TEATRO RAGAZZI E OFFERTE EDUCATIVE - 2018 | 2019 - Comune di Copparo
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TEATRO TEATRO RAGAZZI RAGAZZI VASSILLISSA E LA BABARACCA PROGETTO NIDO ZOO DI CALZE LABORATORI TEATRALI DI QUA E DI LÀ Storia di un piccolo muro Viaggio verso un morbido mare IL PIÙ FURBO GIROTONDO Disavventure di un incorreggibile lupo PROMOZIONE DELLA LETTURA ET AMO FORTE ANCORA CAPPUCCETTO ROSSO NIDO ZANNA BIANCA Della natura selvaggia LINGUA BLU VALENTINA VUOLE Piccola narrazione per attrici e pupazzi
TEATRO RAGAZZI: INCONTRI DI PRESENTAZIONE SPETTACOLI CON LA COMPAGNIA ORE 17:00 INIZIO SPETTACOLI ORE 10:00 ad eccezione degli spettacoli il programma che contengono doppie repliche 13 novembre 2018 nella durata della mattinata KUZIBA TEATRO 26 novembre 2018 INGRESSO PER OGNI SINGOLA UNOTEATRO | STILEMA RAPPRESENTAZIONE € 5,00 14 | 15 novembre 2018 19 | 20 febbraio 2019 7 gennaio 2018 TEATRO GIOCO VITA KUZIBA TEATRO TEATRO TELAIO PER INFORMAZIONI: 14 gennaio 2019 VASSILLISSA E LA BABARACCA NIDO LOCANDA SPETTACOLO TEATRO COMUNALE DE MICHELI PIAZZA DEL POPOLO 11A SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL’INFANZIA 21 gennaio 2019 44034 COPPARO (FE) SILVIA BONANNI TEL 0532 864580 27 | 28 novembre 2018 12 | 13 marzo 2019 FAX 0532 871659 6 febbraio 2019 UNOTEATRO | STILEMA INTI LA LUNA NEL LETTO Laura Ori DI QUA E DI LÀ ZANNA BIANCA DELLA NATURA SELVAGGIA 18 febbraio 2019 Cell. 335 5393040 lori@comune.copparo.fe.it Storia di un piccolo muro SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TEATRO TELAIO SCUOLA DELL’INFANZIA 11 marzo 2019 19 | 20 marzo 2019 INTI Dall’ 8 al 10 gennaio 2019 ASSOCIAZIONE ANFITEATRO 18 marzo 2019 TEATRO GIOCO VITA LINGUA BLU ASSOCIAZIONE ANFITEATRO IL PIÙ FURBO SCUOLA PRIMARIA | CLASSI III - IV - V 1 aprile 2019 Disavventure di un incorreggibile lupo PROGETTO G.G. Dal 2 al 4 aprile 2019 SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMO CICLO DELLA SCUOLA PRIMARIA | CLASSI I - II PROGETTO G.G. VALENTINA VUOLE 15 | 16 gennaio 2019 SCUOLA DELL’INFANZIA LOCANDA SPETTACOLO ET AMO FORTE ANCORA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 7 | 8 febbraio 2019 COMPAGNIA LA LUNA NEL LETTO ASSOCIAZIONE CULTURALE TRA IL DIRE EIL FARE CAPPUCCETTO ROSSO PROGETTO NIDO SCUOLA PRIMARIA Dal 21 al 25 gennaio 2019 Dal 13 al 15 maggio 2019 SILVIA BONANNI LA BARACCA TESTONI ZOO DI CALZE GIROTONDO Viaggio verso un morbido mare
KUZIBA TEATRO SCUOLA PRIMARIA VASSILLISSA E LA BABARACCA 14 | 15 con Bruno Soriato e Annabella Tedone regia Raffaella Giancipoli novembre 2018 Vassilissa è una bambina abituata a dire sempre sì, solo sì, sì mamma, si papà, sì a tutti pur di essere amata. È una bambina brava e ubbidiente, la figlia perfetta che qualunque genitore vorrebbe: non si oppone, non protesta, non fa nulla di diverso da quello che gli viene chiesto. Vassilissa si prende cura degli adulti come se l’adulta fosse lei, a tal punto che quando la mamma muore è lei a rassi- curare il padre accettando che si risposi. Poco prima di morire, la mamma dona a Vassilissa una bambolina alla quale chiedere aiuto in caso di difficoltà. Difficoltà che non esitano a presentarsi quando entra nella nuova casa: non appena il padre parte per un lungo viaggio d’affari, la nuova moglie rivela presto il suo cuore di matrigna e costringe Vassilissa ai lavori più umili e faticosi. Esasperata dalla piccola adulta che si ritrova in casa, la matrigna la manda con l’inganno nel bosco a cercare il fuoco dalla Baba Jaga, certa che non farà più ritorno. L’unica ad avere il fuoco sempre acceso è la terribile strega che vive arroccata nella Babaracca, la casa selvaggia con oc- chi di fuoco con la quale riduce i bambini in polpette. La Baba Jaga invece tiene Vassilissa con sé promettendole il fuoco se riuscirà a superare delle prove impossibili. Grazie all’aiuto della bambolina e alla vicinanza con questa strega da cui tutti fuggono, Vassilissa scopre che non è poi così terribile dire ciò che si pensa per davvero, correndo il rischio di non essere accettati; scopre che il sì ha senso perché c’è il no, che si può essere amati anche quando non si è d’accordo. Kuziba è un diavoletto che vive nelle crepe tra le rocce, nelle fenditure della terra. Nato dalla fantasia yiddish, si materializza nel 2010 dall’incontro di Annabella Tedone, Raffaella Giancipoli e Bruno Soriato. Da quando ha scoperto questo mondo sotterraneo, passa il tempo a fare teatro e si diverte a punzecchiare gli esseri umani. Si nutre delle vite altrui, dorme su giacigli di vecchie cara- battole, è goloso di carta stampata. Quando dorme sogna un teatro vivo, fatto per le persone, con le persone, a distanza di braccio; un teatro che non conosce ancora, un teatro che non c’è! Cerchiamo sentieri nel teatro che non c’è, declinando il teatro nella tra- sformazione di luoghi che siano favorevoli alla nascita di azioni teatrali partecipate. La compagnia nasce nel 2011 ed accanto al lavo- ro di produzione di spettacoli, i membri della compagnia svolgono attività di formazione attraverso laboratori di teatro per ragazzi e per bambini, progetti di promozione alla lettura nelle scuole, nelle biblioteche e nelle librerie.
