DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2019 2021 - Comune di Conselice
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COMUNE DI CONSELICE DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2019 - 2021 Presentazione: Predisposto dalla G.C. con delibera n. 54 del 12/7/2018 Presentato al Consiglio Comunale con delibera n. 32 del 17/7/2018 Aggiornamento Predisposto dalla G.C. con delibera n. 87 del 13/11/2018 Presentato al Consiglio Comunale con delibera n. 53 del 27/11/2018 Approvazione Delibera di C.C. n. 57 del 18/12/2018 1
INTRODUZIONE del Sindaco La stesura di questo documento strategico si colloca in uno scenario caratterizzato dalla novità per il Paese del Governo Nazionale Lega – Cinquestelle e dalle incertezze legate agli orientamenti di politica finanziaria centrale e verso gli enti locali nonché di imposizione fiscale a imprese e cittadini. La lunga fase di gestazione del nuovo governo nazionale non ha sicuramente giovato alla necessità di riagganciare la ripresa economica che sta interessando gran parte dell’Europa. L’esigenza di avere un governo stabile e nel pieno dei propri poteri, con una chiara strategia di sviluppo economico e sociale, rappresenta un elemento imprescindibile per dare credibilità al Paese e stimolare di conseguenza investimenti e crescita. Nessuna impresa, infatti, è disponibile a sviluppare progetti di lungo periodo se non ha certezze rispetto al quadro normativo e fiscale nel quale potrà muoversi. Il percorso di costruzione dei bilanci di previsione deve necessariamente confrontarsi con il Documento di Economia e Finanza 2019, attualmente in discussione in Parlamento. La Manovra finanziaria proposta dal governo prevede una serie di elementi che destano molto preoccupazione per la tenuta dei bilanci degli enti locali: • mancato rifinanziamento del fondo di perequazione IMU-TASI; • pace fiscale; • blocco della leva fiscale. Il mancato rifinanziamento del fondo IMU-TASI comporterebbe per i 9 Comuni dell’Unione un ammanco di oltre un milione di euro; è bene ricordare che si tratta di risorse dei Comuni che, a partire dal 2014, non hanno potuto ottenere gli stessi gettiti dell’anno prima per un cambiamento di regole sulle aliquote stabilito per legge. Lo stralcio di tutti i carichi a ruolo degli anni 2000-2010 fino a mille euro contenuto nella cosiddetta “pace fiscale” potrebbe tradursi per i Comuni in un ulteriore calo delle risorse. E’ evidente che ai Comuni servirebbe un nuovo assetto semplificato e autonomo delle entrate comunali, per poter rivendicare davvero una responsabilità diretta tra prelievo fiscale fatto ai propri cittadini e azioni politico-amministrative sviluppate sul territorio di competenza. I contenuti della Manovra vanno invece in una direzione diametralmente opposta da questo auspicato federalismo fiscale, imponendo ai Comuni misure calate dall’alto dal forte impatto negativo sui loro bilanci. In un contesto economico in cui permangono difficoltà ed incertezze sul piano europeo e nazionale, la Regione Emilia-Romagna continua a confermarsi come la locomotiva d’Italia, con una previsione di crescita per il 2018 (+1,9%) che la collocherebbe al primo posto tra le regioni italiane, con un ritmo in linea con quello della Francia. Un dato trainato dalle esportazioni (+2,4%), nonostante l’indebolimento del cambio tra euro e dollaro. La ripresa in Regione è diffusa in tutti i settori: la crescita rallenta nel settore industriale, accelera nelle costruzioni, mentre resta stabile nel settore dei servizi. Questi dati si riflettono positivamente anche sul mercato del lavoro con una marcata accelerazione della tendenza positiva degli occupati nel 2
2018 (+1,1%). Il tasso di disoccupazione, che era pari al 2,8% nel 2007 ed era salito all’8,4% nel 2013, nel corso del 2018 dovrebbe ridursi sensibilmente al 5,9% con una tendenza a calare ulteriormente nel 2019 attestandosi sul 5,7%. Continua invece la diminuzione del numero delle imprese, anche se il trend sta rallentando, con un dato che si attesta per la prima volta sotto l’uno per cento (-0,6% nel II trimestre 2018). Lo stesso trend si registra nella Provincia di Ravenna con un calo di imprese riferito al 2017 ai minimi dagli ultimi anni (-312 rispetto al 2015) e con il dato riferito alla Bassa Romagna in linea col quadro provinciale e in forte rallentamento se l’attenzione si concentra sull’ultimo anno (-0,8% il dato su giugno 2018 rapportato al giugno 2017). Si conferma poi la tendenza ad una tenuta delle imprese più strutturate e comunque con più di 10 addetti, la gran parte delle quali sembra aver superato i momenti più pesanti della crisi con una propensione a ricominciare ad investire anche dal punto di vista occupazionale. Il dato più recente sul numero degli addetti in Bassa Romagna è confortante con un +3,2% riferito al confronto giugno 2017/2018. Il quadro economico consegna quindi all’Unione dei Comuni ancora la priorità del sostegno alle imprese che hanno saputo affrontare la crisi uscendone rafforzate , senza naturalmente trascurare le azioni volte a stimolare la nascita di nuove imprese e attrarre nuovi investimenti mettendo in atto anche misure indirizzate alla promozione delle aree produttive già disponibili (incentivi, sgravi, servizi, beni materiali e immateriali) . I segnali di ripresa sono ancora timidi e le sofferenze sociali effetto della crisi economica, delle fragilità delle famiglie, sociali, dell’invecchiamento della popolazione che gli enti locali si trovano a dover fronteggiare quotidianamente sono purtroppo in crescita. In un quadro ancora così problematico la priorità non può che essere quella del lavoro, unico elemento in grado di tenere insieme crescita ed equità sociale. In questo quadro si colloca il “Patto Strategico per lo sviluppo economico e sociale della Bassa Romagna” siglato lo scorso 4 Aprile 2018 da tutti i Comuni dell’Unione, un documento che vuole orientare l’azione dell’Unione in un’ottica di co-progettazione con le realtà economiche e sociali del territorio, che intende agire su diverse aree di intervento: Welfare locale, coesione sociale e giovani, Sviluppo economico, imprese, lavoro e marketing territoriale I principali disagi sociali aggravati dalla crisi economica riguardano principalmente la perdita del lavoro e l’emergenza abitativa. Per questo occorrerà concentrare l’attenzione del nostro sistema di welfare sull’inserimento lavorativo e sull’accompagnamento alla ricerca dell’abitazione, mantenendo l’obiettivo che i servizi hanno perseguito in questi anni e cioè quello di costruire progetti di uscita dalle situazioni di disagio che consentano alle persone di tornare parte attiva della comunità, uscendo dalla logica della mera erogazione monetaria di aiuti. Gli interventi integrati dei Governi di centro-sinistra e della Regione Emilia Romagna, attraverso l’adozione di misure economiche a sostegno del reddito e dell’inclusione attiva (L.R 14/2015, Legge di Bilancio 2018, L.R. 24/2016), hanno messo a disposizione dei territori importanti risorse economiche aggiuntive che consentono ai servizi sociali la presa in carico e la costruzione di progetti personalizzati destinati alle famiglie in condizioni di fragilità e povertà. L’auspicio è che l’introduzione del reddito di cittadinanza non vada ad erodere queste importanti risorse, ma si collochi come misura integrativa a quanto già fatto finora. L’Unione per il 2019 ha confermato la dotazione di fondi sociali a disposizione delle situazioni di fragilità. Se le future scelte di programmazione economica a livello europeo, nazionale e regionale continueranno ad essere orientate verso un rafforzamento degli investimenti pubblici come leva per stimolare la crescita l'Unione e il Comune dovranno continuare a strutturare la propria attività mettendo in 3
