IN DAD CON ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE: PRATICHE, SOLUZIONI, RELAZIONI REMOTE EDUCATION WITH RECENT IMMIGRANT PUPILS: PRACTICES, SOLUTIONS ...
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RICERCHE Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education ISSN: 2036-5330 DOI: 10.32076/RA12204 In DaD con alunni di recente immigrazione: pratiche, soluzioni, relazioni Remote education with recent immigrant pupils: practices, solutions, relations Zoran Lapov1 Sintesi Abstract L’introduzione della DaD nel primo ciclo The introduction of remote education in d’istruzione come soluzione didattica primary and lower secondary schools as an d’emergenza nel contesto della pandemia emergency teaching and learning solution da Covid-19 è un argomento inedito e poco in the context of the Covid-19 pandemic is esplorato: sullo sfondo di un’esperienza an unprecedented and little-explored topic: interculturale maturata a Firenze, i contenuti against the background of an intercultural a seguire si immergono nelle dinamiche experience developed in Florence, the dell’azione didattica a distanza con alunni di following content delves into the dynamics of recente immigrazione per approdare ai risvolti remote education with recent immigrant pupils verificatisi sul piano relazionale. L’articolo to shed light on its relational implications. This attinge ai risultati di uno studio empirico, paper builds upon the results of an empirical sorretto dai metodi della ricerca partecipata study, supported by participatory and e qualitativa: oltre a delineare l’osservato, qualitative research methods: while outlining l’intento è quello di offrire un apporto alla the experience observed, it aims to contribute riflessione pedagogica sui processi formativi to pedagogical reflections on educational in contesti d’emergenza e alla modellizzazione processes in emergency contexts, and to the dei rispettivi paradigmi operativi. production of relevant operational models. Parole chiave: Soluzioni didattiche d’emer- Keywords: Emergency education solutions; genza; Alunni d’origine immigrata; Relazioni in Pupils with a migrant background; Relations DaD; Mediazione; Prospettiva interculturale. in remote education; Mediation; Intercultural perspective. 1. Università degli Studi di Firenze, kham_lapov@yahoo.com RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020 143
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education 1. Contestualizzazione dal suo status epistemologico, la pedagogia dell’emergenza si è dedicata finora ai pro- generale cessi formativi e alle soluzioni didattiche in relazione alle questioni di carattere socio-esi- Il giorno 4 marzo 2020 è stato emanato, in stenziale, ovvero alle ripercussioni che esse linea con le indicazioni formulate dal Comita- esercitano sulla vita quotidiana delle perso- to tecnico-scientifico, il Decreto del Presiden- ne e delle comunità, suscitate, in questa loro te del Consiglio dei ministri (DPCM 4 marzo configurazione, da disastri naturali, conflitti 2020) recante misure urgenti in materia di armati, violenze, disagio giovanile, migrazioni contenimento dell’epidemia da Covid-19 e forzate, e altre circostanze paragonabili. Ac- di gestione della derivante emergenza sani- comunate dalla loro natura di matrice emer- taria. È stato, quindi, questo atto a inaugu- genziale e dai rischi di vario genere che ne rare la stagione del distanziamento sociale possano conseguire a cominciare da quello generalizzato, quale provvedimento indotto di mancanza di sicurezza, sono altresì situa- dall’emergenza. Nello specifico, il Decreto zioni contestualizzate nel tempo e nello spa- includeva, tra le altre, l’ordinanza che dispo- zio, riconducibili cioè a determinati momenti neva la chiusura delle istituzioni scolastiche e luoghi del loro manifestarsi. Siffatta caratte- ed educative di ogni ordine e grado sull’inte- rizzazione agevola i soggetti coinvolti a indi- ro territorio nazionale: all’atto pratico, tale di- rizzare, pur nella loro estrema complessità, i sposizione - coniugata con poco tempo per processi decisionali e le strategie gestionali e poter organizzare poche risorse, peraltro mai di intervento, rendendo le condizioni di emer- pensate per essere usate ai fini di interven- genza maggiormente circoscrivibili anche in ti risolutivi in una dinamica talmente nuova, termini della loro osservabilità e progettualità complessa e di portata internazionale - si è pedagogica. tradotta nella sospensione delle attività di- Questa volta ci troviamo, invece, di fron- dattiche in presenza, culminando per contro te a un evento globalmente diffuso, la cui nell’adozione della didattica a distanza (DaD), fisionomia fenomenologica, dipendente da anch’essa generalizzata nella sua valenza di un organismo «microscopico, globale, inat- soluzione metodologico-operativa d’emer- teso, adattativo, letale» (Mariani, 2020, p. 5), genza. è definita da tempi e spazi che si estendo- Immesse in una cornice emergenziale, le no su tutti i meridiani, sfumatura che aiuta dette circostanze chiamano in causa la pe- ad accrescere il suo potenziale epidemico e dagogia dell’emergenza (Isidori, 2011; Isidori i concomitanti rischi per la salute umana: ne & Vaccarelli, 2013): un ramo emergente delle consegue che la sua sconfitta dipende dal- scienze pedagogiche che, tuttora in fase di la scoperta di un rimedio concreto - un vac- elaborazione, invoca la necessità di struttu- cino. Nel frattempo, è d’obbligo osservare rarsi e consolidarsi come disciplina (Isidori, responsabilmente le misure di prevenzione 2010; Vaccarelli, 2014; 2017). A prescindere e contenimento del contagio da Covid-19. 144 Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education Conformemente, le istituzioni scolastiche ciale, i quali hanno condiviso sui propri siti ed educative, all’interno dei rispettivi sistemi web le esperienze (interventi, progetti, dati, d’istruzione, fanno riferimento alle indicazioni ecc.), tra cui quelle didattiche, succedutesi ministeriali e alle prescrizioni operative elabo- nei mesi primaverili del 2020, integrando- rate dagli appositi comitati tecnico-scientifici, ne la narrazione con una nutrita riflessione. in primis quello dell’area sanitaria, intreccian- L’assortimento delle fonti conoscitive sulla dovi - laddove fattibile - spunti della propria prima fase dell’emergenza si completa con la inventiva pedagogica. rassegna stampa, anch’essa in modalità on- line, i cui autori hanno cooperato all’opera di diffusione delle informazioni sulla situazione 2. Verso un inquadramento sanitaria, economica e sociale, in generale, teorico e su quella scolastica, in particolare. Quan- to al livello sovranazionale, si sono mosse le Tra decreti, rilevazioni demo-sanitarie e di- organizzazioni internazionali, anzitutto l’UNE- battiti politici, si è dovuto aspettare l’estate SCO (UNESCO, 2020a, b, c, d, e), l’UNICEF del 2020 per poter intravedere i primissimi (UNICEF, 2020; UNESCO, UNICEF, World sforzi di inquadrare in un discorso pedagogi- Bank & World Food Programme, 2020) e la co i provvedimenti operativi dettati dall’emer- Commissione europea (European Commis- genza sanitaria, con focus sulla chiusura sion, 2020), redigendo una serie di rappor- delle scuole e di altre istituzioni educative, ti, raccomandazioni e linee guida in risposta sulla sospensione delle attività in presenza e all’argomento. sulla conseguente adozione della didattica a Alla luce di questa congiuntura senza pre- distanza (DaD) (Cambi, 2020; Girelli, 2020; cedenti, l’attenzione della ricerca pedagogica Girelli & Arici, 2020; Gotor & Chiocca, 2020; è stata concentrata sulle implicazioni fattuali Ranieri et al., 2020). Vieppiù contestualizzati e simboliche, tangibili e intangibili, ingenera- nell’esperienza della pandemia, i pochi lavo- te da questo evento nei sistemi d’istruzione ri finora pubblicati e altri che usciranno nei rispetto all’uso didattico di nuove tecnolo- prossimi mesi sulle riviste scientifiche stanno gie, allo svolgimento di attività didattiche in aprendo nuove piste di ricerca verso un cam- sicurezza, anzitutto quella sanitaria, e alle po di studio pedagogico tutto da scoprire. questioni di natura sociale e culturale alimen- In attesa di ulteriori sollecitazioni teoriche tate dalle misure messe in atto a partire da e approfondimenti metodologici sul tema, quelle scaturite dal connubio tra la chiusura un importante contributo sono state le “cro- delle scuole e il distanziamento sociale. Mal- nache” dalla DaD, curate da insegnanti, di- grado la sua entità planetaria, l’avvento della rigenti scolastici, educatori (ad es. APEI, pandemia ha prodotto, per ora, esigui risultati Associazione Pedagogisti Educatori Italiani), sul fronte dello scambio di strategie, pratiche ONG (ad es. Associazione 21 luglio, 2020) e politiche educative tra istituzioni, gruppi di e altri gruppi di interesse pedagogico e so- lavoro e singoli soggetti, tantomeno in pro- RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020 145
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education spettiva internazionale. Anzi, si osserva una a Firenze nel corso dell’attuale emergenza certa frammentarietà operativa anche entro i sanitaria (marzo-giugno e inizio settembre confini delle singole nazioni, l’Italia compresa, 2020) e dalla volontà di offrire un apporto fatto dovuto al carattere emergenziale del fe- alla ricerca pedagogica sui processi formativi nomeno e all’impatto differente della pande- in contesti di emergenza e post-emergenza mia in territori differenti. (Isidori & Vaccarelli, 2012) e alla modellizza- Ebbene, si evidenzia la necessità di zione delle relative strategie operative (Pona, un’operazione di raccolta e analisi dei reso- 2020; Raffaghelli & Richieri, 2010). Struttura- conti di esperienze concrete che, corroborati to sotto forma di testimonianza del lavoro a da risultanti riflessioni e paradigmi, consen- distanza con alunni d’origine immigrata (età tano di procedere verso una modellizzazio- 7-14), specie se di recente arrivo, questo stu- ne pedagogica del lavoro svolto nel periodo dio pone l’accento sulla DaD e sulle relazioni segnato dall’emergenza: significa, in primo sociali, educative e interculturali che si sono luogo, mettere a sistema le potenzialità, ov- instaurate in concomitanza con l’introdu- vero quell’insieme di risorse, strategie, com- zione di questa soluzione didattica d’emer- petenze, soluzioni e pratiche che sono state genza nel primo ciclo d’istruzione (Ranieri et adottate dal personale docente ed educativo al., 2020; Ranieri, 2020; Boca et al., 2009; Maher, 2014; Potestio, 2013). per affrontare la didattica a distanza, senza Trattandosi di un argomento inedito e tacere sulle criticità emerse propagandando poco esplorato, i contenuti a seguire sono l’idea di un suo uso pronto, comodo e indi- principalmente il frutto di un lavoro sul cam- scriminato e di una sua utilità incondizionata po. Vista la recente storia del fenomeno stu- (Williamson et al., 2020); in secondo, costru- diato, il corpo dei dati primari si completa in ire modelli operativi e metodologici alterna- misura minore con le nozioni attualmente di- tivi e sostenibili (Aime, 2020; Pona, 2020) sponibili nelle fonti bibliografiche di riferimen- da investire in futuro, a cominciare dall’anno to (letteratura scientifica, riviste online, rasse- scolastico 2020-21 appena avviato, nonché gna stampa, ecc.). marcato da incertezze, con lo scopo di sal- Al fine di conseguire gli obiettivi di ricerca vaguardare la continuità formativa e prevenire prefissati, l’articolo attinge ai risultati di uno gli incombenti rischi di disparità educativa e studio empirico che si avvale - in una pro- dispersione scolastica (Ranieri et al., 2019). spettiva interdisciplinare tra pedagogia inter- culturale2, etnografia della scuola3 e antropo- 3. Impianto metodologico logia dell’educazione4 - dei modelli, approcci e strumenti di ricerca provenienti da due as- Contemplando le funzioni che la DaD setti metodologici: è andata a ricoprire nella scuola italiana, il • quello della ricerca(azione) parte- presente scritto nasce dall’esigenza di do- cipata (Barbier, 2007 [1996]; Nigris, cumentare un’esperienza didattica maturata 1998; Rapoport, 1970), definita dal 2. Per approfondimenti si rinvia a: Cambi (2001); Demetrio & Favaro (2002); Fiorucci (2008; 2015); Lapov (2018; 2019); Pinto Minerva (2002). 3. Per approfondimenti si rinvia a: Gobbo & Gomes (2003); Mills & Morton (2013); Spindler (1987); Watson-Gegeo (1997). 4. Per approfondimenti si rinvia a: Hodges (2011); Spindler (1963). 146 Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education coinvolgimento del ricercatore nel- La vicenda ivi narrata è stata osservata, per le azioni volte al contesto d’indagi- la maggior parte dell’indagine, nell’ambito dei ne; orientato ad agevolare i coinvolti Centri di alfabetizzazione in italiano L2 di Fi- nell’operare cambiamenti, con parti- renze. In parallelo, la ricerca si è affacciata su colar riferimento ai processi di inclu- diversi scenari scolastici, in particolare sulle sione scolastica e continuità educa- attività portate avanti durante la chiusura dal tiva, il presente paradigma metodo- corpo docente degli Istituti Comprensivi “G. logico si richiama all’insieme di signi- Pieraccini” e “Centro Storico-Pestalozzi”, si- ficati e valori, importati in un campo tuati nel Quartiere 1 della città di Firenze che, educativo dal trinomio esperienza- al pari di altre scuole pubbliche del primo ci- apprendimento-trasformazione (De- clo, ospitano i servizi dei Centri di alfabetiz- wey, 2014 [1938]; Mezirow, 1991; zazione. In questo contesto, l’impiego della 2003); suddetta impostazione metodologica è stato • quello della ricerca qualitativa possibile grazie all’opportunità di immergersi (Khan, 2014; LeCompte et al., 1992; nei paesaggi pedagogici della realtà studiata, Mantovani, 