MA QUANTE GRANDE L'AMAZZONIA? - Da un Transamazzonica - Viaggi Avventure nel Mondo

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MA QUANTE GRANDE L'AMAZZONIA? - Da un Transamazzonica - Viaggi Avventure nel Mondo
RACCONTI DI VIAGGIO | Colombia
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                                                                                       Bolivia Brasile Colombia Peru’

        MA QUANTE ' GRANDE
        L'AMAZZONIA?
                                               Da un Transamazzonica

Testo e foto della coordinatrice Susanna Ceccherini

  “Alfonso”, disse Soul, “ma quant’è grande               eleggere il cassiere. Si offre (per così dire!) Claudio,
  l’Amazzonia?”                                           Tanto di cappello, visto che è anche il suo primo
  “Quant’è grande?” Alfonso sorrise.                      viaggio con AM.
  “Una sola regione di quella terra è più grande della    Più meno rifocillati, ma sicuramente carichi, ci
  vita di un uomo.”                                       imbarchiamo per Santa Cruz.

  (Vivere come se si fosse eterni – Luisa Mandrino)       GIORNO 02 – 5 Agosto 2018 – Parco Madidi

                                                          Volo senza intoppi, se non che all’arrivo ci
  GIORNO 01 – 4 Agosto 2018 – Italia-La Paz               avvertono che il nostro volo del mattino seguente,
  Santa Cruz – Rurrenabaque – Parco Madidi                per Rurrenabaque, è anticipato di un’ora e
                                                          partirà alle 08:00. Poco male, eccetto la sveglia
  Arrivo a Malpensa che sono da poco passate              che suonerà un’ora prima...Prendiamo la nostra
  le 13. Il volo sarà alle 16:15, ma è stagione di        coincidenza e per le 11:00 arriviamo a La Paz.
  overbooking ed è meglio non rischiare. Incontro         Per chi non ci è mai stato, l’effetto è stranissimo.
  subito Ferdinando, il primo partecipante che si è       Dall’alto la città sembra spuntare da una sorta di
  iscritto e quello con cui abbiamo parlato più a lungo   cratere, con i palazzi più alti e moderni al centro,
  del viaggio, aspettando per settimane che il gruppo     e le casette, più basse e povere, sparpagliate sulle
  si formasse e che questa avventura prendesse            pareti di questa sorta di imbuto. Tutto ha i colori
  finalmente il volo! Di li a poco ci raggiungono         della terra, le sfumature di arancio e marrone sono
  anche Claudio ed Eli, una giovane coppia, appena        infinite e interrotte solo dai tetti multicolore delle
  sposata, che ha deciso di unirsi a noi per il loro      casette. Atterriamo, a El Alto e nei primi cinque
  viaggio di nozze. E’ davvero incredibile e tra me       minuti l’effetto dell’altezza si fa sentire. Siamo
  e me, spero che non si pentano di questa scelta         oltre i 4000 metri, nell’aeroporto più alto del
  tanto eccentrica!                                       mondo. Recuperati i bagagli e anche la tachicardia,
  Cominciamo a fare conoscenza, mentre intanto            prendiamo due taxi e raggiungiamo l’hotel. Il
  il tabellone ci avverte che il nostro volo per          Sagarnaga, punto fisso dei gruppi di Avventure, è
  Madrid partirà con due ore di ritardo. In Spagna        molto carino, in pieno centro nella città vecchia,
  avremo avuto uno scalo di 5 ore per cui ci stiamo       proprio accanto al suggestivo Mercado de las
  comunque con i tempi.                                   Brujas, dove, ovviamente, sistemati i bagagli, non
  Finalmente alle 20 partiamo. A Madrid recuperiamo       manchiamo di farci un giro. Tra foglie di coca, feti
  anche gli ultimi due partecipanti, Francesco (che       di lama, e piccoli feticci pachamama, è davvero
  presto diventerà per tutti Frank), napoletano,          una full immersion nella coloratissima atmosfera
  allenatore di pallavolo, ed Edoardo, romano con la      boliviana! Le signore delle bancarelle, con i loro
  passione per la barca e il mare.                        abiti multistrato, coloratissimi, e le tradizionali
  Abbiamo giusto il tempo di berci una birra ed           bombette, ci offrono invitanti ogni genere di

2 - Avventure nel mondo 1 | 2019
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mercanzia. Altre ci guardano incuriosite e sorridono       Speriamo di essere stati solo sfortunati.
volentieri davanti all’obiettivo. Tuttavia il nostro       Arrivati in aeroporto, scopriamo che siamo stati di
giro è breve, perché abbiamo un appuntamento.              nuovo ricollocati. Non più il volo delle 9 e neanche
Fernando, la persona che ci ha accolto in hotel,           delle 8. Bensì quello delle 10. Nessuno se la prende!
ci ha parlato degli spettacoli di wrestling, che si        Il gruppo è già molto unito e c’è una bella atmosfera.
tengono proprio la domenica pomeriggio a El Alto, è        L’emozione per ciò che ci aspetta è davvero tanta!
uno spettacolo semplice, per i locali, ma proprio per      Avverto il corrispondente e ci dedichiamo con tutta
questo interessante . Ovviamente non possiamo farci        calma ad un’ottima colazione. Ci lanciamo sulle
mancare un’esperienza del genere, per cui alle 16,         buonissime torte locali e i tazzoni di cappuccino,
saliamo a bordo di uno sgangheratissimo pulmino            probabilmente gli ultimi che assaggeremo per
collettivo e partiamo. E’ il pulmino della scuola,         molto, molto...tempo!
almeno gli altri giorni della settimana, con i suoi        Finalmente partiamo. L’aereo è un piccolo bombardier
sedili minuscoli e un’atmosfera allegra e colorata. A      con un centinaio di posti. La tratta è breve e in circa
bordo conosco Pilar, incuriosita dalla mia macchina        quaranta minuti siamo a destinazione.
fotografica, iniziamo a parlare e a scambiarci             Per la prima volta da quando siamo partiti,
nozioni tecniche. E’ una giovane fotografa spagnola,       percepiamo davvero la foresta Amazzonica! L’aereo
in viaggio da oltre sei mesi con il suo fidanzato, in      comincia ad abbassarsi, ma sotto di noi non c’è
cerca di matrimoni ed altri eventi per poter vendere       niente...solo alberi, il grande fiume, che come una
qualche foto. In meno di venti minuti raggiungiamo         pennellata, incide il verde infinito, e una leggera
siamo di nuovo a El Alto. Il luogo in cui si svolgono      nebbiolina che avvolge il tutto in un’atmosfera
gli incontri è una sorta di capannone, in una zona         incantata. A pochi metri da terra, compare una
molto popolare. Il biglietto, oltre all’ingresso, ci da    pista, uno spiazzo di terra battuta e un po’ d’asfalto.
diritto ad un sacchettino di popcorn, una bibita piena     Veniamo recuperati da un pulmino che in un paio
di coloranti e un piccolo souvenir.                        di minuti ci porta all’aeroporto vero e proprio di
l’atmosfera è surreale. C’è un ring malandato, intorno     Rurrenabaque. Un casotto di legno e lamiera: da un
alcuni spalti. Da un tavolino, un uomo spara musica        lato gli arrivi, dove un furgone, di li a breve scaricherà
a tutto volume, annunciando con enfasi i lottatori e       i nostri bagagli, dall’altra le partenze, due panche e
gli incontri. I primi atleti entrano in campo, hanno       un cartellone di benvenuto. Siamo tutti elettrizzati! Ci
costumi e maschere sul viso, lanciano minacce e            sentiamo davvero catapultati in un’altra dimensione.
anche sedie! Tutto ha un’aria molto “casalinga”, ma        Il viaggio adesso, ha davvero inizio!
il calore del pubblico e l’orgoglio dei combattenti        Un furgone ci scorta fino al villaggio, dove finalmente
rende tutto davvero unico!                                                            conosco Selim, con cui
Assistiamo a tre incontri e                                                           per settimane abbiamo
poi ce ne andiamo. Il sole                                                            organizzato questa parte
sta tramontando e vogliamo                                                            del viaggio. E’ un ragazzone
approfittare di quell’ora                                                             enorme,        sorridente     e
per prendere la funicolare                                                            molto disponibile. Assieme
e vedere la città dall’alto.                                                          a Claudio, il cassiere,
La scelta è azzeccata e                                                               sbrighiamo tutte le formalità,
lo spettacolo e davvero                                                               mentre il resto del gruppo
incredibile!!! La funicolare                                                          inizia a cambiarsi e a
ha una rete vastissima, è                                                             preparare il bagaglio da
incredibilmente      moderna                                                          portare nel Madidi. In
all’avanguardia.      E      fa                                                       pochi minuti siamo tutti
riflettere come un mezzo                                                              pronti. Lasciamo in agenzia
del genere conviva a La Paz                                                           il bagaglio più pesante,
con situazioni di estrema povertà e quartieri al limite    portando con noi solo lo stretto necessario. Facciamo
delle baraccopoli…                                         un brindisi con l’jugo de la selva, un bevanda che
Rientriamo in hotel, dove scopriamo che la nostra          ci accompagnerà per tutto il viaggio, con gusti e
struttura ospita uno dei migliori ristoranti della zona.   consistenze ogni volta diverse, ma sempre con lo
E’ un’occasione piacevole per rilassarsi un po’ e          stesso nome!
dopo le corse della giornata, un buon vino e due           Ci imbarchiamo sul Rio Beni, è nuvoloso e navigando
chiacchiere sono l modo migliore per cominciare a          la temperatura sembra ancora più bassa. La camicia
conoscersi. Direi che come inizio, davvero non c’è         a maniche lunghe e il k-way, sono appena sufficienti
male!                                                      a non farci sentire freddo. L’escursione termica è
                                                           davvero notevole. A tratti il fiume è larghissimo, in
GIORNO 03 – 6 Agosto 2018 – Parco Madidi                   altri momenti sembra snodarsi in mezzo a una gola.
                                                           Siamo contro corrente e procediamo lentamente. In
Colazione all’alba e partenza alle 6. Due taxi ci          un’ora e mezza arriviamo a destinazione. La nostra
accompagnano in aeroporto. I dieci minuti peggiori         base nel Madidi è un lodge immerso in una natura
della nostra vita! La nostra auto inforca delle            davvero maestosa. A pochi minuti dal fiume, alberi
minuscole stradine pedonali, si inerpica in vicoli         e fiori rigogliosi fanno da cornice alle capanne di
improbabili e si fa metà percorso praticamente sui         legno. Farfalle enormi, color turchese, svolazzano
marciapiedi. L’altro, sapremo poi, ha investito due        ovunque, mentre un trampoliere, evidentemente
cani, proseguendo la corsa senza fregarsene troppo.        abituato agli umani, ci saltella intorno incuriosito.

