Save the culture Galleria nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone - Il Discorso
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Save the culture Galleria nazionale di Cosenza – Palazzo Arnone Continua, nonostante le problematiche inerenti all’attuale situazione nel nostro Paese, l’attività della Galleria nazionale di Cosenza, ubicata nel prestigioso Palazzo Arnone in Cosenza e ricadente nella Direzione regionale musei Calabria, guidata dalla dottoressa Antonella Cucciniello. Ultima iniziativa, in ordine temporale, la partecipazione alla campagna Save the culture, ideata e promossa da Heritage S.r.l. in collaborazione con il Museo Tattile di Varese. Il progetto di game design interattivo, pensato per i musei, si basa su Interactive Culture Experience, una piattaforma progettata e sviluppata da Heritage per la gamification user- oriented di contenuti culturali. Il gioco vuole coinvolgere il grande pubblico facendolo interagire con i contenuti di musei presenti sul territorio nazionale, con l’obiettivo di scoprire o riscoprire la ricchezza delle proprie collezioni!
DETTAGLIO Jezabel dilaniata dai cani Sei pronto ad aiutare Beppe, il vecchio guardiano del museo di un piccolo paesino, a sconfiggere il suo nemico? Il nemico di Beppe, OBLIV-20, non genera sintomi visibili come il fratello COVID-19 ma agisce sulle menti e sui cuori. Il suo potere terribile è quello di cancellare: cancellare la memoria delle cose belle e far rimanere tutti tristi e soli. Riuscirai ad aiutare Beppe a sconfiggere OBLIV-20? Se vuoi giocare anche tu, salvare la cultura e scoprire le opere della Galleria nazionale di Cosenza, vai su: http://www.savetheculture.it, ci trovate nella categoria “Arte e Gallerie”. Il progetto ed i contenuti relativi alla Galleria nazionale di Cosenza, il cui referente è lo storico dell’arte Faustino Nigrelli, sono a cura della dottoressa Camilla Brivio, funzionario della Direzione regionale musei Calabria.
“Aspettando Soirée”, il primo circuito di gare che rispetta il distanziamento sociale Sfide sui quattro percorsi del Soirée Vertikal da metà giugno a fine agosto I trailers hanno voglia di ripartire e tornare a gareggiare; per il momento è ancora presto, sono consentite solo attività sportive individuali ed è necessario mantenere il distanziamento sociale. Non c’è stata la possibilità di partire con il circuito Soirée Vertikal – rinviato al 2021 – è però nata un’altra idea che si riassume in una competizione a distanza. Si chiama “Aspettando Soirée”: quattro prove che si correranno sugli stessi percorsi del circuito (Sainte Colombe a Charvensod, Saint-Émeric a Quart, Poyà au Petit Fenis a Nus e Les Croux – Tsanti de Parléaz a Saint-Christophe), senza alcun tipo di assembramento. Nessuna gara virtuale: i partecipanti correranno per davvero, ma per farlo avranno tempo dal 15 giugno al 31 agosto, senza giorni e orari prestabiliti. I percorsi verranno segnalati in modo permanente e ognuno potrà far registrare il suo tempo quando lo riterrà opportuno. Per entrare nella classifica finale, che verrà stilata a inizio settembre, si dovrà scaricare sul proprio smartphone un’applicazione a scelta tra Strava, Garmin, Suunto e comunicare il miglior tempo agli organizzatori. Dunque si correrà per davvero, ma in modo assolutamente autonomo.
