Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
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Il Faro - Anno XXXIV - Numero 353- Gennaio 2021 - POSTE ITALIANE S. p. A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. In L.27/01/2004 n.46) art. 1 comma 2, DCB Lecco Gennaio 2021 Bollettino informativo della ilfaro.civate@gmail.com parrocchia dei santi Vito e Modesto N° 353
Calendario Gennaio V 1 CAPODANNO D 17 8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive sante messe con orario festivo L 18 SETT DI PREGHIERA UNITA’ DEI 16.00 preghiera per la pace CRISTIANI S 2 18.00 santa messa prefestiva (int Franceschi- 7.40 Rosario e Lodi na, Angelo Valsecchi e figli) 8.30 santa messa (int def fam Aondio) 15.00-18.00 e 20.30-22.00 Adorazione D 3 8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive Eucaristica 16.00 benedizione delle famiglie (zona Tozio e la Santa) M 19 7.40 Rosario e Lodi 8.30 santa messa (int Panzeri Mario) L 4 7.40 Rosario e Lodi 21.00 catechesi adolescenti 8.30 santa Messa (int Colombo Ernesto e fam) 2 15.00-18.00 e 20.30-22.00 Adorazione Eucaristica M 20 7.40 Rosario e Lodi 8.30 santa messa (int Savina Sozzi e fam) 21.00 incontro formativo CATECHISTI G 21 7.40 Rosario e Lodi M 5 7.40 Rosario e Lodi 8.30 santa messa (int Teresina e consorelle 8.30 santa messa (int ...) defunte) 18.00 santa messa prefestiva (int Enrica e Pomeriggio catechesi ragazzi elem e medie ricordo di Antonio Nicola) V 22 7.40 Rosario e Lodi M 6 EPIFANIA 8.30 santa messa (int Rosetta e Giuseppe) sante Messe con orario festivo Pomeriggio catechesi ragazzi elem e medie 16.00 preghiera e Bacio a Gesù Bambino S 23 18.00 santa messa prefestiva (intenzione (Tombola in oratorio sospesa) Castelnovo Luigi) G 7 7.40 Rosario e Lodi D 24 DOMENICA DELLA COMUNITA’ 8.30 santa messa (int Antonio Scola) 8.00, 10.00 sante messe festive - sospesa V 8 7.40 Rosario e Lodi quella delle 18.00 8.30 santa messa (int fam Piantanida Giu- 16.00 incontro con don Luigi Epicoco seppe, felice, Caterina ) L 25 7.40 Rosario e Lodi S 9 18.00 santa messa prefestiva (int Castelnuo- 8.30 santa messa (int Mariangela e Clemen- vo Bruno e classe 1942) te) - Conversione di S.Paolo 15.00-18.00 e 20.30-22.00 Adorazione D 10 BATTESIMO DI GESU’ - INIZIO TEM- Eucaristica PO ORDINARIO 8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive M 26 7.40 Rosario e Lodi 15.00 BATTESIMI COMUNITARI 8.30 santa messa (int Cesana Giuseppe) 16.00 preghiera della benedizione delle 21.00 catechesi adolescenti Famiglie (ultima zona: Baselone, Bellingera, M 27 7.40 Rosario e Lodi Mombello) 8.30 santa messa (int fam Cesana e Canali) L 11 7.40 Rosario e Lodi 21.00 catechesi adolescenti 8.30 santa messa (int Castagna Caterina e G 28 7.40 Rosario e Lodi ricordo di Giovanni) 8.30 santa messa (int Valsecchi Carlo) 15.00-18.00 e 20.30-22.00 Adorazione Nel pomeriggio catechesi ragazzi elem e Eucaristica medie M 12 7.40 Rosario e Lodi V 29 7.40 Rosario e Lodi 8.30 santa messa (int Alfio, Gabriella, Elia) 8.30 santa messa (int Silvano e Ivan) 21.00 catechesi adolescenti Pomeriggio catechesi ragazzi elem e medie M 13 7.40 Rosario e Lodi S 30 18.00 santa messa prefestiva (int Ernesto) 8.30 santa messa (int Roberta) D 31 FESTA DELLA FAMIGLIA G 14 7.40 Rosario e Lodi 8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive 8.30 santa messa (int Aldemaro Corti) Pomeriggio catechesi ragazzi elem e medie Carissimi, quest’anno la festa degli ANNIVERSARI non la ce- V 15 7.40 Rosario e Lodi lebreremo in concomitanza con la festa della Famiglia perché 8.30 santa messa (int def fam Colombo) purtroppo non sappiamo se le disposizioni ministeriali permet- Pomeriggio catechesi ragazzi elem e medie teranno momenti di Comunità più intensi della sola celebra- 21.00 CONSIGLIO PASTORALE PAR- zione. Troveremo un momento più adeguato in estate con la ROCCHIALE festa dei Patroni oppure in settembre con la festa dell’Addolora- S 16 18.00 santa messa prefestiva (int Bambina ta. In questa domenica ci uniamo nella preghiera a coloro che Andreotti) ricordano un anniversario significativo nell’anno.
