INFRASTRUTTURE LIGURI - tra criticità attuali e soluzioni progettuali - Supplemento speciale n. 35 del 9 novembre 2021 - Ship2Shore
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INFRASTRUTTURE LIGURI tra criticità attuali e soluzioni progettuali Supplemento speciale n. 35 del 9 novembre 2021
PDF INTERATTIVO INDICE INTRODUZIONE Giovanni Toti: “Il rilancio della Liguria passa dalle sue infrastrutture” 3 INTRODUZIONE Marco Bucci: “Reti fisiche e digitali per far correre Genova” 4 Intesa MIMS-ASPI, Genova inizia a programmare i lavori 5 Fagioli, l’arte e la passione di sollevare il mondo 7 Il RINA: “L’Italia può diventare l’hub mediterraneo per l’import di idrogeno: 12 non perda questa possibilità” Merlo: “Modelli previsionali nei porti per fronteggiare i cambiamenti climatici” 16 Il ‘modello Fincantieri’ per la rinascita di Genova 19 Pitto (Spediporto): “La comunità portuale di Genova si è dimostrata più forte 22 del gap infrastrutturale” DL Infrastrutture, le novità per il mondo dei trasporti 25 Nella spinta alla digitalizzazione la Piattaforma Logistica Nazionale 27 resta il convitato di pietra Testi a cura di Pietro Roth Grafica a cura di Chiara Manzi
INDICE INTRODUZIONE Il rilancio della Liguria passa dalle sue infrastrutture Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria Lo sviluppo economico della Liguria e il suo con vantaggi sia per i passeggeri sia per i container rilancio, in particolare dopo l’emergenza pandemica, che viaggiano via ferrovia, la cui quota potrà essere passano necessariamente dal tema infrastrutturale, aumentata anche grazie a questi interventi, centrando di particolare importanza in una terra come la l’obiettivo di una maggiore sostenibilità ambientale. nostra, morfologicamente ‘difficile’ eppure naturale Venendo specificatamente ai porti, sono in atto piattaforma portuale e logistica del nord Italia e non grandi trasformazioni. La Spezia avrà presto un nuovo solo. waterfront con un terminal crociere all’avanguardia, Sin dal primo giorno della mia amministrazione, la degno di una delle capitali italiane della crocieristica. Regione ha puntato con forza su questo tema, volendo Sul fronte occidentale della nostra regione, gli accompagnare la costante crescita di questi comparti interventi ordinari e quelli legati al programma e il loro fisiologico sviluppo. Oggi possiamo vedere straordinario stanno ridisegnando la viabilità, alcuni risultati che non possono che soddisfarci, al potenziando le interconnessioni ferroviarie e dando netto del disastro legato al crollo del Ponte Morandi nuova linfa alla digitalizzazione. Ci sono poi i temi e delle successive problematiche legate alla viabilità della nuova diga foranea, per la quale è arrivato il via autostradale, per le quali ogni giorno cerchiamo di libera del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, e lavorare con i soggetti preposti per ridurre al minimo della Gronda, che ha avuto recentemente il placet del i disagi, pur non avendo una competenza diretta su ministro Giovannini. queste infrastrutture. Mi riferisco, ad esempio, al La strada segnata è quella giusta e la percorreremo Terzo Valico ferroviario, i cui lavori proseguono a ritmo sino in fondo per dare alla Liguria le infrastrutture che serrato e che vedrà i primi treni nel volgere di un paio merita e che sono necessarie per lo sviluppo non solo di anni: un’opera che avvicinerà Genova e Milano e di questa terra, ma di tutto il Paese. consentirà al porto di formare e far viaggiare treni di standard europeo della lunghezza di 750 metri. Giovanni Toti Accanto a questo, i lavori del nodo ferroviario Presidente Regione Liguria permetteranno una netta separazione dei flussi, 3
INDICE INTRODUZIONE Reti fisiche e digitali per far correre Genova Marco Bucci, Sindaco di Genova In questo momento Genova ha ottime carte in mano I dati sono un ‘nuovo oro’ e Genova è capofila anche sul fronte infrastrutturale e si trova proiettata, come sotto questo punto di vista. non era accaduto negli ultimi decenni, verso un futuro Sul fronte delle infrastrutture fisiche, grazie al che la vedrà sempre più protagonista con particolare ‘modello Genova’, che ci auguriamo possa diventare riferimento a quello che possiamo definire uno dei un riferimento per un nuovo ‘modello Italia’, siamo suoi core business, ovvero la portualità, lo shipping riusciti a demolire ponte Morandi e costruire in tempi e la logistica, settori che oggi danno lavoro ad oltre record il nuovo ponte Genova- San Giorgio e abbiamo 70mila persone, numeri che vogliamo implementare messo in piedi diversi altri progetti che cambieranno al più presto. – in meglio – il volto della città e la sua fruibilità, in Attenzione, perché quando parlo di infrastrutture particolare per quanto riguarda l’accesso e l’uscita dal non mi riferisco solo a quelle fisiche, ma anche a porto di persone, mezzi e merci. quelle digitali. La mia agenda di governo della città Accanto alla manutenzione e allo sviluppo ha da subito puntato sull’informatizzazione e sulla dell’esistente, inoltre, in virtù dell’accordo raggiunto digitalizzazione dei processi e dei servizi, che anche con ASPI la città avrà a disposizione un altro pacchetto grazie al Programma straordinario degli investimenti di opere di fondamentale importanza, che migliorerà a favore del suo porto si stanno riverberando anche la qualità della vita dei cittadini e consentirà alle sulle banchine e sui flussi logistici dei mezzi pesanti e imprese di fare il loro lavoro con più semplicità e della ferrovia. Non dimentichiamoci, poi, che la nostra maggior rendimento. Come dicevo: Genova in questo città a breve sarà un vero e proprio hub in questo momento ha ottime carte in mano. La sfida, adesso, senso, visto che qui attraccherà il sistema di cavi è quella di giocarsele nel migliore dei modi possibili e sottomarini che collegherà Africa, Europa e Medio noi siamo pronti a farlo. Oriente, utilizzerà la struttura GN1 di Equinox come punto di interconnessione strategico, consentendo di Marco Bucci sostenere la crescita del 4 G, del 5G e dell’accesso Sindaco di Genova alla banda larga per centinaia di milioni di persone. 4
