Una svolta culturale a favore della sicurezza sul lavoro - di Paolo Pirani - N 5 Autorizzazione del tribunale di Roma n. 00076/2014 del 13/02/2014 ...
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Industri@moci Periodico Uiltec Autorizzazione del tribunale di Roma n. 00076/2014 del 13/02/2014 Anno VII N°5 Maggio 2021 Una svolta culturale a favore della sicurezza sul lavoro di Paolo Pirani
Indice Anno VII N°5 Maggio 2021 Direttore responsabile: Paolo Pirani Coordinamento editoriale: Antonello Di Mario Editore: Osea s.r.l. - Roma - Via Po, 162 Grafica e impaginazione: Filippo Nisi
01 Una svolta culturale a favore della sicurezza sul lavoro pag.4 di Paolo Pirani 02 Il bene delle assunzioni in Enel pag.7 di Andrea Bottaro 03 Tutto su ENI. Parla De Scalzi pag.9 di Antonello Di Mario 04 Enel vuole accelerare la crescita pag.13 di Antonello Di Mario 05 Perché bisogna cambiare l’art. 177 del Codice degli appalti pag.16 di Paolo Pirani 06 Il piano della ripresa e la concertazione sociale dello sviluppo pag.19 di Leonello Tronti 07 Energia: con il recovery plan il momento della verità pag.24 di Ennio Fano 08 Mamme e lavoro: un'equazione difficile da risolvere pag.27 di Antonella Maggio 09 17 Maggio 2021 #girolevitespezzate pag.29 di Marco Lupi 10 Il summit sulla gioventù visto da vicino pag.32 di Andrea Messina 11 Terna crede in un futuro sostenibile pag.34 di Antonello Di Mario 12 Il nuovo CDA di Saipem pag.39 di Antonello Di Mario 13 Approvato il bilancio di SNAM pag.42 di ADM 14 I risultati di Italgas pag.43 di ADM 15 Il 2020 di A2A pag.44 di ADM 16 Stoccare la CO2 a Ravenna pag.46 di ADM 17 Al via Snaminnova pag.47 di ADM 18 I dati Inail sugli infortuni dell’ultimo trimestre pag.50 di ADM 19 I funerali di Luana D’Orazio pag.53 di ADM 20 Aperta con l’Amref l’aula della Uiltec vicino Malindi pag.55 di Emma Borzellino
Anno VII N°5 Maggio 2021 01 Una svolta culturale a favore della sicurezza sul lavoro di Paolo Pirani “La repubblica tutela il lavoro in tutte le tema non lo era assolutamente come i sue forme ed applicazioni…” fatti hanno dimostrato. Se la ripresa economica e produttiva R ecita la nostra Costituzione e con per giunta sarà in grado di accelerare, l’art. 38 ribadisce il dovere di tu- come è sempre avvenuto in passato, i telarlo, imponendo di provvedere rischi per i lavoratori aumenteranno ed alle loro esigenze in caso di infortunio. è quindi necessario affrontare questo Osservando la sequenza drammatica grave problema senza più rincorrere di incidenti mortali sul lavoro dobbiamo il fatto tragico, ma riconducendo l’ini- ammettere che questo fondamentale ziativa per contrastare questo tragico indirizzo costituzionale appare pur- fenomeno ad un piano efficace e coor- troppo disatteso in buona parte ed dinato da mettere in campo nei prossimi offuscato talvolta da una “retorica di mesi ma soprattutto da inserire in una giornata” oltre la quale spesso non si visione strategica che affronti alla radi- va. Fra non molto il caso della morte ce le conseguenze delle trasformazioni della giovane operaia tessile che pure del lavoro. ha commosso il Paese ritornerà dunque C’è troppa indifferenza politica attorno ad essere un triste numero della stati- alla questione dei rischi che il lavoro stica delle morti sul lavoro? Il sindacato sempre più tecnologico comporta. Pro- non può permettere questa deriva, ma babilmente c’è anche una buona dose nemmeno la coscienza civile del Paese. di impreparazione e di lontananza cul- La Uil lo ha compreso in anticipo con la turale dalle dinamiche reali del lavoro e sua campagna contro gli incidenti sul dalle nuove forme di sfruttamento e di lavoro, in un momento nel quale for- deregulation che sono parte in causa se sembrava porre un problema fuori nel provocare vittime o gravi infortuni. tema, ovvero la pandemia, ma che fuori Eppure, lo si dice da tempo e lo si ripe- pag . 4 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 te, norme, risorse e controllori ci sono. rivoluzione industriale si accompagna L’Inail, ad esempio, registra su questo ad una giungla contrattuale alla quale fronte disponibilità non utilizzate. Cer- va posto rimedio. Perché è arcinoto che to, gli effetti di una subordinazione alle in singole aziende, o gruppi o cantieri sirene liberiste del passato ha provo- convivono profili contrattuali il cui sco- cato danni, in particolare sul sistema po manifesto è quello di economizzare dei controlli. Ma tutto questo non può sul costo del lavoro, provocando però giustificare alcuna inerzia. Eppure, l’in- situazioni di lavoro irregolare e di peri- terrogativo non si esaurisce in quello coli per la sicurezza. che si deve fare con gli strumenti a di- Di fronte a questo scenario non si può sposizione. In realtà ci si deve chiedere mettere la testa sotto la sabbia. O invo- se quegli strumenti, che vanno comun- care la solita palingenesi che dovrebbe que applicati come non lo sono oggi, essere attuata da un futuro Statuto sono adeguati. dei lavoratori. Si tratta invece di pren- In realtà come la norma della Costitu- dere coscienza che inevitabilmente il zione ci ricorda occorrerebbe porre nostro sistema di sicurezza sul lavoro sotto esame tutte, ma proprio tutte, le non è in grado di rispondere a quello criticità che sono emerse in questi anni che il lavoro oggi è effettivamente. Ed senza avere risposte efficaci od es- è tempo allora di ritrovare nelle rela- sere contemplate nell’ordinamento zioni industriali e nel confronto con le giuridico e che riconducono inevitabil- Istituzioni un percorso di analisi, di pro- mente a sostenere che per fare questo poste, di scelte concrete che sappiano è indispensabile rimettere la persona al aggredire il fenomeno senza ritardi o centro del lavoro. compiacenze. È da questo assunto che si deve ri- È inutile girarci attorno: partire. Lavoratrici e lavoratori sono già immersi da tempo nei cambiamen- si deve riorganizzare, senza perdere ti determinati dalla digitalizzazione, ulteriormente tempo, una strategia dalla presenza di robot “collaborativi” della sicurezza sul lavoro in grado che creano interazioni con il lavora- di affrontare un mondo produttivo e tore non prive di rischi, da aumento di di attività economiche sempre più ritmi di lavoro che provocano stress e lontano da quello che si è conosciuto. isolamento, per arrivare ad una or- ganizzazione del lavoro praticata dai Studi mirati sulle profonde modifi- giganti multinazionali che producono e che dell’organizzazione del lavoro, ad vendono direttamente ai consumato- esempio, equiparano i dipendenti che ri innescando processi lavorativi il cui agiscono tramite piattaforme digitali ai tasso di sfruttamento è già da tempo lavoratori atipici ed al precariato, set- causa di proteste e rivendicazioni sa- tori nei quali infortuni e rischi sono in crosante tese ad evitare condizioni di continuo aumento. Dietro le crescenti lavoro insicure, pericolose ed umilianti. diseguaglianze sociali e lavorative si Ma attenzione: l’evoluzione della quarta annida perciò lo spettro di una più insi- Industriamoci pa g. 5
