"SANITÀ E SALUTE: DUE STORIE DIVERSE" - SINTESI capitoli 1-13 M. Crivellini e M. Galli CORSO: "Analisi e organizzazione di sistemi sanitari" ...
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SINTESI capitoli 1-13 “SANITÀ E SALUTE: DUE STORIE DIVERSE” M. Crivellini e M. Galli CORSO: “Analisi e organizzazione di sistemi sanitari” - 083040
1. SALUTE E SISTEMI SANITARI storia della medicina: nell’antichit{ concezione dello spirito, cioè congiunzione tra filosofia e arte medica (un esempio è Ippocrate), dalla caduta dell’impero romano e per tutto il Medioevo la medicina è stata dominata dalla Chiesa e da una concezione spiritualistico religiosa della malattia e della morte. Una prima rivoluzione nella storia della medicina si ebbe nel 1600 grazie all’influenza del pensiero galileiano e del razionalismo cartesiano: da questo momento in poi corpo = materia + spirito. Nascita della fisiologia, dell’anatomia microscopica, etc. Nel 1700 si attua una prima classificazione sistematica delle malattie e nasce l’anatomopatologia (link tra sintomatologia e lesioni osservate sui cadaveri). Una seconda rivoluzione si ha nel 1800 quando si passa a una concezione corpo = materia + energia. Inoltre, nel 1846 a Boston Warren scopre l’anestesia e nel 1870 a Vienna Lister comprende il meccanismo di trasmissione delle infezioni e il ruolo centrale dell’asepsi. Con l’aggiunta di questi due elementi fondamentali si è avuto lo sviluppo della pratica chirurgica. Sino al 1800 la salute dell’individuo veniva considerata cosa strettamente personale e non c’era alcuna tutela da parte dello Stato, se non come mezzo integrativo o di beneficienza. Dalla fine del 1800 si è cominciato a pensare alla salute come diritto del cittadino e sono andate creandosi strutture e leggi per garantirlo. Una terza rivoluzione si è avuta nei giorni nostri grazie a strumentazioni sofisticate e tecnologicamente avanzate, nuove metodiche e nuovi settori (i.e. genetica molecolare). differenza tra salute e sanità: la salute esiste da quando c’è l’uomo, mentre la sanit{, intesa come sistema sanitario organizzato e diffuso sul territorio, esiste dalla fine del 1800, inizi del 1900, quindi da poco più di un secolo. Nota interessante: la salute, intesa come l’aspettativa di vita (anni da vivere se si nasce in un certo momento storico), ha avuto nel 1900 (in particolare, nella prima metà del secolo) un incremento vertiginoso quasi raddoppiando (da 40 a 80 anni circa); lo sviluppo della sanità, inteso come spesa a essa legata, è cresciuto vertiginosamente nella seconda metà del 1900, proprio quando la salute cresceva sì, ma più lentamente rispetto alla prima metà dello stesso secolo! Sistema Sanitario VS Servizio Sanitario Nazionale (spesso si confondono): il Sistema Sanitario è l’insieme degli elementi che costituiscono e caratterizzano l’organizzazione sanitaria di un paese (è indipendente dal modello adottato e ciascun paese ne ha uno); il Servizio Sanitario Nazionale è un particolare modello sanitario in cui lo Stato si occupa (integralmente o anche solo in parte) di gestire e regolamentare gli aspetti della sanità di un paese (questo modello è caratteristico di alcuni paesi europei, come Italia, Regno Unito e Spagna). modello solidaristico (Europa) VS modello individualistico (USA): nel modello individualistico il cittadino è libero di scegliere a quale struttura sanitaria rivolgersi in caso di necessità e secondo le proprie risorse economiche e i propri criteri; nel modello solidaristico ogni cittadino è chiamato a pagare una tassa, indipendentemente dalla frequenza e dalla consistenza delle prestazioni che riceve, allo Stato che garantisce un’assistenza sanitaria che, solo in certi casi, coincide con il Servizio Sanitario Nazionale. --> MA classificazione di tipo storico-culturale che non riflette più la situazione contemporanea nuova classificazione --> basata su 3 caratteristiche principali: modello organizzativo (assicurativo VS Servizio Sanitario Nazionale), scelta (obbligatoria VS volontaria) e quantificazione del costo (che può dipendere dal rischio di salute, dal reddito del cittadino o essere fisso) altre classificazioni possono essere fatte sulla base di diverse caratteristiche: scelta dei servizi vincolata VS scelta dei servizi dell’individuo: nel primo caso l’individuo non può liberamente scegliere la struttura sanitaria a cui rivolgersi in caso di necessità, mentre nel secondo caso il cittadino può usufruire di una qualsivoglia struttura gestione dei servizi vincolata VS gestione dei servizi contrattata: nel primo caso ogni struttura che compone il sistema sanitario ha delle regole fisse indipendentemente dagli utenti, medici e così via, mentre nel secondo caso sono previste delle forme di contrattazione tra i vari attori 2
della sanità (tra gli utenti, i medici, le strutture, etc...), si tratta cioè di un sistema concorrenziale al fine di ottenere il meglio -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Organizzazioni della sanità a livello mondiale: - WHO (World Health Organization) o Organizzazione Mondiale della Sanità ◦ 191 paesi = tutti i paesi membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ◦ è nata nel 1946 e ha sede a Ginevra ◦ è organizzata in 6 Uffici e ciascuno si occupa di una specifica regione: es. Africa (AFRO), Europa (EURO), etc ◦ si occupa di analisi, studio e controllo dei sistemi sanitari, di programmi di prevenzione e di programmi di sviluppo e ausilio per i paesi che ne fanno richiesta - OECD (Organization for Economic Cooperation and Development) ◦ è nata nel 1961 ◦ si occupa di analisi e raccolta di dati sanitari - Croce Rossa ◦ 176 paesi membri ◦ è nata nel 1919 e ha sede a Ginevra ◦ orientata agli interventi di emergenza (soprattutto in occasione di guerre, disastri ed emergenze sanitarie) A livello europeo, non c’è alcuna organizzazione di governo della sanit{, ma vi è solo una serie di norme e direttive alle quali i paesi devono uniformarsi. Esse riguardano aspetti specifici come la sicurezza delle strutture, degli ambienti e delle attrezzature, la preparazione dei farmaci, etc. A livello nazionale, ogni paese presenta un suo sistema sanitario con caratteristiche proprie. Gli aspetti critici del sistema sanitario di un paese sui quali viene eseguito un ampio numero di misurazioni sono i seguenti: - demografia; - salute; - stile di vita; - sanità (personale sanitario, strutture e attrezzature, funzionamento delle strutture, spesa sanitaria). DEMOGRAFIA grandezze misurate: ◦ distribuzione della popolazione sul territorio ◦ suddivisione uomini-donne ◦ tasso di fertilità ◦ composizione della popolazione per et{: quest’ultima, in particolare, sta assumendo un’importanza via via crescente negli ultimi decenni; si può notare come -in Europa- ad una popolazione numericamente abbastanza stabile, corrisponda un forte aumento della componente anziana e una corrispondente diminuzione di quella giovanile --> questo si riflette sull’organizzazione sanitaria in quanto cresce il ricorso ai servizi sanitari, diventano più frequenti alcune patologie, cambia l’obiettivo principale degli interventi sanitari (nel caso di un soggetto giovane si mira a restaurare una salute piena, nel caso di un soggetto anziano lo scopo principale è quello di mantenere un livello di qualità della vita accettabile) 3
