Save the culture Galleria nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone - Il Discorso

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Save the culture Galleria nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone - Il Discorso
Save the culture Galleria
nazionale   di Cosenza  –
Palazzo Arnone
Continua, nonostante le problematiche inerenti all’attuale
situazione nel nostro Paese, l’attività della Galleria
nazionale di Cosenza, ubicata nel prestigioso Palazzo Arnone
in Cosenza e ricadente nella Direzione regionale musei
Calabria, guidata dalla dottoressa Antonella Cucciniello.

Ultima iniziativa, in ordine temporale, la partecipazione alla
campagna Save the culture, ideata e promossa da Heritage
S.r.l. in collaborazione con il Museo Tattile di Varese.
Il progetto di game design interattivo, pensato per i musei,
si basa su Interactive Culture Experience, una piattaforma
progettata e sviluppata da Heritage per la gamification user-
oriented di contenuti culturali. Il gioco vuole coinvolgere il
grande pubblico facendolo interagire con i contenuti di musei
presenti sul territorio nazionale, con l’obiettivo di scoprire
o riscoprire la ricchezza delle proprie collezioni!
Save the culture Galleria nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone - Il Discorso
DETTAGLIO Jezabel dilaniata dai cani

Sei pronto ad aiutare Beppe, il vecchio guardiano del museo di
un piccolo paesino, a sconfiggere il suo nemico?
Il nemico di Beppe, OBLIV-20, non genera sintomi visibili come
il fratello COVID-19 ma agisce sulle menti e sui cuori.
Il suo potere terribile è quello di cancellare: cancellare la
memoria delle cose belle e far rimanere tutti tristi e soli.

Riuscirai ad aiutare Beppe a sconfiggere OBLIV-20?

Se vuoi giocare anche tu, salvare la cultura e scoprire le
opere della Galleria nazionale di Cosenza, vai su:

http://www.savetheculture.it, ci trovate nella categoria “Arte
e Gallerie”.

Il progetto ed i contenuti relativi alla Galleria nazionale di
Cosenza, il cui referente è lo storico dell’arte Faustino
Nigrelli, sono a cura della dottoressa Camilla Brivio,
funzionario della Direzione regionale musei Calabria.
Save the culture Galleria nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone - Il Discorso
“Aspettando Soirée”, il primo
circuito di gare che rispetta
il distanziamento sociale

     Sfide sui quattro percorsi del
             Soirée Vertikal
      da metà giugno a fine agosto
I trailers hanno voglia di ripartire e tornare a gareggiare;
per il momento è ancora presto, sono consentite solo attività
sportive individuali ed è necessario mantenere il
distanziamento sociale. Non c’è stata la possibilità di
partire con il circuito Soirée Vertikal – rinviato al 2021 – è
però nata un’altra idea che si riassume in una competizione a
distanza. Si chiama “Aspettando Soirée”: quattro prove che si
correranno sugli stessi percorsi del circuito (Sainte Colombe
a Charvensod, Saint-Émeric a Quart, Poyà au Petit Fenis a Nus
e Les Croux – Tsanti de Parléaz a Saint-Christophe), senza
alcun tipo di assembramento. Nessuna gara virtuale: i
partecipanti correranno per davvero, ma per farlo avranno
tempo dal 15 giugno al 31 agosto, senza giorni e orari
prestabiliti.

I percorsi verranno segnalati in modo permanente e ognuno
potrà far registrare il suo tempo quando lo riterrà opportuno.
Per entrare nella classifica finale, che verrà stilata a
inizio settembre, si dovrà scaricare sul proprio smartphone
un’applicazione a scelta tra Strava, Garmin, Suunto e
comunicare il miglior tempo agli organizzatori. Dunque si
correrà per davvero, ma in modo assolutamente autonomo.
Save the culture Galleria nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone - Il Discorso
Tra il materiale obbligatorio questa volta non ci saranno
antivento o frontali, bensì la mascherina che dovrà essere
indossata in presenza di altre persone sul percorso. I
pettorali saranno virtuali e la quota di iscrizione è a
“offerta libera”: l’iniziativa avrà un risvolto benefico e
parte del ricavato sarà devoluto alla sezione valdostana
dell’Associazione Italiana Celiachia. La restante parte sarà
invece utilizzata per i tanti premi a sorteggio che verranno
messi in palio.
Le premiazioni non ci saranno, sono comunque previsti premi
per i migliori 3 tempi della categoria femminile e i primi 3
di quella maschile, under e over 50. Oltre al sorteggio ci
sarà anche un Contest fotografico “Scatta e Vinci” che
premierà la miglior foto di ogni percorso, che verrà
pubblicata      su  Instagram     e   riporterà     l’hashtag
#aspettandolasoirée. Tutti i premi potranno essere ritirati da
Technosport, previo appuntamento.
Aspettando Soirée è stato ideato da Technosport e Asd Lo
Contrebandjé, in collaborazione con la società sportiva Asd
InRun e con con il supporto dello sponsor tecnico Dynafit.
Gli organizzatori: «A noi piacciono le gare “old style” ma
vista la situazione, abbiamo dovuto adeguarci e ideare
qualcosa che, nel rispetto delle norme vigenti in materia di
salute, potesse ugualmente garantire agli atleti la
possibilità di gareggiare misurandosi con se stessi e con gli
altri».

