IN DAD CON ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE: PRATICHE, SOLUZIONI, RELAZIONI REMOTE EDUCATION WITH RECENT IMMIGRANT PUPILS: PRACTICES, SOLUTIONS ...

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RICERCHE
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

ISSN: 2036-5330
DOI: 10.32076/RA12204

In DaD con alunni di recente immigrazione:
pratiche, soluzioni, relazioni
Remote education with recent immigrant pupils:
practices, solutions, relations

                                                                                                             Zoran Lapov1

Sintesi                                                                 Abstract
L’introduzione della DaD nel primo ciclo                                The introduction of remote education in
d’istruzione come soluzione didattica                                   primary and lower secondary schools as an
d’emergenza nel contesto della pandemia                                 emergency teaching and learning solution
da Covid-19 è un argomento inedito e poco                               in the context of the Covid-19 pandemic is
esplorato: sullo sfondo di un’esperienza                                an unprecedented and little-explored topic:
interculturale maturata a Firenze, i contenuti                          against the background of an intercultural
a seguire si immergono nelle dinamiche                                  experience developed in Florence, the
dell’azione didattica a distanza con alunni di                          following content delves into the dynamics of
recente immigrazione per approdare ai risvolti                          remote education with recent immigrant pupils
verificatisi sul piano relazionale. L’articolo                          to shed light on its relational implications. This
attinge ai risultati di uno studio empirico,                            paper builds upon the results of an empirical
sorretto dai metodi della ricerca partecipata                           study, supported by participatory and
e qualitativa: oltre a delineare l’osservato,                           qualitative research methods: while outlining
l’intento è quello di offrire un apporto alla                           the experience observed, it aims to contribute
riflessione pedagogica sui processi formativi                           to pedagogical reflections on educational
in contesti d’emergenza e alla modellizzazione                          processes in emergency contexts, and to the
dei rispettivi paradigmi operativi.                                     production of relevant operational models.

Parole chiave: Soluzioni didattiche d’emer-                             Keywords: Emergency education solutions;
genza; Alunni d’origine immigrata; Relazioni in                         Pupils with a migrant background; Relations
DaD; Mediazione; Prospettiva interculturale.                            in remote education; Mediation; Intercultural
                                                                        perspective.

1. Università degli Studi di Firenze, kham_lapov@yahoo.com

                                                                                         RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020   143
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      1. Contestualizzazione                                                  dal suo status epistemologico, la pedagogia
                                                                              dell’emergenza si è dedicata finora ai pro-
      generale                                                                cessi formativi e alle soluzioni didattiche in
                                                                              relazione alle questioni di carattere socio-esi-
          Il giorno 4 marzo 2020 è stato emanato, in
                                                                              stenziale, ovvero alle ripercussioni che esse
      linea con le indicazioni formulate dal Comita-
                                                                              esercitano sulla vita quotidiana delle perso-
      to tecnico-scientifico, il Decreto del Presiden-
                                                                              ne e delle comunità, suscitate, in questa loro
      te del Consiglio dei ministri (DPCM 4 marzo
                                                                              configurazione, da disastri naturali, conflitti
      2020) recante misure urgenti in materia di
                                                                              armati, violenze, disagio giovanile, migrazioni
      contenimento dell’epidemia da Covid-19 e
                                                                              forzate, e altre circostanze paragonabili. Ac-
      di gestione della derivante emergenza sani-
                                                                              comunate dalla loro natura di matrice emer-
      taria. È stato, quindi, questo atto a inaugu-
                                                                              genziale e dai rischi di vario genere che ne
      rare la stagione del distanziamento sociale
                                                                              possano conseguire a cominciare da quello
      generalizzato, quale provvedimento indotto                              di mancanza di sicurezza, sono altresì situa-
      dall’emergenza. Nello specifico, il Decreto                             zioni contestualizzate nel tempo e nello spa-
      includeva, tra le altre, l’ordinanza che dispo-                         zio, riconducibili cioè a determinati momenti
      neva la chiusura delle istituzioni scolastiche                          e luoghi del loro manifestarsi. Siffatta caratte-
      ed educative di ogni ordine e grado sull’inte-                          rizzazione agevola i soggetti coinvolti a indi-
      ro territorio nazionale: all’atto pratico, tale di-                     rizzare, pur nella loro estrema complessità, i
      sposizione - coniugata con poco tempo per                               processi decisionali e le strategie gestionali e
      poter organizzare poche risorse, peraltro mai                           di intervento, rendendo le condizioni di emer-
      pensate per essere usate ai fini di interven-                           genza maggiormente circoscrivibili anche in
      ti risolutivi in una dinamica talmente nuova,                           termini della loro osservabilità e progettualità
      complessa e di portata internazionale - si è                            pedagogica.
      tradotta nella sospensione delle attività di-                               Questa volta ci troviamo, invece, di fron-
      dattiche in presenza, culminando per contro                             te a un evento globalmente diffuso, la cui
      nell’adozione della didattica a distanza (DaD),                         fisionomia fenomenologica, dipendente da
      anch’essa generalizzata nella sua valenza di                            un organismo «microscopico, globale, inat-
      soluzione metodologico-operativa d’emer-                                teso, adattativo, letale» (Mariani, 2020, p. 5),
      genza.                                                                  è definita da tempi e spazi che si estendo-
          Immesse in una cornice emergenziale, le                             no su tutti i meridiani, sfumatura che aiuta
      dette circostanze chiamano in causa la pe-                              ad accrescere il suo potenziale epidemico e
      dagogia dell’emergenza (Isidori, 2011; Isidori                          i concomitanti rischi per la salute umana: ne
      & Vaccarelli, 2013): un ramo emergente delle                            consegue che la sua sconfitta dipende dal-
      scienze pedagogiche che, tuttora in fase di                             la scoperta di un rimedio concreto - un vac-
      elaborazione, invoca la necessità di struttu-                           cino. Nel frattempo, è d’obbligo osservare
      rarsi e consolidarsi come disciplina (Isidori,                          responsabilmente le misure di prevenzione
      2010; Vaccarelli, 2014; 2017). A prescindere                            e contenimento del contagio da Covid-19.