campo scelte organizzative, progetti e risorse che consentano di cogliere le diverse opportunità di finanziamento che verranno attivate dai vari livelli istituzionali. Le scelte politiche che stanno venendo avanti confermano la coerenza tra gli assi prioritari individuati e le strategie dell'Unione della Bassa Romagna sono proprie anche del Comune. Sembra infatti evidente come i futuri finanziamenti saranno ancora dedicati ai temi dell'energia, della messa in sicurezza del territorio, dell'innovazione e del rilancio degli investimenti infrastrutturali, ambiti sui quali abbiamo scelto da tempo di concentrare gran parte della nostra attività amministrativa. In merito al tema dell’accoglienza dei migranti non possiamo non guardare con grande preoccupazione i contenuti del Decreto Sicurezza. Il sistema di accoglienza diffusa realizzato nei nostri territori, basato su un’impegno diretto dei Comuni nelle attività di selezione e controllo dei soggetti gestori sotto il coordinamento della Prefettura, ha consentito di gestire un tema così delicato con grande attenzione e senza creare tensioni con le comunità ospitanti. Gli indirizzi contenuti nel provvedimento del governo vanno invece nella direzione di abbandonare il modello dell’accoglienza diffusa per tornare alla concentrazione delle persone in grandi centri. Una scelta che mette in discussione quanto costruito con fatica nelle nostre comunità, attraverso un lungo percorso di condivisione. Se queste scelte verranno confermate nel provvedimento definitivo, dovremo inevitabilmente valutare con grande attenzione possibili modifiche al modello di accoglienza costruito fin qui. Nell'ambito di un complesso dibattito sul riassetto istituzionale del nostro Paese, che dovrà trovare approdi sicuri in ordine alle funzioni e ai poteri degli enti di area vasta, l’Unione dei Comuni ha scelto di avviare un percorso di ripensamento della propria governance, con l’obiettivo di garantire un maggiore coinvolgimento di tutte le sue componenti istituzionali, amministrative e tecniche. Questo percorso ha portato all’approvazione di un nuovo Decalogo della Governance, che dovrà trovare attuazione nei prossimi mesi attraverso la modifica degli strumenti organizzativi del sistema Comuni- Unione. Per poter governare al meglio questi temi la Giunta del Comune in sintonia con quella dell'Unione ha assunto l'indirizzo di arrivare alla costruzione del Bilancio di previsione 2019/2021 entro dicembre 2018, per non dare corso a gestione provvisoria e consentire al Comune di dare continuità alla loro attività. Un orientamento che ha caratterizzato tutti i passaggi di bilancio affrontati finora dall'attuale Giunta, nella consapevolezza che una buona programmazione dell'attività degli enti locali non possa prescindere da un quadro certo di disponibilità economiche sulle quali fare affidamento. E' nel segno delle linee programmatiche individuate dalla Giunta dell'Unione che si sta muovendo anche l'Amministrazione Comunale in coerenza con le proprie linee di mandato. Nella sfera dell'asse strategico riguardante l'ambiente/la sostenibilità : In ambito Unione si prevede: • Realizzare, in collaborazione con tutti gli stakeholder, gli interventi previsti nel nuovo “Protocollo di intesa per l'attuazione dei Piani Energetici Comunali e dei Piani d'azione per l'energia sostenibile”; • dare continuità alla programmazione degli investimenti sull'efficientamento energetico degli edifici pubblici, sfruttando il patrimonio tecnico- informativo messo a disposizione dei Comuni attraverso gli audit energetici già realizzati; 4
• rispetto al tema della pianificazione territoriale, l'approvazione della variante al PSC/RUE consentirà di adeguare i relativi strumenti all'attuale contesto territoriale ed economico, puntando sulla diminuzione del consumo del suolo, sulla sicurezza idrogeologica e sulla riqualificazione, percorso che si muove in coerenza con la nuova legge regionale urbanistica; • revisionare tutti i Piani di Protezione Civile, con particolare attenzione al tema del rischio idraulico; • completare il nuovo affidamento della raccolta dei rifiuti, elemento determinante per raggiungere gli ambiziosi obiettivi individuati dalla nuova legge regionale sulla raccolta differenziata, e avviare il percorso per l’applicazione della tariffa puntuale; • studiare la fattibilità di un percorso condiviso per la definizione di buone prassi nell’approccio all’intervento sismico degli edifici civili; • dare attuazione agli impegni contenuti nel “Patto per la sicurezza”, sottoscritto con la Prefettura, articolati su tre direttrici: collaborazione tra PM e Forze dell’Ordine, videosorveglianza di nuova generazione, collaborazione con i cittadini attraverso i gruppi di vicinato; • rafforzare l'impegno sulla sicurezza del territorio attraverso il progetto integrato di collocazione dei varchi per il controllo degli accessi lungo le principali direttrici del traffico stradale; • rafforzare più in generale il sistema delle “sicurezze” grazie al nuovo Regolamento di Polizia Locale che detta alcuni principi uniformi in tema di sicurezza urbana, convivenza civile e coesione sociale, in tutto il territorio della Bassa Romagna. In ambito Comunale si prevede: - di estendere i servizi alla popolazione: con la gara del gas (ancora in itinere) si è ottenuto l'estensione della rete per oltre 9 km., fornendo il gas a 174 famiglie, che confidiamo possa essere confermata nel bando di gara; - di continuare ad investire sulla diffusione di una cultura ambientale che caratterizza gran parte degli investimenti pubblici già previsti/attuati (sostituzione lampade pubblica illuminazione – interventi per il risparmio energetico nei plessi scolastici e pubblici) diffondendo Futuro Green; - continuare a favorire il recupero e il patrimonio edilizio come leva per la riconversione del settore edile, in chiave manutentiva e di riqualificazione energetica, nel segno green (plafond di risorse per mutui attivabili dai cittadini con la Tesoreria); - di monitorare le attività industriali a forte impatto ambientale, con