World music: al 31 maggio la
scadenza del bando del Premio
Andrea Parodi
È spostata al 31 maggio la scadenza del bando dell’unico concorso in
Europa dedicato alla world music, il “Premio Andrea Parodi”, bando
Save the culture Galleria nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone - Il Discorso
disponibile su www.fondazioneandreaparodi.it ed aperto ad artisti di
tutto il mondo. L’iscrizione è gratuita.

Il rinvio è per permettere, dopo le restrizioni dovute all’emergenza
sanitaria, a chi intende iscriversi di poter incidere i due brani
richiesti dal bando, anche se ricordiamo che è possibile partecipare
anche con canzoni già pubblicate. È invece richiesto che siano
composizioni non solo strumentali e identificative di un intero
progetto artistico che rientri nei canoni della world music.

Intanto il 10 e il 17 maggio alle 10 su Rai3 Sardegna, andranno in

onda due speciali dedicati all’edizione dello scorso anno, la 12a,
vinto dalla band multietnica Fanfara Station. In studio, a condurre le
due puntate, sarà Stefano Fozzi.

Le finali della 13a edizione, con la direzione artistica di Elena
Ledda, sono programmate dall’8 al 10 ottobre, come sempre a Cagliari.
Save the culture Galleria nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone - Il Discorso
Save the culture Galleria nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone - Il Discorso
Le domande di iscrizione dovranno essere inviate, appunto entro il 31
maggio 2020, tramite il format presente su
www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni:
fondazione.andreaparodi@gmail.com ).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni
definitive, anche già pubblicate; indicare con quale dei due brani si
intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Tra tutte le iscrizioni la Commissione artistica istituita dalla
Fondazione selezionerà, in maniera anonima, da otto a dodici
finalisti; i finalisti si esibiranno a Cagliari in ottobre davanti a
una Giuria Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti,
scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti). Entrambe
le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli
esponenti del settore.

Di grande interesse i bonus per il vincitore, fra cui una serie di
concerti e di partecipazioni ad alcuni dei più importanti festival
italiani di musica di qualità nelle edizioni del 2021: dall’“European
jazz expo” in Sardegna a Folkest in Friuli, dal Negro Festival di
Pertosa (SA) e allo stesso Premio Parodi, ma anche in altri eventi che
saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa
di studio di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà
invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in
concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Le precedenti
edizioni sono state vinte nel 2019 dalla Fanfara Station (Tunisia,
Usa, Italia), nel 2018 da La Maschera (Campania), nel 2017 da Daniela
Pes (Sardegna), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da
Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel
2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel
2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele
(Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).
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PRESENTATO VICINO/LONTANO ON,
18/22    MAGGIO   SUL    POST
PANDEMIA
Uno spazio di riflessione sugli scenari che l’emergenza
Covid-19 proietta sul nostro futuro: questa la proposta di
“Vicino/lontano On. Dialoghi ai tempi del virus”, un
contributo digitale di sei appuntamenti serali, trasmessi in
diretta streaming nelle date in cui avrebbero dovuto
svolgersi, a Udine, la 16^ edizione del Festival
vicino/lontano e del Premio letterario internazionale Tiziano
Terzani, rinviati all’autunno.

                          L’evento si realizza grazie al
                          sostegno della Regione Friuli
                          Venezia Giulia, delComune di Udine,
                          della Fondazione Friuli, e con il
                          supporto di alcuni sponsor privati:
                          Coop Alleanza 3.0, CiviBank, Ilcam,
                          Amga Energia & Servizi – Gruppo
                          Hera, Prontoauto.

