RIVISTA DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE - DOSSIER GIOVANI DEMOCRAZIA PARTECIPAZIONE - PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM ...

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RIVISTA DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE - DOSSIER GIOVANI DEMOCRAZIA PARTECIPAZIONE - PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM ...
RIVISTA DI SCIENZE
                                                                                                                            DELL’EDUCAZIONE
                                                                                                                            PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM
                                                                                                                                      ANNO LVIII ● SETTEMBRE DICEMBRE 2020
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 2 E 3, C/RM/04/2014

                                                                                                                                              DOSSIER
                                                                                                                                            DEMOCRAZIA
                                                                                                                                              GIOVANI
                                                                                                                                           PARTECIPAZIONE
COMITATO DI DIREZIONE
      PIERA RUFFINATTO
      MARCELLA FARINA
   MARIA ANTONIA CHINELLO      RIVISTA DI SCIENZE
     ROSANGELA SIBOLDI         DELL’EDUCAZIONE
       ELENA MASSIMI
                               PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE
       MARIA SPÓLNIK
                               EDITA DALLA PONTIFICIA
                               FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
    COMITATO SCIENTIFICO
                               “AUXILIUM” DI ROMA
  JOAQUIM AZEVEDO (Portugal)
    GIORGIO CHIOSSO (Italia)
 JENNIFER NEDELSKY (Canada)    DIREZIONE
    MARIAN NOWAK (Poland)      Via Cremolino 141
 JUAN CARLOS TORRE (España)    00166 Roma
   BRITT-MARI BARTH (France)
   MICHELE PELLEREY (Italia)   Tel. 06.6157201
 MARIA POTOKAROVÁ (Slovakia)   Fax 06.615720248

    COMITATO DI REDAZIONE      E-mail
     ELIANE ANSCHAU PETRI      rivista@pfse-auxilium.org
   CETTINA CACCIATO INSILLA    coordinatore.rse@pfse-auxilium.org
   HIANG-CHU AUSILIA CHANG     Sito internet
   MARIA ANTONIA CHINELLO      http://rivista.pfse-auxilium.org/
      SYLWIA CIĘŻKOWSKA
         PINA DEL CORE
                               Informativa GDPR 2016/679
   ALBERTINE ILUNGA NKULU
                               I dati personali non saranno oggetto
       MARCELLA FARINA
                               di comunicazioni o diffusione a terzi.
KARLA M. FIGUEROA EGUIGUREMS
                               Per essi Lei potrà richiedere,
       MARIA KO HA FONG
                               in qualsiasi momento,
     RACHELE LANFRANCHI
                               accesso, modifiche, aggiornamenti,
        GRAZIA LOPARCO
                               integrazioni o cancellazione,
         ELENA MASSIMI
                               rivolgendosi al responsabile dei dati
    ANTONELLA MENEGHETTI
                               presso l’amministrazione della rivista.
         ENRICA OTTONE
       PIERA RUFFINATTO
          MARTHA SÉÏDE
      ROSANGELA SIBOLDI
     ALESSANDRA SMERILLI
      MARIA TERESA SPIGA
                               ASSOCIATA
         MARIA SPÓLNIK         ALLA UNIONE STAMPA
         MILENA STEVANI        PERIODICA
                               ITALIANA
   DIRETTORE RESPONSABILE
   MARIA ANTONIA CHINELLO      Aut. Tribunale di Roma
                               31.01.1979 n. 17526
 COORDINATORE SCIENTIFICO
                               Progetto grafico impaginazione
      MARCELLA FARINA
                               e stampa
                               EMMECIPI SRL
   SEGRETARIA DI REDAZIONE
     RACHELE LANFRANCHI

                               ISSN 0393-3849
RIVISTA DI SCIENZE
DELL’EDUCAZIONE

       ANNO LVIII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2020
                               Poste Italiane Spa
                       Sped. in abb. postale d.l. 353/2003
       (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, C/RM/04/2014

  PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM
DOSSIER
SOMMARIO

           DEMOCRAZIA GIOVANI PARTECIPAZIONE
           DEMOCRACY YOUNG PEOPLE AND PARTICIPATION
           Introduzione al Dossier
           Introduction to the Dossier
           Marcella Farina                                                   310-315
           Democrazia, giovani e formazione
           Democracy, young people and formation
           Guglielmo Farina                                                  316-323
           Dalla “crisi” alla “crisalide”: i giovani
           e il mutamento socio-politico
           From “crisis” to “chrysalis”:
           youth and socio-political change
           Luca Alteri                                                       324-344
           Democrazia partecipativa e nuova cittadinanza
           Participatory democracy and new citizenship
           Milena Santerini                                                  345-356
           Educati per servire nella democrazia
           Educated to serve in democracy
           Francesco Occhetta                                                357-369
           Ma cosa è successo alla democrazia?
           What happened to democracy?
           Giuliano Amato                                                    370-381
           Quando la democrazia si riscopre giovane
           When democracy rediscovers itself as young
           Alessandra De Canio                                               382-389

            306     PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
DONNE NELL’EDUCAZIONE
      La presenza di Maria di Nazaret nei processi
      educativi: il reciproco interrogarsi dei saperi
      The presence of Mary of Nazareth in educational
      processes: the reciprocal questioning of knowledge
      Marcella Farina                                                            392-404

      ALTRI STUDI
      Il Manifesto per l’Università: CEI e CRUI
      in dialogo per l’università del XXI secolo
      The Manifesto for the University: CEI and CRUI
      in dialogue for the 21st century university
      Letizia Mingardo                                                           406-422

      ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI
      Recensioni e segnalazioni                                                  424-441
      Libri ricevuti                                                             442-443
      Indice dell’annata 2020                                                    446-453
      Norme per i collaboratori della rivista                                    454-455

RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVIII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2020   307
DOSSIER
      D
      M
 DEMOCRAZIA
   GIOVANI
      A
PARTECIPAZIONE
DALLA “CRISI” ALLA “CRISALIDE”:
          I GIOVANI E IL MUTAMENTO
          SOCIO-POLITICO
          FROM “CRISIS” TO “CHRYSALIS”:
          YOUTH AND SOCIO-POLITICAL CHANGE

