Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET

Pagina creata da Nicolo' Corsi
 
CONTINUA A LEGGERE
Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
Il Faro - Anno XXXIV - Numero 353- Gennaio 2021 - POSTE ITALIANE S. p. A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. In L.27/01/2004 n.46) art. 1 comma 2, DCB Lecco

                                     Gennaio 2021
                                                                         Bollettino informativo della

                                               ilfaro.civate@gmail.com
                                                                         parrocchia dei santi Vito e Modesto

                                     N° 353
Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
Calendario Gennaio
    V 1    CAPODANNO                                         D 17       8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive
           sante messe con orario festivo                     L 18      SETT DI PREGHIERA UNITA’ DEI
           16.00 preghiera per la pace                                  CRISTIANI
    S 2    18.00 santa messa prefestiva (int Franceschi-                7.40 Rosario e Lodi
           na, Angelo Valsecchi e figli)                                8.30 santa messa (int def fam Aondio)
                                                                        15.00-18.00 e 20.30-22.00 Adorazione
    D 3    8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive
                                                                        Eucaristica
           16.00 benedizione delle famiglie (zona Tozio
           e la Santa)                                       M 19       7.40 Rosario e Lodi
                                                                        8.30 santa messa (int Panzeri Mario)
    L 4    7.40 Rosario e Lodi
                                                                        21.00 catechesi adolescenti
           8.30 santa Messa (int Colombo Ernesto e fam)

2          15.00-18.00 e 20.30-22.00 Adorazione
           Eucaristica
                                                             M 20       7.40 Rosario e Lodi
                                                                        8.30 santa messa (int Savina Sozzi e fam)
           21.00 incontro formativo CATECHISTI                G 21      7.40 Rosario e Lodi
    M 5    7.40 Rosario e Lodi                                          8.30 santa messa (int Teresina e consorelle
           8.30 santa messa (int ...)                                   defunte)
           18.00 santa messa prefestiva (int Enrica e                   Pomeriggio catechesi ragazzi elem e medie
           ricordo di Antonio Nicola)                         V 22      7.40 Rosario e Lodi
    M 6    EPIFANIA                                                     8.30 santa messa (int Rosetta e Giuseppe)
           sante Messe con orario festivo                               Pomeriggio catechesi ragazzi elem e medie
           16.00 preghiera e Bacio a Gesù Bambino             S 23      18.00 santa messa prefestiva (intenzione
           (Tombola in oratorio sospesa)                                Castelnovo Luigi)
    G 7    7.40 Rosario e Lodi                               D 24       DOMENICA DELLA COMUNITA’
           8.30 santa messa (int Antonio Scola)                         8.00, 10.00 sante messe festive - sospesa
    V 8    7.40 Rosario e Lodi                                          quella delle 18.00
           8.30 santa messa (int fam Piantanida Giu-                    16.00 incontro con don Luigi Epicoco
           seppe, felice, Caterina )                          L 25      7.40 Rosario e Lodi
    S 9    18.00 santa messa prefestiva (int Castelnuo-                 8.30 santa messa (int Mariangela e Clemen-
           vo Bruno e classe 1942)                                      te) - Conversione di S.Paolo
                                                                        15.00-18.00 e 20.30-22.00 Adorazione
    D 10   BATTESIMO DI GESU’ - INIZIO TEM-
                                                                        Eucaristica
           PO ORDINARIO
           8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive           M 26       7.40 Rosario e Lodi
           15.00 BATTESIMI COMUNITARI                                   8.30 santa messa (int Cesana Giuseppe)
           16.00 preghiera della benedizione delle                      21.00 catechesi adolescenti
           Famiglie (ultima zona: Baselone, Bellingera,      M 27       7.40 Rosario e Lodi
           Mombello)                                                    8.30 santa messa (int fam Cesana e Canali)
    L 11   7.40 Rosario e Lodi                                          21.00 catechesi adolescenti
           8.30 santa messa (int Castagna Caterina e          G 28      7.40 Rosario e Lodi
           ricordo di Giovanni)                                         8.30 santa messa (int Valsecchi Carlo)
           15.00-18.00 e 20.30-22.00 Adorazione                         Nel pomeriggio catechesi ragazzi elem e
           Eucaristica                                                  medie
    M 12   7.40 Rosario e Lodi                                V 29      7.40 Rosario e Lodi
           8.30 santa messa (int Alfio, Gabriella, Elia)                8.30 santa messa (int Silvano e Ivan)
           21.00 catechesi adolescenti                                  Pomeriggio catechesi ragazzi elem e medie
    M 13   7.40 Rosario e Lodi                                S 30      18.00 santa messa prefestiva (int Ernesto)
           8.30 santa messa (int Roberta)                    D 31       FESTA DELLA FAMIGLIA
    G 14   7.40 Rosario e Lodi                                          8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive
           8.30 santa messa (int Aldemaro Corti)
           Pomeriggio catechesi ragazzi elem e medie       Carissimi, quest’anno la festa degli ANNIVERSARI non la ce-
    V 15   7.40 Rosario e Lodi                             lebreremo in concomitanza con la festa della Famiglia perché
           8.30 santa messa (int def fam Colombo)          purtroppo non sappiamo se le disposizioni ministeriali permet-
           Pomeriggio catechesi ragazzi elem e medie       teranno momenti di Comunità più intensi della sola celebra-
           21.00 CONSIGLIO PASTORALE PAR-                  zione. Troveremo un momento più adeguato in estate con la
           ROCCHIALE                                       festa dei Patroni oppure in settembre con la festa dell’Addolora-
    S 16   18.00 santa messa prefestiva (int Bambina       ta. In questa domenica ci uniamo nella preghiera a coloro che
           Andreotti)                                      ricordano un anniversario significativo nell’anno.
Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
La copertina: il mese della “fraternità”
L’immagine di copertina di que-         Samos) un ragazzino di 11 anni         lato di Covid).
sto primo numero del 2021 è             che ha partecipato al laboratorio      Il tema che ci accompagnerà in
tratta dal libro “Attraverso i nostri   di fotografia tenuto a Mazí, la        questo mese di Gennaio è quello
occhi – Vivere da bambini in un         prima scuola per minori rifugiati      della FRATERNITA’. Una paro-
campo profughi” di Nicolò Govo-         aperta sull’isola greca.               la che forse abbiamo dimenticato
ni.                                                                            ma che Papa Francesco spesso ci
Tre fratellini si tengono per mano      Ogni mese saremo guidati da un         ricorda: “E’ tempo di rilanciare
e, guardando una barca attracca-        vocabolo, scelto tra quelli propo-     una nuova visione per un uma-
re nel porto, sperano di poter la-      sti da Derio Olivero - vescovo di      nesimo fraterno e solidale dei
sciare presto l’isola di Samos.         Pinerolo dal 2017, nel suo libro       singoli e dei popoli. La forza del-
La foto è stata scattata da Fai-
zuddin (dall’Afghanistan, ora a
                                        “Verrà la vita e avrà i suoi occhi”    la fraternità è la nuova frontiera    3
                                        (nato dalla sua esperienza di ma-      del Cristianesimo!”.

