Formia, trovata una pistola sulla spiaggia dai volontari di Fare Verde
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Formia, trovata una pistola sulla spiaggia dai volontari di Fare Verde Si è svolta ieri mattina, domenica 7 marzo 2021, su sette spiagge laziali, la trentesima edizione della manifestazione nazionale “Il Mare d’Inverno”, organizzata dall’associazione ambientalista Fare Verde. A Formia i volontari ambientalisti hanno trovato addirittura una pistola. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato della Polizia di Stato che hanno recuperato l’arma. La manifestazione si è svolta in sette città: Civitavecchia (Roma), Fondi (LT), Formia (LT), Ladispoli (Roma), Ostia Lido
(Roma), Tarquinia (VT) e Terracina (LT). I volontari hanno raccolto in totale 250 sacchi grandi di rifiuti, 2000 bottiglie di plastica, 150 contenitori in vetro, 70 lattine. A Ostia Lido e Civitavecchia sono entrati in azione anche i sommozzatori che hanno scandagliato i fondali. Tra l’immondizia raccolta spiccano i seguenti materiali: Civitavecchia, tre pneumatici per autovettura, bicchieri in plastica, cialde per caffè; Fondi, lampadine, 12 siringhe, medicinali; Formia, tre pneumatici per autovettura e due per camion, metalli, 4 metri di erba sintetica, una pistola; Ladispoli, una tanica di olio per motori, cicche di sigaretta; Ostia Lido, un quadro di comandi elettrici; Tarquinia, una boa, tre bombole del gas, un water, un pneumatico; Terracina, un materasso, un carrello per la spesa. L’evento ha ricevuto il patrocinio della Commissione UE – Rappresentanza per l’Italia, del Ministero dell’Ambiente e
della Regione Lazio e si è svolto in collaborazione con la Guardia Costiera. “Abbiamo trovato di tutto sulle spiagge del Lazio – dichiara Silvano Olmi, presidente regionale di Fare Verde – occorre ridurre gli imballaggi alla fonte, incentivare il vuoto a rendere e il riutilizzo dei materiali. Il mare della nostra Regione non può più subire l’aggressione della società dei consumi.” Associazione ambientalista Fare Verde Lazio Lariano, vigilessa investita con l’auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
Marocco Responsabile (CISL FP Roma Capitale e Rieti): “Il sindaco si costituisca parte civile nel processo” Una nuova aggressione nei confronti di un agente della Polizia Locale di Lariano colpevole di voler far rispettare le regole e le norme del Codice della Strada ad un conducente. E’ Michele Marocco Responsabile del Dipartimento Funzioni Locali della CISL FP Roma Capitale e Rieti a raccontare come sono andati i fatti. “Nella giornata di venerdì scorso durante un normale controllo da parte di un agente della Polizia Locale ad un veicolo condotto da un uomo che a seguito della richiesta dei documenti, per una reiterata infrazione al Codice della Strada, ha messo in moto l’auto urtando la donna agente della
Polizia Locale di Lariano buttandola a terra procurandole lesioni con prognosi di sette giorni. L’uomo poi risulterebbe stato arrestato dai Carabinieri per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e sarebbe ora in attesa di giudizio. Un’incomprensibile aggressività generata dal non voler rispettare quelle regole del vivere civile che la Polizia Locale cerca di far applicare. Il comportamento non legittimo legato addirittura alla violenza, il mancato rispetto delle norme, soprattutto nei confronti delle donne e degli uomini che indossano una divisa, che rappresentano lo Stato ed hanno il compito di far osservare le leggi, non può essere in alcun modo più tollerato. Nessuno potrà mai dimenticare l’encomiabile lavoro in questo anno di pandemia svolto dalle donne egli uomini della Polizia Locale, per i controlli svolti sull’intero territorio nazionale al fine di limitare il contagio da COVID-19. Chiediamo pertanto al Sindaco di Lariano di costituirsi parte civile nel processo nei confronti di chi si è reso colpevole di questi atti e di mettere in campo tutte le iniziative adeguate a far sì che gli appartenenti alla Polizia Locale di Lariano possano lavorare in sicurezza esercitando le loro funzioni per il rispetto delle norme che tutti, nessuno escluso, dovrebbero rispettare, con l’auspicio che al più presto gli appartenenti alla Polizia Locale possano essere equiparati ai fini assistenziali, previdenziali e fiscali alle forze di polizia ad ordinamento statale, con l’approvazione di una nuova Legge Quadro oramai divenuta
