INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO

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INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO
INFLUENZA AVIARIA,
SUPERATA L’EMERGENZA
              Provvedimenti, criticità
            e indicazioni per il futuro

     N
               ell’agosto del 2013 il         gli allevatori) sia per quelli indiretti,
               virus dell’influenza           causati ad esempio dal blocco del
               aviaria H7N7 è stato           movimento di animali e uova nel
     riscontrato in un allevamento            periodo di crisi per tutte le aziende
     avicolo di Ostellato (FE) e poco         comprese in un’area molto vasta che
     dopo in altri 5 allevamenti.             comprende anche uno dei principali
     Sono seguiti in tutti i territori        poli avicoli nazionali.
     colpiti e circostanti moltissimi
     controlli e provvedimenti volti a        La Regione Emilia-Romagna ha
     eradicare e contenere la diffusione      saputo affrontare l’epidemia con
     dell’epidemia: sequestro degli           tempestività ed efficienza, con
     allevamenti infetti, abbattimento        procedure talvolta messe a punto in
     e distruzione degli animali malati       corso d’opera.
     o sospetti di contaminazione,            Sono però emerse problematiche
     dei loro prodotti e dei materiali        di natura diversa, che hanno
     contaminati, misure restrittive allo     evidenziato la difficoltà ad
     spostamento degli animali sensibili.     affrontare un evento critico di
     In tutto, gli abbattimenti di capi       queste dimensioni con procedure
     hanno riguardato 17 allevamenti (i       e risorse sufficienti per i controlli
     6 colpiti e altri 11 sospetti), per un   ordinari, ma non per una situazione
     totale di oltre 1.400.000 animali        di emergenza.
     eliminati.                               Si è quindi evidenziata la necessità
                                              di un sistema nazionale di
     L’impatto sull’industria avicola         intervento che possa garantire
     regionale è stato pesante, sia per i     ovunque sul territorio un intervento
     danni diretti (per i quali è già stata   rapido e qualificato a sostegno delle
     quantificata l’entità dei rimborsi per   autorità locali.
INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO
il controllo
                                                                                     dell’influenza
                                                                                     aviaria in
                                                                                     Emilia-Romagna
INFLUENZA AVIARIA

                                                                                     le epidemie di influenza aviaria hanno avuto
                                                                                     un diverso impatto sull’industria avicola
                                                                                     nel mondo. La legislazione prevede precise
                                                                                     prescrizioni di controllo ed eventuale
                                                                                     distruzione. L’epidemia dell’agosto
                                                                                     2013 in Emilia-Romagna ha comportato
                                                                                     l’abbattimento di oltre 1.400.000 capi avicoli.

                    C
                              hi di noi ha ricordi di vita vissuta   serbatoio ha portato a una completa              gli uccelli infetti e quelli sensibili, sia il
                              al tempo dei nonni nelle nostre        attenuazione della patogenicità, pertanto        contatto indiretto via aerosol o attraverso
                              campagne, ha sentito sicuramente       permangono in natura i soli virus a bassa        l’esposizione a materiali contaminati dal
                    parlare della “moria dei polli”, che             patogenicità: i focolai sostenuti da virus ad    virus. Dato che i soggetti infetti possono
                    periodicamente affliggeva le arzdore             alta patogenicità negli uccelli selvatici sono   eliminare grosse quantità di virus con le
                    depopolando l’aia e azzerando le piccole         molto rari, in quanto non rappresentano          feci, la diffusione è ottenuta facilmente
                    entrate supplementari che derivavano             una strategia ecologica vincente.                per mezzo di qualsiasi materiale
                    dalla vendita delle uova e di qualche            Ceppi virali appartenenti a tutti i              contaminato da feci, per esempio
                    galletto.                                        sottotipi di emoagglutinina conosciuti           mangime, acqua, uova, attrezzature,
                    Questa gravissima malattia, allora definita      (H1-H17) possono determinare la                  personale, fornitori, mezzi di trasporto,
                    peste aviaria, fu in seguito dimostrato          cosiddetta influenza aviaria a bassa             insetti ecc.
                    essere provocata da un Influenza virus A,        patogenicità (LPAI), che si manifesta con        Nelle aree indenni da influenza,
                    famiglia Orthomyxoviridae e rinominata           un quadro sintomatologico aspecifico,            l’introduzione primaria si verifica
                    Influenza aviaria.                               caratterizzato da sintomi respiratori ed         attraverso il contatto diretto o indiretto
                    I virus responsabili dell’influenza aviaria      enterici spesso associati, nei riproduttori      con specie selvatiche che eliminano il
                    possono essere classificati, sulla base          e nelle ovaiole commerciali, ad anomalie         virus oppure con le movimentazioni
                    della forma clinica di malattia che              riproduttive (calo o arresto della               dell’uomo e delle attrezzature provenienti
                    determinano nelle specie sensibili, in           deposizione, alterazioni dell’uovo). Per         da aree infette e dai mercati di animali
                    virus a bassa patogenicità (LPAI) e virus        contro, solo ceppi virali appartenenti           vivi.
                    ad alta patogenicità (HPAI).                     ai sottotipi H5 e H7 possono causare             L’Oie (Office International des Epizooties,
                    Gli uccelli selvatici e in particolare i         l’influenza aviaria ad alta patogenicità         Organizzazione mondiale per la salute
                    volatili acquatici appartenenti agli ordini      (HPAI) che, a differenza della LPAI, è           animale) ha classificato l’HPAI tra le
                    Anseriformi e Charadriformi fungono              una malattia sistemica caratterizzata da         malattie della “lista A”, ovvero a rapida
                    da serbatoio epidemiologico per questa           replicazione virale negli organi vitali e        diffusione e di grande importanza
                    malattia; avendo la capacità di infettarsi       che può provocare la morte del 100% dei          economica.
                    con diversi sottotipi contemporaneamente,        soggetti colpiti.                                Nel mondo, i diversi stipiti di influenza
                    assicurano le condizioni necessarie              La trasmissione della malattia tra gli           aviaria hanno causato negli anni passati
                    per il riassortimento genetico e                 animali è di tipo orizzontale, tramite           diverse epidemie. Sulla base dell’area
                    consentono quindi la persistenza dei             ingestione e/o inalazione di materiale           geografica in cui si sono verificate
                    virus dell’influenza aviaria in natura e la      infetto.                                         queste epidemie (con riferimento
                    comparsa di nuove varianti. La capacità          Le modalità di trasmissione                      allo sviluppo e alla strutturazione
                    di questi virus di adattarsi alle specie         comprendono sia il contatto diretto tra          dell’industria avicola) e delle misure

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INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO
ecoscienza Numero 6 • Anno 2013

                                   N. ADNS      Regione        Provincia                 Specie/indirizzo                N. capi Sottotipo                      Data                   Data
                                                                                           produttivo                                                         conferma              estinzione

                                  2013/0001   Emilia-Romagna          FE             Galline ovaiole                       128.000          H7N7               14/08/2013            27/08/2013
TAB. 1                                                                               (allevamento industriale)
Influenza aviaria
                                                                                     Galline ovaiole
in Italia, 2013                   2013/0002   Emilia-Romagna          BO             (allevamento industriale)             584.900          H7N7               21/08/2013            08/09/2013

                                  2013/0003   Emilia-Romagna          FE             Tacchini                                19.850         H7N7               23/08/2013            27/08/2013
Focolai di influenza aviaria                                                         (allevamento industriale)
ad alta patogenicità in
Italia nel 2013.                  2013/0004   Emilia-Romagna          BO             Galline ovaiole                        121,705         H7N7               28/08/2013            08/09/2013
                                                                                     (allevamento industriale)
Fonte: Centro di Referenza                                                           Pollastre
Nazionale/Oie/Fao per             2013/0005   Emilia-Romagna          BO             (allevamento industriale)              98,200          H7N7               04/09/2013            08/09/2013
l’influenza aviaria e la
malattia di Newcastle, Istituto                                                      Gallus gallus
zooprofilattico sperimentale      2013/0006   Emilia-Romagna          FE             (allevamento rurale)                         3         H7N7               05/09/2013            05/09/2013
delle Venezie.

