Su Netflix il film "Blue Lips" co-diretto da Antonello Novellino

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Su Netflix il film “Blue
Lips” co-diretto da Antonello
Novellino
Sbarca su Netflix il film “Blue Lips” co-diretto da Antonello
Novellino. Da oggi il film sarà presente sulla piattaforma! Un
film internazionale con sei personaggi provenienti da diverse
parti del mondo, tra cui l’Italia. Un intreccio di vite di
uomini e donne di varie età, in momenti cruciali della loro
vita. Un film da vedere, da non perdere per l’intreccio della
trama, per la buona saldatura narrativa della sceneggiatura
che nonostante sia scritta da più autori nel miracolo del
montaggio risulta lineare, comprensibile alla portata di
tutti, il filo drammatico delle varie vite è alleggerito da
ironia risulta in questo senso illuminante quella di Kant che
nella “Critica del giudizio” afferma: “in tutto ciòche eccita
un riso vivace, scuotente, ci deve essere qualcosa di
contraddittorio… Il riso e ̀ un affetto che scaturisce dall’
improvvisa risoluzione in nulla di un’aspettativa tesa”, a
significare la centralità della violazione delle regole
logiche per produrre uno scoppio di riso. Antonello Novellino
di Salerno, ma da anni vive a Madrid, con una splendida
carriera alle spalle e un lungo percorso nel suo futuro da
qualche anno è soprattutto produttore di progetti , di film,
di serie Tv, distribuite sulle varie piattaforme, grazie al
suo lavoro viaggia tantissimo conoscendo così il mondo.
I diritti alla bellezza al
Giffoni Film Festival
Insegnare la bellezza come arma contro la rassegnazione, la
paura e l’omertà. Educare allo stupore vuol dire mostrare
nuovi orizzonti alle donne e gli uomini di domani, perché non
si insinui l’abitudine e l’impotenza, ma rimangano vivi la
curiosità e lo stupore. Il terzo campus di Sedici Modi di Dire
Ciao ha voluto dimostrare che l’educazione è sempre il
riflesso di ciò che abbiamo prodotto come società e di quello
che vogliamo per quelle in costruzione. L’iniziativa – ideata
e realizzata da Giffoni, selezionata dall’impresa sociale Con
i Bambini nell’ambito del “Fondo per il contrasto della
povertà educativa minorile” e interamente partecipata da
Fondazione con il Sud – ha visto per quattro giorni la
presenza di oltre 100 ragazzi dagli 11 ai 17 anni. Scrittura,
cinema, musica, condivisione: dopo i primi due campus Andata e
Ritorno del 2021 e le digital lesson che hanno accompagnato i
ragazzi in questi mesi, le delegazioni di Campania (Eboli e
Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata
(Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di
Piave) si sono ritrovate a Eboli per continuare a lavorare
insieme. “Serve oggi un’alleanza per ridare speranza e
opportunità di crescita – spiega il direttore di Giffoni,
Claudio Gubitosi – Giffoni, ancora una volta, fa squadra per
dimostrare che i giovani sono membri a pieno titolo delle
nostre società e potenti agenti per il cambiamento, lo fa
grazie a una collaborazione di cui sono orgoglioso, quella con
l’impresa sociale Con i Bambini e Fondazione con il Sud. Con
questo progetto vogliamo dimostrare che la povertà educativa è
un fenomeno che deve interessare tutti, non solo il mondo
dell’istruzione e la famiglia, ma l’intera comunità educante.
Abbiamo una responsabilità: garantire il futuro ai nostri
ragazzi perché il mondo non può permettersi una generazione
perduta di giovani”. Entusiasta anche Marco Cesaro,
responsabile del progetto: “Si è concluso anche il nostro
terzo campus: il primo l’abbiamo realizzato a giugno scorso in
Basilicata, mentre il secondo si è svolto a Giffoni durante
l’edizione 50Plus. Siamo ben felici di quanto fatto a Eboli,
dove Antonia Bottiglieri con la sua associazione, Astronave a
Pedali, ci ha guidati in questi giorni. Forte l’affetto
dimostrato anche dall’amministrazione comunale: l’accoglienza
del sindaco Mario Conte ci ha commosso, è bello vedere tanta
attenzione e sensibilità. Quello che vogliamo garantire ai
ragazzi con questo progetto è il “diritto alla bellezza”,
ovvero la possibilità di accedere alla cultura e alle sue
mille sfaccettature. “Conoscere” mette in moto lo spirito
critico che ci permette di essere uomini liberi, di
esprimerci, di vivere in comunità, di rispettare l’ambiente in
cui viviamo, di considerare l’altro in uno scambio costante e
costruttivo e di lavorare per migliorare noi stessi, fondando
le basi per il futuro”. Dare vita a un’esperienza di confronto
tra storie e punti di vista diversi è uno degli aspetti
fondamentali di Sedici Modi di Dire Ciao, avviando una
narrazione che diventa anche laboratorio di linguaggio
cinematografico e si concretizza nella scrittura di
cortometraggi da realizzare nella prossima primavera. E ancora
Lovers are Crazy ha dato voce alle biografie dei ragazzi di
Basilicata, Campania, Calabria, Veneto e Sardegna. Un racconto
emozionante e complesso fatto di aspirazioni, dubbi, paure e
passioni di tantissimi adolescenti. Successo anche per SHORT
MOVIE LAB: già da febbraio era stato attivato un piano di
formazione digitale con lab e incontri finalizzati a
sviluppare competenze linguistiche, artistiche ed espressive.