La copertina: il mese della “fraternità” L’immagine di copertina di que- Samos) un ragazzino di 11 anni lato di Covid). sto primo numero del 2021 è che ha partecipato al laboratorio Il tema che ci accompagnerà in tratta dal libro “Attraverso i nostri di fotografia tenuto a Mazí, la questo mese di Gennaio è quello occhi – Vivere da bambini in un prima scuola per minori rifugiati della FRATERNITA’. Una paro- campo profughi” di Nicolò Govo- aperta sull’isola greca. la che forse abbiamo dimenticato ni. ma che Papa Francesco spesso ci Tre fratellini si tengono per mano Ogni mese saremo guidati da un ricorda: “E’ tempo di rilanciare e, guardando una barca attracca- vocabolo, scelto tra quelli propo- una nuova visione per un uma- re nel porto, sperano di poter la- sti da Derio Olivero - vescovo di nesimo fraterno e solidale dei sciare presto l’isola di Samos. Pinerolo dal 2017, nel suo libro singoli e dei popoli. La forza del- La foto è stata scattata da Fai- zuddin (dall’Afghanistan, ora a “Verrà la vita e avrà i suoi occhi” la fraternità è la nuova frontiera 3 (nato dalla sua esperienza di ma- del Cristianesimo!”. Cos’è una confraternita? di Elisa Mauri Ho atteso proprio il penultimo vive la fraternità. nostra fraternità ai tanti bambini giorno dell’anno per affidare Le varie confraternite che erano e ragazzi che vivono l’esperien- questa mia riflessione a Il Faro. presenti nella nostra comunità za “molto bella”del catechismo, Il tema di questo mese è la fra- fino agli anni 60, raccontavano offriamo il nostro essere fraterni ternità: un bellissimo sentimen- come vivere la fraternità. con gli adolescenti e i giovani che to che proprio in questi giorni Ma cosa è una confraternita? giocano nel San Vito, esprimia- si sperimenta, ma soprattutto si Era un associazione di fedeli cre- mo la nostra fraternità seguendo vive, si vive attraverso le tante im- ata per svolgere opere di pietà e le famiglie che sono in difficoltà, magini che i media trasmettono, carità con una regolare organiz- dimostriamo la nostra fraternità immagini che raccontano tante zazione laicale, avevano un pro- vivendo con coerenza il nostro storie che hanno come minimo prio statuto e relativi obblighi servizio in parrocchia che spazia comun denominatore la fraterni- verso la comunità, e li distingue- dalla liturgia, all’essere accanto ta’. Basti pensare alle immagini va anche un loro abito che indos- ai malati, al servizio in oratorio, delle terapie intensive dove mani savano durante le varie funzioni (dalle pizze al bar alle pulizie). pietose donano amore ai tanti religiose. Il carisma di queste Fraternità è anche il tradizionale ammalati, alle sale degli abbracci confraternite non si è mai spento momento della tombola di Santo delle case di riposo, ai tanti vo- ma è continuato e continua at- Stefano che regala sempre un bel lontari che portano in casa degli traverso l’opera della nostra par- pomeriggio in famiglia grazie a anziani la spesa, il pasto, ma so- rocchia nei vari ambiti e luoghi. tanti sponsor e ai simpatici ani- prattutto la loro amicizia, l’arri- In questo anno che tra poco si matori. vo nei vari presidi ospedalieri dei conclude abbiamo offerto e do- Tra poche ore un nuovo anno tanto attesi vaccini anticovid e nato la nostra fraternità ai fa- bussa alla nostra porta..il deside- le immagini continuano all’infi- migliari di tanti fratelli e sorelle rio che sia un anno ricco di pace nito, ma io vorrei anche eviden- vittime del covid 19. Nel nuovo e salute per il bene fraterno di ziare come la nostra parrocchia anno continuiamo a donare la tutta l’umanità. Editore: parrocchia santi Vito e Modesto - P. zza della chiesa, 7 - 23862 Civate (LC) Direttore Responsabile: Dr. Filippo Buraschi Tipografia: Tipolitografica Mauri s.n.c. - Via delle Industrie, 3 - 23862 Civate (LC) Registrazione Tribunale di Lecco n. 9/88 del 5/7/1988
"Fraternità: la vera sfida è trovare fraternità in un mondo complicato, diviso, globaliz- zato, ma dove ognuno è più solo. 4 La fraternità non può che essere una scelta da credenti, perché significa pensarsi insieme come fratelli e sorelle, contro ogni populismo che non riesce ad andare al di là del proprio io, a scapito dell’uguaglianza che la vera fraternità esprime.” Mons. Zuppi “Verrà la vita e avrà i suoi occhi” di don Gianni E’ il titolo di un libro di Mons. torno a cui mettere a fuoco il cen- re un giorno, un’ora, un minuto…. Derio Olivero dove descrive la tro e il senso della Vita, non solo Non che prima non lo credessi. Oggi, sua esperienza di malattia (da Co- la sua ma anche il nostro modo di ho una consapevolezza diversa, mag- vid-19) e di “ri-nascita” non solo pensare, curare e amare la vita. giore. Gioisco di tutto… che bello alla vita – dopo i giorni della riani- “Vivo. Che bello. Parafrasando Ti- tornare in episcopio ed incrociare gli mazione – ma soprattutto ad una ziano Terzani, posso dire di avere ri- sguardi dei miei collaboratori, la- esperienza di fede ancora più pro- cevuto in dono dal Signore “un altro sciarsi “contagiare” a vicenda dalla fonda e matura. giro di giostra”. Sento dunque l’ur- felicità. Davvero “tutto è Grazia”. Raccontando la sua esperienza, nel genza di vigilare sulla gerarchia de- Davvero tutto ciò che è trattenuto è libro, consegna dodici “parole” at- gli impegni, per non sciupare neppu- perso!”
Ci faremo accompagnare in que- vera esperienza di fraternità, in più bello della “vitalità di Dio” sto anno ogni mese da una “paro- una carovana solidale, in un santo e promessa del Suo infinito la” per volta e dalle riflessioni che pellegrinaggio. Uscire da sé stessi amore a cui un giorno partecipe- genera cercando di approfondirle per unirsi agli altri fa bene. Chiu- remo in pienezza. e applicarle alla vita della nostra dersi in sé stessi significa assaggiare La fraternità è il lavoro di Dio comunità. l’amaro veleno dell’immanenza, e sull’umanità, la Sua promessa, il La prima “parola” su cui vogliamo l’umanità avrà la peggio in ogni Suo dono quotidiano come quel soffermarci è FRATERNITA’. scelta egoistica che facciamo”. pane che nella preghiera Gesù ci Ci dice Mons. Derio: “La Rivo- “Dio è il primo a lavorare per ha insegnato ad invocare … ed luzione francese ha sbandierato gli mettere insieme”… forse parte allora per costruirla veramente ideali di “Libertà, Uguaglianza, proprio da qui il concetto “cri- non dobbiamo solo rimboccarci le Fraternità.” Abbiamo lavorato stiano” della fraternità: ricono- mani ma soprattutto