Tra il materiale obbligatorio questa volta non ci saranno antivento o frontali, bensì la mascherina che dovrà essere indossata in presenza di altre persone sul percorso. I pettorali saranno virtuali e la quota di iscrizione è a “offerta libera”: l’iniziativa avrà un risvolto benefico e parte del ricavato sarà devoluto alla sezione valdostana dell’Associazione Italiana Celiachia. La restante parte sarà invece utilizzata per i tanti premi a sorteggio che verranno messi in palio. Le premiazioni non ci saranno, sono comunque previsti premi per i migliori 3 tempi della categoria femminile e i primi 3 di quella maschile, under e over 50. Oltre al sorteggio ci sarà anche un Contest fotografico “Scatta e Vinci” che premierà la miglior foto di ogni percorso, che verrà pubblicata su Instagram e riporterà l’hashtag #aspettandolasoirée. Tutti i premi potranno essere ritirati da Technosport, previo appuntamento. Aspettando Soirée è stato ideato da Technosport e Asd Lo Contrebandjé, in collaborazione con la società sportiva Asd InRun e con con il supporto dello sponsor tecnico Dynafit. Gli organizzatori: «A noi piacciono le gare “old style” ma vista la situazione, abbiamo dovuto adeguarci e ideare qualcosa che, nel rispetto delle norme vigenti in materia di salute, potesse ugualmente garantire agli atleti la possibilità di gareggiare misurandosi con se stessi e con gli altri». World music: al 31 maggio la scadenza del bando del Premio Andrea Parodi È spostata al 31 maggio la scadenza del bando dell’unico concorso in Europa dedicato alla world music, il “Premio Andrea Parodi”, bando
disponibile su www.fondazioneandreaparodi.it ed aperto ad artisti di tutto il mondo. L’iscrizione è gratuita. Il rinvio è per permettere, dopo le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, a chi intende iscriversi di poter incidere i due brani richiesti dal bando, anche se ricordiamo che è possibile partecipare anche con canzoni già pubblicate. È invece richiesto che siano composizioni non solo strumentali e identificative di un intero progetto artistico che rientri nei canoni della world music. Intanto il 10 e il 17 maggio alle 10 su Rai3 Sardegna, andranno in onda due speciali dedicati all’edizione dello scorso anno, la 12a, vinto dalla band multietnica Fanfara Station. In studio, a condurre le due puntate, sarà Stefano Fozzi. Le finali della 13a edizione, con la direzione artistica di Elena Ledda, sono programmate dall’8 al 10 ottobre, come sempre a Cagliari.
Le domande di iscrizione dovranno essere inviate, appunto entro il 31 maggio 2020, tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com ). Dovranno contenere: – 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive, anche già pubblicate; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare); – testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani; – curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo); Tra tutte le iscrizioni la Commissione artistica istituita dalla Fondazione selezionerà, in maniera anonima, da otto a dodici finalisti; i finalisti si esibiranno a Cagliari in ottobre davanti a una Giuria Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore. Di grande interesse i bonus per il vincitore, fra cui una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni dei più importanti festival italiani di musica di qualità nelle edizioni del 2021: dall’“European jazz expo” in Sardegna a Folkest in Friuli, dal Negro Festival di Pertosa (SA) e allo stesso Premio Parodi, ma anche in altri eventi che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Le precedenti edizioni sono state vinte nel 2019 dalla Fanfara Station (Tunisia, Usa, Italia), nel 2018 da La Maschera (Campania), nel 2017 da Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).
