Venezia, arrestato tunisino cellula

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Venezia, arrestato tunisino cellula
Venezia, arrestato tunisino
membro    di  una   cellula
dell’ISIS

La Polizia di Stato di Venezia ha arrestato un       cittadino
tunisino di 25 anni, raggiunto da un mandato di cattura
internazionale ai fini estradizionali emesso dal Tribunale di
Tunisi per “partecipazione ad associazione terroristica e atti
di terrorismo”.

L’arresto è stato eseguito dai poliziotti della Digos di
Venezia e Gorizia, coordinati dalla Direzione Centrale della
Polizia di Prevenzione.
Venezia, arrestato tunisino cellula
Potenza,    colpo   al   clan
Martorano-Stefanutti”: misure
cautelari per 38 persone

Applicate 28 misure di custodia
cautelare in carcere, 9 misure di
arresti domiciliari e un divieto di
dimora   nel    territorio    della
provincia di Potenza
POTENZA – A seguito di una vasta ed articolata attività di
indagine dei poliziotti della squadra mobile, coordinati dalla
Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza , si è proceduto,
con il supporto e la collaborazione dei poliziotti degli
omologhi uffici di altri     venti capoluoghi d’Italia e dei
Venezia, arrestato tunisino cellula
Reparti Prevenzione Crimine di Lazio, Campania, Umbria,
Abruzzo, Puglia, Sicilia e Calabria, di due unità cinofile e
di un equipaggio eliportato di Reggio Calabria,
all’esecuzione, nel corso delle indagini preliminari,    sul
territorio di Potenza ed in diversi Comuni della provincia,
di 38 provvedimenti cautelari.

Le misure restrittive riguardano soggetti ritenuti gravemente
indiziati di appartenere all’associazione di tipo mafioso
denominata “Martorano-Stefanutti”, operante sul territorio di
Potenza e provincia, con estensione anche sul territorio di
Matera, ovvero indagati a vario titolo per associazione per
delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze
stupefacenti, estorsioni, detenzione e porto illegale di armi
da fuoco, danneggiamento seguito da incendio ed altro,
aggravati dall’agevolazione e dal metodo mafioso.

In particolare, sono state applicate 28 misure di custodia
cautelare in carcere; 9 misure di arresti domiciliari e un
divieto di dimora nel territorio della provincia di Potenza.

Nel corso del medesimo contesto operativo sono stati disposti
ed eseguiti, inoltre, n. 7 provvedimenti di perquisizione
domiciliare e personale nei riguardi di altrettanti soggetti,
dimoranti sul territorio di Potenza e Comuni viciniori.

L’indagine – frutto di una vasta, capillare e complessa
attività svolta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di
Potenza e dalla locale Sezione Criminalità Organizzata della
Squadra Mobile, attraverso intercettazioni telefoniche e
telematiche, pedinamenti tradizionali e a distanza,
tracciamenti GPS,     acquisizioni documentali, numerosi
interrogatori di testimoni e collaboratori di giustizia
dissociatisi dai sodalizi mafiosi – lucani, calabresi e
siciliani – di rispettiva appartenenza – ha consentito di
raccogliere un grave quadro indiziario in merito alla
permanenza ed alla continuità operativa del clan “Martorano-
Stefanutti” di Potenza ritenuti al vertice della consorteria
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potentina, ampiamente riconosciuta dalla ‘ndrangheta calabrese
e dai clan mafiosi lucani, siciliani e pugliesi.

Le investigazioni, nel corso delle quali sono stati acquisiti
documenti contenenti veri e propri riti di affiliazione,
regole, organigrammi e ruoli di vertice delle cosche della
‘ndrangheta, hanno disvelato l’esistenza di solidi legami
intrattenuti e consolidati nel corso degli anni dal sodalizio
lucano con alcuni dei clan maggiormente accreditati sul
territorio nazionale, come quello dei “Pesce-Bellocco” di
Rosarno (Rc) e quello dei Grande Aracri” di Cutro (Kr), con
cui è stato intessuto un consistente e duraturo rapporto di
collaborazione criminale coltivato negli anni, specie nel
settore elettivo dei videogiochi, per il quale la D.D.A.
potentina ha già svolto in passato altra indagine.

