Rivista della FIE - Federazione Italiana Escursionismo
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Rivista della FIE - Federazione Italiana Escursionismo Già ente morale, fondato nel 1946 - Personalità Giuridica riconosciuta con D.P.R. 23 novembre 1971 n. 1152 - Associazione di Protezione ambientale D.M.A.T.T.M. n.224 del 23/05/2018 Aderente alla Federazione Europea Escursionismo - Europäische Wandervereinigung - European Ramblers’ Association - Fédération Européenne de la Randonnée Pédestre ANNO 63 - NUMERO 2 - DICEMBRE 2022
In questo numero Editoriale L’escursionismo per i giovani Organo ufficiale della di Mimmo Pandolfo............... 3 delle scuole FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO di Munaretti Antonio - Rivista fondata nel 1959, La “53a” Conferenza della iscritta al Tribunale di Torino European Ramblers Association Massera Catherine ............. 42 al n. 1961 del 26-09-1968 di Angelo M. Latorre ............. 4 L’escursionismo, i sentieri che ci Anno 63 n. 2 - Dicembre 2022 Meeting internazionale portano sulle alte vette della FiE – Comune di Almese DIRETTORE RESPONSABILE “Digihike” in Portogallo Giampaolo Olivari di Renato Scarfi .................. 11 Progetto “Jo Volontari” di Antonio Munaretti ........... 44 DIRETTORE EDITORIALE lI sentiero E1 in Italia, Domenico Pandolfo il percorso ufficiale Genova: camminare in città di Maurizio Boni.................. 23 lungo un circuito nel levante, DIRETTORE ORGANIZZATIVO tra crêuze e strade… Fabrizio Rocci L’escursionismo, i sentieri che di Maurizio Lo Conti .......... 45 ci portano sulle alte vette COMITATO DI REDAZIONE della vita! Escursionismo Urbano Mariacristina Andreotti, Alessio Capanni, di Lorenzo Schia................. 27 Riserva naturale Salvatore Donnarumma, Gianfranco Gallotti, di Monte Mario a Roma Andrea Olcese, Alberto Soave. L’ecomuseo quale nuova sfida di Natalino Appetecchia...... 53 per lo sviluppo del territorio HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO DipingiAMO Capri - di Simona Fracasso ........... 31 Domenico Pandolfo, Angelo M. Latorre, Renato Punta Campanella al tramonto Scarfi, Maurizio Boni, Lorenzo Schia, Simona Raduno regionale veneto FIE di Ida Auletta....................... 57 Fracasso, Maria Grazia Comini, Antonio di Maria Grazia Comini ...... 38 Isola di Caprera Munaretti - Catherine Massera, Maurizio Maurizio Servidio un Un tesoro ambientale Lo Conti, Natalino Appetecchia, Ida Auletta. escursionista al servizio sociale immerso nella natura di Renato Scarfi.................. 40 di Renato Scarfi.................. 59 FIE Sede Legale e Operativa: Via Imperiale, 14 - 16143 Genova Tel. 010 351 5736 MAIL La Federazione Italiana info@fieitalia.it redazione@fieitalia.it Escursionismo INTERNET Augura a Tutti www.fieitalia.com www.marciaregolarita.it Buon Natale e www.sentierieuropei.it www.era-ewv-ferp.com Felice Anno Nuovo SOCIAL Mimmo Pandolfo @fieofficial Presidente FIE @FieItalia fie_italia FIE-Federazione Italiana Escursionismo STAMPA Arti Grafiche Francescane Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende ri- Corso Europa, 336 -16132 Genova spettare la piena libertà di giudizio. La direzione della rivista resta a disposizione di tutti info@agfrancescane.com gli eventuali detentori di diritti d’immagine non individuati o che non sia stato possibile raggiungere per l’assolvimento degli obblighi di legge. La riproduzione totale o parziale degli articoli non è vietata, purché siano citati la fonte e gli autori. 2 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
EDITORIALE I l tempo scorre, inclemente ed inesorabile. Sembra ieri e siamo di nuovo in prossimità del periodo più bello dell’anno, il periodo delle festività natalizie. Le feste, in generale, illuminano con il sorriso il volto delle persone in quanto esse sono portatrici di senti- menti allegri, spensierati, dolci e profondi. Qualche volta le feste sono anche foriere di sana malinconia, di emozioni struggenti, soprattutto se ci si volta a guardare il passato, le emo- zioni che esso ha procurato, le persone che si sono incontrate, le cose che si sono realizzate, le vicissitudini che hanno caratterizzato il percorso. Ecco, tutto questo è quanto sto vivendo in questo scorcio di fine anno, mentre scrivo questo editoriale, l’ultimo che scriverò per la rivista Escursionismo, in virtù del fatto che il mio secondo mandato alla presidenza della FIE sca- Πάντα ῥεῖ (panta rei), dicevano gli antichi greci. In effetti è proprio così, tutto passa. Tut- drà il prossimo mese di aprile. to è in divenire e nessuno di noi può rendersi immune dallo scorrere del tempo, non ci si può Mimmo Pandolfo sospendere da questo fenomeno universale, inarrestabile. Con il tempo si impara a governare Presidente FIE le emozioni, a gestire le crisi e ad apprezzare quanto si è fatto o a criticare le proprie scelte quando queste non sono state veicolo di risultati soddisfacenti. Mi perdonerete se approfitto di questo spazio per accennare al mio stato d’animo, al racconto di come mi sento mentre scrivo questo editoriale, per la prima volta (probabilmente) esplicitamente meno tecnico e più interiore. Il bilancio complessivo di questo doppio mandato alla presidenza della FIE sarà redatto per il prossimo mese di aprile, in maniera da raccontare all’Assemblea dei Presidenti delle Associazioni, stati d’animo e una sintesi delle cose realizzate, di quelle che sono in itinere e di quelle che sono rimaste nel cassetto, in attesa che altri, se lo riter- ranno utile, vogliano dargli corpo. Questi quasi otto anni sono stati un periodo ineguagliabile, CARISSIMI intenso e appagante. Spesso le forze fisiche sono arrivate al limite della loro disponibilità e quan- do ciò è successo è stata la vostra presenza, il vostro affetto che non ho mai smesso di sentire, il PRESIDENTI vostro entusiasmo e la vostra passione che mi hanno assicurato, come diceva una pubblicità di qualche tempo fa, una super ricarica capace di far superare la stanchezza! Grazie! La FIE avrà CARISSIMI sempre bisogno della passione dei suoi Presidenti, dei suoi Tesserati, dei suoi Amici per poter pro- seguire nel cammino che è stato avviato nel 1946, successivamente rimodulato nel Congresso di TESSERATI Firenze di ottobre dell’anno scorso e che adesso deve essere portato in porto! Per realizzarlo oc- correrà che ognuno di noi porti in dote a questo progetto la propria goccia d’acqua che, insieme a quelle portate dagli altri, costituiranno il mare operoso che forgerà la FIE di domani. Stiamo uscendo dalla piccola dimensione dove in passato abbiamo operato per compiere un cammino che deve ne- cessariamente andare “oltre il confine”! Grazie ancora una volta, ancora mille volte per quanto abbiamo fatto in- sieme e per quanto faremo insieme nel prossimo futuro! Questo numero di Escursionismo mi piace in maniera particolare! Piacerà anche a voi, ne sono certo! Il novero degli articoli in esso contenuti è una miriade di racconti che fanno immergere nel paesaggio italiano, un caleido- scopio di colori e di atmosfere che solo il nostro Bel Paese può garantire. E seppure tutto scorre, resta intatto il fa- scino delle tante località che caratterizzano la penisola, da nord a sud, isole comprese. Il merito di questo racconto è da riconoscere a tutti i nostri giornalisti, in erba o di lunga esperienza poco conta: nei loro racconti c’è l’amore per la propria terra, c’è il racconto della loro passione trasferita nella pratica dell’escursionismo. Alcuni articoli so- no decisamente dei capolavori “tecnici”, altri sono acquerelli che dipingono i luoghi attraversati dagli autori con passi lievi e ponderati, quasi a non voler lasciare traccia, altri ancora raccontano l’uomo, con la sua nobiltà, con la forza del proprio operato che lascia segni indelebili: storie veramente forti e imprese veramente importanti. Credo che dopo aver letto l’intero numero di Escursionismo sarete d’accordo con quanto sto scrivendo. Anzi, vi invito a scrivermi raccontandomi le vostre impressioni. Sarà un ottimo regalo di Natale! Colgo l’occasione per ringraziare quanti hanno reso possibile l’evoluzione di questa testata. Mi riferisco a tutti i componenti della redazione, al grafico messoci a disposizione dalla nostra tipografia e al deus ex machina che la- vora sottotraccia ma in maniera efficiente: mi riferisco al Direttore Giampaolo Olivari, un efficientista per antono- masia. Grazie a tutti voi! Carissimi Presidenti, Carissimi Tesserati e Carissimi Amici della nostra Federazione il panta rei non potrà mai cambiare l’atmosfera di festa serena che ci apprestiamo a vivere in questo mese di dicembre, il mese eletto a scrigno di felicità e di benessere dell’anima da millenni. Buon Natale a voi tutti e alle vostre famiglie! Il mio è un augurio affinché le nostre liturgie, religiose e comportamentali, siano portatrici di momenti sereni, intrisi di gioia, di fra- tellanza e di speranza, alla stregua di oro, incenso e mirra. E in attesa di incontrarci nel nuovo anno per stringerci la mano e per continuare il nostro cammino insieme sotto l’insegna della FIE, auguro a tutti voi e alle vostre fa- miglie Buon Natale e un Felice Anno 2023! DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 3
La “53 a” Conferenza della European Ramblers Association (ERA) la città di Helsin- børg, ad una sola “consonante” di distanza. Non stupisce che Danesi e Svedesi siano general- mente in grado di comprendersi, pur parlando le rispet- tive lingue madre. Ho scritto cornice particolare, in ef- fetti lo è stata per ragioni climatiche e per ragioni so- cioculturali. Il cli- ma è stato davve- ro inclemente con onostante i numeri della pandemia quattro giorni di pioggia battente, con un solo spi- N non accennino a diminuire, la cin- quantatreesima conferenza si è tenuta in presen- raglio di sole, al momento della partenza, in ae- roporto. za, in Danimarca, nella particolare cornice di Hel- La pioggia, presenza costante ed inesorabile, singør. non ha comunque fermato le varie iniziative “ludi- Da Helsingør lo stretto dell’’Öresund sembra che”, nel corso delle quali abbiamo incontrato gli davvero “stretto”, dato che a separare la Dani- indomiti danesi, poco coperti e con bimbi al trai- marca dalla Svezia, in questo punto, ci sono me- no, intenti nel loro “Hygge” quotidiano. no di tre miglia marittime. “Hygge” è una parola davvero speciale, merite- A sottolineare questa vicinanza ci si mette anche vole di una riflessione: pare che derivi da un ter- la lingua: sull’altra sponda, infatti, si attracca nel- mine norvegese che significa “benessere”, ma 4 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
c’è chi sostiene che derivi da “hugge” ovvero ab- welfare, è ormai opinione diffusa che la ragione bracciare, mentre altri pensano che derivi dalla principale di questa felicità risieda nella filosofia parola norrena “hygga” che significa invece “con- Hygge. Nel suo libro “Hygge – La via danese del- fortare”. Tutte e tre le derivazioni sono di fatto la felicità, Meik Wiking, direttore della sezione di presenti nel concetto: “Hygge” (si pronuncia Ju- Copenaghen dell’Happiness Research Institute, ghe, con una aspirata sulla J) è uno stile di vita, prova a darci una definizione: “La hygge è legata che pare essere alla radice della universalmente a un’atmosfera e a un’esperienza più che a degli riconosciuta felicità del popolo danese. L’essere oggetti. È stare con le persone che amiamo. È la da tanti anni ai primissimi posti del Wold Happi- sensazione di essere a casa, di trovarci al sicuro, ness Report commissionato dalle Nazioni Unite, l’avere la propria capitale, Copenaghen, incoro- di essere protetti dal mondo e poter quindi ab- nata più volte come la città più vivibile del mondo, bassare la guardia. Magari semplicemente con- ha probabilmente contribuito alla costruzione del- versando sulle piccole o grandi cose della vita, la fama della Danimar- ca quale “superpotenza della felicità”. Può sembrare esagerato, ma evidentemente non lo è, se è stato addirit- tura fondato l’Happi- ness Research Institu- te, il quale analizza il benessere e la qualità della vita dei danesi, provando ad individuar- ne le cause, per creare un modello da esporta- re nel resto del mondo. Queste cause sono in- dividuabili solo in parte nell’elevato livello del DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 5
godendoci una compagnia tranquilla e silenziosa dal Lussemburgo, per la regione di Eisleck. Per oppure sorseggiando una tazza di tè da soli”. ottenere la certificazione le organizzazioni di Ei- Mi sono soffermato a scrivere dello Hygge perché sleck hanno svolto un importante lavoro di revi- grazie agli organizzatori danesi lo abbiamo respi- sione ed ottimizzazione del catasto dei sentieri, rato in tutti i giorni di permanenza, che si trattasse di unificazione della segnatura, di preparazione di momenti di lavoro o di svago. Ci hanno inse- di documentazione estensiva, cartacea ed elet- gnato, infatti, a lasciare la nostra individualità, per tronica sui sentieri a disposizione dei camminato- vivere in una dimensione collettiva. ri/escursionisti e naturalmente, la costituzione di Delle conferenze cui ho partecipato questa è sta- punti di informazione e l’armonizzazione dell’ac- ta sicuramente la più efficace dal punto di vista cesso alle accoglienze. della comunicazione e proficua per la costruzione Di fatto ottenere la certificazione significa mettere di relazioni umane tra i delegati e rappresentanti. in piedi un sistema di servizi ad alto valore, che Sin dal primo momento ho avuto l’impressione rende necessaria la collaborazione di tutti i sog- che non fosse casuale e infatti non lo era: In tutta getti coinvolti dal fenomeno escursionismo, con la “location” della conferenza, in qualsiasi edifi- un recupero in qualità ed efficienza dei servizi of- cio, c’erano dei punti di ristoro, (inclusi nel prez- ferti. Eisleck era già frequentatissima da cammi- zo), con caffè, frutta e dolci. Intorno ad essi tanti natori e bikers: la volontà di dotarla di una certifi- salottini, dove era possibile fare pausa o conti- cazione di qualità, risiede nella convinzione che nuare a discutere di un tema, in perfetto stile questa possa portare ad un incremento ulteriore “Hygge”. delle presenze turistiche. Dovrebbe essere ormai chiaro che sto approfon- dendo personalmente l’argomento “Hygge”, può La seconda sessione ha riguardato gli eventi in- darsi che questa breve introduzione abbia stimo- ternazionali di cui ERA è partner promotrice, que- lato anche in voi lettori una curiosità che non sti sono: mancherete di soddisfare. ● Winter Walking days a febbraio 2023, Passando dal sociale alla concretezza della con- dove si ripete il modello di una settimana ferenza, anche quest’anno i lavori della conferen- dedicata agli sport in ambiente innevato. za si sono svolti secondo la consuetudine che ● European Mobility Week – dal 16 al 22 prevede le “Know-How Sessions” al venerdì e la settembre 2023 “General Assembly” al sabato. La sessione del ● La European Week of Sport – dal 23 al venerdì, al solito, è stata molto interessante ed 30 Settembre. ha visto anche un mio intervento, quale leader del gruppo di lavoro che si occupa della re- visione del Walk-Lea- der Program. Di que- sto intervento parlerò più avanti, in questo ar- ticolo. La prima sessione ha riguardato la revisione del marchio “ERA Long Quality Trails – Best of Europe”. Esso si arric- chisce di due nuovi li- velli: Il Day Walk (cam- mino su una sola gior- nata) e il livello Region, richiesto ed ottenuto 6 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
L’International Landscape Day del Consi- a voto palese, mi ha eletto Team Leader con la gilio di Europa il 20 ottobre 2023. responsabilità di condurre il progetto. ● Sempre in ottobre i Giochi del Mediterra- Il mio approccio, condiviso dal gruppo è stato quello neo, in Grecia, alle quali potranno parte- di dividere il progetto in quattro fasi principali: ● cipare le selezioni di “Marcia Acquatica” ● Fotografare la situazione corrente dei di Francia, Germania ed Italia. modelli formativi presenti tra le organizza- Alcuni di questi eventi hanno già delle candidatu- zioni affiliate, ricavandone delle informa- re, per esempio la European Week of Sports sarà zioni utili da utilizzare per le fasi succes- organizzata da France Randonnée ad Haute de sive. Lo strumento utilizzato è stato France. quello di un survey interattivo, distribuito In ambito federale si sta pensando di potenziare a tutte le organizzazioni. le funzioni della Commissione Federazione Euro- ● Sulla base dei risultati del survey sono pea Escursionismo, la quale presiedo, per orga- stati individuati i punti di forza e/o le de- nizzare la partecipazione di una rappresentanza bolezze dell’attuale sistema in modo da FIE in questa ed altre manifestazioni paneuro- poterli utilizzare per la definizione degli pee. Si tratta di una novità che potrebbe portare obiettivi del progetto. dei benefici alle affiliate FIE in termini di costru- ● Definire il nuovo framework educativo, zione di una rete di contatti internazionali, per al- da presentare alla prima occasione rac- largare la propria offerta escursionistica ad un li- cogliendo dei feedback e delle proposte vello internazionale. di miglioramento da includere nella ver- La terza sessione ha riguardato invece una ini- sione definitiva. ● Stabilire delle procedure organizzative ziativa di France Randonnée, un ibrido di promo- zione pubblicitaria e sondaggio d’opinione, che interne per la verifica ed il riconoscimen- permette agli escursionisti di votare la propria to delle certificazioni di qualità Walk Lea- Grand Randonnée preferita. Una Grand Randon- der alle organizzazioni che lo avessero née (GR), lo ricordiamo, è un tracciato di lunga richiesto. percorrenza, effettuabile nell’arco di più giorni. Al Il survey ha fornito un quadro completo delle esi- solito i cugini francesi utilizzano a pieno le poten- genze e ha fatto emergere le pratiche migliori già zialità dei media, social inclusi, per cui le loro presenti in alcuni sistemi informativi. Queste in- campagne risultano di grande effetto. La loro pro- formazioni hanno permesso di definire gli obietti- posta è di estendere l’iniziativa ai Sentieri Euro- vi del progetto, utili a circoscrivere il perimetro di pei, gli E-Paths, utilizzando il format per aumenta- intervento. Dei 10 totali riporto i tre che conside- re la presenza di escursionisti su questi tracciati. ro qualificanti: ● Rendere Il nuovo Framework formativo La quarta sessione, come anticipato, mi ha ri- guardato direttamente, quale Leader del gruppo dei Walk Leader conforme agli standard di lavoro che si sta occupando della revisione ed europei, in modo da poterlo utilizzare attualizzazione del Walk-Leader Program, ovvero per armonizzare i programmi di forma- il programma di certificazione di qualità riservata zione esistenti nelle organizzazioni affi- ai modelli di formazione delle Organizzazioni liate. ● Migliorare e incrementare la qualità dei Membro di ERA, per gli Accompagnatori di Escursionismo (Walk Leader). Walk Leader per ridurre il rischio di inci- Per costituire il gruppo, ERA ha chiesto alle orga- denti, grazie ad una migliore gestione nizzazioni affiliate, di indicare, se interessate, del gruppo accompagnato. ● Promuovere lo scambio di idee, compe- una persona di loro fiducia che potesse parteci- pare attivamente al progetto. Tra le candidature tenze e pratiche attraverso i Walk Leader, sono state scelte quelle rappresentative delle possibilmente costituendo una “Comunità principali organizzazioni e che potessero garanti- virtuale dei Walk Leader”. re una efficace distribuzione per area geografica. Tra i diversi principi base del nuovo framework, Il nuovo gruppo, costituito, nella prima riunione e alcuni sono fondamentali: DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 7
