Il Meyer diventa più grande - per i più piccoli - Sfogliami
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Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro:“Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB - Firenze”. Periodico di Informazione della Fondazione Ospedale pediatrico Meyer Onlus LE STORIE DI M+ Domitilla, da paziente a infermiera LA BUONA NOTTE Fiabe e musica per i bambini diventa Il Meyer più grande 2017 Inverno ACCOUNTABILITY DAY 04 per i più piccoli La Fondazione presenta il suo bilancio
8 9 4-5 13 IN QUESTO NUMERO Cari amici, stavolta il nostro giornale è davvero di- » Pag. 3 » Pag. 11 verso dal solito. Per raccontarvi le grandi La notte in cui i bambini Appuntamento al Teatro Verdi novità in arrivo, abbiamo deciso, anche attraversarono la città per una serata di musica e magia se a malincuore, di rinunciare alla pagina delle lettere e a quella dei consigli forniti » Pag. 4 - 5 » Pag. 12 • EVENTI dai nostri esperti. Il Meyer sta infatti attra- Il Meyer diventa più grande Una serata di festa per Miadi • Eataly versando un momento davvero speciale per i più piccoli Firenze: cena in via Martelli • October Cup: della sua lunga storia, come ci spiega nel ecco la sesta edizione • Pink Floyd suo editoriale il Direttore generale, Alber- » Pag. 6 fans club Toscana: quando la solidarietà è to Zanobini, (a pagina 5): l’Ospedale si Il Parco della salute rock• Torna il Memorial Nico Giannotti • prepara a diventare più grande per i più La Neuropsichiatria torna al Meyer La Fondazione Galligani sostiene piccoli. Per questo abbiamo deciso di l’Audiologia dedicare le pagine di questo numero a » Pag. 7 » Pag. 13 raccontarvi come crescerà: a pagina 6 vi Il Family Center Anna Meyer Accountability day, la Fondazione Meyer mostriamo il Parco della Salute, a pagina Una sala operatoria tutta nuova presenta il suo bilancio 7 il Family Center Anna Meyer, a pagina 8 il Campus dove si formeranno i pediatri » Pag. 8 » Pag. 14 di domani. A pagina 4 il presidente della Il Meyer Health Campus La buona notte ai bambini? Con una Fondazione Meyer Gianpaolo Donzelli favola e le note di una ninna nanna ci spiega perché, per crescere, abbiamo » Pag. 9 • STORIE DI M+ DONATORI IN PRIMO PIANO bisogno del vostro sostegno. E infine a Domitilla, da paziente a infermiera Gli amici di Svink vincono il terremoto pagina 13 troverete il resoconto dell’Ac- countability Day, la giornata dedicata alla » Pag. 10 » Pag. 15 • IMPRESA AMICA DEL MEYER trasparenza, in cui la Fondazione presen- Un Natale sotto il segno del Meyer L’impegno solidale di Sebach ta il suo bilancio. Buona lettura LA REDAZIONE Editore Foto Fondazione Meyer Vincenzo Errico, Irene Maniscalco, Edoardo Micheletti, Alessia Nucci, Dario Orlandi, Direttore Responsabile Giulia Righi Roberta Rezoalli PERIODICO DI INFORMAZIONE Direzione e redazione Gruppo redazionale Viale Pieraccini, 24 - 50139 Firenze DELLA FONDAZIONE DELL’OSPEDALE Alessandro Benedetti, Maria Baiada, Tel. 055.5662316 - Fax 055.5662300 PEDIATRICO ANNA MEYER DI FIRENZE Emmanuele Bittarelli, Duccio Boldrini, ONLUS Giulia Bonechi, Caterina Castellani, Impaginazione Autorizzazione del Tribunale di Firenze Patrizia Gianassi, Maria Vittoria Giannotti, Tabloid soc. coop. - info@tabloidcoop.it n. 5428 del 10/06/2005 Melania Mannelli, Giulia Righi 2 Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4
La notte in cui i bambini attraversarono la città DIECI ANNI FA Sono le 3 del mattino quando dai walkie i pulmini delle associazione e il Polo Nord talkie una voce – quella della coordinatrice appare ai loro occhi con i lumini accesi del IL TRASFERIMENTO dell’Ospedale che ha guidato le operazioni parcheggio che disegnano ghirigori sulla DEI PICCOLI PAZIENTI – risuona in tutti i mezzi di soccorso, nelle collina. La luce bianca e rossa del Pronto DA VIA LUCA GIORDANO: auto della polizia municipale, dai diffusori Soccorso, l’arrivo nella camera bianca, l’ac- delle motociclette, nelle camionette dove coglienza dei musicisti, tante mani prote- COSÌ IL 15 DICEMBRE NACQUE i volontari infreddoliti si preparano a tor- se verso di loro per accompagnarli nelle IL NUOVO MEYER nare a casa: “Tutti i bambini sono arrivati. camere di degenza con la melodia delle Grazie. Grazie a voi, a tutti voi”. La lunga filastrocche. Dopo di loro, altri cinquanta Quella in cui nacque il nuovo Meyer fu una not- notte che ha portato, sull’onda dell’amore e bambini, quelli più gravi della Rianima- te lunga e magica. Da quella notte – era il 14 di un’organizzazione perfettamente sincro- zione e della Tin, con patologie complesse, dicembre del 2007 – sono passati dieci anni: vo- nizzata, i bambini del Meyer nella nuova faranno quel tragitto dentro ad ambulanze gliamo ricordarla con un emozionante racconto casa, inizia alle 20,25 con i primi dieci pic- attrezzate, riparati dalle coperte termiche in presa diretta. coli che potevano muoversi. Sette pulmini dorate in cui i volontari li avvolgono. L’or- A sono pronti per loro fuori dalla vecchia ganizzazione è rodata, i ritmi sono precisi. lle 2.55 l’ultima cullina della sede di via Luca Giordano. Arrivano nell’a- Alle 2.55 l’ultima cullina neonatale arriva al Terapia intensiva neonatale en- trio davanti al Pronto soccorso, in braccio Nuovo Meyer. Con lei arrivano anche tutti tra nel varco aperto del Pronto alla mamma, sulle carrozzine, con i papà, i gli uomini e le donne della task force del Soccorso del nuovo Ospedale parenti pieni di bagagli e le infermiere del Meyer. Il nuovo Ospedale funziona e lo fa pediatrico Meyer, a Villa Ognissanti. Mani reparto. Scivolano nel “tunnel” che la Pro- già a pieno ritmo. La prima famiglia che attente a amorevoli la portano a destina- tezione Civile ha allestito per farli sentire al porta il bimbo al Pronto Soccorso arriva zione. Nella camera calda, l’”anticamera” caldo. I flash dei fotografi e l’attenzione dei alle 19.55. Le sofisticate apparecchiature del Pronto Soccorso dove le ambulanze giornalisti li sorprende. Erano preparati e della sala operatoria di Neurochirurgia ini- scaricano i piccoli pazienti, c’è silenzio. pronti all’evento fin dal mattino, medici e ziano a lavorare alle 2,40 per il primo de- Tutti gli operatori che per sette lunghe ore infermieri avevano spiegato loro tutto an- licato intervento da fare per un bambino hanno accolto e indirizzato i bambini tra- che con chi sarebbero saliti sul pulmino. di 12 