Ora, in presenza, si è dato vita a un’alfabetizzazione ai
media e alle immagini in movimento, fornendo gli strumenti per
analizzare la grammatica cinematografica dalla pianificazione
delle inquadrature (storyboard) alla struttura del montaggio.
Il Coffi – CortoGlobo parte
con un omaggio a Piersanti
Mattarella
Parte la XVI edizione del «COFFI – CortOglobo Film Festival
Italia» che si tiene dall’8 al 12 dicembre 2021 in versione
streaming sul portale www.coffifestival.it Il primo giorno,
mercoledì 8 dicembre, ore 19, start con Open Coffi,
presentazione della XVI edizione del Coffi-CortOglobo Film
Festival. Alle 19.30 Coffi-Exhibition, apertura della mostra
virtuale “Diego” incentrata sul genio del calciatore argentino
venuto a mancare un anno fa, a cura dell’artista Gerardo
Rosato (Casa Museo Zonarosato di Torino): un allestimento
comprendente le opere di 18 artisti, dedicate a Diego Armando
Maradona. Si passa quindi alla presentazione del contest
“Sottobicchieri d’autore” (ore 19.45), in collaborazione con
il direttore della Scuola Italiana di Comix Mario Punzo e
degli studenti. Coffi e Comix da oltre 10 anni lavorano
insieme, condividendo reciprocamente percorsi e progetti.
L’iniziativa dedicata al Cinema, in particolare a film cult
che hanno fatto la storia, è un omaggio al Coffi I-CortOglobo
Film Festival Italia, e ha visto allievi ed ex-allievi della
Scuola Italiana di Comix cimentarsi nella realizzazione di una
speciale collezione dei Sottobicchieri d’Autore Perrella
Distribuzioni. Da Donnie Darko a Casablanca, Mary Poppins e le
atmosfere disturbanti di David Lynch e The Truman Show.
«Ricordo quando anni fa il direttore del Coffi mi contattò e
iniziammo il dialogo con una piccola mostra portata al Mann di
Napoli, “Cyborg Invasion” – spiega Mario Punzo, direttore
della Scuola Italiana di Comix – Da allora ogni anno mi
invitano per aderire a varie iniziative. Quest’anno ci hanno
proposto un contest che coinvolgesse gli allievi. È nata così
l’idea di realizzare sottobicchieri, trasformandoli in oggetti
da collezione. Dei 30 progetti, ne abbiamo selezionati 10, che
andranno in rete. Il tema è sempre il cinema, i disegnatori
sono riusciti a rendere in una immagine il simbolo di un
film». Alle 20.15 Coffi-Guest, saluti dell’attrice e
conduttrice televisiva italiana Antonella Salvucci, che
nell’ambito cinematografico ha interpretato diversi ruoli da
protagonista come nel film “L’educazione sentimentale di
Eugénie” diretto da Aurelio Grimaldi, membro della giuria
tecnica del Coffi Festival. A completare la serata (ore
20.30), lo stesso regista presenta il suo film “Il delitto
Mattarella”, trasposizione del romanzo omonimo (edito da
Castelvecchi, 2020, 182 p.), sull’omicidio ordito dalla mafia
ai danni dell’allora presidente della regione Sicilia,
Piersanti Mattarella.. Il film. Il delitto Mattarella: il 6
gennaio 1980, a Palermo in via della Libertà, appena entrato
in auto insieme alla moglie, due figli e la suocera per andare
a messa, un killer si avvicinò al suo finestrino e uccise
Piersanti Mattarella a colpi di pistola. Pur nel
disorientamento del momento, il delitto apparve però anomalo
per le sue modalità, portando il giorno stesso lo scrittore
Leonardo Sciascia ad alludere a “confortevoli ipotesi” che
avrebbero potuto ricondurre l’omicidio alla mafia siciliana.
Alle 21.00 Coffi-Finals con la presentazione e proiezione dei
corti finalisti della categoria “Animazione”, categoria
rivolta ai ragazzi e agli amanti dei fumetti e del disegno.