UNOTEATRO | STILEMA SCUOLA DELL’INFANZIA DI QUA E DI LÀ 27 | 28 Storia di un piccolo muro novembre di Silvano Antonelli 2018 con Roberta Maraini prodotto in collaborazione con Teatro De Micheli di COPPARO Entra in scena una ragazza. Potrebbe anche essere una bambina. O una donna. O chiunque altro. E’ contenta. Forse è appena nata. Ha gli occhi spalancati. Si guarda intorno.“Che bello il sole!”, “Che belli i fiori!”, “Guardaaa...la luna!”, “Guardaaa...il mare!”. Tutto sembra una meraviglia. Abbassa lo sguardo. Tutto si ferma. Anche il sorriso resta sospeso. Al centro della scena c’è un piccolo muro. Piccolo, non piccolissimo. Perché è lì? Chi l’ha costruito? Forse c’è sempre stato. E se c’è un muro, anche se è un piccolo muro, si finisce per essere di qua dal muro. O di là dal muro. E se uno è di qua dal muro chi ci sarà di là? E’ facile. Siamo a teatro. Di là dal muro c’è il pubblico. La ragazza è un po’ spaventata. Nella sua testa si fa un mucchio di domande. Come saranno quelli di là dal muro? Saranno pericolosi? Che lingua parlano? E se ci attaccano i pidocchi? E se...? Qui comincia il gioco divertente e leggero dello spettacolo. L’attrice di qua. E il pubblico di là. In sala. Una sequenza di domande. Una sequenza di scene. Come l’eco degli stereotipi e delle legittime paure che ci assalgono ogni volta che ci troviamo di fronte a qualcosa o qualcuno che non conosciamo. E le paure e le domande alimentano il muro. Lo fanno crescere. E, si sa, a forza di costruire muri si rischia di rimanere imprigionati. Se i muri diventano proprio tanti, troppi, diven- tano un labirinto. Come fare? Lo spettacolo, naturalmente, una soluzione la dà. Una soluzione e un augurio. Senza retorica e senza voler insegnare nulla. Mettendo al centro la materia di cui è fatto il teatro: le emozioni. Quella materia impalpabile e difficile da misurare ma che sta alla base di ciò che siamo e di ciò che facciamo. L’emozione di essere “Di qua e di là” e l’emozione di cercare di trovare un modo per incontrarsi, per capirsi, per riconoscersi gli uni negli altri. Le emozioni non hanno un’età. Appartengono a tutti. E il teatro è lì. A cercare il modo per viverle insieme. La Compagnia Teatrale Stilema, formazione artistica della cooperativa Unoteatro, si costituisce nel 1983 ed è formata da professio- nisti presenti da anni sulla scena del Teatro Ragazzi. Da sempre il centro del suo interesse drammaturgico è l’infanzia, organismo sociale vivo, capace di suggerire temi e visioni fondanti un teatro popolare, che sappia cantare ad un pubblico indistinto, di adulti e di ragazzi, le storie che nascono dall’incontro tra il popolo bambino e il mondo contemporaneo. Spettatori e cittadini di oggi, prima che, come si è soliti dire e sentire, di domani, la Compagnia incontra ogni giorno i bambini nei molti laboratori teatrali promossi e ne deriva una drammaturgia originale, un suo linguaggio della scena, fatto da un teatro d’attore arricchito dall’utilizzo di oggetti e dall’uso della musica dal vivo.
TEATRO GIOCO VITA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMO CICLO DELLA SCUOLA PRIMARIA | CLASSI I - II IL PIÙ FURBO dall’8 al 10 disavventure di un incorreggibile lupo gennaio dall’opera di Mario Ramos 2019 con Andrea Coppone adattamento teatrale Enrica Carini, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni con Federica Ferrari (dai disegni di Mario Ramos) Nel folto del bosco un grande e cattivo Lupo affamato incontra la piccola Cappuccetto Rosso e subito elabora (dopo- tutto lui è il più furbo) un diabolico piano per mangiarsela. Senza esitazioni, lo mette in pratica. Mentre si avvicina alla casa della nonna, pregusta già il pranzetto: sarà uno scherzo da ragazzi divorarsele entrambe… Sembra l’inizio della favola che tutti conosciamo, almeno finché il Lupo (che si crede davvero il più furbo), non infila la rosa camicia da notte della nonna con tanto di cuffietta d’ordinanza, ed esce di casa... rimanendo chiuso fuori! Così conciato e in attesa di elaborare un nuovo, geniale piano, al Lupo (che ancora si crede il più furbo), non rimane che nascondersi nel bosco. Ma il bosco, ahimè, è un luogo molto frequentato, soprattutto dai personaggi delle fiabe, e il nostro Lupo fa imbarazzanti incontri (i Tre Porcellini, i Sette Nani, il Principe Azzurro, etc.) che mettono fortemente in crisi la sua vanità. Povero lupo! Tutti, invece di avere paura di lui, lo scambiano per un’innocua vecchietta. Per fortuna Cappuccetto Rosso è una bambina molto gentile e viene in suo aiuto. Eh sì, e lui che pensava di essere il più furbo! Il più furbo è tratto da un libro di Mario Ramos, acclamato autore di libri illustrati per i piccoli. Un piccolo gioiello che è un concentrato di leggerezza e d’ironia, che fa ridere e pensare piccoli e grandi. Il lupo protagonista di questa storia, suscita una simpatia sincera perché a fronte della sua declamata presunzione “io sono il più furbo”, si dimostra, nei fatti, sgraziato e goffo. Tutti gli altri personaggi che lui incontra non fanno che rivelare le sue debolezze e farne un carattere molto umano. Ridere di lui, in cui in fondo tutti ci possiamo riconoscere, è ridere di noi, e questo ci fa sen- tire tutti più umani. Dalle disavventure di questo lupo usciamo con la gioiosa convinzione che la vita, nonostante tutto quello che ci può accadere, possa essere comunque un’avventura meravigliosa. Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale. Grazie all’animazione ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dalle prime esperienze. Uno “stile” che, pur nei cambiamenti di struttura, linguaggio e poetica attraversati in questi anni, è sempre rimasto una costante nei confronti del pubblico, dei collaboratori, dei coproduttori. Teatro Gioco Vita incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e anche grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, con teatri stabili ed enti lirici. Attual- mente Teatro Gioco Vita è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Emilia Romagna come Teatro Stabile di Innovazione. Sotto la direzione artistica di Diego Maj, si compone di diverse realtà. La Compagnia, con Fabrizio Montecchi in qualità di responsabile artistico, impegnata oltre che nella produzione di spettacoli, anche in attività di laboratorio con le scuole e i giovani.
LOCANDA SPETTACOLO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ET AMO FORTE ANCORA 15 | 16 con Elisa Rossetti e Stefano Zaninello musiche dal vivo di Stefano Zaninello gennaio 2019 Bianca ha trent’anni e una storia da raccontare, fatta di gesti e piccole cose. Seduta su una sedia senza sapere dove andare e quale sarà il suo prossimo passo, si lascia attraversare dai ricordi. Un fiocco di neve che entra nel colletto e le note di una chitarra la riportano all’infanzia senza pensieri di un agosto pieno di sole e stelle cadenti, dove il tempo sembra infinito e vorresti restasse così per sempre. Come sfogliando un album, eccola poi prendere vita dalla foto del suo 12° compleanno, piena di dubbi e incertezze su se stessa e il buffo mondo degli adulti che la circonda. E infine l’ultimo salto nel tempo che la riporta sedicenne a correre piena di entusiasmo verso il primo bacio, su per una scala che sembra non avere fine e che all’improvviso, invece, si interrompe nel vuoto, lasciandola cadere con un tonfo nella realtà inaspettata della vita. Il ricordo della morte del nonno, guida fondamentale e compagno di giochi di Bianca-Bambina, è il punto di ripartenza della Bianca-Adulta che si riappropria di tutti gli insegnamenti da lui ricevuti e finalmente si alza dalla sedia a cui per tutto il tempo è rimasta come incollata per paura di perdersi. Il finale è un inno alla vita in tutta la sua completezza di giorni e stati d’animo, perché qualunque cosa succeda, vale sempre la pena di svegliarsi, correre, perdere il metrò, dimenticare l’ombrello, ascoltare orrida musica, piangere in macchina all’improvviso, litigare senza sapere perché, non riuscire a dire t’amo, non riuscire a digerire, sentirsi goffa, inutile, come una carta straccia. Vale sempre la pena. Milano, negli anni si evolve accogliendo al suo interno professionisti di altre arti e discipline (musicisti, scenografi, psicologi, edu- catori) e collaborando con diverse realtà del teatro indipendente milanese ed enti legati al sociale. I temi che ci sono più cari sono l’unicità dell’uomo nei confronti della società omologatrice che lo circonda e la potenza del ricordo come arma bianca contro la rinuncia. Il nostro teatro si muove in uno spazio essenziale dove gli oggetti diventano veicolo di narrazione e l’attore-Uomo è unico protagonista. Lavoriamo in continua sperimetazione affinchè testo, musica e attore siano l’uno drammaturgo dell’ altro, nella cre- azione di un flusso emotivo continuo.