farci carico molto su libertà e uguaglianza. scere l’opera di Dio! La fraternità dell’invocazione di tutta l’umani- Ora si tratta di fare il passo del- la fraternità e i cristiani possono non è semplicemente una dove- rosa collaborazione o divisione di tà perché venga “presto il Suo Re- gno” e tutti noi possiamo “vedere 5 davvero essere i primi a crederci. risorse per tollerare e sopportare e partecipare” della Sua Gloria. Papa Francesco ci parla addirittu- la vita di tutti… ma un ricono- Buon anno di fraternità, e come ra di una “mistica della fraterni- scere il senso e la grandezza di dice Papa Francesco nel suo mes- tà”. Proprio perché nel fratello in- questo “lavoro” di Dio che mette saggio per la giornata mondiale contriamo Dio stesso e nella fatica insieme realtà così diverse facen- della Pace 2021: “in questo tem- della fraternità sappiamo che Dio done un puzzle così variopinto e po, nel quale la barca dell’umani- è il primo a lavorare per “mettere fantastico che nemmeno la più tà, scossa dalla tempesta della crisi, insieme”. Si tratta di imparare a grande fantasia riuscirebbe ad procede faticosamente in cerca di scoprire Gesù nel volto degli altri, immaginare. un orizzonte più calmo e sereno, il nella loro voce, nelle loro richie- La fraternità non è quindi un timone della dignità della persona ste e anche imparare a soffrire in compito dell’uomo creato dal umana e la “bussola” dei principi un abbraccio con Gesù Crocefisso “basso” ma un dono che ci è sociali fondamentali ci possono quando subiamo aggressioni ingiu- messo in mano e sostenuto conti- permettere di navigare con una ste o ingratitudini, senza stancarci nuamente “da Dio” stesso perché rotta sicura e comune. Come cri- mai di scegliere la fraternità. Lì sta solo in questo orizzonte la vita stiani, teniamo lo sguardo rivolto la vera guarigione, dal momento dell’uomo è “vivibile” e possibile. alla Vergine Maria, Stella del mare che è il modo di relazionarci con Toglierla, negarla, lavorarci con- e Madre della speranza. Tutti in- gli altri che realmente ci risana. tro, o semplicemente in modo sieme collaboriamo per avanzare La guarigione è una fraternità superficiale far finta che non sia verso un nuovo orizzonte di amo- “mistica, contemplativa”, che un valore su cui scommettere è re e di pace, di fraternità e di so- sa guardare alla grandezza sa- come costruire la propria esisten- lidarietà, di sostegno vicendevole cra del prossimo, che sa scoprire za sulla sabbia, su fondamenta e di accoglienza reciproca. Non Dio in ogni essere umano, che sa così fragili che fanno crollare cediamo alla tentazione di disin- sopportare le molestie del vivere non solo la propria esistenza ma teressarci degli altri, specialmente insieme aggrappandosi all’amo- il concetto stesso di società civile. dei più deboli, non abituiamoci a re di Dio, che sa aprire il cuore Fuori da una vita come frater- voltare lo sguardo ma impegnia- dell’amore divino per cercare la nità c’è solo la solitudine di chi moci ogni giorno concretamen- felicità degli altri come la cerca costruisce la vita su se stesso e le te per «formare una comunità il loro Padre Buono. E ci stimola proprie “fortune” e spesso passa composta da fratelli che si ac- a una interessante sfida. É la sfida un’esistenza a lottare contro mai colgono reciprocamente, pren- di scoprire e trasmettere la “misti- finiti antagonisti che vogliono dendosi cura gli uni degli altri”. ca” del vivere insieme, del mesco- “rubare” ciò che faticosamente Buon anno! larci, del incontrarci, del prende- pensa di aver conquistato. re in braccio, dell’appoggiarci, di Occorre riconoscere, con corag- partecipare a questa marea un po’ gio, che la fraternità possibile caotica che può trasformarsi in una nella famiglia umana è il dono
Settimana per l’unità dei cristiani di Pinuccia Castelnuovo Il Consiglio Ecumenico delle Chiese ha invitato la Comuni- tà di Grandchamp a scegliere il tema e redigere il testo per la Set- timana per l’unità dei cristiani, che nell’emisfero Nord si terrà dal 18 al 25 gennaio 2021, men- 6 tre nell’emisfero Sud a Penteco- ste 2021. La storia della comunità inizia negli anni ’30: alcune donne di tradizione riformata della Sviz- zera di lingua francese, riscopri- rono l’importanza del silenzio con sé stessi. Ciò presuppone un vicinarsi a Dio, camminano verso nell’ascolto della Parola di Dio percorso di auto-accettazione, il centro del cerchio, nella misura sull’esempio di Cristo, che si riti- di riconciliazione con la storia in cui penetrano al suo interno, rava nei luoghi deserti per prega- personale e con quella che ab- si avvicinano l’un l’altro e più si re. Queste donne furono presto biamo ereditato. Gesù rimane avvicinano l’uno all’altro più si raggiunte da altre, che presero a nell’amore del Padre (cfr Gv 15, avvicinano a Dio. Comprendete frequentare regolarmente i ritiri 10) e non desidera altro che con- che la stessa cosa accade al con- spirituali a Grandchamp, un pic- dividere questo amore con noi: trario, quando ci allontaniamo colo villaggio nei pressi del lago “Vi ho chiamati amici, perché da Dio e ci dirigiamo verso l’e- di Neuchâtel, in Svizzera. vi ho fatto sapere tutto quel che sterno. Oggi la Comunità conta cin- ho udito dal Padre mio” (Gv 15, Appare chiaro, quindi, che più quanta membri, tutte donne di 15b). Innestati nella vite, che è ci allontaniamo da Dio, più ci diversa età, tradizione ecclesiale, Gesù stesso, il Padre diviene il vi- allontaniamo gli uni dagli altri paese e continente: in questa loro gnaiolo che ci pota per farci cre- e che più ci allontaniamo gli uni diversità, le suore sono una para- scere. È la descrizione di quanto dagli altri, più ci allontaniamo da bola vivente di comunione, nella avviene nella preghiera: il Padre è Dio”. Le divisioni tra i cristiani, il fedeltà alla vita di preghiera, alla il centro della nostra vita, e un’u- loro allontanamento gli uni dagli vita comunitaria e all’accoglienza manità resa tutt’uno rende gloria altri, è uno scandalo perché signi- dei visitatori. Il tema scelto, trat- al Padre. La comunione in Cristo fica anche allontanarsi ancor di to dal Vangelo di Giovanni 15, richiede la comunione con gli al- più da Dio. Molti cristiani, mossi 1-17 è: “Rimanete nel mio amo- tri; Doroteo di Gaza, un monaco dal dolore per questa situazione, re: produrrete molto frutto” ed della Palestina del VI secolo, lo pregano ferventemente Dio per esprime la vocazione alla preghie- esprime con queste parole: “Im- il ristabilimento dell’unità per la ra, alla riconciliazione e all’unità maginate un cerchio disegnato quale Gesù ha pregato. Il fulcro della Chiesa e del genere umano per terra, cioè una linea tracciata della regola di vita che le suore che caratterizza la Comunità di come un cerchio, con un com- di Grandchamp recitano insieme queste Suore. Ecco in sintesi la passo e un centro. ogni giorno comincia con queste riflessione di cui ci fanno parte- Immaginate che il cerchio sia il parole: “Prega e lavora affinché cipi. Gesù disse ai suoi discepoli: mondo, il centro sia Dio e i raggi Dio possa regnare”. “Rimanete nel mio amore” (Gv siano le diverse strade che le per- 15, 9). Rimanere nell’amore di sone percorrono. Dio significa essere riconciliati Quando i santi, desiderando av-