          LUCA ALTERI1

          1. Quando compaiono i giovani                   ed exit, rappresentata mediaticamen-
DOSSIER

                                                          te da un diluvio di Lol, Scialla!, Bella,
          “Sfiorati”, “delusi”, “infiniti”, “in tran-
                                                          zi’ e mille altre espressioni gergali,
          sito”, “disincantati”, “interrotti”, “so-
                                                          usate nell’improbabile tentativo di
          gnatori”, “pragmatici”. Oppure “ri-
                                                          colmare distanze semantiche. Certo,
          flessivi”, “a rischio”, “invisibili”, “sco-
                                                          il diciassettenne Jim non sfreccia più
          modi”, “astenuti”. Ancora: “Genera-
                                                          sulla Ford Super De Luxe di Gioventù
          zione mille euro” (scesa progressiva-
                                                          bruciata, il perverso Alex non ascolta
          mente a 800 euro - causa crisi eco-
                                                          più Beethoven come in Arancia mec-
          nomica - facendo venire meno anche              canica, i Ragazzi dello zoo di Berlino
          il parallelo romantico con le mille lire        sono andati a casa oppure sono stati
          al mese cantate da Umberto Melnati              sfiancati dall’eroina, i Dreamers di
          negli anni Quaranta dello scorso se-            Bertolucci hanno smesso di sognare
          colo), “sfiduciata”, “onnivora”, “an-            e anche la gioventù di Ostia, alle
          siosa”, fino ad arrivare alla denigra-           porte di Roma, rappresentata nel film-
          zione: i giovani “bamboccioni”, choo-           cult Amore tossico, ha altro a cui
          sy, webeti, Neet (quando un acronimo            pensare. Eppure ancora oggi, quando
          nasconde in realtà una condanna),               la vita si distrae, compaiono loro, i
          cioè non impegnati né nella forma-              giovani, che sparano nelle vie di Napoli
          zione né nel lavoro.2 Infine, i giovani          personificando la “nuova camorra di-
          che provocano sentimenti ambivalenti            sorganizzata” (intervistati nel docu-
          negli adulti, persino nella classe po-          mentario di Michele Santoro, Robinù)
          litica: “richiamiamo i cervelli in fuga”,       oppure i figli della classe agiata che
          “Che se ne vadano!”. Oppure, sem-               esaltano il lusso sfrontato nei video
          plicemente, “sfigati”.3                          di improbabili trapper di provincia;
          I giovani: “Come loro nessuno mai”              quelli che si costruiscono a colpi di
          oppure “Maledetti - vi amerò”. Fragole          clic una carriera da influencer, “com-
          e sangue nella gioventù divisa socio-           prando la leggerezza” su TikTok; co-
          logicamente tra protesta, impegno               loro, idealmente all’opposto, che sal-

           324      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
pano su una nave e vanno a recupe-                 zazione del reale ad opera del virtuale
rare i naufraghi del Mediterraneo, ot-             causa una commistione tra vecchi e
tenendo in cambio gli insulti del poli-            nuovi repertori di azione politica, i
tico di turno, ma raccogliendo il testi-           giovani restano e sono sempre più
mone di quella che una volta era “la               giovani, esistono (socialmente e so-
generazione dell’impegno”. Coloro,                 ciologicamente) sempre più in quanto
invece, che effettuano una scelta an-              giovani. Tra resilienza e permeabilità,
cora più sconcertante, perché lontana              tra identità e identificazione, le coorti
dal senso comune, imbracciando le                  di età adolescenziale che si susse-
armi e andando a combattere in terre               guono dall’inizio del Novecento di-
lontane contro lo Stato Islamico, ri-              segnano una ideale traiettoria della
cordando all’opinione pubblica come                “cultura della responsabilità”,4 intesa
l’internazionalismo sia una malattia -             come definizione del rapporto tra
oggi quasi scomparsa - che solita-                 l’attore e la sua azione, in connessio-

                                                                                                   DALLA “CRISI” ALLA “CRISALIDE”: I GIOVANI E IL MUTAMENTO SOCIO-POLITICO / LUCA ALTERI
mente si manifestava a vent’anni; co-              ne con il sistema di diritti e doveri
loro, invece, che fino a pochi mesi fa              della società di riferimento.
hanno combattuto a favore, e non                   La generazione della Belle Époque -
contro, l’Islam radicale, cercando lì              con l’effervescenza prima della tem-
quelle risposte che una società pla-               pesta - quella divenuta adulta all’im-
stificata non riusciva più a fornire.               provviso, tra le trincee della Grande
Tante categorie, così diverse tra loro:            Guerra; i giovani dei regimi totalitari;
come identificare oggi le giovani ge-              quelli impegnati nella Resistenza; la
nerazioni? Le etichette di ieri - i “pa-           generazione scettica del secondo Do-
ninari”, le “zecche”, i “pariolini”, gli           poguerra, concentrata nel primo “in-
“skater” - sono state archiviate e ora             dividualismo silenzioso”; poi l’esplo-
farebbero sorridere, ma domani ac-                 sione del Sessantotto - un cleavage
cadrà lo stesso per “hipster”, “geek”,             prima che una semplice generazione
“youtuber”, “raverino” e i mille epiteti           politica - la violenza del decennio
presi in prestito dalle serie-TV sulla             successivo; l’invisibilità degli anni Ot-
criminalità organizzata. Se adesso                 tanta; la “generazione del rischio”,
la funzione dell’Interrail è stata as-             divisa tra ecologismo e antiliberismo;
sorbita dall’Erasmus, i ragazzi de                 infine il disincanto post Duemila,
L’appartamento spagnolo sono di-                   quando i vincoli sociali si allentano, il
ventati cittadini europei, facendo e               fortino dei diritti e dei doveri è espu-
disfacendo famiglie, inseguendo la-                gnato e l’assoluta libertà di scelta
vori, cambiando aeroporti e sfug-                  non di rado sfocia nell’anomia. Molte
gendo ai dubbi esistenziali.                       delle etichette sopra elencate sugge-
Nell’epoca in cui concertazione nel                riscono l’orphanage delle giovani ge-
mondo del lavoro e sviluppo delle                  nerazioni, prive del sostegno delle
economie occidentali arrivano ex-ae-               “grandi narrazioni” e limitate, nella
quo a un punto morto, in cui la con-               loro dimensione pubblica, alla rice-
tinuità generazionale è più probabile              zione da fonti terze di esigui schemi
della frattura, in cui infine la coloniz-           politici (la legalità della classe politica,

        RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVIII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2020   325
RIASSUNTO                                     SUMMARY
           Alieno dalla comoda rappresenta-              Far from conveniently representing
           zione di una “gioventù in crisi”, il          youth as “in crisis,” the present con-
           presente contributo parte, invece,            tribution begins instead with the hy-
           dall’ipotesi che l’eterno mutamento           pothesis that the eternal changes in
           dei giovani si intersechi, oggi, con          youth intersect today with the speed
           la velocità del mondo globalizzato            of the globalized world and with the
           e con le sfide che questo lancia an-           challenges that this brings about for
           che alle scienze sociali. Se è pos-           the social sciences.
           sibile, infatti, individuare più o meno       While it was once possible to identify
           precise “unità generazionali” per la          more or less precise “generational
           gioventù dei precedenti decenni, ai           unities” for youth in prior decades, in
                                                         the present day we lack certain coor-
DOSSIER

           giorni nostri mancano coordinate
           certe. Ecco perché una riflessione             dinates. This is why a reflection on
           sui giovani del Terzo Millennio non           the youth of the Third Millennium
           può essere sganciata dall’analisi             cannot be disengaged from an analy-
           dell’involuzione delle democrazie             sis of the regression of liberal democ-
           liberali, alla quale la gioventù ri-          racies, to which young people re-
           sponde accentuando la sua con-                spond by accentuating their usual
           sueta attitudine trasformativa: chiu-         transformative attitude: closed as a
           sa come una crisalide, ma pronta a            chrysalis, but ready to become some-
           diventare altro.                              thing else.
           Parole chiave                                 Keywords
           Unità generazionale, conflitto, valori,        Generational unity, conflict, values,
           globalizzazione, anomia.                      globalization, lawlessness.

