Teatro Verdi Gorizia 21 febbraio : Trenta acrobati del Circus-Theatre Elysium raccontano in wonderland - Il Discorso
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Teatro Verdi Gorizia 21 febbraio : Trenta acrobati del Circus-Theatre Elysium raccontano Alice in wonderland Trenta atleti acrobati e ballerini professionisti racconteranno attraverso la più innovativa delle arti circensi la fiaba di Alice nel mondo delle meraviglie: ginnastica acrobatica, recitazione e danza saranno gli ingredienti di Alice in wonderland, spettacolo inserito nel cartellone Eventi Musical Family show che lascerà a bocca aperta il pubblico. A metterlo in scena sarà il Circus-Theatre Elysium, venerdì 21 febbraio alle 20.45 al Teatro Verdi di Gorizia. I personaggi della leggendaria storia di Lewis Carroll, quindi Alice, il Cappellaio Matto, il Coniglio, il Gatto del Cheshire e la Regina Nera, appariranno davanti al pubblico nella loro interpretazione circense, sullo sfondo di impressionanti scene 3D. Inoltre la storia di Alice si arricchirà dell’amore, in quanto
si innamorerà del Principe Azzurro e con lui dovrà superare ostacoli inimmaginabili. Il Circus-Theatre Elysium è stato fondato nel 2012, come circo collettivo che abbraccia i più esperti produttori, i migliori registi e attori. Un progetto artistico nato dall’ispirazione di Oleg Apelfed, capace di raccogliere intorno a sé un cast di professionisti di respiro internazionale e di dar vita adun circo moderno mostrandone per primo le mille sfaccettature e le possiblità di rappresentazione scenica. Determinante è anche l’apporto di Maria Remneva, direttrice del Circo Nazionale dell’Ucraina che, forte di più di vent’anni di esperienza, ha vinto molteplici premi, tra cui tla competizione internazionale degli artisti circensi a Parigi. C.L. Al via il seminario “Arte per la liturgia, iconografia e iconologia di opere dell’area madonita” promosso dalla Diocesi di Cefalù e da BCsicilia Giovedì 20 feb, Giovedì 20 febbraio 2020 alle ore 17,30 avrà inizio il ciclo di seminario su “Arte per la Liturgia. Iconografia e iconologia di opere dell’area madonita” promosso dalla Diocesi di Cefalù – Ufficio Pastorale Cultura, Scuola e IRC e da BCsicilia. Le relazioni, tenute dal prof. Salvatore Grisanti, si terranno presso la Chiesa SS. Sacramento a Cefalù. La relazione di apertura è dedicata a “L’Immagine nella Tradizione
ecclesiale”. Prima della lezione di Grisanti interverranno l’arch. Massimo Trobia, Segretario della Consulta Beni Culturali della Diocesi di Cefalù e il dott. Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia. Cinque in tutto gli appuntamenti sul patrimonio d’arte per la liturgia di grande vastità e straordinario interesse artistico culturale dell’area madonita e della diocesi di Cefalù, purtroppo sconosciuto ai più, o al massimo fruito quasi esclusivamente a livello devozionale. Certo la devozione e il culto esprimono ed esaltano la identità dell’arte per la liturgia, ma purtroppo in genere non si percepisce la portata culturale-teologica di queste opere, veri scrigni di tesori di teologia e di spiritualità. Il seminario: Dopo una presentazione della problematica relativa alla riflessione e all’uso dell’immagine nella tradizione ecclesiale, il seminario si sofferma su una lettura iconologica della cattedrale di Cefalù sia del suo linguaggio architettonico, sia del suo discorso musivo. Attraverso un excursus storico si evidenzieranno le peculiarità teologiche delle rappresentazione di croci e crocifissi e come queste si sono stratificate nel ricco patrimonio delle nostre croci dipinte e dei crocifissi scolpiti. L’evoluzione che porta dall’antependium alla pala d’altare ci introduce alla comprensione di autentici capolavori quali sono i polittici di Polizzi e di Castelbuono, e alla comprensione di tele “impegnative e impegnatissime” dei pittori gangitani. La Cappella Coccia di Isnello ci offre infine la possibilità di individuare il criterio tipologico che ne governa tutta la decorazione e di scoprire la verità e la bellezza del detto di Agostino: “Il nuovo testamento è nascosto nel Vecchio; il Vecchio testamento si rende manifesto nel Nuovo”. Il relatore: Il prof. Salvatore Grisanti dopo gli studi secondari effettuati presso il Seminario di Cefalù, dal 1968 al 1978 ha vissuto a Roma dove ha frequentato il corso accademico della facoltà di teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la licenza e ha seguito i corsi di laurea, interessandosi particolarmente