Anno VII N°5 Maggio 2021 diosa mancanza di sicurezza sul lavoro. possibilità di fermare fenomeni dolorosi Ed una delle conseguenze di questi ed inconciliabili con la civiltà del lavoro. processi è quella di posizionare al cen- Si dovrà anche premere perché le risor- tro dell’attività di lavoro l’algoritmo che se europee destinate alla salute non si spodesta così esigenze, diritti e volontà dimentichino della questione centrale del lavoratore, lui sì che dovrebbe esse- della sicurezza. E nella prospettiva di re il primo riferimento attorno al quale una sanità territoriale diversa dall’at- costruire l’attività produttiva. tuale, questa problematica non dovrà Mai come in questo momento rifiutare rimanere assente. la fida con l’innovazione sarebbe letale Vanno compiuti passi in avanti in questa per il Paese come per le organizzazioni direzione per aprire davvero una nuo- sindacali. È un percorso obbligato nel va pagina di relazioni fra le parti, per quale però si deve scegliere se subirlo rimettere in moto interventi riformatori, od orientarlo. In questo senso anche fornendo altresì al legislatore le ragioni sul terreno della sicurezza del lavoro per correggere, sostituire, aggiungere deve interagire molto di più una cultura quelle normative che possono soste- di partecipazione. Del resto, gli accordi nere un grande sforzo di prevenzione, intercorsi durante la pandemia indicano formazione e controllo capace di abo- che la via della collaborazione è stata lire finalmente una grande ingiustizia: ed è positiva. quella di rischiare la vita per dar da La Uiltec ha messo in cam- mangiare e garantire dignità alla propria po iniziative che vanno in questa esistenza ed alla propria famiglia. direzione e che segnalano la concreta pag . 6 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 02 Il bene delle assunzioni in Enel di Andrea Bottaro Accordo raggiunto il 20 maggio scorso tra sunti nelle varie articolazioni aziendali. azienda e sindacati di settore. Nello specifico, soprattutto nelle unità operative della distribuzione di ener- Un accordo di natura partecipativa, con gia elettrica del gruppo, gli operai e gli obiettivi condivisi e finalità comuni. impiegati tecnici saranno rimpiazzati con un tasso di sostituzione del 100%. C osì si può definire l’accordo che Proprio in questa articolazione, che si i sindacati di settore e l’Enel chiama E-distribuzione, hanno sottoscritto ieri. È bene ricordare che l’Enel S.p.A. è una multi- sono ulteriormente previste altre 1.000 nazionale italiana dell’energia e uno dei assunzioni, oltre alle 1.400 già citate, principali operatori integrati globali nei come indicato dall’articolo 4 dell’intesa settori dell'energia elettrica e gas. Pro- sottoscritta. prio con questa importante controparte della realtà industriale del Paese abbia- Ma non è finita qui. Sono da considerar- mo stabilito insieme di collocare in una si anche qualche centinaio di assunzioni cosiddetta “isopensione” circa 2.400 che l’Enel dovrà realizzare in tempi brevi lavoratori di tutto il gruppo in questione. nelle articolazioni aziendali interessate Cosa significa? Vuol dire che abbiamo dai processi di digitalizzazione. Quindi realizzato una scelta che prevede il tas- le assunzioni da fare complessivamente so di sostituzione più alto dal punto di nel prossimo triennio potrebbero ipo- vista occupazionale che si sia mai re- teticamente giungere fino alla fatidica gistrato rispetto al passato. Tradotto: soglia delle tremila unità. Un risultato è vero che 2.400 lavoratori traguarde- che fa ben sperare per la crescita eco- ranno l’obiettivo della pensione entro nomica che l’Italia attende dalla fase di il 2028, ma 1.400 giovani verranno as- transizione ecologica seguente a quella Industriamoci pa g. 7
Anno VII N°5 Maggio 2021 azienda come Enel rappresentano un enorme motivo di orgoglio per l’indu- stria ed il sindacato. Proprio questa parte sociale, che rappresenta la forza del lavoro, sta seguendo e accompa- gnando la trasformazione di Enel, traguardando i temi della transizio- ne energetica e della digitalizzazione. Significa raccogliere la sfida della mo- dernità, dimostrando di essere un sindacato moderno, riformista, europeo, in grado di dare importanti risposte ai lavoratori, ai giovani in cerca di occupa- zione, ai cittadini, La comunità nazionale nel settore specifico percepirà gli effetti di quel processo di cambiamento di cui di emergenza sanitaria dovuta alla pan- ha bisogno basato essenzialmente su demia virale. Per quanto ci riguarda, poi, un miglioramento nei servizi rivolti agli si tratta di risultato politico importante utenti. Le assunzioni determineranno, realizzato col l’azione strategica del quindi, un effetto moltiplicatore con sindacato, rispetto ai tanti disagi nazio- effetti benefici e molteplici per l’intero nali: quasi tre migliaia di giovani italiani sistema. che potranno lavorare in una grande pag . 8 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 03 Tutto su ENI. Parla De Scalzi di Antonello Di Mario "Il prevenire e mitigare i cambiamenti "Il piano di Eni è concreto, dettagliato climatici, guidando la transizione verso ed economicamente sostenibile. un'economia a basse emissioni di carbonio è uno fra i fattori più determinanti nella cre- Fa leva su tecnologie azione di valore di medio-lungo periodo. La proprietarie, sull'integrazione, la diver- consapevolezza della rilevanza dei fattori sificazione e l'espansione delle attività Esg è cresciuta negli ultimi anni e nume- retail gas&power e rinnovabili, i prodot- rose sono state le iniziative realizzate per ti-bio e l'economia circolare. Prevede favorire l'integrazione di queste tematiche inoltre una crescente quota di gas nel nelle strategie di business delle imprese. portafoglio produttivo, dall’attuale 50% La strategia di transizione di Eni per di- al 60% entro il 2030 e oltre il 90% entro ventare una società energetica integrata il 2050". Allo stesso tempo, aggiunge che fornisce al mercato una vasta gamma l'Ad, "ci impegniamo a decarbonizza- di prodotti energetici interamente decar- re tutti i business, sia continuando ad bonizzati va proprio in questa direzione. Il investire in efficienza energetica che nostro impegno alla completa neutralità ricorrendo a tecnologie di cattura e carbonica entro il 2050 è in linea con le stoccaggio o utilizzo della CO2 (Ccs, riduzioni richieste dall'Accordo di Parigi Ccus). Ulteriori soluzioni di stoccaggio per limitare l'aumento della temperatura a naturale (progetti forestry Redd+) com- 1.5°C entro la fine del secolo". penseranno le emissioni ancora difficili da abbattere con le attuali tecnologie". A d affermarlo è l'ad di Eni, Claudio Un elemento cardine della strategia, Descalzi in merito all’Assemblea sottolinea Descalzi, "sarà la maggiore degli azionisti che si è tenuta il focalizzazione sullo sviluppo di capacità 12 maggio scorso. da fonti rinnovabili e biocarburanti e la fusione dei nostri business delle ener- Industriamoci pa g. 9
