RASSEGNA STAMPA MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2019 - CGILCGIL - CGIL Bergamo
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L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2019 9 Economia ECONOMIA@ECO.BG.IT Tour de Suisse: maglie leader griffate dalla Santini di Lallio Al Tour de Suisse si vestirà Santini: l’azienda di Lallio, realizza per il 2° anno le quattro maglie www.ecodibergamo.it/economia/section/ leader per l’edizione del 2019 dal 15 al 23 giugno Nel 2018 A2A La Siad ed Evoca cresce del 5% Investimenti tra le medie aziende saliti dell’11% creatrici di lavoro Sviluppo. Tra il 2008 e il 2017 personale in forte ascesa Lo stabilimento Siad di Osio Sopra Sestini: «Nuove applicazioni richiedono più addetti» Zocchi: «Sviluppo estero ma anche crescita organica» Performance positive per A2A Sono le 70 aziende me- ai 1.895 del 2017, con un aumen- 1.174», continua Sestini. Nessu- dio grandi italiane (con un nu- to di oltre il 50%. «Sicuramente na contraddizione tra crescita Il bilancio dell’anno mero di occupati fra i 500 e i 3 abbiamo aumentato il numero estera e domestica. La formula mila) «generatrici» di lavoro, dei collaboratori anche perché del successo è dovuta - rileva il A2A ha chiuso il 2018 che si sono cioè distinte per in- abbiamo aumenta- presidente Siad - con un margine operativo lor- cremento del numero di dipen- to il numero delle «alla particolarità do di 1,23 miliardi di euro, in denti nel decennio 2008-2017 aziende - rileva il del nostro settore crescita del 3% sul 2017 e del (con almeno un più 30% messo a presidente di Siad che ha la possibilità 5% senza le componenti non segno nel periodo). Roberto Sestini - di ampliare l’attività ricorrenti. Gli investimenti, si È quanto emerge nell’analisi frutto questo di un grazie alle nuove legge nella nota che annuncia i effettuata da Affari&Finanza processo di interna- tecnologie e questo risultati preliminari, sono sali- sulla base di dati dell’area studi zionalizzazione ini- normalmente vuol ti dell’11% a 500 milioni di euro di Mediobanca. Il loro segreto, ziato trent’anni fa». dire nuovi addetti. I La sede di Valbrembo di Evoca Group con acquisizioni per 116 milio- oltre ad essere inserite nel pro- Un’espansione che nostri prodotti, poi, ni nelle fonti rinnovabili. cesso di internazionalizzazione ha portato ad au- Roberto Sestini coprono i comparti 1.740 addetti. «Nel frattempo, stata di 50 milioni». Zocchi sot- Tra le operazioni concluse, e di innovazione tecnologica, è mentare il persona- presidente Siad più disparati, dal- dal 2017 ad oggi - dice l’ammini- tolinea «le peculiarità delle il gruppo ha acquistato (da un che sono sufficientemente pic- le impiegato all’este- l’industria all’agri- stratore delegato Andrea Zocchi aziende medio-grandi basate fondo gestito da Impax Limi- cole da essere vicine alla cliente- ro, come, per fare al- coltura, dal tessile - anche a seguito dell’acquisizio- sulla tecnologia e la passione ita- ted e dal gruppo cinese Tale- la ma abbastanza grandi da ga- cuni esempi, negli alla sanità. Infine, ci ne nel 2018 di un’attività in Spa- liana, soprattutto in un settore sun) impianti fotovoltaici per rantire elevati livelli di presenza insediamenti in Slo- sono sempre più gna con 160 dipendenti, siamo come il nostro in cui l’Italia è fa- potenziare la propria capacita internazionale e assistenza. venia, in Polonia e in nuove applicazioni arrivati a 1.971 dipendenti. Si mosa nel mondo. Aziende me- di produzione di energia da E tra le aziende «creatrici di Ungheria. Ma l’ine- e anche questo si- può dunque calcolare circa 70 dio-grandi che però mantengo- fonti rinnovabili che a fine occupazione» ci sono anche le vitabile processo di gnifica necessità di assunzioni “organiche”, al di là no la dinamicità delle piccole 2018 si attesta complessiva- bergamasche Siad (gas tecnici e espansione estera nuovo personale». cioè delle acquisizioni che non imprese». Intanto, Evoca conti- mente a circa 98mw. Tra i dos- medicali) e Evoca (distributori non ha impedito alla Anche Evoca sono peraltro state poche negli nua a crescere e - come conclude sier che A2A sta valutando c’è automatici di caffè, bevande e Siad di Bergamo di Andrea Zocchi Group di Valbrem- ultimi anni, da Saeco a Gaggia, Zocchi - ha un duplice obiettivo anche quello della veneta snack). La prima, a livello di incrementare il per- a.d. Evoca Group bo (è l’ex N&W Glo- da Cafection a Ducale. Come fat- per la fine 2019: «Fatturato a 500 Ascopiave, cui fa capo il 49% di gruppo (che comprende azien- sonale anche in Ita- bal Vending) è cre- turato siamo passati da 300 a milioni di euro e personale oltre Unigas, la società di distribu- de come Siad Macchine Impian- lia: «Nel 2008 i nostri collabora- sciuta considerevolmente nel 460 milioni di euro: calcolando le 2 mila unità». zione con sede a Nembro. ti, Tecno Project e altre), è passa- tori nelle sedi italiane erano 959, decennio 2008-2017 (+71%), in 110 milioni l’apporto delle ac- P. S. ta dai 1.238 dipendenti del 2008 alla fine del 2017 sono diventati passando da circa un migliaio a quisizioni, la crescita organica è ©RIPRODUZIONE RISERVATA In discesa l’indebitamento Tornando ai numeri del bilan- cio, l’indebitamento finanzia- rio netto è sceso nei dodici me- La protesta dei driver Amazon ver» pari a circa 70-80. «Un so- vraccarico che mette a rischio la sicurezza dei lavoratori e la qua- do di filiera che uniformava il trattamento retributivo dei “driver” in tutta la Lombardia e si da 3,23 a 3,02 miliardi di eu- ro, con un rapporto tra debito ed ebitda che scende da 2,7 a «Stop a consegne massacranti» lità del servizio offerto». Queste proteste arrivano dopo quelle che avevano riguardato più da vicino il centro di smistamento che prevede un limite all’orario giornaliero che prima non veni- va rispettato. Affinché l’accordo possa essere rispettato è previ- 2,5 volte mentre la generazio- ne di cassa netta è stata pari a 200 milioni (per ora nessuna indicazione sul dividendo). A L’azienda: nessuna violazione appena aperto da Amazon a Ca- sirate dove, avevano ancora de- nunciato Nidil-Cgil e Filt-Cgil, è sta« l’installazione di timbratri- ci che dopo quattro mesi stiamo ancora aspettando. Persiste poi tale andamento positivo ha contribuito anche l’apporto del gruppo Acsm-Agam, con- in corso «un alto turn over» fra da parte di queste aziende una solidato a partire dal primo lu- Problemi fra lunedì e assunti con contratti di sommi- resistenza sulla retribuzione glio 2018. ieri per la consegna in Lombar- nistrazione a cui, una volta sca- dello straordinario oltre che ri- «Siamo davvero molto sod- dia, Bergamasca compresa, dei duto, non è stato rinnovato. tardi nel pagamento degli sti- disfatti dei risultati di que- pacchi Amazon. I «driver», ossia pendi». Situazioni non corri- st’anno sia a livello assoluto gli autotrasportatori che porta- Il