Travolto e ucciso dopo rapina Nocera
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Travolto e ucciso dopo rapina ad Autogrill a Nocera Superiore – Due uomini, di cui uno armato di coltello, hanno messo a segno una rapina nel bar dell’area di servizio ‘Alfaterna’ lungo l’autostrada Salerno-Napoli e poi si sono dati alla fuga a piedi attraversando la sede stradale. Ma nel passare da una carreggiata all’altra, uno dei due – un 69enne – e’ stato investito da un veicolo in transito ed e’ morto. E’ accaduto nella tarda serata di ieri nel tratto salernitano dell’A3 all’altezza di Nocera Superiore. Oggi il suo complice e’ stato rintracciato dai poliziotti e sottoposto a fermo. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le rapine messe a segno sono due, la prima ai danni degli addetti all’esercizio di ristorazione dell’autostazione e la seconda ai danni di un cliente. Subito dopo la prima rapina, i due avrebbero tentato la fuga a bordo della loro auto, ma per un problema meccanico, hanno dovuto abbandonare il veicolo. Da li’ l’idea di attraversare a piedi l’autostrada, cercando di dileguarsi raggiungendo l’area di servizio della carreggiata opposta. Nell’attraversare, dopo aver scavalcato il guardrail, uno e’ stato travolto. L’uomo, originario di Pagani (Salerno), non ha avuto scampo. Il suo complice ha continuato la fuga e, secondo le indagini, una volta raggiunta l’area di servizio avrebbe commesso un’ulteriore rapina, questa volta ai danni dell’esercente, riuscendo a dileguarsi a piedi attraverso la recinzione autostradale verso la citta’ di Nocera. Oggi i poliziotti hanno eseguito un fermo di polizia giudiziaria nei suoi confronti, e’ un 47enne originario di Nocera. Dopo un lavoro investigativo, le ricerche degli agenti del commissariato nocerino si erano concentrate a Pagani e ad Angri, riuscendo a risalire all’albergo dove il rapinatore in fuga si era rifugiato per trascorrere la notte.
I funerali di Matteo: “San Matteo ora tocca a te portarlo sulle tue spalle fino al Paradiso” di Monica De Santis “Sono tre giorni che prego San Matteo e lo supplico affinchè ora prenda sulle sue spalle questo ragazzo, che per anni ha portato la sua statua sulle spalle durante la festa patronale della nostra città. Adesso ti prego, San Matteo caricatelo tu sulle tue spalle, accoglilo tra le tue braccia e lo accompagnalo verso la felicità eterna del Paradiso che è la meta ultima delle nostre speranze”. Ha la voce rotta dalla commozione don Michele Pecoraro, il parroco della Cattedrale che ieri pomeriggio ha officiato i funerali di Matteo Leone, il 34enne portuale morto alla fine del suo turno a causa di un incidente sul lavoro. In una
chiesa gremita, dai tanti tantissimi amici di Matteo, don Michele ha voluto ricordare la figura di questo ragazzo. Un giovane venuto a mancare all’affetto dei suoi cari troppo presto. “Non voglio parlare qui delle morti sul lavoro e della sicurezza che in certi luoghi manca – ha proseguito il sacerdote, dopo la lettura del vangelo – Ho letto sui giornali che negli ultimi mesi sono stati in Italia più di 100 gli incidenti sul lavoro e purtroppo da qualche giorno Matteo è entrato a far parte di questa lista di vittime ingiuste. Ma oggi noi dobbiamo parlare di Matteo e ricordare questo splendido ragazzo, definito da tutti come un ragazzo dal cuore d’oro”. Poi rivolgendosi alla mamma e al papà e ai familiari tutti don Michele ha detto “Vorrei poter con un soffio entrare nel vostro cuore, insieme a tutta la città che oggi si è stretta intorno a voi per farvi sentire il nostro affetto e la nostra vicinanza. Noi non voglio dimenticare Matteo e non possiamo dimenticarlo. Matteo quella sera probabilmente si stava preparando per tornare a casa, per tornare da te mamma, che gli avevi preparato la cena. Ma Matteo non è tornato non è tornato a casa dalla sua mamma, dalla sua famiglia. Ma dove è andato? E’ questo la mia parola e il mio messaggio. Il suo corpo è qui, ma la sua anima è andata verso il Paradiso. Da pochi giorni Matteo è davanti a Dio. Questa è la preghiera incessante che facciamo in questi giorni, per Matteo. Tutti stiamo chiedendo al Signore di accoglierlo quest’anima bella, questo figlio grande, amorevolissimo, buono”. Carla Fracci, il mito è divenuto leggenda di Monica De Santis
