Travolto e ucciso dopo rapina Nocera

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Travolto e ucciso dopo rapina Nocera
Travolto e ucciso dopo rapina
ad   Autogrill    a    Nocera
Superiore
– Due uomini, di cui uno armato di coltello, hanno messo a
segno una rapina nel bar dell’area di servizio ‘Alfaterna’
lungo l’autostrada Salerno-Napoli e poi si sono dati alla fuga
a piedi attraversando la sede stradale. Ma nel passare da una
carreggiata all’altra, uno dei due – un 69enne – e’ stato
investito da un veicolo in transito ed e’ morto. E’ accaduto
nella tarda serata di ieri nel tratto salernitano dell’A3
all’altezza di Nocera Superiore. Oggi il suo complice e’ stato
rintracciato dai poliziotti e sottoposto a fermo. Secondo
quanto ricostruito dagli investigatori, le rapine messe a
segno sono due, la prima ai danni degli addetti all’esercizio
di ristorazione dell’autostazione e la seconda ai danni di un
cliente. Subito dopo la prima rapina, i due avrebbero tentato
la fuga a bordo della loro auto, ma per un problema meccanico,
hanno dovuto abbandonare il veicolo. Da li’ l’idea di
attraversare a piedi l’autostrada, cercando di dileguarsi
raggiungendo l’area di servizio della carreggiata opposta.
Nell’attraversare, dopo aver scavalcato il guardrail, uno e’
stato travolto. L’uomo, originario di Pagani (Salerno), non ha
avuto scampo. Il suo complice ha continuato la fuga e, secondo
le indagini, una volta raggiunta l’area di servizio avrebbe
commesso un’ulteriore rapina, questa volta ai danni
dell’esercente, riuscendo a dileguarsi a piedi attraverso la
recinzione autostradale verso la citta’ di Nocera. Oggi i
poliziotti hanno eseguito un fermo di polizia giudiziaria nei
suoi confronti, e’ un 47enne originario di Nocera. Dopo un
lavoro investigativo, le ricerche degli agenti del
commissariato nocerino si erano concentrate a Pagani e ad
Angri, riuscendo a risalire all’albergo dove il rapinatore in
fuga si era rifugiato per trascorrere la notte.
I funerali di Matteo: “San
Matteo   ora  tocca  a  te
portarlo sulle tue spalle
fino al Paradiso”
di Monica De Santis

“Sono tre giorni che prego San Matteo e lo supplico affinchè
ora prenda sulle sue spalle questo ragazzo, che per anni ha
portato la sua statua sulle spalle durante la festa patronale
della nostra città. Adesso ti prego, San Matteo caricatelo tu
sulle tue spalle, accoglilo tra le tue braccia e lo
accompagnalo verso la felicità eterna del Paradiso che è la
meta ultima delle nostre speranze”.

Ha la voce rotta dalla commozione don Michele Pecoraro, il
parroco della Cattedrale che ieri pomeriggio ha officiato i
funerali di Matteo Leone, il 34enne portuale morto alla fine
del suo turno a causa di un incidente sul lavoro. In una
chiesa gremita, dai tanti tantissimi amici di Matteo, don
Michele ha voluto ricordare la figura di questo ragazzo. Un
giovane venuto a mancare all’affetto dei suoi cari troppo
presto. “Non voglio parlare qui delle morti sul lavoro e della
sicurezza che in certi luoghi manca – ha proseguito il
sacerdote, dopo la lettura del vangelo – Ho letto sui giornali
che negli ultimi mesi sono stati in Italia più di 100 gli
incidenti sul lavoro e purtroppo da qualche giorno Matteo è
entrato a far parte di questa lista di vittime ingiuste. Ma
oggi noi dobbiamo parlare di Matteo e ricordare questo
splendido ragazzo, definito da tutti come un ragazzo dal cuore
d’oro”. Poi rivolgendosi alla mamma e al papà e ai familiari
tutti don Michele ha detto “Vorrei poter con un soffio entrare
nel vostro cuore, insieme a tutta la città che oggi si è
stretta intorno a voi per farvi sentire il nostro affetto e la
nostra vicinanza. Noi non voglio dimenticare Matteo e non
possiamo dimenticarlo. Matteo quella sera probabilmente si
stava preparando per tornare a casa, per tornare da te mamma,
che gli avevi preparato la cena. Ma Matteo non è tornato non è
tornato a casa dalla sua mamma, dalla sua famiglia. Ma dove è
andato? E’ questo la mia parola e il mio messaggio. Il suo
corpo è qui, ma la sua anima è andata verso il Paradiso. Da
pochi giorni Matteo è davanti a Dio. Questa è la preghiera
incessante che facciamo in questi giorni, per Matteo. Tutti
stiamo chiedendo al Signore di accoglierlo quest’anima bella,
questo figlio grande, amorevolissimo, buono”.

