Su Netflix il film "Blue Lips" co-diretto da Antonello Novellino
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Su Netflix il film “Blue Lips” co-diretto da Antonello Novellino Sbarca su Netflix il film “Blue Lips” co-diretto da Antonello Novellino. Da oggi il film sarà presente sulla piattaforma! Un film internazionale con sei personaggi provenienti da diverse parti del mondo, tra cui l’Italia. Un intreccio di vite di uomini e donne di varie età, in momenti cruciali della loro vita. Un film da vedere, da non perdere per l’intreccio della trama, per la buona saldatura narrativa della sceneggiatura che nonostante sia scritta da più autori nel miracolo del montaggio risulta lineare, comprensibile alla portata di tutti, il filo drammatico delle varie vite è alleggerito da ironia risulta in questo senso illuminante quella di Kant che nella “Critica del giudizio” afferma: “in tutto ciòche eccita un riso vivace, scuotente, ci deve essere qualcosa di contraddittorio… Il riso e ̀ un affetto che scaturisce dall’ improvvisa risoluzione in nulla di un’aspettativa tesa”, a significare la centralità della violazione delle regole logiche per produrre uno scoppio di riso. Antonello Novellino di Salerno, ma da anni vive a Madrid, con una splendida carriera alle spalle e un lungo percorso nel suo futuro da qualche anno è soprattutto produttore di progetti , di film, di serie Tv, distribuite sulle varie piattaforme, grazie al suo lavoro viaggia tantissimo conoscendo così il mondo.
I diritti alla bellezza al Giffoni Film Festival Insegnare la bellezza come arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. Educare allo stupore vuol dire mostrare nuovi orizzonti alle donne e gli uomini di domani, perché non si insinui l’abitudine e l’impotenza, ma rimangano vivi la curiosità e lo stupore. Il terzo campus di Sedici Modi di Dire Ciao ha voluto dimostrare che l’educazione è sempre il riflesso di ciò che abbiamo prodotto come società e di quello che vogliamo per quelle in costruzione. L’iniziativa – ideata e realizzata da Giffoni, selezionata dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” e interamente partecipata da Fondazione con il Sud – ha visto per quattro giorni la presenza di oltre 100 ragazzi dagli 11 ai 17 anni. Scrittura, cinema, musica, condivisione: dopo i primi due campus Andata e Ritorno del 2021 e le digital lesson che hanno accompagnato i ragazzi in questi mesi, le delegazioni di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave) si sono ritrovate a Eboli per continuare a lavorare insieme. “Serve oggi un’alleanza per ridare speranza e opportunità di crescita – spiega il direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi – Giffoni, ancora una volta, fa squadra per dimostrare che i giovani sono membri a pieno titolo delle nostre società e potenti agenti per il cambiamento, lo fa grazie a una collaborazione di cui sono orgoglioso, quella con l’impresa sociale Con i Bambini e Fondazione con il Sud. Con questo progetto vogliamo dimostrare che la povertà educativa è un fenomeno che deve interessare tutti, non solo il mondo dell’istruzione e la famiglia, ma l’intera comunità educante. Abbiamo una responsabilità: garantire il futuro ai nostri ragazzi perché il mondo non può permettersi una generazione perduta di giovani”. Entusiasta anche Marco Cesaro,
responsabile del progetto: “Si è concluso anche il nostro terzo campus: il primo l’abbiamo realizzato a giugno scorso in Basilicata, mentre il secondo si è svolto a Giffoni durante l’edizione 50Plus. Siamo ben felici di quanto fatto a Eboli, dove Antonia Bottiglieri con la sua associazione, Astronave a Pedali, ci ha guidati in questi giorni. Forte l’affetto dimostrato anche dall’amministrazione comunale: l’accoglienza del sindaco Mario Conte ci ha commosso, è bello vedere tanta attenzione e sensibilità. Quello che vogliamo garantire ai ragazzi con questo progetto è il “diritto alla bellezza”, ovvero la possibilità di accedere alla cultura e alle sue mille sfaccettature. “Conoscere” mette in moto lo spirito critico che ci permette di essere uomini liberi, di esprimerci, di vivere in comunità, di rispettare l’ambiente in cui viviamo, di considerare l’altro in uno scambio costante e costruttivo e di lavorare per migliorare noi stessi, fondando le basi per il futuro”. Dare vita a un’esperienza di confronto tra storie e punti di vista diversi è uno degli aspetti fondamentali di Sedici Modi di Dire Ciao, avviando una narrazione che diventa anche laboratorio di linguaggio cinematografico e si concretizza nella scrittura di cortometraggi da realizzare nella prossima primavera. E ancora Lovers are Crazy ha dato voce alle biografie dei ragazzi di Basilicata, Campania, Calabria, Veneto e Sardegna. Un racconto emozionante e complesso fatto di aspirazioni, dubbi, paure e passioni di tantissimi adolescenti. Successo anche per SHORT MOVIE LAB: già da febbraio era stato attivato un piano di formazione digitale con lab e incontri finalizzati a sviluppare competenze linguistiche, artistiche ed espressive. Ora, in presenza, si è dato vita a un’alfabetizzazione ai media e alle immagini in movimento, fornendo gli strumenti per analizzare la grammatica cinematografica dalla pianificazione delle inquadrature (storyboard) alla struttura del montaggio.