Altre   proiezioni   criminose   extraterritoriali   interessano
esponenti sia della mafia siciliana, legati al sodalizio dei
SANTAPAOLA di Catania, sia di sodalizi presenti e operativi in
Puglia e Basilicata.

L’indagine ha fatto luce sulla capillare compenetrazione del
sodalizio potentino nel tessuto economico ed imprenditoriale
cittadino, perseguita anche attraverso il reiterato ricorso ad
eclatanti azioni intimidatorie.

La ricostruzione investigativa di oltre quindici anni di
azioni delittuose riconducibili a esponenti del sodalizio ha
permesso di tracciare – sulla base di indizi ritenuti gravi
dal Gip – il solco di un nuovo corso criminale attivo nella
città di Potenza, chiaramente mirato a conseguire e
consolidare il monopolio su specifici settori, tra cui
l’installazione e la gestione di macchinette video-poker ed i
servizi di sicurezza e vigilanza all’interno delle discoteche.

Nello spettro strategico-operativo del sodalizio è emersa la
spiccata capacità di infiltrarsi nella gestione diretta o
indiretta di appalti di opere e servizi pubblici attraverso
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una fitta rete di contiguità e connivenze insinuatasi persino
nelle sfere istituzionali, come nel caso di una sigla
sindacale attiva nel comparto sanitario che, anche attraverso
il ricorso a metodi impositivi ed intimidatori, ha consentito
per lungo tempo una gestione “addomesticata” dei dipendenti di
una società, già affidataria dei servizi di pulizia presso
l’Ospedale San Carlo di Potenza, favorendo di fatto il
concentrarsi del controllo delle assunzioni e dei
licenziamenti proprio nelle mani del sodalizio criminoso, che
in tal modo ha guadagnato una forte sfera di influenza e di
credito sociale sul territorio.

L’indagine ha inoltre disvelato la regìa comune e condivisa
della consorteria potentina con il clan GRANDE ARACRI di Cutro
anche nell’azione estorsiva perpetrata in danno di un’altra
società affidataria di servizi di raccolta e smaltimento
rifiuti presso l’Ospedale San Carlo di Potenza, azione per la
quale è stato già condannato in via definitiva un componente
del sodalizio lucano.

Le   risultanze   investigative   hanno   restituito   il   quadro
indiziario di una rinnovata stagione criminale snodatasi anche
attraverso il ripetersi di azioni intimidatorie condotte
secondo stilemi tipicamente mafiosi, evocativi della garanzia
di protezione sul territorio e della necessità di assistenza
ai detenuti, anche attraverso il ricorso all’uso delle armi,
talvolta impiegate anche per regolamenti di conti interni,
come nel caso di una pistola sequestrata nell’agosto del 2020
nel contesto di una discussione per crediti di droga.

Proprio le armi e la droga risultano rappresentare un altro
settore di preminente interesse del sodalizio, come confermato
anche da pregressi arresti eseguiti nel maggio del 2020, a
seguito del rinvenimento di due pistole, oltre che di cocaina
e marijuana che gli stessi detenevano in un’abitazione rurale
alla periferia di Potenza, e da altri arresti e sequestri di
stupefacenti, effettuati nel corso del corrente anno proprio a
riscontro delle risultanze investigative.
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Il redditizio settore della droga ha permesso al clan       di
movimentare cospicue somme di denaro, destinate in parte anche
all’assistenza in favore dei sodali detenuti, secondo il
consolidato sistema della cd. “bacinella”, tipico delle
associazioni mafiose, ovvero una forma di mutua assistenza
anche nei confronti di esponenti detenuti presso la Casa
circondariale di Melfi dove, oltre a ricevere costante
assistenza materiale, si impartivano specifiche direttive
verso l’esterno, anche attraverso la consegna di “pizzini”,
così continuando a mantenere il controllo del sodalizio.

Le numerose misure restrittive adottate a conclusione delle
indagini, sulla base di grave indizi di colpevolezza, che
ovviamente dovranno essere consolidati in fase dibattimentale,
rappresentano un ulteriore tassello della complessiva azione
di contrasto alla criminalità organizzata mafiosa lucana,
specie delle provincie di Potenza e Matera, coordinata dalla
Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza.

