ACQUA: DI TUTTI MA NON PER TUTTI

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ACQUA: DI TUTTI MA NON PER TUTTI
ACQUA: DI TUTTI MA NON PER TUTTI*

                                  LA CRISI DELL’ACQUA                               neve infatti, sono considerate l’unica acqua
                                  Nelle immagini satellitari la Terra appare        disponibile perché, anche se utilizzata, non
                                  quasi interamente coperta d’acqua: i 2/3          inciderebbe sulle riserve idriche planetarie.
                                  della sua superficie corrispondono infatti a      Il ciclo idrologico è un processo che consi-
                                  mari ed oceani. Ma all’alba del XXI secolo        ste nella circolazione dell’acqua tra l’atmo-
                                  per la prima volta tutti, non solo un pugno di    sfera, la terra, le acque superficiali, le acque
                                  ecologisti catastrofisti, ma anche gli esperti    sotterranee e gli organismi. Questi continui
                                  del settore come fisici, geologi, membri del-     scambi di massa idrica avvengono grazie
                                  le organizzazioni internazionali e addirittura    all’evaporazione dell’acqua dalla superficie
                                  i “potenti” manager delle grandi multinazio-      terrestre all’atmosfera: qui il vapore acqueo
                                  nali, concordano nell’affermare che il piane-     si condensa e successivamente cade sotto
                                  ta sta attraversando una fase di acuto stress     forma di precipitazioni. L’acqua che cade
                                  idrico. La crisi idrica ha raggiunto livelli      può essere intrappolata dalla vegetazione,
                                  preoccupanti e drammatici. Ecco perchè            cadere direttamente nel mare, essere as-
                                  il 2008 è stato proclamato “Anno interna-         sorbita dalla terra e immagazzinata in falde
                                  zionale delle condizioni igienico-sanitarie”,     acquifere sotterranee o scorrere sulla terra
                                  il decennio compreso tra il 2005 e 2015 è         verso il mare. Ma l’uomo contemporaneo
                                  stato interamente dedicato all’acqua: “Ac-        ha abusato della terra compromettendo la
                                  qua per la Vita” e, come ulteriore risultato      capacità di assorbire, ricevere e immagazzi-
                                  di conferenze e summit, è stata istituita la      nare l’acqua: quindi alterando il ciclo idro-
                                  Giornata Mondiale dell’Acqua: il 22 mar-          logico.
                                  zo di ogni anno. L’interesse internazionale           Il Programma dell’Onu per l’Ambiente ha
                                  per l’acqua non è un fenomeno recente, ad         calcolato che all’inizio degli anni ‘80 la di-
                                  esempio l’Assemblea delle Nazioni Unite           sponibilità di acqua potabile pro capite era
                                  aveva già proclamato gli anni ‘80 “Decennio       di 9000 metri cubi all’anno. Con il nuovo
                                  internazionale dell’acqua potabile e dei ser-     millennio la cifra è scesa a 7800 metri cubi
                                  vizi igienici”. Eppure di questo susseguirsi di   e prima del 2020 questo numero si abbasse-
                                  congressi, conferenze e summit, che vedo-         rà ulteriormente a 5100 metri cubi. Nel 1998
                                  no sfilare un’elegante schiera di cravatte e      i paesi afflitti da problemi idrici o scarsità
                                  qualche rara gonnella, oggi non rimane che        d’acqua erano 28, ma si stima che entro il
                                  una manciata sempre più precisa di cifre da       2025 questa cifra dovrebbe crescere a 56.
* I testi di questo               brivido.                                          La progressiva estensione dello stress idri-
approfondimento sono tratti           La quantità di acqua dolce è di circa 36      co è dovuta a molteplici fattori: aumento de-
da Solidarietà internazionale,    milioni di chilometri cubi, ma l’uomo può         mografico, urbanizzazione, inquinamento,
anno XIX n. 12 dic. 2008,
tutti gli articoli sono di Sara   solo fare affidamento sui circa 34mila chilo-     abuso dei consumi, disboscamento, attività
Vezzini                           metri cubi di pioggia annuale. La pioggia e la    minerarie, costruzioni di dighe, cementifica-
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zione e così via. L’azione congiunta di questi             I repentini cambiamenti climatici degli ul-
fenomeni ha un effetto devastante che sta              timi 100 anni, non possono essere ricondot-
letteralmente divorando le risorse planeta-            ti a cicli naturali ma piuttosto a due grandi
rie d’acqua.                                           rivoluzioni in campo energetico.
                                                           La prima risale al XIX secolo ed ha ali-
LA DEMOGRAFIA E L’URBANIZZAZIONE                       mentato la Rivoluzione Industriale: l’uso del
Ogni giorno nascono 230 mila bambini, il che           carbone. La seconda trasformazione ener-
vuol dire che ogni anno la popolazione mon-            getica si è avuta agli inizi del XX secolo con
diale cresce in media di 80 milioni di persone.        l’avvento del petrolio. La combustione del
Con questo ritmo nel 2050 saremo tra i 9 e i           petrolio e del carbone ha fornito un’energia
10 miliardi. Naturalmente questo aumento de-           tale da sconvolgere l’intero sistema produt-
mografico fa rapidamente diminuire la dispo-           tivo. Purtroppo però, le trasformazioni ener-
nibilità pro capite di acqua dolce.                    getiche non hanno portato con sé solo la
    Oltre al consumo domestico di acqua biso-          produzione di grandi ricchezze economiche
gna tenere in considerazione che la crescita           ma anche preoccupanti mutamenti climatici
demografica implica un incremento della do-            e catastrofi ecologiche.