144   Zoran Lapov / Ricerche
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Conformemente, le istituzioni scolastiche             ciale, i quali hanno condiviso sui propri siti
ed educative, all’interno dei rispettivi sistemi      web le esperienze (interventi, progetti, dati,
d’istruzione, fanno riferimento alle indicazioni      ecc.), tra cui quelle didattiche, succedutesi
ministeriali e alle prescrizioni operative elabo-     nei mesi primaverili del 2020, integrando-
rate dagli appositi comitati tecnico-scientifici,     ne la narrazione con una nutrita riflessione.
in primis quello dell’area sanitaria, intreccian-     L’assortimento delle fonti conoscitive sulla
dovi - laddove fattibile - spunti della propria       prima fase dell’emergenza si completa con la
inventiva pedagogica.                                 rassegna stampa, anch’essa in modalità on-
                                                      line, i cui autori hanno cooperato all’opera di
                                                      diffusione delle informazioni sulla situazione
2. Verso un inquadramento
                                                      sanitaria, economica e sociale, in generale,
teorico                                               e su quella scolastica, in particolare. Quan-
                                                      to al livello sovranazionale, si sono mosse le
     Tra decreti, rilevazioni demo-sanitarie e di-    organizzazioni internazionali, anzitutto l’UNE-
battiti politici, si è dovuto aspettare l’estate      SCO (UNESCO, 2020a, b, c, d, e), l’UNICEF
del 2020 per poter intravedere i primissimi           (UNICEF, 2020; UNESCO, UNICEF, World
sforzi di inquadrare in un discorso pedagogi-         Bank & World Food Programme, 2020) e la
co i provvedimenti operativi dettati dall’emer-       Commissione europea (European Commis-
genza sanitaria, con focus sulla chiusura             sion, 2020), redigendo una serie di rappor-
delle scuole e di altre istituzioni educative,        ti, raccomandazioni e linee guida in risposta
sulla sospensione delle attività in presenza e        all’argomento.
sulla conseguente adozione della didattica a               Alla luce di questa congiuntura senza pre-
distanza (DaD) (Cambi, 2020; Girelli, 2020;           cedenti, l’attenzione della ricerca pedagogica
Girelli & Arici, 2020; Gotor & Chiocca, 2020;         è stata concentrata sulle implicazioni fattuali
Ranieri et al., 2020). Vieppiù contestualizzati       e simboliche, tangibili e intangibili, ingenera-
nell’esperienza della pandemia, i pochi lavo-         te da questo evento nei sistemi d’istruzione
ri finora pubblicati e altri che usciranno nei        rispetto all’uso didattico di nuove tecnolo-
prossimi mesi sulle riviste scientifiche stanno       gie, allo svolgimento di attività didattiche in
aprendo nuove piste di ricerca verso un cam-          sicurezza, anzitutto quella sanitaria, e alle
po di studio pedagogico tutto da scoprire.            questioni di natura sociale e culturale alimen-
     In attesa di ulteriori sollecitazioni teoriche   tate dalle misure messe in atto a partire da
e approfondimenti metodologici sul tema,              quelle scaturite dal connubio tra la chiusura
un importante contributo sono state le “cro-          delle scuole e il distanziamento sociale. Mal-
nache” dalla DaD, curate da insegnanti, di-           grado la sua entità planetaria, l’avvento della
rigenti scolastici, educatori (ad es. APEI,           pandemia ha prodotto, per ora, esigui risultati
Associazione Pedagogisti Educatori Italiani),         sul fronte dello scambio di strategie, pratiche
ONG (ad es. Associazione 21 luglio, 2020)             e politiche educative tra istituzioni, gruppi di
e altri gruppi di interesse pedagogico e so-          lavoro e singoli soggetti, tantomeno in pro-

                                                                            RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020             145
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      spettiva internazionale. Anzi, si osserva una                              a Firenze nel corso dell’attuale emergenza
      certa frammentarietà operativa anche entro i                               sanitaria (marzo-giugno e inizio settembre
      confini delle singole nazioni, l’Italia compresa,                          2020) e dalla volontà di offrire un apporto
      fatto dovuto al carattere emergenziale del fe-                             alla ricerca pedagogica sui processi formativi
      nomeno e all’impatto differente della pande-                               in contesti di emergenza e post-emergenza
      mia in territori differenti.                                               (Isidori & Vaccarelli, 2012) e alla modellizza-
          Ebbene, si evidenzia la necessità di                                   zione delle relative strategie operative (Pona,
      un’operazione di raccolta e analisi dei reso-                              2020; Raffaghelli & Richieri, 2010). Struttura-
      conti di esperienze concrete che, corroborati                              to sotto forma di testimonianza del lavoro a
      da risultanti riflessioni e paradigmi, consen-                             distanza con alunni d’origine immigrata (età
      tano di procedere verso una modellizzazio-                                 7-14), specie se di recente arrivo, questo stu-
      ne pedagogica del lavoro svolto nel periodo                                dio pone l’accento sulla DaD e sulle relazioni
      segnato dall’emergenza: significa, in primo                                sociali, educative e interculturali che si sono
      luogo, mettere a sistema le potenzialità, ov-                              instaurate in concomitanza con l’introdu-
      vero quell’insieme di risorse, strategie, com-                             zione di questa soluzione didattica d’emer-
      petenze, soluzioni e pratiche che sono state                               genza nel primo ciclo d’istruzione (Ranieri et
      adottate dal personale docente ed educativo                                al., 2020; Ranieri, 2020; Boca et al., 2009;
                                                                                 Maher, 2014; Potestio, 2013).
      per affrontare la didattica a distanza, senza
                                                                                     Trattandosi di un argomento inedito e
      tacere sulle criticità emerse propagandando
                                                                                 poco esplorato, i contenuti a seguire sono
      l’idea di un suo uso pronto, comodo e indi-
                                                                                 principalmente il frutto di un lavoro sul cam-
      scriminato e di una sua utilità incondizionata
                                                                                 po. Vista la recente storia del fenomeno stu-
      (Williamson et al., 2020); in secondo, costru-
                                                                                 diato, il corpo dei dati primari si completa in
      ire modelli operativi e metodologici alterna-
                                                                                 misura minore con le nozioni attualmente di-
      tivi e sostenibili (Aime, 2020; Pona, 2020)
                                                                                 sponibili nelle fonti bibliografiche di riferimen-
      da investire in futuro, a cominciare dall’anno
                                                                                 to (letteratura scientifica, riviste online, rasse-
      scolastico 2020-21 appena avviato, nonché
                                                                                 gna stampa, ecc.).
      marcato da incertezze, con lo scopo di sal-
                                                                                     Al fine di conseguire gli obiettivi di ricerca
      vaguardare la continuità formativa e prevenire
                                                                                 prefissati, l’articolo attinge ai risultati di uno
      gli incombenti rischi di disparità educativa e
                                                                                 studio empirico che si avvale - in una pro-
      dispersione scolastica (Ranieri et al., 2019).
                                                                                 spettiva interdisciplinare tra pedagogia inter-
                                                                                 culturale2, etnografia della scuola3 e antropo-
      3. Impianto metodologico                                                   logia dell’educazione4 - dei modelli, approcci
                                                                                 e strumenti di ricerca provenienti da due as-
         Contemplando le funzioni che la DaD                                     setti metodologici:
      è andata a ricoprire nella scuola italiana, il                                  • quello della ricerca(azione) parte-
      presente scritto nasce dall’esigenza di do-                                          cipata (Barbier, 2007 [1996]; Nigris,
      cumentare un’esperienza didattica maturata                                           1998; Rapoport, 1970), definita dal
      2. Per approfondimenti si rinvia a: Cambi (2001); Demetrio & Favaro (2002); Fiorucci (2008; 2015); Lapov (2018; 2019); Pinto Minerva (2002).
      3. Per approfondimenti si rinvia a: Gobbo & Gomes (2003); Mills & Morton (2013); Spindler (1987); Watson-Gegeo (1997).
      4. Per approfondimenti si rinvia a: Hodges (2011); Spindler (1963).