Covid, quarta ondata. La
pandemia dei non vaccinati.
Tagliente: “Avanti tutta con
vaccini e green pass”
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“Con i cattivi comunicatori e con
le manifestazioni senza green pass,
rischiamo di ripiombare nella
catastrofe con morti, sofferenze e
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chiusure di attività, questa volta
senza speranza di ripresa”
Il Prefetto Francesco Tagliente, già Questore di Roma e
Firenze, raggiunto telefonicamente nel corso della
trasmissione Officina Stampa BAR, condotta dal direttore di
questo quotidiano Chiara Rai, trasmessa ieri dove nel corso
della lettura dei giornali è stato ospite il sindaco di Monte
Porzio Catone Massimo Pulcini, è intervenuto, su quella che di
fatto è la quarta ondata che vede contagiati soprattutto
coloro che non hanno fatto il vaccino e che in occasione di
raduni e assembramenti no vax stanno contribuendo al
diffondersi del virus.

L’intervento telefonico                  del     Prefetto
Francesco Tagliente

“Stamattina – ieri venerdì 5 novembre 2021 Ndr. – mentre ero
in un bar mi arriva una telefonata dalla giornalista Chiara
Rai conduttrice del programma Officina Stampa BAR che mi dice
più o meno così “Prefetto, i giornali titolano: siamo alla
quarta ondata. C’è paura di essere di nuovo chiusi e tanta
rabbia nei confronti dei facinorosi no vax. Come ne usciamo?

La risposta immediata è stata “Con i vaccini e il green
pass”. Poi riflettendo sul tema ho aggiunto. “Con i cattivi
comunicatori e con le manifestazioni senza green pass,
rischiamo di ripiombare nella catastrofe con morti, sofferenze
e chiusure di attività, questa volta senza speranza di
ripresa.

In tutta l’Europa i contagi sono in continuo aumento con dati
incontrovertibili: Il Covid sta riprendendo forza nei Paesi
dove è più alta la percentuale della popolazione non
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vaccinata. Paesi che si ritrovano ora con un aumento
spaventoso di morti e sull’orlo di una crisi sanitaria. Il
Ministro della Salute tedesco, anticipando nuove restrizioni,
ha definito la situazione attuale in Germania “la pandemia dei
non vaccinati”.

A Trieste gli contagi sono il triplo della Regione Friuli
Venezia Giulia, così pure i tamponi positivi nella stessa
Regione, da un giorno all’altro, risultano triplicati. Dai
tracciamenti dei contagi sembra emergere che i focolai si
concentrano sui partecipanti alle manifestazioni no-vax

Non ritengo giusto che chi si è vaccinato, dimostrando
responsabilità, debba subire ulteriori sofferenze e
restrizioni a causa di chi non si è vaccinato.

A chi gridando, libertà libertà, sostenendo che una emergenza
sanitaria non può giustificare l’aggressione all’ordinamento
costituzionale democratico rispondo che, Il diritto alla vita,
e quindi alla salute, non accetta contemperamenti o
compressioni di sorta.

L’unico diritto primario, definito fondamentale dalla nostra
Costituzione (art. 32) è il diritto alla salute e come tale,
non può soggiacere ed altri interessi, non può essere
sacrificato ad altri valori, pur costituzionalmente rilevanti.
Dal bilanciamento dei diritti costituzionali prevale quindi la
salute come bene primario in assenza della quale gli altri
beni nemmeno esisterebbero.

E ancora, per chi si sembra disinteressarsi della salute degli
altri, richiamando l’art 2 della Costituzione, aggiungo che il
nostro ordinamento costituzionale tutela la salute, anche come
interesse della collettività ed è quindi ammissibile limitare
le altre libertà non solo per migliorare o preservare lo stato
di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo
stato di salute degli altri.”
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Yaya e Lennie – The Walking
Liberty O.S.T.: esce oggi per
Full Heads Records la Colonna
Sonora    del   nuovo    film
d’animazione    del  regista
Alessandro Rak
L’Original Soundtrack del terzo lungometraggio animato,
prodotto da Mad Entertainment con Rai Cinema e distribuito
nelle sale da Nexo Digital, è scritta, composta e prodotta
artisticamente dal frontman dei Foja Dario Sansone con il
producer Enzo Foniciello (in arte Phonix) e lo stesso regista
del film Alessandro Rak.

