PRINCIPALI SFIDE E RETI WDM PON: Telecom Italia

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PRINCIPALI SFIDE E RETI WDM PON: Telecom Italia
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                                  126                                 smartphone per
                                                                         visualizzare
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                                  RETI WDM PON:
SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE

                                  PRINCIPALI SFIDE
                                  Tommaso Muciaccia, Sandro Pileri
PRINCIPALI SFIDE E RETI WDM PON: Telecom Italia
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                                                                                                                                                                                               SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE
N
    egli ultimi anni sta crescendo l’interesse verso l’ottimizzazione delle prestazioni delle reti di
    accesso ottiche e verso la minimizzazione dei CapEx e degli OpEx per la realizzazione, l’eser-
    cizio e la manutenzione di queste nuove reti. Numerose soluzioni innovative sono in fase di
    sperimentazione; grande seguito, in particolare, stanno ricevendo le proposte di reti basate
sulla WDM, pressoché universalmente riconosciuta come enabling technology per soddisfare i
requisiti di banda delle reti d’accesso di domani.

1   Introduzione
                                                                    100 Gbps
                                                                                                         10 Gbps peak beyond 2020
Trend emergenti come l’immersi-                                      10 Gbps
                                                                                                     1 Gbps peak in 2014                                                          ates
ve video (video panoramico navi-                                         1 Gbps                                                                                            eamR
                                              Bit Rate Subscriber

                                                                                                                                                                      Upstr
gabile dall’utente a 360°), l’ubiqui-                               100 Mbps                                                                                  Pea
                                                                                                                                                                  k
                                                                                                                                  s
tous cloud computing, l’E-learning                                                                                           Rate
                                                                     10 Mbps                                           eam
interattivo, i servizi avanzati di te-                                                                           ownstr
                                                                         1 Mbps                           Peak D
lemedicina e teleassistenza, non-                                                  10x growth per
                                                                                                                                          10-100x
                                                                                                                                                        BW
                                                                                                                                              rage US
ché la domanda crescente di ser-                                     100 kbps        5-6 years
                                                                                                                                10-100x   Ave
vizi multimediali come video on                                          10 kbps
demand, High Quality video-con-
                                                                         10 kbps
ference, next-generation 3D TV,
                                                                                   1985       1990   1995       2000             2010           2015         2020          2025
richiedono reti di accesso ottiche
ad alta capacità (maggiore talvol-                                                                                      (a)
ta di 100 Mb/s), come mostrato in
Figura 1a1, e bassa latenza. Si pen-                                Exabytes per mouth                                                    23% CAGR 2012-2017
si ad esempio che la fruizione di                           140
                                                                             Web/Data (24,2% - 18,9%)
un singolo canale 4k UHDTV ri-                                               File Sharing (15,7% - 8,1%)
chiede almeno 15 Mb/s. Tali reti,                                            Managed IP Video (21,8% - 21,0%)
per di più, dovranno essere co-                                              Internet VIdeo (38,3% - 52,0%)
struite nel rispetto di vincoli eco-
nomici ed ambientali più che mai                                    70
sfidanti per essere “faster, cheaper
and greener”, ovvero più veloci,
meno costose e più efficienti dal
punto di vista energetico. [1]                                       0
Un aspetto non trascurabile per                                             2012          2013       2014             2015                  2016             2017
gli operatori di TLC è quello di                                                                                        (b)
                                                 Source: Cisco VNI 2013
pensare alle reti di accesso del fu-             The percentage within parenthesis next to the legend denote the relative traffic shared in 2012 and 2017
turo ponendo molta attenzione a
preservare gli investimenti fatti          Figura 1 - Evoluzione del bit rate richiesto in rete d’accesso (a); Previsioni di traffico Internet 2012-2017 (b)

1 Xing-Zhi Qiu, “Burst-mode Receiver Technology for Short Synchronization”, OFC 2013 Tutorial OW3G.4, 2013.
PRINCIPALI SFIDE E RETI WDM PON: Telecom Italia
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                                  fino ad oggi o che sono stati previ-    contro i 2.5 Gb/s DS – 1.25 Gb/s        fornitori e comunità scientifica si
                                  sti e approvati per la realizzazioni    US, distanza superiore ai 20 km         stanno confrontando con un am-
SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE

                                  di soluzioni FTTx nel breve termi-      e fattore di splitting maggiore di      pio ventaglio di proposte e solu-
                                  ne. Infatti, poiché la realizzazione    1:64 (1:128 o superiore).               zioni, più o meno attuabili in un
                                  delle reti di accesso ottiche (ODN)     Secondo quanto stabilito dal            contesto operativo. Il principio di
                                  rappresenta il capitolo di spesa        gruppo FSAN, con la NG-PON2 si          funzionamento di un link WDM
                                  più rilevante (in una soluzione         intese iniziare una fase esplorati-     è semplicissimo: a ciascun flusso
                                  FTTH greenfield costituisce circa       va sull’utilizzo di nuove soluzio-      di informazioni viene assegnata
                                  il 70-75% dell’investimento totale      ni per aumentare ulteriormente          una lunghezza d’onda in modo da
                                  a fronte di circa il 20% per il costo   la capacità delle reti di accesso       consentire il multiplexing di più
                                  degli apparati), è fondamentale         e per risolvere le problematiche        segnali (più flussi di informazio-
                                  prevedere, per quanto più è possi-      incontrate nella G-PON e nella          ni) su un unico mezzo trasmissi-
                                  bile, il riutilizzo della ODN per le    XG-PON. Tale esplorazione ha            vo. Banalizzando si potrebbe pen-
                                  reti di accesso del futuro.             condotto inevitabilmente a solu-        sare ad un colore (una lunghezza
                                  Nella roadmap tracciata dal grup-       zioni che utilizzano la tecnologia      d’onda) che identifichi ciascun
                                  po FSAN (Full Service Access Net-       WDM, con i necessari adatta-            segnale rendendolo, in qualsiasi
                                  work), costituito dai principali        menti per le reti PON, congiun-         punto del collegamento, distin-
                                  operatori di TLC e fornitori di si-     tamente alla tecnologia TDM [3].        guibile dagli altri e quindi selezio-
                                  stemi, per l’evoluzione delle reti      Con il presente articolo si vuole,      nabile. Nel caso specifico di una
                                  di accesso fisse sono individuabili     invece, illustrare lo stato dell’arte   rete WDM PON, una lunghezza
                                  due fasi, denominate rispettiva-        e le principali sfide implementati-     d’onda, o più comunemente un
                                  mente NG-PON1 ed NG-PON2.               ve per la realizzazione delle reti di   paio di lunghezze d’onda (uno per
                                  In entrambe le fasi viene posta         accesso WDM PON , ovvero basa-          il flusso in downstream e l’altro
                                  l’attenzione sul riutilizzo della       te esclusivamente sulla tecnologia      per il flusso in upstream), vengo-
                                  ODN esistente, in accordo con           WDM.                                    no assegnate a ciascun utente.
                                  quanto suddetto. [2]                                                            È come se a ciascuno di essi venisse
                                  Fondamentalmente le soluzio-                                                    fornito un collegamento dedicato
                                  ni NG-PON1 ereditano parecchi                                                   in fibra ottica dandogli, invece, un
                                  aspetti tecnologici delle soluzioni
                                  PON precedenti. In particolare,
                                                                          2   Il perché della convergenza verso
                                                                              soluzioni basate su WDM             segnale ottico ad una determina-
                                                                                                                  ta lunghezza d’onda, diversa da
                                  FSAN ha individuato una soluzio-        La tecnologia WDM non è di per          quelle assegnate ad altri utenti.
                                  ne denominata XG-PON (la ‘X’ in-        sé una proposta innovativa essen-       In altri termini, a ciascun utente
                                  dica il numero romano ‘10’ perché       do già da tempo impiegata per le        viene fornito un link ottico punto-
                                  il bit rate in downstream è di 10       reti trasmissive a lunga distanza       punto con il CO. Definita in que-
                                  Gb/s) già standardizzata dall’ITU-      (backbone networks) ed anche per        sto semplice modo una rete WDM
                                  T nelle raccomandazioni G.987,          le reti di aggregazione e trasporto     PON, appaiono immediatamente
                                  G.987.1÷4. La XG-PON è stata            metropolitane (Metro-Access net-        evidenti alcuni vantaggi che que-
                                  definita per funzionare sulla stes-     works), in sostituzione dei tradi-      sta tipologia di rete d’accesso per-
                                  sa ODN utilizzata per la soluzione      zionali sistemi SDH, aumentando         mette di ottenere:
                                  NGAN in tecnologia G-PON (so-           la capacità dei collegamenti ed          servizi simmetrici a banda de-
                                  luzione oggi adottata da Telecom        estendendo le tratte percorribili         dicata;
                                  Italia per la FTTH), cioè la stessa     senza necessità di rigenerazione         QoS garantita;
                                  architettura, lo stesso tipo di fibra   elettro-ottica 3R (Reshaping, Re-        privacy/security del collega-
                                  ottica e gli stessi splitter; come la   timing e Retransmitting) del se-          mento.
                                  G-PON, anche la XG-PON impie-           gnale. [4]                              È altrettanto intuibile che una so-
                                  ga ancora la tecnica TDM per il         Costituisce tuttora un hot topic        luzione di questo tipo si prestereb-
                                  downstream (DS) e quella TDMA           di ricerca e di sperimentazione,        be a soddisfare i vincoli regolatori
                                  per l’upstream (US), ma con capa-       invece, l’applicazione esclusi-         meglio delle tecnologie oggi in uso,
                                  cità, gittata e numero di utenti su-    va della WDM alle reti PON che          semplificando notevolmente la
                                  periori rispetto a G-PON: rispetti-     presenta ancora questioni aperte        gestione dell’unbundling verso gli
                                  vamente 10 Gb/s DS-2.5 Gb/s US          sulle quali operatori telefonici,       OLO nell’ottica dell’equivalence of
PRINCIPALI SFIDE E RETI WDM PON: Telecom Italia
129