          la sicurezza rispetto all’immigrazione         di cambiamento socio-economico
          irregolare, la fronda contro l’Euro,           che stava vivendo il Paese:5
          l’esaltazione critica del civismo che          - la proiezione nel presente, con l’emer-
          scende in politica).                           sione di un pragmatismo che privile-
          Una lettura del genere - che poi an-           giava obiettivi di medio o breve periodo
          dremo ad approfondire - è effettiva-           e rendeva più complicato, per il gio-
          mente innovativa e, soprattutto, esau-         vane, prefigurare un preciso percorso
          riente? Già le indagini IARD della fine         per il proprio futuro personale;
          degli anni Ottanta indicavano alcune           - l’eclisse di modelli di riferimento forti,
          tendenze che si sarebbero poi affer-           con il venir meno di letture capaci di
          mate nitidamente nel decennio suc-             una interpretazione olistica della società
          cessivo, delineando nuove linee di             e fautrici di un’etica condivisa, ben di-
          sintesi nel rapporto tra giovani e mon-        versa dall’attuale relativismo dei valori,
          do adulto, senza omettere i fenomeni           con forti tratti di frammentazione;

           326     PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
di una quotidianità libera e impreve-
                                                   dibile, foriera di eventi potenzial-
RESUMEN
                                                   mente gratificanti;
Al margen de la conveniente repre-
                                                   - il rifiuto per le scelte irreversibili e
sentación de una “juventud en cri-
                                                   definitive, collegato alla ricerca di
sis”, esta con parte, sin embargo,
                                                   condizioni eternamente “revocabili”
de la hipótesis de que el eterno
                                                   e, appunto, “rischiose”, almeno nella
cambio de los jóvenes se cruza,
                                                   seconda accezione: piuttosto che
hoy, con la velocidad del mundo glo-
                                                   l’impegnativa progettualità individuale
balizado y con los desafíos que éste
                                                   e collettiva, la preferenza tocca la
también lanza a las ciencias sociales.
                                                   continua roulette russa del momento
Si es posible, de hecho, identificar
                                                   e dell’istante, da vivere hic et nunc;
“unidades generacionales” más o
                                                   - l’emersione di una duplice sfiducia,
menos precisas para la juventud de
                                                   “sistemica” - evidenziata da una
décadas anteriores, hoy faltan coor-

                                                                                                   DALLA “CRISI” ALLA “CRISALIDE”: I GIOVANI E IL MUTAMENTO SOCIO-POLITICO / LUCA ALTERI
                                                   pluralità di fattori, tra cui la scarsa
denadas ciertas. Por eso, una refle-
                                                   frequentazione delle urne elettorali
xión sobre los jóvenes del Tercer Mi-
                                                   - e “sociale”, con una forte diffidenza
lenio no se puede desvincular del
                                                   verso l’Altro, soprattutto quando
análisis de la involución de las de-
                                                   non partecipe del “patto costitutivo”
mocracias liberales, a la que la ju-
                                                   della comunità e portatore di ele-
ventud responde acentuando su ha-
                                                   menti di estraneità.
bitual actitud transformadora: cerrada
como una crisálida, pero dispuesta                 2. Giovani e politica
a convertirse en otra cosa.
                                                   Dai punti sopra esposti si desume la
Palabras clave
                                                   posticipazione nell’assunzione di re-
Unidad generacional, conflicto, va-
                                                   sponsabilità e l’auto-assemblaggio
lores, globalización, anomia.
                                                   di un proprio percorso etico, con
                                                   un’attività di costante interpretazione
- l’acquisizione di una moralità su                e re-interpretazione dell’agire collet-
due livelli, una valida all’interno della          tivo e l’incidenza delle variabili strut-
scuola e della famiglia - dove ormai               turali. Mediando tra soggettività e re-
la vecchia conflittualità ha ceduto il             sponsabilità, il contesto crea sinapsi
passo a una placida acquiescenza                   tra la dimensione economica e quella
- e un’altra potabile per i diversi                politica: come ignorare, del resto,
sottogruppi sociali ai quali il giovane            che al tramonto della società indu-
appartiene, non senza contraddi-                   striale “classica” - che affidava alla
zioni e overlapping;                               classe operaia del Primo Mondo la
- l’ambivalenza del concetto di “ri-               produzione delle merci e utilizzava il
schio”, identificato da un lato come               Terzo Mondo al massimo come sboc-
una condizione connessa a più livelli              co per la sovrapproduzione - abbia
di precarietà (ambientale, lavorativa,             corrisposto la crisi della modernità
familiare), dall’altro come archetipo              politica, in cui gli istituti del partito,

        RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVIII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2020   327
del sindacato, della famiglia nucleare          oggi non viene più chiesta una “visione
          e della scuola-università non riescono          del mondo” - quasi che si volesse li-
          più a garantire legittimità al sistema          berarle dal peso metafisico di una
          politico liberaldemocratico? Ne con-            completa Weltanschauung - ma solo
          segue l’offensiva degli interessi eco-          un opinionismo da talk-show, non a
          nomici, che trasportano nel Primo               caso appreso proprio dai talk-show
          Mondo le condizioni lavorative nel              o da qualche maramaldo Tribuno dei
          passato prerogative del Terzo e vanno           Social. Quale responsabilità si impone,
          a colmare il vuoto di leadership della          se esiste uno squilibrio importante tra
          politica contemporanea.6 Allo stesso            le discipline presenti nel paniere dei
          modo, Weber teorizzava l’etica della            valori (la genetica, l’economia, la poli-
          responsabilità nel momento in cui era           tica, la religione) e il background cul-
          necessario un bilanciamento tra                 turale messo a disposizione di chi si
          l’ascesa dello Stato moderno e la sua           affaccia alla vita adulta? Quale coe-
DOSSIER

          burocratizzazione nella nota “gabbia            renza può essere richiesta se la vita, la
          di acciaio”, con la conseguente istan-          morte, la sessualità, l’identità e i ruoli
          za per una soggettività “compatibile”.          di genere diventano oggetto di nego-
          Oggi, al contrario, l’involuzione dello         ziazione, quasi alla ricerca dell’incontro
          Stato e la sua rinuncia a svolgere la           tra la domanda e l’offerta di un’etica
          funzione di integrazione dei subalterni         declinata in senso pratico, “azione”
          incide sulle condizioni materiali della         prima ancora che “pensiero”?
          vita sociale e sulla diffusione di un’eti-      Il vivere di ogni giorno, infatti, richiede
          ca condivisa. Sotto la cenere cova,             - prima ancora delle gesta eroiche o
          infatti, “la fiamma della convinzione            degli eventi eccezionali - una linea di
          pura”, - evidente nell’opzione jihadi-          condotta “operativa”, che Carmen
          sta, che mira a debellare gli ultimi re-        Leccardi definì un know-how etico
          sidui dell’Illuminismo, più che l’Occi-         routiniero7 e che mira a creare tanti
          dente tout court - ma presente, in se-          piccoli travet dei codici comporta-
          dicesimi, anche nelle più consultazioni         mentali correnti, che ri-personalizzano
          elettorali di anni recenti, che spesso          l’intersoggettività, ma trattano la re-
          hanno prodotto esiti “imprevedibili”,           sponsabilità/risposta come fosse una
          quantomeno imprevisti dai maggiori              procedura. D’altronde, se la vita quo-
          analisti. Dalla Brexit a Trump, dalla           tidiana si sub-politicizza, è plausibile
          sconfitta della riforma costituzionale           che la morale diventi il vademecum
          di Renzi agli exploit dei diversi partiti       delle micro-interazioni, giocate tra la
          anti-sistema, in un percorso iniziato           spinta dell’individualità, da un lato, e
          idealmente quindici anni fa, al tempo           le pressioni della conformità dall’altro.
          della bocciatura franco-olandese del            Il percorso, però, non è completa-
          Trattato costituzionale europeo: voti           mente pacificato: dubbi e incertezze
          rabbiosi, espressi “di pancia”, voti            lo costellano. Il problema principale
          “periferici”, voti a perdere, che spesso        non è situato nell’insidia della stan-
          hanno coinvolto primariamente le ge-            dardizzazione delle strategie di rispo-
          nerazioni più giovani, le stesse a cui          sta - peraltro comune ai diversi ten-