nodo degli straordinari spondenti al vero secondo Ama- che per singola Business Unit - no nelle case i prodotti acquista- I «driver» di Amazon sono alle zon che ribatte: « Circa il 90% ha commentato l’amministra- ti on line attraverso la piattafor- dipendenze di aziende terze a degli autisti termina il lavoro tore delegato di A2A Valerio ma del colosso e-commerce, si cui vengono appaltati i servizi di prima delle 9 ore previste. Se Camerano -. È stato ancora un sono fermati per 48 ore e ieri, a consegna: «E il numero di pac- viene richiesto straordinario, anno in cui siamo riusciti a mi- Milano, hanno protestato di chi da consegnare - risponde viene pagato il 30% in più come gliorare contestualmente la fronte al suo quartier generale. Amazon- è assegnato in manie- previsto dal contratto». Per redditività, gli investimenti e Secondo i sindacati di Filt-Cgil, ra appropriata e si basa sulla quanto riguarda i pagamenti, la struttura del capitale». Fit-Cisl e Uil-Trasporti sono densità dell’area in cui devono «sono regolari». Alla manifesta- «Il 2018 consolida il percor- stati 1.200 a incrociare le braccia essere effettuate le consegne, zione è intervenuto anche il se- so di rafforzamento della no- a livello lombardo di cui 300 in sulle ore di lavoro, sulla distanza gretario generale Cgil Maurizio stra società e pone le basi per Bergamasca. Il motivo: denun- che devono percorrere». Landini che ha invitato Amazon ulteriori sviluppi futuri. Un di- ciare « i carichi di lavoro a cui so- Ma i sindacati attaccano an- ad aprire un tavolo sulle rivendi- segno compreso e condiviso no sottoposti i driver che tutti i che sul contratto collettivo della cazioni dei «driver». Invito già anche da altre imprese con le giorni consegnano i pacchi nelle logistica che dalle aziende terze respinto dal colosso americano quali abbiamo concluso im- case dei consumatori digitali». di trasporti che lavorano per che ieri ha incassato, invece, il portanti operazioni di part- Si parla « di un numero che arri- Amazon non verrebbe applicato sostegno di Conftrasporto e nership», ha affermato il presi- va anche al doppio di quelli che in tutte le sue parti: «A ottobre Confcommercio. dente di A2A Giovanni Valotti. mediamente consegna un dri- Pacchi Amazon da smistare sui mezzi: ieri la protesta dei driver 2018, è stato raggiunto un accor- Patrik Pozzi ©RIPRODUZIONE RISERVATA 2h8vjok8VKIY8orIpeX1DgChwGXLShiCAks8xn0v6D0=
10 Economia L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2019 I Cotoni di Albini sempre più bio Abb, assemblea per 2 licenziati Aruba in Cina con .cloud «Uno sviluppo a cui crediamo» Domani 2 ore di sciopero «Un grande traguardo» Aperture su Vittuone Espansione Tessile. A «Filo», in corso a Milano, una linea prodotta con materia prima Acque agitate su due Più veloce di Amazon e «organica» coltivata direttamente negli Usa. Progetti ad hoc per l’Asia fronti in Abb: a Bergamo e a Mi- lano. Nella sede cittadina si è di- Google, tanto da essere riuscita a «soffiare» a suo tempo ad scusso in assemblea per due li- un’asta ai due colossi Usa la tito- Filati sempre più gre- lo», oltre al cotone Supima, cenziamenti che, a detta dei larità del dominio .cloud. Un do- en e certificati perchè è in que- completamente tracciato da sindacati, sono apparsi come minio grazie al quale oggi Aruba, sta direzione che va il mercato Oritan, l’azienda che ha tra i «un fulmine a ciel sereno». La l’azienda che ha il quartier gene- del tessile a livello internazio- partner tecnici principali la procedura riguarda due impie- rale a Ponte San Pietro, sta an- nale. Prealpina di Mornico al Serio, gati, la cui mansione all’interno dando alla conquista della Cina. Piani di sviluppo ambiziosi propone una collezione di filati dell’azienda sarebbe stata sop- Uno sbarco, quello nel grande quelli de «I Cotoni di Albini», la realizzati con il prezioso coto- pressa (legge Fornero). I sinda- mercato cinese con 1,4 miliardi società dell’omonimo Gruppo, ne caraibico Sea Island e con cati non si spiegano le motiva- di persone e quasi 80 milioni di specializzata nella produzione cotone organico coltivato con zioni «di una decisione che non aziende, iniziato con l’apertura di filati presente a «Filo», il sa- metodi che non prevedono è mai stata comunicata prima ai una filiale a Pechino (Beijing lone internazionale dei filati e l’utilizzo di pesticidi, insettici- lavoratori, che tra l’altro si era- Aruba Cloud Tech Co. Ltd.) gra- delle fibre che si è aperta ieri a di, fertilizzanti chimici e che no dichiarati disponibili in un zie alla quale Aruba ha ottenuto Milano. L’azienda, che solo dal prevedono un ridotto consu- recente passato a un ricolloca- l’accreditamento da parte del 2014 si è aperta al mercato (pri- mo di acqua. «Quello del coto- mento, anche in altri ruoli. ministero dell’Industria e del- ma la produzione era intera- ne organico - precisa Arioldi - è Inoltre, con migliaia di ruoli l’Informatica (Miit) per l’esten- mente dedicata al Gruppo Al- un mondo che stiamo appro- impiegatizi». L’azienda, contat- sione del dominio .cloud. «Un bini), archivia il 2018 con un fondendo da poco ma a cui cre- tata ieri, non ha commentato la traguardo prestigioso» ha spie- fatturato sostanzialmente li- diamo molto. Non è semplice vicenda. Dopo l’assemblea di ie- gato ieri in un incontro a Firen- nea con quello del 2017 (25 mi- perchè comporta un approccio ri, il sindacato ha proclamato ze Stefano Sordi, direttore lioni circa), anno che aveva re- molto diverso, a partire dal me- all’Abb di Bergamo uno sciope- marketing e vendite di Aruba . gistrato una forte crescita del todo di acquisto della materia ro di due ore. «Il dominio .cloud è infatti tra i business (+25%). Un giro d’af- prima e dei conseguenti costi Sciopero, corteo e incontro pochi nuovi domini di primo li- fari sostenuto in particolare più elevati che è necessario sempre ieri in Assolombarda a vello generici ad essere accredi- dall’export, in linea con i risul- mettere in conto». Da due anni, Milano, per i lavoratori Abb di tati sul mercato cinese». tati del Gruppo che esporta ol- infatti, Albini coltiva diretta- Vittuone dove sono stati di- ©RIPRODUZIONE RISERVATA tre il 70% della produzione. «Il mente, attraverso un accordo chiarati 123 esuberi. L’azienda mantenimento delle posizioni con produttori locali, 150 ettari conferma la volontà di limitare - spiega il presidente de I Coto- Per« I Cotoni di Albini» un fatturato di circa 25 milioni nel 2018 di cotone bio in California e al- l’impatto sociale «identifican- ni di Albini, Daniele Arioldi - tri 120 ettari in New Mexico. do coi sindacati le migliori solu- costituisce un risultato estre- hoc che ci consentano di raf- azienda a poter offrire cotone «Da sempre I Cotoni di Albi- zioni praticabili in coerenza mamente positivo, ottenuto forzare la nostra presenza in certificato al 100%». ni - conferma il