di controllo adottate (applicazione di                                                                                      Specie/
                                                                                                       Provincia/                                  N° di                             Data di
una strategia di eradicazione rispetto                                                                  Regione            indirizzo               capi        Motivazione          estinzione
                                                                                                                          produttivo
a una di vaccinazione), le epidemie di
HPAI hanno avuto un diverso impatto                                                                   Occhiobello (Ro)    Galline ovaiole          220.063     Contatto indiretto          29/08/2013
sull’industria avicola. L’epidemia italiana                                                           Veneto
                                                               TAB. 2
di HPAI verificatasi nel 1999-2000 è                           Abbattimenti                           Mordano (Bo)        Galline ovaiole           1.043      Vicinanza                   09/09/2013
stata decisamente una delle più gravi                                                                 Emilia-Romagna
                                                               preventivi
verificatasi al mondo, superata come                                                                  Imola (Bo)          Galline ovaiole          83.000      Contatto indiretto          08/09/2013
numero di volatili coinvolti direttamente                                                             Emilia-Romagna
                                                               Abbattimenti preventivi .
o indirettamente solo dall’epidemia                                                                   Mordano (Bo)        Polli da carne            1.660      Vicinanza                   09/09/2013
                                                               Fonte: Centro di Referenza             Emilia-Romagna
olandese del 2003 e da quella asiatica del                     Nazionale/Oie/Fao per
2004-2005 (www.izsvenezie.it).                                 l’influenza aviaria e la malattia di   Portomaggiore (Fe) Tacchini da carne         65.000      Vicinanza                   01/09/2013
                                                               Newcastle, Istituto zooprofilattico
                                                               sperimentale delle Venezie.            Emilia-Romagna

                                                               La popolazione oggetto dell’attività di
Come si controlla l’influenza aviaria                          sorveglianza è rappresentata da tutta
                                                               la popolazione avicola industriale del
La legislazione europea relativa al
                                                               territorio: riproduttori delle varie specie,
controllo dell’influenza aviaria è
                                                               tacchini da carne, ovaiole da consumo
attualmente rappresentata dalla direttiva
                                                               sono da monitorare in allevamento;
2005/94/CE. Essa dispone le indagini
                                                               il restante pollame da carne viene
da effettuare in tutti i casi di sospetto di
                                                               monitorato al macello.
influenza aviaria e le misure da adottare
                                                               Il monitoraggio in allevamento prevede
in caso di conferma di HPAI. Per limitare
                                                               due tipi di attività: la valutazione della
la diffusione della malattia, il pollame
                                                               mortalità e di altri parametri produttivi
infetto va abbattuto e distrutto. Mangime,
                                                               nei singoli capannoni dell’allevamento
materiale contaminato e pollina vanno
                                                               e i prelievi sierologici e virologici su un
distrutti o trattati fino all’inattivazione
                                                               campione statisticamente significativo di
del virus. Per prevenire l’ulteriore
                                                               animali.
diffusione della malattia, le autorità
veterinarie mettono immediatamente in                          In tutti gli allevamenti avicoli vengono
atto restrizioni alla movimentazione degli                     inoltre programmati sopralluoghi
animali nelle aziende infette e in tutte                       ispettivi per verificare lo stato sanitario
quelle presenti nel raggio di almeno 10                        degli animali attraverso la valutazione
km, la cosiddetta zona di sorveglianza.                        dei parametri produttivi desunti dalle
Se necessario, le misure di stamping-out                       registrazioni presenti in allevamento.
possono essere estese alle aziende vicine
o a quelle che hanno avuto contatti con le
aziende infette.                                               La malattia nell’uomo
Lo stato italiano ha recepito la direttiva
europea con il Dlgs 9 del 25 gennaio 2010.                     L’uomo può infettarsi con il virus
Annualmente viene programmata ed                               dell’influenza aviaria solo in seguito a
effettuata da parte dei Servizi veterinari                     contatti diretti con animali infetti (malati
delle Aziende Ausl l’attività prevista dal                     o morti per influenza aviaria) e/o con
“Piano di controllo regionale per l’influenza                  le loro deiezioni. Non c’è infatti ancora
aviaria”, basato sul corrispondente piano                      alcuna evidenza di trasmissione attraverso
ministeriale, con l’obiettivo di valutare lo                   il consumo di carni avicole o uova dopo
stato sanitario degli allevamenti avicoli                      la cottura e non ci sono ancora prove di
presenti sul territorio della Ausl nei                         un’efficiente trasmissione del virus da
confronti dell’influenza aviare (sierotipi                     persona a persona (www.salute.gov.it).
H5 e H7).                                                      È stata nostra cura, in collaborazione

                                                                                                                                                                                                        59
INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO
ecoscienza Numero 6 • Anno 2013

                    con l’ufficio stampa regionale, intervenire                                                 sorveglianza e restrizione, determinate
                    tempestivamente con un’adeguata
                                                                  L’epidemia dell’agosto 2013                   con provvedimenti regionali e ministeriali
                    informazione sugli organi di stampa           in Emilia-Romagna                             nelle vicinanze delle zone infette.
                    che ribadisse questi concetti, in modo                                                      Nel complesso l’epidemia in regione
                    da evitare allarmismo e ingiustificate        In un allevamento di galline ovaiole del      ha colpito sei allevamenti (a quelli
                    modifiche dei comportamenti alimentari        comune di Ostellato il 10 agosto 2013         citati vanno aggiunti un allevamento
                    nella popolazione.                            viene segnalato un aumento anomalo            di tacchini a Portomaggiore, Fe, e un
                    Nell’uomo, a seguito di infezione             della mortalità.                              allevamento rurale a Bondeno, Fe), per
                    da virus influenzale aviario, i primi         Il sospetto di influenza aviaria viene        un totale di 952.658 volatili abbattuti e
                    sintomi compaiono dopo un periodo di          confermato da diagnosi di HPAI da             distrutti (tabella 1).
                    incubazione variabile (da 1 a 7 giorni):      parte del centro di referenza dell’Istituto   Provvedimenti di abbattimento e
                    di solito sono gli stessi dell’influenza      zooprofilattico sperimentale delle Venezie    distruzione degli animali, prodotti e
                    tradizionale, vale a dire febbre, tosse,      in data 14 agosto 2013.                       materiali sono stati adottati anche in altri
                    mal di gola e dolori muscolari, con una       L’allevamento infetto appartiene a            cinque allevamenti considerati sospetti di
                    diversa gravità a seconda del ceppo virale    una filiera industriale specializzata in      contaminazione per ubicazione o contatti
INFLUENZA AVIARIA

                    coinvolto. Nel caso del virus aviario         produzione e commercializzazione di           indiretti, per un ulteriore complessivo
                    A/H7N7, responsabile dell’epidemia            uova da consumo che ha allevamenti            abbattimento di 370.766 capi (tabella 2).
                    emiliano-romagnola di questa estate,          distribuiti in molte regioni italiane.        Per ridurre il rischio di diffusione
                    le manifestazioni cliniche descritte          Contatti ripetuti, nel periodo precedente     dell’infezione dai focolai siti nei comuni
                    in letteratura sono rappresentate             l’isolamento del virus e la diagnosi della    dell’Emilia-Romagna coinvolti, inoltre,
                    prevalentemente da congiuntivite oltre a      malattia, con il centro di imballaggio        sono state adottate su disposizione
                    lieve sintomatologia di tipo influenzale.     uova sito a Mordano e collegato con tre       ministeriale procedure di depopolamento
                    Per quanto riguarda i lavoratori esposti      allevamenti dello stesso comune, hanno        per ulteriori aziende avicole considerate
                    – lavoratori addetti alla manipolazione       determinato il propagarsi dell’infezione      ad alto rischio, che hanno portato
                    di pollame infetto oppure che hanno           in questi allevamenti, con la necessità       all’abbattimento di 143.400 capi avicoli
                    lavorato in allevamenti infetti – si è        di adozione delle misure previste dalla       in cinque allevamenti di Imola e della
                    vigilato affinché fossero correttamente       legislazione europea: censimento degli        provincia di Ravenna.
                    utilizzati adeguati dispositivi di            animali, sequestro degli allevamenti
                    protezione individuale, volti a diminuire     infetti, abbattimento e distruzione           Gabriella Martini
                    il rischio di infezioni.                      degli animali malati, infetti e sospetti
                                                                                                                Direttore del Dipartimento di sanità pubblica,
                    È in corso inoltre uno studio                 di contaminazione, dei loro prodotti e        Ausl di Imola
                    sieroepidemiologico sui lavoratori esposti    dei materiali contaminati, adozione di
                    al virus A/H7N7, in collaborazione con il     misure restrittive allo spostamento degli
                    ministero della Salute.                       animali sensibili nelle zone di protezione,

                    Fig. 1
                    Aviaria in
                    Emilia-Romagna 2013

                    Mappa dei focolai e
                    delle zone di protezione,
                    sorveglianza e restrizione

                            Focolai di influenza aviaria
                            Zona di protezione
                            Zona di sorveglianza
                            Zona di restrizione

       60
INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO
ecoscienza Numero 6 • Anno 2013

SPOPOLAMENTO ALLEVAMENTI,
ESPERIENZE E STRATEGIE
DAL resoconto delle attività di spopolamento negli allevamenti della Regione
Emilia-Romagna colpiti daL virus SONO EMERSE DIVERSE DIFFICOLTà. PER QUESTO SONO
STATE INDIVIDUATE soluzioni alternative. Serve COMUNQUE un sistema nazionale di
intervento.