Carla Fracci, il                                mito       è
divenuto leggenda
di Monica De Santis
Si è spenta a Milano, all’età di 84 anni, la regina dei
palcoscenici mondiali, Carla Fraccia. La signora della danza
conosciuta, amata, rispettata e temuta in tutto il mondo è
stata stroncata da un tumore che l’aveva colpita da tempo, una
malattia che ha affrontato con coraggio e – come da lei
espressamente richiesto – nel piu’ stretto riserbo. Le sue
condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. In
provincia di Salerno era stata più volte, specie nelle due
cosiiere, che amava particolarmente. E poi ancora a Nocera
Inferiore. Tanti i messaggi di cordoglio da parte di colleghi,
personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura e
personaggi politici. Tutti hanno voluto ricordare la grande
etoile figlia di un tranviere dell’Atm che a soli dieci anni,
nel 1946, inizia a studiare alla Scuola di danza del Teatro
alla Scala, dove ha tra gli insegnanti la grande coreografa
russa Vera Volkova e dove si diploma nel 1954, per poi
proseguire la sua formazione artistica partecipando a stage
avanzati a Londra, Parigi e New York. Dopo solo due anni dal
diploma diviene solista, poi nel 1958 è già étoile della
Scala. “Addio a Carla Fracci, un talento artistico unico, per
grazia, eleganza e bellezza. Ha rappresentato l’Italia in
tutti i più prestigiosi teatri del mondo. Qualche anno fa le
abbiamo reso omaggio al San Carlo di Napoli. La ricordiamo
davvero con grande commozione e affetto”. scrive il presidente
della Regione Campania Vincenzo De Luca. Anche il sindaco di
Salerno Vincenzo Napoli ha voluto esprimere il proprio
cordoglio per la scomparsa della Fracci: “La grande ballerina
ha illuminato la scena mondiale della danza con uno stile
inimitabile.Carla Fracci è un vanto dell’Italia perché ne ha
vissuto ed espresso i valori più alti: la ricerca della
bellezza assoluta, la tenacia e la dedizione per raggiungere
le mete più ambite, la profonda umanità che ha sempre
manifestato anche all’apice del successo”. A Carla Fracci, il
Comune di Salerno ha deciso di dedicare lo spettacolo
inaugurale della stagione lirica estiva del Teatro Municipale
Giuseppe Verdi che Ella onorò della sua presenza come madrina
d’onore del Premio Giovani Talenti. Un piccolo tributo del
cuore e dell’arte ad una donna straordinaria”. a“Una vita
sulle punte, in tutti i sensi, è quella che ci lascia Carla
Fracci. – afferma l’assesore Willburger- Lei che è stata una
moderna Giselle, con l’indimenticabile immagine dei capelli
sciolti e un leggerissimo tutù, continuerà a vivere
ogniqualvolta la danza sarà la protagonista assoluta del
palcoscenico. L’abbiamo vista danzare con grandi partner: da
Rudolf Nureyev a Vladimir Vasiliev, da Henning Kronstam a
Mikhail Baryshnikov, e poi ancora Amedeo Amodio e Paolo
Bortoluzzi, giusto per citarne alcuni. Appena ho letto la
notizia ha voluto rileggere le parole scritte da Eugenio
Montale nel 1969 in ‘La danzatrice stanca’. Una poesia per non
dimenticare chi l’ha già definita la “prima ballerina
assoluta” Come detto più volte era stata ospite nel
salernitano Ravello ha avuto l’onore di ospitare la Fracci
nell’edizione del 2008 del Ravello Festival dedicata alla
Diversità. In quell’occasione (era il 18 luglio) la Fracci,
