2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica

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2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica
2016
                   VII EDIZIONE

                                     Foggia
                                     Teatro del Fuoco
                                     ingresso ore 17.30
                                     sipario ore 18.00

                                     San Severo
                                     Teatro “G. Verdi”
                                     ingresso ore 18.30
                                     sipario ore 19.00

                                     Ingresso
2 gennaio • 2 aprile                 con abbonamento o biglietto
2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica
Unione Europea
          FSC 2007/2013
APQ rafforzato “Beni e Attività Culturali”
                                             Regione Puglia                                   Provincia
                                                                                              di Foggia                                  Comune di San Severo

                                                        Centrale En Plus
           Fondazione                                     San Severo                                                                     Fondazione
      Banca del Monte Foggia                                                                                                             Apulia Felix

                  PR MO
                  DAUNIA

                                                                Agenzia di Foggia                       Agenzia di San Severo                       Agenzia San Severo
                                                         Gaeta Emilio e Gaeta Salvatore sas     Pilato Enrico A. & Brillante Mauro Sas      ASSIVIDA di Villani L. & d’Angelo R. srl

                                                                                                                                         Orsalibreria
                                                                                                                                                  Minore
2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica
Musica Civica continua nel suo percorso virtuoso di promozione culturale del
territorio, con l’obiettivo di implementare e rinnovare l’offerta concertistica e di
stimolare la riflessione sui grandi temi della contemporaneità.
Originale nella sua ideazione e molto apprezzata dal pubblico, la rassegna nell’edi-
zione 2016 chiama a raccolta in Capitanata oltre 200 artisti e intellettuali, con la
programmazione di sedici eventi da gennaio ad aprile che vedono grandi protago-
nisti della scena concertistica internazionale. Eventi possibili grazie alla creazione
di un vero e proprio polo culturale territoriale costituito da molti operatori e sog-
getti che hanno deciso di lavorare in rete, condividendo idee e progetti e mettendo
in comune risorse e competenze.
Quest’anno il parterre di sostenitori si è ulteriormente ampliato ed è arrivato a
coinvolgere realtà fortemente radicate nel territorio che hanno dato un apporto
fondamentale alla crescita della manifestazione.
Il sostegno da parte di tanti soggetti pubblici e privati è uno dei punti di forza di
Musica Civica che da due anni è annoverata dalla Regione Puglia tra le “eccellenze
festivaliere regionali” con pochi altri grandi festival pugliesi.
Nella certezza che ampliare l’offerta di due prestigiosi contenitori culturali come
il Teatro “G. Verdi” di San Severo e il Teatro del Fuoco di Foggia sia un arric-
chimento per tutti e un modo per favorire la creazione di nuovo pubblico, oltre
che per dare nuova linfa e rivitalizzare due centri della Capitanata, Musica Civica
continua a proporre eventi innovativi, di grande impatto spettacolare e di elevato
spessore culturale e civico, rappresentando un momento fondamentale di crescita
del “capitale civile” della Capitanata e, più in generale, del Mezzogiorno d’Italia.
Rispondere con la cultura e con l’arte ai bisogni sociali, etici, umani della nostra
terra è un dovere per quanti operano in un territorio che mai come in questo mo-
mento necessita di impegno, riflessione e innovazione.
Buona Musica Civica!
                                                            La direzione artistica,
                                                    gli enti e i soggetti promotori,
                                                       sostenitori e organizzatori
2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica
PROMOTORI
                  Regione Puglia
                Loredana Capone
     Assessore Industria Turistica e Culturale
    Provincia di Foggia - Comune di San Severo
                 Francesco Miglio
                Presidente - Sindaco
              Comune di San Severo
                Celeste Iacovino
              Assessore alla cultura
                   SOSTENITORI
          Centrale En Plus di San Severo
         Alessandra Salvati, Responsabile
              Fondazione Apulia felix
            Giuliano Volpe, Presidente
                  Promodaunia
        Maria Elvira Consiglio, Presidente
       Fondazione Banca del Monte di Foggia
            Saverio Russo, Presidente
                Fortore Energia
          Antonio Salandra, Presidente
               Banca Mediolanum
           Luigi Fantetti, Responsabile
                  Gruppo Salatto
             Potito Salatto, Presidente
       Capobianco Macchine per l’Agricoltura
          Vincenzo Capobianco & Figli
       Associazione Per il Meglio della Puglia
            Piero Gambale, Presidente
               Centro Studi Apulia
             Emilio Gaeta, Presidente
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2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica
Libreria Ubik • Foggia
            Libreria Orsa Minore • San Severo
              Cantine Teanum • San Severo
             Ditta Vittorio Fabbrini • Foggia
        Assicurazioni Generali • Agenzia di Foggia
            UnipolSai • Agenzia di San Severo
           Reale Mutua • Agenzia di San Severo

                      ORGANIZZATORI
            Associazione Culturale Musica Civica
                Dino De Palma, Presidente
Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di San Severo
                Pasquale Mininno, Dirigente

                  Collaboratori organizzativi
                 Norma Di Leo • Foggia
               Felice Miranda • San Severo

                      UFFICIO STAMPA
           Enza Gagliardi • Giorgio Ventricelli

                          GRAFICA
                      Silvia Brighenti

                         SITO WEB
                         Sinkronia

                   DIREZIONE ARTISTICA
                      Gianna Fratta

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2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica
2 gennaio 2016 • 2 aprile 2016
           San Severo · Teatro Comunale “G. Verdi”
                  Ingresso ore 18.30 · Sipario ore 19.00

                     Foggia · Teatro del Fuoco
                   Ingresso ore 17.30 · Sipario ore 18.00

                           Calendario

                    San Severo, sabato 2 gennaio
                     Foggia, domenica 3 gennaio
          “Sentieri diVini” con Betty Mezzina e Marika Maggi
            Vino, donne e canto · Concerto degli auguri
             Il vino nell’opera, nell’operetta e nella canzone
           Orchestra Sinfonica Musica Civica e Owls Quartet
                       Rocco Cianciotta, direttore

                     San Severo, sabato 16 gennaio
                     Foggia, domenica 17 gennaio
            “Solo bagaglio a mano” con Gabriele Romagnoli
    Senza ed essenza · Il minimalismo nella musica e nella vita
                     Orchestra Sinfonica Musica Civica
          Ilaria Bellomo, soprano · Massimo Ottoni, sand-artist
                      Gianluca Martinenghi, direttore

                 San Severo, sabato 30 gennaio
                  Foggia, domenica 31 gennaio
        “Pinuccio sono” con Alessio Giannoni, in arte Pinuccio
        A.A.A. Circo cerca clown. Richiedesi massima serità
          Vincenzo Vasi, Roberto De Nittis e Tools Toy Gang

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2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica
San Severo, sabato 13 febbraio
                  Foggia, domenica 14 febbraio
               “Una vita in bilico” con Manolo Zanolla
    Sfide · Esercizio e disciplina nello sport e nella musica
                  Orchestra Sinfonica Musica Civica
             Miseon Oh, soprano · Dino De Palma, violino
                       Mladen Tarbuk, direttore

                  San Severo, sabato 27 febbraio
                  Foggia, domenica 28 febbraio
    “Il Grigio e dintorni” · Note e parole per Giorgio Gaber
         Giampiero Mancini, attore · Silvia Carota, ballerina
                Musiche di e con Giuliano Di Giuseppe

                  San Severo, sabato 12 marzo
                  Foggia, domenica 13 marzo
   “Poesia in Francia, Argentina e Polonia” con Valerio Magrelli
              Musica in Francia, Argentina e Polonia
                 Mariangella Vacatello, pianoforte

             Foggia, domenica 20 marzo ore 18.00
           San Severo, domenica 20 marzo ore 20.30
                Talenti di Capitanata per il mondo
           Storie e performance di artisti della nostra terra
                     Interviste di Micky De Finis