           328      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
tativi di ridurre la complessità - ma              va, semplicemente “si astiene” da
nello scarto tra la richiesta di respon-           quella dominante, proponendo nuovi
sabilità auto-definita e la riduzione               usi e norme senza la pretesa, però, di
delle strutture istituzionali che do-              una validità generalizzata.
vrebbero concorrere a formarla. È                  Il risultato è un micro-patto sociale,
quello che Bauman definì «paradosso                 che vale solo per chi è partecipe di
etico della postmodernità»8 e che                  quella subcultura, ma che non si pone
consiste nella contraddizione per                  il problema di rovesciare “lo stato di
cui alla nuova autorità delle scelte               cose presenti”. Non si confonda l’evi-
morali dell’individuo non corrisponde              denza per cui oggi proprio il settore
un’adeguata disponibilità delle risorse            della cultura e delle subculture occupi
sociali. Bauman si riferiva soprattutto            stabilmente il campo dei conflitti tar-
ai principi universali, ai quali approc-           do-moderni:10 si tratta infatti di con-
ciarsi in modo certo, ma oggi la la-               testazioni che hanno a che fare con

                                                                                                   DALLA “CRISI” ALLA “CRISALIDE”: I GIOVANI E IL MUTAMENTO SOCIO-POLITICO / LUCA ALTERI
tenza è allargata alle istituzioni e alle          la spazialità, più che con la politica,
strutture di supporto per la cittadi-              nella modulazione del confine prima
nanza, venute meno le quali il pactum              del quale termina la cultura e oltre il
unionis risulta etereo e sfuggente. Lo             quale inizia la subcultura. Il rapporto
Stato non dà più, chiede soltanto e                tra le due dimensioni è di quantità,
toglie anche il diritto di immaginare              più che di qualità: appartenere a una
mondi altri: si pensi alla ricerca del             subcultura, infatti, significa condivi-
Mito, che secondo Nietzsche avrebbe                dere un sottogruppo, la cui agibilità,
dovuto sostituire la Storia, ma che in-            però, è determinata, quasi “conces-
vece cede il posto a una sorta di                  sa”, dalla cultura mainstream, pronta
pragmatismo nel quale gli elementi                 a cooptarne istanze innovative e com-
simbolici costituiscono gli strumenti              patibili. L’orizzonte attuale del con-
per la normale quotidianità.                       flitto, quindi, non è sintetizzabile nel
Non c’è più la controcultura, che per              ‘contro’, quanto nella volontà di
Luciano Gallino rappresentava il pri-              smontare la dicotomia ‘sopra/sotto’,
mato dell’affettività e dell’emotività             tra un indirizzo culturale principale e
contro la ragione9 - ma anche la dila-             uno subalterno.
tazione della coscienza e il tentativo             Quest’ultimo rifiuta l’ordine spaziale
di superare i limiti sensoriali - in               vigente e cerca la fluidità, la contami-
quanto non c’è più neanche una cul-                nazione, la mobilità. Nei contesti più
tura a cui contrapporsi, solo una mo-              virtuosi viene a formarsi una sorta di
dellistica di fredda efficienza, all’in-            sprawl culturale, cioè un conglome-
terno della quale far rientrare il claim           rato disordinato di spazi, di tempi, di
dell’onestà, una sorta di blob indiffe-            identità e di issue, orgogliosamente
renziato nel quale inglobare l’intera              orizzontale, tale da disegnare una
classe politica. Non più controcultura,            mappa delle nuove complessità. Gli
quindi, ma subcultura, nella quale il              individui, soprattutto i più giovani, si
giovane è incapace di produrre una                 trovano ad attraversare i frammenti
meta-narrazione originale e alternati-             dell’io e dell’Altro, plasmando il loro

        RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVIII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2020   329
coinvolgimento nella società secondo           della società civile, la politicizzazione
          le caratteristiche della “nuova politi-        dei diversi campi dell’agire sociale,
          ca”: non esiste più un Palazzo d’in-           l’attivismo 2.0, la diretta accountability
          verno da conquistare, ma una serie             che i cittadini esigono dai loro rap-
          policentrica di poteri, non di rado in         presentanti costituiscono le variabili
          contraddizione tra loro. Qual è - se           innovative di un panorama parteci-
          esiste - lo spazio per le issue conte-         pativo in profondo mutamento, nel
          statarie? Oppure, al contrario, la ge-         quale però, più che la Politica, sono
          nerazione dei Millennials non sarà             in crisi le organizzazioni e le strutture
          contraddistinta dall’antagonismo po-           politiche; più che il Partito, è in crisi il
          litico, come accadde a buona parte             party on the ground,11 più che la so-
          di quelle precedenti? Se la cultura            vranità, è in crisi la sua declinazione
          giovanile non è più “contro” e la po-          statale; più che gli organi assembleari,
          litica non espressamente “anti qual-           sono in crisi i luoghi fisici del decision
DOSSIER

          cosa” è possibile che esista una con-          making, divenuto progressivamente
          tinuità valoriale tra le generazioni e         più etereo, volatile, transnazionale;
          che la conflittualità di quelle più gio-        più che la centralità del Lavoro, infine,
          vani persegua solamente il pieno in-
                                                         come ambito privilegiato della Politica,
          gresso nella “società degli adulti”?
                                                         è in crisi proprio l’occupazione come
          La tardo-modernità, d’altronde, esalta
                                                         valore significante dell’individuo.
          le differenze identitarie, anziché cer-
                                                         Fare politica significa porre le relazioni
          care di omogeneizzarle, e offre ai cit-
                                                         sociali sul livello più alto possibile di
          tadini nuove dimensioni aggregative
                                                         generalità, che renderebbe virtual-
          (il territorio, il consumo, i protocolli
                                                         mente impossibile, come ci ricordava
          comunicativi) all’insegna della tra-
                                                         Leonardo Morlino,12 un’effettiva in-
          sversalità politica e del superamento
          del paradigma della redistribuzione.           dagine empirica, se non mediante un
          Chi opina che ciò avvenga in conti-            congruo equilibrio tra la distintività
          nuità con quanto statuito, nella se-           puntuale della politica e la sua “es-
          conda metà del Novecento, dalla                senza universale”. È possibile oggi ri-
          Nuova Sinistra dimentica come, al-             scontrare quel punto di incontro, pas-
          l’epoca, le istanze di liberazione na-         sando dall’unità teorica fondamentale
          zionale, di riconoscimento culturale e         a una teoria generale della politica?
          di promozione delle differenze avve-           Per farlo, è necessario - quasi inevi-
          nissero secondo un profilo di supe-             tabile - “attraversare” per le nuove
          ramento del capitalismo e non nel di-          generazioni e la loro idea di parteci-
          sinteresse verso il quadro economico           pazione: cosa pensano del concetto
          e i rapporti di produzione.                    di potere, della divisione in classi, del
          In un contesto del genere la Politica          sistema partitico, della distinzione tra
          continua a offrire percorsi di resilienza      le élites e la massa, dei meccanismi
          e vecchi ancoraggi, all’insegna di una         di solidarietà? In una sola parola, per
          contemporaneità che non intende ab-            quanto “archeologica”, cosa pensano
          dicare il suo ruolo: il protagonismo           della quidditas della politica?