manda di cibo e quindi necessariamente un                  Dal 1950 ad oggi, 11 paesi (Usa, Ue, Rus-
aumento della produzione agricola, con ele-            sia, Cina, Ucraina, India, Canada, Polonia,
vatissimi costi in termini di consumo idrico.          Sudafrica, Messico e Australia) hanno emes-
    Lo stesso discorso vale per la produzione in-      so 530,3 miliardi di tonnellate di anidride
dustriale di beni di consumo. Per tutti questi mo-     carbonica. L’aumento della quantità di mole-
tivi, la crescita demografica avrà come effetto un     cole di biossido di carbonio nell’atmosfera
aumento esponenziale del consumo d’acqua.              fa sì che venga imprigionato più calore, con
Quest’anno, per la prima volta, la popolazione         il conseguente innalzamento della tempe-
urbana ha superato numericamente quella ru-            ratura sulla superficie terrestre. Se a ciò si
rale. L’Onu ha calcolato che nel 2030 le città si      aggiunge la massiccia presenza di altri gas
saranno ingrandite del 160%. Questa altissima          serra come il metano e l’azoto, la situazione
concentrazione demografica difficilmente po-           diventa ancora più drammatica.
trà essere accompagnata da adeguati sviluppi               Dall’epoca pre-industriale ad oggi, la
infrastrutturali. Non a tutti i cittadini quindi po-   temperatura media globale ha subito un au-
tranno più essere garantiti servizi igienico-sani-     mento pari a 0,6°C. Se questo ritmo si man-
tari e acqua pulita e questo avrà pesantissime         tiene costante, nel 2080 è probabile che si
ripercussioni sulla salute pubblica.                   arrivi ad un aumento di 3°C. L’incremento
                                                       delle temperature sulla superficie terrestre
L’INQUINAMENTO                                         provoca: mutamenti nei regimi delle precipi-
La storia del nostro pianeta è stata segnata           tazioni locali, un anomalo surriscaldamento
dall’alternarsi di periodi caldi e periodi fred-       dei mari, l’alterazione delle correnti oceani-
di. Questi cambiamenti dipendevano da nu-              che e lo scioglimento delle calotte polari.
merosi fattori naturali tra i quali l’oscillazio-          È stato calcolato che a partire dal XX se-
ne dell’orbita terrestre, l’attività vulcanica,        colo le precipitazioni sono aumentante del
la concentrazione di biossido di carbonio (o           2%. Le piogge non seguono una distribuzio-
anidride carbonica) che è il principale gas            ne spazio temporale stabile, al contrario di-
serra presente nell’atmosfera.                         venta sempre più frequente assistere all’al-
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prima del completo scioglimento dei ghiacci
                                                    perenni del Polo Nord. Stando invece all’ul-
                                                    tima valutazione del National Geographic,
                                                    già dall’estate 2008 in pochi mesi si potreb-
                                                    be avere l’Artide libero da ghiacci. Con lo
                                                    scioglimento dei ghiacci, il livello del mare
                                                    aumenta causando gravissime conseguenze
                                                    economiche e sociali: infatti il 60% della po-
                                                    polazione mondiale vive a meno di 100 chi-
                                                    lometri dalle coste.
                                                        E non c’è solo un problema di quantità
                                                    d’acqua, ma anche di qualità. Un altro fat-
                                                    tore che incide sulla crisi idrica è costitui-
                                                    to dal severo degrado qualitativo delle fon-
ternarsi di ondate di pioggia torrenziale a         ti d’acqua. L’intensivo inquinamento a cui
periodi di siccità. Negli ultimi dieci-quindici     sono esposte numerose fonti d’acqua è di-
anni si è registrato un sensibile incremento        rettamente attribuibile alle attività umane.
di alluvioni e cicloni. Se si pensa alle regioni    Esistono diversi tipi d’inquinamento: quello
tropicali, oramai questi fenomeni colpisco-         civile, derivato dagli scarichi delle città che
no con frequenza annuale e con un’intensi-          si riversano direttamente nel mare o nei fiu-
tà sempre più distruttiva. Negli anni ‘90 si        mi senza alcun trattamento di depurazione;
sono registrati ben 10 Tsunami devastanti           l’inquinamento industriale e quello agricolo,
che hanno causato dalle 4000 a 5000 vitti-          legato ad un eccessivo e scorretto uso di
me. Nel 2001 lo Tsunami che si abbatté sulle        fertilizzanti e pesticidi che, penetrando nel
coste indiane e thailandesi causò la morte          terreno, contaminano le falde acquifere.
di 2500 persone, l’uragano Katrina del 2005             Il fenomeno delle “piogge acide” è un’al-
negli Stati Uniti causò 1830 vittime ed il ci-      tra tragica conseguenza dell’inquinamento.
clone che si è abbattuto in Birmania a mag-         Consiste nella contaminazione dell’acqua
gio 2008 ha causato oltre 100 mila morti e          piovana da parte di sostanze tossiche pre-
migliaia di senza tetto.                            senti nell’atmosfera e ha effetti devastanti
   La desertificazione è un’altra grave con-        sulla vita delle foreste poiché compromette
seguenza del cambiamento climatico. Il 40%          il processo della fotosintesi.