all’ecclesiologia orientale e studiando particolarmente l’ecclesiologo russo Nicolai Afanassieff. Presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma ha conseguito la laurea in filosofia con una tesi riguardante la ristrutturazione normanna delle chiese di Sicilia. A Roma ha iniziato la sua attività di docente proseguita a partire dal 1978 nel territorio madonita. Ha insegnato materie letterarie per un breve periodo presso l’Istituto Magistrale di Petralia Sottana e dal 1981 al 2006 presso il Liceo Scientifico Tedaldi Failla di Castelbuono. È stato docente di teologia dommatica nell’Istituto di Scienze religiose “Mons. Mariano Campo” fin dalla sua fondazione, sia nella sede di Cefalù che in quella di Petralia, dove ha curato la formazione dei futuri docenti di religione cattolica. Ha insegnato teologia nella scuola di formazione per i diaconi permanenti e nella scuola diocesana di formazione teologica (teologia di base). Nel 1990 è stato nominato direttore dell’Ufficio Scuola e responsabile dell’insegnamento della religione cattolica della diocesi di Cefalù (primo laico in Italia a rivestire questo ruolo), incarico che ha svolto fino al 2011. A partire dagli anni 80 ha collaborato attivamente alla apertura e alla gestione della Casa di Riposo “Di Martino Abbate” di Isnello, e dal 2012 ne è direttore responsabile. Negli ultimi tempi i suoi interessi culturali sono rivolti all’arte per la liturgia e ai rapporti tra teologia e scienza. Calendario appuntamenti: 20 febbraio 2020 – L’Immagine nella Tradizione ecclesiale; 12 Marzo 2020 – La Cattedrale di Cefalù; 24 Aprile 2020 – Croci e crocifissi: le croci pensili di Cefalù, Castelbuono, Collesano, Isnello e i Crocifissi di frate Umile; 7 Maggio 2020 – Pale d’Altare e tele: Il Trittico fiammingo di Polizzi; i polittici di Castelbuono; tele di Giuseppe Salerno; 21 Maggio 2020 – La tipologia: la Cappella Coccia di Isnello. La partecipazione al corso è gratuita. Per informazioni: BCsicilia Tel. 320.6468568 – Email: cefalu@bcsicilia.it. Facebook: BCsicilia.
Venerdì 21 febbraio al via SEEYOUSOUND Music Film Festival // al Cinema Massimo di Torino fino al 1 marzo // VI edizione si avvicina venerdì 21 febbraio, giorno in cui si apre la VI edizione di SEEYOUSOUND, festival internazionale di cinema a tematica musicale che, sin dalle prime edizioni ha saputo attirare l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori imponendosi tra gli appuntamenti di riferimento sotto la Mole. Seeyousound VI si svolge a Torino dal 21 febbraio all’1 marzo 2020 al Cinema Massimo MNC con un programma che celebra due passioni in 64 appuntamenti per 99 film e videoclip tra concorsi, rassegne e proiezioni speciali, di cui 24 anteprime italiane, 3 assolute, 1 internazionale e 1 produzione originale, accompagnati da oltre 80 ospiti, live ed eventi collaterali in 5 location. Il via alla dieci-giorni di cinema e musica è affidata a JULIEN TEMPLE, – ospite d’onore del festival – il leggendario regista britannico che ha legato la propria carriera alla musica firmando film culto come La grande truffa del rock’n’roll, Absolute Beginners, Oscenità e Furore, Glastonbury, Il futuro non è scritto – Joe Strummer nonché realizzando un lungo elenco di videoclip in