anni con compressione midollare. Al sferiti dalla vecchia sede di via Luca Gior- L’attenzione della città e dei media è un’e- mattino il Nuovo Meyer si sveglia con tan- dano trattengono per un attimo il respiro. mozione forte, i bambini guardano i clown tissime cose da fare. I genitori perlustrano E quando le porte degli ascensori si chiudo- che li accompagnano, alcuni salutano con le stanze, scoprono i primi dettagli da mo- no dietro a quell’esserino tenuto caldo nella la mano. I volontari con i cappelli rossi lu- dificare, medici e infermieri tastano i nuovi cullina termica si guardano, applaudono, si minosi si presentano ai bambini come “I spazi, c’è ancora molto da conoscere. Come abbracciano e abbracciano tutti i volontari Babbi Natale” che li condurranno nella sua in una casa nuova, dove si è appena traslo- – i vigili urbani, gli operatori del 118, quelli casetta del Polo Nord. I bambini sgranano cati, il giorno dopo incomincia il lavoro per delle Misericordie, della Protezione Civi- gli occhi. Via a via tutti salgono per fare un far si che quella mura si ritaglino addosso le, i poliziotti, i carabinieri, i tassisti – che viaggio nella notte di una Firenze che per a chi le abita. Così è per gli operatori, così hanno permesso di trasferire, senza sbava- loro ha svuotato 5 chilometri di strade, illu- è per i bambini che già al mattino animano ture di orari e nella più completa sicurezza, minandole a giorno. Un viaggio che accen- la ludoteca. tutti i bambini del Meyer e i loro genitori. de l’eccitazione dei bambini. La slitta sono Roberta Rezoalli, ufficio stampa Meyer Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4 3
Il Meyer diventa più grande per i più piccoli I l Meyer si prepara a crescere anco- ra. Con Mpiù, un piano di sviluppo destinato a cambiare, nell’arco di tre anni, il suo volto: sarà una tra- sformazione radicale quella che porterà l’Ospedale fiorentino dedicato ai bambi- ni ad allinearsi alle realtà più avanzate a livello mondiale in ambito pediatrico. La crescita del Meyer riguarderà tre aree distinte, ma interdipendenti: l’Ospeda- le, che sarà sempre più destinato ai ri- coveri e alla cura delle patologie ad alta complessità, il Meyer Health Campus, cuore della formazione e della didatti- ca, e il Parco della Salute, una struttura che accoglierà la Neuropsichiatria, gran parte delle attività ambulatoriali e i Day Hospital medici. Grazie alla possibilità di disporre di due nuove sedi – l’ex facol- tà di Teologia di via Cosimo il Vecchio e l’ex clinica Villanova in via di Careggi, entrambe in posizione strategica per la loro vicinanza all’Ospedale - il Meyer aumenterà in modo considerevole gli spazi a sua disposizione: dagli attuali 30mila metri quadri a 40mila. E l’incre- mento riguarderà anche le aree esterne, con sette ettari in più di verde, tra par- chi, olivete e boschi. Una crescita indi- spensabile per il futuro del Meyer: negli ultimi dieci anni, l’Ospedale pediatrico fiorentino ha aumentato in modo con- sistente tutta la sua attività. Il raffronto tra i dati relativi al 2007, anno del tra- sloco dalla sede di via Luca Giordano a quella attuale, e il 2017 descrive con chiarezza questo andamento: i ricoveri sono passati da 7.331 a 8762; i Day Ho- IN 10 ANNI SONO AUMENTATI sono intervenuti Stefania Saccardi, as- sessore regionale per il Diritto alla Salu- spital da 27.054 a 38.558; le prestazioni RICOVERI E PRESTAZIONI. te, Sara Funaro, assessore al Welfare del di specialistica ambulatoriale da 413.005 ADESSO L’OSPEDALE Comune di Firenze e Luigi Dei, rettore a 685.414. Un’operazione di sviluppo ne- cessaria e impegnativa dal punto di vista È PRONTO AD ALLARGARSI dell’Università degli Studi di Firenze. A illustrare i dettagli del progetto è stato economico. Il piano è stato presentato il E SI FA IN TRE Alberto Zanobini, Direttore Generale 23 settembre scorso durante una Confe- del Meyer, mentre Gianpaolo Donzelli, renza dei servizi, nel corso della quale presidente della Fondazione Meyer, ha 4 Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4
L’editoriale UNA SFIDA CHE GUARDA AL FUTURO di Alberto Zanobini Direttore generale del Meyer L’Ospedale Meyer sta vivendo una fase speciale della sua lunga storia. Sta av- viandosi su una strada complessa di cambiamento e sviluppo, con l’obiet- tivo di continuare a migliorare le cure dei bambini e dei ragazzi, accrescen- do i suoi spazi e la sua tecnologia per l’assistenza, la formazione e la ricerca. Ma non è solo una questione di spazi e tecnologia. Non c’è infatti un vero pro- getto di cambiamento senza una visio- ne del futuro, poggiata sull’amore del bene comune. Il Meyer del futuro che vogliamo e che stiamo già oggi costruendo giorno per giorno, è un ospedale che vuole innovare le linee assistenziali e vuole aprire nuove prospettive per la ricerca. Vuole rappresentare un luogo speciale e attrattivo per i migliori professionisti della salute dei bambini. Un grande Ospedale pediatrico pubblico che non si accontenta del tanto amore che già riceve, ma che si sforza di trasformare TRASPARENZA questo amore della comunità in una tensione continua verso nuovi obiettivi UN SITO PER SEGUIRE L’OSPEDALE CHE CRESCE di accoglienza e di cura. Alla fine del 2020 contiamo di conse- L’operazione Mpiù nasce sotto il segno della trasparenza. Anche grazie a un nuovo sito, www. gnare alla Città di Firenze, alla Regio- meyerpiu.it. Un canale di comunicazione attraverso cui il Meyer e la sua Fondazione vogliono ne Toscana e al Paese una cittadella chiamare a raccolta la loro comunità di riferimento, rendendo partecipi i cittadini e gli ope- sanitaria per i più piccoli, avvolta da ratori dell’importante trasformazione in atto. Tutti potranno seguire in diretta i cambiamenti ben 10 ettari di verde, all’avanguardia in corso dentro l’Ospedale: ogni cantiere avrà la sua vetrina virtuale, con scheda dei progetti, internazionale della cura e della ricer- costi e tempistica di realizzazione. Sarà quindi possibile seguire lo stato di avanzamento dei ca pediatrica, imparando sì dai mi- lavori, attraverso simboli grafici chiari e immediatamente comprensibili. gliori centri mondiali, ma affermando sempre più uno “stile Meyer”, con cura e con passione. Oggi il Meyer è un “noi”, è l’idea che da soli non si costruisce nulla di duraturo: concluso la mattinata. Ospite speciale soltanto insieme possiamo percorrere di questo momento così importante per questa strada difficile ma entusia- il futuro del Meyer, una testimonial di smante di fare “più grande” il Meyer, eccezione: Domitilla, una ex paziente più grande per i più piccoli. curata nell’Ospedale pediatrico e che, Insieme agli operatori, ai genitori e una volta cresciuta, ha deciso di diven- alle famiglie, alle bambine e ai bam- tare infermiera: oggi lavora nel reparto bini, ai volontari. di Diabetologia. La sua storia ve la rac- E a voi donatori. contiamo a pagina 9. Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4 5