delle terre sono aride e il 90% di queste si tro-       L’incapacità dell’economia moderna di
vano nei cosiddetti “paesi in via di sviluppo”.     considerare le risorse naturali nella loro in-
   Dal 1979 il Polo Nord perde ogni anno            tegrità qualitativa ed ecologica, la si riscon-
quasi l’1% dei suoi ghiacci perenni e il ritmo      tra anche nelle grandi opere di estrazione
sta aumentando progressivamente. La Gro-            mineraria e nella costruzione di dighe. L’at-
enlandia perde 220 chilometri di metri cubi         tività mineraria, oltre a distruggere interi
di ghiaccio l’anno e nella parte occidentale        bacini idrologici poiché necessita di impres-
dell’Antartide il ghiaccio si sta assottiglian-     sionanti quantitativi d’acqua, è anche una
do di 3-4 metri l’anno. Le stime del Inter-         delle attività più contaminanti. In Argentina
governamental Panel on Climate Change               si sta costruendo un sistema di 80 pozzi e
dicono che restano solo una ventina d’anni          un acquedotto che attraverserà l’altopiano
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andino per pompare 6 mila litri d’acqua al        del suolo può essere causata o dalla natu-
secondo verso le cave minerarie cilene, ap-       ra stessa del terreno, oppure da interventi
partenenti alla multinazionale Bhp Billiton.      umani che ne modificano la natura. La ce-
La costruzione di monumentali dighe per           mentificazione dovuta alla costruzione di
imbavagliare i corsi d’acqua è un’altra chia-     strade e alla progressiva urbanizzazione, ha
ra dimostrazione dell’ossessione umana di         di fatto limitato l’assorbimento dell’acqua,
assoggettare la natura. Questi progetti di        a discapito dei bacini acquiferi sotterranei.
deviazione idrica trasferiscono l’acqua da        La deforestazione rende il terreno più friabi-
una comunità ad un’altra provocando la di-        le, non compattato dalle radici degli alberi
struzione di interi ecosistemi ed economie.       e quindi incapace di assorbire l’acqua che
Nel 1935 su commissione del Bureau of Re-         defluisce sulla superficie, causando l’erosio-
clamation venne costruita una diga alta 220       ne del suolo e, nella peggiore delle ipotesi,
metri per trasferire l’acqua dal fiume Colo-      frane ed alluvioni. Il mancato assorbimento
rado in California attraverso un acquedotto       dell’acqua oltre ad alterare il ciclo idrologi-
lungo 350 chilometri. Le comunità locali e        co minacciando l’integrità dei bacini sotter-
i nativi americani che vivevano nel bacino        ranei, può avere ripercussioni negative an-
del Colorado da secoli, non vennero assolu-       che sulla qualità dei terreni coltivabili, dal
tamente interpellati nei processi decisiona-      momento che l’acqua porta con sé anche
li. Sebbene rappresenti appena l’1,6% del         sostanze fertili, impoverendo i terreni.
bacino del Colorado, la California utilizza           Il superciclone che nel 1999 ha colpito
un quarto della sua acqua. Grazie all’appor-      l’Orissa, in India, non è stata una pura ca-
to idrico della diga, l’espansione agricola       tastrofe naturale ma una crisi ecologica
dell’arido occidente americano è cresciuta        provocata dall’uomo a causa dell’effetto
del 300%; ma questo incremento è avvenuto         combinato del mutamento climatico e della
a discapito dell’economia del Sud e dell’Est.     deforestazione. La riviera dell’Orissa fino a
La costruzione di dighe ha lasciato in eredi-     poco tempo fa era coperta di mangrovie che
tà il controllo centralizzato dell’acqua, oltre   fungevano da cuscinetto di protezione dal
che degrado ambientale e scarsità.                mare e dai venti. La distruzione di questa
                                                  barriera naturale ha permesso alle tempeste
LA DEFORESTAZIONE
Le foreste svolgono un ruolo vitale nella pro-
tezione e depurazione delle fonti di acqua
dolce. Si possono considerare come dighe
naturali in quanto immagazzinano l’acqua
nei bacini e la rilasciano lentamente sotto
forma di sorgenti o ruscelli. Parte dell’acqua
caduta con le precipitazioni viene traspirata
della piante e evapora, altra invece viene as-
sorbita dal terreno e va ad aumentare l’ac-
qua sotterranea.
   Questa capacità di assorbimento di-
pende dalla permeabilità del suolo e dalla
compattezza del terreno. L’impermeabilità
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e ai venti di colpire e devastare la regione.          Da un lato quella che sembrava dover es-
L’innalzamento delle temperature superficia-       sere la panacea delle carestie e della fame
li dei mari tropicali fa aumentare l’evapora-      ha contribuito ad aumentare la povertà e
zione dell’acqua intensificando le precipita-      l’esclusione dei contadini. Per sfruttare le
zioni, mentre l’aumento del livello del mare       potenzialità della Rivoluzione Verde, infat-
causa l’inondazione delle terre costiere.          ti, bisogna disporre di sufficienti quantità
    Tra il 1984 e il 2004 sono stati distrut-      d’acqua, oltre che di denaro per acquistare
ti 250 milioni di ettari di foreste (otto volte    sementi e fertilizzanti: molti contadini, non
la superficie dell’Italia) e solo negli ultimi 4   possedendo né l’una né l’altro, si sono visti
mesi del 2007 sono stati distrutti 700 mila        automaticamente esclusi dalla competizio-
ettari di foreste in Brasile.                      ne produttiva e sono stati pian piano sem-
                                                   pre più emarginati. Ripercussioni gravissime
I CONSUMI                                          si sono avute anche sull’ambiente. Inoltre la
Le colture alimentari tradizionali si sono svi-    standardizzazione delle specie “migliorate”
luppate nei secoli in risposta alle specificità    ha provocato l’estinzione di moltissime va-
del clima, del terreno e della disponibilità       rietà locali e tradizionali, riducendo la bio-
idrica proprie di ciascuna regione. Nei ter-       diversità.