verifiche efficaci (ad esempio restituzione entro il 2018 dei risultati dei monitoraggi aggiuntivi del Cnr per impianto OdA, analisi progetto innovativo su porcilaia ai limiti dell’abitato di San Patrizio); - sensibilizzare i cittadini verso il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, incentivare le buone prassi per il riciclo/recupero/riuso dei rifiuti e attivare misure di controllo antidegrado. - continuare la politica degli interventi e degli investimenti anche pubblici verso il recupero edilizio e la riconversione, per la riduzione del consumo di suolo, la qualificazione del paesaggio e la rigenerazione urbana; in tale logica si colloca il recupero del plesso della Scuola primaria di Conselice e del Municipio nonché il completamento del percorso per l’approvazione della Variante agli strumenti urbanistici e dei POC adottati. - Ricercare nuovi finanziamenti pubblici . In questo contesto si inserisce la candidatura del progetto di rigenerazione urbana che ha come elemento centrale una nuova funzione sociale/artistica/aggregativa della ex coop di Conselice, edificio di oltre 1000 metri quadrati senza vita nel centro cittadino. 5
Per quanto concerne l'innovazione/economia, preminenti sono i seguenti obiettivi: In ambito Unione: • Continuare a lavorare per efficientare la macchina amministrativa con progetti organizzativi che investano sulla capacità di dare risposte ai bisogni di famiglie ed imprese razionalizzando le attività di back-office e di supporto; • valorizzare l'Azienda dei Servizi alla Persona cercando sinergie e integrazioni anche con altri territori; • stimolare la creazione di imprese innovative; • potenziare il processo di digitalizzazione dei servizi offerti e di alfabetizzazione digitale, secondo quanto previsto dall’Agenda Digitale Locale, con una attenzione particolare al tema degli open data, su cui andrà fatto un ragionamento indirizzato all’utilizzo e alle potenzialità dei dati aperti nel miglioramento dei servizi al cittadino; • ampliare la rete di banda ultra larga a servizio delle zone produttive e delle aree del territorio non ancora coperte; • dare applicazione al nuovo Decalogo della Governance. In ambito Comunale: • Completare il percorso avviato nell’anno 2016 “Il lavoro, le Professioni, le imprese del territorio e con il territorio”, che, dopo l’attuazione della seconda fase avvenuta nel settembre 2018, prevede ora l’attivazione del procedimento per l’assegnazione del Premio di Laurea “Nuovi progetti di filiera agroalimentare per Conselice” (A.A. 2018-2019) • Estendere l'infrastrutturazione telematica a imprese e a cittadini: in attesa della realizzazione di quanto previsto con l'inserimento della zona produttiva di Lavezzola nel POR -FESR realizzare la infrastrutturazione almeno pubblica della banda larga su Lavezzola e San Patrizio necessaria per la videosorveglianza e per i varchi. Per rendere competitivo il territorio occorre intervenire in materia di infrastrutture; il Comune assieme agli Enti locali del territorio ha richiesto fortemente il completamento dell'asse viario Selice, sostenendo la bretella della SS16, da Argenta a Lavezzola; è in corso la progettazione dell’opera dell’allargamento della via Gardizza da parte della Provincia (avviato il procedimento unico per procedere all’approvazione del progetto definitivo ai sensi dell’art. 53 della LR 24/2017), per la quale si è ottenuto un finanziamento di 3 milioni di Euro con opere da completarsi entro il 2019; rimane comunque la consapevolezza di essere in un territorio che presenta oggettive difficoltà di collegamento con gli snodi principali verso Bologna, l'Adriatica ed il Porto, in primis per la storica insufficienza delle infrastrutture viarie e telematiche al servizio delle imprese. Occorre anche porre attenzione alla linea ferroviaria Faenza – Lavezzola e alla mobilità ferro-gomma di pendolari e studenti nonché alla messa in opera dello scalo Unigrà per l’effettiva partenza del trasporto merci di questa azienda su rotaia. 6
Per quanto attiene al tema dell'attrattività In ambito Unione: • Fare si che il territorio della Bassa Romagna sia in grado di attrarre, non solo nuovi investimenti, ma anche capitale umano qualificato in grado di contribuire attivamente ai processi innovativi che dovranno necessariamente coinvolgere tutto il nostro sistema economico e sociale nei prossimi anni; • continuare ad investire su un sistema diffuso di servizi alla persona: welfare, sicurezze, ambiente, cultura; • innovare il sistema dei servizi educativi e dell'istruzione, diversificarli, personalizzarli, in sinergia con l'offerta privata, per continuare a dare risposte di qualità ai bambini, ai ragazzi e ai nuovi bisogni delle famiglie che sempre più spesso hanno a che fare con un mondo del lavoro che presenta orari flessibili e intermittenti; • contrastare la fragilità sociale, la povertà, l’emarginazione, con azioni innovative di empowerment e strumenti adeguati (inserimento al lavoro, forme di sostegno economico, condivisione e sottoscrizione di patti/progetti tra cittadini e servizi, lo sviluppo dell’autodeterminazione, cioè la possibilità/capacità di scelta e la gestione di percorsi di autonomia); • la Legge Regionale 14/2015 sugli inserimenti lavorativi, l’attivazione del Reddito di Solidarietà (RES – L.R. 24/2016 ) e del Reddito di Inclusione (REI – Legge di Bilancio 2018) e il nuovo strumento del reddito di cittadinanza dovranno essere ulteriormente sviluppati e soprattutto integrati tra loro per consentire alle persone di emergere dalle situazioni di difficoltà per diventare parte attiva della comunità; • condividere, attuare e monitorare con il mondo economico-produttivo e sociale il progetto di marketing territoriale che è stato elaborato per promuovere il territorio dal punto di vista economico, sociale e culturale; in particolare il marketing delle aree produttive sarà fondamentale per mettere in campo strumenti e processi in grado di stimolare e facilitare l'insediamento di nuove imprese, senza dimenticare i progetti dedicati alla cultura e all’innovazione sociale, indispensabili a creare un territorio resiliente e inclusivo; • promuovere il turismo in Bassa Romagna, sia agganciandosi ai grandi circuiti di promozione turistica già attivi nella nostra regione, che facendo leva sul turismo esperienziale, capace di valorizzare il genius loci, e di raccontare in modo innovativo il nostro territorio, rafforzandone l’identità, attraverso una maggiore caratterizzazione delle eccellenze culturali, eno-gastronomiche, commerciali, ambientali, e grazie anche all’utilizzo dei social media; • investire sempre di più nella comunicazione sia sui social media che sui canali tradizionali (comunque necessari per ridurre il digital divide), per accrescere sempre di più la visibilità dell’Unione e dei suoi Comuni sul territorio, contribuendo a migliorare la percezione della qualità dei servizi offerti. In ambito Comunale: - sarà importante portare il nostro contributo nel percorso attuativo del “Patto per lo sviluppo della Bassa Romagna” per evidenziare le nostre eccellenze; - realizzare gli interventi previsti nel progetto ALBACO, finanziato in parte dal Gal Delta 2000 e presentato in forma associata con i Comuni di Alfonsine e Bagnacavallo, interventi relativi alla valorizzazione paesaggistica del territorio (sentieri, attrezzature nel verde pubblico e collegamenti in Bassa Romagna); 7
