ZEROINCONDOTTA - ISTITUTO COMPRENSIVO PIANELLO VT
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ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 ZeroInCondotta Giornale dell’Istituto comprensivo di Pianello Sosteniamola Cronaca scolastica da pag. 2 La scuola al tempo del virus da pag. 18 La Giornata della Terra da pag. 31 Libri e film Illustrazione di Emma Chiara Bulfari da pag. 34 Sport e tempo libero da pag. 41 Periodico realizzato dai ragazzi delle scuole dell’Istituto comprensivo di Scrittura Pianello val Tidone creativa da pag. 45 1
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Abitare la terra L’orto Maramao compie 6 anni E’ novembre 2013 e siamo nella Scuola Primaria “Paolo Costa” di Agazzano gli alunni, dell’allora 2°B, esplorano una zolla di terra interrogandosi su quale tipo di habitat possa essere: è un buon posto per vivere, ci sono lombrichi, muschi radici. Ma anche sassi, sabbia e acqua. I bambini discutono: i semi cadono nella terra e diventano piante ma come fanno? …prima si pianta … poi si lascia riposare … forse passa anche un anno …poi si bagna….piano piano diventa una pianta. Intanto riflettono sull’ambiente e si pongono domande grandi: cosa possiamo fare noi per migliorare la terra? Quali azioni nel nostro piccolo? Nasce così un’idea: chiediamo al Sindaco di darci in “adozione” un piccola porzione di terreno per fare un orto da coltivare nel rispetto della natura e chiediamo aiuto a chi di orti se ne intende. Dall’idea si passa alla progettazione vera e propria: si “Rastrellare, misura, si tracciano confini. E così, vicino alla casetta della sede degli Alpini di Agazzano dove c’è il grande eliminare i prato, ora c’è anche un confine. Siamo a novembre sassi, scavare e fa freddo, per ora bisogna aspettare. è faticoso…” I cicli vitali della terra ci insegnano la pazienza e il senso dell’attesa. Il tempo è passato anche per noi, ora si deve seminare, la terra presto si sveglierà e vorrà accogliere piante e semi. Con l’aiuto di genitori e amici mettiamo a dimora i semi di pomodoro, di zucca e di peperone. A seminare si impara: i grandi ci fanno vedere e noi proviamo. Intanto nel prato qualcuno ha lavorato per noi: la terra è stata rivoltata. Ora l’orto non è più un’idea, non è più un confine, è uno spazio vero. E’ il momento: prima al mercato e poi all’orto a piantare i primi acquisti, i nostri 2
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 semi intanto stanno crescendo, le prime piantine di pomodoro e le prime zucche hanno messo il naso fuori dalla terra. Andiamo a lavorare all’orto spesso, durante l’attività chiacchieriamo e condividiamo pensieri: “però rastrellare, eliminare i sassi, scavare … e’ faticoso”. “Però guarda che bello … nel primo settore a sinistra le piante aromatiche crescono a meraviglia e più in là il sedano alza la cresta.” “Guarda un po’ le patate, non lo avrei proprio detto quando abbiamo messo nella terra mezza patata tagliata” “E laggiù hai visto le fragole che belle e che buone. E poi le piante sono diventate molto più grandi, guarda si stanno allargando sempre di più vedrai quante fragole il prossimo anno!!!” Caspita i bambini parlano del prossimo anno …l’orto incomincia a far parte della nostra esperienza, vogliamo che lo sia e già ci proiettiamo nel suo futuro! “Però guarda L'orto a scuola insegna molte cose. Una di queste è che i risultati migliori si ottengono col tempo. Il prodotto che bello… le dell’orto però non sono solo i suoi ortaggi ma tutto piante quanto noi impariamo mentre osserviamo e lavoriamo crescono a direttamente. L’orto è un luogo di sperimentazione, è un’occasione di riflessione è un momento per rilassarsi. meraviglia!” L'orto però deve essere aperto e condiviso, altrimenti cessa la propria ragione di esistere. Ecco che allora nasce l’esigenza di condividere con il nostro paese. L’orto ha una recinzione necessaria per evitare l’ingresso ai cani o ad altri animali, ha un cancello ma non ha chiusure chiunque voglia può entrare. Nasce così l’idea di corredare l’orto di un nome e di un messaggio. Era giugno 2014. Oggi a distanza di 6 anni l’orto Maramao continua a vivere. Gli alunni della 2°B di allora sono diventati grandi e proprio quest’anno concludono il loro percorso alla scuola secondaria di primo grado. Alla fine della quinta nel 2017 hanno lasciato in eredità l’orto ai compagni più piccoli che da allora non hanno mai smesso di lavorare. Dall’inizio della primavera al settembre successivo l’orto vive grazie al lavoro dei bambini e dei loro genitori e alla collaborazione generosità di tanti. Da anni si occupano dell’orto i bambini delle classi che lo hanno ricevuto in eredità l’attuale 5° e a loro si sono affiancati i più piccoli della 3° e ora anche i nostri amici della 2°.L’orto è un luogo, un contesto, uno spazio di lavoro, scoperta e scambio un modo di fare ed essere scuola. L’orto Maramao non è ancora un orto cittadino come avrebbero voluto i fondatori ma con l’aiuto di tutti lo può diventare. Scuola primaria di Agazzano 3
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Libriamoci 2019 L’amore per i libri ci fa volare Matteo Corradini durante l’incontro Il 12 Novembre è stato un giorno fantastico per tutto l’Istituto. Infatti, nell’ambito di “Libriamoci 2019-Giornate di lettura nelle scuole”, noi bambini della classe quinta della primaria di Pianello abbiamo invitato gli autori Matteo Corradini e Valentina Indigenti a leggere all’interno di Bibloh, la biblioteca multimediale della scuola secondaria. Nella mattinata abbiamo incontrato Matteo “Matteo sa Corradini, che già conoscevamo dallo scorso anno spiegare le e che è sempre un piacere ascoltare. Corradini è uno scrittore che pubblica i suoi libri in vicende più tristi Europa e negli Stati Uniti d’America e che è sempre con impegnato nei teatri e con platee di studenti di delicatezza…” tutti gli ordini scolastici. Nel 2018 gli è stato conferito il premio Andersen come protagonista della letteratura per l’infanzia. Matteo ci ha letto passi dei suoi libri “Fu stella” e “Solo una parola” e noi gli abbiamo posto alcune domande. Abbiamo capito tante cose grazie a lui, perché Matteo sa spiegare le vicende più tristi dell’umanità con delicatezza e con passione, facendoci a volte commuovere e altre volte sorridere. 4