La pubblicazione è stata preceduta dal nuovo singolo del
gruppo Foja dal titolo “Duje comme nuje“, accompagnato da un
video ufficiale con immagini inedite del film.
Il nuovo videoclip del brano “Duje comme
nuje” dei Foja estratto dal film:
La colonna sonora del film è disponibile negli store digitali
dal 4 novembre, in concomitanza con l’uscita al cinema di
“Yaya e Lennie – The Walking Liberty” (Mad Entertainment/Rai
Cinema, distribuito nelle sale da Nexo Digital). L’opera segue
il lavoro sonoro svolto da Dario Sansone già per i
lungometraggi “L’Arte della Felicità” e “Gatta Cenerentola”.
All’uscita della release digitale seguirà, il giorno 19
Novembre, una versione boxset a tiratura limitata. Il
cofanetto, arricchito da tre Illustrazioni inedite di
Alessandro Rak formato 25cmX25cm, contiene un CD serigrafato
con quattordici tracce che compongono l’avvincente e ricca
colonna sonora.

Tra gli interpreti dei brani ci sono i Foja, la
cantante Ilaria Graziano, il chitarrista Francesco Forni,
l’attore    e   doppiatore    Francesco     Pannofino,    il
trombettista Ciro Riccardi e il mandolinista Piero Gallo più
due re-interpretazioni della Carmen di Georges Bizet. Le
edizioni musicali sono a cura della Graf srl.

“La colonna sonora di “Yaya e Lennie – The walking liberty” –
dichiarano Rak/Sansone/Foniciello – è un viaggio in bilico tra
sonorità folk e incursioni di musica classica, tra le nostre
radici partenopee e le musiche del mondo. Abbiamo tradotto in
strumenti musicali e suoni gli elementi naturali ed i
personaggi del film: la terra ci parla con cori primordiali e
tamburi echeggianti, il vento soffia nei flauti e spinge le
note fuori dall’armonica di Yaya, mentre gli archi
accompagnano la tensione emotiva della storia e plettri ci
raccontano l’animo di Lennie. La musica riemerge dal passato,
nel folto di una giungla post-apocalittica, riportando alla
memoria l’anima della nostra terra”.
Il cofanetto deluxe dell’O.S.T. “Yaya e Lennie – The walking
liberty” sarà presentato il giorno 19 novembre con un firma-
copie presso La Feltrinelli di Napoli (Piazza De Martiri ore
18) in presenza del regista A. Rak e degli autori D. Sansone
ed E. Foniciello (Phonix)
E’ necessario prenotarsi. L’etichetta discografica Full Heads
Records, fondata e diretta dal manager Luciano Chirico, inizia
un nuovo percorso produttivo, con una serie di opere
discografiche dedicate al mondo delle Soundtrack. La label che
negli ultimi anni ha scoperto, e pubblicato, artisti del
calibro dei Foja, La Maschera, Tommaso Primo, Fede ‘n’ Marlen,
Capitan Capitone, Peppe Lanzetta e Anastasio, continua a
scandagliare e far emergere, fino a consolidarla, la nuova
scena musicale napoletana rinnovando una tradizione artistica
tra le più antiche al mondo.

La Sinossi del Film
In seguito ad un misterioso sconvolgimento, il mondo come lo
conosciamo oggi è finito.
La natura si è ripresa prepotentemente il pianeta ed ora la
giungla riveste tutta la terra.
Dalle macerie del mondo che fu, una nuova società sta cercando
di risorgere.
Si tratta de “L’Istituzione”, i cui adepti cercano di
ripristinare l’ordine precostituito imponendo al popolo libero
della giungla il loro concetto di diritto. Ma c’è chi si
oppone con forza al loro processo di “civilizzazione”: i
dissidenti stanno preparando la loro rivoluzione!
Questa è la storia di due spiriti liberi che vogliono trovare
il loro posto nel mondo. Yaya, una ragazza dal carattere
ruvido e dallo spirito indomito e Lennie, un giovane uomo alto
più di due metri e affetto da un ritardo mentale.
Uniti da un legame profondo si prendono cura l’uno dell’altro
cercando di non farsi portar via l’unica ricchezza che gli è
veramente rimasta: la loro libertà.