                                                                   Avventure nel mondo 1 | 2019 - 3
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Pranziamo, ci sistemiamo nei bungalow e partiamo          l’attrezzatura necessaria: coperta, mosquito net            solo gli uccelli, ma anche i fastidiosi mosquitos.
per il primo trek di circa tre ore. Per chi ama questo    e carta igienica! Questo trek è un po’ più duro di          E ora di rientrare e quando arriviamo al campo è
tipo di esperienza, l’impatto è davvero difficile da      quello di ieri. I primi due chilometri sono in pianura      praticamente già buio.
descrivere. Ciò che ci circonda è sorprendente!           e non hanno particolari difficoltà. L’ultimo chilometro     Ceniamo in un’atmosfera bellissima! Nella capanna,
Piante e alberi a noi sconosciuti, foglie grandi quanto   invece ha discese ripide fuori sentiero con terreno         a lume di candela, con fuori una notte incredibilmente
un essere umano, colori sgargianti, forme incredibili.    fangoso e dissestato. E’ necessario procurarsi un           stellata. Ci sono riso, carne macinata, salsa di funghi
Alcune piante hanno consistenze strane, certe             bastone e fare molta attenzione a non appoggiarsi           e pane fritto. Parliamo della giornata e cerchiamo
sembrano di velluto, altre di plastica. Alcune hanno      alle piante, che molto spesso cedono o hanno aculei         di fare conversazione con una famiglia inglese che
incredibili poteri curativi. Altre possono ucciderti in   affilati.                                                   dormirà con noi nel camp. Dopo cena le chiacchiere
pochi minuti. E poi i suoni continui...la jungla non      Domingo ci mostra alcuni alberi che loro usano              proseguono davanti all’ormai tradizionale tazza di
tace mai! Uccelli, scimmie, insetti. Per la gioia del     per curare diverse patologie: dai tumori ai semplici        mate de coca. Ci rilassiamo...finché Domingo non
trampoliere, che ci ha seguito per tutto il tempo,        eritemi, dal mal di pancia al mal di denti. Ci rendiamo     ci chiama fuori per farci vedere l’enorme tarantola
troviamo anche un nido di formiche giganti. E per lei,    conto che il sapere di questo popolo, riguardo a            che si è appostata sul tetto della capanna. Sembra
che scopriamo chiamarsi Morena, scatta l’ora della        piante ed insetti, è davvero sorprendente: tutto ciò        incredibile, eppure ha un fascino tutto suo! Con le
merenda!                                                  di cui hanno bisogno, cresce e vive spontaneamente          nostre torce frontali, facciamo un giro li intorno, e
Il tempo nuvoloso ci ha regalato temperature              intorno a loro. Verso mezzogiorno arriviamo al campo.       ci accorgiamo che l’oscurità ha fatto uscir fuori
piacevoli e anche i mosquitos sono meno aggressivi.       Su una piattaforma in legno, ci sono materassini            molte creature. Ragni di ogni forma e colore, bruchi,
Rientriamo soddisfatti al lodge, dove ci aspetta          e zanzariere. Sistemiamo i nostri sacchi-letto e le         coleotteri e cose striscianti che non riusciamo a
un’ottima cena: riso, verdure e pesce gatto cotto         coperte per la notte. In un casottino li accanto, ci        vedere. Decisamente è il momento di chiuderci
nelle foglie di banano. E come digestivo, una tisana      sono un water e una doccia. Niente porte, ma solo           dentro le zanzariere!
di coca, amarissima! Ma che presto diventerà una          una tendina e qualche ragno da compagnia!                   GIORNO 05 – 8 Agosto 2018 – Guajara Merim –
piacevole abitudine delle nostre serate. Provati dalla    In una capanna adiacente, la cucina da campo e la           Porto Velho (Brasile)
giornata, ce ne andiamo tutti a dormire presto. Alle      nostra “sala da pranzo”. Ci riposiamo un po’ e dopo
23 si stacca la corrente e cullati dal suono di un        pranzo partiamo per un altro trek di tre ore. Questa        Mi sveglio molto presto, sono appena le 5:30. Il
improvviso temporale, ci addormentiamo soddisfatti.       volta abbiamo fortuna e veniamo letteralmente               cielo comincia adesso a schiarire, ma le voci della
                                                          circondati da un branco di scimmie cappuccine:              foresta si fanno sentire già da un po’. Dalla trama
GIORNO 04 – 7 Agosto 2018 – Parco Madidi –                sono ovunque,sugli alberi attorno a noi! Saltano da         della zanzariera vedo solo il verde degli alberi e
Santarosa – Guayara Merim                                 un ramo all’altro facendo cadere foglie e legnetti per      delle piante, eppure la dentro è pieno di una vita
                                                          spaventarci e avvertirci che quello è il loro territorio.   incredibile e misteriosa! Mi viene quasi da trattenere
Dopo un’ottima colazione, alle 8 siamo già pronti         Ci rimettiamo in marcia ed arriviamo fino alla parete       il respiro per non disturbare la voce prepotente della
per partire. Oggi ci aspetta un trek di quattro ore       delle are, un’enorme parete di roccia chiamata              natura, ma un’altra giornata ci aspetta e la voglia
per raggiungere il Campo Arenalito, dove passeremo        così perché ospita i nidi di migliaia di pappagalli.        di esplorare la foresta è tanta! Piano piano tutto il
la notte. Domingo, la nostra guida, ci fornisce           Purtroppo, con la luce del tramonto, non arrivano           camp si sveglia, il gruppo si prepara, rimettiamo
                                                                                                                                       l’attrezzatura negli zaini, facciamo
                                                                                                                                       colazione e alle 8 partiamo. Dopo
                                                                                                                                       un breve trek di circa un’ora,
                                                                                                                                       arriviamo al fiume. Una barca
                                                                                                                                       arriva a recuperare i nostri bagagli,
                                                                                                                                       mentre noi, con l’aiuto di Domingo,
                                                                                                                                       recuperiamo alcuni tronchi dalla
                                                                                                                                       spiaggia e ci costruiamo una zattera.
                                                                                                                                       È un bel momento, tutto il gruppo
                                                                                                                                       collabora e ci divertiamo nonostante
                                                                                                                                       i puri-puri che ci attaccano senza
                                                                                                                                       pietà! Appena il nostro mezzo
                                                                                                                                       è pronto, prendiamo il fiume e
                                                                                                                                       remando e schivando qualche
                                                                                                                                       corrente, in circa un’ora arriviamo
                                                                                                                                       all’altezza del lodge. La spiaggia su
                                                                                                                                       cui sbarchiamo è piena di farfalle,
                                                                                                                                       enormi e dai colori incredibili! Ci
                                                                                                                                       facciamo una doccia, pranziamo e
                                                                                                                                       dedichiamo il pomeriggio al relax. Le
                                                                                                                                       amache, sotto l’ombra fresca delle
                                                                                                                                       piante, sono il luogo ideale per un
                                                                                                                                       pisolino, per leggere, per scrivere o
                                                                                                                                       per giocare con il trampoliere che
                                                                                                                                       sembra davvero felice di rivederci.
                                                                                                                                       Dopo cena, recuperate le energie,
                                                                                                                                       ci prepariamo per il trek in notturna.
                                                                                                                                       Stivali di gomma, torcia frontale e
                                                                                                                                       litri di Jungle sono imprescindibili!
                                                                                                                                       Scendiamo lungo il fiume, ma il
                                                                                                                                       trek si rivela ben presto più duro del
                                                                                                                                       previsto: nel tentativo di avvicinarci