Tutto pronto per il Coffi-
Cortoglobo
di Monica De Santis

Parte la XVI edizione del «Coffi – CortOglobo Film Festival
Italia» che si tiene dall’8 al 12 dicembre 2021 in versione
streaming sul portale www.coffifestival.it A scegliere i corti
vincitori dell’edizione 2021 sarà la giuria tecnica composta
da: Mimmo Calopresti, regista di grandi produzioni
cinematografiche nonché presidente della giuria tecnica Coffi;
il regista, sceneggiatore e scrittore Aurelio Grimaldi;
l’attore Andrea Lattanzi; il regista Giorgio Verdelli; il
regista Francesco Prisco; Maurizio Gemma, direttore della Film
Commission Regione Campania. “Il Tema di quest’anno è
“Proietta la tua realtà” – racconta il direttore artistico del
Coffi, Andrea Recussi – Un messaggio che dedichiamo ai tanti
giovani talenti in concorso, attraverso il nostro festival del
cinema indipendente. Vogliamo dare la possibilità a tanti
ragazzi di farsi notare e iniziare a partecipare ai grandi
circuiti. Ormai lo facciamo da 16 edizioni”. Sono 4 le sezioni
in concorso. Sguardi d’autore è la categoria regina, legata
agli emergenti che hanno vinto anche premi importanti come il
David di Donatello. Nuovi Percorsi prevede tematiche e
linguaggi innovativi. Con la categoria Documentario, il Coffi
dimostra quanto sia importante oggi raccontare il mondo
attraverso storie vere, utilizzando aspetti reali, tangibili,
crudi. Infine, la categoria Animazione che rappresenta il
sogno, il gusto della bellezza, una fetta di cinema che nel
corso dei decenni ha acquisito una sua forte credibilità.
L’edizione di quest’anno si potrà seguire gratuitamente sul
portale web del festival, previa registrazione. Si parte
mercoledì 8 dicembre, dalle ore 19.00 con OPEN Coffi,
presentazione della XVI edizione. Alle 19.30 Coffi-Exhibition,
apertura e presentazione della mostra virtuale “Diego”
incentrata sul genio del calciatore argentino venuto a mancare
un anno fa. Ore 19.45, Coffi-Contest: si passa alla
presentazione del contest “Sottobicchieri d’autore”, in
collaborazione con il direttore della Scuola Italiana di Comix
Mario Punzo e degli studenti. Ormai da tempo, quello tra
mondo-fumetto, serie Tv e film è un connubio vincente che ha
conquistato milioni di spettatori e la presenza costante su
tutte le piattaforme. In accordo con questo trend, Coffi e
Comix da oltre 10 anni lavorano insieme, condividendo
reciprocamente percorsi e progetti. Alle 20.15 Coffi-Guest,
saluti dell’attrice e conduttrice televisiva italiana
Antonella Salvucci, che nell’ambito cinematografico ha
interpretato diversi ruoli da protagonista come nel film
“L’educazione sentimentale di Eugénie” diretto da Aurelio
Grimaldi, membro della giuria tecnica del Coffi Festival. A
completare la serata (ore 20.30), il regista Aurelio Grimaldi
presenta il suo film “Il delitto Mattarella”, trasposizione
del suo stesso romanzo, sull’omicidio ordito dalla mafia ai
danni dell’allora presidente della regione Sicilia, Piersanti
Mattarella. Alle 21.00 Coffi-Finals: Animazione, con la
presentazione e proiezione dei corti Finalisti della categoria
“Animazione”, categoria rivolta ai ragazzi e agli amanti dei
fumetti e del disegno. E così via per tutti gli altri giorni
del festival.

100 giovani per riprendersi
il futuro
Restituire ai ragazzi la possibilità di scegliere, preservare
la curiosità e la fame di conoscenza che spesso nasce e
svanisce troppo presto: il terzo campus di Sedici Modi di Dire
Ciao parte da Eboli. Il progetto, organizzato dall’Ente
Autonomo Giffoni Experience, selezionato dall’impresa sociale
Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della
povertà educativa minorile e interamente partecipato da
Fondazione con il Sud, ha preso il via martedì primo dicembre
e andrà avanti fino a sabato. Oltre 100 adolescenti – dagli 11
ai 17 anni – di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana),
Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino),
Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave) sono stati
accolti nelle sale del Comune dal sindaco di Eboli Mario
Conte. “È una gioia vedere così tanti giovani provenienti da
regioni diverse – ha detto – credo sia doveroso ringraziare
Giffoni e l’associazione Astronave a Pedali. Organizzare
eventi del genere è segno di una grande sensibilità. Sono
orgoglioso che il nostro territorio sia tra i protagonisti di
questo progetto: voi siete i giovani della nostra Italia e
speriamo possiate fare tantissima strada. Siete il nostro
orgoglio! Qui con me ad accogliervi ci sono gli assessori
Alessia Palmi e Matteo Balestrieri. Vorrei celebrare questa
giornata regalando una targa a ogni hub: Carlo Levi ha
immortalato il nostro territorio con l’opera “Cristo si è
fermato a Eboli”, quando sarete grandi potrete dire ci sono
stato anch’io”. Visibilmente emozionato anche Marco Cesaro,
responsabile di Sedici Modi di Dire Ciao: “Questo è il nostro
terzo campus – ha spiegato – il primo l’abbiamo realizzato a
giugno scorso in Basilicata, a Terranova di Pollino, mentre il
secondo si è svolto a Giffoni durante l’edizione 50Plus. Siamo
ben felici di essere qui a Eboli, dove Antonia Bottiglieri con
la sua associazione, Astronave a Pedali, ci guiderà per i
prossimi giorni. L’invito del sindaco ci ha onorati: è bello
vedere tanta attenzione. I digital lab stanno procedendo con
successo e attenzione. Ora, finalmente in presenza, sono
sicuro che coglierete il meglio da questa esperienza”. Antonia
Bottiglieri, direttrice dell’associazione Astronave a Pedali,
ha commentato: “Sono sicura che trascorreremo quattro giorni
indimenticabili. Sono felice che anche l’amministrazione si
sia stretta attorno a questa idea e ci abbia supportato. I
nostri ragazzi, insieme alle delegazioni di Campania,
Calabria, Veneto e Sardegna, saranno protagonisti assoluti di
lab dedicati alla scrittura creativa, il cinema e il digitale.