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Nel pomeriggio del 12 Novembre abbiamo invece incontrato, sempre nella biblioteca Bibloh, Valentina Indigenti, una giovane scrittrice che con il suo libro “Shanti”ha già ottenuto premi e menzioni d’onore. Valentina Indigenti durante l’incontro Valentina ci ha illustrato il suo libro, popolato da creature fantastiche e ambientato in scenari magici; è stata molto simpatica e disponibile, rispondendo pazientemente a tutte le nostre domande. Al termine la abbiamo omaggiata con un bouquet di fiori realizzati con carta destinata al macero, invece lei ci ha donato tanti segnalibri. Sia Matteo che Valentina ci hanno trasmesso il loro amore per la scrittura e per i libri e sono riusciti a farci vivere momenti indimenticabili. Scuola primaria di Pianello ZeroInCondotta 5
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Hackathon after futuri digitali After festival 2019 Venerdì 25 ottobre, noi bambini di quarta siamo andati a Bologna, per la giornata “Hackathon After Futuri Digitali”. Questo evento regionale, organizzato dal Servizio Marconi, si è svolto in Piazza Maggiore e a Palazzo Re Enzo Erano presenti cinque scuole della regione tra cui la nostra scuola con la classe IV accompagnata dalle docenti Federica Perina e Sara Potenza . Durante la giornata noi bambini di 4^, suddivisi in due gruppi, abbiamo concorso all' Hackaton e presentato all’ “innovation desk “il nostro progetto realizzato in Minecraft “The school of Docenti e alunni a Bologna duranl’incontro R i g h t s ”, u n a s c u o l a i d e a t a p e r rispettare e favorire i diritti dei bambini. È stata un’esperienza strepitosa , un momento alternativo di condivisione e creatività. Inoltre abbiamo avuto l’onore di partecipare all’inaugurazione della manifestazione “After digitale” e di tagliare il nastro insieme al Vicesindaco di Bologna . Scuola primaria di Trevozzo 6
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Un acquisto davvero futuristico Uno straordinario computer in classe Una mattina siamo arrivati a scuola e abbiamo visto un nuovo e strano computer. Non era uguale agli altri computer che ci sono a scuola: questo aveva un tappetino davanti, una tastiera senza fili e in alto, attaccato allo schermo, un braccio con uno specchio. Il nostro maestro ci ha spiegato che il braccio è un proiettore che trasmette le immagini sul tappetino. Con le nostre mani o con il pennino possiamo spostare le immagini sullo schermo o sul tappetino e ingrandirle o modificarle, perché è tutto touch. Ha tantissimi programmi e uno di questi l’abbiamo usato per creare i biglietti di auguri: abbiamo preso delle immagini da internet, le abbiamo “ritagliate” e unite in un’unica pagina, tutto ciò utilizzando solamente questo nuovo computer. Si possono creare e fare tantissime attività e tutte le volte scopriamo delle cose nuove: è il computer più bello che abbiamo a scuola. Scuola primaria di Pecorara ZeroInCondotta 7
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 La lotteria dei bambini di Pecorara Aiutarsi è sempre una festa Il 31 ottobre di ogni anno si svolge la Festa della Zucca a Pecorara nel comune di Alta Val Tidone. Durante la festa la Scuola Primaria di Pecorara organizza una lotteria con tanti bei premi. Noi alunni per la festa vendiamo i biglietti: i più grandi prendono i soldi mentre quelli più piccoli consegnano i biglietti alle persone. Per questo evento le persone che partecipano alla “Chiunque potrà festa comprano volentieri i biglietti perché il ricavato va tutto alla scuola. Gli scorsi anni abbiamo usato i soldi, tolte le spese, bere dalla per comprare oggetti utili a migliorare la nostra fontana donata piccola scuola. Abbiamo comprato un asciugamano elettrico per non consumare più fogli di carta e da noi.” proteggere la natura, un computer e tante altre cose molto belle e utili. Quest’anno il nostro maestro ha deciso insieme a noi alunni di usare i soldi per le persone di Pecorara perché è bello ricevere, ma è ancora più bello dimostrare la gratitudine contraccambiando il gesto. Il maestro ha ordinato le luminarie da mettere sul tetto della scuola per il periodo natalizio, per rendere più bello il nostro paese e ha ordinato una fontana da donare al comune che sarà messa in giardino. Così, in estate, chiunque potrà venire a vedere la scuola, ammirare il panorama e bere dalla fontana che abbiamo regalato noi. Scuola primaria di Pecorara ZeroInCondotta 8
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 La musica che unisce Insieme… anche divisi! Anche attraverso la musica si può sconfiggere l’isolamento e la paura. Questo è il messaggio che i bambini della scuola primaria di Agazzano hanno deciso di inviare. Per questo hanno realizzato dei “frammenti musicali”, brevi filmati pubblicati sui social e sulle piattaforme, attraverso i quali hanno condiviso canzoni e brani eseguiti nelle proprie abitazioni e con i loro strumenti, senza dimenticare però, che quando ancora potevano stare insieme... erano un coro! Scuola primaria di Agazzano Il coro della classe 9
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Outdoor learning All’aria aperta si impara meglio! OUTDOOR LEARNING è un progetto che ha permesso a noi bambini della scuola primaria di Trevozzo di comunicare con certe scuole d’Europa attraverso la piattaforma E-twinning e di imparare all’aria aperta. Abbiamo fatto attività diverse: al parco, in Tidone, a Pianello. Tutte le esperienze sono state molto belle e sarebbe impossibile fare il paragone. Al parco: abbiamo fatto un dialogo in inglese, abbiamo osservato l’ambiente e scritto tante paroline e frasi. In Tidone abbiamo condotto una caccia al tesoro di nomi maschili e femminili. I bambini e le loro maestre al mercato di Pianello Un mercoledì siamo andati al mercato di Pianello. Abbiamo pagato da soli per comprare la merenda e parlato senza fare i timidi. Insomma abbiamo imparato divertendoci con attività di geografia, di educazione motoria, di inglese, di matematica, di scienze e di italiano in mezzo alla natura: giocando con le regioni d’Italia, creando percorsi fitness, una serra di fiori nel cortile scolastico e producendo poesie dopo essere stati in contatto e aver ben osservato la natura. Questo è stato un progetto bellissimo, siamo fieri di noi e delle nostre maestre! Scuola primaria di Trevozzo ZeroInCondotta 10