Anno VII N°5 Maggio 2021 business green)". Questo, sottolinea il gruppo, "consentirà al gruppo di diven- tare leader nella fornitura di prodotti decarbonizzati, di realizzare tutte le atti- vità e i processi industriali con emissioni nette zero (come definito nel piano stra- tegico di febbraio 2021) e coniugando obiettivi di redditività, di solida struttura patrimoniale e di sostenibilità". "Al fine di massimizzare la generazione di valo- re lungo l'intera catena di energia verde, il business delle rinnovabili di Eni sarà ancor più valorizzato grazie alla pre- vista integrazione con il retail del Gas & Power che rafforzerà le sinergie di gruppo. Questa fusione farà leva sulla gie rinnovabili e del retail gas&power, già ampia base clienti Eni, in crescita con l'obiettivo di sfruttare appieno le da 11 a 15 milioni, e su un aumento della sinergie e passare dagli attuali 10 mi- fornitura di energia da rinnovabili la cui lioni di clienti a 15 milioni di clienti e 15 capacità installata crescerà dai 4 Gw GW di capacità rinnovabile al 2030". previsti nel 2024 ai 15 Gw del 2030". "Nell'anno più difficile nella storia dell'in- "Gli investimenti complessivi, pari a 4 dustria energetica Eni ha dato prova di miliardi di euro nel corso del piano qua- grande resilienza e flessibilità rispon- driennale -sottolinea l'Eni-, sono riferiti dendo con prontezza alla crisi e nel in larga misura allo sviluppo rinnovabi- contempo accelerando nel processo li e mirati ad una diversificazione sia in irreversibile di transizione energetica". termini geografici che tecnologici. Eni In pochi mesi, sottolinea l'Eni, "è stato intende consolidare la propria presenza rivisto il programma di investimento e in Italia e Usa e allo stesso tempo svilup- costi e minimizzato l'impatto sulla cas- pare nuove iniziative progettuali in altri sa e sul debito, aumentando la liquidità Paesi Ocse quali il Regno Unito e i paesi ed assicurando la solidità patrimoniale. del Sud Europa. In generale, puntiamo In particolare, nel 2020 sono stati ri- sulla crescita in Paesi caratterizzati da dotti gli investimenti del 35% rispetto al un profilo di rischio basso che offrono budget e i costi operativi di 1,9 miliardi buone opportunità anche in un'ottica di euro rispetto al livello pre-Covid di di sviluppo congiunto con il business cui il 30% strutturali. Nonostante la di- retail". Ad oggi, rileva l'Eni, "i nostri scontinuità di mercato originate dalla investimenti in rinnovabili sono stati fi- pandemia di Covid-19, Eni ha confer- nanziati prevalentemente ricorrendo ad mato le linee strategiche, accelerando equity o, laddove possibile, accedendo verso la transizione (aumentando i ca- a finanziamenti agevolati o dedicati allo pex sul piano di 1 miliardo di euro nei scopo (e.g. finanziamento Bei su ini- pag . 10 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 ziative in Italia); in futuro, per progetti nibile nel medio termine come vettore selezionati, non è escluso il ricorso al energetico nei settori dei trasporti hard project financing". Con riferimento ai to abate come il trasporto pesante e tempi di recupero, rileva l'Eni, "non sono a lungo raggio". Eni, si sottolinea, "ha univocamente determinabili in quanto le sviluppato inoltre significative compe- iniziative di sviluppo in ambito rinnovabi- tenze nel campo della combustione di le e i ritorni finanziari ad esse associati miscele idrogeno-gas naturale nelle dipendono da numerosi fattori quali la turbine a gas esistenti attraverso una tecnologia, la localizzazione, il sistema tecnologia che permette di aumentare regolatorio, la presenza o meno di in- la percentuale di idrogeno con cui ali- centivi dedicati". "Nel 2020, a seguito mentare le turbine a gas Enipower per delle decisioni prese per difendere la generare elettricità a basso contenuto redditività e aumentare la resilienza allo di carbonio". scenario pandemico, è stato attuato un poderoso programma di efficienta- "Eni condivide gli obiettivi di fondo mento attraverso la puntuale revisione e molte scelte compiute nel Pnrr in di tutti i conti e l'ottimizzazione della termini di riforme e filoni progettuali". attività operative. Il programma ha con- sentito risparmi di costi operativi diffusi "Fra i filoni progettuali citati dal Piano in tutti i settori per 1,9 mld di euro ri- - sottolinea la società - c'è la promo- spetto al livello pre-Covid di cui circa il zione di capacità di generazione da 30% strutturali; in particolare il settore fonti rinnovabili innovative anche in siti e&p ha contribuito alla riduzione per offshore (0,68 miliardi di euro) e tra oltre il 50%"."La produzione di idro- le riforme è prevista la semplificazio- geno blu rappresenta la soluzione più ne delle procedure autorizzative per conveniente nel breve-medio termine queste tipologie di progetto. Analoga- per ridurre l'impronta di carbonio di im- mente, il Piano prevede interventi per pianti altamente energivori (i cosiddetti la decarbonizzazione di 19 isole minori hard to-abate). Per Eni è cruciale se- (0,2 miliardi di euro), e anche questo guire un approccio tecnologicamente potrà essere un ambito di sviluppo per neutrale nella produzione dell'idroge- tecnologie e progetti offshore". Eni, sot- no, sviluppando e applicando tutte le tolinea il gruppo, "ha elaborato progetti tecnologie disponibili e sostenibili in integrati di generazione da fonti rinno- ottica low carbon, senza escluderne al- vabili innovative offshore e dispone di cuna". L’uso dell’idrogeno sottolinea tecnologie proprietarie, ad esempio ancora il gruppo, "rappresenta una per la generazione elettrica da moto soluzione alla decarbonizzazione di ondoso, e intende contribuire - con tali settori industriali altamente energivori progetti e tecnologie, anche in collabo- in cui l'elettrificazione non è un'opzione razione con altri operatori - agli obiettivi attualmente percorribile o risolutiva. L'i- complessivi nazionali definiti dal Pnrr. drogeno rappresenta sicuramente una Pertanto, potrà valutare di partecipare valida opzione per una mobilità soste- alle procedure competitive che indivi- Industriamoci pa g. 11