SALUTE Aspettativa di vita LEx = Life Expectancy = numero medio di anni di vita che restano ancora da vivere ad una persona che ha raggiunto una certa età x ∫ ( ) S(a) = curva di sopravvivenza (a = anni) L = limite superiore alla vita umana scopo: misura l’effetto del sistema di vita e dell’organizzazione sociale (ivi compresa la sanit{) di un paese sulla durata della vita limiti: comprende non soltanto l’azione diretta del sistema sanitario, ma anche lo stile di vita e altri fattori (es.: valori elevati di circa 80 anni per i paesi più industrializzati, anche se sistemi sanitari molto differenziati) osservazioni: - i valori di aspettativa di vita delle donne sono maggiori rispetto a quelli degli uomini in ogni paese - l’aspettativa di vita può variare del 100% tra i diversi paesi del mondo (fra 42 e 83 anni) Figura 1: funzione di sopravvivenza e aspettativa di vita. La curva rappresentata nell’immagine è la S(a) per a compreso tra 0 e 100+ (L), l’area grigia sottesa da questa curva è l’aspettativa di vita alla nascita (x=0) mentre l’area bianca denominata B rappresenta l’area complementare ad A tale per cui (A+B) = obiettivo ideale fissato per la salute della popolazione = ciascun individuo nella popolazione vive in una condizione di piena salute dalla nascita (x=0) fino al limite superiore della vita umana (x=L). Misure dello stato di salute (pagine 178-185, Colin Mathers, “Health expectancies: an overview and critical appraisal”) 2 tipi di misure sintetizzano lo stato di salute di una popolazione: - indici per l’aspettativa di salute (health expectancies); - indici per la mancata salute (health gaps). In particolare, l’aspettativa di salute è definita come il numero medio di anni che un individuo può aspettarsi di vivere in vari stati di salute. Ci sono 2 classi di indici che misurano l’aspettativa di salute: 1. indici che usano pesi dicotomici (0 e 1, ad esempio) per lo stato di salute (DFLE, DLE); 2. indici che usano valutazioni dello stato di salute hk per un set finito ed esaustivo di stati di salute (HALE, DALE). 4
HALE (Health Adjusted Life Expectancy) La valutazione dello stato di salute di un individuo i-esimo al tempo t, hi(t), può essere effettuata attraverso un insieme di domini j (dolore, cognizione, visione, etc...) ed è data dal valore della funzione f(y1i(t), y2i(t),...,yji(t)), dove yji è il livello per un individuo i-esimo al tempo t e riferito al dominio j. La funzione f(·) è la stessa per ogni individuo e il valore che hi(t) può assumere varia tra 0 (morte) e 1 (piena salute). Sh(u) = percentuale di popolazione che raggiunge l’et{ u nello stato di salute h ( ) ∫ ( ( )) ( ) ( ) Discretizzazione dello stato di salute h in un set discreto di stati di salute hk: esempio: S(u=60)=90% --> questa percentuale può essere riscritta come sommatoria di percentuali di popolazione che raggiunge l’et{ u nello stato di salute hk: Sh1(u=60)=40% (k=1 --> stato di salute 1, i.e. piena salute) Sh2(u=60)=30% (k=2 --> stato di salute 2) Sh3(u=60)=10% (k=3 --> stato di salute 3) Sh4(u=60)=10% (k=4 --> stato di salute 4) ( ) ∑ ( ) Il passaggio ulteriore per la formazione dell’indice HALE è il calcolo dell’aspettativa di salute all’et{ x per gli anni vissuti nello stato di salute k e la moltiplicazione delle HE kx per i relativi pesi wk. ∫ ( ) HEkx è la Health Expectancy, ovvero l’aspettativa di salute all’et{ x per gli anni vissuti nello stato di salute k. ∑ wk = peso associato allo stato di salute k, considerato indipendente dall’et{ u Da notare che l’HALEx è sempre minore rispetto al LEx poiché: ∑ 5
Figura 2: funzioni di sopravvivenza per 4 differenti stati di salute. Nel grafico di figura 2 si possono ritrovare le percentuali di cui all’esempio della pagina precedente, in particolare si può constatare come all’et{ a=60 anni, il valore di Sh1(60)=40% (piena salute), Sh2(60)=30%, etc... Indici per la mancata salute o health gaps Essi misurano la differenza tra il reale stato di salute della popolazione e un qualche obiettivo ideale per lo stato di salute della popolazione (i.e.: ciascun individuo della popolazione vive in uno stato di piena salute dalla nascita fino al limite superiore alla vita umana). Tradotto in termini di aree nel grafico di figura 1, gli health gaps corrispondono alla somma dell’area B e di una qualche funzione dell’area A che tiene conto di quegli individui che sono ancora vivi prima del raggiungimento del limite superiore alla vita umana ma che non si trovano in uno stato di salute ideale. Mortalità [# morti su 1000 abitanti] tasso di mortalità: ◦ generale, comprensivo della totalità delle cause di morte ◦ specifico: - per causa (denominatore = tutta la popolazione media, numeratore = morti dovute a una causa specifica) - per sesso, per età (sia numeratore che denominatore sono limitati a un sesso, a un’et{ specifica, etc...) ◦ combinazione di tassi di mortalità specifici andamento nel tempo della mortalità: la mortalità è in costante diminuzione (almeno nei paesi occidentali); nel corso del 1900, in particolare, il peso % delle cause di morte per malattie infettive mentre il peso % delle cause di morte legate al sistema circolatorio e ai tumori è . Mortalità infantile [# morti su 1000 nati vivi] 6
scopo: misura della capacità di mantenere in vita i nati in condizioni fisiologiche osservazioni: indice molto utilizzato ma limitato a una parte specifica della salute e dell’organizzazione sanitaria Mortalità evitabile [anni per 100000 abitanti] PYLL = Anni di Vita Potenziali Perduti = ∑ ( ) Una volta fissata un’et{ scelta come riferimento (ad esempio, 70 anni), si considerano tutti quei casi di morte definiti “evitabili” perché dovuti a patologie ed eventi per i quali la morte avrebbe potuto essere evitata o perché verificatisi prima dell’et{ presa come riferimento. scopo: misura l’efficacia di un sistema sanitario limiti: discrezionalità della scelta --> dell’età di riferimento --> delle patologie e degli eventi evitabili Indici complessi 1) QALYs (Quality Adjusted Life Years) = ∑ [anni] --> Anni di Vita Aggiustati per la Qualità della Vita = anni passati nello stato di salute h = coefficiente variabile tra 0 (morte) e 1 (buona salute), associato allo specifico stato di salute h scopo: valutazione della qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie limiti: - difficoltà nella determinazione dei pesi - si considerano solo gli anni ( ), senza considerare il numero di persone coinvolte nella formazione dell’indice impiego: cfr. risultati interventi/trattamenti sanitari diversi, ma aventi il medesimo fine (cura della stessa patologia) 7