Un’esperienza unica per tutto il territorio”. L’assessore alle
politiche giovanili, Alessia Palma, ha voluto fare una
promessa ai ragazzi del territorio: “Vorrei impegnarmi nel
collaborare con le istituzioni scolastiche ma anche con le
associazioni come Astronave a Pedali – ha dichiarato – è
nostro dovere dare dare il giusto valore alle nuove
generazioni“. Spazio poi ai lab: Le immagini – raccolta e
custodia della memoria ha proposto ai partecipanti una
retrospettiva di film e scatti con la guida di Mario Ferrara,
consulente del sistema documentale del festival con 52 anni di
carriera all’attivo. Il cinema è stato, invece, il
protagonista di La gitializzazione – guida all’uso della
videocamera e delle app per il montaggio e short movie Lab: il
corso – che andrà avanti fino a sabato – permetterà di
trasformare il proprio smartphone in una videocamera, fornendo
gli strumenti e le conoscenze necessarie per realizzare un
cortometraggio amatoriale. La dimostrazione che un film è
molto più di una semplice storia: al cinema si può ritrovare
se stessi, la propria società, le maschere che ogni giorno
indossiamo, le armi che dovremmo impugnare per difendere i
nostri sogni e riprenderci il futuro.

Tutta l’energia del cinema al
Giffoni FF
Il cinema ha la funzione di interrompere l’abitudine e
rimescolare i ruoli. Porta energia in uno spazio statico,
racconta storie capaci di offrire una visione nuova, diversa e
condivisa: è da qui che parte il terzo campus di Sedici Modi
di Dire Ciao, il progetto selezionato dall’impresa sociale Con
i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della
povertà educativa minorile, interamente partecipato da
Fondazione con il Sud. L’iniziativa, ideata e realizzata
dall’Ente Autonomo Giffoni Experience, coinvolgerà per quattro
anni migliaia di giovani, dagli 11 ai 17 anni, di Campania
(Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova),
Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto
(San Donà di Piave). Nel 2021 sono stati già due i Campus –
Andata e Ritorno realizzati: il primo in Basilicata a
Terranova di Pollino (dal 21 al 25 giugno) e il secondo in
Campania a Giffoni Valle Piana (dal 21 al 31 luglio, durante
l’edizione #50Plus del festival). Il prossimo appuntamento è
in programma, dall’1 al 4 dicembre, sempre in Campania e, per
la precisione, a Eboli grazie al supporto dell’associazione
Astronave a Pedali. L’evento vedrà la presenza di oltre 100
adolescenti, accompagnati da due tutor per ogni regione. Ad
accogliere le delegazioni in comune, mercoledì 1 dicembre,
sarà il sindaco di Eboli Mario Conte. Conoscersi, raccontarsi,
scoprire le realtà e il vissuto dei propri coetanei sono
componenti fondamentali dell’iniziativa, che vuole dare vita a
un laboratorio di linguaggio cinematografico che si
concretizza nella produzione di un documentario. Basti pensare
a Lovers Are Crazy, il format di auto-narrazione che prevede
di raccogliere, in modo originale, le biografie di tutti i
partecipanti. Il lab racconterà i giovani in modo originale e
divertente, ricorrendo all’espediente della Top Ten (le 10
cose più amate). I ragazzi a loro volta, in tutta autonomia,
intervisteranno amici e familiari, creando uno storytelling
vivo e collettivo, composto da desideri, passioni e speranze
di tantissimi adolescenti. La narrazione diventerà anche
scrittura: nelle pagine del Giffoni Daily, il magazine online
che dall’1 al 4 dicembre racconterà il campus. I ragazzi
collaboreranno a un vero e proprio progetto giornalistico,
sperimentando l’esperienza della redazione, dalla stesura
all’impaginazione. E ancora La digitalizzazione – Guida
all’uso della videocamera e delle app per il montaggio e Short
Movie Lab: i corsi permetteranno di trasformare il proprio
smartphone in una videocamera, fornendo gli strumenti e le
conoscenze necessarie per realizzare un cortometraggio
amatoriale. Combattere la povertà educativa vuol dire anche
sostenere la crescita personale dei ragazzi anche nel gestire
i loro sentimenti: è l’obiettivo di lavoriamo sulle emozioni,
il lab condotto in collaborazione con il centro socio-
sanitario San Nicola di Giffoni Valle Piana che permetterà ai
ragazzi di imparare a riconoscere e gestire ciò che sentono.