1998), a carattere narra- ripartiti essenzialmente in tre aree d’azione, tivo-descrittivo, tipica come tale di quali: ogni percorso esplorativo nella sfera • l’esercizio della DaD con alunni di re- delle scienze umane, che si compone cente immigrazione (ossia: arrivati di in campo educativo di diverse micro- recente o nati da genitori immigrati di pedagogie (Demetrio, 1992) o micro- recente arrivo) frequentanti le scuole narrazioni etnopedagogiche (Burgio, primarie e secondarie di primo grado; 2007). • le riunioni d’équipe e le sessioni di In questa sede, i due filoni metodologici programmazione didattica, realizzate poggiano sulla partecipazione diretta quale presso i Centri di alfabetizzazione di metodo d’indagine, laddove l’osservazione Firenze; partecipante (Braga & Tosi, 1998, pp. 84-88; • la comunicazione telematica con due Postic & De Ketele, 1993), assieme alle con- specifiche tipologie di comunità pro- versazioni e interazioni spontanee (Feldman, fessionali, formate da docenti-faci- 1999; Swain & Spire, 2020), costituiscono i litatori linguistici dei Centri di alfabe- principali strumenti di rilevazione funzionali tizzazione e docenti curricolari delle alla lettura e alla valutazione dei dati emersi. scuole di afferenza. Lo studio di caso in chiave etnografica (foto- Prestandosi all’interazione con i fruitori grafia della realtà e delle rispettive percezioni) della DaD e, quindi, a un confronto denso di e l’approccio narrativo (analisi del testo/rac- riflessioni e suggerimenti, queste occasioni conto/narrato) (Khan, 2014, p. 226) rappre- d’incontro, seppur distanziato, hanno per- sentano, infine, i metodi qualitativi maggior- messo di raccogliere informazioni, acquisire mente utilizzati per l’analisi dei dati. nuove conoscenze e mettere a fuoco ele- RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020 147
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education menti utili a una più profonda comprensione tadinanza attiva e consapevole (Comune di del fenomeno sottoposto all’osservazione. Firenze, Educazione, sito; DIDAweb, sito). In quest’ottica, il servizio si rivolge al primo ciclo 4. Campo d’indagine d’istruzione pubblica, ovvero a tutte le scuo- le primarie e secondarie di primo grado sul territorio fiorentino, nonché, da due anni, ad Secondo gli ultimi dati disponibili, «nell’an- alcuni istituti del primo biennio della scuola no scolastico 2018/2019 le scuole italiane secondaria di secondo grado, coprendo così hanno accolto complessivamente 8.580.000 l’insieme dei percorsi d’istruzione obbligato- studenti di cui [857.729 (10% del totale)] di ria. cittadinanza non italiana» (MIUR, 2020, p. 8). Il fulcro del progetto sono i laboratori di Con 22.311 presenze, la Provincia di Firenze italiano L2 che accompagnano gli itinerari si posizionava nel medesimo anno scolasti- formativi della popolazione scolastica d’ori- co tra le prime 10 per numero di alunni con gine immigrata dalla prima alfabetizzazione cittadinanza non italiana (valori assoluti), ag- all’autonomia linguistica. Oltre ai laboratori giudicandosi il 6° posto su scala nazionale linguistici, l’offerta dei Centri, incardinata su (ibidem, pp. 16-17). una visione pedagogica interculturale che Volendo ottimizzare i processi di inclusio- contempla ampio uso delle pratiche di inte- ne scolastica e sociale dei minori d’origine razione e scambio di conoscenze, si dirama immigrata, il Comune di Firenze ha valutato attraverso un sistema di servizi volti a sup- indispensabile, a partire dall’anno scolastico portare: l’accoglienza di alunni neoarrivati, la 2000-01, la predisposizione di un servizio di facilitazione del loro inserimento linguistico, alfabetizzazione in italiano L2. Oltre all’intesa il sostegno allo studio e all’apprendimento, stipulata tra l’Assessorato alla Pubblica istru- il mantenimento della lingua d’origine, la di- zione del Comune di Firenze e la Direzione dattica interculturale a classi intere organiz- Regionale per la Toscana, il progetto è stato zata con docenti curricolari e la mediazione sostenuto dai Consigli di Quartiere, da diri- linguistico-culturale finalizzata a promuovere genti scolastici e insegnanti, dalla Biblioteca una più proficua comunicazione tra scuola e di Documentazione Pedagogica e da va- famiglia. In base alla disponibilità dei fondi e rie associazioni e cooperative attive in città: progetti supplementari, il ventaglio operati- come risultato dell’iniziativa è stata istituita la vo dei Centri si integra con ulteriori percorsi Rete dei Centri di alfabetizzazione in L2, quali interculturali e glottodidattici, destinati a vari Gandhi, Giufà e Ulysse. collettivi di utenti d’origine immigrata (alun- Nei suoi vent’anni di vita, la Rete dei Centri ni, minori non accompagnati, donne, ecc.) e ha mantenuto l’obiettivo centrale del proprio orientati a consolidare i processi di inclusione essere, che è quello di favorire il diritto allo scolastica e coesione sociale. studio per tutti con lo scopo di contribuire alla La gamma dei servizi erogati dai Centri si coesione sociale e alla formazione di una cit- suddivide in quattro aree principali, quali: 148 Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education 1. glottodidattica - laboratori di italiano zione linguistico-culturale, tale riconoscimen- L2: corsi durante l’anno scolastico, to è stato determinato tanto dal complesso sostegno allo studio, preparazione delle finalità del servizio, quanto da personale all’esame finale della scuola secon- qualificato incaricato del loro concretamento daria di primo grado, laboratori extra- (corpo docente-facilitatori linguistici in italia- scolastici (es. pre-scuola a settembre no L2, docenti bilingui, docenti madrelingua/ e post-scuola a giugno), ecc.; L1, mediatori, coordinamento pedagogico). 2. corsi di lingua interculturali: attività in O nelle parole dell’assessore alla pubblica gruppi/classi bilingui o plurilingui, la- istruzione di Firenze dal 1999 al 2009, Da- boratori di mantenimento della lingua niela Lastri, una delle principali promotrici del d’origine L1, corsi di lingue dell’immi- progetto: «Il servizio [dei Centri], unico in Italia grazione, ecc.; per dimensione e qualità, si decentra in sedi 3. laboratori interculturali a classe intera: scolastiche e ha l’obbiettivo di consentire il interazione e scambio socioculturale, migliore apprendimento dell’italiano come inclusione delle diversità, valorizzazio- seconda lingua […]. Si tratta di una delle ini- ne del plurilinguismo, accoglienza di ziative più innovative e di particolare valore alunni neoarrivati d’origine immigrata, didattico ed educativo, condotte da un team ecc.; di esperti che lavora a stretto contatto con gli 4. mediazione linguistico-culturale: il coin- insegnanti» (Daniela Lastri, sito). volgimento dei mediatori è previsto Entrando nel dettaglio del servizio, gli ul- nei contesti di relazione scuola-fami- timi dati aggiornati a giugno 2019 informa- glia, relazione