2) DALYs (Disability Adjusted Life Years) = YLLs + YLDs [anni] --> Anni di Vita vissuti al Netto della Disabilità YLDs = Years of Life lived with Disability (anni di vita vissuti in condizioni di salute non ottimali o di disabilità) YLLs = Years of Life Lost (anni di vita persi per mortalità prematura) per la formazione dell’indice YLLs, si considerano sia gli anni di vita effettivamente vissuti (età alla morte) sia l’aspettativa di vita alla nascita, per la quale si prende la LE (Life Expectancy) di un paese altamente industrializzato di riferimento scopo: misura dell’impatto di una determinata patologia 3) HEALY (Healthy Life Years) Indice basato sulla misura degli anni potenziali di vita perduti (PYLLs); esso è analogo al DALY, si misura anch’esso in anni e un’unit{ di HEALY indica la perdita di un anno di vita sana (cioè comprende gli anni persi per morte prematura (YLLs) e quelli persi per disabilità o condizioni di salute non ottimali (YLDs)). 4) EYLS (Equity adjusted Years of Life Saved) idea: la salute di una popolazione dipende sia dal livello di benessere che dalla sua distribuzione. E = misura dell’avversione della societ{ nei confronti dell’iniquit{ (1-E) = peso che la societ{ d{ all’equit{ nella societ{ - se E = 1 --> assenza di avversione nei confronti dell’iniquit{ da parte della societ{ In particolare, dalla formula dell’EYLS si ha che EYLS = YLS * [E + (1-E)*g] = YLS * [1 + (1- 1)*g] = YLS, per qualsiasi valore di g. Quindi, da questa uguaglianza EYLS risulta essere in tutto e per tutto identico a YLS quando invece si cerca di differenziare i due indici e introdurre il concetto di equità nella gestione della sanità. - se E < 1 --> c’è avversione per l’iniquit{ ( ) ( ) ( ) ( ) RR = Rischio Relativo tra 2 gruppi di estrazione sociale differente prima (RR0) e dopo (RR1) l’intervento. Nell’esempio RR1 sulla base di questo risultato, una formula per l’EYLS è presentata (quella presente nel libro di testo); questa formula permette di passare da YLS a EYLS e di incorporare matematicamente il concetto di equit{ nell’analisi del costo-efficacia (CEA = Cost Effectiveness Analysis). 8
Compromesso equità-efficienza: A = programma iniquita efficienza B = programma iniquita efficienza wB = weight of B = 1 wA = ? Considerando il valore del programma A equivalente a quello del programma B, il valore del peso da associare ad A sarà calcolato sulla base del compromesso tra equità ed efficienza e dell’uguaglianza tra i due programmi. dalla proporzione 1 : HEPA = E : HEPB, si può scrivere quanto segue: E*HEPA = 1*HEPB HEPA > HEPB (HEP = Health Effects of Population): efficienza del programma A > efficienza del programma B --> E
SANITÀ: PERSONALE SANITARIO Concetto fondamentale: deve esserci un giusto dimensionamento del personale per buon funzionamento ed efficacia dei sistemi sanitari; un eccesso o una carenza di personale sono entrambi deleteri. Le categorie più monitorate sono quelle di medici e infermieri (in generale, il numero di infermieri è almeno doppio se non triplo rispetto a quello dei medici). Per quanto riguarda l’Italia, fino a qualche tempo fa, era il paese con il più alto numero di medici e uno dei più bassi numeri di infermieri. Ancora oggi il numero degli infermieri non è neanche doppio rispetto a quello dei medici. Sembra esserci una correlazione tra #medici, #infermieri e funzionamento del sistema: maggior numero di medici --> minor numero di infermieri --> cattivo funzionamento del sistema. SANITÀ: STRUTTURE E ATTREZZATURE Negli ultimi anni sono stati registrati 2 fenomeni che riguardano le strutture / le attrezzature, in particolare nelle strutture ospedaliere: 1. passaggio da strutture ospedaliere di piccole dimensioni a strutture ospedaliere di medie e grandi dimensioni; 2. forte e costante diminuzione dei posti letto e loro migliore utilizzazione. Grandezza importante: numero di letti per acuti (letti per cura patologie nella fase acuta, NO lungodegenza e riabilitazione). Perché? --> Questo tipo di letti è molto “pesante” dal punto di vista delle risorse perché richiede personale altamente qualificato, mezzi diagnostici e terapeutici adeguatamente avanzati, etc... . La tendenza è verso un valore di 3 letti o meno per 1000 abitanti. I nuovi protocolli clinici permettono di ridurre i letti per acuti riducendo infatti la durata della degenza. Paesi comparabili per livello di reddito, stile di vita e salute (Regno Unito, Francia, Italia, Germania, etc...), presentano valori di letti per acuti fortemente differenziati. Altra grandezza importante: presenza o meno di tecnologie e mezzi clinici e diagnostici come TAC, RMN, etc... . Anche in questo caso, per paesi comparabili a livello di ricchezza e altri parametri, c’è una fortissima differenza numerica sia per quanto riguarda il numero delle attrezzature che per il numero di esami prescritti ed effettuati. SANITÀ: FUNZIONAMENTO DELLE STRUTTURE Indicatori per valutazione dei sistemi sanitari: 1. degenza media: [giorni/paziente] esprime tempo che mediamente un paziente resta in ospedale 2. tasso utilizzo posti letto: [%] giornate degenza potenziali = #posti letto * 365 (gg in un anno, periodo considerato) esprime effettiva occupazione posti letto rispetto alla potenziale 3. indice di turn-over: [giorni] giornate degenza disponibili = giornate degenza potenziali - giornate degenza effettive esprime giorni in cui il singolo posto letto rimane libero tra dimissione di un paziente e ricovero di un altro 10
4. indice di rotazione: (indice calcolato su un anno) [pazienti/letto (in 1 anno)] esprime quanti pazienti occupano lo stesso posto letto in un anno 5. tasso di ospedalizzazione: (indice calcolato su un anno) [media degenti/1000 residenti] esprime il numero medio di degenti all’anno ogni mille abitanti Obiettivi: diminuzione tasso di ospedalizzazione e degenza media e aumento tasso utilizzo dei posti letto. Per quanto riguarda gli andamenti reali, nel caso della degenza media c’è una tendenza generale che va verso la sua diminuzione, mentre per il tasso di ospedalizzazione gli andamenti sono diversi nel tempo. Indici situazioni anomale Ci sono degli eventi di una certa gravità che -pur manifestandosi saltuariamente o una volta sola- possono essere sintomo del cattivo funzionamento del sistema nel suo insieme. I più usati sono: - numero di morti per complicazioni mediche u.m.: numero di morti in un certo periodo osservazioni: si nota una certa coerenza con le statistiche di mortalità evitabile limiti: non omogeneit{ nell’origine dei dati (cfr. paesi in cui è facile il ricorso legale nei confronti delle strutture sanitarie e degli operatori di questo