- attuare il progetto di recupero della Villa Verlicchi , progetto a finanziamento , primo in graduatoria sul bando Gal Delta 2000 per strutture per servizi pubblici . La forte valenza culturale e sociale rappresenta una scommessa per far conoscere il Museo Caba e le proposte culturali nuove che si organizzeranno su Lavezzola; - attuare le installazioni dei sistemi di videosorveglianza su Lavezzola e San Patrizio previste nel previsioni del “Patto per l’attuazione della Sicurezza Urbana” in materia di videosorveglianza sottoscritto il 28/6/2018 tra alcuni Comuni dell’Unione (Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Fusignano, Lugo e Sant’Agata sul Santerno) e la Prefettura di Ravenna (interventi che richiederanno un contributo ministeriale). Nel corso del 2019 termineranno i cantieri importanti sui principali interventi previsti nel programma di mandato che riguardano il recupero del Municipio e della scuola Elementare di Conselice. Gli interventi attengono all'adeguamento sismico, al risparmio energetico e alla rifunzionalizzazione di questi due importanti edifici del patrimonio del Comune. Fondamentale è l'investimento nella cultura, incrementato notevolmente, in quanto ritenuta da questa Amministrazione leva imprescindibile per la costruzione di nuove relazioni identitarie di comunità (nuova gestione teatrale per i prossimi due anni e prima edizione del Premio letterario Righini Giovanna dopo la scomparsa dell’ing, Righini) come pure l'investimento nello sport, con la messa a norma degli impianti e l'affidamento della gestione degli stessi impianti a seguito della conclusione dei bandi di gara ad evidenzia pubblica, e con l’avvio di esperienze dal basso e di progetti di associazionismo locale come per la piastra polivalente di Lavezzola. Altrettanto importante è il percorso avviato dal coordinamento pari opportunità dell’Unione che ha gettato le basi per avere in Bassa Romagna (con partenza da Conselice) una rete pubblica / associativa per favorire l’autorità femminile al governo della nostra comunità e per educare alla parità. Nel senso del radicamento della nostra comunità e nel segno dell’apertura al confronto con altre realtà, significative sono le relazioni di gemellaggio che si svilupperanno ulteriormente nella prossima primavera sia con Bourgoin Jallieu che con Bitritto, e la condivisione di progetti dell’associazionismo locale che creano eventi, sagre e iniziative. E' intenzione dell'Amministrazione continuare a promuovere un coordinamento maggiore delle associazioni culturali, sociali, ricreative e sportive. La qualità della vita passa anche attraverso la presenza di un sistema integrato di welfare di comunità. Per questo lavoreremo, in stretta sinergia con gli altri Comuni della nostra Provincia, sulla riorganizzazione dei servizi dell'Ausl della Romagna che passerà attraverso un'ampia discussione che verrà sviluppata nei prossimi mesi intorno al Piano Attuativo Locale (PAL) e continueremo a sostenere le situazioni di disagio sociale, anche attivando nuovi strumenti di aiuto ed accompagnamento che consentano di costruire percorsi di uscita progressiva da queste situazioni di fragilità. Il progetto dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha consentito in questi dieci anni di perseguire importanti obiettivi in termini di razionalizzazione della spesa, specializzazione delle competenze e programmazione strategica a favore di tutti i nove Comuni. Dobbiamo quindi lavorare per rafforzare e qualificare questa esperienza amministrativa, coniugando meglio la specializzazione delle funzioni con la prossimità delle risposte sui singoli territori. Un percorso basato anzitutto su una programmazione coordinata degli obiettivi perseguiti sia dall’Unione, sia dai singoli Comuni, e sul loro monitoraggio continuo, in attuazione del Decalogo della Governance. 8
Per fare questo siamo consapevoli che occorra anche sviluppare un piano di nuovi inserimenti di personale per mettere la struttura amministrativa nelle condizioni di affrontare al meglio le prossime sfide. Vanno in questa direzione le ultime scelte relative al piano del fabbisogno del personale, una parte delle quali sono indirizzate a rafforzare la capacità del sistema Unione-Comuni di intercettare le opportunità di finanziamento messe a disposizione dalle istituzioni superiori, attraverso la strutturazione di un ufficio politiche europee all’interno dell’Unione. Auspichiamo che anche le regole nazionali relative alle dotazioni di personale dei Comuni possano essere finalmente modificate secondo parametri che le mettano in relazione con le reali capacità di investimento dei singoli enti, superando l’anacronistico riferimento alle dotazioni degli anni precedenti. 9
Nota tecnica sul DUP Il DUP (Documento Unico di Programmazione) sostituisce la Relazione Previsionale e Programmatica e rappresenta lo strumento che permette la guida strategica e operativa dell'ente. Il Documento si compone di due sezioni: • la sezione strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee strategiche di mandato, individuando gli indirizzi strategici dell'ente, ossia le principali scelte che caratterizzano il programma dell'Amministrazione, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, nonché con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione europea. In particolare, la sezione individua le principali scelte che caratterizzano il programma dell'amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l'ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. L'individuazione degli obiettivi strategici consegue a un processo conoscitivo di analisi strategica delle condizioni esterne all'ente e di quelle interne. • la sezione operativa (SeO) contiene la programmazione operativa dell'ente, con un orizzonte temporale coincidente con quello del bilancio di previsione. Il contenuto della SeO, predisposto in base alle previsioni e agli obiettivi fissati nella SeS, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell'ente. La redazione del DUP del Comune di Conselice è strettamente connessa a quella del DUP dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, al quale si rimanda per completare il quadro operativo di riferimento. 10
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2019 - 2021 SEZIONE STRATEGICA 11
SEZIONE STRATEGICA CONDIZIONI ESTERNE 12