 4 - Avventure nel mondo 1 | 2019
MA QUANTE GRANDE L'AMAZZONIA? - Da un Transamazzonica - Viaggi Avventure nel Mondo
RACCONTI DI VIAGGIO | Bolivia Brasile Colombia Peru

ai caimani, di cui vediamo solo gli occhi scintillare        nemmeno di aprirla e la abbandoniamo al suo               sedile reclinato. Faccio un po’ fatica a svegliarlo, ma
nel buio, finiamo in un tratto di fango estremamente         destino! Intanto è arrivato il nostro bus, ma ha un       una volta ripreso, riesce incredibilmente a caricarci
molle, dove quasi tutti affondiamo e rimaniamo               guasto e occorre ripararlo prima di ripartire. Passa      tutti e sei compresi i bagagli. In pochi minuti siamo
bloccati. Per uscirne ci conciamo davvero male! Il           un’altra ora prima che riusciamo a salire, ma una         all’hotel. Il buio è totale e non riusciamo a capire
bucato del pomeriggio è stato praticamente inutile!          volta a bordo, sorge un altro                                                     bene dove siamo. Diamo
La fatica ha dato però i suoi frutti, riusciamo a vedere     problema. Alcuni biglietti                                                        appuntamento al tassista per
un piccolo alligatore tra i tronchi, un rapace notturno      sono stati venduti due volte e                                                    le 8 dell’indomani mattina e
che dorme tranquillo a un metro dai nostri piedi e,          non c’è posto per tutti. Così il                                                  ce ne andiamo a dormire.
addirittura, le tracce di un giaguaro.                       driver, come un’abile giocatore                                                   GIORNO 07 – 10 Agosto 2018
                                                             di tetris cerca di risolvere la                                                   - Rio Madeira (Navigazione)
GIORNO 06 – 9 Agosto 2018 – Rio Madeira                      situazione. Piazza un bambino
(Navigazione)                                                sopra uno scatole, altri due in                                                   Ci svegliamo presto e ci
                                                             braccio alla mamma, mette il                                                      accorgiamo di essere in riva
Ci svegliamo prestissimo, facciamo colazione e               suo secondo in piedi davanti                                                      ad un lago. Nel prato di fronte
alle 7 partiamo. Dobbiamo rientrare con la barca a           all’uscita, e il gioco è fatto!                                                   ai lodge, una casetta di legno
Rurrenabaque. Stavolta abbiamo la corrente a favore,         Si parte! Con una media di                                                        ospita due are rosse e blu che
ma c’è brutto tempo ed è meglio non rischiare. Fa            38km orari il nostro transfer                                                     si avvicinano curiose. Un altro
freddo e siamo tutti un po’ dispiaciuti di lasciare il       di dodici ore ha inizio. Il                                                       pappagallo verde sgargiante,
Madidi, ma lo spettacolo di quel fiume che scorre            panorama dei primi chilometri                                                     volentieri ci sale sulle braccia
lento e immenso tra le sponde della foresta, ci lascia       è sorprendente! Nei canali ai lati della strada ci        e si fa fotografare. È un peccato non avere un po’
sempre a bocca aperta. A Rurrenabaque ritrovo                sono aironi, trampolieri, are, rapaci, capibara e         di tempo per goderci questo posto. Speravamo di
Selim, sempre sorridente e premuroso. Recuperiamo            alligatori di notevoli dimensioni. Una quantità           fare colazione sul lago, ma la signora della cucina
i nostri bagagli, e dopo tutti i saluti di rito, prendiamo   incredibile di animali, considerando soprattutto che      è in ritardo e riusciamo solo a mangiare un uovo in
un taxi per Santa Rosa dove ci aspetta il bus per            a pochissimi metri ci sono i villaggi con i contadini     piedi, di corsa, mentre il taxi ci sta già aspettando.
Guayaramerim. La strada è un pantano pieno di                che tranquillamente lavorano le loro terre. Il viaggio    In pochi minuti siamo alla Migracion, l’ufficio è
buche, la pioggia della notte non ha certo aiutato e il      prosegue, tra la polvere, i sedili sfondati e le zecche   minuscolo e facciamo i controlli in fretta. Cambiamo
tragitto, per quanto non lungo, richiede più delle due       che la povera Eli si ritroverà poi addosso l’indomani.    la valuta e prendiamo i biglietti per il traghetto che ci
ore previste. Arriviamo a Santa Rosa che sono ormai          Non è un viaggio facile e nemmeno rilassante, ma è        porterà sull’altro lato del Rio Mamoré. Oltre il fiume
le 11:30. Sembra un luogo di frontiera, davanti alla         uno spaccato incredibile della vita di questo popolo.     la città cambia nome, diventa Gujara Mirin e siamo
stazione degli autobus, una fila di casette malandate        Davanti a me, una madre allatta il suo bambino.           ufficialmente in Brasile. Ancora un rapido controllo
dove si serve cibo e qualche bevanda, un distributore        Più avanti, una famiglia estrae una vaschetta di riso     in ingresso e poi con il taxi partiamo per Porto Velho.
di benzina, qualche cane randagio e intorno il               con del pollo, offrendolo a chi è seduto vicino.          Stavolta la strada è asfaltata e scorre veloce. Anche
nulla. Scopriamo che il nostro autobus è in ritardo.         Si condividono cibo, coperte, odori e stanchezza.         il paesaggio è completamente cambiato, non ci sono
Abbiamo tempo per un pranzetto rapido in uno dei             L’autista, furbamente, fa le soste bagno lontano          più montagne ed è aumentata l’urbanizzazione.
tanti baracchini lungo la strada.                            dai villaggi e in mezzo al nulla: gli uomini in un        Dopo pochi chilometri, ci aspetta però la sorpresa.
Presi dall’euforia decidiamo di festeggiare con              cespuglio, le donne in un altro, così non si perde        C’è un posto di blocco, la polizia ci ferma. Controllo
un buon bicchiere di vino! Eli e Edoardo partono             tempo! Tre minuti e si riparte. Sono quasi le tre di      delle auto, dei documenti, e perquisizione di tutti i
in missione verso il baracchino a fianco, perché il          notte quando finalmente arriviamo a Guayaramerim.         bagagli. Mi sembrava che l’ingresso fosse stato
nostro non serve alcool. Ma, ahimè, al loro ritorno,         Siamo nel nulla totale. Alcuni mototaxi si avvicinano     troppo facile!
nella busta c’è solo una terrificante bottiglia di succo     ma per noi non vanno bene perché i nostri zaini sono      Va comunque tutto liscio e in mezz’ora ripartiamo.
d’uva, coperta di polvere e con l’etichetta corrosa dal      troppo ingombranti per caricarli su un motorino. Ma       Fa molto più caldo che in Bolivia, l’aria è afosa e
tempo (o dai topi!).                                         ho molto fortuna! Girando dietro la stazione, trovo       non c’è vento. Sono da poco passate le 14, quando
Ci facciamo una risata! Nessuno ha il coraggio               un taxi con il suo autista che russa beatamente sul       finalmente arriviamo a destinazione.