settore VS paesi in cui non c’è questo tipo di tradizione) --> dati diversificati a parità di efficacia del sistema sanitario - infezioni ospedaliere definizione infezioni ospedaliere = infezioni contratte nel corso del ricovero in ospedale (esse non sono manifeste né in incubazione prima del ricovero, si manifestano in genere dopo almeno 48 ore dal ricovero (durante la degenza o dopo la dimissione del paziente)) numero degenti con infezione e numero degenti calcolati su un certo intervallo temporale 3 principali sedi di infezione: 30%-40% --> tratto urinario 20%-30% --> sede chirurgica 10%-20% --> tratto respiratorio 7%-9% --> prevalenza pazienti infetti ricoverati in strutture ospedaliere limiti: 1. difficoltà nel stabilire la relazione tra causa e infezione 2. infezione si manifesta dopo dimissioni paziente 3. solo alcuni paesi rilevano e registrano questo dato Livello di soddisfazione dell’utenza Consiste nel rilevare l’opinione degli utenti dei servizi o, più in generale, quella dei cittadini per mezzo di interviste e questionari. Il grado di soddisfazione è suddiviso in 5 valori: - molto soddisfatto - abbastanza soddisfatto - neutrale 11
- abbastanza insoddisfatto - molto insoddisfatto Questa rilevazione della soddisfazione del cliente può essere fatta in riferimento al sistema sanitario nella sua totalità, a una singola struttura ovvero a una specifica tipologia di prestazione. In generale, paesi dell’est e del mediterraneo presentano giudizi meno positivi rispetto a quelli dei paesi nord europei. SANITÀ: SPESA SANITARIA Perché la spesa sanitaria è importante? La spesa sanitaria è fondamentale per le scelte relative al dimensionamento, per le regole di funzionamento e anche per il tipo stesso di modello di sistema sanitario. La tendenza della spesa sanitaria è quella di una crescita continua: in particolare, il fattore che incide per più del 50% su questo aumento è il continuo e rapido cambiamento dei protocolli e delle tecnologie sanitarie (e non soltanto l’invecchiamento della popolazione). aumento spesa VS limitatezza risorse --> nascita di metodi che assegnano un valore economico alla prestazione sanitaria --> metodo DRG (Diagnosis Related Groups), messo a punto negli Stati Uniti negli anni ’80 (meccanismi di rimborso a prestazione) Classificazione per tipo di spesa della spesa sanitaria: - pubblica spesa a carico di autorità ed enti statali, regionali e locali - privata spese effettuate direttamente dai cittadini sul sistema sanitario - complessiva = pubblica + privata insieme delle spese relative alla salute in un paese in un anno misura per indicazioni sul tipo di modello sanitario: cfr. Nei paesi europei il rapporto percentuale tra spesa pubblica e spesa complessiva è andato convergendo verso il 70%-80%; l’Italia è per modello di sistema e regole organizzative uno dei paesi che più è andato verso un modello pubblico anche se la spesa privata rimane consistente (spesa pubblica/spesa complessiva 77%); i paesi con un rapporto spesa pubblica/spesa complessiva più elevato sono quelli del nord Europa e di Giappone. Negli Stati Uniti: spesa pubblica circa = spesa privata, con la spesa pubblica in aumento. Classificazione per settore della spesa sanitaria: - ospedaliera: rappresenta una componente rilevante della spesa sanitaria complessiva, tra il 30% e il 50% - territoriale - di prevenzione - farmaceutica: rappresenta circa il 15% della spesa sanitaria complessiva normalmente c’è una buona correlazione tra spesa farmaceutica livello economico, ma fenomeno complesso: a parità di sviluppo economico, differenze di spesa e di consumo pro-capite Italia importatore netto VS Svizzera, Germania e Regno Unito sono esportatori netti controllo della spesa farmaceutica (problema di spesa in sé + effetti deleteri derivanti da uso eccessivo o improprio dei farmaci) per mezzo di ticket sull’acquisto dei farmaci (% prezzo) o quota per confezione, etc... - etc... 12
Unità di misura della spesa sanitaria: 1. spesa sanitaria complessiva nel conio del paese (poco usata) limiti: - non tiene conto dell’andamento dei prezzi - non consente un confronto tra paese e paese 2. valore della spesa sanitaria in percentuale sul PIL (Prodotto Interno Lordo) misura relativa: percentuale delle risorse prodotte che un paese destina alla sanità Stati Uniti = 16% del PIL a seguire paesi come Francia, Germania, Svizzera con circa 10%-11% Italia = 9.1% (di poco sopra la media) media OECD 2008 = 9% andamento della spesa in % sul PIL è CRESCENTE ma NON in modo UNIFORME 3. valore espresso in US$ a parità di potere di acquisto (PPP$ = Purchasing Power Parity) misura assoluta: ammontare in dollari delle risorse destinate alla sanità (indipendentemente dal PIL di un paese: paesi con % rispetto al PIL inferiori possono presentare valori di PPP$ più elevati) conversione conio paese --> dollaro NO cambio ufficiale ma # unità monetarie paese con cui si acquistano beni e servizi acquistabili con 1 US$ --> indice creato per permettere confronti fra paesi diversi Stati Uniti sempre al 1° posto (ma, parte della spesa sanitaria è dedicata alla ricerca) a seguire paesi come Norvegia, Svizzera e Canada Italia: di poco sotto la media OECD 2008 misura assoluta della spesa sanitaria è sempre CRESCENTE osservazioni: quasi sempre la spesa sanitaria è misurata pro-capite --> questo rende possibile cfr. fra regioni diverse di uno stesso paese (parità di tutte le altre condizioni, come tasso di inflazione, tipo di moneta che è la stessa, etc...) 13
2. IL RAPPORTO SANITÀ-SALUTE Domande importanti da porsi: - da che cosa dipende la salute? - quali sono i fattori che la determinano e la influenzano? Proprio la continua crescita della sanità e la richiesta di risorse economiche sempre crescenti per finanziarla, infatti, ne stanno mettendo in dubbio l’efficacia o, quantomeno, pongono il problema di verificare quale sia l’effettiva corrispondenza tra risorse e risultati. Di qui l’elaborazione di diversi modelli di salute che vedono nell’individuazione del nesso di causalità fra i fattori di rischio e la malattia il loro punto di partenza. Tali modelli si pongono cioè l’obiettivo di identificare i determinanti della salute: fattori causali che concorrono a determinare lo stato di salute di ogni individuo. In particolare, in questi modelli, grande importanza assume il concetto di stile di vita, definito come quell’insieme di comportamenti abituali in materia di alimentazione, movimento, assunzione di particolari sostanze. Lo stile di vita è importante perché la maggior parte dei fattori di rischio in grado di aumentare la prevalenza e l’incidenza delle malattie è costituita proprio dai comportamenti assunti dall’individuo con un particolare stile di vita. 14