input che costituisce un requisito                              che saranno descritti brevemente        sti componenti nelle reti di accesso
indispensabile per le reti d’accesso.                           nel seguito. Tra i numerosi van-        del futuro a medio-lungo termine

                                                                                                                                                SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE
Sarebbe ipotizzabile, a tal proposi-                            taggi della fotonica del silicio non    a fungere da driver per definire la
to, l’assegnazione di un pacchetto                              è da sottovalutare la possibilità di    qualità delle prestazioni necessa-
di canali WDM, ovvero di lunghez-                               realizzare circuiti fotonici integra-   rie e, di conseguenza, la comples-
ze d’onda, all’operatore che intenda                            ti (PIC), come mostrato in Figura       sità ed il costo dei processi di fab-
utilizzare determinati collegamenti                             2, che consentiranno l’integrazio-      bricazione dei dispositivi. [5]
della rete, consentendo il mante-                               ne monolitica, su un unico chip,        Un aspetto da non sottovaluta-
nimento di una completa indipen-                                di tutte le funzionalità necessarie     re nell'implementazione delle
denza operativa con interfacce fisi-                            ad un transceiver nell’OLT, ovvero      WDM PON sono i consumi ener-
camente separate.                                               trasmissione, ricezione, modula-        getici in centrale3, è fondamen-
È lecito chiedersi le ragioni per                               zione e demodulazione, con tec-         tale considerare che le soluzioni
cui il modello WDM PON, così                                    niche di fabbricazione supportate       tradizionali TDM, ma anche la
semplice ed efficace, abbia incon-                              dagli standard dei processi CMOS        TWDM, necessitano di un nume-
trato sinora difficoltà nell’essere                             (la tecnologia alla base della pro-     ro inferiore di transceiver presso
implementato dagli operatori di                                 duzione dei diffusissimi circuiti       l’OLT e quindi sembrerebbero
telecomunicazioni. La ragione                                   elettronici integrati), garantendo      molto più vantaggiose rispetto a
principale risiede per lo più nei                               un alto grado di affidabilità e costi   soluzioni WDM ‘pure’. In un’ot-
notevoli costi finora richiesti da                              relativamente bassi. L’approccio        tica evolutiva a lungo termine,
componenti e sistemi ottici pre-                                alternativo all’integrazione mono-      tuttavia, è opportuno effettuare il
senti in queste reti che necessitano                            litica sarebbe quello dell’integra-     confronto considerando di forni-
di processi di fabbricazione più so-                            zione ibrida in cui le sezioni attive   re a ciascun utente un bit rate di
fisticati e meno consolidati rispet-                            sono realizzate con le leghe III-V      almeno 1 Gb/s, e ciò attenua for-
to a quelli necessari per produrre                              (p.e. GaAs e InP) e quelle passive      temente, fin quasi ad annullare, il
dispositivi elettronici ed optoelet-                            in silicio ed ossido di silicio, tra-   vantaggio di soluzioni TDM PON
tronici oggi impiegati nei sistemi                              endo vantaggio dalle potenzialità       rispetto a quelle WDM PON. In-
in esercizio. La maturità tecnolo-                              di entrambe le classi di materiali.     fatti, come per le reti PON attual-
gica raggiunta negli ultimi anni                                Entrambi gli approcci costruttivi       mente implementate da Telecom
dalla fotonica e, in particolare, i                             presentano tutt’oggi sfide aperte       Italia, una WDM PON resta ri-
progressi compiuti dalla Silicon                                per i costruttori, in particolare la    gorosamente passiva, ovvero non
Photonics (la fotonica del silicio)                             realizzazione di sorgenti in silicio    prevede la presenza di conversio-
renderanno, tuttavia, economica-                                ed il packaging, l’allineamento dei     ne elettro-ottica in alcun punto
mente sempre più vantaggiosi la                                 diversi componenti e l’efficienza       intermedio della ODN; per di più,
produzione e l’impiego su ampia                                 dell’accoppiamento di guide d’on-       in una WDM PON non è previ-
scala di componenti ottici come                                 da sub-micrometriche con le fibre       sto l’utilizzo di uno splitter ottico
sorgenti laser WDM, modulato-                                   ottiche. Tuttavia saranno proprio       passivo nel quale la potenza ottica
ri elettro-ottici ed altri dispositivi                          le particolari specifiche tecniche      relativa al segnale in downstream
utilizzabili nelle reti WDM PON                                 richieste dall’applicazione di que-     viene ripartita tra i diversi rami

Figura 2 - Esempio di circuito fotonico integrato in silicio2

2 B. Charbonnier, Sylvie Menezo, P. O’Brien, Aurélien Lebreton, J. M. Fedeli, B. Ben Bakir, “Silicon Photonics for Next Generation
  FDM/FDMA PON”, IEEE/OSA Journal of Optical Communications and Networking, Vol. 4, 2012.
3 L’impatto delle reti di nuova generazione sull’ambiente è da tempo un imperativo indifferibile, non solo per limitare le emissioni di
  CO2, ma anche per contenere gli OpEx, tenendo conto che l’energia elettrica consumata annualmente dagli incumbent è ingente
  (Telecom Italia è tra i primi utenti nazionali per consumo annuo di energia elettrica). [6]
130

                                  di uscita relativi a ciascun utente,          impiegato nella soluzione FTTH                traffico intermittente o a burst e
                                  evitando quindi la conseguente                di Telecom Italia. Le reti TDM                che quindi possono essere statisti-
SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE

                                  inefficienza energetica (uno split-           PON sono certamente la soluzio-               camente multiplate tra loro senza
                                  ter 1:n ha una perdita di splitting           ne meno articolata da implemen-               che l’utente di fatto percepisca un
                                  pari a 3log2 n dB ). Si deve inoltre          tare secondo una valutazione tec-             significato degrado della qualità.
                                  considerare la penalità del budget            nico-economica a breve termine,               Oggi, però, i contenuti video e
                                  di potenza per dispersione croma-             permettendo di limitare i CapEx               multimediali stanno rapidamente
                                  tica, che è tanto maggiore quanto             soprattutto nella fase di avvio del-          diventando la tipologia di traffico
                                  più alta è la frequenza di cifra del          la realizzazione di una nuova so-             principale sia per percentuale di
                                  segnale trasmesso sulla fibra e la            luzione NG-PON.                               tempi di uso che di traffico, come
                                  distanza cliente-CO4. Ma la po-               In una rete ottica che utilizzi la            dimostrato dalle previsioni ri-
                                  tenza di trasmissione dei segnali             tecnica TDM a ciascun utente è                portate in Figura 1b5. I contenuti
                                  è solo uno degli aspetti che inci-            assegnato un time slot per ricevere           multimediali non solo richiedono
                                  dono sui consumi. Un ulteriore                e un time slot per trasmettere uti-           un’ampia larghezza di banda ma,
                                  risparmio energetico complessivo              lizzando una portante ottica (una             per di più, non possono essere
                                  sarà presumibilmente ottenibile               “lambda”), generalmente in terza              statisticamente multiplati, pena
                                  considerando anche i dispositi-               finestra ottica per il downstream             un forte degrado della qualità del
                                  vi presenti nelle ONU di ciascun              ed in seconda finestra per l’upstre-          servizio, in quanto prevedono una
                                  utente che stanno evolvendo se-               am. La gestione dell’assegnazione             fruizione continua e quindi un
                                  condo la filosofia del progetto di            dei time slot per la trasmissione             data stream che saturerebbe facil-
                                  ricerca europeo C3PO (Colourless              in upstream utilizza algoritmi di             mente la capacità delle attuali reti
                                  and coolerless components for low             ranging e di assegnazione dinami-             TDM PON6. Non va assolutamen-
                                  power optical networks). [7]                  ca della banda (DBA) per evitare              te trascurata, d’altronde, anche la
                                                                                la collisione dei pacchetti e per ga-         necessaria concentrazione che la
                                                                                rantire nel contempo i parametri              OLT deve operare sull’interfaccia
                                                                                di banda contrattualizzati con il             di uplink che potrebbe diventare
                                  3   Multiplexing, modulazione e codifica
                                                                                cliente. [8]
                                                                                Il limite principale di questa tipo-
                                                                                                                              il collo di bottiglia, se non oppor-
                                                                                                                              tunamente dimensionata.
                                                                                logia di rete è la limitata scalabi-          Una possibilità per rendere sca-
                                  Le reti PON, com’è noto, sono                 lità, ovvero la ridotta capacità di           labili le reti TDM PON è quella
                                  reti con un’architettura ad albero            consentire un upgrade del sistema             di suddividere un singolo albero
                                  P2MP in cui non è presente nella              per adeguarlo alle future necessi-            PON in più alberi PON (riducen-
                                  ODN alcun dispositivo attivo che              tà legate sia a mutate tipologie di           do contestualmente il fattore di
                                  abbia funzioni di switching a livel-          traffico che a crescenti esigenze di          splitting) in modo che ognuno di
                                  lo MAC. Ciò implica che tutte le              banda. Al momento la condivisio-              questi serva un numero inferiore
                                  tipologie di reti PON necessitino             ne della banda tra diversi utenti di          di clienti e ciascun utente abbia a
                                  di tecniche di multiplexing, per              una rete TDM PON, infatti, non                disposizione più banda; un’altra
                                  combinare a livello fisico tutti i            influenza significativamente le               possibilità è quella di incremen-
                                  segnali in downstream, e allo stes-           prestazioni percepite dagli utenti            tare il bit rate (come per esempio
                                  so modo di tecniche di accesso                finali. Questo accade perché, fino            nella XG-PON). Entrambe queste
                                  multiplo per combinare i segnali              ad ora, l’utilizzo della rete è av-           soluzioni, tuttavia, non sono cost-
                                  in upstream.                                  venuto prevalentemente a burst,               effective e facilmente scalabili per
                                  Come si è già detto, il focus di              ovvero con richieste significative            un futuro ulteriore e significati-
                                  questo lavoro è l’innovativo (per             di banda circoscritte in un bre-              vo incremento della domanda di
                                  le reti di accesso) multiplexing a            ve arco temporale; azioni come                banda: l’aumento del bit rate in
                                  divisione di lunghezza d’onda;                il browsing mediante HTTP, lo                 downstream, per esempio, mette-
                                  l’alternativa oggi enormemente                scambio di mail su SMTP, il file-             rebbe a dura prova, oltre le attuali
                                  più diffusa e convenzionale è rap-            sharing con il Peer-to-Peer o il tra-         possibilità, l’elettronica presente
                                  presentata dalla TDM che è alla               sferimento di dati basato su FTP              nelle ONU che operano al bit rate
                                  base anche dello standard G-PON               sono tutte attività che generano              operativo di sistema, molto più

                                  4 In uno scenario a lungo termine, soluzioni quali la TWDM e WDM saranno presumibilmente utilizzate anche per la cosiddetta CO
                                    consolidation, ovvero per concentrare gli apparati di terminazione (OLT) in centrali più lontane rispetto a quelle dove ora afferisco-
                                    no i clienti finali, riducendo in tal modo il numero complessivo di centrali ma aumentando sensibilmente la distanza media cliente-
                                    CO.
                                  5 http://www.cisco.com/c/en/us/solutions/collateral/service-provider/visual-networking-index-vni/VNI_Hyperconnectivity_WP.html
                                  6 Nella soluzione FTTH G-PON di Telecom Italia, ciascuno dei 64 utenti dell’albero G-PON potrebbe disporre di una banda lorda di
                                    circa 39 Mb/s se tutti fossero contemporaneamente attivi.
131

alto rispetto al bit rate effettivo di    di multiplexing che è opportuno           È possibile e, per certi versi, au-
ciascun utente7.                          citare, sebbene si tratti di soluzio-     spicabile il ricorso ad approcci