                                                                                                                              Avventure nel mondo 1 | 2019 - 5
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RACCONTI DI VIAGGIO | Bolivia Brasile Colombia Peru

Porto Velho non sembra una città particolarmente              ne detterà la lentezza e le ore ne racconteranno i         i tempi. Conosciamo così Sergio, molto scaltro ed
interessante. Quartieri moderni convivono con                 colori e luci. Inizio a dondolarmi sull’amaca, felice      estremamente orgoglioso della sua città. Ci racconta
palazzi in stile coloniale, le strade sono caotiche e         di dovermi abituare a questo nuovo ritmo di viaggio.       di come Manaus sia letteralmente sorta dalla jungla,
trafficate, tutto ha un’aria un po’ decadente.                Il Rio Madeira è un mondo a sé, con le case                per dare conforto a quegli europei che venivano qui
Troviamo facilmente il nostro hotel, sistemiamo i             galleggianti, le capanne nascoste tra gli alberi e le      per sfruttarne le risorse naturali e ridurne gli abitanti
bagagli e usciamo subito per raggiungere il porto, in         chiatte dei cercatori d’oro. Un delfino rosa salta fuori   in schiavitù.
cerca della nostra nave e della Senora Hosana che             dall’acqua a pochi metri da noi. E intanto, dal ponte      Il teatro Amazonas è il simbolo di tutto questo:
ha i nostri biglietti.                                        superiore, una musica brasiliana accompagna la             l’edificio è ancora meraviglioso ed entrando non
Il nostro Barco, la Vieira II, è già li, pronta per           nostra partenza.                                           si può non pensare a Fitzcarraldo e ai fasti che
l’indomani. Non riusciamo purtroppo a salire per                                                                         furono. Quando entriamo, l’orchestra sta provando
cercare il nostro contatto, ma poco male, avremo              GIORNI 09/11 – 12/14 Agosto 2018 - Rio Madeira             e, all’attacco della primavera di Vivaldi, l’emozione
tempo domattina!                                              (Navigazione)                                              è davvero tanta!
Il pomeriggio è caldo e non c’è niente di meglio che                                                                     Facciamo poi tappa al Muse, progetto interessante
sedersi al tavolino di un bar, sorseggiando birra,            I quattro giorni sul barco trascorrono lenti e pigri, in   di parco-museo che, oltre a conservare alcuni
caipirinha e succo di guaranà.                                un clima che è a dir poco surreale. Il tempo perde         esemplari e reperti interessanti, segna, con una linea
Per la cena ci regaliamo un programma ambizioso,              ogni connotazione e ci dimentichiamo persino               netta lunga 10 km, la fine della città e la ripresa del
un ristorante di pesce che pare essere il migliore            dell’orologio. La giornata è scandita dalla campana        dominio della foresta. Ma escluso il giardino botanico
della città. Ci facciamo un regalo, consapevoli che           dei pasti che suona puntualmente tre volte al giorno.      e il valore simbolico della struttura, per il resto è una
arriveranno tempi ben più duri!                               Alle 6:30 per la colazione, alle 11:30 per il pranzo,      sorta di zoo eticamente discutibile.
Purtroppo andremo solo in cinque. Eli, dopo aver              alle 17:30 per la cena. Ma ben presto anche questi         Da qui ci spostiamo verso il Rio Negro, con le sue
scoperto di aver preso le zecche, si prende le                diventano solo numeri...per noi la notte finisce           curiose spiagge, allestite con sdraio e ombrelloni
medicine del caso e rimane a riposare in hotel.               all’alba, non appena il sole accarezza le nostre           come quelle dei nostri mari. Sembra un posto molto
                                                              amache, ed inizia al tramontare del giorno, quando         carino per un aperitivo al tramonto, ma adesso sono
GIORNO 08 – 11 Agosto 2018 - Rio Madeira                      magari, in un altro contesto,                                                      solo le due del pomeriggio
(Navigazione)                                                 staremmo pensando a dove                                                           e il caldo è talmente
                                                              andare per far l’aperitivo. Si                                                     insopportabile che decidiamo
Ci svegliamo e con piacere scopriamo che l’hotel ha           sonnecchia al pomeriggio,                                                          di rientrare in hotel.
un’ottima colazione. Non sappiamo ancora però, che            quando fa troppo caldo per                                                         Quando riusciamo è già calato
tutta quella frutta, le torte, le frittelle e il caffè, nei   stare sul ponte, oppure si                                                         il sole e la temperatura è
prossimi giorni saranno solo un ricordo…                      improvvisa un aperitivo se c’è                                                     davvero piacevole. Siamo a
E così, chiamati due taxi, carichiamo tutto e via!            fresco, con la birra locale e i                                                    due passi dal teatro, la piazza
subito al barco, per cercare Hosana e recuperare i            pop-corn cotti al microonde.                                                       è gremita di gente e si stanno
biglietti. Il porto è ancora tranquillo e sonnacchioso,       Dopo quattro giorni di riso e                                                      preparando i festeggiamenti
ma il mercato del pesce è già in piena attività.              pollo, anche questi diventano                                                      per ferragosto. L’aria si riempie
Saliamo sulla barca, mentre intanto alcuni tir stanno         uno spuntino allettante! Qualcuno legge un libro, io mi    del profumo degli spiedini e delle urla delle signore
scaricando le loro merci nella stiva. Gli scaricatori         dedico a scrivere il diario, altri fanno foto o scrutano   che nei loro banchetti preparano la caipirinha. Non
e gli uomini dell’equipaggio, organizzati in                  il fiume in cerca dei delfini rosa. Siamo in pochissimi    possiamo sottrarci a molteplici “assaggi”, mentre
un’efficiente catena umana, caricano a bordo sacchi           passeggeri, per cui c’è sempre tranquillità e poco         gruppi di ballerini e ballerine fanno volteggiare le
enormi con cipolle, materassi, farina e caffè. A              rumore. Fino alla sera, quando l’equipaggio accende        loro piume colorate a suon di samba.
bordo, seduta ad un tavolino, una signora imponente           la tv per seguire una telenovela locale e la musica
sta scartabellando dei documenti. Qualcosa mi dice            della sigla si sente in tutta la nave. Con l’oscurità      GIORNO 13 – 16 Agosto 2018 – Manaus – Selva
che è il “nostro uomo” e in effetti non mi sbaglio!           si fanno vivi anche gli altri passeggeri: coleotteri,      Lago Juma
Nonostante il mio pessimo portoghese e il suo                 ragni e scarafaggi. In breve capiamo una lezione
pessimo inglese, riusciamo a capirci e in pochi               importante: di notte è meglio avvolgersi l’amaca fin       Sveglia di buon’ora alle 8:30 siamo già in partenza
minuti abbiamo i biglietti e la chiave di una cabina.         sopra la testa e non appoggiare mai i piedi nudi a         verso il Lago Juma, così chiamato anche se oggi,
Sarà utile per tenere i bagagli al sicuro e avere un          terra!                                                     in realtà, non è più un lago ma un vero e proprio
bagno tutto nostro.                                                                                                      fiume. La riserva si trova a circa 120 km a sud-est
Molliamo tutto li e scendiamo per andarci a procurare         GIORNO 12 – 15 Agosto 2018 – Arrivo a Manaus               di Manaus. E’ una zona ancora poco conosciuta al
le amache per la notte. La barca salperà alle 12.30,                                                                     turismo e dal punto di vista naturalistico, possiede
abbiamo quasi tre ore. Torniamo verso il mercato,             Sono appena le 5 del mattino, quando, con quasi nove       una delle biodiversità più ricche dell’Amazzonia. Con
ci facciamo un giro e troviamo tutto quello che ci            ore di ritardo, vediamo spuntare all’orizzonte le luci     un van raggiungiamo il porto e da li ci imbarchiamo.
serve: amache, corde e un po’ di frutta. Sono quasi           di Manaus. Il paesaggio è cambiato completamente,          A circa un chilometro, attraversiamo il punto in
le 11, quando rientriamo sulla nave. Le operazioni            niente più foresta a perdita d’occhio, ma solo cantieri    cui il Rio Negro si getta nel Rio delle Amazzoni e,
di carico sono quasi concluse e nell’attesa iniziamo          e navi merci. Eppure, nonostante l’ambientazione           incredibilmente, constatiamo che le due acque
ad appendere le amache. Siamo fortunati perché ci             ormai urbana, il cielo ci regala forse la più bella        in effetti non si mescolano! Jerry, la nostra guida,
sono pochi passeggeri e il ponte superiore è quasi            alba di tutto il viaggio. Per una manciata di secondi,     ci spiega che i due fiumi, percorreranno altri venti
tutto libero. Ci resta anche il tempo per un pranzo           tutto si tinge di rosa, arancio, rosso e lilla. Sembra     chilometri così, senza mescolarsi. Una striscia più
veloce. Dietro il mercato del pesce, ci sono molte            la tavolozza di un pittore impazzito! E’ solo un           azzurra e una striscia più marrone. C’è ovviamente
griglie che arrostiscono il pescato locale e, per pochi       attimo, prima che il sole schiarisca tutto, ma è uno       una spiegazione scientifica, basata sulla differenza
spiccioli, te ne servono un trancio da record assieme         spettacolo sublime!                                        di temperatura e di residui minerali, ma vedere
a un piatto di riso e verdure.                                Quando tocchiamo terra sono ormai le 7 del mattino.        quella linea netta in acqua fa comunque una certa
Finalmente leviamo gli ormeggi. Il barco fa manovra           Fermiamo per strada un paio di taxi e in pochi minuti      impressione!
e prende il fiume. Vicino alla mia amaca, c’è una             siamo in hotel. La colazione è ottima e ci rifacciamo      Sbarcati sull’altro lato del fiume, prendiamo di
giovane mamma con tre bambini, poco dietro, una               della monotonia degli ultimi giorni. Decidiamo di          nuovo un minivan e dopo un’ora di strada sterrata,
coppia di olandesi. Sarà una traversata lunga, il fiume       prendere una guida per visitare la città e ottimizzare     ci imbarchiamo nuovamente su un battello. E’