A
         partire dal 2006, con                 a contrastare il diffondersi di focolai        settembre 2009 relativo alla protezione
         l’identificazione a livello           di influenza aviaria e di altre malattie       degli animali durante l’abbattimento.
         internazionale di nuovi ceppi         diffusive del bestiame: la ditta Coop.         Esso norma le attività di spopolamento e
differenziati di virus nel pollame, la         Bidente di Cusercoli (Fc) risultò              abbattimento di emergenza.
Regione Emilia-Romagna ha organizzato          vincitrice di tali bandi e le venne quindi     Il regolamento definisce le modalità per
un servizio di pronto intervento per il        assegnata l’attività.                          l’esecuzione delle attività e impone che
controllo delle malattie diffusive del         Il contratto prevede che la ditta metta a      prima dell’inizio dell’operazione l’autorità
bestiame.                                      disposizione 45 persone adeguatamente          competente elabori un piano d’azione
All’inizio venne rapidamente predisposto       informate, formate, attrezzate ed esperte      per garantire il rispetto delle norme a
un piano di intervento solo per influenza      della specie animale da abbattere. Di          tutela degli animali, in particolare per
aviaria in collaborazione fra Sanità           queste persone almeno 20 devono essere         quanto riguarda i metodi di stordimento
pubblica, Protezione civile. e due grosse      pronte a intervenire in 36 ore dalla           e abbattimento.
cooperative di servizi (Hera ed Enia);         richiesta di intervento. Deve inoltre essere
tale piano era la riposta a un’emergenza       garantita la disponibilità di attrezzature
puramente mediatica, in quanto, sebbene        adeguate per la raccolta, lo stordimento,
in realtà non fosse stato riscontrato          l’abbattimento e il trasporto degli animali
                                                                                              Il virus influenzale H7N7
nessun caso in Europa, l’opinione              al luogo di distruzione, la convenzione        in Emilia-Romagna
pubblica era stata sensibilizzata al rischio   con una ditta specializzata nello
di influenza aviaria H5N1 dalla sua            smaltimento delle carcasse, la raccolta e il   Nella giornata del 14 agosto viene
presenza in alcuni paesi orientali.            trasporto delle deiezioni, le operazioni di    confermata dall’Istituto zooprofilattico
In seguito, anche per razionalizzare           disinfezione, gli impianti accessori per il    delle Venezie, sede del Centro di
l’organizzazione regionale e contenere         funzionamento del campo di lavoro come         referenza nazionale per l’influenza aviaria
le spese, la Regione ha indetto bandi a        stazioni di disinfezione, spogliatoi ecc.      la positività per virus influenzale H7N7
procedura aperta, a rilevanza comunitaria,     Inoltre dal 2009 è in vigore il Regolamento    ad alta patogenicità in un allevamento di
per l’acquisizione di servizi finalizzati      (CE) n. 1099/2009 del Consiglio del 24         galline ovaiole in voliera sito nel Comune

                                                                                                                                             foto: G. DIEGOLI - REgione ER

                                                                                                                                                                             61
INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO
ecoscienza Numero 6 • Anno 2013

                    di Ostellato (Fe); l’allevamento è di                          5 aziende sono state sottoposte ad                         allevamento in gabbia presente in
                    nuovissima costruzione costituito da 4                         abbattimento dei volatili presenti.                        regione.
                    capannoni di cui 2 con spazi all’aperto                        Le operazioni di abbattimento, invio                       Il sistema regionale è stato messo
                    per un totale di 128.000 animali.                              alla distruzione, pulizia e disinfezione                   in difficoltà in alcune fasi in cui
                    Su richiesta della Ausl di Ferrara, la                         sono state effettuate, sotto il controllo                  è stato necessario intervenire
                    Coop. Bidente, titolare del contratto                          del Servizio veterinario delle Ausl                        contemporaneamente su più focolai e su
                    regionale sopra richiamato, allestisce il                      competenti per territorio, dalla ditta                     strutture così diversificate per tipologia
                    campo per gli interventi di estinzione del                     Coop. Bidente, a eccezione dei 2                           produttiva e dimensione.
                    focolaio; già dalla giornata del 15 agosto                     piccoli allevamenti di Imola, abbattuti                    Da evidenziare ancora che, per tutelare i
                    dà inizio alle operazioni di abbattimento                      in collaborazione con la Protezione                        lavoratori, è stato necessario, come previsto
                    sotto il controllo del Servizio veterinario                    civile delle Marche e da quello rurale                     dalle disposizioni normative, utilizzare
                    della Ausl di Ferrara.                                         di Ferrara, a cui hanno provveduto                         Dpi di III categoria. Con l’impiego di tali
                    Successivamente al focolaio primario                           direttamente i veterinari del Servizio.                    mezzi di protezione individuale l’agilità
                    sono stati confermati focolai in altre 5                       In totale sono stati abbattuti 1.359.273                   e quindi la resa lavorativa degli operatori
                    aziende avicole (delle quali 3 appartenenti                    animali fra ovaiole, tacchini e polli da                   nelle attività di cattura era limitata, in
INFLUENZA AVIARIA

                    alla stessa filiera produttiva e una a                         carne (i dettagli nella tabella 1).                        particolare per le attività che prevedevano
                    distanza di 2 km dal focolaio iniziale)                                                                                   la cattura di animali nei piani più alti delle
                    e un allevamento rurale. Fra queste, la                                                                                   gabbie. Le elevate temperature ambientali
                    più grande azienda di galline ovaiole in                       Difficoltà incontrate                                      (gli interventi di abbattimento sono stati
                                                                                                                                              effettuati tra agosto e settembre) hanno
                    gabbia presente in regione: 584.900 capi
                    distribuiti in 12 capannoni con gabbie                         Tipologia e dimensione degli allevamenti                   reso ancora meno agevole l’impiego dei
                    modificate a 5 piani. Tutte le aziende                         colpiti hanno creato numerosi problemi.                    Dpi. Infine, la necessità di utilizzo di Dpi
                    sono state sottoposte ad abbattimento                          Per quanto riguarda gli animali in voliera,                ha reso più difficoltoso il reperimento del
                    e distruzione dei volatili presenti e alle                     le grandi dimensioni dei capannoni, la                     personale, in quanto la formazione richiesta
                    misure di polizia veterinaria previste dal                     ristrettezza dei corridoi laterali (tale da                riguardava non solo le tecniche di cattura
                    manuale operativo nazionale.                                   ostacolare il passaggio degli operatori                    degli animali, ma anche il loro corretto uso.
                    In seguito a evidenziazione di                                 e l’utilizzo di carrelli o piccole pale
                    collegamenti epidemiologici con                                meccaniche) hanno reso difficoltosa
                    allevamenti positivi, altre 6 aziende,                         l’attività di cattura e richiesto più tempo                Soluzioni individuate
                    considerate sospette di contaminazione,                        del previsto nella chiusura del focolaio
                    sono state sottoposte a stamping out.                          di Ostellato a Ferrara. Sono stati infatti                 A seguito delle difficoltà incontrate a
                    Infine, per ridurre il rischio di diffusione                   necessari 9 giorni per l’abbattimento dei                  Ferrara, nei successivi focolai di galline in
                    dell’infezione, nell’ambito di un piano di                     128.000 capi presenti                                      voliera, in analogia a quanto già effettuato
                    depopolamento approvato dal ministero                          Come già evidenziato il focolaio di                        in Olanda, si è attuata, in collaborazione
                    su parere del Centro di referenza, altre                       Mordano ha riguardato il più grande                        con il Centro di referenza del benessere