Gli ambulatori? Nel Parco della Salute I troveranno posto anche il Centro pre- l Parco della salute sorgerà nell’ex LA STRUTTURA, lievi e le stanze riservate ai donatori clinica privata Villanova situata in CIRCONDATA DA UN’AREA di sangue, ma anche il Centro per la via di Careggi, proprio alle spalle diabetologia pediatrica, punto di rife- del Meyer. Si tratta di un grande VERDE, OSPITERÀ rimento per i bambini affetti da que- edificio di 5.100 metri quadri immerso ANCHE IL CENTRO PRELIEVI sta patologia cronica molto diffusa e le in un’area verde di 3,9 ettari, di cui l’O- loro famiglie. Il parco renderà possibi- spedale pediatrico, grazie a un accor- E LA DIABETOLOGIA le dare vita a tutta una serie di attività do siglato lo scorso luglio con Unipol all’aria aperta, nell’ottica di lavorare, Sai, ha ottenuto la disponibilità con un insieme ai pazienti e alle associazioni, contratto di affitto con diritto di riscat- sul fronte della prevenzione. Una volta to che, in futuro, consentirà di proce- ultimato, l’edificio sarà dotato di sale dere a un’acquisizione. Già destinata in di attesa, area gioco e spazi riservati passato ad attività sanitarie, la strut- all’allattamento materno. tura è al momento in fase di ristrut- turazione. In continuità con le carat- teristiche ambientali dell’Ospedale, il LA NEUROPSICHIATRIA Parco della Salute evoca, già nel nome, COM’È TORNA AL MEYER la peculiarità di essere immerso nel 5.100 mq verde: una grande area boschiva che, Nel Parco della Salute sarà inoltre tra- non solo sarà bella alla vista, ma anche di struttura sferita, in una ala separata dalle atti- utile e preziosa per proporre interven- 39.000 mq vità ambulatoriali specialistiche, la ti di prevenzione e promozione della Neuropsichiatria infantile, unica attivi- salute. In questa struttura, come det- di parco tà di ricovero prevista nella struttura. to, si concentreranno tutte le attività Finora questo reparto, si trovava a Villa Ulivella: il piano di sviluppo consentirà ambulatoriali, soprattutto quelle che, a questo servizio, così importante per i in virtù della loro minore complessità, bambini e gli adolescenti con proble- non necessitano di essere inserite nel matiche di tipo psichiatrico, di tornare contesto strettamente ospedaliero. Qui al Meyer, consentendo inoltre un no- tevole risparmio economico. I pazienti COME SARÀ avranno a disposizione un’area verde a loro dedicata. 6 Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4
Un salotto nel parco a misura di famiglia IL FAMILY CENTER ANNA MEYER SARÀ IL PUNTO dagli assistenti sociali alle psicologhe, dagli infermieri agli insegnanti, dalle associazio- DI RIFERIMENTO PER I PICCOLI E I GENITORI ni di volontariato a quelle dei genitori. Le CHE DEVONO AFFRONTARE UN PERIODO DI RICOVERO famiglie potranno così incontrare gli ope- ratori in un ambiente professionale e acco- gliente, pensato per mettere a proprio agio U bambini e famiglie in un momento così de- na pagoda immersa nel verde, chitettonica che ha ispirato la realizzazione licato quale quello che precede il ricovero. per far sentire a casa i bambi- del Meyer, e sarà collocato nel parco, tra il Gli spazi, ideati come un grande open spa- ni e le famiglie che entrano in Giardino di Cice e l’ingresso dell’Ospedale, ce, saranno modulabili in base alle diverse Ospedale per un periodo di ri- integrandosi con l’ambiente circostante in esigenze: accanto agli uffici, concepiti per covero: sarà questo il Family Center Anna modo ecosostenibile. Il Family Center sarà garantire la privacy, ci saranno delle aree Meyer, uno spazio di 500 metri quadrati il luogo deputato all’accoglienza e fungerà deputate all’attesa, pensate per garantire destinato a rivoluzionare il concetto di da punto di raccordo per tutte quelle attivi- il comfort di un salotto domestico: divani, supporto al percorso assistenziale dei pic- tà di supporto necessarie ai bambini e alle giochi, schermi e collegamento wi-fi. Il coli pazienti e dei loro genitori, dalla fase famiglie. Ad attenderli, fin dal momento progetto è in corso di approvazione da par- di pre-ricovero a quella delle dimissioni. del loro ingresso nella struttura, ci saranno te del Comune e della Soprintendenza, ma L’edificio sarà un piccolo padiglione auto- tutta una serie di attività e di figure profes- il cronoprogramma dei lavori prevede la nomo, pensato in linea con la filosofia ar- sionali che l’Ospedale mette a disposizione: sua ultimazione entro il 2019. UNA SALA OPERATORIA TUTTA NUOVA PER INTERVENTI DI ALTA SPECIALITÀ L’ospedale si allarga e respira, tra pareti dipinte di colori vivaci acquistando nuovi spazi e libe- e lampade scialitiche – che illu- rando alcuni di quegli esistenti. minano senza generare ombre - Un’operazione ancora tutta da si muoverà anche il neuro robot, realizzare, ma alcuni degli effetti un sistema robotizzato dedicato benefici si possono già toccare alla neurochirurgia stereotas- con mano: a novembre è stata sica. La sala sarà attrezzata in inaugurata una sala operatoria modo che il tavolo operatorio nuova di zecca, dotata della at- possa essere ruotato in più di- trezzature più d’avanguardia per rezioni, in modo da essere il più effettuare interventi chirurgici di versatile possibile e sarà dotata alta specialità. La sala potrà es- di un sistema di videodidattica e sere utilizzata per interventi di videoregistrazione: gli interventi diverso tipo: dalla neuro-orto- più complessi, o interessanti, pedia alla neurochirurgia pas- potranno così essere registrati e sando per l’otorino. Qui dentro, trasmessi a fini formativi. Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4 7