COMPAGNIA LA LUNA NEL LETTO SCUOLA PRIMARIA ASSOCIAZIONE CULTURALE TRA IL DIRE E IL FARE 7|8 In coproduzione con Teatri di Bari e Cooperativa Crest Con la preziosa collaborazione della Compagnia Eleinad Con il sostegno di scuola di danza Artinscena febbraio 2019 CAPPUCCETTO ROSSO con i danzatori EleinaD Claudia Cavalli, Erica Di Carlo, Francesco Lacatena, Marco Curci, Roberto Vitelli drammaturgia regia, scene e luci Michelangelo Campanale coreografie Vito Cassano assistente alla regia Annarita De Michele Un lupo si prepara a cacciare. Qualsiasi animale del bosco, può andar bene; l’importante è placare la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto Rosso. Come in un sogno ricorrente o in una visione, cura ogni dettaglio della sua cat- tura: un sentiero di fiori meravigliosi è l’inganno perfetto. Questo però gli costerà la vita. Così è scritto, da sempre. In questo show che chiamiamo vita, egli non è soltanto un lupo, ma IL LUPO, che non vince… ma non muore mai. Michelangelo Campanale dirige un gruppo di danzatori-acrobati affrontando la più popolare tra le fiabe: Cappuccetto Rosso, che arriva da lontano e grazie alla scrematura del tempo racconta argomenti legati alla vita, in maniera sem- plice, ma esatta. Le relazioni tra i personaggi e la dinamica della storia si rivelano sulla scena attraverso il corpo, il linguaggio non parlato, ispirato all’immaginario dei cartoni animati di inizio ‘900; le luci, i costumi e le scene si com- pongono in una danza di simboli, citazioni pittoriche (Goya, Turner, Bosch, Leonardo da Vinci), che ridisegnano la fiaba con la semplicità di ciò che vive da sempre e per sempre. L’Associazione culturale TRA IL DIRE E IL FARE nasce nel 1995 a Ruvo di Puglia (BA), invertendo una tendenza generale dei giovani del sud Italia, i fondatori decidono di operare e concentrare le loro attività nel territorio di origine e di rivolgere le loro attività alla promozione, produzione e diffusione della cultura, intesa come “luogo privilegiato” di ricerca e sperimentazione del gioco, del teatro, della musica, della danza e delle arti figurative attraverso il contatto diretto e costante con la comunità, attraverso la pratica laboratoriale, la programmazione di rassegne, la collaborazione con la scuola, “progetti di strada” per la prevenzione del disagio minorile. Dalla ricerca a stretto contatto con i bambini e gli adulti che si occupano di loro e andando a fondo nello studio degli ele- menti costitutivi del Teatro Ragazzi nel 2002 nasce la Compagnia LA LUNA NEL LETTO che si occupa di produzione artistica rivolta a un mercato nazionale ed internazionale che, grazie alla sapiente direzione artistica del regista Michelangelo Campanale e alla professionalità del personale artistico, amministrativo ed organizzativo, produce e distribuisce spettacoli di Teatro ragazzi e Prosa, organizza e gestisce tour nazionali ed internazionali sia nell’ambito del teatro ragazzi che nel teatro contemporaneo e di prosa.
TEATRO TELAIO SCUOLA DELL’INFANZIA NIDO 19 | 20 con Michele Beltrami e Paola Cannizzaro drammaturgia e regia Angelo Facchetti febbraio 2019 Una coppia di uccelli che si muove in sincronia, come chi si conosce bene e si capisce al volo. Un’armonia che genera un uovo. Perfetto. Bellissimo. Fragile. La cosa più preziosa. Pieni di felicità i due uccellini cominciano a costruire un nido: lo vogliono grande ed accogliente per proteggere il loro uovo nel migliore dei modi. Servono pazienza, ingegno, immaginazione e volontà e i nostri due volatili ne hanno in abbondanza. Eppure... ogni volta che sono ad un passo dalla fine.. qualcosa va storto. Solo dopo innumerevoli e comiche sconfitte, che metteranno a dura prova le loro certezze e la loro armonia, i nostri eroi capiranno come l’importante sia disfarsi del superfluo per arrivare all’essenziale. Lo spetta- colo è il terzo capitolo di una “trilogia degli affetti” dedicata ai più piccoli che sperimenta un linguaggio teatrale senza parole e con pochi oggetti. Nei capitoli precedenti si è parlato di amicizia al di là delle differenze (Storia di un bambino e di un pinguino) e di amore (Abbracci). Nido vuole parlare ai bambini di come i loro genitori li hanno attesi, con gioia e trepidazione, preparando con tutta la loro cura e il loro amore il posto giusto in cui farli crescere. Lo spettacolo si accosta dunque con ironia e delicatezza al tema dell’immediatamente “prima” della nascita. Parla di come una famiglia che cresce debba mettersi continuamente in gioco, litigare a volte, senz’altro chiedere aiuto, poter contare su un’intera comunità e non demordere mai. Un modo sorridente per far scoprire ai bambini tutta la dedizione e la cura che hanno permesso il loro arrivo. Un omaggio a tutti i genitori imperfetti. ll Teatro Telaio è una cooperativa sociale onlus ed una compagnia teatrale professionale di Brescia fondata da Angelo Pennacchio ed Emanuela Cucchi che opera a livello nazionale dal 1979. Il Teatro Telaio si prefigge di svolgere attività socio-educative nel campo della promozione, della educazione, della cultura, dell’ar- te e del turismo culturale rivolgendosi, prevalentemente, anche se non esclusivamente, a minori, adolescenti e giovani in ambito scolastico, attraverso la produzione e promozione di ogni genere di servizio culturale: produzioni teatrali e spettacoli, attività di animazione, organizzazione e promozione di festival, rassegne e stagioni teatrali, incontri, convegni, mostre e iniziative culturali, con particolare attenzione al teatro per l’infanzia e per la gioventù, attività laboratoriali e corsi di formazione per insegnanti, edu- catori, animatori, genitori e studenti delle scuole dell’obbligo.
INTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ZANNA BIANCA 12 | 13 della natura selvaggia marzo Liberamente ispirato ai romanzi e alla vita avventurosa di Jack London. 2019 di Francesco Niccolini regia Francesco Niccolini e Luigi D’Elia con Luigi D’Elia Nel grande Nord, al centro di un silenzio bianco e sconfinato, una lupa con chiazze di pelo color rosso cannella sul capo e una lunga striscia bianca sul petto, ha trovato la tana migliore dove far nascere i suoi cuccioli. Tra questi un batuffolo di pelo che presto diventerà il lupo più famoso di tutti i tempi: Zanna Bianca. Luigi D’Elia e Francesco Niccolini tornano nel luogo che amano di più, la grande foresta. Questo è uno spettacolo che ha gli occhi di un lupo, da quando cucciolo per la prima volta scopre il mondo fuori dalla tana a quando fa esperienza della vita, della morte, della notte, dell’uomo, fino all’incontro più strano e misterioso: un ululato sconosciuto, nella notte. E da lì non si torna più indietro. Un racconto che morde, a volte corre veloce sulla neve, altre volte si raccoglie intorno al fuoco. Un omaggio selvaggio e passionale che arriva dopo dieci anni di racconto della natura, a Jack Lon- don, ai lupi, al Grande Nord e all’antica e ancestrale infanzia del mondo. “Come ci assomigliano, i lupi. Modificano le loro tecniche di caccia a seconda delle difficoltà che incontrano, condividono il cibo con i membri più vecchi, che non riescono a procurarselo e si fanno regali. Sono in grado di vivere una settimana senza mangiare e di percorrere anche trenta chilometri senza rompere il passo. Possiedono tre sistemi di comunicazione: vocale, posturale e olfattivo. Il colore del pellame varia dall’ardesia al bianco, dal marrone cioccolato all’ocra, alla cannella e al grigio. Non è vero che i lupi si limitano a uccidere le prede vecchie, deboli o ferite, a volte si avventano anche su esemplari in piena salute, così come non sempre cacciano per necessità: a volte – raramente, a dire la verità – uccidono in eccesso. Talvolta si uccidono anche tra di loro. Ma dedicano buona parte del tempo ai loro piccoli, e a giocare. Il più celebre di tutti i lupi, non c’è dubbio è White Fang, in Italia meglio conosciuto come Zanna Bianca. Anche il nostro Zanna Bianca ha ceduto a quell’irrefrenabile richiamo della foresta che ci auguriamo ogni ragazzo e ogni spettatore provi un giorno, almeno una volta. Senza pantofole, senza salotti, senza città, telefonini e merendine preconfezionate: solo bosco, il cuore che batte a mille e vita”. Francesco Niccolini INTI è la terra delle storie in viaggio, un passaggio verso un’altra versione del mondo, dove lo sguardo sulle donne, sugli uomini, le storie, gli elementi più sottili e impercettibili della natura è ancora meravigliato e innamorato. INTI propone racconti teatrali, espe- rienze in natura, ricerche d’arte, laboratori, eventi site-specific e feste legate ai valori più profondi del paesaggio e della memoria dei luoghi, delle relazioni e della conoscenza dell’essere umano e della sua evoluzione interiore. Oltre i progetti di valorizzazione del patrimonio INTI ospita una Scuola d’Arte Naturale per ragazzi e adulti dedicata all’incontro d’amore tra le mani e gli elementi naturali e porta in viaggio quattro narrazioni premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano degli ultimi anni, firmate da Luigi D’elia e Francesco Niccolini. INTI è un progetto d’arte e di paesaggio di Luigi D’Elia.
ASSOCIAZIONE ANFITEATRO SCUOLA PRIMARIA | CLASSI III - IV - V LINGUA BLU 19 | 20 testo e regia Giuseppe Di Bello con Naya Dedemailan marzo 2019 Lo spettacolo narra la fiaba di una bambina orfana che vive con una nonna molto speciale in un luogo dove le leggende si fondono spesso con la realtà. Dai racconti della nonna, la bambina impara tutto quello che c’è da sapere sulle stre- ghe, su come riconoscerle, perchè le apparenze dicono sempre poco o niente della sostanza delle cose, e naturalmente su come difendersi. Casualmente, durante una vacanza, la bambina scopre che nel suo albergo le streghe tengono un convegno per piani- ficare un terribile progetto: con una pozione vogliono trasformare tutti i bambini in topi. Ma sarà proprio la bambina, pur trasformata in topo, a salvare il mondo dell’infanzia dal piano delle streghe, usando contro di esse la loro stessa pozione. La condivisione fra la nonna e la nipotina topolino diventa complicità, adattamento e accettazione, e pur continuando a regalare momenti esilaranti, commuove per il rispetto e l’amore che si allarga verso ogni forma di vita. Anche quella più discutibile. Tutti i personaggi della storia, ricca di emozioni, sono evocati dalla recitazione poliedrica della narratrice, in un ritmo incalzante, sempre tesa a restituire le emozioni del racconto. L’Associazione Culturale Anfiteatro nasce nel 2014 dall’incontro tra Giuseppe Di Bello, Michele Ciarla e Naya Dedemailan. Giuseppe Di Bello per 20 anni è stato regista e drammaturgo al Teatro Città Murata di Como contribuendo con decine di produzioni all’af- fermazione della Compagnia come una delle più importanti a livello italiano. Le sue produzioni segnano la conferma dell’interesse per il Teatro di Narrazione continuando a concentrare l’attenzione sulle emozioni dei più giovani attraverso una drammaturgia tesa ad un Teatro poetico e problematico. I suoi spettacoli, rappresentati nei principali Teatri e Festival e nelle più importanti rassegne nazionali, sono stati spesso indicati tra le migliori produzioni nazionali di Teatro per le Nuove Generazioni. Michele Ciarla è stato Direttore Artistico della Cooperativa Teatrale La Baracca di Monza, del Festival Internazionale di danza contemporanea“Adda Dan- za” e del settore Teatro della Cooperativa Controluce di Seregno, organizzando rassegne di Teatro Ragazzi e Stagioni di Prosa nel Vimercatese e nei comuni dell’alta Brianza ed il Circuito Teatrale Lombardo. Dal 2001 al 2006 ha fondato e diretto la società di pro- mozione e produzione spettacoli teatrali ed eventi culturali Promedia a Seregno. Naya Dedemailan, diplomata alCojunto Dramatico de Camaguey, una delle più importanti compagnie teatrali di Cuba e vincitrice nel 2001 e 2003 del premio Arte Escenica, per le sue interpretazioni in Don Juan, La Mandragora, Un Shakespeare para Dos Ofelias, lavorando con i registi Adriana Quesada, Lourdes Gomez e Mario Junquera (Odin Theater), svariando tra Moliere, Shakespeare, Garcia Lorca e Macchiavelli. Da 10 anni in Italia, scrive e realizza spettacoli teatrali per giovani ed adulti, e gestisce corsi di recitazione nella provincia di Monza e Brianza.
PROGETTO G.G. SCUOLA DELL’INFANZIA VALENTINA VUOLE dal 2 al 4 Piccola narrazione per attrici e pupazzi con Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti aprile 2019 pupazzi Ilaria Commisso Questa è la storia semplice di una bambina. Che è anche una principessa. Lei ha tutto. Vive in un posto sicuro, dove non manca niente. Ma è sempre arrabbiata e urla, urla sempre, perché tutto vuole sempre di più. Valentina Vuole. Forse le manca qualcosa. Ma cosa non sa. E i grandi? Sembrano non capire. A volte la cosa più importante è anche la più difficile da vedere e da trovare. E per farlo Valentina dovrà cercare nel mondo, perché è lì che bisogna andare per diventare grandi. VALENTINA VUOLE è favola di desideri e sogni. Vizi, capricci e regole. E del coraggio che i piccoli e i loro grandi devono avere per poter crescere. Una storia di gabbie che non servono a niente, di frulli di vento e di libertà. Francesca e Consuelo si conoscono da più di dieci anni. E da più di dieci anni si occupano di teatro rivolto all’infanzia, realizzando spettacoli e progetti di formazione teatrale in Italia e all’estero. Si sono formate assieme e non, per strade comuni, diverse e paral- lele. Si sono rincorse, rimandate, cercate e aspettate. Poi si sono trovate una di fronte all’altra, in quello che è sembrato essere il momento giusto. Così è nato il progetto g.g., da un’idea di Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti, da un’idea che si sta concretando passo passo. Un proposito fantastico, spontaneo, difficile e sognato. È la g. che le lega alle origini. È la g. di ginepraio, inteso come guazzabuglio, intreccio, groviglio, quello in cui si ritrovano abitualmente in fase di ricerca, e che a volte decidono di non sciogliere del tutto. Perché g. è anche la g. del gioco, che combina le forme che determinano l’opera che insieme ai bambini scelgono di co- struire. In una continua ricerca che portano avanti con e per l’infanzia.