1. MODELLO ECOLOGICO Chi: Koch Quando: fine ‘800 Struttura del modello: 3 elementi fondamentali (ospite, agente e ambiente) che sono in equilibrio dinamico tra di loro: questo significa che ogni cambiamento che interessa uno dei tre elementi, influenza l’equilibrio tra agente e ospite e causa una maggiore o minore esposizione di quest’ultimo alla malattia. ospite = uomo: possiede una certa capacit{ di resistere agli attacchi dell’agente, questa capacità deriva da fattori genetici, sistema immunitario, stato nutrizionale e abitudini comportamentali agente = causa della malattia: l’agente è di natura biologica (hanno grande importanza soprattutto le malattie infettive, quindi agenti di natura biologica; infatti si ricorda che tale modello è stato creato a fine ‘800, quando è stata scoperta origine infettiva di molte malattie) ambiente = contesto in cui l’ospite vive: esso è in grado di influenzare contatto tra ospite e agente Aspetti positivi o innovativi: - uno dei primi modelli descrittivi della salute umana - sottolinea l’influenza che ambiente, uomo e agente hanno sulla salute dell’individuo Lacune o limiti: - ogni agente è causa di una sola malattia e ogni malattia è causata da un solo agente (F) - agente solo di natura biologica (F) --> ci sono anche agenti di natura chimica, causa di malattie croniche - ogni ospite in contatto con un agente è infetto (F) - si concentra più sulla malattia che sulla salute - non include il concetto di ecosistema nel quale la salute umana si colloca 15
2. MODELLO SOCIOECOLOGICO Chi: Morris Quando: 1975 Struttura del modello: (simile, ma più completa rispetto a quella del modello ecologico) ospite = uomo (host factors): la capacit{ di resistere agli attacchi dell’agente dipende da caratteristiche genetiche e immutabili (genetic) + caratteristiche assunte con la crescita e modificabili (experiential) agente = fattori comportamentali individuali dell’uomo (personal behaviour factors): questi fattori sono in grado di causare la malattia e assumono una enorme importanza in questo modello, importanza maggiore di quella dell’ambiente sulla salute ambiente = contesto nel quale l’uomo vive: tale contesto è sia di natura fisica (physical) che di natura sociale (social) Aspetti positivi o innovativi: - causalità multifattoriale della malattia: ogni malattia può essere causata da un insieme di fattori diversi - l’agente non è solo di natura biologica e non è causa solo di malattie infettive - sottolinea l’importanza dello stile di vita nella determinazione della salute dell’uomo - ambiente non solo fisico, ma anche sociale Lacune o limiti: - si concentra più sulla malattia che sulla salute - non include il concetto di ecosistema nel quale la salute umana si colloca 16
3. WELLNESS MODEL Chi: Travis Quando: 1977 Struttura del modello: Salute dell’uomo in continua evoluzione nel tempo, essa si situa tra due estremi opposti: elevato stato di benessere e morte prematura. Una linea centrale verticale divide il modello in due parti, da un lato elementi che allontanano l’individuo dallo stato di elevato benessere (primi segnali della malattia, sintomi, disabilità) e dall’altro elementi che lo avvicinano allo stato di benessere ideale (consapevolezza che lo stato di salute dipende dallo stile di vita adottato, educazione ricevuta in ambito sanitario e crescita sana). La linea centrale già citata indica tutti quegli eventi che non hanno alcuna influenza sulla salute dell’uomo, mentre ogni evento positivo o negativo tender{ ad avvicinare o ad allontanare, rispettivamente, l’individuo da uno stato di benessere elevato. Aspetti positivi o innovativi: - nuovo concetto di salute: la salute è vista come uno stato in continua evoluzione, che può cambiare continuamente - si parla di benessere, si include cioè anche la sfera sociale e mentale, non è inteso solo come benessere in senso fisico Lacune o limiti: - non esaustivo: mancano influenze ambiente biofisico e socioeconomico + stile di vita 17
4. MODELLO OLISTICO Chi: Blum Quando: 1974 Struttura del modello: 4 determinanti fondamentali: ambiente (environment), stile di vita (behaviour), ereditarietà (heredity) e sistema sanitario (health care services). ambiente = ambiente fetale, ambiente fisico, ambiente socio-culturale, famiglia, scuola e ambiente di lavoro stile di vita = comportamenti e abitudini individuali ereditarietà = fattori genetici e immunitari sistema sanitario = prevenzione delle malattie, cura delle malattie e riabilitazione di soggetti colpiti da malattia o disabilità Ci sono poi altri 5 elementi (popolazione, sistemi culturali, stato mentale, risorse naturali ed equilibrio ecologico) che determinano il modo in cui gli altri 4 determinanti influenzano lo stato di salute dell’individuo. Aspetti positivi o innovativi: - stato di salute inteso in senso fisico, sociale e mentale (come nel wellness model) - d{ particolare importanza all’ambiente (fisico, sociale, economico e culturale) e ai comportamenti individuali --> politica sanitaria basata sulla prevenzione e l’educazione alla salute Lacune o limiti: - manca ancora il concetto di ecosistema in cui la salute dell’individuo si colloca 18
5. MANDALA OF HEALTH Chi: Hancock e Perkins Quando: 1985 Struttura del modello: Al centro del modello c’è l’uomo (la cui salute è intesa in senso fisico, mentale e sociale --> Body, Mind and Spirit), rappresentato con un cerchio. Concentrici rispetto a questo primo cerchio, ci sono altri 3 cerchi che rappresentano i 3 determinanti della salute: in ordine dall’interno all’esterno, famiglia, comunità e ambiente creato dall’uomo e biosfera. Sia la famiglia che la comunit{ e l’ambiente creato dall’uomo sono influenzati da altri 4 determinanti (stile di vita, fattori ereditari, ambiente fisico e ambiente psicosocioeconomico). Altri 2 elementi sono presenti a questo livello: lavoro e sistema sanitario, ma per la loro posizione nello schema del modello hanno un’influenza minore sulla salute. Aspetti positivi o innovativi: - c’è l’introduzione del concetto di ecosistema, anche se esso verr{ pienamente sviluppato solo con il Butterfly Model - viene introdotto il concetto di gerarchia dei determinanti, cioè essi influenzano in misura differente lo stato di salute dell’individuo a seconda della posizione che occupano nella scala gerarchica: si vede, ad esempio, come la famiglia influenzi la salute dell’individuo in maniera più diretta rispetto alla comunità Lacune o limiti: - concetto di ecosistema presente, ma ancora non ben sviluppato 19
6. COMMUNITY ECOSYSTEM MODEL Chi: Hancock e Perkins Quando: 1993 Struttura del modello: 3 determinanti essenziali della salute: comunità, ambiente ed economia. Essi agiscono direttamente e influenzano fortemente lo stato di salute della comunità. In particolare, per un miglior stato di salute della comunità (intersezione dei tre cerchi al centro), i 3 determinanti devono avere queste caratteristiche: comunità --> vivibile, equa e conviviale ambiente --> vitale, sostenibile e vivibile economia --> ricca, equa e sostenibile Aspetti positivi o innovativi: - identificazione dei determinanti della salute a livello della comunità (comunità, ambiente ed economia) e delle qualità che essi debbono possedere per una comunità in buono stato di salute Lacune o limiti: - il focus è sulla salute della comunità; cosa influenzi direttamente la salute del singolo individuo rimane più difficile da individuare in questo modello 20