                    Foggia, venerdì 1 aprile
“Missione futura: 200 giorni nello spazio” con Samantha Cristoforetti
       Ensemble Berlin · I Solisti dei Berliner Philharmoniker
                  Musiche di Bach, Mozart, Mahler
                   San Severo, sabato 2 aprile
       Ensemble Berlin · I Solisti dei Berliner Philharmoniker
                  Musiche di Bach, Mozart, Mahler

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2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica
Sabato 2 gennaio ore 19.00
                San Severo, Teatro Comunale “G. Verdi”

                    Domenica 3 gennaio ore 18.00
                      Foggia, Teatro del Fuoco

                          Vino, donne e canto
                            CONVERSAZIONE
                            “Sentieri diVini”
                     con Betty Mezzina e Marika Maggi

                       Concerto degli auguri
             Il vino nell’opera, nell’operetta e nella canzone
                         Orchestra Musica Civica
            Teresa Di Bari, soprano • Cataldo Caputo, tenore
                    Matteo D’Apolito, bass-baritone
                        Rocco Cianciotta, direttore
                                Owls Quartet
                         Veronica Granatiero, voce
                        Francesco Magistro, chitarra
                          Stefano Capasso, tastiere
                          Luciano Pannese, basso
                 Luciana Fumarola, coreografa e ballerina
                     Gianpiero Caliandro, ballerino

    Dopo il concerto brindisi musicale con gli artisti nel foyer del teatro con
          aperitivo e degustazione di vini offerti da Cantine Teanum
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2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica
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2 gennaio 2 aprile Foggia - Teatro del Fuoco ingresso ore 17.30 sipario ore 18.00 - Musica Civica
Note d’ascolto
Musica Civica inaugura l’edizione 2016 con la conversazione “Sen-
tieri diVini” di Betty Mezzina e Marika Maggi. Due “donne del vino”,
sommelier la prima e produttrice la seconda, che ci guideranno attra-
verso i sentieri della Puglia, ripercorrendo la storia dei vigneti della
nostra terra e dei tre principali vitigni autoctoni. Il vino raccontato
dallo sguardo e dalla sensibilità delle donne in un cammino ideale dalla
Daunia al Salento.
Al vino è dedicato anche il Concerto degli auguri, che si apre col cele-
bre valzer di Johann Strauss “Vino, donne e canto” e continua con arie,
duetti, brindisi e canzoni alla scoperta di come il nettare di Bacco sia
stato celebrato nel melodramma, nell’operetta, nella canzone italiana
e in quella internazionale.
È un binomio, quello della musica col vino, legato da tante affinità: capa-
cità di consolare, donare gioia, unire ed inebriare gli animi.
È difficile ricordare un’opera in cui non vi sia una scena di bevute all’o-
steria, un brindisi, un ubriaco o presunto tale che irrompe sul palco:
dalla scena conviviale del brindisi della Cavalleria Rusticana di Masca-
gni al vino come filtro per la seduzione nell’Elisir d’amore di Donizet-
ti, dalle bollicine causa di equivoci ed intrecci nel Pipistrello di Strauss
all’aria mozartiana passata alla storia come Aria dello champagne pre-
sente nel Don Giovanni col titolo “Fin ch’han dal vino calda la testa”.
Le voci di Teresa Di Bari, Cataldo Caputo e Matteo D’Apolito giocano,
brindano, scherzano con le note e i versi dedicati al vino e rievocano il
bere visto con lo sguardo di una società, quella borghese protagonista
del melodramma, che non si formalizza di fronte all’ebbrezza, ma che
anzi ne esalta il potere aggregativo e gaudente.
E che brindisi sarebbe senza vino, senza bollicine? Ecco che nella
Vienna imperiale, patria dei valzer, Strauss dedica proprio allo cham-
10
pagne e al vino polke e valzer, danze interpretate in modo molto origi-
nale dai ballerini Luciana Fumarola e Gianpiero Caliandro.
“Il vino è la sorgente delle note che si aggrappano alla melodia”, recita
la regina del rock italiano Gianna Nannini. Con la stessa grinta e pas-
sione, la preziosa voce di Veronica Granatiero ripercorre le note ed i
testi che hanno celebrato il vino nella musica leggera e nella canzone.
Si alternano sul palco, in una sorta di variopinto duetto, l’Orchestra
Sinfonica Musica Civica, diretta dal maestro Rocco Cianciotta, e
l’Owls Quartet.
A chiudere la serata, le note e i versi del celebre Brindisi di Traviata,
che col suo “Libiamo nei lieti calici” suggella il potere aggregativo del
vino, invitando pubblico e artisti a festeggiare insieme, sempre a suon
di vino, nel foyer del teatro!

BETTY MEZZINA
Dottore in Lettere Moderne, Betty Mezzina è sommelier professionista AIS, As-
sociazione Italiana Sommelier. Per AIS è degustatrice ufficiale e relatrice, con
un’intensa attività formativa in tutta Italia. Membro di giuria in numerosi con-
corsi enologici, quali “Rosati d’Italia”, Bari (2013), “Selezione Vini del Lazio”,
Roma (2008), “Radici”, Monopoli (2009 e 2010), Borgo Egnazia (2011), ha
preso parte in qualità di degustatore e redattore alla realizzazione delle edizioni
di “Guida Vini di Puglia”(2015, 2014 e 2013), “Guida Radici Wines” (2012),
“Guida Vini di Puglia e Basilicata” (2007).
Come docente ha svolto attività formative all’estero per CNIPA, Consorzio Na-
zionale per l’Istruzione Professionale e Artigiana ed è stata relatrice in numerosi
corsi in Italia e all’estero (“Il turismo del vino: le buone prassi”, “Turismo am-
bientale ed enogastronomico” a Vancouver ecc.).
In Puglia è stata docente dell’Accademia dell’Enogastronomia di Conversano e
ha partecipato in qualità di relatrice al Corso di formazione professionale “Impre-
sa in Rosa” (CNIPA), Bari.
È membro dell’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino”, realtà unica nel

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suo genere in Italia. Con venticinque anni di attività, l’Associazione conta 650
iscritte.
Nel 2005 ha ricevuto il Premio «Donna e Lavoro 2005» dello Zonta Internatio-
nal Club “per aver valorizzato, in qualità di sommelier, la figura femminile nel
mondo del lavoro”.

MARIKA MAGGI
Imprenditrice e direttore commerciale della Cantina “La Marchesa” di Lucera,
è stata rapita dalla passione per il vino sin da giovane. Background legato a stu-
di letterari, è poi diventata sommelier professionista. Ha partecipato a numerosi
workshop e master in tecniche di degustazione e abbinamento in Italia e all’este-
ro. Imprenditrice allo stato puro, si occupa di promozione e marketing curando
anche l’intera filiera produttiva: dalla scelta delle uve alla commercializzazione
del vino prodotto. Ha presentato a “Bererosa 2014” (Roma) il suo rosato “Il Me-
lograno”, arma vincente e prodotto di punta della cantina. Promuove con entusia-
smo i suoi vini unitamente al territorio di produzione, alla cultura e alla bellezza
della propria regione.