Festa della famiglia 2021 ABITARE I GIORNI COME zione effettuata tramite la Par- FIGLI DI DIO. Gesti e parole rocchia. della vita familiare Per informazioni e prenotazioni: In occasione della prossima Festa libri@chiesadimilano.it della Famiglia, il Servizio dioce- sano per la Famiglia pensando al carattere particolarmente “dome- stico” che, date le attuali condi- Il Papa indice l’“Anno di San Giuseppe” 7 zioni sociali, assume quest’anno questa Festa, ha realizzato un li- Con la Lettera apostolica “Pa- bretto, frutto della collaborazio- tris corde – Con cuore di Padre”, ne di coppie di sposi provenienti Papa Francesco ricorda il 150.mo da tutta la Diocesi e da Associa- anniversario della dichiarazione di zioni, Movimenti e Gruppi di San Giuseppe quale Patrono della spiritualità familiare. Chiesa universale. Per l’occasione, Si tratta di brevissime riflessioni fino all’8 dicembre 2021 si terrà suo ruolo di “cerniera che unisce e preghiere, con simpatiche illu- uno speciale “Anno di San Giusep- l’Antico e Nuovo Testamento”, egli strazioni, ispirate dalla Parola di pe”. Padre amato, padre nella tene- “è sempre stato molto amato dal Dio, e incentrate su momenti e rezza, nell’obbedienza e nell’acco- popolo cristiano”. In lui, “Gesù ha gesti della vita familiare quotidia- glienza; padre dal coraggio creativo, visto la tenerezza di Dio”, quella na, che consentono di parlarsi, di lavoratore, sempre nell’ombra: con che “ci fa accogliere la nostra de- pregare insieme, di perdonarsi, queste parole Papa Francesco de- bolezza”, perché “è attraverso e no- di cercare insieme come affron- scrive, in modo tenero e toccante, nostante la nostra debolezza” che si tare le difficoltà che si profilano, San Giuseppe. realizza la maggior parte dei disegni offre la possibilità di appianare San Giuseppe, infatti, ha espres- divini. “Solo la tenerezza ci salverà malintesi, portare i pesi gli uni so concretamente la sua paternità dall’opera del Maligno”, sottolinea degli altri, intensificare l’amore. “nell’aver fatto della sua vita un’o- il Pontefice, ed è incontrando la Il libretto non sarà disponibile blazione di sé nell’amore posto a misericordia di Dio soprattutto nel nelle librerie, ma solo su ordina- servizio del Messia”. E per questo Sacramento della Riconciliazione che possiamo fare “un’esperienza di verità e tenerezza”, perché “Dio non ci condanna, ma ci accoglie, ci abbraccia, ci sostiene e ci per- dona”. Giuseppe è padre anche nell’obbedienza a Dio: con il suo ‘fiat’ salva Maria e Gesù ed insegna a suo Figlio a “fare la volontà del Padre”. Chiamato da Dio a servire la missione di Gesù, egli “coopera al grande mistero della Reden- zione ed è veramente ministro di salvezza”.
54° Giornata mondiale della pace Messaggio di Papa Francesco a cura di Claudio Butti Mettere i soldi delle armi in un fon- do contro la fame. È l’idea di Papa Francesco nel messaggio per la 54ª Giornata mondiale della pace (1° 8 gennaio 2021): «La cultura del- la cura come percorso di pace», «come impegno comune, solidale e partecipativo, per proteggere e pro- muovere la dignità e il bene di tutti e per interessarsi alla compassione, alla riconciliazione e alla guarigio- ne, al rispetto, all’accoglienza», via privilegiata per la costruzione della pace. Il Papa si rivolge ai capi di Stato e di governo, alle Organizzazioni inter- nazionali, ai capi spirituali e ai fede- li delle varie religioni, a tutti gli uo- mini e le donne di buona volontà. all’assemblea Onu a New York (4 Infine conclude: «Non può esserci La pandemia che stiamo vivendo ottobre 1965): «Dobbiamo fer- pace senza la cultura della cura, un aggrava la crisi alimentare, econo- marci e chiederci: cosa ha portato impegno a interessarsi alla com- mica, migratoria e provoca pesanti a rendere normali i conflitti nel passione, alla riconciliazione e alla sofferenze. mondo? Come convertire il nostro guarigione, al rispetto mutuo e Il Papa rinnova quindi l’appello cuore alla pace nella solidarietà e all’accoglienza». E invita i cristiani «affinché misure adeguate garanti- nella fraternità?» affinché guardino alla Vergine Ma- scano a tutti l’accesso ai vaccini e Pandemia e cambiamenti climatici ria, «stella del mare e madre della alle tecnologie necessarie. mettono in luce la grande disper- speranza» e collaborino «per avan- Accanto a numerose testimonianze sione di risorse in armi, specie quel- zare verso un nuovo orizzonte di di carità e solidarietà» ci sono «di- le nucleari, che potrebbero essere amore, pace, fraternità, solidarietà, verse forme di nazionalismo, razzi- utilizzate «per la promozione della sostegno, accoglienza. smo, xenofobia, guerre e conflitti pace e dello sviluppo umano inte- Non cediamo alla tentazione di che seminano morte e distruzione». grale, la lotta alla povertà, la garan- disinteressarci degli altri, specie Papa Francesco sottolinea in questo zia dei bisogni sanitari». dei più deboli; non abituiamoci a messaggio come la dottrina sociale Bisogna «costituire con i soldi delle voltare lo sguardo; impegniamoci della Chiesa offre a tutti la «gram- armi e delle spese militari un Fon- a formare una comunità di fratelli matica della cura» in quattro prin- do mondiale per eliminare definiti- che si accolgono e si prendono cura cipi: «Promozione della dignità di vamente la fame e contribuire allo gli uni degli altri». ogni persona; solidarietà con poveri sviluppo». e indifesi; sollecitudine per il bene Quindi è fondamentale che la cul- comune; salvaguardia del creato». tura della cura nasca in famiglia, si Il Papa rilancia quindi la proposta sviluppi nella scuola, nell’universi- che Paolo VI fece quando parlò tà, nei media.