Cos’è una confraternita?
di Elisa Mauri

Ho atteso proprio il penultimo          vive la fraternità.                    nostra fraternità ai tanti bambini
giorno dell’anno per affidare           Le varie confraternite che erano       e ragazzi che vivono l’esperien-
questa mia riflessione a Il Faro.       presenti nella nostra comunità         za “molto bella”del catechismo,
Il tema di questo mese è la fra-        fino agli anni 60, raccontavano        offriamo il nostro essere fraterni
ternità: un bellissimo sentimen-        come vivere la fraternità.             con gli adolescenti e i giovani che
to che proprio in questi giorni         Ma cosa è una confraternita?           giocano nel San Vito, esprimia-
si sperimenta, ma soprattutto si        Era un associazione di fedeli cre-     mo la nostra fraternità seguendo
vive, si vive attraverso le tante im-   ata per svolgere opere di pietà e      le famiglie che sono in difficoltà,
magini che i media trasmettono,         carità con una regolare organiz-       dimostriamo la nostra fraternità
immagini che raccontano tante           zazione laicale, avevano un pro-       vivendo con coerenza il nostro
storie che hanno come minimo            prio statuto e relativi obblighi       servizio in parrocchia che spazia
comun denominatore la fraterni-         verso la comunità, e li distingue-     dalla liturgia, all’essere accanto
ta’. Basti pensare alle immagini        va anche un loro abito che indos-      ai malati, al servizio in oratorio,
delle terapie intensive dove mani       savano durante le varie funzioni       (dalle pizze al bar alle pulizie).
pietose donano amore ai tanti           religiose. Il carisma di queste        Fraternità è anche il tradizionale
ammalati, alle sale degli abbracci      confraternite non si è mai spento      momento della tombola di Santo
delle case di riposo, ai tanti vo-      ma è continuato e continua at-         Stefano che regala sempre un bel
lontari che portano in casa degli       traverso l’opera della nostra par-     pomeriggio in famiglia grazie a
anziani la spesa, il pasto, ma so-      rocchia nei vari ambiti e luoghi.      tanti sponsor e ai simpatici ani-
prattutto la loro amicizia, l’arri-     In questo anno che tra poco si         matori.
vo nei vari presidi ospedalieri dei     conclude abbiamo offerto e do-         Tra poche ore un nuovo anno
tanto attesi vaccini anticovid e        nato la nostra fraternità ai fa-       bussa alla nostra porta..il deside-
le immagini continuano all’infi-        migliari di tanti fratelli e sorelle   rio che sia un anno ricco di pace
nito, ma io vorrei anche eviden-        vittime del covid 19. Nel nuovo        e salute per il bene fraterno di
ziare come la nostra parrocchia         anno continuiamo a donare la           tutta l’umanità.

                   Editore: parrocchia santi Vito e Modesto - P. zza della chiesa, 7 - 23862 Civate (LC)
                                       Direttore Responsabile: Dr. Filippo Buraschi
                   Tipografia: Tipolitografica Mauri s.n.c. - Via delle Industrie, 3 - 23862 Civate (LC)
                                  Registrazione Tribunale di Lecco n. 9/88 del 5/7/1988
Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
"Fraternità: la vera sfida è trovare fraternità
                                                                             in un mondo complicato, diviso, globaliz-
                                                                             zato, ma dove ognuno è più solo.
4                                                                            La fraternità non può che essere una scelta
                                                                             da credenti, perché significa pensarsi
                                                                             insieme come fratelli e sorelle, contro ogni
                                                                             populismo che non riesce ad andare al di
                                                                             là del proprio io, a scapito dell’uguaglianza
                                                                             che la vera fraternità esprime.”
                                                                             Mons. Zuppi

                               “Verrà la vita
                            e avrà i suoi occhi”
                                                       di don Gianni