di informazioni più culturali co- me ad esempio flora, fauna, sto- ria del territorio di riferimento. I problemi princi- pali del sistema AS-IS sono che: Le com- petenze es- ● senziali e le competenze avanzate dei Walk Leader Fig. 1 risiedono sul- lo stesso li- vello. Il nuovo framework, non obbligatorio, è Per avere dei Walk Leader formati sulle pensato per aiutare le organizzazioni af- competenze essenziali è necessario ● ● filiate che vogliano migliorare il proprio completare un corso relativamente lun- sistema di insegnamento; in questo sen- go di 80 ore. so, la conformità agli standard europei è Molti argomenti posizionati in un solo li- un indiscutibile valore aggiunto. vello rendono difficile raggiungere un ● Le organizzazioni affiliate alla ERA che buon grado di profondità nella trattazio- aderiranno al programma resteranno re- ne degli argomenti. ● sponsabili per la formazione e le qualifi- È data poca enfasi sulle attività pratiche che assegnate ai propri corsisti. dei corsisti. ● La certificazione del modello di insegna- Per superare questi limiti e per rendere il frame- mento con il Framework Walk-Leader work conforme alla European Qualification Fra- ● sarà effettuata ad intervalli regolari, di mework, è stato disegnato un modello a tre livelli, circa tre anni. che aumenta progressivamente la qualità e la Per comprende- re l’evoluzione che il gruppo di lavoro sta effet- tuando, è ne- cessario partire dal modello AS- IS che al mo- mento prevede 80 ore di inse- gnamento. In questo sono costruite delle competenze es- senziali unita- mente ad altre che arricchisco- Fig. 2 no i Walk Ledear 8 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
competenza dei Walk Leader, all’avanzare del livello. Volendo com- mentare, in estrema sintesi, la figura 1, pos- siamo dire che nel livello Basic Walk Leader so- no formati degli accompagnatori di escursionismo che possiedono tutte le compe- tenze essenziali Fig. 3 e basilari per condurre un gruppo in sicurezza. spettivamente nella EQF Level 3, EQF Level 4 e Nel livello Intermediate Walk Leader, l’accompa- nella EQF Level 5, come è ben rappresentato in gnatore di escursionismo è in grado di organizza- figura 2. re trekking su più giorni, in condizioni ambientali Una analisi delle EQF richiederebbe uno spazio anche complesse, come ad esempio terreno in- maggiore a quello riservato all’articolo, mi limito a nevato e possiede buone conoscenze riguardo a riportare alcune caratteristiche essenziali in figu- flora, fauna e storia del proprio territorio. ra 3 e a rendermi disponibile per rispondere ad Nel livello Avanzato sono ottenute le specializ- zazioni per l’accompagnamento di gruppi giova- eventuali richieste di approfondimento. nili o scolastici e di persone con disabilità fisica A questo punto è il momento di porsi la domanda psichica. che sicuramente è rimasta latente per tutta la mia Il framework è quindi passato dalle precedenti 80 descrizione del nuovo modello: “Qual è il benefi- ore alle attuali 130. Il passaggio da un livello al- cio di aderire al nuovo Framework di Formazione l’altro è progressivo, ma non obbligatorio. L’ac- Walk Leader per le organizzazioni affiliate? compagnatore di escursionismo, infatti, potrebbe decidere di fermarsi al primo li- vello, dal quale ottiene le capacità essen- ziali per la conduzione di un gruppo in si- curezza, ad un buon livello di approfondi- mento, senza sentire l’esigenza di prose- guire negli altri. È evidente che ad ogni livello, si acquisi- scono delle competenze specifiche ag- giuntive. Al terzo livello, ad esempio si im- para a gestire la comunicazione e l’intera- zione con le figure collaterali necessarie quando si accompagnano giovani e disa- bili, come ad esempio le professioni sco- lastiche e le professioni sanitarie. Riguardo alla corrispondenza con la Eu- ropean Qualification Framework, i tre li- Fig. 4 velli del modello Walk Leader ricadono ri- DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 9
È evidente che non può esistere una risposta uni- sostenendo, per il completamento del nuovo fra- ca, ma una serie di buone ragioni, delle quali ne mework. Assieme al gruppo di lavoro volevo es- riporto alcune a mio avviso importanti: sere sicuro di stare seguendo la strada giusta, ● Aderire ad un framework comune per- per questa ragione, durante la sessione ho lan- mette lo scambio di walk leader tra diffe- ciato un survey istantaneo, che ha raccolto l’opi- renti nazioni, avendo la certezza di un nione dei presenti. servizio di qualità. Questo è particolar- Senza tediarvi con tutti i risultati della survey, in mente importante nelle cooperazioni figura 4 riporto solo la risposta alle domande re- trans-frontaliere. ● È possibile ottenere dal framework Walk lative alla adozione di un sistema multilivello, Leader, una buona conoscenza per mi- compatibile con gli standard europei. Le altre gliorare la qualità della formazione nella hanno avuto delle percentuali di risposta similari, propria organizzazione confermando la bontà della strada intrapresa. ● È possibile condividere le proprie buone La General Assembly del sabato si è svolta in pratiche in termini di formazione con al- tranquillità, anche in virtù della buona gestione tre organizzazioni europee. economica ed amministrativa attuata dal board di ● Il nuovo Framework si basa sulle prati- ERA-EWV-FERP. che delle organizzazioni affiliate di ERA Da qui l’approvazione di tutte le mozioni a voto e sui principi della EQF, questo significa unanime favorevole. che sono state considerati i sistemi di La cinquantaquatreesima conferenza il prossimo formazioni più forti e le migliori esperien- anno si terrà ad Ilawa in Polonia, seguiranno la ze presenti. Catalogna nel 2024, la Francia nel 2025 e la Ser- ● La EQF fornisce delle linee guida, l’area bia nel 2026. dell’escursionismo e degli sport in natu- ra richiede lo sviluppo di contenuti spe- A questo punto il tradizionale saluto che da quat- cifici, come è avvenuto per altre aree di tro anni chiude i miei articoli sulle conferenze interesse. È quindi ragionevole che ERA: “Uniti nella diversità” è possibile. possa svilupparsi una cooperazione con la European Qualification Authority, la quale detiene la gestione del modello. Angelo M. Latorre A questo punto dovrebbe risultare chiaro che un Delegato FIE presso la ERA-EWV-FERP grande sforzo è stato sostenuto e si sta ancora Presidente del Comitato Regionale Toscano. 10 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
ALhEiRA E MEđiMuRskA GibAniCA Meeting internazionale “Digihike” in Portogallo al 5 al 7 ottobre si è svolta a Carval- rom 5 to 7 October, the international hais (Portogallo) la riunione interna- meeting of the organizations D zionale delle organizzazioni parteci- panti al progetto “Digihike”, finanziato con fondi F participating at the project “Digihike” took place in Carvalhais (Portugal). Digihike is europei del programma ERASMUS+, nato per financed with European funds from the supportare nuove forme di turismo, che vedono programme ERASMUS+ and was born to le aree remote e rurali al centro dell’interesse support new forms of tourism, which see remote del viaggiatore. Un’iniziativa di cui abbiamo già and rural areas at the center of the traveler’s parlato in precedenza. interest. An initiative that we have already written Nel corso dei due giorni di intensi incontri so- about earlier. no state messe a punto le strategie per la defi- During the two days of intense meetings, the nizione delle ultime fasi del progetto, le più de- strategies for defining the last phases of the licate dato che riguardano la stesura del rap- project were developed, the most delicate since porto finale e la disseminazione a tutti i paesi they concern the drafting of the final report and the dell’Unione Europea della documentazione pro- dissemination, to all the countries of the European dotta. Union, of the documentation produced. In particolare, è stata messa a punto l’illustra- In particular, the illustration of some national zione di alcuni percorsi escursionistici nazionali hiking routes and their inclusion in the project site e il loro inserimento nel sito del progetto (www.digihike.eu), which is close to be (www.digihike.eu/it/), in fase di completamento. completed, has been developed. The description La descrizione dei percorsi selezionati, che inte- of the selected hiking routes, which touch DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 11
ressano località lungo tutta la penisola, sarà in- locations along the whole italian peninsula, will serita in italiano, inglese, spagnolo, croato e be included in Italian, English, Spanish, Croatian portoghese. and Portuguese. Ma la riunione ha soprattutto permesso di fi- But the meeting also made it possible to nalizzare il “DigiHike Toolkit”, uno strumento finalize the “DigiHike Toolkit”, a tool designed to pensato per informare e aiutare nell’uso delle inform and help in using digital technologies tecnologie digitali coloro che intendono organiz- those who intend to organize events in their zare eventi nelle proprie aree di interesse. Uno areas of interest. This tool is the main result of strumento che rappresenta il principale risultato the project, together with the ready-made “Guide del progetto, unitamente alla già pronta “Guida for the development of basic hiking skills” per lo sviluppo delle competenze escursionisti- (www.digihike.eu/it/io1/). che di base” (www.digihike.eu/it/io1/). The occasion also propitiated a gastronomic L’occasione ha anche propiziato un incontro meeting that ideally embraced the whole of gastronomico che ha idealmente abbracciato Europe of the Digihike project through the tutta l’Europa del progetto Digihike attraverso countries at the two western and eastern due paesi agli estremi occidentale e orientale extremes among those participating and saw, on tra quelli partecipanti e ha visto, da una parte one hand, the Alheira (pr. agliàira) and on the l’Alheira (pr. agliàira) e dall’altra la Međimurska other hand the Međimurska Gibanica (pr. Gibanica (pr. mejumursca ghibanitsa). mejumursca ghibanitsa). L’alheira è un insaccato tipico dell’area di Mi- Alheira is a sausage typical of the Mirandela randela, una località a breve distanza da Carval- area, a town at short distance from Carvalhais, hais, i cui ingredienti principali sono carne di vo- whose main ingredients are poultry meat latili (pollo, tacchino, anatra) con pane, olio di (chicken, turkey, duck) with bread, olive oil, lard oliva, strutto e aglio. Secondo la tradizione, que- and garlic. sta specie di salsiccia è stata inventata da alcu- According to tradition, this specie of sausages ni ebrei appena convertiti che, dato che l’ebrai- was invented by some newly converted Jews smo proibisce il consumo di carne di maiale, who, since Judaism prohibits the consumption of hanno avuto l’idea di sostituirla con carni di vo- pork meat, had the idea of replacing it with latili. Tradizionalmente, l’alheira viene preparata poultry meat. Traditionally, alheira is prepared on alla griglia e accompagnata da olio di oliva e pa- the grill and accompanied by olive oil and boiled tate lesse. (or baked) potatoes. La Međimurska Gibanica é una torta dolce, Međimurska Gibanica is a sweet cake, nicely graziosamente preparata e offerta dalle rappre- prepared and offered by Croatian representatives, sentanti croate, tradizionalmente presentata co- traditionally presented as layered puff pastry me pasta sfoglia a strati ripieni di noci, formag- filled with nuts, fresh cheese (or cottage cheese), gio fresco (o ricotta), semi di papavero e mele. poppy seeds and apples. Si tratta di un dolce tipico della Croazia setten- It is a typical dessert of northern Croatia, trionale, più saporito, morbido, delicato e calori- tastier, softer, delicate and caloric than the other co delle altre versioni di gibanica presenti lungo versions of gibanica present throughout the tutti i Balcani. Balkans. In estrema sintesi, si è trattato di un’altra In a nutshell, it was another wonderful splendida occasione per mettere a confronto i opportunity to compare the different approaches diversi approcci all’escursionismo in aree remo- to hiking in remote or rural areas and to deepen te o rurali e di approfondire la conoscenza e la the knowledge and trust between the participating fiducia tra i paesi partecipanti, base indispensa- countries, an indispensable basis on which to bile sulla quale continuare a costruire un comu- continue to build a common path of future ne sentiero di future iniziative e attività. initiatives and activities. Renato Scarfi è anche autore del libro “Gui- Renato Scarfi is also the author of the book da pratica per escursionisti curiosi”, Fusta Edi- “Guida pratica per escursionisti curiosi“(Practical tore. guide for curious hikers), Fusta Editore.
il sentiero E1 in italia, il!"#$%&'(%)*#+,#(&#!'-"(-.#("#/%)0*)$*#122(0(-"%# percorso ufficiale !"#$%&'(%)*#+,#(&#!'-"(-.#("#/%)0*)$*#122(0(-"%# Grazie alla preziosa collaborazione di: Silvana Dolli e Paolo Ferrario (Lombardia), Attilio Richetto e #$%&'("%))%"*$(&'+,%"-+))%.+$%&'+/("0'1"2')3%/%"4+))'"("5%+)+"6($$%$'+"78+9.%$0'%:;"'-?(==+"("@%$)%" Carla Tazzer (Piemonte), Emanuele Roccatagliata e Claudio Monteverde (Liguria), Gabriele Rossi (To- A%&&($"75'(9+/=(:;"B9%/C()(">+--%=%D)'%=%"("@)%C0'+"E+/=(3($0("78'DC$'%:;"#%.$'()(">+,,'"7A+,-%/%:;" A%&&($"75'(9+/=(:;"B9%/C()(">+--%=%D)'%=%"("@)%C0'+"E+/=(3($0("78'DC$'%:;"#%.$'()(">+,,'"7A+,-%/%:;" scana), Giuseppe Virzì (Lazio), Fabio Leonardi (Abruzzo), Manuela Borriello (Campania), Giuseppe Ni- #'C,(**("F'$&G"78%&'+:;"6%.'+"8(+/%$0'"7
L’Alta Via dei Monti Liguri / E1 percorre il crinale dell’Appenino Ligure, sospeso fra il mare Mediter- raneo a Sud e la Pianura Padana a Nord, lungo sentieri di montagna che raggiungono una quota massima di 1600 m s.l.m.). Gli ambienti attraversati sono spesso incontaminati in una miscela di montagna e mare, con lo sguardo che può spaziare dalle Alpi Marittime, alla Corsica, alle Alpi Apuane. In corrispondenza della Foce dei Tre Confini, l’Alta Via dei Monti Liguri si dirige a Sud Est verso la costa, mentre il sentiero E1 se ne distacca verso il crinale dell’Appenino Tosco-Emiliano a Nord Est, lungo il raccordo ligure-toscano fino al Passo dei Due Santi, punto iniziale ufficiale del suo tratto To- sco-Emiliano. $(D'+/(" " =%**%" 3%$" *%$=(/&%" %$$'3+" S9" 8'DC$'%" +,# !" "" 5%,,+"0())%"H+--?(==%" 5%,,+"0('"#'+3'" X" +,# T" "" 5%,,+"0('"#'+3'" @$+-(==%"4_N$($+" Z;X" +,# V" "" @$+-(==%"4_N$($+" @+))("0'"@$(=+" Z;P" +,# W" "" "@+))("0'"@$(=+" 5%,,+"0())%"2-+MM($%" !W" +,# Q" "" 5%,,+"0())%"2-+MM($%" E+/=("8%3%D/+)%" Q" +,# X" "" E+/=("8%3%D/+)%" 2())%"0())%"#'%,,'/%" V;W" +,# Z" "" 2())%"0())%"#'%,,'/%" H%$.%D()%=%" X;Y" +,# Y" "" H%$.%D()%=%" 5%,,+"0'"F(/=%$+)%" P;V" +,# P" "" 5%,,+"0'"F(/=%$+)%" 5%,,+"0())%"6+$-())%" P;P" +,# !U" "" 5%,,+"0())%"6+$-())%" 5%,,+"0())("8%9(" Z;W" +,# !!" "" "5%,,+"0())("8%9(" 5%,,+"0())%"2*'/D%$0%" Z;Y" +,# !T" "" 5%,,+"0())%"2*'/D%$0%" 5%,,+"0()"H+--+" !V;P" +,# !V" "" "5%,,+"0()"H+--+" @+))%"@$%'+)+" P" +,# !W" "" @+))%"@$%'+)+" 5%,,+"@(/=+"@$+-'" !X" +,# !Q" "" 5%,,+"@(/=+"@$+-'" 5%,,+"0())%"@%**())(==%" Q" +,# !X" "" 5%,,+"0())%" 6+-("0('"V"@+/M'/'" !Z" @%**())(==%" " Qui il sentiero E1 si sovrappone per lunghi tratti agli storici “sentiero CAI 00” e “Grande Escursione Ap- penninica, GEA”, discostandosene per evitare, ove le varianti siano possibili, tratti di crinale impegnativi `C'"')",(/='($+"B!",'",+3$%**+/("*($")C/D?'"=$%=='"%D)'",=+$'-'"a,(/='($+"@
,=+$'-+O$()'D'+,+;"M$%"=C=='"')"2%/=C%$'+"0())%"F($/%"(")[B$(9+"0'"@%9%)0+)';")("-'==%0'/("0'"@%*$(,(" E'-?()%/D()+"("5'(3("2%/=+"2=(M%/+L"J)"=$%==+"A+,-+"B9')'%/+"0'"B!"=($9'/%"%)"5%,,+"0'"H+--%"A$%.%$'%;"0+3(" -+/M'/%/+"c9.$'%"("E%$-?("7'/"$(%)=R;"')"3($+"a-+/M'/(b"M$%"A+,-%/%;"c9.$'%"("E%$-?(",%$(..("%)-C/(" -(/='/%'%"0'"9(=$'"%"/+$0;",C)"5+DD'+"0('"A$("A($9'/';"9%"*($"-+/3(/&'+/(")%"#B'MCD'+" Q;Z" 5%,,+"#'+3+" @'==R"0'"2%$&%/%" +,# Q" "" 5%,,+"0()"@($$(=+" 5%,,+"0'"5$%0%$(/%" !U;Z" +,# X" "" 5%,,+"0'"5$%0%$(/%" 5%,,+"0())(">%0'-'" TT;X" +,# X" !" 5%,,+"0())(">%0'-'" 2%/"5())(D$'/+"'/"
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+,# P" "" CM+" E+/=("E+=+)%" U;U" +,# T!" "" E+/=("E+=+)%" "E%,,($'%">(&&+" U;U" +,# TT" "" E%,,($'%">(&&+" >'MCD'+"@($3%='" U;U" +,# TV" "" >'MCD'+"@($3%='" 2%/&%" U;U" +,# TW" "" 2%/&%"" @%,%).C+/+\6+$='/+" U;U" Le" tappe Sannite partono da Bocca della Selva / Monte Mutria e scendono nella valle del Fiume Titerno che, dopo Cusano Mutri, si inserisce in una forra molto interessante. Da qui scavalca un'altura e ridi- scende a San Lorenzello, cittadina che fin dal 1500 produce ceramiche di qualità. Si giunge così nella valle del vino Solopaca, superando collinette con vigne a perdita d'occhio. Giunti a Solopaca bisogna Z" superare il Monte Camposauro ed attraversare tutto il Parco fino a giungere al Monte Taburno, da dove " si scende a Montesarchio, sulla Regina Viarum (Via Appia). Qui si supera il limite di Provincia Bene- vento/Avellino e si passa nel Parco del Partenio, meta, soprattutto, di pellegrinaggi religiosi con il Santuario benedettino di Montevergine, edificato nel 1124 da San Guglielmo da Vercelli. Si è passati dalla Valle Cau- dina alla Valle del Sabato, con al centro la Città di Avellino. Da Abellinum, antico insediamento romano sulla Via Appia, l' E1 continua risalendo il Fiume Sabato, toccando la struttura montuosa del Monte Ter- minio ed inserendosi nel Parco dei Monti Picentini. L'intero tratto alterna faggete a vigneti, castagneti, noccioleti e boschi cedui, pianori e corsi d'acqua. Le tappe di attraversamento del Parco dei Monti Picentini sono tutte di media difficoltà e ci consentono di passare dalla Valle del Calore a quella del Sele/Tanagro. Sono caratterizzate da pianori e vette dalle quali si può ammirare il mare del golfo di Salerno. La vegetazione è molto fitta ed è costituita da casta- gneti ben curati e faggete di notevole altezza e vetustà. Superato l'innesto tra Sele e Tanagro si passa nel Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano-Alburni con alcune tappe impegnative che ci fanno attra- versare gli Alburni, ricchi di pianori e grotte carsiche. L'E1 continua verso sud e dopo San Rufo non in- contra altri Borghi se non quello di Sanza, prima del quale sale sul Monte Cervati, la vetta più alta della Campania. Da Sanza l'ultima tappa ci porta a Casalbuono, dove finisce il tratto campano. DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 21
