ACQUA: DI TUTTI MA NON PER TUTTI
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ACQUA: DI TUTTI MA NON PER TUTTI* LA CRISI DELL’ACQUA neve infatti, sono considerate l’unica acqua Nelle immagini satellitari la Terra appare disponibile perché, anche se utilizzata, non quasi interamente coperta d’acqua: i 2/3 inciderebbe sulle riserve idriche planetarie. della sua superficie corrispondono infatti a Il ciclo idrologico è un processo che consi- mari ed oceani. Ma all’alba del XXI secolo ste nella circolazione dell’acqua tra l’atmo- per la prima volta tutti, non solo un pugno di sfera, la terra, le acque superficiali, le acque ecologisti catastrofisti, ma anche gli esperti sotterranee e gli organismi. Questi continui del settore come fisici, geologi, membri del- scambi di massa idrica avvengono grazie le organizzazioni internazionali e addirittura all’evaporazione dell’acqua dalla superficie i “potenti” manager delle grandi multinazio- terrestre all’atmosfera: qui il vapore acqueo nali, concordano nell’affermare che il piane- si condensa e successivamente cade sotto ta sta attraversando una fase di acuto stress forma di precipitazioni. L’acqua che cade idrico. La crisi idrica ha raggiunto livelli può essere intrappolata dalla vegetazione, preoccupanti e drammatici. Ecco perchè cadere direttamente nel mare, essere as- il 2008 è stato proclamato “Anno interna- sorbita dalla terra e immagazzinata in falde zionale delle condizioni igienico-sanitarie”, acquifere sotterranee o scorrere sulla terra il decennio compreso tra il 2005 e 2015 è verso il mare. Ma l’uomo contemporaneo stato interamente dedicato all’acqua: “Ac- ha abusato della terra compromettendo la qua per la Vita” e, come ulteriore risultato capacità di assorbire, ricevere e immagazzi- di conferenze e summit, è stata istituita la nare l’acqua: quindi alterando il ciclo idro- Giornata Mondiale dell’Acqua: il 22 mar- logico. zo di ogni anno. L’interesse internazionale Il Programma dell’Onu per l’Ambiente ha per l’acqua non è un fenomeno recente, ad calcolato che all’inizio degli anni ‘80 la di- esempio l’Assemblea delle Nazioni Unite sponibilità di acqua potabile pro capite era aveva già proclamato gli anni ‘80 “Decennio di 9000 metri cubi all’anno. Con il nuovo internazionale dell’acqua potabile e dei ser- millennio la cifra è scesa a 7800 metri cubi vizi igienici”. Eppure di questo susseguirsi di e prima del 2020 questo numero si abbasse- congressi, conferenze e summit, che vedo- rà ulteriormente a 5100 metri cubi. Nel 1998 no sfilare un’elegante schiera di cravatte e i paesi afflitti da problemi idrici o scarsità qualche rara gonnella, oggi non rimane che d’acqua erano 28, ma si stima che entro il una manciata sempre più precisa di cifre da 2025 questa cifra dovrebbe crescere a 56. * I testi di questo brivido. La progressiva estensione dello stress idri- approfondimento sono tratti La quantità di acqua dolce è di circa 36 co è dovuta a molteplici fattori: aumento de- da Solidarietà internazionale, milioni di chilometri cubi, ma l’uomo può mografico, urbanizzazione, inquinamento, anno XIX n. 12 dic. 2008, tutti gli articoli sono di Sara solo fare affidamento sui circa 34mila chilo- abuso dei consumi, disboscamento, attività Vezzini metri cubi di pioggia annuale. La pioggia e la minerarie, costruzioni di dighe, cementifica-
zione e così via. L’azione congiunta di questi I repentini cambiamenti climatici degli ul- fenomeni ha un effetto devastante che sta timi 100 anni, non possono essere ricondot- letteralmente divorando le risorse planeta- ti a cicli naturali ma piuttosto a due grandi rie d’acqua. rivoluzioni in campo energetico. La prima risale al XIX secolo ed ha ali- LA DEMOGRAFIA E L’URBANIZZAZIONE mentato la Rivoluzione Industriale: l’uso del Ogni giorno nascono 230 mila bambini, il che carbone. La seconda trasformazione ener- vuol dire che ogni anno la popolazione mon- getica si è avuta agli inizi del XX secolo con diale cresce in media di 80 milioni di persone. l’avvento del petrolio. La combustione del Con questo ritmo nel 2050 saremo tra i 9 e i petrolio e del carbone ha fornito un’energia 10 miliardi. Naturalmente questo aumento de- tale da sconvolgere l’intero sistema produt- mografico fa rapidamente diminuire la dispo- tivo. Purtroppo però, le trasformazioni ener- nibilità pro capite di acqua dolce. getiche non hanno portato con sé solo la Oltre al consumo domestico di acqua biso- produzione di grandi ricchezze economiche gna tenere in considerazione che la crescita ma anche preoccupanti mutamenti climatici demografica implica un incremento della do- e catastrofi ecologiche. manda di cibo e quindi necessariamente un Dal 1950 ad oggi, 11 paesi (Usa, Ue, Rus- aumento della produzione agricola, con ele- sia, Cina, Ucraina, India, Canada, Polonia, vatissimi costi in termini di consumo idrico. Sudafrica, Messico e Australia) hanno emes- Lo stesso discorso vale per la