Anno VII N°5 Maggio 2021 dueranno gli specifici progetti che si valutazioni condotte Eni non ritiene che avvarranno di schemi di incentivazione, il progetto Coral South sia attualmente quando questi ultimi saranno defini- a rischio". "Il recente attacco condot- ti". "Gli obiettivi di crescita nel piano to a Palma, che ha portato in seguito quadriennale sono prevalentemente or- l'operatore di Area 1 (Total) a dichiara- ganici. Con riferimento ai business delle re la forza maggiore per l'area a Nord rinnovabili e retail gas, sarà monitora- di Cabo Delgado - sottolinea l'Eni-, non to il mercato per valutare opportunità ha influito allo stato attuale sul livello di coerenti con gli obiettivi strategici di minaccia tanto a Pemba, quanto nell'of- crescita". In relazione a potenziali di- fshore dove si svolgono le attività per smissioni, coerentemente con il target il progetto Coral South. Al momento, annunciato di 2 mld euro nel quadrien- pur non escludendo attacchi dimostra- nio, sottolinea la società, "saranno tivi, riteniamo poco probabile nel breve valutate le dismissioni di asset margina- periodo un attacco simile con obiettivo li, maturi al fine di ottimizzare il nostro Pemba". Le misure di mitigazione mes- portafoglio e di trasformare il business se in atto a sicurezza del personale Eni in chiave di decarbonizzazione. Infine, e delle relative installazioni, sottolinea è in corso di valutazione la possibilità l'Eni, "risultano adeguate in relazione al di replicare il 'modello Var Energi' svi- livello di minaccia. Il campo di Afungi è luppando Business Combination in altri legato ai progetti onshore di Area 1 e paesi per massimizzare le opzioni di cre- Area 4". scita in quei contesti". "Sulla base delle pag . 12 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 04 Enel vuole accelerare la crescita di Antonello Di Mario E nel ha chiuso il primo trimestre per 588 milioni di euro, pari a 90.592 del 2021 con ricavi pari a 17,107 milioni di euro (87.772 milioni di euro miliardi di euro, con una riduzione al 31 dicembre 2020). Tale importo è di 2,878 mld (-14,4%) rispetto all'analo- coperto dal patrimonio netto, inclusivo go periodo del 2020. Il risultato netto delle interessenze di terzi, per 44.708 ordinario del gruppo ammonta a 1,214 milioni di euro (42.357 milioni di euro al miliardi di euro rispetto a 1.281 milioni 31 dicembre 2020) e dall'indebitamen- di euro nell'analogo periodo del 2020, to finanziario netto per 45.884 milioni registrando un decremento di 67 mln di euro (45.415 milioni di euro al 31 di euro (-5,2%). Il risultato netto del dicembre 2020). L'incremento dell'inde- gruppo si attesta a 1,176 mld di euro bitamento finanziario netto, pari a 469 (1,247 mld nel primo trimestre del 2020, milioni di euro (+1,0%), è sostanzialmen- -5,7%). Lo ha reso noto Enel al termine te riferibile al fabbisogno generato dagli del Cda presieduto da Michele Criso- investimenti del periodo (2.035 milioni stomo che ha esaminato ed approvato di euro), al pagamento di dividendi per il resoconto intermedio di gestione al 31 complessivi 2.0561 milioni di euro, al marzo 2021. L'ebitda ordinario del pri- consolidamento del debito delle società mo trimestre del 2021 ammonta a 4.159 australiane per circa 170 milioni di euro milioni di euro, con un decremento di e all'effetto cambi negativo per circa 1 582 milioni di euro rispetto all'analogo miliardo di euro. I positivi flussi di cas- periodo del 2020 (-12,3%). L'ebit del pri- sa generati dalla gestione operativa mo trimestre del 2021 ammonta a 2.525 (2.549 milioni di euro) e la liquidità ge- milioni di euro, in diminuzione di 584 mi- nerata dall'emissione, per 2.214 milioni lioni di euro (-18,8%) rispetto all'analogo di euro, di un prestito obbligazionario periodo del 2020. 21, inclusivo delle non convertibile subordinato ibrido per- attività nette possedute per la vendita petuo, hanno parzialmente compensato Industriamoci pa g. 13
Anno VII N°5 Maggio 2021 il fabbisogno finanziario connesso alle di nuova capacità rinnovabile in Brasi- fattispecie sopra evidenziate. Al 31 mar- le (0,17 GW) e Cile (0,05 GW), nonché zo 2021, l'incidenza dell'indebitamento all'effetto del consolidamento integrale finanziario netto sul patrimonio netto di alcune società in Australia prima valu- complessivo, il cosiddetto rapporto tate con il metodo del patrimonio netto debt to equity, è pari a 1,03 (1,07 al 31 (0,28 GW). L'energia netta prodotta dal dicembre 2020). Tale variazione è da Gruppo Enel nel primo trimestre 2021 è ricondurre sostanzialmente all'incre- pari a 53,7 TWh, con un incremento di mento del debito sopra dettagliato. Le 2,3 TWh (+4,5%) rispetto al valore re- vendite di energia elettrica nel primo gistrato nell'analogo periodo del 2020, trimestre 2021 ammontano a 78,8 TWh, da attribuire principalmente ad una con un incremento di 1,1 TWh (+1,4%) ri- maggiore produzione da fonte eolica in spetto all'analogo periodo dell'esercizio Spagna e Brasile, e da fonte solare in precedente. In particolare, si rilevano Australia. Si rileva un incremento del- maggiori quantità vendute in Italia (+0,5 la produzione da rinnovabili (+2,1 TWh, TWh) e in America Latina (+1,5 TWh), di cui +1,7 TWh eolica e +0,4 TWh da principalmente in Argentina (+0,5 TWh) solare); un lieve incremento della fon- e Brasile (+0,7 TWh). Le vendite di gas te termoelettrica (+0,4 TWh), dovuto naturale sono pari a 3,7 miliardi di me- all'aumento di produzione da Oil & Gas tri cubi, in linea con l'analogo periodo (+0,6 TWh) e carbone (+0,2 TWh), dell'esercizio precedente. La potenza compensato da una riduzione da fonti a efficiente installata netta totale di Enel ciclo combinato (- 0,4 TWh); una lieve nel primo trimestre 2021 è pari a 84,4 diminuzione (-0,3 TWh) rispetto all'ana- GW, con un aumento di 0,4 GW. La va- logo periodo del 2020 della produzione riazione è da ricondurre all'installazione da fonte nucleare, pari a 6,9 TWh. L'e- pag . 14 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 nergia elettrica trasportata sulle reti di fine anno. Alla luce dei risultati finanziari distribuzione del gruppo Enel nel primo e operativi raggiunti nel primo trimestre, trimestre 2021 si attesta a 125,6 TWh, di cui 54,8 TWh in Italia e 70,8 TWh all'e- confermiamo gli obiettivi di crescita per stero. "La guidance fornita ai mercati il 2021 in termini di EBITDA ordinario e finanziari in occasione della presenta- utile netto ordinario, zione del Piano Strategico 2021-2023 a novembre 2020 è confermata: nel come annunciato a novembre dello 2021 Enel prevede un ebitda ordinario scorso anno in occasione della presen- compreso tra 18,7 e 19,3 miliardi di euro tazione del Piano Strategico" .In un e un utile netto ordinario compreso tra contesto economico e sociale profon- 5,4 e 5,6 miliardi di euro". "Nel primo damente influenzato dalla pandemia da trimestre del 2021 abbiamo aumentato Covid-19, il gruppo Enel, si legge nella significativamente i nostri investimenti, nota al termine del Cda che ha appro- principalmente nelle rinnovabili e nelle vato i risultati illustrati in questo articolo reti, al fine di accelerare ulteriormen- "ha mostrato una significativa resilienza te il processo di decarbonizzazione di grazie ad un modello di business inte- Gruppo e cogliere le opportunità che grato lungo la catena del valore, una emergeranno dalla ripresa economica". struttura finanziaria solida ed un elevato Ad affermarlo è Francesco Starace, livello di digitalizzazione. La pandemia Ceo del Gruppo Enel. Questi investi- ha rappresentato anche, a livello globale menti, rileva Starace, "ci permetteranno e particolarmente in Europa, un'occa- di accelerare la crescita, in un contesto sione di riprogrammazione delle attività di sempre maggiore decarbonizzazione, economiche in ottica green e una spinta proiettandoci verso un nuovo record di agli investimenti nella transizione ecolo- costruzione di capacità rinnovabile a gica e in digitalizzazione". Industriamoci pa g. 15