                                                                                                                               SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE
Un ulteriore aspetto delle TDM            ni proposte per le reti d’accesso         ibridi che sfruttino al meglio le
PON, inoltre, è rappresentato             PON tuttora a livello embrionale,         potenzialità delle diverse tecniche
dal fatto che, stabilito il numero        ovvero:                                   di multiplexing succitate. Un ap-
di utenti serviti da ciascun albero        OCDM (Optical Code Division             proccio ibrido tra TDM e WDM,
PON, le perdite di potenze per gli           Multiplexing);                         per esempio è quanto mai oppor-
splitter passivi sono fisse e questo       OFDM (Orthogonal Frequency              tuno per favorire un’introduzione
limita fortemente il power budget            Division Multiplexing);                graduale e cost-effective dei com-
a disposizione per i vari collega-         PDM (Polarization Division              ponenti WDM sulle reti in fibra
menti. In un albero G-PON con                Multiplexing);                         ottica attualmente presenti.
fattore di splitting 1:64 si ha una        SDM (Space Division Multiple-           A prescindere dalla tecnica di
perdita dovuta al solo splitting             xing).                                 multiplexing adottata, le reti d’ac-
pari a 18 dB, mentre nel caso di          La tecnica OCDM è mutuata dal-            cesso stanno evolvendo anche dal
1:128 sarebbe di 21 dB.                   le tecnologie radiomobili (la mul-        punto di vista delle tecniche di
Queste considerazioni rendono             tiplazione a divisione di codice          modulazione, ovvero delle mo-
evidente il perché, in definitiva,        è alla base anche degli standard          dalità in cui l’informazione asso-
la TDM PON non rappresenti una            UMTS ed LTE) e rappresenterebbe           ciata a ciascun data stream è “im-
tecnologia future proof che potrà         una valida alternativa alle WDM           pressa” sul segnale ottico relativo
soddisfare, a lungo termine, la do-       PON, soprattutto perché si tratta         a ciascuno dei canali multiplati
manda di banda e il traffico multi-       di una tecnica soft-limited, in cui       tra loro. La tecnica adottata con-
mediale via via crescenti. [1]            il numero di utenti può essere no-        venzionalmente, la IM-DD basata
D’altro canto, una WDM PON                tevolmente incrementato con l’ac-         su OOK (On-Off Keying), infatti,
permetterebbe a ciascun utente di         cortezza, però, di tenere sotto con-      non consente un incremento del
avere una banda dedicata su un’in-        trollo la Multi-Access Interference.      bit rate non solo per l’aumento di
frastruttura condivisa e sarebbe          L’OFDM, anch’essa diffusissima            complessità dei transceiver e per
pertanto scalabile in modo concet-        in ambito radio e nel DVB, è in li-       la comparsa di effetti indesiderati
tualmente semplice: per aumenta-          nea teorica la tecnica di multiple-       come il chirping, ma anche e so-
re il numero di utenti serviti da un      xing con più alte prestazioni (po-        prattutto a causa di un contesto in
albero PON, per esempio, sarebbe          trebbe garantire fino a 100 Gb/s/         cui, come nel caso delle UDWDM
sufficiente infittire la griglia delle    ch) grazie all’elevata efficienza         PON, la larghezza di banda dispo-
portanti WDM, passando a solu-            spettrale (bit/s per Hz di banda          nibile per ciascun canale è forte-
zioni DWDM o UDWDM, peral-                del canale trasmissivo) ottenuta          mente ridimensionata. Si rende
tro già dimostrate nella letteratura      tramite la sovrapposizione delle          necessaria, quindi, l’adozione di
scientifica (vedi box di approfon-        sottobande, ma presenta criticità         tecniche di modulazione avanza-
dimento). Un altro potenziale van-        implementative a causa dell’ele-          te, ovvero di soluzioni multilivello
taggio delle reti WDM PON è co-           vata complessità dei ricevitori che       da tempo applicate su altri mezzi
stituito dalla possibilità offerta da     richiederebbero evoluti e molto           trasmissivi, in cui a ciascun sim-
questa tecnologia di effettuare un        veloci DSP ed FPGA.                       bolo trasmesso sulla fibra ottica
merge, tra le reti d’accesso e le reti    Soluzioni alternative ancor meno          siano associati più bit, miglioran-
metro utilizzando, per queste ulti-       convenzionali sono rappresentate          do quindi l’efficienza spettrale.
me, architetture ad anello che pre-       dalla PDM che utilizza contempo-          L’approccio più intuitivo e cost-
vedano ROADM per il wavelength            raneamente entrambe le polarizza-         effective è il ricorso a tecniche
routing. Ciò permetterebbe la re-         zioni ortogonali che si propagano         multilivello di ampiezza M-ASK
alizzazione di una rete integrata         lungo una fibra, e dalla SDM, che         (M-ary Amplitude Shift Keying),
accesso-aggregazione-trasporto            comprende l’utilizzo di più fibre         in cui a ciascuno degli M livelli
all-optical altamente flessibile, ri-     affasciate (soluzione banale ma co-       di ampiezza discreti previsti sono
configurabile, dinamica e con bas-        stosa), di fibre particolari multi-co-    associati log2M bit, consentendo
si OpEx. [9]                              re o dei diversi modi di propagazio-      un proporzionale incremento del
Oltre alla TDM e alla WDM citate          ne presenti nelle fibre multimodali       bit rate. Si tratta della naturale
finora, esistono ulteriori tecniche       (Mode Division Multiplexing).             estensione della OOK che può es-

7 Nell’offerta commerciale FTTH G-PON di Telecom Italia, per esempio, le ONT lavorano in downstream a 2,5 Gb/s per una banda
  massima di 100 Mb/s per utente.
132

                                     Gli standard WDM e le soluzioni UDWDM
SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE

                                     Le reti WDM PON, nonostante l’ampia                             sola terza finestra, con una spaziatura                            un’alternanza tra canali upstream e
                                     eco che stanno ricevendo nel mondo                              tra i canali rispettivamente di 100 GHz,                           downstream denominata Paired Chan-
                                     della ricerca e le prime sperimentazioni                        50 GHz, 25 GHz o 12.5 GHz. È evidente                              nel Technology™. [3] Indipendentemen-
                                     in contesti operativi, ad oggi non sono                         che l’infittimento della griglia delle por-                        te dalla griglia di riferimento, la WDM,
                                     ancora state oggetto di definizione di                          tanti è orientato ad un’ottimizzazione                             all’interno dello stack ISO/OSI, rappre-
                                     standard da parte degli organismi inter-                        dell’utilizzo dell’intera banda disponibile                        senta un sottostrato fisico al Livello 1
                                     nazionali di normazione. D’altra parte                          sulla fibra ottica, aumentando il numero                           completamente trasparente rispetto ai
                                     sistemi WDM tout court sono stati da                            dei canali, ma comporta specifiche mol-                            protocolli di livello superiore 
                                     tempo standardizzati dalla ITU-T.                               to più vincolanti per i componenti ottici,
                                     Lo standard CWDM, ovvero la WDM                                 sia passivi che attivi.                                            [1] ITU-T Recommendation T-REC
                                     “a grana grossa”, definito nella ITU-T                          Sono attualmente in fase di studio e                                     G.694.2 – 12/2003, “Spectral
                                     G.694.2 [1], prevede fino ad un massi-                          sperimentazione anche reti UDWDM                                         grids for WDM applications:
                                     mo di 18 portanti ottiche ampiamente                            con spacing tra i canali di 6.25 GHz e                                   CWDM wavelength grid”.
                                     spaziate tra loro (spacing di m) su una                         3.125 GHz e notevole incremento del                                [2] ITU-T Recommendation T-REC
                                     banda ottica complessiva molto estesa,                          numero di canali disponibili. Una del-                                   G.694.1 – 02/2012, “Spectral
                                     dalla seconda alla terza finestra. Nello                        le migliori prestazioni raggiunte sino-                                  grids for WDM applications:
                                     standard DWDM (Dense WDM), ovve-                                ra è rappresentata dalle reti UDWMD                                      DWDM frequency grid”.
                                     ro la WDM “a grana fine”, definito nella                        PON di Nokia Siemens Networks che,                                 [3] Nokia Siemens Networks, “Future
                                     ITU-T G.694.1 [2], si possono imple-                            come mostrato in Figura A, prevedono                                     optical connectivity”, Technical
                                     mentare 40, 80, 160 o 320 portanti nella                        una spaziatura di appena 2.8 GHz con                                     White Paper, 2012.
                                        Figura A - UDWDM channel plan di Nokia Siemens Networks

                                                                                                                      (Reference for all frequencies)                          Occupied bandwidth/channel
                                                                                                                                     OLT local                                     (minimum spacing)
                                                                                  Back reflections                                   oscillator
                                                                                                                                          4                                                                  3
                                                                 9up           7up             5up              3up            1up                        2up           4up            6up             8up                10up

                                           Upstream
                                         (ONU -> OLT)
                                         Downstream
                                         (OLT -> ONU)