Da lunedì 18 a venerdì 22 maggio, ogni sera alle 21 (lunedì 18
con un appuntamento anche alle 19), da un set televisivo
allestito, grazie a Entract Multimedia, nella chiesa di San
Francesco – da sempre sede degli eventi principali del
festival vicino/lontano – studiosi di diverse competenze e
diverso orientamento, collegati da casa, saranno chiamati a
immaginare in quale mondo stiamo per entrare. Di fronte a
un’emergenza così inaspettata e densa di incognite, che ha
sovvertito improvvisamente il nostro modo di incontrarci e di
condividere il rito collettivo di un festival, vicino/lontano
non rinuncia alla volontà di decifrare la complessità di ciò
che accade, e lo fa nei modi consentiti dalle circostanze, fra
lockdown e prove di lockout. Vicino/lontano si propone dunque
“on”: vicino/lontano c’è, ed è online, per continuare a
guardare “oltre”. «La nostra speranza – spiegano i promotori –
è di poterci rivedere in autunno, con rinnovata “passione”
(tema scelto per l’edizione 2020 di vicino/lontano), per
condividere, come sempre, l’atmosfera speciale del festival e
del Premio in uno spazio fisico di incontro, di scambio e di
confronto collettivo». Ambiente, dinamiche geopolitiche,
implicazioni socio-politiche, prospettive dell’economia,
riflessioni filosofiche e antropologiche saranno al centro
della proposta di “Vicino/lontano On”: cinque intense serate
con i contributi originali di esperti e studiosi delle diverse
aree. Per ogni appuntamento il valore aggiunto arriverà
dall’intervento di uno dei cinque finalisti dell’edizione 2020
del Premio Terzani: gli autori, anch’essi collegati da casa,
saranno invitati ad esprimere il loro personale punto di vista
sul futuro che ci attende. Compongono la cinquina finalista,
selezionata nelle scorse settimane dalla Giuria presieduta da
Angela Terzani Staude: il giornalista, poeta e documentarista
curdo-iraniano Behrouz Boochani (Nessun amico se non le
montagne, add editore); l’antropologa e scrittrice norvegese
Erika Fatland(La frontiera. Viaggio intorno alla Russia,
Marsilio); l’intellettuale franco-libanese Amin Maalouf (Il
naufragio delle civiltà, La Nave di Teseo); la giornalista e
reporter italiana Francesca Mannocchi (Io Khaled vendo uomini
e sono innocente, Einaudi); la giornalista turca Ece
Temelkuran (Come sfasciare un paese in sette mosse, Bollati
Boringhieri). Vicino/lontano On” prenderà il via lunedì 18
maggio, alle 19, con l’intervista del presidente del comitato
scientifico di vicino/lontano, l’antropologo Nicola Gasbarro,
allo studioso e Premio Pulitzer americano Jared Diamond,
docente di Geografia alla UCLA e autore di world sellers come
Armi, acciaio, malattie; Collasso; Crisi. Tutti pubblicati da
Einaudi. Nel secondo appuntamento della giornata, alle 21,
focus sull’emergenza climatico-ambientale: la cruna dell’ago
attraverso la quale dobbiamo
passare per garantire un futuro
a tutti gli esseri viventi e
ristabilire    un   accettabile
equilibrio sul Pianeta Terra.
Vicino/lontano si confronterà
nel merito con il filosofo della
scienza, sociologo e antropologo
Bruno Latour, una delle voci più autorevoli del nostro tempo,
docente a Sciences Po a Parigi e alla London School of
Economics and Political Science, in uscita per Meltemi con La
sfida di Gaia. Il nuovo equilibrio climatico. Riscaldamento
globale, scompensi climatici, emissioni in costante crescita,
abuso sconsiderato delle risorse non rinnovabili sono solo
alcune delle spie che potrebbero prefigurare un futuro
apocalittico, e questa pandemia è un’ulteriore cartina al
tornasole dello stato di sofferenza del nostro pianeta. Il
giornalista Marco Pacini, che condurrà la serata, ne discuterà
poi con il meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico
Luca Mercalli, entrando nel vivo della complessità della sfida
che ci attende e che la pandemia ha solo messo momentaneamente
in secondo piano. Chiuderà la serata l’intervento di Erika
Fatland, scrittrice e antropologa norvegese, nel 2016
selezionata da Literary Europe Live tra le dieci voci
emergenti più interessanti d’Europa. Il suo volume, La
frontiera. Viaggio intorno alla Russia, uscito in tredici
Paesi,ètraicinquefinalistidelPremioTerzani2020.
                             Martedì 19 maggio l’indagine si
                             sposterà sul piano geopolitico.
                             La crisi pandemicaha fatto
                             esplodere criticità più o meno
                             latenti nei rapporti di forza
                             tra gli Stati e nei dislivelli
                             tra le diverse aree del pianeta
e rischia di scompaginarne ulteriormente gli equilibri: Stati
Uniti, Cina, Russia ed Europa, così come Africa e Medio
Oriente, sono motore e terreno di nuovi giochi strategici. Ne
parleranno a “Vicino/lontano On” Lucio Caracciolo, direttore
di Limes e presidente del think tank Macrogeo, lo storico ed
editorialista Guido Crainz e il sinologo Maurizio Scarpari,
docente di lingua e cultura cinese a Ca’ Foscari. Coordinerà
l’incontro Guglielmo Cevolin, giurista e presidente di
Historia. Interverrà inoltre Francesca Mannocchi, finalista
Premio Terzani 2020, firma autorevole della stampa
internazionale e autrice di importanti reportage dal Nord
Africa e Medio Oriente. I Paesi occidentali poi sono
attraversati da una minaccia subdola: l’inevitabile dirigismo,
che ha caratterizzato la “fase 1” dell’emergenza virus,
potrebbe trasformarsi in autoritarismo antidemocratico, magari
in forma strisciante, anche quando il pericolo sarà cessato.
Di democrazia a rischio parleranno, mercoledì 20 maggio, il
sociologo della comunicazione Massimiliano Panarari, studioso
dei meccanismi del consenso, il filosofo Pier Aldo Rovatti,
direttore della rivista aut aut e della Scuola di filosofia di
Trieste e Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla
Columbia University di New York. L’incontro, coordinato dal
direttore del quotidiano Messaggero VenetoOmar Monestier, si
chiuderà con l’intervento della scrittrice ed editorialista
turca Ece Temelkuran – 3 milioni di follower su Twitter –
autrice di numerosi libri di successo tradotti in molte
lingue. Con il suo ultimo Come sfasciare un paese in sette
mosse è finalista del Premio Terzani 2020.
RODOLFO VALENTINO IL MITO-
RUDY A 125 ANNI DALLA NASCITA
SABATO 9 MAGGIO 2020 quarto
incontro del ciclo