Tra i tanti appuntamenti non poteva mancare quello con la
storia di Giffoni: Le immagini – raccolta e custodia della
memoria proporrà ai ragazzi una retrospettiva di film e scatti
con la guida di Mario Ferrara, consulente del sistema
documentale del festival con 52 anni di carriera all’attivo.
Spazio anche a docenti e dirigenti scolastici, Digital Prof,
spiegherà come costruire al meglio lezioni multimediali
interattive, utilizzando anche strumenti familiari ai ragazzi.
Coinvolti attivamente nel progetto anche genitori e comunità
educante: Parental Experience permetterà agli adulti di
seguire le attività dei più piccoli e di entrare in contatto
con loro su temi, quali quelli educativi e formativi, su cui
spesso si registrano momenti di conflitto grazie anche alla
partecipazione di psicologi e mediatori.

Il corto “Lockdownlove.it”
vince il Festival del Cinema
di Salerno
Il cortometraggio di Anna Marcello Lockdownlove.it ha ricevuto
il premio della Giuria al Festival Internazionale del Cinema
di Salerno. A ritirarlo è stato l’attore Vincenzo Bocciarelli.
Lockdownlove.it è una commedia dolceamara interpretata dalla
stessa Marcello, insieme ad Anna Elena Pepe, Paolo Gasparini,
Vincenzo Bocciarelli, Alessandro Bernardini ed Elisabetta
Pellini. Il film, che vede la sceneggiatura di Anna Marcello,
Anna Elena Pepe e Luca Guardabascio ha al suo interno, tra gli
altri, il direttore della fotografia Massimo Zeri e le musiche
firmate da Jason e Piero Piccioni. Lockdownlove.it – prodotto
da Claudio Bucci per la Toed Film ed Anna Marcello, in
collaborazione con Anna Elena Pepe e Vincenzo Bocciarelli, e
distribuito da Premiere Film – nasce dalla forza di volontà
artistica di un gruppo di professionisti del cinema che, a
fine novembre del 2020, quando sembrava che tutto si fosse
fermato, hanno deciso di unirsi per continuare a creare,
nonostante il momento estremamente difficile. “Per reagire
alla tragicità del momento, abbiamo deciso di raccontare la
realtà di quello che stava accadendo all’interno della nostra
società. Abbiamo scelto di farlo in chiave di commedia, con
toni a tratti sopra le righe. Ci siamo ispirati alla grande
tradizione della commedia italiana, esorcizzando così il
dramma del momento con un’amara ironia”, hanno dichiarato gli
artisti produttori dell’opera. Il film, infatti, racconta il
primo lockdown vissuto da Sabrina (Anna Marcello) e Maria
(Anna Elena Pepe), due colleghe sul lavoro e amiche nella
vita, che si ritrovano a lavorare insieme da casa, senza che
il loro capo lo sappia. Un giorno, a insaputa di Sabrina,
Maria la iscrive a Lockdownlove.it, una chat su cui si
organizzano dei party di gruppo a casa, ma super esclusivi (a
detta di Maria) e a cui si può partecipare solo dopo aver
mandato il certificato di tampone negativo! L’occasione
perfetta arriva la sera in cui Giorgio (Paolo Gasparini), il
marito di Sabrina, è impegnato per una “cena” di lavoro molto
importante. Gli ospiti invitati da Maria non saranno proprio
quelli che Sabrina si aspettava. Da uno shock iniziale
cominciano una serie di divertenti malintesi che porteranno
progressivamente la nostra protagonista, trascinata dall’amica
disinibita, a lasciarsi andare… Contemporaneamente si
scopriranno anche alcuni scheletri nell’armadio di Giorgio e
farà il suo ingresso Andrea (Vincenzo Bocciarelli), un nuovo
personaggio con una “stramba passione” per i gatti… La storia
inizia come una comedy e diventa progressivamente sempre più
dark.Una coppia, a causa delle dinamiche innescate dalla
pandemia, perde il proprio finto equilibrio e va fuori
controllo travolta da un vortice di ipocrisie, realtà,
finzioni e tradimenti. I due, forse ancora innamorati, non
sanno più come ritornare indietro. Lockdownlove.it è una
storia divertente, amara e con un’importante valenza sociale,
capace di mettere in luce dinamiche relazionali malsane che,
spesso, condizionano la vita di coppia nella società
contemporanea. Il film è stato sostenuto dalla Toed Film e da
quasi 40 artisti e tecnici del cinema, per lanciare un
messaggio forte di speranza e, soprattutto, di ripartenza.

Nunzia Schiano ospite del
Festival    del     Cinema
di Salerno
È partito ufficialmente il countdown della serata finale della
75esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di
Salerno che, si terrà alla stazione marittima Zaha Hadid.