improcrastinabile. Esprimo a nome della CISL FP di Roma Capitale e Rieti la piena solidarietà alla collega ed a tutto il Comando della Polizia Locale di Lariano”. Frascati, al via il marzo delle donne delle Associazioni Tuscolane In un momento di difficoltà nazionale e locale, a causa della pandemia da Covid-19, una parte delle associazioni di Frascati presenta una serie di iniziative per rendere omaggio alla donna. Sono 11 gli appuntamenti programmati, con inizio l’8 marzo e chiusura il 30. Tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta live sulle pagine Facebook delle associazioni coinvolte. Il cartellone si intitola: «Marzo delle donne delle Associazioni Tuscolane» ed è stato pensato per dare un segnale
di resilienza alla città e di organizzazione dal basso. A realizzare le iniziative di questa piccola rassegna culturale sono le associazioni Approdo di Turan, Di terra e di parole, Ettore Apollonj, Giovani per Cambiare, La Gilda dei Guitti, Note Blu, SiparioAperto e il Circolo Femminile di Amicizia Europea (CFAE). Gli eventi sono coordinati dall’Associazione Chi Sarà di Scena APS, che per favorire la realizzazione di alcuni eventi metterà a disposizione la propria piattaforma Zoom.
«Come Associazioni Culturali di Frascati vogliamo lanciare un messaggio forte, sottolineando quanto sia importante per noi dare continuità ad una serie di progetti culturali anche in questo difficile momento di pandemia – dichiara Tommaso Mascherucci, che ha coordinato il cartellone di eventi -. Per noi è molto importante poter svolgere la nostra attività in favore della nostra amatissima città, anche se sfortunatamente ricollocati ad agire in remoto. Ringrazio tutte le realtà associative che hanno aderito a questa iniziativa dedicata alla donna e ci daremo da fare per far sì che questa collaborazione dal basso, tra tutti coloro che fanno cultura, possa continuare anche nei mesi a venire». Lun 8 ore 18,30 – Pag. Facebook delle associazioni “L’Uomo nero non esiste” presentazione del libro di Simona De Cupis corti teatrali adattamento e regia di Tommaso Mascherucci interventi delle Associazioni Di terra e Di Parole e SiparioAperto Evento cura di Chi sarà di scena APS Mar 9 ore 16 – Pag. Facebook delle associazioni Abbi cura di te di Susanna Tamaro Adattamento e Regia di Laura Teodori Corti e monologhi teatrali a cura di SiparioAperto Teatro Mer 10 ore 16,00 – Pag. Facebook delle associazioni Le capitali europee, femminile plurale A cura del CFAEAE Ven 12 ore 18,30 – Pag. Facebook delle Associazioni DONNE NOIR. Donne autrici di genere giallo/noir nella cultura di oggi Livia Frigiotti dialoga con Letizia Triches, Cecilia Lavopa, Livia Sambrotta, Lucia Tilde Ingrosso NOIR IN VILLA Associazione Culturale Ettore Apollonj Mer 17 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni
Vitamina D. Come Donna Incontri digitali a cura delle associazioni Approdo di Turan, Giovani per Cambiare, La Gilda dei Guitti Ven 19 ore 18,30 – Pag. Facebook delle associazioni Clemente VIII Aldobrandini e Beatrice Cenci Regia e adattamento del corto teatrale di Tommaso Mascherucci in collaborazione con Centro Studi e Documentazioni Storiche Frascati Interviene il CFAE. Lun 22 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Tre video monologhi ironici in omaggio a Franca Valeri Regia di Laura Teodori. A cura di SiparioAperto Teatro Mar 23 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Storie di donne a lieto fine. A cura del CFAE Ven 26 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni La scatola di latta. Presentazione del romanzo di Matilde Ventura. A cura dell’Ass. Di terra e di parole Dom 28 ore 11,30 – Pag. Facebook delle associazioni Musica en plein air nel giardino di Givenchy Concerto a cura dell’Ass. Note Blu Mar 30 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Quattro video monologhi ironici di Stefano Benni Regia di Laura Teodori. A cura di SiparioAperto Teatro