-+/='/C%"3($,+",C0"("0+*+"2%/">CM+"/+/"'/-+/=$%"%)=$'"H+$D?'",("/+/"]C())+"0'"2%/&%;"*$'9%"0()"]C%)(",%)(" ,C)"E+/=("@($3%=';")%"3(==%"*'h"%)=%"0())%"@%9*%/'%L"4%"2%/&%")_C)='9%"=%**%"-'"*+$=%"%"@%,%).C+/+;"0+3(" M'/',-("')"=$%==+"-%9*%/+L" Lasciata la Campania, l'E1, passa in Basilicata. Le prime tappe si sviluppano su un vecchio percorso 8%,-'%=%")%"@%9*%/'%;")_B!;"*%,,%"'/"H%,')'-%=%L"8("*$'9("=%**(",'",3')C**%/+",C"C/"3(--?'+"*($- di +$,+"0'"C/%" una ferrovia dismessa, mentre, da Castelluccio inf., inizia il tratto di penetrazione nel Parco Nazionale M($$+3'%"0',9(,,%;"9(/=$(;"0%"@%,=())C--'+"'/ML;"'/'&'%"')"=$%==+"0'"*(/(=$%&'+/("/()"5%$-+"I%&'+/ %)("0()" del Pollino, con bellissimi pianori e vette che superano i 2000 metri. 5+))'/+;"-+/".())',,'9'"*'%/+$'"("3(==("-?(",C*($%/+"'"TUUU"9(=$'L"" $(D'+/(" " =%**%" 3%$" *%$=(/&%" %$$'3+" S9" H%,')'-%=%" +,# !" "" @%,%).C+/+" 8%D+/(D$+" " +,# !" !" 6+$='/+" 8%D+/(D$+" " +,# T" "" 8%D+/(D$+" 8%C$'%" " +,# V" "" 8%C$'%" @%,=())C--'+"J/M($'+$(" " +,# W" "" @%,=())C--'+"J/M($'+$(" F'DD'%/())+" " +,# Q" "" F'DD'%/())+" >'MCD'+"4("#%,*($'"" " +,## Q" !" F'DD'%/())+" >'MCD'+">CDD'+" " +,# X" "" >'MCD'+"4("#%,*($'" @%9*+"A(/(,(" " +,# X" !" @+))("#%C0+)'/+" E+/=("5+))'/+" " Da" non perdere la visita ai siti del Pino Loricato, splendide strutture arboree di rara bellezza. D'inverno è possibile attraversare il Parco con ciaspole e soggiornare nei Rifugi. Il tratto della Basilicata finisce a Castrovillari in Calabria. Il tratto Calabrese di E1 è in fase di progettazione/realizzazione. 4%"/+/"*($0($(")%"3','=%"%'",'='"0()"5'/+"8+$'-%=+;",*)(/0'0(",=$C==C$("%$.+$(("0'"$%$%".())(&&%L"4_'/3($/+"g" Oltrepassato lo stretto di Messina, il sentiero E1 prosegue inizialmente in direzione SudOvest, attraversando i *+,,'.')("%==$%3($,%$("')"5%$-+"-+/"-'%,*+)("(",+DD'+$/%$("/('">'MCD'L"J)"=$%==+"0())%"H%,')'-%=%"M'/',-("%" Monti Nebrodi e le valli dell’Alcantara, fino a “circumnavigare” l’Etna lungo le pendici occidentali, per dirigersi @%,=$+3'))%$'"'/"@%)%.$'%L" poi verso Catania. Il sentiero E1 segue quindi la costa orientale, poi si dirige verso i Monti Iblei e quindi nuova- mente verso Noto, a Sud Est, e quindi nuovamente sullaTW costa orientale sicula, che segue fino a Capo Passero J)"=$%==+"@%)%.$(,("0'"B!"g"'/"M%,("0'"*$+D(==%&'+/(\$(%)'&&%&'+/(" -?(",(DC("M'/+"%"@%*+"5%,,($+"7VXfW! UX I"!QfUY B:;"(,=$(9+"9($'0'+/%)("0()2(/='($+"BC$+*(+"B!;"0+*+" (36°41′06″N 15°08′24″E), estremo meridionale del Sentiero Europeo E1, dopo %3($"%==$%3($,%=+"P"*%$%))()'"/()",C+"=$%==+"J=%)'%/+"75+$=+"@($(,'+;"WQfQW aver attraversato 9 paralleli !TbI"YfQV[WYbB:;"("VQ"*%$%))()'"("!Z" nel suo tratto Italiano (Porto Ceresio, 45°54′12”N 8°53’48”E), e 35 paralleli e 17 meridiani nel suo percorso N)=$(*%,,%=+")+",=$(==+"0'"E(,,'/%;"')",(/='($+"B!"*$+,(DC("'/'&'%)9(/=("'/"0'$(&'+/("2C0N3(,=; " 9($'0'%/'"/()",C+"*($-+$,+"=+=%)("70%"@%*+"I+$0;"Z!f!U T! I"TQfWZ UW B:;",+D/+"0'"C/[BC$+*%"'/"*%-("(" totale (da Capo Nord, 71°10′21″N 25°47′04″E), sogno di un’Europa in pace e senza frontiere. %==$%3($,%/0+"'"E+/='"I(.$+0'"(")("3%))'"0())[
Festeggiati con una staffetta i 50 anni del Sentiero Europeo E5 l 4 settembre 2022 si è conclusa l’avven- tura sul Sentiero Europeo E5 iniziata 17 I giorni prima dall’ associazione ABAZIA APSS di Badia Calavena (VR). 400 km circa di cammino tra cime, vallate, siti Unesco, parchi e paesaggi spettacolari. Ad aspettare la rappresen- tanza degli escursionisti-staffettisti in piazza Brà a Verona oltre al sindaco della città scaligera Da- miano Tommasi erano presenti il presidente fede- rale della FIE-Federazione Italiana Escursionismo Domenico Pandolfo e Roberto Rosi, rappresen- tante della commissione sentieri FIE che ha fatto con noi le ultime quattro tappe della staffetta. Pensata nel 2017 in occasione dell’inaugurazione ve comuni ed enti vari il patrocinio della manife- del cippo a ricordo dei 45 anni del Sentiero Euro- stazione, mentre la rappresentanza dell’escursio- peo E5, questa staffetta-evento per il 50°, travolta nismo nazionale era garantita dalle quattro princi- dalle avversità naturali «ha subito da subito molti pali associazioni di settore ovvero il CAI “Club Al- ritardi» commentano gli ideatori della manifesta- pino Italiano”; la SAT “Società degli Alpinisti Tri- zione Boni e Comini, «vuoi voluti dal Covid 19, dentini”; la FIE “Federazione Italiana Escursioni- vuoi per ritardi vari. Il grosso del lavoro è iniziato smo” e la AVS “Alpenverein Südtirol”, tutti entusia- solo nei primi giorni di settembre 2021». È stato ri- sti per la bella iniziativa. chiesto a due regioni, quattro provincie, trentano- «Alla parte burocratica relativa agli enti pubblici e DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 23
privati» continuano Boni e Comini «si aggiungeva la parte tecnica-organizza- tiva che ci vedeva impegnati in sposta- menti sul territorio dell’evento nell’in- tento di recuperare stanze negli hotel, rifugi, locande per un gruppo di dieci/quindici persone alla volta per una notte. Dato il periodo, dal 20 agosto al 3 settembre, non è stato facile». Altra priorità si è materializzata nel co- ordinare tre squadre appoggio, munite di furgoncino che seguivano, su strada collegati a mezzo radio, gli escursioni- sti e dove serviva li raggiungevano, magari scarpinando un po’, garantendo il cambio staffetta senza perdere tempo prezioso. Il 19 agosto finalmente la partenza per Posa del cippo commemorativo dei 50 anni del Sentiero E5 a Giazza (Vr) Moso in Passiria, dove confluivano tutti gli staffettisti del primo gruppo pronti per il giorno ciannove staffettisti-escursionisti accompagnati ol- successivo, con nel pomeriggio una visita guidata tre che dal Sindaco di Badia Calavena (VR) Fran- al Bunker Museum del comune di Moso in Passiria. cesco Valdegamberi, da sei sindaci di comuni del- Al via da Zwieselstein in Austria alle ore 09,00 di- la Val Passiria, dal sindaco di Sölden (Austria), 24 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
il Passo del Rombo (Timmelsjoch), pun- to che determina il confine tra Italia ed Austria. Il festeggiamento con lo scambio dei gagliardetti e la firma della bandiera te- stimone della manifestazione è stato un momento commovente: «Si è voluto in- traprendere questa iniziativa per omag- giare questo grande sentiero che par- tendo dal nord della Francia arriva fin sulle porte di casa nostra per poi prose- guire verso Verona e Venezia» esordiva il Presidente di Abazia Luigi Venturini a cui faceva eco il commento del sindaco di Badia Calavena Francesco Valde- gamberi: «volevo solo aggiungere a quanto espresso dal presidente Ventu- Passo del Rombo con il sindaco di Badia Calavena e rappresentanti rini che come sindaco sono veramente Austriaci e della Val Passiriacopia orgoglioso che all’interno della nostra dalle guide del Parco Monte Tessa e dalla dirigen- piccola comunità ci sia una associazione come te della locale Azienda del turismo per un totale di Abazia, che sa esprimere queste iniziative di livel- circa trenta persone. Sotto una pioggia battente si lo internazionale». Seguivano i ringraziamenti per sono incamminati per raggiungere a mezzogiorno la gioiosa e fraterna accoglienza da parte di tutti i DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 25
sindaci presenti. Il momento, tra chiacchiere e tartine, duran- te il breve rinfresco presso il Museo del Passo ha permesso al tempo di rimettersi al bello. Per la staffetta l’Associazione Abazia APSS realizzerà un vo- lumetto che riporterà tutto il racconto giornaliero della ma- nifestazione. Oltre ad Abazia hanno dato la loro adesione le associazioni venete della FIE: El Capel di Verona, Associa- zione Severino Arigliani di Bat- taglia Terme (PD) e GAM Vec- chio Scarpone di Limena (PD). Una prima valutazione della Il presidente federale FIE Domenico Pandolfo firma la bandiera della staffetta staffetta-evento Sentiero Euro- peo E5 è stata la sensazione di grande amicizia e sentanza della Regione. Tutto questo ci ha confor- fraterno coinvolgimento tra tutti i cinquanta parte- tato e fatto comprendere l’importanza di un sentie- cipanti. Tutti hanno apprezzato le parole positive, ro europeo se viene studiato e gestito nella giusta di allegria, di grande interesse dimostrato da sin- ottica ad esso riservata. daci e persone che nel lungo percorso hanno av- Il 16 settembre in occasione del World Tourism vicinato il gruppo. Event a Verona, la vicepresidente di Abazia APPS Durante il lungo percorso si sono anche inaugurati Maria Grazia Comini, a nome del presidente Ven- alcuni cippi commemorativi come, per esempio, turini, di tutto il direttivo e - principalmente - di tutti quello posto a Giazza, enclave cimbra, dove oltre i cinquanta escursionisti/staffettisti consegnava al al sindaco locale si sono associati anche i sindaci Governatore del Veneto Luca Zaia il gagliardetto dei comuni limitrofi, il presidente del locale GAL del 50° della manifestazione. Baldo Lessinia, Ermanno Anselmi ed il consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi in rappre- Maurizio Boni Arrivo a Verona accolti da sindaco Damiano Tommasi 26 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
i sentieri che ci portano sulle alte vette della vita! I sentieri ci fanno sentire vivi e assaporare quello che la natura ci offre; solo in quella possiamo trovare quello che ci manca realmente per poter vivere serenamente. La montagna e la natura sono una realtà a cui non potrò mai rinunciare perché è solo in queste che trovo l’essenza della mia vita. a atleta di UltraTrail Running, ho pas- sato buona parte della mia vita nel- D l’ambiente della montagna praticando diversi sport ad essa collegati che mi hanno rega- !"#$%&''(&# ! " #, ,%&$('&$(# ./01/23114#56#$%&''(&# )*++# )-++# 7778+# lato tanti successi e tante soddisfazioni. Per motivi . / 0 1 / 2 3 1 1 4 #5 5 6 #, ,%&$('&$(# 797++# sportivi, per passione o divertimento, per guarire o ./01/23114#:;-+# per stare bene, continuerò a percorrere i tanti sen- . / 0 1 / 2 3 1 1 4 #: :;
e pozze d’acqua, diversi vertical, ferrate e ponti ti- fradicio, isolato e stanco, arrivo straziato ad un bi- betani, gli animali e le tradizioni territoriali, ma so- vacco e finalmente trovo un tetto sotto cui riparami. prattutto le visuali panoramiche che portano poi ad Fa freddo e la mente, che accusa ancora la situa- arrivare nel paese più ambito. zione passata, comincia a mostrare le prime debo- Purtroppo, a inizio anno, un problema di salute mi lezze; arriva il primo e grande segnale di sconforto. ha condizionato fisicamente. Nonostante tutto, il Il segnale telefonico è scarso ma riesco ugualmen- mio spirito e il bisogno di ritornare quanto prima te ad inviare alcuni messaggi, pensavo già di ri- sulle vette ha continuato a farmi studiare questo nunciare a questa impresa, ma le risposte ricevute nuovo sentiero. I diversi contatti intrattenuti nel parlano del contrario. L’intensità della pioggia dimi- mentre con il supporto tecnico della Federazione, nuisce, e decido di ripartire; non è facile, ma recu- hanno portato al completamento di questo nuovo pero le poche energie rimaste per terminare la tap- progetto che provvisoriamente ho dovuto riporre in pa di quella strana giornata. un angolino sulla mia scrivania, con la speranza di Sono ormai in Veneto, salgo verso la cima più alta riprenderlo tra le mani quanto prima. di questa mia prima parte, sempre più affaticato e È ad agosto che la mia situazione personale disorientato; mi rendo conto che iniziano a prende- migliora, siamo in avanzata stagione e so che i re il sopravvento alcuni pensieri precedenti, le pau- rischi legati a questo periodo saranno diversi: le re, la solitudine, gli animali che, anche se sono abi- minori ore di luce giornaliera e la scarsa dispo- tuato a incontri ravvicinati, mi destano forte preoc- nibilità da parte delle strutture ricettive prossi- cupazione. Con fatica, riesco ad arrivare sulla cima me alla chiusura di fine stagione. Tutto questo più alta, vedo un panorama a 360 gradi, quello che sarebbe ricaduto sulla mia capacità di adatta- amo, ma non riesco ad apprezzarlo come dovrei, mento alle circostanze e mi avrebbe messo a tutto era diventato troppo complicato e difficoltoso; dura prova. Sapevo che le mie condizioni attua- ero incredulo di quello che mi stava accadendo. li non mi avrebbero permesso errori e tanto me- All’improvviso noto un piccolo spiazzo con una Ma- no mi avrebbero concesso di rispettare una donnina dallo sguardo rivolto all’estesa vallata; mi programmazione sportiva su tempi e chilome- siedo a lato e resto lì ad aspettare, non so cosa. traggi da percorrere giornalmente come mia Proprio da quella cima, però, qualcosa in me è ini- abitudine. ziato a cambiare. Il limpido paesaggio e quelle ci- “Ora o mai più!”, recupero quel progetto ormai im- me che mi circondavano iniziavano a prendere il polverato, rivedo gli ultimi dettagli e modifico alcuni loro colore; è riapparsa una strana determinazio- elementi, come quello di suddividerlo in tre parti ed ne, forse quella da atleta oppure qualcosa che non ecco la decisione fulminea di affrontare questa sono riuscito a definire ma che mi ha permesso di nuova impresa sul sentiero Europeo “E7”. tornare a vedere quel panorama nella giusta ma- Nulla è facile, soprattutto perché in questo periodo niera, e soprattutto di superare il momento negati- dell’anno, non incontrerò nessuna persona e sto an- vo che stavo attraversando con il suo passato che dando in avanscoperta su una prima parte di territo- da anni mi rincorreva. Su quel monte ho ritrovato rio che non conosco. Siamo solo io e la natura; l’uni- me stesso, quello di diversi anni fa, e da quel mo- co elemento realmente vicino a me e nel quale ho mento è iniziata la vera sfida su questo E7. riposto la mia vita è uno strumento satellitare con Ritorna la voglia di riprendere questo sentiero e il una traccia da seguire, colui che da lì a poco sareb- modo di vedere quanto mi circonda e anche modo be diventato il mio inseparabile compagno di viag- di affrontare le difficili situazioni che si presentano gio! lungo il percorso. Sono ancora frastornato da que- Kobarid è il paese della mia partenza: il tempo sto cambiamento ma inizio ad assaporare quello non era dei migliori, supero il confine ed entro in che stavo vivendo, nella giusta maniera. “Italia”. Da lì a poco mi avrebbe atteso la parte più Questo E7 inizia a mostrarmi quelle sfaccettature difficile di questo percorso, il Friuli con le sue alte di cui parlavo, il contrasto nel transitare in luoghi cime. Iniziano le prime colline che mi portano in di- dove non solo la Grande Guerra è stata la regina rezione delle alte vette con forti dislivelli da affron- ma l’alternanza con le località turistiche/sportive, il tare. Un continuo saliscendi tra una montagna e paesaggio, gli animali, fanno affiorare in me ricordi l’altra. Mentre sono in una massima pendenza, ar- indelebili e nuove emozioni, soprattutto la voglia di riva la pioggia, un temporale improvviso e le con- continuare a vivere questa grande esperienza. dizioni quasi proibitive mi costringono al primo e Gli alti monti e gli impegnativi dislivelli da affrontare pericoloso inconveniente che temevo. Sono ormai non sono più un problema, come l’incontro con i di- 28 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
Un altro nuovo giorno e mi avvicino alle Gallerie, arrivo al rifugio “Achille Papa”, un caffè e la strada degli Eroi mi porta verso il ponte tibetano che mi in- troduce nell’estesa vallata dove incontro il massic- cio del Carega. Un vertical che conosco in roccia friabile veramente impegnativo – con i camosci che salgono al mio fianco quasi ad incitarmi come all’arrivo di una gara di corsa in montagna – mi porta ad arrivare sulla forcella che apre la visuale verso una lunga e interminabile discesa, che tra colline ed enormi pascoli che mi apre le porte al territorio della Lessinia. Un’altra ripida discesa ed ecco il fiume Adige; di fronte una via crucis che mi porta lassù dove un santuario fiabesco incastonato nella roccia proteg- ge un paesino di altri tempi. La notte purtroppo fa versi animali selvatici e il loro conviverci non è più svanire la magia di questo luogo lasciando spazio ad un forte diluvio che mi accompagna verso l’ulti- una minaccia ma la gioia di viverli. ma montagna da superare in questa mia prima Altri giorni di cammino e sono ancora nel territorio parte. Salgo di quota e la temperatura scende im- della Grande Guerra, ma le zone isolate ora fanno provvisamente e diventa sempre più pungente, spazio alla civiltà. Inizio a vedere le prime malghe l’abbigliamento ormai inzuppato mostra un velo ancora aperte e i paesini di fondovalle dove posso biancastro, la temperatura è sotto gli zero gradi e terminare le mie tappe giornaliere. Il mio passag- mentre la vetta si avvicina, ecco la prima neve di gio e la sosta spesso incuriosiscono i gestori dei lo- stagione che mi accompagna verso il monte Bal- cali che mi offrono un’accoglienza esemplare e i do. Inizia la discesa e le nubi si diradano, ora un clienti mi accerchiano chiedendomi di raccontare tiepido sole quasi primaverile mi accoglie come in maggiormente le esperienze vissute fino a quel trionfo sul lago di Garda. momento. Tutto sta tornando come ai vecchi tem- Inizia la seconda parte di questo mio E7, sono sul- pi; sentire l’attenzione delle persone che mi circon- la sponda ovest del lago che mi apre le porte al dano mi desta una grande gioia e rivivo quella feli- tratto lombardo: ancora montagne da superare ma cità che avevo perso da troppi anni. questa volta con dislivelli più leggeri, che mi porta- Continuo ad attraversare le zone della Grande no verso un parco avventura; salgo lungo le casca- Guerra; i monti: Grappa, Pasubio, Ortigara; i vari telle e ad aspettarmi il primo incontro istituzionale forti; le diverse trincee; i tunnel scavati nella roccia; con il Sindaco di Bione, che in maniera insolita mi i resti di edifici ancora ben visibili e i tanti monumenti riceve lungo il percorso per poi accompagnarmi in sulle varie vette attraversate che con la loro linea di zone che riconosco e dove ho percorso alcune ga- collegamento, fanno da cornice ad alcuni compren- re di trail. Le presentazioni di rito due chiacchiere sori sciistici che mi riportano alla mente vecchi ricor- sul territorio e l’attività sportiva che ci lega arrivia- di legati al mio primo sport praticato, lo sci. mo sulla vetta del monte Prealba. Neanche il tem- Non sono solo io a raccontare quanto stavo viven- po di scattare una foto e salutarci, ed ecco arrivare do ma anche le persone che incontro, nei rifugi, il maltempo che mi accompagna lungo le succes- nelle baite o spesso i pastori che con piacere mi sive valli. Sul percorso incontro l’unica persona raccontano qualcosa di loro e del territorio che sto della giornata: è un runner che mi fa strada verso attraversando. l’Eremo di S. Emiliano dove ad attendermi c’è una L’oscurità della sera sta scendendo, sono ai piedi calorosa accoglienza da parte dell’associazione lo- delle 52 gallerie, ormai stanco decido di fermarmi cale che lo gestisce. Una tavolata enorme con tanti quando da lontano sento un sottile e delicato suo- amici e un pasto caldo, poi la ripartenza per affron- no avvicinarsi e un velato bagliore sta rischiarando tare un’altra impegnativa montagna che mi porta in la stretta via del paese. La transumanza, un greg- direzione di un altro lago, quello di Iseo. ge composto da più di mille capi transita davanti i Risalgo le ultime colline e da lassù la visuale si miei occhi, resto impietrito e affascinato da questo apre verso un grande lago contornato da un centro magico momento. abitato. Arrivo nel centro di Lecco e sbuco sul lun- DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 29