 6 - Avventure nel mondo 1 | 2019
MA QUANTE GRANDE L'AMAZZONIA? - Da un Transamazzonica - Viaggi Avventure nel Mondo
RACCONTI DI VIAGGIO | Bolivia Brasile Colombia Peru

                                                                                                                     delle piante.
                                                                                                                     All’ora di pranzo rientriamo, raccogliamo i nostri
                                                                                                                     bagagli e ripartiamo per Manaus. Rifacciamo tutto
                                                                                                                     il tragitto del giorno precedente e verso le 17 siamo
                                                                                                                     di nuovo in città.
                                                                                                                     Abbiamo cambiato hotel e la notizia che
                                                                                                                     nel seminterrato c’è una lavatrice, ci rende
                                                                                                                     estremamente felici!
                                                                                                                     Manaus ormai la sentiamo molto familiare e
                                                                                                                     passeggiare per le sue vie ci rilassa e ci mette di
                                                                                                                     buon umore. La signora delle Caipirinhe purtroppo
                                                                                                                     non c’è più, ma ci consoliamo ugualmente nello
                                                                                                                     storico Bar Armando.

                                                                                                                     GIORNO 15 – 18 Agosto 2018 – Manuas –
                                                                                                                     Tabatinga Leticia

                                                                                                                     L’aereo per Tabatinga parte alle 13:45 per cui
                                                                                                                     possiamo concederci il lusso di prendere la mattinata
                                                                                                                     con calma. Stamattina niente orari e ognuno si alza
                                                                                                                     quando vuole. Con Ferdi e Frank andiamo a farci
                                                                                                                     un giro nei dintorni del Teatro e scopriamo una
                                                                                                                     cosa per noi davvero singolare. I negozi qui sono
                                                                                                                     organizzati per quartieri. C’è la via degli ottici, con
                                                                                                                     solo ottici, decine e decine uno accanto all’altro. La
                                                                                                                     via dell’abbigliamento, la via delle cartolerie e via
                                                                                                                     dicendo. Certamente molto pratico, ma forse poco
quasi mezzogiorno quando solchiamo le acque               non abbiamo molta fortuna, ma rientrati al lodge,          strategico!
del Rio Juma, fa caldissimo, il cielo è di un             ci rifaremo abbondantemente! Dopo stasera non              Alle 11 prendiamo due taxi e ci dirigiamo
azzurro accecante e sulle sponde la vegetazione è         credo che nessuno abbia più voglia di sguazzare            all’aeroporto. Siamo pronti per immergerci di nuovo
incredibilmente rigogliosa!                               allegramente nel fiume!                                    nella jungla, stavolta nell’Amazzonia colombiana.
A metà tragitto, attraversiamo una parte di foresta       Fuggiti dai mosquitos, che al calar della sera ci hanno    Come Rurrenabaque, anche l’aeroporto di Tabatinga
allagata, un tunnel verde che sembra uscito da un         aggrediti come un plotone di esecuzione, ci rifugiamo      è in mezzo al nulla e l’atterraggio avviene su una
libro di fiabe. Siamo tutti ammutoliti e ci godiamo       nella chiatta, dove scopriamo che la nostra ospite         striscia di fango circondata dalla foresta. Il nostro è
quello spettacolo accompagnato dal canto degli            prepara ottime caipirinha. E’ un momento piacevole         l’unico volo della giornata.
uccelli e dal lieve rumore del battello che scivola sul   di chiacchiere e brindisi, coronato dall’arrivo di un      Dopo qualche minuto vengono a recuperarci con
fiume.                                                    vassoio con i nostri piranha cucinati. Devo dire che       una jeep. Solito passaggio burocratico, prima
Dopo poco arriviamo a destinazione. Una grande            non sono per niente male!                                  alla Migracion brasiliana per l’uscita dal Paese, e
chiatta sul fiume e dietro, su palafitte, i bungalow      Dopo cena è il momento di un’uscita in notturna.           poi a quella colombiana, a Leticia, per l’ingresso.
dove dormiremo. La padrona di casa ci accoglie con        Riprendiamo la canoa e stavolta ci addentriamo alla        Dobbiamo fare in fretta, poiché alle 18 sarà buio e
un gran sorriso e ci invita a sederci per il pranzo: un   ricerca dei coccodrilli. Jerry                                                   dobbiamo raggiungere a piedi
ottimo riso, con verdure miste e pescato del giorno.      riesce a trovarne uno piccolo.                                                   la zona in cui ci accamperemo
Sistemiamo i bagagli nelle stanze e ci prendiamo          A dir la verità, abbiamo                                                         stanotte. Sistemati i documenti,
un’ora di relax!                                          un po’ l’impressione che                                                         passiamo dall’agenzia dove
Qualcuno fa il bagno dal pontile, non sapendo             l’avesse già preparato li                                                        conosciamo Gael, la guida
che al calar della sera, proprio li, pescheremo una       apposta per noi, ma, sia                                                         che ci accompagnerà nella
decina di piranha! Alle 15 partiamo con la canoa alla     come sia, vederlo dal vivo                                                       foresta nei prossimi giorni.
ricerca dei delfini rosa. Ma non è facile avvistarli e,   e poterlo toccare, è sempre                                                      Intanto, Claudio e Ferdi vanno
più che altro incontriamo i comuni delfini grigi che,     un’esperienza!                                                                   all’ufficio di cambio, dove con
in branchi, nuotano e saltano a pochi metri da noi.                                                                                        estremo disappunto, scoprono
Ci inoltriamo un po’ più nella selva e subito, un                                                                                          che qui, come gli comunica
branco di scimmie cappuccino scende a curiosare.          GIORNO 14 – 17 Agosto                                                            l’impiegato di turno, “non vale
Si avvicinano all’acqua, scuotono le piante e gridano     2018 - Selva Lago Juma                                                           il tasso ufficiale, ma quello
per cacciarci via.                                                                                                   che lui decide di applicare”. E’ assurdo e grottesco,
Prima di rientrare, facciamo un’ultima sosta per          Ci alziamo prestissimo e alle 5:30 siamo già in canoa      perdiamo oltre duecento dollari, ma non abbiamo
tentare di pescare qualche piranha. Tutto quello          sperando di avere più fortuna di ieri con i delfini        alternative. Mi rivolgo alla ragazza dell’agenzia,
che serve è: una canna molto spartana, una lenza          rosa. In effetti riusciamo a vederne un paio anche         che alzando le spalle mi conferma che “qui è così”.
robusta, un amo resistente e un pezzo di pesce            se solo da lontano. In compenso però, assistiamo ad        Ribadisco che è inaccettabile, ma al momento
crudo. Per questo tipo di pesca, contrariamente a         una bellissima alba sul fiume che, da sola, è valsa        non c’è davvero altra soluzione e facciamo buon
ciò che si fa di solito, occorre fare molto rumore e      la levataccia! Rientriamo al lodge per la colazione e      viso a cattivo gioco. Ci concentriamo sulla nostra
agitare tantissimo l’acqua.                               subito ripartiamo per un trek di tre ore.                  partenzaRapidamente facciamo il check di tutto
In questo modo infatti, i piranha pensano che sia         Il giro è semplice e per niente faticoso. Jerry si ferma   ciò che ci servirà. Prendiamo un cambio di vestiti,
caduto in acqua un animale e ferito e accorrono           spesso e ci spiega nel dettaglio le fasi della foresta,    la torcia frontale e il repellente. Gael ci fornisce
nella speranza di un bel banchetto! Purtroppo qui         la differenza tra i diversi terreni e i molteplici usi     gli stivali di gomma, l’amaca, un telo di plastica,