Un campus per far crescere i pediatri di domani N ell’ex facoltà teologica di via IL MEYER HEALTH CAMPUS È LA SEDE DEDICATA Cosimo il Vecchio, è nato il ALLA DIDATTICA E ALLA FORMAZIONE Meyer Health Campus, un edificio di 4.800 metri quadri: LE PRIME AULE SONO GIÀ IN FUNZIONE: è questa la sede destinata alla didattica e NEL FEBBRAIO 2018 L’INAUGURAZIONE alla formazione. Già parzialmente utiliz- zato, è a disposizione del personale e de- gli specializzandi con cinque aule attrez- realizzazione di sale di studio e lettura, LA CURIOSITÀ zate: la data prevista per l’inaugurazione due grandi auditorium oltre alle altre I nomi delle aule sono ispirate della struttura, prima del genere in Ita- aule, una foresteria e un’area ristoro. An- ai grandi pensatori e intellettuali che il Meyer Health Campus è immerso del Rinascimento fiorentino: lia, è il 24 febbraio 2018. Il Meyer Health in un’area verde di 3,5 ettari: olivi e prati da Lorenzo Campus sarà facilmente raggiungibile a dei Medici a Pico della piedi dall’Ospedale perché collegato al sono lo scenario in cui si formeranno i Mirandola, parcheggio del Meyer da un cammina- giovani pediatri. da Marsilio Ficino ad mento interno. Agnolo Poliziano. In collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e la Regione Toscana, il Campus ospiterà tutte le attività forma- tive, di ricerca e innovazione in ambito pediatrico; guiderà la formazione dei pe- diatri di domani e accompagnerà i pro- fessionisti che si occupano della salute di bambini e ragazzi con le attività di forma- zione continua certificata. Sarà la sede delle scuole di specializzazione dell’area pediatrica, dei centri di formazione delle professioni sanitarie e del network di si- mulazione pediatrica regionale. Il nuovo polo multidisciplinare accoglie- rà ricercatori, scienziati, studenti e ospiti stranieri, favorendo scambi di conoscen- ze e occasioni di crescita professionale in stretta e costante connessione con le atti- vità assistenziali. Il progetto complessivo e finale di ristrutturazione consentirà la 8 Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4
Le stori e Domitilla, da paziente di a infermiera del Meyer D omitilla ha ventiquattro anni, un sorriso fresco e in- telligente e indossa la sua divisa blu con visibile orgo- glio. Da pochissimi mesi è un’infer- miera del Meyer. Sembrano molto lontani – ma non lo sono per niente – i tempi in cui invece è stata una paziente dell’ospedale. Era il 2011 quando le fu diagnosticato un tumore al plesso brachiale, sul nervo radiale, la “centralina” che comanda il braccio: “Pensavo fossero dolori legati alla mia attività sportiva – racconta – e invece la risonanza magnetica portò a NEL PERIODO TRASCORSO AL MEYER, MI HA COLPITO OSSERVARE COME GLI OPERATORI SANITARI TRATTANO I PAZIENTI: RIESCONO A VEDERE LE PERSONE, E NON SOLO LA MALATTIA questa diagnosi”. Da quel giorno Domi- Chiuso quel capitolo, mentre conti- Fatto: dal primo giugno 2017 Domitilla tilla, che all’epoca aveva 18 anni e l’e- nuava la sua battaglia contro il tumo- porta una divisa blu, ci ha appuntato same di maturità alle porte, ha inizia- re, se ne è aperto un altro: “Nel perio- sopra delle mollette di legno a forma di to il suo percorso dentro il Meyer: “Ho do trascorso al Meyer, mi ha colpito farfalla e quando cammina nei corri- subito un intervento a novembre e poi osservare come gli operatori sanitari doi del Meyer guarda divertita i bambi- otto cicli di chemioterapia, e per molti trattano i pazienti: riescono a vedere ni che in certe ore del giorno schizza- mesi ho fatto dentro e fuori dall’ospe- le persone, e non solo la malattia”. no come saette davanti agli ambulatori dale”. Di quel periodo Domitilla porta E a quel punto Domitilla ha deciso: dell’ospedale. Deve essere una sensa- un ricordo marcato: “Era l’anno della voleva riuscirci anche lei, indossare zione potentissima tornare al Meyer da maturità e io avevo deciso che non vo- quegli occhiali speciali che guardano infermiera. Provare a replicare quello levo perderlo: volevo studiare e fare di là dagli occhi e giù fin dentro i poz- che ha vissuto da paziente, applicarlo l’esame normalmente. Per questo non zi profondi delle persone, dalle parti ai bimbi che vede tutti i giorni: “Per ho interrotto gli studi frequentando la del cuore, dell’anima. E voleva farlo, questo ho pianto di gioia quando ho scuola dell’ospedale e grazie a questo assolutamente, al Meyer. visto i risultati del concorso”, dice con programma ci sono riuscita”. Due gior- un sorriso che si apre sul volto come ni prima della fatidica data, era a fare un sipario pieno di promesse. su e giù nei corridoi del reparto per ri- Domitilla è uno dei volti del Meyer: la ERA L’ANNO malattia che arriva, irrompe nella vita petersi la tesina: “È stato difficile, ma tutti, infermieri e medici, mi sprona- DELLA MATURITÀ di tutti i giorni, e l’impegno dei piccoli vano e l’amicizia con un altro paziente E IO AVEVO DECISO pazienti che si salda a quello di medi- che aveva affrontato la stessa cosa mi CHE NON VOLEVO PERDERLO. ci e infermieri per provare a salvare la ha dato molta forza”. La tenacia porta GRAZIE AL PROGETTO quotidianità. Continuare ad andare a lontano e Domitilla, in barba alla ma- “SCUOLA IN OSPEDALE” scuola, certe volte, fa parte della cura. lattia e temprata anche dalla necessità Un Meyer più grande e spazioso farà in CI SONO RIUSCITA di combatterla, ne aveva da vendere: modo che le tenaci Domitille possano maturità fu. essere sempre di più. Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4 9
IL REGALO PIÙ BELLO? PRENDERSI CURA DI TUTTI I BAMBINI di Gianpaolo Donzelli Presidente della Fondazione Meyer Roberto Vecchioni in una sua canzone dice “Forse quest’inverno sarà freddo e ci sarà la neve... farò più lunghi i passi per non guardare indietro, par- lerò con le stelle.” Correndo il rischio di essere considerato persona poco evo- luta, lo confesso, questo Natale farò come Vecchioni, parlerò con le stelle e comunicherò loro i miei desideri e chissà forse la luna, maestosa come sempre, cercherà di essere anche lei un’interlocutrice privilegiata dei miei dialoghi. Ecco come realizzerò il rito dello scambio dei doni. Chiederò che il Meyer e tutti i suoi Amici si prendano sempre più cura delle persone, soprat- tutto dei bambini, di tutti i bambini del mondo, bisognosi di doni, per mi- Un Natale sotto gliorarne le loro condizioni precarie di vita. “La qualità migliore di un animo generoso è l’istinto al bene. Nessun il segno del Meyer uomo di spirito elevato si compiace Tanti doni per aiutarci a fare sempre di più A di cose abiette e sordide: lo attira e Natale possia- un colorato biglietto di auguri solidale lo esalta la bellezza delle cose gran- mo essere tutti sono la forma attraverso cui sarà possibi- di”. Con queste parole il filosofo lati- più… Meyer! le contribuire alla missione che il Meyer no Seneca invitava l’amico Lucilio a Le festività na- porta avanti ogni giorno con passione: riflettere sull’importanza del dono talizie sono l’occasione garantire le migliori cure e accoglienza ai e, soprattutto, della sua destina- per riscoprire il dono, suoi piccoli pazienti e alle loro famiglie. zione. Prima di ogni dono nasce quello più vero, che I donatori che ci hanno sostenuto lo scor- l’emozione che lo accompagna e non chiede nulla so Natale ci hanno permesso di portare che ne prefigura l’effetto per chi in cambio se non avanti tutti quei progetti che sono stati lo riceve. Auguro a ciascuno di fare il desiderio di presentati sinteticamente nella pagina di doni dove l’altro sia parte costruttiva fare stare meglio questa rivista dedicata al bilancio 2016. del proprio io, condividendo le paro- chi lo riceve. Nel Questo Natale la solidarietà per la Fon- le di Kahlil Gibran: “L’aspetto delle caso di una dona- dazione Meyer porterà invece con sé una cose varia secondo le emozioni; e zione alla Fondazione nuova sfida: aiutare il Meyer a diventare così noi vediamo magia e bellezza Meyer, parliamo dei più grande attraverso il progetto Meyer- in loro, ma, in realtà, magia e bel- bambini ricoverati in Più. lezza sono in noi”. Ospedale. I modi per stare a fianco del Meyer sono Buon Natale. Una semplice pallina o tanti. 10 Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4
APPUNTAMENTO AL TEATRO VERDI Uno spettacolo all’insegna di musica e magia I l Teatro Verdi, l’irresistibile verve di Maria Cassi e un traguardo importante da festeggiare: quello dei dieci anni trascorsi dalla na- scita del nuovo Meyer. Sono questi gli ingredienti del tradizionale spettacolo natalizio che l’Ospedale pediatrico e la sua Fondazione dedicano a tutti i fiorentini. Il prossimo 14 dicembre, a partire dalle 20.30, grandi e piccini potranno accomodarsi sulle poltrone del teatro di via Ghibellina per trascorrere una serata davvero speciale, all’insegna del divertimento, della musica e dei ricordi di una notte magica: quella del 14 novembre di dieci anni fa, quando i bambini lasciarono la sede dell’ospedalino di via Luca Giordano per approdare in quella del nuovo ospedale. Protagonista indiscussa della serata, l’attrice Maria Cassi, che si esibirà sul palco insieme al chitarrista Marco Poggiolesi, Pasquale Ri- molo alla fisarmonica e i Rabarbari. Ai brani musicali si alterneranno parti parlate, di grande comicità e poesia, nello stile dell’artista fiorenti- na. Ad aprire la serata, il Direttore Generale del Meyer, Alberto Zanobini e il Presidente della Fondazione Meyer Gianpaolo Donzelli. Sarà inoltre proiettato il video realizzato la notte del 14 dicembre. Nel corso della se- rata sarà inoltre conferito il premio Anna Meyer, dedicato a personalità che si sono nelle opere di solidarietà verso i bimbi nel mondo. Ad ag- giudicarsi la prima edizione, lo scorso anno, fu Pietro Bartolo il medico che, a Lampedusa, da anni, lavora per aiutare profughi e clandestini. L’ingresso è gratuito con invito, fino a esaurimento dei posti disponibili. I biglietti possono essere scaricati dal sito della Fondazione Per chi non vuole rinunciare ai rega- Meyer (www.fondazionemeyer.it) oppure ritirati nell’Uffi- li natalizi per sé e i propri cari, su www. cio Donazioni della Fondazione fondazionemeyer.it come ogni anno sarà possibile scegliere fra tanti gadget solida- li, dagli addobbi per decorare l’albero - tra cui le immancabili palline I Love Meyer - MARIA CASSI SARÀ al calendario dell’avvento, fino ad arrivare LA PROTAGONISTA ai simpatici peluche. DELLA GRANDE FESTA Il Natale e l’inizio dell’anno possono esse- re anche il momento giusto per stringere DEL 14 DICEMBRE un legame più duraturo con il Meyer e de- cidere di aiutare i piccoli pazienti dell’O- spedale ogni giorno. Come? Con una donazione continuativa a sostegno delle attività portate avanti dalla Fondazione Meyer. Chi ha un’impresa può invece pensare di fare gli auguri personalizzati ai propri clienti e fornitori insieme alla Fondazione Meyer, con biglietti, lettere, cartoline di carta, email augurali o il nuovo calenda- rio 2018. Qualunque sia la forma che assumerà, ogni donazione aiuterà il Meyer a diventa- re più grande. Più grande per i più piccoli. Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4 11
Eventi Una serata di festa per Miadi T anti vip e tantissimi fiorentini: è stata un successo la serata organizzata lo scorso settembre in onore di Miadi a Villa Viviani. Il nome di questo progetto nasce da un’esperienza molto importante: quella di Mia e Dimitri, due bambini, che alcuni anni fa, hanno trascorso un periodo di ricovero al Meyer. Una prova non facile per i piccoli e le loro famiglie, ma tutto è finito bene. Quella situazione, così partico- lare, ha unito i loro genitori, entrambi della Rufina, che hanno così deciso di dare vita a un progetto per aiutare i bambini ricove- rati in quell’ospedale così speciale. Un per- corso di solidarietà che, strada facendo, ha conquistato il cuore di molti sostenitori: tra loro anche Agnese Landini Renzi, madrina un progetto ambizioso, che ha previsto la consente di arrivare a una diagnosi in tem- delle iniziative organizzate negli anni. Que- realizzazione di un Centro specialistico di pi rapidi e senza ricorrere a pratiche invasi- sto impegno solidale coordinato dalla Fon- Neuro-ortopedia guidato dal dottor Manue- ve: superata la diffidenza iniziale, i piccoli dazione Meyer ha avuto inizio nel 2015 con le Lampasi. Ora Miadi riparte con slancio pazienti che si sottopongono all’esame capi- un’iniziativa di raccolta fondi fra aziende e per raccogliere fondi a favore della Gineco- scono che non c’è niente di cui avere timore partner: un’avventura culminata con una logia pediatrica del Meyer, con l’acquisto di e lasciano volentieri che il medico faccia il cena finale che ha coinvolto tutti i parteci- un ecografo di alta definizione. L’ecografia suo lavoro. Grazie a questa apparecchiatura panti. Il primo obiettivo è stato la ristruttu- rappresenta ancora oggi una delle meto- sarà possibile, in un’unica mattina, comple- razione del reparto di oncoematologia