golago dove ad attendermi ci sono al- cuni componenti della FIE Nazionale ed altri del Comitato Regionale Lom- bardo. La giornata è ricca di impegni istituzionali, alcune interviste per i gior- nali locali e poi una lunga passeggiata a bordo lago che mi introduce in uno splendido palazzo storico, l’ultimo in- contro di giornata, quello con il Sindaco di Lecco. Devo abbandonare il lago per superare l’ultima montagna lombarda che continua quota e il sole fa risaltare alcune aquile che volteg- a mostrarmi scorci di quanto ho appena lasciato giando in maniera esemplare sembrano darmi il Arrivo in vetta dove dall’Eremo del monte Barro, si benvenuto, mi dirigo verso una grande statua ar- apre la visuale sulla pianura, altri laghi e laggiù sul- gentata, è il Redentore che veglia sulla valle e al lo sfondo c’è Milano. La discesa mi porta verso le suo fianco il monte” Saccarello”. Veramente strano alzaie dell’Adda e poi i canali con l’ecomuseo del ma sembra quasi che l’inizio e la fine siano uguali grande Leonardo da Vinci; le sue opere, ancora e vogliano farmi vedere il meglio di questo percor- parzialmente esistenti, mi accompagnano verso la so. Torno sul percorso e scendo di quota, sono nel- pianura fino alla riva del fiume Po. Supero il ponte la direzione che mi porta verso il mare, dall’ultima di S. Nazzaro e mi ritrovo nella mia Emilia e qui collina un altro splendido panorama ma questa vol- termina la mia seconda parte. ta sullo sfondo c’è il mare, arrivo a Ventimiglia e co- Inizio quindi la terza ed ultima parte, percorro l’ar- me mi immetto nel centro abitato mi trovo immerso gine che costeggia il fiume Po e arrivo a Piacenza. in un gruppo di sbandieratori accompagnati da rulli Mi immetto nella Val trebbia per poi dirigermi nelle di tamburo. Che dire, questo E7 continua a stupir- prime colline che mi portano nel paese di Bobbio mi e a regalarmi tante emozioni. dove un’accoglienza veramente particolare mi Mancano ormai pochi Km al mio arrivo finale, pro- aspetta. Il giorno successivo è dedicato agli incon- seguo verso il confine con la Francia, sono a Men- tri istituzionali, questa volta è stato organizzato un tone, qualche foto di rito e riparto per Cap Martin, incontro speciale, una festa a me dedicata dove al- cuni responsabili della FIE, di un’Associazione di per poi immettermi sul lungomare dove il cartello escursionismo locale, alcuni componenti della mia Monaco mi mostra questa tanto attesa cittadina, fi- squadra sportiva assieme ad amici inseriti nel nalmente sono nella tanto ambita città di Monte- mondo trail sono ad attendermi. Che sorpresa ma carlo. Un breve giro turistico e le foto ai punti ca- soprattutto che onore! Sono emozionato e dopo un ratteristici quasi mi fanno perdere l’ultimo incontro breve racconto su quanto percorso fino ad ora, istituzionale, alcune persone del comitato FIE Li- un’altra sorpresa sta per arrivare, una torta gigante guria mi accolgono in grande festa, bandiere sven- dedicata a me e al sentiero E7, il cui logo è ben tolanti ed una torta raffigurante lo scudetto della evidenziato; le parole faticano a uscire e riesco so- FIE affiancato dal simbolo Europeo dell’E7, quel lo a dire “grazie”. Una giornata veramente indimen- simbolo che mi ha accompagnato per tutto questo ticabile che mi ha dato lo stimolo giusto per ripren- viaggio. Ci salutiamo ma all’improvviso spunta una dere il sentiero verso il confine con la Liguria ma, bottiglia, ecco l’ultimo brindisi che segna la fine di proprio sul confine una grandinata mi dà il benve- questa speciale giornata che ha segnato la fine di nuto nel nuovo territorio. Le ore di luce sono vera- questa fantastica impresa. mente ridotte, ma il mio chilometraggio giornaliero Questo E7 mi ha regalato veramente tante e non cambia e spesso devo utilizzare le torce per grandi emozioni, che resteranno indelebili nel- arrivare a concludere la tappa di giornata. Mi im- la mia memoria, non solo la natura e gli incre- metto sull’Alta Via dei Monti liguri e inizia ancora dibili panorami, le zone ricche di storia e gli un saliscendi tra castagneti, faggeti e parchi eolici, animali selvatici ma, soprattutto le persone che proseguo e ancora il mal tempo non mi lascia, ab- sono state a me vicine, facendo sì che questo bandono gli Appennini e dopo tanto tempo ritorno a immettermi sulle Alpi. Il dislivello torna a farsi percorso abbia mostrato il meglio di se’, tra- sentire, ma non importa: finalmente torno in quota sformandosi in una fantastica avventura. ed uno splendido sole ritorna a farmi rivedere quei Lorenzo Schia panorami che da tempo non vedevo più. Arrivo in 30 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
L’ECOMusEO QuALE nuOVA sFiDA PER LO sViLuPPO DEL TERRiTORiO SOMMARIO: 1. Gli albori transalpini dell’istituto. 2. Il quadro normativo statale e regionale. 3. L’ecomuseo nella prospettiva dello sviluppo locale. 1. Gli albori transalpini dell’istituto Il progetto d’ecomuseo si caratterizza per l’attenzione alle tradizioni locali, ancorché non La nozione di ecomuseo trova le sue origini necessariamente testimoniate da “cose” mate- nella Francia di fine XX secolo come testimone riali, alla cultura cd. minore, al rapporto con il e promotore del rapporto tra la comunità locale, territorio e, nel contempo, alla partecipazione il patrimonio culturale ed il territorio, distinguen- diretta di chi vive il territorio, proponendo un’im- dolo per l’effetto dall’esperienza dei musei et- magine di museo diverso da quello usuale, pen- nografici ovvero diffusi. sato e gestito da una élite intellettuale e spesso Il nuovo termine venne coniato dal museolo- vissuto come un mero “contenitore” di oggetti ri- go transalpino De Varine che ha poi sviluppato tenuti particolarmente rilevanti dal punto di visto l’idea d’ecomuseo con Rivière – ambedue per- storico-antropologico. sonaggi di spicco dell’International Council of In sintesi, con questo nuovo modello musea- Museums (ICOM), pur con prospettive in parte le, s’intende “uscire”, anche fisicamente, dal diverse fra i due. Il primo ha inteso il concetto museo, proponendo un’organizzazione che, al ecomuseale come processo sociale, rivolto alla contempo, sia della comunità e s’atteggi anche comunità locale che interpreta il patrimonio cul- quale motore sociale di sviluppo, pur prestando turale come chiave per il proprio sviluppo. Il se- attenzione alle esigenze ambientali. condo, invece, ha sviluppato l’idea d’ecomuseo In questa prospettiva, un elemento tipico che più quale museo della natura e dell’uomo, a te- si colloca sullo sfondo dell’esperienza dell’eco- stimonianza del rapporto della comunità con il museo, è costituito dall’interrelazione tra uomo suo territorio d’afferenza1. e contesto, anche naturalistico, in cui ha vissu- La nuova idea di museo è volutamente non to, ma, soprattutto, vive, spingendo dunque a del tutto definita, almeno nei limiti in cui lascia in- superare la logica della mera “rappresentazio- determinato l’oggetto: spetta, infatti, alla comuni- ne” distaccata del passato attraverso le testi- tà di riferimento il compito di decidere in concreto monianze materiali. i contenuti del proprio ecomuseo, a fronte di un Forte di questi propositi, l’ecomuseo ha tro- percorso il più possibile partecipativo2. vato sin da subito consensi, e diversi sono stati DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 31
i progetti che al nuovo modello si sono ispirati, del delicato nodo relativo all’individuazione del non solo in Francia, ma più in generale nel con- livello normativo competente ad occuparsi del testo europeo – per esempio in Italia, Portogal- progetto in esame, va per ora osservato che lo e Spagna – nonché in altri continenti, come non appaiono profilabili questioni di diretta in- quello sudamericano. terferenza rispetto alla potestà statale, atteso A voler proporne una prima definizione, mol- che, in relazione all’art. 117, Cost., nel concetto to lata, si può affermare che l’ecomuseo rappre- di bene culturale non sono incluse le attività senta un progetto partecipato, espressione di culturali. Il patrimonio culturale di cui all’art. 2, una comunità locale, teso a valorizzare ed, in D.Lgs. 42/2004 (cd. Codice Urbani), infatti, è alcuni casi, anche tutelare, il patrimonio cultura- costituito dai beni culturali e dai beni paesaggi- le del territorio, in un’ottica di sviluppo sosteni- stici. Più in particolare, sono beni culturali le co- bile. se immobili e mobili che, ai sensi degli artt. 10 Secondo un’efficace espressione, gli ecomu- e 11 del Codice, presentano interesse artistico, sei si connotano molto di più per “ciò che fanno” storico, archeologico, etnoantropologico, archi- che per “ciò che hanno”3. Infatti, di tutti i profili vistico e bibliografico e le atre cose individuate che l’analisi dell’ecomuseo involge, forse quello dalla legge o in base alla legge. più delicato è rappresentato dai rapporti con la Invero, nella specie nell’ultimo ventennio, tematica del patrimonio culturale, anche per le non sono mancate voci critiche, consapevoli del conseguenze da un punto di vista giuridico. problema di disancorare il concetto di bene cul- In ragione della filosofia di fondo del proget- turale dal riferimento essenziale e univoco della to, l’ecomuseo non disdegna la valorizzazione res: basti ricordare il parere rilasciato dal Con- del bene culturale perché minore, o il dato pae- siglio nazionale per i beni culturali e ambientali, saggistico perché di modesto interesse. Vero è in ordine al punto non recepito, all’interno di piuttosto che l’ecomuseo rifugge dall’intendo di quello che sarebbe poi divenuto il D.Lgs. contenere e rappresentare unicamente “il me- 490/1999 (Testo unico dei beni culturali e am- glio” del territorio. Non è, infatti, quella la sua bientali) nella parte in cui proponeva l’adozione prevalente finalità: l’obiettivo è piuttosto quello di un concetto più ampio di bene culturale, an- di favorire l’acquisizione di consapevolezza in che al fine «[…] di contrastare il pericolo di capo alla comunità circa l’esistenza del proprio un’interpretazione restrittiva dell’elenco conte- patrimonio culturale diffuso, atteso che è que- nuto negli artt. 2 e 3, di porre le premesse per sta la dimensione in cui va ricercata la propria passare nell’art. 2 dal termine cosa, ormai con- identità. cettualmente superato, augello, oggi in uso, di L’ecomuseo dunque, valorizza anche le “co- bene (e non si tratta solo di uso: non ha senso, se” culturali di valore secondario laddove esse per esempio, parlare di cose d’interesse demo- si configurano come insostituibili elementi della etnoantropologico, dato che gran parte dei beni storia, necessari per il “vivere” di una certa co- demoetnoantropologici sono beni immateriali: munità. linguaggio, musiche, canti, tradizioni, costumi, In altri termini, per parafrasare una famosa riti, etc.»)4. definizione di filosofia, l’ecomuseo rappresenta Niente in ogni caso è cambiato, neppure in dinamicamente il tempo appreso mediante le seguito all’entrata in vigore del Codice Urbani e tradizioni e le testimonianze di una collettività. successive innumerevoli modifiche ed integra- Con questo non s’è ancora in grado di fornire zioni al testo originario5. La quaestio è solo tor- un inquadramento convincente dell’ecomuseo, nata d’attualità in quanto la l. 19/2007 ha ratifi- anche se le numerose caratteristiche e le mol- cato la Convenzione UNESCO sulla protezione teplici specificità fino ad ora individuate sono e promozione delle diversità delle espressioni senz’altro assai utili al riguardo. Questo tentati- culturali, che non fa distinzioni fra attività, beni vo sarà particolarmente condotto nel corso e servizi culturali, essendo tutti elementi ritenuti dell’ultimo paragrafo, dopo aver acquisito ulte- testimonianze culturali. riori elementi all’analisi. Inoltre, a stretto giro, con la l. 167/2007 è A prescindere per il momento dalla soluzione stata ratificata anche la Convenzione UNESCO
per la salvaguardia del patrimonio culturale im- tà. Tale identità, una volta definita, potrebbe ri- materiale, sulla quale torneremo in sede con- sultare utile onde assumere le scelte più oppor- clusiva. tune e coerenti circa l’utilizzo del territorio, in un’ottica di sviluppo sostenibile e, quindi, d’at- tenzione anche alle generazioni future. Vero è che questo percorso dev’essere di 2. Il quadro normativo statale e regionale norma predisposto, pianificato ed accompagnato da persone tecnicamente preparate, sicché il A livello di normativa statale non si rinviene progetto non può essere completamente integra- alcuna specifica regolamentazione con partico- to da forme di espressione dello spontaneismo lare attenzione all’ecomuseo. della comunità. Precisamente in questa prospet- Il D.Lgs. 42/2004 non menziona, né espres- tiva, “ritornano in gioco” l’origine museale del- samente s’occupa, degli ecomusei, benché un l’ecomuseo e le forti affinità che ricorrono tra le accenno indiretto sia percepibile leggendo il cor- due realtà, risultando opportuna l’esistenza, an- po normativo. Il riferimento è all’art. 10, c. 4, lett. che nell’ecomuseo, d’una struttura permanente h), secondo cui sono qualificabili come beni cul- dotata di capacità organizzative e scientifiche. turali anche i siti minerari d’interesse storico-et- Tuttavia, le regole valevoli per i musei non pos- noantropologico, che sono stati negli anni scorsi sono essere automaticamente estese alle strut- riscoperti proprio grazie a progetti ecomuseali6. ture ecomuseali. Esse devono invece essere as- Potrebbe ritenersi che, in realtà, il Codice Ur- sunte come riferimento, per essere poi adattate bani non menzioni gli ecomusei perché li qualifi- alla luce della specificità del modello. Si ponga ca come specie della più ampia categoria di mu- per esempio mente alla questione degli stan- seo, che, ai sensi dell’art. 101, c. 2, lett. a), del dards museali, di cui al D.M. Beni e attività cultu- Codice, è definito come «una struttura perma- rali del 10 maggio 2001, recante l’Atto d’indirizzo nente che acquisisce, conserva, ordina ed espo- sui criteri tecnico-scientifici e sugli standards di ne beni culturali per finalità di educazione e di funzionamento e sviluppo dei musei8: essi sono studio». Tale nozione rimanda in buona parte a del tutto inadeguati rispetto alle realtà ecomu- quella adottata dall’ICOM, che, tra le finalità, an- seali che non necessariamente si giovano di un novera anche quella dello svago. immobile destinato a museo, inteso come spazio Invero, pur dando atto dell’evoluzione del espositivo e di ricerca, “dimensione”, questa, vi- concetto di museo, passato dalla considerazione ceversa interessata dalla disciplina di cui al sud- di mera universitas rerum a quella di realtà orga- detto decreto ministeriale. L’ecomuseo, inoltre, nizzata, sempre più votata ad uscire dalla pro- più che di un direttore necessita di una persona pria sede per dialogare con la comunità7, è ar- che svolga il ruolo di coordinatore, il che anche duo sostenere la tesi secondo cui l’ecomuseo a livello di esigenze organizzative, conferma le rientrerebbe agevolmente nella definizione legi- differenze che intercorrono fra il museo, che rap- slativa sopra riportata, perché essa non fa alcun presenta principalmente un’istituzione, e l’eco- cenno ai profili, caratterizzanti il progetto in esa- museo inteso invece anzitutto come progetto. me, della partecipazione, dell’attività culturale e La questione non è solo qualificatoria, perché della promozione dello sviluppo sostenibile. se si ritiene l’ecomuseo un’istituzione, in qualche Al fine di cogliere il carattere peculiare del- modo lo si entifica, imbrigliandolo in regole ed in l’ecomuseo, in sostanza, occorre porre mente al parametri organizzativi presi a riferimento princi- momento dinamico che lo percorre, prevalente palmente dall’esperienza museale, in ordine alla rispetto a quello statico. La sua fisionomia es- quale, effettivamente, l’entificazione è stato un senziale è costituita non già dalla presenza di risultato di rilevo, a fronte della precedente con- una struttura permanente, al limite entificata, cezione che lo descriveva come mera raccolta di bensì dal fatto d’incentrarsi su di un progetto, oggetti di rilievo. La valorizzazione dell’aspetto che riflette la presenza di un percorso che la co- progettuale e dinamico, rispetto all’etichetta munità locale si propone di percorrere al fine di d’istituzione, tuttavia, sembra far risaltare mag- preservare al fine di preservare la propria identi- giormente la natura dell’ecomuseo fondata sulla