                                                                                                                            Avventure nel mondo 1 | 2019 - 7
MA QUANTE GRANDE L'AMAZZONIA? - Da un Transamazzonica - Viaggi Avventure nel Mondo
RACCONTI DI VIAGGIO | Bolivia Brasile Colombia Peru

un piatto e una tazza. Tutto il resto lo lasciamo li.       po’ sorpresi…, ma alla fine, perché no!! Riprendiamo          con un fucile in mano a combattere nella guerriglia.
Carichiamo anche alcune taniche d’acqua potabile e          le nostre torce e andiamo!                                    Ci passerà anni, dopo aver cercato un paio di volte,
siamo pronti per partire. Con una jeep, in mezz’ora,        Quando è ora di dormire, ci infiliamo sotto la                inutilmente, di fuggire. Poi finalmente, un incontro
raggiungiamo un ingresso della foresta. Sono già le         zanzariera. Purtroppo non sarà una notte tranquilla.          fortunato e la possibilità di uscire dall’esercito
16:30, prendiamo tutto e partiamo.                          Un violento temporale si abbatte su di noi, facendo           lavorando come guida. Adesso capisco perché è
Gael procede rapido, bisogna prendere il suo passo.         oscillare l’albero mentre la pioggia entra da ogni            così a suo agio in questo ambiente, e capisco la sua
E all’inizio, con gli zaini, la sacca dell’amaca e le       lato. Ci stringiamo un po’ per allontanarci dai bordi         incredibile conoscenza della foresta e la capacità
scorte d’acqua, non è facile. Più andiamo avanti,           e, al mattino, anche questo diventerà un motivo di            di trovare in natura tutto ciò che ci serve. Mi rendo
più la foresta si fa fitta. Alle                                                   divertimento.                          conto che il viaggio non è solo ciò che vedi o vivi,
17:30 comincia a far buio e                                                        La foresta di notte è                  ma la possibilità di conoscere un Paese attraverso
dopo pochi minuti siamo già                                                        un’esperienza          davvero         gli occhi e le esperienze di chi lo ha vissuto. E da
con le torce frontali accese.                                                      unica. Nonostante la fitta             questo punto di vista, Gael è stato davvero un grande
E’ l’orario in cui i mosquitos                                                     vegetazione, dopo un po’ gli           valore aggiunto.
sono più aggressivi e la                                                           occhi si abituano e anche il           Rientriamo al campo e facciamo colazione.
luce di certo non ci aiuta.                                                        poco bagliore della luna è             Rapidamente smontiamo tutto e ci rimettiamo in
Il terreno è scosceso e                                                            sufficiente a farti distinguere        marcia. In un paio d’ore raggiungiamo la Maloca
scivoloso, siamo fuori da                                                          le      forme.     Ovviamente          nel campo principale, dove c’è possibilità sia di fare
ogni sentiero. Dobbiamo                                                            sarebbe impensabile fare               una doccia che di bagnarsi nel fiume. Fa caldo e
fare molta attenzione a dove                                                       un’esperienza del genere               possiamo mettere anche i vestiti ad asciugare al sole.
mettiamo i piedi, mentre altri insetti di dimensioni        senza una valida guida, ma noi siamo decisamente in           Pranziamo e ci riposiamo un po’ sulle amache. Alle
notevoli ci ronzano attorno al viso e alle orecchie.        ottime mani. Gael sa riconoscere i nidi di qualunque          16:30 ci rimettiamo in marcia. In meno di mezz’ora
Procediamo in silenzio, c’è molta tensione e un po’         cosa e riusciamo a vedere anche un paio di tarantole.         raggiungiamo il luogo in ci passeremo la notte. Loro
di stanchezza. Gael ci consiglia di spegnere le luci,       Quando rientriamo al campo siamo davvero                      lo chiamano il canopy. Si tratta di una piattaforma
attiriamo troppi insetti e alcuni potrebbero essere         stanchi. Appendiamo i nostri stivali a testa in giù,          posta a trentacinque metri di altezza, sull’albero
pericolosi. Ci sono le vespe nere e dei tafani giganti      in modo che non vi entriamo ragni o altri animali,            più alto della zona. Si sale uno per volta, con
che mordendo, impiantano le loro larve. Ci convince         e ci chiudiamo nei nostri bozzoli. Fa fresco e l’aria è       un’imbracatura da arrampicata. Eli si offre di partire
immediatamente! Per cui lasciamo solo una frontale          umida, ma la stanchezza prevale su tutto e in attimo          per prima e con la sua esperienza da acrobata sale
rossa e cerchiamo di abituare la vista all’oscurità.        ci addormentiamo, accompagnati dal gracidare della            in pochi minuti, facendocela sembrare molto facile.
Attraversiamo un paio di tratti abbastanza ripidi, gli      rana “che ride”.                                              Ma non sarà così! Anche una volta che si è capita la
stivali scivolano e affondano e con il buio è difficile                                                                   tecnica, la salita è comunque abbastanza faticosa. In
anche capire dove potersi aggrappare. Alcuni rami                                                                         ogni caso, una volta raggiunta la vetta, lo spettacolo
sono marci, altri hanno spine.                              GIORNO 16 – 19 Agosto 2018 – Riserva Agape                    vale mille volte lo sforzo!
Quando finalmente arriviamo all’area per il campo, ci                                                                     Passiamo una serata bellissima. “Negrinho”, il
sembra di aver camminato un’eternità.                       Il risveglio di stamattina, è stato forse il più bello di     ragazzo che ci ha accompagnati fin lassù, accende
Gael comincia a tendere alcune corde tra gli alberi         tutto il viaggio.                                             alcune candele e ci racconta tutta la storia della
e ci mostra come costruire l’accampamento. Ci               Con la luce, abbiamo visto finalmente dove ci                 Creazione secondo la loro mitologia tribale. Il
metteremo in cerchio. Sopra le corde tendiamo               trovavamo. Attorno al nostro campo, ci sono alberi            racconto ha un fascino incredibile ed è pieno di
i teloni di plastica che ci ripareranno in caso di          altissimi, e la luce del sole, che filtra a fatica, traccia   creature magiche e di riti a volte crudeli. Rimaniamo
pioggia. Sotto, appendiamo le nostre amache,                delle fasce nette e bianchissime, attraverso le foglie        in silenzio, rapiti dal racconto e dalla magia del luogo.
racchiuse dentro una zanzariera come una sorta              e fino a terra. Sembra un quadro meraviglioso,
di bozzolo. Infine accendiamo alcune candele e il           accompagnato dai mille suoni della foresta. Gael ha
campo è pronto. E’ il momento di accendere il fuoco         già messo su il caffè. Lo accompagno a cercare altra          GIORNO 17 – 20 Agosto 2018 - Riserva Agape –
e preparare la cena.                                        legna e nel tragitto mi faccio raccontare la sua storia.      Santa Teresinha
La nostra guida estrae dal suo zaino tutto il               Scopro così una vita incredibile! Portato via di casa
necessario. Riso, pesce, uova, banane, alcune               a quattordici anni dai militari, si ritrova nella foresta     Purtroppo la notte non è stata tranquilla. Un violento
verdure e una pentola. Stendiamo a terra delle larghe
foglie, in modo da poterci appoggiare il cibo. Tutti ci
diamo da fare. Qualcuno inizia a preparare il riso, io
e altri ci dedichiamo a tagliare le cipolle e i pomodori.
Ovviamente la luce attira di tutto e mentre si affetta
la verdura bisogna stare attenti a non affettare anche
gli scarafaggi che passeggiano allegramente sulla
nostra “tavola”. Intanto Gael, con il suo machete,
prepara dei grossi filetti di Pirarucu, un pesce molto
comune nelle acqua dolci dell’Amazzonia, e procura
altra legna asciutta per il fuoco.
In meno di due ore è tutto pronto! Gael ci ha messo
in piedi una cena davvero sorprendente! Riso
con verdure, pesce con contorno di banane fritte
e, per finire, persino il caffè! Direi che la fatica è
stata ripagata! Con l’acqua del fiume diamo una
lavata sommaria a tutto quanto e ci prepariamo per
affrontare la notte. Ma Gael ci sorprende di nuovo.
Adesso che abbiamo cenato e riposato, possiamo
partire per il nostro trek notturno! Ci guardiamo un