LO SCENARIO ECONOMICO INTERNAZIONALE, ITALIANO E LOCALE Tra gli elementi previsti dal principio contabile applicato della programmazione di bilancio (Allegato n. 4/1 al D.Lgs 118/2011) a supporto dell'analisi del contesto in cui si colloca la pianificazione comunale, sono citate le condizioni esterne all'ente. Si ritiene pertanto opportuno rappresentare, in modo sintetico, lo scenario economico internazionale, italiano e locale, in cui il Comune di Conselice si trova a operare. LO SCENARIO ECONOMICO Il contesto economico nazionale è ancora caratterizzato da criticità ed incertezze e da una ripresa che stenta a decollare. In questo scenario la Regione Emilia-Romagna si distingue per una maggiore capacità di agganciare questa ripresa: la produzione industriale delle delle piccole e medie imprese nel secondo trimestre 2017 segna un +3,1%, un risultato trainato in particolare dal comparto meccanico, elettrico e dei mezzi di trasporto. Significativo anche l’incremento dell’industria alimentare (+2,7%) alimentato prevalentemente dalla crescita del mercato interno. Continua, seppur con minor intensità, il calo delle imprese attive sul territorio nazionale e regionale con una sofferenza particolare sui settori legati all’edilizia. Questa tendenza ad un rallentamento della “mortalità” delle imprese attive si conferma anche sul piano provinciale, sulla Bassa Romagna e su Conselice. Unità locali attive per sezione di attività economica PROVINCIA UNIONE BR PROVINCIA UNIONE BR PROVINCIA UNIONE BR VARIAZIONE VARIAZIONE UBR Serie storica 2014 – 2016 e variazione in assoluto e PROV 2014 – 2016 In % di periodo 2014 – 2016 31/12/14 31/12/14 31/12/15 31/12/15 31/12/16 31/12/16 A Agricoltura, silvicoltura pesca 7.845 2.570 7.703 2.489 7.593 2.457 -252 -3,21% -113 -4,40% B Estrazione di minerali da cave e miniere 39 2 42 3 41 3 2 5,13% 1 50,00% C Attività manifatturiere 3.761 1.206 3.710 1.170 3.661 1.146 -100 -2,66% -60 -4,98% D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz... 377 115 360 107 350 112 -27 -7,16% -3 -2,61% E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d... 141 35 141 32 171 41 30 21,28% 6 17,14% F Costruzioni 6.085 1.681 5.948 1.669 5.874 1.660 -211 -3,47% -21 -1,25% G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut... 10.528 2.548 10.450 2.528 10.358 2.516 -170 -1,61% -32 -1,26% H Trasporto e magazzinaggio 1.774 402 1.726 390 1.704 374 -70 -3,95% -28 -6,97% I Attività dei servizi alloggio e ristorazione 3.700 564 3.756 566 3.769 560 69 1,86% -4 -0,71% J Servizi di informazione e comunicazione 779 153 781 157 803 160 24 3,08% 7 4,58% K Attività finanziarie e assicurative 1.147 307 1.189 306 1.192 303 45 3,92% -4 -1,30% L Attivita' immobiliari 1.986 412 1.973 405 1.962 409 -24 -1,21% -3 -0,73% M Attività professionali, scientifiche e tecniche 1.512 287 1.523 285 1.526 286 14 0,93% -1 -0,35% N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im... 1.064 219 1.087 218 1.090 224 26 2,44% 5 2,28% O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale ... 1 0 2 0 2 0 1 100,00% 0 0,00% P Istruzione 200 39 206 38 216 42 16 8,00% 3 7,69% Q Sanita' e assistenza sociale 435 84 512 104 556 116 121 27,82% 32 38,10% R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver... 1.043 105 1.070 105 1.064 104 21 2,01% -1 -0,95% S Altre attività di servizi 1.799 469 1.822 462 1.814 461 15 0,83% -8 -1,71% T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p... 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0 0,00% U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0 0,00% X imprese non classificate 190 37 130 25 67 11 -123 -64,74% -26 -70,27% TOTALE 44.406 11.235 44.131 11.059 43.813 10.985 -593 -1,34% -250 -2,23% 13
In generale, prendendo come riferimento la serie storica 2014 – 2016 in relazione alle Unità Locali attive, si può affermare che il calo registrato in Bassa Romagna rispecchia il trend Provinciale. Vi sono, tuttavia, settori economici e produttivi che hanno fatto registrare prestazioni migliori rispetto alla media del territorio (fornitura energia elettrica, gas, aria condizionata, costruzioni, attività finanziarie e assicurative,..). Un dato in controtendenza è rappresentato, invece, dal numero di Unità Locali attive nel settore della sanità e dell’assistenza sociale che negli ultimi anni ha avuto un importante espansione dovuta alla crescita della domanda di servizi. Questi numeri confermano sia che il welfare, oltre ad essere un fattore strategico per l’attrazione del territorio, è anche un fattore importante per l’economia, che la necessità di continuare a sviluppare, su queste tematiche, sinergie con il mondo privato. Il calo delle Unità Locali non sempre è correlato alla contrazione dei livelli occupazionali, ancor più se si pensa che la tipologia di impresa che maggiormente ha risentito della flessione del mercato è l’impresa individuale, caratterizzata da un numero di addetti solitamente inferiore a 10, su cui incidono maggiormente, anche, i costi connessi alla gestione degli adempimenti burocratici. Unità locali attive per natura giuridica PROVINCIA UNIONE BR PROVINCIA UNIONE BR PROVINCIA UNIONE BR VARIAZIONE VARIAZIONE UBR Serie storica 2014 – 2016 e variazione PROV 2014 – 2016 in assoluto e In % di periodo 2014 – 2016 31/12/14 31/12/14 31/12/15 31/12/15 31/12/16 31/12/16 BC Società di capitale 9.710 2.101 9.890 2.110 10.032 2.142 322 3,32% 41 1,95% CO Cooperative 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0 0,00% CP Società di persone 9.178 2.117 9.038 2.069 8.781 2.026 -397 -4,33% -91 -4,30% DI Imprese individuali 23.512 6.633 23.146 6.489 22.922 6.413 -590 -2,51% -220 -3,32% EB Consorzi 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0 0,00% EF Altre forme 2.006 384 2.057 391 2.078 404 72 3,59% 20 5,21% TOTALE 44.406 11.235 44.131 11.059 43.813 10.985 -593 -1,34% -250 -2,23% Le unità locali operanti sotto forma di cooperativa e consorzi sono ricomprese nella categoria “altre forme” La “tenuta” delle società di capitale e delle imprese con un numero di addetti superiore a 10, in rapporto con il calo complessivo degli addetti - che in Bassa Romagna risulta appena negativo - dimostra che queste imprese sono state in grado di mantenere buoni livelli occupazionali investendo sulle risorse umane. Le società cooperative, storica presenza in questo territorio, sono comprese negli altri ambiti di attività: dall'agricoltura all'industria, dal commercio ai servizi alle persone. La forma cooperativa per la sua natura intergenerazionale (gli utili non sono divisibili ma sono posti a riserva per investimenti e garanzia per le generazioni di soci successive), hanno resistito alla crisi mantenendo sostanzialmente stabile l'occupazione, che oggi è in ripresa, ad eccezione di quelle operanti nel settore delle costruzioni, tra i primi colpiti dalla crisi. Per alcuni settori di attività, infine, viene registrata una variazione positiva del numero di addetti rispetto a quella negativa dell'intera Provincia. 14