presidente del con schemi di accordo già speri- grazie allo sviluppo di nuovi quei Paesi». Un obiettivo comune al Gruppo, Stefano Albini - è al- mentati. C’è la disponibilità ad mercati e con un focus su coto- Due i fronti su cui l’azienda Gruppo Albini che sul cotone l’avanguardia nei processi di avviare un percorso per trovare ne e materie prime sempre più sta lavorando: le certificazioni con le «impronte digitali» ha sostenibilità dell’industria tes- soluzioni col coinvolgimento pregiate». L’Europa si confer- e la coltivazione controllata di- da tempo basato la sua strate- sile, lavorando anche in part- delle istituzioni». Per il respon- ma il mercato di riferimento a rettamente di cotone organico. gia di sviluppo dopo che oltre nership con importanti clienti. sabile Fiom di gruppo Mirco cui si aggiunge, in particolare, «Grazie alla partnership con il dieci anni fa ha deciso di sposa- E questo progetto lo confer- Rota «è necessario che l’azien- il Giappone. Sull’Asia, rivela consorzio californiano Supima re, con convinzione e in antici- ma». da modifichi il piano che preve- Arioldi, «sono in atto riflessio- e l’istituto neozelandese Ori- po rispetto ai competitor, la E. Con. de di trasferire produzioni nel- ni per sviluppare progetti ad tain, siamo la prima e unica causa della sostenibilità. A «Fi- ©RIPRODUZIONE RISERVATA lo sito finlandese del gruppo». Aruba a Ponte San Pietro Tesmec pronta Bcc Bergamo in città alla nuova sfida dopo 120 anni di vita «Il futuro è 5G» Ricavi a 194 milioni diventerà il nuovo «linguag- gio» globale, che permetterà di Ricavi in decisa cre- collegare ad alta velocità ogni scita per Tesmec, trainati so- cosa rendendo reali molti di prattutto dal settore dei tren- quei progetti che oggi sono so- cher e del ferroviario: la società lamente sulla carta. Grazie al di Grassobbio ha infatti chiuso 5G gli utenti potranno contare il 2018 con un fatturato pari a su di un’altissima banda a di- circa 194 milioni di euro (+10% sposizione con una bassissima Un momento del Cda nella nuova sede della Bcc Bergamo in via Maffei rispetto ai 12 mesi precedenti) latenza. A riguardo, la società un margine operativo lordo pa- di Grassobbio è già al lavoro da Il primo cda in via Maffei che non perda le sue radici, che ri a 18,9 milioni, «negativa- mesi per cogliere opportunità sono in Valle Brembana e in Val- mente influenzato dagli extra- in qualsiasi angolo del pianeta. Primo Cda nella nuova le Seriana. È fondamentale che costi emersi nella gestione dei «Per noi - spiega il presiden- Tecnologia e macchinari evoluti: binomio della crescita di Tesmec sede della Bcc Bergamo, ieri, ne- le banche mantengano un rap- cantieri australiani per circa 4 te e amministratore delegato gli uffici di via Clara Maffei. Il porto con i territori in cui opera- milioni, da oneri di riorganiz- Ambrogio Caccia Dominioni -, sui processi aziendali per mo- trasferimento della sede e della no». Un augurio a cui ha risposto zazione per circa 0,5 milioni e dai costi relativi ad un sinistro verificatosi in un cantiere au- il 2018 è stato un anno impor- tante, alla luce di iniziative e in- vestimenti per sviluppare il +10% INCREMENTO FATTURATO 2018 dernizzare ulteriormente il gruppo». Tornando ai conti 2018, l’in- direzione generale dell’Istituto nel cuore del capoluogo coinci- de con il centoventesimo anni- il direttore generale della Bcc Bergamo, Domenico Borella: «Abbiamo interesse per fami- straliano per circa 1,5 milioni». nuovo modello di crescita foca- debitamento finanziario netto versario di fondazione della glie e imprese, ma anche per i Nonostante questo, sulla ba- lizzato sulle tecnologie digitali. La crescita dovuta preliminare è pari a 77,7 milio- banca. La seduta del Cda è stata Comuni: non solo a Bergamo, se dell’attuale portafoglio ordi- Per il 2019 ci attendiamo una soprattutto ni di euro, in miglioramento ri- preceduta dalla benedizione dei ma in tutti quelli in cui operia- ni e grazie agli sviluppi nei set- crescita nei settori ad alta tec- spetto agli 85,2 milioni di euro locali, impartita da monsignor mo, stiamo cercando di instau- tori energia/telecomunicazio- nologia, quelli a maggior valore ai settori trencher dello stesso periodo 2017. Buo- Valentino Ottolini, parroco di rare con loro un dialogo». A fare ni, mining e ferroviario il grup- aggiunto. Diagnostica, digita- e ferroviario ne notizie anche dal portafo- Santa Maria delle Grazie. Al mo- gli onori di casa, il presidente po prevede per il 2019 «ricavi lizzazione e “Internet of Thin- glio ordini che tocca i 200 mi- mento simbolico ha preso parte della Bcc Bergamo, Duillio Bag- ancora in aumento, un sostan- gs” saranno le principali chiavi lioni di euro, anch’esso in cre- anche il sindaco Giorgio Gori. Il gi: «Vogliamo trasferire 120 anni ziale recupero della marginali- di sviluppo. Ma il gruppo si fo- scita rispetto ai 195 milioni del- primo cittadino si è detto felice di buone pratiche nei confronti tà e un miglioramento dell’in- calizzerà anche su nuovi setto- l’esercizio precedente, trainato di accogliere la sede della nuova dei territori e da oggi anche della debitamento finanziario net- ri strategici come quello del ancora dal Ferroviario e dalla banca in città: «Un segnale di fi- città. Abbiamo l’opportunità di to». Per Tesmec la nuova fron- 5G. Al fine di supportare la ripresa del settore Energy. ducia che questo storico istituto metterci al loro servizio conti- tiera si chiama 5G, standard di struttura nel processo di cre- M. F. manifesta nei confronti del ca- nuando a fare quello che pensia- comunicazione che dal 2020 scita, sono previsti interventi ©RIPRODUZIONE RISERVATA poluogo. Mi auguro comunque mo di essere bravi a fare». 2h8vjok8VKIY8orIpeX1DgChwGXLShiCQhLgtsnshYc=
CASO BUONI FRUTTIFERI POSTALI, RESPINTO IL RICORSO DI UN RISPARMIATORE Bergamonews - 26 febbraio 2019 - 10:56 Federconsumatori Bergamo informa tutti i risparmiatori in possesso dei buoni postali fruttiferi ordinari di durata trentennale serie O e P sottoscritti tra gli anni 1981 e la prima metà dell’anno 1986 che, in data 11 febbraio è stata emessa dalla Corte di Cassazione la decisione che ha rigettato il ricorso di un risparmiatore palermitano. Con questa decisione sembrerebbe definita, in modo non favorevole per il risparmiatore, l’annosa vicenda nella quale l’associazione e i propri legali di riferimento hanno creduto e per la quale, si auspicava ad un risultato favorevole sussistendone tutti i presupposti; infatti si precisa che, il procedimento patrocinato dal nostro legale di riferimento che vedeva fissata udienza pubblica avanti, anch’essa alla Suprema Corte per il 12 febbraio, è stato dichiarato estinto per rinuncia al ricorso da parte di Poste Italiane s.p.a.. In ogni caso, l’associazione sta lavorando per comprendere quali possano essere i passi successivi sempre nell’ottica di tutelare al meglio il risparmiatore.