Si è spenta a Milano, all’età di 84 anni, la regina dei palcoscenici mondiali, Carla Fraccia. La signora della danza conosciuta, amata, rispettata e temuta in tutto il mondo è stata stroncata da un tumore che l’aveva colpita da tempo, una malattia che ha affrontato con coraggio e – come da lei espressamente richiesto – nel piu’ stretto riserbo. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. In provincia di Salerno era stata più volte, specie nelle due cosiiere, che amava particolarmente. E poi ancora a Nocera Inferiore. Tanti i messaggi di cordoglio da parte di colleghi, personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura e personaggi politici. Tutti hanno voluto ricordare la grande etoile figlia di un tranviere dell’Atm che a soli dieci anni, nel 1946, inizia a studiare alla Scuola di danza del Teatro alla Scala, dove ha tra gli insegnanti la grande coreografa russa Vera Volkova e dove si diploma nel 1954, per poi proseguire la sua formazione artistica partecipando a stage avanzati a Londra, Parigi e New York. Dopo solo due anni dal diploma diviene solista, poi nel 1958 è già étoile della Scala. “Addio a Carla Fracci, un talento artistico unico, per grazia, eleganza e bellezza. Ha rappresentato l’Italia in tutti i più prestigiosi teatri del mondo. Qualche anno fa le abbiamo reso omaggio al San Carlo di Napoli. La ricordiamo davvero con grande commozione e affetto”. scrive il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa della Fracci: “La grande ballerina ha illuminato la scena mondiale della danza con uno stile inimitabile.Carla Fracci è un vanto dell’Italia perché ne ha vissuto ed espresso i valori più alti: la ricerca della bellezza assoluta, la tenacia e la dedizione per raggiungere le mete più ambite, la profonda umanità che ha sempre manifestato anche all’apice del successo”. A Carla Fracci, il Comune di Salerno ha deciso di dedicare lo spettacolo inaugurale della stagione lirica estiva del Teatro Municipale Giuseppe Verdi che Ella onorò della sua presenza come madrina d’onore del Premio Giovani Talenti. Un piccolo tributo del
cuore e dell’arte ad una donna straordinaria”. a“Una vita sulle punte, in tutti i sensi, è quella che ci lascia Carla Fracci. – afferma l’assesore Willburger- Lei che è stata una moderna Giselle, con l’indimenticabile immagine dei capelli sciolti e un leggerissimo tutù, continuerà a vivere ogniqualvolta la danza sarà la protagonista assoluta del palcoscenico. L’abbiamo vista danzare con grandi partner: da Rudolf Nureyev a Vladimir Vasiliev, da Henning Kronstam a Mikhail Baryshnikov, e poi ancora Amedeo Amodio e Paolo Bortoluzzi, giusto per citarne alcuni. Appena ho letto la notizia ha voluto rileggere le parole scritte da Eugenio Montale nel 1969 in ‘La danzatrice stanca’. Una poesia per non dimenticare chi l’ha già definita la “prima ballerina assoluta” Come detto più volte era stata ospite nel salernitano Ravello ha avuto l’onore di ospitare la Fracci nell’edizione del 2008 del Ravello Festival dedicata alla Diversità. In quell’occasione (era il 18 luglio) la Fracci, dopo aver incontrato il pubblico della Città della Musica, salì sul palco del Belvedere di Villa Rufolo e fu protagonista de le Jeux e de L’apres-midi d’un faune di Nijinsky su musiche di Debussy, inseriti all’interno del Gala ideato da Alfio Agostini. Nel 2014 aveva partecipato al Settembre Culturale di Agropoli ed in compagnia dell’allora sindaco Alfieri volle visitare il cineteatro. Sempre nel 2014 era stata anche a Nocera Inferiore ospite di Luc Bouy e Gaetano Petrosino della scuola Dancestudio. Ed ancora nello stesso anno era stata ospite a Positano e ad Albori di Vietri sul Mare Per poi ritornare nel 2017 per le prove per uno spettacolo dal titolo “Danza e musica per Stradivari” I funerali di Carla Fracci si terranno sabato alle 14.45 nella basilica di San Marco a Milano. La camera ardente, invece, sarà aperta da oggi, dalle ore 12 alle 18, nel foyer del Teatro alla Scala.