produzione in- so 530,3 miliardi di tonnellate di anidride dustriale di beni di consumo. Per tutti questi mo- carbonica. L’aumento della quantità di mole- tivi, la crescita demografica avrà come effetto un cole di biossido di carbonio nell’atmosfera aumento esponenziale del consumo d’acqua. fa sì che venga imprigionato più calore, con Quest’anno, per la prima volta, la popolazione il conseguente innalzamento della tempe- urbana ha superato numericamente quella ru- ratura sulla superficie terrestre. Se a ciò si rale. L’Onu ha calcolato che nel 2030 le città si aggiunge la massiccia presenza di altri gas saranno ingrandite del 160%. Questa altissima serra come il metano e l’azoto, la situazione concentrazione demografica difficilmente po- diventa ancora più drammatica. trà essere accompagnata da adeguati sviluppi Dall’epoca pre-industriale ad oggi, la infrastrutturali. Non a tutti i cittadini quindi po- temperatura media globale ha subito un au- tranno più essere garantiti servizi igienico-sani- mento pari a 0,6°C. Se questo ritmo si man- tari e acqua pulita e questo avrà pesantissime tiene costante, nel 2080 è probabile che si ripercussioni sulla salute pubblica. arrivi ad un aumento di 3°C. L’incremento delle temperature sulla superficie terrestre L’INQUINAMENTO provoca: mutamenti nei regimi delle precipi- La storia del nostro pianeta è stata segnata tazioni locali, un anomalo surriscaldamento dall’alternarsi di periodi caldi e periodi fred- dei mari, l’alterazione delle correnti oceani- di. Questi cambiamenti dipendevano da nu- che e lo scioglimento delle calotte polari. merosi fattori naturali tra i quali l’oscillazio- È stato calcolato che a partire dal XX se- ne dell’orbita terrestre, l’attività vulcanica, colo le precipitazioni sono aumentante del la concentrazione di biossido di carbonio (o 2%. Le piogge non seguono una distribuzio- anidride carbonica) che è il principale gas ne spazio temporale stabile, al contrario di- serra presente nell’atmosfera. venta sempre più frequente assistere all’al-
prima del completo scioglimento dei ghiacci perenni del Polo Nord. Stando invece all’ul- tima valutazione del National Geographic, già dall’estate 2008 in pochi mesi si potreb- be avere l’Artide libero da ghiacci. Con lo scioglimento dei ghiacci, il livello del mare aumenta causando gravissime conseguenze economiche e sociali: infatti il 60% della po- polazione mondiale vive a meno di 100 chi- lometri dalle coste. E non c’è solo un problema di quantità d’acqua, ma anche di qualità. Un altro fat- tore che incide sulla crisi idrica è costitui- to dal severo degrado qualitativo delle fon- ternarsi di ondate di pioggia torrenziale a ti d’acqua. L’intensivo inquinamento a cui periodi di siccità. Negli ultimi dieci-quindici sono esposte numerose fonti d’acqua è di- anni si è registrato un sensibile incremento rettamente attribuibile alle attività umane. di alluvioni e cicloni. Se si pensa alle regioni Esistono diversi tipi d’inquinamento: quello tropicali, oramai questi fenomeni colpisco- civile, derivato dagli scarichi delle città che no con frequenza annuale e con un’intensi- si riversano direttamente nel mare o nei fiu- tà sempre più distruttiva. Negli anni ‘90 si mi senza alcun trattamento di depurazione; sono registrati ben 10 Tsunami devastanti l’inquinamento industriale e quello agricolo, che hanno causato dalle 4000 a 5000 vitti- legato ad un eccessivo e scorretto uso di me. Nel 2001 lo Tsunami che si abbatté sulle fertilizzanti e pesticidi che, penetrando nel coste indiane e thailandesi causò la morte terreno, contaminano le falde acquifere. di 2500 persone, l’uragano Katrina del 2005 Il fenomeno delle “piogge acide” è un’al- negli Stati Uniti causò 1830 vittime ed il ci- tra tragica conseguenza dell’inquinamento. clone che si è abbattuto in Birmania a mag- Consiste nella contaminazione dell’acqua gio 2008 ha causato oltre 100 mila morti e piovana da parte di sostanze tossiche pre- migliaia di senza tetto. senti nell’atmosfera e ha effetti devastanti La desertificazione è un’altra grave con- sulla vita delle foreste poiché compromette seguenza del cambiamento climatico. Il 40% il processo della fotosintesi. delle terre sono aride e il 90% di queste si tro- L’incapacità dell’economia moderna di vano nei cosiddetti “paesi in via di sviluppo”. considerare le risorse naturali nella loro in- Dal 1979 il Polo Nord perde ogni anno tegrità qualitativa ed ecologica, la si riscon- quasi l’1% dei suoi ghiacci perenni e il ritmo tra anche nelle grandi opere di estrazione sta aumentando progressivamente. La Gro- mineraria e nella costruzione di dighe. L’at- enlandia perde 220 chilometri di metri cubi tività mineraria, oltre a distruggere interi di ghiaccio l’anno e nella parte occidentale bacini idrologici poiché necessita di impres- dell’Antartide il ghiaccio si sta assottiglian- sionanti quantitativi d’acqua, è anche una do di 3-4 metri l’anno. Le stime del Inter- delle attività più contaminanti. In Argentina governamental Panel on Climate Change si sta costruendo un sistema di 80 pozzi e dicono che restano solo una ventina d’anni un acquedotto che attraverserà l’altopiano