partecipazione e, come s’è detto, più su che che solo l’ente regionale ovvero provinciale ab- “cosa di fa” rispetto a su “che cosa si ha”. In bia il potere di generare una certa realtà orga- ogni caso, il legame con il mondo museale per- nizzativa; “riconoscerlo”, invece, presuppone un mane forte ed ampiamente giustificato, anche rapporto tendenzialmente paritario fra ente terri- dal punto di vista dell’origine storica della “pro- torialmente superiore e comunità locali, in quan- vocazione” ecomuseale. to il riconoscimento non produce la nascita del Al riguardo si ricorda anche la c.d. Carta di progetto, ma implica una sorta di accreditamen- Catania del 2007 in cui si definisce che: «L’eco- to di quanto ideato e già esistente (al di là del museo è una pratica partecipata di valorizzazio- nomen) a livello locale. ne del patrimonio culturale materiale e immate- La legge piemontese citata è stata oggetto di riale, elaborata e sviluppata da un soggetto or- riferimento per quella della Provincia autonoma ganizzato, espressione di una comunità locale, di Trento 113/2000, in cui il termine «istituzione» nella prospettiva dello sviluppo sostenibile»9. convive con quello di «riconoscimento», non si Del resto, a fronte dell’assenza di una com- sa quanto volutamente. Più ristretto è il novero piuta disciplina a livello statale, maggiore vivaci- dei potenziali soggetti gestori: solo i singoli Co- tà, hanno invece mostrato le Regioni, ad iniziare muni o quelli contermini che hanno promosso dal caso piemontese che ha giocato il ruolo pio- l’ecomuseo, infatti, possono assumere siffatto neristico con la l.r. 31/1995, il cui art. 1 non pro- ruolo. pone una definizione di ecomuseo ma ne riporta L’approccio muta con la l.r. Friuli Venezia- le finalità qualificanti, e cioè «ricostruire, testi- Giulia 10/2006, che contiene, all’art. 1, per la moniare e valorizzare la memoria storica, la vi- prima volta, una definizione di ecomuseo: ta, la cultura materiale, le relazioni tra ambiente «L’ecomuseo è una forma museale mirante a naturale ed ambiente antropizzato, le tradizioni, conservare, comunicare e rinnovare l’identità le attività ed il modo in cui l’insediamento tradi- culturale di una comunità. Consiste in un pro- zionale ha caratterizzato la formazione e l’evo- getto integrato di tutela e valorizzazione di un luzione del paesaggio». La legge in questione territorio geograficamente, socialmente, ed eco- prevede che l’istituzione dell’ecomuseo avven- nomicamente omogeneo che produce e contie- ga ad opera del Consiglio regionale, su propo- ne paesaggi, risorse naturali ed elementi patri- sta dell’organo esecutivo, alla luce d’indicazioni moniali, materiali e immateriali». Inoltre, essa provenienti dagli Enti locali, associazioni cultu- merita una segnalazione in quanto, tra le finalità rali ed ambientaliste, istituti universitari e spe- previste, indica chiaramente la promozione del- cializzati. Una volta attivato, l’ecomuseo è affi- la sostenibilità ambientale. dato ad un gestore, scelto dallo stesso organo A seguire è venuta la legge della Regione consiliare, alla luce del progetto presentato autonoma Sardegna 14/2006, che ricalca il mo- dall’aspirante gestore stesso. Possono svolgere dello piemontese, peraltro effettuando, come tale ruolo gli enti di gestione delle aree protette, già aveva fatto la legge friulano-giuliano, uno le Province e le associazioni appositamente co- sforzo definitorio. L’art. 11, prevede che: «L’eco- stituite. È previsto anche un comitato scientifico museo è un’istituzione culturale volta a rappre- avente il compito di selezionare e promuovere i sentare, valorizzare e comunicare al pubblico i progetti ecomuseali. caratteri, il paesaggio, la memoria e l’identità di Il sistema delineato dal legislatore piemonte- un territorio e della popolazione che vi è storica- se rappresenta una sintesi ed un bilanciamento mente insediata, anche al fine di orientarne lo tra la necessaria riferibilità del progetto alle co- sviluppo futuro in una logica di sostenibilità, re- munità locali – la proposta ecomuseale deve ar- sponsabilità e partecipazione dei soggetti pub- rivare dal basso, e così dev’essere espressione blici e privati e della comunità locale in senso la- del territorio l’aspirante gestore – ed il ruolo di to». La legge sarda è poi interessante in quanto referente del sistema ritagliatosi dalla regione, menziona espressamente principi importanti an- che istituzionalizza (e non solo riconosce) il pro- che alla luce della corretta definizione del rap- getto ecomuseale e designa il soggetto gestore. porto tra uomo e risorse del territorio: sostenibi- “Istituire” un ecomuseo significa supporre lità, partecipazione e responsabilità10. 34 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
Anche la Regione Lombardia ha adottato una «per “patrimonio culturale immateriale” s’inten- normativa al riguardo, l.r. 13/2007, che si segna- dono le prassi, le rappresentazioni, le espres- la per la qualificazione dell’ecomuseo come isti- sioni, le conoscenze, il know-how – come pure tuzione culturale e per il fatto che la regione non gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi sostiene finanziariamente in toto gli ecomusei culturali associati agli stessi – che le comunità, regionali riconosciuti, ma soltanto fino al 50% i gruppi ed in alcuni casi gli individui riconosco- della spesa sostenuta. Questo comporta che gli no in quanto parte del loro patrimonio culturale. ecomusei (ed i loro referenti del territorio) deb- Questo patrimonio culturale immateriale, tra- bono organizzarsi autonomamente dalla regione smesso di generazione in generazione, è co- onde sostenere il progetto in una giusta logica di stantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi maggiore responsabilizzazione. in risposta al loro ambiente, alla loro interazione A conclusione di questa breve rassegna sulla con la natura e alla loro storia e dà loro un sen- disciplina regionale, va osservato che, a prescin- so d’identità e di continuità, promuovendo in tal dere dall’esistenza di una normativa regionale, modo il rispetto per la diversità culturale e la gli ecomusei sono comunque presenti su tutto il creatività umana […]». territorio nazionale (allo stato sono circa un cen- Le Convenzioni UNESCO esibiscono altri tinaio). Nel 2004 è sorto financo un ecomuseo profili d’interesse ai fini del nostro tema, che sa- urbano, a Torino, a dimostrazione del fatto che il ranno analizzate in sede di conclusioni. modello ecomuseale ha possibilità applicative non solo in realtà rurali ovvero in piccole comu- nità bensì anche nelle periferie11. La descrizione del contesto normativo sareb- 3. L’ecomuseo nella prospettiva be parziale se non s’accennasse allo scenario dello sviluppo locale internazionale, caratterizzato dalle due citate e ratificate Convenzioni UNESCO: la prima, sulla Proseguendo in questa direzione appare protezione e promozione delle diversità delle conseguenziale pervenire ad un approdo che espressioni culturali del 20 ottobre 2005; la se- consenta di inquadrare coerentemente l’istituto conda, per la salvaguardia del patrimonio cultu- ecomuseale. rale immateriale del 17 ottobre 2003. Lo stesso risponde esattamente alla logica La prima convenzione si correla con il tema della sussidiarietà orizzontale ovvero a quella degli ecomusei in quanto è indirizzata a tutelare forma attenuata del principio che è stata accolta e promuovere la diversità delle espressioni cul- e cristallizzata dall’art. 118, ultimo comma, Cost. turali, a fronte del rischio di standardizzazione12. I cittadini, infatti, mediante la collettività che li La convenzione accoglie un concetto d’espres- raggruppa, assumono un’autonoma iniziativa sione culturale molto ampio, come s’evince che il potere pubblico ha il compito di favorire. dall’art. 4 (recante le «Definizioni», secondo cui, Ove si decidesse d’aderire a questa ricostru- «per “espressioni culturali” s’intendono le zione, che, non a caso, si fonda su di un princi- espressioni che risultano dalla creatività degli in- pio che caratterizza anche le tematiche ambien- dividui, dei gruppi e delle società e che hanno tali – il riferimento è all’Agenda 21 –, occorre- contenuto culturale», concepito, quest’ultimo, rebbe però pervenire alla conclusione che l’eco- come «[…] il senso simbolico, la dimensione ar- museo richiede un intervento non invasivo del tistica e i valori culturali che hanno alla radice o potere pubblico. Viceversa, l’analisi della legi- che esprimono identità culturali». slazione mostra, pur se solo in alcuni casi, un Ancora più rilevante la seconda Convenzione protagonismo forse eccessivo da parte degli en- UNESCO, relativa alla salvaguardia del patrimo- ti pubblici, e, in particolare, delle regioni. nio culturale immateriale, perché s’occupa ap- Del resto, sussiste un orientamento del diritto punto dell’ambito – la tutela dell’attività culturale, verso l’ecologia come testimoniato anche da re- e non solo dei beni – in ordine al quale il nostro centi atti normativi, quali il VII Programma di sistema normativo interno era più carente. Ai Azione per l’Ambiente (PAA) dell’Unione Euro- sensi dell’art. 2 della convenzione in esame, pea per il periodo 2013-2020, approvato con la DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 35
Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento eu- delle generazioni future. L’art. 11, invece, sanci- ropeo e del Consiglio del 20 novembre 2013. sce l’importanza del ruolo della «società civile» Non a caso il VII PAA s’intitola significativamente nella protezione e nella promozione della diver- “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta” e si sità delle espressioni culturali, dovendo quindi fonda, in maniera espressa, proprio sulla recen- gli Stati contraenti incoraggiare la partecipazio- te teoria ecologica dei planetary boundaries13. A ne attiva della società civile ai loro sforzi per questo documento s’aggiunga la dichiarazione raggiungere gli obiettivi della convenzione. finale del Summit mondiale sullo sviluppo soste- E di sviluppo sostenibile e di partecipazione nibile (WSSD) di Johannesburg del 4 settembre s’interessa anche la Convenzione UNESCO per 2002 (c.d.Rio+10)14 nonché l’esito della Confe- la salvaguardia del patrimonio culturale immate- renza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sosteni- riale. Giova richiamare, relativamente alla parte- bile (UNCSD) di Rio de Janeiro del 2012 (c.d. cipazione, l’art. 15 della convenzione in esame, Rio+20) che s’è conclusa con il documento pro- per cui ciascun Stato contraente deve fare ogni grammatico The Future We Want, approvato con sforzo per garantire la più ampia partecipazione risoluzione dell’Assemblea Generale ONU del di comunità, gruppi e, ove appropriato, individui 27 luglio 2012, n. 66/288, che avvia numerosi che creano, mantengano e trasmettono tale pa- processi internazionali e nazionali su temi consi- trimonio culturale, al fine di coinvolgerli attiva- derati cruciali per il futuro del Pianeta. Tra questi mente nella sua gestione. figura, in primo luogo, il processo di definizione La Convenzione sul patrimonio culturale im- di nuovi «Obiettivi globali per lo sviluppo sosteni- materiale va poi ulteriormente ricordare perché bile» e la creazione di un «Foro politico di alto li- impone agli Stati firmatari interventi più stringen- vello sullo sviluppo sostenibile»15. ti rispetto a quelli previsti dalla Convenzione sul- A tacere di tali rilievi, occorre aggiungere che la diversità delle espressioni culturali. Tra le mi- l’ecomuseo si colloca in una dimensione delimi- sure d’intervento, previste agli artt. 11-14, vi so- tata non soltanto dal riferimento al principio della no quelle: della compilazione d’inventari; della sussidiarietà orizzontale. Accanto ad esso, infat- designazione, istituzione di organismi compe- ti, si staglia con chiarezza anche un ulteriore tenti a salvaguardare il patrimonio culturale im- principio, più volte richiamato nel corso delle ri- materiale presente sul territorio; della creazione flessioni fin qui svolte. Si tratta dello sviluppo so- di centri di documentazione; della promozione stenibile. dell’educazione e sensibilizzazione della cittadi- L’operazione ricostruttiva appare agevolata in nanza verso il patrimonio culturale immateriale; modo significativo dalla vicenda d’ampliamento della promozione dell’educazione «[…] relativa di contenuti di cui il principio è stato protagonista alla protezione degli spazi naturali e ai luoghi in ragione della sua riferibilità anche a tradizione della memoria, la cui esistenza è necessaria ai e cultura, elementi che non debbono essere uni- fini dell’espressione del patrimonio culturale im- camente tutelati, ma divengono “motori” dello materiale»16. sviluppo. S’individua, quindi, un ulteriore profilo d’ana- Al riguardo, risulta essenziale il riferimento al- logia con l’ambiente (o, meglio, con una delle le già citate Convenzioni UNESCO sulla prote- caratteristiche dell’evoluzione della relativa di- zione e la promozione della diversità delle sciplina – e, cioè, la circostanza che il diritto in- espressioni culturali ed a quella per la salvaguar- ternazionale giochi un ruolo essenziale di sup- dia per il patrimonio culturale immateriale. In es- plenza a fronte di una lacuna nell’ordinamento se si discetta anche di sviluppo sostenibile e di interno. partecipazione della cosiddetta società civile alle Al contempo, si coglie che il quadro giuridico azioni a tutela del patrimonio culturale. all’interno del quale inserire l’ecomuseo è rap- L’art. 6 della Convenzioni sulle diversità delle presentato dalla convenzione, la cui applicazio- espressioni culturali, al riguardo, afferma che la ne, illuminata dai principi di sviluppo sostenibile protezione, la promozione e la conservazione e di sussidiarietà orizzontale, consente di deli- della diversità culturale sono una condizione es- neare l’humus di un istituto i cui contorni appa- senziale per lo sviluppo sostenibile a beneficio iono sfuggenti soltanto ove ci si limiti, parados- 36 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
salmente, a considerare il livello normativo che musei, si vedano M. RENNA, I beni museali (privati ed sino ad oggi s’è occupato della fattispecie e, ecclesiastici) nel Codice dei beni culturali e del pae- cioè, la normativa regionale. In questa prospetti- saggio, in «Aedon», 2005, 1 e G. SEVERINI, Musei pubblici e musei privati. Un genere, due specie, ib., va si comprende anche meglio la relativa indiffe- 2002, 2. renza della qualificazione soggettiva interna Sull’analisi dell’esperienza lombarda in tema di stan- dell’ecomuseo, che non interferisce in ordine 8 dards museali, cfr. A. GARLANDINI, L’intervento delle all’applicazione dei principi definiti dalle Conven- regioni a favore dei musei: uno scenario in profondo zioni. cambiamento, in «Aedon», 2006, 2. In altri termini, nel nostro sistema è già pre- 9 Documento elaborato in occasione dell’incontro na- sente uno strumento per dare attuazione alle zionale «Verso un Coordinamento Nazionale degli Convenzioni UNESCO, al fine di valorizzare il Ecomusei: un processo da condividere» nell’ambito patrimonio culturale inteso in senso ampio, in del convegno «Giornate dell’Ecomuseo – Verso una una logica di sviluppo sostenibile, sussidiarietà e nuova offerta culturale per lo sviluppo sostenibile del partecipazione: questo strumento, cui ovviamen- territorio» svoltosi a Catania il 12-13 ottobre 2007. Il te ben potranno accostarsene altri, è appunto testo è reperibile al seguente indirizzo: http://www.bda.unict.it/Public/Uploads/article/Car- l’ecomuseo, progetto che ben può coordinarsi (o ta%20di%20Catania.pdf. anche fondersi) con gli interventi a tutela ed a A tal riguardo, correlato all’accezione d’ambiente, da valorizzazione dei beni paesaggistici ed ambien- 10 intendersi non tanto come diritto ma come bene/va- tali, attuati in questi anni anche tramite le aree lore che tutti hanno l’obbligo di tutelare, in una logica protette. di solidarietà tra enti ed individui, anche nei confronti delle generazioni future. Cfr. F. FRACCHIA, Sulla confi- Simona Fracasso gurazione giuridica unitaria dell’ambiente: art. 2 Dottore in Scienze dei beni culturali; Cost. e doveri di solidarietà ambientale, in «Il Diritto dottore magistrale in Scienze preistoriche dell’economia», 2002, 2, 215-259. nonché in Linguaggi e forme della comunicazione 11 Cfr. V. CAPUTI IAMBRENGHI, Interventi sul territorio ex- traurbano. Ecomusei, paesaggi, periferie, in «Giu- stAmm.it», 2019, 11, 1-19. 12 Cfr. G. POGGESCHI, La “Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni cul- turali” dell’Unesco entra a far parte del corpo legisla- NOTE AL TESTO tivo italiano. Una novità nel panorama degli strumenti giuridici internazionali?, in «Aedon», 2007, 2, che 1 Cfr. H. DE VARINE (a cura di D. Jalla), Le radici del fu- sancisce il «diritto alla diversità» (già affermato, an- turo. Il patrimonio culturale al servizio dello sviluppo che a livello interno, ad esempio in tema di libertà re- locale, Bologna, CLUEB, 2005. ligiosa o di protezione delle minoranze linguistiche) a 2 Ib., 155 ss. favore delle culture “deboli”. 3 Cfr. M. MAGGI, C.A. DONDONA, Le leggi per gli ecomu- 13 Cfr. A. VETTORI, Un nuovo programma generale sei. Prime esperienze e cantieri in atto, in d’azione dell’Unione in materia di ambiente fino al http://www.irespiemonte.it. 2020, in «Rivista giuridica dell’ambiente», 2014, 2, 4 Il parere é reperibile in M. CAMMELLI (cur.), La nuova 283-290. disciplina dei beni culturali e ambientali, Bologna, Il 14 Cfr. R. ANDREI (cur.), I nuovi riferimenti internazionali Mulino, 2000, 543 ss. dello sviluppo sostenibile: i documenti di Johanne- 5 Cfr. S. CASSESE, Il futuro della disciplina dei beni cul- sburg ed il 6. Programma comunitario di azione in turali, in «Giornale di diritto amministrativo», 2012, 7, materia di ambiente, Firenze, Edifir, 2002. 781-782. 15 Cfr. F. DODDS, J. LAGUNA-CELIS, E. THOMPSON, From- 6 Cfr. G. FAMIGLIETTI, D. CARLETTI, Commento all’art. 10, Rio+20 to a New Development Agenda. Bilding a in R. TAMIOZZO (cur.), Codice dei Beni culturali e del Bridge to a Sustainable Future, London, Routledge, paesaggio. Decreto legislativo, 22 gennaio 2004, n. 2014; X. EZEIZABARRENA SAENZ, Rio+20 (1992-2012). 42, Milano, Giuffré, 2005, 39 ss. El reto del desarrollo sostenible, Bilbao, Universidad 7 Cfr. D. JALLA, Il museo contemporaneo. Introduzione de Deusto, 2013. al nuovo sistema museale italiano, Torino, Giappi- 16 Art. 14, lett. c), Convenzione UNESCO per la salva- chelli, 2003. Inoltre, circa sull’evoluzione del ruolo dei guardia del patrimonio culturale immateriale. DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 37
RADunO REGiOnALE VEnETO FiE 2 OTTOBRE 2022 l Raduno Regionale Veneto della FIE- A questo raduno hanno partecipato oltre 180 Federazione Italiana Escursionismo ha escursionisti provenienti da tutto il Veneto; era I origini antiche ed è stato coltivato ap- passionatamente negli anni per permettere un presente anche Massimo Mandelli, Tesoriere na- zionale, in rappresentanza di FIE Italia. contatto tra le associazioni, i soci, i referenti e re- L’organizzazione come sempre attenta ha godu- sponsabili vari della Federazione a livello nazio- to anche di una bella giornata non tanto calda nale e regionale. ma di sole; i percorsi erano due, uno di maggior La data scelta, ovvero la prima domenica di otto- difficoltà di una decina di chilometri e l’altro più bre, ha origini ancor più antiche: negli anni ’80 tranquillo della metà lunghezza. Tutti e due i per- l’allora presidente della Commissione Turismo corsi hanno attraversato parte del territorio della Sociale, Giovanni Graniti, propose per il Raduno Val d’Illasi mettendo in risalto le peculiarità stori- Nazionale la data più vicina alla festività di San che, ambientali, architettoniche della zona per Francesco, un santo che fece del camminare il poi terminare con la parte enogastronomica al ri- suo baluardo, tanto che si usa dire “il cavallo di storante Ca’ del Diaolo per un momento convi- San Francesco” per intendere l’andar a piedi. viale prima di terminare la visita con canti e balli Pian piano a livello nazionale questa data è sva- a cura di un gruppo folcloristico locale e visita al- nita a favore di altri periodi maggiormente favo- la Abazia Benedettina di Badia Calavena. revoli al grande afflusso, mentre nel Veneto si è Il gruppo folcloristico i Pistonieri dell’Abazia non mantenuta la tradizione anno dopo anno, salvo solo tramandano antichi balli e usanze, ma utiliz- nel 2020 annullata all’ultimo per la pandemia. zano uno strano armamento non offensivo che Per quest’anno nel giorno di domenica 2 ottobre produce un forte botto per dare il benvenuto al 2022 l’appuntamento è stato organizzato, su forestiero di passaggio: un segno di benvenuto mandato del CRV, dall’Associazione ABAZIA che un tempo, molti secoli fa, era riservato a ve- APSS di Badia Calavena, già reduce da un pre- scovi ed autorità civili e militari. cedente raduno organizzato nel 2018. Durante la giornata ci sono stati i saluti del Pre- 38 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