                                                         9down         7down           5down            3down          1down                      2down         4down          6down           8down             10down

                                                                                                                                        ONU local
                                                                       3                                                                oscillators
                                                                                                                                         4
                                                                   Odd channels                                                                                                              Even channels

                                  sere considerata, a tutti gli effetti,                       con buone prestazioni in termini                                         (M-ary Phase Shift Keying), op-
                                  una 2-ASK. Per la demodulazione                              di linearità e range dinamico. So-                                       pure contestualmente sia all’am-
                                  di un segnale siffatto sarebbe suf-                          luzioni più complesse prevedo-                                           piezza che alla fase M-APSK
                                  ficiente un rilevatore ad invilup-                           no, invece, la discriminazione dei                                       (M-ary Amplitude and Phase Shift
                                  po, ovvero un semplice fotodiodo                             simboli in base alla fase M-PSK                                          Keying), tipicamente secondo co-
133

stellazioni rettangolari o ad anelli
concentrici nel piano complesso                                                                 Power = 10dBm & Bit rate = 2,5 Gb/s

                                                                                                                                                                          SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE
(Figura 3). In questi ultimi casi, le                                        180
                                                                                                                                                          (a)
prestazioni certamente più spinte                                            160
sono in trade-off con ricevitori più                                         140
complessi di tipo coherent o self-
coherent, che comunque richie-                                               120

                                                             Q factor (dB)
dono la presenza di un 90° hybrid                                            100
(un dispositivo ottico passivo,                                               80
costituito tipicamente da accop-
                                                                              60
piatori direzionali e ritardatori di
fase) e di fotodiodi addizionali:                                             40
ad oggi si tratta di soluzioni non                                            20
facilmente implementabili su am-
                                                                              0
pia scala (in un contesto com’è                                               10     20        30        40        50      60             70        80          90
quello delle reti di accesso), quan-                                                                          Length (kms)
to piuttosto nei transceiver delle                                                                                                                    CSRZ
                                                                                                                                                      DRZ
reti a lunga distanza. [10] Sono
                                                                                                                                                      MDRZ
state proposte, ma per ora stanno                                                               Power = 15dBm & Bit rate = 2,5 Gb/s
ricevendo scarso consenso, anche                                             150
modulazioni di frequenza FSK                                                                                                                              (b)
(Frequency Shift Keying) e di po-
larizzazione PolSK (Polarization
                                                             Q factor (dB)

Shift Keying).                                                               100
Ulteriori innovazioni sono state
proposte in merito alle tecniche di
codifica di linea che sono relative
al modo in cui i dati binari di cia-                                          50
scun data stream sono trasmessi
per migliorare l’efficienza del siste-
ma in termini di potenza trasmes-
sa o di sagomatura spettrale, o per                                            0
                                                                               10   20    30        40      50    60     70          80        90     100       110
incrementare l’immunità al rumo-                                                                             Length (kms)
re o al jitter. Accanto alle tecniche
di codifica più consolidate, ovve-                         Figura 4 - Fattore di Qualità vs Lunghezza per CSRZ, DRZ e MDRZ encoding con potenza trasmessa di 10 dBm (a)
                                                           e 15 dBm (b) [11]
ro la NRZ (Non-Return to Zero) e

Figura 3 - Esempi di costellazioni per modulazioni 8-PSK (a) e 16-APSK (b) e di un diagramma ad occhio per 4-ASK (c) [10]
134

                                  la RZ (Return-to-Zero), sono state                       scun utente (un cliente consu-           generalmente equipaggiati con
                                  proposte tecniche come la codifica                       mer, business o un eNodeB); un           elementi refrigeratori (TEC) ne-
SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE

                                  IRZ (Inverse RZ) che risulta parti-                      multiplexer/demultiplexer WDM            cessari per compensare una de-
                                  colarmente idonea nel caso in cui,                       (AWG) è inserito in centrale e nel       riva intrinseca della lunghez-
                                  come si illustrerà successivamente,                      nodo remoto (RN) per separare e          za d’onda di emissione di circa
                                  il transceiver presente nell’ONU                         ricombinare i diversi segnali con        0.1 nm/°C. Per ragioni di costo,
                                  abbia necessità di rimodulare e                          differenti lunghezze d’onda da e         tuttavia, risulterebbero più conve-
                                  trasmettere in upstream il segna-                        verso gli utenti finali. È da pre-       nienti i laser a cavità verticale (VC-
                                  le ricevuto in downstream. Tecni-                        mettere che i componenti utiliz-         SEL), se non fosse che attualmen-
                                  che come il DRZ (duobinary RZ),                          zabili nelle reti WDM PON sono           te sono ancora in fase embrionale
                                  il CSRZ (Carrier Suppressed RZ)                          tutt’oggi oggetto di studio e di ri-     per la lunghezza d’onda di 1550
                                  ed il MDRZ (Modified Duobinary                           cerca e numerose sono ancora le          nm, a causa delle proprietà otti-
                                  RZ), permettono di migliorare la                         sfide da affrontare.                     che e termiche non eccellenti dei
                                  resilienza delle reti UDWDM PON                          La disponibilità di sorgenti WDM         materiali che li costituiscono. [1]
                                  nei confronti di effetti indesiderati                    affidabili e a basso costo è indi-       L’aumento dei bit rate richiesti
                                  quali la dispersione, la non linea-                      spensabile per la realizzazione          alle reti WDM PON (superiore ai
                                  rità, lo scattering, ecc..., in termi-                   delle future reti WDM PON. Nel-          2.5 Gb/s), nonché l’opportunità
                                  ni di un migliore fattore di qualità                     le reti TDM PON tradizionali,            di adottare le già citate tecniche
                                  (figura di merito legata funzional-                      sia lato OLT che lato ONU, tipi-         di modulazioni avanzate, renderà
                                  mente alla probabilità di errore)                        camente sono utilizzati laser a          necessario il ricorso alla modu-
                                  come mostrato in Figura 4. [11]                          semiconduttore       convenzionali,      lazione esterna: il fenomeno del
                                                                                           tipicamente di tipo Fabry-Peròt.         chirping associato alla modula-
                                                                                           In una rete WDM è necessario di-         zione diretta limiterebbe notevol-
                                                                                           sporre, invece, di sorgenti ad ele-      mente la lunghezza di tratta. Per
                                  4   Architettura di una rete WDM PON e
                                      principali componenti                                vata stabilità in lunghezza d’onda
                                                                                           (questo è un requisito ancora più
                                                                                                                                    velocità di modulazione superiori
                                                                                                                                    ai 10 Gb/s è necessario modula-
                                  La Figura 58 mostra schematica-                          stringente per le reti DWDM e            re la portante ottica emessa dalla
                                  mente l’architettura di una rete                         UDWDM). Per tale motivo si pre-          sorgente laser mediante un modu-
                                  WDM PON: i trasmettitori sinto-                          ferisce utilizzare laser DFB, dotati     latore esterno ad elevato extintion
                                  nizzati a diverse lunghezze d’onda                       di ottime proprietà di modulazio-        ratio9, a banda larga e con basse
                                  sono presenti sia lato OLT, presso                       ne high speed grazie alla ridotta        perdite di inserzione, tipicamente
                                  il CO, che lato ONU, presso cia-                         larghezza spettrale (pochi MHz),         di tipo MZI o EAM. [1]

                                  Figura 5 - Architettura semplificata di una rete d’accesso WDM PON

                                                    OLT                                                                         ONUs
                                             WDM TRx array                                                                 Colorless ONUs
                                                                                                                                                            Residential/SOHO

                                                           λ1                                               RN      λ1                          FTTH/C

                                                                  AWG                                       AWG

                                                                                                                                                            Business

                                                                                                                                               FTTOffice
                                                          λ32                                                      λ32