7. MODELLO DEI DETERMINANTI DELLA SALUTE Chi: Evans e Stoddart Quando: 1990 Struttura del modello: 6 determinanti fondamentali che influenzano la salute dell’individuo (evidenziati da riquadro arancione): - ambiente sociale - ambiente fisico - fattori genetici - caratteristiche individuali (stile di vita + caratteristiche biologiche) - sistema sanitario - condizione economica Tutte le modificazioni sulla salute possono portare a uno stato di benessere (well-being) o alla malattia (disease). I 6 determinanti della salute non solo possono influenzare lo stato di salute di un individuo, ma si possono influenzare anche tra di loro (solo i fattori genetici non subiscono influenze esterne). Aspetti positivi o innovativi: - l’innovazione che questo modello apporta sta nel fatto che esso considera i vari determinanti della salute come in cambiamento continuo e influenzati gli uni dagli altri Lacune o limiti: - nel caso dei fattori genetici è stata fatta un’assunzione che non è totalmente condivisibile: infatti essi possono essere modificabili dall’ambiente fisico, per esempio - le relazioni tra i determinanti della salute e la salute dell’individuo sono di tipo causale deterministico nel modello mentre sarebbe da preferire un’interpretazione probabilistica dell’influenza dei determinanti 21
8. BUTTERFLY MODEL Chi: VanLeeuwen e colleghi Quando: 1999 Struttura del modello: L’uomo è posto all’interno dell’ecosistema (definibile come: porzione di biosfera delimitata naturalmente, cioè insieme di organismi animali e vegetali che interagiscono tra di loro e con l’ambiente che li circonda). In particolare, l’ecosistema è scomposto in due parti: ambiente biofisico e ambiente socioeconomico. Essi sono i 2 determinanti fondamentali che hanno una grande influenza sulla salute dell’individuo e sono costituiti da elementi e caratteristiche (che devono essere presenti per favorire la salute dell’individuo). ambiente biofisico: elementi: acqua, aria, animali, piante, etc... caratteristiche: buona quantit{ e qualit{ dell’aria, dell’acqua, del cibo, etc... ambiente socioeconomico: elementi: famiglia, amici, persone e luogo di lavoro, istituzioni politiche e sociali, sistema sanitario, etc... caratteristiche: crescita sana nei primi anni di vita, sentimento di essere parte di una comunità, presenza di supporti sociali, etc... I due ambienti biofisico e socioeconomico si possono influenzare fra di loro e influenzano direttamente la salute dell’uomo attraverso dei filtri che sono le caratteristiche genetiche (biological filter) e lo stile di vita (behavioural filter), i quali sono in misura di incrementare o ridurre l’influenza dei 2 determinati sulla salute. Anche in questo modello (come già nei modelli Mandala e Olistico) quando si parla di salute dell’uomo si intende il benessere, cioè la salute mentale e fisica e lo stato d’animo, tre parti che sono strettamente interconnesse fra di loro. Aspetti positivi o innovativi: - modello completo (vengono specificati tutti i determinanti e le loro interazioni) - primo modello a presentare caratteristiche genetiche + stile di vita come filtri in grado di alterare gli effetti dell’ambiente sulla salute umana - presenza del concetto di ecosistema sviluppato debitamente Lacune o limiti: - il modello non risolve i problemi legati al compromesso tra ciò che è “buono” per la salute dell’uomo e ciò che è “buono” per la salute di altre specie dello stesso ecosistema 22
9. MODELLO DI ACHESON Chi: Sir Acheson (UK) Quando: 1999 Struttura del modello: Questo modello è nato su richiesta del governo britannico che voleva indagare sulle disuguaglianze della salute e sulle sue cause. Nel modello sono presenti delle caratteristiche come fattori ereditari, età e sesso che non sono modificabili (i fattori ereditari potrebbero esserlo in parte), mentre i fattori e stili di vita individuali, influenzano fortemente la salute dell’individuo e sono a loro volta influenzati da reti sociali, condizioni di lavoro, igiene, educazione, assistenza sanitaria, etc..., condizioni generali socioeconomiche, culturali e ambientali. In particolare, in questo modello grande importanza è data agli aspetti sociali, culturali ed economici dell’ambiente in cui l’uomo è inserito. Aspetti economici hanno grande rilevanza nell’ambito della salute --> correlazione PIL di un paese e aspettativa di vita media. Obiettivo da perseguire per miglioramento della salute = sviluppo economico e sociale. Lacune o limiti: - si concentra in particolare sugli aspetti economici e sociali (modello che nasce per individuare le disuguaglianze della salute) 23
10. MODELLO QUANTITATIVO DI DEVER Chi: Dever Quando: 1976 Struttura del modello: 4 determinanti della salute: - stile di vita: lavoro svolto, consumo di particolari sostanze - patrimonio genetico e biologico: sia caratteristiche genetiche presenti sin dalla nascita sia caratteristiche biologiche assunte durate la crescita - ambiente: distinto in ambiente fisico, sociale e psicologico, comprende tutto ciò che si colloca all’esterno dell’uomo e sul quale l’uomo stesso non ha alcun controllo - sistema sanitario: insieme delle risorse impiegate per prestare dei servizi nell’ambito della prevenzione, della cura e della riabilitazione. Particolare importanza in questo modello viene data al sistema sanitario perché se ne vogliono calcolare i reali effetti sulla salute dell’uomo. metodologia: a. selezione delle 13 principali cause di morte (malattie cardiache, cancro, etc...) b. ampio studio, basato sui dati delle cartelle cliniche, per assegnare una percentuale del contributo alla riduzione delle cause di morte a ciascuno dei quattro determinanti e per ciascuna causa di morte c. contributo percentuale medio di ciascun determinante (ottenuto semplicemente mediando i valori ottenuti al punto b.) d. percentuale sulla spesa sanitaria totale assegnata a ciascun determinante e. confronto dati ottenuti ai punti c. e d. determinante della salute % contributo allo stato di salute % sulla spesa sanitaria totale sistema sanitario 11 90 ambiente 19 2 biologia e genetica 27 7 stile di vita 43 1 N.B.: questi dati riguardano lo stato della Georgia (USA) e il 1976 in particolare, ma rappresentano altresì una tendenza che si vede oggigiorno in tutti i paesi industrializzati. conclusioni: - contributo allo stato di salute del sistema sanitario è di solo l’11% contro 90% di spesa sul totale delle risorse investite in sanità - contributo allo stato di salute dello stile di vita è del 43%, quasi la met{, contro l’1% soltanto di spesa sul totale delle risorse investite in sanità Aspetti positivi o innovativi: - approccio quantitativo del modello (si vuole assegnare ad ognuno dei 4 determinanti un valore % che ne esprima il contributo a favore della salute) Lacune o limiti: - in una parte della metodologia vengono impiegati dati discrezionali --> servono dati certi --> vedere modello di Crivellini (2005) 24