Anno VII N°5 Maggio 2021 05 Perché bisogna cambiare l’art. 177 del Codice degli appalti di Paolo Pirani I l tempo della transizione ecologica za dei servizi di interesse economico prospetta una forte crescita occu- generale. Si tratta di principi costituzio- pazionale, ma se si applicasse, così nali e giuridici che vanno tutelati insieme com’è l’articolo 177 del codice dei con- ai livelli occupazionali” tratti pubblici rischierebbero il posto ben 150mila lavoratori dei settori ener- Anche i sindacati confederali sono getico, gas e ambiente. Come sindacati intervenuti a tal proposito. In ogni oc- siamo pronti a mobilitarci. Ma siamo lie- casione possibile, hanno scritto Cgil, ti di sapere che anche le imprese dei Cisl e Uil rappresentato l’impegno da settori succitati la pensano come noi. stimolare la politica ad occuparsi se- Siamo preoccupati per i nefasti effetti riamente di questa tematica che non conseguenti alla norma che impone ai trova alcun fondamento nella normativa titolari di concessioni dirette di affida- europea di riferimento, ma che rischia re una quota pari all’80 per cento dei nel nostro Paese, allo scadere della propri contratti mediante procedure di proroga fissata al 31 dicembre 2021, di evidenza pubblica. creare grandissimi danni occupazionali e altrettanti disastri agli importantissimi Affidare questi servizi, esternalizzandoli, servizi interessati dalla tematica relativa a società terze inciderebbe sulla adacqua, energia elettrica, gas, rifiuti. In sicurezza e sulla qualità del lavoro. quest’ottica i sindacati confederali han- no auspicato che il buonsenso prevalga, E poi, si potrebbero verificare aumenti visto che tutte le parti interessate, l’Au- dei costi dei servizi prestati che si sca- torità di regolazione per Energia, Reti richerebbero ulteriormente sulle tasche ed Ambiente compresa, auspicano la degli utenti. È bene che non venga lesa medesima soluzione. Gli stessi si sono la libera iniziativa economica e l’efficien- resi disponibili fin da subito ad un serra- pag . 16 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 to confronto con i ministeri interessati per una soluzione definitiva e condivisa della vicenda. Al ministro del Lavoro Andrea Orlan- do si sono rivolti pure Agostino Re Rebaudengo presidente di Elettricità futura e Michaela Castelli presidente Utilitalia, facendo presente che, oltre a presentare manifesti profili di inco- stituzionalità, l’attuazione della norma in questione avrebbe enormi riflessi negativi sull’organizzazione delle impre- se, alcune anche quotate in borsa e con importanti apporti di capitale pri- vato, e sull’efficienza e la qualità dei servizi pubblici gestiti dalle stesse. I la Uiltec chiedono con forza un appello rappresentanti delle imprese coinvolte alla politica locale e nazionale, hanno ribadito che il trasferimento co- di adoperarsi affinché la legge venga atto della quasi totalità dei servizi verso prontamente modificata senza ulteriori l’esterno comporterebbe seri rischi per rinvii. la continuità degli stessi durante la fase di esternalizzazione con un costo eco- In questo senso è importante che si de- nomico e sociale elevato dovuto alla termini una straordinaria mobilitazione necessità per i concessionari di opera- a sostegno della vertenza, per scon- re una riduzione della forza lavoro. giurare gli effetti nefasti e irreversibili dell’attuazione così com’è dell’articolo Insomma, parti sociali e datoriali con- 177 del cosiddetto Codice degli Appalti. cordano. Ed i sindacati di settore come Industriamoci pa g. 17
Anno VII N°5 Maggio 2021 06 Il piano della ripresa e la concertazione sociale dello sviluppo colpito soprattutto i giovani (-251 mila di occupati nella classe d’età 15-34 anni, Leonello Tronti -4,9%) e le donne (-233 mila occupate, -2,4%). Di fronte a questa situazione drammati- ca, in cui la ripresa della seconda metà del 2020 sembra affievolirsi nell’anno in corso (l’indice anticipatore della Uil segnala che il Pil del primo trimestre 2021 potrebbe segnare un ridimensio- namento dello 0,6% rispetto all’ultimo trimestre del 2020), il sindacato pone giustamente al Governo e al Parlamento soprattutto il problema della salvaguar- dia dell’occupazione: salvaguardia che sarebbe certamente minata dalla fine del blocco dei licenziamenti, ma anche da una troppo rapida spinta alla pur ne- cessaria riorganizzazione delle imprese e alla digitalizzazione dei processi pro- L’economia italiana (e non solo quella) vive duttivi. Tuttavia, è bene sottolineare un momento di crisi senza precedenti, ma che la domanda di lavoro è in realtà anche di speranza. una domanda derivata, il cui primo im- P pulso non è l’impresa datrice di lavoro, artiamo dalla crisi. La pande- ma la domanda di beni e servizi che mia l’ha colpita duramente, più l’impresa può soddisfare: in altri termi- della crisi finanziaria del 2008: ni, l’occupazione non dipende in prima nel 2020 il prodotto è caduto rispetto battuta dalla buona o cattiva volontà all’anno precedente dell’8,9%, le ore dell’impresa, perché non può essere lavorate dell’11%, i consumi delle fa- creata dal nulla, con un atto puramente miglie del 10,7%, gli investimenti del volontaristico. È invece necessaria una 9,2%. Con il blocco dei licenziamenti e domanda di beni e servizi che sostenga l’utilizzo senza precedenti della cassa durevolmente il processo produttivo e il integrazione, il crollo delle ore lavora- volume di lavoro di cui esso abbisogna – te per occupato (-8,9%) ha frenato la che può comunque essere ripartito tra i riduzione degli occupati totali al -2,1%; lavoratori con la manovra degli orari di ma le unità di lavoro dipendente hanno lavoro, con risultati occupazionali più o segnato un tracollo del 9,3%, che equi- meno ampi. vale a un milione e 600 mila dipendenti Quella domanda di beni e servizi (al a tempo pieno cioè, inclusi i part-time, netto degli investimenti) è in larghis- a più di un milione e 800 mila occupa- sima misura (più del 70%) generata ti dipendenti senza lavoro. La crisi ha dalla spesa delle famiglie, a cui contri- Industriamoci pa g. 19