    Appuntamento con la Torre della
            Comunicazione”

       sulla piattaforma didattica

  dell’Università degli Studi ‘Suor
     Orsola Benincasa’ di Napoli
 Maggio 1895 | maggio 2020: esattamente 125 anni fa nasceva
Rodolfo Valentino, il Divo più amato e idolatrato della storia
del cinema muto e una delle icone-simbolo della Settima Arte.

SABATO 9 MAGGIO 2020 (dalle 18.00 alle 19.00) il leggendario
attore di Castellaneta sarà al centro del quarto “Appuntamento
con la Torre della Comunicazione”, ciclo di incontri
settimanali che si tengono on-line sulla piattaforma didattica
dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli
ogni sabato pomeriggio e che sono curati dal giornalista e
docente universitario Michelangelo Iossa, responsabile
branding e comunicazione della Torre della Comunicazione
dell’ateneo suororsolino.

Una palazzina dell’Ateneo che si trasforma in autentico ‘media
center’ unico nel suo genere in cui allievi e professionisti
della comunicazione uniscono le loro forze in un progetto
didattico, formativo e produttivo.

         La Torre della Comunicazione ospita, al suo interno,
         tre prestigiosi Master dell’Ateneo: il Master in
         Radiofonia, il Master in Cinema e Televisione (MCT) e
         il Master in Giornalismo.

Quando Rodolfo Valentino morì, il 23 agosto 1926, oltre 50.000
persone parteciparono al suo funerale newyorchese e
altrettante al secondo corteo funebre a Hollywood. Valentino
fu il primo, e unico, divo del cinema muto per il quale decine
di donne tentarono il suicidio all’indomani della sua
scomparsa, causata da una violenta ulcera gastrica che lo
uccise a soli 31 anni. Tre furono i suicidi accertati: quello
della giovane starlet Peggy Scott, quello di una            fan
diciannovenne e quello di una giovane madre statunitense.