Un servizio Perchè scegli di essere una volontaria della Caritas? Ognuno all’interno della Comunità, se- fatto di persone: guendo la propria inclinazione, può trovare lo spazio per mettersi a disposizione della propria parrocchia. In gioventù frequen- tando l’ambiente dell’oratorio sono sempre volontari Caritas stata spronata al servizio. Per me la scelta di operare come volontaria Caritas risale al 1981 quanto ho incontrato un sacerdote che stava avviando la Caritas decanale e voleva aprire un Centro di Ascolto per le persone in Continuiamo il nostro viaggio che ci porta a difficoltà a Lecco, servizio scoprire storie di servizio, con il racconto di che continua------ una volontaria della Caritas: ci siamo rivolti 12 ad Enrica per conoscere la sua esperienza e tutt’ora. aa pagina avvicinarci così al servizio che per eccellen- Continu za mette al centro la carità.
La bancarella pensare ad un altro modo per proporre l’iniziativa: così abbiamo usato i moderni canali di whatsapp, internet e poi, natural- mente, l’intramontabile “passaparola”. di Natale del Il risultato è stato un lavoro silenzioso, uno scambio di messaggi, la preparazione dei pacchetti; incontri veloci ma intensi: uno sguardo, un saluto e poi via, contente delle Gruppo Amici consegne che facevamo. Il ricavato della bancarella, 1.500 euro, ci permette come comunità di continuare il nostro impegno nel sostenere il progetto .. di Kashao della Cooperativa Kashaö, fondata da don Herman a Bangui, nella Repubblica Centra- fricana. Come dimostrano le foto che periodica- mente don Herman ci invia, i lavori conti- nuano, anche se con tante difficoltà e di- L’impossibilità di effettuare la bancarella di sagi, ora di nuovo minacciati dai problemi Natale sul piazzale della Chiesa, così come politici con attentati e guerriglie. eravamo abituati a fare, ci ha obbligato a Nonostante ciò don Herman ci scrive che il raccolto di mais è stato ottimo e portato a casa, però con tanta fatica perché la stagio- ne delle piogge rende tutto più difficile. Anche la manioca cresce, ma deve trascor- rere di più di un anno prima che possa es- sere raccolta; tuttavia si prevede che la resa sarà buona. È stata installata l’incubatrice per far nascere i pulcini ed avere così meno perdite. Anche il resto degli animali sta bene: in particolare i maiali che aumentano di numero. L’entusiasmo di queste persone, quasi tutte donne, deve tenere vivo il nostro desiderio di aiutarle, di sostenere questo progetto che cambierebbe sicuramente la loro vita e un po’ anche la nostra. Il nostro grazie va anche a tutti coloro che partecipando alla vendita hanno reso pos- sibile questa iniziativa. -Nell’immagine a sinistra è raffigurata la Manioca-
-Nelle immagini di que- sta pagina le donne del- la Cooperativa con don Herman, l’incubatrice per pulcini e i maiali- M aggi i n a Cater
Il Centro d’Ascolto da un semplice locale dove incontrare le persone, negli anni si è sviluppato rispondendo ai bisogni primari riscontrati: nascono così i servizi di guarda- roba, mensa e dormitorio. Successivamente è stato necessario instau- rare una collaborazione con i responsabili dei Servizi Sociali e delle varie Associazioni (tossicodipendenza, alcolismo, consultori, ecc.) operanti sul territorio. Oggi in tutte le Parrocchie esiste la Com- missione Caritas con il compito principale di tenere viva l’attenzione sulla carità quale tratto distintivo del cristiano. Anche nella nostra Parrocchia esiste da anni la Commissione Caritas che ha sempre se- guito le indicazioni dettate dai nostri Vesco- vi. La crisi che dal 2008 si è abbattuta sull’eco- nomia mondiale, ha colpito in modo diretto il lavoro e quindi la famiglia, nucleo portan- te della società. Nel 2011 su invito del Cardinale Tettamanzi la nostra Parrocchia ha fatto nascere il “Fon- do di solidarietà per le famiglie in difficol- tà” chiedendo un impegno mensile di 10 parole di Papa Francesco “Per non tornare euro e creando nel contempo una commis- indietro - Nessuno sia lasciato Indietro” la sione per la gestione di questi contributi. Caritas deve aiutare la Comunità Cristiana a A tutt’oggi il Fondo di solidarietà continua promuovere la carità verso ogni per- perché in questo momento di pandemia i sona. bisogni sono aumentati. La collaborazione con i Servizi Sociali è di- venuta indispensabile per favorire forme di aiuto più progettuali. Per Attualmente, anche per far fronte non disattende- alle difficoltà econo- re alle miche causate dalla pandemia, il Comune di Civate ha stanziato più di 20.000 euro che verranno distribuiti sotto forma di buoni spesa ai richiedenti che sod- disfano i requisiti. Un esempio concreto di vicinanza alle situazioni difficili che si sono create tra le famiglie civatesi, un gesto di ca- rità che porta ancora una volta lo “zampino” dei volontari caritas che collaborando con il personale del comune hanno permesso di identificare le famiglie con situazioni pro- blematiche.