    E’ il titolo di un libro di Mons.        torno a cui mettere a fuoco il cen-      re un giorno, un’ora, un minuto….
    Derio Olivero dove descrive la           tro e il senso della Vita, non solo      Non che prima non lo credessi. Oggi,
    sua esperienza di malattia (da Co-       la sua ma anche il nostro modo di        ho una consapevolezza diversa, mag-
    vid-19) e di “ri-nascita” non solo       pensare, curare e amare la vita.         giore. Gioisco di tutto… che bello
    alla vita – dopo i giorni della riani-   “Vivo. Che bello. Parafrasando Ti-       tornare in episcopio ed incrociare gli
    mazione – ma soprattutto ad una          ziano Terzani, posso dire di avere ri-   sguardi dei miei collaboratori, la-
    esperienza di fede ancora più pro-       cevuto in dono dal Signore “un altro     sciarsi “contagiare” a vicenda dalla
    fonda e matura.                          giro di giostra”. Sento dunque l’ur-     felicità. Davvero “tutto è Grazia”.
    Raccontando la sua esperienza, nel       genza di vigilare sulla gerarchia de-    Davvero tutto ciò che è trattenuto è
    libro, consegna dodici “parole” at-      gli impegni, per non sciupare neppu-     perso!”
Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
Ci faremo accompagnare in que-           vera esperienza di fraternità, in         più bello della “vitalità di Dio”
sto anno ogni mese da una “paro-         una carovana solidale, in un santo        e promessa del Suo infinito
la” per volta e dalle riflessioni che    pellegrinaggio. Uscire da sé stessi       amore a cui un giorno partecipe-
genera cercando di approfondirle         per unirsi agli altri fa bene. Chiu-      remo in pienezza.
e applicarle alla vita della nostra      dersi in sé stessi significa assaggiare   La fraternità è il lavoro di Dio
comunità.                                l’amaro veleno dell’immanenza, e          sull’umanità, la Sua promessa, il
La prima “parola” su cui vogliamo        l’umanità avrà la peggio in ogni          Suo dono quotidiano come quel
soffermarci è FRATERNITA’.               scelta egoistica che facciamo”.           pane che nella preghiera Gesù ci
Ci dice Mons. Derio: “La Rivo-           “Dio è il primo a lavorare per            ha insegnato ad invocare … ed
luzione francese ha sbandierato gli      mettere insieme”… forse parte             allora per costruirla veramente
ideali di “Libertà, Uguaglianza,         proprio da qui il concetto “cri-          non dobbiamo solo rimboccarci le
Fraternità.” Abbiamo lavorato            stiano” della fraternità: ricono-         mani ma soprattutto farci carico
molto su libertà e uguaglianza.          scere l’opera di Dio! La fraternità       dell’invocazione di tutta l’umani-
Ora si tratta di fare il passo del-
la fraternità e i cristiani possono
                                         non è semplicemente una dove-
                                         rosa collaborazione o divisione di
                                                                                   tà perché venga “presto il Suo Re-
                                                                                   gno” e tutti noi possiamo “vedere
                                                                                                                            5
davvero essere i primi a crederci.       risorse per tollerare e sopportare        e partecipare” della Sua Gloria.
Papa Francesco ci parla addirittu-       la vita di tutti… ma un ricono-           Buon anno di fraternità, e come
ra di una “mistica della fraterni-       scere il senso e la grandezza di          dice Papa Francesco nel suo mes-
tà”. Proprio perché nel fratello in-     questo “lavoro” di Dio che mette          saggio per la giornata mondiale
contriamo Dio stesso e nella fatica      insieme realtà così diverse facen-        della Pace 2021: “in questo tem-
della fraternità sappiamo che Dio        done un puzzle così variopinto e          po, nel quale la barca dell’umani-
è il primo a lavorare per “mettere       fantastico che nemmeno la più             tà, scossa dalla tempesta della crisi,
insieme”. Si tratta di imparare a        grande fantasia riuscirebbe ad            procede faticosamente in cerca di
scoprire Gesù nel volto degli altri,     immaginare.                               un orizzonte più calmo e sereno, il
nella loro voce, nelle loro richie-      La fraternità non è quindi un             timone della dignità della persona
ste e anche imparare a soffrire in       compito dell’uomo creato dal              umana e la “bussola” dei principi
un abbraccio con Gesù Crocefisso         “basso” ma un dono che ci è               sociali fondamentali ci possono
quando subiamo aggressioni ingiu-        messo in mano e sostenuto conti-          permettere di navigare con una
ste o ingratitudini, senza stancarci     nuamente “da Dio” stesso perché           rotta sicura e comune. Come cri-
mai di scegliere la fraternità. Lì sta   solo in questo orizzonte la vita          stiani, teniamo lo sguardo rivolto
la vera guarigione, dal momento          dell’uomo è “vivibile” e possibile.       alla Vergine Maria, Stella del mare
che è il modo di relazionarci con        Toglierla, negarla, lavorarci con-        e Madre della speranza. Tutti in-
gli altri che realmente ci risana.       tro, o semplicemente in modo              sieme collaboriamo per avanzare
La guarigione è una fraternità           superficiale far finta che non sia        verso un nuovo orizzonte di amo-
“mistica, contemplativa”, che            un valore su cui scommettere è            re e di pace, di fraternità e di so-
sa guardare alla grandezza sa-           come costruire la propria esisten-        lidarietà, di sostegno vicendevole
cra del prossimo, che sa scoprire        za sulla sabbia, su fondamenta            e di accoglienza reciproca. Non
Dio in ogni essere umano, che sa         così fragili che fanno crollare           cediamo alla tentazione di disin-
sopportare le molestie del vivere        non solo la propria esistenza ma          teressarci degli altri, specialmente
insieme aggrappandosi all’amo-           il concetto stesso di società civile.     dei più deboli, non abituiamoci a
re di Dio, che sa aprire il cuore        Fuori da una vita come frater-            voltare lo sguardo ma impegnia-
dell’amore divino per cercare la         nità c’è solo la solitudine di chi        moci ogni giorno concretamen-
felicità degli altri come la cerca       costruisce la vita su se stesso e le      te per «formare una comunità
il loro Padre Buono. E ci stimola        proprie “fortune” e spesso passa          composta da fratelli che si ac-
a una interessante sfida. É la sfida     un’esistenza a lottare contro mai         colgono reciprocamente, pren-
di scoprire e trasmettere la “misti-     finiti antagonisti che vogliono           dendosi cura gli uni degli altri”.
ca” del vivere insieme, del mesco-       “rubare” ciò che faticosamente            Buon anno!
larci, del incontrarci, del prende-      pensa di aver conquistato.
re in braccio, dell’appoggiarci, di      Occorre riconoscere, con corag-
partecipare a questa marea un po’        gio, che la fraternità possibile
caotica che può trasformarsi in una      nella famiglia umana è il dono
Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
Settimana per l’unità dei cristiani
    di Pinuccia Castelnuovo

    Il Consiglio Ecumenico delle
    Chiese ha invitato la Comuni-
    tà di Grandchamp a scegliere il
    tema e redigere il testo per la Set-
    timana per l’unità dei cristiani,
    che nell’emisfero Nord si terrà
    dal 18 al 25 gennaio 2021, men-
6   tre nell’emisfero Sud a Penteco-
    ste 2021.
    La storia della comunità inizia
    negli anni ’30: alcune donne di
    tradizione riformata della Sviz-
    zera di lingua francese, riscopri-
    rono l’importanza del silenzio          con sé stessi. Ciò presuppone un       vicinarsi a Dio, camminano verso
    nell’ascolto della Parola di Dio        percorso di auto-accettazione,         il centro del cerchio, nella misura
    sull’esempio di Cristo, che si riti-    di riconciliazione con la storia       in cui penetrano al suo interno,
    rava nei luoghi deserti per prega-      personale e con quella che ab-         si avvicinano l’un l’altro e più si
    re. Queste donne furono presto          biamo ereditato. Gesù rimane           avvicinano l’uno all’altro più si
    raggiunte da altre, che presero a       nell’amore del Padre (cfr Gv 15,       avvicinano a Dio. Comprendete
    frequentare regolarmente i ritiri       10) e non desidera altro che con-      che la stessa cosa accade al con-
    spirituali a Grandchamp, un pic-        dividere questo amore con noi:         trario, quando ci allontaniamo
    colo villaggio nei pressi del lago      “Vi ho chiamati amici, perché          da Dio e ci dirigiamo verso l’e-
    di Neuchâtel, in Svizzera.              vi ho fatto sapere tutto quel che      sterno.
    Oggi la Comunità conta cin-             ho udito dal Padre mio” (Gv 15,        Appare chiaro, quindi, che più
    quanta membri, tutte donne di           15b). Innestati nella vite, che è      ci allontaniamo da Dio, più ci
    diversa età, tradizione ecclesiale,     Gesù stesso, il Padre diviene il vi-   allontaniamo gli uni dagli altri
    paese e continente: in questa loro      gnaiolo che ci pota per farci cre-     e che più ci allontaniamo gli uni
    diversità, le suore sono una para-      scere. È la descrizione di quanto      dagli altri, più ci allontaniamo da
    bola vivente di comunione, nella        avviene nella preghiera: il Padre è    Dio”. Le divisioni tra i cristiani, il
    fedeltà alla vita di preghiera, alla    il centro della nostra vita, e un’u-   loro allontanamento gli uni dagli
    vita comunitaria e all’accoglienza      manità resa tutt’uno rende gloria      altri, è uno scandalo perché signi-
    dei visitatori. Il tema scelto, trat-   al Padre. La comunione in Cristo       fica anche allontanarsi ancor di
    to dal Vangelo di Giovanni 15,          richiede la comunione con gli al-      più da Dio. Molti cristiani, mossi
    1-17 è: “Rimanete nel mio amo-          tri; Doroteo di Gaza, un monaco        dal dolore per questa situazione,
    re: produrrete molto frutto” ed         della Palestina del VI secolo, lo      pregano ferventemente Dio per
    esprime la vocazione alla preghie-      esprime con queste parole: “Im-        il ristabilimento dell’unità per la
    ra, alla riconciliazione e all’unità    maginate un cerchio disegnato          quale Gesù ha pregato. Il fulcro
    della Chiesa e del genere umano         per terra, cioè una linea tracciata    della regola di vita che le suore
    che caratterizza la Comunità di         come un cerchio, con un com-           di Grandchamp recitano insieme
    queste Suore. Ecco in sintesi la        passo e un centro.                     ogni giorno comincia con queste
    riflessione di cui ci fanno parte-      Immaginate che il cerchio sia il       parole: “Prega e lavora affinché
    cipi. Gesù disse ai suoi discepoli:     mondo, il centro sia Dio e i raggi     Dio possa regnare”.
    “Rimanete nel mio amore” (Gv            siano le diverse strade che le per-
    15, 9). Rimanere nell’amore di          sone percorrono.
    Dio significa essere riconciliati       Quando i santi, desiderando av-
Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
Festa della famiglia 2021