con docenti currico- no che, nell’anno scolastico 2018-19, i la- lari, accoglienza di alunni neoarrivati boratori di italiano L2 hanno ospitato 1.166 d’origine immigrata, didattica, mante- alunni di 53 nazionalità diverse (Comune di nimento della lingua d’origine L1, tra- Firenze, 2019). Infatti, svolte in piccoli gruppi duzione e sportello informativo pres- plurilingui (se possibile, massimo 8 alunni alla so la scuola. volta), le attività proposte dai Centri hanno vi- Nel panorama nazionale, l’operato dei sto studiare insieme bambini appartenenti a Centri di alfabetizzazione si è meritato un po- varie comunità - cinesi, albanesi, marocchini, sto nella mappatura dei centri interculturali bangladesi, filippini, peruviani, romeni, rom, (Favaro & Luatti, 2008) e il titolo di un servi- pakistani, indiani, srilankesi, tra i più rappre- zio d’eccellenza, definito dal Sottosegretario sentati, e parlanti una varietà di lingue - ci- alla pubblica istruzione (2006-08), Letizia De nese, albanese, arabo, bengalese, tagalog, Torre, come «il primo esempio italiano di un spagnolo, romeno, romané, urdu, panjabi, percorso di accoglienza e di inclusione degli hindi, singalese, e via discorrendo. alunni stranieri» (DIDAweb, sito). Da frutto di Con il sopraggiungere dell’emergenza buone pratiche di accoglienza, inserimento sanitaria da Covid-19, i Centri, al pari di altri linguistico, educazione interculturale e media- servizi educativi e scolastici, non erano dota- RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020 149
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education ti di strumenti che permettessero loro di far 5. DaD 2020 come strategia fronte a questa evenienza del tutto impreve- dibile. La carenza di tempo da dedicare a una e soluzione didattica preparazione mirata ha dettato i ritmi di una d’emergenza programmazione didattica che, pur avendo Strategia e soluzione, concetti interdipen- mantenuto il ruolo di strumento operativo di denti che si incontrano e interagiscono sul base, veniva sviluppata gradualmente in fun- piano dei loro intrinseci propositi: come tali, zione dell’evolversi delle circostanze. D’altro uno porta all’altro avvalendosi del proprio po- canto, non esistevano percorsi di formazione tenziale progettuale, metodologico, per non cui affidarsi per eventuali aggiornamenti sulle dire “strategico”, laddove l’altro, se ben inve- competenze specifiche da mettere in cam- stito, arriva a costituire la conseguenza “riso- po. In effetti, al di là della disponibilità delle lutiva” del primo. risorse umane, materiali e didattiche, il contri- L’esigenza di ottenere risultati appaganti buto scientifico sul fenomeno e sulle relative per tutti in campo educativo richiama l’atten- strategie operative non era pronto a marzo e zione sulla necessità di costruire percorsi so- nemmeno nei mesi successivi segnati dalla stenibili (Aime, 2020), quali soluzioni plausibili DaD: come già accennato, occorreva aspet- poiché capaci di garantire una proficua inclu- tare il mese di maggio, o meglio giugno 2020, sione scolastica, fortemente subordinata alla per poter sfogliare primissimi articoli che for- continuità didattica: ne consegue che il con- nivano suggerimenti metodologico-operativi cetto di soluzione deve coniugarsi con quello da adottare nel lavoro educativo in questa di strategia che esige, invece, un processo particolare forma di emergenza. In poche pa- di elaborazione per poter raggiungere la sua role: per la prima fase era già tardi. configurazione finale sotto forma di un pro- Significa che, mentre seguivano le indica- dotto cognitivo, di una manovra pronta ad at- zioni e le linee guida predisposte dal Ministe- tivarsi per potenziare le prospettive di riuscita ro nel rispetto delle norme vigenti, i Centri di (Lapov & Campani, 2017, p. 83). L’impiego alfabetizzazione di Firenze si sono organizzati originario della voce strategia, di etimo greco pressappoco da soli ricorrendo alle risorse e dal significato di “comando dell’esercito”, è preesistenti, adattate alle nuove condizioni di stato progressivamente allargato ad altre sfe- lavoro attraverso una programmazione realiz- re di pianificazione strategica, con particolare zata in sinergia, per quanto possibile, con le peso nel settore della politica, dell’economia scuole di riferimento e in collaborazione con e dello sport. Il concetto, pertanto, racchiude le famiglie degli alunni presi in carico. sia il proposito di conseguire i propri obiettivi con successo (piano), sia la competenza di pianificare questa operazione in relazione alle circostanze (metodo). Approdato alla realtà di scienze sociali, il termine si è colorato di va- 150 Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education rie sfumature di carattere sociologico (Crow, La situazione epidemiologica e le condi- 1989). Assorbiti in questa loro caratterizza- zioni contingenti hanno portato alla disposi- zione dalle discipline umanistiche, i concetti zione del distanziamento sociale, quale mi- di strategia e soluzione - nell’intimo delle loro sura di sicurezza che si è tradotta in campo implicazioni più essenziali di piano e metodo educativo nella chiusura generalizzata delle - sono entrati altresì a far parte del lessico scuole e in un numero imponente di minori in delle scienze pedagogiche. età scolastica - oltre 8 milioni in Italia - rima- Rapportando questa fusione concettua- sti a casa (UNICEF, 2020). A fronte di questo le ai contesti di emergenza, è facile evince- scenario, tanto complesso quanto inconsue- re come la buona volontà non è sufficiente to, è stato imperativo escogitare strategie e per orientarsi nella varietà di situazioni che si soluzioni operative che potessero assicurare possono verificare in una circostanza inedita, la continuità didattica ed educativa in sicurez- come quella causata dall’espansione del Co- za: si osserva, al riguardo, come la DaD ha vid-19. Alla luce delle condizioni emergenzia- avuto il sopravvento nel mondo della scuola li, con le quali il personale docente e dirigente su altre potenzialità operative, mantenendo- ha dovuto misurarsi nel periodo della chiu- si nella realtà italiana in questa sua funzione, sura delle scuole, tanto la strategia quanto di fatto assolutizzata, fino alla conclusione la soluzione si sono rivelate meccanismi de- dell’anno scolastico 2019-20. terminanti per la valutazione delle modalità Qui lo scopo non è quello di analizzare d’azione più idonee da adottare nel tentativo tale scelta operativa, né di discuterne even- di far continuare il loro progetto pedagogico tuali alternative: nondimeno, uno sguardo re- in modo costruttivo. trospettivo permette di evincere come, nelle Questa illustrazione ci introduce alle do- ore in cui veniva decretata la chiusura delle mande che stanno alla base di questo lavoro, scuole e la sospensione dell’attività didattica quali: in presenza, non sussistessero altre risorse • è possibile definire la DaD una stra- cui