andino per pompare 6 mila litri d’acqua al del suolo può essere causata o dalla natu- secondo verso le cave minerarie cilene, ap- ra stessa del terreno, oppure da interventi partenenti alla multinazionale Bhp Billiton. umani che ne modificano la natura. La ce- La costruzione di monumentali dighe per mentificazione dovuta alla costruzione di imbavagliare i corsi d’acqua è un’altra chia- strade e alla progressiva urbanizzazione, ha ra dimostrazione dell’ossessione umana di di fatto limitato l’assorbimento dell’acqua, assoggettare la natura. Questi progetti di a discapito dei bacini acquiferi sotterranei. deviazione idrica trasferiscono l’acqua da La deforestazione rende il terreno più friabi- una comunità ad un’altra provocando la di- le, non compattato dalle radici degli alberi struzione di interi ecosistemi ed economie. e quindi incapace di assorbire l’acqua che Nel 1935 su commissione del Bureau of Re- defluisce sulla superficie, causando l’erosio- clamation venne costruita una diga alta 220 ne del suolo e, nella peggiore delle ipotesi, metri per trasferire l’acqua dal fiume Colo- frane ed alluvioni. Il mancato assorbimento rado in California attraverso un acquedotto dell’acqua oltre ad alterare il ciclo idrologi- lungo 350 chilometri. Le comunità locali e co minacciando l’integrità dei bacini sotter- i nativi americani che vivevano nel bacino ranei, può avere ripercussioni negative an- del Colorado da secoli, non vennero assolu- che sulla qualità dei terreni coltivabili, dal tamente interpellati nei processi decisiona- momento che l’acqua porta con sé anche li. Sebbene rappresenti appena l’1,6% del sostanze fertili, impoverendo i terreni. bacino del Colorado, la California utilizza Il superciclone che nel 1999 ha colpito un quarto della sua acqua. Grazie all’appor- l’Orissa, in India, non è stata una pura ca- to idrico della diga, l’espansione agricola tastrofe naturale ma una crisi ecologica dell’arido occidente americano è cresciuta provocata dall’uomo a causa dell’effetto del 300%; ma questo incremento è avvenuto combinato del mutamento climatico e della a discapito dell’economia del Sud e dell’Est. deforestazione. La riviera dell’Orissa fino a La costruzione di dighe ha lasciato in eredi- poco tempo fa era coperta di mangrovie che tà il controllo centralizzato dell’acqua, oltre fungevano da cuscinetto di protezione dal che degrado ambientale e scarsità. mare e dai venti. La distruzione di questa barriera naturale ha permesso alle tempeste LA DEFORESTAZIONE Le foreste svolgono un ruolo vitale nella pro- tezione e depurazione delle fonti di acqua dolce. Si possono considerare come dighe naturali in quanto immagazzinano l’acqua nei bacini e la rilasciano lentamente sotto forma di sorgenti o ruscelli. Parte dell’acqua caduta con le precipitazioni viene traspirata della piante e evapora, altra invece viene as- sorbita dal terreno e va ad aumentare l’ac- qua sotterranea. Questa capacità di assorbimento di- pende dalla permeabilità del suolo e dalla compattezza del terreno. L’impermeabilità
e ai venti di colpire e devastare la regione. Da un lato quella che sembrava dover es- L’innalzamento delle temperature superficia- sere la panacea delle carestie e della fame li dei mari tropicali fa aumentare l’evapora- ha contribuito ad aumentare la povertà e zione dell’acqua intensificando le precipita- l’esclusione dei contadini. Per sfruttare le zioni, mentre l’aumento del livello del mare potenzialità della Rivoluzione Verde, infat- causa l’inondazione delle terre costiere. ti, bisogna disporre di sufficienti quantità Tra il 1984 e il 2004 sono stati distrut- d’acqua, oltre che di denaro per acquistare ti 250 milioni di ettari di foreste (otto volte sementi e fertilizzanti: molti contadini, non la superficie dell’Italia) e solo negli ultimi 4 possedendo né l’una né l’altro, si sono visti mesi del 2007 sono stati distrutti 700 mila automaticamente esclusi dalla competizio- ettari di foreste in Brasile. ne produttiva e sono stati pian piano sem- pre più emarginati. Ripercussioni gravissime I CONSUMI si sono avute anche sull’ambiente. Inoltre la Le colture alimentari tradizionali si sono svi- standardizzazione delle specie “migliorate” luppate nei secoli in risposta alle specificità ha provocato l’estinzione di moltissime va- del clima, del terreno e della disponibilità rietà locali e tradizionali, riducendo la bio- idrica proprie di ciascuna regione. Nei ter- diversità. ritori aridi e semiaridi sono nate colture di In molti paesi l’uso massiccio di pesti- alcuni cereali come il frumento, il mais, l’or- cidi e prodotti chimici ha degradato l’eco- zo, il sorgo e il miglio, mentre le zone umide sistema, inquinando