Il Coffi – CortoGlobo parte con un omaggio a Piersanti Mattarella Parte la XVI edizione del «COFFI – CortOglobo Film Festival Italia» che si tiene dall’8 al 12 dicembre 2021 in versione streaming sul portale www.coffifestival.it Il primo giorno, mercoledì 8 dicembre, ore 19, start con Open Coffi, presentazione della XVI edizione del Coffi-CortOglobo Film Festival. Alle 19.30 Coffi-Exhibition, apertura della mostra virtuale “Diego” incentrata sul genio del calciatore argentino venuto a mancare un anno fa, a cura dell’artista Gerardo Rosato (Casa Museo Zonarosato di Torino): un allestimento comprendente le opere di 18 artisti, dedicate a Diego Armando Maradona. Si passa quindi alla presentazione del contest “Sottobicchieri d’autore” (ore 19.45), in collaborazione con il direttore della Scuola Italiana di Comix Mario Punzo e degli studenti. Coffi e Comix da oltre 10 anni lavorano insieme, condividendo reciprocamente percorsi e progetti. L’iniziativa dedicata al Cinema, in particolare a film cult che hanno fatto la storia, è un omaggio al Coffi I-CortOglobo Film Festival Italia, e ha visto allievi ed ex-allievi della Scuola Italiana di Comix cimentarsi nella realizzazione di una speciale collezione dei Sottobicchieri d’Autore Perrella Distribuzioni. Da Donnie Darko a Casablanca, Mary Poppins e le atmosfere disturbanti di David Lynch e The Truman Show. «Ricordo quando anni fa il direttore del Coffi mi contattò e iniziammo il dialogo con una piccola mostra portata al Mann di Napoli, “Cyborg Invasion” – spiega Mario Punzo, direttore della Scuola Italiana di Comix – Da allora ogni anno mi invitano per aderire a varie iniziative. Quest’anno ci hanno
proposto un contest che coinvolgesse gli allievi. È nata così l’idea di realizzare sottobicchieri, trasformandoli in oggetti da collezione. Dei 30 progetti, ne abbiamo selezionati 10, che andranno in rete. Il tema è sempre il cinema, i disegnatori sono riusciti a rendere in una immagine il simbolo di un film». Alle 20.15 Coffi-Guest, saluti dell’attrice e conduttrice televisiva italiana Antonella Salvucci, che nell’ambito cinematografico ha interpretato diversi ruoli da protagonista come nel film “L’educazione sentimentale di Eugénie” diretto da Aurelio Grimaldi, membro della giuria tecnica del Coffi Festival. A completare la serata (ore 20.30), lo stesso regista presenta il suo film “Il delitto Mattarella”, trasposizione del romanzo omonimo (edito da Castelvecchi, 2020, 182 p.), sull’omicidio ordito dalla mafia ai danni dell’allora presidente della regione Sicilia, Piersanti Mattarella.. Il film. Il delitto Mattarella: il 6 gennaio 1980, a Palermo in via della Libertà, appena entrato in auto insieme alla moglie, due figli e la suocera per andare a messa, un killer si avvicinò al suo finestrino e uccise Piersanti Mattarella a colpi di pistola. Pur nel disorientamento del momento, il delitto apparve però anomalo per le sue modalità, portando il giorno stesso lo scrittore Leonardo Sciascia ad alludere a “confortevoli ipotesi” che avrebbero potuto ricondurre l’omicidio alla mafia siciliana. Alle 21.00 Coffi-Finals con la presentazione e proiezione dei corti finalisti della categoria “Animazione”, categoria rivolta ai ragazzi e agli amanti dei fumetti e del disegno. Tutto pronto per il Coffi-
Cortoglobo di Monica De Santis Parte la XVI edizione del «Coffi – CortOglobo Film Festival Italia» che si tiene dall’8 al 12 dicembre 2021 in versione streaming sul portale www.coffifestival.it A scegliere i corti vincitori dell’edizione 2021 sarà la giuria tecnica composta da: Mimmo Calopresti, regista di grandi produzioni cinematografiche nonché presidente della giuria tecnica Coffi; il regista, sceneggiatore e scrittore Aurelio Grimaldi; l’attore Andrea Lattanzi; il regista Giorgio Verdelli; il regista Francesco Prisco; Maurizio Gemma, direttore della Film Commission Regione Campania. “Il Tema di quest’anno è “Proietta la tua realtà” – racconta il direttore artistico del Coffi, Andrea Recussi – Un messaggio che dedichiamo ai tanti giovani talenti in concorso, attraverso il nostro festival del cinema indipendente. Vogliamo dare la possibilità a tanti ragazzi di farsi notare e iniziare a partecipare ai grandi circuiti. Ormai lo facciamo da 16 edizioni”. Sono 4 le sezioni in concorso. Sguardi d’autore è la categoria regina, legata agli emergenti che hanno vinto anche premi importanti come il David di Donatello. Nuovi Percorsi prevede tematiche e