                                                     N. focolaio/                                                  data                                                 Animali    Metodo
                                                     preventivo/                Comune            Provincia    abbattimento             Tipologia volatili             abbattuti abbattimento
                                                   depopolamento
                                                 focolaio 1                       Ostellato         Ferrara        15-24/08/2013              Galline ovaiole              128.000     CO2 cassone
                                                 focolaio 2                       Mordano          Bologna    22/08/2013-05/09/2013           Galline ovaiole              584.900     CO2 cassone
                                                 focolaio 3                    Portomaggiore        Ferrara        24-27/08/2013                 Tacchini                   19.850     CO2 cassone
                                                 focolaio 4                       Mordano          Bologna    30/08/2013-04/09/2013           Galline ovaiole               121.705   CO2 capannone
                                                 focolaio 5                       Mordano          Bologna    05/09/2013 - 07/09/2013         Galline ovaiole               98.200    CO2 capannone
                                                 focolaio 6                       Bondeno           Ferrara         04/09/2013                Galline ovaiole                    2    luss. cervicali
                                                 abbattimento preventivo 1     Portomaggiore        Ferrara   28/08/2013 - 01/09/2013            Tacchini                  65.000      CO2 cassone
                                                 abbattimento preventivo 2         Imola           Bologna    05/09/2013 - 08/09/2013         Galline ovaiole               83.000    CO2 capannone
                                                 abbattimento preventivo 3        Mordano          Bologna          09/09/2013                Galline ovaiole                 1.041    CO2 cassone
                                                 abbattimento preventivo 4        Mordano          Bologna          09/09/2013                Polli da carne                  1.745    CO2 cassone
                                                 abbattimento preventivo 5         Lugo            Ravenna    10/09/2013 - 11/09/2013   Pollastre di gallina ovaiola        59.952    CO2 capannone
                    TAB. 1
                    Aviaria in Emilia-           abbattimento preventivo 6         Lugo            Ravenna    11/09/2013 - 14/09/2013         Galline ovaiole               57.400     CO2 cassone
                    Romagna 2013                 depopolamento 1                   Imola           Bologna     18/9/2013 - 19/09/2013         Polli da carne                68.359    CO2 capannone

                    Dati relativi agli           depopolamento 2             Bagnara di Romagna    Ravenna          20/09/2013                Svezzamento                   15.032    CO2 capannone
                    abbattimenti nei
                    focolai e nelle              depopolamento 3              Massa Lombarda       Ravenna          21/09/2013                Polli da carne                 31.810   CO2 capannone
                    aziende sottoposte ad
                    abbattimento preventivo
                                                 depopolamento 4              Massa Lombarda       Ravenna          21/09/2013                Polli da carne                24.899    CO2 capannone
                    o nell’ambito del piano di
                                                 depopolamento 5              Massa Lombarda       Ravenna          21/09/2013            Faraone Riproduttori                7.737    CO2 cassone
                    depopolamento.

       62
INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO
ecoscienza Numero 6 • Anno 2013

animale di Brescia, la soppressione dei          e ha riguardato la supervisione delle           convenzione con un’impresa in grado di
volatili con erogazione diretta di CO2           operazioni di gestione di alcuni focolai di     fornire le garanzie di pronto intervento
nei capannoni secondo le modalità                Imola in collaborazione con il Servizio         sopra descritte. Considerate le infinite
precedentemente descritte. Questo ha             veterinario dell’ Ausl.                         variabili sopra descritte, come già detto
portato a una significativa diminuzione          L’unica Regione che ha offerto la sua           altrove, pare impossibile per una singola
dei tempi di abbattimento e limitato             collaborazione è stata la Regione Marche,       regione assicurare un intervento adeguato
ulteriormente le possibili sofferenze            che ha messo a disposizione la squadra          per ogni possibile scenario epidemico.
degli animali che venivano abbattuti in          regionale per le emergenze epidemiche           Si propone pertanto un coinvolgimento
maniera eutanasica direttamente in situ          composta da 7 operatori giunti sul              dell’autorità competente centrale
senza essere manipolati dagli operatori.         focolaio il 29 di agosto.                       per realizzare un sistema nazionale
A titolo di esempio, nell’allevamento in         Nonostante ciò, non sono mai state              di intervento in grado di intervenire
voliera di Mordano sono stati abbattuti          richieste deroghe alla normativa per            adeguatamente in caso di focolai
98.000 capi in solo 2 giorni.                    la tutela del benessere animale per             epidemici che prevedano l’abbattimento
Per quello che riguarda l’allevamento in         rischi legati alla salute umana o per           degli animali presenti.
gabbia di Mordano è stato necessario             il rallentamento delle attività per
reclutare in tempi brevi, informare e            l’eradicazione della malattie.
                                                                                                 Giuseppe Diegoli
formare altri 110 operatori per garantire
                                                                                                 Servizio Veterinario e igiene alimenti,
l’estinzione del focolaio, che ha comunque
richiesto 14 giorni.                             Conclusioni                                     Regione Emilia-Romagna

Da evidenziare la collaborazione con
l’Esercito, concretizzatasi nell’invio           Come già detto la Regione Emilia-
di 5 medici veterinari e 6 infermieri            Romagna è l’unica regione in Italia
veterinari. Il loro aiuto è stato prezioso       ad avere preventivato e attivato la

   Influenza aviaria in Emilia-Romagna

   i Metodi di abbattimento utilizzati

   I volatili sono stati soppressi con l’utilizzo della CO2 con         Erogazione di gas nel capannone
   l’utilizzo di due differenti metodologie:                            La procedura operativa tipo per l’utilizzo della CO2 con
   - attraverso l’uso di container a tenuta                             erogazione diretta di gas nel capannone prevede l’utilizzo
   - con erogazione diretta di gas nel capannone.                       di una squadra di 10, un ‘autocisterna con possibilità
                                                                        di erogazione di 5 ton/ora di CO2, un radiatore per la
   Container a tenuta                                                   gassificazione, manicotti da idrante per la distribuzione del
   La procedura operativa tipo per l’utilizzo della CO2 attraverso      gas nei capannoni, materiale per sigillare le uscite, nastro
   l’uso di container a tenuta prevede l’utilizzo di una squadra di     adesivo, analizzatore di gas ambientali (O2 e CO2), nastro
   10 operatori, l’utilizzo di container di 20 mc a tenuta stagna       trasportatore pollina.
   con coperchio apribile a 80° e ingressi multipli per il gas. È
   previsto l’utilizzo della CO2 in bombole da 30 kg in quantità di     Le fasi per l’utilizzo sono le seguenti:
   120 kg (4 bombole) di consumo per ogni container da trattare.        1. interrompere la ventilazione forzata
   Le fasi per l’utilizzo sono le seguenti:                             2. sigillare con nastro adesivo potenziali fughe di gas del
   1. irrorare fino a raggiungere una concentrazione di gas a              capannone (porte, finestre, ingressi di nastri trasportatori)
       livello del fondo del container di 70% (per un container di      3. posizionare i manicotti lungo il percorso del capannone,
       20 mc sono necessari circa 45 minuti) regolando il deflusso         possibilmente nei punti più alti delle voliere
       per evitare il congelamento dell’erogatore                       4. procedere all’erogazione del gas e raggiungere la
   2. raggiunta la concentrazione di CO2 prefissata trasferire gli         concentrazione di CO2 prefissata (30% minimo) in tutti
       animali presso il container                                         i punti del capannone (più di 2 ore con flusso di gas di
   3. aprire il coperchio del container in modo da permettere              5 ton/ora)
       le operazioni di carico ma evitando il più possibile la          5. tenere chiuso il capannone per ulteriori 3 ore senza
       dispersione del gas (circa 50-60 cm) anche attraverso               ventilazione
       l’utilizzo di un telo di plastica con foro al centro             6. ventilare l’ambiente per 3 ore con ventilazione forzata
   4. procedere al caricamento degli animali nel container con          7. il Servizio veterinario verifica l’efficacia della gassificazione
       l’ausilio del personale addetto                                     e nell’eventualità ci siano animali vivi ne prescrive la
   5. durante il caricamento nel container degli animali un                dislocazione cervicale
       veterinario dell’Ausl verifica visivamente il comportamento      8. procedere allo svuotamento manuale del capannone
       degli animali e l’efficacia della gassificazione.
                                                                        Risultati
   Risultati                                                            a) Questo sistema permette di processare circa 3.000/
   a) Questo sistema permette di processare circa 2.000 ovaiole/           ovaiole/ora.
      ora.                                                              b) 1 kg di CO2 a 1 atmosfera e 15°C corrispondono a 0,845 m3
   b) Sono necessarie 4 bombole da 30 kg di CO2:                           di gas
      - 2 bombole per saturare al 70% il container prima di             c) Sono necessari 12 ton di CO2 per riempire un capannone
         introdurre gli animali                                            di 6.000 m3 considerando una perdita di gas circa 30-
      - 1 bombola per mantenere la concentrazione durante il               40% (a tenuta stagna sarebbero sufficienti 7 ton, ma è
         carico degli animali                                              comunque necessario garantire uno sfogo posto in alto per
      - 1 bombola per abbattere tutti gli animali a fine carico con        l’evacuazione dell’aria atmosferica).
         cassone chiuso.
   c) Ogni container può contenere 7-8.000 capi di circa 1,8 kg
      di peso.