PRESENTATO VICINO/LONTANO ON, 18/22 MAGGIO SUL POST PANDEMIA Uno spazio di riflessione sugli scenari che l’emergenza Covid-19 proietta sul nostro futuro: questa la proposta di “Vicino/lontano On. Dialoghi ai tempi del virus”, un contributo digitale di sei appuntamenti serali, trasmessi in diretta streaming nelle date in cui avrebbero dovuto svolgersi, a Udine, la 16^ edizione del Festival vicino/lontano e del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, rinviati all’autunno. L’evento si realizza grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, delComune di Udine, della Fondazione Friuli, e con il supporto di alcuni sponsor privati: Coop Alleanza 3.0, CiviBank, Ilcam, Amga Energia & Servizi – Gruppo Hera, Prontoauto. Da lunedì 18 a venerdì 22 maggio, ogni sera alle 21 (lunedì 18 con un appuntamento anche alle 19), da un set televisivo allestito, grazie a Entract Multimedia, nella chiesa di San Francesco – da sempre sede degli eventi principali del festival vicino/lontano – studiosi di diverse competenze e diverso orientamento, collegati da casa, saranno chiamati a
immaginare in quale mondo stiamo per entrare. Di fronte a un’emergenza così inaspettata e densa di incognite, che ha sovvertito improvvisamente il nostro modo di incontrarci e di condividere il rito collettivo di un festival, vicino/lontano non rinuncia alla volontà di decifrare la complessità di ciò che accade, e lo fa nei modi consentiti dalle circostanze, fra lockdown e prove di lockout. Vicino/lontano si propone dunque “on”: vicino/lontano c’è, ed è online, per continuare a guardare “oltre”. «La nostra speranza – spiegano i promotori – è di poterci rivedere in autunno, con rinnovata “passione” (tema scelto per l’edizione 2020 di vicino/lontano), per condividere, come sempre, l’atmosfera speciale del festival e del Premio in uno spazio fisico di incontro, di scambio e di confronto collettivo». Ambiente, dinamiche geopolitiche, implicazioni socio-politiche, prospettive dell’economia, riflessioni filosofiche e antropologiche saranno al centro della proposta di “Vicino/lontano On”: cinque intense serate con i contributi originali di esperti e studiosi delle diverse aree. Per ogni appuntamento il valore aggiunto arriverà dall’intervento di uno dei cinque finalisti dell’edizione 2020 del Premio Terzani: gli autori, anch’essi collegati da casa, saranno invitati ad esprimere il loro personale punto di vista sul futuro che ci attende. Compongono la cinquina finalista, selezionata nelle scorse settimane dalla Giuria presieduta da Angela Terzani Staude: il giornalista, poeta e documentarista curdo-iraniano Behrouz Boochani (Nessun amico se non le montagne, add editore); l’antropologa e scrittrice norvegese Erika Fatland(La frontiera. Viaggio intorno alla Russia, Marsilio); l’intellettuale franco-libanese Amin Maalouf (Il naufragio delle civiltà, La Nave di Teseo); la giornalista e reporter italiana Francesca Mannocchi (Io Khaled vendo uomini e sono innocente, Einaudi); la giornalista turca Ece Temelkuran (Come sfasciare un paese in sette mosse, Bollati Boringhieri). Vicino/lontano On” prenderà il via lunedì 18 maggio, alle 19, con l’intervista del presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, l’antropologo Nicola Gasbarro, allo studioso e Premio Pulitzer americano Jared Diamond,
docente di Geografia alla UCLA e autore di world sellers come Armi, acciaio, malattie; Collasso; Crisi. Tutti pubblicati da Einaudi. Nel secondo appuntamento della giornata, alle 21, focus sull’emergenza climatico-ambientale: la cruna dell’ago attraverso la quale dobbiamo passare per garantire un futuro a tutti gli esseri viventi e ristabilire un accettabile equilibrio sul Pianeta Terra. Vicino/lontano si confronterà nel merito con il filosofo della scienza, sociologo e antropologo Bruno Latour, una delle voci più autorevoli del nostro tempo, docente a Sciences Po a Parigi e alla London School of Economics and Political Science, in uscita per Meltemi con La sfida di Gaia. Il nuovo equilibrio climatico. Riscaldamento globale, scompensi climatici, emissioni in costante crescita, abuso sconsiderato delle risorse non rinnovabili sono solo alcune delle spie che potrebbero prefigurare un futuro apocalittico, e questa pandemia è un’ulteriore cartina al tornasole dello stato di sofferenza del nostro pianeta. Il giornalista Marco Pacini, che condurrà la serata, ne discuterà poi con il meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, entrando nel vivo della complessità della sfida che ci attende e che la pandemia ha solo messo momentaneamente in secondo piano. Chiuderà la serata l’intervento di Erika Fatland, scrittrice e antropologa norvegese, nel 2016 selezionata da Literary Europe Live tra le dieci voci emergenti più interessanti d’Europa. Il suo volume, La frontiera. Viaggio intorno alla Russia, uscito in tredici