Villa Sacro Cuore informa I NOSTRI AUGURI PER IL NUOVO ANNO “Giunti alla fine dell’anno, in cerchio e in piccolo gruppo, abbiamo voluto fare una riflessione su quello che è stato per noi il 2020 e soprattutto quello che ci auguria- mo per il 2021. Per prima cosa abbiamo pensato all’anno appena trascorso che ci ha portato tanta paura: paura di essere colpi- ti da questo brutto virus, che inoltre, ci ha arrecato anche tanta tristezza per non avere potuto vedere e abbracciare i nostri cari. Le video-chiamate e gli incontri, seppur a di- stanza, ci hanno aiutato molto, ma il con- tatto fisico è un’altra cosa. Ora vogliamo guardare al 2021 con fiducia: prima di tutto nella scienza che ci ha donato il vaccino, con la speranza che il nuovo anno ci porti benes- sere e riporti lavoro a chi l’ha perso. Inoltre IL NOSTRO NATALE anche se sarà forse scontato, speriamo di 13 poter tornare liberamente ad abbracciare i La vigilia di Natale abbiamo ricevuto la visi- nostri cari parenti e soprattutto vogliamo ta di Babbo Natale che nonostante il Covid augurare a tutti la libertà: libertà di scegliere è riuscito a portare gli auguri a tutti per un dove andare, chi andare a salutare, insom- sereno Natale, insieme ai dolci e al suono ma come si faceva prima del coronavirus. della sua campana. Non possiamo dimenticare di ringraziare il Il 25 dicembre dopo la S. Messa abbiamo Signore che ci ha protetti e non ci ha fatto aperto i tanti regali che ci sono stati conse- ammalare. Buon 2021 a tutti! gnati dai parenti degli ospiti per i loro cari e posti sotto l’albero in attesa del Natale: an- Per il mese di GENNAIO facciamo gli au- che se lontani, ricevere il pensiero di figli e guri ad Enrica Rigamonti martedì 19, a nipoti ha scaldato il cuore di ognuno di noi. Teresa Tentori e Agnese Dell’Oro giovedì Un ricordo affettuoso ai nostri centenari 21 e a Santina Corda martedì 28. Giacinto e Giuseppina che ci hanno lasciati e alla nostra cara Betta che per tanti anni è stata compagna di viaggio e ospite delle nostra Casa. Aspettiamo ora la Befana che di sicuro non mancherà di portarci il suo saluto e anche il carbone!!! Buon Anno a tutti!!
Notizie dalla Casa del Cieco Il Natale alla “Casa del Cieco” Durante il mese di dicembre abbiamo cercato di ricreare un po’ di atmosfera natalizia addobbando la nostra struttura e coinvolgendo gli ospiti in alcuni laboratori a tema. In ogni reparto abbiamo appeso ghirlande, realizzato angoli luminosi, preparato il pre- sepe….gli ospiti ci hanno aiutato cucendo piccoli oggetti in stoffa (alberi, cuori,…) che abbiamo poi utilizzato per decorare e per rendere ancora più speciali i nostri alberi di Natale. Oltre a questo, abbiamo pensato di perso- nalizzare gli auguri da inviare ai parenti, creando con ogni ospite un bigliettino natalizio contenente pensieri e parole per i 14 loro cari. Nei giorni 22, 23 e 24 dicembre, in ogni reparto, si è svolta la consueta Festa di Natale, durante la quale sono stati estratti i regali della sottoscrizione a premi e ci si è scambiati gli auguri davanti ad una buona fetta di panettone!
Pace in tutte le terre di Virginia Invernizzi (Comunità di Sant’Egidio) Fare pace. Dalle periferie arrab- il programma Dream di cura co mettendo fine a trent’anni di biate delle città italiane al mondo dell’Aids, già attivo con successo guerra civile. Si accompagnavano intero, perché la guerra è la ma- in altri Stati subsahariani. Il 27 di- i guerriglieri, uomini usciti dalla dre di tutte le povertà, quindi per cembre il paese dovrebbe tornare foresta dove si erano nascosti per stare vicino ai poveri bisogna fer- ad elezioni, ma il clima è teso e la anni, li si portava dal medico e a mare la guerra, i rancori e le divi- violenza è diffusa. comprare dei vestiti per le vie di sioni. Per questo la Comunità di Altro scenario è il Sud Sudan, Roma. Piccoli gesti come que- Sant’Egidio porta avanti da anni dove è diminuita la violenza; sti riumanizzano e favoriscono attività di mediazione in zone più o meno note: i dossier che sta se- dopo il cessate il fuoco di no- vembre, a dicembre sono ripresi a una lenta trasformazione delle persone. Sant’Egidio non è un 15 guendo attualmente sono soprat- Roma, nella sede di Sant’Egidio, mediatore che ha dalla sua parte tutto quelli del Sud Sudan e del negoziati sul metodo di approva- l’opzione della forza, oppure mez- Centrafrica, resistendo ai molti zione della Costituzione in corso zi per imporsi. Si punta sui mini- che hanno provato a trasformare di stesura. mi desideri di pace, trovando gli il conflitto politico in guerra di La Comunità ha incontrato com- elementi di pace; un accordo così religione con violenze da ambo battenti che si erano macchiati di ottenuto ha più possibilità di suc- le parti, sia contro le moschee, sia crimini efferati, in passato ci sono cesso di una pace forzata. contro le chiese. Insieme a una state anche delle critiche per que- È lo stesso approccio da seguire presenza locale di Sant’Egidio, si sto. Eppure, negli scenari di guerra nelle periferie delle città italiane. è sostenuta la leadership religiosa la pace si fa tra gente che si com- Anche qui i conflitti nascono dal- – gli imam, la Conferenza episco- batte, anche aspramente. Il me- la frustrazione e dalle ingiustizie pale e le Chiese protestanti – nel todo di Sant’Egidio è incontrare percepite, perché si pensa di non combattere questa deriva e una delle persone, pensando che sono poter cambiare la propria situa- spinta alla riconciliazione è venu- uomini che hanno commesso atti zione. Per questo è importante ta anche dalla visita del Papa. A terribili, ma che possono cam- stare vicino ai poveri, azione che, Roma, nella sede di Sant’Egidio, biare vita: da cristiani, dobbiamo per il cristiano non è solo un atto il 20 giugno 2017, è