                                                                                                       US     DS                                            eNodeB
                                                                                                                                                Mobile
                                                                                                                     λ                         backhaul

                                  8 http://www.ecoc2010.org/contents/attached/c20/WS_5_Cheng.pdf (Huawei)
                                  9 Rapporto tra il livello di potenza ottica associato al bit ‘1’ e quello associato al bit ‘0’. Più alto è il valore di tale parametro, minore è
                                    la potenza ottica media necessaria per avere un determinato BER.
135

Per quanto riguarda le fibre otti-                        La funzione di multiplexer/de-                 più interessanti di questo dispo-
che impiegabili per le reti WDM                           multiplexer è svolta da un AWG,                sitivo sono le basse perdite di in-

                                                                                                                                                          SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE
PON, sarebbe particolarmente in-                          un dispositivo ottico passivo co-              serzione, indipendentemente dal
dicato l’utilizzo di fibre LWP, come                      stituito, in generale, da M ingres-            numero di porte (a differenza de-
quelle definite dagli standard                            si, N uscite e due accoppiatori a              gli splitter presenti nelle reti TDM
ITU-T G.652 di categoria C e D (le                        stella planari collegati da K guide            PON), e la già citata reciprocità
cosiddette dry fibers), che presen-                       d’onda (vedere riquadro). Se un                anche in intervalli distanti di lun-
tano un picco di assorbimento a                           segnale WDM in downstream in-                  ghezze d’onda (come tipicamente
1390 nm, dovuto alla presenza di                          cide su una porta di ingresso, esso            avviene nelle WDM PON).
ioni ossidrili, fortemente attenua-                       risulterà separato nelle sue diver-            Una delle sfide aperte per l’uso
to, consentendo uno sfruttamen-                           se componenti cromatiche alle                  degli AWG nelle reti WDM PON
to dell’intera banda da 1300 nm a                         diverse porte di uscita (Figura Ba             è la deriva termica delle lunghez-
1650 nm e la copertura con conti-                         nel riquadro); il comportamento                ze d’onda relative alle sue porte
nuità dell’intervallo dalla seconda                       esattamente reciproco si verifi-               (dell’ordine di 0.01 nm/°C): ciò
alla terza finestra.                                      cherà in upstream. Le proprietà                può implicare un disallineamento

   Gli Arrayed Waveguide Grating (AWG)
   Gli Arrayed Waveguide Grating sono                        de (3). Ciascuna guida rispetto a quella    gresso. Nella direzione opposta avvie-
   componenti ottici passivi fondamentali                    adiacente differisce di una lunghezza       ne assolutamente il contrario, nel sen-
   per la realizzazione di soluzioni PON                     costante pari a ΔL. Ciò introduce uno       so che i vari segnali ‘colorati’ entranti in
   basate su WDM. Come mostrato nella                        sfasamento del segnale tra una guida        ciascuna delle fibre (5) si ritrovano mul-
   Figura B nel caso di un AWG 1:N, essi                     e quella adiacente anch’essa costante       tiplati nella fibra (1). La tipica funzione
   hanno una struttura le cui parti essen-                   e proporzionale a ΔL. Il segnale di una     di trasferimento di un AWG è quella
   ziali sono:                                               generica guida viene quindi inviato tra-    della figura seguente. Come si vede, lo
    una o più fibre ottiche in ingresso (1)                 mite l’accoppiatore (4) su tutte le fibre   spettro mostra una ciclicità, denomina-
    due accoppiatori ottici planari (2) e (4)               in uscita. Qui le varie componenti del      ta FSR (Free Spectral Range) che può
    M guide d’onda aventi lunghezze dif-                    segnale si ricombinano distruttivamen-      essere opportunamente sfruttata per
      ferenti (3)                                            te o costruttivamente con quelle dei se-    multiplare al suo interno un numero N
    N fibre ottiche in uscita (5)                           gnali provenienti dalle altre guide d’on-   di canali di ampiezza ΔLqualora si sod-
   Il segnale proveniente dalla fibra ottica                 da permettendo quindi di avere sulla        disfi la seguente relazione:
   di ingresso (1) viene diffratto dall’ac-                  singola fibra ottica in uscita una sola                     FSR = N • ΔL
   coppiatore (2) ed entra nell’array di gui-                componente del segnale WDM in in-

   Figura B - Struttura (a) e funzione di trasferimento (b) di un AWG
136

                                  tra le porte dell’AWG presente in        lunghezza d’onda di emissione al          risonanti, permettendo ad un solo
                                  CO e di quello localizzato nel RN,       variare della temperatura e che           modo (quello alla stessa lunghez-
SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE

                                  esposti a diverse condizioni am-         quindi dovrebbero essere termo-           za d’onda del seed) di sopravvive-
                                  bientali. Un possibile approccio         controllati.                              re alla mode competition soppri-
                                  per garantire la consistenza real-       Svariati possibili approcci per im-       mendo così gli altri modi.
                                  time tra le lunghezze d’onda pre-        plementare colourless e coolerless        La soluzione colourless e coolerless
                                  vede l’utilizzo di AWG atermici.         ONU sono stati dimostrati, tra i          che riscuote più ampio consenso è
                                  Questi fanno uso di guide d’onda         quali i più importanti prevedono          tuttavia quella che non prevede la
                                  realizzate in materiali con coef-        l’utilizzo di SS-BLS (Spectral Sliced     presenza di alcuna sorgente ottica
                                  ficiente termo-ottico negativo o         Broadband Light Sources), di IL FP        nell’ONU e l’uso di CLS (Centra-
                                  di una compensazione ottenuta            (Injection-Locked Fabry-Perot La-         lized Light Sources) presso l’OLT:
                                  controllando meccanicamente le           sers), oppure di RSOA (Reflective         come mostrato in Figura 6c8, la
                                  parti che compongono il disposi-         SOA). La caratteristica comune a          griglia di portanti ottiche per i se-
                                  tivo. [12]                               questi approcci consiste nel fatto        gnali in upstream verrebbe genera-
                                                                           che la lunghezza d’onda di emis-          ta al CO (per esempio con una SS-
                                                                           sione delle sorgenti presenti nelle       BLS localizzata nell’OLT), inviata
                                                                           ONU non è determinata dal mez-            verso l’ONU, modulata all’interno
                                  5   Principali sfide tecnologiche
                                                                           zo attivo delle sorgenti stesse, ben-
                                                                           sì da fattori esterni come filtri ot-
                                                                                                                     dell’ONU stessa e ritrasmessa ver-
                                                                                                                     so l’OLT, dopo un’eventuale ope-
                                  L’implementazione di sorgenti la-        tici o segnali iniettati (‘seeded’), in   razione di amplificazione ottica.
                                  ser cost-effective nelle ONU rap-        modo tale che le lunghezze d’onda         L’operazione di modulazione e
                                  presenta la principale delle sfide       possano essere gestite più sempli-        amplificazione potrebbe essere
                                  ancora aperte che decreteranno           cemente riducendo l’impatto della         svolta da un unico componente:
                                  le tempistiche con cui probabil-         temperatura o di altri fattori am-        un RSOA (Reflective Semiconduc-
                                  mente avverrà la diffusione su           bientali sulle ONU.                       tor Optical Amplifier), ovvero un
                                  larga scala delle reti WDM PON.          Negli SS-BLS, come mostrato in            amplificatore ottico a semicon-
                                  La principale esigenza è la dispo-       Figura 6a8, un pettine di lunghez-        duttore con una faccia riflettente
                                  nibilità di colourless ONU, ovve-        ze d’onda viene ottenuto “affet-          al 100% in cui la modulazione av-
                                  ro di ONU il cui funzionamento           tando” lo spettro di una sorgente         viene direttamente controllando il
                                  sia garantito indipendentemente          luminosa a banda larga, quale             guadagno tramite una corrente di
                                  dalla lunghezza d’onda operativa         può essere un diodo super lumi-           iniezione; sono attualmente in fase
                                  dell’utente: l’utilizzo nelle ONU        nescente (SLED) presente nella            di studio soluzioni che permettano
                                  di sorgenti colored, ovvero fun-         ONU. Per la selezione delle singo-        al RSOA di fare a meno del modulo
                                  zionanti ad una sola lunghezza           le lunghezze d’onda tipicamente           TEC. Con il duplice fine di ridurre
                                  d’onda, sarebbe chiaramente in-          è utilizzato un AWG lato ONU              i consumi energetici e rendere più
                                  gestibile per problemi logistici di      che “affetta” lo spettro e preserva       efficiente l’uso della banda a dispo-
                                  inventory. L’ulteriore sfidante re-      una singola lunghezza d’onda per          sizione sulle fibre ottiche, è stato
                                  quisito è che l’ONU risulti cooler-      ciascun utente. Com’è evidente            recentemente proposto il riuso in
                                  less, ovvero non necessiti di mo-        si tratta di un’implementazione           upstream dei segnali ricevuti in
                                  duli TEC per il raffreddamento al        piuttosto semplice e a basso costo        downstream, tramite la rimodula-
                                  fine di ridurre il più possibile i co-   che, tuttavia, limita la velocità di      zione dei dati ricevuti opportuna-
                                  sti e i consumi energetici. Queste       modulazione e la potenza associa-         mente codificati (come si accenna-
                                  specifiche rendono estremamente          ta a ciascun segnale, riducendo di        va in precedenza), con tecniche di
                                  inopportuno l’utilizzo di sorgen-        fatto il power budget e la massima        modulazione più semplici e con un
                                  ti sintonizzabili alle diverse lun-      lunghezza di tratta.                      bit rate più basso (Figura 6d8). Ciò
                                  ghezze d’onda, seppure si tratti         Nei laser IL FP, come mostrato            permetterebbe una trasmissione
                                  di soluzioni tecnologicamente di-        in Figura 6b8, un segnale ottico          full duplex sulla stessa lunghezza
                                  sponibili: esistono infatti VCSEL        esterno a banda stretta (‘seed’) è        d’onda, sebbene ci siano criticità
                                  sintonizzabili mediante MEMS             iniettato nel dispositivo presente        da superare in relazione al surplus
                                  che, tuttavia, non posseggono una        nella ONU, ovvero una cavità FP           di rumore dovuto al backscattering
                                  buona stabilità intrinseca della         con molteplici modi longitudinali         di Rayleigh lungo la ODN.
137