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Borracce alla scuola Una borraccia per tutti Come ridurre l’uso di plastica nelle nostre scuole? Il comune ha cercato una soluzione. Come ridurre l’uso di plastica nelle scuole ma agevolare il servizio della scuola? Nelle nostre scuole produciamo in media 1000 kg di spazzatura annui, e il 45% sono rifiuti di plastica. La maggior parte dei rifiuti in plastica è composto da bottiglie. L’acqua è imbottigliata in pratici contenitori di plastica, che sono utilizzati da quasi tutta la popolazione scolastica, ma non tutti sanno che la plastica è tossica e favorisce l’annidamento di batteri al suo interno. L’Università della Florida ha dichiarato dopo uno studio accurato che l’acqua imbottigliata in imballaggi di plastica, se lasciata ad una temperatura di più di 150° fahrenheit (più di 50° celsius) per più di 4 giorni, può essere nociva ed avere effetti collaterali, soprattutto su anziani e bambini. La soluzione? Una borraccia in alluminio! U n a b o r ra c c i a d i a l l u m i n i o ! E s s e n d o facilmente lavabili e riutilizzabili più volte, sono la soluzione perfetta per trasportare l’acqua. L’alluminio è riciclabile all’infinito ed è un ottimo contenitore di cibo e di liquidi. Inoltre, tiene al fresco tutti i tipi di bevande, anche in estate! 11
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Con la distribuzione di 140 borracce a tutti gli alunni si prevede - ogni anno l’eliminazione di circa 30000 bottiglie da mezzo litro di acqua portate da casa e di circa 7200 bottiglie distribuite nel servizio mensa.” Il comune di Alta Val Tidone è riuscito a fare questo “regalo di Natale” ai bambini il 18 dicembre, ma non ha fatto tutto da solo, è stato aiutato dal contributo economico che ha dato lo sponsor Val Tidone Scavi S.r.l. Ma come riempirle tutte? Il comune ha pensato anche a questo! Grazie ai soldi ricevuti sono riusciti a comprare tre erogatori d’acqua, uno per ogni scuola dell’Alta Val Tidone (Nibbiano, Trevozzo e Pecorara). Queste colonnine sono state installate nei corridori oppure nelle mense delle scuole. Sono in grado di riempire le borracce con acqua tiepida o fredda e sono anche dotate di un led di colore blu per controllare il volume dell’acqua, dosabile a piacere. Il sindaco Franco Albertini, insieme agli sponsor, ai collaboratori e alla preside, hanno consegnato personalmente le borracce a tutti noi studenti e insieme abbiamo fatto le fotografie! Gli alunni di Nibbiano e Trevozzo Maria Sofia Barocelli, scuola secondaria di Nibbiano, classe II C 12
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Culture(s) in a box La nostra prima esperienza eTwinning Noi bambini di classe seconda stiamo partecipando ad un progetto eTwinning intitolato Culture(s) in a box. Per chi non lo sapesse, eTwinning è una piattaforma dove è possibile entrare in contatto con i bambini di scuole di diversi paesi d’Europa. Per il nostro progetto abbiamo raccolto informazioni sulla cultura italiana riguardo ad alcuni argomenti: arte, storia, scuola, festività, curiosità e cibo. Poi abbiamo scritto queste informazioni al computer e le abbiamo raccolte in un cartellone. Abbiamo anche cucinato e assaggiato due ricette tipiche piacentine; erano buonissime! Abbiamo caricato queste informazioni sulla piattaforma eTwinning, così i bambini delle scuole straniere le hanno potute leggere; loro hanno fatto lo stesso con le informazioni che hanno raccolto sui loro Paesi. Poi, con l’aiuto della maestra, abbiamo fatto una presentazione con il programma PowerPoint: secondo noi è venuta molto bene! La classe II di Pianello Grazie a questo progetto stiamo imparando tanto non solo sull’Italia, ma anche sugli altri Paesi che fanno parte del progetto: Inghilterra, Spagna, Albania, Romania e Turchia. Insomma, eTwinning è proprio una bella avventura e speriamo di fare tanti nuovi progetti in futuro! Scuola primaria di Pianello, classe II 13
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 La fortuna di avere una STAMPANTE 3D a scuola! Il futuro è già arrivato! Noi abbiamo la fortuna di avere una STAMPANTE 3D. Sapete cos’è la STAMPANTE 3D? E’ una macchina che funziona con tre dimensioni diverse: altezza, lunghezza e spessore. Sapete come funziona la STAMPANTE 3D? Si usa con delle bobine colorate: giallo, trasparente, bianco, rosso, verde e blu. Poi c’è un macchinario che si scalda ad una temperatura molto alta, scioglie il filo in plastica delle bobine e inizia a fare le forme. Ci siamo esercitati ,con la LIM, con i programmi SUGARCAD e TINKERCAD, a portare il cubo sul piano. Poi siamo andati in palestra e abbiamo usato i solidi per formare animali diversi per realizzarli in seguito con la stampante 3D. Infine lo scorso anno abbiamo progettato la nostra scuola ideale che è stata portata a Bologna allo School Maker Day e ha avuto un successone!! Tra poco progetteremo un regalo per la festa della mamma: creeremo al computer, con il programma tinkercad, un ciondolo 3D. Per farlo utilizzeremo due forme: il cuore e il toro, che servirà come foro per far passare un cordoncino e realizzare una collanina meravigliosa. Ogni classe progetta e stampa oggetti diversi in base all’età e alle difficoltà. Usare la stampante 3D ci piace molto: è bello e tecnologico! Scuola primaria di Trevozzo 14
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Donare… colore! Un disegno per Avis La classe quarta della scuola primaria Piera Baiardi di Pianello Val Tidone, ha partecipato, insieme alle insegnanti di classe, al progetto “Un disegno per AVIS” organizzato dalla stessa associazione. Mercoledì 9 ottobre gli alunni hanno ricevuto la visita di Mina Sibra, rappresentante di Avis di Piacenza. Dall’incontro, che si è rivelato molto interessante, sono emersi tantissimi aspetti dei quali gli alunni non erano a conoscenza. Come prima cosa, la classe ha scoperto che AVIS significa Associazione Volontari Italiani del Sangue, e rappresenta un’associazione attraverso la quale le persone possono donare il proprio sangue a qualcuno che ne ha bisogno. Mina ha spiegato cosa vuol dire donare, ha raccontato la propria esperienza e alcuni principi sono rimasti particolarmente impressi nella mente dei bambini. Questi ultimi hanno infatti appreso che donare è un gesto spontaneo, come fare un regalo, un gesto che deve venire dal cuore; hanno scoperto che ci sono tante persone che hanno bisogno di sangue e che ce ne sono altrettante disposte a donare il proprio. Hanno compreso che donare sangue vuol dire dare una “Donare significa possibilità a qualcuno, permettergli di tornare a stare amare il bene, di tornare a vivere; tutti, senza distinzioni, prossimo ed possono donare purché siano maggiorenni e ovviamente in salute. Gli alunni sono rimasti colpiti amare la vita” dall’apprendere che il donatore non può conoscere la persona che riceverà il suo sangue ma ciò, ha spiegato Mina, avviene per non creare differenze. Il sangue è sempre sangue! Pertanto poco importa chi lo ha donato e chi lo ha ricevuto: la cosa importante è trovare persone generose che siano disposte a regalare. Mina ha fornito agli alunni tante informazioni, ma ora il lavoro grosso spettava a loro. Infatti, lo scopo del progetto, era quello di creare una copertina di quaderno, utilizzando disegni, frasi, slogan…per fare emergere il senso e l’importanza della donazione. Dopo aver riflettuto in classe sui principi e sul lavoro di AVIS, la vera a propria attività artistica ha preso il via! Gli alunni, divisi in gruppi, hanno deciso quale aspetto mettere in risalto nella copertina, quali punti fare emergere e quali invece tralasciare; dopo una prima fase di “schizzo”, la classe è passata al vero e proprio prodotto finale. Con attenzione, 15