del diche più affidabili a disposizione. L’altro tare gli accertamenti diagnostici necessari Meyer. Il 2016 è stata la volta di adottare grande pregio di questa metodica è che e arrivare più rapidamente ad un diagnosi. EATALY FIRENZE: TORNA IL MEMORIAL NICO GIANNOTTI CENA IN VIA DEI MARTELLI L’A.S.D. Barga ha organizzato il 17 settembre la settima edizione del Un’unica tavolata sotto le stelle, rigorosamente bianca, con vista sul Memorial “Nico Giannotti”, riservato alla categoria pulcini 2007/2008, Battistero di Firenze. È lo scenario da favola della cena lungo via dei allo Stadio Johnny Moscardini di Barga. L’iniziativa, che si svolge dal Martelli che Eataly ha organizzato a favore della Fondazione Meyer per 2011, è l’occasione per l’intera comunità di Barga di stare insieme in il secondo anno consecutivo. La cena è stata curata da cinque celebri una giornata di sport e beneficenza per il Meyer, in ricordo del picco- chef italiani ed il ricavato è stato destinato al progetto Play Therapy della lo Nico Giannotti. Quest’anno l’iniziativa ha sostenuto l’Oftalmologia Fondazione Meyer: clown, musicisti, cani in corsia e ludoteca per regala- dell’Ospedale. re un sorriso ai bambini ricoverati. LA FONDAZIONE GALLIGANI OCTOBER CUP: ECCO LA SESTA EDIZIONE SOSTIENE L’AUDIOLOGIA È giunto alla sesta edizione il torneo femminile under 14 “Oc- La Fondazione Galligani resta ancora al fianco del tober Cup”, organizzato dalla Pallavolo Nottolini in collabora- Meyer e della sua Fondazione. Quest’anno grazie alla zione con il Pantera Volley e il Volley Porcari. Una due giorni di loro importante donazione è arrivato un prezioso so- sport, dove a scendere in campo è stata anche la solidarietà, stegno per l’Audiologia dell’Ospedale pediatrico, con con una raccolta fondi a sostegno della Fondazione Meyer. la quale è stato possibile acquisire un nuovo audio- metro. Un’attrezzatura che permetterà di effettuare precisi esami di audiometria ai bambini da 5 anni PINK FLOYD FANS CLUB TOSCANA: in su con un’accurata valutazione audiologica, una QUANDO LA SOLIDARITÀ È ROCK diagnosi precoce e più completa, nonché un miglio- re sistema di refertazione collegabile al computer. La La solidarietà può essere rock. Lo ha dimostrato il Pink Floyd consegna da parte di Marco e Luca Galligani è stata Fans Club Toscana che, domenica primo ottobre, ha organizzato un fatta il 6 settembre alla presenza della dottoressa Benedetta Bianchi, concerto al Teatro Cestello di Firenze, nel cuore di San Frediano. Duran- referente per l’Audiologia infantile del Meyer e di Alessandro Benedet- te la serata, rivolta agli amanti del rock dei Pink Floyd ma anche alle ti, Segretario generale della Fondazione Meyer. famiglie, si sono esibite due famose cover band: i Breathe Floyd e i Pink Noise. Il ricavato del biglietto è stata devoluto alla Fondazione Meyer. 12 Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4
Accountability Day, la Fondazione Meyer presenta il suo bilancio U n momento importante, inte- ramente dedicato alla traspa- renza: è l’Accountability Day, la giornata con cui la Fondazione Meyer racconta alla sua comunità di riferi- mento il bilancio di un anno di attività. Un incontro per illustrare i traguardi raggiunti, le idee divenute realtà e i progetti realizza- ti per i bambini dell’Ospedale pediatrico. A darsi appuntamento, l’11 novembre scorso, nella Hall Serra, sono stati i donatori, i vo- lontari, le associazioni e le aziende che, du- rante il 2016, hanno dato il loro sostegno e il loro contributo. Quello che la Fondazione si trova a presentare è un bilancio decisamen- te il positivo. Ancora una volta, si conferma l’affetto che l’ospedale e la sua Fondazione riscuotono in Toscana e non solo: negli ul- timi anni, le donazioni hanno registrato in- fatti un trend di crescita sempre costante. E sono oltre 250 gli eventi benefici organizzati Anche quest’anno si rivela particolarmen- giovani talenti che lavorano nel pediatrico per la raccolta fondi. te positivo il dato che fotografa l’efficienza fiorentino. I ricercatori sono stati invita- Nel corso del 2016 sono stati raccolti della nostra onlus, per quanto riesce a con- ti a presentare progetti innovativi: quelli 8.702.958 euro, di questi, quasi la metà ar- tenere i costi della macchina organizzativa: che tra loro sono stati selezionati, hanno riva dal 5 per mille: sono sempre più nu- i donatori, insomma, possono contare sul trascorso un periodo di permanenza in merosi – circa 150mila - i contribuenti che fatto che il denaro affidato alla Fondazione prestigiosi centri all’estero: al loro rientro scelgono di destinare questa quota alla Fon- Meyer viene impiegato per gli scopi istitu- porteranno nella loro pratica quotidiana al dazione Meyer nella propria dichiarazione zionali, con la massima efficienza ed effica- Meyer il loro nuovo bagaglio di conoscenze dei redditi. E così, in questa modalità di rac- cia. La trasparenza è, da sempre, una del- e competenze. colta, la Fondazione è salita al settimo posto le priorità: tutti i bilanci della Fondazione nella classifica delle onlus attive a livello vengono revisionati da anni dal collegio dei nazionale. sindaci revisori, ma a passarli al setaccio, Il risultato raggiunto grazie al sostegno certificandoli, è anche una società di revi- di tanti privati cittadini (il 59%) e imprese sione esterna. E come sempre, il documen- Per il 30%) è frutto di un percorso portato to è disponibile e scaricabile dal sito della avanti negli anni dallo staff della Fonda- Fondazione Meyer: http://www.fondazio- zione con impegno e costanza: tra le varie nemeyer.it/bilancio-2016. attività che hanno permesso di raggiunger- Ovviamente tutte le attività sostenute sono lo, campagne di comunicazione specifica progetti in cui crediamo fermamente e che come quella del Natale, l’iniziativa dell’sms riteniamo importanti, ma ci sono iniziative Altro progetto sostenuto dalla Fondazio- solidale, che ha portato il Meyer anche sul a cui siamo legati in modo particolare. Tra ne, T3Ddy, il laboratorio congiunto isti- palco dell’Ariston di Sanremo. Molte an- queste, il Bando Giovani Innovatori, nato tuito con il Dipartimento di Ingegneria che le iniziative di fidelizzazione rivolte a per premiare, con criteri meritocratici, i Industriale dell’Università di Firenze, che privati e aziende, come la tessera dedicata declina la stampa 3D in modo innovativo agli Amici del Meyer e l’Impresa Amica. per una serie di avanzatissimi impieghi: Importante anche l’attivazione di un cana- dalla creazione di modelli tridimensionali le per effettuare le donazioni online. Come per migliorare l’approccio chirurgico, alla sono stati spesi i soldi raccolti? L’88% è stato realizzazione di “gessi” davvero su misura destinato all’attività sanitaria e alla ricerca degli arti, più leggeri e comodi per i bam- scientifica dell’Ospedale, mentre il 12% è bini, all’impiego educativo e ludico grazie andato a tutte quelle attività di accoglienza al carrello della “maker therapy”, oltre al destinate a far sentire a proprio agio il bam- vasto utilizzo nella simulazione in pedia- bino anche quando si trova in ospedale. tria per la formazione degli operatori. Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4 13