INDICE Intesa MIMS-ASPI, Genova inizia a programmare i lavori In arrivo 1,4 miliardi per la Liguria: 200 milioni saranno impiegati per la realizzazione di un’area di sosta per gli autotrasportatori, interventi di viabilità e gestione dei flussi di traffico. Spinelli: “Ma senza la nuova diga sarebbe tutto vano” La soluzione migliore per andare incontro alla a chiusura del procedimento di contestazione transizione ecologica? Fare un vero e proprio cocktail per presunto grave inadempimento avviato dal delle soluzioni già oggi disponibili, mentre per la Concedente in seguito al crollo del Ponte Morandi. digitalizzazione occorre correre senza fermarsi L’atto prevede 3,4 miliardi di compensazioni da parte neanche un secondo. di ASPI, dei quali oltre 1,4 miliardi con interventi, A scattare la fotografia dello stato attuale del porto indennizzi ed iniziative a favore della comunità ligure. ligure è il presidente dell’AdSP del Mar Ligure Fra questi si parla del tunnel subportuale (ipotesi Occidentale, Paolo Signorini, che su entrambi i fronti progettuale di cui si parla da decenni), di un’area di vede il bicchiere ‘mezzo pieno’: “Quando parliamo sosta per l’autotrasporto e non solo. di transizione ecologica – dice il numero uno di “Per la zona di sosta e altri interventi legati alla fruizione palazzo San Giorgio – parliamo anche e soprattutto autostradale – prosegue Signorini – pensiamo di di accessibilità al porto, sia per quanto riguarda quella investire circa 100 milioni di euro. Gli autotrasportatori nautica sia per il lato terra. ci chiedono da tempo un’infrastruttura del genere, che Due elementi da tenere in stretta sinergia. sia prossima alla città e non oltre appennino, e che sia Sulla digitalizzazione abbiamo, da anni, il PCS (Port completamente attrezzata con alberghi, docce, aree Community System) più evoluto d’Italia. Insomma la ristoro. Il tutto per evitare situazioni di congestione, fotografia racconta di un porto all’avanguardia nel obiettivo per il quale servirà anche un sistema di nostro Paese, ma ancora dietro se pensiamo alle best gestione integrata dei flussi in arrivo a Genova, anche practice europee e mondiali. questo a carico di ASPI per altri 100 milioni. Sotto questo profilo abbiamo ancora tanto da Il fatto che tutti questi interventi, solitamente frutto di migliorare, ma ci stiamo lavorando”. un accordo pubblico-privato, siano a carico del privato In tal senso, fa sapere Signorini, giocheranno una parte è un passo positivo che cercheremo di presidiare”. rilevante i fondi in arrivo da Autostrade per l’Italia, Venendo specificatamente al tema della transizione che proprio nelle scorse settimane ha sottoscritto ecologica, a lanciare l’ipotesi del ‘cocktail di soluzioni’ l’atto transattivo con il Ministero delle Infrastrutture è Rita Marino, responsabile della logistica per conto 5
INDICE dell’ENI: “In questo momento – le sue parole – credo sia impensabile abbandonare da un giorno all’altro il campo dei combustibili tradizionali, ma al contrario dobbiamo lavorare affinché questi diventino verdi. Occorre insomma una strategia olistica, che non prenda in considerazione solo una possibilità. Al contrario, occorre una molteplicità di soluzioni per arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati al 2030 e al 2050”. Sulla stessa lunghezza d’onda Sonia Sandei, responsabile elettrificazione di Enel X, secondo la quale “non è possibile uno switch on-switch off di punto in bianco, ma, usando un giusto mix, occorre comunque proseguire a passo spedito verso questa transizione. E bisogna farlo grazie a partnership pubblico-private, mettendo a fattor comune quelle competenze che la pubblica amministrazione può Concreto, concretissimo, come da tradizione, Aldo non avere perché già impegnata a ‘correre’ verso la Spinelli: “Ho sentito parole condivisibili – ha detto – realizzazione di questi progetti”. ma dobbiamo metterci in testa che il primo passo da D’accordo sul cocktail anche Rossella Carrara, vice fare, adesso, è far sì che il ministro Congolani dia il president Sustainability per Costa Crociere, che suo benestare alla nuova diga. annuncia come la compagnia del fumaiolo giallo abbia Solo in quel modo potremo avere gli spazi a terra “già disegnato un concept di nave a zero emissioni, per fare tutto quello che è necessario. Se riusciamo che sfrutta un combinato di cold ironing, eolico, a far partire la diga, partiranno a seguire tutti gli altri solare, GNL e bio-GNL”. progetti”. Il direttore generale di Spediporto Giampaolo Botta Prima di questo intervento, tuttavia, era stato avverte che “serve pragmatismo, senza perdere piuttosto chiaro il sindaco-commissario Marco Bucci: tempo in chiacchiere: sia sul fronte della transizione “La faremo, anche se qualcuno vuole metterci i ecologica sia su quello della digitalizzazione dobbiamo bastoni fra le ruote. In quel caso vedremo di togliere i guardare le best practice e la normativa europea, non bastoni o le ruote…”. ci dobbiamo inventare nulla”. 6
INDICE Fagioli, l’arte e la passione di sollevare il mondo Non solo demolizione e ricostruzione di ponte Morandi, il Vice President Cremonini: “Portiamo il nostro know how in tutto il mondo. L’apprezzamento del ‘modello Genova’ è stato universale Paolo Cremonini, Vice President Strategic Development Fagioli “Gli appassionati sollevano il mondo, e gli scettici Cremonini, oggi il nuovo viadotto genovese è lo lasciano ricadere”. La frase del drammaturgo perfettamente in funzione. Ma quell’esperienza che francese Albert Guinon potrebbe essere un buon cosa vi ha lasciato, a livello umano e di know how? motto aziendale per Fagioli, azienda italiana, senza “Intanto credo sia necessario sottolineare il modo possibilità di dibattito, leader nella progettazione e in cui ci siamo approcciati a questa sfida, per alcuni nella realizzazione di movimentazioni e sollevamenti versi paragonabile, almeno a livello di sentimenti, ad alto contenuto di ingegneria e nella spedizione alle operazioni compiute per il recupero della Costa di impianti con complessità tecniche e logistiche di Concordia dopo quanto successo all’isola del Giglio. trasporto e movimentazione in senso allargato. Non dobbiamo dimenticarci infatti che queste vicende Quando si parla di infrastrutture questi servizi risultano partono da una tragedia vera e propria, verso la essenziali, non solo per portare a compimento l’opera, quale, qualsiasi cosa si dica o si faccia, bisogna avere ma anche per farlo con il minor disagio possibile il massimo rispetto. Evidenziato questo, è innegabile durante le fasi di manutenzione e costruzione ex- che per tutti noi è stata una grande soddisfazione novo. aiutare il Paese, con il nostro lavoro, in questi due E se queste caratteristiche sono ben note agli momenti particolarmente drammatici”. addetti ai lavori, è indubbio che le attività svolte da Che cosa le è venuto in mente quando ha visto Fagioli nelle delicate fasi di demolizione del ponte quello che era successo? Morandi e della successiva realizzazione del viadotto “Dopo i primi attimi di stordimento mi sono chiesto, Genova San Giorgio le abbiano fatte scoprire a tutto anzi ci siamo chiesti, che cosa avremmo potuto fare, il mondo, come conferma Paolo Cremonini, Vice personalmente e come azienda. Quanto accaduto non President Strategic Development di Fagioli, che oltre avrebbe potuto lasciarci indifferenti. Ci siamo subito all’elemento ingegneristico ne mette a fuoco un altro, messi a disposizione per quelle che sono le nostre appunto quello della passione. competenze, lavorando prima sullo smontaggio di 7
