XLI Esposizione "Storie di noi...collezionando!" - Filatelica, Numismatica e di hobby vari - Circolo Filatelico Numismatico e Hobby Vari ...
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® CIRCOLO FILATELICO COMUNE DI NUMISMATICO MONTEVARCHI “Benedetto Varchi” XLI Esposizione Filatelica, Numismatica e di hobby vari “Storie di noi...collezionando!” CIRCOLO FILATELICO NUMISMATICO E HOBBY VARI “BENEDETTO VARCHI”
® CIRCOLO FILATELICO COMUNE DI NUMISMATICO MONTEVARCHI “Benedetto Varchi” XLI Esposizione Filatelica, Numismatica e di hobby vari 52025 MONTEVARCHI (AR) 3.9.2016 41a MOSTRA FILATELICA “STORIE DI NOI “Storie di noi...collezionando!” A cura del: CIRCOLO FILATELICO-NUMISMATICO E HOBBY VARI “BENEDETTO VARCHI” e-mail : cilnumvarchi@gmail.com – Tel e Fax 055 981382
XLI ESPOSIZIONE FILATELICA con mostra sul tema: “Storie di noi…collezionando” Montevarchi, 3/5 settembre 2016 Via Poggio Bracciolini, Ex Chiesa di Cennano a cura del Circolo Filatelico e Numismatico e Hobby vari “BENEDETTO VARCHI” Organizzazione generale Consiglio del Circolo Filatelico- Numismatico e Hobby vari “B. Varchi” Presidente Sergio Barbagli Consiglieri e Sindaci Valentina Baldi – Luciano Bechini - Fulvio Biloghi Simone Burzagli - CArlo Alberto Brusci - Mario Cammarano - Franco Casini Licio Casini – Daniele Chiari - Piero Ferrati - Patrizio Iezzi – Daniele Mafucci Francesco Martinelli - Vittorio Nocentini - Franco Storri - Dialma Verdelli - Luca Vignogna Organizzazione e redazione Numero Unico Valentina Baldi - Patrizio Iezzi Organizzazione e allestimento mostra Luciano Bechini - Piero Ferrati - Franco Storri - Licio Casini- Francesco Martinelli - Vittorio Nocentini Collaborazioni Silvia Chiassai - Sindaco di Montevarchi Maura Isetto - Assessore alla Cultura Luciano Bucci - Assessore ai Lavori Pubblici Anna Braccini - Uficio Cultura Severiano Paolini - Uficio Promozione del Territorio Con il contributo di: Amministrazione Comunale di Montevarchi Poste Italiane SpA Federazione fra le Società Filateliche Italiane CSAI – Centro Servizi Ambiente Impianti SpA BCC - Banca del Valdarno DAL 1912 Si ringraziano in particolare: Mons. Claudio Brandi Elisabetta Simonti (disegnatrice) Ensany Jasmine (coloring disegno) Fulvio Bernacchioni Associazione Nazionale Marinai Italiani © Copyright 2016 by Circolo Fil. Num. e Hobby Vari “Benedetto Varchi” - Montevarchi
SOMMARIO ELENCO ESPOSITORI P. 4 PROGRAMMA P. 6 SALUTO DEL SINDACO DI MONTEVARCHI P. 7 Editoriale “Storie di noi… collezionando” di Patrizio Iezzi P. 9 Diario del circolo “40 anni fa… ” di Sergio Barbagli P. 11 “Il collezionismo, una passione antica” di Fulvio Bernacchioni P. 15 “Collezione = raccolta ordinata di cose o pregevoli o curiose” di Franco Storri P. 17 “Nuove frontiere del collezionismo” di Roberto Gottardi P. 20 “Perché collezionare monete?” di Luciano Rustichini P. 23 “Le igurine” di Francesco Martinelli P. 25 Le telecomunicazioni “ il cammino verso lo sviluppo” di Piero Ferrati P. 26 “Raccogliere o collezionare? (scatole di iammiferi)” di Giuse Benignetti P. 28 “La igura del collezionista” di Valentina Baldi P. 30 Le immagini presenti in questa pubblicazione sono di proprietà degli aventi diritto e sono state raccolte a puro scopo divulgativo. Tutti i marchi appartengono ai legittimi proprietari.
XLI ESPOSIZIONE FILATELICA Via Poggio Bracciolini, ex Chiesa di Cennano “Storie di noi…collezionando!” Elenco Espositori di Filatelia, Numismatica e di Oggettistica varia: Roberto Gottardi - Francesca Benvenuti Luciano Bechini - Giovanni Corsi Fulvio Biloghi - Fabrizio Rotesi Franco Casini - Gianna Casini Sergio Barbagli - Paolo Morbidelli - Renato Bittoni Franco Storri - Francesco Martinelli Piero Ferrati - Daniele Mafucci Romeo Pancrazzi - Patrizio Iezzi Giacomo Iezzi - Valentina Baldi Ottavio Romei - Roberto Buffoni Michele Palagi - Luca Vignogna Ed inoltre...saranno presenti modelli di navi grazie all’Associazione Nazionale Marinai Italiani (ANMI) con Giorgio Fantoni, Fernando Neri, Settimio Ubaldi e Sergio Nocentini.