ROCCO CIANCIOTTA
Cianciotta è una personalità musicale con una formazione accademica estrema-
mente completa. Laureato in violino, corno, composizione, strumentazione per
banda, musica corale e direzione di coro, oltre che con 10 e lode in direzione
d’orchestra sotto la guida di Rino Marrone, si è poi perfezionato in alcune tra
le più prestigiose realtà europee, tra cui l’Università Mozarteum di Salisburgo,
l’Accademia Chigiana di Siena, studiando con maestri del calibro di Mihalka Gyi-
orgy, Konrad von Abel, Hans Zender, Yuri Ahronovitch.
Ha diretto fin da giovanissimo numerose e prestigiose orchestre, come l’Orche-
stra “I Pomeriggi Musicali” di Milano, opere in prima mondiale, come la Messa
in Re per soli, coro e orchestra di Piccinni, calcando palcoscenici di prestigiosi
teatri (recentemente al Teatro Comunale di Ferrara ha diretto l’opera Il mondo
della luna di Haydn e Histoire du Soldat di Stravinsky).
Come compositore ha scritto brani sinfonici, arrangiamenti e orchestrazioni

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eseguiti in Italia, negli Stati Uniti e in Canada e ha trascritto e curato opere di
Tommaso Traetta e Niccolò Piccinni, essendo un appassionato e un esperto di
musiche di compositori pugliesi, per via delle sue origini baresi.
All’attività di direttore d’orchestra, compositore ed arrangiatore, associa la car-
riera di docente di Esercitazioni Orchestrali, materia che attualmente insegna
presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia.

TERESA DI BARI
Nasce a Bari dove consegue la laurea in canto lirico presso il Conservatorio “N.
Piccinni” con il massimo dei voti e la lode, sotto la guida del M° Luigi de Corato.
Il suo lungo percorso tecnico-artistico è segnato da incontri prestigiosi e studi
con Luciana Serra, Mirella Freni, Katia Ricciarelli.
Teresa Di Bari interpreta molti titoli e ruoli del repertorio lirico. Negli ultimi anni
è stata Musetta nella Bohème, Adina nell’Elisir d’amore, Gilda nel Rigoletto, Ser-
pina nella Serva padrona, Olga nella Fedora, Jouvenot nell’Adriana Lecouvreur,
Poppea in Agrippina, Rita nell’opera omonima, Contessa nel Chérubin di Mas-
senet, Zaunschlupfer in Die Vogel di Braunfels, Oscar in Un ballo in maschera ,
Suor Genovieffa in Suor Angelica, Frasquita nella Carmen, Zerlina nel Don Gio-
vanni, Elise nella Didon di Piccinni, Lauretta in Gianni Schicchi, Euridice in Or-
feo e Euridice di Gluck, Najade in Ariadne auf Naxos di Strauss, Norina nel Don
Pasquale, Violetta nella Traviata.
Collabora abitualmente con i più grandi artisti del panorama internazionale in
importanti teatri italiani ed europei: Ricciarelli, Cura, Carminati, Bonynge, Ab-
bado, Obrazova, Cossotto, Matteuzzi, Palleschi, Ciofi, Bredt, Surian, Fagen,
Pehlivanian, Bosman, Villaume.
Di lei è stato scritto “ha saputo unire alla vocalità sicura e ben espressiva, una
presenza scenica spigliata, che rispecchiava equilibratamente quel misto di sen-
sualità e innocenza in cui si dibatte il personaggio di Poppea “ (Nicola Sbisà), “Più
che apprezzabile la Zerlina di Teresa Di Bari; il personaggio è stato sfrondato
dalle leziosità che spesso ne inficiano la sincera freschezza. Esemplare vocalmen-
te, con chiarezza di accenti e delicate filature, la sua Zerlina è stata molto efficace
scenicamente”, “dotata di una voce indubbiamente musicale e un’eccellente gusto

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dell’esposizione della frase, Teresa Di Bari ha dato movenze anche sceniche alla
figura di Euridice” (Operaclick, Dino Foresio).
Ha effettuato registrazioni televisive e radiofoniche per Rai Radio Tre, Canale 5 e
per la radiotelevisione svizzera. Incide per Kicco Classic, Dynamic, Bongiovanni,
La Nuova Regaldi.
È docente di canto al conservatorio “T. Schipa” di Lecce.

CATALDO CAPUTO
Diplomatosi in canto presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari col massimo
dei voti e la menzione di lode, sotto la guida del baritono Luigi De Corato, si
iscrive alla facoltà di Conservazione dei Beni Musicali.
Con il debutto nel Barbiere di Siviglia al Teatro Politeama Greco di Lecce, inizia
una rapida ed intensa carriera che lo porta a collaborare con le maggiori realtà
musicali italiane e straniere: il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro dell’Opera di
Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, la Cleveland Orchestra, la Fondazione Are-
na di Verona, il Teatro Regio di Torino, la Fondazione Goulbenkian di Lisbona,
l’Opera Royal de Wallonie di Liege, il Teatro Rosalia Castro de La Coruna, il
Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Carlo Felice di Genova, la Fondazione Pe-
truzzelli di Bari, I Solisti Veneti, il Festival della Valle d’Itria, il Teatro Comunale
di Bologna, la Philarmonique du Maroc, l’Accademia degli Astrusi, l’Hermitage
Sinfony Orchesra, i Munchener Sinfonichern, il New York City Opera.
Recentemente ha debuttato Traviata al Seoul Art Center, Werther di Massenet
al Sofia National Opera, Mosè in Egitto di Rossini al New York City Opera e ha
appena terminato una tournée del Don Chisciotte - Maestro di musica di Giovanni
Battista Martini in Giappone con il Teatro Comunale di Bologna.
Ha interpretato i più importati titoli del grande repertorio operistico, tra i quali
Il Barbiere di Siviglia, Cenerentola, La Cambiale di matrimonio, Il turco in Italia,
Il viaggio a Reims, Mosè in Egitto, La sonnambula, I Capuleti e i Montecchi, L’e-
lisir d’amore, Don Pasquale, La fille du Regiment, Rita, Il campanello, Falstaff,
La Traviata, Il Matrimonio segreto, Semiramide, Il Cappello di paglia di Firenze,
Gianni Schicchi.
Incide per Dynamic e Bongiovanni.

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MATTEO D’APOLITO
Compiuti gli studi musicali presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia, si
dimostra subito particolarmente portato per il repertorio buffo.
È interprete di Don Bartolo nel Barbiere di Siviglia di Rossini in diversi teatri ita-
liani e esteri (Marrucino di Chieti, “A. Bonci” di Cesena, Opera Theatre di Busan
in Corea, Varna Opera Theatre in Bulgaria, in tour in Belelux ecc.).
Riscuote numerosi consensi anche nell’interpretazione di altri ruoli, tra i qua-
li Mamma Agata nelle Convenienze ed inconvenienze teatrali, Don Profondo
nel Viaggio a Reims, Leporello nel Don Giovanni, esibendosi in teatri italiani,
quali il Teatro “G. Verdi” di Pisa, il “C. Goldoni” di Livorno, nel “Rossini
Opera Festival” di Pesaro e in molte altre prestigiose realtà teatrali.
Le sue tournée all’estero lo portano spesso ad essere in Corea del Sud dove si
esibisce al “Seoul Arts Center”, al “Seoul Sejong Center” e al “Busan Interna-
tional Performing Arts Festival”, interpretando ruoli come Dulcamara nell’Elisir
d’amore, Betto di Signa e Talpa nel Trittico pucciniano e del Sagrestano in Tosca
di Puccini. In altri ruoli della tradizione operistica italiana ha calcato il palco del
Teatro Coliseo di Buenos Aires e preso parte al “Rossini in Wildbad – Belcanto
Opera Festival” di Bad Wildbad (Germania). In prima esecuzione assoluta ha in-
terpretato, all’Auditorium di Milano, Amarone ne Una Di Vino Commedia, opera
buffa di Giancarlo Cignozzi, musicata da Luis Bacalov.
In ambito sinfonico, canta nella IX Sinfonia di Beethoven, nel Requiem di Fauré
e nei Carmina Burana di Orff.
Ha inciso per le case discografiche Naxos e Bongiovanni e, oltre alla lirica, colla-
bora come regista in un laboratorio teatrale che porta in scena scritti inediti.