IL MATTINALE della CGIL Nazionale Mercoledì 27 febbraio 2019 In primo piano ancora la politica con le dichiarazioni di ieri di Matteo Salvini che continua a difendere il collega Luigi Di Maio. Su Repubblica si parla del piano Savini per il centrodestra e della velata minaccia del ministro dell’Economia Tria su un possibile aumento dell’Iva per tenere i conti a posto. Il Messaggero parla di un vero e proprio “caso Iva” che comincia a scuotere il governo. Intanto si intrecciano le manovre per non mettere in discussione il governo. Mentre continua il tira e molla sulla Tav, il provvedimento sulla legittima difesa (uno dei cavalli di battaglia della Lega di Salvini) è stato per ora spostato più avanti. Il Manifesto cita le parole di Di Maio che tacita le voci sulle elezioni anticipate e sulla sua carica: il governo va avanti. Intanto si attende per oggi l’ennesima bocciatura dell’Europa della manovra economica italiana. Nel Pd, dopo le sollecitazioni di Cacciari e di D’Alema, si apre la discussione su possibile riavvio di dialogo con i Cinque Stelle. Sul Fatto Quotidiano Goffredo Bettini esorta: basta con gli insulti ai Cinque Stelle, loro sono diversi dalla Lega, non si tratta del rapporto tra gruppi dirigenti ma di recuperare il rapporto con gli elettori che una volta votavano a sinistra (Wanda Marra a pagina 6). Sul fronte delle battaglie sindacali tutti i giornali rilanciano la mobilitazione di ieri a Milano dei driver di Amazon. Al presidio il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. MILANO. I DRIVER DI AMAZON IN PIAZZA. VOGLIAMO I NOSTRI DIRITTI. AL SIT-IN PARLA MAURIZIO LANDINI Carichi di lavoro insopportabili, orari senza fine, aziende inaffidabili, ritardi nei pagamenti, forti pressioni per le consegne. È lungo il cahiers de doléances dei driver di Amazon della Lombardia, che ieri hanno fermato le consegne e manifestato a Milano sotto gli uffici della sede del gigante digitale (in piazza XXV Aprile). Il sit-in è stato organizzato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil regionali. “Torniamo a scioperare nella filiera di Amazon per denunciare i carichi di lavoro cui sono sottoposti i driver che tutti i giorni consegnano i pacchi nelle case dei consumatori digitali”, spiegano i sindacati: “I driver sono le uniche facce che, chi acquista, incontra del complesso sistema di distribuzione delle merci del colosso mondiale. Diventano in definitiva la faccia con la quale Amazon entra in contatto con i propri clienti. Eppure oggi sono quelli sottoposti a ritmi di lavoro estenuanti, con un numero di pacchi consegnati che arriva anche al doppio di quelli che mediamente consegna un driver. Un sovraccarico che mette a rischio la sicurezza dei lavoratori e la qualità del servizio offerto”. "I driver di Amazon scioperano perché li stanno sfruttando: ma noi ci pensiamo alla qualità del lavoro di chi ci dà il servizio che abbiamo richiesto?": così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, arrivato ieri verso le 14 al presidio dei sindacati per esprimere la solidarietà della Confederazione ai lavoratori. "Mai come oggi - ha aggiunto - il lavoro è stato frantumato con diritti diversi e in competizione tra di loro, e non si può essere poveri lavorando". Il segretario generale della Cgil ha poi concluso affermando che "è aumentato il lavoro povero, cioè sono aumentate le persone che pur lavorando sono povere. C'è dunque il problema di creare nuovo lavoro, quindi di investimenti sia pubblici sia privati". La cronaca del presidio su Rassegna Sindacale: https://www.rassegna.it/articoli/orari-senza-fine-la-protesta- dei-driver-amazon. Per riascoltare le parole del segretario generale Maurizio Landini è disponibile il podcast sul sito di RadioArticolo1: https://www.radioarticolo1.it/audio/2019/02/26/39570/landini-qualita-e-dignita-del-lavoro-ecco-la-nuova- frontiera-del-sindacato. I DRIVER SUI QUOTIDIANI DI OGGI Molta attenzione dei quotidiani alla mobilitazione dei driver. Tra i vari titoli, il Sole 24 ore: In sciopero i driver di Amazon: troppi 160 pacchi al giorno (p.10); Corriere della Sera: Amazon, la richiesta dei driver (Rita Querzè, p.27); Repubblica: “Subappalto, caporalato, lavoro nero, il lato oscuro del pacco Amazon” (Brunella Giovara, p.25); Messaggero: Amazon, i driver congelano le consegne (p.15); La Stampa: “Amazon in sciopero. Vivere
da Robot, schiavi degli algoritmi (Alberto Mattioli, p. 16); Il Tempo: Gli autisti di Amazon si fermano, condizioni troppo dure” (p15); Nazione, Carlino e Giorno: Driver in piazza contro Amazon (Andrea Gianni, p.20); Avvenire: Gli autisti Amazon in piazza (Cinzia Arena, p. 19); Il Manifesto: “I driver Amazon: basta sfruttamento” (Roberto Maggioni, p. 5); Il Secolo XIX: Corriere Amazon in sciopero (Alberto Mattioli, p.8): Gazzetta del Mezzogiorno: Gli addetti alle consegne Amazon incrociano le braccia (p. 20); Conquiste del lavoro: Amazon stop alle consegne (Cecilia Augella, p.4). FCA. INTERROTTA LA TRATTATIVA PER IL CONTRATTO Si è interrotta ieri la trattativa tra la Fiom e le direzioni aziendali dei gruppi Fca, Chn Industrial e Ferrari. La rottura è avvenuta sul nodo del contratto. Ne dà notizia il sindacato di categoria, dopo l'incontro che si è svolto alle 11 all'Unione industriali di Torino. "Non ci sono le condizioni per proseguire la discussione, a fronte di un'indisponibilità della delegazione aziendale a negoziare il sistema di relazioni sindacali, a partire dal ruolo dei delegati. E comunque rimangono troppo ampie le distanze anche su elementi specifici, a partire dalla struttura del salario". Lo ha scritto ieri in una nota Francesca Re David, segretaria generale dei metalmeccanici della Cgil. La sindacalista quindi osserva: "Il quadro in cui matura questa rottura del tavolo è tanto più importante, vista la situazione produttiva e occupazionale in cui versa una parte consistente degli stabilimenti e su cui comunque rivendichiamo un ruolo per la tutela dei lavoratori". Nei prossimi giorni saranno avviate le assemblee negli stabilimenti per informare le lavoratrici e i lavoratori. La questione salariale all'interno di Fca è uno dei temi toccati da Re David nel Forum con la redazione di Rassegna Sindacale. (per rileggerlo: https://www.rassegna.it/articoli/lavoro-la- sfida-dei-metalmeccanici). "L’ultima volta che in Fca sono stati toccati i minimi contrattuali è stato nel 2012 - ha spiegato -. Il contratto ha un unico livello che ingloba i due livelli salariali – il primo e il secondo – e spalma sulla paga base alcuni elementi della retribuzione di secondo livello. Questo fa sì che i lavoratori Fca hanno in busta paga circa 80 euro in meno sui minimi contrattuali rispetto agli altri lavoratori metalmeccanici. Il problema dell’adeguamento dei minimi è stato posto sia da noi, sia dai firmatari dell’attuale contratto e credo che Fca non possa sottrarsi". Re David ha poi aggiunto: "Nella nostra piattaforma abbiamo posto anche la questione delle condizioni di lavoro che sono fortemente peggiorate. La verità è che a questi ritmi, con il taglio delle pause o la mensa a fine turno, i