I “canguri” all’assalto della Salernitana di Marco De Martino SALERNO – Il fondo straniero interessato all’acquisizione del 100% delle quote azionarie della Salernitana proverrebbe dall’Australia. Secondo le prime indiscrezioni, si tratterebbe di una banca d’investimenti con un gruppo di servizi finanziari diversificati che nell’ultimo esercizio ha ottenuto un utile di ben tre miliardi di dollari. Il gruppo ha sede a Sidney ed è quotato in borsa: tra le acquisizioni più recenti c’è un parco tematico di divertimenti molto famoso, mentre nel nostro Paese è pronta ad entrare in alcune importantissime società di carattere nazionale nel campo dei servizi elettrici, internet e gas. Assieme al colosso australiano ci sarebbe, come interlocutore italiano, un facoltoso imprenditore capitolino. L’offerta per l’acquisto dell’intero pacchetto azionario della Salernitana sarebbe partito già la scorsa settimana ma Claudio Lotito l’avrebbe, per il momento, declinata. Nei piani del co-patron, infatti, c’è l’intenzione, laddove fosse possibile, di restare nell’orbita Salernitana cedendo soltanto il 51% delle quote azionarie del club e lasciando con il restante 49% il cognato e socio Marco Mezzaroma. In tal senso ci sono stati, nei giorni scorsi, diversi abboccamenti con imprenditori amici di Lotito senza però riuscire a venire a capo della situazione. Anche perchè a pendere sulla testa del presidente della Lazio c’è la spada di Damocle della Figc che nell’ultimo Consiglio Federale e nel successivo comunicato ufficiale ha riaffermato il principio secondo il quale Lotito e Mezzaroma non potranno avere situazioni di controllo nè diretto nè indiretto sulla Salernitana. Intanto il tempo trascorre velocemente ed in seno
alla tifoseria granata cresce la preoccupazione e l’insofferenza per una vicenda che sta togliendo parte del gusto ai festeggiamenti per la splendida promozione della Salernitana in serie A. Senza dimenticare che c’è una squadra da allestirte per il torneo di massima serie e tutto resta ancora in alto mare sia sul fronte interno che sui possibili obiettivi da ingaggiare già indicati da Fabrizio Castori. Ad ogni modo Lotito, dopo l’ennesimo consulto con il proprio pool di legali, riesaminerà l’offerta del fondo d’investimenti australiano con quest’ultimo che potrebbe alzare la posta per cercare di mettere le mani, una volta per tutte, sulla Salernitana. Lavori al cimitero: nei guai 3 ex funzionari comunali e amministratore unico della coop Falso e abuso d’ufficio nella gestione del cimitero di Eboli: indagati tre funzionari comunali e l’amministratore unico di una società cooperativa. Si tratta di Lucia Rossi, Giuseppe Barrella e Rosario La Corte, tutti ex responsabili del Settore Patrimonio, e Cosimo Martiniano, a capo della coop New Ecology Service. I quattro, all’esito della chiusura delle indagini preliminari condotte dalla Procura della Repubblica di Salerno riguardanti la gestione del cimitero comunale di Eboli, sono stati accusati, a vario titolo, per reati contro la Pubblica Amministrazione e la fede pubblica. I tre funzionari, che si
sono succeduti nel tempo al Comune di Eboli, e l’amministratore della società cooperativa, con perduranti condotte, dal 2013 al 2017, avrebbero generato un danno alle casse comunali quantificato in oltre 300mila euro. Le indagini hanno preso il via a seguito di un esposto presentato presso la Guardia di Finanza di Eboli: numerose, al riguardo, le attività volte a verificare la regolarità dell’aggiudicazione alla cooperativa della gara d’appalto relativa ai lavori e alla manutenzione dei loculi cimiteriali e l’effettiva esecuzione delle opere da realizzare. L’attività investigativa, svolta mediante sopralluoghi, acquisizione ed analisi di copiosa documentazione e l’escussione di molteplici persone informate sui fatti, avrebbe consentito di certificare l’adozione del tutto illegittima di molte determine di liquidazione a favore della cooperativa sociale, che avrebbero permesso a quest’ultima di incassare indebitamente oltre 100mila euro. In particolare, durante il periodo regolarmente coperto dal contratto di appalto (ottobre 2013 – settembre 2015), seppur lo stesso prevedesse un compenso ad importo fisso e invariabile (c.d. liquidazione “a corpo”), i funzionari avrebbero comunque elargito l’ulteriore somma di denaro “giustificata” da