Paesi,ètraicinquefinalistidelPremioTerzani2020. Martedì 19 maggio l’indagine si sposterà sul piano geopolitico. La crisi pandemicaha fatto esplodere criticità più o meno latenti nei rapporti di forza tra gli Stati e nei dislivelli tra le diverse aree del pianeta e rischia di scompaginarne ulteriormente gli equilibri: Stati Uniti, Cina, Russia ed Europa, così come Africa e Medio Oriente, sono motore e terreno di nuovi giochi strategici. Ne parleranno a “Vicino/lontano On” Lucio Caracciolo, direttore di Limes e presidente del think tank Macrogeo, lo storico ed editorialista Guido Crainz e il sinologo Maurizio Scarpari, docente di lingua e cultura cinese a Ca’ Foscari. Coordinerà l’incontro Guglielmo Cevolin, giurista e presidente di Historia. Interverrà inoltre Francesca Mannocchi, finalista Premio Terzani 2020, firma autorevole della stampa internazionale e autrice di importanti reportage dal Nord Africa e Medio Oriente. I Paesi occidentali poi sono attraversati da una minaccia subdola: l’inevitabile dirigismo, che ha caratterizzato la “fase 1” dell’emergenza virus, potrebbe trasformarsi in autoritarismo antidemocratico, magari in forma strisciante, anche quando il pericolo sarà cessato. Di democrazia a rischio parleranno, mercoledì 20 maggio, il sociologo della comunicazione Massimiliano Panarari, studioso dei meccanismi del consenso, il filosofo Pier Aldo Rovatti, direttore della rivista aut aut e della Scuola di filosofia di Trieste e Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla Columbia University di New York. L’incontro, coordinato dal direttore del quotidiano Messaggero VenetoOmar Monestier, si chiuderà con l’intervento della scrittrice ed editorialista turca Ece Temelkuran – 3 milioni di follower su Twitter – autrice di numerosi libri di successo tradotti in molte lingue. Con il suo ultimo Come sfasciare un paese in sette mosse è finalista del Premio Terzani 2020.
RODOLFO VALENTINO IL MITO- RUDY A 125 ANNI DALLA NASCITA SABATO 9 MAGGIO 2020 quarto incontro del ciclo Appuntamento con la Torre della Comunicazione” sulla piattaforma didattica dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli Maggio 1895 | maggio 2020: esattamente 125 anni fa nasceva Rodolfo Valentino, il Divo più amato e idolatrato della storia del cinema muto e una delle icone-simbolo della Settima Arte. SABATO 9 MAGGIO 2020 (dalle 18.00 alle 19.00) il leggendario attore di Castellaneta sarà al centro del quarto “Appuntamento con la Torre della Comunicazione”, ciclo di incontri settimanali che si tengono on-line sulla piattaforma didattica dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli ogni sabato pomeriggio e che sono curati dal giornalista e docente universitario Michelangelo Iossa, responsabile branding e comunicazione della Torre della Comunicazione dell’ateneo suororsolino. Una palazzina dell’Ateneo che si trasforma in autentico ‘media
center’ unico nel suo genere in cui allievi e professionisti della comunicazione uniscono le loro forze in un progetto didattico, formativo e produttivo. La Torre della Comunicazione ospita, al suo interno, tre prestigiosi Master dell’Ateneo: il Master in Radiofonia, il Master in Cinema e Televisione (MCT) e il Master in Giornalismo. Quando Rodolfo Valentino morì, il 23 agosto 1926, oltre 50.000 persone parteciparono al suo funerale newyorchese e altrettante al secondo corteo funebre a Hollywood. Valentino fu il primo, e unico, divo del cinema muto per il quale decine di donne tentarono il suicidio all’indomani della sua scomparsa, causata da una violenta ulcera gastrica che lo uccise a soli 31 anni. Tre furono i suicidi accertati: quello della giovane starlet Peggy Scott, quello di una fan diciannovenne e quello di una giovane madre