linguaggi innovativi. Con la categoria Documentario, il Coffi dimostra quanto sia importante oggi raccontare il mondo attraverso storie vere, utilizzando aspetti reali, tangibili, crudi. Infine, la categoria Animazione che rappresenta il sogno, il gusto della bellezza, una fetta di cinema che nel corso dei decenni ha acquisito una sua forte credibilità. L’edizione di quest’anno si potrà seguire gratuitamente sul portale web del festival, previa registrazione. Si parte mercoledì 8 dicembre, dalle ore 19.00 con OPEN Coffi, presentazione della XVI edizione. Alle 19.30 Coffi-Exhibition, apertura e presentazione della mostra virtuale “Diego” incentrata sul genio del calciatore argentino venuto a mancare un anno fa. Ore 19.45, Coffi-Contest: si passa alla
presentazione del contest “Sottobicchieri d’autore”, in collaborazione con il direttore della Scuola Italiana di Comix Mario Punzo e degli studenti. Ormai da tempo, quello tra mondo-fumetto, serie Tv e film è un connubio vincente che ha conquistato milioni di spettatori e la presenza costante su tutte le piattaforme. In accordo con questo trend, Coffi e Comix da oltre 10 anni lavorano insieme, condividendo reciprocamente percorsi e progetti. Alle 20.15 Coffi-Guest, saluti dell’attrice e conduttrice televisiva italiana Antonella Salvucci, che nell’ambito cinematografico ha interpretato diversi ruoli da protagonista come nel film “L’educazione sentimentale di Eugénie” diretto da Aurelio Grimaldi, membro della giuria tecnica del Coffi Festival. A completare la serata (ore 20.30), il regista Aurelio Grimaldi presenta il suo film “Il delitto Mattarella”, trasposizione del suo stesso romanzo, sull’omicidio ordito dalla mafia ai danni dell’allora presidente della regione Sicilia, Piersanti Mattarella. Alle 21.00 Coffi-Finals: Animazione, con la presentazione e proiezione dei corti Finalisti della categoria “Animazione”, categoria rivolta ai ragazzi e agli amanti dei fumetti e del disegno. E così via per tutti gli altri giorni del festival. 100 giovani per riprendersi il futuro Restituire ai ragazzi la possibilità di scegliere, preservare la curiosità e la fame di conoscenza che spesso nasce e svanisce troppo presto: il terzo campus di Sedici Modi di Dire Ciao parte da Eboli. Il progetto, organizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della
povertà educativa minorile e interamente partecipato da Fondazione con il Sud, ha preso il via martedì primo dicembre e andrà avanti fino a sabato. Oltre 100 adolescenti – dagli 11 ai 17 anni – di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave) sono stati accolti nelle sale del Comune dal sindaco di Eboli Mario Conte. “È una gioia vedere così tanti giovani provenienti da regioni diverse – ha detto – credo sia doveroso ringraziare Giffoni e l’associazione Astronave a Pedali. Organizzare eventi del genere è segno di una grande sensibilità. Sono orgoglioso che il nostro territorio sia tra i protagonisti di questo progetto: voi siete i giovani della nostra Italia e speriamo possiate fare tantissima strada. Siete il nostro orgoglio! Qui con me ad accogliervi ci sono gli assessori Alessia Palmi e Matteo Balestrieri. Vorrei celebrare questa giornata regalando una targa a ogni hub: Carlo Levi ha immortalato il nostro territorio con l’opera “Cristo si è fermato a Eboli”, quando sarete grandi potrete dire ci sono stato anch’io”. Visibilmente emozionato anche Marco Cesaro, responsabile di Sedici Modi di Dire Ciao: “Questo è il nostro terzo campus – ha spiegato – il primo l’abbiamo realizzato a giugno scorso in Basilicata, a Terranova di Pollino, mentre il secondo si è svolto a Giffoni durante l’edizione 50Plus. Siamo ben felici di essere qui a Eboli, dove Antonia Bottiglieri con la sua associazione, Astronave a Pedali, ci guiderà per i prossimi giorni. L’invito del sindaco ci ha onorati: è bello vedere tanta attenzione. I digital lab stanno procedendo con successo e attenzione. Ora, finalmente in presenza, sono sicuro che coglierete il meglio da questa esperienza”. Antonia Bottiglieri, direttrice dell’associazione Astronave a Pedali, ha commentato: “Sono sicura che trascorreremo quattro giorni indimenticabili. Sono felice che anche l’amministrazione si sia stretta attorno a questa idea e ci abbia supportato. I nostri ragazzi, insieme alle delegazioni di Campania, Calabria, Veneto e Sardegna, saranno protagonisti assoluti di lab dedicati alla scrittura creativa, il cinema e il digitale.