ricorrere. Calcolato questo presupposto, tegia e una soluzione funzionali ai fini la DaD, condotta dai Centri di alfabetizzazio- dell’attività didattica nel primo ciclo ne in raccordo con le scuole, si è dimostra- d’istruzione e, nel caso di risposta af- ta, nel duplice ruolo di strategia e soluzione fermativa, perché? didattica, un valido strumento d’emergenza, • In quanto tale, come può essere usata atto a garantire alla popolazione scolastica la DaD per raggiungere altri traguardi la continuità educativa, nonché un prezioso pedagogici, ossia come strategia e supporto alle famiglie immigrate. Ammetten- soluzione relazionale nell’interazione do che il suo impiego sia giustificato da con- con i beneficiari (es. alunni d’origine dizioni emergenziali, sono in diversi a conve- immigrata) e con altri soggetti coin- nire che tale modalità dovrebbe essere desti- volti nei processi educativi (es. fami- nata a un uso limitato e, semmai, combinato glie immigrate)? con altri strumenti di lavoro, per arrivare infine RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020 151
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education al superamento della sua applicazione prati- è stato fondamentale in questa operazione ca, impresa che al momento appare difficil- d’emergenza, soprattutto per il segmento mente immaginabile nella sua forma definitiva che riguardava, da un lato, la gestione dei per due motivi: primo, l’inarrestabile avanza- contatti e delle attività didattiche volte alla po- ta delle nuove tecnologie ha trovato, oramai polazione scolastica di recente immigrazione da qualche decennio, un ampio uso in tutte e, dall’altro, la comunicazione con le rispet- le sfere della quotidianità umana, compresa tive famiglie: tutto realizzato a distanza e in quella scolastica; secondo, l’emergenza sa- poco tempo. nitaria da Covid-19, che ha altrettanto per- vaso tutti i campi della vita umana, è tuttora 6. In DaD con alunni di in atto. Una volta contestualizzata nel ventaglio recente immigrazione: quali dell’offerta metodologico-operativa della servizi e con quali metodi? scuola italiana, la DaD ha comportato impli- cazioni diverse in condizioni e ambiti diversi. Come ribadito a più riprese, la didattica a Entrando nel merito della questione, si rileva distanza (DaD) ha avuto un’ampia afferma- come nel caso del primo ciclo d’istruzione, zione come soluzione didattica d’emergenza per non dire nel lavoro con i bambini “picco- nel contesto della pandemia da Covid-19. La li”, la DaD non ha raffigurato uno strumento nuova ambientazione tecnologica, nonché didattico d’uso comune né diffuso, a diffe- didattica, sociale e relazionale, ha importato renza di quanto riscontrabile rispetto al suo diverse sfide nella quotidianità degli attori so- utilizzo in altri contesti formativi che, a partire ciali coinvolti: toccati in prima persona dalla dalla scuola secondaria, progressivamente condizione, i professionisti dell’educazione aumenta per diventare parte integrante del hanno dovuto mettere alla prova le proprie bagaglio didattico a livello d’istruzione su- competenze per fronteggiare i rischi di di- periore. Tale constatazione ci inizia alla con- sparità educativa, dispersione scolastica ed sapevolezza che la DaD, mentre si propone esclusione di soggetti più vulnerabili dai pro- come risorsa operativa in ambito scolastico cessi formativi; in parafrasi, ciò presupponeva (Maher, 2014), presenta diverse sfide sul pia- conquistare la sostenibilità della DaD (Maher, no pedagogico-educativo con particolar rife- 2014; Raffaghelli & Richieri, 2010; Ranieri et rimento alla dimensione relazionale (Ranieri, al., 2020) con la quale si trovavano a convi- 2020) che si è vista costretta ad abbracciare vere al fine di superare potenziali ostacoli che una serie di adattamenti su diversi livelli. ostruiscono la strada verso il traguardo, qua- La situazione diventa ulteriormente com- le la continuità educativa per tutti. plessa laddove la DaD trovi un suo investi- Interessato all’operato dei Centri di alfa- mento nella didattica con alunni immigrati di betizzazione di Firenze in tale circostanza, il recente arrivo. Nella realtà fiorentina, il con- presente paragrafo si apre con le seguenti tributo fornito dai Centri di alfabetizzazione domande: 152 Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education • Quali segmenti dell’offerta formativa culturale, sociale e relazionale - si impegna a dei Centri sono stati preservati per trasferirne i contenuti nelle scuole fiorentine. garantire la continuità educativa alla In un’ottica meramente operativa, l’imple- popolazione scolastica di recente im- mentazione della DaD ha postulato una se- migrazione frequentante la scuola pri- quenza di passaggi pratici di natura tecnica maria e secondaria di primo grado? prima di essere pronta a servire la causa della • Con quali approcci metodologici continuità formativa nel contesto dell’attuale sono stati erogati i servizi? emergenza sanitaria: si è trattato anzitutto di • Come è stata impiegata la DaD recuperare i contatti, questa volta distanziati, per rispondere ai bisogni specifici con famiglie e alunni, di provvedere alla for- dell’utenza? nitura di dispositivi elettronici ove risultassero Per fornire risposte, occorre partire dall’ul- mancanti e di stabilire la connessione ad in- timo quesito. I bisogni specifici delle alunne e ternet mediante apposite piattaforme digitali degli alunni immigrati di recente arrivo si tro- o altri strumenti predisposti dalle istituzioni vano ricompresi in due processi, quali banchi scolastiche. di prova per orientare il loro benessere in emi- Spostando l’attenzione sul piano metodo- grazione: l’inserimento linguistico-culturale e logico-organizzativo, è doveroso constatare l’ambientamento socio-relazionale. Ambo le come la DaD ha rappresentato un’assoluta situazioni si configurano come azioni di mi- novità per il lavoro dei Centri di alfabetizza- nuzioso ricucimento e ristrutturazione delle zione dal momento che la loro offerta profes- condizioni che consentono di innescare i per- sionale non ha mai fatto affidamento sulla di- corsi di socializzazione, funzionali all’immis- stanza, bensì sulla presenza, sulla prossimità sione dei giovani immigrati nel nuovo tessuto e sulla partecipazione diretta, non mediata, socioculturale e scolastico. In linea di massi- insistendo su stretto contatto con l’utenza e ma, la scuola italiana presta in questo sen- con altri attori sociali e professionali coinvol- so una disponibilità generale, espressa me- ti. Da questo punto di vista, il quadro meto- diante le direttive ministeriali che invitano ad dologico è stato invertito, donde le strategie abbracciare la prospettiva interculturale nel comunicative e operative nella loro totalità promuovere l’esercizio del diritto allo studio e sono confluite in un’offerta di servizi filtrati delle opportunità formative per tutti (Ministero dall’uso didattico di nuove tecnologie che, della Pubblica Istruzione, 2007; MIUR, 2014, mentre costringono alla distanza, riducono il spec. pp. 4-7). Le indicazioni fornite nei do- contatto diretto e inducono a rimodellare le cumenti ministeriali e nella relativa letteratura relazioni. Significa, in sintesi, che l’interazione pedagogica hanno trovato un terreno fertile in fra le figure professionali - docenti-facilitato- numerosi contesti, specie quelli di impatto lo- ri linguistici, coordinatrici pedagogiche dei cale: tra questi, anche l’esperienza dei Centri Centri, mediatori linguistico-culturali, inse- di alfabetizzazione che - partendo dai biso- gnanti curricolari, dirigenti scolastici, referenti gni linguistici per agganciare quelli di natura delle scuole, ecc. - si è servita delle forme RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020 153