statunitense. A ricordare gli incredibili primati legati alla fama del divo della Settima Arte è il recentissimo “Dead Famous”, volume pubblicato in tutto il mondo dalla Orion Publishing e firmato dallo storico Greg Jenner. Rodolfo ‘Rudolph’ Valentino – al secolo Rodolfo Pietro Filiberto Raffaello Guglielmi scatenava scene di isteria e fanatismo e ancora oggi la sua tomba al Mausoleo della Cattedrale dell’Hollywood Forever Cemetery di Los Angeles è meta di pellegrinaggi. Nei giorni scorsi, Messaggi Edizioni ha pubblicato un volume di illustrazioni interamente dedicato al mito-Rudy, intitolato “Rodolfo Valentino omaggio al mito”. La scrittrice e saggista Edvige Cuccarese, che sarà ospite dell’Appuntamento con la Torre della Comunicazione, ha recentemente dato alle stampe il libro “La Poesia di Rodolfo Valentino”, uscito per i tipi de Il Convivio. Valentino era,
infatti, anche un poeta, piuttosto apprezzato dai suoi contemporanei. La Torre della Comunicazione è un’autentica ‘media tower’ che sorge al centro di un complesso monumentale plurisecolare, l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Uno spazio ‘nuovo’, aperto al dialogo tra i media, un luogo di formazione e un media servicecon dotazioni di ultima generazione: la Torre della Comunicazione ospita una testata periodica, studi radiofonici, studi televisivi, sale proiezioni e sale per il montaggio, aree per riunioni di redazione, aule multimediali e molto altro. REMO ANZOVINO inaugura “Parole O_Stili 2020”, il festival della comunicazione non ostile: venerdì 8 maggio con Rosy Russo e Alessandro Baricco REMO ANZOVINO PAROLE OSTILI – 4° FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE
VENERDÌ 8 MAGGIO 2020, ore 10:45 IN STREAMING SU FACEBOOK https://www.facebook.com/paroleostili Il compositore pianista Remo Anzovino sarà tra i protagonisti della nuova edizione di “Parole O_Stili”, festival della comunicazione non ostile e straordinario progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole. L’intervento sonoro di Anzovino, in programma alle ore 10:45 di venerdì 8 maggio, lancerà la quarta edizione di “Parole O_Stili” che si aprirà con l’ideatrice del festival Rosy Russo e lo scrittore Alessandro Baricco per tracciare una panoramica sulle relazioni, digitali e non solo, che abbiamo costruito o ri-costruito in questi ultimi mesi, per parlare insomma di sentimenti. Per iscriversi all’evento in streaming https://bit.ly/2WxwmW9 “Si è ciò che si comunica” è uno dei dieci principi del manifesto “Parole O_stili” e sarà il tema portante dell’evento inaugurale che vedrà Anzovino protagonista tra parole e musica, una delle sue forme per comunicare ciò che è. Come si è anche potuto ammirare nelle ultime settimane attraverso il suo “Diario Sonoro”, il format online realizzato dal compositore che attraverso la fantasia, la musica e i suoi racconti, ha guidato il pubblico in viaggi immaginifici nei luoghi che non abbiamo potuto vivere. Positività, possibilità, innovazione e digitale saranno le parole chiave della quarta edizione del festival e sono anche le stesse che l’artista sta portando avanti con i suoi progetti: dalla creazione di una nuova colonna sonora, passando per il diario sonoro, per arrivare al ritorno sui palchi da concerti, quando sarà possibile. “Andiamo al supermercato per nutrire il corpo – ha affermato Anzovino – e andremo ai concerti per nutrire la mente e l’anima.” Contatto Remo Anzovino: Management Vigna PR srl – Luigi Vignando
e-mail: luigi.vignando@gmail.com tel.: (+39) 340 3731626 SatiePandémie – Non sarà una pandemia a fermare l’arte É iniziato il 5 maggio dal Teatro Miela il contagio di SatiePandémie, progetto artistico che anche quest’anno onora la tradizione per cui a Trieste dal 1992 si festeggia il compleanno di Erik Satie, ogni 17 maggio. Data l’inedita situazione di emergenza sanitaria, che ha provocato la sospensione di tutti gli eventi culturali live, questa edizione si presenta particolarmente ambiziosa e visionaria. Il gruppo di creativi scelti dal Teatro Miela – lacuratrice Eleonora Cedaro assieme a Sara Codutti, Anna D’Errico e Veniero Rizzardi – ha stilato un manifesto, pubblicato su www.buoncompleannosatie.it, che ne condensa obiettivi, modalità e spirito. SatiePandémie culminerà in un live streaming che, a partire dalla mezzanotte del 17 maggio, trasmetterà l’esecuzione del brano più lungo della storia della musica, Vexations, che consiste nella ripetizione di una breve partitura per pianoforte per 840 volte, secondo l’indicazione di Satie stesso. Cuore della performance, tuttavia, è la modalità di coinvolgimento dei numerosi esecutori. In questa lunga maratona musicale, che potrà durare dalle 9 a oltre 20 ore, a seconda della velocità con cui il brano verrà suonato, ogni pianista potrà infatti eseguire solamente da una a dieci ripetizioni. Il 5 maggio sono partiti i primi contagi, diretti a professionisti della musica in Italia e all’estero, con la