O.S.T. TRACKLIST – BOX SET
1. Tarantella del buon viaggio
2. Duje comme nuje (Foja)
3. La libertà che avanza
4. Figl ‘e nisciuno (Ilaria Graziano)
5. La terra brontola
6. Buon viaggio
7. La giungla ci osserva
8. Il risveglio della giungla
9. Chiudi gli occhi (Ilaria Graziano, Francesco Forni)
10. La processione del rospo (Francesco Pannofino)
11. Mamagiungla
12. Pe’ te sta’ cchiù vicino (ilaria Graziano)
13. Taranta della terra
14. Of mice and men
* LA VERSIONE DIGITALE CONTIENE SEI TRACCE IN PIU’
Torino,     rave     party:
identificate 3mila persone

La procedura di identificazione e
controllo dei partecipanti al rave
e dei veicoli è proseguita anche
nella notte ed è tuttora in corso
TORINO – Forze di polizia in azione questa mattina tra
Nichelino e Borgaretto, alle porte di Torino, nell’area del
rave party, dove risultano ancora presenti centinaia di
persone, “al fine di impedire l’ulteriore prosecuzione
dell’abusiva occupazione di terreni ed edifici”.

Lo rende noto la Questura di Torino. Sino ad ora le forze
dell’ordine hanno identificato oltre 3,000 persone e circa
1.500 mezzi tra auto, camper e furgoni. La procedura di
identificazione e controllo dei partecipanti al rave e dei
veicoli è proseguita anche nella notte ed è tuttora in corso.

Sacrofano,    la    difficile
eredità              raccolta
dall’amministrazione Nicolini
Comune condannato a risarcire oltre
un milione di euro per una vicenda
iniziata oltre dieci anni fa
SACROFANO (RM) – Il Comune di Sacrofano è stato condannato a
pagare oltre un milione di euro di danni a titolo di
risarcimento danni alla ditta che avrebbe dovuto completare i
lavori di realizzazione di una Residenza Sanitaria Assistita
(RSA).

Il Tribunale Civile di Roma chiude così il contenzioso
iniziato nel 2008 con l’affidamento dell’appalto da parte del
Comune alla ditta per la realizzazione della struttura
sanitaria che poi nel corso di oltre un decennio non si è più
realizzata a causa di sospensioni e variazioni.

Un vero e proprio macigno finanziario che dopo 10 anni di
malagestione di questa vicenda cade oggi sull’amministrazione
comunale guidata dalla Sindaca Patrizia Nicolini.

https://www.facebook.com/Sacrofano/videos/614833602899529/
“Abbiamo dovuto raccogliere un amaro testimone – ha dichiarato
a mezzo stampa la prima cittadina – frutto dei governi che mi
hanno preceduto ma adesso il mio impegno sarà massimo per
evitare che i cittadini di Sacrofano debbano ritrovarsi grossi
esborsi. È un danno – prosegue Nicolini – che ci espone al
rischio di far fallire il Comune e che allo stesso tempo,
visti gli esiti giudiziari, non invita Asl e Regione a
investire su un edificio su cui pende una oggettiva
incertezza. Con le risorse a disposizione dell’Europa avremmo
potuto avere un valore aggiunto e invece ci ritroviamo un
immobile incompleto e una battaglia legale che porteremo fino
all’ultimo grado di giudizio con concrete possibilità di
vedere limitati i danni”.
Catania, uragano: venerdì
picco massimo poi si sposterà
in Calabria

Nuova allerta meteo in Sicilia. Il ciclone che si è abbattuto
sulla provincia di Catania provocando due morti e una persona
che risulta ancora dispersa, oltre a danni ingenti ancora da
quantificare, si sta trasformando in uragano. Secondo le
previsioni degli esperti, toccherà il picco venerdì proprio
nella zona del catanese per poi spostarsi velocemente in
Calabria.