ritori aridi e semiaridi sono nate colture di          In molti paesi l’uso massiccio di pesti-
alcuni cereali come il frumento, il mais, l’or-    cidi e prodotti chimici ha degradato l’eco-
zo, il sorgo e il miglio, mentre le zone umide     sistema, inquinando le fonti d’acqua pulita
sono state dominate da colture che richie-         e minacciando la salute pubblica. In più, le
dono acqua in abbondanza come le risaie.           tecniche produttive dell’agricoltura indu-
Il fabbisogno idrico di ogni pianta varia in       striale riducono la ritenzione idrica dei suoli
base alla propria combinazione genetica e la       aumentando quindi la domanda d’acqua.
selezione delle varietà coltivate nell’agricol-        L’uso intensivo dell’acqua e i massicci
tura tradizionale teneva in considerazione         progetti d’irrigazione hanno severamente
tutti questi fattori ambientali.                   intaccato le risorse idriche mondiali. Non
    Dal 1944, con la nascita della Rivoluzio-      stupisce che circa il 70% dell’acqua consu-
ne Verde in Messico, questo metodo di col-         mata sia destinata alla produzione agricola.
tivazione variegato viene soppiantato dalla
monocultura. Col termine Rivoluzione Ver-
de si vuole indicare un boom della produ-
zione agricola che si è avuto a partire dagli
anni ‘50. L’approccio innovativo in termini
di produzione ha consentito di raddoppiare
il raccolto di alcuni cereali in poche decine
d’anni. Questo miracolo si è realizzato gra-
zie all’accoppiamento di varietà genetiche
ad alto rendimento con l’utilizzo di grandi
quantità di fertilizzanti, acqua e altri prodot-
ti agrochimici. Dall’inizio degli anni Novanta
ci si accorge dei costi molto elevati che la
Rivoluzione Verde ha portato con sé.
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Se si guarda al trend mondiale dei consu-          dustriale è sensibilmente minore rispetto a
mi dell’acqua si nota, intorno agli anni ’50,      quello agricolo: ammonta infatti al 20% del
un’impennata nel consumo idrico, in parti-         totale. Queste però sono percentuali che
colare in agricoltura. Se nel 1900 l’acqua         tengono conto dei consumi a livello globale:
utilizzata per la produzione agricola era in-      se guardiamo alle singole regioni scopriamo
torno ai 500 chilometri cubi, negli anni ‘50       che il consumo idrico industriale aumenta
il suo utilizzo è aumentato del doppio e nel       decisamente nei paesi industrializzati, dove
2000 abbiamo raggiunto i 2500 chilometri           la percentuale maggiore d’acqua è destinata
cubi. L’agricoltura industriale non si limita      proprio all’industria, oltre che all’uso dome-
a distruggere i laghi e i fiumi ma sta anche       stico.
intaccando le falde acquifere sotterranee.             Se si guarda al consumo d’acqua nei pro-
Ogni anno vengono pompate decine di mi-            cessi industriali si scopre che, ad esempio,
liardi di metri cubi d’acqua. L’estrazione         un paio di jeans che pesano 1 chilogrammo
dell’acqua attraverso pompe motorizzate in         contengono 10.850 litri d’acqua e una t-
meno di un ventennio ha prosciugato vaste          shirt da 250 grammi ne contiene 2.720 litri.
aree di terreno agricolo fertile.                  È stato condotto uno studio in termini di li-
    Oggi il settore agricolo si trova ad affron-   tri d’acqua utilizzati per produrre beni indu-
tare una delle sfide più importanti: da un         striali del valore di 1 dollaro. La media mon-
lato l’incremento demografico fa aumentare         diale è all’incirca di 80 litri per dollaro, ma
la domanda dei generi alimentari dell’1,4%         anche in questo caso si riscontrano dram-
ogni anno; dall’altro la crescita economica        matiche variazioni da nazione a nazione. Ad
orienta le preferenze verso un massiccio           esempio in Vietnam per la produzione indu-
consumo di carne, con un aumento conside-          striale del valore di 1 dollaro vengono usati
revole della domanda di cereali per nutrire        1.071 litri d’acqua, negli Usa 97 litri, mentre
gli animali d’allevamento. Si è calcolato che      in Giappone 11 litri.
per produrre 1 chilogrammo di farina servo-            In ogni caso, se si tiene conto del trend
no all’incirca 1.000 litri d’acqua mentre per      mondiale, il consumo idrico nell’industria
produrre 1 chilogrammo di carne ne servo-          negli ultimi 60 anni è stato segnato da un
no 14.400 litri.                                   costante aumento. L’economia dei consumi
    Bisogna inoltre tener presente che la          si alimenta grazie alla produzione di beni
quantità d’acqua utilizzata per produrre un        e se consideriamo “l’acqua contenuta” in
determinato bene varia da regione a regio-         ciascun bene, cioè utilizzata per la sua pro-
ne. Ad esempio, per produrre 1 chilogram-          duzione, abbiamo di fronte un’altra causa
mo di pomodori in Gran Bretagna si utilizza-       dell’imminente crisi idrica globale.