PROGRAMMA “Storie di noi…collezionando!” Sabato 3 Settembre 2016 Dalle ore 9,00 alle 13,00 all’interno dell’esposizione (Montevarchi - Via Poggio Bracciolini, ex Chiesa di Cennano) sarà attivato un Uficio Postale distaccat con Annullo Speciale della manifestazione. Orario degli eventi: L’esposizione rimarrà aperta da sabato 3 a lunedì 5 settembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 23,00 INGRESSO LIBERO 6
Saluto del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai “Basta osservare come un collezionista maneggia gli oggetti della sua vetrina. Non appena ne prende in mano uno, il suo sguardo ispirato sembra trapassare l’oggetto e perdersi nelle sue lontananze. Di qui il lato magico del collezionista”. Queste parole del ilosofo e scrittore tedesco Walter Benjamin ben ricostruiscono in poche parole l’essenza stessa che anima l’attività del collezionista, aldilà del tipo di collezione di oggetti o altro che egli desidera fare. Ed è con questa frase che mi piace presentare l’ultimo lavoro del Circolo Filatelico e Numismatico che ha proprio nel collezionismo una dei fondamenti della propria attività sociale. Tra l’altro il Circolo Filatelico da anni organizza con grande successo la manifestazione Varchi Comics che opera nel mondo del collezionismo dei fumetti. E nel volume che avete tra le mani scorreranno tanti e diversi modi di fare collezionismo nella nostra comunità e nel Valdarno e durante le feste del Perdono avrete modo anche di visitare mostre e spazi dedicati ai nostri collezionisti. Ma io ritengo che fare collezionismo sia, oltre che una particolarità personale, anche un modo per ricordare e raccontare la storia di una comunità, di un territorio, di un paese. Perché oltre ai libri e ai racconti, sono gli oggetti che riusciamo a conservare e a custodire a spiegarci la storia e a creare legami attraverso la conoscenza di ciò che c’era prima e ciò che è oggi. Dunque vorrei ringraziare il Circolo Filatelico e Numismatico per questo nuovo lavoro che ci permetterà di scoprire tanti e diversi modi di fare collezionismo, di scoprire le storie delle persone che praticano questa attività e dell’amore 7
con cui custodiscono i più svariati oggetti, e in fondo di scoprire come nel tempo questa comunità sia cambiata, nelle sue cose positive e negative. Gli oggetti possono parlare, e spesso lo fanno proprio grazie proprio al “lato magico” di chi le colleziona, attraverso la passione che scaturisce dalle loro parole quando ci mostrano un pezzo della loro collezione. E così noi riusciamo a capire un po’ più di noi, un po’ di più da dove veniamo e della storia che ci ha preceduto in quel sottile e stupendo ilo che lega il nostro passato con il presente che viviamo essenziale per costruire il nostro futuro. Silvia Chiassai Sindaco di Montevarchi 8
Editoriale “Storie di noi…collezionando” di Patrizio Iezzi Tutti hanno una storia personale che li lega ai primi approcci con il collezionismo. Anche chi scrive questo editoriale ricorda il “cremifrutto Althea” con il “club del francobollino” e la bustina allegata al prodotto alimentare con un francobollo…erano gli anni ’50 e mia madre acquistava questo prodotto per me….bei tempi….oggi ho tre igli..tre “gronchi rosa” che ho loro regalato….c’est la vie (dicono in Francia). Ma torniamo all’editoriale e alla dificoltà che il Consiglio ha avuto nel trovare un tema e un locale per la mostra di quest’anno. In più c’era l’elezione del Sindaco in Montevarchi e un attimo di incertezza e di perplessità ci ha coinvolto tutti: che ine farà l’attività del Circolo Filatelico con la nuova Giunta? Riuscirà a mantenere costante la sua partecipazione agli eventi più o meno culturali della cittadina? Le risposte saranno date nel corso del tempo. Intanto è stato trovato un locale (la Chiesa di Cennano come per l’esposizione dell’anno passato) grazie allo scambio dialettico tra Franco S. e don Claudio. Per il tema abbiamo deciso di fare un viaggio nelle nostre memorie attraverso le collezioni che ciascuno di noi ha fatto nel corso della propria vita; così è nato il titolo. Valentina B. , Piero F. , Francesco M. , Vittorio N. ed il sottoscritto hanno costituito il Comitato per la Mostra (con l’usuale e obbligatoria approvazione del Consiglio intero e del presidente e con la partecipazione di soci volenterosi cui sempre dobbiamo i nostri ringraziamenti ). Collezione di Scarpe da ginnastica di Giacomo Iezzi La prima cosa da fare era evitare le critiche del Numero Unico dell’anno passato, critiche anche un po’ accese (chissà perché?...siamo tutti volontari 9