dopo aver incontrato il pubblico della Città della Musica,
salì sul palco del Belvedere di Villa Rufolo e fu protagonista
de le Jeux e de L’apres-midi d’un faune di Nijinsky su musiche
di Debussy, inseriti all’interno del Gala ideato da Alfio
Agostini. Nel 2014 aveva partecipato al Settembre Culturale di
Agropoli ed in compagnia dell’allora sindaco Alfieri volle
visitare il cineteatro. Sempre nel 2014 era stata anche a
Nocera Inferiore ospite di Luc Bouy e Gaetano Petrosino della
scuola Dancestudio. Ed ancora nello stesso anno era stata
ospite a Positano e ad Albori di Vietri sul Mare Per poi
ritornare nel 2017 per le prove per uno spettacolo dal titolo
“Danza e musica per Stradivari” I funerali di Carla Fracci si
terranno sabato alle 14.45 nella basilica di San Marco a
Milano. La camera ardente, invece, sarà aperta da oggi, dalle
ore 12 alle 18, nel foyer del Teatro alla Scala.
I “canguri” all’assalto della
Salernitana
di Marco De Martino

SALERNO – Il fondo straniero interessato all’acquisizione del
100% delle quote azionarie della Salernitana proverrebbe
dall’Australia. Secondo le prime indiscrezioni, si tratterebbe
di una banca d’investimenti con un gruppo di servizi
finanziari diversificati che nell’ultimo esercizio ha ottenuto
un utile di ben tre miliardi di dollari. Il gruppo ha sede a
Sidney ed è quotato in borsa: tra le acquisizioni più recenti
c’è un parco tematico di divertimenti molto famoso, mentre nel
nostro Paese è pronta ad entrare in alcune importantissime
società di carattere nazionale nel campo dei servizi
elettrici, internet e gas. Assieme al colosso australiano ci
sarebbe, come interlocutore italiano, un facoltoso
imprenditore capitolino. L’offerta per l’acquisto dell’intero
pacchetto azionario della Salernitana sarebbe partito già la
scorsa settimana ma Claudio Lotito l’avrebbe, per il momento,
declinata. Nei piani del co-patron, infatti, c’è l’intenzione,
laddove fosse possibile, di restare nell’orbita Salernitana
cedendo soltanto il 51% delle quote azionarie del club e
lasciando con il restante 49% il cognato e socio Marco
Mezzaroma. In tal senso ci sono stati, nei giorni scorsi,
diversi abboccamenti con imprenditori amici di Lotito senza
però riuscire a venire a capo della situazione. Anche perchè a
pendere sulla testa del presidente della Lazio c’è la spada di
Damocle della Figc che nell’ultimo Consiglio Federale e nel
successivo comunicato ufficiale ha riaffermato il principio
secondo il quale Lotito e Mezzaroma non potranno avere
situazioni di controllo nè diretto nè indiretto sulla
Salernitana. Intanto il tempo trascorre velocemente ed in seno
alla tifoseria granata cresce la preoccupazione e
l’insofferenza per una vicenda che sta togliendo parte del
gusto ai festeggiamenti per la splendida promozione della
Salernitana in serie A. Senza dimenticare che c’è una squadra
da allestirte per il torneo di massima serie e tutto resta
ancora in alto mare sia sul fronte interno che sui possibili
obiettivi da ingaggiare già indicati da Fabrizio Castori. Ad
ogni modo Lotito, dopo l’ennesimo consulto con il proprio pool
di legali, riesaminerà l’offerta del fondo d’investimenti
australiano con quest’ultimo che potrebbe alzare la posta per
cercare di mettere le mani, una volta per tutte, sulla
Salernitana.