Numero addetti imprese attive, PROVINCIA UNIONE BR PROVINCIA UNIONE BR PROVINCIA UNIONE BR VARIAZIONE PROV VARIAZIONE UBR serie storica 2013 – 2015, variazioni in assoluto 2013 – 2015 2013 – 2015 E in % di periodo 31/12/13 31/12/13 31/12/14 31/12/14 31/12/15 31/12/15 A Agricoltura, silvicoltura pesca 15.250 4.601 14.984 4.335 15.159 4.392 -91 -0,60% -209 -4,54% B Estrazione di minerali da cave e miniere 297 2 297 2 268 3 -29 -9,76% 1 50,00% C Attività manifatturiere 32.356 11.966 31.985 11.930 31.884 11.995 -472 -1,46% 29 0,24% D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz... 591 90 621 89 592 80 1 0,17% -10 -11,11% E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d... 1.137 98 1.122 99 1.118 106 -19 -1,67% 8 8,16% F Costruzioni 12.679 2.965 12.037 2.816 11.578 2.748 -1101 -8,68% -217 -7,32% G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut... 23.307 5.447 22.975 5.359 23.501 5.397 194 0,83% -50 -0,92% H Trasporto e magazzinaggio 9.345 1.346 9.472 1.320 9.207 1.293 -138 -1,48% -53 -3,94% I Attività dei servizi alloggio e ristorazione 10.404 1.590 9.864 1.542 10.121 1.604 -283 -2,72% 14 0,88% J Servizi di informazione e comunicazione 2.332 360 2.335 374 2.437 389 105 4,50% 29 8,06% K Attività finanziarie e assicurative 3.866 714 3.791 717 3.734 709 -132 -3,41% -5 -0,70% L Attivita' immobiliari 1.004 158 975 172 981 178 -23 -2,29% 20 12,66% M Attività professionali, scientifiche e tecniche 4.030 658 4.162 691 4.195 718 165 4,09% 60 9,12% N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im... 5.019 958 4.855 992 4.966 1.047 -53 -1,06% 89 9,29% O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale ... 9 0 9 0 9 0 0 0,00% 0 0,00% P Istruzione 902 203 906 194 930 197 28 3,10% -6 -2,96% Q Sanita' e assistenza sociale 4.354 741 4.409 753 4.641 754 287 6,59% 13 1,75% R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver... 2.737 250 2.707 283 2.724 285 -13 -0,47% 35 14,00% S Altre attività di servizi 3.382 778 3.382 784 3.505 785 123 3,64% 7 0,90% T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p... 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0 0,00% U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0 0,00% X mprese non classificate 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0 0,00% TOTALE 133.001 32.925 130.888 32.452 131.550 32.680 -1451 -1,09% -245 -0,74% L’andamento della demografia delle imprese riflette quindi, anche se in misura nel tempo più contenuta, la pesante crisi degli ultimi anni che stenta ancora ad essere riassorbita. Anche il contesto dell’economia conselicese è stato colpito duramente dalla recessione. Diverse aziende hanno chiuso, e particolarmente colpito è stato il ciclo dell’edilizia. Secondo i dati Unioncamere, tra il 2008 e il 2015 il numero di unità locali è diminuito a Conselice, più che nella Bassa Romagna (-12,4%), che in provincia di Ravenna (-9,8%), che in Emilia Romagna (-10,3%). Come mostra il grafico seguente, che riporta i dati degli ultimi tre Censimenti (1991, 2001, 2011), la crisi iniziata nel 2007-2008 ha fatto peggiorare sensibilmente gli indicatori occupazionali. Il tasso di disoccupazione è molto aumentato: era al 3,9% al Censimento 2001 ed era diventato dell’8,1% nel Censimento 2011, un livello più alto di quello di venti anni prima (7,3%). I numeri erano ancora più impietosi per le donne (disoccupazione al 10,4%) e soprattutto per i giovani (25,9%). Gli effetti della crisi economica continuano a mettere a dura prova i sistemi di welfare, con le amministrazioni locali che si trovano a dover far fronte a nuovi rischi e bisogni sociali a fronte di risorse sempre più scarse. Anche in Bassa Romagna, alle nuove fragilità frutto della crisi economica, si sommano i bisogni sociali consolidati legati alle caratteristiche della popolazione residente: gli anziani sono in costante aumento (le persone con oltre 65 anni hanno superato il 27% della popolazione), mentre continuiamo ad assistere ad un tasso di crescita negativo in quasi tutti i comuni della Bassa Romagna. 15
POPOLAZIONE E SITUAZIONE DEMOGRAFICA Popolazione residente Comune di Conselice 16
Popolazione per età scolastica Comune di Conselice 17
Popolazione suddivisa per fasce di età ed età media Comune di Conselice Anno Totale 0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Età media 1° gennaio residenti 2002 912 5.596 2.308 8.816 46,4 2003 932 5.630 2.323 8.885 46,5 2004 1.002 5.766 2.360 9.128 46,2 2005 1.048 5.811 2.348 9.207 45,9 2006 1.142 5.862 2.372 9.376 45,5 2007 1.194 5.860 2.384 9.438 45,5 2008 1.244 5.959 2.405 9.608 45,4 2009 1.274 6.097 2.399 9.770 45,3 2010 1.333 6.175 2.415 9.923 45,1 2011 1.392 6.231 2.405 10.028 45,0 2012 1.359 6.064 2.396 9.819 45,2 2013 1.404 6.065 2.421 9.890 45,2 2014 1.394 6.022 2.463 9.879 45,5 2015 1.420 5.968 2.481 9.869 45,6 2016 1.420 5.933 2.503 9.856 45,6 2017 1.395 5.911 2.477 9.783 45,8 2018 1.392 5.906 2.481 9.779 45,8 18
Fonte : Tuttitalia.it Tasso di crescita (= Tasso di Natalità - Tasso di Mortalità + Tasso Migratorio ) Tasso di Crescita Comuni (‰) Sant'Agata sul Santerno 13,00 Fusignano 1,1 Massa Lombarda 6,4 Bagnacavallo 5,6 Bagnara di Romagna 2,9 Alfonsine -3,3 Lugo -2,4 Cotignola -1,1 Conselice -0,4 Provincia di RAVENNA -0,2 Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT 2017 Questo Tasso di crescita parzialmente negativo è in parte mitigato dall’incidenza degli stranieri la cui presenza si attesta su valori superiori alla media provinciale in quasi tutti i comuni della Bassa Romagna come a Conselice Presenza di stranieri Incidenza Stranieri Comuni (%) Massa Lombarda 17,72 Conselice 16,18 Solarolo 14,0 Fusignano 12,97 Bagnacavallo 12,43 Lugo 12,10 Sant'Agata sul Santerno 10,76 Bagnara di Romagna 10,70 Alfonsine 10,70 Cotignola 08,28 19
Incidenza Stranieri Comuni (%) Provincia di RAVENNA 12,13 Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT 2017 Comune di Conselice Questa presenza significativa di stranieri sul territorio della Bassa Romagna sta modificando profondamente le nostre società, generando nuovi bisogni ma creando anche nuove opportunità che dobbiamo saper cogliere. Dobbiamo essere in grado di sviluppare politiche capaci di costruire le condizioni affinché queste persone possano diventare a tutti gli effetti parte attiva delle nostre comunità, contribuendo al rafforzamento di una nuova coesione sociale che si alimenti positivamente di questa multiculturalità. Si tratta di una necessità non più rimandabile visto anche l’indebolimento delle consuete reti sociali che hanno sempre costituito la forza delle nostre comunità, prima fra tutte quella familiare. Assistiamo infatti ad una costante diminuzione del numero dei componenti dei nuclei famigliari, con un aumento del numero delle famiglie unipersonali e monogenitoriali (dati Istat 2017) che comporta inevitabilmente una minore capacità di questi nuclei di farsi carico autonomamente dei propri bisogni, generando ulteriori fragilità di cui le amministrazioni devono farsi carico. 20