Castel Gandolfo, quei massi che incombono sulle teste dei cittadini: di chi è la competenza per mettere in sicurezza l’area? Nella relazione della Città Metropolitana si legge che potrebbero verificarsi altri crolli. Il terreno da mettere in sicurezza è pubblico o privato? CASTEL GANDOLFO (RM) – Ancora nessun intervento è stato effettuato per mettere in sicurezza il costone in piazzale dei Giochi Olimpici a Castel Gandolfo, di fronte il lungolago, dove a gennaio del 2019 un enorme masso è crollato dal costone
fermandosi per miracolo, grazie a delle alberature instabili che hanno trattenuto la caduta, a pochi centimetri dal bar chiosco sottostante, si è sfiorata la tragedia, mentre era aperto con il personale che lavorava all’interno. Se non ci fossero state quelle alberature definite dai tecnici di “scarsa consistenza” ci sarebbero stati dei morti. Ciononostante la questione così grave sembra essere finita nel dimenticatoio e questo pericolo che incombe con altre grandi rocce, che potrebbero staccarsi da un momento all’altro, continua a “minacciare” e pendere sulle teste di visitatori ignari del pericolo cui potenzialmente sono esposti. Infatti, ci sono migliaia di persone che nel fine settimana transitano su quel piazzale, vicino delle transenne che non servono sicuramente ad evitare che un masso di peperino, qualora si stacchi dal costone, possa travolgerli.
Nonostante dalla relazione del Comune si evinca che il grosso masso si sia staccato da un terreno di un privato (una società), in questi due anni la situazione non è sembrata essere così chiara e le pertinenze, secondo quanto emerso in seguito, sembrerebbero essere di più soggetti (Comune e privato? ).
La domanda è molto semplice: il masso si è staccato da un terreno pubblico o privato? Per levare ogni dubbio, in questi giorni, la proprietà del chiosco ha richiesto che venga stabilito dal Tribunale di chi sia la competenza per poter capire chi deve porre rimedio a questo grosso pericolo incombente per l’incolumità pubblica che, lo ricordiamo, solo per una questione di fortuna non ha prodotto altri episodi. Tra qualche giorno si dovrebbe conoscere l’esito dell’accertamento tecnico preventivo richiesto Come da relazione del geometra Pieragostini del Comune di Castel Gandolfo in merito al sopralluogo del 16 gennaio 2019, si legge che un grosso masso di peperino si era staccato dal costone sovrastante l’attività commerciale. L’area del distacco è stata individuata al foglio 2 particella 150 che come si legge dalla relazione del geometra comunale è di proprietà di una società con sede a Castel Gandolfo. Il geometra a seguito dell’intervento suggerisce anche al Comune di emettere una ordinanza a salvaguardia della pubblica incolumità e “preservazione dei beni” C’è anche una relazione di sopralluogo dei tecnici specializzati della Città Metropolitana da cui si legge che “la caduta è avvenuta da una parte rocciosa situata a circa 15 metri più in alto rispetto alla quota di arresto del grande masso”. Si legge ancora “la scarpata rocciosa da cui è avvenuto il distacco è segnalata come orlo di scarpata di
frana nella cartografia relativa all’inventario dei fenomeni franosi. Veniamo a conoscenza inoltre che si tratta di terreni superficiali alterati e argillificati dove la presenza di vegetazione e arbusti aggrava la situazione perché ha prodotto delle fratture e destabilizzato il costone. Nella relazione della Città Metropolitana si legge che potrebbero verificarsi altri crolli Nello specifico sono state “individuate due diverse porzioni di roccia completamente dislocate e a rischio crollo”. Si sono poi evidenziate le condizioni di pericolosità in cui versa l’intera parete, “l’area in esame – leggiamo ancora nella relazione dei tecnici della Città Metropolitana – è caratterizzata dall’innesco di fenomeni di crollo di roccia a rapido innesco e sviluppo in grado di mobilizzare volumi di roccia e detriti anche potenzialmente notevoli e capaci di minacciare la stabilità complessiva del settore in analisi e di comportare un rischio indotto molto elevato per beni e