Lavori al cimitero: nei guai
3 ex funzionari comunali e
amministratore unico della
coop
Falso e abuso d’ufficio nella gestione del cimitero di Eboli:
indagati tre funzionari comunali e l’amministratore unico di
una società cooperativa. Si tratta di Lucia Rossi, Giuseppe
Barrella e Rosario La Corte, tutti ex responsabili del Settore
Patrimonio, e Cosimo Martiniano, a capo della coop New Ecology
Service. I quattro, all’esito della chiusura delle indagini
preliminari condotte dalla Procura della Repubblica di Salerno
riguardanti la gestione del cimitero comunale di Eboli, sono
stati accusati, a vario titolo, per reati contro la Pubblica
Amministrazione e la fede pubblica. I tre funzionari, che si
sono succeduti nel tempo al Comune di Eboli, e
l’amministratore della società cooperativa, con perduranti
condotte, dal 2013 al 2017, avrebbero generato un danno alle
casse comunali quantificato in oltre 300mila euro. Le indagini
hanno preso il via a seguito di un esposto presentato presso
la Guardia di Finanza di Eboli: numerose, al riguardo, le
attività volte a verificare la regolarità dell’aggiudicazione
alla cooperativa della gara d’appalto relativa ai lavori e
alla manutenzione dei loculi cimiteriali e l’effettiva
esecuzione delle opere da realizzare. L’attività
investigativa, svolta mediante sopralluoghi, acquisizione ed
analisi di copiosa documentazione e l’escussione di molteplici
persone informate sui fatti, avrebbe consentito di certificare
l’adozione del tutto illegittima di molte determine di
liquidazione a favore della cooperativa sociale, che avrebbero
permesso a quest’ultima di incassare indebitamente oltre
100mila euro. In particolare, durante il periodo regolarmente
coperto dal contratto di appalto (ottobre 2013 – settembre
2015), seppur lo stesso prevedesse un compenso ad importo
fisso e invariabile (c.d. liquidazione “a corpo”), i
funzionari avrebbero comunque elargito l’ulteriore somma di
denaro “giustificata” da alcune varianti svolte in corso
d’opera dalla cooperativa, senza mai effettuare alcuna perizia
tecnica circa l’effettiva esigenza e reale esecuzione delle
stesse. Inoltre, le Fiamme Gialle hanno verificato che anche
dopo la naturale scadenza contrattuale, la cooperativa in
questione ha continuato a svolgere la manutenzione e la
gestione del cimitero comunale. Allo stesso modo, anche
durante questo periodo, alla predetta cooperativa sono stati
liquidati ulteriori 200mila euro, in totale assenza di un
provvedimento di proroga o di rinnovo nell’affidamento dei
lavori stessi da parte dell’ente comunale, avvenuta solo in
data 09.04.2018. Tutto ciò ha impedito l’avvio di un nuovo
procedimento amministrativo finalizzato all’esperimento di una
gara d’appalto per la scelta di un nuovo contraente a cui
affidare l’esecuzione dei lavori in questione, in spregio ai
principi di economicità, efficacia, trasparenza e
proporzionalità che regolano i contratti e l’andamento della
pubblica amministrazione.. Infatti, la gara ad evidenza
pubblica è stata espletata solo nel mese di maggio 2018. Alla
luce degli elementi acquisiti, su disposizione della Procura
della Repubblica di Salerno, è stato notificato alle persone
coinvolte l’avviso della conclusione delle indagini per i
reati di concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico
ufficiale in atti pubblici e abuso d’ufficio, con la
contestazione di avere illecitamente favorito la società
cooperativa, al fine di procurare alla stessa un ingiusto
vantaggio patrimoniale quantificato in circa 300 mila euro.
Inoltre, la vicenda è al vaglio della Procura regionale della
Corte dei Conti ai fini di ampie valutazioni circa il danno
erariale prodotto alle casse comunali.