no in media 8 litri d’acqua. In Indonesia, lo          Per quanto riguarda il consumo umano,
stesso chilogrammo di pomodori necessita           questo rappresenta il 10% dell’impiego glo-
di 340 litri.                                      bale. Nei paesi industrializzati il consumo
    Da un lato, quindi, cresce sempre più il       d’acqua per usi domestici raggiunge livel-
bisogno di aumentare la produzione agrico-         li decisamente elevati rispetto a quelli dei
la, dall’altro è necessario trovare dei sistemi    “paesi in via di sviluppo”. Il consumo medio
che riducano l’utilizzo d’acqua per unità di       europeo è di circa 200-300 litri al giorno per
cibo prodotto.                                     persona. Negli Stati Uniti, la media è di circa
    Il consumo di acqua per la produzione in-      580 litri al giorno, mentre nei “paesi in via
di sviluppo”, come ad esempio il Mozambi-         porto sulla condizione sanitaria della popola-
co, la media scende fino a 10 litri d’acqua.      zione lavoratrice della Gran Bretagna di Edwin
Bisogna tener presente però che se la media       Chadwich del 1834.
statunitense ed europea è sostanzialmente             Nel suo Rapporto, Chadwich affermava
uniforme, le medie dei “paesi in via di svi-      che “la perdita annuale di vite umane dovu-
luppo” nascondono differenze molto elevate        ta a sporcizia e cattiva aerazione… supera la
nella distribuzione dell’acqua, al punto che      perdita per decessi o le ferite provocate da
in molti casi si parla di “apartheid idrica”.     qualsiasi guerra in cui il paese sia mai stato
    L’Unicef ha stabilito una soglia minima       impegnato nei tempi moderni”.
personale di acqua di 50 litri giornalieri: in        Le tesi sostenute in entrambe i rapporti,
media un abitante europeo ne consuma una          seppur a distanza di 170 anni, sembrano con-
quantità maggiore di 4-6 volte, un cittadino      cordare pienamente sul fatto che per ridurre
statunitense fino a 12 volte. La tecnologia e     la diffusione delle malattie infettive e la mor-
i servizi igienici hanno consentito un sovra-     talità infantile bisogna agire sia sul sistema
utilizzo dell’acqua, soprattutto nelle regioni    di rifornimento delle acque pulite che sul si-
industrializzate, dove il consumo idrico uma-     stema di smaltimento dei liquami umani.
no raddoppia ogni 20 anni.                            L’indagine sociale condotta da Chadwich
    Oltre a questi eccessi di consumo dob-        oltre a “consigliare” un rubinetto privato e
biamo anche considerare gli sprechi causati       una latrina per ogni nucleo famigliare, affer-
dall’inefficienza delle infrastrutture. Solo in   mava la necessità di demandare alle autorità
Italia sono state calcolate perdite che vanno     locali la fornitura di acqua potabile.
dal 30% al 50% dell’acqua trasportata nelle tu-       Il Rapporto del 1834 riuscì a catalizzare
bature. In ogni caso, il consumo idrico umano,    l’attenzione di riformatori sociali, leader lo-
seppur non trascurabile, rimane ad un livello     cali, enti sanitari pubblici e gran parte della
quantomeno irrisorio rispetto all’uso agricolo    società civile e a far avviare una campagna
e industriale. Ciò non toglie la responsabilità   a favore di riforme infrastrutturali. La classe
di ognuno di noi nel cercare di limitare l’uso    politica del tempo fu quindi obbligata a intro-
della risorsa più importante del pianeta.         durre nell’agenda politica opere pubbliche
                                                  aventi come oggetto l’acqua.
L’ACCESSO ALL’ACQUA E AI SERVIZI                      L’azione pubblica in Gran Bretagna si arti-
IGIENICI                                          colò in due ondate principali di riforme.
Nel primo capitolo de Lo Sviluppo Umano -             La prima riforma idrica si ebbe nel 1840 e
Rapporto del 2006 del UNDP (United Nations        prevedeva un forte investimento pubblico al
Development Programme) si legge: “Nel             fine di estendere la fornitura di acqua pulita.
mondo odierno sempre più prospero e inter-        Questa riforma portò ad un leggero innalza-
connesso, muoiono più bambini per mancan-         mento dell’aspettativa di vita, anche se tale
za di acqua pulita e di un gabinetto che per      tendenza si bloccò lentamente fino a scom-
qualsiasi altra causa. L’esclusione dall’acqua    parire negli anni successivi. Pochi anni dopo
pulita e dai servizi igienico-sanitari di base    vennero approvate una serie di riforme che
miete più vittime di qualsiasi guerra o atto      avevano come oggetto il sistema igienico-
terroristico”.                                    sanitario. Ingenti somme di denaro pubblico
   Un concetto analogo lo ritroviamo espo-        vennero investite per creare sistemi fognari e
sto e adeguatamente documentato nel Rap-          di scolo in grado di poter trattare e smaltire
liquami umani in aree dove non potessero           essere che l’accesso all’acqua potabile e
inquinare l’acqua utilizzata per bere. Negli       l’accesso ai servizi igienici di base sono al-
anni a ridosso di questa seconda riforma si        trettanto importanti: è sempre auspicabile
registrò un aumento dell’aspettativa di vita       che entrambi raggiungano il prima possibile
di 15 anni e il tasso di mortalità infantile da    una copertura universale, ma il settore igie-
160 passò a 100 morti su 1000 nati vivi.           nico-sanitario è molto più indietro rispetto a
   Lo sbilanciamento iniziale delle riforme,       quello dell’acqua e questo divario non sem-
che ha visto prevalere un’attenzione nei ri-       bra restringersi.