                                                                                              ONU                                                                      ASE seed                                          ONU
                                                                                                                                                      CO

                                                                                                                                                                                                                                                      SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE
                                                                                             Tx/Rx                                 Broadband                                                                            Tx/Rx
                                                                                                                                   Lightsource
            CO                                                                                                                                                                                                 λ1
                                                                                                                                                                 1530 nm          1565 nm λ
                                                                                 λ1
    Tx/Rx                                                                                                                        Tx/Rx
                                                                                                                                                                                                                        λ2
    Tx/Rx                                                                                               Tx/Rx                    Tx/Rx                                                                                          Tx/Rx
                                                                                λ2

                                                                                                                                             AWG

                                                                                                                                                                                               AWG
                   AWG

                                                                     AWG
                                                                                                                                                    Coupler
    Tx/Rx                                                                                                                        Tx/Rx
                                                                                λn-1                    Tx/Rx      downstream                                                                                                Tx/Rx downstream
    Tx/Rx                          λ1 λ2        λn-1 λn       λ                                                                  Tx/Rx
                                                                                                                   data                                        λ1 λ2        λn-1 λn λ                                    λn-1         data
                                       downstream                                                          Rx                                                                                                                   Rx
                                                                               λn                                upstream data                                     downstream
                                                                                             WDM                                                                                                                    Tx/Rx        upstream   data
                                                                                                                                                                              Filtered ASE               Free running spectrum
                                                                    upstream                                                                                                  spectrum                  λ       λn
                                                  Filtered                                                         Tx                                                                                                             IL F-P Laser
                                                  spectrum                     LED or SLED                     LED or SLED
                                                                                spectrum                                                                                                 upstream
                   (a)                                                                                                                                               (b)                 Injection Locked
                                                                       1530 nm             1565 nm λ
                                                                                                                                                                                                                    λ
                                                                                                                                                                                                                                                λ

                                            ASE seed                                        ONU                                                                                                                          ONU
                           CO                                                                                                                                                                                           Tx/Rx
     Broadband                                                                             Tx/Rx
     Lightsource
                                                                                                                                                          CO
                                      1530 nm          1565 nm λ
   Tx/Rx                                                                                                                                    Tx/Rx

   Tx/Rx                                                                                               Tx/Rx                                Tx/Rx                                                                                Tx/Rx

                                                                                                                                                           AWG
                   AWG

                                                                     AWG

                                                                                                                                                                                                AWG
                         Coupler
   Tx/Rx                                                                                                                                    Tx/Rx
                                                                                                       Tx/Rx                                                                                                                    Tx/Rx downstream
                                                                                                                 downstream                 Tx/Rx                                                                                      data
   Tx/Rx                             λ1 λ2        λn-1 λn      λ                                                 data
                                                                                                          Rx                                                                                                                       Rx
                                         downstream                                                                                                                        Residue                                                    upstream data
                                                     Filtered ASE                          WDM                  upstream data                                              downstream                                   Coupler
                                                     spectrum              λ                                                                                               pattern
                                                                                                                 RSOA                                                                                                                    RSOA
                                                                                                                  mirror

                                                  Amplified & reflected                                                                                                                        Upstream
                   (c)                            output from RSOA
                                                                                                       RSOA                                                          (d)                       Eyediagram
                                                                                       λ

Figura 6 - Colourless e coolerless ONU: (a) SS-BLS, (b) IL FP, (c) RSOA, (d) RSOA con trasmissione full duplex su unica lunghezza d’onda

                                                                                        il riuso della ODN, preferibil-                                               per esempio una trama G-PON
Conclusioni                                                                               mente evitando (ma non esclu-
                                                                                          dendo) l’uso di Reach Extender,
                                                                                                                                                                       o XG-PON, consentendo in tal
                                                                                                                                                                       modo di aumentare la capacità
Le reti WDM PON rappresente-                                                              ovvero amplificatori ottici, per                                             dell’albero G/XG-PON di tante
ranno, con ogni probabilità, la sfi-                                                      superare i vincoli di power bud-                                             volte quante sono le lunghezze
da implementativa dei prossimi                                                            get imposti dalla presenza de-                                               d’onda multiplate, ottenendo per
anni per i costruttori e per gli ope-                                                     gli splitter ottici;                                                         esempio 40 Gb/s DS e 10 Gb/s
ratori di TLC. Queste reti, come si                                                     la coesistenza con i sistemi le-                                              US. [13] Questa tipologia di rete
è detto, costituiranno la risposta                                                        gacy (TDM PON) per esempio                                                   è infatti quella scelta in ambito
tecnologica alla crescente doman-                                                         mediante lo stacking di più si-                                              FSAN per la NG-PON2 essendo,
da di servizi bandwidth hungry, il                                                        stemi attraverso la WDM, con                                                 nel breve periodo, un ottimo com-
cui driver principale sarà essen-                                                         la conseguente necessità di in-                                              promesso tra costi, prestazioni e
zialmente la componente video                                                             stallare filtri presso le ONU.                                               tecnologia disponibile. L’utilizzo
nelle sue varie declinazioni. L’im-                                                    A tal proposito, una delle miglio-                                              esclusivo della tecnica WDM nel-
plementazione di nuove soluzioni                                                       ri soluzioni adottabili nella fase                                              le reti PON deve essere vista nel
per la NGAN dovrà seguire la road-                                                     transitoria della migrazione dalle                                              lungo termine, quando si dispor-
map tracciata dal gruppo FSAN in                                                       reti G-PON alle reti WDM PON è                                                  rà di tecnologia WDM matura e
ambito NG-PON e dei requisiti fis-                                                     l’architettura ibrida TWDM PON,                                                 a costi sostenibili per un utilizzo
sati dagli standard ITU-T [13], te-                                                    in cui più sistemi TDM sono mul-                                                massivo nella rete di accesso. A
nendo conto delle problematiche                                                        tiplati tra loro mediante WDM: in                                               nostro parere, la soluzione WDM
presenti in contesti brownfield nei                                                    altre parole, la singola λ trasporta                                            PON potrà essere il supporto tec-
quali sarà opportuno garantire:                                                        un flusso già multiplato in TDM,                                                nologico cost-effective e abilitante
138