SILVIA BONANNI PROGETTO NIDO ZOO DI CALZE dal 21 al 25 Viaggio verso un morbido mare gennaio 2019 a cura di Silvia Bonanni da Elisa Mazzoli, “Morbido Mare, Morbido Giocare”, Bacchilega Junior, 2013 Silvia Bonanni, “Calarughe, Bodyfanti ed altri animali da salvare”, Terre di mezzo, 2016 Uno strano percorso costituito da calze e guanti accoglie il gruppo di bambini, che lo attraversa assieme all’illustratri- ce Silvia Bonanni, raccogliendo man mano i vari indumenti nella cesta della lavatrice. Lungo la via si incontrano diversi e strani cuccioli di animale nascosti in scatole e valigie: sorprese da scoprire e toccare. A conclusione del cammino, si arriva al mare in cui si incontreranno buffi e soffici animali marini coi quali nuotare! Una bella nuotata collettiva in mare, non serviranno né salvagente né braccioli, perché si nuoterà nel mare della fan- tasia! Lunedì 21 gennaio 2019 ore 17:00 presso il Teatro comunale De Micheli si terrà l’incontro di formazione per le insegnanti dei nidi Nata a Milano, dove vive e lavora. Dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha studiato fotografia alla Bauer di Milano e ha cominciato a sperimentare diversi linguaggi, prendendo parte ai corsi estivi della Scuola Internazionale di illustrazione di Sarmede. Da molti anni promuove l’educazione all’immagine e i libri per l’infanzia conducendo, con particolare attenzione ai temi del riciclo e del consumo consapevole, laboratori espressivi in scuole, musei, biblioteche e festival. Le piace sperimentare e, anche per questo, lavora in diversi ambiti: dai periodici femminili e per ragazzi all’editoria scolastica e per l’infanzia , dal settore didattico all’industria dei giochi e dei giocattoli. Ha collaborato con diverse riviste, ideando rubriche Fai Da Te e partecipato alla realizzazione di alcune antologie, curandone le illustrazioni. L’esordio nell’editoria per l’infanzia è del 2006: “Che cosa ci vuole” (Emme Edizioni), albo in- serito in una collana dedicata a Gianni Rodari (Premio Andersen 2007 come miglior collana di narrativa). Per Einaudi Ragazzi ha pubblicato “Zoo di Cose”, progetto di cui è anche autrice (2008). Per Il Castoro sono invece usciti “Il mio mondo a testa in giù”(Premio Andersen 2009) e “La mia famiglia ed altri disastri”(2009). Si tratta di due raccolte di racconti di Bernard Friot, autore francese per la prima volta tradotto in italiano. Nel 2009, nell’ambito delle iniziative collegate al Festival “Tuttestorie” di Cagliari, ha partecipato a un progetto collettivo, coordinato da Davide Calì e da Pia Valentinis, che si è concluso con la pubblicazione, per le edizioni Aìsara, del volume “L’alfabeto del cambiamento”. Dal 2006 i suoii lavori sono presenti nell’Annual dell’Associazione Illustratori.
LA BARACCA TESTONI PROGETTO NIDO GIROTONDO dal 13 al 15 di Andrea Buzzetti e Bruno Cappagli con Luciano Cendou e Carlotta Zini maggio 2019 Spettacolo vincitore del premio Michel Indali per la miglior performance all’edizione del Kolibri Évadnyitó Fesztivál di Budapest, Ungheria (2017). Andare, camminare, girare e scoprire. Giro giro tondo. Intorno a un tondo. Girare e trovare la notte e il giorno. Giro giro tondo… e due viaggiatori curiosi girano intorno e scoprono mondi sospesi e mondi luminosi. Mondi che gi- rando ti portano la notte e il giorno, mondi piccoli che diventano grandi. Mondi di sguardi e di giochi. Girotondo è uno spettacolo dimovimenti circolari, in continua trasformazione, di musiche e immagini magiche e giocose, un viaggio per occhi stupiti e curiosi. Un viaggio che gira per mondi sospesi da osservare tutti giù per terra e con il naso per aria. Nata nel 1976, La Baracca opera da 40 anni nel Teatro Ragazzi. Le produzioni della compagnia, rivolte esclusivamente a bambini e ragazzi, sono incentrate sul teatro d’attore e su una drammaturgia originale. Negli anni hanno sviluppato una poetica alla ricerca dello stupore, della semplicità intesa come essenzialità, dell’incontro e del confronto costante con il pubblico. Ad oggi la compagnia ha prodotto più di 150 titoli per bambini e ragazzi di tutte le età e per un totale di più di 10.000 repliche. Ogni anno vengono realizzate nuove produzioni per le diverse età, dai piccoli dei nidi agli adolescenti della secondaria, passando dai bambini delle scuole dell’infanzia e delle primarie. Dal 1980, con il progetto “Un posto per i ragazzi”, La Baracca ha cercato e creato un forte rapporto con il proprio territorio, arrivan- do, nel 1983, a sottoscrivere con il Comune di Bologna una convenzione per dedicare un teatro cittadino esclusivamente all’infanzia e alla gioventù: il Teatro Sanleonardo. Dal 1995 il rapporto con il Comune di Bologna è proseguito in una nuova sede: il Teatro Te- stoni. Così è nata La Baracca - Testoni Ragazzi, teatro stabile d’innovazione per l’infanzia e la gioventù.
PIEDI NUDI COME RADICI Laboratorio di formazione alla scena per insegnanti LABORATORI Laboratorio a cura di Maria Ellero SCUOLA DELL’INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E NIDI TEATRALI Il laboratorio è prima di tutto un luogo di incontro in cui lavorare su di sé e allo stesso tempo sentirsi accolti da un gruppo. Affinché questo possa avvenire si lavora insieme attraverso esercizi in cui il tempo e lo spazio diventano strumenti per sentirsi rilassati e a proprio agio. Il lavoro mette in gioco e alla prova la capacità di stare concentrati su se stessi e allo stesso tempo sentirsi parte di un gruppo e collaborare nella riuscita di un obiettivo comune. PIEDI NUDI COME RADICI Sarà un percorso di conoscenza delle proprie capacità e differenti qualità a partire dal mettere in scena il proprio corpo a piedi nudi. I piedi nudi sono il primo passo per mettersi in gioco e trovare un contatto diretto con la scena. GIANNI RODARI I piedi nudi sono le nostre radici che ci accompagnano in ogni nostra decisione e presa di posizione nello spazio. PENSIERI E TEATRI Si creerà dunque un linguaggio fisico ed emotivo condiviso tra adulto e adulto. Per le insegnanti sarà infatti un luogo altro per confrontarsi con altri codici, quelli del non verbale, rispetto al luogo scuola dove i codici normalmente utilizzati vengono da un linguaggio verbale. PERCHÉ In 10 incontri le insegnanti lavoreranno in gruppo e presenteranno a un pubblico, selezionato per invito, un momento di restituzione finale del lavoro fatto.