richiesta di estendere a loro volta viralmente l’invito – ma è possibile candidarsi spontaneamente anche tramite il sito, fino a raccogliere una lista di partecipanti che potrà annoverare da 84 a 840 pianisti da tutto il mondo. Date le circostanze, quest’anno la rassegna acquista una particolare valenza. SatiePandémie, come indicato nel manifesto, non è un festival né un concerto, perché non c’è nulla che possa sostituire la cultura viva. È perciò un atto pubblico e collettivo per ribadire che c’è disperato bisogno di trovare il modo di riaprire i teatri e dare voce,corpo e lavoro allo spettacolo dal vivo: l’inutile indispensabile antidoto alle peggiori malattie. Per seguire il contagio e il live streaming, per info, richieste e interviste: W http://www.buoncompleannosatie.it/ E info@buoncompleannosatie.it T +39 349 8014588 – Eleonora Cedaro, curatrice Social Media https://www.facebook.com/teatromiela/ https://www.instagram.com/teatromiela_trieste/ https://www.youtube.com/channel/UC3qcGkqr7uyVJ-AN23jdv8w
PREMIO GIORNALISTICO MARCO LUCHETTA 2020 LINK FESTIVAL SLITTA AL PRIMO WEEK END DI OTTOBRE Proprio nella giornata di domani, giovedì 7 maggio, doveva aprirsi l’edizione 2020 di Link Festival del Giornalismo, l’agorà di informazione del Premio Marco Luchetta che aveva in serbo, come sempre, un fitto calendario di incontri e dialoghi legati alla più stretta attualità con i grandi testimoni del nostro tempo. Stoppato, come ogni altra manifestazione pubblica, dalla pandemia Covid19, Link festival si sposterà quest’anno dalla primavera all’inizio dell’autunno. La giuria 2020 Spiegano infatti la curatrice Francesca Fresa e il Segretario generale di Giuria del Premio Luchetta Giovanni Marzini che «ritrovarsi in un’agorà digitale non sarebbe stata la stessa cosa: il festival nasce per alimentare una dimensione condivisa degli eventi, un progetto interattivo nel quale i protagonisti dell’informazione si trovano a tu per tu con gli spettatori, per entrare insieme nel cuore della notizia. D’intesa con le istituzioni e con altre realta’ culturali di
Trieste siamo al lavoro per riorganizzare Link festival nel primo week end di ottobre. L’auspicio è di ripartire attraverso un progetto culturale coordinato, come segnale di forte ripresa per la città, garantendo contestualmente al pubblico la massima sicurezz nella fruizione degli eventi». Proseguono comunque i lavori della 17^ edizione del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta: la Giuria è presieduta dalla giornalista Giovanna Botteri, che si dichiara «felice e orgogliosa di essere quest’anno parte di un Premio così rilevante per la sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia». In queste settimane i giurati hanno visionato reportage provenienti dalle prime linee del mondo, e in particolare dalle aree più critiche del continente africano e dal Medio Oriente. Nei prossimi giorni le terne finaliste saranno annunciate dalla Giuria 2020, della quale fanno parte, con la presidente Giovanna Botteri e il Segretario generale Giovanni Marzini, i giornalisti Fabrizio Ferragni in rappresentanza della RAI, Enrico Grazioli direttore del quotidiano Il Piccolo, Omar Monestier direttore del quotidiano Messaggero Veneto, Rino Giusa caporedattore Tgr Rai FVG, Francesco De Filippo direttore Ansa FVG, Igor Devetak direttore del quotidiano Primorski Dnevnik, Cristiano Degano presidente Ordine dei giornalisti FVG, Carlo Muscatello presidente Assostampa FVG, Beppe Giulietti presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Fulvio Gon per la Fondazione Luchetta, Andrea Iacomini portavoce Unicef, Maarten Van Aalderen della Stampa Estera in Italia.