le fonti d’acqua pulita sono state dominate da colture che richie- e minacciando la salute pubblica. In più, le dono acqua in abbondanza come le risaie. tecniche produttive dell’agricoltura indu- Il fabbisogno idrico di ogni pianta varia in striale riducono la ritenzione idrica dei suoli base alla propria combinazione genetica e la aumentando quindi la domanda d’acqua. selezione delle varietà coltivate nell’agricol- L’uso intensivo dell’acqua e i massicci tura tradizionale teneva in considerazione progetti d’irrigazione hanno severamente tutti questi fattori ambientali. intaccato le risorse idriche mondiali. Non Dal 1944, con la nascita della Rivoluzio- stupisce che circa il 70% dell’acqua consu- ne Verde in Messico, questo metodo di col- mata sia destinata alla produzione agricola. tivazione variegato viene soppiantato dalla monocultura. Col termine Rivoluzione Ver- de si vuole indicare un boom della produ- zione agricola che si è avuto a partire dagli anni ‘50. L’approccio innovativo in termini di produzione ha consentito di raddoppiare il raccolto di alcuni cereali in poche decine d’anni. Questo miracolo si è realizzato gra- zie all’accoppiamento di varietà genetiche ad alto rendimento con l’utilizzo di grandi quantità di fertilizzanti, acqua e altri prodot- ti agrochimici. Dall’inizio degli anni Novanta ci si accorge dei costi molto elevati che la Rivoluzione Verde ha portato con sé.
Se si guarda al trend mondiale dei consu- dustriale è sensibilmente minore rispetto a mi dell’acqua si nota, intorno agli anni ’50, quello agricolo: ammonta infatti al 20% del un’impennata nel consumo idrico, in parti- totale. Queste però sono percentuali che colare in agricoltura. Se nel 1900 l’acqua tengono conto dei consumi a livello globale: utilizzata per la produzione agricola era in- se guardiamo alle singole regioni scopriamo torno ai 500 chilometri cubi, negli anni ‘50 che il consumo idrico industriale aumenta il suo utilizzo è aumentato del doppio e nel decisamente nei paesi industrializzati, dove 2000 abbiamo raggiunto i 2500 chilometri la percentuale maggiore d’acqua è destinata cubi. L’agricoltura industriale non si limita proprio all’industria, oltre che all’uso dome- a distruggere i laghi e i fiumi ma sta anche stico. intaccando le falde acquifere sotterranee. Se si guarda al consumo d’acqua nei pro- Ogni anno vengono pompate decine di mi- cessi industriali si scopre che, ad esempio, liardi di metri cubi d’acqua. L’estrazione un paio di jeans che pesano 1 chilogrammo dell’acqua attraverso pompe motorizzate in contengono 10.850 litri d’acqua e una t- meno di un ventennio ha prosciugato vaste shirt da 250 grammi ne contiene 2.720 litri. aree di terreno agricolo fertile. È stato condotto uno studio in termini di li- Oggi il settore agricolo si trova ad affron- tri d’acqua utilizzati per produrre beni indu- tare una delle sfide più importanti: da un striali del valore di 1 dollaro. La media mon- lato l’incremento demografico fa aumentare diale è all’incirca di 80 litri per dollaro, ma la domanda dei generi alimentari dell’1,4% anche in questo caso si riscontrano dram- ogni anno; dall’altro la crescita economica matiche variazioni da nazione a nazione. Ad orienta le preferenze verso un massiccio esempio in Vietnam per la produzione indu- consumo di carne, con un aumento conside- striale del valore di 1 dollaro vengono usati revole della domanda di cereali per nutrire 1.071 litri d’acqua, negli Usa 97 litri, mentre gli animali d’allevamento. Si è calcolato che in Giappone 11 litri. per produrre 1 chilogrammo di farina servo- In ogni caso, se si tiene conto del trend no all’incirca 1.000 litri d’acqua mentre per mondiale, il consumo idrico nell’industria produrre 1 chilogrammo di carne ne servo- negli ultimi 60 anni è stato segnato da un no 14.400 litri. costante aumento. L’economia dei consumi Bisogna inoltre tener presente che la si alimenta grazie alla produzione di beni quantità d’acqua utilizzata per produrre un e se consideriamo “l’acqua contenuta” in determinato bene varia da regione a regio- ciascun bene, cioè utilizzata per la sua pro- ne. Ad esempio, per produrre 1 chilogram- duzione, abbiamo di fronte un’altra causa mo di pomodori in Gran Bretagna si utilizza- dell’imminente crisi idrica globale. no in media 8 litri d’acqua. In Indonesia, lo Per quanto riguarda il consumo umano, stesso chilogrammo di pomodori necessita questo rappresenta il 10% dell’impiego glo- di 340 litri. bale. Nei paesi industrializzati il consumo Da un lato, quindi, cresce sempre più il d’acqua per usi domestici raggiunge livel- bisogno di aumentare la produzione agrico- li decisamente elevati rispetto a quelli dei la, dall’altro è necessario trovare dei sistemi “paesi in via di sviluppo”. Il consumo medio che riducano l’utilizzo d’acqua per unità di europeo è di circa 200-300 litri al giorno per cibo prodotto. persona. Negli Stati Uniti, la media è di circa Il consumo di acqua per la produzione in- 580 litri al giorno, mentre nei “paesi in via