                                  per nuovi servizi negli scenari di     QoS   Quality of Service                             Metro and Access Networks”, Inter-
                                  mercato di domani                     RN    Remote Node                                    national Conference on Photonics in
SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE

                                                                         ROADM Reconfigurable Optical Add                     Switching, 2012.
                                                                               Drop Multiplexers                        [8]   Marco De Bortoli, Roberto Merci-
                                                                         SDH   Syncronous Digital                             nelli, Paolo Solina, Alder Tofanelli,
                                        Acronimi
                                                                         TDM
                                                                               Hierarchy
                                                                               Time Division Multiplexing
                                                                                                                              “Tecnologie ottiche per l’accesso: le
                                                                                                                              soluzioni Passive Optical Network”,
                                  AWG      Array Waveguide Grating       TDMA Time Division Multiple                          Notiziario tecnico Telecom Italia, n.
                                  BER      Bit Error Ratio                     Access                                         1/2004.
                                  CapEx    Capital Expenditure           TEC   Thermo-Electric Cooler                   [9]   Josep Segarra, Vicent Sales, Josep
                                  CO       Central Office                UDWDM Ultra Dense WDM                                Prat, “Agile Reconfigurable and
                                  CWDM     Coarse WDM                    VCSEL Vertical Cavity Surface                        Traffic Adapted All-Optical Access-
                                  DBA      Dynamic Bandwidth                   Emitting Laser                                 Metro Networks”, 11th International
                                           Assignment                    WDM Wavelength Division                              Conference on Transparent Optical
                                  DFB      Distributed Feedback                Multiplexing                                   Networks, 2009.
                                  DSP      Digital Signal Processors                                                    [10] Nikolaos Sotiropoulos, “Advanced
                                  DVB      Digital Video Broadcasting                                                         Modulation Formats for Optical
                                  DWDM
                                  EAM
                                           Dense WDM
                                           Electro-Absorption                   Bibliografia                                 Access Networks”, Proefschrift, Tech-
                                                                                                                              nische Universiteit Eindhoven, 2013.
                                           Modulator                                                                    [11] Malti, Meenakshi Sharma, Anu
                                  FPGA     Field Programmable Gate       [1]   Leonid G. Kazovsky, Ning Cheng,                Sheetal, “Comparison of CSRZ, DRZ
                                           Array                               Wei Tao Shaw, David Gutierrez,                 and MDRZ Modulation Formats for
                                  FSAN     Full Service Access Network         Shing-Wa Wong, “Broadband Optical              High Bit Rate WDM-PON System
                                  FTTCab   Fiber To The Cabinet                Access Networks”, Wiley, 2011.                 using AWG”, International Journal of
                                  FTTH     Fiber To The Home             [2]   Paola Cinato, Flavio Marigliano,               Emerging Technology and Advanced
                                  G-PON    Gigabit Capable PON                 Maurizio Valvo, “Evoluzione tecno-             Engineering, Vol. 2, 2012.
                                  HDTV     High Definition TV                  logica per la rete NGAN”, Notiziario     [12] Huawei Technologies Co., “Next Ge-
                                  IM-DD    Intensity Modulation Direct         tecnico Telecom Italia, n. 2/2012.             neration PON Evolution”, Technical
                                           Detection                     [3]   Sito ufficiale FSAN (NG-PON Task               White Paper, 2010.
                                  ITU-T    International Telecommu-            Group): http://www.fsan.org/task-        [13] ITU-T Recommendation T-REC
                                           nication Union – Telecom-           groups/ngpon/.                                 G.989.1 – 3/2013, “40-Gigabit-capa-
                                           munication Standardization    [4]   Sergio Augusto, Valentina Brizi,               ble passive optical networks (NG-
                                           Bureau                              Rossella Tavilla, “L’evoluzione della          PON2): General requirements”.
                                  LWP      Low Water Peak                      trasmissione ottica”, Notiziario tec-
                                  MAC      Medium Access Control               nico Telecom Italia, n. 1/2009.
                                  MEMS     Micro-Electro-Mechanical      [5]   Ryohei Urata, Hong Liu, Cedric
                                           Structures                          Lam, Pedram Dashti, Chris Johnson,
                                  MZI                                          “Silicon Photonics for Optical Access
                                  NGAN   Mach-Zender Interferometer            Networks”, IEEE 9th International
                                         Next Generation Access                Conference on Group IV Photonics,
                                         Nerwork                               2012.
                                  NG-PON Next Generation - PON           [6]   Claudio Bianco, Flavio Cuc-
                                  ODN    Optical Distribution                  chietti, Gianluca Griffa, “Energy
                                         Network                               Consumption Trends in the Next
                                  OLO    Other Licensed Operators              Generation Access Network - a Telco
                                  OLT    Optical Line Termination              Perspective”, 29th International Tele-
                                  ONU    Optical Network Unit                  communications Energy Conference,
                                  OpEx Operational Expenditure                 2007.
                                  P2MP Point To MultiPoint               [7]   Caroline P. Lai et. al., “Energy-Effi-
                                  PIC    Photonic Integrated Circuit           cient Colourless Photonic Techno-        tommaso.muciaccia@telecomitalia.it
                                  PON    Passive Optical Networks              logies for Next-Generation DWDM             sandro.pileri@hrs.telecomitalia.it
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                                                                     SPECIALE INNOVAZIONE DELLA RETE
Tommaso                           Sandro
Muciaccia                         Pileri
ingegnere elettronico, entra      ingegnere elettrotecnico con
in Azienda nel 2012. Oggi si      master in telecomunicazioni,
occupa della progettazione        entra nel 1982 alla Scuola
esecutiva delle infrastrutture    Superiore Guglielmo Reiss
per la rete d’accesso in rame     Romoli, iniziando l’attività di
e fibra ottica, con particolare   docenza nel campo delle reti
riferimento ai progetti           telefoniche PSTN, ISDN, Rete
NGAN ed EUROSUD per lo            Intelligente e delle reti dati
sviluppo delle reti ultra-        (Frame Relay, ATM e IP).
broadband. Collabora con il       Negli ultimi anni si è
Photonics Research Group          occupato di Telefonia su IP
del Politecnico di Bari ed è      e di evoluzione della rete di
coautore di pubblicazioni         accesso fissa.
su riviste scientifiche           Dal 1999 al 2007 è stato
internazionali.                   professore a contratto del
                                  corso Reti e Sistemi di TLC
                                  presso la Facoltà di Ingegneria
                                  dell’Università degli Studi di
                                  L’Aquila. Dal 2010 è in servizio
                                  presso Telecom Italia HR
                                  Services nella Service Unit
                                  Formazione.
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