ABITARE I GIORNI COME                  zione effettuata tramite la Par-
FIGLI DI DIO. Gesti e parole           rocchia.
della vita familiare
                                       Per informazioni e prenotazioni:
In occasione della prossima Festa      libri@chiesadimilano.it
della Famiglia, il Servizio dioce-
sano per la Famiglia pensando al
carattere particolarmente “dome-
stico” che, date le attuali condi-
                                       Il Papa indice l’“Anno di San
                                       Giuseppe”                                                                       7
zioni sociali, assume quest’anno
questa Festa, ha realizzato un li-     Con la Lettera apostolica “Pa-
bretto, frutto della collaborazio-     tris corde – Con cuore di Padre”,
ne di coppie di sposi provenienti      Papa Francesco ricorda il 150.mo
da tutta la Diocesi e da Associa-      anniversario della dichiarazione di
zioni, Movimenti e Gruppi di           San Giuseppe quale Patrono della
spiritualità familiare.                Chiesa universale. Per l’occasione,
Si tratta di brevissime riflessioni    fino all’8 dicembre 2021 si terrà       suo ruolo di “cerniera che unisce
e preghiere, con simpatiche illu-      uno speciale “Anno di San Giusep-       l’Antico e Nuovo Testamento”, egli
strazioni, ispirate dalla Parola di    pe”. Padre amato, padre nella tene-     “è sempre stato molto amato dal
Dio, e incentrate su momenti e         rezza, nell’obbedienza e nell’acco-     popolo cristiano”. In lui, “Gesù ha
gesti della vita familiare quotidia-   glienza; padre dal coraggio creativo,   visto la tenerezza di Dio”, quella
na, che consentono di parlarsi, di     lavoratore, sempre nell’ombra: con      che “ci fa accogliere la nostra de-
pregare insieme, di perdonarsi,        queste parole Papa Francesco de-        bolezza”, perché “è attraverso e no-
di cercare insieme come affron-        scrive, in modo tenero e toccante,      nostante la nostra debolezza” che si
tare le difficoltà che si profilano,   San Giuseppe.                           realizza la maggior parte dei disegni
offre la possibilità di appianare      San Giuseppe, infatti, ha espres-       divini. “Solo la tenerezza ci salverà
malintesi, portare i pesi gli uni      so concretamente la sua paternità       dall’opera del Maligno”, sottolinea
degli altri, intensificare l’amore.    “nell’aver fatto della sua vita un’o-   il Pontefice, ed è incontrando la
Il libretto non sarà disponibile       blazione di sé nell’amore posto a       misericordia di Dio soprattutto nel
nelle librerie, ma solo su ordina-     servizio del Messia”. E per questo      Sacramento della Riconciliazione
                                                                               che possiamo fare “un’esperienza
                                                                               di verità e tenerezza”, perché “Dio
                                                                               non ci condanna, ma ci accoglie,
                                                                               ci abbraccia, ci sostiene e ci per-
                                                                               dona”. Giuseppe è padre anche
                                                                               nell’obbedienza a Dio: con il suo
                                                                               ‘fiat’ salva Maria e Gesù ed insegna
                                                                               a suo Figlio a “fare la volontà del
                                                                               Padre”. Chiamato da Dio a servire
                                                                               la missione di Gesù, egli “coopera
                                                                               al grande mistero della Reden-
                                                                               zione ed è veramente ministro di
                                                                               salvezza”.
Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
54° Giornata mondiale della pace
               Messaggio di Papa Francesco
    a cura di Claudio Butti

    Mettere i soldi delle armi in un fon-
    do contro la fame. È l’idea di Papa
    Francesco nel messaggio per la 54ª
    Giornata mondiale della pace (1°
8   gennaio 2021): «La cultura del-
    la cura come percorso di pace»,
    «come impegno comune, solidale e
    partecipativo, per proteggere e pro-
    muovere la dignità e il bene di tutti
    e per interessarsi alla compassione,
    alla riconciliazione e alla guarigio-
    ne, al rispetto, all’accoglienza», via
    privilegiata per la costruzione della
    pace.
    Il Papa si rivolge ai capi di Stato e di
    governo, alle Organizzazioni inter-
    nazionali, ai capi spirituali e ai fede-
    li delle varie religioni, a tutti gli uo-
    mini e le donne di buona volontà.           all’assemblea Onu a New York (4           Infine conclude: «Non può esserci
    La pandemia che stiamo vivendo              ottobre 1965): «Dobbiamo fer-             pace senza la cultura della cura, un
    aggrava la crisi alimentare, econo-         marci e chiederci: cosa ha portato        impegno a interessarsi alla com-
    mica, migratoria e provoca pesanti          a rendere normali i conflitti nel         passione, alla riconciliazione e alla
    sofferenze.                                 mondo? Come convertire il nostro          guarigione, al rispetto mutuo e
    Il Papa rinnova quindi l’appello            cuore alla pace nella solidarietà e       all’accoglienza». E invita i cristiani
    «affinché misure adeguate garanti-          nella fraternità?»                        affinché guardino alla Vergine Ma-
    scano a tutti l’accesso ai vaccini e        Pandemia e cambiamenti climatici          ria, «stella del mare e madre della
    alle tecnologie necessarie.                 mettono in luce la grande disper-         speranza» e collaborino «per avan-
    Accanto a numerose testimonianze            sione di risorse in armi, specie quel-    zare verso un nuovo orizzonte di
    di carità e solidarietà» ci sono «di-       le nucleari, che potrebbero essere        amore, pace, fraternità, solidarietà,
    verse forme di nazionalismo, razzi-         utilizzate «per la promozione della       sostegno, accoglienza.
    smo, xenofobia, guerre e conflitti          pace e dello sviluppo umano inte-         Non cediamo alla tentazione di
    che seminano morte e distruzione».          grale, la lotta alla povertà, la garan-   disinteressarci degli altri, specie
    Papa Francesco sottolinea in questo         zia dei bisogni sanitari».                dei più deboli; non abituiamoci a
    messaggio come la dottrina sociale          Bisogna «costituire con i soldi delle     voltare lo sguardo; impegniamoci
    della Chiesa offre a tutti la «gram-        armi e delle spese militari un Fon-       a formare una comunità di fratelli
    matica della cura» in quattro prin-         do mondiale per eliminare definiti-       che si accolgono e si prendono cura
    cipi: «Promozione della dignità di          vamente la fame e contribuire allo        gli uni degli altri».
    ogni persona; solidarietà con poveri        sviluppo».
    e indifesi; sollecitudine per il bene       Quindi è fondamentale che la cul-
    comune; salvaguardia del creato».           tura della cura nasca in famiglia, si
    Il Papa rilancia quindi la proposta         sviluppi nella scuola, nell’universi-
    che Paolo VI fece quando parlò              tà, nei media.
Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
Un servizio
                                                        Perchè scegli di essere una volontaria
                                                       della Caritas?