e abbiamo lavorato con serietà ed impegno anche l’anno scorso), quindi il numero è “farcito” di articoli riguardanti le più svariate ed anche usuali collezioni tenendo sempre o quasi presente il dualismo “qualità e quantità”. Collezionisti vari hanno dato la loro adesione ed hanno offerto i loro oggetti (appartenenti a collezioni le più varie). Il collezionismo oggi ha assunto signiicati diversi e siamo andati oltre al collezionare francobolli e monete. Oggi si colleziona tutto perché abbiamo descritto, scoperto e compreso che, oltre ad un eventuale vantaggio economico, tutto fa storia…tutto ci porta a come eravamo e come erano le generazioni precedenti a noi. Sarebbe bello a questo punto accennare ad desiderio (almeno dello scrivente) di dare una valenza sociale a questo editoriale e, a questo ine, mi vengono in mente tutte le brutture di questa nostra società e come evitarle. Una strada potrebbe essere rivolgendo i nostri desideri anche al tempo libero che, attraverso il collezionismo e anche con poco impegno e poco denaro, potrebbe aiutarci a vivere meglio e ad evitare le mostruosità che la nostra limitata mente ci fa commettere. Quindi sarebbe auspicabile partecipare a gruppi e/o circoli che promuovono attività culturali varie. Chiudo con la speranza che qualcosa di questo messaggio rimanga nei pensieri dei lettori. Qualche nostro politico famoso, al termine del proprio discorso, inneggia all’Italia; io, che non sono né un politico, né tantomeno famoso voglio ricordare a tutti che a Montevarchi c’è un Circolo Filatelico- Numismatico e di Hobby vari che aspetta tutti coloro che sono interessati a sviluppare e ad indirizzare il proprio tempo libero anche in altre direzioni non solo per se stessi, ma anche per i igli e in generale per le generazioni future. Collezione di sorpresine kinder di Franco Casini e Gianna Casini 10
Diario “40 anni fa….” del circolo di Sergio Barbagli Questo 2016 segna il 40 ° anno dal momento in cui un gruppo di collezionisti, soprattutto di ilatelia, iniziarono a pensare sul come mettersi insieme ed organizzarsi in un circolo, dove tutti, non sono ilatelici ma anche appassionati alla raccolta di monete e cartoline (e queste, all’epoca, erano le collezioni che più andavano di moda), potessero avere un punto di riferimento. Questo fu l’obiettivo e questo siamo riusciti a realizzare. Inizialmente ci fu concessa in uso una stanza dalla Parrocchia di San Lorenzo, precisamente dove si trovava e si trova tutt’ora il Museo Paleontologico. Dopo qualche anno lo spazio non fu più disponibile ed allora, grazie all’intervento dell’amministrazione comunale, ci fu concessa una sede all’interno del palazzo del podestà; per anni è stata la nostra sede e di altre associazioni come i Fotoamatori e WWF . Nel 2004 l’Amministrazione comunale con l’intento di ristrutturale il palazzo ci chiese, con l’aiuto che ci fu concesso, di liberare lo spazio della sede che avevamo in uso. Decidemmo di affrontare in modo deinitivo il problema e acquistammo quella che oggi è la nostra sede del Circolo Filatelico Numismatico e Hobby vari “Benedetto Varchi” in via Ammiraglio Burzagli n. 50/A. Per quanto attiene alla nostra attività inizio con un giudizio sulla manifestazione più recente e cioè la 40° mostra del settembre 2015: il titolo che le avevamo dato “Montevarchi, quattro passi in centro” è stata una delle manifestazioni di maggior successo, soprattutto per il molto apprezzamento del pubblico che è venuto a visitare la mostra allestita nella Ex Chiesa di Cennano. Essa annoverava l’ esposizione ilatelica, cartoline d’epoca del centro storico e materiale fotograico vario oltre una interessante pubblicazione per la quale 11
abbiamo fatto realizzare addirittura una ristampa visto che l’opera nei giorni della mostra era esaurita. E, come dicevo all’inizio, siamo stati gratiicati soprattutto dalla presenza di un folto pubblico di visitatori in quantità eccezionale. Ripercorrendo il diario della nostra attività 2015 non possiamo non far menzione della tradizionale cena sociale detta “degli auguri” che si tiene da alcuni anni in un ristorante della zona ed alla quale oltre ai soci partecipano sempre molti amici e simpatizzanti. Alla ine del 2015 siamo stati anche impegnati nel rinnovo del Consiglio Direttivo che vede sempre qualche nuovo ingresso, come difatti si è veriicato attraverso l’urna. E, per questo, faccio un augurio di buon lavoro ai nuovi eletti e un grazie a coloro che nella precedente legislatura hanno dato il loro contributo a svolgere positivamente l’attività del sodalizio. Il 2016, come al solito, ci ha visti impegnati nel dare un contributo al “Carnevale dei ragazzi” di Montevarchi , e questo come ormai facciamo da 20 anni si sviluppa attraverso un concorso di disegno nella scuola primaria e secondaria, poi con una mostra dei lavori presentati e con la consegna dei riconoscimenti stabiliti da una commissione giudicatrice. Il tutto si svolge nei locali della “Bartolea” sede anche di un uficio postale distaccato che per l’occasione utilizza un bollo speciale nel quale è riprodotto il disegno vincitore dell’anno precedente, oltre ai tre disegni secondi classiicati del 2015 e che noi, come circolo, ci occupiamo di far riprodurre su altrettante cartoline che mettiamo a disposizione dei ragazzi e di quanti interessati al materiale ilatelico. Aggiungo che in questa occasione la nostra associazione distribuisce gratis pubblicazioni e francobolli allo scopo di far avvicinare i ragazzi al collezionismo. Successivamente la manifestazione che in questi anni ha avuto un crescendo di interesse è senza alcun dubbio “Varchi Comics”, giunta quest’anno alla sua 7° edizione, attraverso omaggi ai personaggi più noti nel campo del fumetto. L’iniziativa anno dopo anno ha assunto risonanza anche a livello nazionale, dando così al circolo e soprattutto al gruppo di giovani appassionati del 12