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 precisione e raffinatezza, utilizzando attacchi d’arte e tecniche differenti gli studenti hanno realizzato le copertine richieste. I lavori terminati si presentavano tutti diversi gli uni dagli altri, ma trapelava la stessa idea di fondo: “donare vuol dire amare”. Donare significa amare il prossimo, amare la vita ed essere disposti a lasciare un po’ di sé per aiutare qualcuno che ne ha bisogno. Cosa stai aspettando? Dona anche tu! Scuola primaria di Pianello, classe IV Viaggio a Exmouth I ragazzi di Agazzano in Inghilterra Dal 16 al 23 febbraio dieci ragazzi della scuola secondaria di Agazzano hanno potuto partecipare all’ultima uscita prima della chiusura delle scuole. E che uscita! Il viaggio in Inghilterra, e precisamente ad Exmouth nel Devon, è stato eccezionale. Una deliziosa cittadina che si affaccia sull’oceano alla foce del fiume Ex e che ha dei dintorni altrettanto piacevoli. Abbiamo visitato la cittadina con il suo porto, abbiamo fatto l’esperienza del Tea Cream a Topsham, ci siamo arrampicati sulla scogliera della Jurassic Coast, abbiamo fatto shopping a Exeter dove si trovano una bellissima cattedrale e il vicolo che ha ispirato J.K. Rowling nel creare Diagon Alley, siamo arrivati fino a Plymouth vedendo il luogo dal quale sono partiti i Padri Pellegrini per l’America. Poi I ragazzi in partenza dall’aeroporto abbiamo giocato a Bowling, ci siamo scatenati in discoteca e abbiamo ingaggiato una lunga gara a Twister. Non poteva mancare, durante il viaggio di ritorno all’aeroporto, una sosta nelle vicinanze di Stonhenge. Insomma, un’esperienza da ripetere assolutamente, quando finalmente potremo tornare a fare una vita normale. Scuola secondaria di Agazzano 16
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Pronti, partenza… via alla Campestre! Un’esperienza indimenticabile Il giorno 7 Novembre 2019 tutte le classi della scuola media di Pianello e di Nibbiano si sono recate al campo sportivo di Pianello V.T. per partecipare alla corsa Campestre. La gara consiste nell’affrontare un percorso di corsa. Chi arriva sul podio e chi si classifica quarto va direttamente alle fasi provinciali a Piacenza. La corsa è stata disputata in una giornata fredda e piovigginosa e, purtroppo, alcuni ragazzi, come Gloria, Rebecca e Nixon, hanno dovuto ricorrere all’assistenza medica. La situazione, comunque, si è risolta senza problemi. I fortunati (e bravi) a classificarsi per accedere alle provinciali sono stati, per la classe prima di Pianello, in ordine di arrivo: Cesare Rossi, Niso Spreafico, Marcello Cassi, Mattia Travini per la gara maschile; Noemi Zambianchi, Asia Zambianchi, Annesophie Cassi e Nessrine Cheddani per quella femminile. I primi classificati tra i ragazzi di seconda e terza media sono: Florian Zambianchi, Pietro Fornasari, Francesco Massari, Samuele Cassi; Giorgia Gualdana, Giada Sabatino, Sofia Colla e Erika Spataru. Al termine della campestre alcuni genitori ci hanno offerto del thè caldo e un sacchetto contenente bocconcini e pizzette. Le Provinciali. Il giorno 19 febbraio 2020 abbiamo preso il pulmino e siamo andati a Gossolengo, nel campo sportivo vicino all’Istituto Alberghiero. Ci siamo cambiati, ci hanno dato il pettorale, abbiamo iniziato a riscaldarci e poi siamo andati a memorizzare il percorso. Il terreno era abbastanza asciutto e c’era molto freddo. Alla fine della gara dovevamo togliere il numero e consegnarlo ai giudici. Florian Zambianchi si è classificato secondo assoluto. A fine premiazione siamo tornati a scuola. Scuola secondaria Pianello, classe I A 17
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Possiamo farcela! L’emergenza infinita Il 21 febbraio è iniziata l’emergenza sanitaria COVID-19. Da quella data è iniziato il nostro isolamento forzato. Quando le autorità hanno deciso di chiudere le scuole per una settimana, eravamo contenti di rimanere a casa per qualche giorno, ma poi la situazione ha cominciato a peggiorare, la chiusura delle scuole è stata prolungata e siamo stati costretti a rimanere a casa lontano da amici, parenti, insegnanti e compagni di classe. I nostri insegnanti hanno iniziato a organizzare video lezioni, compiti e verifiche online per cercare di andare avanti con il programma. Questo metodo è del tutto nuovo per noi studenti, ma abbiamo cercato di adeguarci in fretta, scoprendo e imparando a utilizzare applicazioni che prima non sapevamo neppure esistessero. Le prime volte ci è sembrato un po’ strano incontrare i nostri professori nelle nostre case. Con il passare del tempo, invece, sta diventando la normalità. Questo è un momento difficile, tante persone muoiono lontane dagli affetti e altre vengono contagiate ogni giorno, in tutti gli ospedali c’è urgenza di medici e di aiuti per combattere questo virus che è diventato una vera pandemia. Lo Stato ha dato delle disposizioni, facendo chiudere i negozi, le fabbriche, gli uffici e le banche; ci hanno costretto a stare a casa, non avere contatti con altre persone, a muoversi solo per necessità o per fare la spesa e a stare ognuno nel proprio Comune per non peggiorare la situazione, che è già molto critica. Questo Coronavirus, che è arrivato all'improvviso, ha cambiato le nostre abitudini, passiamo le giornate in modo diverso, infatti molte cose che prima facevamo quotidianamente adesso non possiamo farle più. Alcuni di noi sono più fortunati perché, abitando in campagna, possono uscire a giocare, tutti gli altri passano le giornate in casa, seguendo le lezioni al mattino, facendo i 18