                                                  Ognuno all’interno della Comunità, se-

fatto di persone:
                                                  guendo la propria inclinazione, può trovare
                                                  lo spazio per mettersi a disposizione della
                                                  propria parrocchia. In gioventù frequen-
                                                  tando l’ambiente dell’oratorio sono sempre

volontari Caritas
                                                  stata spronata al servizio.
                                                  Per me la scelta di operare come volontaria
                                                  Caritas risale al 1981 quanto ho incontrato
                                                  un sacerdote che stava avviando la Caritas
                                                  decanale e voleva aprire un Centro
                                                  di Ascolto per le persone in
Continuiamo il nostro viaggio che ci porta a
                                                  difficoltà a Lecco, servizio
scoprire storie di servizio, con il racconto di
                                                  che continua------
una volontaria della Caritas: ci siamo rivolti                                                    12
ad Enrica per conoscere la sua esperienza e
                                                  tutt’ora.
                                                                                     aa  pagina
avvicinarci così al servizio che per eccellen-                                Continu
za mette al centro la carità.
Gennaio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 353 - NET
La bancarella
                                                 pensare ad un altro modo per proporre
                                                 l’iniziativa: così abbiamo usato i moderni
                                                 canali di whatsapp, internet e poi, natural-
                                                 mente, l’intramontabile “passaparola”.

      di Natale del
                                                 Il risultato è stato un lavoro silenzioso, uno
                                                 scambio di messaggi, la preparazione dei
                                                 pacchetti; incontri veloci ma intensi: uno
                                                 sguardo, un saluto e poi via, contente delle

      Gruppo Amici
                                                 consegne che facevamo.
                                                 Il ricavato della bancarella, 1.500 euro, ci
                                                 permette come comunità di continuare il
                                                 nostro impegno nel sostenere il progetto
                  ..
          di Kashao
                                                 della Cooperativa Kashaö, fondata da don
                                                 Herman a Bangui, nella Repubblica Centra-
                                                 fricana.
                                                 Come dimostrano le foto che periodica-
                                                 mente don Herman ci invia, i lavori conti-
                                                 nuano, anche se con tante difficoltà e di-
L’impossibilità di effettuare la bancarella di   sagi, ora di nuovo minacciati dai problemi
Natale sul piazzale della Chiesa, così come      politici con attentati e guerriglie.
eravamo abituati a fare, ci ha obbligato a       Nonostante ciò don Herman ci scrive che il
                                                 raccolto di mais è stato ottimo e portato a
                                                 casa, però con tanta fatica perché la stagio-
                                                 ne delle piogge rende tutto più difficile.
                                                 Anche la manioca cresce, ma deve trascor-
                                                 rere di più di un anno prima che possa es-
                                                 sere raccolta; tuttavia si prevede che la resa
                                                 sarà buona.
                                                 È stata installata l’incubatrice per far nascere
                                                 i pulcini ed avere così meno perdite. Anche
                                                 il resto degli animali sta bene: in particolare
                                                 i maiali che aumentano di numero.
                                                 L’entusiasmo di queste persone, quasi tutte
                                                 donne, deve tenere vivo il nostro desiderio
                                                 di aiutarle, di sostenere questo progetto
                                                 che cambierebbe sicuramente la loro vita e
                                                 un po’ anche la nostra.
                                                 Il nostro grazie va anche a tutti coloro che
                                                 partecipando alla vendita hanno reso pos-
                                                 sibile questa iniziativa.

                                                 -Nell’immagine a sinistra è raffigurata
                                                 la Manioca-
-Nelle immagini di que-
sta pagina le donne del-
la Cooperativa con don
Herman, l’incubatrice per
pulcini e i maiali-

                                        M aggi
                                  i n a
                            Cater
Il Centro d’Ascolto da un semplice locale
dove incontrare le persone, negli anni si è
sviluppato rispondendo ai bisogni primari
riscontrati: nascono così i servizi di guarda-
roba, mensa e dormitorio.

Successivamente è stato necessario instau-
rare una collaborazione con i responsabili
dei Servizi Sociali e delle varie Associazioni
(tossicodipendenza, alcolismo, consultori,
ecc.) operanti sul territorio.

Oggi in tutte le Parrocchie esiste la Com-
missione Caritas con il compito principale
di tenere viva l’attenzione sulla carità quale
tratto distintivo del cristiano.

Anche nella nostra Parrocchia esiste da anni
la Commissione Caritas che ha sempre se-
guito le indicazioni dettate dai nostri Vesco-
vi.

La crisi che dal 2008 si è abbattuta sull’eco-
nomia mondiale, ha colpito in modo diretto
il lavoro e quindi la famiglia, nucleo portan-
te della società.
Nel 2011 su invito del Cardinale Tettamanzi
la nostra Parrocchia ha fatto nascere il “Fon-
do di solidarietà per le famiglie in difficol-
tà” chiedendo un impegno mensile di 10           parole di Papa Francesco “Per non tornare
euro e creando nel contempo una commis-          indietro - Nessuno sia lasciato Indietro” la
sione per la gestione di questi contributi.      Caritas deve aiutare la Comunità Cristiana a
A tutt’oggi il Fondo di solidarietà continua     promuovere la carità verso ogni per-
perché in questo momento di pandemia i           sona.
bisogni sono aumentati.

La collaborazione con i Servizi Sociali è di-
venuta indispensabile per favorire forme di
aiuto più progettuali.
                                                                                              Per
Attualmente, anche per                                                               far   fronte
non disattende-                                                          alle difficoltà econo-
re alle                                                       miche causate dalla pandemia,
                                                   il Comune di Civate ha stanziato più di
                                                 20.000 euro che verranno distribuiti sotto
                                                 forma di buoni spesa ai richiedenti che sod-
                                                 disfano i requisiti. Un esempio concreto di
                                                 vicinanza alle situazioni difficili che si sono
                                                 create tra le famiglie civatesi, un gesto di ca-
                                                 rità che porta ancora una volta lo “zampino”
                                                 dei volontari caritas che collaborando con
                                                 il personale del comune hanno permesso
                                                 di identificare le famiglie con situazioni pro-
                                                 blematiche.
Villa Sacro Cuore informa
I NOSTRI AUGURI PER IL NUOVO
ANNO