di sviluppo”, come ad esempio il Mozambi- porto sulla condizione sanitaria della popola- co, la media scende fino a 10 litri d’acqua. zione lavoratrice della Gran Bretagna di Edwin Bisogna tener presente però che se la media Chadwich del 1834. statunitense ed europea è sostanzialmente Nel suo Rapporto, Chadwich affermava uniforme, le medie dei “paesi in via di svi- che “la perdita annuale di vite umane dovu- luppo” nascondono differenze molto elevate ta a sporcizia e cattiva aerazione… supera la nella distribuzione dell’acqua, al punto che perdita per decessi o le ferite provocate da in molti casi si parla di “apartheid idrica”. qualsiasi guerra in cui il paese sia mai stato L’Unicef ha stabilito una soglia minima impegnato nei tempi moderni”. personale di acqua di 50 litri giornalieri: in Le tesi sostenute in entrambe i rapporti, media un abitante europeo ne consuma una seppur a distanza di 170 anni, sembrano con- quantità maggiore di 4-6 volte, un cittadino cordare pienamente sul fatto che per ridurre statunitense fino a 12 volte. La tecnologia e la diffusione delle malattie infettive e la mor- i servizi igienici hanno consentito un sovra- talità infantile bisogna agire sia sul sistema utilizzo dell’acqua, soprattutto nelle regioni di rifornimento delle acque pulite che sul si- industrializzate, dove il consumo idrico uma- stema di smaltimento dei liquami umani. no raddoppia ogni 20 anni. L’indagine sociale condotta da Chadwich Oltre a questi eccessi di consumo dob- oltre a “consigliare” un rubinetto privato e biamo anche considerare gli sprechi causati una latrina per ogni nucleo famigliare, affer- dall’inefficienza delle infrastrutture. Solo in mava la necessità di demandare alle autorità Italia sono state calcolate perdite che vanno locali la fornitura di acqua potabile. dal 30% al 50% dell’acqua trasportata nelle tu- Il Rapporto del 1834 riuscì a catalizzare bature. In ogni caso, il consumo idrico umano, l’attenzione di riformatori sociali, leader lo- seppur non trascurabile, rimane ad un livello cali, enti sanitari pubblici e gran parte della quantomeno irrisorio rispetto all’uso agricolo società civile e a far avviare una campagna e industriale. Ciò non toglie la responsabilità a favore di riforme infrastrutturali. La classe di ognuno di noi nel cercare di limitare l’uso politica del tempo fu quindi obbligata a intro- della risorsa più importante del pianeta. durre nell’agenda politica opere pubbliche aventi come oggetto l’acqua. L’ACCESSO ALL’ACQUA E AI SERVIZI L’azione pubblica in Gran Bretagna si arti- IGIENICI colò in due ondate principali di riforme. Nel primo capitolo de Lo Sviluppo Umano - La prima riforma idrica si ebbe nel 1840 e Rapporto del 2006 del UNDP (United Nations prevedeva un forte investimento pubblico al Development Programme) si legge: “Nel fine di estendere la fornitura di acqua pulita. mondo odierno sempre più prospero e inter- Questa riforma portò ad un leggero innalza- connesso, muoiono più bambini per mancan- mento dell’aspettativa di vita, anche se tale za di acqua pulita e di un gabinetto che per tendenza si bloccò lentamente fino a scom- qualsiasi altra causa. L’esclusione dall’acqua parire negli anni successivi. Pochi anni dopo pulita e dai servizi igienico-sanitari di base vennero approvate una serie di riforme che miete più vittime di qualsiasi guerra o atto avevano come oggetto il sistema igienico- terroristico”. sanitario. Ingenti somme di denaro pubblico Un concetto analogo lo ritroviamo espo- vennero investite per creare sistemi fognari e sto e adeguatamente documentato nel Rap- di scolo in grado di poter trattare e smaltire
liquami umani in aree dove non potessero essere che l’accesso all’acqua potabile e inquinare l’acqua utilizzata per bere. Negli l’accesso ai servizi igienici di base sono al- anni a ridosso di questa seconda riforma si trettanto importanti: è sempre auspicabile registrò un aumento dell’aspettativa di vita che entrambi raggiungano il prima possibile di 15 anni e il tasso di mortalità infantile da una copertura universale, ma il settore igie- 160 passò a 100 morti su 1000 nati vivi. nico-sanitario è molto più indietro rispetto a Lo sbilanciamento iniziale delle riforme, quello dell’acqua e questo divario non sem- che ha visto prevalere un’attenzione nei ri- bra restringersi. guardi dell’acqua lasciando cadere nell’in- Emblematico è il caso dell’Egitto. In que- differenza i sistemi di smaltimento, ha per- sta regione l’elevato tasso di inquinamento messo di rilevare l’importanza di un’azione provocato da acque nere non trattate, com- congiunta. L’accesso ai servizi igienici di promette i potenziali benefici che l’accesso base non è solo importante di per sé, ma all’acqua comporta. Porre l’attenzione su anche perché contribuisce a migliorare la questo gap è significativo