L’appuntamento, fruibile in presenza e gratuitamente, è
fissato per oggi alle ore 19.30. Durante il corso della serata
verranno proclamati i vincitori del FICS 2021. Non solo, nella
famosa conchiglia dell’archistar irachena, prenderanno parte e
calcheranno il red carpet, anche tantissimi big del cinema e
della televisione italiana, come: Nunzia Schiano, celebre
attrice di grande spessore ed esperienza conosciuta
soprattutto per il ruolo della madre di Mattia Volpe
(Alessandro Siani) nella pellicola cinematografica ‘Benvenuti
al Sud’; Rosaria De Cicco, attrice e musa di Ferzan Ozpetek e
di ‘Un Posto al Sole’; Sonia Barbadoro, talentuosa attrice che
nella sua trentennale carriera è stata diretta dai maggiori
registi italiani, tra cui Massimo Popolizio; Pierluigi
Gigante, brillante attore che vanta nel proprio parlmarès
‘Gomorra’ (stagione n.4) regia di Francesca Comencini, ‘Mors
tua vita mea’ del regista Salvatore Metastasio, ‘La terra dei
figli’ regia di Claudio Cupellini e ‘Qui rido io’ di Mario
Martone; Nico Cirasola, regista, sceneggiatore e attore che ha
debuttato accanto a Renzo Arbore in ‘Odore di pioggia’ (1989);
Pietro Masotti, uno degli attori più amati del piccolo schermo
che deve la sua popolarità alla partecipazione alla soap opera
‘Il Paradiso delle Signore’; Michele Zampino, regista,
produttore, sceneggiatore; Ciro Esposito, attore partenopeo
conosciuto ai più grazie al personaggio di Raffaele Aiello in
‘Io speriamo che me la cavo’; Eugenio Ricciardi, giovanissimo
attore al suo debutto televisivo su Canale 5 con la mini serie
‘Storia di una famiglia perbene’ attualmente in onda; Saverio
Vallone, attore e regista, figlio del grande Raf Vallone;
Josella Porto, sceneggiatrice italiana che si occupa di
cinema, documentari e televisione; Giuseppe Bucci, regista e
sceneggiatore; e i giovani attori Ettore Signorelli e Pasquale
Risiti.La serata sarà presentata da Gaetano Stella.

“Giffoni      è     un’idea
straordinaria e preziosa”
Una collaborazione che diventa sempre più sinergica con
l’obiettivo di condividere competenze e specializzazioni in
ambiti diversi, ma che possono senza dubbio convergere, essere
complementari, rappresentare l’uno occasione di arricchimento
per l’altro. È questo, in sintesi, il senso della relazione
sempre più stretta tra Giffoni, simbolo nel mondo di
istituzionale culturale che lavora ed opera per la formazione
e la crescita dei ragazzi, attraverso il cinema, ma non solo,
il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno,
associazione che organizza e promuove la Festa della Scienza e
della Filosofia e la Città di Foligno, storico centro umbro,
vivace polo artistico, culturale e commerciale molto attivo
anche nel campo dell’innovazione, ricerca e formazione. Il
protocollo è una naturale evoluzione di due appuntamenti: la
presenza del professore Pierluigi Mingarelli, Direttore del
Laboratorio di Scienze Sperimentali, in occasione di
#Giffoni50Plus e la presenza, a ottobre, di una delegazione
del team di Giffoni – il managing director Jacopo Gubitosi e
Davide Russo, Aldo Padovano, Martina Mongillo del team della
direzione – nella città umbra per visionare e conoscere i
laboratori di scienze sperimentali e iniziare, insieme
all’amministrazione comunale e al team dell’associazione, un
percorso di dialogo e crescita. Il documento stipulato tra
l’Ente Autonomo Giffoni Experience e il Laboratorio di Scienze
Sperimentali di Foligno sancisce l’avvio di una collaborazione
strutturata ed operativa con l’individuazione concreta di
finalità, progetti da condividere, proposte da socializzare.
Sono intervenuti a Giffoni, oltre al professor Mingarelli, il
professore Maurizio Renzini, Presidente del Laboratorio di
Scienze Sperimentali, Stefano Zuccarini, sindaco di Foligno,
Decio Barili, assessore allo Sport e alla Cultura del Comune
di Foligno, Michela Giuliani, assessore al Turismo del Comune
di Foligno, Corrado Morici, collaboratore del Laboratorio di
Scienze Sperimentali. “Questa giornata – ha commentato il
direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi – dà la
rappresentazione più efficace di quello che Giffoni ormai da
tempo è e che vuole continuare sempre più ad essere, un
presidio culturale capace di intessere relazioni con altre
istituzioni    culturali,    con   un   approccio    aperto,
multidisciplinare, mai ideologico e con la disponibilità
totale all’approfondimento, all’arricchimento reciproco, alla
possibilità di vivere esperienze sempre più nuove, pronti a
stupirci e a stupire, a farsi sorgere quei dubbi che sono il
segnale vivo di una sete di conoscenza che non si estingue
mai. Per tutto questo che mi sono detto disponibile da subito
a questa collaborazione che sono certo sarà prolifica. Questa
voglia di fare rete e di mettere in relazione competenze
diverse rappresenta uno strumento importantissimo di crescita
per il nostro Paese”. “Perché noi del Laboratorio di Scienze
Sperimentali abbiamo pensato di proporre una collaborazione? –
ha dichiarato Pierluigi Mingarelli, direttore del Laboratorio
di Scienze Sperimentali – Non per la ricerca, ma per la
didattica delle scienze rivolta ai giovani attraverso i loro
insegnanti. Abbiamo rapporti diretti con i ragazzi tramite
tutte le classi e così svolgiamo un’attività di diffusione
della cultura scientifica. I nostri laboratori consentono ai
ragazzi di lavorare sia in forma collegiale che singola.