Premio Rino Santin a Sinisa
Mihajlovic: questa mattina la
cerimonia
CAVA DE’ TIRRENI – Questa mattina alle 11.30, presso il
Complesso Monumentale di San Giovanni di Cava de’ Tirreni
(Sa), sito al Corso Umberto I 167, si terrà la consegna del
“Premio Piero Santin” a Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna
FC. Giunto alla sua terza edizione, il “Premio Piero Santin” è
organizzato dal Comitato Promotore del Torneo Internazionale
di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni” presieduto da
Giovanni Bisogno per onorare la memoria del tecnico istriano,
ma cavese di adozione, scomparso nel dicembre 2017, che
rappresenta un’autentica icona per lo sport cittadino. Ogni
anno il “Premio Piero Santin” viene assegnato ad uno o più
allenatori, che nella loro carriera si sono messi
particolarmente in evidenza, incarnando al meglio i valori
umani e professionali che hanno sempre contraddistinto mister
Rino Santin. Nell’edizione 2020 il riconoscimento è stato
conferito ai fratelli Inzaghi, mentre nella prima edizione
(2019) a Claudio Ranieri (all’epoca tecnico della Roma e oggi
alla Sampdoria) e al cavese doc Emilio De Leo, collaboratore
tecnico del Bologna. Ad inaugurare la cerimonia di premiazione
sarà il Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, cui
seguirà il saluto di Carmine Zigarelli, Presidente FIGC
Campania. A seguire gli interventi di Gianfranco Coppola,
presidente nazionale USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana),
ed Antonio Giordano, del Corriere dello Sport.

Napoli-Spalletti: la fumata
bianca è in arrivo
di Giuseppe Vitolo

NAPOLI – Fumata bianca in arrivo. La trattativa è in corso, le
bozze dei contratti sono pronte e nelle mani degli avvocati:
sul tavolo c’è un contratto biennale a circa tre milioni di
euro a stagione. Spalletti si libererà dall’Inter il prossimo
30 giugno e sarà pronto per il Napoli. La storia dovrebbe
essere alle battute finali. Dalle discussioni si è passati
alle carte. La bozza del contratto che dovrebbe legare Luciano
Spalletti al Napoli per le prossime due stagioni è stata
recapitata ai legali dell’allenatore che dovranno condividerne
i contenuti e dare, eventualmente, l’ok per la firma. Dunque,
dovrebbe essere soltanto questione di ore, poi il tweet di
Aurelio De Laurentiis dovrebbe ufficializzare l’accordo con il
nuovo allenatore del Napoli, il nono dei diciotto anni di
presidenza del numero uno della Filmauro. Il tecnico toscano è
sempre piaciuto a De Laurentiis: l’ideale per guidare una
rifondazione nel nome del 4-2-3-1: il modulo che ha lanciato
la versione migliore di Zielinski (trequartista), tanto per
citare un esempio eccellente, e che tra l’altro calza a
pennello su Lozano, Politano, Insigne, Osimhen e Mertens. A
Napoli ritroverebbe Manolas e Mario Rui, che ha già allenato
alla Roma. Carattere forte e uomo di campo, non un allenatore
votato solo ed esclusivamente alla gestione ma soprattutto
alla didattica, valore che hanno avuto in passato gli
allenatori che a Napoli hanno ottenuto risultati importanti
come Mazzarri prima e Sarri dopo, fieramente toscani proprio
come Luciano. Iniziano a girare anche i nomi del nuovo staff
tecnico. Contrariamente alle due stagioni in cui ha allenato
l’Inter, in cui il suo vice era Giovanni Martusciello, al
Napoli tornerà Marco Domenichini, il vice storico del tecnico
di Certaldo. Confermato Daniele Baldini e si discute anche per
Alessandro Pane, entrambi collaboratori tecnici di Spalletti.