INDICE Installazione di un ponte ferroviario da 2.500 tonnellate per la nuova tratta dell’ Alta Velocità Napoli – Bari quanto era rimasto in piedi e poi sulla ricostruzione. In che senso? Entrambi i progetti hanno avuto modalità e tempi di “Abbiamo parlato del punto focale, del rispetto cioè esecuzione che non si erano mai visti prima, diventando verso quella tragedia in cui hanno perso la vita 43 un punto di riferimento a livello ingegneristico ed persone. Ma c’è dell’altro. A essere rimasta danneggiata esecutivo. Una soddisfazione che aiuta a ricordarsi in un modo che lì per lì sembrava irreparabile è meno della genesi di quei fatti”. stata anche l’immagine dell’Italia all’estero. Non dico che quanto successo dopo abbia cancellato quella ferita, ma ha dimostrato una vera capacità tutta italiana, quella di mettersi in gioco ed attuare soluzioni che prima non erano mai state prese in considerazione. L’apprezzamento è stato universale, non solo limitato all’Italia: del modello Genova si è parlato anche nel recente G20 dedicato alle infrastrutture”. Cambiamo argomento ma continuiamo a parlare di ponti: in Danimarca avete seguito un progetto decisamente interessante. “Sì, riguarda lo Storstrøm Installazione di un plinto da 1.800 tonnellate per il nuovo ponte Storstrøm (Danimarca) Bridge, un nuovo ponte con l’uso di un catamarano Fagioli appositamente costruito per l’operazione lungo circa 4 chilometri che 8
INDICE Installazione barriere del MO.S.E. con sistema di varo costruito ad hoc sostituisce un’analoga infrastruttura già esistente. Torniamo in Italia e passiamo da Genova a un’altra Un progetto innovativo anche in termini funzionali e città di mare, Venezia. non solo strutturali, che abbiamo potuto impostare “Lì stiamo lavorando sul MOSE: abbiamo installato esattamente come piace fare a noi: ci siamo affiancati le paratoie con nostre attrezzature studiate proprio ai nostri clienti, sin dai primi passi dello sviluppo del per questo scopo, tanto è vero che poi sono state progetto, supportandoli nell’identificare la soluzione acquistate dal Consorzio che lo gestisce. Ancora una migliore per raggiungere il loro scopo. volta stiamo supportando al meglio il nostro Paese su Quando si imposta un progetto, infatti, troppo spesso un progetto fondamentale di rilevanza internazionale. si parte dalla sola parte ingegneristica e poi si arriva Ma allarghiamo ancora lo sguardo. In questi ultimi a quella realizzativa, ma se vuoi fare le cose per bene, anni stiamo lavorando molto sulla costruzione e garantendo il ritorno dell’investimento, allora occorre sulla manutenzione delle infrastrutture stradali e impostare le cose di fatto partendo dalla fine, cioè ferroviarie. dalla “Construction”, affiancandosi ai progettisti. Abbiamo infatti studiato e realizzato soluzioni che ci Se questo si fa all’inizio, insieme, è possibile offrire consentono di installarle o sostituirle in maniera rapida soluzioni innovative senza andare a incidere in modo e sicura, spingendo al massimo la prefabbricazione determinante su costi e tempi. dei nuovi manufatti in aree limitrofe alla zona di Diciamolo in modo ancora più semplice: se si pianifica destinazione e di installarle con metodi innovativi tutto all’inizio, di concerto, in cantiere le cose filano dedicati alla singola situazione: queste soluzioni lisce; se al contrario si affronta la “Construction” una permettono non solo di minimizzare l’impatto delle volta che “Engineering” e “Procurement” sono definiti, operazioni realizzative sull’utenza delle infrastrutture, allora è molto probabile che si rendano necessari ma garantiscono un alto livello di sicurezza esecutiva cambiamenti in corso d’opera, e possano nascere attraverso la massimizzazione della modularizzazione, anche problemi di sicurezza e realizzativi, oltre che la realizzazione cioè delle nuove infrastrutture in aree extra costi. sicure e il più possibile a bassa quota. Quindi noi non ci limitiamo a eseguire l’opera, ma Poi, nel giro di poche ore, quando il traffico scema, offriamo gli spunti necessari per fare le cose al meglio, l’opera viene spostata nella sua posizione finale. ancora prima di iniziare”. L’impatto è prossimo allo zero e seguendo questo 9
INDICE usato anche per gli impianti Wanda Metropolitano dell’Atletico Madrid e Hotspur del Tottenham. Si tratta di un’operazione altamente spettacolare, con un’enorme ragnatela di cavi che solleviamo verso l’alto portando la struttura nella sua posizione. Tutte queste operazioni le realizziamo grazie alla nostra Ingegneria di primissimo livello, che ci permette di definire e realizzare soluzioni sempre diverse e innovative, e di non porre mai un limite alla esecuzione sicura di operazioni spettacolari e mai realizzate prima”. In Italia, dopo quanto successo a Genova, si è riscoperta anche l’ordinaria amministrazione. “Che è fondamentale, certamente. Abbiamo parlato di operazioni e progetti eccezionali, ma questo concept lo applichiamo con successo anche alla manutenzione ordinaria, limitando l’impatto e i disagi Installazione della copertura del nuovo stadio del Tottenham sulle infrastrutture esistenti”. con l’uso sincronizzato di 216 martinetti idraulici (strand jacks) Permetta una battuta, ma dal trasporto con cui schema abbiamo lavorato anche in diversi aeroporti, parla l’immagine stereotipata dell’ingegnere un po’… ad esempio sulla passerella che unisce i due terminal ‘freddo’ non sembra stagliarsi bene su di lei… dello scalo londinese di Gatwick oppure la nuova “Ma perché in Fagioli facciamo tutto questo con una torre di controllo di Heathrow. passione sfrenata. Mi creda, non è retorica. Siamo Ma potrei citare anche gli stadi: abbiamo sviluppato appassionati del nostro lavoro, siamo orgogliosi di un metodo di installazione delle tensostrutture quello che facciamo e soprattutto del fatto che le applicato per la prima volta dieci anni fa a Kiev e poi nostre opere poi siano al servizio delle persone”. Installazione delle sezioni del nuovo ponte San Giorgio a Genova con pesi fino a 2.000 tonnellate 10
ship2shore infrastrutture liguri_Layout 1 (V) 11/10/2021 11:17 Pagina 1 SINCE 1955 A L S E R V I Z I O D E L LE G R A N D I O P E R E INGEGNERIA, TRASPORTI E SOLLEVAMENTI AD ALTO VALORE AGGIUNTO PER LE COSTRUZIONI Trasporto, sollevamento e installazione di un ponte ferroviario da 2.500 tonnellate per la nuova tratta dell’ Alta Velocità Napoli ‐ Bari ‐ JACK-UP SYSTEM Fagioli è orgogliosa di presentare il “Modular Jack‐up System”: un sistema modulare incrementale dove i blocchi in acciaio vengono impilati con un sistema di cilindri idraulici posizionati ai lati e controllati automaticamente in remoto per sollevamenti fino a 4.000 tonnellate 500 TON DA 2.000 A 4.000 TON 15 M Capacità (singola unità) Capacità totale Altezza massima STRAND JACKS TO R R I M O D U L A R I G R U C I N G O L AT E SPMT S O L L E VAT O R I I D R A U L I C I oltre 1.000 unità (15 750 ton) oltre 1.000 m di torri capacità fino a 3.000 ton oltre 1.300 assi capacità fino a 800 ton www.fagioli.com