persone. Per risanare il tratto in esame lungo circa 100 metri è necessario intervenire rapidamente eliminando il pericolo che gli elementi tufacei posti in equilibrio instabile possano staccarsi dalla parete verticale….”. Infine la Città Metropolitana elenca una serie di interventi quali la bonifica delle pietre, l’applicazione di una rete metallica e la realizzazione di un fosso di guardia collegato con le opere idrauliche e i tecnici dicono espressamente che le indicazioni dettate sono finalizzate alla salvaguardia dell’incolumità pubblica e preme anche sulla necessità di effettuare ulteriori studi specifici e approfondimenti. Le relazioni messe nero su bianco parlano di un pericolo grandissimo. Adesso con l’accertamento delle responsabilità e competenze bisognerà quanto prima provvedere a salvaguardare la pubblica incolumità. Antidroga: in manette 4 persone tra Acilia, Ponte Galeria e Vitinia
OSTIA (RM) – Proseguono i servizi antidroga dei Carabinieri di Ostia sul tratto di litorale di competenza: nelle ultime 48 ore sono state arrestate 4 persone, una è stata denunciata piede libero. I Carabinieri della Stazione di Acilia, che da alcuni giorni avevano notato un insolito fermento nei pressi dell’abitazione di una 19enne, pregiudicata del posto, nella giornata di ieri hanno fatto scattare un blitz nel corso del quale è stata eseguita un’approfondita perquisizione. L’attività ha consentito di recuperare 7 panetti di hashish del peso complessivo di circa 1 Kg nascosto in cantina. La ragazza- pusher è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. In manette è finito anche un 55enne di Ponte Galeria: i Carabinieri, che da alcuni giorni lo stavano tenendo sotto controllo, avendo il fondato sospetto che l’uomo potesse detenere nel proprio appartamento delle sostanze illegali, hanno deciso di attuare un controllo. L’uomo, alla vista degli uomini dell’Arma, ha reagito, dapprima spintonandoli, poi tentando di svuotare nello scarico del lavandino della cucina il contenuto di un involucro in plastica, successivamente rivelatasi cocaina. Dopo aver bloccato il 51enne, i
Carabinieri hanno potuto perquisire l’intero immobile: durante le attività sono state rinvenute e sequestrate numerose dosi di cocaina, hashish e marijuana, oltre al materiale per la pesa ed il confezionamento delle dosi e la somma di oltre 7.000 euro, ritenuto provento dell’illecita attività. Il pusher è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa di processo. Un 18enne di Vitinia, incensurato, è finito dei guai dopo essere stato fermato da una pattuglia della locale Stazione Carabinieri mentre si trovava, insieme ad un coetaneo, a bordo della sua minicar. Il giovane, alla vista dei militari, ha tentato di gettare dal finestrino un piccolo involucro, ma il suo gesto non è sfuggito ai Carabinieri che lo hanno recuperato, verificando che all’interno era contenuta una modica quantità di hashish. La successiva perquisizione, estesa anche all’abitazione del giovane, ha consentito di sequestrare altre dosi della stessa sostanza. Il ragazzo è stato denunciato a piede libero, mentre la droga ed il restante materiale rinvenuto è stato sequestrato. Infine, su disposizione della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri di Ostia hanno arrestato e accompagnato in carcere 2 pregiudicati – uno residente ad Acilia e l’altro a Ponte Galeria – già sottoposti agli arresti domiciliari, poiché condannati in via definitiva per reati inerenti gli stupefacenti, oltre che contro la persona e il patrimonio. I due malviventi sono stati portati, rispettivamente, nelle carceri di Viterbo e Velletri, dove sconteranno poco meno di 1 anno di reclusione.