Anno VII N°5 Maggio 2021 buiscono in modo determinante salari dal mercato e acquisirà dall’Unione Eu- e pensioni. Dunque, a livello aggregato, ropea attraverso il finanziamento del sono soprattutto gli stessi lavoratori a Piano nazionale di ripresa e resilienza domandare il prodotto del loro lavoro, PNRR), segna infatti finalmente una e nell’insieme l’occupazione dipende in salutare inversione della politica eco- buona misura dal potere d’acquisto dei nomica rispetto alla fase di “crescita salari. Ma se questa semplice costata- anemica” che ha contraddistinto il pre- zione è indubitabile a livello aggregato, cedente periodo 2014-2019. Il debito non è altrettanto evidente a livello mi- pubblico è previsto toccare il suo mas- croeconomico, dove l’orizzonte della simo (159,8% del Pil) nel 2021 e iniziare ragionevolezza è limitato al perimetro da allora un percorso di ridimensiona- dell’impresa, del gruppo di cui fa parte mento che lo porterebbe nel 2024 al o tutt’al più delle imprese del territorio 152,7% (Figura 1). Il debito dovrebbe che potrebbero impiegare il lavoro che da un lato sostenere l’occupazione, la perdesse l’occupazione. La visione ma- qualità dei servizi pubblici e la domanda croeconomica tende a sorvolare sui interna attraverso un ampliamento del costi economici, sociali e culturali ne- pubblico impiego (che oggi, in rapporto cessari a fare in modo che la perdita di a quello dei paesi prossimi all’Italia, pre- un lavoro non si trasformi nella perdita senta un deficit di occupati dell’ordine del lavoro, ma quella microeconomica di circa un milione di unità). Dall’altro evita di accettare che la sopravvivenza finanziare gli investimenti previsti dal e la sostenibilità delle imprese dipende PNRR proseguendo la ripresa iniziata in modo determinante dal livello e dalla nel 2020 fino a raggiungere nel 2024 crescita del potere d’acquisto dei salari. un valore superiore del 17% a quello del La ripresa post-covid dell’occupazione 2019. richiede un’azione congiunta, dal lato Gli investimenti pubblici dovrebbero macroeconomico, di sostegno dei salari esercitare un significativo effetto di trai- reali e, dal lato microeconomico, di forte no su quelli privati, che il PNRR prevede potenziamento degli ammortizzatori e vengano attivati con un moltiplicatore dei servizi pubblici e privati di colloca- superiore a 2, fino a raggiungere nel mento, formazione e riqualificazione. 2024 un livello superiore del 16,6% ri- Abbiamo però scritto in apertura che spetto al 2019. In conseguenza degli l’economia italiana vive anche una fase investimenti, pubblici e privati, il DEF di speranza, e lo abbiamo fatto per prospetta una crescita del volume di un motivo evidente. Il Documento di lavoro che, in termini di ore lavorate, economia e finanza (DEF 2021), che dovrebbe recuperare nel 2023 il livello nella predisposizione dello scenario del 2019 e superarlo nel 2024. La cre- programmatico 2021-2024 tiene con- scita dell’input di lavoro condurrebbe to sia dell’attuale fase di sospensione ad una crescita più che proporzionale delle regole di bilancio europee, sia dei redditi da lavoro dipendente, anche delle risorse che lo Stato ha acquisito in funzione dell’atteso rinnovo dei troppi pag . 2 0 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 Figura 1. Andamento delle principali variabili economiche nel 2020 e nello scenario programmatico 2021-2024 (numeri indice in base 2019=100) Fonte: DEF 2021 Figura 2. Andamento delle principali variabili del mercato del lavoro nel 2020 e nello scenario programmatico 2021-2024 (numeri indice in base 2019=100) Fonte: DEF 2021 Industriamoci pa g. 21
Anno VII N°5 Maggio 2021 contratti nazionali di lavoro attualmente d’acquisto che, nel 2024, dovrebbe col- scaduti (che organizzano il 79,6% dei locarsi 6,8 punti percentuali sopra il lavoratori dipendenti). livello del 2019. Poiché il saldo commerciale (esporta- Lo scenario programmatico del Governo zioni nette) dovrebbe rimanere stabile e del Parlamento attesta la possibilità e ad un livello prossimo a quello del 2020 la volontà che l’economia esca dalla cri- (35,2 miliardi), inferiore a quello degli si del covid con una prospettiva nuova, anni precedenti, la crescita dell’eco- aperta ad una fase di sviluppo duratura nomia italiana dovrebbe finalmente più sostenuta e socialmente bilanciata, orientarsi, per quanto lentamente, ver- basata sulla conversione ecologica e so un modello maggiormente guidato digitale dei processi produttivi e capace dalla domanda interna (consumi e in- di offrire nuove e significative oppor- vestimenti) anziché restare nel modello tunità di lavoro a una parte più ampia “mercantilista povero” perseguito dal della popolazione. Si tratta però di una 2014 con esiti a dir poco deludenti. prospettiva su cui pesano molte inco- La Figura 2 mostra gli effetti sul mer- gnite. A livello internazionale si avverte cato del lavoro degli andamenti attesi nettamente la mancanza di una stra- dell’economia che abbiamo indicato. A tegia condivisa, capace di condurre fronte di una significativa ripresa nel il pianeta ad un nuovo ordine econo- 2021 e 2022 delle ore lavorate pro capi- mico globale, ed evidenti sono anche te – che resterebbero però al disotto del le difficoltà che ancora travagliano la livello del 2019 anche nel 2023 e 2024 costruzione dell’Europa. Ma anche a – la crescita del volume di lavoro assor- livello interno, il Piano nazionale di ripre- bito dal sistema economico porterebbe sa e resilienza rappresenta una sfida ad un costante incremento dell’occupa- senza precedenti, che richiede alle zione, recuperando nel 2022 il livello del amministrazioni pubbliche così come 2019 e nel 2024 presentando su quello alle imprese e ai lavoratori di affronta- un vantaggio del 3,3% (838 mila occu- re con decisione una fase di profonda pati aggiuntivi). ristrutturazione dell’apparato produttivo In conseguenza dell’ampliamento con straordinaria rapidità ed efficacia, dell’occupazione, il tasso di disoccupa- pena la perdita dei finanziamenti euro- zione subirebbe dal 2022 una caduta pei per ottenere i quali il Piano è stato che lo porterebbe nel 2024 all’8% dal concepito. 10,1% del 2019. Infine, in relazione ad Una nuova forma di concertazione so- un lieve aumento della produttività ora- ciale dello sviluppo nei settori, nelle ria del lavoro che, come di consueto, imprese e nei territori, a sostegno delle dovrebbe rispondere all’effetto degli in- linee progettuali tracciate dal PNRR, è vestimenti pubblici e privati con un paio lo strumento fondamentale per rende- d’anni di ritardo, per un’unità di lavoro re operativa, praticabile e condivisa la occupata a tempo pieno il reddito da programmazione della nuova fase di lavoro dipendente dovrebbe presen- sviluppo. Le parti sociali possono costi- tare una crescita continua del potere tuire l’elemento centrale, la dorsale di pag . 