146   Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

         coinvolgimento del ricercatore nel-              La vicenda ivi narrata è stata osservata, per
         le azioni volte al contesto d’indagi-       la maggior parte dell’indagine, nell’ambito dei
         ne; orientato ad agevolare i coinvolti      Centri di alfabetizzazione in italiano L2 di Fi-
         nell’operare cambiamenti, con parti-        renze. In parallelo, la ricerca si è affacciata su
         colar riferimento ai processi di inclu-     diversi scenari scolastici, in particolare sulle
         sione scolastica e continuità educa-        attività portate avanti durante la chiusura dal
         tiva, il presente paradigma metodo-         corpo docente degli Istituti Comprensivi “G.
         logico si richiama all’insieme di signi-    Pieraccini” e “Centro Storico-Pestalozzi”, si-
         ficati e valori, importati in un campo      tuati nel Quartiere 1 della città di Firenze che,
         educativo dal trinomio esperienza-          al pari di altre scuole pubbliche del primo ci-
         apprendimento-trasformazione (De-           clo, ospitano i servizi dei Centri di alfabetiz-
         wey, 2014 [1938]; Mezirow, 1991;            zazione. In questo contesto, l’impiego della
         2003);                                      suddetta impostazione metodologica è stato
     • quello della ricerca qualitativa              possibile grazie all’opportunità di immergersi
         (Khan, 2014; LeCompte et al., 1992;         nei paesaggi pedagogici della realtà studiata,
         Mantovani, 1998), a carattere narra-        ripartiti essenzialmente in tre aree d’azione,
         tivo-descrittivo, tipica come tale di       quali:
         ogni percorso esplorativo nella sfera             • l’esercizio della DaD con alunni di re-
         delle scienze umane, che si compone                   cente immigrazione (ossia: arrivati di
         in campo educativo di diverse micro-                  recente o nati da genitori immigrati di
         pedagogie (Demetrio, 1992) o micro-                   recente arrivo) frequentanti le scuole
         narrazioni etnopedagogiche (Burgio,                   primarie e secondarie di primo grado;
         2007).                                            • le riunioni d’équipe e le sessioni di
    In questa sede, i due filoni metodologici                  programmazione didattica, realizzate
poggiano sulla partecipazione diretta quale                    presso i Centri di alfabetizzazione di
metodo d’indagine, laddove l’osservazione                      Firenze;
partecipante (Braga & Tosi, 1998, pp. 84-88;               • la comunicazione telematica con due
Postic & De Ketele, 1993), assieme alle con-                   specifiche tipologie di comunità pro-
versazioni e interazioni spontanee (Feldman,                   fessionali, formate da docenti-faci-
1999; Swain & Spire, 2020), costituiscono i                    litatori linguistici dei Centri di alfabe-
principali strumenti di rilevazione funzionali                 tizzazione e docenti curricolari delle
alla lettura e alla valutazione dei dati emersi.               scuole di afferenza.
Lo studio di caso in chiave etnografica (foto-            Prestandosi all’interazione con i fruitori
grafia della realtà e delle rispettive percezioni)   della DaD e, quindi, a un confronto denso di
e l’approccio narrativo (analisi del testo/rac-      riflessioni e suggerimenti, queste occasioni
conto/narrato) (Khan, 2014, p. 226) rappre-          d’incontro, seppur distanziato, hanno per-
sentano, infine, i metodi qualitativi maggior-       messo di raccogliere informazioni, acquisire
mente utilizzati per l’analisi dei dati.             nuove conoscenze e mettere a fuoco ele-

                                                                            RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020             147
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

      menti utili a una più profonda comprensione                             tadinanza attiva e consapevole (Comune di
      del fenomeno sottoposto all’osservazione.                               Firenze, Educazione, sito; DIDAweb, sito). In
                                                                              quest’ottica, il servizio si rivolge al primo ciclo
      4. Campo d’indagine                                                     d’istruzione pubblica, ovvero a tutte le scuo-
                                                                              le primarie e secondarie di primo grado sul
                                                                              territorio fiorentino, nonché, da due anni, ad
          Secondo gli ultimi dati disponibili, «nell’an-
                                                                              alcuni istituti del primo biennio della scuola
      no scolastico 2018/2019 le scuole italiane
                                                                              secondaria di secondo grado, coprendo così
      hanno accolto complessivamente 8.580.000
                                                                              l’insieme dei percorsi d’istruzione obbligato-
      studenti di cui [857.729 (10% del totale)] di
                                                                              ria.
      cittadinanza non italiana» (MIUR, 2020, p. 8).
                                                                                   Il fulcro del progetto sono i laboratori di
      Con 22.311 presenze, la Provincia di Firenze
                                                                              italiano L2 che accompagnano gli itinerari
      si posizionava nel medesimo anno scolasti-
                                                                              formativi della popolazione scolastica d’ori-
      co tra le prime 10 per numero di alunni con
                                                                              gine immigrata dalla prima alfabetizzazione
      cittadinanza non italiana (valori assoluti), ag-
                                                                              all’autonomia linguistica. Oltre ai laboratori
      giudicandosi il 6° posto su scala nazionale
                                                                              linguistici, l’offerta dei Centri, incardinata su
      (ibidem, pp. 16-17).
                                                                              una visione pedagogica interculturale che
          Volendo ottimizzare i processi di inclusio-
                                                                              contempla ampio uso delle pratiche di inte-
      ne scolastica e sociale dei minori d’origine
                                                                              razione e scambio di conoscenze, si dirama
      immigrata, il Comune di Firenze ha valutato
                                                                              attraverso un sistema di servizi volti a sup-
      indispensabile, a partire dall’anno scolastico
                                                                              portare: l’accoglienza di alunni neoarrivati, la
      2000-01, la predisposizione di un servizio di                           facilitazione del loro inserimento linguistico,
      alfabetizzazione in italiano L2. Oltre all’intesa                       il sostegno allo studio e all’apprendimento,
      stipulata tra l’Assessorato alla Pubblica istru-                        il mantenimento della lingua d’origine, la di-
      zione del Comune di Firenze e la Direzione                              dattica interculturale a classi intere organiz-
      Regionale per la Toscana, il progetto è stato                           zata con docenti curricolari e la mediazione
      sostenuto dai Consigli di Quartiere, da diri-                           linguistico-culturale finalizzata a promuovere
      genti scolastici e insegnanti, dalla Biblioteca                         una più proficua comunicazione tra scuola e
      di Documentazione Pedagogica e da va-                                   famiglia. In base alla disponibilità dei fondi e
      rie associazioni e cooperative attive in città:                         progetti supplementari, il ventaglio operati-
      come risultato dell’iniziativa è stata istituita la                     vo dei Centri si integra con ulteriori percorsi
      Rete dei Centri di alfabetizzazione in L2, quali                        interculturali e glottodidattici, destinati a vari
      Gandhi, Giufà e Ulysse.                                                 collettivi di utenti d’origine immigrata (alun-
          Nei suoi vent’anni di vita, la Rete dei Centri                      ni, minori non accompagnati, donne, ecc.) e
      ha mantenuto l’obiettivo centrale del proprio                           orientati a consolidare i processi di inclusione
      essere, che è quello di favorire il diritto allo                        scolastica e coesione sociale.
      studio per tutti con lo scopo di contribuire alla                            La gamma dei servizi erogati dai Centri si
      coesione sociale e alla formazione di una cit-                          suddivide in quattro aree principali, quali:

148   Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

     1. glottodidattica - laboratori di italiano      zione linguistico-culturale, tale riconoscimen-
         L2: corsi durante l’anno scolastico,         to è stato determinato tanto dal complesso
         sostegno allo studio, preparazione           delle finalità del servizio, quanto da personale
         all’esame finale della scuola secon-         qualificato incaricato del loro concretamento
         daria di primo grado, laboratori extra-      (corpo docente-facilitatori linguistici in italia-
         scolastici (es. pre-scuola a settembre       no L2, docenti bilingui, docenti madrelingua/
         e post-scuola a giugno), ecc.;               L1, mediatori, coordinamento pedagogico).
     2. corsi di lingua interculturali: attività in   O nelle parole dell’assessore alla pubblica
         gruppi/classi bilingui o plurilingui, la-    istruzione di Firenze dal 1999 al 2009, Da-
         boratori di mantenimento della lingua        niela Lastri, una delle principali promotrici del
         d’origine L1, corsi di lingue dell’immi-     progetto: «Il servizio [dei Centri], unico in Italia
         grazione, ecc.;                              per dimensione e qualità, si decentra in sedi
     3. laboratori interculturali a classe intera:    scolastiche e ha l’obbiettivo di consentire il
         interazione e scambio socioculturale,        migliore apprendimento dell’italiano come
         inclusione delle diversità, valorizzazio-    seconda lingua […]. Si tratta di una delle ini-
         ne del plurilinguismo, accoglienza di        ziative più innovative e di particolare valore
         alunni neoarrivati d’origine immigrata,      didattico ed educativo, condotte da un team
         ecc.;                                        di esperti che lavora a stretto contatto con gli
     4. mediazione linguistico-culturale: il coin-    insegnanti» (Daniela Lastri, sito).
         volgimento dei mediatori è previsto              Entrando nel dettaglio del servizio, gli ul-
         nei contesti di relazione scuola-fami-       timi dati aggiornati a giugno 2019 informa-
         glia, relazione con docenti currico-         no che, nell’anno scolastico 2018-19, i la-
         lari, accoglienza di alunni neoarrivati      boratori di italiano L2 hanno ospitato 1.166
         d’origine immigrata, didattica, mante-       alunni di 53 nazionalità diverse (Comune di
         nimento della lingua d’origine L1, tra-      Firenze, 2019). Infatti, svolte in piccoli gruppi
         duzione e sportello informativo pres-        plurilingui (se possibile, massimo 8 alunni alla
         so la scuola.                                volta), le attività proposte dai Centri hanno vi-
    Nel panorama nazionale, l’operato dei             sto studiare insieme bambini appartenenti a
Centri di alfabetizzazione si è meritato un po-       varie comunità - cinesi, albanesi, marocchini,
sto nella mappatura dei centri interculturali         bangladesi, filippini, peruviani, romeni, rom,
(Favaro & Luatti, 2008) e il titolo di un servi-      pakistani, indiani, srilankesi, tra i più rappre-
zio d’eccellenza, definito dal Sottosegretario        sentati, e parlanti una varietà di lingue - ci-
alla pubblica istruzione (2006-08), Letizia De        nese, albanese, arabo, bengalese, tagalog,
Torre, come «il primo esempio italiano di un          spagnolo, romeno, romané, urdu, panjabi,
percorso di accoglienza e di inclusione degli         hindi, singalese, e via discorrendo.
alunni stranieri» (DIDAweb, sito). Da frutto di           Con il sopraggiungere dell’emergenza
buone pratiche di accoglienza, inserimento            sanitaria da Covid-19, i Centri, al pari di altri
linguistico, educazione interculturale e media-       servizi educativi e scolastici, non erano dota-

                                                                             RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020             149
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

      ti di strumenti che permettessero loro di far                           5. DaD 2020 come strategia
      fronte a questa evenienza del tutto impreve-
      dibile. La carenza di tempo da dedicare a una
                                                                              e soluzione didattica
      preparazione mirata ha dettato i ritmi di una                           d’emergenza
      programmazione didattica che, pur avendo
                                                                                  Strategia e soluzione, concetti interdipen-
      mantenuto il ruolo di strumento operativo di
                                                                              denti che si incontrano e interagiscono sul
      base, veniva sviluppata gradualmente in fun-
                                                                              piano dei loro intrinseci propositi: come tali,
      zione dell’evolversi delle circostanze. D’altro
                                                                              uno porta all’altro avvalendosi del proprio po-
      canto, non esistevano percorsi di formazione
                                                                              tenziale progettuale, metodologico, per non
      cui affidarsi per eventuali aggiornamenti sulle
                                                                              dire “strategico”, laddove l’altro, se ben inve-
      competenze specifiche da mettere in cam-
                                                                              stito, arriva a costituire la conseguenza “riso-
      po. In effetti, al di là della disponibilità delle
                                                                              lutiva” del primo.
      risorse umane, materiali e didattiche, il contri-
                                                                                  L’esigenza di ottenere risultati appaganti
      buto scientifico sul fenomeno e sulle relative
                                                                              per tutti in campo educativo richiama l’atten-
      strategie operative non era pronto a marzo e
                                                                              zione sulla necessità di costruire percorsi so-
      nemmeno nei mesi successivi segnati dalla
                                                                              stenibili (Aime, 2020), quali soluzioni plausibili
      DaD: come già accennato, occorreva aspet-
                                                                              poiché capaci di garantire una proficua inclu-
      tare il mese di maggio, o meglio giugno 2020,
                                                                              sione scolastica, fortemente subordinata alla
      per poter sfogliare primissimi articoli che for-
                                                                              continuità didattica: ne consegue che il con-
      nivano suggerimenti metodologico-operativi
                                                                              cetto di soluzione deve coniugarsi con quello
      da adottare nel lavoro educativo in questa                              di strategia che esige, invece, un processo
      particolare forma di emergenza. In poche pa-                            di elaborazione per poter raggiungere la sua
      role: per la prima fase era già tardi.                                  configurazione finale sotto forma di un pro-
          Significa che, mentre seguivano le indica-                          dotto cognitivo, di una manovra pronta ad at-
      zioni e le linee guida predisposte dal Ministe-                         tivarsi per potenziare le prospettive di riuscita
      ro nel rispetto delle norme vigenti, i Centri di                        (Lapov & Campani, 2017, p. 83). L’impiego
      alfabetizzazione di Firenze si sono organizzati                         originario della voce strategia, di etimo greco
      pressappoco da soli ricorrendo alle risorse                             e dal significato di “comando dell’esercito”, è
      preesistenti, adattate alle nuove condizioni di                         stato progressivamente allargato ad altre sfe-
      lavoro attraverso una programmazione realiz-                            re di pianificazione strategica, con particolare
      zata in sinergia, per quanto possibile, con le                          peso nel settore della politica, dell’economia
      scuole di riferimento e in collaborazione con                           e dello sport. Il concetto, pertanto, racchiude
      le famiglie degli alunni presi in carico.                               sia il proposito di conseguire i propri obiettivi
                                                                              con successo (piano), sia la competenza di
                                                                              pianificare questa operazione in relazione alle
                                                                              circostanze (metodo). Approdato alla realtà di
                                                                              scienze sociali, il termine si è colorato di va-

150   Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

rie sfumature di carattere sociologico (Crow,            La situazione epidemiologica e le condi-
1989). Assorbiti in questa loro caratterizza-        zioni contingenti hanno portato alla disposi-
zione dalle discipline umanistiche, i concetti       zione del distanziamento sociale, quale mi-
di strategia e soluzione - nell’intimo delle loro    sura di sicurezza che si è tradotta in campo
implicazioni più essenziali di piano e metodo        educativo nella chiusura generalizzata delle
- sono entrati altresì a far parte del lessico       scuole e in un numero imponente di minori in
delle scienze pedagogiche.                           età scolastica - oltre 8 milioni in Italia - rima-
     Rapportando questa fusione concettua-           sti a casa (UNICEF, 2020). A fronte di questo
le ai contesti di emergenza, è facile evince-        scenario, tanto complesso quanto inconsue-
re come la buona volontà non è sufficiente           to, è stato imperativo escogitare strategie e
per orientarsi nella varietà di situazioni che si    soluzioni operative che potessero assicurare
possono verificare in una circostanza inedita,       la continuità didattica ed educativa in sicurez-
come quella causata dall’espansione del Co-          za: si osserva, al riguardo, come la DaD ha
vid-19. Alla luce delle condizioni emergenzia-       avuto il sopravvento nel mondo della scuola
li, con le quali il personale docente e dirigente    su altre potenzialità operative, mantenendo-
ha dovuto misurarsi nel periodo della chiu-          si nella realtà italiana in questa sua funzione,
sura delle scuole, tanto la strategia quanto         di fatto assolutizzata, fino alla conclusione
la soluzione si sono rivelate meccanismi de-         dell’anno scolastico 2019-20.
terminanti per la valutazione delle modalità             Qui lo scopo non è quello di analizzare
d’azione più idonee da adottare nel tentativo        tale scelta operativa, né di discuterne even-
di far continuare il loro progetto pedagogico        tuali alternative: nondimeno, uno sguardo re-
in modo costruttivo.                                 trospettivo permette di evincere come, nelle
     Questa illustrazione ci introduce alle do-      ore in cui veniva decretata la chiusura delle
mande che stanno alla base di questo lavoro,         scuole e la sospensione dell’attività didattica
quali:                                               in presenza, non sussistessero altre risorse
     • è possibile definire la DaD una stra-         cui ricorrere. Calcolato questo presupposto,
          tegia e una soluzione funzionali ai fini   la DaD, condotta dai Centri di alfabetizzazio-
          dell’attività didattica nel primo ciclo    ne in raccordo con le scuole, si è dimostra-
          d’istruzione e, nel caso di risposta af-   ta, nel duplice ruolo di strategia e soluzione
          fermativa, perché?                         didattica, un valido strumento d’emergenza,
     • In quanto tale, come può essere usata         atto a garantire alla popolazione scolastica
          la DaD per raggiungere altri traguardi     la continuità educativa, nonché un prezioso
          pedagogici, ossia come strategia e         supporto alle famiglie immigrate. Ammetten-
          soluzione relazionale nell’interazione     do che il suo impiego sia giustificato da con-
          con i beneficiari (es. alunni d’origine    dizioni emergenziali, sono in diversi a conve-
          immigrata) e con altri soggetti coin-      nire che tale modalità dovrebbe essere desti-
          volti nei processi educativi (es. fami-    nata a un uso limitato e, semmai, combinato
          glie immigrate)?                           con altri strumenti di lavoro, per arrivare infine