lavoratori possono reggere solo “grazie” alla cassa integrazione, ma se lavorassero a turno pieno non ce la farebbero. D’altro canto, non è un caso che in Fca siano tantissimi i lavoratori a ridotte capacità lavorative. Se l’innovazione va tutta a vantaggio dell’aumento di produzione e non produce miglioramenti nelle condizioni di lavoro, il risultato è chiaro: spremi il lavoratore finché ce la fa e poi lo metti da parte". FCA POMIGLIANO. DI COSTANZO (FIOM): PIÙ DOMANDE CHE RISPOSTE “Ieri si è tenuto un incontro richiesto dalla Rsa della Fiom di Pomigliano con i massimi vertici aziendali. La direzione aziendale in merito agli investimenti che mirano all'allocazione del nuovo modello C- Suv Alfa Romeo ci ha illustrato una serie di interventi finalizzati al miglioramento dell'attuale processo produttivo. Soprattutto per quanto riguarda la verniciatura (solo di alcuni robot e altri interventi) la revisione di alcuni robot in LS, ristrutturazione della pista e di spazi comuni (spogliatoi), messa in sicurezza di alcune aree. Ma nulla è stato detto su tempi di implementazione della nuova vettura e, soprattutto, quando si potranno vedere concretamente i lavori che riguardano la linea di montaggio del nuovo modello. Vista l'imminente scadenza degli ammortizzatori sociali abbiamo chiesto di specificare quanto prima una tempistica, soprattutto per capire quando i lavoratori potranno rientrare tutti dalla cigs che scadrà a settembre 2019 e nonostante tale condizione, in virtù di una impennata produttiva, l'azienda passerà dagli attuali 10 turni di produzione ai 12. In virtù di questo abbiamo richiesto di poter gestire la salita produttiva con l'implementazione di un turno di notte per poter ridurre drasticamente l'utilizzo della cassa integrazione straordinaria”. Lo dichiara in una nota Mario Di Costanzo, coordinatore Fiom in Fca Pomigliano. TRE INCIDENTI GRAVISSIMI IN DUE GIORNI IN BRIANZA, UN MORTO E DUE FERITI. I SINDACATI: “NECESSARIO UNO SFORZO CORALE PER GARANTIRE LA SICUREZZA” Un morto e due feriti in serie condizioni nei tre gravissimi incidenti sul lavoro che hanno interessato la Brianza in due soli giorni. Un bilancio amarissimo che lascia costernati. Lunedì, in un cantiere di Desio, un operaio è
rimasto coinvolto in un incidente che non gli ha lasciato scampo: l’uomo era impegnato nell’opera di ampiamento di una rete fognaria e si trovava proprio nel tunnel quando la parete di terra è franata, ricoprendolo. Vani i tentativi di rianimarlo: trasportato in ospedale, l’operaio è morto a seguito di un arresto cardiaco. Ieri a Meda, un lavoratore di cinquanta anni è stato trasportato in ospedale con elisoccorso in codice rosso. “L’incidente è avvenuto alle 13:30, subito dopo pranzo – spiega Gianfranco Cosmo, segretario generale Fillea- Cgil di Monza e Brianza – l’operaio è precipitato da una scala di cinque metri e ha riportato gravi ferite al volto”. Poche ore dopo, a Lentate sul Seveso un altro grave incidente di cui non si conosce ancora esattamente la dinamica. “Stiamo monitorando la situazione. Questi fatti dimostrano la necessità di migliorare la formazione dei lavoratori e di aumentare l’attenzione del rispetto delle regole da parte delle aziende”, denuncia Giulio Fossati segretario generale della Cgil di Monza e Brianza, che aggiunge: “È necessario intensificare i controlli sui cantieri per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori”. “Un totale di 7 morti nel 2018 ai quali si aggiungono gli incidenti di questi primi mesi del 2019, oltre 500 lavoratori a rischio di infortunio ogni giorno nei cantieri – spiega Fossati citando i numeri che riguardano il territorio di Monza e Brianza –; per quanto di nostra competenza, continuiamo nella formazione dei rappresentanti dei lavoratori della sicurezza, ma è necessario uno sforzo corale da parte dei tutti, lavoratori, datori di lavoro e organi di controllo”. “Si continua a dire che si sta facendo molto, invece l’infortunio mortale è sempre dietro l’angolo”, Rosato Federico, segretario organizzativo Feneal-Uil Bergamo Brianza. “I subappalti che vengono fatti per risparmiare vanno a indebolire la sicurezza e la formazione – avverte Silvio Baita, segretario generale di Filca-Cisl Brianza Lecco -; si risparmia sempre e solo sui dispositivi di sicurezza mettendo a rischio i lavoratori”. È inaccettabile che, ancora una volta, si debba parlare di chi ha perso la vita sul proprio posto di lavoro”, ha dichiarato Mario Todeschini, componente la segreteria Cisl Monza Brianza Lecco. “Esprimiamo vicinanza ai lavoratori e alle famiglie coinvolte e attendiamo le indagini della magistratura”, hanno concluso i rappresentanti sindacali unitariamente. PENSIONI. “ECCO CHE COSA CI ASPETTIAMO DAL GOVERNO”. GHISELLI (CGIL) SU RASSEGNA SINDACALE Rassegna Sindacale ha rilanciato ieri le considerazioni del segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, responsabile per la segreteria nazionale delle politiche previdenziali: https://www.rassegna.it/articoli/pensioni- cgil-il-governo-ci-ascolti. Sulla pensioni i sindacati esigono risposte precise. Al tavolo con l'esecutivo sulla previdenza che si è svolto lunedì 25 febbraio, infatti, Cgil, Cisl, Uil hanno chiesto con forza che si faccia chiarezza sugli emendamenti al decreto legge 4/19 già trasmessi al governo e ai gruppi parlamentari del Senato. Per il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli è necessario il “riconoscimento per quota 100 di uno sconto contributivo per le donne”, ma anche l'esclusione delle finestre trimestrali per la pensione anticipata per chi svolge lavori gravosi o usuranti, la proroga dell’Ape sociale e la revisione dei criteri di accesso per coloro che svolgono mansioni gravose. Così come la ricostituzione delle Commissioni tecniche per assistenza- previdenza e lavori gravosi, l'estensione dei periodi relativi alla prescrizione dei contributi per i dipendenti pubblici e la garanzia di copertura per tutti i periodi con iscrizione ex Inpdap. Tra le richieste anche l'estensione della possibilità dell’anticipo Tfs/tfr per tutti i dipendenti pubblici che hanno avuto il differimento e l'estensione del regime agevolato di tassazione previsto per il tfs anche sul tfr e una soluzione definita per gli esodati. “Abbiamo inoltre fatto presente - prosegue Ghiselli - la necessità di garantire nel settore pubblico la sostituzione di tutti coloro che andranno in pensione nel 2019 con quota 100, visto il blocco delle assunzioni fino a novembre 2019 previsto nella legge di bilancio”. Per Cgil, Cisl e Uil è necessario anche avviare un apposito tavolo di confronto “per affrontare tutti gli altri temi legati alla previdenza contenuti nella nostra piattaforma unitaria, che hanno come obiettivo il superamento dell’impianto della Legge Monti-Fornero”. E cioè, la pensione contributiva di garanzia, la flessibilità in uscita, l’estensione delle categorie gravose, i 41 anni di contribuzione, il riconoscimento del lavoro di cura e delle donne, la rivalutazione delle pensioni e gli interventi per il rafforzamento della previdenza complementare.
Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, presente all'incontro, ha dato la sua disponibilità a valutare gli emendamenti, “assumendosi l’impegno - precisa il segretario confederale Cgil - di fornire un riscontro nel prossimo incontro previsto prima della conversione in legge del decreto, e ha dichiarato la volontà del governo di proseguire un confronto sui temi più generali posti dal sindacato in materia previdenziale subito dopo la conversione in legge del decreto”. Nella segreteria unitaria del prossimo 28 febbraio, i sindacati svilupperanno “una valutazione più compiuta sull’incontro”, oltre a riprendere tutte le altre questioni inserite nella Piattaforma e che finora “non hanno trovato alcun riscontro da parte del governo”, come gli investimenti e le politiche di sviluppo, l’occupazione e gli ammortizzatori sociali, il mezzogiorno, il fisco, il welfare e la sanità, la pubblica amministrazione”. La segreteria unitaria dovrà inoltre decidere le modalità con cui dare continuità all’iniziativa sindacale a sostegno della piattaforma unitaria, dopo la manifestazione del 9 febbraio. Sul sito di RadioArticolo1 è disponibile il podcast per riascoltare l’intervista a Roberto Ghiselli dopo l’incontro con il governo: https://www.radioarticolo1.it/audio/2019/02/25/39554/oltre-la-fornero-oltre-quota-100. PENSIONI. SLC CGIL: QUOTA 100 ESCLUDE I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO E I CREATIVI "In Italia chi fa l’attore, lo scrittore, lo sceneggiare, il musicista o il danzatore non può contare su nessuna tutela mentre svolge la sua attività, ma è considerato un lavoratore privilegiato quando vorrebbe accedere alla pensione anticipata. Non c’è alcuna possibilità per gli artisti e i creativi italiani di poter accedere alla pensione utilizzando Quota cento, un provvedimento tanto decantato da questo Governo e che sembra ribadire che fare cultura in Italia non conviene." Così dichiara Emanuela Bizi, della Slc Cgil nazionale. "I vincoli fissati per accedere alla pensione Quota 100 escludono categoricamente gli artisti e i creativi italiani. Il diritto d’autore e il diritto connesso, legati anche a opere realizzate anni prima o percepiti da eredi, sbarrano la strada alla pensione anticipata ai lavoratori creativi italiani. "A differenza di quanto avviene negli altri settori produttivi, nello spettacolo anche le collaborazioni occasionali (sotto i 5.000 euro annui e accompagnate da obbligo contributivo) escludono ogni possibilità di accesso a Quota 100. Così autori, attori e musicisti restano inchiodati al palo." "Eppure, il diritto d’autore e quello connesso non sono redditi da lavoro ma la remunerazione per un’opera dell’ingegno di proprietà di chi la produce e, quindi, spettano per legge all’autore ed ai suoi eredi - prosegue la sindacalista. Il Governo dovrebbe ben ricordare che le collaborazioni occasionali nello spettacolo, come negli altri settori, aiutano a far emergere il lavoro nero e senza alcuna tutela, molto diffuso anche tra chi percepisce pensioni basse e che pur di arrotondare accetta qualsiasi condizione." PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 199. I SINDACATI IN AUDUZIONE A MONTECITORIO SUL CAPORALATO Se ne parla su Rassegna Sindacale: https://www.rassegna.it/articoli/caporalato-i-sindacati-alla-camera- applicare-la-legge-199. Sostegno alla piena applicazione della legge 199, potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, replica delle buone pratiche avviate sui territori, una più efficace regolamentazione del mercato del lavoro, una revisione delle norme che disciplinano le aziende e le cooperative senza terra. Sono questi, in sintesi, i punti principali emersi dagli interventi di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, ricevuti ieri (26 febbraio) in audizione a Montecitorio, presso le commissioni riunite Lavoro e Agricoltura, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul fenomeno del caporalato in agricoltura. “Abbiamo avanzato le nostre proposte sulla base del capillare lavoro che ogni giorno svolgiamo sul territorio”, affermano Fai, Flai e Uila: “Ringraziamo i parlamentari presenti in audizione per aver dato ascolto alle nostre osservazioni, ci auguriamo che con questo incontro possa essere avviato un percorso di confronto più costante con il Parlamento e il governo su quello che è un fenomeno vergognoso quanto diffuso su tutto il territorio nazionale. Abbiamo sottolineato, tra l’altro - dichiarano - che la decisione di non includere le parti sociali nel tavolo interministeriale contro il caporalato non è stata una scelta sensata, così come abbiamo potuto ribadire la nostra contrarietà all’estensione dell’uso dei voucher, divenuti dopo il decreto dignità un potenziale salvacondotto per il lavoro nero”. Tra le criticità più rilevanti espresse dai sindacati, c’è l’attuale funzionamento della cabina di regia, “convocata troppo raramente e finora non in grado di svolgere un vero ruolo di coordinamento e promozione, presso gli
enti nazionali e territoriali, come previsto nella legge 199”. Vanno inoltre sostenute, per Fai, Flai e Uila, le sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità: “Sono lo strumento essenziale per garantire un corretto incontro tra domanda e offerta di lavoro, eppure anche su questo versante si registrano inaccettabili ritardi, nonostante alcune buone pratiche attivate in diverse province”. Tra gli altri punti emersi dagli interventi, la richiesta di una maggiore valorizzazione del ruolo degli enti bilaterali, in linea con quanto previsto dalla Legge 199, la pianificazione di controlli più mirati in base ai territori e alla stagionalità e il rifinanziamento del protocollo sperimentale “Cura, legalità e uscita dal ghetto”, scaduto il 31 dicembre 2017. CAPORALATO. MANIFESTAZIONE A REGGIO CALABRIA. GALLI (FLAI CGIL): CHIEDIAMO LAVORO DIGNITOSO E ACCOGLIENZA “Oggi siamo qui per manifestare contro il disconoscimento dell’essere umano, contro il lavoro che non c‟è e contro le vergognose condizioni di sfruttamento. In questa terra, ma non solo, i lavoratori migranti sono oggetto di sfruttamento e di condizioni di vita estreme, disumane”. Lo ha dichiarato ieri Ivana Galli, Segretaria Generale Flai Cgil, intervenendo alla manifestazione di Reggio Calabria per denunciare le condizioni di vita e di lavoro a San Ferdinando, dopo la tragica morte di Moussa Ba. “Dobbiamo lottare e manifestare per chiedere un lavoro dignitoso e pagato secondo contratto, chiediamo accoglienza, alloggi, servizi. Chiediamo cose previste dalla legge e dai contratti, non chiediamo nulla di straordinario. Diciamo fuori dal ghetto, a