TREND POPOLAZIONE UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT 2017 103.400 Popolazione Variarione % 103.200 UNIONE Anno (N.) su anno prec. 2012 102.552 - 103.000 2013 103.194 0,63 102.800 2014 103.003 -0,19 2015 102.663 -0,33 102.600 2016 102.390 -0,27 102.400 2017 102.475 0,08 Variazione media 2012-2017 -0,01 102.200 102.000 101.800 2012 2013 2014 2015 2016 2017 La popolazione complessiva nella Bassa Romagna al 31/12/2017 è pari a 102.475 unità. La variazione media nell’ultimo quinquennio registra una certa stabilità attestandosi in un valore medio di calo demografico poco significativo pari al -0,01% ponendosi tuttavia al di sotto dei valori medi provinciali e regionali registrati nello stesso periodo pari al + 0,27% nella Provincia di Ravenna e al + 0,75% nella Regione. 21
IL SISTEMA IMPRENDITORIALE NELLA PROVINCIA DI RAVENNA (Dati Camera di Commercio 31 dicembre 2017) Le imprese attive al 31 dicembre 2017 nella Provincia di Ravenna sono risultate 35.045 e si distribuiscono per macro-settori nel seguente modo: Servizi 26,1%; Commercio 22,1; Agricoltura 20,3%; Costruzioni 15,1%; Industria in senso stretto 8,2% e Turismo 8,1%. La principale forma giuridica prescelta dalle imprese attive del nostro territorio è l'Impresa Individuale con il 60,5%. Seguono, con percentuali molto più contenute, le Società di persona con il 20,2%, le Società di capitale con il 16,8% ed infine le Altre forme con il 2,5%, di cui 1,3% sono Cooperative. In continua crescita la quota relativa alle società di capitale, per una forma giuridica d'impresa più strutturata:dal 14,7% del 2012, cresce fino al 16,8% dell'anno in esame. Diminuisce invece l'incidenza percentuale delle Imprese Individuali, confermando la tendenza in atto: nel 2012 l'incidenza era pari al 62,3%, nel 2017 scende al 60,5%. Per quanto riguarda la tipologia d'impresa: il 30,1% sono Imprese Artigiane, il 21% sono state classificate come Imprese Femminili, il 7,2% come Imprese Giovanili ed il 11,7% come Imprese Straniere; per questa ultima tipologia, la percentuale di imprese sul totale è nel tempo sempre cresciuta e dal 2014 supera la quota del 10%. La densità territoriale risulta essere: 18,85 imprese attive per Kmq e 23,57 unità locali per Kmq. Per quanto riguarda la densità imprenditoriale, in Provincia di Ravenna si rilevano 11,20 unità locali attive ogni 100 abitanti. Le persone con cariche nelle Imprese attive al 31 dicembre 2017 sono 56.363, di cui il 72,1% di genere maschile ed il residuale 27,9% sono donne. In diminuzione le Imprese attive ravennati rispetto al trimestre precedente, con una variazione percentuale pari a -0,35%. In calo anche rispetto al 31 dicembre dell'anno 2016 (-0,50%); negli ultimi dodici mesi, tutti e tre i comprensori della provincia di Ravenna registrano una flessione. Anche il tasso regionale annuale, influenzato dal dato negativo di Ravenna e di alcune altre province dell’Emilia Romagna, risulta negativo e pari al -0,68%. Sostanzialmente stabile l'andamento delle imprese attive a livello nazionale, pur evidenziando un piccolo segnale positivo, pari a +0,08%; per l'andamento medio nazionale, anche se con piccoli valori, è già da qualche anno che si manifestano variazioni percentuali con il segno di crescita. L'analisi della nati-mortalità imprenditoriale, mette in evidenza 2.015 Imprese iscritte nell'anno 2017, contro le 2.359 Imprese cessate (comprese le “cessazioni d'ufficio”); quindi un saldo negativo pari a -344. Delle 2.359 cessazioni, 228 sono state inserite effettivamente come “cancellazioni d'ufficio”, quindi non derivate da effettive chiusure di attività. Le cancellazioni volontarie sono dunque 2.131 e quindi, non considerando le cancellazioni d'ufficio, cioè quelle di tipo amministrativo, il saldo risulta sempre negativo ma si riduce a -116 unità. Inoltre, nel 2017 le cessazioni diminuiscono e raggiungono il livello più basso mai registrato; calano però anche le iscrizioni ed anche in questo caso raggiungendo il livello minimo (almeno andando indietro nel tempo fino all'anno 2000, anno di inizio delle banche dati statistiche sul Registro Imprese. Nonostante il calo delle cessazioni, la variazione percentuale rimane negativa e quindi ancora non si riscontra una inversione di tendenza. 22
Considerando tutte le Imprese registrate in Provincia di Ravenna (39.376; oltre alle attive sono considerate anche le Imprese inattive e quelle in qualsiasi forma di procedura concorsuale), il tasso di natalità delle imprese è risultato pari a 5,1; il tasso di mortalità 6,0; il tasso di sviluppo imprenditoriale è quindi negativo e pari a -0,9, però in miglioramento rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda la popolazione, la Provincia di Ravenna presenta una densità abitativa superiore sia al dato medio regionale sia a quello nazionale: per la Provincia di Ravenna 211 abitanti per Kmq, contro i 198 e 201 rispettivamente dell'Emilia-Romagna e dell'Italia. 23
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Il sistema imprenditoriale nella Bassa Romagna (Dati Camera di Commercio 31 dicembre 2017) Nella Bassa Romagna le imprese attive al 31 dicembre 2017 sono risultate 9.056, quasi più di un quarto delle imprese provinciali (circa 26%); anche nella Bassa Romagna, come nell’area faentina, per l'Agricoltura si riscontra una % più elevata di imprese attive, con il 25,3%. Gli altri macro-settori si distribuiscono nel seguente modo: Commercio 21,5%; Servizi 21,7%; Costruzioni 16,6%; Industria in senso stretto 9,6% e Turismo 5,2%. La principale forma giuridica prescelta dalle imprese è l'Impresa Individuale con il 66,1%. Seguono, anche in questo territorio con percentuali molto più contenute, le Società di persona con il 18%, le Società di capitale con il 14,4% ed infine le Altre forme con l'1,6%, di cui lo 0,9% sono Cooperative. Per quanto riguarda la tipologia d'impresa: una su 3, cioè il 33% sono Imprese Artigiane, il 18,8% sono state classificate come Imprese Femminili, il 6,8% come Imprese Giovanili e l' 11,2% come Imprese Straniere. Quasi un quarto del totale delle imprese provinciali straniere, ha sede nella Bassa Romagna (24,9%). La densità territoriale risulta essere: 18,87 imprese attive per Kmq e 22,70 unità locali per Kmq. Per quanto riguarda la densità imprenditoriale, nel comprensorio formato dai comuni della Bassa Romagna si rilevano 10,64 unità locali attive ogni 100 abitanti. Le Persone con cariche nelle Imprese attive al 31 dicembre 2017 sono 13.843, di cui il 74,6% di genere maschile ed il residuale 25,4% sono donne. In diminuzione le Imprese attive rispetto al trimestre precedente, con una variazione percentuale pari a -0,20%; in calo anche rispetto all'anno precedente (-0,93%). L'analisi della nati-mortalità imprenditoriale, mette in evidenza 448 Imprese iscritte nell'anno 2017 contro le 561 Imprese cessate (comprese le “cessazioni d'ufficio”); quindi un saldo negativo pari a -113. Considerando tutte le Imprese registrate (9.972; oltre alle attive sono considerate anche le Imprese inattive e quelle in qualsiasi forma di procedura concorsuale), il tasso di natalità delle imprese della Bassa Romagna è risultato pari a 4,5 e quello di mortalità pari a 5,6; il tasso di sviluppo imprenditoriale è quindi negativo e pari a -1,1, come quello dello Romagna Faentina. Per quanto riguarda la popolazione, si riscontra una densità abitativa più o meno simile al dato medio provinciale: per la Provincia di Ravenna 211 abitanti per Kmq e 213 per la Bassa Romagna. 28