                                                                            RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020             151
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

      al superamento della sua applicazione prati-                            è stato fondamentale in questa operazione
      ca, impresa che al momento appare difficil-                             d’emergenza, soprattutto per il segmento
      mente immaginabile nella sua forma definitiva                           che riguardava, da un lato, la gestione dei
      per due motivi: primo, l’inarrestabile avanza-                          contatti e delle attività didattiche volte alla po-
      ta delle nuove tecnologie ha trovato, oramai                            polazione scolastica di recente immigrazione
      da qualche decennio, un ampio uso in tutte                              e, dall’altro, la comunicazione con le rispet-
      le sfere della quotidianità umana, compresa                             tive famiglie: tutto realizzato a distanza e in
      quella scolastica; secondo, l’emergenza sa-                             poco tempo.
      nitaria da Covid-19, che ha altrettanto per-
      vaso tutti i campi della vita umana, è tuttora                          6. In DaD con alunni di
      in atto.
           Una volta contestualizzata nel ventaglio
                                                                              recente immigrazione: quali
      dell’offerta metodologico-operativa della                               servizi e con quali metodi?
      scuola italiana, la DaD ha comportato impli-
      cazioni diverse in condizioni e ambiti diversi.                             Come ribadito a più riprese, la didattica a
      Entrando nel merito della questione, si rileva                          distanza (DaD) ha avuto un’ampia afferma-
      come nel caso del primo ciclo d’istruzione,                             zione come soluzione didattica d’emergenza
      per non dire nel lavoro con i bambini “picco-                           nel contesto della pandemia da Covid-19. La
      li”, la DaD non ha raffigurato uno strumento                            nuova ambientazione tecnologica, nonché
      didattico d’uso comune né diffuso, a diffe-                             didattica, sociale e relazionale, ha importato
      renza di quanto riscontrabile rispetto al suo                           diverse sfide nella quotidianità degli attori so-
      utilizzo in altri contesti formativi che, a partire                     ciali coinvolti: toccati in prima persona dalla
      dalla scuola secondaria, progressivamente                               condizione, i professionisti dell’educazione
      aumenta per diventare parte integrante del                              hanno dovuto mettere alla prova le proprie
      bagaglio didattico a livello d’istruzione su-                           competenze per fronteggiare i rischi di di-
      periore. Tale constatazione ci inizia alla con-                         sparità educativa, dispersione scolastica ed
      sapevolezza che la DaD, mentre si propone                               esclusione di soggetti più vulnerabili dai pro-
      come risorsa operativa in ambito scolastico                             cessi formativi; in parafrasi, ciò presupponeva
      (Maher, 2014), presenta diverse sfide sul pia-                          conquistare la sostenibilità della DaD (Maher,
      no pedagogico-educativo con particolar rife-                            2014; Raffaghelli & Richieri, 2010; Ranieri et
      rimento alla dimensione relazionale (Ranieri,                           al., 2020) con la quale si trovavano a convi-
      2020) che si è vista costretta ad abbracciare                           vere al fine di superare potenziali ostacoli che
      una serie di adattamenti su diversi livelli.                            ostruiscono la strada verso il traguardo, qua-
           La situazione diventa ulteriormente com-                           le la continuità educativa per tutti.
      plessa laddove la DaD trovi un suo investi-                                 Interessato all’operato dei Centri di alfa-
      mento nella didattica con alunni immigrati di                           betizzazione di Firenze in tale circostanza, il
      recente arrivo. Nella realtà fiorentina, il con-                        presente paragrafo si apre con le seguenti
      tributo fornito dai Centri di alfabetizzazione                          domande:

152   Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

    •    Quali segmenti dell’offerta formativa       culturale, sociale e relazionale - si impegna a
         dei Centri sono stati preservati per        trasferirne i contenuti nelle scuole fiorentine.
         garantire la continuità educativa alla          In un’ottica meramente operativa, l’imple-
         popolazione scolastica di recente im-       mentazione della DaD ha postulato una se-
         migrazione frequentante la scuola pri-      quenza di passaggi pratici di natura tecnica
         maria e secondaria di primo grado?          prima di essere pronta a servire la causa della
     • Con quali approcci metodologici               continuità formativa nel contesto dell’attuale
         sono stati erogati i servizi?               emergenza sanitaria: si è trattato anzitutto di
     • Come è stata impiegata la DaD                 recuperare i contatti, questa volta distanziati,
         per rispondere ai bisogni specifici         con famiglie e alunni, di provvedere alla for-
         dell’utenza?                                nitura di dispositivi elettronici ove risultassero
    Per fornire risposte, occorre partire dall’ul-   mancanti e di stabilire la connessione ad in-
timo quesito. I bisogni specifici delle alunne e     ternet mediante apposite piattaforme digitali
degli alunni immigrati di recente arrivo si tro-     o altri strumenti predisposti dalle istituzioni
vano ricompresi in due processi, quali banchi        scolastiche.
di prova per orientare il loro benessere in emi-         Spostando l’attenzione sul piano metodo-
grazione: l’inserimento linguistico-culturale e      logico-organizzativo, è doveroso constatare
l’ambientamento socio-relazionale. Ambo le           come la DaD ha rappresentato un’assoluta
situazioni si configurano come azioni di mi-         novità per il lavoro dei Centri di alfabetizza-
nuzioso ricucimento e ristrutturazione delle         zione dal momento che la loro offerta profes-
condizioni che consentono di innescare i per-        sionale non ha mai fatto affidamento sulla di-
corsi di socializzazione, funzionali all’immis-      stanza, bensì sulla presenza, sulla prossimità
sione dei giovani immigrati nel nuovo tessuto        e sulla partecipazione diretta, non mediata,
socioculturale e scolastico. In linea di massi-      insistendo su stretto contatto con l’utenza e
ma, la scuola italiana presta in questo sen-         con altri attori sociali e professionali coinvol-
so una disponibilità generale, espressa me-          ti. Da questo punto di vista, il quadro meto-
diante le direttive ministeriali che invitano ad     dologico è stato invertito, donde le strategie
abbracciare la prospettiva interculturale nel        comunicative e operative nella loro totalità
promuovere l’esercizio del diritto allo studio e     sono confluite in un’offerta di servizi filtrati
delle opportunità formative per tutti (Ministero     dall’uso didattico di nuove tecnologie che,
della Pubblica Istruzione, 2007; MIUR, 2014,         mentre costringono alla distanza, riducono il
spec. pp. 4-7). Le indicazioni fornite nei do-       contatto diretto e inducono a rimodellare le
cumenti ministeriali e nella relativa letteratura    relazioni. Significa, in sintesi, che l’interazione
pedagogica hanno trovato un terreno fertile in       fra le figure professionali - docenti-facilitato-
numerosi contesti, specie quelli di impatto lo-      ri linguistici, coordinatrici pedagogiche dei
cale: tra questi, anche l’esperienza dei Centri      Centri, mediatori linguistico-culturali, inse-
di alfabetizzazione che - partendo dai biso-         gnanti curricolari, dirigenti scolastici, referenti
gni linguistici per agganciare quelli di natura      delle scuole, ecc. - si è servita delle forme