sidente FIE Veneto Ivo Callegari: «Per me oggi questa manifestazione rappresenta un giorno di festa, non solo per il numero di associazioni iscritte ma e soprattutto per la quantità di escur- sionisti e la loro qualità dimostrata nel mondo dell’andar per monti, accompagnati da molti ac- compagnatori escursionistici», seguiti poi dal pri- mo cittadino di Badia Calavena Francesco Val- degamberi: «Sono qui per portare e dimostrare la vicinanza dell’istituzione a questo evento che ci inorgoglisce si sia svolto nel nostro territorio, un territorio particolarmente adatto ad una offerta ambientale, storico, culturale ed enogastronomi- co, per cui speriamo che queste occasioni serva- no per farlo riscoprire al di fuori della nostra pro- vincia. Ringrazio l’associazione ABAZIA che si prodiga ad organizzare eventi anche di portata internazionale, abbiamo visto tutti quanto orga- nizzato per il festeggiamento del 50° del Sentiero Europeo E5 e oggi con questo raduno regionale della FIE-Federazione Italiana Escursionismo. Complimenti all’ associazione ABAZIA e… vi aspettiamo alla prossima». Seguivano i saluti il Presidente di ABAZIA APSS Luigi Venturini e del tesoriere nazionale della FIE Massimo Mandelli. Tutti i presidenti presenti sa- lutavano e avanzavano i loro dubbi, critiche e lodi al Comitato Regionale Veneto nell’ottica di un confronto leale e chiarificatore. Arrivederci al prossimo Raduno Regionale Vene- to della FIE il giorno 1° ottobre 2023. Maria Grazia Comini DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 39
MAuRiZiO sERViDiO un escursionista al servizio del sociale É stato un colpo di fulmine e, da allora, è scoppia- ta la sua passione per la montagna e la natura. Si è iscritto alla Fede- razione Italiana Escursionismo, ha fatto il corso per diventare ac- compagnatore escursionistico, ha lasciato le sue orme sui sentieri calabresi del- l’Aspromonte, del Pollino, della Sila. Ogni volta che può, come lui af- ento parlare di Maurizio durante ferma, si mette le scarpe da trekking, indossa lo un’escursione sui monti della Garfa- zaino e via, sui sentieri. S gnana. Un amico, che durante l’estate era stato in Aspromonte, mi racconta di questo Maurizio, comunque, ha un’altra bellissima caratteristica: l’empatia. Abbiamo detto che ha socio della FIE che sprizza entusiasmo, simpa- lavorato a Gioia Tauro. Era il postino incaricato tia e altruismo. Mi viene voglia di incontrarlo e di di consegnare la posta in una certa zona di Gio- raccontarlo. Ci vediamo online un pomeriggio di ia, dove era stato creato un ghetto di ROM. Eb- ottobre e subito mi colpisce la sua schiettezza. bene, la sua trasparente giovialità e altruismo Sono emozionato, mi dice, “…stanotte non ci ho gli hanno permesso di diventare un punto di ri- dormito…”. Pare strano, proprio lui, che è anda- ferimento per quella comunità, afflitta da molti to perfino in onda su RAI 1 “Via delle storie”, grossi problemi. Una disponibilità che gli ha fat- nello scorso maggio. to percepire il suo lavoro in quell’area come una Un calabrese verace, che abita a Trebisacce missione, come Maurizio ama sottolineare, (CS), che ha lavorato molto tempo a Gioia Tauro. un’esperienza che dal punto di vista umano gli Mi racconta che ha scoperto l’escursionismo da ha cambiato la vita e che gli ha permesso di es- “soli” 12 anni, coinvolto da amici che lo hanno sere visto non come un personaggio delle istitu- convinto a calcare i sentieri della sua bella terra. zioni ma come un mediatore, un amico intimo al 40 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
che, oltre alla buona musica, è diventato sede di incontri, dibatti- ti, presentazione di libri e che ha regalato divertimento e soddisfa- zione a chi lo ha seguito. Un mi- racolo laico, come Maurizio ama definirlo, iniziato nel 1998 che evidenzia come la buona volon- tà, l’onestà e la dedizione posso- no permettere anche ai centri che non fanno parte del grande quale, se necessario, chiedere aiuto. E Maurizio l’aiuto lo ha fornito, per esempio, sotto forma di lettura delle lettere agli analfabeti. Da quelle lette- re, mi dice, traspariva un’umanità vita- le ma piena di problemi, anche giudi- ziari. Ma la sua disponibilità si è espres- sa anche al suo paese di residenza, Santa Caterina Albanese (CS), con l’organizzazione annuale di un festival musicale, lo “Joggi Avant Folk”. Grazie a lui e agli altri organizzatori, una pic- cola frazione di circa 100 anime, Joggi (433 mslm), per tre giorni ad agosto si popola di musicisti e spettatori che arrivano da circuito turistico di attirare visitatori e di attivare ogni angolo d’Italia, per immergersi nella natu- un circuito economico virtuoso. ra e nella buona musica. Un evento culturale Maurizio continua a raccontarmi delle sue ad ampio spettro autogestito e autofinanziato escursioni estive in Aspromonte, dove le fiumare (i torrenti) formano delle cascate e permet- tono di rinfrescarsi. E mentre racconta gli brillano gli occhi, da vero appassionato di escursionismo e amante della natura che, come lui afferma, ti permette di rige- nerarti e rilassarti, consentendoti di sco- prire la tua vera essenza. Arrivato il momento dei saluti mi stupisce ancora una volta dicendomi “…il nostro territorio ha dannatamente bisogno di una crescita culturale…”. Ciao Maurizio, sei una ventata di aria pulita. Renato Scarfi autore del libro “Guida pratica per escursionisti curiosi”, Fusta Editore DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 41
L’escursionismo per i giovani delle scuole l nostro Comitato Re- gionale, da sempre I attento alle problema- tiche del territorio, anche que- st’anno ha voluto che l’escur- sionismo, tramite i suoi accom- pagnatori, si dedicasse in pri- mis ai ragazzi delle scuole, con l’obiettivo di porre i presupposti per un loro futuro di adulti at- tenti all’ambiente, alla sua con- servazione, salvaguardia e va- lorizzazione. Sono così riprese dopo quasi due anni di fermo causa Covid le attività di accompagnamento escursionistico con le scuole primarie del nostro territorio. La destinazione è stata la Sa- cra di San Michele, utilizzando le mulattiere che partono dai due paesi ai piedi del monte Pirchiriano (Sant’Ambrogio e Chiusa San Michele). Su questi percorsi i ragazzi vengono invitati a porre atten- zione alla flora e alla fauna pre- senti, alla formazione geologi- ca del monte e della Valle (massi erratici) e alle tracce la- sciate dalla storia millenaria della zona (cava, mulattiera, Sacra, via Crucis). Notizie e informazioni che si trasformano in un approfondi- mento e arricchimento della programmazione annuale scolastica relativa a scienze, educazione civica) poi riprese, affron- diverse materie (religione, storia, geografia, tate e sviluppate dalle insegnanti durante le le- 42 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
scoperto sentieri a loro sconosciuti. Ricco il programma delle uscite relativo il mese di aprile. La prima è stata con la classe quinta A del plesso di Mongrando Curanuova nel parco della Bessa dove hanno potuto vedere mas- si erratici, incisioni rupe- stri, e cumuli di pietre la- sciati dal ghiaccio dopo il suo scioglimento. A segui- re tre classi di Vigliano Biellese: con la terza A ci si è recati alla Villa Malpenga con la sua storia; il giorno successivo con la quarta A al Brich di Zumaglia (per- corso di 13 km). L’ultimo giorno abbiamo fatto l’esperimento di portare in gita una classe di prima, su un percorso più corto vi- cino al torrente Cervo, poi zioni in aula. al parco giochi e con l’aiuto delle insegnanti Nel mese di aprile abbiamo accompagnato due abbiamo organizzato una piccola caccia al te- classi quarte del plesso scolastico di Villardora, soro. una classe quarta e quinta del plesso di Rivera Intensa anche l’attività del mese di maggio: sia- e a maggio due classi quinte sempre del plesso mo usciti con due classi quarte di “Biella-città”, di Villardora. nel Gorgomoro, lungo il torrente Oropa, luogo Notevole anche l’attività portata avanti con al- ricco della storia industriale del nostro territorio. cune classi delle scuole primarie del circonda- Con la classe quarta A di Mongrando Curanuo- rio di Biella. va torneremo nella Bessa, mentre con la classe In questo caso, prima dell’escursione i ragazzi seconda A di Verrone torneremo al Borgo di vengono preparati con una lezione teorica, do- Bagneri. ve vengono date indicazioni su come preparare L’attività con le scuole si concluderà a giugno uno zaino, sul modo più adeguato di vestire e quando accompagneremo due classi quarte A soprattutto sul comportamento da tenere duran- e B del plesso di Occhieppo Superiore al Piaz- te l’escursione. zo di Biella passando dal Parco Bellone. Si è iniziato accompagnando già lo scorso me- L’attività, cominciata in condizioni di difficoltà se di novembre, la classe quinta A di Sordevolo, causa Covid, è riuscita: dei sette plessi iniziali con destinazione Borgo di Bagneri, dove i bam- che avevano aderito lo scorso anno, quest’an- bini hanno potuto ammirare le sculture in pietra no si è arrivati a dodici con una proficua colla- di Cecilia Martin Birsa. borazione delle insegnanti. L’attività è ripresa a marzo accompagnando la classe quarta A di Ronco Biellese al Castello di Zumaglia (Brich di Zumaglia), dove molti hanno Munaretti Antonio - Massera Catherine DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 43
Intervista alla nipote del dott. Lezione presso la sede Fie. Alla scoperta del centro storico di Almese. Scipione Riva Rocci inventore dello sfigmomanometro (ap- parecchio per la misurazione della pressione sanguigna). FiE – Comune di Almese Progetto “Jo Volontari” luglio si sono tenuti i campi che han- e i principali animali che popolano i versanti del no coinvolto i ragazzi in attività legate torrente Messa, scoprendo anche la peculiarità e A del territorio. al turismo, all’archeologia e alla cura l’importanza delle sue acque sia per l’irrigazione, sia per le normali pratiche quotidiane. La proposta è stata realizzata in collaborazione Durante gli incontri si è parlato anche dei cambia- con il nostro Comitato Regionale FIE e altre asso- menti che hanno interessato la nostra società dal ciazioni presenti sul territorio. secolo scorso ad oggi, portando i ragazzi a riflet- L’iniziativa ha riscosso un grande successo, a tere sulla necessità di un’educazione ambientale conferma dell’alto gradimento da parte degli stu- basata sulla valorizzazione e sulla tutela del terri- denti partecipanti, che quest’anno hanno potuto torio, anche in relazione ai cambiamenti climatici scegliere il percorso da intraprendere. in atto, per preservare l’ambiente in cui viviamo in Dal 5 al 16 luglio presso la sede regionale FIE in- quanto patrimonio comune che va custodito anche sieme ai nostri volontari si è svolto il progetto turi- per le generazioni future. stico rivolto agli studenti della scuola secondaria di A questi incontri teorici ne sono seguiti altri più pra- secondo grado. tici; sotto la guida dei volontari FIE i partecipanti Un percorso educativo articolato su più fronti, per hanno effettuato due percorsi escursionistici, uno trasmettere informazioni ai ragazzi e alle ragazze con partenza da piazza Martiri della Libertà e arri- aumentando le loro conoscenze sulla storia della vo alla vecchia chiesa che sovrasta l’abitato di Al- nostra Federazione, l’ambiente e le tradizioni del mese, l’altro sempre dalla piazza fino alla “Goja territorio almesino. del Pis”, dove hanno appreso numerose nozioni Le giovani aspiranti guide hanno imparato a inter- storiche e ambientali che li hanno stimolati a svol- pretare la cartina geografica di Almese, cercando gere ulteriori ricerche di approfondimento. le coordinate e la composizione della mappa stes- Grazie a questa esperienza, infatti i ragazzi e le sa per rilevare l’altimetria dei luoghi; hanno appre- ragazze hanno imparato a descrivere i due tragitti so informazioni sull’ambiente di montagna, con le e i rispettivi punti d’interesse, con l’obiettivo di ve- sue caratteristiche morfologiche, sul vallone del stire i panni di “guide turistiche” in occasione delle torrente Messa di origine glaciale, sulle caratteri- escursioni che organizzerà la FIE in futuro. stiche principali delle sue rocce, esaminato le di- verse essenze delle piante della pineta di Almese Antonio Munaretti 44 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
GEnOVA: camminare in città lungo un circuito nel levante, tra crêuze e strade… a vita odierna è spesso frenetica e lascia pochi spazi per assaporare attimi di vera quiete. A volte, L solo in vacanza, si riesce ad avere lo spirito giusto per guardarsi intorno, osservando tutti i vari particolari che ci circondano; l’escursionismo ben si collega con questi aspetti. Quindi, l’idea di presentare un percorso urbano, offrendo qualche occasione di riflessione, sembra accattivante e serve, almeno in una circostanza, per affrontare con maggior tranquillità il quotidiano. In fondo, in città ogni singolo angolo può regalarci storie recenti e non, sempre interessanti (le vicende legate a un edificio o a una chiesa, le notizie sul nome di una via o di un giardino pubblico, tanto per formulare delle ipotesi…). L’articolo cerca di analizzare tali elementi: un anello per crêuze e strade nel levante genovese, fornendo distinti spunti d’approfondimento che i lettori incuriositi potranno sviluppare, soffermandosi Priaruggia DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 45
Priaruggia arenile al tramonto sui temi che più li avranno colpiti. Diversi spiaggia di ciottoli e dell’omonimo rio. Dai passaggi, sebbene stretti, sono aperti al traffico portici, si tiene la destra in via Majorana (non è veicolare, peraltro limitato soprattutto nei week- il fisico che sparì in maniera misteriosa nel 1938 end, e in questi tratti bisognerà prestare la durante un viaggio in nave tra Palermo e Napoli, massima attenzione (comunque nel seguito del bensì un sottotenente originario di Nervi, testo è evidenziato). insignito della medaglia d’oro al valor militare Il punto di partenza dell’itinerario è Quinto al alla memoria; perì nel Mediterraneo nel 1941, in Mare. Analogamente a Quarto e Sestri Ponente, uno scontro aereo impari con caccia nemici). A il nome deriva dalla collocazione sulla via sinistra, è ubicata la sezione di Genova Quinto Aurelia antica (cinque miglia romane dalla città, della Lega Navale Italiana in funzione da oltre pari a 7,4 km) e ha una storia millenaria. Basti cinquanta anni. pensare al fatto che nel 1033 ottenne lo status Si arriva a un bivio e non si considera Via di comune, abbandonato solo nel 1926, con la Marussig (artigliere friulano caduto in Grecia nel creazione di un unico nucleo amministrativo. Di 1941). A destra, c’è la Croce Verde di Quinto, conseguenza, fino a pochi anni fa, gli anziani che ha festeggiato il centenario nel 2010 (è una erano abituati a dire “vado a Genova”, per delle associazioni liguri di volontariato più intendere che si spostavano verso il centro antiche). (modo usato pure dalle persone che vivevano Passati sotto il ponte della ferrovia, il negli altri borghi e che subirono la medesima marciapiede si sviluppa in salita e, dal n. 36, c’è sorte d’accorpamento). La gita ha una durata di la bottega di un falegname, attività lavorativa circa 1h30, più la visita dei vari luoghi che ormai rara! All’incrocio con via Granello, si svolta s’incontrano, con una pendenza minima. a sinistra in discesa, superando il rio Bagnara. Continuando a sinistra, la crêuza si snoda tra muri fino a piazzetta Granello, dove è possibile Il tracciato studiare meglio l’omonima villa, che deriva da Con il bus n. 15 delle linee urbane Amt, si una struttura del XVI secolo. Si rasentano altri scende a Bagnara, minuscola frazione di palazzi e, dalla stretta, ma a doppio senso, via Quinto, che sorge in corrispondenza della Fabrizi (patriota attivo nel risorgimento: si 46 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
Villa Granello aggregò a Garibaldi in Sicilia, dopo lo sbarco pure l’ingresso dell’autostrada, anch’esso degli dei Mille, e poi fu suo compagno in molte anni Sessanta del XX secolo, e si nota come, battaglie; in seguito, ricoprì la carica di deputato per ragioni turistiche, il casello fu chiamato del Regno d’Italia per otto legislature) si gira a Genova Nervi, nonostante sia a Quarto. destra e salta all’occhio la frase “piazzetta di Si ricalca via Romana della Castagna in assoluta proprietà Granello”. discesa, trascurando a sinistra via Luigi Montani Evitato viale Primavera, al successivo bivio si (compositore ottocentesco dimenticato) con un curva a destra per ammirare uno degli ultimi pilone votivo proprio sullo spigolo del palazzo. lembi coltivati. Scelta via Crosini, in una lastra Si osserva l’osteria Gigino, avviata nel 1920 e appare Comune di Quinto! Perciò è lì da una conosciuta per i piatti di carne. Superato il data precedente al 1926! Si va dritti piccolo rio Fontagne, occultato dalla immettendosi in via dell’Ulivo e, dopo, via Antica vegetazione, si incrocia viale Quartara Romana di Quinto (ci sono le frecce gialle (direttrice che scende verso il mare). Si bidirezionali riconducibili alla “Via della Costa”, persevera dritti, ponendo cura alle macchine, e, percorso devozionale di 348 km sulle strade a sinistra, spunta un’antenna di notevole altezza della Liguria). Si piega a sinistra in salita, su di (ex impianti di telecomunicazioni del CIRM, un tracciato a larghezza ridotta aperto alle auto Centro Internazionale Radio Medico, che (attenzione!). In un minuto, raggiunti un paio di risponde al Ministero delle Infrastrutture e dei stabili, inizia via Romana della Castagna e si Trasporti ed è sorto nel 1935 per l’assistenza ignora via Fabrizi. gratuita d’emergenza ai marittimi imbarcati). Si continua in modo rettilineo (prudenza per il A destra, comincia via Ribaldone. È dedicata a flusso dei mezzi a due e quattro ruote), mentre un giovane alpinista e speleologo, preparato e una deviazione carrabile a destra porta a un capace di vincere difficoltà che per altri erano campo polifunzionale (tennis/calcetto) e a corso insuperabili; ebbe la medaglia d’oro al valor Europa. È un’arteria a doppia carreggiata con civile per aver salvato, dopo che in giornata un limite elevato - 60 km/h; fu costruita in dieci aveva scalato nella zona del Bianco, alcuni anni dal 1958 ed è essenziale per la città, esperti in forte difficoltà in una grotta del unendo San Martino a Nervi. Poco sopra, c’è bergamasco. Mori a soli 24 anni, durante una DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 47