alcune varianti svolte in corso d’opera dalla cooperativa, senza mai effettuare alcuna perizia tecnica circa l’effettiva esigenza e reale esecuzione delle stesse. Inoltre, le Fiamme Gialle hanno verificato che anche dopo la naturale scadenza contrattuale, la cooperativa in questione ha continuato a svolgere la manutenzione e la gestione del cimitero comunale. Allo stesso modo, anche durante questo periodo, alla predetta cooperativa sono stati liquidati ulteriori 200mila euro, in totale assenza di un provvedimento di proroga o di rinnovo nell’affidamento dei lavori stessi da parte dell’ente comunale, avvenuta solo in data 09.04.2018. Tutto ciò ha impedito l’avvio di un nuovo procedimento amministrativo finalizzato all’esperimento di una gara d’appalto per la scelta di un nuovo contraente a cui affidare l’esecuzione dei lavori in questione, in spregio ai principi di economicità, efficacia, trasparenza e
proporzionalità che regolano i contratti e l’andamento della pubblica amministrazione.. Infatti, la gara ad evidenza pubblica è stata espletata solo nel mese di maggio 2018. Alla luce degli elementi acquisiti, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno, è stato notificato alle persone coinvolte l’avviso della conclusione delle indagini per i reati di concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d’ufficio, con la contestazione di avere illecitamente favorito la società cooperativa, al fine di procurare alla stessa un ingiusto vantaggio patrimoniale quantificato in circa 300 mila euro. Inoltre, la vicenda è al vaglio della Procura regionale della Corte dei Conti ai fini di ampie valutazioni circa il danno erariale prodotto alle casse comunali. Premio Rino Santin a Sinisa Mihajlovic: questa mattina la cerimonia CAVA DE’ TIRRENI – Questa mattina alle 11.30, presso il Complesso Monumentale di San Giovanni di Cava de’ Tirreni (Sa), sito al Corso Umberto I 167, si terrà la consegna del “Premio Piero Santin” a Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna FC. Giunto alla sua terza edizione, il “Premio Piero Santin” è organizzato dal Comitato Promotore del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni” presieduto da Giovanni Bisogno per onorare la memoria del tecnico istriano, ma cavese di adozione, scomparso nel dicembre 2017, che rappresenta un’autentica icona per lo sport cittadino. Ogni anno il “Premio Piero Santin” viene assegnato ad uno o più allenatori, che nella loro carriera si sono messi
particolarmente in evidenza, incarnando al meglio i valori umani e professionali che hanno sempre contraddistinto mister Rino Santin. Nell’edizione 2020 il riconoscimento è stato conferito ai fratelli Inzaghi, mentre nella prima edizione (2019) a Claudio Ranieri (all’epoca tecnico della Roma e oggi alla Sampdoria) e al cavese doc Emilio De Leo, collaboratore tecnico del Bologna. Ad inaugurare la cerimonia di premiazione sarà il Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, cui seguirà il saluto di Carmine Zigarelli, Presidente FIGC Campania. A seguire gli interventi di Gianfranco Coppola, presidente nazionale USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana), ed Antonio Giordano, del Corriere dello Sport. Napoli-Spalletti: la fumata bianca è in arrivo di Giuseppe Vitolo NAPOLI – Fumata bianca in arrivo. La trattativa è in corso, le bozze dei contratti sono pronte e nelle mani degli avvocati: sul tavolo c’è un contratto biennale a circa tre milioni di euro a stagione. Spalletti si libererà dall’Inter il prossimo 30 giugno e sarà pronto per il Napoli. La storia dovrebbe essere alle battute finali. Dalle discussioni si è passati alle carte. La bozza del contratto che dovrebbe legare Luciano Spalletti al Napoli per le prossime due stagioni è stata recapitata ai legali dell’allenatore che dovranno condividerne i contenuti e dare, eventualmente, l’ok per la firma. Dunque, dovrebbe essere soltanto questione di ore, poi il tweet di Aurelio De Laurentiis dovrebbe ufficializzare l’accordo con il nuovo allenatore del Napoli, il nono dei diciotto anni di presidenza del numero uno della Filmauro. Il tecnico toscano è