INDICE “L’Italia può diventare l’hub mediterraneo per l’import di idrogeno: non perda questa possibilità” Andrea Bombardi (Carbon Reduction Excellence Executive Vice President RINA): “La Liguria e i suoi porti possono avere benefici dalla costituzione di una Hydrogen Valley. Ma serve una visione più sistemica” Andrea Bombardi, Carbon Reduction Excellence Executive Vice President RINA “L’Italia ha la possibilità di diventare l’hub mediterraneo già guadagnato un vantaggio competitivo rispetto alle per l’import di idrogeno. Una grande opportunità che batterie sulle lunghe percorrenze. Nel nostro Paese non può lasciarsi scappare. E una Hydrogen Valley in ci stiamo lavorando, i fondi del PNRR aprono scenari Liguria sarebbe strategica soprattutto per il suo asset interessanti relativi al finanziamento delle tecnologie, più importante, quello portuale”. Parola di Andrea cioè della possibilità di iniziare a fare per fare domani, Bombardi, Carbon Reduction Excellence – Executive di sporcarsi le mani per capire meglio l’idrogeno, Vice President del RINA, che in questa intervista capire come usarlo e far crescere le tecnologie per snocciola tutti i vantaggi legati all’H2 – e non relativi sfruttarlo al meglio. solo alla decarbonizzazione – con un focus sull’Italia Questo è un tema che abbiamo affrontato in passato e la Liguria. anche per le rinnovabili: le performance dei pannelli Ingegner Bombardi, partiamo descrivendo lo stato solari oggi sono diverse, rispetto a 15 anni fa. dell’arte: come viene impiegato l’idrogeno, per quali La tecnologia va quindi stimolata e per l’idrogeno scopi viene utilizzato e quali sono le richieste del non era mai successo in precedenza come in questo mercato in questo senso? periodo. La mobilità dei mezzi pesanti è un tema, il “L’Italia è ancora indietro rispetto ad altri Paesi ferroviario anche, soprattutto per quanto riguarda i europei. In Olanda, ad esempio, esistono già delle collegamenti di ultimo miglio nei porti. In Italia abbiamo importanti iniziative nelle aree portuali, lo stesso più di 5mila chilometri di linee a diesel che, senza vale per il Belgio, ad Anversa, mentre in Germania spendere soldi per nuove infrastrutture, potrebbero esistono già più di 90 stazioni di rifornimento passare direttamente all’idrogeno e connettersi con stradale, quindi per la mobilità pesante, dove l’H2 ha una mobilità integrata”. 12
INDICE Che ruolo può avere l’idrogeno nella usino a tutto tondo. La possibilità di mettere a decarbonizzazione dei porti e della logistica? terra delle eccellenze liguri, che ci sono, di attrarre “Oggi manca un’infrastruttura dedicata, che i finanziamenti necessari e di avere un approccio genererebbe un’integrazione delle varie soluzioni. sistemico delle aziende e degli amministratori come Mi spiego meglio. La possibilità di avere delle Comuni, Regione e Autorità Portuali per fare una stazioni di rifornimento di idrogeno nei porti, dove filiera integrata va attuata sfruttando il punto forte i camion caricano e scaricano, consentirebbe di della Liguria, che sono appunto i porti. Ma serve una mantenere la competitività dello scalo verso un visione più sistemica e integrata, altrimenti rischiamo trasporto più sostenibile. Non è detto che l’H2 debba di creare delle diseconomie tra un punto e l’altro. necessariamente andare bene per qualsiasi tipo di E questo andrebbe bene sia per i terminal industriali sia trasporto: abbiamo parlato dei mezzi pesanti, della per quelli dedicati ai passeggeri, dove l’attenzione alla ferrovia, ma anche alcune imbarcazioni che stiamo sostenibilità, in particolare per il traffico crocieristico, già studiando e che potrebbero svolgere ad esempio è ancora più elevata. Questo consentirebbe anche di i servizi nelle acque interne dei porti; mi vengono decarbonizzare l’industria del turismo e di attrarre in mente anche le gru portuali, i muletti, le caldaie sempre più giovani: i dati ci dicono che la ‘generazione per gli uffici. Bisogna quindi ragionare in un’ottica di Z’ conosce meglio delle altre il problema del complementarietà delle soluzioni. riscaldamento globale e allora noi dobbiamo lavorare Oggi non c’è la panacea, ma la possibilità di ragionare su questo, creando anche competenze nuove”. e stimolare la tecnologia affinché domani sia sempre Anche la formazione, quindi, ha il suo peso. più performante e che si applichi bene al settore che “Certamente. Faccio un esempio: il RINA lavora nel si intende decarbonizzare”. ferroviario sfruttando competenze sull’idrogeno che Veniamo a Genova e alla Liguria: si può trarre ci derivano dalla nostra esperienza nell’ambito dei vantaggio da tutto questo? Crede che sia ipotizzabile combustibili fossili, delle raffinerie. Quando ci siamo la realizzazione di una Hydrogen Valley? presentati sul progetto H2iseO a Ferrovie Nord “Una Hydrogen Valley è un distretto in cui si va a Milano abbiamo unito le nostre esperienze in ambito utilizzare l’idrogeno come un vettore energetico ferroviario con quelle relative all’idrogeno. Oggi e in cui si vanno a costruire progettualità che lo dobbiamo trasferire competenze dal mondo nativo Possibile soluzione di decarbonizzazione per il porto in un contesto integrato 13
INDICE dell’idrogeno agli altri mondi che un domani saranno per lo stoccaggio. toccati da questo vettore energetico e questa è una A proposito l’idrogeno, in termini di potenza stoccata sfida importante, fatta anche di riconversioni di e di durata dello stoccaggio, ha un comportamento lavoratori”. molto simile al metano. Questo significa che può Ma torniamo ai porti liguri. A suo parere essere trasportato con relativa facilità anche sulle quali tecnologie possono essere decisive per lunghe distanze. Il Cile, ad esempio, esporterà l’H2 in decarbonizzare queste infrastrutture? Europa, ma qui l’energia rinnovabile per produrlo costa “Nei porti liguri si potrebbe puntare alla realizzazione 1/6 rispetto all’Italia, in Arabia Saudita addirittura del sistema di cold ironing che consentirebbe alle navi 1/12. Il nostro Paese si troverà obbligato a importare in banchina di alimentare i sistemi di bordo prendendo idrogeno per alcuni processi che non ne possono energia da terra e spegnendo i motori diesel. I cavi fare a meno, ad esempio l’industria che lavora ad alta necessari per il trasporto dell’elettricità potrebbero temperatura e che non ha altra possibilità di essere essere dei superconduttori direttamente connessi alle decarbonizzata se non questa”. centrali elettriche, ad esempio Savona e La Spezia, Senza dimenticare però la complementarietà con le applicando alle stesse sistemi di cattura, riutilizzo o altre soluzioni… stoccaggio della