GIANNI RODARI. PENSIERI E TEATRI PERCHÉ Dalla grammatica della fantasia al teatro dell’immaginazione La prima radice. Laboratorio di teatro tra corpo, musica e parola Laboratorio a cura di Gianni Franceschini Laboratorio a cura di Maria Ellero SCUOLA PRIMARIA, CLASSI III - IV SCUOLA PRIMARIA, CLASSI V Introduzione “PERCHÈ” vuole essere una domanda flusso continuo di ricerca di spiegazioni a cui spesso la risposta non c’è se non Le modalità di intervento seguono la linea applicata nei precedenti anni, si sviluppano su tre temi principali: la socia- nel continuare a chiedere. lizzazione, la creatività e la comunicazione. La proposta è di ampliare maggiormente i momenti di sperimentazione e ricerca formativa (giochi, ruoli, apprendimenti, esperienze) e arrivare all’elaborato comunicativo finale attraverso dei “PERCHÈ” è dunque la prima radice: perchè senza radici non si vola. laboratori monografici che sviluppino le competenze singole e di gruppo, per evitare di concentrare tutto il lavoro sulla realizzazione dell’evento finale a volte a scapito del percorso formativo. “PERCHÉ” è la radice, è lo spazio scenico contenitore di corpi e domande. Articolazione Per tutte le classi almeno 2 incontri di laboratorio espressivo Lo spazio scenico è il luogo in cui si sta a contatto con se stessi e allo stesso tempo con gli altri e di fronte agli altri. Socializzazione, creatività e comunicazione, gesto, movimento, voce Imparare a stare in queste diverse dimensioni e sentirsi tranquilli e a proprio agio è l’obiettivo del laboratorio perché aiuta a sviluppare l’autostima e la capacità di stare in gruppo. Il lavoro sul corpo diventa dunque molto importante perché solo un corpo tranquillo e non in imbarazzo può veramen- Classi di III primaria te ascoltare la musica e parlare dando voce e senso a quello che viene detto in scena. Laboratori monografici proposti: Raccontare storie (la narrazione, voce, corpo, gesto) Sarà importante giocare e fare gli esercizi sospendendo il giudizio su di sè e sugli altri e sarà compito di chi conduce Dai laboratori monografici, in seguito, con le competenze acquisite, si passa alla realizzazione dell’elaborato comuni- portare i bambini a sperimentare la propria presenza sulla scena e a non aver paura di essere ciò che siamo. cativo (tracce originali o stimoli esterni, testi, esperienze, ricerche ecc. che saranno comunque previsti e scelti prima Ci saranno delle regole da imparare per poter giocare al meglio tutti insieme e dall’inizio alla fine il lavoro si concen- dell’inizio del laboratorio). trerà sul gruppo pur dando spazio ai singoli bambini di esprimersi. Un lavoro dunque corale in cui ognuno riuscirà a sentirsi fondamentale per la riuscita del lavoro che alla fine prenderà LE FILASTROCCHE IN TEATRO forma. Dall’ampissima produzione di filastrocche e giochi di parole in fantasia del “maestro” artista -scrittore, realizzare delle scene teatrali originali. Linguaggi espressivi vari (maschera, movimento, interpretazione, figure animate) Classi IV primaria Laboratorio monografico proposto: La lettura, passaggio dal copione letterario al copione spettacolare, l’attore e il personaggio, la recitazione Dai laboratori monografici, in seguito, con le competenze acquisite, si passa alla realiz- zazione dell’elaborato comunicativo (tracce originali o stimoli esterni, testi, esperienze, ricerche ecc. che saranno comunque previsti e scelti prima dell’inizio del laboratorio). LE STORIE FANTASIOSE E IMMAGINARIE SI ANIMANO Dalle fonti scelte tra le innumerevoli storie immaginarie ed espressive di Rodari all’elaborazione e arricchimento direttamente inventati e sviluppati dai partecipanti al laboratorio. In tutti i percorsi, come sempre, si cercherà di far emergere dagli elaborati le sensazioni personali e collettive che nascono dal percorso.
LABORATORIO DEL TEMPO PERSO Conduzione Elisa Galeati Durata due incontri di circa 90’ PROMOZIONE Un tempo lento, individuale e orientato al girotondo della natura è quello che attraversa la filosofia e le suggestioni degli albi illu- strati a cui ci ispiriamo. Nel proporre un’attività che fonde la pratica della narrazione a DELLA LETTURA giochi di esplorazione condivisa su elementi naturali, intendia- mo sondare il variegato relazionarsi del bambino alla natura. Un laboratorio che diventa un accesso privilegiato alle molteplici di- mensioni del tempo: uno svelarsi dei “prima” e dei “dopo” con il loro carattere di bellezza e semplicità. SCUOLE DELL’INFANZIA DI COPPARO LABORATORIO DEL TEMPO PERSO PASSEGGIANDO NELLA STORIA LE AVVENTURE DI OLGA PACE! CHE BELLA IDEA … PROFUMO DI BANANE TI PARLO IN SILENZIO GLI GNOMI E LA NUVOLA DENTRO LE FIGURE LE AVVENTURE DI OLGA OGGI È IL PIU BEL GIORNO DELLA MIA VITA RACCONTARE SULLO SCHERMO Conduzione Antonella Antonellini Durata un incontro di circa 60’ CONOSCI LA TUA BIBLIOTECA? CIAK, SEMPLICEMENTE EROI L’amata nuvoletta Olga, creazione di Nicoletta Costa, torna pro- WUNDERKAMMER SELFIE, il gioco del sé tagonista di una narrazione ricca di avventure e sorprese … di La tua stanza delle meraviglie viaggi e ritorni, per rimanere con il fiato sospeso e il naso all’insù NON BASTA DIRE PACE ad aspettare una goccia di pioggia. ENRICA, UNA FORMICA SPECIALE Narrazione animata con musica registrata e figure. COLTIVARE L’ARTE DI CRESCERE L’INVENTASTORIE ASILO NIDO COMUNALE DI BERRA PICCOLE CATASTROFI QUOTIDIANE CRESCERE CON ARTE UN LIBRO... UN’AVVENTURA UN EMOZIONE MANIFESTALO UN MISTERO! MA TU, COSA VEDI? QUELLA STORIA FA PROPRIO PER ME! OGGETTI CHE RACCONTANO Oliver Jeffers, Come trovare una stella, Zoolibri, 2015
PROFUMO DI BANANE OGGI È IL PIU BEL GIORNO DELLA MIA VITA Conduzione Antonella Antonellini Conduzione Antonella Antonellini Durata due incontri di circa 90’ Durata due incontri di circa 90’ Tigre e Orso vivono insieme in uno scenario fatto di fiume, prato e Basta così poco a volte a rendeci felici: una piccola lettera, un bosco; c’è chi pesca e chi raccoglie funghi, chi cucina e chi mangia biglietto scritto con l’inchiostro blu, una penna di canarino di gusto. della carta profumata e una busta. Tutto appare perfetto finché un giorno arriva galleggiando sul fiume La felicità è roba da poco, se ognuno ci mette un po’ del suo una cassetta di frutta, dall’inconfondibile profumo di banane. impegno: in fondo basta costruire un telefono, organizzare un Una storia leggera, di sincera amicizia, disegnata dalla suggestione sistema postale, prevedere qualche volo aereo dedicato, con del viaggio, del sogno, dell’immaginazione utopica e firmata dalla l’aiuto di tutti gli amici, chiaramente … E la piccola Tigre e il penna di Janosch. piccolo Orso amici e felici lo sono per davvero! Al termine della narrazione con carte, matite, plastiche e tutto ciò che vien scartato, si creeranno dei piccoli animali fantastici da por- SCUOLA