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 compiti, giocando, leggendo… e c’è anche chi passa del tempo ai fornelli, cucinando crostate e meringhe. Stiamo più tempo in famiglia e questo, se per certi aspetti può essere un vantaggio, in alcuni momenti diventa un ”casino assurdo” perché uno telefona, l’altro studia, un’altra fa gli esercizi di danza e un altro cerca di suonare il pianoforte. Tutto è organizzato intorno alla disponibilità del wi-fi, che è una delle cose più preziose che abbiamo in questi momenti (oltre alle mascherine e all’alcool). Infatti il coronavirus ha cambiato anche le abitudini dei nostri familiari: molti dei nostri genitori non vanno più a lavorare e fanno home-working, altri ci vanno mettendo i guanti, la mascherina e gli occhiali di protezione. In questo periodo molti di noi sono nervosi e tristi perché al telegiornale continuano a dare brutte notizie, di persone che sono morte per questo virus e che non hanno più potuto vedere i loro familiari, di bare che sono state portate via con i camion perché non c’era più posto nei cimiteri, e dicono che sarà una situazione molto lunga. Le nostre paure sono molte: paura per un virus che non si vede e ti prende all’improvviso; interrogativi su quando ritorneremo alla vita normale, quanto tempo servirà rimanere lontani. Però cerchiamo di essere ottimisti e pensare che tutto questo sia un videogioco. E nel frattempo aspettiamo il giorno in cui per le persone il coronavirus diventi soltanto “In questo un vago ricordo del passato, aspettiamo il giorno periodo molti di in cui tutto finisca. Aspettiamo il giorno in cui potremo uscire e noi sono nervosi andare a scuola, sì perché le video lezioni sono e tristi…” belle, ma non vediamo l’ora di rivedere i nostri compagni dal vivo e non attraverso uno schermo. Siamo convinti che se uniamo le forze e facciamo la nostra parte, restando a casa, lavandoci le mani, mettendo la mascherina e credendo in tutti i medici che stanno facendo un grande lavoro, noi possiamo farcela! #iostoacasa #andràtuttobene Scuola secondaria Pianello, classe I A ZeroInCondotta 19
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 La scuola ai tempi del corona virus Un momento difficile… Gli alunni della scuola primaria di Nibbiano raccontano le loro giornate senza scuola che somiglia sempre meno ad una vacanza ma ad una forzatura. Tutti gli alunni della scuola primaria hanno partecipato con grande entusiasmo al progetto del maestro Roberto Lovattini, che consiste di produrre un disegno,una poesia o un racconto avente come tema principale “il coronavirus e di pubblicarlo sul quotidiano Libertà. I nostri alunni sono informati di quello che sta accadendo intorno a loro e quello che poteva sembrare un provvedimento a breve termine rischia di prolungarsi all’infinito. Il fatto di restare in casa è fondamentale per potere contenere e non sviluppare questo virus letale. Ma si sa i bambini con la loro vitalità e la gioia di vivere che hanno; insegnano a noi adulti ad essere forti e ci trasmettano tanta speranza per il futuro di cui di questi tempi c’è davvero tanto bisogno. Loro esprimono il desiderio di tornare a scuola dai loro insegnanti e dai loro compagni. Si può immaginare quanta la necessità di restare in casa possa far sentire i bambini prigionieri di una situazione assurda e surreale. Si può capire che ognuno di loro possa esprimere insofferenza, ma in maniera speciale come solo i bambini sanno fare , risollevando il morale a noi adulti e dandoci la forza di andare avanti… Le maestre della scuola primaria di Nibbiano Come stanno vivendo i nostri bambini questo periodo di forzato isolamento? Cosa hanno percepito di ciò che sta accadendo intorno a loro? Cosa succederà quando tutto questo sarà solo un ricordo? Queste sono state le domande che le maestre delle scuola primaria di Agazzano hanno posto ai loro bambini durante le agorà virtuali che si sono tenute attraverso video - conferenze nei fine settimana “all’epoca del corona virus”. Loro ci hanno così risposto….. Le maestre della scuola primaria di Agazzano 20
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 F.Quero Gaia Dalila Tommaso Chiara 21
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Claudia Emma Giada Mariavittoria Claudia Linda 22
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Questa qui non è vacanza Stiamo chiusi in una stanza Col terrore, l’amuchina E anche qualche mascherina C’è chi dice “è solo un’influenza” mentre tutti gli alunni sono in assenza e gli ospedali stracolmi di gente chi lo dice, sa che mente. Tutti senton ciò che voglion sentire e questo presto deve finire sennò da questa situazione non so se riusciremo a uscire Vinicio Velli, classe V 23
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ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 La mia esperienza nei giorni di “vacanza” Testimonianze dai ragazzi della scuola secondaria In questi giorni non sto facendo nulla di molto complesso, studio e partecipo alle videolezioni poi gioco ai videogiochi insieme ai miei amici. Purtroppo mi annoia non poter uscire perché proprio in questo periodo mi divertivo con i miei amici andando in giro. L’unica cosa che mi infastidisce sono i miei fratelli che devono sempre farsi gli affari degli altri (cioè i miei). Ma in tutto questo cerco di stare il più calmo possibile senza pensare a questo enorme problema. Ahmad Al Hanfif La scoperta del COVID 19 ha reso la vita di tutti molto difficile. All'inizio io e la mia famiglia pensavamo che fosse una cosa scontata, nel senso che non ci davamo molto peso e pensavamo che si sarebbe risolta subito. Invece non è così. Hanno dato molti giorni di vacanza (giustamente) ed io in questi giorni e anche nei prossimi, ho imparato e imparerò molte cose. Sto passando molto più tempo con la mia famiglia, soprattutto con mia madre che prima vedevo non molto; per quanto riguarda mio padre e mio fratello è sempre uguale a prima, iniziano a lavorare alle 5.00 e finiscono alle 17:00 e finchè l’azienda non chiude sarà ancora così.Una cosa che mi preoccupa molto, oltre che alla situazione nel mondo, è mio altro fratello che non posso vedere più tutti i giorni come prima e questo mi fa un’ po’ soffrire, ma sono preoccupata anche per i miei famigliari e di più per i nonni. In questo periodo di vacanza sto facendo i compiti che ritengo molto utili ma servono anche per divertirsi e per passare del tempo; sto disegnando e anche aiutando mia madre nelle faccende di casa, cosa che facevo anche prima. Questa situazione mi sta annoiando molto, ma fortunatamente ho la mia cura, ovvero il mio cane che mi sa sempre tirare su il morale. L’ITALIA sta passando un brutto periodo sia economico e sia di salute. Le persone contagiate sono moltissime ma fortunatamente ci sono anche dei guariti. Per ora la LOMBARDIA è quella con più contagiati. Ma anche Piacenza non è da meno. Per quanto riguarda la scuola, mi mancano molto i miei compagni ma anche le Prof, che ci stanno aiutando molto. Mi manca la scuola perché, personalmente, a me non piace vedere i miei compagni attraverso uno schermo e poi anche per un valore affettivo. Stiamo usando la tecnologia per fare le videochiamate con la classe. Detto ciò speriamo vada tutto bene. Chanel Nicolosi 25