“Giunti alla fine dell’anno, in cerchio e in
piccolo gruppo, abbiamo voluto fare una
riflessione su quello che è stato per noi il
2020 e soprattutto quello che ci auguria-
mo per il 2021. Per prima cosa abbiamo
pensato all’anno appena trascorso che ci ha
portato tanta paura: paura di essere colpi-
ti da questo brutto virus, che inoltre, ci ha
arrecato anche tanta tristezza per non avere
potuto vedere e abbracciare i nostri cari. Le
video-chiamate e gli incontri, seppur a di-
stanza, ci hanno aiutato molto, ma il con-
tatto fisico è un’altra cosa. Ora vogliamo
guardare al 2021 con fiducia: prima di tutto
nella scienza che ci ha donato il vaccino, con
la speranza che il nuovo anno ci porti benes-
sere e riporti lavoro a chi l’ha perso. Inoltre     IL NOSTRO NATALE
anche se sarà forse scontato, speriamo di                                                              13
poter tornare liberamente ad abbracciare i          La vigilia di Natale abbiamo ricevuto la visi-
nostri cari parenti e soprattutto vogliamo          ta di Babbo Natale che nonostante il Covid
augurare a tutti la libertà: libertà di scegliere   è riuscito a portare gli auguri a tutti per un
dove andare, chi andare a salutare, insom-          sereno Natale, insieme ai dolci e al suono
ma come si faceva prima del coronavirus.            della sua campana.
Non possiamo dimenticare di ringraziare il          Il 25 dicembre dopo la S. Messa abbiamo
Signore che ci ha protetti e non ci ha fatto        aperto i tanti regali che ci sono stati conse-
ammalare. Buon 2021 a tutti!                        gnati dai parenti degli ospiti per i loro cari e
                                                    posti sotto l’albero in attesa del Natale: an-
Per il mese di GENNAIO facciamo gli au-             che se lontani, ricevere il pensiero di figli e
guri ad Enrica Rigamonti martedì 19, a              nipoti ha scaldato il cuore di ognuno di noi.
Teresa Tentori e Agnese Dell’Oro giovedì            Un ricordo affettuoso ai nostri centenari
21 e a Santina Corda martedì 28.                    Giacinto e Giuseppina che ci hanno lasciati
                                                    e alla nostra cara Betta che per tanti anni
                                                    è stata compagna di viaggio e ospite delle
                                                    nostra Casa.
                                                    Aspettiamo ora la Befana che di sicuro non
                                                    mancherà di portarci il suo saluto e anche il
                                                    carbone!!!
                                                    Buon Anno a tutti!!
Notizie dalla Casa del Cieco
     Il Natale alla “Casa del Cieco”

     Durante il mese di dicembre abbiamo
     cercato di ricreare un po’ di atmosfera
     natalizia addobbando la nostra struttura e
     coinvolgendo gli ospiti in alcuni laboratori
     a tema.

     In ogni reparto abbiamo appeso ghirlande,
     realizzato angoli luminosi, preparato il pre-
     sepe….gli ospiti ci hanno aiutato cucendo
     piccoli oggetti in stoffa (alberi, cuori,…)
     che abbiamo poi utilizzato per decorare
     e per rendere ancora più speciali i nostri
     alberi di Natale.

     Oltre a questo, abbiamo pensato di perso-
     nalizzare gli auguri da inviare ai parenti,
     creando con ogni ospite un bigliettino
     natalizio contenente pensieri e parole per i
14   loro cari.

     Nei giorni 22, 23 e 24 dicembre, in ogni
     reparto, si è svolta la consueta Festa di
     Natale, durante la quale sono stati estratti
     i regali della sottoscrizione a premi e ci si è
     scambiati gli auguri davanti ad una buona
     fetta di panettone!
Pace in tutte le terre
di Virginia Invernizzi (Comunità di Sant’Egidio)

Fare pace. Dalle periferie arrab-      il programma Dream di cura               co mettendo fine a trent’anni di
biate delle città italiane al mondo    dell’Aids, già attivo con successo       guerra civile. Si accompagnavano
intero, perché la guerra è la ma-      in altri Stati subsahariani. Il 27 di-   i guerriglieri, uomini usciti dalla
dre di tutte le povertà, quindi per    cembre il paese dovrebbe tornare         foresta dove si erano nascosti per
stare vicino ai poveri bisogna fer-    ad elezioni, ma il clima è teso e la     anni, li si portava dal medico e a
mare la guerra, i rancori e le divi-   violenza è diffusa.                      comprare dei vestiti per le vie di
sioni. Per questo la Comunità di       Altro scenario è il Sud Sudan,           Roma. Piccoli gesti come que-
Sant’Egidio porta avanti da anni       dove è diminuita la violenza;            sti riumanizzano e favoriscono
attività di mediazione in zone più
o meno note: i dossier che sta se-
                                       dopo il cessate il fuoco di no-
                                       vembre, a dicembre sono ripresi a
                                                                                una lenta trasformazione delle
                                                                                persone. Sant’Egidio non è un
                                                                                                                        15
guendo attualmente sono soprat-        Roma, nella sede di Sant’Egidio,         mediatore che ha dalla sua parte
tutto quelli del Sud Sudan e del       negoziati sul metodo di approva-         l’opzione della forza, oppure mez-
Centrafrica, resistendo ai molti       zione della Costituzione in corso        zi per imporsi. Si punta sui mini-
che hanno provato a trasformare        di stesura.                              mi desideri di pace, trovando gli
il conflitto politico in guerra di     La Comunità ha incontrato com-           elementi di pace; un accordo così
religione con violenze da ambo         battenti che si erano macchiati di       ottenuto ha più possibilità di suc-
le parti, sia contro le moschee, sia   crimini efferati, in passato ci sono     cesso di una pace forzata.
contro le chiese. Insieme a una        state anche delle critiche per que-      È lo stesso approccio da seguire
presenza locale di Sant’Egidio, si     sto. Eppure, negli scenari di guerra     nelle periferie delle città italiane.
è sostenuta la leadership religiosa    la pace si fa tra gente che si com-      Anche qui i conflitti nascono dal-
– gli imam, la Conferenza episco-      batte, anche aspramente. Il me-          la frustrazione e dalle ingiustizie
pale e le Chiese protestanti – nel     todo di Sant’Egidio è incontrare         percepite, perché si pensa di non
combattere questa deriva e una         delle persone, pensando che sono         poter cambiare la propria situa-
spinta alla riconciliazione è venu-    uomini che hanno commesso atti           zione. Per questo è importante
ta anche dalla visita del Papa. A      terribili, ma che possono cam-           stare vicino ai poveri, azione che,
Roma, nella sede di Sant’Egidio,       biare vita: da cristiani, dobbiamo       per il cristiano non è solo un atto
il 20 giugno 2017, è stato firmato     crederci con ancora più convin-          individuale, ma un modo di cam-
un accordo per il cessate il fuoco     zione. La guerra, infatti, trasfor-      biare la storia: tutti vengono toc-
tra vari gruppi centrafricani: non     ma l’uomo in un animale che se-          cati da quel gesto, che riconnette
si fronteggiano, infatti, due eser-    gue i propri istinti. Lo si è capito     pezzi di società e porta la pace.
citi, ma diverse realtà che dalla      fin dalla prima trattativa seguita
guerra si arricchiscono. La Comu-      dalla Comunità, quella che portò
nità ha seguito anche un primo         nel 1992 alla pace in Mozambi-
progetto che ha visto 600 perso-
ne consegnare le armi per essere
accompagnate in un percorso di
reinserimento. Se i capi vogliono
la guerra, il 90% dei soldati desi-
dera disperatamente di essere di-
sarmato: quando un guerrigliero
parla dei figli, non spera che com-
battano, ma piuttosto che possa-
no studiare. Purtroppo la violenza
continua, ma la Comunità conti-
nua a stare vicino ai centrafricani
ed ha avviato, un anno fa, anche
La fraternità dell’amicizia
     di don Erminio