VERONICA GRANATIERO
Accostatasi giovanissima alla musica, consegue il diploma in canto lirico con lode
presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia, sotto la guida di Angela Bon-
fitto.
Cantante versatile, ha un repertorio che spazia dalla lirica al jazz, dal pop al mu-
sical e si esibisce in teatri come il Teatro Vittoria di Roma, l’Arena del Sole di
Bologna, il Teatro dell’Archivio di Genova e in importanti realtà musicali italiane,
come il “Festival dell’economia di Trento”, “La Repubblica delle idee” di Napoli,
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il “Festival d’arte Apuliae”.
Dal 2006 ricopre stabilmente il ruolo di corista nelle trasmissioni televisive na-
zionali RAI, come “Una voce per Padre Pio”, “L’Oro del Golfo”, “Il Cerchio della
Vita”, collaborando con voci del panorama lirico e leggero del calibro di Katia
Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Amii Stewart, Michael Bolton, Antonella Ruggiero,
Patty Pravo.
Nel 2009 si accosta allo studio del jazz, lavorando al fianco di Giancarlo Schiaffini
e Silvia Schiavone nella prima assoluta dell’opera “Giove a Pompei” di Umberto
Giordano, rivisitata in chiave jazz e realizzata all’interno di ”Orsara Jazz Festival”.
Oltre oceano si esibisce in Canada al Powered center di Brampton e all’Avalon
Theatre Fallsview di Toronto.
Nel 2012 incide per la Casa editrice Musikstrasse due dei 24 CV della raccolta
“KZ MUSIK – Alla ricerca della musica perduta” e per Promo Music e Mondadori
“Occidente estremo” di e con Federico Rampini, spettacolo col quale è stata in
tournée nei principali teatri italiani.
Arricchisce il suo bagaglio di conoscenza sulla voce conseguendo nel giugno
2015 il Master di Alta Formazione in Vocologia Artistica, sotto la guida di Fran-
co Fussi e Silvia Magnani.

LUCIANA FUMAROLA
Classe 1986, Fumarola è una tra le più interessanti e innovative ballerine del pa-
norama italiano, oltre che promettente coreografa.
Si laurea al biennio specialistico in discipline coreutiche e metodologia della
danza contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza a Roma e succes-
sivamente si specializza partecipando a numerosi stage e workshop in Italia e
all’estero: è in Cina, al Beijing Dance Academy e negli Stati Uniti al Martha Gra-
ham Center of Contemporary Dance, al Merce Cunningham Dance Company,
all’Alvin Aley Dance Shool, al Joffrey Ballet. In Italia, segue il corso di perfezio-
namento al Balletto di Toscana, diretto da Cristina Bozzolini e nel 2013 è stagista
presso la compagnia Mandala Dance Company di Paola Sorressa.
Consegue in seguito il Master Internazionale “Arts – Thérapies” presso l’Univer-
sità Sorbonne Paris Cité e si perfeziona a Berlino presso le scuole TanzFabrik e

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Marameo, assistendo, altresì, insegnanti di fama internazionale.
Nonostante la giovane età, vanta prestigiose collaborazioni ed esperienze arti-
stiche con nomi come Maurice Causey, Thomas Zamolo, Sara Laurenco, Mauro
De Candia, Sun Sunkyung, Konstantin Uralsky, Guillaume Siard, Dino Verga,
Marco Ubaldi e molti altri coreografi di fama internazionale.
Collabora con il coreografo Micha Van Hoecke per la realizzazione di Pathos; in
qualità di coreografa/performer è al fianco del regista Fabio Ceresa in Giovanna
d’Arco, nell’ambito del XXIX Festival Internazionale della Valle D’Itria.
Per il V Festival dell’Immagine di Martina Franca realizza Evolve, in qualità di
coreografa/danzatrice.
Dal 2010 è insegnante presso la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca ne-
gli incontri “Linguaggi della danza contemporanea” ed è docente in varie scuole
professionali di danza a Roma.
Attualmente è impegnata nella realizzazione dello spettacolo La mia Favola, per
“Dance For Life” che, dopo la prima rappresentazione prevista a Perugia nell’a-
prile del 2016, toccherà molti teatri italiani ed europei.

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Sabato 16 gennaio ore 19.00
              San Severo, Teatro Comunale “G. Verdi”

                Domenica 17 gennaio ore 18.00
                   Foggia, Teatro del Fuoco

                        Senza ed essenza
               Il minimalismo nella musica e nella vita

                        CONVERSAZIONE
                    “Solo bagaglio a mano”
                      con Gabriele Romagnoli

                Orchestra Sinfonica Musica Civica
                  Arrangiamenti di Alberto Napolitano
                       Ilaria Bellomo, soprano
                     Massimo Ottoni, sand-artist
                   Gianluca Martinenghi, direttore

M. Nyman         And do they do
L. Einaudi       Experience
P. Glass         Truman sleeps dal film The Truman show
M. Torke         Dai Four Proverbs n. 1 e 4 per soprano e orchestra
M. Nyman         The heart asks the pleasure first
                 dal film Lezioni di piano
F. J. Haydn      Sinfonia n. 45 “Sinfonia degli Addii”
                 Allegro assai - Adagio - Minuetto e Trio - Finale
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Note d’ascolto
«Se il grande avvenire ce l’ho alle spalle, mi prendo lo straccio di futuro
che resta e lo vivo come posso». Recita così il giornalista Gabriele Ro-
magnoli nei suoi pensieri nati all’interno di una bara in Corea del Sud.
Già viaggiatore instancabile e poco incline al radicamento, Romagnoli
elabora le riflessioni esposte nel suo ultimo lavoro letterario, Solo ba-
gaglio a mano, in un bizzarro rito-esperimento messo a punto in Corea
del Sud: farsi chiudere in una cassa e, durante il proprio finto funerale,
«dire addio a se stessi».
È questo l’aneddoto cardine del suo libro; è questo il fondamento della
riflessione sull’importanza di viaggiare, ma soprattutto di vivere legge-
ri. Ecco che il bagaglio a mano, la valigia piccola, essenziale, diventa
metafora di una leggerezza esistenziale che sollecita l’affrancamento
dai bisogni e auspica l’eliminazione del superfluo, la rinuncia alle cer-
tezze e agli oggetti-àncore per ampliare lo sguardo, vivere con la con-
sapevolezza di avere abbastanza, far sì che l’instabilità sia un modo per
accettare che il mondo è in movimento.
Sottrarre, togliere orpelli, eliminare, ridurre e ridursi all’essenziale.
Anche il minimalismo musicale, nato negli Stati Uniti negli anni Ses-
santa, punta agli stessi obiettivi: aprire una nuova strada alla composi-
zione, sollecitando l’utilizzo esclusivo degli elementi essenziali, creare
musica col minimo, con poche cellule melodiche che il compositore
lascia libere di svilupparsi ed adempiersi in un discorso musicale che
spesso risulta costruito mediante la ripetizione, anche ossessiva. Sem-
plici e brevi cellule melodiche e figure ritmiche immediate sono la base
della musica minimale, il cui impianto armonico e timbrico si evolve
creando sonorità inusuali.
La paternità del termine si attribuisce a Michael Nyman, uno dei ma-
estri indiscussi del minimalismo ed autore di alcune delle colonne
sonore più memorabili del Novecento, come quella del capolavoro ci-
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nematografico del 1993 Lezioni di piano, che l’orchestra proporrà al
pubblico, insieme ad altri brani-simbolo del minimalismo musicale.
Stupirà l’inserimento in programma di una sinfonia di Haydn, la Sinfo-
nia degli Addii, scelta per una sorta di metaforico richiamo al concetto
di “sottrazione”.
In Haydn, ben lontano dal minimalismo musicale, la sottrazione non
riguarda gli elementi del discorso musicale (semplificazione delle cel-
lule melodiche, dell’armonia ecc.), ma è una vera e propria sottrazione
fisica dei musicisti, a quei tempi pensata come originale forma di pro-
testa verso l’abbassamento delle paghe ai professori d’orchestra. Una
sorta di contestazione sindacale ante litteram. Haydn prevede, infatti,
che durante l’ultimo movimento della sinfonia i musicisti abbandonino
il palco lasciando solo il direttore d’orchestra.
Il concerto propone, dunque, un delizioso excursus abbinato alla per-
formance dal vivo di un artista della sabbia, il marchigiano Massimo
Ottoni, che con questo semplice ed essenziale materiale crea disegni
strabilianti proiettati dal vivo su un grande schermo durante le esecu-
zioni dei brani.