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education di comunicazione a distanza. La medesima della chiusura in funzione di un loro uso didat- condizione ha investito il versante organizza- tico a distanza: una volta predisposti, i ma- tivo, nel senso che le attività - dalle riunioni teriali sono stati utilizzati durante le lezioni in d’équipe alla programmazione didattica, dal- modalità DaD e - qualora ritenuto opportuno la coordinazione dei contenuti e degli orari al (es. materiali integrativi, letture, compiti, ap- mantenimento della motivazione allo studio e profondimenti, ricerche, ecc.) - condivisi con della frequenza da parte degli alunni - sono gli alunni tramite i contatti e-mail o telefonici state tutte condotte a distanza, da “casa”, e dei loro genitori. Considerate le strumentalità in continua condivisione online. possedute dall’utenza, da un lato, e le con- Parimenti, i canali di comunicazione tele- dizioni originate dalla nuova modalità opera- matica (internet, telefono, chat, ecc.) sono tiva, quale la DaD 2020, dall’altro, i contenuti stati usati come strumento di interazione con selezionati e proposti sono stati ulteriormente le famiglie allo scopo di contattare gli alunni, semplificati nel caso in cui tale operazione si informare i genitori delle modalità di lavoro rendesse determinante per l’apprendimento. che si andavano predisponendo in vista di Con gli alunni di livello linguistico avanzato si attività didattica a distanza e di organizzare, è proceduto, invece, combinando la glottodi- in caso di necessità, interventi di mediazione dattica con i contenuti disciplinari e curricola- linguistico-culturale. ri, trattati “in classe”. Come di consueto, i laboratori linguistici e In definitiva, è possibile affermare che nel di studio sono stati erogati in piccoli gruppi, periodo di emergenza (marzo-giugno 2020) strutturati dai docenti facilitatori dei Centri in si è riuscito a mantenere tutti quei piani collaborazione con i docenti curricolari refe- d’azione che si prestavano a una loro realiz- renti delle scuole in base alla valutazione del zazione in modalità a distanza (DaD). Questa livello di competenza linguistica in italiano L2 precondizione ha significato la possibilità di degli alunni, abbinato al corrispondente ciclo assicurare lo svolgimento di pressappoco d’istruzione. Altra formula, meno frequente, tutta l’offerta dei Centri, sostanziata cioè nei consisteva in percorsi individuali, program- seguenti servizi: mati sulla base dell’appartenenza linguistica 1. laboratori linguistici: laboratori di ita- con supporto di mediatori linguistico-cultu- liano L2; rali, nonché docenti bilingui. A prescindere 2. sostegno allo studio: sostegno all’ac- dalla loro organizzazione interna (in gruppo quisizione dei contenuti disciplinari; o individuale), le attività laboratoriali venivano 3. esame finale: preparazione e accom- realizzate, come previsto, collegandosi online pagnamento all’esame finale della sull’apposita piattaforma DaD della scuola di scuola secondaria di primo grado; afferenza. Per quanto riguarda l’assortimento 4. post-scuola: laboratori extrascolastici del materiale didattico, esso è stato in parte di italiano L2, offerti alla fine dell’an- ripreso dai repertori già disponibili in formato no scolastico 2019-20 (11-30 giugno elettronico, in parte creato ex novo nei mesi 2020); 154 Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education 5. pre-scuola: laboratori extrascolastici linguistico-culturali in varie lingue per sostenere di italiano L2, offerti all’inizio dell’anno le famiglie d’origine immigrata (punto 9). Infine, scolastico 2020-21 (03-11 settembre dall’esperienza dei Centri di alfabetizzazione 2020); con la DaD 2020 sono nati percorsi e mate- 6. relazione con le scuole: rapporti e co- riali didattici che, in parte originali e comunque municazione con le scuole tramite le messi a frutto dal personale docente dei Centri dirigenze e il personale docente (rap- nel periodo di emergenza, si trovano raccolti presentanti, referenti intercultura, do- in un archivio operativo appositamente creato centi curricolari); (punto 10). 7. relazione con le famiglie: rapporti con Tra i servizi sospesi per motivi di distanzia- e sostegno alle famiglie; mento sociale, nonché per le urgenze opera- 8. mediazione: mediazione linguistico- tive e organizzative derivate da tale provve- culturale e servizi di sportello informa- dimento, si collocano, invece, le attività che tivo; postulano una didattica laboratoriale in grup- 9. traduzione: informazioni sul Covid-19, po, interattiva e in presenza: vale a dire che la sulla didattica e sulle azioni inerenti ristrutturazione ha fatto scemare la possibilità per sostenere le famiglie dell’immi- di attuare i lavori di gruppo e l’apprendimen- grazione nella fase di emergenza; to cooperativo nell’accezione tradizionale del 10. documentazione: archivio del lavoro metodo e di realizzare, quindi, gli interventi a in DaD, ossia dei materiali didattici classe intera (ICI), i laboratori bilingui o pluri- prodotti nella fase di chiusura. lingui, i laboratori di mantenimento della lingua Come si evince, dell’area glottodidattica e d’origine L1, i corsi di lingue dell’immigrazione, didattica (punti 1-5) sono state salvaguardate e simili. Non per questo è venuta meno la di- tutte le tipologie di attività offerte dai Centri. Il mensione interculturale nella condivisione dei medesimo esito si osserva nell’ambito dei servi- lavori e dei risultati con le scuole e soprattut- zi di comunicazione e mediazione con le scuole to nell’interazione socioculturale con l’utenza e con le famiglie (punti 6-8), entrambi fonda- e con le famiglie, fatto che ha avuto - come mentali per poter offrire ai genitori un sostegno vedremo - particolar impatto sul piano socio- nella gestione della DaD dei loro figli (fornitura relazionale. di dispositivi elettronici laddove necessario, pre- disposizione delle credenziali, connessione ad internet, iscrizione alla piattaforma, comunica- 7. Relazioni - sociali, zione telematica, gestione dei tempi, ecc.). educative, interculturali - in Al novero dei servizi si aggiunge, come DaD novità metodologico-operativa, la produzione della documentazione informativa in merito al Dalle riunioni d’équipe dei Centri di alfabe- Covid-19, alla didattica e alle corrispondenti tizzazione, ricche di osservazioni circa l’espe- azioni, redatta in collaborazione con i mediatori rienza didattica maturata durante la chiusura RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020 155