Un’esperienza unica per tutto il territorio”. L’assessore alle politiche giovanili, Alessia Palma, ha voluto fare una promessa ai ragazzi del territorio: “Vorrei impegnarmi nel collaborare con le istituzioni scolastiche ma anche con le associazioni come Astronave a Pedali – ha dichiarato – è nostro dovere dare dare il giusto valore alle nuove generazioni“. Spazio poi ai lab: Le immagini – raccolta e custodia della memoria ha proposto ai partecipanti una retrospettiva di film e scatti con la guida di Mario Ferrara, consulente del sistema documentale del festival con 52 anni di carriera all’attivo. Il cinema è stato, invece, il protagonista di La gitializzazione – guida all’uso della videocamera e delle app per il montaggio e short movie Lab: il corso – che andrà avanti fino a sabato – permetterà di trasformare il proprio smartphone in una videocamera, fornendo gli strumenti e le conoscenze necessarie per realizzare un cortometraggio amatoriale. La dimostrazione che un film è molto più di una semplice storia: al cinema si può ritrovare se stessi, la propria società, le maschere che ogni giorno indossiamo, le armi che dovremmo impugnare per difendere i nostri sogni e riprenderci il futuro. Tutta l’energia del cinema al Giffoni FF Il cinema ha la funzione di interrompere l’abitudine e rimescolare i ruoli. Porta energia in uno spazio statico, racconta storie capaci di offrire una visione nuova, diversa e condivisa: è da qui che parte il terzo campus di Sedici Modi di Dire Ciao, il progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, interamente partecipato da
Fondazione con il Sud. L’iniziativa, ideata e realizzata dall’Ente Autonomo Giffoni Experience, coinvolgerà per quattro anni migliaia di giovani, dagli 11 ai 17 anni, di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave). Nel 2021 sono stati già due i Campus – Andata e Ritorno realizzati: il primo in Basilicata a Terranova di Pollino (dal 21 al 25 giugno) e il secondo in Campania a Giffoni Valle Piana (dal 21 al 31 luglio, durante l’edizione #50Plus del festival). Il prossimo appuntamento è in programma, dall’1 al 4 dicembre, sempre in Campania e, per la precisione, a Eboli grazie al supporto dell’associazione Astronave a Pedali. L’evento vedrà la presenza di oltre 100 adolescenti, accompagnati da due tutor per ogni regione. Ad accogliere le delegazioni in comune, mercoledì 1 dicembre, sarà il sindaco di Eboli Mario Conte. Conoscersi, raccontarsi, scoprire le realtà e il vissuto dei propri coetanei sono componenti fondamentali dell’iniziativa, che vuole dare vita a un laboratorio di linguaggio cinematografico che si concretizza nella produzione di un documentario. Basti pensare a Lovers Are Crazy, il format di auto-narrazione che prevede di raccogliere, in modo originale, le biografie di tutti i partecipanti. Il lab racconterà i giovani in modo originale e divertente, ricorrendo all’espediente della Top Ten (le 10 cose più amate). I ragazzi a loro volta, in tutta autonomia, intervisteranno amici e familiari, creando uno storytelling vivo e collettivo, composto da desideri, passioni e speranze di tantissimi adolescenti. La narrazione diventerà anche scrittura: nelle pagine del Giffoni Daily, il magazine online che dall’1 al 4 dicembre racconterà il campus. I ragazzi collaboreranno a un vero e proprio progetto giornalistico, sperimentando l’esperienza della redazione, dalla stesura all’impaginazione. E ancora La digitalizzazione – Guida all’uso della videocamera e delle app per il montaggio e Short Movie Lab: i corsi permetteranno di trasformare il proprio smartphone in una videocamera, fornendo gli strumenti e le conoscenze necessarie per realizzare un cortometraggio
amatoriale. Combattere la povertà educativa vuol dire anche sostenere la crescita personale dei ragazzi anche nel gestire i loro sentimenti: è l’obiettivo di lavoriamo sulle emozioni, il lab condotto in collaborazione con il centro socio- sanitario San Nicola di Giffoni Valle Piana che permetterà ai ragazzi di imparare a riconoscere e gestire ciò che sentono. Tra i tanti appuntamenti non poteva mancare quello con la storia di Giffoni: Le immagini – raccolta e custodia della memoria proporrà ai ragazzi una retrospettiva di film e scatti con la guida di Mario Ferrara, consulente del sistema documentale del festival con 52 anni di carriera all’attivo. Spazio anche a docenti e dirigenti scolastici, Digital Prof, spiegherà come costruire al meglio lezioni multimediali