GABRIELE ROMAGNOLI
Giornalista, scrittore, sceneggiatore, librettista, autore teatrale, opinionista. Roma-
gnoli è un uomo che ha fatto della versatilità il suo cavallo di battaglia: ogni definizio-
ne gli si addice, ma nessuna lo riassume interamente.
Il suo esordio come scrittore avviene nel 1987 con Undici Calciatori, lavoro lettera-
rio appartenente al progetto “UNDER 25” ideato da Tondelli per lanciare giovani
talenti.
Dal 1997 al 1999 è inviato italiano di La stampa a New York dove si occupa, in
particolare, della questione della pena di morte. Sempre in qualità di inviato parte-
cipa alle trasmissioni di Gad Lerner e collabora come opinionista con periodici e
quotidiani quali La Repubblica, Avvenire, Vanity Fair, affrontando gli argomenti più
disparati, dai desaparecidos all’amore in chat.
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Tra i suoi lavori letterari e di narrativa si ricordano Passeggeri – Catalogo di ragioni
per vivere e volare, L’artista, vincitore del “Premio Garda”, Navi in bottiglia, In tem-
po per il cielo. Nel 2007 pubblica Il vizio dell’amore, raccolta di monologhi realizzati,
successivamente, in cortometraggi interpretati da celebri volti femminili dello scena-
rio teatrale e cinematografico italiano.
È sceneggiatore televisivo (Uno bianca, Distretto di polizia) e cinematografico; è au-
tore di Con le mani, azione scenica liberamente ispirata a Il Quarto Stato di Pelizza
da Volpedo.
Curiosità umana, nomadismo fisico e mentale, flessibilità sono le sue peculiarità di
uomo e di scrittore. Grande viaggiatore, a 55 anni Romagnoli ha abitato in 4 con-
tinenti, 8 città, 27 appartamenti accendendo la sua penna nelle sale d’aspetto degli
aeroporti, raccontando mondovisioni, aggregando gli istanti. Questa è la sua filosofia
di vita, una filosofia che è il fulcro di Solo bagaglio a mano.

GIANLUCA MARTINENGHI
Martinenghi, già direttore artistico e sovrintendente al Teatro Massimo di Palermo,
è uno dei direttori d’orchestra più conosciuti e più impegnati in Italia e all’estero.
Dopo gli studi pianistici con Piero Rattalino e quelli di composizione con Bruno
Bettinelli, si accosta alla direzione d’orchestra, avvalendosi di docenti come Donato
Renzetti e Giacomo Zani e collaborando sin da subito con diverse orchestre. La sua
carriera artistica lo vede direttore d’orchestra in produzioni liriche come I Capuleti
e i Montecchi, La sonnambula, Otello, La Traviata in prestigiosi teatri nazionali ed
internazionali, tra cui il Teatro dell’Opera di Roma, la Fondazione Arena di Verona,
il Teatro della Misericordia di Palma de Mallorca, il Palm Beach Opera. Nel maggio
2007 debutta con successo all’Ireland Opera di Dublino con Don Pasquale e nel
2008 grandi consensi riscuote la sua lunga tournée di Andrea Chénier di Umberto
Giordano. È inoltre alla direzione di istituzioni sinfoniche come l’Orchestra Sinfo-
nica Siciliana, l’Orchestra Regionale dell’Abruzzo e altre. Dal 1997 dirige abitual-
mente i principali titoli operistici e numerosi concerti sinfonici oltre ad importanti
produzioni del repertorio del ‘900, come L’Arca di Noè di Benjamin Britten, il Polli-
cino di Hans Werner Henze e Una favola per caso di Lucio Gregoretti e Nicola Sani.
Di recente ha debuttato Lucia di Lammermoor alla Deutsche Oper di Berlino.
Assistente e preparatore di prestigiosi concerti per musicisti quali Vladimir Ashke-
22
nazy, Rudolph Barshaj e Bruno Campanella, ha un’intensa attività anche come musi-
cologo e saggista, avendo pubblicato saggi specialistici sul pianoforte per numerose
riviste (Musica, Symphonia, Piano Time ecc.).

MASSIMO OTTONI
Nato a Fano nel 1975, ha frequentato la Scuola del Libro di Urbino, sezione Cinema
d’Animazione.
Ha realizzato numerosi film di animazione, tra cui 1998, Due di cuori, Mondo cane,
Thelone, che hanno ottenuto premi e riconoscimenti nei principali festival nazionali
e internazionali.
Ha realizzato il videoclip Sister, sulla musica del gruppo End, trasmesso su MTV e
la sigla del Siena International Short film Festival 2004. Uno dei suoi lavori, Wheels
and love, è stato vincitore del primo premio Anima Mundi – 2011. Attualmente si
esibisce dal vivo come light-artist, disegnando in estemporanea con varie tecniche. È
stato il primo italiano a presentare al pubblico la tecnica, oramai nota, della sand-art,
nel 1998.
Nel suo percorso artistico ha affiancato musicisti ed attori come Stefano Bollani,
John De Leo, Danilo Rea, Achille Succi, Alessandro Bergonzoni, Gianluca Petrella,
Stefano Benni, Ettore Fioravanti, Roy Paci, Vincenzo Vasi, David Riondino, Tino
Tracanna, Mirko Guerrini, Gianluigi Trovesi, Ellade Baldini, Peppe Servillo.
Nelle sue esibizioni estemporanee, sempre molto apprezzate dal pubblico e dalla cri-
tica specializzata, oltre alla sabbia, utilizza varie tecniche espressive: carte ritagliate,
tempere ed alimenti che abbina e inventa in modo originale e innovativo. È conside-
rato dalla critica italiana un artista eclettico e capace di innovare, con mezzi semplici
e materiali essenziali, le tecniche e i linguaggi dell’arte contemporanea.

                                                                                          23
Sabato 30 gennaio ore 19.00
               San Severo, Teatro Comunale “G. Verdi”

                  Domenica 31 gennaio ore 18.00
                     Foggia, Teatro del Fuoco

                      Satire e note di carnevale

                           CONVERSAZIONE
                           “Pinuccio sono”
                 con Alessio Giannone, in arte Pinuccio

                    A.A.A. Circo cerca clown.
                    Richiedesi massima serietà

                          Musiche di autori vari

                               Vincenzo Vasi
                             Roberto De Nittis
                                     &
                              Tools Toy Gang

     Roberto De Nittis, pianoforte, toy piano, melody-horn e clavietta
      Zoe Pia, clarinetto, baby clarinet, flauto a coulisse e flauti dolci
                Davide Tardozzi, chitarra e ukulele tenore
              Glauco Benedetti, bombardino e sousaphon
                Giovanni Minguzzi, batteria e baby drum