                                                                            RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020             153
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

      di comunicazione a distanza. La medesima                                della chiusura in funzione di un loro uso didat-
      condizione ha investito il versante organizza-                          tico a distanza: una volta predisposti, i ma-
      tivo, nel senso che le attività - dalle riunioni                        teriali sono stati utilizzati durante le lezioni in
      d’équipe alla programmazione didattica, dal-                            modalità DaD e - qualora ritenuto opportuno
      la coordinazione dei contenuti e degli orari al                         (es. materiali integrativi, letture, compiti, ap-
      mantenimento della motivazione allo studio e                            profondimenti, ricerche, ecc.) - condivisi con
      della frequenza da parte degli alunni - sono                            gli alunni tramite i contatti e-mail o telefonici
      state tutte condotte a distanza, da “casa”, e                           dei loro genitori. Considerate le strumentalità
      in continua condivisione online.                                        possedute dall’utenza, da un lato, e le con-
          Parimenti, i canali di comunicazione tele-                          dizioni originate dalla nuova modalità opera-
      matica (internet, telefono, chat, ecc.) sono                            tiva, quale la DaD 2020, dall’altro, i contenuti
      stati usati come strumento di interazione con                           selezionati e proposti sono stati ulteriormente
      le famiglie allo scopo di contattare gli alunni,                        semplificati nel caso in cui tale operazione si
      informare i genitori delle modalità di lavoro                           rendesse determinante per l’apprendimento.
      che si andavano predisponendo in vista di                               Con gli alunni di livello linguistico avanzato si
      attività didattica a distanza e di organizzare,                         è proceduto, invece, combinando la glottodi-
      in caso di necessità, interventi di mediazione                          dattica con i contenuti disciplinari e curricola-
      linguistico-culturale.                                                  ri, trattati “in classe”.
          Come di consueto, i laboratori linguistici e                             In definitiva, è possibile affermare che nel
      di studio sono stati erogati in piccoli gruppi,                         periodo di emergenza (marzo-giugno 2020)
      strutturati dai docenti facilitatori dei Centri in                      si è riuscito a mantenere tutti quei piani
      collaborazione con i docenti curricolari refe-                          d’azione che si prestavano a una loro realiz-
      renti delle scuole in base alla valutazione del                         zazione in modalità a distanza (DaD). Questa
      livello di competenza linguistica in italiano L2                        precondizione ha significato la possibilità di
      degli alunni, abbinato al corrispondente ciclo                          assicurare lo svolgimento di pressappoco
      d’istruzione. Altra formula, meno frequente,                            tutta l’offerta dei Centri, sostanziata cioè nei
      consisteva in percorsi individuali, program-                            seguenti servizi:
      mati sulla base dell’appartenenza linguistica                                 1. laboratori linguistici: laboratori di ita-
      con supporto di mediatori linguistico-cultu-                                      liano L2;
      rali, nonché docenti bilingui. A prescindere                                  2. sostegno allo studio: sostegno all’ac-
      dalla loro organizzazione interna (in gruppo                                      quisizione dei contenuti disciplinari;
      o individuale), le attività laboratoriali venivano                            3. esame finale: preparazione e accom-
      realizzate, come previsto, collegandosi online                                    pagnamento all’esame finale della
      sull’apposita piattaforma DaD della scuola di                                     scuola secondaria di primo grado;
      afferenza. Per quanto riguarda l’assortimento                                 4. post-scuola: laboratori extrascolastici
      del materiale didattico, esso è stato in parte                                    di italiano L2, offerti alla fine dell’an-
      ripreso dai repertori già disponibili in formato                                  no scolastico 2019-20 (11-30 giugno
      elettronico, in parte creato ex novo nei mesi                                     2020);

154   Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

     5. pre-scuola: laboratori extrascolastici          linguistico-culturali in varie lingue per sostenere
         di italiano L2, offerti all’inizio dell’anno   le famiglie d’origine immigrata (punto 9). Infine,
         scolastico 2020-21 (03-11 settembre            dall’esperienza dei Centri di alfabetizzazione
         2020);                                         con la DaD 2020 sono nati percorsi e mate-
     6. relazione con le scuole: rapporti e co-         riali didattici che, in parte originali e comunque
         municazione con le scuole tramite le           messi a frutto dal personale docente dei Centri
         dirigenze e il personale docente (rap-         nel periodo di emergenza, si trovano raccolti
         presentanti, referenti intercultura, do-       in un archivio operativo appositamente creato
         centi curricolari);                            (punto 10).
     7. relazione con le famiglie: rapporti con              Tra i servizi sospesi per motivi di distanzia-
         e sostegno alle famiglie;                      mento sociale, nonché per le urgenze opera-
     8. mediazione: mediazione linguistico-             tive e organizzative derivate da tale provve-
         culturale e servizi di sportello informa-      dimento, si collocano, invece, le attività che
         tivo;                                          postulano una didattica laboratoriale in grup-
     9. traduzione: informazioni sul Covid-19,          po, interattiva e in presenza: vale a dire che la
         sulla didattica e sulle azioni inerenti        ristrutturazione ha fatto scemare la possibilità
         per sostenere le famiglie dell’immi-           di attuare i lavori di gruppo e l’apprendimen-
         grazione nella fase di emergenza;              to cooperativo nell’accezione tradizionale del
     10. documentazione: archivio del lavoro            metodo e di realizzare, quindi, gli interventi a
         in DaD, ossia dei materiali didattici          classe intera (ICI), i laboratori bilingui o pluri-
         prodotti nella fase di chiusura.               lingui, i laboratori di mantenimento della lingua
    Come si evince, dell’area glottodidattica e         d’origine L1, i corsi di lingue dell’immigrazione,
didattica (punti 1-5) sono state salvaguardate          e simili. Non per questo è venuta meno la di-
tutte le tipologie di attività offerte dai Centri. Il   mensione interculturale nella condivisione dei
medesimo esito si osserva nell’ambito dei servi-        lavori e dei risultati con le scuole e soprattut-
zi di comunicazione e mediazione con le scuole          to nell’interazione socioculturale con l’utenza
e con le famiglie (punti 6-8), entrambi fonda-          e con le famiglie, fatto che ha avuto - come
mentali per poter offrire ai genitori un sostegno       vedremo - particolar impatto sul piano socio-
nella gestione della DaD dei loro figli (fornitura      relazionale.
di dispositivi elettronici laddove necessario, pre-
disposizione delle credenziali, connessione ad
internet, iscrizione alla piattaforma, comunica-
                                                        7. Relazioni - sociali,
zione telematica, gestione dei tempi, ecc.).            educative, interculturali - in
    Al novero dei servizi si aggiunge, come             DaD
novità metodologico-operativa, la produzione
della documentazione informativa in merito al               Dalle riunioni d’équipe dei Centri di alfabe-
Covid-19, alla didattica e alle corrispondenti          tizzazione, ricche di osservazioni circa l’espe-
azioni, redatta in collaborazione con i mediatori       rienza didattica maturata durante la chiusura