Crêuza Via dell'Ulivo ascensione di addestramento per la caduta di trogoli (lavatoi) in evidente abbandono. Il un allievo che lo trascinò nel baratro... ecco cosa cammino si impenna, restringendosi, tuttavia c’è testimonia un resoconto dell’accaduto: “una la possibilità del transito di qualche mezzo cordata che segue dappresso vede Gianni motorizzato… frenare con la piccozza, con tutte le forze, ma A sinistra, nascosta dal muro di cinta, è lambita non c’era niente da fare contro l’ineluttabile e villa Quartara, costruita nel XIV secolo e allora dopo un po’ la piccozza cessa di mandare famosa con la denominazione “Spinola”; nel scintille”... diversamente, sarebbe diventato tempo subì molteplici trasformazioni e ospitò celebre pure al grande pubblico. personaggi illustri (ad esempio, Papa Pio VII, Ci sono due case con un giardinetto, una durante il suo viaggio d’esilio nel periodo ringhiera a protezione e delle vecchie targhe di napoleonico). Assunse il suo attuale nome solo divieto di sosta, che dovevano essere state nel XIX secolo, dopo l’acquisto del sindaco di affisse quando i fabbricati erano adiacenti alla Genova dell’epoca: Emanuele Quartara. strada (sul secondo edificio, si legge villa Si raggiunge in piano lo slargo che sulla destra Bianca, già Gervasoni, in cui Puccini dilettò gli accoglie l’oratorio della confraternita di S. Rocco ospiti con il pianoforte). e la chiesa di S. Maria della Castagna. Il Lasciata via Cottolengo, che arriva da corso santuario Mariano è riferito a una famiglia Europa (cautela alle vetture), si cala a sinistra su medioevale e ha una lunga storia: le prime una larga crêuza, vedendo una bella immagine notizie risalgono al XII secolo e un quadro sacra sopra un portone. Subito, c’è una fontana, raffigurante una Madonna con Bimbo e due appena visibile, perché incassata nella parete angeli fu dipinto nel 1424. L’edificio conserva che costeggia la carrozzabile. Una scritta elementi dell’impianto originario (una colonna, rovinata dalle intemperie ammonisce tracce di pietre squadrate sulla facciata e sull’utilizzo: “è severamente vietato attingere un’epigrafe in latino del 1429 sul sepolcro della acqua per usi non domestici” (divieto ricorrente). famiglia Cassina) e una tela del pittore Luca Un inconfondibile rumore segnala la presenza Cambiaso (entrando a destra). Da segnalare del rio Castagna (oasi per oche e papere), che che, nella parte non visitabile, è collocata una si attraversa su di un ponte, e spiccano dei statuetta lignea quattrocentesca (forse 48 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
Crêuza Via dell'Ulivo che sfocia in Via Antica Romana di Quinto precedente), mentre il campanile venne a sinistra, c’è l’asilo nido di villa Stalder (dalla aggiunto nell’Ottocento. Sul lato opposto della famiglia di Quarto; fu acquistata dal comune nel strada, dentro Villa Quartara, c’era l’ingresso al 1958) e il vicino parco pubblico. Andando avanti, Cisef (centro d’eccellenza nell’attività formativa, a destra è sfiorata via San Giovanni di Quarto nella ricerca scientifica e orientato alla pediatria, (dal nome del cugino di secondo grado di Gesù) essendo riconducibile all’istituto Gaslini). Oltre ed è superata, pure, la scuola elementare la chiesa, a un bivio (dritto, a 5 metri, c’è una intitolata a Italo D’Eramo (geometra presso fonte), si tiene la sinistra in via Priaruggia (dalla l’ufficio tecnico del comune di Genova; partecipò famiglia dei Pietra Roggia che qui aveva ampi alla Seconda guerra mondiale con il grado di possedimenti e casolari). Il percorso è chiuso al tenente degli Alpini dimostrando un singolare traffico veicolare, per un breve tratto, e si valore: cadde in modo eroico sul fronte russo sviluppa tra alti muretti. Un’apertura a destra nel gennaio del 1943). introduce a un ordinato parco pubblico (sopra Il cammino è sempre più stretto, fino a un complesso commerciale di medie trasformarsi in una scalinata che velocemente dimensioni), ideale per una pausa nel verde scende e si immette, attenzione alle auto, in (45’). Il giardino Alexander Langer rievoca viale Giorgio Des Geneys (promotore dello l’ambientalista e pacifista altoatesino che prese sviluppo della marina militare sotto il regno a cuore la causa dell’ex Jugoslavia, martoriata sabaudo, tra il XVIII e il XIX secolo; comandava dalla guerra civile. Di fronte a una diffusa apatia una piccola squadra: una galera, due mezze dell’Europa, si scoraggiò tanto… fino alle galere e 4 navicelle). Si sbuca, così, sulla estreme e tragiche conseguenze nel 1995… Si spiaggia di Priaruggia (15’): è un’insenatura con continua in via Priaruggia, scavalcando Viale l’arenile libero, la sosta per le barche di una Pio VII sulle strisce pedonali. Si scorge, ormai società sportiva di vela e alcuni esercizi ristrutturato (con piscina) e abitato da privati commerciali, tra cui un gelataio. Da ricordare, cittadini, l’ex istituto reumatologico Bruzzone, come, negli anni Venti del secolo scorso, la baia che nel 2008 era rientrato tra gli immobili fu frequentata dal poeta Eugenio Montale che dell’Asl 3 Genovese messi in vendita dalla qui scrisse la poesia “Falsetto”, dedicata a una regione Liguria, per ridurre il debito. Poco dopo, ragazza della zona di nome Esterina, che fu DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 49
era soprannominato “Maciste”. Tuttavia, per far posto alla struttura, furono smantellati i ruderi del castello della Calcinara, che era servito in passato per fronteggiare gli attacchi dei corsari saraceni. Di recente, l’area è stata soggetta a un corposo rinnovamento, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia (2011). In verità, le opere sono due. La più antica fu inaugurata il 5 maggio 1915 alla presenza di Gabriele D’Annunzio, che sfruttò la ricorrenza per sostenere la causa dell’entrata in guerra. La seconda testimonianza dell’avventura garibaldina, da un’idea di Cesare Abba, è invece del 2011: una semplice lastra d’acciaio che riunisce, in ordine alfabetico, l’elenco dei Mille. Al tempo, il luogo era abbastanza isolato e spazioso per le due navi (Piemonte e Bivio con via Luigi Montani Crêuza Via Romana della Castagna inclusa nella raccolta “Ossi di Seppia” (dopo aver vinto nel 1975 il premio Nobel per la letteratura, declamò proprio questo componimento durante una trasmissione radiofonica a Roma). Meno bucolica è la scritta appesa alla parete sul partigiano Carlo Palli, trucidato negli ultimi giorni del confitto (24/04/1945). Per ritornare a Quinto, si deve piegare a sinistra, ma a destra (via Cinque Maggio), a poche centinaia di metri, ecco lo scoglio di Quarto, dal piazzale Crispi (fu uno degli organizzatori del viaggio dei Mille e in seguito si distinse come uomo politico e presidente del Consiglio). Si tratta della località da dove, la notte tra il 5 e il 6 maggio 1860, partì l’impresa capeggiata da Giuseppe Garibaldi contro il regno delle due Sicilie. Il monumento sulla spedizione è dell’artista Eugenio Baroni. Lo scultore plasmò la figura dell’eroe nizzardo prendendo a modello il camallo del porto di Genova Bartolomeo Pagano, che aveva recitato nel film Cabiria ed 50 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
Lombardo della società Rubattino, che fu poi ricompensata dal futuro regno d’Italia, facilitando l’espansione delle sue rotte commerciali) e, essendo un’operazione semi clandestina, non si poteva salpare dal porto… Fu inscenato il loro furto, cosa stravagante per dei piroscafi a vapore con le caldaie che dovevano andare in pressione... Però, era prioritario non compromettere eccessivamente il governo sabaudo nell’iniziativa. I volontari rappresentavano la parte più moderna e istruita del popolo (assenti i contadini). In principio, erano 1162, ma, dopo la sosta a Talamone, scesero a 1089, per la rinuncia di alcuni convinti mazziniani e repubblicani quando Garibaldi specificò meglio l’appoggio di Vittorio Emanuele II. La provenienza geografica, grosso modo, era la seguente: il 40% erano lombardi (di cui il 16% bergamaschi), il 14% liguri e altrettanti veneti, e poi toscani, emiliani, friulani e delle regioni centrali; solo un 10% era del Sud, con una manciata di piemontesi, perché, di norma, erano nell’esercito regolare. C’era una donna (la moglie di Crispi), un ragazzo, condotto dal padre, e Immagine Sacra Via Romana della Castagna due scrittori: Giuseppe Cesare Abba e Ippolito Nievo. In zona, diverse sono le vie Quarto) c’è un’iscrizione che rammenta il primo intitolate ai garibaldini. Dopo la digressione (15’ laboratorio italiano di biologia marina. A/R, oltre la visita) in uno dei simboli dell’unità I dati riportati sono, incomprensibilmente, d’Italia, si continua sul lungomare (a sinistra, via sbagliati: nel 1889 aveva funzionato a Rapallo, Silvano Stacchetti, partigiano morto in val per qualche tempo, un gabinetto scientifico, d’Aveto, con targhe commemorative sulla SS anch’esso privato (scopo, attrezzature e 586 e presso il liceo Cassini). È trafficato di dimensioni simili). Ma, forse, il primo al mondo in macchine, ma è sufficiente volgere lo sguardo assoluto fu il laboratorio marino di Spallanzani, dal marciapiede verso la linea di costa, nel 1797 a Portovenere. Comunque, i fondatori soprattutto nel periodo invernale, per scordare furono: Alessandro Brian, Raffaele Issel (figlio ogni cosa. del famoso Arturo Issel) e William Mackenzie. Il mare fuori stagione ha un fascino particolare Affittarono una baracca in legno rossiccio sulla e sul percorso capiterà di incrociare dei scogliera di Quarto. In concreto, dai documenti corridori, impegnati in sessioni d’allenamento. e le foto d’epoca, risulta che il capanno era dove Nell’area, durante la Seconda guerra mondiale, fu innalzato il monumento dei Mille. Invece, a cadde l’unica bomba che colpì il quartiere, per Capo San Rocco, c’era una piccola costruzione fortuna senza vittime, provocando danni a una in muratura, sempre rossa (la confusione è fabbrica di profumi (e, per giorni, nell’ambiente derivata da questo particolare?), adibita a punto rimase un intenso odore di essenze). Dal d’osservazione della Guardia di Finanza. La novembre 2005, a capo San Rocco (via direzione fu affidata al Prof. Issel, dal 1911 fino DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 51
alla sua morte (1936). Più longevi gli altri due molti paesi del Centro e Sud America: protagonisti della vicenda: Brian morì nel 1969 Venezuela, Colombia e Panama (uniti in e Mackenzie nel 1970, entrambi un’unica nazione; nel 1903 gli Usa, con il ultranovantenni. Il locale lasciò il posto alla presidente Teddy Roosevelt, volendo la scultura sui Mille e fu trasferito a Sturla, vicino concessione per il canale, sobillarono una al Gaslini (1915-1925), poi, per uno sfratto, fu rivolta per favorirla, con la separazione dei due necessario un nuovo trasloco a San Giuliano, in stati), Ecuador, Perù e Bolivia (che aveva corso Italia. La fine del laboratorio marino un’estensione nettamente maggiore rispetto ad giunse nel 1942 a causa degli eventi bellici. oggi). Si guadagnò l’appellativo di “americano Proseguendo sul litorale, si arriva dall’Antica più importante del XIX secolo” e fu insignito del Osteria del Bai (rimasta chiusa per alcuni anni). titolo di Libertador. È uno dei pubblici esercizi più vecchi d’Italia Si giunge in via Quinto dal depuratore, (licenza del 1790!) e sorse sulle rovine di un ammodernato di recente (l’impianto iniziale era fortino del ‘400, edificato a protezione dalle di una cinquantina d’anni fa). Sul tetto (giardini scorrerie dei saraceni. Proprio qui, in prossimità Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna dal della partenza, sostò Garibaldi nel maggio del 1952 al 1968 e nativo di Quinto), c’è un ampio 1860... Subito, si attraversano i giardini Simon spazio per bambini e ragazzi con un chiosco (il Bolivar, in onore dell’eroe latino-americano. C’è gestore si occupa della pulizia in zona). Infine, un busto di marmo, restaurato nel 2012 e l’anello cittadino, così ricco di storia e aneddoti, scolpito in precedenza (1987) da un artista di si chiude a Bagnara (15’). Massa Carrara. Si trova in una superficie di 240 mq, con sette piazzole floreali (donati dal Testo e foto Venezuela e da un gruppo di imprenditori italo- Maurizio Lo Conti venezuelani) e una fontanella. Da evidenziare, però, che la targa del comune di Genova è erronea, in quanto parla NB: in caso di gita, verificare, sempre, le genericamente di “uomo politico venezuelano”. variazioni che potrebbero aver aumentato le In realtà, si trattò di un personaggio storico che, difficoltà! Si declina ogni responsabilità. Il pur nella brevità della sua vita (47 anni), presente testo ha solo carattere indicativo e non contribuì con il suo esercito all’indipendenza di esaustivo. Vista verso Genova 52 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
ESCURSIONISMO URBANO Riserva naturale di Monte Mario a Roma Siamo nel cuore di Roma nell’area protetta della Riserva Naturale di Monte Mario, che occupa una superficie di 238 ettari ed è stata istituita nel 1997. Il territorio con i suoi 139 metri d’altezza è il rilievo più imponente del sistema dei colli denominati Monti della Farnesina e rappresenta per le sue caratteristiche ambientali un vero mosaico di diversità biologica ormai raro a Roma. Un percorso sorprendentemente selvaggio in un’area verde e misteriosa, con punti e luoghi insospettabili per una città, con continui squarci di panorami sulla Capitale e verso le montagne dell’Appennino abruzzese. A volte non sembra nemmeno di stare a pochi passi dal centro. Il percorso fa anche parte del grande progetto Via Francigena e rappresenta l’ultima area verde che accompagna i pellegrini fino al Vaticano. ra dalla fine dell’estate dello scorso anno nuti poiché le previsioni meteo danno pioggia nel che ci pensavamo. Pianificare e mettere primo pomeriggio. E nel programma dell’anno successivo del- la nostra associazione alcune escursioni urbane, Tutti presenti e puntualissimi, quindi si parte at- traversando il cancello di ingresso al civico 81. Saliamo su una stradina selciata a tornanti im- di prossimità. Mi sono convinto che abitando a Roma qualcosa di idoneo lo avremmo trovato. Il mersi in un’area verde e dopo pochi minuti arri- periodo condizionato dalla pandemia non ha aiu- viamo nei pressi di Villa Mazzanti, realizzata nella tato, ma ora le cose stanno migliorando e sicura- seconda metà del XIX secolo, edificio architetto- mente dobbiamo essere molto decisi nel ripartire nicamente interessante, esempio dello “stile con le nostre attività escursionistiche. Ed eccomi eclettico” che si affermò a partire dal 1870, dove qua in Via Gomenizza, all’ingresso della Riserva, suggestioni cinquecentesche e classiche si acco- dove sto aspettando gli altri del gruppo. Ieri sera stano ad elementi esotici e fantasiosi per soddi- ho anticipato l’orario di inizio escursione di 30 mi- sfare il gusto del committente dell’epoca. Oggi DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 53
Roma - Monte Mario, vista su San Pietro ospita la sede dell’Ente Regionale Roma Natura. Parco della Vittoria e costeggiamo l’ingresso del- Proseguiamo salendo e percorrendo un tratto la Scuola G. Leopardi pensando a quanto siano estremamente panoramico con la vista del “cu- fortunati i bambini che la frequentano, essendo polone” della Basilica di San Pietro sullo sfondo. immersi in un’ampia area verde. Da qui ha inizio Arriviamo ad uno dei cancelli del Parco e se- guendo a destra la strada asfaltata ci ritroviamo sulla terrazza Zodiaco, punto più alto a 139 m s.l.m., da cui possiamo osservare il fiume Tevere sottostante e, con un panorama mozzafiato: l’in- tera città di Roma. Si vede sempre gran parte della capitale ma soprattutto le montagne del- l’Appennino verso l’Abruzzo. Tornando indietro incontriamo l’Osservatorio Astronomico di Ro- ma, visitabile su prenotazione (ma non rientra nei nostri obiettivi odierni), che risiede nella quat- trocentesca Villa Mellini e che ospitò illustri artisti quali il pittore Philipp Hackert e gli scrittori Wol- fgang von Goethe, Stendhal (pseudonimo di Ma- rie-Henri Beyle), Henry James. Proseguiamo percorrendo un tratto della Via Francigena che rappresenta l’ultima area verde che accompa- gna i pellegrini fino al Vaticano. Attraverso un piccolo parco, sbuchiamo in via Trionfale. Qui ci soffermiamo un istante ed è una cosa emozio- nante ricordare che, in epoca antica, essa era percorsa dagli Eserciti romani di ritorno dalle campagne militari e diretti verso il Foro romano per ricevere gli onori. La nostra escursione va avanti. Attraversiamo Sentiero 54 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
Roma - Scorcio su quartiere Prati e il Vaticano so uno stretto vialetto, nella zona più selvag- gia e integrale del Par- co, denominata “I Bo- schetti”. Percorriamo un sentiero stretto, tor- tuoso e scosceso fino ad un ponticello di le- gno che ci permette di andare sul lato oppo- sto di questa inestrica- bile vallata. Vegetazio- ne fitta, rami bassi, sentiero a tratti in con- tropendenza. Avviso di Roma - Epigrafe di Marziale con descrizione del panorama fare attenzione in alcu- il tratto veramente selvaggio della nostra escur- ni passaggi. Incredibile, non si direbbe che siamo sione. Transitiamo in un’area compresa tra Villa nel centro di Roma! Finalmente usciamo dalla zo- Stuart e Villa Madama (non visibile). Entriamo in na “no limits” e arriviamo, attraverso una stradina una vallata in lieve discesa e poi lieve salita che asfaltata, in una (verdissima) zona di confine ci conduce ad una bellissima pineta con l’ennesi- post-industriale con una serie di edifici e capan- mo affaccio spettacolare su Roma. Breve sosta, noni. Incontriamo una struttura riadattata a con- panorama, acqua e si riparte. Con una ripida di- vegni ed eventi, siamo alle Officine Farneto, ex scesa usciamo e rientriamo nel Parco, attraverso casermaggio del Foro Italico degli anni 30, oggi i soliti cancelli, percorrendo un breve tratto di recuperato con gusto. Qui facciamo una sosta e strada asfaltata in salita. Siamo arrivati nella zo- gustiamo un ottimo caffè nel bar ristorante che na verde che circonda il Don Orione, storico cen- dalle ore 12:00 offre anche il brunch, ma il nostro tro religioso e sociale oggi anche sanitario. Dopo programma prevede altro. questo tratto ci immergiamo, scendendo attraver- Abbandonate le sorprendenti Officine Farneto