CO2. I superconduttori sarebbero “Certamente no, lo abbiamo detto all’inizio. Nella raffreddati da idrogeno in forma liquida, producibile fase di transizione energetica dobbiamo tenere all’interno delle aree portuali. Quello stesso idrogeno presenti e sfruttare tutte le possibilità che abbiamo potrebbe poi alimentare anche altri impianti all’interno per abbattere le emissioni di anidride carbonica. Il del porto in un sistema integrato”. PIL dell’Italia aumenterà di circa il 6% quest’anno e le L’idrogeno potrà essere importante per i porti italiani previsioni per il 2022 sono del 4%. Noi sappiamo che anche in quanto commodity da movimentare? a questa crescita, normalmente, corrisponde anche “Assolutamente sì. L’idrogeno in prospettiva diventerà una proporzionale crescita nella produzione di CO2 e una commodity come oggi lo è il gas naturale e dobbiamo lavorare per contrastare questo fenomeno, giocoforza l’Italia sarà un importatore di idrogeno, ad esempio catturandola. potendo diventare in questo senso anche un hub Ci sono tecnologie che ci consentono di farlo, e anche del Mediterraneo. Tutte le economie oil dependent, di riutilizzarla: si stanno sperimentando nel Regno come Nord Africa e Medio Oriente, stanno pensando Unito e in Norvegia, e questa soluzione può essere di produrre idrogeno ed esportarlo e questo avrà d’interesse anche per i nostri sistemi portuali”. bisogno di una nuova logistica, di nuove infrastrutture La sede del RINA a Genova 14
INDICE “Modelli previsionali nei porti per fronteggiare i cambiamenti climatici” Luigi Merlo, presidente di Federlogistica: “Tema troppo sottovalutato. Sul fronte infrastrutturale le risorse non possono più essere un alibi, ma c’è il problema di una carenza strutturale rispetto a quanto si vuole mettere in moto”. Focus sugli scali italiani all’Earth Technology Expo di Firenze Luigi Merlo, Presidente Federlogistica previste dal PNRR, con la valutazione dell’avvio GUARDA LA VIDEO INTERVISTA di molti cantieri grazie ai commissariamenti. Una fotografia quindi molto fiduciosa, che necessita Infrastrutture, cambiamenti climatici, l’impatto delle tuttavia di una grande attività di vigilanza perché risorse del PNRR nella portualità italiana e più in ogni giorno riscontiamo, sia da parte degli stessi generale nel mondo della logistica: sono i tanti temi commissari sia da parte delle istituzioni, difficoltà trattati in questa intervista con Luigi Merlo, presidente attuative, gestionali, funzionali. Quindi io credo di Federlogistica. che dal punto di vista della programmazione e della Luigi Merlo, già assessore ai Trasporti in Regione pianificazione degli investimenti ci siamo, e anche Liguria e presidente dell’Autorità Portuale dell’avvio dei cantieri, ma occorrerebbe un maggior di Genova, oggi presidente di Federlogistica: monitoraggio da parte del Governo per dare un dovesse scattare una fotografia dello stato delle supporto ai commissari e sincerarsi che non ci siano infrastrutture in Italia, sia lato terra sia portuali, che intoppi o difficoltà che purtroppo si registrano cosa emergerebbe? ancora. Anche perché si è parlato molto di ‘modello “Sarebbe una fotografia di grandi aspettative e Genova’, ma in realtà quello che si è applicato è un opportunità, legate alle opere in corso e a quelle ‘modello Genova’ per così dire spurio, nel senso che 16
INDICE non ci sono quelle condizioni legate all’urgenza e alla Su questo c’è una sottovalutazione complessiva, e necessità, e quindi le tempistiche non saranno così invece bisognerebbe indirizzare le energie su questa brevi, anche se abbiamo il vincolo del PNRR”. e su altre infrastrutture, come il completamento Presidente, abbiamo fatto un quadro rivolto al dell’Aurelia bis”. futuro. Parliamo però del presente: soprattutto in Parliamo di infrastrutturale portuali. Negli scali Liguria, sul fronte autostradale, emergono ancora italiani ci sono vari progetti in corso, come la Diga grossi problemi legati alla manutenzione e al modo di Genova, la Darsena Europa di Livorno, l’Hub di in cui si interviene. Ravenna. Secondo lei sono interventi centrati? “Una situazione preoccupante che purtroppo non Lei fa spesso riferimento all’attenzione da porre sarà di breve periodo. Basta vedere quello che sta ai cambiamenti climatici, è davvero un tema così accadendo ora, dopo una pausa estiva in cui i cantieri impellente anche per la portualità italiana? erano chiusi: se si prendono interi tratti, da La “Gli interventi previsti sono utili e importanti, anche Spezia a Genova ma anche da Genova verso Savona, se registro un po’ ovunque in Italia, parlando con i abbiamo lunghi percorsi con deviazioni, interventi, rappresentanti delle Autorità Portuali, il problema che corsie uniche, anche con condizioni di pericolosità, la mole di lavoro che hanno, in rapporto alle risorse basta un piccolo incidente per formare code di decine che si sono liberate, se non ci sarà un’implementazione di chilometri. di strutture difficilmente potrà essere avviata con i Sappiamo che la Liguria ha il 20% delle gallerie di tempi e le aspettative date. tutta Europa, e questo è un dato di fatto. Si tratta Quindi non c’è più un alibi legato alle risorse ma di interventi che per quanto strutturali non saranno c’è un tema diverso, la necessità di avere mezzi comunque definitivi, e allora mi domando il perché ci e personale a disposizione per tutti i cantieri che siano ancora resistenze sulla necessità di realizzare la riguardano i porti italiani. Bisognerebbe ragionare Gronda. Non so quanto questa rete autostradale, per su piani regolatori di sistema che pochissime realtà quanto mantenuta, possa ancora reggere nel tempo: hanno avviato dal 2016 ad oggi, nonostante fosse occorre costruire un’alternativa a monte per evitare di previsto dalla legge. Continuare a fare pianificazioni in trovarsi in una situazione di totale isolamento. variante e adeguamenti tecnico-funzionali a seconda 17