sempre piaciuto a De Laurentiis: l’ideale per guidare una rifondazione nel nome del 4-2-3-1: il modulo che ha lanciato la versione migliore di Zielinski (trequartista), tanto per citare un esempio eccellente, e che tra l’altro calza a pennello su Lozano, Politano, Insigne, Osimhen e Mertens. A Napoli ritroverebbe Manolas e Mario Rui, che ha già allenato alla Roma. Carattere forte e uomo di campo, non un allenatore votato solo ed esclusivamente alla gestione ma soprattutto alla didattica, valore che hanno avuto in passato gli allenatori che a Napoli hanno ottenuto risultati importanti come Mazzarri prima e Sarri dopo, fieramente toscani proprio come Luciano. Iniziano a girare anche i nomi del nuovo staff tecnico. Contrariamente alle due stagioni in cui ha allenato l’Inter, in cui il suo vice era Giovanni Martusciello, al Napoli tornerà Marco Domenichini, il vice storico del tecnico di Certaldo. Confermato Daniele Baldini e si discute anche per Alessandro Pane, entrambi collaboratori tecnici di Spalletti. Rumors e indiscrezioni sempre più insistenti pronosticano tra giovedì e venerdì prossimo la presentazione ufficiale, a patto che l’Inter (club con cui è sotto contratto fino al 30 giugno) dia il suo consenso. Ad ogni modo non ci sono dubbi: sarà Spalletti il tecnico da cui ripartirà il Napoli. Con la questione allenatore ormai quasi archiviata, ora De Laurentiis si sta dedicando anche ad un’altra missione: riallacciare i rapporti con Cristiano Giuntoli. Durante tutta la stagione, infatti, si è respirata aria tesa tra il direttore sportivo e il presidente del Napoli. Ora, invece, il volere dei vertici dirigenziali sembra essere quello di deporre le armi e per aprire un nuovo ciclo. Giuntoli è sotto contratto con il club partenopeo fino al 2024 e, a quanto pare, rimarrà all’ombra del Vesuvio ancora a lungo. Ancora qualche giorno corredato da un’apparente fase di stallo e poi, per il Napoli, si schiuderanno le porte di un nuovo ciclo.
Magrebini residenti a Sarno denunciano il sindaco di Striano Questione biciclette a Striano e avviso conclusione indagini per il sindaco Antonio Del Giudice, accusato di furto di biciclette, il caso finisce in Parlamento. A presentare una Interrogazione al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese è il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone. “E’ davvero incredibile la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco di Striano (Napoli), – si legge nell’interrogazione del Senatore Antonio Iannone costretto, in pieno lockdown, ogni domenica, a fare i conti con le pessime abitudini di un gruppo di immigrati, che pensavano di usare il portone del Comune come parcheggio per le proprie bici; pare, infatti, che in piena pandemia alcuni immigrati residenti a Sarno si recassero in bicicletta a Striano e la domenica pomeriggio lasciassero le loro biciclette incatenate all’ingresso del municipio, tanto da impedirne l’accesso ai propri amministratori, che avevano necessità di recarsi al centro operativo comunale, ubicato all’interno del palazzo di città; pertanto, in data 15 novembre 2020, il sindaco provvedeva a rimuovere personalmente le bici, tagliando le catene al fine di ripristinare il decoro e l’accesso al Comune; in data 20 maggio 2021 la Procura di Torre Annunziata ha notificato al sindaco un avviso di conclusione indagine per una denuncia sporta dagli immigrati; senza aver ricevuto prima alcun avviso di garanzia, il sindaco si è trovato, così, accusato per gravi ipotesi di reato, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di questo grave fatto e se ritenga, ferme restando le autonome valutazioni della sede processuale, che si possa imputare ad
un sindaco un comportamento teso a far rispettare la legge e le Istituzioni; se ritenga che andasse tutelato chi rappresenta i propri cittadini, che in piena emergenza sanitaria erano rispettosi delle limitazioni delle libertà, tra le quali quella di non potersi recare in altri Comuni diversi da quelli di residenza, rispetto a chi, anche a cospetto del rischio sanitario, per sé e per gli altri, agiva impunemente, addirittura utilizzando l’ingresso della casa comunale di Striano come comodo parcheggio bici”. La sicurezza nei luoghi di vacanza Il grave incidente verificatosi nei giorni scorsi sul “Sentiero dei Fortini” a Palinuro di Centola, dove ha perso tragicamente la vita una bambina di 4 anni, ripropone drammaticamente il problema della sicurezza dei luoghi di vacanza. E’ questo il tema di una lettera inviata dal Presidente della Fenailp Alberghi della Provincia di