           330     PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
3. Non generazioni, ma “unità                      nica soffre un oggettivo deficit di ana-
generazionali”                                     lisi, spesso limitandosi all’enuncia-
                                                   zione apodittica del “prolungamento”
Una premessa è d’obbligo: lo sguardo
                                                   della condizione giovanile, “stirac-
sociologico sulle giovani generazioni
                                                   chiata” come una coperta lisa e in-
- rinforzato da ricerche empiriche che
                                                   tenta ad ammantare - senza sostan-
legittimino le affermazioni espresse -
                                                   ziali differenze - adolescenti, ventenni,
è quanto mai complicato in una so-
                                                   trentenni e quarantenni, magari sulla
cietà, come l’attuale, che non è più
                                                   base del semplice assunto di condi-
rappresentabile come un fiume - a
                                                   videre la passione per lo stesso vi-
onta della tanto sbandierata “fluidità”
                                                   deogioco oppure di essere seguaci
dei nostri tempi - quanto, più pro-
                                                   della medesima fiction. Di contro, la
priamente, come «un insieme di poz-
                                                   possibilità di valorizzare l’approccio
zanghere e piscine».13
                                                   longitudinale diventa effettiva se viene
L’intervento scientifico del ricercatore

                                                                                                   DALLA “CRISI” ALLA “CRISALIDE”: I GIOVANI E IL MUTAMENTO SOCIO-POLITICO / LUCA ALTERI
                                                   valutata l’incidenza sulle nuove ge-
deve, dunque, trovare il giusto bilan-
                                                   nerazioni di alcune variabili che - per
ciamento tra due punti di partenza:                quanto in maniera frammentata e a
da un lato, il dato per cui gli apparte-           volte sfuggente, rispetto al setaccio
nenti a una generazione condividono                della ricerca empirica - sono oggi dri-
oggettivamente tratti comuni, essen-               ver di mutamento sociale, culturale
do stati socializzati nel medesimo                 ed economico. Ci riferiamo al pro-
contesto storico; dall’altro, l’evidenza           cesso di globalizzazione, giunto a
per cui l’oggetto stesso dell’indagine             piena maturazione in virtù dei miglio-
- le giovani generazioni - si presenta             ramenti infrastrutturali e tecnologici,
come mutevole e in perenne cambia-                 da un lato, e delle facilitazioni norma-
mento: una sorta di caleidoscopio al               tive per la mobilità transnazionale,
cui interno «troviamo giovani centrali             dall’altro: allo stesso tempo, non si
e giovani marginali, giovani relegati              può fare a meno di notare come la
in una condizione di spettatori e gio-             “derivazione ideologica” al mondo
vani che ambiscono ad affermarsi                   globalizzato - nel quale, veniva an-
come attori, che non si limitano a ri-             nunciato trionfalmente, libero mercato
flettere passivamente il mutamento                  e diffusione della democrazia avreb-
sociale e politico, ma che contribui-              bero finito per coincidere - abbia tra-
scono ad orientarlo».14 Troppo co-                 dito le sue premesse.
modo, quindi, fermarsi sciattamente                L’attuale fase storica ha conosciuto,
a una descrizione di prammatica, che               infatti, un clamoroso rallentamento
parla di una generazione apatica, ri-              della crescita economica - ben prima
piegata nel privato, indifferente a                dell’esplosione della pandemia - un
valori politici e ideologie, sostanzial-           aumento delle disuguaglianze, l’in-
mente narcisista e proiettata solo al              sorgere di molteplici conflitti di bassa
soddisfacimento di piaceri, peraltro               e media intensità, infine un generale
labili e omogeneizzati. Allo stesso                deterioramento proprio della demo-
tempo, anche la dimensione diacro-                 crazia liberale, attanagliata dal “voto

        RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVIII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2020   331
populista” e spesso ridotta a mera              apatica e disinteressata, sottolinean-
          procedura di trasformazione del con-            done - invece - la tendenza a rein-
          senso - peraltro espresso da una                ventare forme di attivismo sociale e
          porzione sempre minore di cittadini -           politico, pur nella difficoltà di indivi-
          in seggi. La seconda caratteristica -           duarne espressioni generalizzabili e
          inevitabilmente legata alla prima - ri-         continuative. L’incidenza delle sud-
          guarda il processo di individualizza-           dette variabili - e delle relative ambi-
          zione, che si radicalizza tanto da evi-         valenze - sulla condizione giovanile
          denziare la costruzione di biografie             ha finora prodotto una pluralità di
          autodefinite e personalizzate, prive             concetti e di definizioni che cercano,
          di binari ascritti e riferibili a classi so-    a fatica, di racchiudere una “unità ge-
          ciali o ceti. Per quanto le basi materiali      nerazionale” forse semplicemente ir-
          della vita sociale abbiano un’impor-            rintracciabile, ai giorni nostri. In un
          tanza addirittura sempre crescente,             recente passato, invece, alcuni espe-
DOSSIER

          si assiste alla separazione tra la so-          rimenti sociologici hanno tentato -
          cialità e la compresenza fisica, come            prendendo spunto da un classico co-
          pure tra la prossimità sociale e quella         me Karl Mannheim16 - di catalogare
          geografica: qui entra in gioco la terza          le coorti di età più giovani, come
          variabile, vale a dire il ruolo dei mass        attori (attivi e passivi) di un mutamento
          media nel ridefinire i legami sociali e          sociale riscontrabile dalla comparsa
          le forme di sociazione con importanti           delle ideologie in poi. Il buon esito del
          ricadute anche nella dimensione po-             suddetto tentativo17 ne suggerisce
          litica. La precarizzazione lavorativa -         una veloce sintesi, nella quale pos-
          favorita da norme, coerenti in molte            siamo distinguere quanto segue.
          parti del mondo occidentale, volte a
          raddrizzare quel saggio di profitto in           3.1. I giovani dei fascismi
          progressiva caduta dagli anni Settanta          Si tratta delle generazioni che, negli
          dello scorso secolo - non è disgiunta,          anni Venti e Trenta del Novecento,
          infatti, da analoga incertezza esisten-         diventarono il principale settore di in-
          ziale e politica, con una sostanziale           tervento degli Stati autoritari e totalitari
          divaricazione degli esiti: da una parte         che si formarono in Italia e in Germa-
          l’exit, vale a dire la fuga verso l’asten-      nia. Recettori passivi di una propa-
          sione (con la variante del voto popu-           ganda martellante, alcuni di loro dan-
          lista, che fa perno sul medesimo di-            no vita a esperienze politiche che si
          sagio), dall’altra la riconfigurazione,          indirizzeranno verso finalità diame-
          soprattutto per i più giovani, dell’im-         tralmente opposte rispetto ai deside-
          pegno nel sociale e nella politica.             rata del regime di turno: è il caso
          Questo secondo percorso, meno                   degli Arditi del Popolo che, nati nel
          “mediatico” e più silenzioso del primo,         1921 da una scissione interna alla
          nell’ultimo decennio è stato oggetto            sezione romana degli Arditi d’Italia, si
          della meritata attenzione scientifica,15         opporranno alle violenze squadriste
          che ha sostanzialmente smentito la              e difenderanno i quartieri popolari
          comoda narrazione di una gioventù               dalle incursioni delle Camicie Nere.