24
Alessio
  Gia

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Note d’ascolto
Il comico barese Alessio Giannone porta in scena il suo personaggio
Pinuccio nella conversazione Pinuccio sono, strumento satirico e di
denuncia sociale. Con le sue telefonate irreali e irreverenti ai big della
politica, della cultura e dello spettacolo e con i suoi monologhi esila-
ranti sui fatti di attualità, Pinuccio ci regala, nel bel mezzo del carne-
vale, una serata all’insegna della satira e dell’ironia, del divertimento e
dello scherzo.
Abbinato alla conversazione di Pinuccio, Musica Civica propone il
concerto-spettacolo A.A.A. Circo cerca clown. Richiedesi massima se-
rietà, manifesto del paradosso della società moderna.
Lo scatenarsi della licenza artistica degli ideatori è, infatti, ispirata e
strettamente connessa ai caratteri del carnevale, le cui origini sono da
rintracciarsi nelle festività dionisiache greche e nei saturnali romani
e il cui obiettivo è un temporaneo rinnovamento simbolico della so-
cietà: nel periodo di festa rovesciamento dell’ordine, scherzo, disso-
lutezza sostituiscono l’ordine costituito, quasi come un ritorno al caos
primordiale; un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle
gerarchie è realizzato attraverso la violazione di tutti i divieti e la coin-
cidenza di tutti i contrari.
Le stesse caratteristiche che ritroveremo nell’orchestrazione di mu-
siche di Saint-Saens, Monti, Listz, De Nittis realizzate per strumenti
giocattolo, su cui il fantasioso ensemble Tools Toy Gang si esibirà nel-
la prima parte, per poi passare agli strumenti tradizionali.
Come nei riti carnascialeschi, dove le anime vengono onorate median-
te corpi provvisori, le maschere, le musiche dei grandi autori si vesto-
no di strumenti giocattolo e i gli strumenti “seri” si animano di ritmi
giocosi, creando un mondo musicale dai colori inaspettati in cui satira
e contrari sono i protagonisti assoluti.
26
Special guest della Tools Toy Gang non poteva che essere Vincenzo
Vasi: polistrumentista e compositore versatile, dallo stile quasi surrea-
le, considerato uno dei musicisti italiani più eclettici e geniali nell’am-
bito delle musiche eterodosse e non.

PINUCCIO
Alessio Giannone, in arte Pinuccio, nasce a Bari nel 1979 dove affianca agli studi
liceali le prime esperienze teatrali. Negli anni dell’università realizza come ideatore
e promotore i primi laboratori di teatro nelle scuole superiori, esperienze dalle quali
nasceranno diverse messe in scena, alcune delle quali premiate in festival teatrali.
Conseguita la laurea in legge, intensifica la sua attività di regista, scrive programmi
per alcune emittenti televisive pugliesi e scopre la satira sul web.
Dal 2010 gira il documentario Favorite, storie di ebrei nel Salento, presentato al
Salone Internazionale del Libro di Torino e pubblicato sul sito del Corriere della
Sera, vince il concorso Progetto Memoria, indetto dall’Apulia Film Commission,
con la sceneggiatura di Binari, ispirata alla storia dell’editore Vito Laterza, realiz-
za il cortometraggio La Sala, che partecipa alla sezione Nuovi Orizzonti della 69a
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il personaggio Pinuccio
nasce nell’ottobre 2011 nella sezione di YouTube dedicata alla satira. Su Facebook
e Twitter Pinuccio è così seguito da essere menzionato dai maggiori quotidiani e in
vari programmi televisivi (da Ballarò a Blob), oltre ad essere invitato, nel 2013, a
partecipare alla trasmissione La Guerra dei Mondi, in onda su Raitre.
Diverse sono inoltre le incursioni di Pinuccio in programmi di radio locali e nazionali,
come TG Zero, in onda su Radio Capital, e La Zanzara, su Radio 24.
In seguito, inizia la collaborazione con La Gazzetta del Mezzogiorno e Il Fatto Quo-
tidiano.
Dal 2014 Giannone porta in teatro il suo spettacolo “Pinuccio chiama”.
Attualmente è inviato di Striscia la Notizia.
VINCENZO VASI
Compositore e polistrumentista, Vincenzo Vasi spazia dalla sperimentazione elet-
tronica al pop d’autore. Suona basso, marimba, vibrafono, elettronica, giocattoli,
                                                                                      27
percussioni, ukulele, flauto e voce.
È attivo sin dal 1990 nell’ambito della musica di ricerca e, incrociando teatro, rimu-
sicazione di film muti, installazione sonora, ha dato vita a progetti quali Ella Guru,
Musica nel buio, Trio Magneto, N.O.R.M.A., Eva Kant, 66SIX, Tristan Honsinger’s
Dilemma, Specchio Ensemble, Orchestra Spaziale, Gastronauti, Shellvibes, Vince
Vasi QY Lunch.
Da sempre attratto dalla musica elettronica e dalla spazializzazione del suono, ha
preso parte a numerose installazioni sonore in Italia e in Canada, insieme a Mirko
Sabatini e allo scultore Jean Pierre Gauthier.
Nel 1998 diventa “theremista” e, anche se l’accostarsi allo strumento è accaduto un
po’ per scherzo all’interno di un laboratorio teatrale, oggi è considerato un virtuoso
del Moog Theremin; esegue workshop e concerti da solista e con il suo trio Ether-
guys, insieme a Sabina Meyer e Gak Sato.
Ha partecipato a numerosi festival internazionali e inciso oltre 40 CD, suonando con
musicisti di fama internazionale come Chris Cutler, Tony Coe, Butch Morris, Anto-
nello Salis, Tanaka Yumiko, Pierre Favre. In qualità di theremista ha collaborato in
incisioni discografiche come Shachor dei Full Metal Kletzmer, Nita di Paolo Angeli,
C’è vita su Marte dei Deadburger e molti altri.
Attualmente collabora stabilmente con Vinicio Capossela, Mike Patton, Mauro Ot-
tolini, Sousaphonix e Roy Paci.

ROBERTO DE NITTIS & TOOLS TOY GANG
La Tools Toy Gang è una formazione ad organico variabile, formata da musicisti pro-
fessionisti e capitanata dal pianista d’origine foggiana Roberto De Nittis.
I protagonisti della particolare gang sono Roberto De Nittis al pianoforte, toy piano,
melody-horn e clavietta, Zoe Pia al clarinetto, baby clarinet, flauto a coulisse e flauti
dolci, Davide Tardozzi alla chitarra e ukulele tenore, Glauco Benedetti al bombardi-
no e sousaphon, Giovanni Minguzzi alla batteria e baby drum.
Originalissimi per organico, repertorio, progetti realizzati, la Tools Toy Gang sta di-
ventando un punto di riferimento nazionale per aver inventato uno stile e un genere,
un sound e un utilizzo nuovo di oggetti e strumenti giocattolo con fini musicali, oltre
ad essere un ensemble già molto affermato sugli strumenti tradizionali.
28
Il leader Roberto De Nittis, diplomato col massimo dei voti in pianoforte e con 10 e
lode in jazz al Conservatorio “U. Giordano” di Foggia, è un pianista, jazzista e arran-
giatore che consegue la laurea specialistica col massimo dei voti al conservatorio di
Rovigo in pianoforte e composizione jazz.
De Nittis si esibisce nei maggiori festival nazionali ed internazionali (Ravello Festi-
val, Verona Jazz Festival, Roma Jazz Festival, Delta Blues, Rive Jazz Festival), nei più
importanti teatri (Auditorium Parco della Musica di Roma e principali teatri italiani),
in programmi di Rai Radio 3 e Radio 24 collaborando con i più grandi jazzisti del
panorama italiano.
Vincitore del Premio Nazionale delle Arti – Sezione Jazz – indetto dal Ministero
dell’Istruzione nel 2012 e nel 2013, ha suonato con artisti come Marco Tamburini,
Stefano Onorati, Gegè Telesforo, Giancarlo Schiaffini, Omer Avital, Adres Jormin e
molti altri.
È pianista e polistrumentista dei Sousaphonix, uno dei più importanti gruppi jazz
italiani, capitanato da Mauro Ottolini.