INDICE delle situazioni non rende giustizia alla logica della che succederà non potremo fare niente o quasi per le pianificazione nazionale che era l’obiettivo primario infrastrutture, ma potremo tutelare la vita umana, che della riforma Delrio. è fondamentale”. Questo è un tema che deve essere ripensato, Proprio nelle ultime settimane a Genova c’è stata occorre una regia più completa e strutturata a livello una allerta rossa e i lavoratori del porto hanno ministeriale”. scioperato perché, a loro dire, mancavano le Poi c’è il tema dei cambiamenti climatici… condizioni di sicurezza. Come se ne può uscire? “Che è ampiamente sottovalutato. Ne abbiamo parlato “Occorre una risposta che non sia basata sulla all’Earth Technology Expo di Firenze, dedicato proprio percezione, l’emotività o la preoccupazione, ma che agli effetti di questi cambiamenti sul fragile territorio si poggi su dati certi. italiano, organizzato dalla Presidenza del Consiglio Gli elementi, gli studi e le analisi che stiamo dei Ministri e dalla Protezione Civile. Una sezione è elaborando dovrebbero portare proprio a questo, e stata dedicata proprio alla portualità, coordinata dal a portare condizioni di maggiore sicurezza non solo sottoscritto con il presidente di Assoporti Rodolfo per chi lavora a terra, ma anche per i servizi tecnico- Giampieri, rappresentanti di ENEA, SNAM, del nautici, dai piloti agli ormeggiatori. Cetena, del Rina. Proprio insieme a ENEA e ad altri Serve poi intervenire sull’attrezzaggio dei porti: bitte centri europei, come Federlogistica abbiamo vinto più resistenti, distanziatori, analisi della situazione il progetto europeo CoCliCo (Coastal Climate Core delle banchine, delle dighe. Services) che riguarda proprio l’importanza di modelli Tutto questo non c’è oggi nei nostri porti ed è previsionali dedicati ai porti, che siano anticipatori dei un’occasione mancata nel PNRR. fenomeni. Noi chiediamo che ci sia un piano straordinario Questo eviterebbe situazioni come quelle che si di analisi della sicurezza dal punto di vista della sono verificate negli ultimi anni, penso ad esempio portualità italiana: spesso le infrastrutture risalgono a quanto successo a Rapallo: se tu sai con alcuni all’inizio del ‘900 e di certo non sono in grado di giorni di anticipo quello che potrebbe accadere, hai reggere a situazioni estreme come quelle che stiamo il tempo per metterti al riparo ed è anche un tema di affrontando”. sicurezza sul lavoro: se riusciamo a prevedere quello 18
INDICE Il ‘modello Fincantieri’ per la rinascita di Genova La controllata Infrastructure, insieme a Webuild, ha ricostruito il ponte crollato. Bono: “Era nel nostro destino e abbiamo onorato questa responsabilità”. I segreti di un’opera dall’elevato valore simbolico realizzata in tempi record e con procedure innovative L’AD di Fincantieri Giuseppe Bono con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Marzo 2019. Sono passati appena sette mesi dal dal luogo della tragedia e della rinascita, ma anche disastroso crollo del ponte Morandi a Genova, e a quello di Castellammare di Stabia, da cui partì la prima Valeggio sul Mincio, provincia di Verona, si tiene di chiatta con i conci d’acciaio giunta in Liguria dopo fatto un doppio evento: si inaugura lo stabilimento aver risalito tutto il Tirreno. Ma tutto il gruppo, che di Fincantieri Infrastructure, società del gruppo è presente in sei regioni italiane, è stato partecipe di Fincantieri specializzata nella progettazione, un progetto prioritario, per il quale tutte le energie realizzazione e montaggio di strutture in acciaio sono state messe a disposizione, senza per questo su progetti di grande dimensione, e nasce il nuovo venir meno a nessuno degli impegni pregressi. Nella viadotto, con il contestuale taglio della lamiera costruzione del ponte sono state impiegate anche del primo ‘pezzo’ del ponte San Giorgio. Un ponte le controllate genovesi di Fincantieri, Seastema e progettato e realizzato, su disegno di Renzo Piano, Cetena, responsabili per lo sviluppo tecnologico proprio da Fincantieri Infrastructure e da Webuild, dell’infrastruttura. unite nella joint venture PerGenova. Ma non c’è solo l’abbraccio di tutta Italia, plasticamente Ed è proprio l’impegno della società del gruppo raffigurata nella ramificazione territoriale dei suoi cantieristico leader a livello globale a diventare una cantieri, a legare in modo indissolubile Fincantieri doppia metafora. La prima è quella dell’abbraccio e Fincantieri Infrastructure al capoluogo ligure. Il di tutta Italia alla città di Genova ferita. Fincantieri ‘modello Genova’, fatto di coraggio, rapidità, scelta Infrastructure infatti ha coinvolto nella realizzazione delle migliori competenze e visione si staglia infatti dell’opera alcuni dei suoi principali cantieri, da nord alla perfezione sul profilo del gruppo cantieristico. a sud della Penisola: quello di Valeggio sul Mincio, Basta ricordare le parole dell’amministratore delegato appunto, e poi quello di Sestri Ponente, a due passi Giuseppe Bono: “Il disegno di Piano di un ‘ponte- 19
INDICE nave’, le esigenze di rapidità nell’esecuzione, il Alcuni numeri, giusto per rendere l’idea di che cosa collegamento con il territorio: questo ponte era nel ha rappresentato la realizzazione del nuovo viadotto. nostro destino, e abbiamo onorato a pieno questa L’impalcato principale del ponte è costituito da una responsabilità proprio grazie al modello Fincantieri, travata lunga 1067 metri, formata da un totale di 19 dove gestire progetti complessi, nel rispetto di tempi campate in acciaio e calcestruzzo, di cui 14 da 50 e costi, organizzando una molteplicità di partner, è la metri, 3 da 100 metri, 1 da 40 metri e 1 da 26 metri. norma”. All’impalcato del ponte è strutturalmente connessa Lavorare bene, rispettando i tempi, anticipandoli una rampa, sempre in acciaio-calcestruzzo, lunga 110 quando è possibile. Da sempre Fincantieri opera metri, a 3 luci. secondo altissimi standard, lavorando con molte La distanza tra i due appoggi successivi è ditte diverse, operando con l’indotto e organizzando rispettivamente di 34 metri, 43 metri e 32 metri. il lavoro in modo che non si creino discrasie. Quello Il piano stradale del ponte è a 45 metri d’altezza. Il che oggi viene chiamato ‘modello Genova’ non è altro, ponte è sorretto da 18 pile con un passo costante quindi, che l’espressione di un modo di procedere che di 50 metri, a eccezione delle tre campate centrali l’azienda conosce e adopera da sempre: ‘il modello che, attraversando il torrente Polcevera e le aree Fincantieri’. ferroviarie, hanno un passo di 100 metri. 20
INDICE Le dimensioni esterne delle pile per le campate da 50 ponte sospeso sul Danubio, che una volta ultimato e 100 metri sono di 9,5 per 4 metri. 281 i pali delle sarà il più lungo del Paese e il terzo con la campata sottofondazioni a sostegno delle pile e delle spalle. centrale più lunga in Europa. La parte in acciaio dell’impalcato è costituita da tre All’avvio dei lavori, nel giugno 2019, il ponte sospeso conci trasversali, realizzati con lamiere di differenti più grande al mondo in via di realizzazione. spessori per una larghezza totale di 26 metri, in Con una lunghezza complessiva di 1.975 metri e grado di rendere semplice e veloce la costruzione e il una campata centrale di 1.120 metri, questo ponte montaggio di più campate in sequenza. rappresenta un’opera altamente strategica per il La struttura interna, composta da diaframmi in acciaio, Paese, cofinanziata dall’Unione Europea. ha permesso un elevato grado di ottimizzazione delle Sorgerà a soli 8 km di distanza dalla cittadina di Braila, prestazioni dei materiali stessi in relazione alla velocità in Romania, dove ha sede lo stabilimento di Vard, di realizzazione e assemblaggio delle parti. società del Gruppo Fincantieri. Completa l’impalcato la soletta, realizzata con elementi Il cantiere impiegherà circa 200 risorse per la prefabbricati in calcestruzzo armato e successivo realizzazione e l’assemblaggio dei 79 blocchi di acciaio getto di completamento. dell’impalcato, per un totale 20.000 tonnellate. Ma Fincantieri Infrastructure, che opera come EPC Fincantieri Infrastructure si è inoltre aggiudicata contractor con competenze di project management, in ATI con Fincosit l’assegnazione dei lavori per lo di ingegneria e di costruzione non comuni, maturate spostamento e l’ampliamento della diga foranea del in un settore complesso come quello della costruzione porto di Vado Ligure, appaltati dall’Autorità di Sistema navale, è oggi attiva su diversi fronti. del Mar Ligure Occidentale. Sta partecipando alla costruzione in Romania di un