San Ferdinando, a Foggia, a Mondragone. A San Ferdinando chiediamo che la tendopoli sia sostituita da moduli abitativi con servizi igienici e riscaldamento, si può sperimentare un’accoglienza diffusa. Ma di certo non si può morire di freddo o negli incendi. Non si possono tenere persone in condizioni non dignitose, usate come braccia da sfruttare a pochi euro al giorno. Questo accade davanti agli occhi di tutti e nell’indifferenza di troppi, a cominciare da chi ha la responsabilità di intervenire. Interventi nel segno della civiltà, della legalità, dell’accoglienza”. PIAGGIO AEROSPACE: IERI L’INCONTRO AL MINISTERO. CAMINITO (FIOM): "ANCORA LUNGA ED INCERTA LA STRADA PER LA STABILIZZAZIONE E IL RILANCIO" Ieri mattina presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è tenuto l'incontro per la Piaggio Aerospace ed erano presenti i sottosegretari Davide Crippa e Giorgio Sorial oltre a un rappresentante del Ministero della Difesa. Il Commissario in apertura ha comunicato che le azioni svolte ad oggi hanno consentito la riapertura di contatti con nuovi clienti e che grazie alla restituzione dell'Iva pagata nel 2018 vi sono coperture di cassa che garantiscono il pagamento dello stipendio di marzo e la copertura dei mancati pagamenti dei contributi. Il sottosegretario Crippa ha annunciato che giovedì sarà in audizione presso la Commissione Difesa della Camera e proporrà di approvare il finanziamento del P1HH come progetto sperimentale volto a portare l'esperienza e le conoscenze acquisite nel nuovo Drone Male concordato a livello europeo. La proposta del Governo è quella di finanziare con 70 milioni le certificazioni oggi mancanti ed aggiungere una somma pari a 180 milioni per acquistare 4 velivoli dual-use militare e civile. La Fiom – fa sapere Antonio Caminito, della Fiom di Genova - della ha ribadito che il progetto a cui il Governo sta lavorando colloca l'azienda in un percorso certo, tuttavia i tempi di realizzazione di questa operazione rischiano di essere troppo lunghi e sarebbe quindi opportuno che il Governo facesse arrivare nell'immediato ordini per alcuni velivoli civili in modo da tenere l'azienda attiva e soprattutto aperta. La Fiom Cgil ha chiesto inoltre che il nuovo progetto preveda una relazione ben definita con Leonardo che va ricercata e resa pubblica. Per ultimo è stato chiesto al Governo e all'azienda di rivedere la posizione degli attuali cassintegrati che non possono essere gli unici a pagare questa situazione. Vi sarà un incontro tra circa un mese e mezzo per monitorare tutto quanto è stato annunciato. Non è stato certamente espresso ottimismo per questo incontro perché ancora lunga ed incerta è la strada per una stabilizzazione ed un rilancio di Piaggio e, per questo, continueremo ad essere vigili per verificare che quanto espresso questa mattina si realizzi in tempi brevi. RICERCA. FLC CGIL: DEVE CAMBIARE IL METODO DI VALUTAZIONE E SELEZIONE DELLE UNIVERSITÀ Assistiamo in questi giorni a una querelle, che sarebbe stucchevole se non fosse tragica, tra alcuni Rettori di università italiane e il capo dipartimento del MIUR, professor Valditara. Oggetto del contendere: l’ANVUR,
l’agenzia di valutazione che è stata in questi anni il braccio operativo dell’applicazione dell’ideologia della riforma Gelmini. In una lettera ai Rettori il Professor Valditara comunica un progetto del MIUR volto a modificare poteri e responsabilità dell’Agenzia e alcuni di loro rispondono difendendo, senza se e senza ma, questo sistema di valutazione e chi lo incarna. In questi anni il sistema universitario è stato defraudato delle risorse minime per funzionare, il personale è stato ridotto di quasi il 20%, gli studenti sono diminuiti invece che aumentare, si sono chiusi corsi di studio, gli Atenei sono diventati più piccoli e più poveri, in feroce competizione tra di loro. Davanti a questo contesto, la FLC CGIL ha costantemente denunciato il ruolo funzionale dell’ANVUR di compartecipazione allo strangolamento dell’Università italiana, attraverso la legittimazione dei tagli e la riallocazione delle poche risorse sulla base di parametri a volte astrusi e incomprensibili e, più spesso, prodotto della peggiore ideologia neoliberale di trasformazione dei luoghi di produzione del sapere in aziende. Dietro la foglia di fico della valutazione si occultava (male) il disegno di ridurre il numero degli atenei per salvare poche eccellenze. E sono anni che i Rettori delle Università italiane subiscono senza protestare, attenti più al loro particolare che all’insieme del sistema. Da tanto tempo diciamo che la valutazione non deve essere fatta per punire, ma per consentire di recuperare chi per qualche motivo, storico o geografico che sia, è rimasto indietro. La valutazione deve essere fatta da un soggetto terzo dalla politica, ma deve avere una funzione propulsiva per il sistema. Tutto ciò con l’attuale struttura dell’ANVUR non è accaduto. Deve cambiare, e cambiare profondamente, la metodologia con cui l’ANVUR ha finora “selezionato” le università e la loro attività di ricerca. Partiamo allora dalla necessità di modificare l’idea dominante in questo ultimo decennio di costruire atenei di serie A e di serie B e lavoriamo per costruire un sistema che attiri studenti e non faccia fuggire i migliori ricercatori. Che non si regga solo sul lavoro di migliaia di precari, ma torni ad essere un fiore all’occhiello del nostro Paese. AUTONOMIA DIFFERENZIATA. SCHIAVELLA (CGIL NAPOILI): IL RUOLO DELLE CITTÀ DEVE TORNARE CENTRALE Nel dibattito sull’autonomia differenziata c’è un grande assente, la Città Metropolitana. A sostenerlo è il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella il quale, intervenendo ieri all’incontro “Napoli/Milano: uniti nelle diversità”, ha ricordato che “il ruolo delle città deve tornare centrale, dal momento che sono i veri motori dello sviluppo economico e sociale, sono i luoghi delle trasformazioni e dell’innovazione". "Le città, intese come comunità - ha precisato Schiavella - sono i pochi soggetti ad avere la forza potenziale per contrastare in termini negoziali, i detentori di nuovi saperi e poteri. Le città devono essere luoghi di accoglienza e integrazione”. "La partecipazione dei corpi sociali - secondo Schiavella - è fondamentale e non può essere solo annunciata ma va praticata. Per praticarla occorrono un riconoscimento della rappresentanza reale, luoghi formali, regole, senza le quali c’è solo discrezionalità nella scelta degli interlocutori e deriva verso il populismo". "La rincorsa all’autonomia differenziata - ha aggiunto Schiavella - è sbagliata perché manca un riassetto complessivo che