guardi dell’acqua lasciando cadere nell’in-            Emblematico è il caso dell’Egitto. In que-
differenza i sistemi di smaltimento, ha per-       sta regione l’elevato tasso di inquinamento
messo di rilevare l’importanza di un’azione        provocato da acque nere non trattate, com-
congiunta. L’accesso ai servizi igienici di        promette i potenziali benefici che l’accesso
base non è solo importante di per sé, ma           all’acqua comporta. Porre l’attenzione su
anche perché contribuisce a migliorare la          questo gap è significativo perché i benefici
qualità di vita della popolazione.                 apportati da un migliore accesso all’acqua
   Se si fa un parallelo tra le riforme attua-     e ai servizi igienico-sanitari si rafforzano a
te nel XIX secolo con la situazione attuale        vicenda, come ci ha dimostrato la storia.
si nota un’interessante coincidenza. Anche             Questo ritardo ha richiamato l’attenzio-
oggi, come allora, si è sottovalutato il po-       ne degli esperti e ha portato a dichiarare il
tenziale migliorativo che potevano portare         2008 “International year of sanitation”.
i servizi igienici rispetto allo sviluppo uma-         Un recente studio condotto dall’Orga-
no e sui livelli di mortalità e diffusione delle   nizzazione Mondiale sulla Salute ha rivelato
malattie.                                          che un investimento di 10 miliardi di dolla-
                                                   ri l’anno porterebbe a dimezzare il numero
BASTANO 10 MILIARDI DI DOLLARI                     di persone che non hanno accesso a servizi
Oggi i dati ci dicono che solamente un 40%         igienici adeguati entro il 2015 (raggiungen-
della popolazione mondiale ha accesso ai           do così gli Obiettivi di Sviluppo del Millen-
servizi igienico-sanitari, contro un 16% che       nio). Sempre lo stesso studio afferma che
non ha accesso all’acqua. Ben chiaro deve          investendo tale cifra per un periodo di tem-
                                                   po di 20 anni si raggiungerebbe la copertu-
                                                   ra mondiale. Questa cifra costituisce meno
                                                   dell’1% della spesa militare mondiale del
                                                   2005, rappresenta 1/3 della spesa mondiale
                                                   in bottiglie d’acqua e più o meno la cifra che
                                                   spendono in media gli europei ogni anno in
                                                   gelati. Sebbene non si tratti di una spesa
                                                   molto elevata, il ritorno in termini di svilup-
                                                   po umano di questo investimento ha un po-
                                                   tenziale eccezionale. I costi stimati del de-
                                                   ficit idrico e igienico-sanitario ammontano
                                                   a 170 miliardi di dollari l’anno per i “paesi
                                                   in via di sviluppo”; la spesa per raggiungere
                                                   l’accesso universale ammonterebbe a 20-30
miliardi di dollari. Per ogni dollaro investito    LA CRISI DELL’ACQUA NEL SUD
in questo settore il ritorno in termini di be-     DEL MONDO
neficio economico è stato stimato in 7 dol-        Oggi nel mondo, circa 1,6 miliardi di perso-
lari, secondo uno studio dell’Organizzazione       ne non hanno accesso all’acqua pulita e cir-
Mondiale della Salute. Migliorare i sistemi        ca 2,6 miliardi non hanno accesso a servizi
igienico-sanitari, non ha solo un impatto          igienici sanitari adeguati.
positivo sugli indicatori fondamentali come            Nel 2004 sono stati calcolati 60 milioni di
l’aspettativa di vita, la sopravvivenza infanti-   decessi e tra questi 10,6 milioni riguardano
le e la salute pubblica, ma anche sulla stessa     bambini di età inferiore ai 5 anni. La diarrea
crescita economica dei paesi.                      rappresenta la seconda causa di decessi in-
    Il progresso miracoloso che si è avuto         fantili e il mancato accesso all’acqua potabile
dopo le riforme del XIX secolo sugli indici di     e a servizi sanitari di base è il diretto respon-
sviluppo umano, non rappresenta una con-           sabile della diffusione di questa malattia.
seguenza della crescita economica, bensì               Per una persona che vive in un paese ric-
una causa. La diffusione della ricchezza che       co è difficile immaginare cosa significhi non
si è avuta grazie alla Rivoluzione Industriale,    avere accesso diretto ad una fonte d’acqua
infatti, non ha coinciso con il miglioramento      sicura o a un servizio igienico-sanitario.
degli indici di sviluppo. Al contrario, in un          Senza usare troppi giri di parole, se ab-
primo momento l’afflusso di lavoratori che         biamo bisogno d’acqua, andiamo in bagno
arrivavano nelle città attirati da maggiori sti-   o in cucina, apriamo il rubinetto e il gioco
pendi ha creato nelle periferie urbane vere        è fatto. Se abbiamo bisogno di defecare, il
e proprie “fogne a cielo aperto” con la con-       procedimento è allo stesso modo elementa-
seguenza di un notevole aumento delle ma-          re, andiamo in bagno e quando abbiamo fi-
lattie infettive e mortalità infantile. Solo con   nito, tiriamo la sciacquone. Questi semplici
la rivoluzione nel settore idrico e igienico-      gesti ci portano a consumare dai 200-300 li-
sanitario si ebbe un effettivo miglioramento       tri d’acqua al giorno per uso domestico (me-
degli indici di sviluppo umano. I progressi        dia europea). Nel Regno Unito, ogni abitante
senza precedenti che si ebbero sull’aspetta-       consuma all’incirca 50 litri al giorno solo di
tiva di vita e sulla riduzione della mortalità     scarico della toilette. In media per riempire
infantile grazie alle opere in ambito idrico
e sanitario, permisero avanzamenti in cam-
po economico. Man mano che le persone
diventavano più sane grazie alla fornitura
di acqua pulita e servizi igienico-sanitari, si
espandeva un processo di crescita economi-
ca e sviluppo umano.