INDICE “La comunità portuale di Genova si è dimostrata più forte del gap infrastrutturale” Pitto (Spediporto): “I traffici sono ben radicati, ma non possiamo dormirci sopra: bene il Terzo Valico, ora sprint per il quadruplicamento della Tortona-Milano e per la Gronda. La digitalizzazione ci può aiutare a tamponare i problemi. L’idea di una Green Logistic Valley in Valpolcevera è vincente per tutti, vi spiego perché” quadruplicamento della linea fra Tortona e Milano: sarebbe assurdo completare la prima opera e poi rendersi conto che senza questa interconnessione non più funzionare come dovrebbe. Un altro pezzo è la Gronda, più futuribile. Ma si tratta di un’opera indispensabile”. Anche manutenere l’esistente non sembra un gioco da ragazzi… “Sappiamo che per ancora cinque anni dovremo convivere con questi cantieri, che interessano tutte le nostre autostrade: la A7, la A10, la A12, la A26. La situazione è sotto gli occhi di tutti”. Come è cambiata la vita di chi lavora con il porto di Genova e quindi deve servirsi di questa infrastrutture autostradali malandate? “Non è semplicissimo da dire. Se non ha impattato sui volumi, questo contesto ha avuto conseguenze pesantissime in termini di rapidità, puntualità e affidabilità, che sono tre elementi fondamentali per chi fa il nostro lavoro. Detto questo, sono emersi anche dei lati positivi”. Quali? “Nonostante queste difficoltà, il nostro sistema portuale ha retto, grazie agli sforzi di tutta la comunità. Questo significa che i traffici sono ben radicati a Alessandro Pitto, Presidente Spediporto Genova e qui rimangono anche a fronte di problemi di questo genere. Attenzione però, non possiamo Per scattare una fotografia – senza filtri negativi – dormirci sopra: se nel breve-medio periodo è difficile dello stato attuale delle infrastrutture in Liguria ipotizzare di spostare traffici da Genova a un altro bisogna scegliere una parola negli ultimi tempi porto, nel lungo periodo questo può essere possibile”. abusata, ma che in questo contesto si staglia alla Siete soddisfatti dell’accordo che è stato raggiunto perfezione: resilienza. con ASPI? Quella del sistema portuale di Genova e Savona, del “Bisognerà valutarne la sua messa a terra, ma io credo suo cluster, dei suoi operatori: tutti capaci di ‘tenere che sia sempre meglio trovare un accordo che litigare. botta’ nonostante tutto quello che è successo dal I tempi di un contenzioso sono sempre più lunghi crollo di ponte Morandi in poi. di quelli di un’intesa, figuriamoci per una vicenda di Il fotografo in questione è Alessandro Pitto, presidente questa portata. di Spediporto, l’associazione che raggruppa oltre 300 Quello che mi auguro, tuttavia, è che chi ha subito un imprese di spedizione. danno possa essere ripagato. Pitto, che contorni assume questa fotografia La scarsa o assente manutenzione delle autostrade dell’esistente? ha comportato perdite e problematiche per “Manca qualche pezzo, alcuni li stiamo mettendo, tantissime categorie. Nessuno di noi vuole mettersi altri spero lo faremo a breve. Qualche esempio: sullo stesso piano di chi ha perso la vita o la casa, ci uno dei pezzi che stiamo mettendo in esercizio è il mancherebbe altro. Ne abbiamo il massimo rispetto. Terzo Valico, uno che spero metteremo a breve è il Ma le responsabilità di questa situazione hanno 22
INDICE nomi e cognomi, ed è giusto che chi rompe, paghi. un grande volano per tutta l’economia del territorio, Teniamo anche conto che in questi mesi c’è stata a partire dalla creazione di posti di lavoro. E questo anche la pandemia, con meno gente in circolazione. rafforzerebbe anche la competitività del porto”. Ma già questa estate, con la ripresa dei traffici legati In che modo? ai traghetti, abbiamo visto cosa può succedere: “Le compagnie attive nel trasporto merci sono sempre se arrivano due ferry in contemporanea, il nodo meno e sempre più forti, possono fare il bello e il autostradale si blocca. Non è accettabile”. cattivo tempo, magari portare altrove i traffici. Voi state spingendo il progetto di una ‘Green Logistic Se invece le aziende di destinazione dei beni sono a Valley’ in Valpolcevera. Di che cosa si tratta? Genova, in Valpolcevera, avrebbero un motivo in più “Siamo partiti dall’idea di fare qualcosa per una zona per continuare a servirsi delle nostre banchine: perché che ha visto il crollo del ponte Morandi e che ha al andare altrove se lo spazio di lavorazione delle merci suo interno diverse aree in disuso, sottoutilizzate e è lì? Occorre lavorare su entrambi i lati per creare un degradate. La nostra idea è quella di non procedere interesse reciproco”. a macchia di leopardo, ma di avere un disegno C’è poi il tema delle infrastrutture digitali, di cui complessivo. Quindi pensiamo all’insediamento di ultimamente si fa un gran parlare. attività legate alla logistica, ma che siano ad elevato “Non è un caso. Una ventina di anni fa, in un momento valore aggiunto. Nessun parcheggio o deposito di di crisi con tempi di gestione insopportabili, era nato il container, quindi, che peraltro comportano esternalità sistema digitale del porto di Genova. Un’innovazione negative per i cittadini, bensì attività economiche pionieristica. legate alla lavorazione delle merci, che spesso sono Ora siamo in un momento per certi versi simile, insediate nelle vicinanze dei porti, anche se a Genova anche se per motivi diversi, e noto la stessa spinta: non è successo e si è dovuto ricorrere ad aree in altre a breve avremo lo svincolo telematico delle merci regioni. e poi il sistema di preavviso di arrivo dei mezzi Ad esempio a Barcellona è stato fatto qualcosa del pesanti in porto. Una vivacità che ci fa ben sperare: genere, con l’arrivo di brand come Sony e Decathlon, le infrastrutture digitali possono aiutarci in modo con riguardo anche alla sostenibilità ambientale, determinante anche a sopperire le mancanze causate poco o per niente impattanti e in grado di portare dai disagi che viviamo per le infrastrutture materiali”. Un quadro d’insieme della Genova che verrà: cavi sottomarini, Terzo Valico, Gronda, interconnessioni ferroviarie 23