cui ha lavorato con le piú grandi rock star del pianeta tra cui Rolling Stones, David Bowie, Sex Pistols, Paul McCartney, Depeche Mode, Blur. JULIEN TEMPLE, presenterà venerdì 21 febbraio alle 21 in anteprima italiana del suo ultimo film IBIZA – THE SILENT MOVIE, in cui music director dell’intera colonna sonora è FATBOY SLIM. Temple sarà protagonista anche sabato 22 febbraio, per la proiezione di tre titoli della sua filmografia accomunati dalla relazione tra luoghi e musica, 2 dei quali per la prima volta in Italia. da giovedì 20 febbraio – il musical “PINOCCHIO RELOADED” per la regia di MAURIZIO COLOMBI al Teatro Rossetti di Trieste Il debutto al Politeama Rossetti sarà giovedì 20 febbraio per il cartellone Musical ed Eventi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, si replica fino a domenica 23 febbraio”. Arriva anche a Trieste ospite del cartellone Musical del Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia, dal 20 febbraio, “Pinocchio Reloaded”, il nuovo spettacolo che il regista Maurizio Colombi – forte dell’esperienza entusiasmante di “Peter Pan – Il Musical” e di tanti altri successi fra cui la recente edizione di “We Will Rock You” – costruisce attorno
alla storia del burattino più famoso del mondo, tenendo conto della sensibilità contemporanea. “Pinocchio Reloaded” – che replicherà al Politeama Rossetti fino a domenica 23 febbraio – è un’operazione coraggiosa e surreale, che evoca libertà, ribellione dalle convenzioni… una favola d’amore con la forza delle travolgenti passioni adolescenziali. Una favola, che viene raccontata attraverso i brani amatissimi di un grande del rock italiano (tratti da album popolari come “Burattino senza fili”, “Il Paese dei Balocchi”, “Le ragazze fanno grandi sogni”), riarrangiati in chiave “game changer” e con sonorità rock, house e rap. E su queste musiche, in scene che diventano quadri di grande suggestione, il pubblico viene rapito da coreografie acrobatiche e di sicuro impatto. Vogliamo essere burattini o burattinai? Si può vivere slegati dai “fili” delle convenzioni sociali? Ecco le riflessioni e le domande che ci suggerisce questo musical dalla potente carica d’energia. Pinocchio è l’unico personaggio senza fili. Nasce di legno, ma è libero da schemi e pregiudizi. E intanto Lucignolo appare come una regina della notte, Geppetto è un eterno adolescente, il Gatto e la Volpe sembrano pericolosi e sardonici come influencer schiavi dei selfie e Mangiafuoco è una Drag Queen che muove i fili del suo show, ma è a propria volta manovrata, chissà da chi. Così mentre si danza e ci si entusiasma fra musiche e coreografie, sorrette da una efficace struttura narrativa, mentre la platea si diverte con le trovate “da discoteca” di Lucignolo o con il processo al padre teen-ager Geppetto, lo spettacolo trova una chiave transgenerazionale e immediata per alludere a questioni delicate, alla superficialità e all’illusorietà del mondo social, alla gioia di essere autentici e di provare sentimenti veri.
Veri come l’amore, come la passione adolescenziale fra Pinocchio burattino e la ragazza Lucignolo: un sentimento umano, capace di spezzare i fili e far volare il cuore. E “volano” davvero – ma con la voce e con le acrobazie coreografiche – gli artisti che danno vita al musical, concepito dai produttori per essere adatto ai giovani e amato anche dai loro genitori: il cast selezionato da Maurizio Colombi è fresco e dotato, e vi appaiono artisti che gli appassionati hanno già incontrato e ammirato: fra tutti Jordan Carletti, Pinocchio (già applaudito in “Hair” e soprattutto come Galileo in “We Will Rock You”), Silvia Scartozzoni che è Lucignolo ma che ha sostenuto il ruolo di Giglio Tigrato in “Peter Pan – Il Musical”, Gianfranco Phino (Mangiafuoco) che è stato nel primo “Grease” della Compagnia della Rancia e in “The Producer” con Iacchetti e Guidi, anche a Trieste e Giancarlo Capito (Geppetto) apparso nel recente “Sister Act” diretto da Saverio Marconi. “Pinocchio Reloaded” va in scena alle ore 20.30 da giovedì 20 a domenica 23 febbraio; sabato 22 febbraio le repliche saranno due, in pomeridiane con inizio alle ore 16 e di sera alle 20.30. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511. DIDO, DIVA DELLA MUSICA