interattive, utilizzando anche strumenti familiari ai ragazzi. Coinvolti attivamente nel progetto anche genitori e comunità educante: Parental Experience permetterà agli adulti di seguire le attività dei più piccoli e di entrare in contatto con loro su temi, quali quelli educativi e formativi, su cui spesso si registrano momenti di conflitto grazie anche alla partecipazione di psicologi e mediatori. Il corto “Lockdownlove.it” vince il Festival del Cinema di Salerno Il cortometraggio di Anna Marcello Lockdownlove.it ha ricevuto il premio della Giuria al Festival Internazionale del Cinema di Salerno. A ritirarlo è stato l’attore Vincenzo Bocciarelli. Lockdownlove.it è una commedia dolceamara interpretata dalla stessa Marcello, insieme ad Anna Elena Pepe, Paolo Gasparini, Vincenzo Bocciarelli, Alessandro Bernardini ed Elisabetta
Pellini. Il film, che vede la sceneggiatura di Anna Marcello, Anna Elena Pepe e Luca Guardabascio ha al suo interno, tra gli altri, il direttore della fotografia Massimo Zeri e le musiche firmate da Jason e Piero Piccioni. Lockdownlove.it – prodotto da Claudio Bucci per la Toed Film ed Anna Marcello, in collaborazione con Anna Elena Pepe e Vincenzo Bocciarelli, e distribuito da Premiere Film – nasce dalla forza di volontà artistica di un gruppo di professionisti del cinema che, a fine novembre del 2020, quando sembrava che tutto si fosse fermato, hanno deciso di unirsi per continuare a creare, nonostante il momento estremamente difficile. “Per reagire alla tragicità del momento, abbiamo deciso di raccontare la realtà di quello che stava accadendo all’interno della nostra società. Abbiamo scelto di farlo in chiave di commedia, con toni a tratti sopra le righe. Ci siamo ispirati alla grande tradizione della commedia italiana, esorcizzando così il dramma del momento con un’amara ironia”, hanno dichiarato gli artisti produttori dell’opera. Il film, infatti, racconta il primo lockdown vissuto da Sabrina (Anna Marcello) e Maria (Anna Elena Pepe), due colleghe sul lavoro e amiche nella vita, che si ritrovano a lavorare insieme da casa, senza che il loro capo lo sappia. Un giorno, a insaputa di Sabrina, Maria la iscrive a Lockdownlove.it, una chat su cui si organizzano dei party di gruppo a casa, ma super esclusivi (a detta di Maria) e a cui si può partecipare solo dopo aver mandato il certificato di tampone negativo! L’occasione perfetta arriva la sera in cui Giorgio (Paolo Gasparini), il marito di Sabrina, è impegnato per una “cena” di lavoro molto importante. Gli ospiti invitati da Maria non saranno proprio quelli che Sabrina si aspettava. Da uno shock iniziale cominciano una serie di divertenti malintesi che porteranno progressivamente la nostra protagonista, trascinata dall’amica disinibita, a lasciarsi andare… Contemporaneamente si scopriranno anche alcuni scheletri nell’armadio di Giorgio e farà il suo ingresso Andrea (Vincenzo Bocciarelli), un nuovo personaggio con una “stramba passione” per i gatti… La storia inizia come una comedy e diventa progressivamente sempre più
dark.Una coppia, a causa delle dinamiche innescate dalla pandemia, perde il proprio finto equilibrio e va fuori controllo travolta da un vortice di ipocrisie, realtà, finzioni e tradimenti. I due, forse ancora innamorati, non sanno più come ritornare indietro. Lockdownlove.it è una storia divertente, amara e con un’importante valenza sociale, capace di mettere in luce dinamiche relazionali malsane che, spesso, condizionano la vita di coppia nella società contemporanea. Il film è stato sostenuto dalla Toed Film e da quasi 40 artisti e tecnici del cinema, per lanciare un messaggio forte di speranza e, soprattutto, di ripartenza. Nunzia Schiano ospite del Festival del Cinema di Salerno È partito ufficialmente il countdown della serata finale della 75esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno che, si terrà alla stazione marittima Zaha Hadid. L’appuntamento, fruibile in presenza e gratuitamente, è fissato per oggi alle ore 19.30. Durante il corso della serata verranno proclamati i vincitori del FICS 2021. Non solo, nella famosa conchiglia dell’archistar irachena, prenderanno parte e calcheranno il red carpet, anche tantissimi big del cinema e della televisione italiana, come: Nunzia Schiano, celebre attrice di grande spessore ed esperienza conosciuta soprattutto per il ruolo della madre di Mattia Volpe (Alessandro Siani) nella pellicola cinematografica ‘Benvenuti al Sud’; Rosaria De Cicco, attrice e musa di Ferzan Ozpetek e di ‘Un Posto al Sole’; Sonia Barbadoro, talentuosa attrice che nella sua trentennale carriera è stata diretta dai maggiori