assegni con chiarezza allo Stato poteri strategici, come quelli relativi a energia, infrastrutture e istruzione. Manca una legge quadro che regoli il processo di autonomia delle Regioni in un quadro di garanzia della tenuta della fruizione di diritti costituzionalmente garantiti, così come manca una visione organica dei poteri che le Regioni devono derogare ad Enti territoriali di gestione senza la quale si afferma un neocentralismo regionale”. Allo stesso modo, ha continuato Schiavella - “non c’è il riconoscimento di un ruolo istituzionale delle aree metropolitane su materie fondamentali, come trasporti, rifiuti, sociale e siamo in assenza anche di una adeguata azione delle attuali Aree Metropolitane nella realizzazione di ciò che loro compete". "La realtà sociale ci presenta - ha precisato Schiavella - nuove forme di precariato che interessano soprattutto i giovani. C'è di bisogno di lavoro, un lavoro regolare che spazzi via ogni forma di illegalità". Riferendosi infine alla vicenda Bagnoli, Schiavella ha affermato che, "al di là delle chiacchiere, non un solo metro è stato restituito ai cittadini, non un solo lavoratore ha avuto una occasione di crescita, non un solo posto di lavoro è stato prodotto". "È importante che a partire da Bagnoli - ha concluso - si definiscano e si pratichino spazi veri di partecipazione e soprattutto che partano subito le bonifiche. Per costruire sviluppo è necessario un progetto unitario, quello che ora manca. Cgil Cisl Uil hanno messo in campo una loro idea, con la piattaforma per lo sviluppo della città metropolitana. Le istituzioni facciano la loro parte".
TRASPORTO AEREO. IL 25 MARZO PROSSIMO SARÀ SCIOPERO Per lunedì 25 marzo sono state indette 4 ore di sciopero nazionale nel trasporto aereo. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, secondo le quali “la situazione del settore, strategico per il Paese, è estremamente grave”. “Alla base dello sciopero - spiegano unitariamente le quattro organizzazioni sindacali – c’è la situazione Alitalia, il cui esito finale non è affatto scontato, con circa 1500 addetti ancora in Cigs e la mancanza di un riscontro su alcune criticità gestionali e altre legate al costo del lavoro. Inoltre denunciamo la mancanza di certezze e di risorse adeguate al Fondo di solidarietà del settore che ha permesso di gestire le crisi passate e che deve servire per accompagnare quelle in atto, causate dalla mancanza di regole che sta determinando crisi aziendali in tutti i comparti, mettendone a rischio l’occupazione. Manca anche una concreta legislazione nazionale per il sostegno del settore, che contrasti il dumping contrattuale e che preveda l’applicazione del contratto di settore e di regole chiare, a salvaguardia dell'occupazione e dei salari”. “La protesta - ricordano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo - coinvolgerà, ad eccezione dei controllori di volo, tutti gli addetti del settore, piloti e assistenti di volo, tecnici della manutenzione e personale di terra delle compagnie aeree e gli addetti all’Handling, al Catering e delle gestioni aeroportuali”. SINDACATO. RINNOVAMENTO DEI GRUPPI DIRIGENTI: ELETTA LA NUOVA SEGRETARIA DELLA CGIL DI BRINDISI Lunedì 25 febbraio, l’Assemblea generale della CGIL di Brindisi, alla presenza del Segretario Generale CGIL Puglia Pino Gesmundo, ha eletto, a scrutinio segreto, la nuova segreteria provinciale. Ad affiancare Antonio Macchia, riconfermato Segretario generale al congresso dello scorso 30 ottobre, saranno Filomena Schiena, componente della segreteria CGIL uscente, e Patrizia Stella proveniente dalla FP CGIL. “Una segreteria a maggioranza femminile fortemente voluta - commenta Macchia – che denota una concreta attenzione alle politiche di genere ad iniziare dalla selezione dei gruppi dirigenti. La nuova segreteria continuerà l’ottimo lavoro intrapreso per arginare il disagio sociale crescente e dare risposte ai bisogni dei più deboli in un territorio fortemente connotato da gravi segnali di crisi economica e sociale.” “Alla nuova Segreteria gli auguri di buon lavoro - ha successivamente chiuso Gesmundo - certi che saprà valorizzare lo spirito unitario e l’entusiasmo che la contraddistingue per avanzare politiche di sviluppo del territorio e di risoluzione delle vertenze che caratterizzano la provincia”. Inoltre, l’Assemblea Generale ha eletto nel ruolo di Presidente il Compagno Luciano Quarta, già Coordinatore della Camera del Lavoro di San Pietro Vernotico e proveniente dal comparto industria. L’APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE DI MILANO DI SABATO PROSSIMO (“PEOPLE”) SU RADIOARTICOLO1 RadioArticolo1 dedica il suo editoriale alla manifestazione di sabato. Ecco l’appello: Il nostro è un appello a tutte e a tutti: diamo vita a una grande iniziativa pubblica per dire che vogliamo un mondo che metta al centro le persone. La politica della paura e la cultura della discriminazione vengono sistematicamente perseguite per alimentare l'odio e per creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B. Per noi, invece, il nemico è la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà. Inclusione, pari opportunità e una democrazia reale per un Paese senza discriminazioni, senza muri, senza barriere: per questi valori promuoviamo a Milano il prossimo 2 marzo una mobilitazione nazionale. Perché crediamo che la buona politica debba essere fondata sull'affermazione dei diritti umani, sociali e civili. Perché pensiamo che le differenze - legate al genere, all'etnia, alla condizione sociale, alla religione, all'orientamento sessuale, alla nazione di provenienza e persino alla salute - non debbano mai diventare un'occasione per creare nuove persone da segregare, nemici da perseguire e ghettizzare o individui da emarginare. Noi siamo per i diritti e per l’inclusione. Noi siamo antirazzisti, antifascisti e convinti che la diversità sia un valore e una ricchezza culturale. E nel ribadire “Prima le Persone” diciamo che servono, in Italia e in Europa, politiche sociali nuove ed efficaci, per il lavoro, per la casa, per i diritti delle donne, per la scuola e a tutela delle persone con disabilità. Noi ci battiamo per il riscatto dei più deboli e per scelte radicalmente diverse da quelle compiute sino a oggi in materia di immigrazione, politiche di inclusione, lotta alle diseguaglianze e alla povertà. Noi vogliamo mobilitarci insieme per un’Italia e un'Europa più giuste e aperte. Un'Europa nella quale venga sconfitta la spinta del neonazionalismo che porta nuove barriere, che fomenta la violenza, che fa del migrante un capro
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