A ricordare gli incredibili primati legati alla fama del divo
della Settima Arte è il recentissimo “Dead Famous”, volume
pubblicato in tutto il mondo dalla Orion Publishing e firmato
dallo storico Greg Jenner. Rodolfo ‘Rudolph’ Valentino – al
secolo Rodolfo Pietro Filiberto Raffaello Guglielmi scatenava
scene di isteria e fanatismo e ancora oggi la sua tomba al
Mausoleo della Cattedrale dell’Hollywood Forever Cemetery di
Los Angeles è meta di pellegrinaggi.

Nei giorni scorsi, Messaggi Edizioni ha pubblicato un volume
di illustrazioni interamente dedicato al mito-Rudy, intitolato
“Rodolfo Valentino omaggio al mito”.

La scrittrice e saggista Edvige Cuccarese, che sarà ospite
dell’Appuntamento con la Torre della Comunicazione, ha
recentemente dato alle stampe il libro “La Poesia di Rodolfo
Valentino”, uscito per i tipi de Il Convivio. Valentino era,
infatti, anche un poeta, piuttosto apprezzato dai suoi
contemporanei.

La Torre della Comunicazione è un’autentica ‘media tower’ che
sorge al centro di un complesso monumentale plurisecolare,
l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.

Uno spazio ‘nuovo’, aperto al dialogo tra i media, un luogo di
formazione e un media servicecon dotazioni di ultima
generazione: la Torre della Comunicazione ospita una testata
periodica, studi radiofonici, studi televisivi, sale
proiezioni e sale per il montaggio, aree per riunioni di
redazione, aule multimediali e molto altro.

REMO    ANZOVINO    inaugura
“Parole O_Stili 2020”, il
festival della comunicazione
non ostile: venerdì 8 maggio
con Rosy Russo e Alessandro
Baricco
                       REMO ANZOVINO

   PAROLE OSTILI – 4° FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE NON
                          OSTILE
VENERDÌ 8 MAGGIO 2020, ore 10:45

                  IN STREAMING SU FACEBOOK
            https://www.facebook.com/paroleostili

Il compositore pianista Remo Anzovino sarà tra i protagonisti della
nuova edizione di “Parole O_Stili”, festival della comunicazione non
ostile e straordinario progetto sociale di sensibilizzazione contro la
violenza delle parole.

L’intervento sonoro di Anzovino, in programma alle ore 10:45 di
venerdì 8 maggio, lancerà la quarta edizione di “Parole O_Stili” che
si aprirà con l’ideatrice del festival Rosy Russo e lo scrittore
Alessandro Baricco per tracciare una panoramica sulle relazioni,
digitali e non solo, che abbiamo costruito o ri-costruito in questi
ultimi mesi, per parlare insomma di sentimenti. Per iscriversi
all’evento in streaming https://bit.ly/2WxwmW9

“Si è ciò che si comunica” è uno dei dieci principi del manifesto
“Parole O_stili” e sarà il tema portante dell’evento inaugurale che
vedrà Anzovino protagonista tra parole e musica, una delle sue forme
per comunicare ciò che è. Come si è anche potuto ammirare nelle ultime
settimane attraverso il suo “Diario Sonoro”, il format online
realizzato dal compositore che attraverso la fantasia, la musica e i
suoi racconti, ha guidato il pubblico in viaggi immaginifici nei
luoghi che non abbiamo potuto vivere.

Positività, possibilità, innovazione e digitale saranno le parole
chiave della quarta edizione del festival e sono anche le stesse che
l’artista sta portando avanti con i suoi progetti: dalla creazione di
una nuova colonna sonora, passando per il diario sonoro, per arrivare
al ritorno sui palchi da concerti, quando sarà possibile.

“Andiamo al supermercato per nutrire il corpo – ha affermato Anzovino
– e andremo ai concerti per nutrire la mente e l’anima.”

Contatto Remo Anzovino:

Management Vigna PR srl – Luigi Vignando
e-mail: luigi.vignando@gmail.com

tel.: (+39) 340 3731626

SatiePandémie – Non sarà una
pandemia a fermare l’arte
É iniziato il 5 maggio dal Teatro Miela il contagio di
SatiePandémie, progetto artistico che anche quest’anno onora
 la tradizione per cui a Trieste dal 1992 si festeggia il
compleanno di Erik Satie, ogni 17 maggio.     Data l’inedita
situazione di emergenza sanitaria, che ha provocato la
sospensione di tutti gli eventi culturali live, questa
edizione si presenta particolarmente ambiziosa e visionaria.
Il gruppo di creativi scelti dal Teatro Miela – lacuratrice
 Eleonora Cedaro assieme a Sara Codutti, Anna D’Errico e
Veniero Rizzardi – ha stilato un manifesto, pubblicato su
www.buoncompleannosatie.it, che ne condensa obiettivi,
modalità e spirito.