                                                                                                                                               63
INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO
ecoscienza Numero 6 • Anno 2013

                    I controlli e la Biosicurezza
                    in allevamento
                    L’influenza aviaria ha causato in lombardia, veneto ed emilia-romagna gravi danni
                    al settore zootecnico. da alcuni anni sono stati adottati piani di monitoraggio
                    e procedure di emergenza all’avanguardia in europa. L’esperienza dell’istituto
                    zooprofilattico della lombardia e dell’emilia-romagna.

                    L’
                             influenza è un’infezione causata
INFLUENZA AVIARIA

                                                                                                                                                                   foto: IZS Lombardia ed Emilia-Romagna, Sez. Forlì
                             dal virus influenza, virus RNA,
                             famiglia Orthomixoviridae,
                    che infetta l’apparato respiratorio
                    dell’uomo, dell’equino, del furetto e
                    dei mammiferi acquatici, provocando
                    un’infezione sistemica nelle specie aviarie
                    che costituiscono, con i portatori sani
                    intestinali, il vero e proprio serbatoio del
                    virus.
                    Esistono 3 tipi antigenici: A, B e C, tutti
                    infettano l’uomo, soltanto il tipo A infetta
                    gli animali.
                    I virus influenza, in particolare quelli
                    di tipo A, hanno la capacità di andare
                    incontro a continue variazioni antigeniche,
                    determinanti per la loro patogenicità, che
                    coinvolgono le due proteine di superficie,
                    la H e la N, creando sottotipi e varianti.
                    I sottotipi si possono dividere in due
                    categorie in base alla loro patogenicità:
                    - ceppi ad alta patogenicità (HPAI), che
                    determinano un’elevata mortalità
                    - ceppi a bassa patogenicità (LPAI), che
                    determinano una malattia meno grave
                    e sono mantenuti in natura dai volatili        1
                    selvatici, in particolare delle specie
                    acquatiche.                                    settore (allevatori, macellatori ecc.) nei        nelle regioni del Nord. Dal momento
                                                                   quali, infatti, non si è mai registrato alcun     in cui si è intensificato il sistema di
                                                                   effetto negativo o sintomo direttamente           allevamento avicolo, con particolare
                    Il sistema dei controlli sanitari              attribuibile al virus influenzale, se non         riguardo all’allevamento del tacchino,
                                                                   congiuntivite.                                    si sono progressivamente intensificati
                    e il piano di monitoraggio                     La presenza di virus influenzali ha inoltre       i casi di malattia. I sierotipi del virus
                    in Emilia-Romagna                              comportato l’adozione di misure di                maggiormente circolanti fra gli anni
                                                                   prevenzione e monitoraggio assai estese           70 e fine anni 90 erano rappresentati
                    La presenza di virus influenzali in Italia     in tutte le regioni italiane, in particolare in   principalmente dai sottotipi H6 e H9.
                    ha determinato negli anni scorsi quadri di     quelle a elevata produttività.                    Intorno alla fine degli anni 90 hanno
                    estrema gravità in termini zootecnici e ha     L’efficacia e la validità dei piani di            iniziato a circolare nelle Regioni del
                    comportato l’adozione di misure drastiche      intervento sono stati tali che, non               Nord (Lombardia e Veneto) i sottotipi
                    come l’abbattimento di milioni di volatili     solo sono risultate importanti nella              H5 e H7. Questi sottotipi si sono
                    nel regioni del Nord Italia (Lombardia         diminuzione dei focolai e nel limitare            rivelati particolarmente pericolosi per
                    e Veneto), tuttavia è sempre stata             di volta in volta l’estensione e la gravità       l’allevamento avicolo per la facilità di
                    considerata come specificamente animale,       delle singole ondate epidemiche, ma               mutare dalla bassa patogenicità all’alta
                    con bassissimo rischio per gli addetti del     hanno anche ricevuto un riconoscimento            patogenicità. Dal 2000 a oggi su tutto
                                                                   dall’intera comunità scientifica che oggi         il territorio nazionale si sono alternati
                                                                   prende spunto dall’esperienza italiana.           piani di monitoraggio permanenti e piani
                                                                                                                     di sorveglianza in fase di emergenza per
                    1   Laboratorio Istituto zooprofilattico
                        sperimentale della Lombardia e             Il virus dell’influenza aviaria in                influenza aviaria necessari ai fini delle
                        dell’Emilia-Romagna, Sezione di Forlì.     Italia è noto fin da quando è sorto               decisioni prese per debellare i focolai che
                    2   Trachee di gallina con influenza.          un sistema di avicoltura organizzato              via via si presentavano e per giungere a

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INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO
ecoscienza Numero 6 • Anno 2013