Avendo visto la potenza e il messaggio nuovo che Giffoni è
riuscito a propagare in questi anni, abbiamo deciso di voler
unire le nostre forze alle vostre. Dobbiamo insieme costruire
i giusti messaggi nelle forme adatte al coinvolgimento dei
giovani. Possiamo far interagire i ragazzi di Giffoni e quelli
di Foligno per costruire un processo di sapere scientifico”.
“Sono davvero felice che si sia creato questo sodalizio – ha
detto Maurizio Renzini, Presidente del Laboratorio di Scienze
Sperimentali – la nostra è anche una struttura di altissime
potenzialità educative e culturali per i giovani. Ci
adoperiamo per rendere i ragazzi protagonisti dei fenomeni
scientifici con la collaborazione diretta degli scienziati.
Sono certo che questa collaborazione darà dei frutti di
inestimabile valore”. “Oggi abbiamo scoperto un altro Giffoni
– ha detto il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini – un luogo
dove non si va a vedere solo il cinema, ma è Giffoni che va
nelle altre città a captare il materiale più prezioso che
abbiamo, cioè i giovani. Questa idea straordinaria è
estremamente preziosa, immaginavo di trovare una realtà
consolidata e ben strutturata ma non mi aspettavo che
superasse anche le mia più fervida immaginazione, sono davvero
positivamente colpito”. Tra le finalità stabilite dal
Protocollo d’Intesa quella di creare un gruppo di lavoro
composto da giovani di Foligno con competenze diverse che
possano acquisire il know-how di Giffoni e applicarlo ai
propri ambiti di competenza, una sezione sperimentale di
scienza dal vivo e, ancora, la possibilità di coinvolgere i
ragazzi di Foligno a Giffoni, sia come componenti della giuria
che come partecipanti della sezione IMPACT! Nei prossimi mesi
il direttore Gubitosi sarà a Foligno per incontrare i giovani
per una speciale giornata di confronto tra cinema, cultura,
tradizione e scienze. L’incontro istituzionale presso il
Comune di Giffoni Valle Piana ha completato la visita della
delegazione di Foligno, accolta dal primo cittadino Antonio
Giuliano. Presente anche Jacopo Gubitosi, managing director di
Giffoni. “E’ un onore e un piacere ospitarvi qui. E sono
convinto che sia solo il primo passo di un percorso improntato
alla collaborazione fattiva su progetti importanti – ha
dichiarato il primo cittadino Giuliano – Foligno e Giffoni
hanno una storia preziosa, sia dal punto di vista storico che
paesaggistico. Stiamo lavorando moltissimo per la tutela del
patrimonio boschivo e sentieristico, consapevoli che
l’ambiente, oggi più che mai, rappresenti una assoluta
priorità per restituire ai nostri giovani un futuro migliore.
Un elemento in più per mettersi al lavoro e rendere operativa
una sinergia fondamentale per le sfide che ci aspettano, a
partire dalle risorse del PNRR. Bisogna guardare ad un futuro
che è già presente, partendo da quella che fin da principio è
una nostra priorità, la formazione: di qui il nostro impegno
per migliorare la rete infrastrutturale affinché migliaia di
giovani che ogni anno frequentano Giffoni possano farlo non
per i soli dieci giorni del festival, ma per tutto l’anno,
grazie alle attività del Campus e degli Studios”. Entusiasta
il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini: “Venendo qui – ha
detto – abbiamo avuto modo di apprezzare una Giffoni che è una
diramazione di mille idee, dei giovani che finalmente vengono
valorizzati come capitale umano e che sono realmente
protagonisti del loro futuro, dunque capaci di innescare
meccanismi straordinari. La cosa più bella è la sinergia che
si è instaurata, negli anni, tra le istituzioni e il festival
– ha detto Zuccarini – Un esempio virtuoso di collaborazione
che non è facile trovare altrove. Siamo onorati di essere qui
e di portare un pezzo di Foligno nel bellissimo mosaico di
storie che è Giffoni, dove si respirano idee ma anche tanta
concretezza. L’obiettivo è quello di ritrovarci a breve per
mettere in atto collaborazioni importanti, perché Giffoni è un
faro e vogliamo entrare a far parte di questo meraviglioso
mondo. Non vi deluderemo”.