Roma, gli irriducibili del Covid tra assembramenti all’ombra del Gianicolo e cene clandestine: proseguono i controlli dei Carabinieri ROMA – La scorsa sera, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito una serie di capillari controlli anti- assembramento in tutta la Capitale e nelle piazze maggiormente frequentate, al fine di far rispettare le misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Nel pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro, sono intervenuti, in piazza Garibaldi, per un assembramento di giovani.
I militari hanno identificato una comitiva di tredici studenti intenti ad ascoltare musica ad alto volume tra alcune minicar parcheggiate, senza mantenere il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Per tutta la comitiva sono scattate le sanzioni amministrative di 400 euro cadauno, per un totale di 5.200 euro. Verso le ore 21, i Carabinieri della Stazione Roma San Paolo, hanno scoperto “una cena clandestina”, in un ristorante di via Silvio D’amico. Entrati all’interno del locale, i militari hanno sorpreso il cameriere mentre serviva ad un tavolo ed hanno accertato la presenza di 7 avventori mentre consumavano la cena. I Carabinieri hanno fatto scattare subito le sanzioni previste dalla normativa anti-covid, per il titolare del ristorante e per i “clienti abusivi” che sono stati invitati a tornare presso le proprie abitazioni, nonché hanno segnalato la chiusura dell’attività, pena che va da 5 a 30 giorni di chiusura. Infine, i Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno sanzionato e chiuso per 5 giorni, un negozio di largo Giannina Lilli. I militari durante un controllo hanno appurato che il titolare dell’attività commerciale, gestita da un cittadino del Bangladesh, proseguiva la propria attività di somministrazione di bevande alcoliche oltre l’orario consentito. Acilia, da “Serra Madre”
l’idea per rilanciare il florovivaismo Il florovivaismo come settore strategico sul quale Coldiretti sta lavorando per la sua valorizzazione, attraverso una serie di azioni concrete, che vanno dalla semplificazione burocratica, al potenziamento del comparto fitosanitario, fino all’importanza strategica della corretta informazione ai consumatori sull’origine dei prodotti. Sono solo alcuni dei temi affrontati nel confronto “Dal verde privato alla foresta urbana”, che si è svolto nell’azienda agricola Serra Madre ad Acilia di Stefano Mangiante. Presenti il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, con il suo vice e presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri. Al dibattito ha preso parte anche Romano Magrini, Capo Area Gestione del Personale, Lavoro e Relazioni Sindacali di Coldiretti, Nada Forbici, presidente di Assofloro, Andrea Pellegatta, presidente della Società
Italiana di Arboricoltura, ma anche agronomi e tecnici del settore e Massimo Marzoni, presidente di Anaci Lazio. Ad aprire i lavori è stata Sara Paraluppi, Direttore di Coldiretti Lazio. E proprio Coldiretti Lazio insieme ad Assofloro ha voluto questo confronto che ha tracciato una linea su quanto è stato fatto fino ad ora e fissato gli obiettivi per il futuro. “L’iniziativa nasce dall’esigenza di Coldiretti Lazio – ha detto il presidente David Granieri – di occuparsi con particolare attenzione dell’attività vivaistica, che è e rimane un’attività agricola. Le esigenze del settore florovivaistico sono anche le nostre e crediamo fortemente nella sua evoluzione, che può vincere una serie di scommesse, come quella della manutenzione urbana. L’amministrazione comunale di Roma Capitale per la prima volta nel dipartimento di manutenzione del verde ha istituito l’albo della multifunzionalità. E dunque le aziende agricole possono lavorare senza bando, ma ad incarico diretto, fino alla soglia di 50 mila euro per le ditte individuali e 250 mila euro per