    La politica globale e nazionale dovrebbe
quindi guardare un po’ di più alla storia.
    Oggi, più di allora, non mancano né la co-
noscenza tecnica né la capacità finanziaria
per risolvere la crisi idrica globale. Ciò che
manca è la volontà politica di agire in questo
senso.
una vasca da bagno servono 100 litri d’ac-         L’APARTHEID IDRICA
qua e per una doccia più o meno la metà.           Queste cifre riflettono la portata della crisi
    L’Organizzazione Mondiale per la Salu-         idrica e igienica attuale che colpisce, si può
te in accordo con l’Unicef, ha stabilito che       dire esclusivamente, i “paesi in via di svilup-
il minimo giornaliero d’acqua pulita non           po”. Certamente esiste un rapporto positivo
deve essere inferiore ai 20 litri per persona,     tra ricchezza e sviluppo dei servizi di base,
quantità sufficiente per bere e per l’igiene       avere più disponibilità economiche permet-
personale essenziale, e che la fonte di ap-        te agli Stati o alle regioni di investire di più
provvigionamento non deve distare più di un        in opere pubbliche. Il ragionamento sembra
chilometro dall’abitazione. Aggiunge inoltre       abbastanza scontato ma spesso viene usa-
che se consideriamo l’acqua usata per farsi        to dai politici come alibi per nascondere le
un bagno e per lavare i panni, il consumo          proprie responsabilità, come ad esempio
sale a 50 litri.                                   nel caso dell’India rispetto al Bangladesh.
    Per gli 1,6 miliardi di persone che vivono     Infatti, nonostante l’India abbia un reddito
in una condizione di crisi idrica, oltre a do-     medio superiore di quello del Bangladesh,
ver compiere più di un chilometro ogni gior-       presenta una minor copertura a livello di
no per procurarsi l’acqua, spesso questa           servizi igienico-sanitari. Altro esempio,
proviene da fonti potenzialmente inquinate         l’Egitto riguardo alla disponibilità d’acqua,
e la quantità media raccolta è di soli 5 litri     nonostante abbia un reddito medio inferiore
per persona. Questo faticosissimo compito          a quello della Cina, vanta livelli di copertura
nella maggioranza dei casi spetta a donne e        idrica più elevati.
bambini che ogni giorno devono percorrere              Nel Rapporto sullo Sviluppo Umano del
lunghi tragitti trasportando dai 5 ai 10 chilo-    2006 si parla di “apartheid idrica”. Con
grammi d’acqua.                                    questa espressione si vuole indicare la real-
    Di questa parte di popolazione mondiale        tà che si cela dietro le medie nazionali. Ad
priva d’accesso all’acqua “migliorata”, 406        esempio in Brasile, il 20% di popolazione
milioni di persone vivono in Asia orientale        più ricca gode di un livello di accesso all’ac-
e Pacifico, 314 milioni vivono in Africa sub-      qua e servizi igienico-sanitari paragonabile
sahariana, 228,8 milioni in Asia meridiona-        a quello dei paesi ricchi, mentre il 20% più
le, 49,4 milioni in America latina e Caraibi e     povero presenta tassi di copertura decisa-
37,7 milioni negli Stati arabi.                    mente bassi.
    Per quanto riguarda le persone prive di            All’interno dello stesso paese si possono
accesso a servizi igienico-sanitari, la distri-    riscontrare realtà completamente differenti
buzione mondiale è la seguente: 958,2 milio-       e queste in un certo senso riproducono la
ni vivono in Asia orientale e Pacifico, 925,9      profonda disuguaglianza nel reddito fami-
milioni in Asia meridionale, 436,7 milioni in      liare, tanto che la collocazione sociale di
Africa subsahariana, 119,4 milioni in Ameri-       una famiglia la si può percepire vedendo da
ca latina e Caraibi e 80,1 milioni negli Stati     dove essa attinge l’acqua e di quali servizi
arabi, per un totale di 2,6 miliardi di persone.   igienici si serve.
    In percentuale ad oggi, il 40% della popo-         È possibile che una famiglia sia povera e
lazione mondiale non ha accesso a servizi-         quindi non abbia accesso a una fonte d’ac-
igienici e il 16% della popolazione mondiale       qua sicura e servizi igienici adeguati o il fat-
non ha accesso a una fonte d’acqua sicura.         to che non abbia accesso ai servizi igienici e
all’acqua la renda povera. Da qualunque lato        condurre per l’88% all’assenza di servizi igie-
si legga la storia, le statistiche sottolineano     nici di base e all’assunzione di acqua sporca.
una forte coincidenza tra povertà e mancan-         Agire su questi ultimi avrebbe lo stesso effet-
za di accesso all’acqua.                            to di un vaccino e quindi comporterebbe un
    Uno studio condotto dall’Organizzazione         risparmio sulle spese del sistema sanitario.