                                                                                      29
Sabato 13 febbraio ore 19.00
               San Severo, Teatro Comunale “G. Verdi”

                  Domenica 14 febbraio ore 18.00
                     Foggia, Teatro del Fuoco

                                     Sfide
             Esercizio e disciplina nello sport e nella musica

                           CONVERSAZIONE
                         “Una vita in bilico”
                            con Manolo Zanolla

                            Le quattro sfide
                         La prima sfida: la cantabilità
                        La seconda sfida: il virtuosismo
                       La terza sfida: il tema e variazioni
                        La quarta sfida: i ritmi popolari

     Musiche di Giordano, Massenet, Bellini, Brahms, Donizetti, Offenbach,
           Rossini, Bizet, Saint-Saens, de Sarasate, Paganini, Salieri

                  Orchestra Sinfonica Musica Civica

              Miseon Oh, soprano • Dino De Palma, violino
                         Mladen Tarbuk, direttore

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Note d’ascolto
Una vita in bilico, i limiti dell’umano contro le forze della natura, una
sfida quotidiana quella che Manolo Zanolla, pioniere dell’arrampica-
ta libera e soprannominato “Il Mago”, ha vissuto e combattuto ogni
giorno della sua vita offrendo per anni la schiena agli strapiombi. A
proteggerlo solo la forza della sua mente, una ferrea disciplina sportiva
e l’allenamento instancabile.
«Io venivo dal Sessantotto, volevo il diritto di provare e ho fatto sempli-
cemente ciò che in quel momento non soffocava i miei sogni: a volte le ri-
voluzioni avvengono dentro di te». A sedici anni, al bivio tra la certezza
di una fabbrica, cui era destinato, e la sospensione nel vuoto, ha lancia-
to uno sguardo alle montagne che circondano la sua Feltre (Belluno)
e, sostituendo gli scarponi da operaio con le scarpette da ginnastica,
ha cominciato la sua sfida umana, sociale, fisica, morale, psicologica.
Un viaggio educativo, pericoloso, doloroso e meraviglioso attraverso
il quale ha conosciuto innanzitutto se stesso, comprendendo quanto
indispensabili fossero l’esercizio, l’allenamento schematico e la co-
stanza, senza i quali non è possibile coltivare ed esprimere il proprio
talento.
La dedizione assoluta lega un uomo allo sport così come un musicista
al proprio strumento.
Un violino contro una voce, un archetto contro un respiro: il violino
di Dino De Palma incontra e scontra la voce di Miseon Oh nella gara
musicale “Sfide”.
Sfidandosi in quattro discipline diverse, i due competitors porteranno
in scena brani e arie celebri, come la Zingaresca di de Sarasate, Casta
Diva di Bellini o le variazioni sulla quarta corda di Paganini dal Mosè di
Rossini. Senza soluzione di continuità, toccanti melodie, ritmi sfrenati,
azioni sceniche e gags vedranno coinvolti tutti gli artisti presenti sul
palco. Chi si aggiudicherà gli applausi più copiosi del pubblico? Chi
32
vincerà la sfida? Ma in fondo, chi è il reale competitor contro cui si co-
struisce la propria sfida?
Volendo usare le parole di Zanolla, «è bene sapere che più in alto c’è
sempre un limite nuovo, poiché il limite è per definizione dietro l’oriz-
zonte».

MANOLO ZANOLLA
Maurizio Zanolla, in arte Manolo (Feltre, 16 febbraio 1958) è l’inventore dell’ar-
rampicata libera in Italia. Arrampicatore, alpinista e guida alpina, ha iniziato l’attività
a 17 anni, con una predilezione per l’arrampicata su placca o verticale. L’evoluzione
della sua tecnica è passata attraverso l’uso di appigli sempre più piccoli ed equili-
bri molto precari. Ridefinendo il concetto di “inaccessibilità”, ha aperto e liberato
vie lunghe di grande e crescente difficoltà, come Lucertola schizofrenica, Il mattino
dei maghi, Supermatita, così da lui battezzate. Fautore del “free solo”, scalate senza
corde e imbraghi, negli anni si è convertito ai chiodi nella roccia. Nel 1986 è stato il
primo italiano a salire la via Ultimo Movimento in Totoga (difficoltà 8b). Nel 2008, a
50 anni, a Saint-Loup sale Bimbaluna, via di 9a+ ed è il primo italiano a raggiungere
tale grado di difficoltà. L’anno dopo apre e chioda la via Eternit lungo una falesia del-
le Dolomiti, via che pareva impraticabile. Lontano dalle competizioni, Manolo vive
l’arrampicata in maniera personale e filosofica, sfidando solo e sempre se stesso e i
limiti dell’uomo contro la natura.

MLADEN TARBUK
Personalità musicale eclettica, Tarbuk ha diretto regolarmente opera e concerti sin-
fonici, ha scritto composizioni, ha revisionato e pubblicato le più importanti compo-
sizioni croate tradizionali, ha scritto articoli e saggi di estetica e filosofia della mu-
sica. È docente titolare di cattedra all’Accademia di Musica di Zagabria, dove tiene
lezioni di composizione e direzione d’orchestra.
La sua attività internazionale lo ha portato a dirigere il concerto d’apertura del Fe-
stival Bartok con la MAV Symphony Orchestra, la Wien Concert-Verein Orchester
al Musikverein di Vienna, ad essere direttore ospite principale al German Opera at
Rhine a Duesseldorf. Ha diretto molte prestigiose orchestre, come Hungarian Radio

                                                                                         33
and Television Orchestra, State Opera Hannover e Koblenz, Kodaly Philharmonic
Orchestra Debrecen, Symphony Orchestra of the State Mexico, Opera Lyra Otta-
wa, Belgrade Philharmonic Orchestra, Slovenian Philharmonics, Ukrainian National
Symphony Orchestra, Prague State Opera, solo per nominarne alcune.
Nel 2005 la sua prima del Tristano e Isotta al Teatro Nazionale di Zagabria lo ha
portato al successo, facendogli ottenere il mandato di direttore generale presso lo
stesso teatro.
Ha ricevuto premi e riconoscimenti per la sua attività di direttore e di compositore e
nel 2013 ha ottenuto il ruolo di direttore musicale al Dubrovnik Summer Festival, di
cui è diventato direttore generale l’anno seguente.
Dirige regolarmente in tutto il mondo il repertorio sinfonico e quello operistico.