indagini epidemiologiche utili alla lotta

                                                                                                                                                       foto: IZS Lombardia ed Emilia-Romagna, Sez. Forlì
alla malattia.
La Regione Emilia-Romagna fino al
2013 è stato colpita da pochi focolai,
mentre ha mantenuto l’attività di controllo
permanente sia nel pollame domestico che
negli uccelli selvatici.
Il piano di monitoraggio permanente
prevede la ricerca del virus e la ricerca
di anticorpi negli allevamenti avicoli
intensivi e la ricerca del virus negli uccelli
selvatici. Il piano di monitoraggio ha
impegnato grandi quantità di forze umane
e strumentali con notevole impegno
economico. La necessità di mantenere in
questi anni il piano di controllo nasceva
dal bisogno di certificare la sanità degli
allevamenti avicoli e di tutelare la salute
del consumatore.                                 2
I controlli previsti dal piano regionale
sono eseguiti dai veterinari del Servizio        alla filiera produttiva interessata (ovaiole       demandato il compito di eseguire controlli
veterinario pubblico e gli esami di              da consumo) che prevedeva l’intensificarsi         e prelievi ufficiali, sottoposti a esame preso
laboratorio sono eseguiti dall’Istituto          del numero degli allevamenti da                    gli Istituti zooprofilattici sperimentali
zooprofilattico sperimentale della               controllare e il numero dei campioni da            (strutture sanitarie di diritto pubblico).
Lombardia e dell’Emilia-Romagna                  saggiare. Questo ha permesso di ottenere           La biosicurezza è una strategia di
(IzsLER). In Emilia Romagna gli esami            una miriade di dati e di informazioni              procedure gestionali che hanno lo scopo di
di laboratorio per Influenza a viaria sono       in tempi brevissimi al fine di limitare la         prevenire l’introduzione e la diffusione di
tutti eseguiti presso la Sezione di Forlì.       diffusione della malattia.                         rischi biologici in allevamento.
La ricerca del virus viene eseguita a partire    Occorre ricordare che si sono verificati 6         La finalità è quella di perseguire
da tamponi tracheali o cloacali mediante         focolai di virus H7N7 ad alta patogenicità         la sicurezza alimentare e prevenire
PCR RealTime, la ricerca anticorpale             con percentuali di mortalità elevata che           l’introduzione e la diffusione di malattie
viene eseguita mediante tecnica Elisa e          aumentava di giorno in giorni a livelli            infettive che, non solo possono essere
inibizione dell’emoagglutinazione.               esponenziali, pertanto la situazione               pericolose per l’uomo, ma che possono
In caso di positività virologica e               richiedeva interventi coordinati delle             anche recare gravi perdite economiche al
sierologica il laboratorio segnala il            diverse professionalità in tempi rapidi e          settore zootecnico.
sospetto di malattia alle Autorità               con il massimo della precisione.                   Le malattie causate da virus influenzali
competenti (ministero della Salute,                                                                 sono introdotte e o trasmesse agli animali
Regione Emilia-Romagna, Azienda                                                                     con diverse modalità:
sanitaria locale, Centro epidemiologico
regionale e Centro nazionale di referenza
                                                 Programmi di biosicurezza                          - portatori all’interno dell’allevamento
                                                                                                    - da animali provenienti da altri
per l’influenza aviaria).                        Il sistema agrozootecnico, tramite i due           allevamenti non controllati
Allo stesso tempo, il laboratorio periferico     ministeri dell’Agricoltura e della Salute,         - uomo, attraverso gli abiti, le mani, le
prende rapidamente contatti con il               nel nostro paese e in particolare in               scarpe
laboratorio del Centro di referenza              Emilia-Romagna, non solo ha sviluppato             - polvere ambientale e ambienti mal
nazionale per l’invio del campione sospetto      un’avicoltura organizzata in filiera con           puliti, attrezzi di lavoro utilizzati in diversi
al fine di addivenire a una conferma di          impostazione e gestione di tipo industriale,       allevamenti
influenza aviaria. Contemporaneamente            ma ha anche implementato un sistema di             - uccelli selvatici, predatori, roditori,
l’Azienda sanitaria locale territoriale mette    controlli sanitari a tutela del consumatore        mosche e altri insetti
sotto sequestro l’allevamento con lo scopo       che viene attuato lungo l’intera filiera           - vaccini vivi o contaminati
di bloccare ogni tipo di movimentazione e        produttiva, dall’incubazione delle uova            - alimenti contaminati
mette in atto tutte le misure precauzionali      fino al macello e alla distribuzione.              - acqua contaminata
per gli animali e per il personale umano a       L’allevamento avicolo italiano è oggi              - aria
contatto con gli animali, come previsto dal      impostato secondo i canoni più attuali             I componenti della biosicurezza includono
Manuale per l’influenza aviaria, in attesa di    della “biosicurezza”, cioè un sistema di           programmi organizzativi gestionali
conferma di malattia.                            misure e norme di prevenzione e controllo          e manageriali, studio della struttura
                                                 che fanno degli allevamenti dei “sistemi           di allevamento, piani di disinfezione,
                                                 chiusi” isolati dall’esterno, gestiti da           disinfestazione, profilassi al fine di
Il controllo in emergenza                        veterinari aziendali altamente specializzati       contribuire alla massima produttività e
                                                 che si fanno garanti dello stato sanitario         profitto per l’allevatore.
A seguito della segnalazione nella               attraverso l’attuazione di misure di profilassi
nostra Regione da virus H7N7, iniziata           diretta e indiretta, e ne rispondono con
in agosto 2013 si è passati molto                certificazioni, che accompagnano l’intera          Paola Massi
velocemente dal piano di monitoraggio            vita produttiva del pollame allevato               Responsabile Sezione di Forlì
permanente a un piano di controllo di            (faraone tacchini polli, quaglie, struzzi          Istituto zooprofilattico sperimentale della
emergenza concentrato particolarmente            ecc.), e dai veterinari ufficiali dell’Asl cui è   Lombardia e dell’Emilia-Romagna

                                                                                                                                                                                                           65
INFLUENZA AVIARIA, SUPERATA L'EMERGENZA - PROVVEDIMENTI, CRITICITÀ E INDICAZIONI PER IL FUTURO
ecoscienza Numero 6 • Anno 2013

                    Aviaria, un evento pesante
                    per l’economia regionale
                    Gli indennizzi agli allevatori colpiti dai provvedimenti di abbattimento
                    ammontano a quasi nove milioni e mezzo di euro, a cui andranno eventualmente
                    aggiunti i danni indiretti. L’emergenza ha mostrato la necessità di un intervento
                    adeguato e tempestivo che non può essere garantito da una sola regione.

                    N
                              el mese di dicembre 2013 sono
INFLUENZA AVIARIA

                                                                                                                                                                   foto: G. DIEGOLI - REgione ER
                              stati indennizzati gli ultimi
                              allevatori per i danni subiti con
                    l’epidemia di influenza aviaria dell’estate
                    precedente. Un evento decisamente
                    difficile da gestire e molto pesante per
                    l’economia regionale.
                    Per capirne sino in fondo la gravità è
                    necessario ripercorrere le principali tappe.
                    Alla vigilia di Ferragosto si registra
                    una moria anomala di galline in
                    un allevamento di Portomaggiore
                    (Fe). Scattano immediatamente i
                    provvedimenti in caso di sospetto
                    e le analisi eseguite sul sangue e i
                    tamponi faringei degli animali prelevati
                    confermano la presenza del virus
                    dell’influenza aviaria ad alta patogenicità.
                    Si tratta di una patologia altamente
                    contagiosa per gli avicoli e che in alcuni
                    casi può determinare sintomatologia
                    anche nell’uomo che vive a stretto
                    contatto con gli animali infetti.              malattia tramite le persone, i mezzi, le        malattia il virus è mutato passando da
                    Scattano i provvedimenti previsti              uova e anche per via aerogena. Infatti          bassa ad alta patogenicità.
                    dalle normative e dalle linee guida.           poco dopo il virus viene riscontrato in         Per cercare di contenerne la diffusione,
                    Si procede al blocco immediato della           altri allevamenti della stessa proprietà del    oltre agli allevamenti interessati si è reso
                    movimentazione di uova e animali               primo caso infetto e in un allevamento          necessario procedere con gli abbattimenti
                    e il giorno di Ferragosto iniziano le          di tacchini, specie molto sensibile al virus    a scopo preventivo di allevamenti
                    operazioni di abbattimento di tutti            dell’aviaria, ubicato nelle immediate           dove il virus poteva essere arrivato per
                    gli animali presenti nell’allevamento,         vicinanze del primo focolaio.                   connessioni epidemiologiche con qualche
                    128.000 capi.                                  Le operazioni di abbattimento procedono         focolaio oppure in allevamenti posti nelle
                    Iniziano anche le indagini                     alacremente, ma con grandissime                 vicinanze dei focolai.
                    epidemiologiche per cercare di capire          difficoltà. Dover intervenire in                Sempre nell’intento di bloccare la
                    come è arrivato il virus e se si è potuto      contemporanea su più allevamenti, in            diffusione della malattia, il ministero della
                    diffondere prima che gli animali e gli         condizioni disagiate di lavoro (utilizzo        salute ha emanato provvedimenti molto
                    spostamenti di uova e persone venissero        di dispositivi individuali di protezione) e     severi per la movimentazione di animali
                    bloccati. Considerata la gravità della         in tipologie di allevamento differenziate       e uova dalla nostra Regione e ha istituito
                    malattia e il rischio per il patrimonio        (animali in voliera, a terra e soprattutto in   un’ampia zona di restrizione oltre a quelle
                    avicolo nazionale viene attivata l’unità       gabbia) hanno reso l’attività decisamente       classiche di protezione e sorveglianza
                    di crisi dove partecipano, oltre alla          complicata.                                     intorno ai focolai. La zona ha interessato
                    nostra Regione, il ministero della Salute,     Nel frattempo le indagini svolte sul            praticamente tutta la Romagna, stabilendo
                    il Centro di referenza nazionale per           primo focolaio hanno fanno ipotizzare           di fatto il blocco di ogni movimento di
                    l’influenza aviaria, il laboratorio di Forlì   che il virus sia stato portato dagli uccelli    animali e uova. I provvedimenti nazionali
                    dell’Istituto zooprofilattico sperimentale     migratori. Questi probabilmente hanno           sono stati ripresi e confermati dalla
                    della Lombardia e dell’Emilia-Romagna,         stazionato nelle ore notturne nelle aree        Comunità europea. Un danno gravissimo
                    altre Regioni limitrofe e rappresentanti       esterne dei capannoni contaminando il           per l’economia regionale, che vede proprio
                    delle associazioni di categoria.               terreno con il virus a bassa patogenicità       nella Romagna il fulcro dell’avicoltura
                    Come purtroppo accade sempre in queste         di cui sono spesso portatori. Quando            regionale.
                    epidemie, il virus si diffonde prima           le galline alla mattina uscivano si             Le ultime operazioni di abbattimento
                    che agli animali venga diagnosticata la        contagiavano e una volta contratta la           si sono concluse il 21 settembre 2013