perché i benefici qualità di vita della popolazione. apportati da un migliore accesso all’acqua Se si fa un parallelo tra le riforme attua- e ai servizi igienico-sanitari si rafforzano a te nel XIX secolo con la situazione attuale vicenda, come ci ha dimostrato la storia. si nota un’interessante coincidenza. Anche Questo ritardo ha richiamato l’attenzio- oggi, come allora, si è sottovalutato il po- ne degli esperti e ha portato a dichiarare il tenziale migliorativo che potevano portare 2008 “International year of sanitation”. i servizi igienici rispetto allo sviluppo uma- Un recente studio condotto dall’Orga- no e sui livelli di mortalità e diffusione delle nizzazione Mondiale sulla Salute ha rivelato malattie. che un investimento di 10 miliardi di dolla- ri l’anno porterebbe a dimezzare il numero BASTANO 10 MILIARDI DI DOLLARI di persone che non hanno accesso a servizi Oggi i dati ci dicono che solamente un 40% igienici adeguati entro il 2015 (raggiungen- della popolazione mondiale ha accesso ai do così gli Obiettivi di Sviluppo del Millen- servizi igienico-sanitari, contro un 16% che nio). Sempre lo stesso studio afferma che non ha accesso all’acqua. Ben chiaro deve investendo tale cifra per un periodo di tem- po di 20 anni si raggiungerebbe la copertu- ra mondiale. Questa cifra costituisce meno dell’1% della spesa militare mondiale del 2005, rappresenta 1/3 della spesa mondiale in bottiglie d’acqua e più o meno la cifra che spendono in media gli europei ogni anno in gelati. Sebbene non si tratti di una spesa molto elevata, il ritorno in termini di svilup- po umano di questo investimento ha un po- tenziale eccezionale. I costi stimati del de- ficit idrico e igienico-sanitario ammontano a 170 miliardi di dollari l’anno per i “paesi in via di sviluppo”; la spesa per raggiungere l’accesso universale ammonterebbe a 20-30
miliardi di dollari. Per ogni dollaro investito LA CRISI DELL’ACQUA NEL SUD in questo settore il ritorno in termini di be- DEL MONDO neficio economico è stato stimato in 7 dol- Oggi nel mondo, circa 1,6 miliardi di perso- lari, secondo uno studio dell’Organizzazione ne non hanno accesso all’acqua pulita e cir- Mondiale della Salute. Migliorare i sistemi ca 2,6 miliardi non hanno accesso a servizi igienico-sanitari, non ha solo un impatto igienici sanitari adeguati. positivo sugli indicatori fondamentali come Nel 2004 sono stati calcolati 60 milioni di l’aspettativa di vita, la sopravvivenza infanti- decessi e tra questi 10,6 milioni riguardano le e la salute pubblica, ma anche sulla stessa bambini di età inferiore ai 5 anni. La diarrea crescita economica dei paesi. rappresenta la seconda causa di decessi in- Il progresso miracoloso che si è avuto fantili e il mancato accesso all’acqua potabile dopo le riforme del XIX secolo sugli indici di e a servizi sanitari di base è il diretto respon- sviluppo umano, non rappresenta una con- sabile della diffusione di questa malattia. seguenza della crescita economica, bensì Per una persona che vive in un paese ric- una causa. La diffusione della ricchezza che co è difficile immaginare cosa significhi non si è avuta grazie alla Rivoluzione Industriale, avere accesso diretto ad una fonte d’acqua infatti, non ha coinciso con il miglioramento sicura o a un servizio igienico-sanitario. degli indici di sviluppo. Al contrario, in un Senza usare troppi giri di parole, se ab- primo momento l’afflusso di lavoratori che biamo bisogno d’acqua, andiamo in bagno arrivavano nelle città attirati da maggiori sti- o in cucina, apriamo il rubinetto e il gioco pendi ha creato nelle periferie urbane vere è fatto. Se abbiamo bisogno di defecare, il e proprie “fogne a cielo aperto” con la con- procedimento è allo stesso modo elementa- seguenza di un notevole aumento delle ma- re, andiamo in bagno e quando abbiamo fi- lattie infettive e mortalità infantile. Solo con nito, tiriamo la sciacquone. Questi semplici la rivoluzione nel settore idrico e igienico- gesti ci portano a consumare dai 200-300 li- sanitario si ebbe un effettivo miglioramento tri d’acqua al giorno per uso domestico (me- degli indici di sviluppo umano. I progressi dia europea). Nel Regno Unito, ogni abitante senza precedenti che si ebbero sull’aspetta- consuma all’incirca 50 litri al giorno solo di tiva di vita e sulla riduzione della mortalità scarico della toilette. In media per riempire infantile grazie alle opere in ambito idrico e sanitario, permisero avanzamenti in cam- po economico. Man mano che le persone diventavano più sane grazie alla fornitura di acqua pulita e servizi igienico-sanitari, si espandeva un processo di crescita economi- ca e sviluppo umano. La politica globale e nazionale dovrebbe quindi guardare un po’ di più alla storia. Oggi, più di allora, non mancano né la co- noscenza tecnica né la capacità finanziaria per risolvere la crisi idrica globale. Ciò che manca è la volontà politica di agire in questo senso.