“Ivan del mare” al Festival
del Cinema
di Fabio Setta

Un ragazzo di Salerno trasforma un incidente in occasione di
crescita e diventa il primo personal trainer online d’Europa,
cambiando la vita a migliaia di persone. È questa la storia di
Ivan Matteo Pederbelli, protagonista della docufiction “Ivan
del mare” che sarà proiettata questa sera alle 20 alla Sal
Pasolini in occasione della 75^ edizione del Festival
Internazionale del Cinema di Salerno. Ivan cresce tra il
porto, il nonno è il fanalista del faro, e le piazze di
Salerno. È immerso nel modo di vivere “all’italiana”, con una
famiglia fortemente radicata. E sulle piazze della città
inizia a giocare a calcio raggiungendo presto un buon livello
agonistico, giocando con la Salernitana e la Cavese. Il calcio
è la sua unica ragione di vita. Ma a 19 anni accade un brutto
incidente in campo che lo porta vicino alla paralisi: “A 19
anni ero su un letto d’ospedale con la parte destra del corpo
paralizzata e i medici mi dissero che di una cosa erano certi:
non avrei mai più potuto muovere il mio corpo”. Trova la forza
di reagire e lavora su sé stesso fino a tornare a fare
attività fisica. In questo percorso capisce il suo segreto del
cuore: “In quel momento ho capito che le parti più importanti
del corpo sono la mente e il cuore e nessuno a parte te stesso
può decidere cosa potrai fare e chi diventerai. Tutto è
possibile se ci credi veramente e soprattutto nessun problema
è così grande da non poterlo risolvere.” Ivan decide così
d’iniziare il suo percorso nel mondo del fitness. Tra gli alti
e bassi della vita ha una visione che si fa sempre più chiara,
Ivan crea così IMP, Impossible Meets Possible e sbarca nel
web, inventando i percorsi come personal trainer online. In
poco tempo raggiunge milioni di persone in tutta Europa.
Proprio Ivan racconta come è nata l’idea della docufiction
girata dalla regista Lia Giovanazzi Beltrami e prodotta da
Aurora Vision: “Ancora non mi sto rendendo conto di quello che
è stato creato e di essere qui a raccontare il tutto. Di
sicuro da un’intuizione della registra Lia Giovanazzi Beltrami
che ho conosciuto essendo il suo personal trainer e coach on
Line. Tutto è nato dal momento dell’incontro con lei che è
stata prima mia cliente. Poi man mano che il suo percorso
fisico prendesse forma e risultati mi faceva tante domande su
chi ero, cosa facevo, il perché lo facessi e quale fosse la
mia missione. Ricordo ancora il giorno che durante un incontro
on Line mi disse:” Ivan ma hai pensato a raccontare chi sei?”.
Ed io:” in che senso”. Da lì sono passati ben 8 mesi di
incontri e colloqui dove lei si appuntava tutto e poi mi
comunico che con la sua società di produzione cinematografica
Aurora Vision avesse preso la decisione di realizzare la
docufiction su di me”. Da personal trainer ad attore non è
stato un passo facile: “E’ stata un’esperienza unica nel suo
genere, molto intensa e ricca di emozioni e tanto impegno. Non
è stato facile perché il mio lavoro è quello di allenare le
persone. Non sono nato attore, quindi molte volte mi trovavo
in difficoltà, ma tutto lo staff mi ha aiutato passo dopo
passo”. Il messaggio della docufiction è un invito alla
speranza, a non arrendersi mai: “Il messaggio che mi auguro
possa arrivare a chi guarderà il film è che la vita è un libro
da scrivere con tanto amore e voglia di scoprirsi. Non bisogna
mollare mai perché dalle difficoltà e dagli ostacoli che la
vita ci mette davanti, possiamo vivere qualcosa di magico una
volta superati. Voglio dare alle persone la voglia di amarsi e
di farlo attraverso lo sport, perché il movimento è vita. La
mia missione è proprio questa: rendere possibile ciò che le
persone pensano impossibile, attraverso lo sport, l’attività
fisica e la giusta mentalità”. Per un salernitano doc,
l’appuntamento di questa sera non può che essere foriero di
grande emozione: “Un’emozione unica e dico grazie al festival
che mi sta dando la possibile di far conoscere un figlio di
Salerno che dopo aver girato l’Italia intera ha la possibilità
di mandare il suo messaggio e la sua voglia di fare, grazie a
questa opportunità. Salerno per me è amore eterno ed ho sempre
sognato di poter far qualcosa per la mia città e con la mia
città. Sono orgoglioso di essere salernitano e di poterlo fare
grazie a questa esperienza. Per questo motivo voglio
ringraziare tutti coloro i quali non hanno mai creduto in me e
che non credevano nel mio potenziale e che, invece, grazie a
loro sono stato avvicinato da chi ha visto in me qualcosa di
speciale”.
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