comics la soddisfazione ed il merito che va loro riconosciuto per l’impegno ed il sacriicio messo nell’iniziativa. Non è mancato nel mese di maggio la solita visita al convegno di Verona e la visita pomeridiana alla località turistica di “Riva del Garda”, escursione che ha visto la partecipazione di tutta quanta la comitiva che, oltre ad aver completato tutti i posti disponibili sul pullman, ha anche riscontrato un ottimo risultato di gradimento. In mezzo a tutte queste iniziative illustrate prosegue il lavoro attorno all’iniziativa per allestire la 41 ° mostra ilatelica che vede impegnato il Circolo su un argomento generico sul collezionismo, per il quale abbiamo fatto appello prima di tutto ai nostri soci, contemporaneamente cercando di coinvolgere collezionisti anche al di fuori della nostra cerchia ma appassionati raccoglitori, i quali siamo certi potranno dare un notevole contributo al successo dell’iniziativa. 13
Locandina Varchi comics 2016 Disegno Varchi Comics del Borg 14
“Il collezionismo, una passione antica” di Fulvio Bernacchioni Perché l’uomo sente il bisogno di collezionare oggetti con criterio cronologico o tematico? Nel mondo contemporaneo si colleziona un po’ di tutto ma l’enigma sulla passione per il collezionismo ha radici antiche. Il concetto di collezione, salvaguardia della memoria e quindi degli oggetti del passato si fa strada nel Rinascimento. Tuttavia il vezzo di raccogliere oggetti per motivi estetici, affettivi o legati alla memoria storica di certi avvenimenti è ancora più arcaico. Già Cicerone sosteneva un concetto nel quale si possono riconoscere molti amanti del collezionismo, ovvero che l’osservazione delle cose del passato può portare ad una conoscenza straordinaria. Si pensi che, pur dovendo fare i conti con uno dei dogmi della chiesa del XII secolo che condannava il lusso e l’attaccamento ai beni materiali, già l’abate cistercense Suger ci ha tramandato una descrizione degli oggetti conservati nella chiesa di San Denis (Parigi) che va oltre al puro scopo liturgico per conigurarsi come una vera e propria raccolta di manufatti tesi ad esaltare la bellezza materiale in grado di portare l’uomo verso la dimensione spirituale. Certo una tesi decisamente in contrasto con il rigore di S. Agostino, ma conigurabile come un primo tentativo di dare un signiicato alla raccolta di opere d’arte o comunque legate all’ingegno dell’uomo. Con il passare del tempo la “ilosoia” del collezionismo amplia i propri orizzonti ed inizia a farsi strada l’idea che collezionare oggetti, al di là del possesso di eventuali manufatti di valore, sia il modo per raccogliere le testimonianze del passato e del presente per trasmetterle alle generazioni future; trasmettere la storia ma, in molti casi, anche il nome del collezionista che aveva raccolto, conservato e salvato dall’oblio quei reperti. Nell’enciclopedia Treccani, alla voce collezionismo si legge: “Composizione di raccolte più o meno sistematiche di oggetti, specialmente quelli che offrano un particolare interesse per la storia, la scienza, l’arte, o presentino caratteristiche di originalità e ricercatezza.” Ebbene l’impulso a collezionare oggetti è stato il vero e proprio motore per la creazione di grandi raccolte d’arte che sono divenute il primo nucleo di importanti musei: basti pensare alle collezioni della famiglia iorentina de’ Medici. Pensando al collezionismo ed alla Firenze del periodo mediceo come non ricordare che per le famiglie dominanti raccogliere opere d’arte o di letteratura era un modo per celebrare la loro propria potenza, nonché levatura sociale e culturale. E’ proprio grazie alla passione di questi personaggi storici se oggi possiamo ammirare stupende testimonianze: quadri, manoscritti antichi, monete, porcellane, gioielli e tanto altro ancora. Tutte le opere de’ Medici le possiamo oggi trovare nei musei toscani grazie ad Anna Maria Luisa, ultima esponente del ramo iorentino de’ Medici, grande appassionata d’arte che il 31 ottobre 1737 stipulò con i Lorena, nuovi regnanti del Granducato di Toscana, quello che è conosciuto come “Patto di 15
famiglia”. Nella sostanza questo accordo stabiliva che “Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose” della collezione di famiglia sarebbero dovute rimanere all’interno del Granducato per “utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri”. Una grande fortuna per la regione e per coloro che ancora possono usufruire di un immenso patrimonio culturale. Ma non solo i potenti, anche gli artisti erano contagiati dal collezionismo: si dice che Giorgio Vasari possedesse una grande collezione di disegni, in parte utilizzati come fonte iconograica nel libro su le “Vite” degli artisti. Nel corso del Seicento la moda del collezionismo contagia cardinali ed alti prelati della curia papale. Nel secolo successivo assieme ai mercanti d’arte ioriscono Medaglie di Guerra di Fulvio Bernacchioni anche igure nuove che potremmo deinire “consulenti” che mettono in contatto agiati collezionisti con gli stessi mercanti o con famiglie nobili o aristocratiche interessate a disfarsi del patrimonio di famiglia. Tra il XVIII ed il XIX secolo nasce quello che è deinito il collezionismo moderno e con esso nascono le collezioni pubbliche, raccolte nei musei. L’evoluzione del concetto di collezionismo porta a nuovi orientamenti ed al giorno d’oggi le collezioni non si fanno solo per avere oggetti di valore economico o di valenza storica. Dalle scatole di iammiferi ai sottobicchieri della birra, il collezionista del terzo millennio persegue uno scopo ludico ed estetico. Si colleziona per il piacere di farlo e di mostrarlo agli altri. In un mondo sempre più “virtuale” poter ancora ammirare qualche collezione reale non è cosa da poco. Medaglia di Guerra e Orologio d’epoca di Fulvio Bernacchioni 16