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con un totale di oltre 1.350.000 animali                                     all’allevatore interessato il rimborso del    richiesto un numero di persone pronte
distrutti in 18 allevamenti, di cui 6 sede                                   valore degli animali, delle uova e del        a intervenire di almeno quattro volte
di focolaio.                                                                 mangime distrutto. Questa attività si è       superiore a quello contrattualizzato. Si è
Contemporaneamente agli interventi                                           conclusa in tutti i casi entro 90 giorni      fatto comunque fronte con acquisizione
negli allevamenti sono state avviate le                                      dalla chiusura del focolaio. In totale sono   di personale e attrezzature adeguate,
operazioni di ritiro dal mercato delle                                       stati rimborsati quasi 9 milioni e mezzo      ma sempre con grande difficoltà, anche
uova uscite dai focolai nei giorni che                                       di euro. Sono in corso le valutazioni dei     se operare già con una ditta esperta
precedevano la diagnosi di malattia.                                         danni indiretti per valutare la possibilità   della problematica ha semplificato le
Questa operazione ha come finalità                                           di un possibile rimborso.                     operazioni.
quella di evitare che gusci contaminati                                                                                    I suggerimenti per il futuro partono
vengano in contatto con altri avicoli,                                                                                     proprio da questo presupposto: non è
diffondendo così la malattia. Uova infette                                                                                 pensabile che ogni singola regione sia
non rappresentano alcun pericolo per il                                      Una lezione per il futuro                     in grado autonomamente di fare fronte
consumatore.                                                                                                               a qualsiasi epidemia possa capitare.
Una volta completato l’abbattimento                                          Da questa difficile esperienza si sono
                                                                                                                           Considerato che in questi casi l’interesse
e la distruzione delle carcasse animali,                                     avute conferme di quanto già si sapeva e
                                                                                                                           è nazionale, è quindi necessario un
sono iniziate le operazioni di pulizia                                       indicazioni per migliorare in futuro.
                                                                                                                           intervento diretto dello Stato per
e disinfezione degli allevamenti e                                           La conferma è che non è possibile avere a
                                                                                                                           mantenere in essere squadre di persone
attrezzature. Operazioni queste di grande                                    disposizione squadre attrezzate e formate
                                                                                                                           adeguatamente attrezzate e formate
importanza e che richiedono tempo e                                          per fare fronte immediato a qualsiasi         pronte a intervenire con tempestività e in
mezzi adeguati.                                                              malattia diffusiva e di qualsiasi entità.     modo adeguato. In questo senso abbiamo
Da circa metà settembre, vista                                               Si tenga presente che le specie animali       chiesto e ottenuto dal ministero un
la mancanza di nuovi focolai, i                                              interessate da malattie epidemiche            interessamento e si è attivato un gruppo
provvedimenti restrittivi sono andati                                        sono, oltre agli avicoli, i bovini, i suini   di studio per valutare la situazione e
progressivamente riducendosi, per essere                                     e gli ovicaprini. La nostra Regione è         avanzare proposte.
tolti completamente ai primi di ottobre                                      una delle poche, se non l’unica a livello     Speriamo di non essere più interessati da
rianimando così la esangue economia                                          nazionale, ad avere stipulato un contrato     eventi come questo o, nel caso ricapitasse,
avicola regionale.                                                           con un’azienda per garantire un pronto        di non essere più lasciati soli a gestire
Dalla metà di ottobre in avanti sono                                         intervento in caso di necessità. Questo       l’emergenza.
iniziati i conteggi per indennizzare gli                                     contratto era stato in grado sino a ora
allevatori a cui erano stati abbattuti                                       di affrontare con piena soddisfazione
gli animali. La normativa prevede,                                           le emergenze capitate. In questo caso         Gabriele Squintani
infatti, che dove una ordinanza impone                                       il numero di focolai e la complessità         Servizio Veterinario e igiene alimenti,
l’abbattimento forzato sia riconosciuto                                      del tipo di allevamento avrebbero             Regione Emilia-Romagna
                                             foto: G. DIEGOLI - REgione ER

                                                                                                                                                                         foto: G. DIEGOLI - REgione ER

                                                                                                                                                                                                         67
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                    problematiche sanitarie
                    NELL’ERADICAZIONE dell’aviaria
                    I focolai di aviaria che hanno colpito mordano (BO) nel 2013 hanno comportato la
                    necessità di affrontare numerose problematiche dal punto di vista veterinario,
                    sanitario e di protezione dei lavoratori per la gestione del cantiere di estinzione.
                    L’emergenza ha richiesto L’intervento di varie strutture dell’Ausl di imola.

                    N
                              ell’agosto-settembre 2013 in

                                                                                                                                                                  foto: G. DIEGOLI - REgione ER
INFLUENZA AVIARIA

                              alcuni allevamenti avicoli siti nel
                              Comune di Mordano (Bo) si
                    sono verificati focolai di influenza aviaria;
                    l’Ausl di Imola ha in quell’occasione
                    intrapreso in primo luogo le attività di
                    gestione veterinaria necessarie, secondo la
                    normativa vigente, a estinguere i focolai
                    e arrestare il più rapidamente possibile
                    la diffusione del virus impedendone la
                    propagazione a danno del patrimonio
                    avicolo regionale.
                    Un primo elemento da evidenziare è
                    stata la concentrazione nel tempo e nello
                    spazio dell’evento epidemico, che ha
                    riguardato 3 allevamenti sede di focolaio
                    della malattia, situati nel raggio di 3 km;
                    gli allevamenti sono stati depopolati
                    dagli animali nell’arco di 18 giorni, per
                    un numero complessivo di circa 800.000
                    galline soppresse e distrutte. A queste si
                    aggiungono altri 300.000 avicoli circa,         per soddisfare gli attuali standard di         Sia per le strutture che per le attrezzature
                    distribuiti in altri 4 allevamenti non          benessere della gallina ovaiola, e che tali    e i materiali riutilizzabili sono state
                    oggetto di presenza di virus, soppressi         strutture si sviluppano su più file e piani.   necessarie apposite procedure di pulizia,
                    e distrutti a titolo precauzionale per          Questo elemento rappresenta la massima         sanificazione e disinfezione, garantendo
                    arrestare la prevedibile propagazione           complicazione nel depopolamento                nel contempo fattibilità e sicurezza della
                    dell’epidemia.                                  dell’allevamento, in quanto gli operatori,     procedura, sostenibilità economica della
                    Appare subito evidente che la necessità         protetti con particolari dispositivi che       stessa ed efficacia nei confronti del virus
                    di reazione a una emergenza con questi          non agevolano certo i movimenti, devono        influenzale.
                    grandi volumi mette a dura prova                eseguire manualmente la cattura degli
                    l’organizzazione sanitaria che presidia         animali che si trovano nelle varie gabbie.     Sono state in tal senso affrontate le
                    il territorio. Una misura dello sforzo          Ciò ha comportato la necessità di un           seguenti problematiche:
                    attuato e dell’efficacia dei risultati è        ampio impiego di manodopera ai fini            - scelta delle procedure meccaniche
                    desumibile dai ridotti tempi di gestione e      della cattura delle galline, la cui gestione   di pulizia: a seconda delle situazioni:
                    dal fatto che gli episodi infettivi si siano    in termini di sanità e sicurezza si è          raschiamento, spazzolatura o soffiaggio
                    concentrati esclusivamente nella filiera        dimostrata impegnativa sia per il rischio      - metodica di lavaggio: quantità d’acqua,
                    produttiva di un’unica ditta.                   di esposizione e contagio nei lavoratori,      pressione, detergente, risciacqui e
                    Un focolaio di tali dimensioni e i tempi        sia per il rischio di causare ulteriore        disinfettante valutando di volta in volta
                    brevi richiesti dalla necessità di eliminare    diffusione dell’infezione sul territorio.      concentrazione da utilizzare e tempi di
                    gli animali infetti nel più breve tempo         Altro aspetto di particolare evidenza è        azione dei prodotti (anche con esecuzione
                    possibile hanno comportato la presenza          derivato dal fatto che uno degli allevamenti   di tamponi virologici sulle superfici
                    di molti lavoratori impegnati nelle             ospita al proprio interno un centro di         ambientali)
                    operazioni di abbattimento e bonifica.          imballaggio uova, cioè l’impianto destinato    - risanamento di attrezzature e materiali
                    All’interno dei singoli focolai vi sono stati   al confezionamento del prodotto finito e al    inerti mediante l’utilizzo di una cella
                    diversi aspetti peculiari, relativamente        suo inoltro verso la commercializzazione,      termo ventilata in grado di raggiungere
                    alla gestione veterinaria delle attività. Fra   e in conseguenza vi si trovavano stoccati      temperature attorno ai 65°C per tempi di
                    questi, quello che ha creato più problemi       grandi quantitativi di uova ma anche           circa 60 minuti.
                    è stato che gran parte delle galline erano      materiali di vario genere e tipologia          Infine sono state pianificate le procedure
                    allevate in gabbie modificate, ovvero           (imballi in carta e plastica, pedane)          sanitarie finali per il ripopolamento con
                    in strutture appositamente allestite            potenzialmente contaminati dal virus.          animali nelle strutture di allevamento.