     “Gesù tornò in casa, ma si ra-
     dunò di nuovo tanta folla che
     lui e i suoi discepoli non riusci-
     vano più nemmeno a mangiare.
     Quando i suoi parenti vennero a
     sapere queste cose si mossero per
     andare a prenderlo, perché dice-
16   vano che era diventato pazzo”.
     (Mc 3,20-21)

     Ci saremmo aspettati che i pa-
     renti di Gesù si sentissero orgo-
     gliosi dei successi ottenuti tra la
     gente dal loro congiunto. Gesù è
     sulla bocca di tutti in Galilea, nel
                                             alla ricerca di relazioni sociali      duta in cerchio vicino a lui disse:
     loro ambiente. Essere suoi pa-
                                             nella libertà tra eguali, ponga la     sono questi mia madre e i miei
     renti diventa però impegnativo.
                                             fratellanza come segno di dispo-       fratelli. Chiunque fa la volontà
     Anzi scomodo: bisogna prende-
                                             nibilità degli individui a costru-     di Dio, è mio fratello, mia sorella
     re posizione. Ma quel loro con-
                                             ire una vita sociale giusta. Nel       e mia madre”. (Mc 3,34)
     giunto è troppo diverso, troppo
                                             1824 Beethoven esalta nel finale
     insolito. Irriconoscibile. Impos-
                                             della nona sinfonia il regno della     Gesù sa che la fraternità umana
     sibile inquadrarlo nella immagi-
                                             fraternità umana ormai ritenuto        è un bisogno ma deve trovare
     ne consueta della loro famiglia.
                                             imminente. E Charlie Chaplin,          un’anima nella fede. E ci offre la
     Meglio prendere le distanze. Che
                                             nel 1940, in piena seconda             misura nel suo esempio: ”Ama-
     si allontani: Vai a Gerusalemme
                                             Guerra Mondiale, trasforma il          tevi gli uni gli altri come io ho
     a farti ammirare! “Neppure i suoi
                                             Grande Dittatore nel profeta di        amato voi. Nessuno ha un amore
     familiari, evidentemente crede-
                                             una umanità unita nella fratel-        più grande di questo: dare la vita
     vano in lui” (Gv 7,5)
                                             lanza universale.                      per i propri amici.”
     Eppure …
                                             Ma proprio l’epoca moderna ha          La fede in Gesù Cristo ci rigene-
     Veniamo al mondo perché ge-
                                             conosciuto l’atrocità di violenze      ra, ci fa ‘nascere di nuovo’, come
     nerati. Una realtà che cambia
                                             che i negazionisti si illudono di      dice Gesù a Nicodemo (Gv 3).
     profondamente le persone dei
                                             poter evitare di ammettere. E i        Da fratelli ad amici. Dal condivi-
     genitori. E che segna quella dei
                                             nostri giorni, che conoscono la        dere la vita al donarla.
     figli. L’esperienza degli affetti che
                                             globalizzazione socio-economi-
     ci hanno presentato la vita come
                                             ca, non hanno ancora matura-
     affidabile imprime in ciascuno
                                             to quella della dignità umana.
     la necessità degli altri per vivere.
                                             E anche gli affetti tra coniugi e
     Essere generati ci plasma nell’a-
                                             parenti a volte si trasformano
     more. E crea in ogni persona l’e-
                                             nel più sordo odio.
     sigenza di dare a tutte le relazioni
     la familiarità della fraternità.
                                             “Chi sono mia madre e i miei
                                             fratelli? - si chiede Gesù -. E vol-
     E’ significativo che l’epoca mo-
                                             gendo lo sguardo alla gente se-
     derna, proprio mentre si avvia
Attraverso i “loro” occhi:
l’arte dello scatto
a cura di Franca Albini

                                                                                                                        17

                                                                                          ©Tobias Baumgaertner
Inauguriamo, a partire da questo       re il momento perfetto. Lui stesso        Uno dei due allarga l’aletta sulla
mese di gennaio, un nuovo spa-         afferma che: “Tra il non riuscire o       schiena dell’altro, in una sorta di
zio dedicato alla fotografia che       il non essere autorizzato ad utiliz-      abbraccio consolatorio proprio
intende raccontare il mondo che        zare un certo tipo di luce, i loro        come si fa quando si vuole con-
ci circonda attraverso l’arte dello    movimenti continui mentre strofi-         fortare un fratello o un amico
scatto.                                navano le loro pinne sulle rispettive     triste.
L’immagine scelta legata al tema       schiene e si pulivano l’uno con l’al-     Insieme e in silenzio cercano di
della fraternità, ritrae due pingui-   tro, è stato davvero difficile scattare   sopportare il proprio dolore e,
ni della colonia di St Kilda Pier a    questa foto”.                             soprattutto in questo momento
Melbourne, in Australia.               Il pinguino bianco è più vecchio          storico, ci ricordano la fortuna
La foto è del tedesco Tobias Bau-      ed è una femmina, mentre l’altro          che abbiamo quando possiamo
mgaertner e ha vinto il Commu-         con le piume nere è più giovane           stare con chi amiamo e che “Nes-
nity Choice Award agli Ocean           e maschio. I due esemplari (dei           suno si salva da solo. […] Non sia-
Photography Awards 2020 (il            fairy penguins, tra i più piccoli al      mo autosufficienti, da soli; da soli
premio conferito dalla rivista         mondo vista l’altezza media di 33         affondiamo” (Papa Francesco, du-
Oceanographic alla foto più vo-        cm), dopo aver perso i rispettivi         rante il momento straordinario di
tata dai lettori).                     partner, hanno iniziato ad incon-         preghiera svoltosi sul Sagrato del-
Baumgaertner, dopo aver passato        trarsi regolarmente su una roccia         la Basilica di San Pietro lo scorso
ben tre notti intere insieme alla      dalla quale osservano le luci della       27 marzo).
colonia, è riuscito ad immortala-      città.
C’era una    L’Ickabog                                                          Volontario ad
     volta adesso                                                                    Auschwitz
     di Massimo Gramellini                    di J.K. Rowling                        di Jack Fairweather