Rumors e indiscrezioni sempre più insistenti pronosticano tra
giovedì e venerdì prossimo la presentazione ufficiale, a patto
che l’Inter (club con cui è sotto contratto fino al 30 giugno)
dia il suo consenso. Ad ogni modo non ci sono dubbi: sarà
Spalletti il tecnico da cui ripartirà il Napoli. Con la
questione allenatore ormai quasi archiviata, ora De Laurentiis
si sta dedicando anche ad un’altra missione: riallacciare i
rapporti con Cristiano Giuntoli. Durante tutta la stagione,
infatti, si è respirata aria tesa tra il direttore sportivo e
il presidente del Napoli. Ora, invece, il volere dei vertici
dirigenziali sembra essere quello di deporre le armi e per
aprire un nuovo ciclo. Giuntoli è sotto contratto con il club
partenopeo fino al 2024 e, a quanto pare, rimarrà all’ombra
del Vesuvio ancora a lungo. Ancora qualche giorno corredato da
un’apparente fase di stallo e poi, per il Napoli, si
schiuderanno le porte di un nuovo ciclo.
Magrebini residenti a Sarno
denunciano il sindaco di
Striano
Questione biciclette a Striano e avviso conclusione indagini
per il sindaco Antonio Del Giudice, accusato di furto di
biciclette, il caso finisce in Parlamento. A presentare una
Interrogazione al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese è il
senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone. “E’ davvero
incredibile la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco
di Striano (Napoli), – si legge nell’interrogazione del
Senatore Antonio Iannone costretto, in pieno lockdown, ogni
domenica, a fare i conti con le pessime abitudini di un gruppo
di immigrati, che pensavano di usare il portone del Comune
come parcheggio per le proprie bici; pare, infatti, che in
piena pandemia alcuni immigrati residenti a Sarno si recassero
in bicicletta a Striano e la domenica pomeriggio lasciassero
le loro biciclette incatenate all’ingresso del municipio,
tanto da impedirne l’accesso ai propri amministratori, che
avevano necessità di recarsi al centro operativo comunale,
ubicato all’interno del palazzo di città; pertanto, in data 15
novembre 2020, il sindaco provvedeva a rimuovere personalmente
le bici, tagliando le catene al fine di ripristinare il decoro
e l’accesso al Comune; in data 20 maggio 2021 la Procura di
Torre Annunziata ha notificato al sindaco un avviso di
conclusione indagine per una denuncia sporta dagli immigrati;
senza aver ricevuto prima alcun avviso di garanzia, il sindaco
si è trovato, così, accusato per gravi ipotesi di reato, si
chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza
di questo grave fatto e se ritenga, ferme restando le autonome
valutazioni della sede processuale, che si possa imputare ad
un sindaco un comportamento teso a far rispettare la legge e
le Istituzioni; se ritenga che andasse tutelato chi
rappresenta i propri cittadini, che in piena emergenza
sanitaria erano rispettosi delle limitazioni delle libertà,
tra le quali quella di non potersi recare in altri Comuni
diversi da quelli di residenza, rispetto a chi, anche a
cospetto del rischio sanitario, per sé e per gli altri, agiva
impunemente, addirittura utilizzando l’ingresso della casa
comunale di Striano come comodo parcheggio bici”.

La sicurezza nei luoghi di
vacanza
Il grave incidente verificatosi nei giorni scorsi sul
“Sentiero dei Fortini” a Palinuro di Centola, dove ha perso
tragicamente la vita una bambina di 4 anni, ripropone
drammaticamente il problema della sicurezza dei luoghi di
vacanza. E’ questo il tema di una lettera inviata dal
Presidente della Fenailp Alberghi della Provincia di Salerno,
Marco Sansiviero al Presidente della Regione Campania ,
Vincenzo De Luca, al Presidente della Provincia, Michele
Strianese, al Presidente dell’Ente Parco del Cilento, Tommaso
Pellegrino ed al Sindaco del Comune di Centola – Palinuro,
Carmelo Stanziola. Il Presidente Sansiviero , nella sua
comunicazione , non intende entrare nel merito delle
responsabilità, che saranno accertate dagli Organi competenti,
ma intende sollecitare gli Enti preposti a predisporre con
particolare attenzione un piano sicurezza dei luoghi pubblici
con personale altamente qualificato, mezzi all’avanguardia,
sistemi di monitoraggio, ed un controllo preventivo attento e
costante del territorio. “Siamo agli inizi di una stagione
turistica che sta riprendendo i suoi ritmi con estrema
difficoltà, scrive Sansiviero, dopo i noti problemi causati
dalla pandemia, già al suo esordio, il Cilento registra una
giovane vittima. La nostra terra, negli anni scorsi è stata
funestata da altri eventi tragici legati al mondo della
sentieristica e della subacquea e non può più passare il
messaggio che il turismo sul nostro territorio non sia sicuro.