La buona notte ai bambini? Con una favola e le note di una ninna nanna OGNI GIOVEDÌ, APPUNTAMENTO CON LA LETTURA O CON LA MUSICA. E I BIMBI SI SENTONO A CASA A bbandonarsi al sonno, cullati dalle immagini di una favo- la o dalle note di un brano musicale, che sussurra una ninna nanna. Succede al Meyer, dove la scorsa estate è decollata La Buona- notte del Meyer, un programma fatto di favole, filastrocche, canti e musiche che una volta a settimana portano ai piccoli ricoverati un momento specia- le prima di addormentarsi. Si tratta di uno dei molti progetti che l’Ospedale dedica all’umanizzazione delle cure, per aiutare i bambini ad affrontare nel modo più sereno possibile il momento Qualcosa di simile accade anche con la suonare musiche e intonare canti della del ricovero. musica: in questo caso sono i musicisti buonanotte per i piccoli. La Buonanotte del Meyer, realizzata della Cooperativa Athenaeum musicale Così i bambini si sentono il più possi- in collaborazione con la Fondazione fiorentino a spostarsi nei reparti per bile a casa. Meyer, va in scena ogni giovedì sera nelle aree di degenza dell’ospedale, a settimane alterne: un giovedì sono pro- DONATORI IN PRIMO PIANO tagonisti i libri, quello dopo la musica. Quando nelle stanze dell’ospedale le GLI AMICI DI SVIK VINCONO IL TERREMOTO mille incombenze della giornata lascia- Il paese dove vivono, Valle Castellana Teramo, è stato danneggiato dal terremoto. Ma loro non si no il posto all’atmosfera un po’ sospesa sono arresi. E anche in un momento così difficile hanno deciso di portare avanti il loro appunta- e incantata della sera, i bambini si pre- mento con la solidarietà a favore dei bambini del Meyer. Loro sono un gruppo di ragazzi: Stefa- parano al sonno. È a quel punto i volon- no, Alessandro, un altro Stefano, Valentino, Domenico, Daniele, Marco e Giusi. “Ma senza l’aiuto tari dell’associazione Helios entrano in dell’amministrazione comunale, degli sponsor e dei tanti ragazzi che ci hanno dato una mano azione. Con un carrellino di legno - che stavolta non ce l’avremmo proprio fatta” tiene a precisare Stefano Volpini. E così, anche quest’an- no, in questo piccolo paese dell’Abruzzo al confine tra le Marche e il Lazio, a dieci chilometri in è poi una piccola libreria con le ruote, linea d’aria da Amatrice, il 13 agosto è andato in scena lo Svik Day, una grande festa in ricordo di piena di testi accuratamente scelti dalla Svik, soprannome di Vittorio Di Marco, un ragazzo generoso, scomparso improvvisamente cinque direzione scientifica della LudoBiblio anni fa. È nel segno della sua memoria che gli amici più cari, ormai da cinque anni, organizzano del Meyer- raggiungono il primo repar- questo evento, dove la tristezza lascia il posto alla determinazione di guardare sempre avanti, to e propongono ai piccoli, che nel frat- facendo del bene: ai bambini del tempo si sono radunati ad aspettarli, il Meyer, ma anche a quelli della primo libro. Tutti in cerchio, ognuno scuola materna di Valle Castellana con la sua seggiolina e con la voce del e al paese di Pescara del Tronto. lettore che arriva a prenderli per mano, “Quest’anno – spiega Volpini – non era facile far tornare la gente nel i bambini ascoltano la prima lettura. paese danneggiato dal sisma. Per Finita quella, i volontari si spostano nel questo abbiamo pensato di ar- secondo reparto e poi ancora nel terzo, ricchire l’evento con un raduno di con altre due differenti letture: i bam- auto d’epoca, tanti piatti tipici e lo bini che lo desiderano possono seguirli spettacolo di un comico”. La ricetta da un reparto all’altro, in modo da par- è stata vincente: anche stavolta lo tecipare a tutti e tre i momenti. Svik Day è stato un successo. 14 Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4
U na grande azienda con un grande cuore. Attentissima al benessere dei dipendenti, rispettosa dell’am- biente e impegnata in progetti so- lidali. Stiamo parlando di Sebach, una realtà imprenditoriale fiorentina – ha sede a Certal- do – e presente anche all’estero, dalla Francia all’India. Nata nel 1987, ha conquistato in po- chi anni una posizione leader nella fornitura di bagni mobili. Da un anno è nata una col- laborazione con la Fondazione Meyer per la salute dei bambini. Antonella Diana, ammini- stratore delegato di Sebach, racconta la storia e i motivi alla base di questa scelta. Come è nato il vostro impegno so- lidale? Siamo da sempre attenti e im- L’impegno solidale pegnati in attività legate alla beneficienza. Partiamo dalla convinzione che le aziende di Sebach non operino in una bolla, ma che siano parte integrante del petenza cercando di tono positivamente anche sulla produttività e tessuto sociale; essere coinvolti infondere sicurezza e sulla motivazione. Una situazione ideale, dove in azioni di solidarietà per noi è tranquillità a pazienti e si vince un po’ tutti. un modo di dire: “Siamo qui, siamo genitori. È incredibile. Quali consigli si sentirebbe di dare a un’a- pronti a dare il nostro contributo al mondo Quella di sostenere il Meyer è zienda che ha in mente di intraprendere lo di cui facciamo parte”. In aggiunta, crediamo stata una scelta condivisa anche con i dipen- stesso percorso solidaristico che voi avete che godere di una certa visibilità significhi denti? avviato? anche avere la responsabilità di dare il buon Ovviamente sì, e con grande entusiasmo, e L’unico consiglio che posso dare è quello di esempio, e per questo scegliamo di destinare non poteva essere altrimenti. Non fosse altro non pensarci troppo, ma di agire immedia- periodicamente