 8 - Avventure nel mondo 1 | 2019
MA QUANTE GRANDE L'AMAZZONIA? - Da un Transamazzonica - Viaggi Avventure nel Mondo
RACCONTI DI VIAGGIO | Bolivia Brasile Colombia Peru

                                                          di banano con dentro riso con pollo e verdure. Con           Con la barca, in un paio d’ore, raggiungiamo di
                                                          il machete, in due minuti ci fabbrica anche delle            nuovo Leticia. Recuperiamo i nostri bagagli e, dopo
                                                          palette-cucchiaio con cui mangiare e ci procura              un rapido pranzo, ci imbarchiamo di nuovo per
                                                          anche il dolce, arrampicandosi in cima ad un albero          raggiungere Santa Rosa, la parte peruviana della
                                                          e tornando con tantissime noci di cacao. Il frutto del       città da cui, nella notte, ci imbarcheremo alla volta
                                                          cacao, quando è ancora fresco, è una noce gialla             di Iquitos.
                                                          molto grande, che al suo interno accoglie i semi             Sbrighiamo di nuovo tutte le formalità doganali. Per
                                                          avvolti in una polpa bianca dolcissima.                      l’uscita dalla Colombia, la Migracion si trova lungo
                                                          Finalmente arrivano le nostre canoe. Saliamo                 il fiume e si raggiunge attraccando semplicemente
                                                          a coppie, cercando, con scarso successo, di                  la barca alla chiatta che ospita l’ufficio doganale.
                                                          sincronizzare le remate!                                     Una piccola fila e l’estrema lentezza dei controlli, ci
                                                          Percorriamo il fiume fino ad un tratto in cui i tre Paesi,   fanno perdere quasi un’ora. In fretta arriviamo poi
                                                          Colombia, Brasile e Perù si incrociano. Proseguiamo          a Santa Rosa, sbarchiamo e, facendo una corsa,
                                                          verso il Brasile e in un’ora siamo a destinazione.           arriviamo all’ufficio di frontiera giusto pochi minuti
                                                          Cambiamo imbarcazione e, con un mezzo più                    prima della chiusura. Sistemate queste faccende, ci
                                                          grande, raggiungiamo la Comunità in cui verremo              cominciamo ad organizzare per il transfer notturno
                                                          ospitati per la notte. Santa Theresinha è un piccolo         al porto. E qui l’amara sorpresa...i biglietti hanno la
                                                          villaggio, con tre o quattro famiglie, una decina di         data sbagliata. Essendo la nave di notte, i biglietti
                                                          case e una scuola. E’ completamente autogestito e            sono stati emessi con la data del giorno in corso e
                                                          la recente sostituzione del capo villaggio mette per         non di quello successivo.
                                                          un attimo in discussione la nostra permanenza sul            Per fortuna Gael, che ci ha accompagnati fin qui,
                                                          luogo. Ci rendiamo conto che c’è qualche problema,           trova la soluzione. Fa un paio di telefonate e in
                                                          ma alla fine Gael riesce a sistemare tutto e otteniamo       due ore ci vengono recapitati i biglietti con la data
                                                          il permesso di restare. Una famiglia ci metterà a            corretta.
                                                          disposizione letti e amache per dormire, un’altra ci         Risolta anche questa, è davvero ora di rilassarci.
                                                          ospiterà per la cena e la colazione.                         Sistemiamo i bagagli e ci diamo alla movida
                                                          Le case sono tutte in legno, su palafitta, colorate e        sull’unica strada che percorre l’isola: un centinaio di
temporale si abbattuto sulla foresta, facendo
                                                          piene di fiori. Gli ambienti sono aperti, con pappagalli     metri di casette, hostal e piccoli ristorantini.
oscillare l’albero, e rendendo praticamente inutile il
                                                          e pavoni che entrano ed escono dalle finestre. Gli           Ci fermiamo da una famiglia, con alcuni tavolini
tessuto di protezione sopra di noi. Ci siamo stretti
                                                          abitanti sono molto simpatici e durante la cena, con         sotto una tettoia e una griglia. Mangiamo dell’ottimo
tutti un po’ verso il centro, per evitare che chi stava
                                                          due ragazze che ci ospitano, scatta il gioco per chi         pesce e del chorizo, con birra e succo di guaranà.
ai lati si bagnasse completamente per la pioggia. E
                                                          laverà i piatti e per una buona mezz’ora gridiamo            Verso le 22 torniamo all’hostal, nella speranza di
al mattino, con grande spirito “wild” anche questa
                                                          numeri a caso e ci scambiamo semi di anguria per             riposare qualche prima di andare al porto. Ma non
esperienza si è trasformata in motivo di allegre
                                                          segnare i punti!                                             sarà così. La struttura è davvero pessima e per quasi
risate!
                                                                                                                       due ore, in tutto il corridoio, c’è un continuo via vai di
Ci mettiamo di nuovo le imbracature, fissiamo i
                                                                                                                       gente e motociclette.
moschettoni alle corde e siamo pronti per il prossimo
                                                          GIORNO 18 – 21 Agosto 2018 – Santa Teresinha
lancio. Con una sorta di zip-line raggiungiamo una
                                                          Leticia Santa Rosa
piattaforma più in basso a circa settanta metri di
                                                                                                                       GIORNO 19 – 22 Agosto 2018 – Santa Rosa Iquitos
distanza, e poi da li ci caliamo di nuovo a terra.
                                                          La notte trascorre tranquilla, ormai ci siamo abituati
In pochi minuti siamo di nuovo alla Maloca, facciamo
                                                          a riposare in amaca nonostante il fresco e l’umidità.        All’una di notte lasciamo l’hostal e con due tuc tuc
colazione e ripartiamo per un trek di circa due ore.
                                                          Ci alziamo verso le sette, svegliati dai bambini della       partiamo per il porto. Una mezz’ora da incubo! Nel
Raggiungiamo la sponda del fiume e ci mettiamo in
                                                          famiglia che a quell’ora sono già pronti per andare a        buio più totale attraversiamo la parte disabitata
attesa della barca che prenderà i nostri bagagli e ci
                                                          scuola. Facciamo colazione, ringraziamo il villaggio         dell’isola, dove al posto delle strade ci sono sentieri
lascerà le canoe. La barca tarda un po’ e Gael tira
                                                          per l’ospitalità e partiamo.                                 sabbiosi, con buche profonde, dune e massi. I nostri
fuori dallo zaino il nostro pranzo: pacchetti di foglie
                                                                                                                       mezzi, che corrono comunque come dei pazzi, ad
                                                                                                                       ogni curva prendono il volo e rischiano di ribaltarsi.
                                                                                                                       Facciamo tutto il tragitto, reggendoci con una mano
                                                                                                                       ai montanti del tuc tuc e tenendo con l’altra i bagagli
                                                                                                                       perché non volino via.
                                                                                                                       Finalmente arriviamo al porto. La nave veloce è già
                                                                                                                       li. Ci mettiamo in fila per il controllo dei documenti
                                                                                                                       e ci imbarchiamo. L’ambiente è decisamente
                                                                                                                       confortevole e ci sono pochi passeggeri, per cui
                                                                                                                       possiamo approfittare delle comode poltrone per
                                                                                                                       recuperare qualche ora di sonno.
                                                                                                                       Alle 3 partiamo e di nuovo siamo in navigazione sul
                                                                                                                       Rio delle Amazzoni, ma stavolta in una situazione
                                                                                                                       molto diversa. Anche il clima sembra cambiato. Fuori
                                                                                                                       fa freddo e una leggera nebbiolina avvolge tutto.
                                                                                                                       Come da programma alle 16 siamo ad Iquitos.
                                                                                                                       La città, a prima vista, sembra piccola ma molto
                                                                                                                       vivace. Un mix tra coloniale e moderno con un fascino
                                                                                                                       vagamente decadente. In pochi minuti arriviamo in
                                                                                                                       hotel e dopo poco più di mezz’ora, ci raggiunge la