una vasca da bagno servono 100 litri d’ac- L’APARTHEID IDRICA qua e per una doccia più o meno la metà. Queste cifre riflettono la portata della crisi L’Organizzazione Mondiale per la Salu- idrica e igienica attuale che colpisce, si può te in accordo con l’Unicef, ha stabilito che dire esclusivamente, i “paesi in via di svilup- il minimo giornaliero d’acqua pulita non po”. Certamente esiste un rapporto positivo deve essere inferiore ai 20 litri per persona, tra ricchezza e sviluppo dei servizi di base, quantità sufficiente per bere e per l’igiene avere più disponibilità economiche permet- personale essenziale, e che la fonte di ap- te agli Stati o alle regioni di investire di più provvigionamento non deve distare più di un in opere pubbliche. Il ragionamento sembra chilometro dall’abitazione. Aggiunge inoltre abbastanza scontato ma spesso viene usa- che se consideriamo l’acqua usata per farsi to dai politici come alibi per nascondere le un bagno e per lavare i panni, il consumo proprie responsabilità, come ad esempio sale a 50 litri. nel caso dell’India rispetto al Bangladesh. Per gli 1,6 miliardi di persone che vivono Infatti, nonostante l’India abbia un reddito in una condizione di crisi idrica, oltre a do- medio superiore di quello del Bangladesh, ver compiere più di un chilometro ogni gior- presenta una minor copertura a livello di no per procurarsi l’acqua, spesso questa servizi igienico-sanitari. Altro esempio, proviene da fonti potenzialmente inquinate l’Egitto riguardo alla disponibilità d’acqua, e la quantità media raccolta è di soli 5 litri nonostante abbia un reddito medio inferiore per persona. Questo faticosissimo compito a quello della Cina, vanta livelli di copertura nella maggioranza dei casi spetta a donne e idrica più elevati. bambini che ogni giorno devono percorrere Nel Rapporto sullo Sviluppo Umano del lunghi tragitti trasportando dai 5 ai 10 chilo- 2006 si parla di “apartheid idrica”. Con grammi d’acqua. questa espressione si vuole indicare la real- Di questa parte di popolazione mondiale tà che si cela dietro le medie nazionali. Ad priva d’accesso all’acqua “migliorata”, 406 esempio in Brasile, il 20% di popolazione milioni di persone vivono in Asia orientale più ricca gode di un livello di accesso all’ac- e Pacifico, 314 milioni vivono in Africa sub- qua e servizi igienico-sanitari paragonabile sahariana, 228,8 milioni in Asia meridiona- a quello dei paesi ricchi, mentre il 20% più le, 49,4 milioni in America latina e Caraibi e povero presenta tassi di copertura decisa- 37,7 milioni negli Stati arabi. mente bassi. Per quanto riguarda le persone prive di All’interno dello stesso paese si possono accesso a servizi igienico-sanitari, la distri- riscontrare realtà completamente differenti buzione mondiale è la seguente: 958,2 milio- e queste in un certo senso riproducono la ni vivono in Asia orientale e Pacifico, 925,9 profonda disuguaglianza nel reddito fami- milioni in Asia meridionale, 436,7 milioni in liare, tanto che la collocazione sociale di Africa subsahariana, 119,4 milioni in Ameri- una famiglia la si può percepire vedendo da ca latina e Caraibi e 80,1 milioni negli Stati dove essa attinge l’acqua e di quali servizi arabi, per un totale di 2,6 miliardi di persone. igienici si serve. In percentuale ad oggi, il 40% della popo- È possibile che una famiglia sia povera e lazione mondiale non ha accesso a servizi- quindi non abbia accesso a una fonte d’ac- igienici e il 16% della popolazione mondiale qua sicura e servizi igienici adeguati o il fat- non ha accesso a una fonte d’acqua sicura. to che non abbia accesso ai servizi igienici e
all’acqua la renda povera. Da qualunque lato condurre per l’88% all’assenza di servizi igie- si legga la storia, le statistiche sottolineano nici di base e all’assunzione di acqua sporca. una forte coincidenza tra povertà e mancan- Agire su questi ultimi avrebbe lo stesso effet- za di accesso all’acqua. to di un vaccino e quindi comporterebbe un Uno studio condotto dall’Organizzazione risparmio sulle spese del sistema sanitario. Mondiale per la Salute ha messo in evidenza Le malattie trasmesse da un’inadeguata for- i costi non solo umani ma anche economici nitura d’acqua e servizi determinano la co- che i paesi colpiti dalla crisi idrica subiscono. pertura della metà dei posti ospedalieri nei La conclusione dell’analisi ci dice che non ri- paesi “in via di sviluppo”. solvere il deficit idrico e igienico-sanitario in Fortunatamente non in tutti i casi le ma- termini economici, costerebbe nove volte di lattie che si diffondono in zone colpite da cri- più che risolverlo. Inoltre considerando che si idrica comportano episodi patologici leta- la maggior parte delle