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Il 22 febbraio è il giorno in cui sono cominciate queste strane “vacanze”. All’inizio ero contenta all’idea che le scuole sarebbero state chiuse per due settimane, ma poi, sentendo le notizie in televisione, ho capito che la situazione stava peggiorando e che probabilmente saremmo stati a casa molto più tempo, così ho iniziato ad impegnarmi di più in tutte le materie, studiando e facendo sempre le lezioni online organizzate dai professori, in modo da non perdere l’anno scolastico perché, vista la situazione, non si sa ancora se ritorneremo a scuola oppure se ricominceremo direttamente a settembre. In queste “vacanze” ho scoperto che mio fratello non è così antipatico come credevo e poi sono riuscita a stare più tempo con la mia famiglia. Grazie alle videolezioni riesco a capire meglio i compiti che ci vengono assegnati, purtroppo però io non riesco a farmi sentire dagli altri perché il microfono del computer non funziona. Certo, sarebbe meglio poter parlare di persona con i professori, però almeno, anche se a distanza, possiamo comunque vederci. Ora, a casa tutto il giorno, oltre a fare i compiti, mi annoio veramente molto, però almeno ho la fortuna di poter uscire di casa perché vivo in un posto un pò isolato. Anche se la mattina bisogna alzarsi presto, stare ore e ore seduti ad un banco, arrivare a casa tardi, fare molti compiti e studiare, in questi giorni ho capito che mi manca la scuola per i compagni e i professori e perché è quella la vita normale, non questa situazione che ci allontana tutti chissà per quanto tempo ancora. Vanessa Rossi La gente è come se fosse impazzita…. Tutti a proteggersi da questo Coronavirus, tutti a diffidare degli altri… Non è proprio un periodo di vacanza e a me sinceramente la scuola manca; soprattutto per tornare alla normalità… Come se fossimo in una prigione di gran lusso dove non puoi uscire. Ti rendi conto che potresti non avere più gli amici o i parenti che avevi. Noi siamo fortunati, siamo in un paesino e non molte persone vengono, perciò non siamo in grave pericolo, ma quelli che sono in centro a Milano o in Cina, sono disperati…. Assomiglia a una peste moderna, molto meno grave, ma è come se il passato tornasse in vita… La scuola non è soltanto un luogo dove si studia e si impara, ma anche dove nascono le amicizie, dei ricordi, un qualcosa che si farà fatica a dimenticare… Più contribuiamo e prima torneremo “liberi” da questo problema e potremo goderci le cose che ci piacciono fare. Anche i 26
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 nemici potresti capire che ti mancano e che ti divertivi in un certo senso con loro. Le persone è come se avessero acquisito un potere, di vedere il pericolo dietro ogni angolo…. Quando questa crisi sarà finita non tutti potranno tornare alla normalità, ad alcuni rimarrà impresso nella mente questo ricordo, il ricordo di uno sgradevole avvenimento che gli ha cambiato la vita… Io spero con tutta me stessa che chi ha sofferto riesca a superare la cosa e che i miei parenti e amici stiano bene. Non si può continuare a pensare al passato e incolpare qualcuno, ma bisogna concentrarsi al presente per poter riparare ai danni che sta facendo il Coronavirus…. Maristella Salvo In this danger weeks is very difficult even to go out and do some exercises, because of the virus. Everyday when I get up from bed, I make sure I pray to God to protect my family, teachers, friends and loved ones, because I am afraid some of my friends may lose their life. Also I feel uncomfortable at home, because I’m worried I may forget some italian. So I’m always studying harder in order to improve my level of italian. (In queste settimane è molto difficile anche uscire e fare degli esercizi, a causa del virus. Ogni giorno quando mi alzo dal letto, mi assicuro di pregare Dio che protegga la mia famiglia, gli insegnanti, gli amici e tutte le persone amate, perché ho paura che qualche mio amico possa perdere la vita. Non sono a mio agio nemmeno in casa, perché ho paura di perdere un po’ di italiano. Così studio sempre più sodo per migliorare il mio livello di italiano) Evans Danka ZeroInCondotta 27
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Vittorio Gabriele Matteo Matilde Melissa Edoardo Leonardo 28
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 La quarantena inaspettata Dalla gioia alla paura… L’ultimo mio giorno di scuola passato era un giorno come un altro, in cui il Coronavirus non era ancora diffuso in Italia; e io ne sapevo veramente poco al riguardo. Nel week-end ero uscita con una mia amica, e, sinceramente,non mi sarei mai immaginata una notizia così: le scuole sarebbero rimaste chiuse per due giorni!!!Io sinceramente ero strafelice di questo perché ero veramente esausta di tutte quelle verifiche… Qualche giorno dopo si viene a scoprire che si stava a casa una settimana, io ero sempre più felice e pensavo: “finalmente un po’ di tempo per dedicarmi a me stessa!”. Dopo si arriva a scoprire che non si può più uscire di casa e quindi si sta in quarantena per evitare la diffusione del virus ; io non mi sono molto preoccupata perché sapevo che tanto era soltanto una settimana… Qualche giorno dopo arriva la notizia che si doveva stare in quarantena fino all'8 marzo; io ero abbastanza annoiata in quei giorni, figuriamoci un’ altra settimana, in più avevano “Che sarà mai annullato tutte le partite che avevamo; stavolta non una settimana in ero felice, anzi ero impaurita: non si poteva più uscire, tutti i ciclisti e le persone che venivano a camminare casa…” davanti a casa mia non venivano più... Per fortuna mancava solo una settimana e tutto sarebbe tornato normale: avrebbe riaperto la scuola, sarei tornata a fare sport, avrei potuto uscire e vedere i miei amici, avrei potuto fare ciò che avrei voluto, tanto il terrore sarebbe ormai passato… Era quasi la fine della seconda settimana in quarantena quando annunciarono che si sarebbe dovuto restare a casa fino al 3 aprile io non ne potevo veramente più di questa situazione: vedevo tutte le persone terrorizzate, impaurite e anch’io ero molto spaventata. Era davvero strano tutto ciò, sembrava un film, ma sfortunatamente non lo era. Oggi, 4 aprile, non siamo ancora riusciti a trovare una cura al Coronavirus, l’unica soluzione è rimanere a casa per evitare il contagio e tutto tornerà alla normalità e tutt’ora siamo in quarantena e non a scuola come al solito, io sono veramente terrorizzata da questa situazione. Spero solo che ciò finisca e di ritornare alla normalità... Elena Gazzola, scuola secondaria di Pianello, classe II A 29