           332      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
Pur spazzati via dal fascismo, rap-                 nicazione di massa, che ne era inti-
presenteranno comunque un pro-                      mamente connessa. Proprio i giovani
dromo di opposizione politica al go-                proletari mostrano i tratti più marcati
verno di Mussolini. La stagione della               dell’auto-costruzione di nuovi costumi
Resistenza vedrà l’impiego, almeno                  di vita e di idoli innovativi: a partire
in Italia, di giovani e giovanissimi,               dal mondo anglosassone si svilup-
pronti a militare - con compiti diversi             pano subculture politiche assoluta-
- tra le file dei partigiani; nondimeno,            mente eterodosse rispetto ai modelli
a livello di analisi sociale, continuerà            delle generazioni adulte. Pur essendo
a mancare un opportuno focus sulla                  fenomeni culturali e non politici, tali
figura del “giovane”, la cui soggetti-              turbolenze giovanili risulteranno anti-
vità ancora non appariva in tutta la                cipatrici delle grandi contestazioni
sua nitidezza. A ben vedere, però,                  studentesche del decennio succes-
non era un’assenza percepibile so-                  sivo, quantomeno per la capillarità

                                                                                                    DALLA “CRISI” ALLA “CRISALIDE”: I GIOVANI E IL MUTAMENTO SOCIO-POLITICO / LUCA ALTERI
lamente in determinati contesti so-                 della loro diffusione, che andava per
ciali, ma nell’intera società: non prima            la prima volta al di là dei confini occi-
degli anni Cinquanta, infatti, verrà ri-            dentali (è il caso del Giappone con i
conosciuta in tutto l’Occidente la vi-              Taiyozoku). All’inizio degli anni Cin-
sibilità del giovane, non del giovane               quanta, l’Italia scontava ancora un
“bene” o del “giovinastro”, ma del                  tasso di arretratezza (pur in via di as-
giovane tout court, tale da marcare                 sottigliamento nel corso del decennio)
la sua differenza con i canoni tradi-               superiore a quello degli altri Paesi
zionali della società moderna.                      che conoscono l’insorgenza di modi
                                                    e stili di vita alternativi: ciononostante
3.2. La generazione “scettica”                      sugli organi di stampa incominciano
del secondo dopoguerra                              a profilarsi le prime preoccupazioni
Inizialmente i giovani saranno soprat-              sullo “stato morale” della gioventù
tutto i figli della borghesia, gli unici a           italiana per la comparsa, anche nella
potersi differenziare in quanto “ado-               penisola, di sparuti gruppi di rocka-
lescenti” e “studenti”: i giovani operai,           billies e mods.
invece, erano sostanzialmente privati
                                                    3.3. La generazione della Protesta
della loro adolescenza, dal momento
che la precoce fine degli studi e il re-             La “generazione politica” per eccel-
pentino ingresso nel circuito produt-               lenza è sicuramente in debito con
tivo li rendeva difficilmente distinguibili          l’effervescenza culturale del decennio
rispetto ai genitori. Negli anni Cin-               precedente, per quanto limitata a col-
quanta, a sovvertire l’ordine delle co-             lettivi oggettivamente poco numerosi
se, permettendo l’inclusione dell’ope-              di giovani: l’impegno politico produce
raio nella neonata sfera giovanile, in-             aggregazione nelle scuole, nelle fa-
terviene uno dei principali elementi di             coltà universitarie e nei quartieri, ma
trasformazione della condizione di                  trova linfa continua anche in momenti
giovane adulto: l’avvento della società             culturali (concerti rock, locali alterna-
dei consumi e, con essa, della comu-                tivi, teatrini off). La generazione dei

         RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVIII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2020   333
“sessantottini” è la prima capace di            e consumati gli effluvi, la cultura di
          trasformare una “semplice” subcul-              questa prolungata stagione non è
          tura in una controcultura (vale a dire,         riassumibile in una ideologia o in una
          opposizione politica e ideologica               “teoria” filosofica. Se è palese l’in-
          alla cultura dominante), mediante la            fluenza di varie “contro-culture” (hip-
          messa in opera di “istituzioni alter-           py, beat, culture psichedeliche, orien-
          native” (stampa underground, case               talismi…) come retroterra di una più
          comuni, cooperative, corsi scolastici           generale “filosofia della liberazione”,
          autogestiti, non-professioni), ma an-           volta alla auto-determinazione di pra-
          che grazie al suo prolungamento ol-             tiche, saperi e ritualità, la cultura del
          tre i venti anni del periodo di transi-         ’68 non è riconducibile a un unico si-
          zione giovanile, cancellando i riti di          stema di procedure e di rappresen-
          passaggio (famiglia, scuola, casa,              tazioni. Più che una cultura, è una
          lavoro) che ogni altra sottocultura             idea, la ricerca di uno spazio diverso
DOSSIER

          aveva invece mantenuto.                         rispetto a quello della sinistra clas-
          Il riconoscimento della portata rivo-           sica. A ben vedere, sono le riviste
          luzionaria del Sessantotto, “anno to-           della Nuova Sinistra, più che i gruppi
          temico” per la storia del XX secolo, è          dirigenti delle varie sigle e l’elenco
          un fatto sostanzialmente acquisito.18           dei collettivi “di movimento”, che si
          Nel contesto del caso italiano, il ’68          rivelano essere centri di documen-
          è stato parte di un evento globale              tazione e testimonianza: esse rivela-
          (vale a dire, non può essere ricono-            no la presenza stessa di quel nuovo
          sciuto se non in rapporto a un movi-            movimento, che esprimeva modalità
          mento planetario di contestazione) e            innovative di fare politica.
          contemporaneamente fenomeno spe-                All’interno di tale novità si situa la
          cifico: ha avuto - come è noto - un              proliferazione spontanea e incontrol-
          caratteristico prolungamento (fino a             lata di gruppi e collettivi che inizia fin
          essere interpretato de facto come un            dalla metà degli anni Sessanta a dif-
          biennio, che comprende anche gli                fondere istanze politiche al di fuori
          avvenimenti e le lotte del 1969) e ha           dei circoli e delle sezioni di partito,
          dato vita a un ciclo di contestazione           ma all’interno di quartieri, scuole, uni-
          durato un intero decennio, rendendo             versità. Per la prima volta nella storia
          legittima l’interpretazione che parla           della partecipazione politica di questo
          della “stagione dei movimenti”. Al-             Paese, la presenza di giovani è pre-
          l’interno di tale stagione, sono due gli        ponderante: una ricerca del 1967
          aspetti salienti che sintetizzano i tratti      (dunque all’alba della rivolta genera-
          innovativi dell’evento-’68 e lo rendono         zionale) individua sull’intero territorio
          un momento memorabile anche nel-                nazionale 312 gruppi di base, equa-
          l’ottica generazionale: la produzione           mente distribuiti tra grandi città e pic-
          congiunta di una “nuova cultura” e di           coli centri.19 La composizione sociale
          una “nuova politica”. Proprio per il            è caratterizzata da un 35,5% di stu-
          suo rapporto di reciprocità con i mo-           denti (a cui aggiungere insegnanti e
          vimenti che ne hanno prodotti, diffusi          assistenti universitari, per un totale