18

     Cosa racconteremo di noi e della         Un tempo il regno di Cornuco-          Settembre 1940. Dal momento
     nostra vita ai nostri nipoti? Mat-       pia era il più felice del mondo.       in cui si hanno notizie dell’ini-
     tia decide di iniziare dalla pri-        C’erano moltissimo oro, un re          zio dell’attività nel campo di pri-
     mavera dei suoi nove anni, nel           con i baffi più belli che si possano   gionia nazista di Auschwitz, ben
     2020, quando, mentre il mondo            immaginare e macellai, pasticceri      poco filtra su quello che succede
     da un giorno all’altro si rinchiu-       e casari le cui prelibatezze faceva-   davvero oltre il filo spinato. Wi-
     de in casa, si ritrova costretto nel     no piangere la gente di gioia. Era     told Pilecki, membro della resi-
     microcosmo di un condominio              tutto perfetto: a parte le Paludi      stenza polacca, si offre volontario
     di ringhiera a fronteggiare il suo       nebbiose del Nord, dove si narra       per una missione ad altissimo
     più grande nemico: quel padre            vivesse il terribile Ickabog. Ogni     rischio: farsi catturare dalle SS,
     che l’aveva abbandonato quando           persona di buon senso sapeva che       entrare nel Lager e raccogliere
     aveva solo tre anni.                     l’Ickabog era solo una leggenda        quante più informazioni su ciò
     Mentre tutto si stravolge, l’ansia       inventata per spaventare i bam-        che avviene lì dentro. Se possibi-
     e la paura prendono il soprav-           bini e convincerli a comportarsi       le, dovrà anche sabotare le atti-
     vento, la scuola viene racchiusa         bene. Ma le leggende sono strane       vità che vi si svolgono. Ma una
     in un computer, i vicini cantano         e a volte assumono una vita pro-       volta all’interno di Auschwitz,
     dai balconi e gli amori vivono sto-      pria. Può una leggenda spodesta-       Pilecki capisce che quello non è
     rie impossibili, il piccolo Mattia,      re un re molto amato? Può una          un normale campo di prigionia.
     grazie all’aiuto di una nonna che        leggenda ridurre in ginocchio          L’orrore della Soluzione Finale
     dai libri e dalle stelle ha appreso la   una nazione un tempo felice?           nazista lo spinge allora a ten-
     tenera saggezza della vita, e di una     Può una leggenda coinvolgere           tare il tutto per tutto: evadere,
     sorella ribelle e affettuosa, comin-     due ragazzini coraggiosi in un’av-     raggiungere l’Europa dell’ovest
     cerà a capire qualcosa di nuovo e        ventura sorprendente e inattesa?       e informare gli Alleati delle mo-
     importante: diventare grandi si-         Una fiaba straordinaria sul potere     struosità che avvengono in quel
     gnifica anche provare a scommet-         della speranza e dell’amicizia e il    posto. Una missione che sembra
     tere sugli altri e imparare a fidarsi.   loro trionfo su tutte le avversità.    un vero e proprio suicidio.
     Persino dei più acerrimi nemici.
La vita davanti a sè La tenerezza
regia di Edoardo Ponti                                   regia di Gianni Amelio

                                                                                                                  19

Madame Rosa vive a Bari ed è un’anziana donna            Da quando la moglie è mancata e i figli, ormai
ebrea, scampata all’Olocausto, un orrore che cu-         grandi, se ne sono andati, Lorenzo, un avvocato
stodisce nella memoria e sulla pelle. Ha dovuto          dalla dubbia carriera, ormai in pensione, vive in
sporcarsi con la vita, obbligata al marciapiede, ma      una casa vuota in un palazzo del centro storico
non le ha mai voltato le spalle: l’ha affrontata e       di Napoli. La sua vita quotidiana, scandita da riti
vissuta tutta, unendo al coraggio lo spirito di soli-    ordinari, è messa in discussione dall’arrivo nel pa-
darietà: la sua casa è diventata un rifugio per tutti,   lazzo di una giovane coppia, Michela e Fabio e dei
senza distinzione tra colore della pelle o religione.    loro piccoli figli, con i quali instaura un rappor-
Un giorno il suo fidato medico, dottor Coen, le af-      to di tenera affettuosità che lo porterà a rivedere
fida un bambino senegalese di dodici anni, Momò,         alcune spigolosità del suo carattere, nonché a un
senza più casa e familiari. Momò è arrabbiato con        profondo ripensamento della sua vita.
la vita, perché gli ha tolto tutto, anzi non gli ha      Gianni Amelio, il regista del film, abile nell’in-
mai regalato nulla. I primi giorni della convivenza      quadrare sentimenti, sensazioni e relazioni nel
sono faticosi per i modi bruschi dell’anziana don-       loro farsi persona, durante la conferenza stampa
na e, nel contempo, perché Momo è insofferente           di presentazione del film, alla domanda di cosa
alle regole. Con il tempo il rapporto cambia, la         intendesse lui per tenerezza, ha risposto così: “La
relazione turbolenta si trasforma in un’inaspettata      tenerezza ci dà libertà. È quello di cui abbiamo bi-
e profonda amicizia: Momò con Rosa si sente per          sogno per scacciare l’ansia. Come ci ha detto Papa
la prima volta protetto, amato, mentre la donna          Francesco, una delle menti più illuminate del no-
trova in lui quel sostegno necessario per percorre-      stro tempo”. Il problema non è arrivare, ma torna-
re l’ultimo tratto dell’esistenza. Un incontro che       re. Imparare ogni volta ad amare, di nuovo. Avere
salva. Il film ci consegna una storia di sofferenza,     il coraggio di riconoscersi fragili, e quindi generosi
di solitudine, ai margini della vita. Una speranza       nella tenerezza.
però ha la forza di affiorare grazie all’incontro di
un’umanità solidale, accogliente e tollerante.
Morti nel Signore
  49) Scola Ambrogio di anni 80
  50) Restelli Nicola di anni 81
  51) Arfani Giovanna di anni 88
  52) Fumagalli Mario di anni 89
  53) Valsecchi Anna ved. Mauri di anni 89
  54) Colombo Antonia ved. Sandionigi di anni 94
  55) Fabrizio Antonino di anni 46
  56) Rusconi Elisabetta vedova Dell’Oro di anni 97
  57) Valsecchi Giorgio di anni 82

Matrimoni
  3) Maria Chiara Giorgioni con Gianmarco Bizzarri

“La domenica della Comunità”
riparte con nuovo slancio!
  Domenica 24 gennaio 2021 alle ore 16.00 incontriamo don Luigi
  Epicoco.
  “Qualcuno a cui guardare. Per una spiritualità della testimonianza”,
  don Luigi presenta il suo libro. Guardare a Gesù e a chi con onestà
  cerca di seguirlo. Farne un punto di riferimento. Impegnarsi a diven-
  tarlo a propria volta per gli altri.
  Il libro è dedicato al tema della testimonianza: tutti quanti abbiamo
  bisogno di avere testimoni a cui guardare e di esserlo a nostra volta.
  “Io credo che la vita la si apprenda con gli occhi. Perché le cose ci
  entrino dentro le dobbiamo vedere e solo quando quel che conta
  diventa esperienza rimane impressa. La testimonianza è un circuito,
  fa parte del nostro essere umani. Noi abbiamo bisogno di vedere la
  concretezza nella vita degli altri e gli altri a loro volta hanno bisogno
  di vedere in noi quello che diciamo a parole”, così afferma don Luigi.

  Rinnovo abbonamento
  Ricordiamo che Gennaio è il mese del
  rinnovo dell’ abbonamento de Il Faro. In
  questo numero del bollettino trovate una
  busta precompilata da restituire alle inca-
  ricate con un’offerta a partire da 25 euro.
  Alleghiamo un’altra busta per dare la
  possibilità di REGALARE UN ABBONA-
  MENTO a un parente, amico, vicino di
  casa, così da permettere che la vita della
  nostra comunità possa raggiungere altri
  fratelli! E’ un gesto concreto di testimo-
  nianza cristiana.
Puoi anche leggere