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                                                confermato la positività per A/H7N7.           nel comune di Ostellato, il 16 agosto il
La salute e sicurezza dei lavoratori            Dei 3 casi, solo uno presentava qualche        Dipartimento di sanità pubblica della
                                                sintomo generale simil-influenzale,            Ausl di Imola ha attivato l’unità di crisi
L’episodio dell’emergenza aviaria
                                                di nessuna gravità, e in tutti i casi si è     locale per affrontare la situazione di
ha necessariamente fatto emergere
                                                osservata la completa guarigione entro         emergenza, in particolare:
importanti risvolti riguardanti la
                                                pochi giorni dall’insorgenza dei sintomi.      - Veterinari: attivazione del piano
salute, sicurezza e igiene del lavoro nei
                                                Nel corso dell’attività di vigilanza, che ha   di sorveglianza straordinario negli
confronti dei lavoratori impegnati negli
                                                richiesto all’Unità operativa Prevenzione      allevamenti avicoli del territorio
stabilimenti infetti.
                                                e sicurezza negli ambienti di lavoro           - Malattie infettive ed epidemiologia:
Un primo aspetto che ha impegnato
                                                un impegno eccezionale e costante              raccomandazioni sulle misure di
i servizi del Dipartimento di sanità
                                                durante le operazioni di abbattimento          prevenzione da adottare in relazione agli
pubblica ha riguardato la ricerca di
                                                dei capi infetti, numerosi sono invece         aspetti zoonosici della patologia
patologie professionali legate al possibile
                                                stati gli aspetti risultati critici sul        - Prevenzione e sicurezza negli ambienti di
contagio dei lavoratori da parte del virus
                                                versante dell’igiene del lavoro. Infatti,      lavoro in collaborazione con il Servizio
aviario.
                                                l’esigenza di provvedere in tempi rapidi       di prevenzione e protezione aziendale:
Nello specifico, sono stati individuati due
                                                all’abbattimento degli animali infetti,        verifica dei Dpi in dotazione agli
gruppi di lavoratori a rischio: gli esposti
                                                la rapida diffusione dell’infezione su 3       operatori e delle conoscenze sulle corrette
al virus prima della sua identificazione,
                                                allevamenti, la presenza contemporanea         modalità di utilizzo
e i lavoratori esposti successivamente
                                                di numerose ditte e il conseguente             - Ufficio Comunicazione aziendale:
in quanto addetti alle operazioni di
                                                coinvolgimento di un numero di                 coordinamento della comunicazione
abbattimento dei capi infetti.
                                                lavoratori di giorno in giorno crescente       esterna
Per il primo gruppo di lavoratori, sono
                                                (con picchi di oltre 120 lavoratori/die),      - Ufficio Economato e provveditorato per
state date immediatamente indicazioni
                                                hanno reso evidente la complessiva             l’acquisizione dei materiali e attrezzature
al medico competente dello stabilimento
                                                sottovalutazione da parte della ditta          necessarie
di avviare una sorveglianza sanitaria
                                                appaltante degli aspetti organizzativi,
straordinaria giornaliera per cogliere
                                                di pianificazione delle attività e della       A seguito del riscontro di infezione sugli
eventuali casi di trasmissione del virus
                                                logistica di cantiere. Ciò si è tradotto       allevamenti di filiera del territorio, sono
aviario all’uomo. I lavoratori addetti
                                                in una rincorsa continua all’efficienza        state adottate da parte dei veterinari
alle operazioni di abbattimento,
                                                operativa senza però una sufficiente           le procedure previste dai piani di
consapevolmente esposti al rischio e
                                                dotazione di spogliatoi, di locali per         emergenza, con la collaborazione di tutto
quindi protetti con adeguati dispositivi
                                                la refezione e per lo stoccaggio dei           il personale tecnico del dipartimento,
di protezione individuale, sono invece
                                                dispositivi di protezione individuale          in particolare per presidiare i varchi
stati sorvegliati passivamente, chiedendo
                                                (Dpi), senza la possibilità di curare          di accesso ai focolai di infezione e
a ognuno di informare tempestivamente
                                                adeguatamente gli aspetti legati alla          l’apposizione dei vincoli sanitari ai
il Dipartimento di sanità pubblica
                                                formazione dei lavoratori sulla sicurezza      contenitori dei materiali infetti da inviare
nell’eventualità dell’insorgenza di sintomi
                                                e sull’uso dei Dpi – uso reso tra l’altro      alla distruzione presso gli impianti di
da possibile contagio da parte del virus
                                                disagevole dalle temperature e del tasso       rendering.
aviario, consistenti principalmente
                                                di umidità particolarmente elevati             È stato di fondamentale importanza
in febbre >38°, tosse, mal di gola,
                                                in quei giorni – e senza un efficiente         l’apporto di risorse veterinarie esterne
difficoltà respiratoria, congiuntivite. La
                                                coordinamento organizzativo che                alla Ausl di Imola, provenienti da altre
sorveglianza, sia attiva che passiva, è stata
                                                consentisse un adeguato controllo              aziende Usl regionali e dall’Esercito
protratta fino a 10 giorni dopo l’ultima
                                                da parte dei preposti sul numero di            italiano.
esposizione a rischio, periodo considerato
                                                lavoratori giornalmente impegnati nei          L’intervento congiunto di tanti
sufficiente a coprire l’incubazione del
                                                cantieri e sul rispetto da parte degli         servizi ha reso necessario uno stretto
virus. Preziosissimo e di fondamentale
                                                stessi delle misure di protezione previste.    coordinamento e collaborazione
importanza è stato il coordinamento
                                                Tale deficit organizzativo del cantiere        quotidiani tra gli operatori, che in alcuni
continuo con il medico competente,
                                                ha comportato di riflesso un imponente         momenti dell’emergenza non è stato
che ha infatti permesso di intercettare
                                                impegno di risorse del Dipartimento            facile gestire. Ma solo con il contributo
due casi di lavoratori che presentavano
                                                di sanità pubblica per l’individuazione        e la generosità manifestata da tutti gli
problemi di congiuntivite di sospetta
                                                di tutti i lavoratori esposti, in gran         attori in campo si è potuto affrontare con
origine professionale. In entrambi i casi i
                                                parte stranieri, ai quali trasmettere il       successo un evento di tale portata.
lavoratori sono stati isolati a domicilio e
sono stati prelevati tamponi congiuntivali.     questionario per la sorveglianza passiva
L’analisi virologica, mediante Pcr, eseguita    secondo le modalità più sopra descritte.
                                                                                               Gabriella Martini1, Geremia Dosa2,
presso il laboratorio di Microbiologia                                                         Roberto Rangoni3, Paolo Galli4
del S. Orsola – Università di Bologna ha                                                       Ausl di Imola
evidenziato positività per virus A/H7N7.        Le risorse in campo                            1. Direttore del Dipartimento di sanità
La positività è stata quindi confermata                                                        pubblica
dal laboratorio di riferimento nazionale        Come si può desumere da quanto sopra           2. Responsabile della struttura Sanità animale
presso l’Istituto superiore di sanità. Un       descritto, la gestione sanitaria di un         della Uo Igiene veterinaria
terzo caso, diagnosticato presso l’Azienda      evento epidemico di tale rilevanza è da        3. Responsabile della struttura Malattie
Usl di Forlì, è emerso invece nel periodo       considerare un’emergenza vera e propria e      infettive ed epidemiologia della Uo Igiene e
                                                                                               sanità pubblica
di sorveglianza passiva dei lavoratori          necessita la più ampia attivazione di tutte
                                                                                               4. Direttore della Uo Prevenzione e sicurezza
che si occupavano dell’abbattimento             le risorse disponibili.                        negli ambienti di lavoro
degli animali. Anche in questo caso si          Già a seguito della segnalazione del caso
trattava di congiuntivite e il tampone ha       di influenza aviaria ad alta patogenicità

                                                                                                                                                69
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