                                                                               RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020             155
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      delle scuole, sono emerse con particolar im-                            Si prospetta, in tal senso, l’esigenza di sof-
      peto una serie di considerazioni pertinenti al                          fermarci per un attimo sui tre qualificatori che
      piano relazionale del lavoro a distanza con                             definiscono la loro fisionomia nel presente
      alunni immigrati e della comunicazione tele-                            studio: sinteticamente, le relazioni sussistono
      matica intercorsa con le loro famiglie. Da qui                          come fatti sociali in virtù della loro valenza an-
      il presente paragrafo, dedicato alle relazioni                          tropologica, sono educative per le loro intrin-
      di natura sociale, educativa e interculturale in                        seche qualità pedagogico-formative, mentre
      stato di emergenza e alle implicazioni che da                           la loro essenza interculturale sgorga dalla
      questa specificazione possano delinearsi in                             fusione delle prospettive di analisi, ricerca e
      riferimento alla gestione delle rispettive solu-                        scambio che si profilano in entrambi i cam-
      zioni metodologiche e didattiche.                                       pi, quello antropologico e quello pedagogico.
          Senza la pretesa di esaurire l’argomento,                           L’emergenza sanitaria e la conseguente ado-
      né di proporsi come archetipo, la riflessione a                         zione della DaD aggiungono a questa loro
      seguire, incrociata con analoghi apporti rac-                           identità un’ulteriore nota: le relazioni uma-
      colti durante l’indagine, vorrebbe contribuire                          ne, dirette e immediate, sono - pur restando
      ai processi di teorizzazione pedagogica sugli                           umane e con ciò sociali, educative e intercul-
      strumenti e sulle soluzioni didattiche d’emer-                          turali - diventate meno dirette e decisamente
      genza a partire dagli esiti che si colgono nella                        mediate dalle nuove tecnologie.
      concretezza di quanto avvenuto nella secon-                                 Si desume come in base alle condizio-
      da metà dell’anno scolastico 2019-20. Que-                              ni tecnologiche in atto, ovvero all’insieme di
      sta ricognizione porta all’evidenziarsi di taluni                       sfide, rischi, ma anche benefici che ne deri-
      aspetti di natura metodologico-operativa e                              vano, si trasformano, oltre alle modalità or-
      socio-relazionale che trovano una loro confer-                          ganizzative, gestionali e didattiche, le dinami-
      ma nei resoconti forniti dalle figure professio-                        che relazionali (Ranieri, 2020). Per le famiglie
      nali, anzitutto insegnanti e dirigenti scolastici,                      e soprattutto per i genitori, questa nuova
      impegnate in prima linea nella gestione della                           realtà ha implicato l’urgenza di rimodulare i
      didattica, in particolare della sua variante a                          tempi e gli spazi della loro quotidianità geni-
      distanza (DaD). Un tale bagaglio conoscitivo,                           toriale, rendendosi maggiormente disponibili
      emerso dal loro vissuto tangibile, si sta at-                           ad affiancare i propri figli nei percorsi didatti-
      tualmente integrando con l’analisi offerta dai                          ci a distanza, fatto non automatico in quan-
      contributi scientifici, fatto che permetterà di                         to esige delle competenze a cominciare da
      procedere verso una modellizzazione peda-                               quella linguistica. In effetti, la situazione che
      gogica dei percorsi praticabili in emergenza                            si è venuta a creare assieme all’espansio-
      e oltre.                                                                ne del Covid-19 e alle concomitanti misure
          Nell’affrontare il tema in ambito educativo,                        di contenimento e sicurezza, già compro-
      le relazioni vanno lette nella loro molteplicità e                      mettente per la salute, sconosciuta e quindi
      complessità fenomenologica (Disanto, 2009;                              destabilizzante, si è altresì rivelata altamente
      Galanti, 2002; Orefice, 2013; Postic, 1999).                            ansiogena (Baloran, 2020; Piceci & Cancel-

156   Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

lara, 2020): tal suo impatto si direbbe, in pri-                                       sono favorire la partecipazione scola-
ma istanza, più evidente negli adulti che nei                                          stica di alunni d’origine immigrata a
piccoli, reazione rapportabile a diverse forme                                         partire dalle relazioni?
e livelli di gestione delle informazioni e del-                                   Vogliamo avviare l’analisi osservando
le responsabilità intergenerazionali (Hodd,                                   come le condizioni emergenziali non hanno
2020), nonché a diverse strategie di adat-                                    precluso la comunicazione con l’utenza, con
tamento e superamento dell’ansia (Baloran,                                    le famiglie, con le istituzioni scolastiche. È qui
2020). In sostanza, risulta imperativo notare                                 che subentrano due strumenti socio-peda-
che si è formato un ampio consenso tra le                                     gogici che si sono mostrati indispensabili per
parti sociali interessate sugli obiettivi formativi                           una buona riuscita dell’impresa:
e sociali da conseguire; d’altro canto, rico-                                      • mediazione linguistico-culturale:
noscendo nella DaD la non-didattica, la non-                                           nel lavoro didattico con alunni d’origi-
scuola e la non-relazionalità (Dogliani, 2020),                                        ne immigrata, soprattutto se di recen-
il medesimo consenso reclama la necessità                                              te arrivo, come pure nella gestione dei
di presenza mentre difende l’ipotesi dell’im-                                          contatti e delle relazioni con le rispet-
praticabilità delle relazioni - appunto sociali,                                       tive famiglie, la mediazione linguisti-
educative e interculturali - nelle scelte didatti-                                     co-culturale5 praticata a distanza ha
che a distanza. A tal riguardo è d’obbligo al-                                         avuto un ruolo di spicco, talvolta an-
trettanto ribadire come senza la DaD sarebbe                                           che maggiore che in presenza: gli in-
stato, apparentemente, impossibile garantire                                           terventi di mediazione, estremamente
la continuità didattica ed educativa ai milioni                                        utili nel periodo della chiusura delle
di alunni rimasti a casa: questa affermazione                                          scuole, hanno strappato le relazioni
viene di solito contrapposta dall’idea che, in                                         individuali e di gruppo, interpersonali
estrema sintesi, la DaD 2020 poteva essere                                             e collettive dalla morsa dell’immobili-
strutturata diversamente e integrata con altre                                         tà dettata dal distanziamento sociale
risorse metodologico-operative, richiaman-                                             per tirarle fuori dal remoto e riportare
dosi con ciò alle modalità in presenza.                                                su un piano di prossimità relazionale,
    Nel loro insieme, queste constatazioni ci                                          pur virtuale e mediata, ma percettibi-
spingono a porci di nuovo delle domande,                                               le e riconosciuta nella sua rilevanza
questa volta su eventuali vantaggi della DaD                                           socio-pedagogica;
con particolare attenzione alla sfera relazio-                                     • prospettiva interculturale: i detti
nale, ossia:                                                                           processi si inscrivono, nel loro com-
     • Perché e come cambiano le relazioni                                             plesso, in una cornice tracciata dalla
          in DaD?                                                                      componente interculturale, la quale
     • Le relazioni create in DaD possono                                              - parimenti mediata dalla “barriera”
          incidere sulla motivazione allo studio                                       tecnologica e da un suo uso distan-
          - come e perché?                                                             ziato - è stata riposta ciononostan-
     • Quali aspetti operativi della DaD pos-                                          te nelle attività realizzate in modalità

5. Per una panoramica delle pratiche di mediazione linguistico-culturale/mediazione interculturale, si rinvia alle seguenti letture: Fiorucci M. (2000;
2004); Luatti L. (2006).