registi italiani, tra cui Massimo Popolizio; Pierluigi Gigante, brillante attore che vanta nel proprio parlmarès ‘Gomorra’ (stagione n.4) regia di Francesca Comencini, ‘Mors tua vita mea’ del regista Salvatore Metastasio, ‘La terra dei figli’ regia di Claudio Cupellini e ‘Qui rido io’ di Mario Martone; Nico Cirasola, regista, sceneggiatore e attore che ha debuttato accanto a Renzo Arbore in ‘Odore di pioggia’ (1989); Pietro Masotti, uno degli attori più amati del piccolo schermo che deve la sua popolarità alla partecipazione alla soap opera ‘Il Paradiso delle Signore’; Michele Zampino, regista, produttore, sceneggiatore; Ciro Esposito, attore partenopeo conosciuto ai più grazie al personaggio di Raffaele Aiello in ‘Io speriamo che me la cavo’; Eugenio Ricciardi, giovanissimo attore al suo debutto televisivo su Canale 5 con la mini serie ‘Storia di una famiglia perbene’ attualmente in onda; Saverio Vallone, attore e regista, figlio del grande Raf Vallone; Josella Porto, sceneggiatrice italiana che si occupa di cinema, documentari e televisione; Giuseppe Bucci, regista e sceneggiatore; e i giovani attori Ettore Signorelli e Pasquale Risiti.La serata sarà presentata da Gaetano Stella. “Giffoni è un’idea straordinaria e preziosa” Una collaborazione che diventa sempre più sinergica con l’obiettivo di condividere competenze e specializzazioni in ambiti diversi, ma che possono senza dubbio convergere, essere complementari, rappresentare l’uno occasione di arricchimento per l’altro. È questo, in sintesi, il senso della relazione sempre più stretta tra Giffoni, simbolo nel mondo di istituzionale culturale che lavora ed opera per la formazione e la crescita dei ragazzi, attraverso il cinema, ma non solo,
il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, associazione che organizza e promuove la Festa della Scienza e della Filosofia e la Città di Foligno, storico centro umbro, vivace polo artistico, culturale e commerciale molto attivo anche nel campo dell’innovazione, ricerca e formazione. Il protocollo è una naturale evoluzione di due appuntamenti: la presenza del professore Pierluigi Mingarelli, Direttore del Laboratorio di Scienze Sperimentali, in occasione di #Giffoni50Plus e la presenza, a ottobre, di una delegazione del team di Giffoni – il managing director Jacopo Gubitosi e Davide Russo, Aldo Padovano, Martina Mongillo del team della direzione – nella città umbra per visionare e conoscere i laboratori di scienze sperimentali e iniziare, insieme all’amministrazione comunale e al team dell’associazione, un percorso di dialogo e crescita. Il documento stipulato tra l’Ente Autonomo Giffoni Experience e il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno sancisce l’avvio di una collaborazione strutturata ed operativa con l’individuazione concreta di finalità, progetti da condividere, proposte da socializzare. Sono intervenuti a Giffoni, oltre al professor Mingarelli, il professore Maurizio Renzini, Presidente del Laboratorio di Scienze Sperimentali, Stefano Zuccarini, sindaco di Foligno, Decio Barili, assessore allo Sport e alla Cultura del Comune di Foligno, Michela Giuliani, assessore al Turismo del Comune di Foligno, Corrado Morici, collaboratore del Laboratorio di Scienze Sperimentali. “Questa giornata – ha commentato il direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi – dà la rappresentazione più efficace di quello che Giffoni ormai da tempo è e che vuole continuare sempre più ad essere, un presidio culturale capace di intessere relazioni con altre istituzioni culturali, con un approccio aperto, multidisciplinare, mai ideologico e con la disponibilità totale all’approfondimento, all’arricchimento reciproco, alla possibilità di vivere esperienze sempre più nuove, pronti a stupirci e a stupire, a farsi sorgere quei dubbi che sono il segnale vivo di una sete di conoscenza che non si estingue mai. Per tutto questo che mi sono detto disponibile da subito