In via preventiva, continua il Presidente della Fenailp
Alberghi, Marco Sansiviero, occorre con urgenza, “assicurare
“ le vacanze dei nostri ospiti che devono vivere le nostre
coste con momenti di svago e soprattutto con tranquillità.” Le
maggiori insidie provengono dalla strada, dagli incendi che
coinvolgono zone ad alto indice residenziale, e dai luoghi
pubblici che hanno bisogno, come ci insegna la cronaca
recente, di continui controlli e di personale, a questo va
aggiunto l’incidente per distrazione, per cause imponderabili
e che quindi non si riesce a prevedere. Ma il messaggio più
importante che bisogna veicolare che se il turista sceglie le
numerose località della Regione Campania,  debba sentirsi
sicuro e debba vivere le proprie vacanze in tranquillità.
Quindi potenziamento dei servizi di controllo e di
sorveglianza delle strade e delle coste , durante il periodo
estivo che vede le popolazioni residenti, in tutti i luoghi di
maggior attrazione turistica , aumentare sensibilmente , come
peraltro, si spera    per   tutto il settore. Il Presidente
Sansiviero al termine della sua lettera conferma a nome degli
albergatori della Fenailp Alberghi , la massima collaborazione
per soluzioni e progetti inerenti la sicurezza dei posti di
vacanza della Provincia di Salerno.
Oggi   l’addio                        all’Ultras
Matteo Leone
“Tu, colonna portante dal 2003, sempre presente, disponibile e
premuroso con tutti noi. Siamo cresciuti insieme, non
basterebbe un libro per raccontare tutte le cose che abbiamo
vissuto insieme ma ne avremmo dovute vivere ancora tante
fratello. Questa volta l’hai fatta grossa imprenditó, ci hai
lasciati così, in un dolore incolmabile. Sarai per sempre con
noi, in ogni passo, in ogni istante, in ogni birra che
stapperemo e in ogni luogo in cui saremo. Riposa in pace
fratello, veglia sulla tua famiglia e sulla tua amata Claudia.
Ti vorremmo bene per sempre, i tuoi fratelli”. E’ il messaggio
che il gruppo Ultras Centro Storico per Matteo ha dedicato a
Matteo Leone, il 34enne deceduto a seguito di un incidente sul
lavoro verificatori nel porto di Salerno. Il giovane è stato
schiacciato da un muletto. Sull’incidente sono in corso
accertamenti da parte della Procura di Salerno che ha aperto
un’inchiesta tesa ad accertare l’esatta dinamica dei fatti
alla base della tragedia. Sono stati fissati per questo
pomeriggio alle 15 i funerali del 34enne. La salma proveniente
dall’obitorio dell’ospedale di via San Leonardo giungerà al
Duomo dove sarà celebrato il rito funebre. “Nel giorno dei
funerali di Matteo – ha spiegato il sindaco di Salerno
Vincenzo Napoli – partecipiamo al dolore dei suoi familiari,
degli amici e dei colleghi. Siamo tutti sconvolti da una morte
così atroce e assurda. Il lutto cittadino è un gesto simbolico
e necessario per ricordare che episodi del genere non
dovrebbero mai accadere. La sicurezza sul lavoro deve essere
una prerogativa indispensabile per tutti. L’Amministrazione
comunale è addolorata per la morte di questo giovane, la cui
vita è stata spezzata nel fiore degli anni”. Una morte assurda
quella del giovane tifoso della salernitana e dipendente di
una cooperativa portuale.
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