le società. Non è una soluzione, ma è un buon inizio”. Il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, ricorda poi un altro risultato raggiunto. “Abbiamo lavorato affinché venisse attivata nel bilancio regionale una misura molto importante – prosegue – riferita principalmente alla grande distribuzione, ma anche ai commercianti, che varrà per tutti i vivaisti della regione che avranno un ristoro del 30% per l’acquisto di prodotti Made in Lazio”. Una misura che segue il solco tracciato da Coldiretti come il bonus ristorazione fortemente voluto dal presidente nazionale, Ettore Prandini. “Ci tenevo ad essere presente per sottolineare l’impegno che Coldiretti sta mettendo in un settore strategico come è quello florovivaistico – spiega il presidente Ettore Prandini – Abbiamo presentato un piano legato al Recovery Plan per quanto riguarda le piantumazioni di 50 milioni di piante, partendo dalle città metropolitane, fino ad arrivare alle città con un minor numero di residenti. Quello che stiamo chiedendo al ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente è di coltivare e produrre le piante in Italia, partendo dalla valorizzazione di quelle autoctone”. La forma naturale per combattere l’inquinamento è utilizzare il verde come risorsa, ha ricordato il presidente nazionale di Coldiretti, che ha citato anche alcuni studi realizzati sui benefici che le piantumazioni possono apportare in termini positivi per l’abbattimento delle temperature nel periodo estivo, fino ad arrivare all’abbassamento di tre gradi e dunque ad un maggior risparmio energetico. Stessa cosa per il periodo invernale. “Dobbiamo fare ancora tantissimo per il florovivaismo – ha aggiunto Prandini – siamo solo all’inizio di un percorso che comunque ci ha portato ad ottenere dei risultati notevoli che vanno dal bonus verde, alla defiscalizzazione, alla
decontribuzione e a tutto quello che concerne le figure professionali o il lavoro che si sta facendo in Europa anche su temi più vasti. Una delle cose che vorremmo cercare di attuare è una maggior valorizzazione dei certificati sulle attività inquinanti”. E sull’importanza delle figure professionali è intervenuta anche Nada Forbici, presidente di Assofloro. “Gli alberi cadono spesso a causa dell’incuria – spiega – ecco perché bisogna avere figure all’altezza di curarli. Qualche anno fa abbiamo intrapreso un lungo percorso per il riconoscimento giuridico del manutentore del verde. Questo ha fatto si che nel collegato agricolo 2016, fosse scritto l’art 12, che determina quali sono i parametri tecnici per ricoprire questo ruolo professionale. Da quel momento non ci si può improvvisare manutentore del verde”. Rieti, in manette due pusher: gestivano lo spaccio da una abitazione del centro storico
RIETI – Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato due reatini, C.V., una donna di 42 anni e F.M., un uomo di 31 anni, resisi responsabili del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli investigatori della Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, intensificati dal Questore di Rieti, Dott.ssa Maria Luisa Di Lorenzo, sono venuti a conoscenza, nei giorni scorsi, che in una abitazione del centro cittadino vi era un insolito movimento di giovani reatini che, senza apparente motivo, entravano ed uscivano più volte nella giornata dall’appartamento segnalato. E’ così che gli Agenti della Squadra Mobile hanno attivato immediatamente una serie di appostamenti e pedinamenti nei pressi dell’abitazione “attenzionata”, di proprietà di una donna, C.V., già nota agli investigatori reatini per aver commesso alcuni reati contro il patrimonio. Nella serata di ieri, gli uomini della Polizia di Stato hanno