TV news, Reportage, Fotografia e Articoli carta stampata/web per testate italiane e straniere sono le categorie portanti del Premio Luchetta, istituito dalla Fondazione Luchetta con la RAI e organizzato da Prandicom. Le prime 16 edizioni hanno premiato molte delle migliori firme del giornalismo nazionale e internazionale. Info e dettagli sul sito www.premioluchetta.com www.fondazioneluchetta.eu Il Giro d’Italia in Friuli il 18 e 20 ottobre 2020: il commento di RCS Sport alla pubblicazione del nuovo calendario UCI Si sta cercando di ritornare alla normalità anche nell’ambiente del ciclismo, l’UCI ha pubblicato il nuovo calendario che da metà estate dovrebbe rimettere in corsa le due ruote in Italia; il condizionale è d’obbligo in quanto il calendario ipotizzato è ancora in attesa di conferma ufficiale. Il Giro d’Italia 2020 verrebbe recuperato dal 3 al 25 ottobre e farebbe tappa in Friuli Venezia Giulia nelle giornate del 18 ottobre e 20 ottobre con la Rivolto- Piancavallo e la Udine-San Daniele (sabato 19 è prevista una giornata di riposo).
Di seguito la Nota Media relativa al commento di RCS Sport sulla pubblicazione del calendario: Milano, 5 maggio 2020 – RCS Sport, in seguito alla pubblicazione del calendario da parte dell’UCI, commenta: “La pubblicazione del calendario da parte dell’UCI è un importante passo in avanti che certamente aiuterà tutte le realtà coinvolte a riprogrammare la stagione. È il frutto di un lungo lavoro che, come mai prima, ha visto il coinvolgimento di istituzioni, organizzazioni, squadre e di chi a diverso titolo ha dato il proprio contributo a questa non semplice scelta. Per salvaguardare l’importante patrimonio delle corse ciclistiche e mantenerle vive si è dovuto fare qualche sacrificio anche considerando il breve arco temporale all’interno del quale si potevano inserire tutte le corse della stagione. Abbiamo fatto una serie di proposte alternative che a nostro giudizio avrebbero limitato alcune sovrapposizioni di calendario. Queste proposte non sono state recepite. Riteniamo comunque questo risultato importante per la ripartenza, soprattutto in questo momento, vista la drammatica situazione sanitaria che sta colpendo tutti i settori della nostra vita.” Le corse di RCS Sport nel nuovo calendario internazionale: Giro d’Italia, 3-25 ottobre 2020 Strade Bianche e Strade Bianche Women, 1 agosto 2020 Milano-Sanremo, 8 agosto 2020 Tirreno – Adriatico, 7-14 settembre 2020 Il Lombardia, 31 ottobre 2020 Per quanto riguarda le altre corse organizzate da RCS Sport, l’organizzazione comunicherà più avanti le nuove date, una volta che verrà stilato il calendario completo delle corse e dopo che l’organizzazione si sarà confrontata con gli Enti locali e territoriali e le Istituzioni sportive italiane e internazionali.