Collezione = Raccolta ordinata di cose o pregevoli o curiose di Franco Storri Il mondo deve andare avanti, è certo che non si ferma. Però è altrettanto certo che non vi è futuro senza una chiara visione del passato. Forse perché cerchiamo di analizzare le cose fatte per realizzarle in modo migliore, per vederne la metamorfosi, forse perché vogliamo ritornare più giovani e rivivere momenti della nostra infanzia. Certo è che l’abitudine a voler collezionare è molto diffusa, vorrei dire che è una manìa abbastanza generalizzata. Basta vedere come in tutti i paesi, anche i più piccoli, ricorrono sempre più spesso manifestazioni nelle quali vediamo esposti oggetti più stravaganti, persone che rovistano fra scartofie nelle bancarelle, alla ricerca di chi sa quale misterioso oggetto del proprio desiderio od anche per semplice curiosità. E’ altrettanto ovvio che se esistono mercatini rionali e negozi, è altrettanto logico che vi siano continui acquirenti. La passione di tenere in serbo e sistemare con cura francobolli, monete, cartoline, bambole, modellini di treni, di macchine ed altro ritengo possa essere una passione innata in tutto il genere umano, che avvince grandi e piccoli. Provate a passare fra le bancarelle dei mercatini antiquari rionali e constaterete con quale interesse le cose più impensate vengono esposte e passate in rassegna dai visitatori, specie adulti, maneggiate con cura, a volte costituire oggetto di discussione e di trattativa con il venditore, ino all’acquisto. Ma la cosa non è mica inita lì, perché a casa, il nuovo acquisto che in genere trova altri oggetti simili, viene avvicinato a questi, messo a confronto ed alla ine sistemato nel punto che appare più logico. In poche parole l’acquirente, anche senza volere, ha trovato un nuovo pezzo, per cui da inizio ad una collezione, ne gioisce e….prima o poi azzarderà una nuova ricerca. Sono socio del Circolo Benedetto Varchi dall’anno 1978 e per tanti anni ho collaborato per l’allestimento delle Mostre Filateliche, constatando, col tempo, che soli francobolli o sole monete non attraevano il pubblico più di tanto. Occorreva organizzare una rassegna collaterale, collegata sì al tema ilatelico, ma di oggetti vari, anche più strani, legati alla vita locale ed alla ns. Città e tali da invitare un pubblico più vasto a farci visita, riuscendo spesso a dare vita ad una partecipazione del tutto inattesa. Non intendo rievocare precedenti iniziative, ricordo solo il successo delle manifestazioni nel 1985 (Minerali e fossili), 1986 (L’auto), 1992 (Agricoltura), 1993 (1° Esposizione Cartoline d’epoca), 1995 (Rassegna del Collezionismo), 1996 (Pittori e Scultori nostrani tra 800 e 900), 1998 Il Valdarno ed il suo vino), 1999 (Omaggio a Gastone Brilli Peri), 2000 (Il lavoro in vetrina), 2010 (Collezionare…che passione) e 2015 (Quattro passi in centro). In tutte queste mostre sono stati esposti oggetti di vario genere nella sede della mostra, ma anche nelle vetrine dei negozi del Centro Storico, con più che lusinghieri apprezzamenti da parte dei dirigenti della ns. Federazione, dagli Amministratori Comunali, ma soprattutto dalla strepitosa partecipazione di Pubblico adulto e 17
di giovani. Questo conferma, se ve ne fosse stato bisogno, che la passione del collezionismo interessa non solo coloro che vi si dedicano da anni, che sono più di quanto possiamo immaginare, ma anche una vastissima gamma di visitatori, che magari amerebbero fare ricerche e collezionare, ma non lo fanno per mancanza di tempo o di coraggio o, forse, per non spendere. Collezionare è una passione che, prima o poi e con diversa intensità, avvince tutti. Foto Mostra del 2013 “Verso i mondiali di calcio 2014” di Franco Storri Foto mostra del 2015 “ Montevarchi, quattro passi in centro “ di Franco Storri 18
Carnevale dei ragazzi 2016 Foto mostra del 2015 “ Montevarchi, quattro passi in centro “ di Franco Storri 19
“Nuove frontiere del collezionismo” di Roberto Gottardi Si può collezionare qualsiasi cosa: basta recarsi in uno dei tanti mercatini domenicali per vedere quanto ci viene proposto riguardo i più svariati argomenti. Qui però vorrei fermarmi esclusivamente sul collezionismo ilatelico che, con l’introduzione della “classe aperta”, permette di arricchire, senza esagerare, le nostre collezioni con materiale non ilatelico che le renderà ancora più complete. Una collezione sulle ferrovie, ad esempio, potrà essere arricchita con alcuni biglietti (meglio se d’ epoca) delle relative tratte, orari ferroviari e vecchie cartoline delle stazioni. A proposito di vecchie cartoline ricordo che, il prossimo anno, debutterà, in occasione dell’ Internazionale “FINLANDIA 2017” la nuova classe “cartoline illustrate” cui dovrebbe arridere un ottimo successo in quanto attrattiva anche per un pubblico generico. In Italia, anni fa, grazie al Circolo Filatelico