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Fake news Corona Virus Quante false notizie in rete.. come riconoscerle? Con il propagarsi del virus e il passaggio a zona rossa, si diffondono anche una serie di bufale del web e fake news sulle quali è bene fare chiarezza e non lasciarsi influenzare. L'OMS la definisce ''infodemia'', termine già entrato sul sito Treccani, cioè la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili. 1. Bere molta acqua eviterebbe il contagio da Covid-19 Bere più acqua previene la disidratazione ma non impedisce di essere infettati dal virus. 2. L'aglio protegge dal nuovo Coronavirus L'aglio è un alimento sano e ha proprietà antimicrobiche, ma non esistono prove che consumare aglio protegga dal virus… forse dai vampiri! 3. Bere l'acqua dal rubinetto facilita la trasmissione del virus Gli esperti chiariscono che le acque del rubinetto sono sicure rispetto ai rischi di trasmissione di Covid-19, date le correnti di depurazione efficaci nei confronti del virus. 4. Antibiotici e tachipirina L'Organizzazione Mondiale della Sanità specifica che in fatto di virus gli antibiotici e la Tachipirina non servono a nulla. 5. Prodotti Made in China Dopo le prime notizie sulla diffusione del Coronavirus si è scatenato il panico nei confronti di ogni cosa proveniente dalla Cina, che non risultano di fatto essere pericolosi, visto che il virus muore sulla superficie dopo qualche ora. 6. Il Coronavirus sparirà col caldo Secondo Donald Trump la bella stagione si porterebbe via il virus insieme ad altri malanni stagionali, l'OMS specifica che sono false speranze e non esistono prove in merito. Sul sito del Ministero dell'interno viene chiarito che in questo periodo le notizie false sono all'ordine del giorno sui social e sul web. Tali notizie spesso si presentano graficamente con la stessa impaginazione del sito interno.gov.it. Scuola secondaria di Agazzano, classe III D 30
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Sosteniamo la Terra! ZeroInCondotta celebra “The Earth Day” 2020 Nonostante l’emergenza sanitaria che ci costringe a stare chiusi nelle nostre case, la voglia di sostenere il nostro pianeta non è venuta meno; anzi, forse quello che stiamo vivendo ci dà un motivo in più per far sentire al mondo la nostra voce. Lontani l’uno dall’altro, ma vicini nel cuore mentre gridiamo il nostro amore per la Terra! Carola 31
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Linda Manuel Laveena Giancarlo Laura 32
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 La giornata della Terra Dal 1970 ad oggi, un solo obiettivo: salvare il pianeta! Mercoledì 22 aprile sarà la “Giornata della Terra”. La prima fu nel 1970, mezzo secolo fa. È la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra, momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. L'idea della creazione di una “Giornata per la Terra” fu discussa per la prima volta nel 1962. In quegli anni le proteste contro la guerra del Vietnam erano in aumento, e al senatore Nelson venne l'idea di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali. Nelson riuscì a coinvolgere anche noti esponenti del mondo politico come Robert Kennedy, che nel 1963 attraversò ben 11 Stati del Paese tenendo una serie di conferenze dedicate ai temi ambientali.L'Earth Day (Giornata della terra) prese definitivamente forma nel 1969 a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo politico. Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all'Earth Day è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo: è l'affermazione della “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall'energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.Tutti,nessuno escluso, dobbiamo contribuire a far del bene al nostro pianeta,per farlo conoscere a sempre più generazioni, e fare capire a tutte loro che verranno che la terra va trattata bene per vivere al meglio. Giorgia Genesi, scuola secondaria di Pianello, classe II A 33
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 ZeroInCondotta LIBRI e FILM Alla scoperta degli infobook Un nuovo modo di parlare di libri Durante il periodo di quarantena, i ragazzi di prima D della scuola secondaria di Agazzano hanno imparato a realizzare un loro infobook (la presentazione di un libro che hanno letto) utilizzando il sito “Easel.ly” che permette di preparare, gratuitamente, delle grafiche accattivanti. I ragazzi si sono molto impegnati, ed ecco alcune delle creazioni. 34
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ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico L’amicizia vince su tutto… Autore: Luis Sepúlveda. Anno di pubblicazione: 2012. Genere del libro: Romanzo. I personaggi: Il protagonista è il gatto Mix. I personaggi secondari sono il suo padrone Max e il topo Mex. Ambiente: La vicenda si svolge a Monaco di Baviera e precisamente nell'appartamento che ha affittato Max. Tempo: La storia è ambientata nel tempo presente. Breve trama: A Monaco di Baviera, un gattino di nome Mix e un bambino di nome Max diventano grandi amici, sono inseparabili e crescono insieme. Max, diventato un giovane uomo, va a vivere da solo con Mix in un appartamento. Per motivi di lavoro è costretto ha lasciarlo a casa da solo. Mix, diventato vecchio e cieco, dopo essere andato a sbattere contro una scatola di libri, trascorre le sue giornate in casa da solo, aspettando il ritorno di Max. Il felino, un giorno, scopre che in casa vive un topo, col quale stringe una grande amicizia e gli dà il nome di Mex. Il roditore osserva dalla finestra il paesaggio circostante e lo descrive a Mix; Immagine tratta dalla copertina del libro quest'ultimo in cambio gli dà della muesli. Insieme si divertono a passeggiare sui tetti. Mex, stando sulla schiena di Mix, aggrappato al suo collo, gli indica dove andare e il gatto salta tra i tetti. Così, grazie all'aiuto di Mex, Mix riacquista la sua libertà. Commento: Questo libro mi è piaciuto, perché parla di una profonda amicizia tra un uomo, un gatto e un topo, usando parole semplici ed io non ho fatto fatica a leggerlo. Mi ha colpito molto l'amicizia che è nata tra Mix e Mex, dato che di solito questi animali non vanno d'accordo!! Corrado Maini, scuola secondaria di Pianello, classe II A 36