a questa collaborazione che sono certo sarà prolifica. Questa voglia di fare rete e di mettere in relazione competenze diverse rappresenta uno strumento importantissimo di crescita per il nostro Paese”. “Perché noi del Laboratorio di Scienze Sperimentali abbiamo pensato di proporre una collaborazione? – ha dichiarato Pierluigi Mingarelli, direttore del Laboratorio di Scienze Sperimentali – Non per la ricerca, ma per la didattica delle scienze rivolta ai giovani attraverso i loro insegnanti. Abbiamo rapporti diretti con i ragazzi tramite tutte le classi e così svolgiamo un’attività di diffusione della cultura scientifica. I nostri laboratori consentono ai ragazzi di lavorare sia in forma collegiale che singola. Avendo visto la potenza e il messaggio nuovo che Giffoni è riuscito a propagare in questi anni, abbiamo deciso di voler unire le nostre forze alle vostre. Dobbiamo insieme costruire i giusti messaggi nelle forme adatte al coinvolgimento dei giovani. Possiamo far interagire i ragazzi di Giffoni e quelli di Foligno per costruire un processo di sapere scientifico”. “Sono davvero felice che si sia creato questo sodalizio – ha detto Maurizio Renzini, Presidente del Laboratorio di Scienze Sperimentali – la nostra è anche una struttura di altissime potenzialità educative e culturali per i giovani. Ci adoperiamo per rendere i ragazzi protagonisti dei fenomeni scientifici con la collaborazione diretta degli scienziati. Sono certo che questa collaborazione darà dei frutti di inestimabile valore”. “Oggi abbiamo scoperto un altro Giffoni – ha detto il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini – un luogo dove non si va a vedere solo il cinema, ma è Giffoni che va nelle altre città a captare il materiale più prezioso che abbiamo, cioè i giovani. Questa idea straordinaria è estremamente preziosa, immaginavo di trovare una realtà consolidata e ben strutturata ma non mi aspettavo che superasse anche le mia più fervida immaginazione, sono davvero positivamente colpito”. Tra le finalità stabilite dal Protocollo d’Intesa quella di creare un gruppo di lavoro composto da giovani di Foligno con competenze diverse che possano acquisire il know-how di Giffoni e applicarlo ai
propri ambiti di competenza, una sezione sperimentale di scienza dal vivo e, ancora, la possibilità di coinvolgere i ragazzi di Foligno a Giffoni, sia come componenti della giuria che come partecipanti della sezione IMPACT! Nei prossimi mesi il direttore Gubitosi sarà a Foligno per incontrare i giovani per una speciale giornata di confronto tra cinema, cultura, tradizione e scienze. L’incontro istituzionale presso il Comune di Giffoni Valle Piana ha completato la visita della delegazione di Foligno, accolta dal primo cittadino Antonio Giuliano. Presente anche Jacopo Gubitosi, managing director di Giffoni. “E’ un onore e un piacere ospitarvi qui. E sono convinto che sia solo il primo passo di un percorso improntato alla collaborazione fattiva su progetti importanti – ha dichiarato il primo cittadino Giuliano – Foligno e Giffoni hanno una storia preziosa, sia dal punto di vista storico che paesaggistico. Stiamo lavorando moltissimo per la tutela del patrimonio boschivo e sentieristico, consapevoli che l’ambiente, oggi più che mai, rappresenti una assoluta priorità per restituire ai nostri giovani un futuro migliore. Un elemento in più per mettersi al lavoro e rendere operativa una sinergia fondamentale per le sfide che ci aspettano, a partire dalle risorse del PNRR. Bisogna guardare ad un futuro che è già presente, partendo da quella che fin da principio è una nostra priorità, la formazione: di qui il nostro impegno per migliorare la rete infrastrutturale affinché migliaia di giovani che ogni anno frequentano Giffoni possano farlo non per i soli dieci giorni del festival, ma per tutto l’anno, grazie alle attività del Campus e degli Studios”. Entusiasta il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini: “Venendo qui – ha detto – abbiamo avuto modo di apprezzare una Giffoni che è una diramazione di mille idee, dei giovani che finalmente vengono valorizzati come capitale umano e che sono realmente protagonisti del loro futuro, dunque capaci di innescare meccanismi straordinari. La cosa più bella è la sinergia che si è instaurata, negli anni, tra le istituzioni e il festival – ha detto Zuccarini – Un esempio virtuoso di collaborazione che non è facile trovare altrove. Siamo onorati di essere qui