------------------------VERIFICA SPERIMENTALE DEI DATI MODELLO DI DEVER--------------------- (da Ronchi S., 2005, tesi di laurea Politecnico di Milano) grandezza che misura lo stato di salute = aspettativa di vita alla nascita (LE0) metodologia: a. raccolta dati relativi all’aspettativa di vita alla nascita per l’Italia dal 1901 al 2001 (un secolo), dati poi standardizzati rispetto al sesso b. raccolta dei dati relativi alla spesa sanitaria in % sul PIL in Italia durante il periodo 1901- 2001 c. confronto dati ottenuti ai punti a. e b. 1901-1951 1951-2001 miglioramento condizioni di vita e sanità minima crescita della sanità (sviluppo delle tecnologie, dei (controllo condizioni igieniche, alimentari, farmaci, etc...) sanitarie, etc...) ΔLE0 = 22.7 anni (da 42.8 a 65.5) ΔLE0 = 14.4 anni (da 65.5 a 79.9) ΔSPESA = 1.5% PIL ΔSPESA = 6.6% PIL Ie = indice efficienza = output (LE) / input (spesa) Ie = indice efficienza = output (LE) / input (spesa) conclusioni: ( ) ( ) --> indice di efficienza relativa Dal valore si questo indice si possono fare alcune considerazioni: - in termini di aumento dell’aspettativa di vita, gli interventi della prima metà del secolo scorso sono stati circa 7 volte + efficienti rispetto a quelli della seconda metà del secolo - il peso percentuale sulla salute degli interventi non sanitari (operati nella prima metà del secolo) è dell’87% VS peso percentuale degli interventi sanitari (operati nella seconda metà del secolo) è del 13% --> dati cfr. con quelli trovati da Dever nel ‘76 osservazioni: PROS - approccio quantitativo: analisi che si basa sull’utilizzo di dati sperimentali certi (in pratica, si vuole verificare il risultato riguardante il sistema sanitario ottenuto nel modello di Dever) CONS - un limite (mia asserzione) risiede nella scelta del parametro per misurare lo stato di salute che è l’aspettativa di vita alla nascita --> questo indice è molto generale e non dice “come si vive”, sarebbe preferibile utilizzare altri indici che tengono conto dello stato di salute, come l’HALE (grazie a questo tipo di indice sarebbe infatti possibile guardare anche alla qualità della vita) 25
11. MODELLO DEI DETERMINANTI MODIFICATO Chi: Crivellini Quando: 2005 Struttura del modello: Tale modello si basa come struttura sul precedente modello di Dever (1976) e sulle considerazioni riguardanti la sanità indotta fatte da Domenighetti. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Negli studi di Domenighetti, in particolare, si sottolinea l’importanza dell’informazione: in particolare l’informazione legata al sistema sanitario permette di scegliere cure di reale efficacia, limitare quindi la sanità indotta. La sanità indotta è quella componente di servizi sanitari prescritti ed erogati in base a motivazioni diverse da quelle della tutela della salute (in certi casi il consumo è indotto dall’offerta di prestazioni, cure e servizi e non da reali necessit{ in termini di salute). Una stima della sanit{ indotta è data dall’indice di efficacia DOME (Diversity Of Medical Effectiveness): CP = Consumo Pazienti CM = Consumo Medici Quando DOME > 1, c’è sanit{ indotta (consumo eccessivo, domanda indotta). Da uno studio condotto in Svizzera è emerso che la popolazione generale, pur avendo lo stesso livello di salute della popolazione medica, ricorre molto più spesso agli interventi chirurgici rispetto ai medici, infatti c’è un DOME >> 1 e asimmetria informativa nel rapporto tra medici e pazienti. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Nel modello dei determinanti modificato, quindi, l’informazione è stata introdotta come il 5° determinante o, meglio, come un attenuatore/amplificatore dei determinanti già presenti nel modello di Dever (eccezion fatta per il patrimonio genetico): - scarsa o cattiva informazione --> aggrava stato di salute; - maggiore e corretta informazione --> migliora stato di salute. N.B.: nel caso dello stile di vita e dell’ambiente, informazione vuol dire politiche di prevenzione e promozione della salute, mentre nel caso del sistema sanitario, informazione significa in che misura la sanità indotta è presente. 26
DISUGUAGLIANZE DI SALUTE E DI ACCESSO/UTILIZZO DEI SERVIZI SANITARI Le disuguaglianze riguardano lo stato di salute + utilizzo e accesso ai servizi sanitari. In particolare, si è visto che un gradiente di stato socioeconomico è direttamente correlato a disuguaglianze in salute + accesso e utilizzo dei servizi sanitari: stato socioeconomico poco prestigioso --> aumento della morbilità, della mortalità e peggior consumo (piuttosto che minor consumo) dei servizi sanitari (soprattutto per scarsa capacità di informazione). Perché studiare disuguaglianze? Conoscere i meccanismi alla base delle disuguaglianze di salute e accesso/consumo dei servizi è importante per promuovere buone politiche di salute e sanità. Politiche di questo tipo, che promuovono maggiore equità in sanità, possono portare a un utilizzo più efficiente delle risorse e all’ottenimento di miglioramenti in termini di stato di salute della popolazione. Due tipi di indici: - indicatori di disuguaglianze di salute; - indicatori di disuguaglianze nell’accesso/utilizzo dei servizi sanitari. Indicatori di disuguaglianze di salute analisi che si basano sul reddito, sul lavoro svolto e sul livello di istruzione della popolazione adulta in diversi paesi europei --> aspettativa di vita e tasso di mortalità correlati allo stato socioeconomico (stato socioeconomico più basso --> minor aspettativa di vita e tasso di mortalità più elevato) tasso di mortalità infantile, anch’esso correlato allo stato socioeconomico (stato socioeconomico più elevato --> TMI più basso, anche se nelle ultime decadi il TMI è diminuito ovunque indipendentemente dallo stato socioeconomico) esempio di studio sull’istruzione delle madri in Africa: politica che mira alla riduzione del TMI mettendo in campo interventi sociali e di istruzione delle madri in Africa --> grande efficacia nella riduzione del TMI con scarse risorse economiche impiegate altri indici utilizzati per comparare stati socioeconomici diversi e vederne la differenza in termini di salute sono i DALYs (Disability Adjusted Life Years) e l’HALE (Health Adjusted Life Expectancy) Indicatori di disuguaglianze nell’accesso/utilizzo dei servizi sanitari estensione della copertura assicurativa sanitaria pubblica e privata per stato socioeconomico uso dei diversi tipi di servizi sanitari in relazione allo stato socioeconomico Indice di Disuguaglianza Orizzontale (HIWV): IDO = 0 --> equità; IDO > 0 --> iniquità pro-ricco; IDO < 0 --> iniquità pro-povero IDO calcolato nel caso di “consumo di visite specialistiche” --> è emerso che maggiore è il reddito, maggiore il consumo di visite specialistiche (questo è particolarmente vero in un paese come l’Italia, in cui assicurazione privata e pagamenti privati diretti giocano un ruolo fondamentale nell’accesso ai servizi specialistici) livello di insoddisfazione per cura ricevuta VS reddito --> nei paesi europei si vede come tassi più alti di necessità insoddisfatte sono legati ad un reddito più basso (questo è particolarmente vero per l’Italia che è nella top 3!) 27