SatiePandémie culminerà in un live streaming che, a partire
dalla mezzanotte del 17 maggio, trasmetterà l’esecuzione del
brano più lungo della storia della musica, Vexations, che
consiste nella ripetizione di una breve partitura per
pianoforte per 840 volte, secondo l’indicazione di Satie
stesso. Cuore della performance, tuttavia, è la modalità di
coinvolgimento dei numerosi esecutori. In questa lunga
maratona musicale, che potrà durare dalle 9 a oltre 20 ore, a
seconda della velocità con cui il brano verrà suonato, ogni
pianista potrà infatti eseguire solamente da una a dieci
ripetizioni. Il 5 maggio sono partiti i primi contagi, diretti
a professionisti della musica in Italia e all’estero, con la
richiesta di estendere a loro volta viralmente l’invito – ma è
possibile candidarsi spontaneamente anche tramite il sito,
fino a raccogliere una lista di partecipanti che potrà
annoverare da 84 a 840 pianisti da tutto il mondo.

Date le circostanze, quest’anno la rassegna acquista una
particolare valenza. SatiePandémie, come indicato nel
manifesto, non è un festival né un concerto, perché non c’è
nulla che possa sostituire la cultura viva. È perciò un atto
pubblico e collettivo per ribadire che c’è disperato bisogno
di trovare il modo di riaprire i teatri e dare voce,corpo e
lavoro allo spettacolo dal vivo: l’inutile indispensabile
antidoto alle peggiori malattie.

Per seguire il contagio e il live streaming, per info,
richieste e interviste:

W http://www.buoncompleannosatie.it/

E info@buoncompleannosatie.it

T +39 349 8014588 – Eleonora Cedaro, curatrice

Social Media

https://www.facebook.com/teatromiela/

https://www.instagram.com/teatromiela_trieste/

https://www.youtube.com/channel/UC3qcGkqr7uyVJ-AN23jdv8w
PREMIO GIORNALISTICO MARCO
LUCHETTA 2020 LINK FESTIVAL
SLITTA AL PRIMO WEEK END DI
OTTOBRE
Proprio nella giornata di domani, giovedì 7 maggio, doveva
aprirsi l’edizione 2020 di Link Festival del Giornalismo,
l’agorà di informazione del Premio Marco Luchetta che aveva in
serbo, come sempre, un fitto calendario di incontri e dialoghi
legati alla più stretta attualità con i grandi testimoni del
nostro tempo. Stoppato, come ogni altra manifestazione
pubblica, dalla pandemia Covid19, Link festival si sposterà
quest’anno dalla primavera all’inizio dell’autunno.

La giuria 2020

Spiegano infatti la curatrice Francesca Fresa e il Segretario
generale di Giuria del Premio Luchetta Giovanni Marzini che
«ritrovarsi in un’agorà digitale non sarebbe stata la stessa
cosa: il festival nasce per alimentare una dimensione
condivisa degli eventi, un progetto interattivo nel quale i
protagonisti dell’informazione si trovano a tu per tu con gli
spettatori, per entrare insieme nel cuore della notizia.
D’intesa con le istituzioni e con altre realta’ culturali di
Trieste siamo al lavoro per riorganizzare Link festival nel
primo week end di ottobre. L’auspicio è di ripartire
attraverso un progetto culturale coordinato, come segnale di
forte ripresa per la città, garantendo contestualmente al
pubblico la massima sicurezz nella fruizione degli eventi».

Proseguono comunque i lavori della 17^ edizione del Premio
Giornalistico internazionale Marco Luchetta: la Giuria è
presieduta dalla giornalista Giovanna Botteri, che si dichiara
«felice e orgogliosa di essere quest’anno parte di un Premio
così rilevante per la sensibilizzazione sui diritti
dell’infanzia». In queste settimane i giurati hanno visionato
reportage provenienti dalle prime linee del mondo, e in
particolare dalle aree più critiche del continente africano e
dal Medio Oriente. Nei prossimi
giorni le terne finaliste
saranno annunciate dalla Giuria
2020, della quale fanno parte,
con la presidente Giovanna
Botteri e il Segretario generale
Giovanni Marzini, i giornalisti
Fabrizio       Ferragni      in
rappresentanza della RAI, Enrico Grazioli direttore del
quotidiano Il Piccolo, Omar Monestier direttore del quotidiano
Messaggero Veneto, Rino Giusa caporedattore Tgr Rai FVG,
Francesco De Filippo direttore Ansa FVG, Igor Devetak
direttore del quotidiano Primorski Dnevnik, Cristiano Degano
presidente Ordine dei giornalisti FVG, Carlo Muscatello
presidente Assostampa FVG, Beppe Giulietti presidente della
Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Fulvio Gon per la
Fondazione Luchetta, Andrea Iacomini portavoce Unicef, Maarten
Van Aalderen della Stampa Estera in Italia.
TV news, Reportage, Fotografia e
                             Articoli carta stampata/web per
                             testate italiane e straniere
                             sono le categorie portanti del
                             Premio Luchetta, istituito dalla
                             Fondazione Luchetta con la RAI e
                             organizzato da Prandicom.