di San Colombano, vi era stata una Mostra analoga. Il CIFO (Collezionisti Italiani Francobolli Ordinari) nel quadro della sua tradizionale Mostra ilatelica virtuale (1° giugno – 31 agosto 2016), a carattere competitivo, oltre le tradizionali “classi”, ha voluto ammettere la classe “cartoline illustrate”, che ha raccolto ben 13 iscrizioni per un totale di circa 600 fogli. Naturalmente il materiale va disposto secondo criteri tematici o storici con opportune didascalie. Per quanto concerne la mia collezione “EXPO MILANO 2015-(ricordi di tutto un po’)” è, ovviamente, “sui generis”: ho voluto ricordare questa grande EXPO, che ha calamitato l’attenzione del mondo, dal 1° maggio al 31 ottobre, con tutto quanto mi è stato possibile raccogliere durante le mie dodici visite: non è certo una collezione da esporre in una Mostra tradizionale, ma costituisce il ricordo, per me, di tutto quanto ho potuto vedere nei sei mesi di apertura al pubblico. La parte ilatelica è meno del 10% sul totale dei fogli, ma il capitolo più interessante è quello turistico-storico- ambientale di quei piccoli Paesi, Biglietto ferroviario dell’11 febbraio 1928 dell’emisfero meridionale, la cui visita, da MONZA a MILANO per la maggior parte di noi, costituisce un sogno irrealizzabile. 20
Concludo ringraziando gli amici di Montevarchi che, dal lontano 1986, ovvero da ben trenta anni, mi hanno ospite delle loro manifestazioni: evidentemente la stima è reciproca! La stazione di MILANO CENTRALE che, dal 1931 è stata sostituita dall’attuale Biglietto ferroviario a tariffa speciale da ARCORE a RHO FIERA EXPO MILANO 2015 Tessera di abbona- mento, valida tutti i giorni di apertura, a tariffa ridotta per anziani 21
Cartolina generica per le isole del Pacifico con le diverse bandiere, e timbro ricordo, di SAMOA e VANUATU 22
“Perché collezionare monete ?” di Luciano Rustichini …perché la moneta è Storia, Archeologia, Arte ed Economia oltre al piacere della Ricerca e della Raccolta. Dal punto di vista storico la moneta è documento uficiale dello Stato, rilesso della politica, delle ideologie e dei mutamenti politici. Specialmente in età antica con i ritrovamenti, conseguenza di scavi archeologici, le monete sono state chiavi di lettura di avvenimenti non documentati da altre fonti. Come documento artistico essa rilette il gusto e le tendenze artistiche dell’epoca e del luogo dove è stata emessa….da semplice prodotto artigianale a realizzazione di incisori di grande valore. Dal punto di vista economico la moneta è nata per facilitare scambi commerciali. La moneta rappresenta anche un documento prezioso che, trasmesso nel tempo, parla dei mutamenti della lega metallica, del peso stabilito, del valore nominale, ecc. Il piacere di collezionare monete è rappresentato anche dalla ricerca del “pezzo mancante”, dal catalogarle e scoprirne il signiicato per il quale siano state coniate. Per mantenersi aggiornati e documentati sul collezionismo in generale e sulle monete in particolare è opportuno (quasi obbligatorio) essere soci di un circolo come quello al quale appartengo. Parlo del Circolo Filatelico- Numismatico che ha fatto pubblicare questo mio scritto. Frequentando il Circolo si incontrano altri appassionati di collezionismo numismatico e ci possiamo mantenere aggiornati attraverso la lettura di cataloghi e pubblicazioni varie sul tema. Quindi a tutti : BUONA COLLEZIONE !!! Monete varie 23
“Le igurine” di Francesco Martinelli Ma che combinazione: era il 1966 e in dalla prima elementare all’inizio della scuola, i primi di ottobre, c’erano ad aspettarci all’entrata della scuola delle persone che regalavano album delle ditte più famose Panini , Folbo, Mira e un paio di bustine allegate a me e a tutti i miei compagni remigini. Sono nato nel 1961 la mia famiglia era composta da padre, madre e mia sorella. Lavorava solo mio padre ed essere ragazzi durante questo periodo non era facile e neppure bello. In quei tempi le bustine costavano 10 lire e quando andava bene riuscivo a comprarne 5 a settimana a seconda dell’andamento scolastico, avendo tanti amici durante il giorno ci riunivamo nel piazzale di via Puccini a Montevarchi, dove abitavo e giocavamo a “muretto” con le igurine. Con questo gioco riuscivo ad avere tantissime igurine, ma purtroppo non completavo mai gli album. Tutto questo è terminato a ine della terza media. In seguito le scuole superiori, la leva militare, il lavoro, il matrimonio, la nascita del primo iglio mi hanno fatto nascondere questa mia passione. Quando mio iglio Edoardo ha iniziato ad andare a scuola, la sua curiosità nel vedere incollare le igurine dai suoi amici, mi fece ritornare indietro nel tempo. Gli comprai subito un album intitolato ”Toy Story” della panini, da allora ho iniziato a collezionare album di igurine e tutto quello che la mia famiglia non potè regalarmi negli anni ‘60. Album di figurine Panini Mexico ’70 di Francesco Martinelli 24
Ho provato a domandare ai miei genitori se era rimasto qualche album della mia infanzia, ma, purtroppo anche loro seguirono gli stessi gesti della maggior parte della popolazione degli anni ’60 e cioè veniva gettato tutto via nel decennio del boom economico, ma, fortunatamente si era salvato il Album di figurine di Francesco Martinelli primo album della Panini dei Mondiali “MEXICO ’70 “. Ad oggi ho collezionato circa 2.000 album dal 1900 ad oggi di qualsiasi tematica sportiva e non, e sono sempre in cerca di album e igurine. Devo ringraziare la mia famiglia che mi ha permesso e mi permette tuttora la ricerca, viaggiando insieme ai miei due instancabili amici Renato e Marcello , collezionare , catalogare la mia passione 25