parte delle nostre risorse ad che tra di noi ci sono tantissimi genitori per i tamente. Sapere che alcuni tuoi piccoli gesti azioni e progetti solidali collaborando con di- quali il Meyer è spesso un punto di riferimen- possono rivelarsi fondamentali e determinan- verse associazioni. Uno degli ultimi è stato il to. E poi, come non si può essere d’accordo ti per altre persone, è la leva giusta da muove- calendario 2016 all’interno del quale, ritratti nell’aiutare e sostenere una struttura che re per percorrere la strada della solidarietà. unici di bambini con autismo, ci hanno aiu- cerca di migliorare la vita dei bambini? Non Sebach è stata inserita tra le otto aziende tato a portare l’attenzione su un tema caro a appena l’ho proposto ai nostri dipendenti, si “small” migliori per qualità della vita lavora- tante famiglie. Quest’anno ci siamo messi an- sono naturalmente dimostrati tutti ben pro- tiva. Come siete riusciti a raggiungere que- cora più in prima linea ritraendo i figli dello pensi a sostenere questa causa insieme ai loro sto risultato? staff di Sebach per il calendario dedicato al bambini, che hanno accettato di essere foto- Impegnandoci in modo che il nostro staff viva Meyer. grafati per questa iniziativa. il lavoro in modo positivo. Il nostro Gruppo ha Quale è l’aspetto che più vi ha colpiti di una Secondo lei esistono dei vantaggi per un’a- da sempre sviluppato una filosofia di gestione realtà come il Meyer? zienda che inserisce la solidarietà nella sua delle risorse umane improntata all’armonia e Il Meyer è una realtà conosciuta e apprezzata attività? alla serenità, tipica delle aziende internazio- in tutto il mondo: un Ospedale pediatrico spe- La gestione aziendale è una faccenda com- nali. E la nostra vocazione non può che farci cializzato anche in malattie rare è prezioso e plessa, dove i vantaggi economici spesso seguire questa strada. Studi sempre più det- il lavoro di chi ogni giorno affronta situazioni prendono la precedenza. Ma questo è un caso tagliati mostrano che un ambiente lavorativo così delicate e complesse va sostenuto. Tra le diverso. Fare beneficenza fa bene agli altri, sereno permette di ottenere migliori presta- tante cose che ci hanno colpito, l’umanità e la alla società e a noi stessi, e i vantaggi morali, zioni e risultati da parte dei dipendenti. Un po’ preparazione dei medici e di tutto lo staff. Fan- gli stimoli positivi che azioni di questo tipo come con la solidarietà: occuparsi delle perso- no un lavoro straordinario, lavorano con com- portano al micro-cosmo aziendale, si riflet- ne fa bene a loro, e all’azienda. IL PROGETTO SOSTENUTO DUE CARDIOSTIMOLATORI PER MANTENERE IL GIUSTO RITMO CARDIACO Grazie al sostegno di Sebach, sarà possibile acquistare due cardiostimolatori esterni per la Cardiologia pediatrica del Meyer. Il pacemaker temporaneo è un’apparecchiatura elettromedicale che garantisce ai piccoli pazienti con aritmie cardiache la possibilità di mantenere un ritmo cardiaco adeguato, in attesa che l’applicazione di un pacemaker definitivo o un intervento cardiochirurgico risolvano la criticità. Si tratta di un generatore esterno di impulsi elettrici alimentato a batteria: un’apparecchiatura apparentemente semplice, ma indispensabile, in alcuni momenti, per supportare l’attività cardiaca e permettere la risoluzione di momenti molto critici Gli Amici del Meyer » Inverno 2017 • n. 4 15
Vuoi aiutare i bambini dell’Ospedale Meyer? Puoi sostenerci con diverse modalità, a tua scelta: • Bollettino Postale • Bonifico Bancario c/c 17256512 intestato a intestato a: Fondazione Ospedale Meyer Fondazione dell’Ospedale Meyer, Cassa Risparmio Firenze SpA Viale Pieraccini, 24 - 50139 Firenze IT19F0616002999100000008775 Crédit Agricole Cariparma IT95E0623002848000035723944 •D irettamente presso • Online su la nostra sede www.fondazionemeyer.it c/o Ospedale Meyer, viale Pieraccini, 24 Per gli orari di apertura consultare www.fondazionemeyer.it Donazioni speciali • L ASCITI TESTAMENTARI: Puoi aiutare i bimbi del Meyer anche ricordandoli nel tuo testamento. Per avere tutte le informazioni su come fare un lascito e avere risposta in forma riservata puoi contattare Alessandro Benedetti, Segretario Generale della Fondazione Meyer, allo 055.5662316 o via email: a.benedetti@meyer.it. • 5 X1000: nella dichiarazione dei redditi destina il 5 per 1000 alla Fondazione Meyer. Basta apporre la firma e indicare il codice fiscale della Fondazione Meyer (94080470480) nel primo riquadro a sinistra, quello dedicato al sostegno del volontariato e delle ONLUS. • I N MEMORIA di una persona cara scomparsa la tua donazione avrà ancora più valore. Se lo desiderate, una lettera di ringraziamento sarà inviata alla famiglia della persona scomparsa. Il Meyer diventa più grande. • FESTE, CENE, EVENTI... possono diventare occasioni importanti per raccogliere fondi e aiutare i bambini del Meyer. Solo gli eventi preventivamente concordati con la Fondazione Meyer saranno ufficiali. Contattaci allo 055.5662316 e ti aiuteremo a comunicare il tuo evento. Per informazioni: FONDAZIONE DELL’OSPEDALE PEDIATRICO ANNA MEYER ONLUS Viale Pieraccini, 24 - 50139 Firenze • Tel. 055.5662316 • Fax 055.5662300 email: fondazione@meyer.it DEDUCIBILITÀ. La legge consente a privati e aziende di dedurre integralmente le donazioni a favore di Onlus come Fondazione dell’Ospedale pediatrico Meyer. Le donazioni sono deducibili solo nel caso di pagamento con Assegno, Bonifico bancario, Bollettino postale, Bancomat o Carta di Credito. Per tutte le informazioni sulla deducibilità della tua donazione puoi chiedere al commercialista o al CAF. PRIVACY E TRASPARENZA. Ai sensi della normativa in materia di protezione di dati personali, decreto legislativo 196/2003, ti informiamo che i tuoi dati verranno utilizzati per le attività istituzionali della Fondazione dell’Ospedale pediatrico Anna Meyer e non saranno comunicati a terzi salvo per scopi comunque connessi all’attività della Fondazione. In relazione ai dati forniti, potrai chiederne l’aggiornamento, l’integrazione o la cancellazione e potrai opporti all’invio di materiale promozionale esercitando i diritti di cui all’art.7 del D.Lgs. 196/2003 rivolgendoti alla Fondazione dell’Ospedale pediatrico Anna Meyer, Titolare del trattamento, Viale Pieraccini 24, 50139-Firenze o via email: fondazione@meyer.it.
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