           334      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
del 54,5% degli attivisti intervistati)            spesso, però, a discapito di passi
come gruppo principale; per quanto                 concreti verso una effettiva compren-
concerne l’età, il 77,5% aveva meno                sione. La data di inizio di questa ge-
di trenta anni ed era in prevalenza                nerazione è collocabile subito dopo il
maschio (il 69%). La prevalenza rela-              Sessantotto, tanto che essa si so-
tiva di gruppi di matrice ideologica               vrappone per un lungo periodo con
cattolica (44,5%), rispetto a quelli di            la precedente, piuttosto che sostituirla
ideologia marxista (19,6%) o mista                 del tutto. C’è un filo logico: il vasto
(15,1%) è un dato relativamente sor-               movimento di lotte sociali cresciuto
prendente, sicuramente meno note-                  negli anni Sessanta e che coinvolse,
vole rispetto alla condivisione di una             nel biennio 1968-’69, fabbriche e
ideologia comune, all’interno del-                 scuole, conosce alla fine del 1969 un
l’istanza dell’extraparlamentarismo:               incrudimento repressivo (strategia
«La ricerca di un nuovo modo di fare               della tensione, strage di Piazza Fon-

                                                                                                   DALLA “CRISI” ALLA “CRISALIDE”: I GIOVANI E IL MUTAMENTO SOCIO-POLITICO / LUCA ALTERI
politica comportante la messa in                   tana, offensiva contro il movimento
crisi delle istituzioni rappresentative            operaio e studentesco…). Come con-
è un denominatore politico comune,                 seguenza (almeno parziale), il dibattito
profondamente radicato a varie                     già in corso sull’uso della violenza nei
esperienze di dissenso e di opposi-                processi rivoluzionari (oppure sem-
zione ed è l’elemento più general-                 plicemente intesi come tali) spinge
mente caratterizzante dei piccoli                  alcune formazioni extra-parlamentari
gruppi».20 In queste esperienze la                 ad aderire alla pratica armata.
dimensione dell’”intellettuale di mas-             Negli anni Settanta, però, la violenza
sa”, in cerca di una sua identità mi-              non è appannaggio solo della mag-
litante e pratico-politica, viene teo-             matica area alla sinistra del Pci, ma
rizzata e praticata, ma non per que-               viene teorizzata e praticata anche
sto organizzata in modo tradizionale,              dalla destra eversiva, con modalità e
intrisa contemporaneamente di una                  presupposti così differenti rispetto
concezione “pedagogica” del fare                   alla prima da non poter essere taciuti,
politica e di una logica “spontanei-               ma neanche approfonditi in questa
stica” che emergerà in modo diffuso                sede. Pur nello sradicamento vissuto
nell’interazione tra militante del grup-           (insito nelle linee stesse del supera-
po spontaneo e protagonista del                    mento della modernità), il militante di
“movimento” studentesco, con con-                  sinistra, infatti, aveva all’epoca un re-
seguenze che l’unità generazionale                 ferente storico e politico ben preciso,
successiva finirà per ereditare.                   rappresentato dalla classe operaia: a
                                                   destra, invece, si guardava con rim-
3.4. La generazione della violenza
                                                   pianto a un soggetto che non esisteva
politica
                                                   più, lo Stato-potenza e il suo impe-
Sul fenomeno armato che si è svilup-               rium. La società organica, fondata su
pato in Italia tra la fine degli anni Ses-          precise gerarchie, a cui faceva riferi-
santa e la prima metà degli anni Ot-               mento il fanatismo conservatore, era
tanta si sono spese infinite parole,                ormai tramontata e i suoi valori con-

        RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVIII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2020   335
siderati irrimediabilmente tramontati.          costruire una grande diga contro il
          Il militante di destra sentiva che la           comunismo;
          sua Patria non era più compresa nello           - neo-fascisti: rivendicano in toto
          spazio geografico di un tempo, né                l’esperienza fascista, ritenendola la
          rappresentata dai partiti, dalle élites         sola adeguata a rispondere congiun-
          economiche, dai rappresentanti delle            tamente alle minacce del collettivismo
          forze armate e (meno che mai) dagli             marxista e dell’individualismo liberale;
          intellettuali “traditori”. Era necessario,      trovano consensi nei giovani di livello
          dunque, un gesto eclatante, che te-             culturale più basso per la compren-
          stimoniasse la persistenza, pur nello           sibilità dei messaggi e lo scarso ap-
          sfacelo valoriale della modernità com-          profondimento teorico;
          piuta, di individui superiori (Übermen-         - tradizionalisti “ghibellini”: più raffinati
          schen), dotati di una inflessibile de-           teoricamente, arrivano all’espressione
          terminazione. La violenza della sinistra        di una Weltanschauung alternativa
DOSSIER

          radicale, dunque, aveva un interlocu-           partendo da basi filosofiche rintrac-
          tore privilegiato (i partiti rappresenta-       ciabili per lo più in Julius Evola. Si op-
          tivi della classe operaia), di cui inten-       pongono al modernismo e al mate-
          deva guastare la riconciliazione con            rialismo, tanto comunista quanto li-
          il “sistema”, e colpiva prevalente-             berale, rimpiangono la ricchezza spi-
          mente i simboli del “potere”: magi-             rituale della pre-modernità. Dal punto
          strati, politici, sindacalisti, controllori     di vista politico ritengono le demo-
          delle agenzie culturali.                        crazie liberali quasi più pericolose di
          La violenza della destra, invece, si            quelle socialiste, per la loro pretesa
          abbatteva sull’intera società civile (si        di influenzare anche le anime dei cit-
          pensi alle stragi ferroviarie e alle de-        tadini, inaridendole;
          flagrazioni in piazza) e aveva l’obiettivo       - tradizionalisti cattolici: considerano
          di un sasso lanciato nello stagno, un           il concetto di “tradizione” come ar-
          grido di dolore e insieme un avverti-           chetipo, non sdegnano le liberal-de-
          mento alla società di massa intorpidita         mocrazie e rifiutano, anzi, i tratti più
          dai media: il consumismo non aveva              secolarizzati dell’esperienza fascista;
          ancora narcotizzato tutti i sensi, né il        - la “nuova destra”: si richiama so-
          comunismo rappresentava l’unica al-             stanzialmente alla categoria di Ge-
          ternativa. Sul modello di “nuovo Stato”         meinschaft (comunità), messa a fuoco
          e sulle modalità/tempistiche per at-            da Ferdinand Tönnies alla fine del-
          tuarlo, però, il dibattito a destra era         l’Ottocento. Individua le società in-
          ancora aperto, in virtù di una diffe-           dustriali del tempo come i luoghi dello
          renziazione dei suoi teorici e militanti        sradicamento, della perdita delle ra-
          in una miriade di sigle con approcci            dici, dell’omogeneizzazione, della “cri-
          diversi, riassumibili generaliter in:           si della civiltà”. Per colmare il vuoto
          - nostalgici: riscontrabili principal-          della Metropolis occidentale vagheg-
          mente nelle generazioni più anziane,            gia un ritorno al mondo del “rito” e
          ricordano il fascismo come una sta-             della “festa” come espressione dei
          gione felice, utile ancora adesso per           “valori agonici” propri delle grandi