stato firmato crederci con ancora più convin- individuale, ma un modo di cam- un accordo per il cessate il fuoco zione. La guerra, infatti, trasfor- biare la storia: tutti vengono toc- tra vari gruppi centrafricani: non ma l’uomo in un animale che se- cati da quel gesto, che riconnette si fronteggiano, infatti, due eser- gue i propri istinti. Lo si è capito pezzi di società e porta la pace. citi, ma diverse realtà che dalla fin dalla prima trattativa seguita guerra si arricchiscono. La Comu- dalla Comunità, quella che portò nità ha seguito anche un primo nel 1992 alla pace in Mozambi- progetto che ha visto 600 perso- ne consegnare le armi per essere accompagnate in un percorso di reinserimento. Se i capi vogliono la guerra, il 90% dei soldati desi- dera disperatamente di essere di- sarmato: quando un guerrigliero parla dei figli, non spera che com- battano, ma piuttosto che possa- no studiare. Purtroppo la violenza continua, ma la Comunità conti- nua a stare vicino ai centrafricani ed ha avviato, un anno fa, anche
La fraternità dell’amicizia di don Erminio “Gesù tornò in casa, ma si ra- dunò di nuovo tanta folla che lui e i suoi discepoli non riusci- vano più nemmeno a mangiare. Quando i suoi parenti vennero a sapere queste cose si mossero per andare a prenderlo, perché dice- 16 vano che era diventato pazzo”. (Mc 3,20-21) Ci saremmo aspettati che i pa- renti di Gesù si sentissero orgo- gliosi dei successi ottenuti tra la gente dal loro congiunto. Gesù è sulla bocca di tutti in Galilea, nel alla ricerca di relazioni sociali duta in cerchio vicino a lui disse: loro ambiente. Essere suoi pa- nella libertà tra eguali, ponga la sono questi mia madre e i miei renti diventa però impegnativo. fratellanza come segno di dispo- fratelli. Chiunque fa la volontà Anzi scomodo: bisogna prende- nibilità degli individui a costru- di Dio, è mio fratello, mia sorella re posizione. Ma quel loro con- ire una vita sociale giusta. Nel e mia madre”. (Mc 3,34) giunto è troppo diverso, troppo 1824 Beethoven esalta nel finale insolito. Irriconoscibile. Impos- della nona sinfonia il regno della Gesù sa che la fraternità umana sibile inquadrarlo nella immagi- fraternità umana ormai ritenuto è un bisogno ma deve trovare ne consueta della loro famiglia. imminente. E Charlie Chaplin, un’anima nella fede. E ci offre la Meglio prendere le distanze. Che nel 1940, in piena seconda misura nel suo esempio: ”Ama- si allontani: Vai a Gerusalemme Guerra Mondiale, trasforma il tevi gli uni gli altri come io ho a farti ammirare! “Neppure i suoi Grande Dittatore nel profeta di amato voi. Nessuno ha un amore familiari, evidentemente crede- una umanità unita nella fratel- più grande di questo: dare la vita vano in lui” (Gv 7,5) lanza universale. per i propri amici.” Eppure … Ma proprio l’epoca moderna ha La fede in Gesù Cristo ci rigene- Veniamo al mondo perché ge- conosciuto l’atrocità di violenze ra, ci fa ‘nascere di nuovo’, come nerati. Una realtà che cambia che i negazionisti si illudono di dice Gesù a Nicodemo (Gv 3). profondamente le persone dei poter evitare di ammettere. E i Da fratelli ad amici. Dal condivi- genitori. E che segna quella dei nostri giorni, che conoscono la dere la vita al donarla. figli. L’esperienza degli affetti che globalizzazione socio-economi- ci hanno presentato la vita come ca, non hanno ancora matura- affidabile imprime in ciascuno to quella della dignità umana. la necessità degli altri per vivere. E anche gli affetti tra coniugi e Essere generati ci plasma nell’a- parenti a volte si trasformano more. E crea in ogni persona l’e- nel più sordo odio. sigenza di dare a tutte le relazioni la familiarità della fraternità. “Chi sono mia madre e i miei fratelli? - si chiede Gesù -. E vol- E’ significativo che l’epoca mo- gendo lo sguardo alla gente se- derna, proprio mentre si avvia
Attraverso i “loro” occhi: l’arte dello scatto a cura di Franca Albini 17 ©Tobias Baumgaertner Inauguriamo, a partire da questo re il momento perfetto. Lui stesso Uno dei due allarga l’aletta sulla mese di gennaio, un nuovo spa- afferma che: “Tra il non riuscire o schiena dell’altro, in una sorta di zio dedicato alla fotografia che il non essere autorizzato ad utiliz- abbraccio consolatorio proprio intende raccontare il mondo che zare un certo tipo di luce, i loro come si fa quando si vuole con- ci circonda attraverso l’arte dello movimenti continui mentre strofi- fortare un fratello o un amico scatto. navano le loro pinne sulle rispettive triste. L’immagine scelta legata al tema schiene e si pulivano l’uno con l’al- Insieme e in silenzio cercano di della fraternità, ritrae due pingui- tro, è stato davvero difficile scattare sopportare il proprio dolore e, ni della colonia di St Kilda Pier a questa foto”. soprattutto in questo momento Melbourne, in Australia. Il pinguino bianco è più vecchio storico, ci ricordano la fortuna La foto è del tedesco Tobias Bau- ed è una femmina, mentre l’altro che abbiamo quando possiamo mgaertner e ha vinto il Commu- con le piume nere è più giovane stare con chi amiamo e che “Nes- nity Choice Award agli Ocean e maschio. I due esemplari (dei suno si salva da solo. […] Non sia- Photography Awards 2020 (il fairy penguins, tra i più piccoli al mo autosufficienti, da soli; da soli premio conferito dalla rivista mondo vista l’altezza media di 33 affondiamo” (Papa Francesco, du- Oceanographic alla foto più vo- cm), dopo aver perso i rispettivi rante il momento straordinario di tata dai lettori). partner, hanno iniziato ad incon- preghiera svoltosi sul Sagrato del- Baumgaertner, dopo aver passato trarsi regolarmente su una roccia la Basilica di San Pietro lo scorso ben tre notti intere insieme alla dalla quale osservano le luci della 27 marzo). colonia, è riuscito ad immortala- città.