notato entrare nell’appartamento oggetto di controlli, F.M., un uomo conosciuto dagli Agenti poiché resosi responsabile in passato di reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, dopo che lo stesso aveva occultato all’interno dei suoi pantaloni un pacchetto sospetto. Gli Agenti della polizia di Stato hanno poi notato lo stesso uomo che dalla finestra dell’appartamento controllava con preoccupazione la strada sottostante ed hanno deciso quindi di fare irruzione nell’abitazione sorprendendo la donna C.V., avvisata dal complice, mentre stava gettando dal terrazzo un involucro, identico a quello portato nell’abitazione da F.M., immediatamente recuperato dagli Agenti e contenente 50 grammi di cocaina ed un bilancino di precisione. La successiva perquisizione domiciliare effettuata nelle abitazioni dei due spacciatori ha consentito di rinvenire altra cocaina, sostanza da taglio, materiale per il confezionamento delle dosi, ed oltre 2000 Euro in contanti, probabile provento delle attività di spaccio attuate dai due reatini. C.V. ed F.M. sono stati quindi arrestati e messi a disposizione della locale Autorità Giudiziaria che ha disposto, per entrambi, il regime degli arresti domiciliari, in attesa di rispondere del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. Roma, Appio Latino: 19enne entra in una clinica e si
mette a rubare. Fermato da due dottori che lo fanno arrestare ROMA – Era riuscito ad introdursi, senza essere visto, in una clinica della zona dell’Appio Latino e ad entrare nello spogliatoio del personale, dove aveva arraffato un telefono cellulare, due portafogli e 90 euro in contanti, ma il ladruncolo, un cittadino romeno di 19 anni nella Capitale senza fissa dimora, è stato “pizzicato” da due medici in servizio nella struttura. Dopo un vano tentativo di fuga, il giovane è stato fermato dai due dottori mentre altri colleghi hanno allertato il “112”, facendo arrivare sul posto una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma Tuscolana. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari mentre il 19enne, arrestato con l’accusa di furto aggravato, è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Guidonia Montecelio: nonno 82enne, pusher recidivo, finisce nuovamente in manette
Sorpreso dai Carabinieri con numerose dosi di cocaina e hashish in casa dove si trovava ai domiciliari GUIDONIA MONTECELIO (RM) – E’ finito nuovamente in manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un “allegro” nonno 82enne, pensionato e originario di Città di Castello (PG), già sottoposto agli arresti domiciliari per pregressi reati inerenti lo spaccio di droga. L’uomo, nonostante la sua veneranda età e il provvedimento restrittivo a cui era sottoposto, non ha voluto cedere il passo a quella che è, da sempre, la sua specialità: lo spaccio di droga. Infatti, l’82enne è stato sorpreso dai Carabinieri della Stazione di Guidonia Montecelio, impegnati nel controllo delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, in possesso di 39 dosi di cocaina e una ventina di grammi di hashish, di materiale per il taglio e il confezionamento della droga e della somma di circa 400 euro ritenuta provento della sua illecita attività. La droga è stata sequestrata insieme a tutto il materiale e il denaro requisiti durante la perquisizione, mentre il nonno- pusher è stato sottoposto ad un nuovo arrestato, restando ai domiciliari, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria. Pomezia, preso spacciatore
con la droga sotto felpa POMEZIA – Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un uomo di 49 anni originario di Roma in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari dell’Aliquota Radiomobile, nel corso di uno dei quotidiani servizi di pattuglia finalizzati alla prevenzione dei reati nel centro abitato di Pomezia, hanno notato il 49enne mentre si aggirava nervosamente in una nota “piazza di spaccio” ubicata nei pressi di via Catullo. Alla vista dei Carabinieri, l’uomo ha manifestato un eccessivo nervosismo, tale da indurli ad effettuare accertamenti più approfonditi: sottoposto alla perquisizione personale, nascosto sotto la felpa che stava indossando, i Carabinieri hanno recuperato un pacchetto contenente 108 grammi di marjiuana. Il pusher è stato ammanettato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.
Puoi anche leggere