BRITANNICA, SARÁ LA STAR DI UDINE VOLA 2020 DIDO 27 luglio 2019 – Dalle 20.30 UDINE, Castello Biglietti in vendita a partire dalle 10.00 di giovedì 20 febbraio sui circuiti Ticketone e Ticketmaster. Info e punti vendita su www.azalea.it La musica internazionale protagonista della rassegna “Udine Vola 2020”, contenitore musicale che animerà l’estate del Castello di Udinecon una serie di concerti con protagonisti artisti italiani e stranieri, in un mix di offerta e di generi che richiamerà un pubblico transgenerazionale anche da fuori città e da fuori regione. Grande ospite della rassegna sarà la meravigliosa Dido, artista britannica che ha pubblicato a novembre una riedizione del disco “Still on My Mind”. Vincitrice di numero si premi, capace di vendere decine di milioni di dischi in carriera, Dido salirà sul palco del Castello di Udine il prossimo 27 luglio, per l’unica data italiana del suo “Tour 2020”. I biglietti per l’evento saranno in vendita sui circuiti Ticketone e Ticketmaster a partire dalle 10.00 di giovedì 20 febbraio. Il concerto è inserito nella rassegna “Udine Vola 2020”, organizzata da Zenit srl, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine e PromoTurismoFVG e inclusa nel calendario eventi di UdinEstate. Tutte le info e i punti vendita su www.azalea.it . Con l’uscita del suo nuovo album, Dido è stata l’artista femminile che ha venduto di più nel Regno Unito nel 2019. A questi ottimi risultati è poi seguito il suo primo tour
mondiale a distanza di 15 anni, con grande risposta di critica e pubblico. L’album appena pubblicato include il singolo “Just Because”, versioni acustiche di hit celeberrime come “Thank You” e “White Flag” ed un nuovo brano: “This Is Love”. Dido Florian Cloud de Bounevialle O’Malley Armstrong, meglio nota come Dido, nel corso della sua meravigliosa carriera ha abbracciato svariati generi, dall’elettropop al trip hop, passando per l’alternative rock e la folktronica. Cresciuta a Londra studiando e ascoltando musica classica, grazie al fratello, futuro leader del gruppo trip hop/trance Faithless, è entrata in contatto con diversi generi musicali e sonorità, facendo esperienza come cantante in varie band locali. Nel 1999 pubblica il suo primo album “No Angel”, contenente tra gli altri i brani “Thank You” e “Here With Me”. L’album, uno dei maggiori successi discografici del Regno Unito nella prima decade degli anni 2000, ha venduto più di 20 milioni di copie in tutto il mondo, permettendo alla cantautrice di conquistare oltre 40 dischi di platino a livello globale. Fra i grandi successi della carriera di Dido troviamo certamente la collaborazione con Eminem nella fortunattissima “Stan” (2000). Nel 2001 Dido vince l’MTV Europe Music Award come miglior artista emergente, e nel 2002 conquista ben tre World Music Award e due Brit Award come miglior artista donna e miglior disco inglese. Nel 2003 esce il suo secondo album, “Life for Rent”. Il primo singolo estratto, “White Flag” viene immediatamente premiato dal pubblico, facendo balzare la canzone in vetta alle classifiche di tutto il mondo, consacrando così definitivamente Dido nell’olimpio del pop inglese e mondiale. In tutta la sua carriera ha pubblicato 5 album in studio e collaborato con i più grandi artisti internazionali, come il già menzionato Eminem, Britney Spears