                                                                                                                              Avventure nel mondo 1 | 2019 - 9
MA QUANTE GRANDE L'AMAZZONIA? - Da un Transamazzonica - Viaggi Avventure nel Mondo
RACCONTI DI VIAGGIO | Bolivia Brasile Colombia Peru

persona che ci accompagnerà nella spedizione dai          salire per fare la tratta a ritroso. Altri sono venuti      incontro. Una donna del villaggio tiene per le zampe
Mayorunas. Conosciamo così Raul, altra bravissima         a pendere i propri familiari. Prendiamo il sentiero         un gallo ancora vivo, mentre una bambina, che
guida, che in cinque minuti ci spiega cosa ci aspetta     e in venti minuti arriviamo ad Angamos, ex colonia          avrà appena tre o quattro anni, con un machete gli
e cosa dobbiamo portarci. Ci accompagna anche al          militare ed oggi villaggio destinato anche ai               taglia la testa. E’ sicuramente un gesto di benvenuto
mercato a prendere gli stivali                                                      civili. Quattro strade, due       e in quanto tale lo apprezziamo! Una famiglia ci
di gomma, che non abbiamo                                                           negozietti ed un pugno di         ha lasciato a disposizione la propria capanna e ci
ma che saranno essenziali nei                                                       case. Il posto di polizia, una    sistemiamo tutti li. C’è un po’ d’imbarazzo, non
prossimi giorni. Facciamo una                                                       scuola e tantissimi bambini.      sappiamo bene come comportarci. Poco dopo, dalla
lista di tutto l’occorrente e ci                                                    Andiamo di nuovo a fare           capanna a fianco, ci chiamano per la cena. Entriamo
diamo appuntamento per la                                                           il controllo dei documenti        nella maloca, togliendoci le scarpe. L’interno è buio,
mattina successiva alle 5:30.                                                       in un ufficio che sembra          eccetto per quel po’ di bagliore che arriva dal braciere
                                                                                    uscito da un romanzo d’altri      ancora acceso. Disposte in cerchio, e adagiate sulle
                                                                                    tempi. Due tizi in canottiera     amache, ci sono le donne del villaggio. I nostri piatti
GIORNO 20 – 23 Agosto                                                               stanno giocando a carte           sono a terra, all’interno del cerchio. Ci sediamo in
2018 – Iquitos – Comunità                                                           sotto una ventola a soffitto      silenzio, sul pavimento di legno che scricchiola,
Mayorunas                                                                           che gira rumorosamente.           cercando di abituare la vista al buio e scambiando
                                                                                    Una scrivania malandata e         qualche sorriso di fronte a quegli sguardi curiosi.
Come da accordi, all’alba Raul viene a prenderci          polverosa con un rotolo di carta igienica appoggiato        Dobbiamo sembrargli davvero strani! Noi, vestiti
con due tuc tuc, mentre un’altra persona preleva i        sopra una pila di fogli. Alla parete uno stendardo con      come Indiana Jones, con le torce frontali appese al
bagagli che non porteremo con noi. Abbiamo dovuto         un motto patriottico e un calendario di dieci anni fa.      collo e l’espressione spaesata. Una ragazza, con un
ridurre tutto all’osso, poiché sull’aereo militare è      Un gatto gironzola pigramente in cerca d’ombra.             bimbo in braccio e il piatto nell’altra mano, ci dice
consentito un massimo di 10 kg a testa di bagaglio,       Appena entriamo, uno dei due poliziotti lascia cadere       qualcosa e sorride. Ci sta incoraggiando a mangiare.
peso in cui dobbiamo far rientrare, suddivisi su tutti,   le carte e si infila in fretta la maglietta della divisa,   Ci guardiamo tra noi. Nelle ciotole c’è del brodo
anche le scorte di cibo e acqua che porteremo con         facendoci segno di accomodarci. In quasi un’ora             caldo con dentro un po’ di spaghetti ed un pezzo di
noi. Arriviamo davanti alla caserma e aspettiamo          riescono a controllare i nostri documenti, facendo          carne. Ovviamente non abbiamo posate.
quasi due ore prima che ci facciano entrare. Alle         con le dita la sottrazione tra l’anno attuale e quello di   Ma superato il primo momento di imbarazzo, e vinti
7:30 ci aprono i cancelli ed iniziamo le pratiche di      nascita per determinare l’età.                              dalla fame, approcciamo il nostro piatto e devo dire
imbarco. In un piccolo ufficio ci pesano uno per volta,   Intanto Raul ha predisposto tutto per la partenza. Ha       che è davvero buono! Anche senza posate, tutto
prima noi e poi i bagagli. Nessun controllo su cosa       preso persino un ombrello per Frank, che non sta            sparisce in un attimo e alcuni fanno persino il bis,
trasportiamo o su cosa abbiamo indosso. Il velivolo       molto bene e avrà bisogno di ripararsi dal sole nelle       provocando una risata generale. Cominciamo così
è un piccolo aereo bi-elica che porta un massimo          cinque ore di viaggio che ci aspettano. A mezzogiorno       ad interagire. Ci presentiamo e anche loro ci dicono
di sedici persone. Oltre a noi, ci sono i due piloti,     saliamo sulla canoa e partiamo. Per circa un’ora            i loro nomi. Qualcuno parla un po’ di spagnolo e
il comandante, e alcune persone del posto che             percorriamo il Rio Yavari, che segna il confine tra         Raul ci da una mano a farci capire. Finita la cena,
ritornano alla colonia o vi portano merci. Inutile dire   Perù e Brasile, poi arriviamo alla confluenza con il        ringraziamo e li salutiamo. E’ stata una giornata
che sembra la scena di un film! L’aereo si alza in volo   Rio Galvez, e prendiamo questo ramo che porta verso         lunga e la notte che ci aspetta, sulle tavole di legno,
e in pochi secondi siamo già sulla foresta. Un mare       sud-ovest. Il caldo è quasi insopportabile e la barca       non sarà molto comoda..
verde, infinito, solcato solamente dalle curve color      procede lentamente a causa della forte corrente.
fango dei fiumi che lo attraversano.                      Sono quasi le 18 ed è praticamente buio quando
Il viaggio dura circa un’ora, poi, in mezzo al nulla,     finalmente intravediamo su un’altura le capanne del         GIORNI 21/23 – 24/26 Agosto 2018 - Comunità
atterriamo. Una ventina di persone, tra adulti e          villaggio. E’ un momento emozionante! Sbarchiamo            Mayorunas
bambini, stanno aspettando l’aereo. Alcuni devono         e nella poca luce vediamo alcuni bambini venirci
                                                                                                                      Sono appena le sei del mattino, ma decido di
                                                                                                                      alzarmi. La notte sul pavimento freddo e umido non
                                                                                                                      è stata delle migliori e ho sentito un po’ di freddo. Il
                                                                                                                      villaggio, nella luce del sole, mi appare in tutta la sua
                                                                                                                      bellezza. Tutte in fila, le maloche, con la loro struttura
                                                                                                                      in legno e i tetti di foglie, si affacciano sul fiume e si
                                                                                                                      lasciano accarezzare dal sole. Una decina di bambini
                                                                                                                      mi guardano incuriositi, poi ridono e scappano!
                                                                                                                      Ance gli altri si alzano. Raul, già al lavoro da un po’, ci
                                                                                                                      ha organizzato la colazione: uova sbattute, pomodori
                                                                                                                      e cipolla cruda. Caffè e jugo de la selva.
                                                                                                                      Nei tre giorni che passiamo con i Mayorunas,
                                                                                                                      cerchiamo di apprendere quanto più possibile delle
                                                                                                                      loro tradizioni e delle loro usanze.
                                                                                                                      Purtroppo il programma di protezione attuato dal
                                                                                                                      governo, impone loro abitudini cosiddette “civili”,
                                                                                                                      che non hanno niente a che fare con questo
                                                                                                                      popolo. Primo fra tutti, l’obbligo di indossare abiti
                                                                                                                      e l’adozione di un nome ispanico, poi addirittura, il
                                                                                                                      credere nel dio cristiano...per fortuna tutto questo
                                                                                                                      non ne ha intaccato le conoscenze e passare del
                                                                                                                      tempo con loro, apprendendo i segreti della foresta
                                                                                                                      o dei riti del sapo, è un’esperienza davvero unica.
                                                                                                                      Insieme a Martial, figlio del capo tribù dei Matses,

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