persone che si trova- li, ma possono comunque portare ad effetti no ad affrontare situazioni di stress idrico vi- dannosi sull’intero ciclo vitale e sul corretto vono con meno di 2 dollari al giorno, questi sviluppo dell’individuo. riceverebbero dei benefici proporzionalmen- La cattiva salute riduce il potenziale co- te maggiori che porterebbero alla riduzione gnitivo di un bambino e ha effetti negativi della povertà e di conseguenza a una forte anche sullo sviluppo intellettivo e sulla cre- spinta economica. scita. Infezioni e diarree durante l’infanzia si collegano direttamente con una situazione di LE CONSEGUENZE SUI BAMBINI svantaggio, bassi guadagni e povertà in età Ogni giorno muoiono 4.900 bambini per diar- adulta. rea. Le cause di questa infezione si posso ri- Come già accennato precedentemente, sono generalmente le bambine e le donne che si occupano della raccolta dell’acqua. Questo lavoro, oltre ad essere molto fatico- so, “ruba” tempo all’educazione. Le bambi- ne che ogni giorno devono recarsi alla fonte, raccogliere l’acqua e tornare all’abitazione, non hanno più tempo per andare a scuola. Questo contribuisce profondamente al con- solidamento del divario di genere riguardo alla frequenza scolastica. In Tanzania i livelli di frequenza scolastica tra le bambine che vivono a meno di 15 minuti di distanza da una fonte d’acqua rispetto a quelle che vi- vono a più di una ora, superano il 12%. In pratica chi ha l’acqua più lontana va meno a scuola. Inoltre la mancanza di servizi igienici se- parati nelle scuole fanno sì che i genitori delle bambine che hanno già superato la pu- bertà, per paura o mancanza di privacy, non
mandino le loro figlie a scuola. L’istruzione potrebbe conferire alle ragazze più consa- pevolezza e un’opportunità di accrescere il loro status. La perdita di dignità umana è inoltre as- sociata alla mancanza di acqua e latrine. La carenza di acqua rende impossibile alle persone lavarsi e lavare i propri vestiti per lunghi periodi: questo ha delle forti implica- zioni sul senso di benessere e sulla dignità degli individui. Per milioni di donne inoltre la mancanza di latrine ha un effetto negativo sia sulla sicurezza che sulla salute. In molte zone alle donne non è permesso andare a fonte di instabilità politica ed economica. defecare di giorno, per il rischio di essere Così come il petrolio, l’acqua è una so- viste, così sono costrette ad aspettare le ore stanza importantissima per il modello di svi- dopo il tramonto. Questa, oltre ad esporle luppo economico attuale. al pericolo di violenza, è una delle principa- Sia l’economia industriale che le mono- li cause di infezione epatica e costipazione culture agricole necessitano di un’ingente acuta in molto paesi. quantità d’acqua e con la nascita di nuove Intervenire con opere pubbliche per mi- economie di scala questa risorsa è destina- gliorare il sistema idrico e igienico significa ta a diventare un bene sempre più scarso e limitare la diffusione di malattie, ridurre la quindi più prezioso, fonte di rivalità e arma mortalità infantile, le differenze di genere, potente di ricatto. La differenza sostanziale la povertà, contenere i costi della sanità e però che esiste tra l’oro blu e l’oro nero è incidere sulla dignità umana. che l’uno ha un valore vitale per la sopravvi- Quindi si può dire che la ricchezza gio- venza degli esseri viventi ed è insostituibile, chi senz’altro un ruolo fondamentale per il mentre l’altro è sostituibile e se ne può fare miglioramento della copertura igienico-sani- benissimo a meno. taria e l’accesso all’acqua, ma da sola non Passeranno probabilmente altri anni e al- basta, deve essere accompagnata anche da tre guerre ma prima o poi i pozzi petroliferi una forte volontà politica. economicamente vantaggiosi si esauriran- no. Scavare per centinaia di chilometri sotto LE GUERRE DELL’ACQUA l’Oceano Pacifico avrà come risultato l’esau- Da alcuni anni per riferirsi all’acqua si utiliz- rimento di questa risorsa, per cui anche gli za l’espressione “oro blu”, che trova origine affezionati dell’oro nero dovranno, ahimé, in un altro termine utilizzato per indicare il arrendersi e rivolgersi a fonti di energia al- petrolio: “oro nero”. L’idea di questo acco- ternativa. Per l’acqua non c’è alternativa, stamento acqua-petrolio nasce dalla consta- non esiste né in natura né in laboratorio un tazione della progressiva diminuzione della suo sostituto ed è per questo che è destina- disponibilità pro-capite della risorsa idrica ta a rivestire un ruolo sempre più importan- che, al pari del petrolio, potrebbe rappresen- te nelle politiche interne e nei rapporti tra tare o in molte regioni già rappresenta una gli Stati.
Puoi anche leggere