INDICE DL Infrastrutture, le novità per il mondo dei trasporti Misure favorevoli per i porti di Genova e Venezia; sostegni alla Culmv e ai terminalisti; via libera agli autoarticolati fino a 18 metri; ART può far fronte al calo dei contributi Il Consiglio dei Ministri ha approvato ad inizio rispetto ai corrispondenti mesi dell’anno 2019, delle settembre il DL Infrastrutture,che al suo interno – risorse non assegnate dal Dl Rilancio. compresi anche gli emendamenti successivamente Confermati inoltre l’ampliamento dei confini delle discussi e approvati – contiene diverse misure di AdSP del Mare di Sardegna (entra Arbatax) e dell’AdSP rilievo per il trasporto marittimo e stradale e per il del Mare della Sicilia Occidentale (entrano Porto mondo dei porti. Rifugio e Porto Isola di Gela), lo stanziamento di 37 Il testo modifica in modo sostanziale il decreto milioni di euro a beneficio dell’AdSP dello Stretto per legge emanato lo scorso 14 agosto, ribattezzato miglioramenti infrastrutturali relativi al traghettamento ‘DL Agosto’, con un’apertura ai sostegni, di fatto, fra Sicilia e Calabria e, infine, lo stanziamento di anche alle società armatoriali le cui navi battono 300 milioni di euro fra il 2022 e il 2026 al fine di bandiera comunitaria. Il decreto interviene in modo accelerare il ‘Piano nazionale di implementazione del cospicuo anche su quello che fu ribattezzato Decreto sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, Rilancio, emanato il 19 maggio 2020, ampliando al European Rail Traffic Management System, ERTMS’. periodo compreso fra il 1 gennaio e il 31 luglio 2021 Per quanto riguarda l’autotrasporto, il decreto la possibilità, per le AdSP, di ridurre l’importo dei sancisce la libera circolazione di autoarticolati canoni concessori per gli articoli 16, 17 e 18 della (complessi veicolari trattore-semirimorchio) con legge 84/94 e di quelli relativi alle concessioni per la lunghezza fino a 18 metri. L’aumento della lunghezza gestione di stazioni marittime e servizi di supporto massima consentita, a parità di peso ammesso, a passeggeri. Riduzione riconoscibile solo a chi può migliora la capacità di carico dell’autoarticolato che dimostrare di aver perso, rispetto ad analogo periodo può così trasportare 37 pallet, ossia 4 in più rispetto del 2019, una quota pari o superiore al 20% del suo alla configurazione attuale standard, garantendo fatturato. maggiore efficienza nei trasporti su gomma e una Per quanto riguarda i terminalisti, potranno beneficiare, tendenziale riduzione dei veicoli in circolazione e a titolo di indennizzo per le ridotte prestazioni rese delle emissioni inquinanti. da dette società conseguenti alla riduzione dei volumi Nella prima sessione della conversione in legge presso di traffico dal 1° gennaio 2021 al 31 luglio 2021, le Commissioni Trasporti è Ambiente alla Camera è 25
INDICE stato riconosciuto un totale di 168 milioni di euro al corrispondente mese dell’anno 2019, per cause destinati alla Capitaneria di Porto, diluiti fra il 2022 e riconducibili alle mutate condizioni economiche degli il 2036, al fine di “realizzare e aggiornare l’interfaccia scali del sistema portuale italiano in conseguenza unica marittima europea” prevista dal regolamento dell’emergenza epidemiologica”. UE 2019/1239. Per quanto riguarda Venezia, una decisa ‘spinta’ Ancora il porto di Saline Joniche è entrato a far parte per la realizzazione degli approdi per le navi da dell’Autorità di Sistema Portuale dei mari Tirreno crociera nell’area di Marghera arriva anch’essa Meridionale e Ionio, mentre quello di Licata è stato dall’emendamento prestato da Paita e Rotta, che ricompreso nell’AdSP del Mare di Sicilia Occidentale. prevede “nel caso dei porti in cui siano tuttora in vigore Nella seconda tornata di esame sono arrivate buone Piani regolatori portuali approvati antecedentemente notizie per i porti di Genova e Venezia. Le misure di all’entrata in vigore della presente legge (la 84/94, interesse per quanto riguarda il capoluogo ligure sono ndr), nelle more dell’approvazione del nuovo piano due. Il primo arriva da un emendamento delle relatrici, regolatore portuale, laddove il comitato di gestione ovvero le presidenti stesse delle due Commissioni, dell’Autorità di sistema portuale ravvisi la necessità Raffaella Paita e Alessia Rotta, e riguarda le modifiche di realizzare opere in via d’urgenza, il piano operativo all’articolo 5 della legge 84/94, che riguarda triennale di cui all’articolo 9, comma 3, lettera a), può l’adozione da parte delle AdSP dei DPSS (Documento definire, in via transitoria, la destinazione funzionale di Programmazione Strategica e di Sistema) e dei PRP di alcune aree sulla base delle funzioni ammesse (Piano Regolatore Portuale). dall’articolo 4, comma 3”. In estrema sintesi i porti non hanno più interesse Arrivano buone notizie anche per i terminalisti, dopo paesaggistico, dal momento che il DPSS viene adottato le proteste: viene infatti prorogato fino al 15 dicembre dal Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema di quest’anno quanto previsto dal Dl Rilancio, ovvero Portuale, viene sottoposto al parere dei Comuni e la possibilità, da parte delle AdSP, di scontare i canoni delle Regioni territorialmente interessate e infine concessori in favore di quelle imprese che abbiano viene approvato dal MIMS, senza che sia sottoposto accusato un calo di fatturato pari o superiore al 20% alla procedura di VAS (Valutazione Ambientale rispetto al 2019 in conseguenza dell’emergenza Strategica). Una modifica che dovrebbe permettere, sanitaria. almeno nelle intenzioni, un percorso più snello per Infine le modifiche all’articolo 3 del Dl Infrastrutture la realizzazione della nuova diga foranea del bacino consentiranno all’Autorità di Regolazione dei Trasporti storico di Genova, quello di Sampierdarena. (ART), “in considerazione degli effetti negativi Per quanto riguarda l’Autorità di Sistema Portuale del determinati dall’emergenza epidemiologica sui Mar Ligure Occidentale (porti di Genova e Savona), fatturati degli operatori economici operanti nel settore quest’ultima “è autorizzata a corrispondere, al del trasporto registrati nell’esercizio 2020”, di “fare soggetto fornitore di lavoro portuale (la Culmv, ndr) fronte alla copertura delle minori entrate derivanti un ulteriore contributo, nel limite massimo di spesa dalla riduzione degli introiti connessi al contributo per di 1 milione di euro per l’anno 2021, pari a 90 euro il funzionamento mediante l’utilizzo della quota non per ogni lavoratore in relazione a ciascuna giornata vincolata dell’avanzo di amministrazione accertato di lavoro prestata in meno nell’anno 2020 rispetto alla data del 31 dicembre 2020”. 26
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