MISEON OH
Vincitrice del premio Corea 2015, come migliore cantante lirica coreana dell’anno,
Oh Miseon è un’artista riconosciuta a livello internazionale che, laureata a Seoul col
massimo dei voti, ha poi approfondito la sua formazione in Italia, diplomandosi con
lode al conservatorio di Pescara. Tornata in Corea dopo quasi 10 anni di studio in
Italia, è diventata il soprano solista principale dell’opera nazionale di Seoul, la più
importante istituzione musicale della Corea del Sud. In questo ruolo, che ha rico-
perto per quasi 10 anni, Oh Miseon ha cantato tutti i principali ruoli operistici: Mimì
nella Bohème, la Contessa nelle Nozze di Figaro, Lucia nella Lucia di Lammermoor,
Adina nell’Elisir d’amore, la Regina della notte nel Flauto Magico, Butterly nella Ma-
dama Butterfly, Violetta nella Traviata, solo per citarne alcuni.
Oh Miseon, che ha cantanto in Italia, Croazia, Russia, Corea, Cina, Giappone, Germa-
nia, è attualmente docente di canto lirico alla Sungshin University di Seoul ed è uno dei
soprani più richiesti ed acclamati della Corea dove si esibisce nei principali teatri (Seoul
Art Center, Sejong Theatre, Busan Opera House ecc.).
La sua voce versatile, dotata di grandi agilità e di una tecnica formidabile, è stata
oggetto di recensioni molto lusinghiere da parte della critica specializzata. È spesso
commissaria in giurie di concorsi di canto di rilievo internazionale e docente in lec-
tures e masterclass in molte univeristà della Corea e non.
DINO DE PALMA
Diplomato in viola col massimo dei voti e in violino con lode, è laureato in Lettere
34
con 110/110 e lode con tesi di ricerca sui diari inediti di Giordano. Docente titolare
di violino presso il Conservatorio di Foggia, oltreché visiting professor alla Sungshin
University di Seul, De Palma ha tenuto master class in Italia e all’estero. Violino di
spalla dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, della Filarmonica Marchigiana,
dell’Orchestra da camera di Bologna, dell’Orchestra sinfonica Umberto Giordano,
ha collaborato con le orchestre sinfoniche della RAI di Roma, Torino e Napoli e con
i complessi da camera I Solisti Dauni e I Solisti Aquilani con i quali ha effettuato
numerose tournée all’estero (Germania, Spagna, Turchia, Egitto, Francia ecc.). Col-
labora con il complesso da camera I Filarmonici di Roma già Orchestra da camera di
Santa Cecilia con cui effettua tournée in tutto il mondo con Uto Ughi ed è violista del
gruppo I solisti di Pavia diretto da Enrico Dindo con cui ha effettuato concerti che
lo hanno portato ad esibirsi a Mosca, San Pietroburgo, Vilnius, New York ed altre
importanti città. Attualmente collabora con le orchestre del Teatro Regio di Parma,
della Fenice di Venezia e dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Per il cinema ha colla-
borato con i Maestri Morricone, Bacalov e Piovani, mentre per il teatro ha realizzato
importanti produzioni con Proietti, Gassmann, oltreché collaborazioni con Castel-
litto, Mirabella, Benigni, Mazzantini, Placido e numerosi altri artisti. Ha effettuato
tournée con personaggi come Jerry Lewis, Burt Bacharach, Liza Minnelli e ha suona-
to al Festival di Umbria Jazz con Charlie Haden. Ha inciso come solista e camerista
per BMG, Bongiovanni di Bologna, Velut Luna di Padova, Amadeus. Ha debuttato il
30 aprile 2010 alla Carnegie Hall di New York con l’Ensemble U. Giordano di cui è
violinista e direttore artistico.
Dal 2013 ad oggi ha suonato da solista in teatri come il Teatro Coliseum di Buenos
Aires, il Teatro Sao Pedro di San Paolo del Brasile, il Teatro Solis di Montevideo, il
Teatro di Krasnojarsk in Russia, il Seul Art Center in Sud Corea, la Smethana Hall di
Praga, la Sala Tchaikovsky di Mosca, il Teatro Music Hall di San Pietroburgo e molti
altri. Fervente organizzatore musicale, ha ideato e organizzato numerose stagioni
concertistiche e liriche, festival, rassegne, master, progetti per le scuole in Italia e
all’estero.

                                                                                      35
Sabato 27 febbraio ore 19.00
        San Severo, Teatro Comunale “G. Verdi”

           Domenica 28 febbraio ore 18.00
              Foggia, Teatro del Fuoco

                  Il grigio e dintorni
             Note e parole per Giorgio Gaber

     Testi e musiche a cura dello SMO LAB di Pescara

                Giampiero Mancini, attore

                  Silvia Carota, ballerina

                     Musiche di scena
               Giuliano Di Giuseppe, tastiere

        con la partecipazione di Dino De Palma, violino

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Note d’ascolto
Il Grigio, capolavoro in prosa di Gaber e Luporini, è l’unico spet-
tacolo, insieme al Dio Bambino, che si discosta dalla tradizione di
teatro-canzone. Nella sua versione originale, infatti, si tratta di un
“dialogo” tra il protagonista e l’ospite indesiderato della casa, un to-
polino, dialogo che è in realtà un monologo interiore, un’occasione
di riflessione su se stessi e sulla propria vita.
La vicenda narra la storia di un uomo di quarant’anni, un uomo co-
mune, che afflitto dallo squallore e dalla pochezza della sua quotidia-
nità decide di andare a vivere in campagna per ritrovare se stesso e
riprendere in mano le redini della sua vita, nel silenzio proprio della
vita campestre.
Ma la sua auspicata solitudine è presto invasa e minacciata dalla pre-
senza enigmatica di un topolino. Lo scontro con “il grigio” diventa
una lotta contro se stesso, contro le contraddizioni ed i punti oscuri
della sua vita. Lo sfuggente topo assurge a coscienza, tormento, rab-
bia, sconfitta.
Una lotta interiore che diventa anche lotta dei contrari: il bisogno di
eliminare un essere indegno e il riconoscersi simili ad un topo spor-
co; la certezza di essere vincenti, di averlo eliminato e il sollievo di
scoprirlo ancora vivo per avere qualcuno o qualcosa che tenga sve-
glio il dubbio e la ricerca, che dia un volto ai propri fallimenti per
poterli superare; il bisogno di liberarsi dalle trappole dell’abitudine
e la paura che la certezza della gabbia svanisca, perché la sconfinata e
incontrollabile libertà spaventa.
La regia e l’abile interpretazione di Giampiero Mancini, uno dei più
grandi talenti del teatro italiano, propone una messa in scena virtuo-
sistica e personale del testo del cantautore e commediografo mila-
nese, che vede il tessersi della vicenda in contrappunto all’ascolto di
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brani ispirati dalle canzoni di Gaber.
Alternando momenti di estrema drammaticità a situazioni esilaranti,
il racconto rende lo spettatore totalmente partecipe degli stati d’ani-
mo del protagonista.
La musica e la danza saranno sullo sfondo e musicisti e ballerina ap-
pariranno come ombre cinesi alle spalle del protagonista, senza vol-
ti, senza identità a dare esclusivamente voce e movimento ai pensieri
di un uomo, alla sua storia, che è poi la storia di tutti.

GIAMPIERO MANCINI
Definito dalla critica “uno dei talenti più cristallini del teatro italiano”, Mancini
è un acclamato attore abruzzese impegnato nel cinema, nella televisione, nel tea-
tro, nel teatro-canzone, nella pubblicità.
La sua poliedricità lo ha sempre condotto a cimentarsi in attività artistiche diame-
tralmente distanti tra loro, dalle fiction (La prima volta di mia figlia, Zio Gianni,
Angeli, Squadra Antimafia 6, I Segreti di Borgo Larici, Sarò sempre tuo padre,
Caccia al Re, R.I.S, Distretto di Polizia, I Delitti del Cuoco, La Squadra, 7 Vite,
Benvenuti a tavola, Che Dio ci aiuti, R.I.S Roma, Il Commissario Rex) alla condu-
zione di programmi per SKY (Bollicine sotto torchio e Piatto ricco), dalle pubbli-
cità (testimonial con Francesco Totti e la Roma per la Volkswagen, per la guida
del Gambero Rosso e protagonista degli spot pubblicitari di Pizza Hut) ai voice
off (voce di Vallanzasca ne La storia siamo noi di Gianni Minoli per Raitre), dai
radiodrammi ai readings (Pasolini, Bukowsky, D’Annunzio e l’ultima fortunatis-
sima Lectura Dantis con la quale ha debuttato a Salisburgo).
Con Tuo Hank, Maree e Far finta di essere Gaber, il legame con la musica diventa
imprescindibile.
Come attore-cantante Mancini trova la sua dimensione ideale collaborando sta-
bilmente con le più importanti istituzioni sinfoniche nazionali ed internazionali
in spettacoli come Strappami la Vita, Histoire du soldat, Il demone e la fanciulla,
Pierino e il lupo, Il Bue sul tetto, Il Carnevale degli animali, Io Mozart, Carmen,

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