hanno chiuso le scuole. All’i- nizio abbiamo accolto questa notizia con entusiasmo, della mamma e del papà, il saluto dei vicini, le uscite considerandola come una vacanza inaspettata, ma con al sabato sera con gli amici, i giochi con le mie cugi- il trascorrere dei giorni ci siamo resi conto che quello che nette di Bolzano, che ogni weekend venivano a trovarci stavamo vivendo non era un sogno, ma un incubo. Sia- … Piccole cose di cui sentivo la mancanza e che avrei mo stati costretti a vivere fra le mura della nostra casa, voluto riavere. Il Coronavirus non ha cancellato solo le senza più relazioni con amici, parenti, vicini, compagni di relazione personali, ma persino i rapporti tra comunità scuola e professori. Ogni giorno eravamo inondati da no- e Stati sono risultati difficili fino a chiudere i confini tra tizie riguardanti la morte di numerose persone; ricordo regione e regione, tra Stato e Stato, perché ogni comu- in particolare la colonna di camion militari che trasporta- nità non giungesse ad incolpandosi a vicenda di non vano le bare dei morti dell’ospedale di Bergamo, un’im- aver preso le misure adeguate per evitare il contagio. magine che ho davanti agli occhi ancora adesso perché Il Coronavirus non ha portato solo morte e sofferenza, mi ha turbata profondamente. Inoltre mia sorella ed io ma anche problemi all’economia: molte aziende hanno abbiamo dovuto trasferirci dai nonni, perché la mamma dovuto chiudere, molti hanno perso il lavoro e ancora e il papà appartengono a quelle categorie di lavoratori oggi si legge sui giornali di famiglie in difficoltà e di un che avevano il “permesso” di lavorare: il papà, infatti, aumento della povertà. Quando il lockdown è finito e si lavora in un’azienda alimentare e la mamma, purtroppo, pensava di tornare alla “normalità”, mi sono accorta che è un tecnico sanitario dell’ospedale S. Chiara. Proprio il qualcosa era comunque cambiato, forse per sempre. Per lavoro della mamma mi procurava molta ansia perché le vie del mio paese, ci sono, oggi, poche persone e ra- l’ambiente in cui lavora era a rischio, quando ci voleva ramente vedo all’uscita del negozio, della chiesa e del salutare, manteneva sempre una certa distanza, non ci bar, donne che chiacchierano come prima, tutti vanno abbracciava e indossava la mascherina. La certezza che per la loro strada e si salutano solo con un semplice e questa situazione stava diventando sempre più grave e freddo “ciao”. Al contrario, molti giovani si sono sentiti minacciosa, l’ho avuta quando, nel mio paese, si è spar- liberi e non hanno rispettato le regole stabilite per evitare sa la notizia della morte di un nostro compaesano: era il il contagio, partecipando a feste, balli, abbracciandosi, nonno della mia amica Giorgia, con cui da piccola avevo … e purtroppo con l’arrivo dell’autunno, è ritornato l’in- trascorso una vacanza. Questa morte mi ha fatto capire cubo della pandemia. Siamo martellati nuovamente dai quanto il pericolo fosse vicino e mi ha rattristata molto numeri di persone positive, di morti, di cure intensive e perché non ho potuto consolare la mia amica. Quando ogni giorno si parla di un nuovo possibile lockdown. Vivo si è capito che la scuola non si sarebbe più svolta in queste notizie con molta ansia, non vorrei che le scuole presenza, è stata organizzata la didattica a distanza, richiudessero e ogni giorno spero di leggere la notizia che mi ha permesso di restare in contatto con le mie della scoperta di un vaccino che sconfigga questo male- compagne di classe e con i professori, ma sicuramente detto virus. L’uomo con il progresso e le innovazioni tec- non è stato come vederli in classe ogni mattina, sedermi nologiche si sentiva il padrone del mondo, ha sfruttato e vicino a loro, studiare e divertirci insieme. Non mi sento distrutto la natura, ma con il Coronavirus ha ricevuto una però di dare solo giudizi negativi alla didattica a distan- bella lezione, spero che questo lo abbia fatto riflettere za, perché ha permesso agli studenti di proseguire con i sulle conseguenze che le sue azioni provocano. Molte programmi scolastici, di scambiarsi idee ed impressioni persone ritengono che il virus abbia portato alcuni mi- tramite le videochiamate, ma è mancato sicuramente il glioramenti nella società, rendendola più solidale, spe- contatto umano e penso che tutti abbiano rimpianto la riamo che questo sia vero e che questa terribile espe- scuola in presenza. In quel periodo, mi è stato difficile rienza abbia portato anche qualcosa di positivo. trovare aspetti positivi, ma ho imparato ad apprezzare gesti e azioni che prima davo per scontato: un bacio Giovanna Zambelli, 3°Liceo quadriennale n. 3-4/2020 ANDIAMO! 29
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