DELL’INFANZIA DI RO tar a spasso con noi nel nostro viaggio verso Panama. SCUOLA PRIMARIA DI RO, I E II CLASSE SCUOLE DELL’INFANZIA DI COLOGNA SCUOLA DELL’INFANZIA DI SERRAVALLE CONOSCI LA TUA BIBLIOTECA? Conduzione Sara Pedriali e Elisa Galeati GLI GNOMI E LA NUVOLA Durata un incontro di circa 90’ Conduzione Antonella Antonellini La visita guidata illustra agli alunni cosa possono trovare in Durata due incontri di circa 90’ biblioteca e come muoversi autonomamente al suo interno. È Le storie della tradizione orale hanno sempre un sapore legato alla una passeggiata ludico conoscitiva fra i libri che permette ai loro terra di origine. Questa storia viene dal grande fiume Po, che ragazzi di scoprire i servizi e le opportunità che la biblioteca lambisce paesi, città e campagne di un territorio vastissimo, che ha offre. un denominatore comune, il suo fiume. “Se il Po potesse parlare, La presentazione delle diverse possibilità di ricerca disponi- quante storie avrebbe da raccontare …”. bili, l’utilizzo del catalogo e le diverse sezioni verranno fatte Una storia di pescatori buoni e gnomi dispettosi che attraverso la conoscere ai bambini attraverso una divertente CACCIA AL fantasiosa saggezza popolare trovano la soluzione alternativa … alla LIBRO. guerra. Al termine dell’incontro, oltre alla possibilità di iscrivere i bambini al servizio, le bibliotecarie predisporranno dei pac- SCUOLE DELL’INFANZIA DI TRESIGALLO chetti tematici di libri che potranno essere presi a prestito dalla classe. SCUOLA DELL’INFANZIA DI FORMIGNANA SCUOLA PRIMARIA DI COPPARO, I E II CLASSE Oliver Jeffers, Come trovare una stella, Zoolibri, 2015 Oliver Jeffers, Come trovare una stella, Zoolibri, 2015
WUNDERKAMMER L’INVENTASTORIE La tua stanza delle meraviglie Conduzione Silvia Dambrosio Durata due incontri di circa 90’ compreso il prestito dei libri Conduzione Elisa Galeati Durata due incontri di circa 90’ Un laboratorio per sperimentare insieme la gioia dell’uso delle parole e della fantasia. Ispirandosi al Binomio fanta- stico che è alla base delle tecniche descritte nella Grammatica della fantasia di Gianni Rodari, andremo a mescolare Ognuno di noi può creare un proprio museo mettendo in mo- parole insolite per far scoccare la scintilla che darà avvio ad una nuova storia. stra gli oggetti che ci rappresentano, che formano la nostra storia e ci raccontano. Attraverso tecniche miste tra cui il SCUOLA PRIMARIA DI TRESIGALLO, I E II CLASSE collage e i suggerimenti di grandi artisti quali Keith Haring e Sergio Ruzzier, i bambini potranno sperimentare momenti di SCUOLA PRIMARIA DI FORMIGNANA, I E II CLASSE creatività, di manualità, riflessione, dialogo e gioco. Un labo- ratorio dedicato a menti e mani laboriose per tenere traccia della realtà in cui viviamo e scoprirne un volto nuovo, inedito e speciale. Il libro da cui è tratta la storia che leggeremo è Il museo delle mie cose di Emma Lewis, Clichy Edizioni. SCUOLA PRIMARIA DI COPPARO, I - II - III CLASSE ENRICA, UNA FORMICA SPECIALE Conduzione Antonella Antonellini Durata due incontri di circa 90’ Oliver Jeffers, Come trovare una stella, Zoolibri, 2015 Il racconto narra le piccole e grandi vicende di un formicaio. La protagonista è Enrica, una formichina senza sedere che, dal suo svantaggio trae una ragione di miglioramento, con al- legria e positività. La diversità può essere un valore fondamentale, non solo per CRESCERE CON ARTE se stessi, ma per la comunità. Se poi si tratta di un formicaio Conduzione Silvia Dambrosio super organizzato allora essere ‘diversi’ può essere un van- Durata un incontro di 120’ taggio per tutti. Perchè la diversità arricchisce sempre chi la vive e chi l’accetta. Ispirato alla collana “Arte per crescere” questo progetto, attraverso la lettura delle storie contenute nei libri della Al termine della narrazione i bambini saranno coinvolti nel- collana e attraverso un laboratorio artistico, valorizza l’arte come strumento di conoscenza dei linguaggi non verbali. la realizzazione creativa di personali ed originali copricapi, I bambini verranno coinvolti emotivamente nella vita degli artisti inducendo l’osservazione delle loro opere in un’ot- da esibire al termine, in una sorta di sfilata di moda Made in tica empatica. Il laboratorio finale permetterà all’occhio di vedere “Oltre” e alla mano di sperimentare il materiale, il Formicaio. colore e l’idea. SCUOLA PRIMARIA DI BERRA, I E II CLASSE SCUOLA PRIMARIA DI TRESIGALLO, I E II CLASSE SCUOLA PRIMARIA DI RO, III - IV - V CLASSE SCUOLA PRIMARIA DI FORMIGNANA, I E II CLASSE Oliver Jeffers, Come trovare una stella, Zoolibri, 2015
MANIFESTALO OGGETTI CHE RACCONTANO Conduzione Elisa Galeati Conduzione operatrici della Biblioteca di Berra Durata due incontri di circa 90’ Durata due incontri di circa 90’ Manifesti inventati dai bambini per dire quello che L’attività prevede un’introduzione sulla biografia vuoi a chi vuoi. Vuoi raccontare una scoperta? An- e produzione pittorica dell’artista, con l’ausilio di nunciare una tua emozione? Impariamo a farlo con materiale multimediale, e un laboratorio creativo. un manifesto creativo e tecniche di scrittura ispi- I ragazzi dovranno portare in biblioteca degli og- rate al paroliberismo futurista, ai calligrammi e getti legati a qualche ricordo di sé o della propria alle “cancellature” della neoavanguardia. famiglia, che presenteranno ai compagni. Gli og- Dall’osservazione dei manifesti del passato alle getti verranno fotografati e si chiederà ai ragazzi di ingegnose composizioni grafiche di Guido Scara- scrivere una breve descrizione degli oggetti e del bottolo, componiamoli, divertendoci, per trovare il significato che hanno per loro. Il Laboratorio è ba- nostro personale messaggio. sato su Van Gogh e il suo mondo (a cura di Marco Dallari, Art’è Ragazzi 2012). SCUOLA PRIMARIA DI COPPARO, IV E V CLASSE SCUOLA PRIMARIA DI BERRA, IV CLASSE MA TU, COSA VEDI? Conduzione operatrici della Biblioteca di Berra Durata due incontri di circa 90’ PASSEGGIANDO NELLA STORIA Conduzione operatrici della Biblioteca di Berra L’attività si propone di accompagnare i ragazzi alla Durata due incontri di circa 90’ scoperta delle meraviglie create dalla mente lascia- ta libera nell’immaginazione. Dopo avere illustrato La lettura del racconto La zanzara di Giotto di Mar- brevemente le caratteristiche del surrealismo con co Dallari, una breve introduzione sulla pittura il supporto di materiali multimediali, si faranno dell’artista e sua contestualizzazione storica, un lavorare i ragazzi sullo sviluppo delle libere asso- laboratorio creativo. I ragazzi saranno invitati a re- ciazioni per realizzare imprevedibili collages con alizzare oggetti ispirati agli elementi del paesaggio ritagli di riviste illustrate. Il laboratorio è basato su giottesco con materiali di riciclo (cartoni, corde, Ernst e il surrealismo (a cura di Marco Dallari, Art’è lana). Il laboratorio è basato su Giotto e la città (a Ragazzi 2016). cura di Marco Dallari, Art’è Ragazzi 2016). SCUOLA PRIMARIA DI BERRA, III CLASSE SCUOLA PRIMARIA DI BERRA, V CLASSE Oliver Jeffers, Come trovare una stella, Zoolibri, 2015 Oliver Jeffers, Come trovare una stella, Zoolibri, 2015