Le prime 16 edizioni hanno premiato molte delle migliori firme
del giornalismo nazionale e internazionale. Info e dettagli
sul sito www.premioluchetta.com www.fondazioneluchetta.eu

Il Giro d’Italia in Friuli il
18 e 20 ottobre 2020: il
commento di RCS Sport alla
pubblicazione    del    nuovo
calendario UCI
Si sta cercando di ritornare alla normalità anche
nell’ambiente del ciclismo, l’UCI ha pubblicato il nuovo
calendario che da metà estate dovrebbe rimettere in corsa le
due ruote in Italia; il condizionale è d’obbligo in quanto il
calendario ipotizzato è ancora in attesa di conferma
ufficiale. Il Giro d’Italia 2020 verrebbe recuperato dal 3 al
25 ottobre e farebbe tappa in Friuli Venezia Giulia nelle
giornate del 18 ottobre e 20 ottobre con la Rivolto-
Piancavallo e la Udine-San Daniele (sabato 19 è prevista una
giornata di riposo).
Di seguito la Nota Media relativa al commento di RCS Sport
sulla pubblicazione del calendario:

Milano, 5 maggio 2020 – RCS Sport, in seguito alla
pubblicazione del calendario da parte dell’UCI, commenta: “La
pubblicazione del calendario da parte dell’UCI è un importante
passo in avanti che certamente aiuterà tutte le realtà
coinvolte a riprogrammare la stagione. È il frutto di un lungo
lavoro che, come mai prima, ha visto il coinvolgimento di
istituzioni, organizzazioni, squadre e di chi a diverso titolo
ha dato il proprio contributo a questa non semplice scelta.
Per salvaguardare l’importante patrimonio delle corse
ciclistiche e mantenerle vive si è dovuto fare qualche
sacrificio anche considerando il breve arco temporale
all’interno del quale si potevano inserire tutte le corse
della stagione.

Abbiamo fatto una serie di proposte alternative che a nostro
giudizio avrebbero limitato alcune sovrapposizioni di
calendario. Queste proposte non sono state recepite. Riteniamo
comunque questo risultato importante per la ripartenza,
soprattutto in questo momento, vista la drammatica situazione
sanitaria che sta colpendo tutti i settori della nostra vita.”

Le corse di RCS Sport nel nuovo calendario internazionale:

     Giro d’Italia, 3-25 ottobre 2020
     Strade Bianche e Strade Bianche Women, 1 agosto 2020
     Milano-Sanremo, 8 agosto 2020
     Tirreno – Adriatico, 7-14 settembre 2020
     Il Lombardia, 31 ottobre 2020

Per quanto riguarda le altre corse organizzate da RCS Sport,
l’organizzazione comunicherà più avanti le nuove date, una
volta che verrà stilato il calendario completo delle corse e
dopo che l’organizzazione si sarà confrontata con gli Enti
locali e territoriali e le Istituzioni sportive italiane e
internazionali.
Riapre a Roma il 18 maggio la
mostra          Rinascimento
Marchigiano. Opere d’arte
restaurate dai luoghi del
sisma
La mostra Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate
dai luoghi del sisma, inaugurata lo scorso febbraio e subito
chiusa a causa dell’emergenza Covid-19, riapre i battenti
lunedì 18 maggio 2020 e proroga la data di chiusura fino a
domenica 26 luglio 2020.

Dopo l’esposizione di Ascoli Piceno la mostra Rinascimento
Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma ha
continuato il suo tour ed è    arrivata a Roma al Complesso
Monumentale di San Salvatore in Lauro, sede della storica
Fondazione Pio Sodalizio dei Piceni attiva in città fin dal
1600. In mostra 36 opere d’arte tra quelle restaurate a
seguito del sisma del 2016, grazie al contributo di Anci
Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, insieme all’apporto
scientifico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e
Paesaggio delle Marche e alla collaborazione della Regione
Marche.