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education delle scuole, sono emerse con particolar im- Si prospetta, in tal senso, l’esigenza di sof- peto una serie di considerazioni pertinenti al fermarci per un attimo sui tre qualificatori che piano relazionale del lavoro a distanza con definiscono la loro fisionomia nel presente alunni immigrati e della comunicazione tele- studio: sinteticamente, le relazioni sussistono matica intercorsa con le loro famiglie. Da qui come fatti sociali in virtù della loro valenza an- il presente paragrafo, dedicato alle relazioni tropologica, sono educative per le loro intrin- di natura sociale, educativa e interculturale in seche qualità pedagogico-formative, mentre stato di emergenza e alle implicazioni che da la loro essenza interculturale sgorga dalla questa specificazione possano delinearsi in fusione delle prospettive di analisi, ricerca e riferimento alla gestione delle rispettive solu- scambio che si profilano in entrambi i cam- zioni metodologiche e didattiche. pi, quello antropologico e quello pedagogico. Senza la pretesa di esaurire l’argomento, L’emergenza sanitaria e la conseguente ado- né di proporsi come archetipo, la riflessione a zione della DaD aggiungono a questa loro seguire, incrociata con analoghi apporti rac- identità un’ulteriore nota: le relazioni uma- colti durante l’indagine, vorrebbe contribuire ne, dirette e immediate, sono - pur restando ai processi di teorizzazione pedagogica sugli umane e con ciò sociali, educative e intercul- strumenti e sulle soluzioni didattiche d’emer- turali - diventate meno dirette e decisamente genza a partire dagli esiti che si colgono nella mediate dalle nuove tecnologie. concretezza di quanto avvenuto nella secon- Si desume come in base alle condizio- da metà dell’anno scolastico 2019-20. Que- ni tecnologiche in atto, ovvero all’insieme di sta ricognizione porta all’evidenziarsi di taluni sfide, rischi, ma anche benefici che ne deri- aspetti di natura metodologico-operativa e vano, si trasformano, oltre alle modalità or- socio-relazionale che trovano una loro confer- ganizzative, gestionali e didattiche, le dinami- ma nei resoconti forniti dalle figure professio- che relazionali (Ranieri, 2020). Per le famiglie nali, anzitutto insegnanti e dirigenti scolastici, e soprattutto per i genitori, questa nuova impegnate in prima linea nella gestione della realtà ha implicato l’urgenza di rimodulare i didattica, in particolare della sua variante a tempi e gli spazi della loro quotidianità geni- distanza (DaD). Un tale bagaglio conoscitivo, toriale, rendendosi maggiormente disponibili emerso dal loro vissuto tangibile, si sta at- ad affiancare i propri figli nei percorsi didatti- tualmente integrando con l’analisi offerta dai ci a distanza, fatto non automatico in quan- contributi scientifici, fatto che permetterà di to esige delle competenze a cominciare da procedere verso una modellizzazione peda- quella linguistica. In effetti, la situazione che gogica dei percorsi praticabili in emergenza si è venuta a creare assieme all’espansio- e oltre. ne del Covid-19 e alle concomitanti misure Nell’affrontare il tema in ambito educativo, di contenimento e sicurezza, già compro- le relazioni vanno lette nella loro molteplicità e mettente per la salute, sconosciuta e quindi complessità fenomenologica (Disanto, 2009; destabilizzante, si è altresì rivelata altamente Galanti, 2002; Orefice, 2013; Postic, 1999). ansiogena (Baloran, 2020; Piceci & Cancel- 156 Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education lara, 2020): tal suo impatto si direbbe, in pri- sono favorire la partecipazione scola- ma istanza, più evidente negli adulti che nei stica di alunni d’origine immigrata a piccoli, reazione rapportabile a diverse forme partire dalle relazioni? e livelli di gestione delle informazioni e del- Vogliamo avviare l’analisi osservando le responsabilità intergenerazionali (Hodd, come le condizioni emergenziali non hanno 2020), nonché a diverse strategie di adat- precluso la comunicazione con l’utenza, con tamento e superamento dell’ansia (Baloran, le famiglie, con le istituzioni scolastiche. È qui 2020). In sostanza, risulta imperativo notare che subentrano due strumenti socio-peda- che si è formato un ampio consenso tra le gogici che si sono mostrati indispensabili per parti sociali interessate sugli obiettivi formativi una buona riuscita dell’impresa: e sociali da conseguire; d’altro canto, rico- • mediazione linguistico-culturale: noscendo nella DaD la non-didattica, la non- nel lavoro didattico con alunni d’origi- scuola e la non-relazionalità (Dogliani, 2020), ne immigrata, soprattutto se di recen- il medesimo consenso reclama la necessità te arrivo, come pure nella gestione dei di presenza mentre difende l’ipotesi dell’im- contatti e delle relazioni con le rispet- praticabilità delle relazioni - appunto sociali, tive famiglie, la mediazione linguisti- educative e interculturali - nelle scelte didatti- co-culturale5 praticata a distanza ha che a distanza. A tal riguardo è d’obbligo al- avuto un ruolo di spicco, talvolta an- trettanto ribadire come senza la DaD sarebbe che maggiore che in presenza: gli in- stato, apparentemente, impossibile garantire terventi di mediazione, estremamente la continuità didattica ed educativa ai milioni utili nel periodo della chiusura delle di alunni rimasti a casa: questa affermazione scuole, hanno strappato le relazioni viene di solito contrapposta dall’idea che, in individuali e di gruppo, interpersonali estrema sintesi, la DaD 2020 poteva essere e collettive dalla morsa dell’immobili- strutturata diversamente e integrata con altre tà dettata dal distanziamento sociale risorse metodologico-operative, richiaman- per tirarle fuori dal remoto e riportare dosi con ciò alle modalità in presenza. su un piano di prossimità relazionale, Nel loro insieme, queste constatazioni ci pur virtuale e mediata, ma percettibi- spingono a porci di nuovo delle domande, le e riconosciuta nella sua rilevanza questa volta su eventuali vantaggi della DaD socio-pedagogica; con particolare attenzione alla sfera relazio- • prospettiva interculturale: i detti nale, ossia: processi si inscrivono, nel loro com- • Perché e come cambiano le relazioni plesso, in una cornice tracciata dalla in DaD? componente interculturale, la quale • Le relazioni create in DaD possono - parimenti mediata dalla “barriera” incidere sulla motivazione allo studio tecnologica e da un suo uso distan- - come e perché? ziato - è stata riposta ciononostan- • Quali aspetti operativi della DaD pos- te nelle attività realizzate in modalità 5. Per una panoramica delle pratiche di mediazione linguistico-culturale/mediazione interculturale, si rinvia alle seguenti letture: Fiorucci M. (2000; 2004); Luatti L. (2006). RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020 157