Mondiale per la Salute ha messo in evidenza         Le malattie trasmesse da un’inadeguata for-
i costi non solo umani ma anche economici           nitura d’acqua e servizi determinano la co-
che i paesi colpiti dalla crisi idrica subiscono.   pertura della metà dei posti ospedalieri nei
La conclusione dell’analisi ci dice che non ri-     paesi “in via di sviluppo”.
solvere il deficit idrico e igienico-sanitario in       Fortunatamente non in tutti i casi le ma-
termini economici, costerebbe nove volte di         lattie che si diffondono in zone colpite da cri-
più che risolverlo. Inoltre considerando che        si idrica comportano episodi patologici leta-
la maggior parte delle persone che si trova-        li, ma possono comunque portare ad effetti
no ad affrontare situazioni di stress idrico vi-    dannosi sull’intero ciclo vitale e sul corretto
vono con meno di 2 dollari al giorno, questi        sviluppo dell’individuo.
riceverebbero dei benefici proporzionalmen-             La cattiva salute riduce il potenziale co-
te maggiori che porterebbero alla riduzione         gnitivo di un bambino e ha effetti negativi
della povertà e di conseguenza a una forte          anche sullo sviluppo intellettivo e sulla cre-
spinta economica.                                   scita. Infezioni e diarree durante l’infanzia si
                                                    collegano direttamente con una situazione di
LE CONSEGUENZE SUI BAMBINI                          svantaggio, bassi guadagni e povertà in età
Ogni giorno muoiono 4.900 bambini per diar-         adulta.
rea. Le cause di questa infezione si posso ri-          Come già accennato precedentemente,
                                                    sono generalmente le bambine e le donne
                                                    che si occupano della raccolta dell’acqua.
                                                    Questo lavoro, oltre ad essere molto fatico-
                                                    so, “ruba” tempo all’educazione. Le bambi-
                                                    ne che ogni giorno devono recarsi alla fonte,
                                                    raccogliere l’acqua e tornare all’abitazione,
                                                    non hanno più tempo per andare a scuola.
                                                    Questo contribuisce profondamente al con-
                                                    solidamento del divario di genere riguardo
                                                    alla frequenza scolastica. In Tanzania i livelli
                                                    di frequenza scolastica tra le bambine che
                                                    vivono a meno di 15 minuti di distanza da
                                                    una fonte d’acqua rispetto a quelle che vi-
                                                    vono a più di una ora, superano il 12%. In
                                                    pratica chi ha l’acqua più lontana va meno
                                                    a scuola.
                                                        Inoltre la mancanza di servizi igienici se-
                                                    parati nelle scuole fanno sì che i genitori
                                                    delle bambine che hanno già superato la pu-
                                                    bertà, per paura o mancanza di privacy, non
mandino le loro figlie a scuola. L’istruzione
potrebbe conferire alle ragazze più consa-
pevolezza e un’opportunità di accrescere il
loro status.
    La perdita di dignità umana è inoltre as-
sociata alla mancanza di acqua e latrine.
La carenza di acqua rende impossibile alle
persone lavarsi e lavare i propri vestiti per
lunghi periodi: questo ha delle forti implica-
zioni sul senso di benessere e sulla dignità
degli individui. Per milioni di donne inoltre
la mancanza di latrine ha un effetto negativo
sia sulla sicurezza che sulla salute. In molte
zone alle donne non è permesso andare a             fonte di instabilità politica ed economica.
defecare di giorno, per il rischio di essere            Così come il petrolio, l’acqua è una so-
viste, così sono costrette ad aspettare le ore      stanza importantissima per il modello di svi-
dopo il tramonto. Questa, oltre ad esporle          luppo economico attuale.
al pericolo di violenza, è una delle principa-          Sia l’economia industriale che le mono-
li cause di infezione epatica e costipazione        culture agricole necessitano di un’ingente
acuta in molto paesi.                               quantità d’acqua e con la nascita di nuove
    Intervenire con opere pubbliche per mi-         economie di scala questa risorsa è destina-
gliorare il sistema idrico e igienico significa     ta a diventare un bene sempre più scarso e
limitare la diffusione di malattie, ridurre la      quindi più prezioso, fonte di rivalità e arma
mortalità infantile, le differenze di genere,       potente di ricatto. La differenza sostanziale
la povertà, contenere i costi della sanità e        però che esiste tra l’oro blu e l’oro nero è
incidere sulla dignità umana.                       che l’uno ha un valore vitale per la sopravvi-
    Quindi si può dire che la ricchezza gio-        venza degli esseri viventi ed è insostituibile,
chi senz’altro un ruolo fondamentale per il         mentre l’altro è sostituibile e se ne può fare
miglioramento della copertura igienico-sani-        benissimo a meno.
taria e l’accesso all’acqua, ma da sola non             Passeranno probabilmente altri anni e al-
basta, deve essere accompagnata anche da            tre guerre ma prima o poi i pozzi petroliferi
una forte volontà politica.                         economicamente vantaggiosi si esauriran-
                                                    no. Scavare per centinaia di chilometri sotto
LE GUERRE DELL’ACQUA                                l’Oceano Pacifico avrà come risultato l’esau-
Da alcuni anni per riferirsi all’acqua si utiliz-   rimento di questa risorsa, per cui anche gli
za l’espressione “oro blu”, che trova origine       affezionati dell’oro nero dovranno, ahimé,
in un altro termine utilizzato per indicare il      arrendersi e rivolgersi a fonti di energia al-
petrolio: “oro nero”. L’idea di questo acco-        ternativa. Per l’acqua non c’è alternativa,
stamento acqua-petrolio nasce dalla consta-         non esiste né in natura né in laboratorio un
tazione della progressiva diminuzione della         suo sostituto ed è per questo che è destina-
disponibilità pro-capite della risorsa idrica       ta a rivestire un ruolo sempre più importan-
che, al pari del petrolio, potrebbe rappresen-      te nelle politiche interne e nei rapporti tra
tare o in molte regioni già rappresenta una         gli Stati.
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