(nella colonna sonora del film “Crossroads – Le strade della vita”) e Carlos Santana (in “Feels Like Fire”). Enrico Liotti BUBBICO-FILIPPINI, ALLA VEDOVA IN JAZZ, GIOVEDI 20, OSPITA DUE DEIPIU GRANDI TALENTI DELLA MUSICA CONTEMPORANEA In molti la ricorderanno con la bacchetta in mano a dirigere Il Volo, vincitori dell’edizione 2015 del Festival di Sanremo. Fu una fra le più giovani direttrici d’orchestra della storia del festival e una delle poche donne ad averlo mai fatto. Molti altri la conoscono per aver ascoltato in radio alcuni dei suoi successi discografici. Se a tutto questo uniamo un altro musicista di grande talento capace come pochi altri di accarezzare le corde di un pianoforte, allora il giovaneduo Carolina Bubbico, voce, e Claudio Filippini, piano, si preannuncia già esplosivo. Due dei più grandi talenti della scena musicale contemporanea, per la prima volta insieme, saranno i protagonisti, giovedì 20 febbraio alle 20, del prossimo appuntamento de Alla Vedova in Jazz, la rassegna organizzata, con la direzione artistica di Ermanno Basso, dallo storico ristorante udinese di via Tavagnacco 9, che ha deciso di abbinare alta enogastronomia con la musica jazz eseguita dal vivo da grandi artisti di fama internazionale.Una scommessa che, partita sette anni fa, ha
saputo col tempo raccogliere consenso e apprezzamenti da parte di un pubblico sempre più numeroso a tal punto da diventare per molti un appuntamento irrinunciabile. E tutto grazie al coraggio e alla determinazione delle sorelle Cristina e Sandra Zamarian, con mamma Ida anime della rassegna e custodi di questo angolo di tradizione e calore familiare. Bubbico, cantautrice, pianista e compositrice salentina, e Filippini, pianista, tastierista, arrangiatore abruzzese con all’attivo decine di dischi a suo nome, presenteranno un repertorio in duo che spazia dalla libera improvvisazione ai classici del songbook jazzistico americano, prendendo come spunto i numi tutelari della tradizione. Uno spazio privilegiato, all’interno del concerto, verrà dato anche alle composizioni nate dalla penna dei due artisti, ormai riconosciuti a livello internazionale. Il concerto sarà così un vero e proprio viaggio musicale in cui non mancheranno incursioni più sperimentali e moderne con l’ausilio di strumenti elettronici. Ormai rodato il format dell’iniziativa che prevede alle 20 la cena (prenotazione allo 0432470291) nella storica sala al primo piano del ristorante e, alle 21.45, il concerto. Un modo per consentire di gustare appieno entrambi gli ingredienti della serata. Così come nell’edizione passata, inoltre, alla buona cucina saranno abbinati i migliori vini che il Friuli produce. E, infatti, sarà affiancato ai piatti un vino prodotto dalle più prestigiose cantine regionali come, Le due terre, Livio Felluga, Jermann, Venica&Venica, oltre a quella delle sorelle Zamarian, l’azienda agricola San Rocco. La cena-concerto “Alla Vedova in Jazz” oltre alla direzione artistica di Ermanno Basso (SimulArte), vede come produttore esecutivo Federico Mansutti (Simularte), il supporto tecnico di Stefano Amerio e Lorenzo Crana(Artesuono), e Lorenzo Cerneaz come Tecnico Steinway.
FESTIVAL DI MAJANO 2020 Il 29 luglio attesi i. DROPKICK MURPHYS – La leggendaria band di Boston DROPKICK MURPHYS 29 luglio 2020, inizio ore 21.30 MAJANO (UDINE), AREA CONCERTI FESTIVAL Biglietti in vendita online su Ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati dalle 11.00 di mercoledì 19 febbraio. Info e punti vendita autorizzati su www.azalea.it Va componendosi il calendario musicale del Festival di Majano, storica rassegna musicale, culturale e gastronomica del Friuli Venezia Giulia che festeggia nel 2020 i suoi 60 anni. Dopo i concerti delle star punk rock Bad Religion e Sum 41, ecco ufficializzato oggi il terzo evento internazionale. Il prossimo 29 luglio a salire sul palco dell’Area Concerti, per un unico live estivo italiano, saranno i Dropkick Murphys, band americana simbolo del celtic punk mondiale. I biglietti per questo nuovo grande appuntamento musicale dell’estate, organizzato da Zenit srl, in collaborazione con Pro Majano, Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG e Hub Music Factory, saranno in vendita online suTiketone.it e in tutti i punti vendita del circuito dalle 11.00 di mercoledì 19 febbraio. Tutte le info e l’elenco dei punti vendita su www.azalea.it .