Salerno, Marco Sansiviero al Presidente della Regione Campania , Vincenzo De Luca, al Presidente della Provincia, Michele Strianese, al Presidente dell’Ente Parco del Cilento, Tommaso Pellegrino ed al Sindaco del Comune di Centola – Palinuro, Carmelo Stanziola. Il Presidente Sansiviero , nella sua comunicazione , non intende entrare nel merito delle responsabilità, che saranno accertate dagli Organi competenti, ma intende sollecitare gli Enti preposti a predisporre con particolare attenzione un piano sicurezza dei luoghi pubblici con personale altamente qualificato, mezzi all’avanguardia, sistemi di monitoraggio, ed un controllo preventivo attento e costante del territorio. “Siamo agli inizi di una stagione turistica che sta riprendendo i suoi ritmi con estrema
difficoltà, scrive Sansiviero, dopo i noti problemi causati dalla pandemia, già al suo esordio, il Cilento registra una giovane vittima. La nostra terra, negli anni scorsi è stata funestata da altri eventi tragici legati al mondo della sentieristica e della subacquea e non può più passare il messaggio che il turismo sul nostro territorio non sia sicuro. In via preventiva, continua il Presidente della Fenailp Alberghi, Marco Sansiviero, occorre con urgenza, “assicurare “ le vacanze dei nostri ospiti che devono vivere le nostre coste con momenti di svago e soprattutto con tranquillità.” Le maggiori insidie provengono dalla strada, dagli incendi che coinvolgono zone ad alto indice residenziale, e dai luoghi pubblici che hanno bisogno, come ci insegna la cronaca recente, di continui controlli e di personale, a questo va aggiunto l’incidente per distrazione, per cause imponderabili e che quindi non si riesce a prevedere. Ma il messaggio più importante che bisogna veicolare che se il turista sceglie le numerose località della Regione Campania, debba sentirsi sicuro e debba vivere le proprie vacanze in tranquillità. Quindi potenziamento dei servizi di controllo e di sorveglianza delle strade e delle coste , durante il periodo estivo che vede le popolazioni residenti, in tutti i luoghi di maggior attrazione turistica , aumentare sensibilmente , come peraltro, si spera per tutto il settore. Il Presidente Sansiviero al termine della sua lettera conferma a nome degli albergatori della Fenailp Alberghi , la massima collaborazione per soluzioni e progetti inerenti la sicurezza dei posti di vacanza della Provincia di Salerno.
Oggi l’addio all’Ultras Matteo Leone “Tu, colonna portante dal 2003, sempre presente, disponibile e premuroso con tutti noi. Siamo cresciuti insieme, non basterebbe un libro per raccontare tutte le cose che abbiamo vissuto insieme ma ne avremmo dovute vivere ancora tante fratello. Questa volta l’hai fatta grossa imprenditó, ci hai lasciati così, in un dolore incolmabile. Sarai per sempre con noi, in ogni passo, in ogni istante, in ogni birra che stapperemo e in ogni luogo in cui saremo. Riposa in pace fratello, veglia sulla tua famiglia e sulla tua amata Claudia. Ti vorremmo bene per sempre, i tuoi fratelli”. E’ il messaggio che il gruppo Ultras Centro Storico per Matteo ha dedicato a Matteo Leone, il 34enne deceduto a seguito di un incidente sul lavoro verificatori nel porto di Salerno. Il giovane è stato schiacciato da un muletto. Sull’incidente sono in corso accertamenti da parte della Procura di Salerno che ha aperto un’inchiesta tesa ad accertare l’esatta dinamica dei fatti alla base della tragedia. Sono stati fissati per questo pomeriggio alle 15 i funerali del 34enne. La salma proveniente dall’obitorio dell’ospedale di via San Leonardo giungerà al Duomo dove sarà celebrato il rito funebre. “Nel giorno dei funerali di Matteo – ha spiegato il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli – partecipiamo al dolore dei suoi familiari, degli amici e dei colleghi. Siamo tutti sconvolti da una morte così atroce e assurda. Il lutto cittadino è un gesto simbolico e necessario per ricordare che episodi del genere non dovrebbero mai accadere. La sicurezza sul lavoro deve essere una prerogativa indispensabile per tutti. L’Amministrazione comunale è addolorata per la morte di questo giovane, la cui vita è stata spezzata nel fiore degli anni”. Una morte assurda quella del giovane tifoso della salernitana e dipendente di una cooperativa portuale.
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