e di portare un pezzo di Foligno nel bellissimo mosaico di storie che è Giffoni, dove si respirano idee ma anche tanta concretezza. L’obiettivo è quello di ritrovarci a breve per mettere in atto collaborazioni importanti, perché Giffoni è un faro e vogliamo entrare a far parte di questo meraviglioso mondo. Non vi deluderemo”. “Ivan del mare” al Festival del Cinema di Fabio Setta Un ragazzo di Salerno trasforma un incidente in occasione di crescita e diventa il primo personal trainer online d’Europa, cambiando la vita a migliaia di persone. È questa la storia di Ivan Matteo Pederbelli, protagonista della docufiction “Ivan del mare” che sarà proiettata questa sera alle 20 alla Sal Pasolini in occasione della 75^ edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno. Ivan cresce tra il porto, il nonno è il fanalista del faro, e le piazze di Salerno. È immerso nel modo di vivere “all’italiana”, con una famiglia fortemente radicata. E sulle piazze della città inizia a giocare a calcio raggiungendo presto un buon livello agonistico, giocando con la Salernitana e la Cavese. Il calcio è la sua unica ragione di vita. Ma a 19 anni accade un brutto incidente in campo che lo porta vicino alla paralisi: “A 19 anni ero su un letto d’ospedale con la parte destra del corpo paralizzata e i medici mi dissero che di una cosa erano certi: non avrei mai più potuto muovere il mio corpo”. Trova la forza di reagire e lavora su sé stesso fino a tornare a fare attività fisica. In questo percorso capisce il suo segreto del cuore: “In quel momento ho capito che le parti più importanti
del corpo sono la mente e il cuore e nessuno a parte te stesso può decidere cosa potrai fare e chi diventerai. Tutto è possibile se ci credi veramente e soprattutto nessun problema è così grande da non poterlo risolvere.” Ivan decide così d’iniziare il suo percorso nel mondo del fitness. Tra gli alti e bassi della vita ha una visione che si fa sempre più chiara, Ivan crea così IMP, Impossible Meets Possible e sbarca nel web, inventando i percorsi come personal trainer online. In poco tempo raggiunge milioni di persone in tutta Europa. Proprio Ivan racconta come è nata l’idea della docufiction girata dalla regista Lia Giovanazzi Beltrami e prodotta da Aurora Vision: “Ancora non mi sto rendendo conto di quello che è stato creato e di essere qui a raccontare il tutto. Di sicuro da un’intuizione della registra Lia Giovanazzi Beltrami che ho conosciuto essendo il suo personal trainer e coach on Line. Tutto è nato dal momento dell’incontro con lei che è stata prima mia cliente. Poi man mano che il suo percorso fisico prendesse forma e risultati mi faceva tante domande su chi ero, cosa facevo, il perché lo facessi e quale fosse la mia missione. Ricordo ancora il giorno che durante un incontro on Line mi disse:” Ivan ma hai pensato a raccontare chi sei?”. Ed io:” in che senso”. Da lì sono passati ben 8 mesi di incontri e colloqui dove lei si appuntava tutto e poi mi comunico che con la sua società di produzione cinematografica Aurora Vision avesse preso la decisione di realizzare la docufiction su di me”. Da personal trainer ad attore non è stato un passo facile: “E’ stata un’esperienza unica nel suo genere, molto intensa e ricca di emozioni e tanto impegno. Non è stato facile perché il mio lavoro è quello di allenare le persone. Non sono nato attore, quindi molte volte mi trovavo in difficoltà, ma tutto lo staff mi ha aiutato passo dopo passo”. Il messaggio della docufiction è un invito alla speranza, a non arrendersi mai: “Il messaggio che mi auguro possa arrivare a chi guarderà il film è che la vita è un libro da scrivere con tanto amore e voglia di scoprirsi. Non bisogna mollare mai perché dalle difficoltà e dagli ostacoli che la vita ci mette davanti, possiamo vivere qualcosa di magico una
volta superati. Voglio dare alle persone la voglia di amarsi e di farlo attraverso lo sport, perché il movimento è vita. La mia missione è proprio questa: rendere possibile ciò che le persone pensano impossibile, attraverso lo sport, l’attività fisica e la giusta mentalità”. Per un salernitano doc, l’appuntamento di questa sera non può che essere foriero di grande emozione: “Un’emozione unica e dico grazie al festival che mi sta dando la possibile di far conoscere un figlio di Salerno che dopo aver girato l’Italia intera ha la possibilità di mandare il suo messaggio e la sua voglia di fare, grazie a questa opportunità. Salerno per me è amore eterno ed ho sempre sognato di poter far qualcosa per la mia città e con la mia città. Sono orgoglioso di essere salernitano e di poterlo fare grazie a questa esperienza. Per questo motivo voglio ringraziare tutti coloro i quali non hanno mai creduto in me e che non credevano nel mio potenziale e che, invece, grazie a loro sono stato avvicinato da chi ha visto in me qualcosa di speciale”.
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