Una mostra itinerante in tre tappe che ha preso il via proprio
nella zona del cratere, ad Ascoli Piceno presso il Forte
Malatesta, ora continua a Roma presso la sede del Pio
Sodalizio dei Piceni e si concluderà a Senigallia, sulla
riviera adriatica.

Grazie alla presenza di queste opere nella capitale, sarà
possibile ammirare una parte del prezioso patrimonio
disseminato nel territorio marchigiano che è stato danneggiato
dal terremoto, recuperato, portato a nuova vita e con questa
mostra reso di nuovo fruibile.

                      Va in scena a Roma al Complesso
                      Monumentale di San Salvatore in Lauro
                      sede del Pio Sodalizio dei Piceni la
                      seconda tappa della mostra Rinascimento
                      marchigiano. Opere d’arte restaurate dai
                      luoghi del sisma a cura di Stefano
                      Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto
                      della convenzione siglata da ANCI Marche
                      e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, che
                      si sono impegnati in un importante
                      lavoro di recupero delle opere d’arte
                      danneggiate.

In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle
Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il
recupero e il restauro un nucleo di 51 opere marchigiane di
proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici
delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.

In mostra 36 opere che “vanno dal ‘400 al ‘700, alcune
dall’alto valore devozionale e non storico-artistico ed altre
invece dal grande valore storico-artistico”, come spiega il
curatore Stefano Papetti. Tra queste crocifissi lignei
e vesperbild di ambito tedesco, che ancora oggi si trovavano
all’interno delle chiese come oggetti di culto da parte dei
fedeli. Non mancano però nomi importanti come Jacobello del
Fiore con la serie delle Scene della vita di Santa
Lucia provenienti dal Palazzo dei Priori di Fermo, Vittore
Crivelli con la Madonna orante, il Bambino e angeli
musicanti di Sarnano, Cola dell’Amatrice di cui spicca
la Natività con i santi Gerolamo, Francesco, Antonio da Padova
e Giacomo della Marca dalla sacrestia della Chiesa di San
Francesco ad Ascoli Piceno. E ancora da Roma Giovanni
Baglione e Giovanni Serodine che dalla Svizzera seguì nella
capitale l’esempio di Caravaggio. Tutti autori di indubbia
fama che nelle Marche sono nati o che vi hanno soggiornato e
che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia
dell’Arte.

Gli interventi di restauro sono stati eseguiti da tecnici
tutti marchigiani, in collaborazione con l’Università di
Camerino e l’Università di Urbino e la direzione scientifica
della Soprintendenza, che con innovative analisi diagnostiche
hanno valutato lo stato di conservazione di ciascuna opera.
Questi interventi non soltanto hanno consentito di porre
rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di
effettuare nuove attribuzioni e di acquisire nuove conoscenze
relative alla tecnica pittorica ed ai materiali usati dai
pittori, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo
patrimonio e aprendo la strada a molti studi scientifici. Per
dare conto di queste nuove acquisizioni, il catalogo è stato
realizzato affiancando alla scheda storico artistica
dell’opera la relazione dell’intervento di restauro ed i
risultati delle indagini diagnostiche che lo hanno preceduto.

La mostra Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate
dai luoghi del sisma rappresenta un viaggio nella religiosità
popolare marchigiana attraverso un affascinante percorso
stilistico e iconografico che, partendo dal centro della
regione arriva fino alla costa, era stato già definito da
Federico Zeri e Pietro Zampetti cultura adriatica.

Proprio per questo la mostra è stata pensata come un evento
espositivo itinerante che, dopo la prima tappa di Ascoli
Piceno e questa a Roma presso il Complesso Monumentale di San
Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni, che ha
permesso il restauro delle opere insieme ad ANCI Marche, si
concluderà a Palazzo del Duca di Senigallia.

L’obiettivo della mostra è anche quello di rendere fruibili le
opere restaurate da qui in futuro, come spiega Pierluigi
Moriconi della Soprintendenza dei Beni Architettonici delle
Marche e curatore di dell’esposizione: “Terminate le mostre,
le opere che non potranno essere ricollocate nelle loro sedi
originali perché crollate o non ancora restaurate, saranno
collocate in 8 depositi e lì saranno sempre a disposizione del
pubblico”.
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