Con le loro caratteristiche fisarmoniche, cornamuse e riff di chitarra i Dropkick Murphys ci regalano live scatenati e unici; il gruppo di Boston è capace di far ballare, commuovere e cantare a squarciagola migliaia di persone con l’allegria e la potenza della propria musica. La travolgente band conquista anche le classifiche, l’ultimo lavoro discografico “11 Short Stories of Pain&Glory”, uscito nel 2017, è finito dritto nella top 10 delle classifiche di vendita americane di Billboard, confermando il gruppo come leader indiscusso del movimento celtic punk mondiale. Il recente show italiano all’Alcatraz di Milano ha fatto registrare un loro ennesimo clamoroso successo italiano; i Dropkick Murphys sono la testimonianza vivente che la musica, fatta con fiducia e passione, può avere un successo indipendentemente da sonorità alla moda. Formatisi nel 1996 nel South Boston, nel 1998 pubblicano il disco di debutto “Do or Die”, seguito negli anni successivi da “The Gang’s All here” (1999) e “Sing Loud, Sing Proud!” (2001). Gli album evidenziano lo sviluppo del loro sound, che risente sia delle influenze tradizionali irlandesi sia dei gruppi inglesi come Stiff Little Fingers, The Pogues, AC/DC, The Clash. I Dropkick Murphys, già famosi nella scena underground punk, nel 2004 raggiungono il successo a livello planetario grazie alla loro versione di “Tessie”, l’inno della squadra di baseball dei Boston Red Sox. Nel 2005 ecco il quinto album “The Warrior’s Code”, che contiene la famosissima “I’m Shipping Up to Boston”, il cui testo è firmato da Woody Guthrie, che parla di un marinaio che aveva perso una gamba e della navigazione fino a Boston per trovare la sua gamba di legno. La canzone, inclusa anche nel film “The Departed – Il bene e il male”, diretto da Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio e Jack Nicholson, ha venduto oltre un milione di copie. Il concerto dei Dropkick Murphys a Majano si aggiunge a quelli già ufficializzati delle band simbolo del punk rock mondiale Bad Religion (12 agosto) e Sum 41 (14 agosto). Biglietti in
vendita, info su www.azalea.it. Il Festival di Majano è organizzato dalla Pro Majano, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Comune di Majano, Associazione regionale tra le Pro Loco,Comunità Collinare del Friuli, Consorzio tra le Pro Loco della Comunità Collinare. Conta che ti conto nella Notte del Racconto” alla Casa delle Storie di Reggio Emilia 21 febbraio Prosegue a pieno ritmo, alla Casa delle Storie di Reggio Emilia, la partecipatissima prima edizione del progetto SHOW – SaveHumanityOpenWor(l)d a cura del Teatro dell’Orsa. Il prossimo appuntamento, che funge anche da prologo a Reggionarra, è la Notte dei Racconti, in programma venerdì 21 febbraio alle ore 21 con un evento di narrazione intitolato Conta che ti conto nella Notte del Racconto: nell’anno del centenario di Loris Malaguzzi e di Gianni Rodari parte da Reggio Emilia un invito e un ascolto all’Italia, all’Europa, al mondo per riscoprire il valore e la magia del racconto. «C’è una scintilla antica che si accende ogni volta che si racconta una storia, che la si legge con qualcuno, che le si dà corpo con la voce. Questo accadrà a partire da Reggio Emilia, nello spazio intimo di ogni casa, e negli spazi pubblici di alcune scuole e biblioteche e alla Casa delle Storie» suggerisce
l’ideatrice del progetto Monica Morini «Abbiamo tutti bisogno di ritrovarci sotto un tetto di storie, di allenare la nostra umanità, dentro la relazione d’ascolto. Ogni azione culturale è una piccola rivoluzione. Abbiamo bisogno di rivoluzioni che aprano pacificamente i confini delle case. Lo spazio sacro, dalla notte dei tempi, si accende intorno a un fuoco di storie». «Le storie tessono ponti tra cielo e terra, sono binocoli che fanno intravedere l’invisibile, chiamano mondo, riuniscono i vivi, ci allenano al tutto possibile» continua Monica Morini «Le storie vogliono attenzione, si aprono nel buio dell’ascolto, generano meraviglia, sono semi di “fantastica” e crescono solo se annaffiate in un terreno libero dalle