2 2 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 diffusione del nuovo sviluppo non solo soprattutto nell’Italia di oggi, caratte- tra le imprese, ma anche tra i territori e rizzata da un tessuto produttivo così le categorie, offrendo una base di co- granulare e diffuso, un'imposizione ordinamento e moltiplicazione di azioni, dall'alto non funzionerebbe. La pro- informazioni e risultati, mettendo a spettiva della riscossa dal declino cui sistema le diverse dimensioni della bila- la legge del meno uno ha condannato teralità (formazione, assistenza fiscale e l’economia italiana non può che essere sociale, previdenza integrativa, welfare altrettanto granulare e diffusa. Dall’al- aziendale) e confrontandosi con le am- to si deve certo indirizzare, favorire e ministrazioni, le istituzioni pubbliche e di accompagnare il processo; e soste- ricerca deputate alla politica industria- nerne soprattutto la parte tecnica con le, le banche e le istituzioni finanziarie. un supporto robusto alle attività di pro- La sfida è quella di riuscire a coniugare grammazione degli obiettivi e di verifica in un disegno coerente un netto avan- dei risultati di una politica industriale zamento del sistema delle relazioni diffusa, multilivello: territoriale, settoria- industriali come elemento centrale del le, nazionale. Sistema nazionale dell’innovazione, momento di disseminazione dell’inno- Ma la concertazione sociale dello vazione sociale e di costruzione di una sviluppo va fondata e costruita dal società dell’apprendimento, base ope- basso, nei territori, nelle imprese e nelle rativa culturale e sociale dell’aggancio categorie. del Paese all’economia della conoscen- za: un sistema capace di coniugare Se fino a pochi anni fa questa prospet- armonicamente le attività di ricerca e tiva appariva irrealizzabile, oggi le crisi innovazione con la contrattazione col- sanitaria e ambientale – e l’impegno fi- lettiva, la partecipazione cognitiva dei nanziario che il Paese si è assunto per lavoratori ai processi produttivi con la porre loro rimedio – l’hanno messa concertazione dello sviluppo. all’ordine del giorno. In Germania la partecipazione dei lavo- ratori al controllo delle imprese è stata imposta dall'alto, per legge. In Italia e Industriamoci pa g. 23
Anno VII N°5 Maggio 2021 07 Energia: con il recovery plan il momento della verità di Ennio Fano N el numero di dicembre 2020 af- trambe le condizioni (parametri) stanno frontammo su questa rubrica, in venendo meno perché la quota di ener- via preliminare, la sezione dedi- gia proveniente da fonti fossili è sempre cata all’energia del PNNR. Con il titolo più bassa. Inoltre, non si registra l’av- “Occasione per il settore energia” indi- vio di nuovi cantieri nel settore cicli viduammo alcune priorità, suggerendo combinati a gas ad alto rendimento, in anche di salvaguardare alcuni princi- quanto bloccati, come al solito dai veti pi fondamentali sia per un recupero delle Amministrazioni locali, abbagliate dell’occupazione nel settore, ma anche forse da illusorie prospettive di appli- una serie di interventi per attenuare gli cazione e arrivo immediati di tecnologie impatti delle bollette sulle tasche dei avanzate e di nuovi vettori energetici cittadini e delle imprese. (vedi idrogeno). Il rischio è di perdere Sul fronte delle bollette partiamo già un’occasione propizia. A questi Ammi- male; nistratori va detta la verità per renderli responsabili delle decisioni che prendo- ancora una volta si registra per il no. Sicuramente l’era dell’idrogeno si trimestre in corso un aumento sia avvicina, se ne parla da trent’anni. Ma dell’elettricità sia del gas. non è sostitutiva da qui ai prossimi die- ci anni all’utilizzo del gas. Fuorviante è La struttura del mercato dell’energia, anche raccontare che il trasporto con a fronte di un sempre maggiore ap- auto elettriche è a portata di mano. porto di fonti rinnovabili, non funziona. Oggi è una nicchia interessante, a fru- Come tante volte scritto, esso è basato izione però di fasce di popolazione fondamentalmente sull’incremento di molto abbienti. Come pure la riduzione efficienza degli impianti termoelettrici dei consumi di energia, ottenibile con e sui prezzi dei prodotti petroliferi. En- l’efficientamento energetico delle abita- pag . 24 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 zioni, è ben lontana. Per non parlare del della Transizione Ecologica è stato fat- supposto forte incremento delle fon- to presente questo sperpero. ti rinnovabili nazionali (fotovoltaico ed Si riporta per correttezza quanto pre- eolico). La realtà è ben diversa, non ab- sente nel PNRR: biamo le sterminate aree pianeggianti ed incolte della Spagna, dove fotovol- Riforma 1.2: Programma nazionale per taico ed eolico imperano. Non fruiamo la gestione dei rifiuti dei venti costanti della Danimarca e A fronte delle evidenze emerse dalla della Germania, dove è relativamen- Commissione Europea sull’assenza te semplice realizzare immensi campi di una rete integrata di impianti di eolici sul mare. In Italia scarseggiano raccolta e trattamento rifiuti attribuibile queste tipologie di luoghi. Abbiamo di all’insufficiente capacità di pianificazione contro altre ricchezze da preservare e delle regioni e, in generale, alla debolezza valorizzare. Possiamo produrre la no- della governance, risulta necessario stra energia rinnovabile in altra maniera. sviluppare un programma nazionale per Dovrebbe valere la pena di soffermarsi la gestione dei rifiuti. Il programma, oltre su questi temi in modo critico e costrut- ad evitare procedure di infrazione sui tivo; le OO.SS., ben consapevoli, da anni rifiuti, consentirà di colmare le lacune chiedono un confronto con il Governo. impiantistiche e gestionali. Inoltre, il Confronto sempre rinviato. programma permetterà di migliorare Nel PNIEC, documento base di riferi- significativamente i dati medi nazionali mento dei progetti energetici presenti e di raggiungere gli obiettivi previsti nel PNRR, non si è voluto affrontare lo dalla nuova normativa europea e sviluppo delle biomasse agro-forestali nazionale (percentuale di rifiuti raccolta come pure della valorizzazione energe- in differenziata e percentuale di rifiuti in tica dei rifiuti. Negli altri Paesi queste discarica, riutilizzo, recupero, ecc.). risorse vengono sfruttate in modo otti- male e proficuo. Andando poi a cercare nell’apposito ca- Nel nostro PNRR alla voce rifiuti si pitolo i progetti proposti da finanziare, utilizzano frasi generiche e sconta- manca davvero ogni intervento concre- te, mai avendo il coraggio di parlare to per i rifiuti di Roma, per quelli della chiaramente che per l’Italia sarebbe op- Sicilia, per non parlare poi di Puglia e portuno allinearsi agli standard di Campania. È davvero grave questa recupero energetico dei rifiuti presente “dimenticanza” negli altri Paesi comunitari. Continuere- Riprendendo il tema delle rinnovabi- mo a preferire l’esportazione all’estero, li, basta esaminare i piani industriali di a costi inaccettabili, dei nostri rifiuti che alcune grandi aziende energetiche per spaziano dal Portogallo, a Cipro, alla comprendere quanto limitati sono i nuo- Bulgaria ecc. Costi miliardari ormai. Non vi investimenti di produzione elettrica solo, ma ogni giorno paghiamo salate da rinnovabile all’interno del territorio multe all’UE per l’utilizzo delle discari- nazionale. Mentre elevati sono gli in- che vietate. Chissà se il nuovo Ministro vestimenti per la gestione del servizio Industriamoci pa g. 25