Venerdì allerta rossa
In tutta la zona l’allerta è massima: il timore è che possano
abbattersi nuovi fenomeni estremi. Già oggi le scuole e tutti
gli uffici pubblici restano chiusi. Ma a preoccupare è
soprattutto la giornata di venerdì, con il bollettino della
Protezione civile che indica allerta rossa.

 quello che sta succedendo qui a Catania in questo momento è
 surreale, non avevo mai visto niente del genere
 pic.twitter.com/LvPIUhPPc0

 — andre? (@mibebespos) October 26, 2021

La   città    si            prepara         al      nuovo
peggioramento
In città, intanto, si registra la seconda notte meteorologica
di “tregua”. In vista del nuovo peggioramento,
alcuni commercianti hanno provveduto a ‘sigillare’ le vetrine
con silicone o a proteggerle con del legno o hanno messo
sacchi di sabbia davanti ai negozi. Scene inedite per la
Sicilia. Continuano anche i lavori dei volontari
del dipartimento regionale della Protezione civile e del
Comune di Catania, soprattutto con le idrovore per ripulire le
strade e le caditoie del fango e dei detriti trasportati dai
‘fiumi’ che il nubifragio aveva causato.

Federico Fashion Style dopo
il successo del singolo “Io
sono   pazzesco”  la   nuova
avventura a “Ballando con le
stelle”

Il successo di Federico Fashion Style “Io sono pazzesco”
diventa la sigla del programma Beauty Bus. L’hair stylist più
famoso della TV è anche protagonista del programma “Ballando
con le stelle” su Rai 1
L’artista è reduce dal successo discografico con il nuovo
singolo/video “Io sono pazzesco” girato a Cinecittà World e
nell’incantevole paradiso di QC Terme di Roma, una produzione
di Joseba Label per la regia di Valerio Matteu e le
coreografie di Gianluca Lanzillotta, con la partecipazione
straordinaria della bellissima e giovanissima influencer
Aurora Celli, famosa TikToker con oltre due milioni di
follower.
La canzone è interpretata nella parte femminile dalla
talentuosa cantautrice romana Michelle. È disponibile in tutti
i digital store, prodotta da Gianni Testa e scritta dallo
stesso con Federico, in collaborazione con Davide De Blasio e
Angelo Martini. A breve uscirà anche un grande remix.

Dai toni leggeri e irriverenti, Federico Lauri, in arte
Federico Fashion Style, in questa nuova canzone descrive se
stesso, un personaggio eccentrico che si muove tra la moda e
la musica, esplodendo in un inno alla vita e alla fiducia in
se stessi, così che ogni persona guardandosi allo specchio
possa dire “Io sono pazzesco”.

Il produttore Gianni Testa ci spiega: “Questo brano è nato
quasi per gioco sulla parola più utilizzata da Federico
‘pazzesco’ ed è proprio da qui che si è sviluppato tutto il
testo, cucito su misura sul suo personaggio ‘eccentrico’. Il
brano sta riscuotendo un successo enorme e sono veramente
sbalordito dall’ecletticità della sua presenza a ‘Ballando con
le stelle’, dove sta facendo valere tutto se stesso. Un vero
performer oramai!”.

Latina, clan Di Silvio: in
manette 33 persone
Le   accuse:    associazione    per
delinquere    di   tipo   mafioso,
traffico e spaccio di sostanze
stupefacenti, estorsione, sequestro
di persona, furto, detenzione e
porto abusivo di armi
Dalle prime luci dell’alba, è in corso, a Latina, una vasta
operazione anticrimine della Polizia di Stato, coordinata
dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della
Repubblica di Roma.

Eseguite    33 misure cautelari nei confronti di altrettanti
soggetti   ritenuti, a vario titolo, gravemente indiziati dei
delitti    di associazione per delinquere di tipo mafioso,
traffico    e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione,
sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di
armi.

L’attività investigativa ipotizza l’esistenza di un nuovo
sodalizio di matrice mafiosa e di origine autoctona,
riconducibile al gruppo di etnia Rom di Di Silvio Giuseppe,
detto Romolo, organizzazione strutturata su base familiare e
territoriale, già protagonista di gravissimi episodi criminali
a Latina, che si è nel tempo sempre più radicata sul
territorio, sia per quanto riguarda l’attività di spaccio di
stupefacenti, sia in merito ad attività estorsive.