C’era una L’Ickabog Volontario ad volta adesso Auschwitz di Massimo Gramellini di J.K. Rowling di Jack Fairweather 18 Cosa racconteremo di noi e della Un tempo il regno di Cornuco- Settembre 1940. Dal momento nostra vita ai nostri nipoti? Mat- pia era il più felice del mondo. in cui si hanno notizie dell’ini- tia decide di iniziare dalla pri- C’erano moltissimo oro, un re zio dell’attività nel campo di pri- mavera dei suoi nove anni, nel con i baffi più belli che si possano gionia nazista di Auschwitz, ben 2020, quando, mentre il mondo immaginare e macellai, pasticceri poco filtra su quello che succede da un giorno all’altro si rinchiu- e casari le cui prelibatezze faceva- davvero oltre il filo spinato. Wi- de in casa, si ritrova costretto nel no piangere la gente di gioia. Era told Pilecki, membro della resi- microcosmo di un condominio tutto perfetto: a parte le Paludi stenza polacca, si offre volontario di ringhiera a fronteggiare il suo nebbiose del Nord, dove si narra per una missione ad altissimo più grande nemico: quel padre vivesse il terribile Ickabog. Ogni rischio: farsi catturare dalle SS, che l’aveva abbandonato quando persona di buon senso sapeva che entrare nel Lager e raccogliere aveva solo tre anni. l’Ickabog era solo una leggenda quante più informazioni su ciò Mentre tutto si stravolge, l’ansia inventata per spaventare i bam- che avviene lì dentro. Se possibi- e la paura prendono il soprav- bini e convincerli a comportarsi le, dovrà anche sabotare le atti- vento, la scuola viene racchiusa bene. Ma le leggende sono strane vità che vi si svolgono. Ma una in un computer, i vicini cantano e a volte assumono una vita pro- volta all’interno di Auschwitz, dai balconi e gli amori vivono sto- pria. Può una leggenda spodesta- Pilecki capisce che quello non è rie impossibili, il piccolo Mattia, re un re molto amato? Può una un normale campo di prigionia. grazie all’aiuto di una nonna che leggenda ridurre in ginocchio L’orrore della Soluzione Finale dai libri e dalle stelle ha appreso la una nazione un tempo felice? nazista lo spinge allora a ten- tenera saggezza della vita, e di una Può una leggenda coinvolgere tare il tutto per tutto: evadere, sorella ribelle e affettuosa, comin- due ragazzini coraggiosi in un’av- raggiungere l’Europa dell’ovest cerà a capire qualcosa di nuovo e ventura sorprendente e inattesa? e informare gli Alleati delle mo- importante: diventare grandi si- Una fiaba straordinaria sul potere struosità che avvengono in quel gnifica anche provare a scommet- della speranza e dell’amicizia e il posto. Una missione che sembra tere sugli altri e imparare a fidarsi. loro trionfo su tutte le avversità. un vero e proprio suicidio. Persino dei più acerrimi nemici.
La vita davanti a sè La tenerezza regia di Edoardo Ponti regia di Gianni Amelio 19 Madame Rosa vive a Bari ed è un’anziana donna Da quando la moglie è mancata e i figli, ormai ebrea, scampata all’Olocausto, un orrore che cu- grandi, se ne sono andati, Lorenzo, un avvocato stodisce nella memoria e sulla pelle. Ha dovuto dalla dubbia carriera, ormai in pensione, vive in sporcarsi con la vita, obbligata al marciapiede, ma una casa vuota in un palazzo del centro storico non le ha mai voltato le spalle: l’ha affrontata e di Napoli. La sua vita quotidiana, scandita da riti vissuta tutta, unendo al coraggio lo spirito di soli- ordinari, è messa in discussione dall’arrivo nel pa- darietà: la sua casa è diventata un rifugio per tutti, lazzo di una giovane coppia, Michela e Fabio e dei senza distinzione tra colore della pelle o religione. loro piccoli figli, con i quali instaura un rappor- Un giorno il suo fidato medico, dottor Coen, le af- to di tenera affettuosità che lo porterà a rivedere fida un bambino senegalese di dodici anni, Momò, alcune spigolosità del suo carattere, nonché a un senza più casa e familiari. Momò è arrabbiato con profondo ripensamento della sua vita. la vita, perché gli ha tolto tutto, anzi non gli ha Gianni Amelio, il regista del film, abile nell’in- mai regalato nulla. I primi giorni della convivenza quadrare sentimenti, sensazioni e relazioni nel sono faticosi per i modi bruschi dell’anziana don- loro farsi persona, durante la conferenza stampa na e, nel contempo, perché Momo è insofferente di presentazione del film, alla domanda di cosa alle regole. Con il tempo il rapporto cambia, la intendesse lui per tenerezza, ha risposto così: “La relazione turbolenta si trasforma in un’inaspettata tenerezza ci dà libertà. È quello di cui abbiamo bi- e profonda amicizia: Momò con Rosa si sente per sogno per scacciare l’ansia. Come ci ha detto Papa la prima volta protetto, amato, mentre la donna Francesco, una delle menti più illuminate del no- trova in lui quel sostegno necessario per percorre- stro tempo”. Il problema non è arrivare, ma torna- re l’ultimo tratto dell’esistenza. Un incontro che re. Imparare ogni volta ad amare, di nuovo. Avere salva. Il film ci consegna una storia di sofferenza, il coraggio di riconoscersi fragili, e quindi generosi di solitudine, ai margini della vita. Una speranza nella tenerezza. però ha la forza di affiorare grazie all’incontro di un’umanità solidale, accogliente e tollerante.
Morti nel Signore 49) Scola Ambrogio di anni 80 50) Restelli Nicola di anni 81 51) Arfani Giovanna di anni 88 52) Fumagalli Mario di anni 89 53) Valsecchi Anna ved. Mauri di anni 89 54) Colombo Antonia ved. Sandionigi di anni 94 55) Fabrizio Antonino di anni 46 56) Rusconi Elisabetta vedova Dell’Oro di anni 97 57) Valsecchi Giorgio di anni 82 Matrimoni 3) Maria Chiara Giorgioni con Gianmarco Bizzarri “La domenica della Comunità” riparte con nuovo slancio! Domenica 24 gennaio 2021 alle ore 16.00 incontriamo don Luigi Epicoco. “Qualcuno a cui guardare. Per una spiritualità della testimonianza”, don Luigi presenta il suo libro. Guardare a Gesù e a chi con onestà cerca di seguirlo. Farne un punto di riferimento. Impegnarsi a diven- tarlo a propria volta per gli altri. Il libro è dedicato al tema della testimonianza: tutti quanti abbiamo bisogno di avere testimoni a cui guardare e di esserlo a nostra volta. “Io credo che la vita la si apprenda con gli occhi. Perché le cose ci entrino dentro le dobbiamo vedere e solo quando quel che conta diventa esperienza rimane impressa. La testimonianza è un circuito, fa parte del nostro essere umani. Noi abbiamo bisogno di vedere la concretezza nella vita degli altri e gli altri a loro volta hanno bisogno di vedere in noi quello che diciamo a parole”, così afferma don Luigi. Rinnovo abbonamento Ricordiamo che Gennaio è il mese del rinnovo dell’ abbonamento de Il Faro. In questo numero del bollettino trovate una busta precompilata da restituire alle inca- ricate con un’offerta a partire da 25 euro. Alleghiamo un’altra busta per dare la possibilità di REGALARE UN ABBONA- MENTO a un parente, amico, vicino di casa, così da permettere che la vita della nostra comunità possa raggiungere altri fratelli! E’ un gesto concreto di testimo- nianza cristiana.
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