3. RAPPRESENTAZIONE E VALUTAZIONE DEI SISTEMI SANITARI sistemi sanitari: complessi; problema di una rappresentazione sufficientemente approfondita ma sintetica al tempo stesso. presenza di grandezze non facilmente definibili e sistemi fisici misurabili relazioni matematiche fra le grandezze ≠ sistemi sanitari principali approcci e metodologie scientifiche per rappresentazione molto recenti Metodi di rappresentazione dei sistemi sanitari: (rappresentazione grafica di una serie di grandezze che sono ritenute significative, anche se non esiste un set univoco di grandezze che siano ritenute necessarie e tantomeno sufficienti per descrivere un sistema sanitario) mappe: rappresentazione di 1 variabile per 1+ paesi in 1 anno; tabelle e grafici: andamento di 1 variabile per 1+ paesi in 1+ anni; diagrammi di correlazione: relazione tra 2 variabili per 1+ paesi in 1 anno o per 1 paese in 1+ anni; spider-web o diagramma a tela di ragno (relativamente recente): rappresentazione di 1+ variabili per 1 paese e per 1+ anni: in particolare, si sceglie un set di variabili rappresentative (es. 10 variabili) e si calcola per ciascuna di esse il valore % rispetto al max prescelto; questi valori sono poi rappresentati sui vertici di un poligono che ha numero di vertici = numero di lati = numero di variabili (= 10, nel nostro esempio); questo tipo di rappresentazione presenta diversi vantaggi e svantaggi: CONS: - le forme che si ottengono congiungendo i punti ai vertici del poligono con una spezzata non sono riconducibili a caratteristiche intrinseche (area dipende da 1. numero di variabili scelte e 2. ordine di successione delle variabili); - non si possono definire indici come misura dell’area, rapporto dell’area ottenuta rispetto all’area complessiva, etc per le stesse ragioni di cui al punto precedente; PROS: - permettono di evidenziare l’andamento nel tempo di 1+ variabili dello stesso sistema sanitario (1 paese). 28
PROSPETTO DI INDICI E MODELLI DI VALUTAZIONE SVILUPPATI PER I SISTEMI SANITARI Paesi e organizzazioni internazionali hanno sviluppato dei modelli e degli indici per la valutazione dei sistemi sanitari CON L’OBIETTIVO DI stabilire le politiche necessarie in campo sanitario e stimare i reali margini di miglioramento perseguibili con nuovi investimenti o con una riorganizzazione delle risorse già in campo. Numerosi problemi e ostacoli sono stati riscontrati: - nei sistemi sanitari organizzati come Servizi Sanitari Nazionali, la misura di performance permetterebbe di eliminare logiche di profitto e possibili malfunzionamenti e, secondo alcuni, sarebbe l’unica via per continuare a garantire fondi pubblici; - concezione molto diffusa secondo la quale la salute è unicamente determinata dalla sanità, concezione sbagliata in quanto è stato ribadito (vedi anche studio di Dever (1976)) che le condizioni socio-economiche, le condizioni ambientali e gli stili di vita hanno un peso molto maggiore; - ostilità della classe sanitaria a sottoporre a verifica il suo operato in quanto è sempre stata una classe autoreferenziale e il cui operato non poteva essere messo in discussione; - la politica che opera scelte decisionali importanti a livello sanitario non vorrebbe doversi contrapporre alla classe sanitaria (= concentrato di voti elettorali); - difficoltà sul piano tecnico: ◦ consenso nella definizione di una serie di indicatori (esempio dell’uso degli indicatori composti = aggregazione di diversi dati in un unico indice) e nella scelta di grandezze significative difficile da ottenere; ◦ difficoltà nel dimostrare nesso di causalità tra fattore ed evento/risultato di natura biologica (quantificazione di legami tra uno specifico intervento sanitario e i suoi risultati); ◦ diversità nelle metodologie di valutazione adottate dai vari organismi nazionali e internazionali. 29
1. MODELLO DI VALUTAZIONE DELLA WHO Composizione del modello: definizione di 3 indicatori composti (Ic, Ies, Ieg) da cui trarre classifiche per valutare i sistemi sanitari a livello internazionale Riconoscimenti: uno dei primi modelli a cercare di valutare quantitativamente i sistemi sanitari Limiti: - difficilmente aggiornabile - calcoli basati su ipotesi non ben definite e misure poco certe Ic = indice di efficacia valori da 0 a 1 (o da 0 a 100) Scopo: fornire la valutazione dei risultati ottenuti da un paese in materia sanitaria indice composto da somma pesata di 5 indicatori (normalizzati tra 0 e 1): - I1 = livello di salute (peso1 = p1 = 25%) DALE (HALE) o aspettativa di vita in buona salute - I2 = distribuzione di salute nella popolazione (p2 = 25%) grado di uguaglianza nella sopravvivenza dei bambini sotto una certa età: ∑ ∑ [ ] ̅ [ ] = Inter-Individual Inequalities = numero totale di bambini = tempo di sopravvivenza del bambino i-esimo (bambini che sono sotto una certa età, 2 o 5 anni) = tempo di sopravvivenza del bambino j-esimo (bambini che sono sotto una certa età, 2 o 5 anni) ̅ = media sopravvivenza = parametri che assumono un determinato valore ( ) questo indice mette in relazione ogni bambino con ciascun altro bambino (indice = 1 in caso di completa uguaglianza e tende a zero all’aumentare della disuguaglianza) - I3 = livello di reattività: rispetto persona e attenzione al paziente (p3 = 12.5%) dati raccolti con questionari e solo in alcuni paesi, il procedimento di estensione a tutti gli altri paesi rimane dubbio - I4 = distribuzione della reattività (p4 = 12.5%) - dati raccolti con questionari e solo in alcuni paesi, il procedimento di estensione a tutti gli altri paesi rimane dubbio - I5 = ripartizione della contribuzione finanziaria (p5 = 25%) ∑ ̅̅̅̅̅̅ questo indice calcola lo scostamento della contribuzione finanziaria di una famiglia rispetto alla contribuzione finanziaria media, anche in questo caso l’indice varia tra 0 (disuguaglianza totale nella contribuzione finanziaria) e 1 (uguaglianza totale nella contribuzione finanziaria) e le misure anche in questo caso sono poco certe 30
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