potenti interferenze di cellulari, computer e televisori. Per questa notte, in ogni casa, ogni schermo si spegnerà, si farà muto: un rito nuovo, disobbediente ci chiama a invitare amici nel cerchio dell’ascolto, saremo connessi ma con i serbatoi di memoria e immaginazione di cui siamo fatti. Tutti possono raccontare, attingendo al patrimonio orale che abbiamo ereditato. Ci vuole “l’orecchio acerbo” per ascoltare, un orecchio che si fa stupire dal suono delle parole. Uno sguardo che abbraccia il nostro pianeta, le storie di terra, di alberi, di stelle. Un ronzare di parole che ci fa vivi. Quale memoria vi lega alla Terra? La memoria condivisa è parte della magia di questa notte. Alla Casa delle storie useremo un antico gioco dell’oca in caselle di vita per aprire alla partecipazione di tutti i presenti: Conta che ti conto nella Notte del Racconto. Molte città stanno aderendo in Italia e all’estero, è potente e ricostituente ristabilire la rete del racconto:non virtuale, ma tra esseri umani che si riconoscono, si ascoltano e si accendono di storie». Chiamata pubblica: ciascuno può partecipare registrando un messaggio vocale con una filastrocca nella lingua che preferisce (italiano, dialetto, lingua inventata, inglese, russo, cinese, esperanto…) specificando alla fine il proprio nome e la città di provenienza. Si potrà così contribuire a creare il Golden Record per orecchio acerbo. Occorre inviare il messaggio audio con Whatsapp al 320 7681111 oppure via mail
a laboratorio.rodari@comune.re.it. Il progetto SHOW – SaveHumanityOpenWor(l)d è realizzato, nell’ambito del Bando Europeo Shaping Fair Cities, dal Teatro dell’Orsa con la collaborazione di ReMida, Dimora D’Abramo, Reggio Film Festival e Istoreco. La Casa delle Storie si trova in via Sergio Beretti 24/D, Quartiere Gattaglio, Reggio Emilia. Info sul progetto SHOW: http://www.teatrodellorsa.com/progetti-speciali/show-sav e-humanity-open-world/. Prenotazioni: orsa@teatrodellorsa.com, 351 5482101. Polinote Music Room, Pordenone Lunedì 24 febbraio, ore 21 lab con Enrico Maria Milanesi Il prossimo appuntamento di Polinote Music Room – lunedì 24 febbraio alle 21 in Vicolo Chiuso 5 – vedrà come protagonista il chitarrista pordenonese Enrico Maria Milanesi. Specializzato nelle tecniche del fingerpicking e del flatpicking, collabora con numerosi musicisti, cantautori, registi e compositori di livello nazionale e internazionale, nella produzione di diversi lavori discografici e teatrali, sia come turnista che come session-man. Il programma del laboratorio gratuito e aperto a tutti
(strumentisti, musicisti professionisti e non, allievi e appassionati) “La chitarra acustica, tecniche e potenzialità di uno strumento poliedrico”, sarà dunque un viaggio attraverso le tecniche fingerstyle e flatpicking che permettono di suonare con un unico strumento tutti gli elementi della musica, creando l’impressione che sia un’intera band a suonare. Per informazionisi possono chiamare i numeri 0434 520754 o 347 7814863 dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00 o scrivere a info@polinote.it. Enrico Maria Milanesi inizia a suonare il pianoforte all’età di 8 anni; successivamente si appassiona come autodidatta allo studio della chitarra elettrica per passare poi alla chitarra acustica, catturato dal virtuosismo di grandi chitarristi quali Tommy Emmanuel (con cui avrà l’opportunità di condividere il palco), Antonio Forcione, Franco Morone. Specializzato nelle tecniche del fingerpicking e del flatpicking, collabora con numerosi musicisti, cantautori, registi e compositori di livello nazionale e internazionale, nella produzione di diversi lavori discografici e teatrali, sia come turnista che come session-man. Collabora inoltre come produttore e arrangiatore con la ditta americana “Brooks Brothers” nella realizzazione di musiche per video pubblicitari. Nel 2015 vince la dodicesima edizione di “Arrangiatevi”, concorso nazionale di composizione e arrangiamento; nel 2016 si qualifica finalista al concorso chitarristico mondiale “Guitar Masters”, ottenendo un prestigioso apprezzamento da parte dei chitarristi Martin Taylor e Preston Reed. Ha suonato in festival nazionali e internazionali dedicati alla chitarra come il Baska international guitar festival, Madame Guitar, Kastav guitar festival, Festival Acoustic Val di Scalve. È impegnato in molti progetti. Affiancato da una raffinata formazione di