Le Telecomunicazioni “ Il Cammino verso lo Sviluppo” di Piero Ferrati S’intende per “Telecomunicazioni” qualunque scambio di informazioni a distanza. Rientrano quindi in questa voce il telegrafo, il telefono, la televisione, internet ecc. La necessità di avvicinare le distanze tra gli uomini si è fatta sentire in dai tempi antichi, ma solo verso la seconda metà del XVIII secolo si è manifestata la possibilità di concretizzare quest’idea, grazie alla scoperta prima della corrente elettrica poi con il genio di Guglielmo Marconi. Nato a Bologna nel 1874 da padre Italiano e da madre Irlandese, compì i primi studi a Bologna e a Firenze, nel 1893 si ritirò nella villa di campagna del padre a Pontecchio, recandosi saltuariamente a Bologna per frequentare il laboratorio di A. Righi, professore di isica in quella Università. Non avendo ottenuto in Italia gli aiuti necessari al proseguimento delle sue ricerche, Marconi si trasferì nel 1896 in Inghilterra brevettando a Londra il suo sistema di trasmissione. Nel 1909 gli fu conferito il premio Nobel per la isica. Il lento ma costante cammino dei numerosi studiosi, durante il corso dei secoli, nel campo delle Telecomunicazioni . E proprio a Marconi, Meucci ed altri studiosi abbiamo iniziato l’escalation delle invenzioni in questo campo. Tutto quello che ho scritto ino ad ora è per dare una valenza storica al mio essere collezionista di telefoni. Fin da ragazzo sono stato un appassionato della tecnica e della storia delle telecomunicazioni. Mi affascinava il pensiero che persone tanto distanti tra loro potessero comunicare attraverso un “qualcosa” in cui si poteva ascoltare e parlare. Tanti sono gli apparecchi che ho acquisito nel corso degli anni. Alle giovani generazioni vorrei trasmettere la passione e la curiosità di conoscere come siamo arrivati a quel cellulare che loro tengono come elemento essenziale del loro vivere e come un prolungamento delle loro mani. 26
Telefoni da collezione di Piero Ferrati Evoluzione disco combinatore Telefoni da collezione di Piero Ferrati Telefoni da collezione di Piero Ferrati Apparecchio a gettone Anni ‘40 Telefoni da collezione di Piero Ferrati Tavoli prova 27
“Raccogliere o collezionare? (scatole di fiammiferi)” di Giuse Benignetti Tratto da “Numero Unico del 4° convegno del collezionismo pisano-arsenali medicei- Pisa (19-21 ottobre 2007)” In un grosso contenitore di vetro raccoglievo da anni scatole di iammiferi, anche esteri, e a dire la verità, non riuscivo a tener lontano la paura del pericolo di un incendio. Poi, un amico pittore che incontravo spesso ai convegni, mostre e mercatini mi disse, quasi per inciso, che collezionava scatole di iammiferi e cominciò a mandarmi inviti per le esposizioni di queste “scatoline”. Le prime mostre erano a San Giovanni Valdarno in dal 1994, a Modena o a Montevarchi e non ebbi modo di visitarle, ma quando ne è stata allestita una, nel 2006, a Sesto Fiorentino ho deciso di muovermi. Anche se in questo tipo di mostre il valdarnese Renato Bittoni (ripeto, pittore professionista validissimo ed anche insegnante) deve sempre fare una scelta tra i circa 80.000 pezzi della sua rara collezione, è una meraviglia guardare le singole scatole od ammirare le varie composizioni delle sole immagini (su ventagli, cartoni pubblicitari, specie di arazzi) così come sono pervenute all’attuale proprietario. Capii immediatamente che quel mio “raccogliere” non aveva alcun senso e la lettura dei cataloghi, che restano a testimonianza delle varie esposizioni, mi convinse che “collezionare” è scegliere, studiare, documentarsi ed usai i miei iammiferi per accendere i fornelli. Scatole di fiammiferi di Renato Bittoni 28
I testi dello stesso Bittoni e dell’amico Prof. Piero Pacini, storico dell’arte, sono esaurientissimi ed oltre alle numerose riproduzioni a colori, riportano la storia del iammifero, che inizia in Italia nel 1840, delle ditte produttrici che subito iorirono anche in Toscana (Empoli, dove la ditta Rosselli esiste ancora, Pistoia, Lucca, S. Giovanni Valdarno, S. Croce sull’Arno, Firenze e Pisa) e della conseguente imposta di fabbricazione con l’applicazione delle marche da bollo. Le stamperie litograiche vengono ovviamente esaminate per le tecniche, i disegnatori e la divulgazione di opere letterarie, musicali, della storia d’Italia ecc. Il rapporto tra l’industria del iammifero e la pubblicità offre così lo spunto (non un altro spunto) per la grande materia delle “briciole” o, come dicono i francesi “l’histoire en miettes” Non a tutti può capitare la fortuna di avere un amico caro che ti regala una (anche se piccola) collezione di scatole di iammiferi e poi di acquistarne seimila tutte insieme, come è successo a Renato Bittoni, ma per arrivare a ottantamila c’è voluta una grande pazienza ed una maggiore cultura. Scatole di fiammiferi varie di Renato Bittoni 29