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education DaD: significa che l’agire pedagogi- stanza non di rado dà l’idea di un percorso co, seppur definito e condizionato da individualizzato. La sensazione che ne deri- forme di comunicazione telematica, va si abbina alla già avviata nascita di nuo- non ha cessato di tingersi di un ap- ve modalità relazionali in contesti educativi proccio riflessivo, critico e attento alle e formativi (Ranieri, 2020), stimolando - nei diversità (Fiorucci, 2008; 2015; Pinto soggetti coinvolti e soprattutto nei destinata- Minerva, 2002), fondato cioè, da re- ri dell’azione didattica a distanza - una serie lazione educativa multidimensionale di posizionamenti, atteggiamenti e compor- qual è, sulle dinamiche di interazione, tamenti differenziati rispetto a quanto possa condivisione e scambio delle cono- verificarsi nella didattica in presenza. scenze (Lapov, 2018; 2019). Ebbene, i partecipanti alle conversazioni, Nella realtà fiorentina, questa azione con- motivate da varie ragioni didattiche, si tro- giunta e condivisa tra i Centri di alfabetiz- vano a comunicare, anziché in presenza, a zazione, l’utenza, le famiglie, i mediatori, le distanza. Con ciò, la prossimità tangibile si scuole e le istituzioni ha fatto sì che la conti- riduce a quella che diventa una prossimità of- nuità educativa, da un lato, e i processi di co- ferta dallo schermo davanti al quale i parteci- struzione e promozione delle relazioni sociali, panti si collocano per assistere alle lezioni: si educative e interculturali, dall’altro, rimanes- è osservato, ciononostante, che siffatta dislo- sero, non solo ideali auspicabili, bensì principi cazione spaziale può indurre, specie i bambi- garantiti anche nella seconda metà dell’anno ni piccoli, ad avvertire la vicinanza, a sentirsi scolastico 2019-20. vicini, a credere di stare insieme, pressoché Addentrandoci nel concreto della vicen- in presenza. Per alcuni, questa sensazione, da, una primissima analisi ci consente di ri- in mezzo a una chiusura totale, scaturiva dal- levare come la DaD, adottata nella qualità di la voglia di relazionarsi e di comunicare, pur strumento didattico, obbliga i suoi fruitori ad a distanza, per alcuni altri - come tra poco adattare e modificare molti aspetti del proprio vedremo - ha costituito, invece, una sorta di essere e agire. E tra le varie sfumature opera- filtro antistress. tive che vengono toccate da questi aggiusta- Questo “stare vicini”, o meglio questa menti, si staglia nitidamente la sfera relazio- percezione di esserci, è alimentata da deter- nale dal momento che le abilità di relazionarsi minati fattori che, sullo sfondo di particolari e di interagire con l’interlocutore passano condizioni emergenziali e di apposite soluzio- questa volta dalle potenzialità tecnologiche di ni didattiche, possono essere letti come fun- dispositivi elettronici. zionali alla continuità educativa e relazionale Come già specificato, la DaD, adoperata dei piccoli beneficiari della DaD. Pur mediata nella fattispecie con alunni immigrati di recen- dalla distanza e dallo schermo di un dispo- te arrivo, è stata realizzata in piccoli gruppi sitivo elettronico, la relazione, apparendo in o, all’occorrenza, individualmente: anche se taluni casi più ravvicinata, rende infine alcune svolto in gruppo, un lavoro didattico a di- alunne e alunni più rassicurati e più rilassati, 158 Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education orientando così la loro motivazione a farsi as- dendo altri partecipanti sullo scher- sorbire dai contenuti e dalle attività didattiche mo o sentendone perlomeno le voci, erogate a distanza fino alla potenzialità di inci- la percezione che si crea è quella di dere sul loro rendimento scolastico: ebbene, interagire e interloquire con una sola poca esperienza pratica di tutti i coinvolti con persona, ovvero con l’insegnante che la DaD, la scarsa disponibilità temporale per conduce la lezione. Un tale concor- poter valutare adeguatamente i percorsi de- so di circostanze, se gestito con ef- gli alunni e la decisione ministeriale di attuare ficacia e professionalità, può giovare una promozione di massa hanno reso difficile notevolmente all’abbassamento del un intervento di osservazione sul rendimento tasso di ansia e di imbarazzo davanti degli alunni/studenti, condizionato dopotutto alla “classe”, quella micro-comunità, da una partecipazione alla didattica da remo- la cui presenza in condizioni “norma- to; nonostante questi elementi che circoscri- li” avrebbe potuto determinare uno vono operativamente la situazione, in alcuni stato psicologico di disagio derivan- casi è stato possibile riscontrare progressi di te da fatti (potenzialmente) emotivi, varia portata sul piano sia dell’apprendimen- quali ad esempio l’esposizione ora- to che della relazionalità. le, l’interrogazione o qualunque altra Prendendo spunto dalle riflessioni espres- forma di interazione verbale avvenuta se al riguardo dal personale docente, ma al cospetto dei compagni di classe e anche, seppur in maniera meno diretta, incrociata, nel caso di alunni di recen- dall’utenza, la definizione degli anzidetti fatto- te immigrazione, con una loro com- ri - che agiscono sulla creazione e ricreazione petenza minima o iniziale in italiano. delle relazioni in termini della loro triplice va- Senza ammettere generalizzazioni, lenza sociale, educativa e interculturale - per- in diversi casi è stato facile osservare mette di classificarli in tre ampie categorie, come uno scenario in remoto aveva psicologica/psico-relazionale, socio-relazio- raffigurato, invece, un palcosceni- nale e interculturale. Più in dettaglio: co sul quale poter recitare la propria 1. dimensione psicologica/psico- parte di alunno con maggiore disin- relazionale: in una situazione DaD, voltura e spontaneità. In termini più ciascun interlocutore si trova in uno pedagogici, si è trattato di non dover spazio virtualmente condiviso, situato badare all’eventualità di commette- cioè in una realtà - appunto - virtuale, re errori. Per contro, configurandosi simulata, e non effettiva né tangibile; come tentativi di risposta, di solu- differente, quindi, per ciascun par- zione, di continuità, gli errori - legit- tecipante, questo spazio si colloca timo aspettarselo - persisteranno nel usualmente in un ambiente dome- loro manifestarsi: quel che realmente stico, circoscritto, divenuto alquanto cambia sono le molteplici strategie e personalizzato, proprio, suo. Pur ve- modalità comunicative che diventano RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020 159
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