           336      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
personalità. La destra comunitaria ri-              vimenti sociali dalla sensibilità liber-
marrà un filone sempre vivo, anche                   taria, autogestionale, pacifista e fem-
se minoritario, nel panorama italiano               minista, portatori di valori post-ma-
della seconda metà del XX secolo: è                 terialisti, preoccupati del degrado
la prima corrente della destra italiana             dell’ambiente, si sono affermati in
capace, inoltre, di creare rete con                 una virulente mobilitazione sia contro
analoghe esperienze europee, in virtù               l’energia nucleare civile, sia contro
di riferimenti culturali stranieri (su tutti,       quella militare, attraverso l’azione di
il francese Alain de Benoist).                      piazza e il voto di protesta. Poco
                                                    inclini a darsi una struttura organiz-
3.5. La “generazione del rischio”                   zativa, i movimenti verdi sono co-
L’ultimo quarto di secolo è stato se-               munque riusciti a conglobare le di-
gnato, nella maggior parte dei Paesi                verse correnti alternative e ambien-
dell’Europa occidentale, dalla com-                 taliste, facendo entrare l’ecologia nelle

                                                                                                    DALLA “CRISI” ALLA “CRISALIDE”: I GIOVANI E IL MUTAMENTO SOCIO-POLITICO / LUCA ALTERI
parsa sulla scena politica dei movi-                arene elettorali: un punto di svolta fu
menti “verdi”. Configurabili inizial-                rappresentato dalla candidatura di
mente come gruppuscoli marginali e                  René Dumont alle elezioni presiden-
poco strutturati, considerati espe-                 ziali francesi del 1974, con il seguente
rienze amatoriali e vergati di utopismo             successo dei Verdi negli scrutini mu-
(con l’obiettivo di un ritorno all’età              nicipali e regionali. Dal 1979 in poi, il
dell’oro pre-industriale), erano arrivati           Parlamento europeo fornirà loro un
a imporsi come credibili concorrenti                palcoscenico privilegiato, fino ad ar-
dei tradizionali partiti politici di sinistra.      rivare al fortunato ciclo della prima
Da allora sono ormai considerati come               metà degli anni Novanta, quando i
una componente della cosiddetta                     Verdi partecipavano contemporanea-
“Nuova Sinistra”, capaci di imporre                 mente al governo di cinque Paesi eu-
le proprie issue all’interno del pubblico           ropei (Finlandia, Italia, Francia, Ger-
dibattito. Nel farlo, sono stati sicura-            mania e Belgio), con l’aggiunta del-
mente aiutati dalla nuova sensibilità               l’appoggio esterno in Svezia.
ecologista (intesa in senso lato, dal-              Legato a tematiche ambientaliste, ma
l’ambientalismo classico alla salubrità             dotato di un respiro ben più ampio, è
alimentare), tale da porsi come l’unica             il movimento pacifista che si mobilita
ideologia politica nuova nel panorama               contro l’istallazione di missili nucleari
politico dalla fine della II Guerra Mon-             a Comiso e che risulterà tra i fondatori
diale. Comparsi durante gli anni Set-               della successiva mobilitazione “No
tanta in numerosi Paesi europei (per                global”. Gli anni Ottanta, infine, co-
quanto isolate voci allarmistiche sui               noscono anche le ultime significative
danni dell’industrializzazione fossero              ondate del movimento femminista,
diffuse già da almeno un paio di de-                che proprio in questo decennio vede
cenni), i primi gruppi ecologisti usci-             concretizzarsi, ai fini di un’approva-
rono dal militantismo associativo e                 zione legislativa, norme che acco-
dai circoli della sinistra alternativa              glievano le istanze di uguaglianza
post-sessantottina. Questi nuovi mo-                giuridica tra uomo e donna. In Francia

         RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LVIII NUMERO 3 • SETTEMBRE/DICEMBRE 2020   337
viene approvata nel 1985 una seconda            ciale che sarebbe potuto durare in
          legge che prevede il divorzio con-              eterno».21 Tale convinzione si “antro-
          sensuale, la depenalizzazione del-              pomorfizza” nella figura del paninaro,
          l’adulterio e la completa parità dei            un soggetto interclassista che sim-
          coniugi nella gestione del patrimonio           boleggia il tentativo del giovane pro-
          familiare. In Italia, Spagna, Portogallo        veniente dalla classe popolare di av-
          e Grecia negli anni 1975-1980 ven-              vicinarsi alle soglie del benessere e a
          gono approvate leggi di riforma che             uno stile di vita simile a quello dei figli
          affrancano le donne dalla tutela ma-            della upper class, scavalcando con
          ritale. In Spagna il divorzio è introdotto      decisione, dunque, la distinzione tra
          nel 1981, in Grecia l’anno dopo; an-            atteggiamenti “borghesi” e atteggia-
          cora in Francia, nel 1981, viene inau-          menti “proletari”. I paninari altro non
          gurato il Ministero dei Diritti delle           sono che l’equivalente degli inglesi
          donne, il cui scopo era quello di im-           Casuals e con questi condividono al-
DOSSIER

          porre l’uguaglianza di condizione tra           cuni tratti che li rendono classificabili
          i sessi, mentre, sempre in quell’anno,          come giovani di destra, per quanto
          le Nazioni Unite promuovono la Carta            inizi a vacillare l’opportunità di una
          dei diritti delle donne contro la violenza
                                                          distinzione intra-giovanile sulla base
          e i casi di discriminazione.
                                                          del cleavage destra/sinistra: nati in
          Gli anni Ottanta non si caratterizzano
                                                          un tempo che conosceva il riflusso
          solo per una maggiore consapevo-
                                                          dell’agire politico e l’esaltazione di
          lezza dei rischi ambientali connessi
                                                          pratiche edonistiche (anche estreme,
          all’innovazione tecnologica e all’uso
                                                          con il boom delle tossicodipendenze),
          indiscriminato di delicate fonti ener-
                                                          i paninari si mostrano attratti dagli
          getiche: la generazione successiva a
                                                          stereotipi della cultura popolare sta-
          quella “politica” per eccellenza co-
          nosce una forte aggregazione anche              tunitense (trash-food, serial e telefilm
          intorno alla cultura del consumo, si            d’azione), sono sciovinisti, maschili-
          riconosce in una identità mass-me-              sti, xenofobi. Non si può parlare di
          dializzata, definisce la propria strati-         una vera militanza politica a destra,
          ficazione sociale anche mediante il              tanto che i loro luoghi di aggregazio-
          possesso o comunque la ricerca di               ne non sono i circoli e le sezioni di
          oggetti e servizi simboli di un certo           partito, quanto le comitive, i gruppi
          status. Gli anni Ottanta sono testimoni         di amici, i bar di periferia, le curve
          di una forte crescita economica (per            degli stadi (dove incomincia a svi-
          quanto limitata ad alcuni strati di po-         lupparsi una subcultura che esplo-
          polazione), tanto che molti giovani             derà nel decennio successivo). Allo
          vedono a portata di mano un certo li-           stesso tempo, sono le marche di ab-
          vello di benessere: «Si pensava col-            bigliamento (giacconi Moncler, scar-
          lettivamente - ci si voleva far colletti-       pe Timberland, jeans Levi’s), più che
          vamente pensare - che ci si trovasse            la simbologia politica, a fungere da
          in un protetto e brillante ventre di            collante e segnare un abbozzo di
          vacca del benessere e della pace so-            omologazione interclassista.

           338      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
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