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 How I Met Your Mother Commedia americana al cento per cento! How I met your mother è una commedia americana ideata da Carter Bays e da Craig Thomas,composta da nove stagioni. Come dice il titolo "How met your mother", che tradotto vuol' dire "Come ho incontrato vostra madre", questa serie parla di Ted Mosby,nella serie interpretato dall'attore Renato novara, che racconta ai suoi figli, come appunto dice il titolo, il modo in cui ha incontrato la loro madre. Ma per questo prima deve fargli conoscere il I protagonisti della serie contesto che precede il tanto atteso incontro. Inizia a raccontare dall'anno 2005, quando era solamente un single, ogni sera andava sempre ad un bar vicino a casa, Mc Larens, insieme ai suoi amici, Marshall Eriksen (Jason Sehel) e Lily Aldrin (Alison Hanningam), coppia fidanzata e amici di Ted dai tempi dell'università, nonché coinquilini; e Barney Stinson, amico importante e spalla nel "rimorchiare ragazze", come dice lui, grazie al suo "Play book", un libro in cui scrive varie bugie per riuscire ad avere avventure di una notte con le ragazze e mai più richiamarle. Ted incomincia a raccontare da una sera, al solito bar Barney gli fa incontrare con il solito gioco "Lo conosci Ted?" Robin Scherbatsky (Sonia Mazza). Dopo alcuni giorni Ted la porta a cena e si innamora di lei al primo incontro rivelandoglielo a fine serata. Anita Parolini, scuola secondaria di Pianello, classe II A ZeroInCondotta 37
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Stranger Things Un mondo… sottosopra! Stranger Things è una serie televisiva statunitense di fantascienza ideata da Matt e Ross Duffer. Il titolo Stranger Things tradotto in italiano significa cose sconosciute. E’ ambientata negli anni ottanta nella città di Hawkins,nell’indiana uno Stato federato degli Stati Uniti d’America, e in parte nel mondo del “Sottosopra”(Upside Down in lingua originale); è incentrata sulla misteriosa sparizione di un bambino e sulla comparsa di una bambina dai capelli rasati dotata di poteri psichici, fuggita da un laboratorio segreto, la Hawkins National Laboratory. Quasi tutti gli eventi che accadono nel corso della I protagonisti della serie vicenda sono strettamente connessi al Sottosopra, un’oscura dimensione parallela al nostro mondo, popolata da creature mostruose: i demogorgoni. Stranger Things è composta da 3 stagioni. La prima stagione è stata pubblicata su Netflix il 15 luglio 2016, la seconda stagione è stata pubblicata il 27 ottobre 2017, la terza il 4 luglio 2019 e il 30 settembre è stata annunciata ufficialmente la 4 stagione, prevista per il 2021. La serie è stata accolta positivamente dalla critica, che ha apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, il cast e l’atmosfera che rappresenta nel migliore dei modi il cinema di fantascienza, la musica e i riferimenti culturali degli anni ottanta. Giorgia Gualdana, scuola secondaria di Pianello, classe II A 38
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 Sybilla l’odissea di una bottiglia di plastica Sybilla, l’odissea di una bottiglia di palstica è il titolo del libro che noi abbiamo letto a scuola e che è stato scritto da Marco Mastrorilli, ornitologo esperto di rapaci notturni, in special modo di gufi. Sybilla è una bottiglia di plastica che vive mille avventure. Dopo essere caduta in un fiume, raggiunge il mare; nel suo viaggio incontra oggetti di plastica come lei, ma anche balene, capodogli, tartarughe, gabbiani e albatros e comprende che la plastica costituisce un gravissimo problema sia per il presente che per il futuro della Terra. Impara che per non essere più dannosa può essere trasformata in qualcos’altro, tornando ad essere utile. Sybilla capisce così l'importanza della rinascita, cioè del riciclo e ha trasmesso a noi questo messaggio, sia durante la lettura del libro che durante l’incontro con Marco Mastrorilli. Marco è venuto a scuola il 28 gennaio e insieme a lui abbiamo imparato che ogni anno finiscono in mare milioni di tonnellate di plastica e anche se potessimo riciclare sempre, la quantità sarebbe comunque enorme. Lo sapete che tra qualche anno in mare ci sarà più plastica che pesci? E che più della metà delle balene del mondo ha già inghiottito plastica? E che lo hanno fatto anche il 60 % dei delfini e il 94% delle tartarughe? La soluzione sarebbe ridurre la quantità di plastica prodotta nel mondo cambiando tantissime delle nostre abitudini. Abbiamo capito che sarebbe meglio non acquistare più oggetti di plastica, sopratutto se si tratta di oggetti usa e getta. Inoltre potremmo raccogliere la plastica sotto casa, in un parco, lungo le coste o sugli argini di un fiume, come facciamo noi ogni anno in occasione dell’iniziativa “Puliamo il mondo” Intanto con Marco Mastrorilli, oltre ad aver imparato tutto questo abbiamo anche fatto un bellissimo laboratorio, utilizzando bottiglie di plastica per costruire tartarughe Scuola primaria di Gazzola 39
ZEROINCONDOTTA APRILE-MAGGIO 2020 La Casa di carta Una serie spagnola di grandissimo successo La “Casa di Carta” è una serie spagnola ambientata nei giorni nostri, l’ideatore di questa serie è Álex Pina. La storia parla dello sviluppo di una rapina molto originale: irrompere nella Fábrica Nacional de Moneda y Timbre, a Madrid, per far stampare migliaia di banconote e scappare con i soldi. L’ideatore di questa impresa è un uomo che s i f a c h i a m a r e “ i l P r o f e s s o r e ”, i l reclutamento di ogni singolo membro non è casuale: lui, infatti, seleziona persone con precedenti penali, che quindi non hanno nulla da perdere. Tutti i membri durante la rapina sono vestiti di rosso e indossano delle maschere del pittore Salvador Dalì. I componenti della banda non possono rivelare la propria identità, quindi decidono di chiamarsi con delle città: Tokyo, Mosca, Berlino, Nairobi, Rio, Denver, Helsinki e Oslo. Non solo non possono dire la loro identità, ma non possono neanche avere relazioni perché potrebbero ostacolare la rapina. I protagonisti si nascondono per cinque mesi in una tenuta nelle campagne di Toledo per prepararsi, facendo tutte le simulazioni necessarie per affrontare qualsiasi imprevisto. La ragazza soprannominata Tokyo è la narratrice e commenta le diverse situazioni della vicenda. Fingendosi poliziotti delle Guarda Civile che scortano carta per banconote, i componenti della banda riescono a entrare nella zecca di Stato, con un’azione coordinata dall’esterno dal Professore. Dal momento in cui gli occupanti vengono presi in ostaggio, il capo (Berlino) decide di instaurare una sorta di empatia con loro, specificando che non vogliono fare del male a nessuno. Tutto sembra procedere come pianificato dal Professore, ma a un certo punto, la storia si sviluppa in modo diverso, anche dal punto di vista personale... Manuel Beccalupi, scuola secondaria di Pianello, classe II A 40
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