“La igura del collezionista” di Valentina Baldi “Il collezionismo è la tendenza a raccogliere, classiicare e catalogare per un bisogno di ordine e metodicità.” Il più delle volte, non rileva ciò che si raccoglie, ma la sistematicità della raccolta. Il collezionista riesce a conciliare la sfera sentimentale, che ha la funzione di alimentare la ricerca, e la dimensione più analitica, che consente di collocare ogni cosa al suo posto e di stabilire opportune relazioni d’ordine. Accanto alla passione con la quale mette insieme materiale originale, il collezionista riconosce intuitivamente quando determinati elementi simili siano ascrivibili ad una certa categoria tipologica. Si può dunque affermare che il collezionista è un amante dell’accumulazione critica ed analitica di una determinata serie di oggetti. Il collezionista ha un obiettivo (a cui non arriverà mai): rendere la propria collezione più importante e ricca, possibilmente impreziosita costantemente di nuovi pezzi. Talvolta dietro la collezione c’è un preciso itinerario esistenziale che consente di ricostruire le vicende personali della vita di un individuo, si riscontrano elementi ricollegabili direttamente ai suoi interessi, ai suoi stati d’animo, ai suoi hobby. Una delle virtù fondamentali che connota tutti i collezionisti è la pazienza. Quando si inizia una collezione non si ha idea di come questa si svilupperà o quali connotati assumerà. Bambole anni 90 di Valentina Baldi L’importante è non farsi trasportare troppo dall’ardore iniziale e voler avere tutto e subito, buttandosi a capoitto sulla rarità o sul pezzo forte ricercatissimo e introvabile, senza fare i conti con realistiche problematiche oggettive, e cioè inesattezza di informazioni o mancanza di notizie utili per ottenere determinati oggetti. 30
Collezione di scacchiere di Valentina Baldi Grazie all’attitudine all’ordine e all’organizzazione, il collezionista riesce a non rimanere sommerso e disorientato dalla massa di nuovi elementi e di nuovi dati che occorre reinserire continuamente nella raccolta per renderla completa e aggiornata. Si possono considerare due tipi di collezionista: il “nostalgico” e lo “studioso”. II nostalgico è colui che si rivolge costantemente al passato, interessato ad una indagine retrospettiva della sua vita e quindi risulta fortemente attratto da tutto ciò che ha il potere di riportarlo alla sua adolescenza e che riesca ad evocare le sue esperienze giovanili, uniche ed irripetibili. Per questo tipo di collezionista l’approccio è tutto sentimentale e intuitivo e le sue scelte e i suoi acquisti sono dettati essenzialmente da decisioni estemporanee, che non seguono le quotazioni del mercato, ma sono dettate essenzialmente dal cuore. Personaggi 3d disney parade prima edizione anni 2000 di Valentina Baldi 31
Lo studioso invece ha un approccio al collezionismo freddo e razionale che tende ad assumere un aspetto professionale. I collezionisti dotti sembrano nutrire un interesse particolare nei confronti dell’oggetto materiale, dell’edizione particolare, della rarità. Al collezionista studioso non interessa tanto l’opera in quanto evocatrice di ricordi e di piacevoli sensazioni, quanto piuttosto il materiale inedito e introvabile, meglio ancora se ritirato dal mercato. Tutti i collezionisti sarebbero disposti a far pazzie per poter mettere le mani sull’oggetto che considerano indispensabile per arricchire e rendere unica la propria collezione. Dopo tutto questo tecnicismo, tra l’altro ampiamente argomentato da psicologi e ilosoi, vorrei solo fare due parole su quello che è per me il collezionista. Lo deinirei come: “un adulto che ha conservato il bambino che è in ognuno di noi” in quanto sono certa che si raccoglie, in modo più o meno completo e esaustivo, quello che si ama, si apprezza e si vuole conoscere. Collezionare da bambini signiica attivare una serie di processi mentali (tra cui indagine, valutazione e scelta) che sviluppa la capacità di giudizio e decisione favorendo un’intelligenza sociale. Concentrarsi sul collezionare qualcosa porta a focalizzare gli oggetti, i pensieri e i sentimenti e penso che, concentrare la mente su uno o più oggetti possa portare ad un senso di calma e benessere. Collezionare inoltre aiuta ad acquistare consapevolezza sulle proprie capacità e quindi potenzia l’autostima dell’individuo. Tutti i bambini dovrebbero fare esperienze di collezionismo e i genitori, a maggior ragione, dovrebbero incentivare una simile passione nei loro igli. “Storie di noi… collezionando” Che dire? In quanto collezionista il mio percorso inizia al Circolo Benedetto Varchi nel 1996 ( avevo appena 10 anni); grazie al Presidente dell’associazione Sergio Barbagli ho iniziato a collezionare i francobolli della Repubblica italiana e tutt’ora porto avanti questa collezione . Da qualche anno sono collezionista anche di LEGO (c.a. 50 pezzi: serie Architecture, The Simpson, ecc..). L’invito è ovviamente a visitare la mostra organizzata dal Circolo Fil. Num. e Hobby vari Benedetto Varchi, mi permetto di deinirla una delle associazioni culturali più rappresentative di Montevarchi, che per il 41 ° anno di ila offrirà alla popolazione una mostra appassionante, avvincente ed originale. Collezione “Lego The Simpson” anni 2014/2015 di Valentina Baldi 32
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