                                                                                                         RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020             157
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

               DaD: significa che l’agire pedagogi-                           stanza non di rado dà l’idea di un percorso
               co, seppur definito e condizionato da                          individualizzato. La sensazione che ne deri-
               forme di comunicazione telematica,                             va si abbina alla già avviata nascita di nuo-
               non ha cessato di tingersi di un ap-                           ve modalità relazionali in contesti educativi
               proccio riflessivo, critico e attento alle                     e formativi (Ranieri, 2020), stimolando - nei
               diversità (Fiorucci, 2008; 2015; Pinto                         soggetti coinvolti e soprattutto nei destinata-
               Minerva, 2002), fondato cioè, da re-                           ri dell’azione didattica a distanza - una serie
               lazione educativa multidimensionale                            di posizionamenti, atteggiamenti e compor-
               qual è, sulle dinamiche di interazione,                        tamenti differenziati rispetto a quanto possa
               condivisione e scambio delle cono-                             verificarsi nella didattica in presenza.
               scenze (Lapov, 2018; 2019).                                         Ebbene, i partecipanti alle conversazioni,
          Nella realtà fiorentina, questa azione con-                         motivate da varie ragioni didattiche, si tro-
      giunta e condivisa tra i Centri di alfabetiz-                           vano a comunicare, anziché in presenza, a
      zazione, l’utenza, le famiglie, i mediatori, le                         distanza. Con ciò, la prossimità tangibile si
      scuole e le istituzioni ha fatto sì che la conti-                       riduce a quella che diventa una prossimità of-
      nuità educativa, da un lato, e i processi di co-                        ferta dallo schermo davanti al quale i parteci-
      struzione e promozione delle relazioni sociali,                         panti si collocano per assistere alle lezioni: si
      educative e interculturali, dall’altro, rimanes-                        è osservato, ciononostante, che siffatta dislo-
      sero, non solo ideali auspicabili, bensì principi                       cazione spaziale può indurre, specie i bambi-
      garantiti anche nella seconda metà dell’anno                            ni piccoli, ad avvertire la vicinanza, a sentirsi
      scolastico 2019-20.                                                     vicini, a credere di stare insieme, pressoché
          Addentrandoci nel concreto della vicen-                             in presenza. Per alcuni, questa sensazione,
      da, una primissima analisi ci consente di ri-                           in mezzo a una chiusura totale, scaturiva dal-
      levare come la DaD, adottata nella qualità di                           la voglia di relazionarsi e di comunicare, pur
      strumento didattico, obbliga i suoi fruitori ad                         a distanza, per alcuni altri - come tra poco
      adattare e modificare molti aspetti del proprio                         vedremo - ha costituito, invece, una sorta di
      essere e agire. E tra le varie sfumature opera-                         filtro antistress.
      tive che vengono toccate da questi aggiusta-                                 Questo “stare vicini”, o meglio questa
      menti, si staglia nitidamente la sfera relazio-                         percezione di esserci, è alimentata da deter-
      nale dal momento che le abilità di relazionarsi                         minati fattori che, sullo sfondo di particolari
      e di interagire con l’interlocutore passano                             condizioni emergenziali e di apposite soluzio-
      questa volta dalle potenzialità tecnologiche di                         ni didattiche, possono essere letti come fun-
      dispositivi elettronici.                                                zionali alla continuità educativa e relazionale
          Come già specificato, la DaD, adoperata                             dei piccoli beneficiari della DaD. Pur mediata
      nella fattispecie con alunni immigrati di recen-                        dalla distanza e dallo schermo di un dispo-
      te arrivo, è stata realizzata in piccoli gruppi                         sitivo elettronico, la relazione, apparendo in
      o, all’occorrenza, individualmente: anche se                            taluni casi più ravvicinata, rende infine alcune
      svolto in gruppo, un lavoro didattico a di-                             alunne e alunni più rassicurati e più rilassati,

158   Zoran Lapov / Ricerche
Six-monthly Journal on Learning, Research and Innovation in Education

orientando così la loro motivazione a farsi as-      dendo altri partecipanti sullo scher-
sorbire dai contenuti e dalle attività didattiche    mo o sentendone perlomeno le voci,
erogate a distanza fino alla potenzialità di inci-   la percezione che si crea è quella di
dere sul loro rendimento scolastico: ebbene,         interagire e interloquire con una sola
poca esperienza pratica di tutti i coinvolti con     persona, ovvero con l’insegnante che
la DaD, la scarsa disponibilità temporale per        conduce la lezione. Un tale concor-
poter valutare adeguatamente i percorsi de-          so di circostanze, se gestito con ef-
gli alunni e la decisione ministeriale di attuare    ficacia e professionalità, può giovare
una promozione di massa hanno reso difficile         notevolmente all’abbassamento del
un intervento di osservazione sul rendimento         tasso di ansia e di imbarazzo davanti
degli alunni/studenti, condizionato dopotutto        alla “classe”, quella micro-comunità,
da una partecipazione alla didattica da remo-        la cui presenza in condizioni “norma-
to; nonostante questi elementi che circoscri-        li” avrebbe potuto determinare uno
vono operativamente la situazione, in alcuni         stato psicologico di disagio derivan-
casi è stato possibile riscontrare progressi di      te da fatti (potenzialmente) emotivi,
varia portata sul piano sia dell’apprendimen-        quali ad esempio l’esposizione ora-
to che della relazionalità.                          le, l’interrogazione o qualunque altra
     Prendendo spunto dalle riflessioni espres-      forma di interazione verbale avvenuta
se al riguardo dal personale docente, ma             al cospetto dei compagni di classe e
anche, seppur in maniera meno diretta,               incrociata, nel caso di alunni di recen-
dall’utenza, la definizione degli anzidetti fatto-   te immigrazione, con una loro com-
ri - che agiscono sulla creazione e ricreazione      petenza minima o iniziale in italiano.
delle relazioni in termini della loro triplice va-   Senza ammettere generalizzazioni,
lenza sociale, educativa e interculturale - per-     in diversi casi è stato facile osservare
mette di classificarli in tre ampie categorie,       come uno scenario in remoto aveva
psicologica/psico-relazionale, socio-relazio-        raffigurato, invece, un palcosceni-
nale e interculturale. Più in dettaglio:             co sul quale poter recitare la propria
      1. dimensione psicologica/psico-               parte di alunno con maggiore disin-
         relazionale: in una situazione DaD,         voltura e spontaneità. In termini più
         ciascun interlocutore si trova in uno       pedagogici, si è trattato di non dover
         spazio virtualmente condiviso, situato      badare all’eventualità di commette-
         cioè in una realtà - appunto - virtuale,    re errori. Per contro, configurandosi
         simulata, e non effettiva né tangibile;     come tentativi di risposta, di solu-
         differente, quindi, per ciascun par-        zione, di continuità, gli errori - legit-
         tecipante, questo spazio si colloca         timo aspettarselo - persisteranno nel
         usualmente in un ambiente dome-             loro manifestarsi: quel che realmente
         stico, circoscritto, divenuto alquanto      cambia sono le molteplici strategie e
         personalizzato, proprio, suo. Pur ve-       modalità comunicative che diventano

                                                                    RicercAzione / Vol. 12, n. 2 / Dicembre 2020             159
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