PACE! CHE BELLA IDEA … DENTRO LE FIGURE Conduzione Maria Rosa Salmi Conduzione Elisa Galeati Durata due incontri di 90’ Durata due incontri di circa 90’ È un progetto che parla di PACE nel senso più ampio del termine: convivenza pacifica, capacità di trovare nelle no- Nel delicato passaggio dalla primaria alla scuola stre differenze la bellezza della vita e speranza che tutte le barriere, se vogliamo, non esistono. Ci saranno libri che media inferiore, venir catapultati nella decodifica narrano di bambine che parlano con le mani, di curiose amicizie fra cuccioli di mostri e timidi coniglietti ... ma anche della sola scrittura priva di immagini, ha una inci- di principesse che scoprono sul loro pallone la dicitura “Made in India” ed insieme al loro rospo, invece di baciarlo, denza nell’abbandono della lettura. vanno a liberare tutti i bambini schiavizzati per costruire quei palloni. A seguito della lettura dei libri verrà realizzata, Il laboratorio intende proporre un percorso sui dipingendola, la strada che porta alla PACE. silent book – libri senza parole, attingendo ad una nutrita editoria contemporanea che propone nar- SCUOLA PRIMARIA DI TRESIGALLO, III - IV - V CLASSE razioni grafiche innovative e di qualità. Al fine di SCUOLA PRIMARIA DI FORMIGNANA, III - IV - V CLASSE trasformare il rapporto con i libri in un’occasione di piacere condiviso, i ragazzi verranno invitati ad un’attività di riscrittura e narrazione, punto di par- tenza per esplorare rumorose storie che stanno in silenzio. SCUOLA MEDIA DI COPPARO, I CLASSE TI PARLO IN SILENZIO RACCONTARE SULLO SCHERMO Conduzione Maria Rosa Salmi Conduzione operatrici della Biblioteca di Berra Durata due incontri di 90’ Durata un incontri di circa 120’ Entriamo nel mondo dei Silent book! I “Libri Silenziosi” sono albi illustrati L’attività unisce e confronta la lettura della narra- “senza parole” dove la narrazione viene raccontata esclusivamente tramite tiva scritta e la fruizione della narrazione cinema- immagini. tografica. L’attività di promozioni alla lettura, prevede letture e laboratori creativi, ispira- I ragazzi leggeranno un romanzo da cui è stato ti al genio creativo della scrittrice canadese Keri Smith e dei suoi libri oggetto. tratto un film, con la dotazione di una scheda di I bambini durante i laboratori si avventureranno in un susseguirsi di sugge- confronto tra le due diverse espressioni narrative. rimenti intriganti, scoprendo che l’oggetto che tengono tra le mani non può Una volta terminata la lettura, ci si darà appunta- esistere senza di loro. Saranno stimolati da esperimenti creativi per riflettere mento in biblioteca per la visione del film, si ter- sulla parola scritta, ripensare il libro in una modalità differente e scomporran- minerà la compilazione della scheda e si discuterà no i libri presentati in immagini, parole, frasi e attività corporee per creare la del confronto tra il libro e il film. La scelta del titolo loro idea personale di libro. verrà concordata con le/gli insegnanti referenti per SCUOLA PRIMARIA DI TRESIGALLO, III - IV - V CLASSE le attività di promozione della lettura della scuola. SCUOLA PRIMARIA DI FORMIGNANA, III - IV - V CLASSE SCUOLA MEDIA DI BERRA, I CLASSE Oliver Jeffers, Come trovare una stella, Zoolibri, 2015 Oliver Jeffers, Come trovare una stella, Zoolibri, 2015
CIAK, SEMPLICEMENTE EROI NON BASTA DIRE PACE Conduzione Elisa Galeati Conduzione Maria Rosa Salmi Durata tre incontri di cui uno da 90’ e gli ultimi due da 120’ Durata due incontri da 90’ Saper cogliere l’essenza di un libro e trasmetterlo in modo Questo è’ un progetto che parla di pace da intendersi non coinvolgente ed efficace sono le finalità di un booktrailer. Il come una meta, ma come un percorso, una strada da co- percorso formativo, suddiviso in tre incontri, prevede un struire tutti insieme. In un momento storico popolato da confronto di gruppo sulle tematiche del libro proposto e a guerre, il centenario della nascita di un leader storico del seguire due incontri tecnici di realizzazione del videoclip in movimento Anti-apartheid, premio Nobel per la pace 1993, cui i ragazzi impareranno a usar suoni, parole e soprattutto come Nelson Mandela, si presenta come una grande occa- immagini per sintetizzare il contenuto del libro stesso, cer- sione per fermarsi a riflettere sull’importanza e la necessità cando di ricrearne l’atmosfera. di una convivenza pacifica e rispettosa dei diritti umani. A La tematica trasversale al lavoro sui booktrailer sarà quella seguito della lettura dei libri verrà realizzata, dipingendola, del CORAGGIO, privilegiando i titoli della collana Eroi di la strada che porta alla PACE. Einaudi Ragazzi e I Grandissimi: facili da leggere, difficili da dimenticare!, Edizioni EL. SCUOLA MEDIA DI TRESIGALLO SCUOLA MEDIA DI COPPARO, II E III CLASSE SCUOLA MEDIA DI FORMIGNANA COLTIVARE L’ARTE DI CRESCERE Conduzione Silvia Dambrosio Durata un incontro di 120’ SELFIE, IL GIOCO DEL SÉ Ispirato dalla collana Arte per Crescere di Artè, questo Conduzione Elisa Galeati progetto si pone come obiettivo la valorizzazione dell’arte Durata due incontri di circa 90’ come strumento di conoscenza dei linguaggi non verbali, la sperimentazione dell’osservazione curiosa che muove pen- Un laboratorio che è innanzitutto un invito all’uso e alla sieri nuovi e coinvolge in un processo di scoperta e crescita condivisione di elementi e simboli della cultura contempo- personale e di gruppo. I ragazzi verranno coinvolti emo- ranea, al fine di esprimere la propria identità. Avvalendosi tivamente nella vita degli artisti inducendo l’osservazione di libri sul tema della crescita e delle emozioni, andremo ad delle loro opere in un’ottica empatica. Il laboratorio finale esplorare attraverso la fotografia, la lettura e la manualità, permetterà all’occhio di vedere “Oltre” e alla mano di speri- il senso dell’autoritratto e del rifugio, intesi come risorsa mentare il materiale, il colore e l’idea. Il laboratorio è basato e ricchezza piuttosto che come barriera e chiusura all’altro su Il ferro da stiro di Monna Lisa: Duchamp e il dadaismo (a da sé. Le fotografie e i manufatti realizzati verranno alle- cura di Marco Dallari, Art’è Ragazzi 2016) stiti in un’esposizione collettiva aperta alle famiglie e alla comunità. SCUOLA MEDIA DI TRESIGALLO SCUOLA MEDIA DI COPPARO, II E III CLASSE SCUOLA MEDIA DI FORMIGNANA Oliver Jeffers, Come trovare una stella, Zoolibri, 2015
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