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SEZIONE STRATEGICA CONDIZIONI INTERNE 33
LE MISSIONI E I PROGRAMMI MISSIONE 01 – SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 01 : ORGANI ISTITUZIONALI PROGRAMMA 02 : SEGRETERIA GENERALE PROGRAMMA 03 : GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE E PROVVEDITORATO PROGRAMMA 04 : GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI PROGRAMMA 05 : GESTIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI PROGRAMMA 06 : UFFICIO TECNICO PROGRAMMA 07 : ELEZIONI E CONSULTAZIONI POPOLARI - ANAGRAFE E STATO CIVILE PROGRAMMA 10 : RISORSE UMANE PROGRAMMA 11 : ALTRI SERVIZI GENERALI FINALITA’ Accrescere la cultura di democrazia partecipata, riducendo la distanza dell'Amministrazione Comunale dai cittadini. Un Sindaco ed una Giunta che percorrono le strade del paese e conoscono direttamente le persone, che dialogano con l’Istituzione, il Sindaco e gli Assessori sul territorio, per favorire l’ascolto e la risoluzione di problematiche del cittadino. Coinvolgere costantemente i cittadini nelle scelte dell'Amministrazione: “il cittadino attivo come risorsa”. Rafforzare il ruolo di Conselice nell’Unione Bassa Romagna, per dare risposte più efficaci alle imprese ed ai cittadini e fornire servizi a costi più contenuti, valorizzare l' identità delle nostre comunità all'interno dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Il sistema a rete dei 9 Comuni della Bassa Romagna ha teso a rendere omogeneo su tutto il territorio procedure e regolamenti, ha permesso di integrare e gestire competenze e servizi complessi, in un contesto di risorse calanti, ha sviluppato idee e programmi innovativi ed ha accresciuto le risorse disponibili attraverso l’accesso a finanziamenti regionali, nazionali ed europei. Il ruolo dell’Unione richiede degli approfondimenti, sia rispetto alla gestione dei servizi, dal punto di vista delle economie in rapporto alla qualità dei risultati, sia rispetto alla tecnostruttura ed alla democrazia locale, dal punto di vista del ruolo dei rappresentanti comunali, rispetto ai bisogni ed agli effettivi poteri decisionali. Su questa linea si sono concretizzate le azioni dell’Unione di: - andare verso una governance più condivisa, attuando il “Decalogo della governance” con l'obiettivo di tenere insieme le esigenze delle singole realtà e di contemperare gli obiettivi di efficienza con il principio di prossimità. Nel decalogo sono indicate le linee guida per assicurare il 34
coinvolgimento dei portatori di interesse esterni e degli organi politici dei singoli Comuni, nella fase di elaborazione e formulazione delle politiche e degli obiettivi strategici - Il percorso partecipato avviato per ragionare insieme ad Amministratori, Funzionari pubblici e portatori di interesse sulla visione futura dei nostri territori e sul ruolo dell’Unione ha portato alla condivisione di un progetto di sviluppo della Bassa Romagna tradotto nel “Patto Strategico per lo sviluppo economico e sociale della Bassa Romagna” sottoscritto Il 4 aprile 2018 assieme alle OO.SS., alle associazioni di categoria, agli istituti scolastici, agli ordini professionali del territorio, che dovrà essere attuato nelle sue varie azioni - agire per una sempre maggiore relazione ed integrazione tra le due strutture, ancora nella logica della collaborazione e con la conseguente ottimizzazione di erogazione di servizi e di abbattimento dei costi. AZIONI PROGRAMMA 01: ORGANI ISTITUZIONALI Il Municipio, quale sede deputata a garantire gli interventi di direzione e coordinamento in situazioni di emergenza, necessita di importanti interventi di rafforzamento per la messa in sicurezza. Nel 2017 è stato approvato il progetto esecutivo e sono stati appaltati i lavori di restauro per il miglioramento strutturale a fini sismici del palazzo storico sede del Municipio in quanto anche sede del c.o.c., finanziati per la maggior parte con fondi della protezione civile per tramite della Regione ed in parte con fondi propri; il cantiere è stato consegnato all’impresa appaltatrice “Consorzio CEAR di Ravenna” a fine 2017; il termine dei lavori è previsto per i primi mesi del 2019. Nei mesi di settembre\ottobre 2017 è avvenuta l’attività di trasloco degli uffici presso nuovi locali altrettanto idonei e facilmente accessibili per l’utenza. La nuova dislocazione degli uffici comunali, che perdurrà pertanto fino al 2019 inoltrato, è stata oggetto di un innovativo progetto di comunicazione alla cittadinanza finalizzato alla migliore fruibilità dei servizi. Terminati i lavori, si effettuerà il trasloco degli uffici comunali presso la sede storica ristrutturata e si prevede di attuare una riorganizzazione degli uffici e degli spazi in un’ottica di migliore funzionalità. Comunicazione e trasparenza: l’azione dell’Amministrazione per il prossimo triennio è mirata a perseguire l’obiettivo prioritario di migliorare la comunicazione interna ed esterna. Per quanto riguarda i sistemi di comunicazione esterna e interna le azioni saranno orientate a: a. Rendere efficaci gli strumenti tradizionali di partecipazione democratica, revisionati e rinnovati, quali le Consulte cittadine, i gruppi di volontariato e l'associazionismo, con l'obiettivo di rilanciare il protagonismo dei cittadini e delle loro rappresentanze. b. Rafforzare il coordinamento dell'ufficio comunale relazioni con il pubblico con gli URP dei comuni e dell'Unione al fine di garantire risposte e servizi uniformi ai bisogni della comunità. c. Continuare la gestione del sistema integrato di gestione delle segnalazioni (RILFEDEUR) e dei reclami (Segnala-TE!) al fine di monitorare ed intervenire tempestivamente sulle principali criticità emerse (grazie al sistema digitale Segnala-TE! e all'applicazione RILFEDEUR scaricabile su tablet e smartphone i cittadini possono rilevare e segnalare problematiche riscontrate sul territorio). d. Implementare il coordinamento, già avviato, dell'attività di comunicazione del Comune con quella dell'Unione con particolare attenzione allo sviluppo e all'utilizzo appropriato degli strumenti “social”. e. Mantenere la gestione del periodico comunale con diffusione capillare ai cittadini delle informazioni e notizie riguardanti il territorio comunale mantenendo alta l’attenzione alla puntuale verifica dell’efficienza del sistema distributivo. 35
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