trio d’archi (violino, viola e violoncello) alterna brani originali e la rilettura e arrangiamento di brani jazz, rock e di musica classica, spingendo al massimo livello di sperimentazione la sua creatività. Con Michele Pucci alla chitarra flamenca e Francesco Bertolini alla semiacustica compone il Kythara Trio Collabora inoltre con Emanuele Grafitti e con i 40 Fingers (quartetto triestino di chitarre acustiche). All’attivo ha 3 album solisti: “Hanami” (2014), “In Myself” (2018) e “LIVE!” (2018). “Kythara” è l’ album di debutto dell’omonimo trio chitarristico. Teatro Nuovo Giovanni da Udine DA VENERDì 21 A DOMENICA 23 FEBBRAIO IN SCENA “MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE” Sono trentaquattro anni che Willy Loman viaggia da una parte all’altra degli Stati Uniti per vendere, tramite i suoi prodotti, se stesso. Sorriso smagliante, battuta pronta, abito ben stirato e scarpe sempre lucide: questo è il segreto per far colpo, perché non è tanto ciò che vendi ma come lo vendi. Arriva al Teatro Nuovo Giovanni da Udine da venerdì 21 a domenica 23 febbraio 2020 il testo più famoso e rappresentato diArthur Miller, Morte di un commesso viaggiatore. Caposaldo della letteratura internazionale, Premio Pulitzer per la drammaturgia, fece il suo esordio sulle scene nel febbraio 1949 e da allora continua a riscuotere un successo dilagante.
La pièce sarà proposta in una nuova versione firmata dal pluripremiato Leo Muscato a partire dalla traduzione e adattamento di Masolino D’Amico. Sul palcoscenico uno straordinario cast capitanato da Alessandro Haber, per la prima volta nel ruolo del protagonista, Willy Loman, dopo essersi cimentato giovanissimo in quello di Biff, e Alvia Reale (la moglie Linda). Morte di un commesso viaggiatore è un viaggio allegorico ed evocativo nelle oscure viscere del sogno americano, incarnato appieno dal protagonista, un venditore di successo ormai sul viale del tramonto, non più produttivo, non più utile e quindi condannato all’oblio. Nel 2000 il Time pose l’opera milleriana al secondo posto nell’elenco dei dieci lavori teatrali più significativi del Novecento, dietro solo ai Sei personaggi pirandelliani. “Il Commesso mischia verità e allucinazione, si svolge contemporaneamente sulla scena, sotto gli occhi del pubblico, e nella testa del protagonista – spiega Masolino D’Amico nelle note allo spettacolo- nella quale noi spettatori, a differenza dagli altri personaggi, siamo chiamati a entrare. Ne risulta una macchina teatrale che è rimasta appassionante e attuale oggi come ai giorni del suo debutto”. In scena accanto ad Alessandro Haber e Alvia Reale troveremo Alberto Onofrietti, Michele Venitucci, Duccio Camerini, Stefano Quatrosi, Fabio Mascagni, Beniamino Zannoni, Paolo Gattini, Caterina Paolinelli, Margherita Mannino e Anna Gargano. Scene di Andrea Belli, costumi di Silvia Aymonino, disegno luci di Alessandro Verazzi musiche di Daniele D’Angelo. Produzione Goldenart Production con Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Stabile del Veneto. Sabato 22 febbraio alle 17.30 la Compagnia dello spettacolo incontrerà il pubblico in un nuovo appuntamento di Casa Teatro. Intervengono Peter Brown, direttore della British School FVG e l’esperta d’arte Alma Maraghini Berni. Conduce Antonio Caiazza, giornalista e scrittore. Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00. Chiusa domenica e i gironi festivi. Biglietti acquistabili anche online
suwww.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti vivaticket e alla Libreria Feltrinelli di Udine (Via Canciani), il venerdì mattina dalle 9.30 alle 13.00. Per info: tel. 0432 248418 ebiglietteria@teatroudine.it. Enrico Liotti
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