Riapre a Roma il 18 maggio la mostra Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma La mostra Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma, inaugurata lo scorso febbraio e subito chiusa a causa dell’emergenza Covid-19, riapre i battenti lunedì 18 maggio 2020 e proroga la data di chiusura fino a domenica 26 luglio 2020. Dopo l’esposizione di Ascoli Piceno la mostra Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma ha continuato il suo tour ed è arrivata a Roma al Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro, sede della storica Fondazione Pio Sodalizio dei Piceni attiva in città fin dal 1600. In mostra 36 opere d’arte tra quelle restaurate a seguito del sisma del 2016, grazie al contributo di Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, insieme all’apporto scientifico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e alla collaborazione della Regione Marche. Una mostra itinerante in tre tappe che ha preso il via proprio nella zona del cratere, ad Ascoli Piceno presso il Forte Malatesta, ora continua a Roma presso la sede del Pio
Sodalizio dei Piceni e si concluderà a Senigallia, sulla riviera adriatica. Grazie alla presenza di queste opere nella capitale, sarà possibile ammirare una parte del prezioso patrimonio disseminato nel territorio marchigiano che è stato danneggiato dal terremoto, recuperato, portato a nuova vita e con questa mostra reso di nuovo fruibile. Va in scena a Roma al Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro sede del Pio Sodalizio dei Piceni la seconda tappa della mostra Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, che si sono impegnati in un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate. In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il recupero e il restauro un nucleo di 51 opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. In mostra 36 opere che “vanno dal ‘400 al ‘700, alcune dall’alto valore devozionale e non storico-artistico ed altre invece dal grande valore storico-artistico”, come spiega il curatore Stefano Papetti. Tra queste crocifissi lignei e vesperbild di ambito tedesco, che ancora oggi si trovavano all’interno delle chiese come oggetti di culto da parte dei fedeli. Non mancano però nomi importanti come Jacobello del
Fiore con la serie delle Scene della vita di Santa Lucia provenienti dal Palazzo dei Priori di Fermo, Vittore Crivelli con la Madonna orante, il Bambino e angeli musicanti di Sarnano, Cola dell’Amatrice di cui spicca la Natività con i santi Gerolamo, Francesco, Antonio da Padova e Giacomo della Marca dalla sacrestia della Chiesa di San Francesco ad Ascoli Piceno. E ancora da Roma Giovanni Baglione e Giovanni Serodine che dalla Svizzera seguì nella capitale l’esempio di Caravaggio. Tutti autori di indubbia fama che nelle Marche sono nati o che vi hanno soggiornato e che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia dell’Arte. Gli interventi di restauro sono stati eseguiti da tecnici tutti marchigiani, in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università di Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza, che con innovative analisi diagnostiche hanno valutato lo stato di conservazione di ciascuna opera. Questi interventi non soltanto hanno consentito di porre rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di effettuare nuove attribuzioni e di acquisire nuove conoscenze relative alla tecnica pittorica ed ai materiali usati dai pittori, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo patrimonio e aprendo la strada a molti studi scientifici. Per dare conto di queste nuove acquisizioni, il catalogo è stato realizzato affiancando alla scheda storico artistica dell’opera la relazione dell’intervento di restauro ed i risultati delle indagini diagnostiche che lo hanno preceduto. La mostra Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma rappresenta un viaggio nella religiosità popolare marchigiana attraverso un affascinante percorso stilistico e iconografico che, partendo dal centro della regione arriva fino alla costa, era stato già definito da
Federico Zeri e Pietro Zampetti cultura adriatica. Proprio per questo la mostra è stata pensata come un evento espositivo itinerante che, dopo la prima tappa di Ascoli Piceno e questa a Roma presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni, che ha permesso il restauro delle opere insieme ad ANCI Marche, si concluderà a Palazzo del Duca di Senigallia. L’obiettivo della mostra è anche quello di rendere fruibili le opere restaurate da qui in futuro, come spiega Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei Beni Architettonici delle Marche e curatore di dell’esposizione: “Terminate le mostre, le opere che non potranno essere ricollocate nelle loro sedi originali perché crollate o non ancora restaurate, saranno collocate in 8 depositi e lì saranno sempre a disposizione del pubblico”.
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