Anno VII N°5 Maggio 2021 di fornitura e distribuzione di energia, e creare occupazione e crescita. Il Piano miglioramento della fornitura dei servi- rafforza la ricerca e lo sviluppo nelle aree zi, digitalizzazione delle attività. In ogni più innovative, a partire dall’idrogeno”. caso vale la pena di riportare quanto l’Italia ha fatto in questi anni sull’impian- Sappiamo bene, purtroppo, che pan- tistica da fonti rinnovabili. Il grafico è nelli fotovoltaici, sistemi di accumulo molto esemplificativo. energia, impianti di climatizzazione pro- In ogni caso è necessario che l’intero vengono perlopiù da paesi asiatici, che comparto industriale legato all’energia i nostri lavoratori saranno dedicati al si impegni al meglio per utilizzare le ri- montaggio e ad una limitata manuten- sorse che dall’UE saranno disponibili. zione. Ma è anche vero che L’impegno del Governo è scolpito nel seguente passaggio del documento di il nostro sistema di imprese, di concerto Piano: con i grandi player quali ENI, ENAL, SNAM ecc, ha il dovere di dare il meglio “Il Governo intende sviluppare una per uscire da questa sottomissione leadership tecnologica e industriale tecnologica. nelle principali filiere della transizione (sistemi fotovoltaici, turbine, idrolizzatori, Questo è quello che dal Recovery Plan batterie) che siano competitive a livello ci si attende. internazionale e consentano di ridurre la dipendenza da importazioni di tecnologie pag . 2 6 UILTEC
Anno VII N°5 Maggio 2021 08 Mamme e lavoro: un'equazione difficile da risolvere di Antonella Maggio N el mese di Maggio, il 9, si è fe- risorse a cui attingere, in termini di steggiata la Festa Mamma che flessibilità, abilità nel risolvere i proble- come ogni anno offre l'occasio- mi, velocità decisionale, precisione. Ma ne per omaggiare le mamme e per farci in Italia, complice a volte un sistema fermare a riflettere sul ruolo delle don- culturale arretrato che non favorisce ne madri nel mondo del lavoro. la maternità e la famiglia, meno di una Lavoro e maternità non dovrebbero es- donna su due lavora e i figli rappresen- sere considerate inconciliabili, eppure tano ancora un ostacolo alla carriera e alla piena occupazione femminile. nel nostro Paese per molte donne la Le donne che lavorano sono da consi- scelta di seguire le proprie aspirazioni derare delle grandi equilibriste che ogni professionali contrasta con la giorno si barcamenano in un sottile gio- possibilità di realizzare progetti di co di incastri che inizia la mattina presto famiglia: e finisce la sera tardi, tra figli da gestire, casa da organizzare, orari e impegni di una difficoltà accresciuta ancora di più lavoro da rispettare. dagli effetti della pandemia, in quan- In un momento storico difficile come to le donne, come mostrano gli ultimi il nostro, dove l’emergenza sanitaria dati Istat, sono state toccate maggior- mondiale ha visto cambiare le abitudini mente da licenziamenti, mobilità, cassa lavorative e sociali di ognuno di noi, la integrazione. conciliazione fra i tempi di vita privata In Italia le donne rappresentano anco- e di lavoro è tornata con forza al cen- ra l'anello debole del sistema lavorativo, tro dell’attenzione dei temi riguardanti il (insieme ai giovani). Un paradosso, per- mondo lavorativo, in quanto ritenuta un ché invece dovrebbero essere delle punto cardine per poter competere con Industriamoci pa g. 27
Anno VII N°5 Maggio 2021 nuovi mercati e nuovi processi di lavoro, maternità e lavoro, che non la co- e nel contempo con le importanti muta- stringano più a dover ‘nascondere la zioni sociali. pancia’”. È stato Papa Francesco a dirlo Il Sindacato, in realtà, non aveva mai tra- agli Stati generali della natalità perché lasciato l’argomento della conciliazione solo attraverso la natalità si può “rimet- vita/lavoro, conscio della necessità di tere in moto l’Italia a partire dalla vita, a una condivisione dei compiti familiari partire dall’essere umano”. per poter garantire una migliore gestio- Affinché le donne si possano realiz- ne del tempo e di una esistenza serena zare come madre e come lavoratrice, dentro e fuori della famiglia. Come ha e possano realizzare un progetto di perseguito, specialmente in questo vita concreto, che, come sindacato, momento difficile segnato dalle con- dobbiamo continuare ad impegnarci seguenze della crisi economica, la quotidianamente e con determinazione contrattazione di genere. ad incidere sulle necessità che possano Ritenendo che le politiche di genere, permettere di conciliare la dimensione sul versante della contrattazione, non lavorativa e la dimensione personale ed vanno considerate un lusso riservato affettiva. ai periodi di crescita delle aziende, ma Per far questo occorre creare lavoro proprio di fronte alla crisi e ai cambia- stabile, ben contrattualizzato, sicuro, si menti, va perseguita una politica di devono incentivare le politiche di welfa- valorizzazione del contributo che le re e attivare investimenti. È necessario, donne possono dare allo sviluppo e inoltre, favorire l’assunzione e la per- all’innovazione, attingendo a quelle pe- manenza delle donne nel mercato del culiarità che fanno della differenza il lavoro rafforzando gli sgravi fiscali e valore aggiunto. Le modalità e le fasi contributivi. della contrattazione di genere, non- A tutti noi spetta una grande sfida, che ché le misure previste dagli accordi, presuppone un cambio culturale, che si dovrebbero costruire un sistema di può vincere se si esercita corresponsa- relazioni sindacali che favoriscano l’in- bilità tra Governo, Regioni, Enti locali, clusione delle differenze come politica Parti Sociali. d’impresa. La maternità deve essere intesa come Perché solo insieme si potrà migliorare un valore e un’opportunità per la collet- la vita lavorativa non solo delle donne tività e va dunque incentivata. Occorre e non solo di una generazione, ma di un creare “le condizioni che consentano intero Paese. alla donna di non dover scegliere tra pag . 2 8 UILTEC
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