Roma - Monte Mario stadio Olimpico saliamo lungo una stradina asfaltata per poi im- boccare un sentiero a destra che ci riporta ad im- mergerci nel verde della collina. Propongo una breve deviazione per una doverosa visita al Cimi- tero dei Francesi ove riposano parte dei caduti transalpini dell’ultimo conflitto mondiale. Luogo severo e raffinato che ci risulta poco conosciuto. Riprendiamo il percorso, sulla nostra destra in basso appare l’imponente struttura dello Stadio Olimpico, lo Stadio dei Marmi e il Ministero degli Esteri. Mentre scendiamo percepiamo sempre di più il rumore delle auto su Via dei Colli della Far- nesina e sul Lungotevere. Tagliando l’Olimpica raggiungiamo l’area nord del Foro Italico e arri- viamo sul Lungotevere. Siamo quasi alla fine de- gli 8 chilometri del nostro percorso. Passiamo da- vanti alla struttura del Foro Italico, dove si stanno svolgendo gli Internazionali di tennis. Una varie- Roma - Verso il belvedere gata moltitudine di persone si appresta ad entra- re per gustarsi il programma tennistico della gior- nata. Un gruppetto di ragazzi ci osserva passare, in fila con i nostri zaini, con uno sguardo tra am- mirazione e sorpresa. Il cielo, già coperto nell’ul- tima ora, è sempre più minaccioso. Mancano me- no di 500 metri alla fine ed inizia una leggera pioggerellina. Mancano cento metri al parcheggio e piove, iniziamo a correre verso le nostre auto. Ci salutiamo in fretta, uno degli amici partecipanti salutandomi esclama “Complimenti per l’organiz- zazione dell’escursione e soprattutto per aver calcolato anche la pioggia”. Penso tra di me “Già, la pioggia. Oggi con il meteo è andata bene!”. Natalino Appetecchia Accompagnatore Escursionistico FIE Delegazione Territoriale Lazio Roma - Boscaglia selvaggia 56 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
DipingiAMO Capri Punta Campanella al tramonto ra il golfo di Napoli e quello di Saler- auto hanno raggiunto la località Termini di Massa no, si protende verso Capri la ben no- Lubrense (NA): un piccolo paesino che, al con- T ta penisola sorrentina che coi suoi pit- toreschi promontori caratterizza un territorio va- trario del proprio nome, Terminus (fine), ha rap- presentato l’inizio del sentiero e della mia perso- nale avventura da neofita escursionauta. L’itine- riegato di scorci e vedute, con panorami mozza- fiato e piccole realtà che resistono nei secoli, tra rario da seguire è stato scelto con un livello di dif- mito e leggende. ficoltà facile/turistico, per garantire la più ampia Lo sanno bene gli Escursionauti e i ragazzi dell’as- partecipazione possibile e il superamento di tutte sociazione Prendiamoci per mano. La prima asso- le “barriere”. Il gruppo ha, infatti, percorso l’anti- ciazione di promozione sociale nasce ad Angri ca mulattiera che da Termini conduce a Punta (SA) nel 2020, dal connubio di amicizia e passioni Campanella, l’estremità del promontorio, a picco condivise, come gruppo di “insaziabili curiosi, in- sul mare, là dove il mito vuole che Ulisse abbia stancabili esploratori e inarrestabili escursionisti” incontrato le Sirene e, scampato alla loro malìa, (come cita la descrizione nella pagina Facebook); abbia poi edificato un santuario dedicato alla dea la seconda è stata, invece, fondata a Scafati (SA) Athena/Minerva, i cui resti sono testimoniati da nel 2017 per incoraggiare l’integrazione dei ragaz- un’antica incisione in Osco. L’area circostante, a zi affetti da sindrome di Down e migliorarne la qua- tutt’oggi, è ancora fortemente interessata da evi- lità della vita. Questi due gruppi, lo scorso 22 mag- denze archeologiche sparpagliate lungo il percor- gio, hanno collaborato nella realizzazione del- so che conduce all’antica torre di avvistamento. Il l’evento denominato “DipingiAMO Capri”, un sentiero stesso, in alcuni tratti, ripercorre il trac- evento di escursionismo, arte e solidarietà. ciato dell’antica mulattiera greco-romana e pre- I gruppi delle due associazioni si sono dati ap- stando particolare attenzione ai dintorni, durante puntamento alle ore 15 ad Angri e a bordo delle la passeggiata, è possibile individuare tra la ve- DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 57
getazione circostante, tracce di resti pro- babilmente attribuibili all’antico tempio. Dal Chiosco San Costanzo il gruppo si è incamminato per Via Campanella, un tratto sinuoso d’asfalto che discende dol- cemente verso il mare. Superata l’area abitata, l’allegra comitiva si è immessa sul vero e proprio sentiero che fiancheg- gia la collina e concede innumerevoli e meravigliosi scorci verso l’isola di Capri. Tra la tipica vegetazione della macchia mediterranea, con l’odore della ginestra e del rosmarino ad accompagnare il passo dei partecipanti, tra mirto, lentisco e albe- ri di ginepro, il sentiero si è sviluppato verso il mare per circa tre chilometri, per- corsi in armonia e in tutta calma, goden- do dei magici colori che precedono il tra- monto. L’evento organizzato dalle due associazioni pre- zionante, non soltanto grazie al contesto, ai pae- vedeva l’arrivo al faro di Punta Campanella, nei saggi e all’atmosfera mistica che aleggia su Pun- cui pressi poi fermarsi a dipingere il bellissimo ta della Campanella, coi suoi miti e le sue leg- panorama dell’isola di Capri mentre il sole tra- gende. Ciò che più di tutto ha suscitato grande montava all’orizzonte. L’entusiasmo è stato pal- emozione è stata la carica di calore umano pro- pabile e ognuno dei presenti ha partecipato atti- vata assieme ai ragazzi dell’Associazione Pren- vamente all’iniziativa che ha prodotto tele, acque- diamoci per mano e a tutta la comitiva degli relli, disegni a mano libera, graffiti su cera e tante escursionauti. altre piccole opere artistiche da incorniciare. L’esperienza vissuta è stata suggestiva ed emo- Ida Auletta 58 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
ISOLA DI CAPRERA Un tesoro ambientale immerso nella natura 6 inverno è freddo, ma a scaldarci ria vivono, si contemperano, respirano insieme. il cuore abbiamo i ricordi delle Ma andiamo con ordine. La partenza è previ- L’ escursioni fatte e i programmi di quelle che faremo. In attesa di un periodo meno sta dal centro abitato di La Maddalena, l’isola più grande dell’omonimo arcipelago, che (spoiler) sarà il soggetto di un prossimo articolo. Già in impegnativo (sotto il profilo climatico), infatti, questo è il momento in cui possiamo programma- paese è possibile assaporare i profumi che poi ci re i nostri appuntamenti escursionistici e prepa- solleticheranno le narici durante la nostra escur- rarci adeguatamente a lasciare le nostre orme sione. Salsedine, mirto, essenze di vario tipo, in- lungo i sentieri. fatti, si possono percepire anche all’interno del Questa volta vorrei attirare l’attenzione degli centro abitato. escursionisti sull’isola di Caprera, che fa parte Nei pressi della Chiesa dedicata a Santa Ma- dell’arcipelago di La Maddalena, famosa soprat- ria Maddalena visitiamo il museo diocesano (ri- tutto per le sue acque cristalline e incontaminate. cordarsi di prenotare la visita), che conserva uno Le bellezze di Caprera, tuttavia, non si limitano al- stupendo corredo d’altare donato dall’Ammiraglio le pur stupende spiagge, ma l’isola offre anche Nelson alla popolazione maddalenina, quale rin- una fitta rete sentieristica, molto ben segnalata e graziamento e segno di stima. Nel museo si tro- percorribile tutto l’anno grazie al clima mite, che vano anche moltissimi oggetti ex-voto, segno permette di immergersi nella natura camminando della devozione popolare. a piedi e assaporando ogni “angolo” di questo pa- Iniziato il nostro viaggio nella natura e nella radiso sardo immerso nella storia. Per chi ama la storia, che sarà il leit motif dell’escursione, ci diri- natura ed è appassionato di storia, quindi, non c’è giamo a piedi verso il lungomare e poi a est verso luogo migliore da visitare. Qui, infatti, natura e sto- Caprera, sono circa 6 km fino al Compendio ga- DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 59
ribaldino, la casa dove il condottiero ha tra- scorso gli ultimi anni della sua vita e oggi mu- seo a lui dedicato. Lungo questo primo tratto possiamo ammi- rare le tante tonalità di blu e di verde delle ac- que e la vegetazione tipica dell’isola. Per i più pigri, si può arrivare al Compendio con i mezzi pubblici. Verificare bene gli orari, che possono variare in base al periodo dell’anno. Il Compendio (ingresso a pagamento) è 1 gestito dal Ministero della Cultura – Direzione Pino piantato nel 1867 per la nascita di Clelia Garibaldi Regionale Musei Sardegna ed è un piccolo parco storico che permette di immergersi nella matrimoniale, con i ritratti della moglie France- seconda metà dell’800. Costituito dagli edifici in sca (Anita era deceduta nel 1849 e, quindi, non cui visse Garibaldi dopo che decise di stabilirsi ha mai vissuto a Caprera) e dei figli Clelia (dece- sull’isola nel 1856, offre un ritratto della vita di al- duta nel 1959, all’età di 92 anni) e Manlio, Te- lora e consente di comprendere come a quel nente di Vascello della Marina deceduto all’età di tempo la vita non dovesse essere facile (secon- soli 27 anni per tubercolosi. do i nostri parametri di oggi) neanche per chi La cucina presenta alcuni aspetti di modernità avesse una posizione agiata. In questo contesto e comodità, segno di un discreto livello di benes- paradisiaco il Generale curava personalmente sere della famiglia come, per l’orto e il giardino, volendo ottenere esempio, la pompa per l’acqua prodotti agricoli senza (avere l’acqua in cucina non alterare le peculiarità era molto comune) (foto 2). del territorio. La sala da pranzo è stata Entrando nel cortile trasformata in museo militare, possiamo ammirare il con gli oggetti e indumenti che maestoso pino, piantato Garibaldi ha usato durante le nel 1867 in occasione sue vittoriose campagne. Tra della nascita della figlia questi possiamo vedere dei Clelia (foto 1). vecchi sestanti e delle carte La stalla è stata tra- nautiche, dei fucili e delle pi- sformata in un piccolo stole. Qui sono conservati museo delle arti lavorati- anche il suo famoso pon- ve, con esposti oggetti da cho, la camicia rossa e il falegname, fabbro, mani- mantello che indossava scalco, agricoltore, marina- quando incontrò Vittorio io e attrezzi più complessi Emanuele II, alla fine della quali la tramoggia per la pu- spedizione dei Mille nel litura del grano, lo sgrana- 1860 (foto 3). mais, la trebbiatrice e la “lo- Nell’ultima stanza tro- comobile”, un meccanismo 2 viamo il letto dove Gari- per azionare il mulino in l'a cq u a in cucina baldi morì il 2 giugno Po mp a p e r mancanza di vento. 1882, all’età di 75 anni. Durante gli ultimi La casa è una dimora giorni egli chiese di stare in quella stanza dalla dall’architettura semplice, che ha le stanze co- quale si gode di una stupenda vista sul mare e municanti, come usava al tempo, articolate attor- sulla Corsica. Nella stanza sono ancora custoditi no a un piccolo disimpegno. Il percorso obbligato il calendario originale del 1882 e l’orologio, fermo porta il visitatore nelle stanze dove vivevano Ga- all’orario della sua morte, le 06:21 (del pomerig- ribaldi e la sua famiglia. Attraversiamo la camera gio (foto 4)). 60 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
Il Compendio è circondato da un muro, fatto costruire da Garibaldi per proteggere le colture dagli animali selvatici. Ai margini del complesso di immobili ci sono ancora alcuni alberi ad alto fu- sto di quel periodo: pini, ginepri, frassini e carrubi (foto 6). Terminata la visita ci incamminiamo verso Forte Arbuticci, diventato Memoriale Garibaldi, la 3 Poncho e armi di Garibaldi All’esterno, troviamo un busto del Generale e Ammiraglio, il mulino e numerose piante tipiche dell’isola, la barca usata per i collegamenti con La Maddalena (allora non esisteva alcun ponte di collegamento) e le tombe di Garibaldi e dei suoi familiari (foto 5). 5 Busto di Garibaldi terza tappa “storica” della nostra escursione di oggi. Si tratta di circa 2,5 km su asfalto in leggera salita. Il Forte, infatti, è stato costruito attorno al 1890 sul punto più alto dell’isola (130 mslm), al fine di consentire una visuale che comprendesse ampie zone di mare, di controllare l’accesso alle Bocche di Bonifacio e di consentire la difesa del- la baia di La Maddalena. La costruzione militare, di circa venticinque- mila metri quadrati, è caratterizzata da un terra- pieno verso mare, fossato e robusto muro peri- metrale e da varie aree dove erano sistemate le batterie principali, secondarie e di rilevazione te- lemetrica (foto 7). La fortificazione è completata dai locali di vita dei circa 130 militari assegnati e dai depositi mu- 4 Letto di Garibaldi nizioni. Sono ancora visibili le piazzole dei canno- DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 61
Il sentiero, stupendamente panoramico, stori- co e naturalistico è abbastanza facile da percor- rere in meno di tre ore tra andata e ritorno (circa 4,5 km), con un dislivello di circa 100 m lungo una mulattiera con molti tornanti, che portano fi- no al mare, dove possiamo trovare anche la vec- chia banchina militare che serviva per i riforni- 7 Forte Arbuticci menti. Lungo il cammino vediamo la Scarlina (Galac- ni da 75 mm a retrocarica e degli obici (sei in tota- tites tomentosus), una pianta spontanea che ri- le) da 280 mm. Con lo scoppio della Prima Guerra corda il cardo selvatico e che popola i ruderi e, Mondiale l’artiglieria venne spostata per armare il più in generale, i terreni incolti e aridi. Anticamen- fronte terrestre nord-occidentale. Durante la Se- te veniva usata per cicatrizzare piaghe e ferite conda Guerra Mondiale fu dapprima adibito a de- grazie alle sue proprietà cicatrizzanti, oltre che posito di viveri e poi come sede di un Battaglione digestive, diuretiche, dissetanti, rinfrescanti e an- fucilieri. Nel 2011 fu completamente restaurato e tisettiche. Veniva, infine, anche impiegata per far portato a nuova vita, divenendo nel 2012 Memo- cagliare il latte e ottenere formaggi. riale Giuseppe Garibaldi. I suoi spazi espositivi Proseguendo il cammino troviamo poi la pian- contengono circa duecento oggetti appartenuti a ta che, più di ogni altra, è legata ai sapori e ai Garibaldi o che illustrano la sua vita e le sue cam- profumi della Sardegna: il mirto. Si tratta di una pagne militari. L’offerta culturale è completata da specie arbustiva spontanea tipica dei Paesi me- sale multimediali, una sala proiezioni, una bibliote- diterranei, molto apprezzata per le sue proprietà ca e una videoteca specializzate (foto 8). aromatiche. A Caprera il mirto fiorisce tra metà All’uscita da Forte Arbuticci ci immettiamo sul giugno e inizio di luglio, ma non è raro che i suoi sentiero n. 11 che porta alla batteria antinave fiori bianchi si manifestino anche tra fine agosto Candeo, fortificazione militare perfettamente mi- e metà settembre. Un fenomeno conosciuto co- metizzata con l’ambiente circostante e, quindi, me doppia fioritura. Le sue apprezzate bacche praticamente invisibile dal mare. Il sentiero è per- maturano tra ottobre e dicembre. In questo perio- corribile senza l’obbligo di una guida. Ciò nono- do vengono prevalentemente raccolte per prepa- stante, la presenza di chi conosce bene il territo- rare il famoso liquore. rio, la sua vegetazione e la sua storia è consiglia- La batteria Candeo, quarto appuntamento di bile, in quanto permette di cogliere tutta la bellez- oggi con la storia, risale al 1928 ed era armata con za dei luoghi attraversati. 4 cannoni da 152 mm in impianto singolo. La ca- 8 Ingresso Memoriale a Garibaldi 62 ESCURSIONISMO DICEMBRE 2022
9 I fiori e le bacche mature del mirto Una capra curiosa osserva gli escursionisti ratteristica di questa fortificazione, che presidiava Che si percorra a piedi o con il bus, tuttavia, il la costa nord-orientale di Caprera, è la perfetta mi- paesaggio in cui ci troviamo immersi rimarrà inde- metizzazione, ottenuta impiegando prevalente- lebilmente scolpito nella nostra memoria e nel no- mente il materiale locale e sfruttando l’orografia del stro cuore. Un fenomeno piuttosto comune in que- terreno. Il risultato, di grande impatto emotivo, è sti luoghi, che hanno stregato anche personaggi una quasi completa invisibilità dal mare. In questo famosi. L’attore Gian Maria Volonté, per esempio, luogo, lontano dai rumori e dal traffico, oggi possia- negli anni ’60 si innamorò dell’arcipelago, della mo anche “ascoltare” … il silenzio, rotto solo dal sua natura, dei suoi sapori e profumi, del suo ma- vento che scivola tra gli arbusti, dal mare che si re, tanto da diventare istruttore del Centro velico di frange sugli scogli e dalle capre. In tutta l’isola, infatti, le capre sono diventate abi- tanti stanziali, insieme ai cin- ghiali, al gabbiano corso, al- la Berta maggiore e al Ma- rangone dal ciuffo (foto 9). La pace e la tranquillità di questi luoghi hanno fatto sì che, dal 1953 al 1966, la batteria di Candeo sia stata la méta preferita delle va- canze estive di Oriana Fal- Borracina azzurra o Uva Titina laci, che qui amava ritirarsi per riposarsi in solitudine. Caprera e da decidere di voler riposare per sem- Rientrando verso Forte Arbuticci è facile notare pre a La Maddalena. In sua memoria ogni anno piante che durante la prima tratta non avevamo in- viene organizzata una importante rassegna cine- dividuato. Così è per la Borracina azzurra (Sedum matografica “La valigia dell’attore”, che coinvolge caeruleum), in maddalenino nota come “Uva Titi- artisti famosi, italiani ed europei. na”, che presenta foglie piene di liquido che, al lo- Tutto questo fa parte della magia dell’arcipela- ro massimo in aprile, sembrano acini d’uva. go, di cui Caprera è elemento essenziale. Una Poco prima di immetterci sulla strada asfaltata magia che si ripete ogni anno e che dura dodici abbiamo il tempo di ammirare alcuni arbusti di mesi. Una magia che Caprera rappresenta mira- Agnocasto (Vites agnus-castus), conosciuto an- bilmente con il suo tesoro di flora e fauna protetti che come “pepe dei monaci”. Essendo un seda- dall’Ente Parco. Un tesoro ambientale intima- tivo naturale era, infatti, ampiamente coltivato e mente immerso nella storia. impiegato nei monasteri. * Renato Scarfi Tornati sulla strada asfaltata ripercorriamo il cammino a ritroso (circa 7 km) a piedi fino all’abi- Per le visite guidate contattare Eleonora tato di La Maddalena o, se si è particolarmente al 335-5829321, dell’Associazione Passu Malu, stanchi, con i mezzi pubblici. guide ambientali della Regione Sardegna. * Renato Scarfi è anche autore del libro “Guida pratica per escursionisti curiosi”, Fusta Editore. Prefazione di Domenico Pandolfo, Presidente della Federazione Italiana Escursionismo. DICEMBRE 2022 ESCURSIONISMO 63
FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO COMITATO REGIONALE LOMBARDO COMMISSIONE SPORTIVA FEDERALE SCI CAMPiOnATi iTALiAni sCi 2023 59° EDiZiOnE 17 - 18 - 19 - MARZO Ponte di Legno - Passo del Tonale VENERDÌ 17/03 SUPER GIGANTE - pista SERODINE SLALOM PER COMBINATA - Pista CADI’ SABATO 18/03 SLALOM SPECIALE 2 manches pista CADI’ GINKANA (per categorie fino ai cuccioli) 1 manche su pista da definire DOMENICA 19/03 Gare di GIGANTE 1 sola manche per tutti 2 piste: SERODINE per categorie piccoli - DOSSI per categorie adulti Apertura impianti ore 7.30 - partenza gare ore 9.00 (IL PROGRAMMA COMPLETO È IN FASE DI DEFINIZIONE)
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