Dalle indagini è emerso come quest’ultima attività riuscisse
ad incutere timore, a piegare la volontà delle vittime, in
alcuni casi vessate da anni, senza che le stesse sporgessero
denuncia.

Turismo lento, Bracciano,
Trevignano e Formello: la
Regione Lazio finanzia i
luoghi della cultura
Califano (Pd): “Quest’anno, dopo le
restrizioni dovute alla pandemia,
assume   ancora   più   valore   il
finanziamento regionale per i
luoghi della cultura che abbiamo
messo in campo”
BRACCIANO (RM) – “Musei e archivi storici racchiudono la
nostra cultura, la nostra storia, le nostre tradizioni. Uno
scrigno all’interno del quale riscoprire le nostre origini,
ciò che siamo e siamo stati. Ma anche un’importante
testimonianza delle bellezze dei nostri territori e un volano
per dare finalmente ali a quel turismo lento su cui stiamo
puntando per valorizzare i Comuni e i territori della
Provincia.” Dichiara la Consigliera regionale Pd Michela
Califano.
VIDEO SERVIZIO SUL TURISMO LENTO TRASMESSO A OFFICINA STAMPA
“Ecco perché quest’anno, – prosegue – dopo le restrizioni
dovute alla pandemia, assume ancora più valore il
finanziamento regionale per i luoghi della cultura che abbiamo
messo in campo. Un modo per poter riprendere a vivere questi
luoghi, visitare una mostra, partecipare a un’attività
didattica, tornare a studiare nelle sale biblioteche e negli
archivi storici delle reti regionali. A fronte di questo sono
davvero soddisfatta che alcuni dei più bei luoghi dei Comuni
di Bracciano, Trevignano Romano e Formello siano rientrati in
questo avviso pubblico. In particolare saranno finanziati con
6300 euro a testa l’Archivio Storico Comunale “PaoloGiordano
Orsini” di Bracciano e il Museo civico. Con 7mila euro
ciascuno l’Archivio Storico Comunale e il museo civico
etrusco-romano di Trevignano Romano. Uguale investimento –
conclude – per l’Archivio Storico Comunale di Formello e il
Museo dell’Agro Veientano. Dopo la grande campagna di
vaccinazione ora vogliamo tornare a vivere. “

Palermo, sparatoria a Cinisi:
arrestato   un   19enne   per
tentato omicidio, detenzione
abusiva di arma comune da
sparo e ricettazione
Nella sparatoria sono rimasti
feriti due fratelli di cui uno
ancora   in  prognosi   riservata
all’ospedale di Partinico
CARINI (PA) – I Carabinieri della Compagnia di Carini hanno
eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso
dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo,
a carico di un 19enne carinese accusato dei reati di tentato
omicidio, detenzione abusiva di arma comune da sparo e
ricettazione.

Le indagini, svolte a seguito dei fatti avvenuti la notte di
domenica presso un distributore di carburante al centro di
Cinisi con il ferimento a colpi d’arma da fuoco di due
fratelli 20enni, hanno fatto emergere gravi responsabilità a
carico del giovane. Quest’ultimo, alcune ore dopo i fatti che
lo hanno coinvolto, si è presentato spontaneamente presso gli
uffici della Squadra Mobile della Questura di Palermo,
assistito dal legale di fiducia.

Al termine del successivo interrogatorio, svoltosi presso la
Stazione Carabinieri di Cinisi, il quadro indiziario
ricostruito ha permesso al Pubblico Ministero di emettere il
decreto di fermo a carico del 19enne, poi associato presso la
casa circondariale “Lorusso-Pagliarelli” di Palermo.

Il provvedimento di fermo si trova ora al vaglio del G.I.P. di
Palermo per le determinazioni di competenza.

Da una preliminare ricostruzione, le due vittime, che erano
state in precedenza coinvolte insieme a persone vicine al
19enne in una rissa scoppiata per futili motivi a Terrasini,
sono state raggiunte poi a Cinisi dall’indagato che, avendo
appreso quanto accaduto, avrebbe messo in atto la sua vendetta
contro i due fratelli.

I feriti, uno dei quali si trova tuttora ricoverato in
prognosi riservata presso l’ospedale di Partinico per le gravi
lesioni riportate, sono stati subito soccorsi da alcuni
conoscenti.
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